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Oscar Wilde

L’importanza di essere Onesto


Versione italiana e adattamento a cura di
Renato Stanisci

Personaggi
(in ordine di apparizione)

Agenore Moncrieff
Lane (Maggiordomo)
Jack Worthing
Lady Brackell
Guendalina Fairfax
Miss Prism
Cecilia Cardew
Reverendo Chasuble
Merriman (Maggiordomo)

“Far ridere è una delle cose più serie”


Oscar Wilde
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PRIMO TEMPO

(Nel salottino “da scapolo” di Agenore)

AGENORE
Hai sentito quello che suonavo, Lane?
LANE
Non mi è parso corretto... ascoltare, signore.
AGENORE
Peggio per te. io non suono con precisione: chiunque può suonare con precisione. Con una
Espressione meravigliosa. Per quanto riguarda il piano, il mio forte è il sentimento. La scienza la
riservo alla vita.
LANE
Sì, signore.
AGENORE
E a proposito di scienza della vita, hai preparato i tramezzini al cetriolo per Lady Bracknell?
LANE
Sì, signore.
AGENORE
Oh! ... A proposito, Lane, ho visto sul tuo registro che giovedì sera, quando sono venuti a pranzo
Lord Shoreman e il signor Worthing, sarebbero state consumate otto bottiglie di champagne.
LANE
No, signore; sarebbero state consumate otto bottiglie e una pinta.
AGENORE
Perché nelle case degli scapoli la servitù beve invariabilmente lo champagne? Lo domando a
semplice titolo di informazione.
LANE
Attribuisco il fenomeno alla qualità superiore del vino, signore. Ha avuto modo di osservare che
presso i menages coniugali il vino non è mai di prima qualità.
AGENORE
Santo cielo! È così deprimente il matrimonio?
LANE
Io la considero una condizione assai gradevole, signore. Benché fino ad oggi le mie esperienze in
Materia siano state assai limitate. Sono stato sposato una volta sola. In seguito ad un ...
inconveniente con una certa giovane.
AGENORE
Non so fino a che punto mi interessi la tua vita privata, Lane.
LANE
Ha ragione, signore; non è un argomento molto interessante. Io stesso cerco di non pensarci.
AGENORE
Certo, è naturale. (Squillo di campanello. Lane non si muove.) Lane.
LANE
Sì, signore. (Esce.)
AGENORE
Le opinioni di Lane sul matrimonio mi sembrano alquanto equivoche. Io domando e dico: se le
classi inferiori non ci danno il buon esempio, che cosa esistono a fare? Come categoria sembrano
totalmente prive di qualsiasi senso di responsabilità morale.

(Entra Lane.)
LANE
Il signor Onesto Worthing.
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AGENORE
Prego.

Entra JACK. LANE esce.


