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DICEMBRE 2005
fondata nel 1966 - anno XL
Amministrazione e Redazione
Largo Kennedy 4
92016 RIBERA (Agrigento)
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Gerlando Lentini
Direttore responsabile
Tel. e Fax 0925.61.595 - sito internet:www.lavia.ion.it - e-mail: orma78@virgilio.it
Trib. Sciacca N. 2 30.10.1998 - sped. abb. postale. Legge 662/c.20/c
- Rendete dunque a Cesare quello che è di LA CHIESA AFFRONTA TRE SECOLI DI MARTIRIO
Cesare, e a Dio quello che è di Dio. PER AFFERMARE LA LIBERTÀ DI COSCIENZA
«E così - conclude Matteo - non potero- E LA LAICITÀ DELLO STATO
no coglierlo in fallo e, meravigliati
della sua risposta, tacquero» (Mt 20,20- Dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo, rice-
26). vuto lo Spirito Santo, nel giro di pochi
Queste parole di Gesù vanno messe in decenni gli Apostoli, umili pescatori
relazione con le altre che Egli, qualche della Galilea, riuscirono a rendere pre-
giorno dopo, dice a Pilato che lo sta pro- sente ed evidente la Chiesa col suo mes-
cessando. Questi, dopo averlo fatto fla- saggio evangelico in tutto l’impero roma-
gellare, lo invita a discolparsi dicendo- no. Quale rapporto i cristiani dovevano
gli: tenere con l’autorità politica? Quella
- Non parli? Non sai che ho il potere di tenuta da Gesù: rispetto delle leggi in
metterti in libertà e il potere di metter- tutto, eccetto in ciò che contrasta con i
ti in croce? diritti di Dio.
Rispose allora Gesù: Scriveva perciò l’apostolo Pietro, il
- Pilato, tu non avresti nessun potere su primo Papa, nella sua prima lettera:
di me, se non ti fosse stato dato da Dio» «State sottomessi ad ogni istituzione
(Gv 19,10-11). umana per amore del Signore: sia al re come
Ebbene, con queste parole Gesù pone defi- sovrano, sia ai governatori come suoi
nitivamente le fondamenta di un nuovo, inviati... Comportatevi come uomini libe-
inaspettato, rivoluzionario rapporto tra ri, non servendovi della libertà come di
Potere politico e Potere religioso, tra un velo per coprire la malizia, ma come
Stato e Chiesa, formulando due principi: servitori di Dio. Onorate tutti, amate i
1. Al vertice e a servizio della comu- vostri fratelli, temete Dio, onorate il
nità umana ci sono due Poteri: quello re» (2,13-17).
politico e quello religioso, Stato e Scriveva, a sua volta, l’apostolo Paolo
Chiesa, di natura diversa come diversi (ma nella lettera ai Romani: «Ciascuno sia
complementari) sono i loro fini: il primo sottomesso alle autorità costituite, poi-
si occupa del benessere temporale e socia- ché non c’è autorità se non da Dio. I
le della comunità, il secondo di quello governanti non sono da temere quando si fa
spirituale ed eterno della medesima. il bene, ma quando si fa il male. È neces-
2. Sia il Potere della Chiesa che quel- sario stare sottomessi, non solo per timo-
lo dello Stato vengono da Dio. Perciò non re della punizione, ma anche per ragioni
solo la Chiesa, ma anche lo Stato trova la di coscienza. Dovete dunque pagare i tri-
sua giustificazione in Dio. Però, pur pro- buti» (13,1-7).
