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GIUGNO 2005
fondata nel 1966 - anno XL
Amministrazione e Redazione
Largo Kennedy 4
92016 RIBERA (Agrigento)
C.C.P. N. 11951928
Gerlando Lentini
Direttore responsabile
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Trib. Sciacca N. 2 30.10.1998 - sped. abb. postale. Legge 662/c.20/c
n e l l a s c uo l a i tal i an a
L ’ ED U CA ZI ON E A L LA L EG A L IT À
p u ò e s se r e u n g r a n d e i m b ro g l i o
NELLA SCUOLA SI PUÒ SOLO DIRE AI RAGAZZI CHE DOVRANNO TENERE IN TALE ONORE LE LEGGI DEGLI UOMINI DA
OSSERVARLE QUANDO SONO GIUSTE (cioè quando sono la forza del debole). QUANDO INVECE VEDRANNO CHE NON
SONO GIUSTE (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) ESSI DOVRANNO BATTERSI PERCHÉ SIANO CAMBIATE
12 e 13 giugno - referendum
sulla fecondazione artificiale in provetta
1. NON ESISTE IL DIRITTO AD AVERE UN FIGLIO - IL FIGLIO È UN DONO DELLA NATURA O DI DIO, PER
CHI CREDE
2. L’UOMO È SEMPRE UOMO, NON È MAI UNA COSA: QUESTA È UN CERTEZZA SCIENTIFICA,
RAZIONALE, DI FEDE. dire il contrario è proprio di chi non crede alla ragione, alla scienza, tanto meno alla
rivelazione biblica.
3. NOI CHE CI LASCIAMO GUIDARE DALLA RAGIONE, DALLA SCIENZA E, LA MAGGIOR PARTE DEGLI
ITALIANI, ANCHE DALLA FEDE IN GESÙ CRISTO:
- RIFIUTIAMO COME DELITTO L’ABORTO LEGALE PERCHÈ OMICIDIO DI UN INNOCENTE;
- LA FECONDAZIONE IN PROVETTA PERCHÈ CONTRO NATURA;
- LA INSEMINAZIONE ARTIFICIALE PERCHÈ SOPPRIME TANTI FIGLI APPENA CONCEPITI PER
TENTARE DI AVERNE UNO.
NON RESTA, ALLORA, CHE ASTENERSI: NON ANDARE A VOTARE PER DOVERE DI COSCIENZA UMANA E CRISTIANA
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Cristo. Quando essi, portati dinanzi al Questo episodio, agli esordi della demo-
Sinedrio, sentirono l’imposizione del crazia, ha valore profetico preludendo al
Sommo Sacerdote di “non insegnare più nel fatto che anche il regime democratico può
nome di Gesù Cristo... Pietro, insieme trasformarsi in regime dispotico... a
agli Apostoli, rispose: Bisogna obbedire a sovranità popolare.
Dio, piuttosto che agli uomini” (At 5,28- Ebbene oggi il cattolico, l’uomo natu-
29). E come obiettori di coscienza furono ralmente onesto, l’uomo di buon senso,
tutti legalmente giudicati e giustiziati. si trova nella medesima situazione in cui
I cristiani seguirono l’esempio degli si trovarono gli Apostoli e i cristiani
Apostoli: osservanti e ubbidienti alle dei primi secoli, i papi Pio VI e Pio VII
leggi e alle autorità civili, non si pie- : dinanzi ad uno Stato che, sotto una
gavano dinanzi alle legali prepotenze maschera ingannevolmente democratica,
dello Stato. Teofilo di Antiochia di Siria impone il culto di se stesso come fonte di
(120-185), vescovo di questa città e poi diritto e di diritti senza alcun ancorag-
martire, nella lettera Ad Autolico (I,11), gio ad un ordine superiore (naturale o
suo amico ancora pagano, a proposito degli divino) che li possa giustificare. E così
onori divini da rendere per legge all’im- quelli che erano considerati ed erano
peratore, scrisse: “Io onorerò l’imperato- delitti, vengono arbitrariamente trasfor-
re in misura maggiore, se non lo adorerò, mati in diritti civili, sovvertendo così
ma pregherò per lui. Adoro invece come Dio l’ordine naturale della umana convivenza.
il Dio reale e vero, sapendo che l’impe-
ratore è sotto di Lui. Tu mi dirai perciò: IL POPOLO INDICA LA PERSONA
“Perché non adori l’imperatore?”. Perché MA IL POTERE, ECCLESIASTICO O CIVILE,
questi non è fatto per essere adorato, ma VIENE DA DIO
per essere onorato col rispetto conve-
niente. Non è un dio, ma un uomo stabili- Winston Churchill, il grande leader
to da Dio non per essere adorato, bensì inglese durante la seconda guerra mondia-
per prendere giuste decisioni”. le, usava dire: “La democrazia è il peg-
gior sistema di governo che esista, a
PIO VI PRIMA VITTIMA DELLA eccezione di tutti gli altri”. Come dire:
DEMOCRATICA SOVRANITÀ POPOLARE la democrazia ha tanti difetti, ed alcuni
gravi e pericolosi, ma è sempre preferi-
Quando nella Francia e nell’Europa del bile a tutti gli altri sistemi di governo
Settecento l’instaurazione del regime (l’assolutismo regio o la dittatura), poi-
democratico iniziò a farsi strada, fu bene ché è preferibile l’abuso della libertà
accolto da papa Pio VI; nel testo della anziché la sua negazione.