AGENORE
Carissimo Onesto! Come stai? Come va? Qual buon vento ti spinge in città?
JACK
Oh, il piacere, il piacere! Da cos'altro ci si dovrebbe far spingere? E tu? Sempre a mangiare, vedo,
Algy!
AGENORE
Credevo che consumare un leggero spuntino alle cinque del pomeriggio fosse fra gli usi della buona
Società. Dove sei stato da giovedì scorso?
JACK
In campagna.
AGENORE
E che diavolo ci combini?
JACK
In città ci divertiamo noi. In campagna divertiamo gli altri. È di una noia straordinaria.
AGENORE
E chi sarebbero questi altri che credi di divertire…
JACK
I villici!
AGENORE
I villici?
JACK
I vicini!
AGENORE
Hai dei vicini simpatici, in quella tua parte dello Shropshire?
JACK
Assolutamente orrendi! Non rivolgo mai la parola a nessuno.
AGENORE
Probabilmente è per questo che li diverti. A proposito, è nello Shropshire, la tua casa di campagna.
JACK
See! Lo Shropshire! Ehi! Perché i tramezzini al cetriolo? Qual’è il motivo di una prodigalità così
sfrenata in un giovane come te? Come hai potuto permettertelo?
AGENORE
Le vie del mio maggiordomo sono infinite.
JACK
Chi viene farti visita?
AGENGRE
Oh! Solo la zia Augusta e Guendalina.
JACK
Che bella notizia.
AGENORE
Sì, certo; ma ho paura che la Zia Augusta non approverà la tua presenza qui.
JACK
Posso domandare perché?
AGENORE
Mio caro amico, tu fai la corte a Guendalina in un modo assolutamente disgustoso. È quasi peggio
di Come Guendalina fa la corte a te.
JACK
Io amo Guendalina. Sono sceso in città con il preciso scopo di chiedere la sua mano.
AGENORE
Non avevi detto di essere in gita di piacere? ... io questi li chiamo affari.
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JACK
Come sei poco romantico.
AGENORE
Non ci veda niente di romantico nelle domande di matrimonio. C’è perfino il rischio che ti
accettino. Anzi, di solito accade propria questo, credo. E allora, fine del divertimento. L’essenza
stessa del romanticismo è l'incertezza. Se mai mi sposerò. cercherò certo di dimenticare la cosa.
JACK
Non ne dubito. Il Tribunale dei Divorzi è stato istituito apposta per le persone dotate di una
Memoria così bizzarra.
AGENORE
Oh! Inutile arzigogolare su questo argomento. Dia li fa e poi li divide. Ti prego di non toccare i
tramezzini al cetriolo. Li ho ordinati apposta per la zia Augusta.
JACK
Allora, tu, perché li mangi?
AGENORE
Ma perché è mia zia. Prendi un po’ di pane e burro. Il pane e burro è per Guendalina. Guendalina
adora il pane e burro.
JACK
Ottimo pane ed ottimo burro, quello di Guendalina.
AGENORE
Sì, ma non c’è bisogno che glielo mangi tutto. Mio caro, ti comporti come se fosse già tua moglie.
Invece non è tua moglie e non credo che lo sarà mai.
JACK
Perché dici una cosa simile?
AGENORE
Le ragazze non sposano mai gli uomini con cui flirtano. Non lo considerano giusto. E questo spiega
Il gran numero degli scapoli che si vedono in giro con loro. In secondo luogo, io non do il mio
consenso.
JACK
Il tuo consenso?
AGENORE
Mio caro, Guendalina è mia cugina prima. E se vuoi che io ti dia il mio consenso a sposarla, devi
prima spiegarmi una cosa: Cecilia!
JACK
Cecilia? Non conosco nessuna Cecilia.

(AGENORE suona il campanello che è sul tavolo. Entra LANE.)

AGENORE
Prendimi il portasigarette che il signor Worthing ha lasciato nel fumoir l'ultima volta che è venuto a
pranzo.
LANE
Sì, signore.

