strumentalizzata politicamente da tutti i partiti della borghesia. Il 10 febbraio “Il giorno del ricordo”, Istituito con la legge contro un regime sanguinario. A tal punto sono menzognere bipartisan n. 92 del 30 marzo 2004, da diversi anni è le tesi oggi sostenute su tutti i giornali e le TV che lʼ8/1/1949 utilizzato per commemorare lʼ“eccidio di Italiani” che un giornale locale di destra come “Trieste Sera” era costretto sarebbe avvenuto durante la Resistenza ad opera dei ad ammettere: “se consideriamo che lʼIstria era abitata da partigiani “slavo-comunisti” nella Venezia Giulia. Secondo la circa 500mila persone, delle quali oltre la metà di lingua versione ufficiale, migliaia, decine (e qualcuno arriva pure a italiana, i circa 500 uccisi ed infoibati non possono dire centinaia) di migliaia di persone sarebbero state gettate costituire un atto anti-italiano ma un atto prettamente ancora viva in cavità carsiche (le foibe) e lasciate morire tra anti-fascista. Se i partigiani rimasti padroni della situazione enormi atrocità per il solo fatto di essere italiane. Nel 2002 per oltre un mese avessero voluto uccidere chi era lʼallora presidente Ciampi disse che le foibe furono una semplicemente “italiano”, in quel mese avrebbero potuto “pulizia etnica”, nel 2007 lʼattuale Presidente della massacrare decine di migliaia di persone”. Repubblica Giorgio Napolitano in completa sintonia dichiarò “fu una barbarie basata su un disegno annessionistico slavo che assunse i sinistri connotati di una pulizia etnica”. In mancanza di seri e circostanziati documenti e ricerche storiche che dimostrino queste affermazioni sottolineiamo che Galliano Fogar, storico e segretario dellʼIstituto Regionale friulano per la Storia del Movimento di liberazione, ha affermato in più occasioni che nessuno storico serio “osa sostenere tale tesi”. Per non farsi sommergere da menzogne fasciste da un lato e interessate strumentalizzazioni politiche dallʼaltro, è opportuno chiarire alcune questioni inserendo la vicenda della Resistenza sul confine orientale nel suo esatto contesto storico, anziché estrapolarla dallo stesso per evidenti finalità revisioniste. Gli eventi in causa sono due: lʼinsurrezione popolare avvenuta in Istria subito dopo lʼ8 settembre ʻ43 ed il governo partigiano di Trieste insediato nel maggio del ʻ45 e durato 40 giorni. In questi due momenti, appunto, sarebbero state uccise migliaia di persone semplicemente colpevoli di essere italiane. Questa tesi è un puro e semplice FALSO STORICO VERGOGNOSO!!! In Istria, nel periodo dellʼinsurrezione post 8 settembre, la Chi commise un vero ed efferato massacro furono le SS popolazione inferocita si armò per eliminare ogni traccia del assieme ai fascisti repubblichini di Salò quando feroce regime di occupazione italiano e la sua “guerra nellʼinverno del ʻ43 ripresero il controllo della penisola contro lo slavismo” che si era posta lʼobiettivo specifico di istriana e massacrarono 13mila persone. La maggioranza snazionalizzare, di attuare una “bonifica etnica” contro le dei cadaveri (quelli sì!) venne gettata nelle foibe. centinaia di migliaia di sloveni e croati costretti dai trattati a Ancora più discutibile è la ricostruzione di quel che sarebbe vivere allʼinterno dei confini dello Stato italiano. Questo successo presso le foibe della Venezia Giulia e dellʼIstria nel obiettivo venne perseguito sul piano culturale con la maggio ʼ45: scomparvero effettivamente 3-4 mila chiusura di scuole, associazioni, case editoriali, divieto di persone fra Gorizia, Trieste e Fiume, ma solo una piccola parlare pubblicamente in sloveno e croato, italianizzazione parte delle vittime finì nelle foibe. La grande maggioranza forzata di cognomi e nomi di località e su quello delle vittime, arrestate perché colpevoli, il più delle volte, di economico con la chiusura di cooperative di acquisto e aver collaborato con il fascismo, morì nei campi vendita, casse rurali e artigianali, associazioni professionali, dʼinternamento in cui venivano rinchiusi i prigionieri. Storiche società di mutuo soccorso, espropriazioni forzate delle terre non di regime come Claudia Cernigoi, Alessandra e colonizzazione italiana. Il tutto supportato da una feroce Kersevan parlano di un ordine di grandezza di alcune atrocità delle forze occupanti contro le popolazioni inermi decine di infoibati collegati per lo più alle forze fasciste e di e la resistenza: massacri, incendi di paesi, torture e occupazione. Le ricerche sulle famigerate foibe, nelle quali detenzione in campi di concentramento, centinaia di si sostiene siano state gettate migliaia di italiani, oppositori sloveni mandati davanti al Tribunale Speciale evidenziano che: nella foiba di Basovizza (che non è fascista. Famosa la frase del generale italiano Robotti nemmeno una foiba ma il pozzo di una miniera), quando si è quando si lamentò della scarsa crudeltà dei suoi soldati scavato alla ricerca di corpi, si sono trovati i resti di alcuni scrivendo in un dispaccio: “si ammazza troppo poco”. militari