cedendo dalla stessa fonte, i due Poteri I cristiani dei primi secoli avevano una
sono costituzionalmente distinti. grande simpatia per l’impero romano: con
Ebbene, «l’istituzione di un potere spi- le sue magnifiche strade consolari, con i
rituale indipendente costituisce un’inno- suoi ordinamenti, con una sua lingua
vazione così prodigiosa da rappresentare, internazionale (il greco), con la sua
forse, dal lato del progresso umano, l’i- stessa universalità sia territoriale che
niziativa più benefica e più decisiva che politica, culturale e giuridica favoriva
l’umanità abbia conosciuto. in modo determinante l’espandersi del mes-
Quando gli uomini della politica hanno saggio evangelico. Perché allora lo scon-
la possibilità di dominare la morale, la tro? Perché poco meno di tre secoli di
subordinano ai loro desideri. La regola regime persecutorio contro i cristiani?
morale oscilla allora secondo il benepla- Quali ne furono i motivi?
cito delle loro cupidigie; la stessa azio- In verità Roma era molto tollerante:
ne diviene buona o cattiva secondo che è accoglieva nel suo Pantheon le divinità
fatta da questo o da quello; oppure, in dei popoli vinti come suoi numi tutelari.
democrazia, secondo la opinione della mag- A Roma perciò erano arrivati ed accolti
gioranza parlamentare. E così la regola culti e superstizioni d’ogni specie.
morale perde il suo valore di norma; inve- Perfino l’imperatore si considerava dio,
ce di dirigere, obbedisce. ed esigeva un culto con templi ed altari
Liberare, quindi, i valori morali dalle in tutto l’impero.
forze temporali e politiche è una condi- Ma il cristianesimo non era una religio-
zione essenziale di progresso. ne tra le tante, bensì la religione, il cui
Fuori del cristianesimo nessuno ci aveva trionfo doveva necessariamente segnare la
pensato. Ed in verità, come si poteva fine di tutte le altre.
farlo? Chi potrebbe attribuirsi il dirit- I motivi principali e basilari dell’op-
to di sottrarsi all’autorità statale, posizione tra Stato romano e Chiesa di
quando lo Stato è un principe investito da Gesù Cristo possono ridursi a due:
un potere di origine divina o il rappre- 1. La Chiesa riconosceva allo Stato roma-
sentante scelto liberamente dalla comu- no l’autorità in materia politica, ma non
nità? Per pensarci ci occorreva Cristo, in quella religiosa, morale e spirituale;
dominatore di ogni potere umano in quanto e in questo era assolutamente intransigen-
Figlio di Dio» (J. Leclercq, ivi, pp. 244- te, poiché Cristo stesso aveva circoscrit-
246). to l’onnipotenza dello Stato, sottraendo
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la propria religione con libertà». essere gli stessi: cittadini dello Stato e
2. La libertà di coscienza e di religio- fedeli della Chiesa;
ne va riconosciuta anche ai Cristiani: b) gli obiettivi delle due società non
«Abbiamo ordinato che anche i Cristiani sono del tutto estranei l’uno all’altro,
possano conservare la propria fede e il poiché non è concepibile un autentico
proprio culto» benessere dell’uomo che si disinteressi
3. Nessun privilegio al Cristianesimo, ma della sua salvezza spirituale; così come
uguaglianza per tutti i culti: «Ai non è concepibile una salvezza spirituale
Cristiani e a tutti gli uomini è ricono- disgiunta da un concreto benessere spiri-
sciuta piena libertà di seguire la reli- tuale.
gione che vogliono, così che ogni divinità Le forme di collaborazione, pertanto,
o potenza celeste possa benvolerci, noi e vanno ricercate col dialogo tra le due
tutti coloro che vivono sotto il nostro società, che oggi possono concretizzarsi con
comando». i Concordati, come attualmente in Italia.