(LANE esce.)
JACK
Vuoi dire che il mio portasigarette è qui da allora? Perché non me la hai detto prima? Ho scritto
delle lettere convulse a Scotland Yard. Stavo quasi per offrire una lauta mancia.
AGENORE
Perché non lo fai ora? Sono ancora più al verde dei solito.
JACK
Non ha senso offrire una mancia quando l'oggetto è stato ritrovato.
AGENORE
Devo dire che mi sembra un po’ sordido da parte tua, Onesto. (Entra LANE . Agenore prende il
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portasigarette. LANE esce.) Ora che leggo questa iscrizione mi rendo conto che l'oggetto non ti
appartiene.
JACK
Certo che mi appartiene. Me l'hai visto cento volte, e non hai alcun diritto di leggere quello che c'è
scritto. Non è assolutamente da gentiluomini leggere i portasigarette degli altri.
AGENORE
Che assurdità voler stabilire delle regole fisse su cosa si può e cosa non si può leggere. Più di metà
della cultura moderna dipende da quello che non si dovrebbe leggere.
JACK
Non ho intenzione di discutere la cultura moderna con te. Non sono argomenti di cui parlare in
privato. Rivoglio il mio portasigarette, e basta.
AGENORE
Sì. Ma questo portasigarette non è tuo. Questo portasigarette è stato regalato da qualcuno che si
Chiama Cecilia! E tu hai detto che non conosci, nessuno con questo nome.
JACK
Beh, se proprio lo vuoi sapere si dà il caso che Cecilia sia mia zia.
AGENORE
Tua zia!
JACK
Sì. Ed è una deliziosa vecchia signora. Vive a Tunbridge Wells. Ora ridammelo, Algy.
AGENORE
Ma perché si firma "la piccola Cecilia", se è tua zia e vive a Tunbridge Wells? "Dalla piccola
Cecilia, con tutto l’affetto."
JACK
Ci sono zie alte e zie meno alte. Lascia che siano loro a decidere. Secondo te tutte le zie dovrebbero
essere esattamente uguali alla tua! Che assurdità! Per amor del cielo, ridammi il mio portasigarette.
AGENORE
Sì. Ma perché tua zia ti chiama zio? "Dalla piccola Cecilia, con tutto l'affetto, al suo caro zio Jack."
Riconosco che una zia può anche essere piccola, ma perché una zia, quali che siano le sue
dimensioni, debba chiamare zio suo nipote, non riesco ad immaginarlo. E poi, tu non ti chiami
affatto Jack; tu ti chiami Onesto.
JACK
Non mi chiamo Onesto: mi chiamo Jack.
AGENORE
Mi hai sempre detto che ti chiamavi Onesto. Ti ho presentato a tutti come Onesto. Rispondi al
nome di Onesto. Hai perfino la faccia da Onesto. Sei la persona più tipo-Onesto che abbia mai
visto in vita mia. È assolutamente assurdo che tu dica di non chiamarti Onesto. L'hai scritto perfino
sui biglietti da visita.
JACK
Beh, mi chiamo Onesto in città e Jack in campagna; e il portasigarette me l'hanno regalato in
campagna.
AGENORE
Sì, ma questo non spiega il fatto che tua zia ti chiami caro zio. Forza vecchio mio, farai meglio a
cavarti subito il dente, senza pensarci più.
JACK
Parli proprio come un dentista ed è molta volgare parlare come un dentista senza essere dentista.
Produce una falsa impressione.
AGENORE
Come se i dentisti non producessero false impressioni. Su, forza ora! Vuota il sacco. Aveva sempre
sospettato che sotto sotto tu fossi un impenitente bunburista; e adesso ne sono più che sicuro.
JACK
Bunburista? E che diavolo significa, bunburista?
AGENORE
Ti rivelerò, il significato di questa incomparabile espressione quando avrai avuto la gentilezza di
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spiegarmi perché sei Onesto in città e jack in campagna.
JACK
Prima tu tira fuori il mio portasigarette.
AGENORE
Eccolo. E ora tu tira fuori la tua spiegazione. E bada bene: che sia improbabile.
JACK
Amico mio, non c’è assolutamente niente di improbabile nella mia spiegazione. Anzi, è una cosa
assolutamente normale. Il vecchio Tommaso Cardew, che mi adottò quando ero piccolo, mi ha
nominato nel suo testamento tutore di sua nipote, Cecilia Cardew. Cecilia, che mi chiama zio per un