sua omelia del Natale 1797 (quindi, quan- Ma noi ci chiediamo: dobbiamo rassegnar-
do era già scoppiata la Rivoluzione ci all’abuso della libertà nella nostra
Francese e mentre Napoleone invadeva democrazia, oppure bisogna eliminare quel-
l’Italia) si legge: “La forma di governo le radici ideologiche malefiche - ed è
democratico non ripugna al Vangelo, anzi possibile - che la minano alla base per
esige tutte le virtù che si apprendono renderla non dico perfetta, ma meno imper-
solo alla scuola di Gesù Cristo. Che la fetta?
virtù, fortificata dall’insegnamento del Evidentemente io sono del parere che
Vangelo, sia dunque la solida base della bisogna scoprirle queste radici malefiche
nostra democrazia”. E concludeva con l’e- ed eliminarle, magari gradualmente, per
sortazione: “Siate cristiani, e sarete rendere tale regime, se non perfetto,
eccellenti democratici”. almeno il meno imperfetto possibile.
Ebbene, proprio papa Pio VI fu la prima Il tallone d’Achille della democrazia
vittima della democrazia senza “la solida moderna è il principio della sovranità
base” (ossia la verità secondo il diritto popolare, proclamato, dal 3° articolo
naturale ed evangelico) che egli preco- della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo,
nizzava perché non diventasse un dispoti- approvata dall’Assemblea Nazionale della
smo legalizzato. Infatti, il 15 febbraio Francia rivoluzionaria il 14 novembre
1798, il generale napoleonico Berthier 1791: “Il principio della sovranità risie-
proclamò la Repubblica Romana, dichiarò de nella Nazione, dalla quale emanano ogni
decaduto il Papa perché il potere non gli potestà e ogni ufficio”. Articolo che
era stato conferito dal popolo sovrano e viene riportato da allora in ogni
lo ridusse a “cittadino francese”. Costituzione democratica, compresa quella
Ma egli rispose: “La sovranità mi viene della Repubblica Italiana nel suo 1° arti-
da Dio. Non mi è lecito rinunziarvi, e a colo: “L’Italia è una Repubblica democra-
80 anni non m’importa della mia persona e tica... La sovranità spetta al popolo”.
dei tormenti a cui potrò essere sottopo- Il che equivale a proclamare la Nazione,
sto”. E così, in nome delle libertà demo- il popolo un assoluto che rimpiazza la
cratiche basate sulla dispotica sovranità Natura, o, secondo noi credenti, Dio auto-
popolare, fu deportato, fatto prigioniero re della Natura. Prima era il Re assoluto
e, dopo un lungo peregrinare, lo portaro- a dire: Lo Stato sono io!, ora è la Nazione
no a Valence, in Francia, ove morì il 29 o il Popolo (magari manipolati e manovra-
agosto 1799. ti dai filibustieri della politica e dal
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potere economico) a dire: Lo Stato sono stabilisce, ad esempio, per legge che l’a-
io! borto volontario, ossia sopprimere un
Che cosa è allora cambiato? figlio, è un diritto civile. Verità e fal-
Sostanzialmente niente: sino a quando un sità, bene e male non hanno valore ogget-
uomo (Luigi XIV, Mussolini, Stalin, tivo, poiché il loro valore dipende dal
Hitler) o un insieme di uomini (la variabile parere della maggioranza parla-
Nazione, il Popolo) pretendono di essere mentare.
l’assoluto non cambia proprio niente: un Insomma il pirandellismo è entrato a
arbitrio di un singolo si sostituisce ad vele spiegate nella testa della nostra
un arbitrio di massa, anzi di una maggio- gente e della maggioranza dei nostri par-
ranza fluttuante di questa massa di uomi- lamentari. Non dimentichiamo che Luigi
ni. Pirandello, il celebre drammaturgo agri-
Quando Gesù fu condotto dinanzi a Pilato gentino, era fascista convinto: “umile e
(il Procuratore romano mandato in obbediente gregario” di una “fede nutrita
Palestina dall’imperatore Tiberio) per e servita sempre in silenzio”. Così si
essere processato, questi, poiché Egli non qualificava in un telegramma spedito a
rispondeva alle sue domande per discol- Mussolini il 17.9.1924 per chiedere la
parsi, “gli disse: “Non parli? Non sai che tessera fascista. Ora, nei 22 anni di
ho il potere di metterti in libertà e il regime fascista, la verità e la moralità
potere di metterti in croce?”. Rispose dipendevano dal parere del Duce, dagli
Gesù: “Tu non avresti potere su di me, se interessi del fascismo: per esempio, l’o-
non ti fosse stato dato dall’alto (da dio al nemico ce lo presentò come una
Dio). Per questo chi mi ha consegnato virtù; senza dire che ci venne inculcato
nelle tue mani ha una colpa più grande che Mussolini aveva sempre ragione. E
della tua”” (Gv 19,10-11). così nelle commedie di Pirandello la
Quindi, secondo Gesù, Tiberio designa la verità non è ciò che è, ma Così è se vi
persona per governare la Palestina, ma il pare; la moralità non esiste: anche le
potere glielo dà Dio: lo esercita quindi situazioni più scabrose sono giustificate
in nome di Dio. Secondo la cultura cri- con uno slogan che è il titolo di un’al-
stiana quindi, sia religiosa che civile, tra commedia: Tutto per bene.