Con l’Editto di Milano lo Stato rinunzia Purtroppo dalla rivoluzione francese ai
alla sua funzione religiosa, e incomincia nostri giorni la nobile dottrina della lai-
così il lungo cammino della laicità dello cità non raramente si è trasformata in un
Stato, che lascia a un potere distinto e orribile laicismo, ossia nell’irrazionale
riconosciuto, quello della Chiesa, di gui- tendenza di pensare e risolvere i problemi
dare le coscienze dei propri fedeli. dell’uomo ignorando la componente religio-
L’azione prudente, ma tenace e discreta sa inscritta nella natura dell’uomo e della
della Chiesa, alimentata e irrobustita dal stessa società; in un umanesimo che vuole
sacrificio delle migliaia e migliaia di rimanere esclusivamente terreno, determi-
martiri, operò lentamente, ma inesorabil- nato a ignorare Dio. Tale disumana dottri-
mente. na ha preso diverse forme ideologiche:
naturalistica, illuministica, liberalmas-
LA LAICITÀ È LIBERTÀ E CIVILTÀ sonica, materialistica, marxistica.
IL LAICISMO È BARBARIE E SCHIAVITÙ Ebbene il laicismo divenuto ideologia, in
due secoli: Ottocento e Novecento, ha dato
La laicità dello Stato purtroppo oggi non all’umanità non tanto il promesso paradi-
è qualcosa di universale: non è ricono- so in terra, ma ha dato alla terra monta-
sciuta negli Stati islamici, poiché il gne di morti ammazzati attraverso rivolu-
Corano o ne è la carta costituzionale, o zioni, guerre, genocidi, eliminazioni di
la fonte ispiratrice della legislazione; masse enormi di esseri umani che non rien-
lo Stato ebraico privilegia la componente travano nei parametri mentali stabiliti
razziale; e perfino negli Stati protestan- dalla ideologia laicistica di turno. E
ti vescovi e presbiteri sono funzionari purtroppo il laicismo è ancora vivo e
dello Stato e da esso finanziati; la vegeto, e continuerà a dare i suoi frutti
Chiesa anglicana riconosce come suo capo tossici, se i credenti in Cristo e gli
il re: oggi la regina Elisabetta II; le uomini di buona volontà non si opporranno
Chiese ortodosse dell’Oriente, separate fermamente e fortemente.
dalla Chiesa cattolica, sono Chiese nazio- La dottrina della Chiesa sui rapporti tra
nali, e quindi legati alla politica e ai Stato e Chiesa è chiaramente formulata nel
vari governi. Concilio, nella Costituzione pastorale su
Solo la Chiesa cattolica si professa la Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium
distinta e indipendente da qualsiasi et spes; ne riportiamo i punti essenziali
Stato, al punto che il suo capo, il Papa, schematizzandoli:
storicamente per salvaguardare la sua 1°. «La Chiesa, in ragione del suo uffi-
indipendenza ha voluto e vuole una Stato cio e della sua competenza, in nessuna
proprio, anche se ridotto a poco più di maniera si confonde con la comunità poli-
mezzo km quadrato come l’attuale Stato tica».
della Città del Vaticano. 2°. «La Chiesa non è legata a nessun
Indipendenza e distinzione tra Chiesa e sistema politico».
Stato non significano né opposizione né 3°. «La Chiesa vuole essere insieme il
ignoranza reciproca, bensì collaborazione. segno e la salvaguardia del carattere tra-
Esponiamo i motivi. scendente della persona umana».
Lo Stato è una società perfetta che ha 4°. «Lo Stato e la Chiesa sono indipen-
come scopo il bene comune dei suoi citta- denti e autonomi nel proprio campo».
dini in questo mondo, e ne ha i mezzi e le 5°. «Lo Stato e la Chiesa, anche se a
istituzioni per perseguirlo. Anche la titolo diverso, sono a servizio della
Chiesa è una società perfetta che ha come vocazione personale e sociale delle stes-
scopo di guidare coloro che liberamente vi se persone umane. Esse, perciò, svolgeran-
aderiscono al fine ultimo dell’uomo: la no questo loro servizio a vantaggio di
salvezza eterna, e ne possiede i mezzi tutti, in maniera tanto più efficace quan-
adeguati per perseguirlo. E tuttavia, pur to meglio coltiveranno una sana collabora-
avendo obiettivi e strumenti diversi non zione tra loro, secondo modalità adatte
possono considerarsi due società completa- alle circostanze di luogo e di tempo».
mente separate perché:
a) i soggetti delle due società possono GERLANDO LENTINI
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Tra Chiesa e Stato in Italia chiunque si presenti alla sua porta, e dicendo a voce
bassa o alta, a seconda delle circostanze e delle urgenze,
NÈ PRIVILEGI NÈ MUSERUOLE ciò che ritiene vitale per tutti.