sentimento di rispetto che tu non potresti mai capire, abita nella mia casa di campagna, affidata alla
sua ammirevole governante, Miss Prism.
AGENORE
E dove sarebbe questa casa di campagna?
JACK
Non ti riguarda. Non sei invitato. Posso soltanto dirti che non è nella Shropshire.
AGENORE
La sospettavo! Ha bunbureggiato per tutto la Shropshire in ben due occasioni e non ho mai trovato
la tua casa. Và avanti. Perché sei Onesto in città e Jack in campagna?
JACK
Quando ci si investe della responsabilità di fare il tutore, si deve adottare un alto tono morale in
tutto. E siccome non è che l'alto tono morale porti precisamente alla salute o alla felicità, per avere
il tempo di distrarmi un poco ho sempre finto di avere un fratello minore a nome Onesto, che abita
all'Albany e che si caccia nei peggiori pasticci. Questa, mio caro Algy, è la verità pura e semplice.
AGENORE
La verità è che tu sei un bunburista. Avevo perfettamente ragione a dire che eri un bunburista. Sei
uno dei bunburisti più emancipati che conosca.
JACK
Ma si può sapere che vuoi dire?
AGENORE
Tu hai inventato un utilissimo fratello minore a nome Onesto allo scopo di poter imperversare in
città tutte le volte che vuoi. Io ho inventato un impagabile amico invalido a nome Bunbury, alla
scopo di poter andare in campagna quando mi pare e piace. Bunbury è straordinario! Esempio! Io
questa sera avrei un impegno con mia zia Augusta. Bene, se non fosse per la salute così
cagionevole di Bunbury, io questa sera non potrei accettare il tua invito a cena.
JACK
Ma io non ti ha invitato a cena, questa sera.
AGENORE
Lo so. Quando si tratta di invitare qualcuno sei di una distrazione incredibile. Non c’è niente che
irriti più la gente del non ricevere inviti.
JACK
Ti consiglio di pranzare da tua zia Augusta.
AGENORE
Ntz, ntz, ntz ... non ho la minima intenzione di farlo. Tanto per cominciare ci ho già pranzato
lunedì, e un pasto alla settimana con i propri parenti basta e avanza. In secondo luogo,
ogniqualvolta pranzo lì vengo trattato come un membro della famiglia, e pertanto o non mi
accoppiano con una dama, o me ne affibbiano due. E poi, ora che so che sei un impenitente
bunburista, voglio naturalmente parlarti del bunburismo. Ti voglio spiegare le regole.
JACK
Io non sono affatto un bunburista. Se Guendalina mi dirà di sì, ho già deciso di uccidere mio
fratello, anzi, credo che lo ucciderà comunque. Cecilia se ne sta interessando un po’ troppo. È
abbastanza seccante. Ragion per cui mi libererò di Onesto. E ti consiglio di fare altrettanto col
signor ... con quel tuo amico infermo dal nome assurdo.
AGENORE
Niente mi indurrà a separarmi da Bunbury. E se mai prenderai moglie, anche tu sarai molto felice di
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avere il suo aiuto. Un uomo che si sposa senza conoscere Bunbury ha davanti a sé tempi alquanto
noiosi.
JACK
Sciocchezze. Se sposerò una fanciulla incantevole come Guendalina non avrò certo bisogno di
essere aiutato da Bunbury.
AGENORE
Vuol dire che ne avrà bisogno lei. A quanto pare non ti rendi conto che nel matrimonio, per farsi
compagnia, bisogna essere in tre: due è come essere soli.
JACK
Questa, mio cara amico, è la teoria che il corrotto teatro francese sta propagandando da mezzo
secolo in qua.
AGENORE
Sì! E alla felice famiglia inglese è bastata la metà del tempo per dimostrarla. (Squillo di
campanello.) Ah! È la zia Augusta. Solo lei suona con questo impeto wagneriano. Adesso, se la
dirotto per dieci minuti, in modo da darti l'occasione di fare la dichiarazione a Guendalina, posso
pranzare con te al ristorante, questa sera?
JACK
In trattoria.
AGENORE
Va bene, d’accordo. Purché tu sia serio in proposito. Odio le persone che non sono serie sui pasti. È
una frivolezza che non ammetto.