la persona che deve esercitare un potere
viene designata dal basso: da un impera- SAN PAOLO E IL PAGANO CICERONE
tore, da un re, da un governo, da un assem- SONO D’ACCORDO: C’È LA LEGGE NATURALE
blea rappresentativa, un popolo... o AL DI SOPRA DI QUELLA POSITIVA
ancora da un collegio di cardinali, da un
una comunità religiosa... ma il potere, Osserviamo che se non ci fosse una legge
l’autorità per esercitare un ufficio sia sul bene e sul male che preceda e sia supe-
ecclesiale che civile, a questa persona, riore a quella dello Stato, il cittadino
viene data da Dio. avrebbe sempre torto se si ribellasse allo
Stato tiranno e totalitario. Infatti, se è
NELLA NOSTRA PIRANDELLIANA DEMOCRAZIA: lo Stato che stabilisce ciò che è giusto
LA VERITÀ: COSÌ È SE VI PARE! e ciò che è sbagliato, non è mai giusto
LA MORALITÀ: TUTTO PER BENE! ribellarsi ad esso, poiché sarebbe un con-
traddire uno Stato/dio, ossia l’Assoluto.
Ebbene, se non si riconosce, non dicia- Per cui coloro che si sono ribellati allo
mo una autorità divina e una Legge di Dio, Stato nazista, fascista, comunista, colo-
ma almeno una autorità naturale e una ro che chiamiamo eroi perché hanno com-
relativa Legge naturale, sulle quali le battuto e sono morti per la giustizia o
leggi positive emanate da un Parlamento per essere fedeli a Cristo e alla Chiesa,
democratico si fondano e ne sono la spe- non sarebbero degli eroi né dei martiri,
cificazione, saremo sempre al punto e a ma solo degli spregevoli farabutti.
capo: in una società a governo dispotico, Giuseppe Mazzini, si chiede: “Se non
a uno Stato sostanzialmente totalitario. esiste una legge santa, inviolabile, non
La democrazia occidentale si sta avvian- creata dagli uomini, quale norma avremmo
do rapidamente ad una democrazia formale, per giudicare se un atto è giusto o non lo
nella quale l’unico valore è “l’assenza di è?” (I doveri degli uomini).
valori”: tutto è ammesso, non esiste una L’uomo è stato fatto, ha la coscienza di
scala gerarchica di valori. La società essere dipendente nel suo nascere, nel suo
che si sta costruendo è un vero incubo: vivere, nel suo agire. Affermare che la
statalismo economico e libertarismo mora- ragione umana è norma a se stessa, è una
le, sancito dallo Stato; una società pazzia, anche se l’ha detto un filosofo
fomentata e fermentata da un laicismo dia- della statura di Kant. In tale ipotesi
bolicamente orientato verso la neutraliz- l’uomo sarebbe suddito e legislatore: è
zazione della religione cristiana. contro il dato immediato della nostra
Secondo Hegel la fonte suprema d’ogni coscienza e contro l’elementare logica
moralità è lo Stato: e ci viene da pensa- razionale.
re allo Stato totalitario, fascista o È più secondo logica ed esperienza quan-
comunista. Ma anche lo Stato democratico to afferma Mazzini.
è totalitario nel senso hegeliano, quando Tutti riconoscono, anche a non essere
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degli scienziati, che gli astri, i mine- bisogna democraticamente battersi perché
rali, i vegetali, i corpi, sia degli ani- prevalga la legge superiore, quella natu-
mali che degli uomini, hanno delle leggi rale.
intrinseche alla loro natura per la rea- In Italia dovremmo dirci fortunati, poi-
lizzazione del loro proprio fine partico- ché la nostra Costituzione repubblicana
lare; i fini poi di tutti gli esseri con- presuppone l’esistenza della legge natura-
vergono a realizzare il fine universale e le e ne prescrive l’osservanza. Esaminiamo
supremo. Queste leggi non sono inventate alcuni articoli.
dall’uomo, ma solo scoperte; e devono Art. 2° - “La Repubblica riconosce e
essere rispettate per non sovvertire garantisce i diritti inviolabili dell’uo-
appunto l’ordine universale naturale: la mo... e richiede l’adempimento dei doveri
qualcosa sarebbe un disastro per l’intera inderogabili di solidarietà politica, eco-
umanità. nomica e sociale”.