Lo Stato italiano, che poi vuol dire l’insieme dei citta-
dini, da sempre conosce questa Chiesa, e non si sogna di
Lo Stato italiano e la Chiesa cattolica si sono guardati metterle la museruola in cambio della minestra. Sarebbe
lealmente in faccia, anzi negli occhi. E hanno preso atto un ricatto umiliante anzitutto per lo Stato. Il quale sa
di ciò che rispettivamente sono: indipendenti e di natura bene d’altro canto che la Chiesa non agisce in rapporto
diversa, senza dubbio. Però hanno preso pure atto che tra alle convenienze. Una Chiesa umile, a servizio degli ita-
i propri scopi ne hanno uno in comune, e non uno scopo liani, ma anche a testa alta. Una Chiesa leale, che esige
da poco: la promozione della persona e il bene del Paese. lealtà.
Hanno così scoperto di potersi apprezzare, dandosi delle UMBERTO FOLENA
regole.
Gli Accordi di revisione del Concordato del 1984 (1) Chiariamo che la congrua non era uno stipendio che
nascono da questo processo vissuto a cielo aperto e alla lo Stato dava ai parroci, ma tutt’altro. La congrua era la
luce del sole. Cioè senza trucchi o sotterfugi. L’articolo quantità di reddito necessaria per il decoroso sostenta-
1° ne è la premessa che dà senso a tutto il resto. Lo ricor- mento del parroco. Quello che dava lo Stato si chiamava
dava non tanti giorni fa il segretario generale della ed era supplemento di congrua, ossia un contributo che
Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Giuseppe loro dava mensilmente, se il ricavato dall’esercizio del
Bertoni, parlando a Venezia - alla Fondazione Cini - a un ministero parrocchiale non raggiungeva la quantità di
convegno da tempo programmato sui beni ecclesiastici, reddito necessaria per il suo decoroso sostentamento:
patrimonio di tutto il popolo italiano, e dunque a sua una specie di elemosina, quasi per riparare all’operato
disposizione. Per fare un solo esempio, è grazie a questo ingiusto dello Stato liberalmassonico, uscito dal
spirito di collaborazione che negli ultimi anni dozzine di Risorgimento, che incamerò i beni della Chiesa e ne fece
musei diocesani hanno potuto (ri)aprire i battenti, met- quel che ne volle. Il Direttore.
tendo finalmente tesori d’arte e di cultura a disposizione
di tutti i cittadini. Quei musei - serve dirlo? - sono parte CC HHII EESSAA NN EELL M
MII RR IINN OO
La fabbrica dell’odio anticattolico
integrante della storia dei nostri territori; senza di loro,
quella storia sarebbe incompleta.
Messa.
i referendum popolari degli ultimi anni. Il che vorrà pur
dei giornali.
a dare il proprio contributo; ma, al contrario, una Chiesa
(cristiana) nella pubblicità dei jeans Jesus che usò lo slo- credo conosca già il balzo avanti fatto da Famiglia Cristiana
gan «Non avrai altro jeans all’infuori di me» (davanti verso la sua squalifica... di «famiglia cristiana». Finalmente ha
all’immagine di un sedere di ragazza con quei pantalo- rotto l’ultimo tabù (?) sessuale inserendo (sul n. 45 del
ni). Quello di oggi è forse il segno della sparizione e del- 6.11.2005) una pubblicità di una ditta di condizionatori in cui
l’insignificanza del mondo cattolico ufficiale, quello dei appare (mi scusino Direttore e amici lettori) un sedere di donna
giornali, degli intellettuali, delle istituzioni accademiche dietro il vetro appannato di una doccia, con una frase equivoca:
clericali e delle organizzazioni curiali. Il «nuovo» cristia- «Se vuoi vedere chiaro, chiama subito il tuo elettricista».