(Entra LANE.)
LANE
Lady Bracknell e la signorina Fairfax.

(Entra LADY BRACKNELL. LANE esce.)

LADY BRACKNELL
Buonasera, caro Agenore, spero che tu ti stia comportando bene.
AGENORE
Sto molto bene, zia Augusta.
LADY BRACKNELL
Non è precisamente la stessa cosa. Anzi, per la verità le due cose non vanno spesso insieme.

(Entra GUENDALINA.)
GUENDALINA
Buonasera, caro Agenore?
AGENORE
Ma come sei elegante.
GUENDALINA
Io sono sempre elegante! Non è casì, signor Worthing?
JACK
Lei è assolutamente perfetta, signorina Fairfax.
GUENDALINA
Oh! Spero di no. Non ci sarebbero possibilità di sviluppo, e io ho intenzione di svilupparmi in
molte direzioni.
LADY BRACKNELL
Scusa se abbiamo fatto un po’ tardi, Agenore, ma sono stata costretta a passare dalla cara Lady
Harbury. Non ci andavo dalla morte del suo povero marito. Non ho mai visto una donna così
cambiata: dimostra vent'anni di meno. E adesso prenderà uno di quei deliziosi tramezzini al
cetriolo che mi hai promesso.
AGENORE
Certo, zia Augusta. (vedendo il vassoio dei tramezzini vuoto, suona il campanello per Lane.)
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LADY BRACKNELL
Non vuoi venirti a sedere qui, Guendalina?
GUENDALINA
Grazie, mamma, sta benissimo dove sono.

(Entra LANE.)
AGENORE
Santo cielo, Lane! Perché non ci sono i tramezzini al cetriolo? Li aveva ordinati espressamente per
mia zia Augusta.
LANE
Non c'erano cetrioli al mercato stamattina, signore. Ci sono andato due volte.
AGENORE
Niente cetrioli!
LANE
No, signore. Nemmeno a pagarli in contanti.
AGENORE
Basta così, Lane. Grazie.
LANE
Grazie, signore.

(LANE esce.)
AGENORE
Sono desolato, zia, ma non c'erano cetrioli oggi al mercato...
LADY BRACKNELL e AGENORE
...nemmeno a pagarli in contanti.
AGENORE
Mi dispiace, zia Augusta, per i cetrioli.
LADY BRACKNELL
Non fa niente, Agenore. Li ho appena mangiati da Lady Harbury. Da quando è vedova non fa che
coltivarli.
AGENORE
Mi dicono che dal dolore le sono venuti i capelli biondi.
LADY BRACKNELL
Il colore certo non è più quella di prima. Per quale ragione, naturalmente non posso dirlo. A
proposito, Agenore. Stasera dovrai dare il braccio a Mary Farquhar.
AGENORE
Purtroppo, zia Augusta, temo che dovrà rinunciare al piacere di pranzare da te questa sera.
LADY BRACKNELL
Mi scombini tutto il tavolo. Tuo zio dovrà mangiare in camera sua. Per fortuna l'ho abituato.
AGENORE
È una gran seccatura, senza contare la terribile delusione; ma sta di fatto che ha appena ricevuto un
telegramma. Il mio povera amico Bunbury è gravissimo… un'altra volta! A quanto pare c'è bisogno
della mia presenza.
LADY BRACKNELL
È molto strano. Questo signor Bunbuy sembra soffrire di una salute curiosamente cattiva.
AGENORE
Sì, il povero Bunbury è spaventosamente infermo.
LADY BRACKNELL
Beh, devo dire, Agenore, che ritengo sia venuto il momento in cui il signor Bunbury dovrebbe
decidersi se ha intenzione di vivere o di morire. Ti sarò gratissima se vorrai chiedere al signor
Bunbury da parte mia di avere la gentilezza di non farsi venire una ricaduta sabato prossimo.
AGENORE
Parlerò a Bunbury, zia Augusta, se è ancora in sé, e credo di poterti promettere che per sabato si
sarà rimesso.
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LADY BRACKNELL
Conto su di te, Agenore. È il mio ultimo ricevimento per questa stagione e devi organizzarmi la
parte musicale.
AGENORE
Preferisci che gli invitati ascoltino la musica o facciano conversazione?
LADY BRACKNELL
Entrambe le cose, naturalmente.
AGENORE
Allora è un grosso guaio. Perché se la musica è buona tutti chiacchierano, mentre se è cattiva tutti
l'ascoltano senza fare conversazione. Se mettessimo nel programma qualche canzoncina francese?
LADY BRACKNELL
No. Troppi doppi sensi. 1 miei invitati non li capirebbero. Mettici delle marce tedesche. Piacciono
sempre.
AGENORE
Se vuoi avere la cortesia di seguirmi di là, zia, potremo cercare qualcosa di adatto.
LADY BRACKNELL
Grazie, Agenore. Molta sollecito da parte tua.

(AGENORE e LADY BRACKNELL escono.)