L’uomo come corpo ha le sue leggi, e Quindi l’uomo viene prima dello Stato,
nessuno lo nega; non le avrà anche come che perciò non crea ma riconosce dei
uomo, in quanto cioè essere intelligente e diritti inviolabili emananti dalla sua
libero? Leggi fisiche per il corpo e la natura umana.
sua fisiologia, leggi morali per il suo Quali sono tali diritti inviolabili? Non
essere uomo, ossia intelligente, libero, è difficile scoprirli. Il primo è il
tendente ad un fine superiore a quello diritto del cittadino ad essere concepito
degli altri esseri a lui inferiori; sog- come natura vuole e a non essere fabbri-
getto di diritti che la natura gli confe- cato in provetta. Il secondo a non essere
risce e che lo Stato deve solo riconosce- manipolato in nessun modo facendo da cavia
re e tutelare. per scopi che non sono intrinseci alla sua
Che esista la Legge naturale lo afferma dignità di essere umano. Il terzo il
l’apostolo Paolo: “I pagani dimostrano che diritto a nascere. In tale processo,
quanto la legge esige (pur non avendo secondo la Costituzione, dovrebbe essergli
avuto la Rivelazione - ndr) è scritto nei garantita la “solidarietà politica, econo-
loro cuori come risulta dalla testimo- mica e sociale”.
nianza della loro coscienza” (Rm 2,15). Purtroppo, tali diritti inviolabili
Un secolo prima di lui lo aveva affer- secondo natura sono stati violati dal
mato anche Marco Tullio Cicerone (106-43 Parlamento, col consenso di tanta parte
a.C.), filosofo, avvocato, uomo politico del popolo italiano, con la legge sull’a-
romano di grande levatura: “Esiste - egli borto che permette di uccidere il figlio
scrisse nel De Republica - una vera legge, e con la legge del concepimento in pro-
universale, costante, che chiama al dove- vetta che stravolge il modo di dar la vita
re comandando e distoglie dal male vie- a un figlio; non solo, ma per fabbricarne
tando... Tutti i popoli e in tutti i tempi uno bisogna sopprimere tanti ovuli fecon-
sono governati da questa legge, unica, dati che sono già figli all’inizio della
sempiterna, immutabile. E chi non la rico- loro esistenza: l’uomo è uomo, e quindi
noscerà farà offesa a se stesso, e appun- con dei diritti inviolabili, dal concepi-
to perché ha disprezzato la natura umana, mento sino alla morte naturale.
subirà massimi castighi”. Insomma “i diritti inviolabili” sono
stati violentati e polverizzati, e butta-
LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ti tra gli scarti speciali delle struttu-
AMMETTE E PRESUPPONE LA LEGGE NATURALE re... di legale macelleria. Il figlio,
contro la legge di natura, è stato ridot-
Il diritto positivo, ossia il complesso to legalmente ad una cosa.
di leggi emanate dallo Stato, non può Art. 29 - “La Repubblica riconosce i
aver valore se non presuppone il diritto diritti della famiglia come società natu-
naturale. Infatti qualunque codice, anche rale fondata sul matrimonio. Il matrimo-
in regime democratico, presuppone il nio è ordinato sull’uguaglianza morale e
diritto del legislatore di fare le leggi giuridica dei coniugi, con i limiti sta-
e il dovere del cittadino di osservarle; biliti dalla legge a garanzia dell’unità
ma se una legge anteriore e superiore al familiare”.
codice non obbligasse il cittadino ad Anche la famiglia è prima dello Stato,
obbedire all’autorità che legifera, come con una struttura voluta dalla legge natu-
questa potrebbe imporsi? rale che esso non può violare.
Se si nega il diritto naturale, ne ver- L’indissolubilità del matrimonio è un’esi-
rebbe di conseguenza che tutte le leggi genza della legge di natura. Il matrimo-
dovrebbero dirsi giuste. Cosa insostenibi- nio è in vista del figlio, che deve esse-
le. re generato in due e ha il diritto di esse-
L’ideale sarebbe che non ci fosse mai re allevato ed educato dai due. Ma lo
contrasto tra legge naturale e legge posi- Stato con il consenso del popolo espresso
tiva, e tocca agli uomini di buona per referendum, manipolato dai lestofanti
volontà, ossia ai nostri eletti al del libertinaggio morale e sessuale, ha
Parlamento che fa le leggi a realizzare violato un tale diritto depenalizzando
una tale armonia. l’adulterio, legalizzando col divorzio la
Evidentemente, in caso di conflitto, distruzione della famiglia, mandando allo
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e che per la seconda sia insopportabile apparso o possa ancora apparire un mira-
che del figlio concepito si parli, appun- colo, una rivelazione dall’alto, un diret-
to, come figlio, e non come di una cosa to intervento di Dio nelle cose umane, che
che può essere gettata via a piacere... da lui hanno ricevuto legge e indirizzo
L’uomo non è mai una cosa. L’uomo è sem- affatto nuovo” (pp. 5-6).
pre rivestito di una dignità così grande Croce quindi sostiene che nessuna delle
da non essere misurabile, la qual cosa è altre rivoluzioni del pensiero, dell’arte,
fondamento del principio di non discrimi- del diritto, in qualsiasi epoca, può
nazione fra tutti gli esseri umani” sostenere il confronto con la rivoluzione
(Avvenire, 3.6.2004). di Cristo. Perché?
