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1 C
q
0.5
0
p
B
0 0.5 1
A p1 pN-1
1
In particolare, l’area di concentrazione A(C) si ottiene sottraendo all’area del trian-
golo rettangolo ABC l’area sottostante la spezzata di concentrazione, A(S). Osservando
che quest’area è composta dalla somma delle aree del triangolo rettangolo formato tra il
vertice (0, 0) e p1 e le aree dei trapezi rettangoli aventi per altezze i segmenti (pi+1 − pi )
e per basi i segmenti qi e qi+1 , posto p0 = q0 = 0, si ha:
A(ABC) = 1/2
N −1
1X
A(S) = (pi+1 − pi )(qi+1 + qi )
2 i=0
" N −1
#
X
A(C) = 1/2 1 − (pi+1 − pi )(qi+1 + qi ) .
i=0
A(ABC) = 1/2
1 1 N −1
A(pN −1 BC) = (1 − pN −1 ) = (1 − )
2 2 N
1 1 N −1 1 N −1 N −1
A(max) = − (1 − ) = (1 − 1 − )=
2 2 N 2 N 2N
L’indice di concentrazione dedotto dal Diagramma di Lorenz è pertanto:
" N −1
#
A(C) 2N 1 X
R∗ = = × 1− (pi+1 − pi )(qi+1 + qi )]
A(max) N −1 2 i=0
" N −1
#
N X
= 1− (pi+1 − pi )(qi+1 + qi )
N −1 i=0
P −1
Si osservi che per N grande NN−1 ≈ 1 e quindi R∗ ≈ 1 − N i=0 (pi+1 − pi )(qi+1 + qi ). Si
∗
dimostra facilmente che R ≡ R, R = ∆/2M , dove ∆ è la differenza media semplice.
Si osservi che mentre sia R∗ che R = ∆/2M possono essere calcolati anche nel caso
di distribuzioni di frequenza, l’indice di Gini:
PN −1
(pi − qi )
RG = i=1 PN −1
i=1 pi