JACK
Bella giornata, signorina Fairfax.
GUENDALINA
La prego di non parlarmi del tempo, signor Worthing. Ogni volta che qualcuno mi parla del tempo,
ho la certezza che intenda dire qualcos'altro. E questo mi innervosisce.
JACK
Io intendo dire qualcos'altro.
GUENDALINA
Mi pareva. Infatti non mi sbaglio mai.
JACK
E vorrei che mi fosse concesso di approfittare della temporanea assenza di Lady Bracknell...
GUENDALINA
Approfittare? È proprio quanto le consiglierei di fare. La mamma ha l'abitudine di rientrare nelle
stanze all'improvviso. Bisognerà che la dica una parolina in proposito, una volta o l’altra.
JACK
Signorina Fairfax, dalla prima volta che l'ho vista l'ho ammirata più di qualunque fanciulla... che
abbia visto da quando... ha visto lei.
GUENDALINA
Sì, me ne rendo perfettamente conto. E spesso vorrei che almeno in pubblico lo facesse vedere un
po’ di più. Per me lei ha sempre avuto un fascino irresistibile. Anche prima di conoscerla, mi era
tutt'altro che indifferente. Dal prima momento in cui Agenore mi ha accennato al fatto di avere un
amico di nome Onesto, ho saputo di essere destinata ad amarlo.
JACK
Davvero mi ami, Guendalina?
GUENDALINA
Con passione!
JACK
Tesoro! Non sai quanto mi fai felice.
GUENDELINA
Mio Onesto!
JACK
Ma non vorrai dire sul serio che non potresti amarmi se non mi chiamassi Onesto?
GUENDALINA
Ma tu ti chiami Onesto.
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JACK
Sì, lo so. Ma supponendo che così non fosse? Vuoi dire che in quel caso non potresti volermi bene?
GUENDALINA
Ah! Questa è evidentemente un'ipotesi astratta, e come la maggior parte delle ipotesi astratte ha
pochissima attinenza coi fatti veri della vita reale, quali li conosciamo.
JACK
Personalmente, amore, per parlare in tutta franchezza, a me non è che il nome Onesto piaccia poi
tanto... in fondo non mi sta affatto bene.
GUENDALINA
Ti sta alla perfezione, invece. È un nome divino. Ha una musica tutta sua. Produce delle vibrazioni.
JACK
Beh, veramente, Guendalina, devo dire che secondo me ci sono tanti altri nomi più carini. Per
esempio, Jack.
GUENDALINA
Jack?... No, c’è pochissima musica nel nome Jack; anzi, non ce n'è nessuna. L'unica nome
veramente sicuro è Onesto.
JACK
Guendalina, bisogna che mi faccia subito battezzare... voglio dire, dobbiamo assolutamente
sposarci.
GUENDALINA
Sposare, signor Worthing?
JACK
Beh, certo. Lei sa che io l'amo e mi ha dato modo di credere, signorina Fairfax, di non esserle del
tutto indifferente.
GUENDALINA
Io l'adoro. Però non mi ha ancora fatto 1a dichiarazione. Non si è mai parlato di matrimonio.
L'argomento non è stato nemmeno sfiorato.
JACK
Posso... dichiararmi ora?
GUENDALINA
Mi sembra un'occasione eccellente. E per risparmiarle qualsiasi possibilità di rimanere deluso,
signor Worthing, mi sembra giusto comunicarle sin da adesso in tutta franchezza che ho ogni
intenzione di dire di sì.
JACK
Guendalina!
GUENDALINA
Sì, signor Worthing, che cosa mi voleva dire?
JACK
Lei sa che cosa le voglio dire.
GUENDALINA
Sì, ma non lo dice.
JACK
Guendalina, vuoi sposarmi?
GUENDALINA
Oh, signor Worthing. Questa sua richiesta mi coglie di sorpresa... Lasci che ci pensi un po’: sì! Sì!
Sì! Ma quanto tempo ci hai messo!

(Entra LADY BRACKNELL.)