tedeschi risalenti probabilmente alla prima guerra A partire dal maggio ʻ45, durante il mese di potere popolare mondiale e qualche carcassa di animale; nella foiba di vi furono circa 500 vittime, prodotto della più che legittima Opicina (Monrupino) si trovarono solo alcuni corpi di soldati furia della popolazione oppressa (sia italiana che slava) morti in battaglia gettati lì per evitare che le carcasse diffondessero epidemie; nella foiba di Fianona non si è mai Perché questa montatura? trovato nulla e nella zona nessuno ha mai sentito parlare di corpi ivi gettati. Infine, si è pure parlato delle foibe di Le ragioni sono due. Fiume, paese nel quale però non esistono foibe! Lʼunica La prima è ridimensionare enormemente le atrocità del foiba in cui si rinvennero i cadaveri di 18 fucilati è lʼabisso nazifascismo e coprire in qualche modo i crimini Plutone. Prigionieri fascisti che vennero fucilati dalla compiuti dai fascisti nella risiera di San Sabba, ma anche cosiddetta banda Steffè, una banda composta in realtà da nei campi di concentramento di Gonars in Friuli e Arbe-Rab militari della X MAS che commettevano crimini facendosi in Dalmazia contro i partigiani e tutta la popolazione, in passare per partigiani al fine di screditare questi ultimi agli particolare quella slava. Celebrare i cosiddetti martiri delle occhi della popolazione. foibe serve a controbilanciare il 25 Aprile e ad equiparare partigiani e fascisti: chi lottava contro la tirannia e Altro che eccidio, altro che pulizia etnica. La presenza lʼoppressione e chi la voleva perpetrare al fianco dei nazisti. italiana in Istria e Dalmazia è rimasta viva ed attiva da allora Anche in parlamento, nel 2008, venne depositata poi ritirata fino ad oggi: sotto la Yugoslavia ha goduto sempre di tutele una proposta di legge, n° 1360/2008 "Istituzione dell'Ordine (scuole, istituzioni culturali, bilinguismo ecc). A parte chi si del Tricolore e adeguamento dei trattamenti pensionistici di macchiò di gravi colpe, nessuno fu costretto con la forza a guerra", con la quale si volevano equiparare i diritti dei lasciare la propria casa. Anche gli accordi di pace stipulati Partigiani e quelli dei collaborazionisti della Repubblica di tra Italia e Yugoslavia permettevano agli abitanti italiani delle Salò. zone divenute yugoslave di decidere quale cittadinanza La seconda ragione è il tentativo di riscrivere la storia ad scegliere. uso e consumo della classe dominante: la resistenza Per capire la colossale montatura nascosta dietro alla partigiana comunista, e soprattutto quella slava, era cattiva e favola delle foibe basta sapere chi sono gli “eminentissimi” sanguinaria; il popolo insorto che si armava e chiedeva storici che sono stati fonte di questa propaganda. giustizia contro i collaborazionisti di un regime sanguinario è Nellʼordine: Luigi Papo, noto fascista sotto il regime e a capo complice. Nella sostanza una pura propaganda contro la della Milizia Montona, responsabile di eccidi e di Resistenza e contro lʼinsurrezione popolare basata su rastrellamenti partigiani, la Yugoslavia ne chiede ricostruzioni revisioniste interessatamente false, supportate lʼestradizione per processarlo come criminale di guerra; da storici “da salotto” che non si preoccupano di verificare Padre Flaminio Rocchi, fascista esponente dellʼAssociazione lʼautenticità delle fonti. Da una parte i fascisti che continuano Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; Maria Pasquinelli ad infangare la Resistenza per equipararla alle milizie collaboratrice della X MAS e dei servizi segreti della RSI; fasciste, dallʼaltra i riformisti, “i moderati”, che la celebrano Marco Pirina, incriminato per il tentativo di golpe Borghese unicamente come movimento di liberazione nazionale contro del 1970; Giorgio Rustia, militante di Forza Nuova; Ugo lʼinvasore straniero. Quello che entrambe le parti vogliono Fabbri associato al MSI. Il tutto coordinato dalla regia cancellare sono le caratteristiche rivoluzionarie della dellʼavvocato Augusto Sinagra, legale di Licio Gelli ed guerra partigiana in Italia, quella di molte formazioni asserito iscritto alla loggia P2. Anche Graziano Udovisi, più combattenti comuniste che, affiancate nella lotta dai volte intervistato con tutti gli onori dalla RAI, era già stato lavoratori che insorgevano nelle città e nelle campagne condannato a tre anni di reclusione contro oppressione e sfruttamento, volevano farla finita non dalla giustizia italiana per “collaborazionismo con il tedesco solo con i nazifascisti. Combattevano per una società invasore”: la sua pena venne attenuata in quanto scampato socialista, senza padroni, governata da organi di ad una famigerata foiba a Fianona. democrazia operaia e contadina. Lottavano per abbattere il capitalismo, che si era appena servito del fascismo, ma avrebbe trovato presto altri fedeli rappresentanti per tornare a sfruttarli e reprimerli se non fosse stato schiacciato.
Giù le mani dalla Resistenza!
Viva la lotta Partigiana! Viva la lotta per il Comunismo!