You are on page 1of 6

Che cos’è il discorso cognitivo?

 È il discorso a vocazione oggettiva, che propone i


suoi contenuti come fossero i fatti, la realtà, eventi
concreti, o intende fondare obiettivamente, cioè su
ragioni, argomenti, fatti del mondo descritti, le opinioni
Il discorso cognitivo che esprime (dell’enunciatore o di altri).
 Si dice ”cognitivo” perché apparentemente si basa solo
(= a vocazione oggettiva) su aspetti cognitivi, sia dell’emittente che del
destinatario, e mira a mettere allo stesso livello il
mondo cognitivo (= il sapere, le credenze, le
conoscenze, ecc.) dell’emittente e del destinatario.
 Apparentemente il discorso cognitivo mette in atto un
TRASFERIMENTO DI SAPERE.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 1  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 2

Che cos’è il discorso cognitivo? Testi fondamentali

È ogni discorso che fa appello a quella che A.J. Greimas, Sémiotique et sciences sociales, Paris,
Seuil, 1976 (trad. it. Semiotica e scienze sociali,
Jacques Geninasca chiama la razionalità
Torino, Centro Scientifico Editore, 1996).
inferenziale A.J. Greimas e E. Landowski, Introduction à l’analyse
(= razionalità che stabilisce nessi di causa du discours en sciences sociales, Paris, Hachette,
ed effetto, di conseguenza logica, di ordine 1979.
temporale, di appartenenza o inclusione fra A.J. Greimas, ”Fatti casuali nelle scienze umane”, in
Del senso II, Milano, Bompiani, 1983.
fenomeni secondo criteri che presume
A.J. Greimas, ”Il sapere e il credere: un solo universo
oggettivi, cf. p. 148 del Manuale). cognitivo”, in Del senso II, Milano, Bompiani,
1983.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 3  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 4

Vari generi di discorso cognitivo Che cos’è il discorso cognitivo?


1. Discorsi di un leader politico in TV, durante una
manifestazione, in parlamento, ecc.;
2. Articoli di giornale: cronaca, editoriale (=articolo  Nei termini della distinzione fra la funzione
firmato da un personaggio autorevole che esprime la rappresentativa e quella costruttiva del
sua opinione), corsivo (=editoriale in forma ridotta, più linguaggio verbale (e dei vari sistemi semiotici,
graffiante e incisivo), fondo (=articolo anonimo che cf. Floch), il discorso cognitivo enfatizza la
esprime la posizione del direttore della testata e la
linea politica del giornale), ecc; funzione rappresentativa e nasconde il più
3. Saggi scientifici per addetti ai lavori, saggi scientifici possibile quella costruttiva.
a carattere divulgativo, didascalico;  Finge di mirare solo ed esclusivamente alla
4. Documentari televisivi e cinematografici; rappresentazione veridica della realtà.
5. Lezioni, discorsi a scopi educativi...
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 5  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 6

1
...tuttavia... ...tuttavia...

Ogni discorso cognitivo mette sempre in atto almeno


 La corrispondenza alla realtà e la verità due strategie interdipendenti:
sono effetti testuali costruiti 1. la costruzione di un sapere sul mondo, una
strategicamente dal discorso cognitivo. conoscenza relativa a fatti, cose, eventi, persone,
 Il discorso cognitivo mette in atto ecc. da trasferire idealmente nella testa del
destinatario;
meccanismi di costruzione della
2. una strategia di persuasione e cioè, in termini
credibilità di quanto viene affermato. greimasiani, di Manipolazione, atta a rendere
 L’analisi semiotica è un utile strumento per credibile al destinatario quella conoscenza sul
indagare e svelare questi meccanismi. mondo.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 7  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 8

La manipolazione
 Manipolazione secondo il VOLERE: si
induce Destinatario a volere, a desiderare
un certo Ov proponendolo nei suoi aspetti
positivi.
La manipolazione  Sono gli atti di seduzione e di tentazione.
 Cf. le strategie di molte pubblicità, che
propongono modelli positivi di
comportamento, prestanza fisica, bellezza,
classi sociali elevate (buoni, belli e ricchi...)
per indurre i destinatari a condividere certi
valori, ancora prima di fare l’acquisto.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 9  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 10

La manipolazione La manipolazione
Cf. Landowski ”Messa in scena pubblicitaria di alcuni rapporti sociali” Cf. Landowski ”Messa in scena pubblicitaria di alcuni rapporti sociali”
La società riflessa, trad. it. pp. 135-151. La società riflessa, trad. it. pp. 135-151.

