Spilamberto è un bellissimo paese di origine medievale in
provincia di Modena nel quale sorge un imponente Castello e una fortificazione tutta intorno costituita da un Torrione, un ponte levatoio e un mastio. La Torre essendo la costruzione più alta, era un importante punto di avvistamento e di difesa, in essa vi erano anche le prigioni , attualmente ospita l'Antiquarium, la sede dell'Ordine del Nocino Modenese dove si può visitare la "Cella di Messer Filippo". Ma chi era costui? Per scoprirlo bisogna tornare indietro di qualche decennio! A causa dei bombardamenti subiti, alla fine della seconda guerra Mondiale, il Torrione risultava molto danneggiato e così alcuni lavori di restauro ebbero inizio nel 1947, in tale occasione, ai piani più alti del torrione, in un sottoscala , venne trovato l'accesso, fino ad allora sconosciuto, ad una cella della prigione, era un vano piccolissimo di circa 1,50 x 2,00 m ed anche il soffitto era piuttosto basso, ma la particolarità sta nel fatto che tutte e quattro le pareti erano completamente ricoperte da graffiti, fatti probabilmente da un prigioniero che si firmava " Messer Filippo il Diavolino", che potremmo definire il primo fumettista della storia, considerando che la datazione di tali graffiti viene fatta risalire al '500! La grande difficoltà sta nell'interpretazione delle iscrizioni che illustravano i disegni, erano scritte in rima , purtroppo però con il tempo molte si sono deteriorate, e fortunatamente, al momento di tale ritrovamento, furono trascritte e fotografate, infatti a distanza di 60 anni molte di esse sono ormai illeggibili! Filippo, con i suoi graffiti,voleva raccontare la sua storia, parla di se stesso e del grande amore per una donna molto potente che però fu causa della sua prigionia.Filippo fu sottoposto, durante la sua prigionia, anche ad atroci torture, infatti spesso, nei suoi disegni, ricorrono gli strumenti che probabilmente aveva sperimentato dolorosamente sul suo corpo. Filippo era di origine marchigiana, proveniva con tutta probabilità dalla città di Fermo, la donna potente e malvagia di cui spesso parla si tratterebbe di Caterina Cybo da Varano, moglie di Giovanni Maria da Varano, è possibile quindi ipotizzare che Filippo fosse stato a servizio di Caterina, che l'abbia anche amata, ma che alla fine si sia macchiato di qualche colpa che lo costrinse a fuggire verso Modena, ma la donna riuscì a perseguitarlo anche lì, fino a ridurlo in prigionia presso il castello dei signori del luogo, la famiglia Rangoni. .