nesimo rinasce altrove, nelle catacombe e nel «contagio» Famiglia Cristiana già da diverso tempo dà dei chiarissimi
un po’ anarchico legato ai santuari mariani, a padre Pio, segnali di grave adeguamento al mondo della rivoluzione sessua-
all’ascolto di Radio Maria, alla figura di Giovanni Paolo le, e non solo nella scelta delle immagini pubblicitarie, ma anche
II e di Benedetto XVI, a tanti gruppi di preghiera che nelle indicazioni morali date ai lettori con le «Lettere al
nascono nel silenzio. Questa rinascita cristiana, per ora Direttore», e con la diffusione di libri chiaramente anticristiani
sotterranea, non è stata ancora colta dai mass media. E la (vedi per es. «Sulla strada» di Jack Kerouac). Papa Giovanni Paolo
scoperta non si annuncia indolore. II, qualche anno fa, mandò un Vescovo come visitatore per “ispe-
ANTONIO SOCCI zionare” l’andamento della Congregazione fondata da Don
il Giornale Alberione, vero uomo di Dio definito da Paolo VI «una meraviglia
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del nostro secolo». Nonostante questo, non solo non è cambiato come un purgante che per essere accettato ha bisogno che
nulla, ma le “provocazioni” di Famiglia Cristiana sono continuate l’orlo del bicchiere che lo contiene sia cosparso di soavi
e si sono aggravate. liquori?
Certe scelte di Famiglia Cristiana non solo scandalizzano bam- Ho appena scritto queste parole che qualcuno suona alla
bini e giovani che vedono nelle loro case questa rivista, ma diven- porta. È il postino che mi porge una rivista che non ho ordi-
tano uno scandalo per tutta la nostra società, come dimostra il
nata, un omaggio non so di chi: è FAMIGLIA CRISTIANA,
fatto che dell’ultima “scappatella” di Famiglia Cristiana hanno
numero 45. Strana coincidenza. Giuro che non è un espe-
parlato alla grande giornali e telegiornali.
diente narrativo. Sfoglio la rivista, arrivo al sedere al di là
Consapevole di meritare gli attacchi dei cattolici, lo staff diri-
del vetro, mi sforzo di coglierne la poesia.
genziale di Famiglia Cristiana cerca di farsi scudo con la figura del
Poi capisco. Si tratta di una pubblicità a tutta pagina, con
INDICE 2005
Articoli del Direttore Gerlando Lentini
p. 1 - Le piaghe della Chiesa dopo il Concilio secondo il mite e grande papa Paolo VI non ancora
rimarginate (parte I)
11 - Le piaghe della Chiesa dopo il Concilio secondo il mite e grande Papa Paolo VI non ancora
rimarginate: infiltrazioni dello spirito protestante, dubbi e incertezze (parte II)
21 - Paternità responsabile
31 - Il Comunismo: l’eresia più radicale e funesta nella storia della Chiesa ancora presente e operante
41 - I Papi hanno sempre viaggiato, fermi solo se prigionieri dei tiranni
51 - Nella scuola italiana l’educazione alla legalità può essere un grande imbroglio
61 - Strani cattolici: ignoranza, incoscienza o malafede?
71 - La donna... è nuda! - storia di una battaglia perduta (parte I)
81 - La donna... è nuda! - storia di una battaglia perduta (parte II)
91 - Una democrazia senza valori morali: è proprio da esportare?
101 - Laicità dello Stato: voluta da Gesù Cristo, affermata dalla Chiesa, da essa trasfusa nella cultura
politica, aociale e giuridica
Altri articoli