 Pubblicità di marca, centrata su una logica  Pubblicità istituzionale, centrata su una


dell’ACQUISTO: valorizzazione del prodotto logica del CONTRATTO: si rappresentano
SOGGETTI DESIDERANTI, cercando di far
o servizio come OGGETTO DESIDERABILE,
nascere nuovi desideri e bisogni.
presupponendo che le persone siano già
 È una logica orientata alla costruzione di
consapevoli dei loro bisogni e desideri.
una relazione fra il soggetto enunciatore e il
 Si presuppone che le persone siano già soggetto enunciatario.
consapevoli dei loro bisogni o desideri, e  Questa costruzione si basa sulla definizione
dunque dei loro oggetti di valore. dell’essere, sia del soggetto enunciatore sia
del soggetto enunciatario.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 11  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 12

2
La manipolazione La manipolazione

 Opposizione fra comunicazione ricevuta, in cui


 La logica dell’acquisto presuppone la il Destinatario comprende (con la razionalità
logica del contratto perché ogni acquisto inferenziale) ciò che il Destinante gli comunica, e
presuppone un accordo precedente su ciò comunicazione assunta in cui il Destinatario
che è desiderabile acquistare. aderisce al sistema di valori proposto dal
 Inoltre, le due logiche sono spesso Destinante (cf. p. 212 del Manuale).
affiancate: il sistema di valori e  La comunicazione assunta si basa perlopiù sulla
razionalità mitica, che fa appello a valori
significati che costituisce il Lettore estetici (condivido ciò che mi sembra bello),
Modello di una campagna pubblicitaria estesici (condivido ciò che attrae la mia
spesso è in parte presupposto in parte percezione sensibile) e patemici (condivido ciò
costruito dalla campagna stessa. che mi crea emozioni positive).
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 13  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 14

La manipolazione La manipolazione
 La manipolazione secondo il DOVERE: su La manipolazione secondo il SAPERE si avvale:
un certo problema o questione si
propongono modelli negativi che il 1. dell’argomentazione logica (strategia
Destinatario deve evitare o che lo coinvolgono deduttiva) o
in un carico di ”colpa”. 2. del fatto di addurre prove a sostegno di quanto
 In questa strategia il Destinante si propone si afferma (strategia induttiva), o
come Soggetto dotato di COMPETENZA 3. di qualche tipo di argomentazione scientifica
MORALE, e presuppone e rafforza la (strategia ipotetico-deduttivo-sperimentale).
propensione a condividere questa Fa appello alla razionalità inferenziale del
competenza morale da parte del Destinatario. Destinatario.
 Molti esempi di questa strategia si trovano È il cuore del discorso cognitivo.
nella cosiddetta pubblicità sociale.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 15  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 16

Due concetti di verità Verità come veridizione

Verità come coerenza interna al discorso


e strategia di veridizione La semiotica studia la realtà in quanto
vs. rappresentata nel discorso, e dunque la analizza
come insieme di strategie che producono
Verità come corrispondenza fra il illusioni referenziali, effetti di realtà.
discorso e la realtà La verità è una forma di coerenza fra ciò che un
La semiotica si occupa solo della prima certo testo dice e ciò che è stato detto o
perché la realtà può essere colta solo presupposto PRIMA dallo stesso testo, oppure
attraverso ciò che il discorso stesso ne ciò che dicono altri testi (testi verbali,
immagini, fotografie, filmati, ecc.).
dice e descrive.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 17  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 18

3
Componenti soggettive del Componenti soggettive del
discorso cognitivo discorso cognitivo

ATTENZIONE! Si può immaginare un continuum dalla


maggiore oggettività alla maggiore
Anche dietro l’affermazione più soggettività:
oggettiva (= basata sulla Manipolazione Evidenze sperimentali mostrano che...
secondo il sapere: argomentazioni logico- La scienza ha dimostrato che
deduttive, induttive, scientifiche) spesso Come in altri contesti si è dimostrato...
stanno componenti soggettive che è È evidente che...
compito dell’analisi semiotica individuare. Si dice che...
Si sa che...
Credo che..., è mia opinione che...
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 19  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 20

Componenti soggettive del Componenti soggettive del


discorso cognitivo discorso cognitivo

Le componenti soggettive comportano i quattro livelli del  Sia che queste componenti soggettive siano
punto di vista di un soggetto: esplicite o implicite (il che è più frequente), ogni
1) il punto di vista percettivo di un soggetto (es.: cose passaggio nel discorso cognitivo rimanda
”viste” e cose trascurate in un esperimento), sempre a un altro passaggio che fa da
2) il sapere di un soggetto (credenze, opinioni, referente interno per quanto si sta affermando.
aspettative, ecc.),  Si tratta di riferimenti interni allo stesso
3) la valutazione di un soggetto (ciò che il soggetto discorso cognitivo che però sono spacciati spesso,
crede giusto, buono, bello, ecc.), a seconda dei casi, per riferimenti a una realtà
4) le passioni di un soggetto (il fatto ad es. che il si obiettiva esterna, per dimostrazioni inconfutabili,
sostenga una certa tesi con gioia, rabbia o per passaggi logici necessari, ecc.
indignazione rispetto a un fatto accaduto, dolore per
le conseguenze che ci saranno, ecc.).
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 21  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 22

Componenti soggettive del L’articolazione narrativa del


discorso cognitivo discorso cognitivo

 I débrayage enunciazionali (si può


usare un ”io-tu” o un ”noi” atto a Anche se non sembra, il discorso cognitivo
coinvolgere il Destinatario nell’atto nasconde spesso la struttura di una vera e
dell’enunciazione) e soprattutto propria narrazione.
enunciativi (spesso si usa la terza Questa narrazione segue due principi
persona impersonale) sono funzionali a fondamentali di articolazione sintattica:
questa strategia di referenzializzazione 1. La polemizzazione del discorso;
interna e oggettivazione del discorso 2. La programmazione del racconto
cognitivo. mentre si fa.