Questo Potere occulto, questo Qualcuno “La ragione di ciò è che la rivoluzione
monopolizza stampa (a incominciare dal cristiana operò nel centro dell’anima,
Corriere della Sera), radio, televisioni, nella coscienza morale, e, conferendo
internet... Già ai tempi del referendum risalto all’intimo e al proprio di tale
sul divorzio, scriveva don Franco Ligi: coscienza, quasi parve che le acquistasse
“La straordinaria potenza dei mezzi di una nuova virtù, una nuova qualità spiri-
informazione, di pubblicità e di svago, la tuale, che fin allora era mancata all’u-
loro concentrazione nelle mani di poche manità” (6-7).
persone, appartenenti ad un ambiente che Croce conclude la sua tesi con questa
non crede più in alcun valore morale, sta affermazione: “Il Dio cristiano è ancora
cercando di far cadere ogni barriera tra il nostro”.
lecito ed illecito, tra morale e immora- Dopo un filosofo, che non si professa
le” (Il Referendum sul divorzio, Milano cattolico ma solo culturalmente aderente
1971, p.61). E c’è riuscito. ai valori cristiani, citiamo uno scritto-
re che si professa ateo: Giuseppe
OGGI È NECESSARIO ESSERE Prezzolini (1882-1982) che, in una lette-
CATTOLICI RIVOLUZIONARI ra all’amico don Giuseppe De Luca, scri-
COME MADRE TERESA DI CALCUTTA veva:
“Io non sono cattolico. E, a rigor di
Qualche decennio fa Henri Daniel-Rops, termini, nemmeno cristiano... Ma io ho
scrittore francese, scrisse: un’altissima idea del Cattolicesimo...
“All’origine delle sventure che ci cir- Sento, infatti, che l’affermazione cri-
condano c’è il tradimento: quello commes- stiana è di tale potenza, di un tale valo-
so da una civiltà che è nata da Cristo, re, di un tale grave ed eroico significa-
che è stata irrigata nelle sue terre vive to, che mi meraviglio di vedere tanta
dal Vangelo e che oggi ne misconosce osti- gente e tanti galantuomini, che si dicono
natamente i principi” (in Morte, dov’è la cristiani, fare su per giù quello che fac-
tua vittoria?). cio io che mi confesso miscredente asso-
Non c’è altro da fare che ritornare a luto.
Cristo che abbiamo tradito, e col Vangelo Basta questo per capire che il giorno in
ricostruire l’unica vera civiltà: quella cui l’Italia fosse veramente cristiana e
cristiana! cattolica, essa sarebbe, secondo me,
Bisogna riprendere lo spirito rivoluzio- profondamente ed altamente cambiata” (De
nario del Vangelo, che da decenni in molti Luca-Prezzolini, Carteggio 1925-1962, ed.
cattolici,ha perso la sua forza propulsi- Storia e Letteratura, Roma 1975, p.15).
va; e ciò a causa di una falsa idea dell’ L’idealista e liberale Croce e l’ateo
ecumenismo, né secondo lo spirito del Prezzolini credono alla rivoluzione cri-
Concilio, nè secondo le linee direttive stiana e cattolica, ma noi cattolici ci
dei Papi che ne stanno curando l’applica- crediamo?
zione. Dovremmo crederci, dovremmo avere il
Il cristianesimo è l’unica grande, vera, coraggio dei santi, non solo dei tempi
autentica rivoluzione che ha trasformato eroici dei primi tre secoli del cristia-
la società e può ancora restaurarla secon- nesimo, ma anche del nostro tempo; tra i
do Dio e secondo i veri interessi del- quali cito solo la mite, dolce, umile,
l’uomo. Lo ammette Benedetto Croce (1866- povera, ma cristianamente coraggiosa,
1952), storico, filosofo idealista tra i Madre Teresa di Calcutta.
massimi, critico letterario e uomo poli- In occasione di una grande manifestazio-
tico di area liberale; e quindi non ne per la vita, che nel 1977 si celebrava
sospettabile di partigianeria. Ecco quan- in un grande stadio di Milano, fu invita-
to scrisse nel suo celebre opuscolo Perché ta a parlare. Durante il suo soggiorno
non possiamo non dirci “cristiani” (Estr. nella città - scrive il prete-giornalista
da La Critica del 20.11.1942, Laterza, Piero Gheddo - “Madre Teresa, molto umile
Bari 1944, 25 pp.): e sottomessa a chi la guidava, si lascia-
“Il cristianesimo è stato la più grande va trascinare di qui e di là senza espri-
rivoluzione che l’umanità abbia mai cono- mere una volontà personale: ma al momento
sciuto: così grande, così comprensiva e buono andava anche diritta per la sua
profonda, così feconda di conseguenze, strada.
così inaspettata e irresistibile nel suo Padre Giancarlo Politi che l’accompagna-
attuarsi, che non meraviglia che sia va come traduttore, all’inizio le disse di
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LETTERE AL DIRETTORE
sua opera nefasta, un male eretto a sistema.
Nello stesso tempo, però, la grazia divina si è manifestata
con ricchezza sovrabbondante. Non vi è male di cui Dio non
possa trarre un bene più grande. Non c’è sofferenza che Egli
non sappia trasformare in strada che conduce a Lui. L’UOVO DI COLOMBO NON È STATO
Offrendosi liberamente alla passione e alla morte di croce, il ANCORA SCOPERTO DAI VESCOVI ITALIANI
Figlio di Dio ha preso su di se tutto il male. La sofferenza di DOVREBBERO... PENSARCI
Dio crocifisso non è soltanto una forma di sofferenza accanto
alle altre, un dolore più o meno grande, ma è una sofferenza Carissimo Direttore,
di grado e misura incomparabili. Cristo, soffrendo per tutti sono un cattolico praticante, da quando ho capito che un cat-
noi, ha conferito un nuovo senso alla sofferenza, l’ha intro- tolico, se è cattolico, non può non essere che praticante; se no, si
dotta in una nuova dimensione, in un nuovo ordine: quello professi ciò che vuole, ma non dica: «Sono cattolico non prati-
dell’amore. È vero, la sofferenza entra nella storia dell’uomo cante»: è una posizione senza senso, alla quale anch’io mi ero
arreso. Ma spero che anche altri cattolici «non praticanti», che
con il peccato delle origini. È il peccato del «pungiglione»
mi stanno leggendo, seguano il mio esempio.
(cfr. 1Cor 15,55-56) che ci infligge dolore, che ferisce mortal-
Ebbene, come cattolico praticante e quindi responsabile, sento
mente l’essere umano. Ma la passione di Cristo sulla croce ha di dover fare, umilmente, un’osservazione e dare un consiglio ai
dato un senso radicalmente nuovo alla sofferenza, l’ha tra- nostri venerati Vescovi italiani.
sformata dal di dentro. Ha introdotto nella storia umana, che è Un’osservazione. I messaggi dei Vescovi non arrivano alla base.
storia di peccato, una sofferenza senza colpa, affrontata uni- Parlano e scrivono, ma noi, la gran massa dei cattolici, sappiamo
camente per amore. È questa la sofferenza che apre la porta solo quello che ci fa sapere la televisione; ed è poco, ed è mani-
alla speranza della liberazione, dell’eliminazione definitiva di polato.
quel «pungiglione» che strazia l’umanità. È la sofferenza che Un consiglio. Istituire un “sistematico volantinaggio”.
brucia e consuma il male con la fiamma dell’amore e trae Comunicati brevi, chiari, incisivi, riprodotti in due paginette, da
anche dal peccato una multiforme fioritura di bene. distribuire all’uscita dalle chiese nei giorni festivi in tutte Italia.
Ogni sofferenza umana, ogni dolore, ogni infermità rac- Sono tanti milioni coloro che vanno a Messa la domenica.
chiude una promessa di salvezza, una promessa di gioia: Sarebbe un modo diretto, facile ed efficace per essere informa-
«Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi» scrive san ti delle direttive pastorali dei nostri Pastori: come dire l’uovo di
Paolo (Col 1,24). Ciò vale per ogni sofferenza provocata dal colombo!
male; vale anche per quell’enorme male sociale e politico che Cordiali saluti.
oggi divide e sconvolge il mondo: il male delle guerre, del- Tommaso De Luca
l’oppressione degli individui e dei popoli; il male dell’ingiu- Palermo
stizia sociale, della dignità umana calpestata, della discrimi- Carissimo Tommaso,
nazione razziale e religiosa; il male della violenza, del terrori- condivido la tua osservazione e il tuo suggerimento, faci-
smo, della corsa alle armi - tutto questo male esiste nel mondo li da pensare e da attuare... come l’uovo di colombo. Li
anche per risvegliare in noi l’amore, che è dono di sé nel ser- passo, almeno, agli Ecc.mi Vescovi, ai quali arriva la nostra
vizio generoso e disinteressato a chi è visitato dalla sofferen- rivista.
za. Nell’amore che ha la sua sorgente nel cuore di Cristo sta la Ma cos’è quest’uovo di Colombo? Per chi non lo sapesse,
speranza per il futuro del mondo. Cristo è il Redentore del Cristoforo Colombo, al ritorno dalla scoperta dell’America,
mondo: «Per le sue piaghe noi siamo stati guariti» (Is 53,5). un giorno pranzava alla tavola di un grande di Spagna. I
commensali gli contestavano il merito della sua scoperta,
GRAZIE, AMICI! osservando che in fondo non era una cosa così difficile:
«bastava pensarci» per arrivare al medesimo risultato.
Allora Colombo, mostrando un uovo, li sfidò a farlo stare
offerte per La Via ritto sul tavolo su una delle estremità; ma, dopo tanti ten-
tativi, nessuno ci riuscì. Colombo, allora, prese l’uovo, lo
€ 10,00: NN (Ribera), Giuseppe Liotta schiacciò leggermente sul suo asse e lo posò sul tavolo, riu-
(Favara), Carmelina Termini (Ribera), Maria scendo così a farlo stare fermo e in equilibrio. Guardando
Mulè Giglia (Favara), Scandaglia Bufalo poi i commensali, commentò ironico: «Come vedete in
Giuseppina (Sciacca), Suore Francescane S. fondo non era una cosa difficile: bastava pensarci!».