 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 23  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 24

4
La polemizzazione La polemizzazione

L’anti-soggetto si manifesta in modi diversi:  Spesso si parte dal racconto di una SCONFITTA o
1. Anti-soggetto astratto o impersonale DIFFICOLTÀ (mancanza iniziale) per approdare al
(comunemente si crede, molti credono che... ma racconto di un SUCCESSO, un risultato
io invece...); POSITIVO.
2. Difficoltà insita nell’impresa scientifica,  Il racconto del successo finale prende in genere la
nell’argomento (la materia è spinosa, ma forma di una conferma finale del discorso, che
cercherò di chiarire...); può essere paragonata alla Prova glorificante
3. Contrapposizione fra stadi diversi (primo Greimas) o alla Sanzione.
dell’indagine (prima credevo che..., ma ora  La convalida finale è presentata attraverso
invece è chiaro...); procedure di referenzializzazione: si cerca di
4. Avversari in carne e ossa (non sono d’accordo conferire al discorso la maggiore oggettività
con..., contrariamente a ciò che dice X...). possibile.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 25  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 26

La programmazione del racconto La programmazione del racconto

È un’operazione META-DISCORSIVA: sono 1. Enunciati di stato o fattuali: è, esiste, ci


discorsi sul discorso che si sta facendo sono, si dà, c’è, succede, è accaduto...
proprio mentre si fa. 2. Enunciati veridittivi, cioè valutano la
corrispondenza fra ciò che viene detto e ciò
che è: è vero, falso, è detto in modo
Il discorso parla delle operazioni cognitive menzognero, è tenuto segreto...
che il soggetto dell’enunciazione compie 3. Enunciati di fare cognitivo: si considera, si
nell’elaborare il suo racconto dell’impresa esamina attentamente, si noti, precisiamo...
scientifica, dell’indagine, dell’argomentazione, (attivi), appare che, risulta, è evidente che...
ecc. (passivi).
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 27  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 28

La programmazione del racconto Sanzione finale

4. Enunciati che esprimono modalità 1. La programmazione metadiscorsiva del


dell’oggetto cioè, si riferiscono a necessità, discorso cognitivo va sempre a parare sulla
contingenza, possibilità, impossibilità come certezza finale circa la verità di quanto
fossero oggettive, nella realtà, e dunque affermato dall’enunciatore.
referenzializzano il discorso: è necessario, è
contingente, è impossibile, è possibile... 2. Questa sanzione finale non riguarda solo
l’oggetto della conoscenza che il discorso
5. Enunciati che esprimono modalità
cognitivo ha costruito, ma anche il soggetto
epistemiche, cioè esprimono la valutazione di
un soggetto sul grado di certezza o incertezza enunciatore: alla fine del discorso cognitivo
di un evento: è certo, incerto, probabile, l’enunciatore è diverso da com’era
improbabile per me o per altri... all’inizio.
 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 29  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 30

5
Tipi di discorsi cognitivi Il discorso fondativo

Ma anche all’inizio della propria indagine


l’enunciatore può porsi in maniera
differenziata. In questo tipo di discorsi si definiscono da zero
Avremo allora tipi diversi di discorso cognitivo. i termini della questione e ci si interroga sul
1) Discorsi fondatori; senso stesso della ricerca, dell’argomentazione,
2) Discorsi operativi; della tesi che si va a sostenere.
3) Discorsi veridittivi;
4) Discorsi di scoperta.

 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 31  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 32

Il discorso operativo Il discorso veridittivo

A differenza dei discorsi fondativi, che sono molto In questo tipo di discorsi si mettono in discussione e si
sottopongono a un’ulteriore verifica acquisizioni
meta-discorsivi, con una forte programmazione
proprie (in momenti precedenti o contesti diversi) o di
del racconto, nel discorso operativo si danno per altri.
acquisite le nozioni e le competenze su un Si cerca dunque di stabilire quali siano i rapporti fra
certo argomento e semplicemente si sostiene ciò che appare e ciò che è, fra ciò che è stato
una tesi, o si compie l’indagine, o si va alla ricerca sostenuto da altri o da noi stessi e la realtà dei fatti.
della certezza relativa all’argomento del discorso. Si tratta di discorsi che ”smontano” un discorso già fatto
dal punto di vista della sua adesione o meno al vero.

 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 33  Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 34

Il discorso di scoperta

1. Un incontro inatteso con l’oggetto della


conoscenza funge da Destinante (dono del
destino) e mette in grado il soggetto del
discorso di passare al fare cognitivo.
2. Il sapere nasce come dono, caso fortuito,
intuizione personale e solo alla fine si passa
alla oggettivazione (convalida, Sanzione) di
questa acquisizione personale.

 Giovanna Cosenza 2007/2008 - Semiotica II 35

You might also like