Chiara (S. Maria delle Mole), NN (Ribera), Anche il volantinaggio, in fondo, non è una cosa diffici-
Salvatore Violante (Cattolica E.) - € 30,00: le da scoprire: basterebbe che i nostri Vescovi ci pensasse-
Giovanni Pardi (La Spezia), Biblioteca «G. ro! E lo speriamo. Cordialmente.
Ventura» (Roma), Francesco Meli (Palermo) - € IL DIRETTORE
20,00: Rocco Lo Sasso (Montecchio Emilia),
Giuseppe Palmeri (Lampedusa), Antonio Scappini LICEO CLASSICO «FAZELLO» DI SCIACCA:
(Trevenzuolo), Lia Noto (Ribera), Giuseppe AULA MAGNA INTITOLATA A GIORDANO BRUNO
Marciante (Ribera), Gennaro Serravalle (Palma PERSONAGGIO SIMBOLO E ANTESIGNANO DELLA
M.), Giuseppe Vajola (Ribera), Diego Brunco MASSONERIA ITALIANA
(Caltanissetta) - € 15,00: Pietro Italiano
(Ribera), Silvano Mosele (Vigasio) - 25,00: Caro Direttore,
Rocco Sciascia (Palermo) - Tita La Mastra Le scrivo per informarla d’un fatto strano: al Liceo classico di
(Grotte) - € 50,00: S.E. Mons. Ignazio Zambito Sciacca (Agrigento) è stata inaugurata l’Aula Magna intitolata -
indovini a chi? - niente di meno che a «Giordano Bruno», un ere-
(Patti), Giuseppe Gagliano (Siculiana),
tico.
Pellegrino Marciante (Ribera) - € 200,00: Enzo Le chiedo: com’è possibile che una Scuola rinomata di Sciacca,
e Franca Fazio (Partinico) - € 12,00: Giusi intitolata al grande frate e studioso domenicano, Tommaso
Gagliano (Ribera) - € 5,00: Tiziana Vaglica Fazello, possa essere stata, il 10 maggio c.a., intitolata a
(Monreale) Giordano Bruno: un altro frate domenicano che però rinnegò i voti
religiosi, tradì la sua fede cristiana e cattolica; e il cui pensiero
TOTALE ENTRATE ................... € 6.996,00 era confuso e instabile? Si può discutere su la sua condanna a
TOTALE USCITE .................... € 8.525,00 morte, da inquadrare tuttavia nel suo contesto storico; ma sul
DEFICIT........................... € 1.529,00 suo valore anche solamente umano, no: non può essere una figu-
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ra esemplare da proporre ai giovani studenti. santo protettore, se così si può dire dei massoni italiani».
Mi ha pure colpito il fatto che, oltre le autorità civili, era pre- Sia chiaro, non abbiamo da ridire sull’editto, anzi; però la
sente pure il nostro rev.mo arciprete Alfonso Tortorici, da tutti sti- data ha un significato celebrativo massonico e anticattoli-
mato. Come si spiega?
In attesa di una sua valutazione su un tale avvenimento, La co.
saluto e chiedo al Signore che La benedica. 1888. Fu l’anno del giubileo sacerdotale di papa Leone
Massimiliano Scalici XIII: grande gioia in tutto il mondo cattolico, stretto amo-
Sciacca rosamente attorno al Vicario di Cristo in terra. Ma i mas-
soni dimostrarono solennemente il loro odio al Papa e alla
Caro Direttore,
è stata inaugurata l’Aula Magna del Liceo Classico di Sciacca, Chiesa erigendo un monumento a Giordano Bruno, a Roma
e come ex studente del medesimo me ne sono compiaciuto. La nel Campo dei Fiori, ossia sul luogo dove fu eseguita la sua
cosa però che mi ha amareggiato è che è stata intitolata a condanna a morte il 17 febbraio 1600. La figura in bronzo
Giordano Bruno, un eretico. del filosofo incappucciato, che tiene le mani strette sul libro
Conoscendo il Preside e il corpo insegnante che mi sembravano delle sue teorie, si leva su un alto basamento ornato di
vicini alla Chiesa, mi sono chiesto: non c’era un altro personaggio
di cultura, benemerito per idee più sane e di maggiore prestigio,
medaglioni di eretici, sotto i quali sono dei rilievi bronzei
cui intestare un’aula per educare i giovani del nostro tempo? con episodi della sua vita.
Cosa ne pensa Lei? Cordiali saluti. Per curiosità, notiamo che una delle sue teorie, contenu-
Un ex studente del detto Liceo te idealmente nel libro di bronzo, era quella della doppia
Sciacca verità; per cui gli era possibile ammettere in sede teologica
dottrine, da lui ripudiate in sede filosofica; e professare,
Carissimi amici lettori, per convenienza politica, la religione del popolo in mezzo a
anch’io ho saputo dell’avvenimento da voi segnalato, ed cui viveva, mentre negava intimamente ogni religione e
ho provato gli stessi vostri sentimenti e risentimenti. fantasticava di sostituire quelle esistenti con una fede supe-
Pare che una tale intestazione la si voglia giustificare riore di «giordanisti». È per questa coscienza a doppio
presentando un Giordano Bruno esemplare ricercatore fondo che è stato ed è ancora tanto celebrato?
della verità. Senza dubbio, Giordano Bruno fu una grande, L’inaugurazione del monumento fu preceduta da una
estrosa e irrequieta intelligenza. E tuttavia egli non volle conferenza, nel Collegio Romano, del danese Jacob
essere un filosofo ricercatore della verità come noi la inten- Moleschott, professore materialista di antropologia, che il
diamo, ma un mago rinascimentale propagatore dell’antica massone De Sanctis, ministro della Pubblica Istruzione,
religione egiziana, promotore di tutta la corrente mnemo- chiamò alla cattedra di fisiologia dell’università di Torino;
tecnica e magica. Si tratta della corrente della teoria della nominato poi senatore del Regno, dal 1879 insegnò a Roma.
memoria, che nasce come letteratura, ma che ha un valore Il monumento, «protesta contro la teocrazia», venne sco-
molto più ampio della struttura letteraria, perché viene perto il 9 giugno 1889, solennità di Pentecoste, alla presen-
accostata alla capacità magica. In questa accezione, za dei delegati anticlericali e massoni di tutta la Penisola
Giordano Bruno è innanzitutto un mago rinascimentale, con 2.000 vessilli e 97 corpi musicali.
che crede di poter realizzare una visione universale di 1917. Ricorreva il secondo centenario della fondazione
carattere precristiano e fondamentalmente anticristiano della massoneria. A Roma, centro della cristianità, venne
perché il cristianesimo è, secondo lui, responsabile della celebrato con manifestazioni oscene, rigurgitanti di odio
distruzione di questa antica religione egiziana che permet- anticattolico e antipapale. Raggiunsero il massimo dell’o-
te il massimo nell’intervento nella trasformazione della scenità e dell’intolleranza il 17 febbraio, come già detto,
realtà materiale e sociale attraverso la magia in senso stret- anniversario della morte sul rogo di Giordano Bruno. Il cor-
to. teo che attraversò la città per recarsi in Campo dei Fiori
D’altronde Giordano Bruno (1548-1600) è salito alla innalzava uno stendardo in cui era raffigurato l’arcangelo
ribalta della storia della filosofia, non tanto per meriti cul- San Michele atterrato da Lucifero. Contemporaneamente in
turali, ma perché è stato assunto dalla massoneria come piazza San Pietro venivano esposti dei drappi con scritte
antesignano dell’anticlericalismo, dell’odio a Cristo e alla ingiuriose, una della quali diceva: «Satana dovrà regnare
Chiesa, del libero pensiero; nefasti elementi portanti, pur- dal Vaticano, e il papa dovrà fargli da servo». Da notare
troppo, del nostro cosiddetto Risorgimento. che si era in piena guerra, la prima guerra mondiale bolla-
Infatti, per tutto il Seicento si trova raramente citato fra i ta da papa Benedetto XV come «una inutile strage».
dotti il nome di Giordano Bruno. Keplero lo ricorda per la Dopo quanto detto viene da chiederci se, quel che è avve-
dottrina della pluralità dei mondi. Nel Settecento diviene nuto nel Liceo Classico «Tommaso Fazello» di Sciacca, non
sempre più citato, ma fra i «liberi pensatori». sia una manifestazione di una presenza massonica, mai
Nell’Ottocento è sul terreno politico che la sua figura inco- venuta meno, nella provincia di Agrigento.
mincia a giganteggiare. Prima i liberali del Risorgimento, Come spiegare la presenza dell’arciprete Tortorici in una
poi i democratici di sinistra ne fecero la bandiera della mas- tale cerimonia?
soneria e dell’anticlericalismo popolare: inconsapevoli, nel Il prete lo si può trovare dovunque, purché ci stia come
loro furore antireligioso, che Giordano Bruno, proprio per il ministro di Cristo e della Chiesa. Ed io non dubito che la
volgo, stimava necessaria la fede religiosa. presenza di don Tortorici sia stata tale. Chiamato a benedi-
Ecco alcuni episodi significativi. re l’Aula Magna, l’ha benedetto; e forse con più impegno,
1848. «Fu un massone, Roberto D’Azeglio, - scrive proprio per il nome che le è stato imposto. Ha parlato di
Armand-Hugon nella sua Storia dei Valdesi - a farsi pro- Cristo, fonte della Verità. Ha fatto il suo dovere.
motore dell’editto di tolleranza emanato a favore dei Valdesi Ai due amici che hanno giustamente protestato, un caro
il 17 febbraio 1848, data di cui mi ha sempre incuriosito la saluto.
coincidenza con quella del supplizio di Giordano Bruno, IL DIRETTORE
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