LADY BRACKNELL
Signor Worthing! È assolutamente indecoroso. Abbandoni immediatamente quella posizione
semicoricata.
GUENDALINA
Mamma! Deva pregarti di lasciarci soli. Non è il posto per te. E poi, il signor Worthing
non ha ancora finito.
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LADY BRACKNELL
Finito cosa, se è lecito?
GUENDALINA
Mi sono fidanzata con il signor Warthing.
LADY BRACKNELL
Scusa tanto, ma tu non sei fidanzata con nessuno. Quando ti fidanzerai con qualcuno, io, o tuo
padre, qualora la saluta glielo consenta, te ne daremo notizia. Il fidanzamento deve giungere alle
fanciulle come una sorpresa, più o mena piacevole, a seconda dei casi. Non è certo una faccenda
che si possa permetter loro di gestire per proprio conto... E adesso ho alcune domande da porle,
signor Warthing. Mentre svolgo questa indagine tu, Guendalina, mi aspetterai giù, in carrozza.
GUENDALINA
Mamma!
LADY BRACKNELL
In carrozza, Guendalina! Guendalina, in carrozza!
GUENDALINA
Sì, mamma.

(GUENDALINA esce.)
LADY BRACKNELL
Si accomodi pure, signor Worthing.
JACK
Grazie, Lady Bracknell, preferisco restare in piedi.

LADY BRACKNELL
Ho il dovere di comunicarle che lei non figura nella mia lista di buoni partiti, con tutto che la mia
lista è la stessa della cara duchessa di Boltan. Lavoriamo insieme, noi due. Comunque sono
prontissima a inserirvi il suo nome, se le sue risposte saranno quelle richieste da una madre
veramente premurosa. Fuma?
JACK
Sì, devo confessare che fumo.
LADY BRACKNELL
Mi fa piacere. Un uomo deve sempre avere una occupazione di qualche tipo. Ci sono già troppi
fannulloni in giro per Londra. Quanti anni ha?
JACK
Ventinove.
LADY BRACKNELL
Ottima età per sposarsi. Ho sempre ritenuto che un uomo desideroso di sposarsi dovrebbe sapere
tutto o niente. Lei a quale categoria appartiene?
JACK
Io non so niente, Lady Bracknell.
LADY BRACKAELL
Mi fa piacere. Non approvo alcun intervento correttivo dell'ignoranza naturale. Per fortuna, in
Inghilterra almeno, l'istruzione non produce effetto alcuno. Qual'è la sua rendita?
JACK
Fra setta e ottomila sterline l'anno.
LADY BRACKNELL
Terreni o investimenti?
JACK
Investimenti, soprattutto. Ho una casa in campagna con un po’ di terreno, in tutto circa
millecinquecento acri.
LADY BRACKNELL
Avrà anche una casa in città, spero.
JACK
Sì, una in Belgrave Square.
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LADY BRACKNELL
Che numero di Belgrave Square?
JACK
149.
LADY BRACKNELL
Il lato fuori moda. Lo dicevo che c'era qualcosa che non andava. Comunque si potrà cambiare
facilmente.
JACK
Che cosa: la moda o il lato?
LADY BRACKNELL
Entrambi, se mi ci metto con impegno. Le sue idee politiche?
JACK
Temo di non averne.
LADY BRACKNELL
Conservatore! Passiamo a questioni minori. I suoi genitori sono vivi?
JACK
Li ho persi entrambi.
LADY BRACKNELL
Perdere uno dei genitori, signor Worthing, può essere una disgrazia; ma perderli tutti e due è una
imperdonabile distrazione. Chi fu suo padre?
JACK
Ho proprio paura di non saperlo.
LADY BRACKNELL
Vuole avere le cortesia di spiegarsi?
JACK
Vede, Lady BracknelI, ho detto di avere perso i genitori. Sarebbe forse più preciso dire che i miei
genitori hanno perso me. Insomma, non so chi sono. Mi hanno... bhe, mi hanno trovato.
LADY BRACKNELL
Trovato?
JACK
Il defunto signor Tommaso Cardew, un vecchio signore assai gentile e caritatevole, mi rinvenne e
mi impose il nome di Worthing, dato che per caso si trovava in tasca un biglietto di prima classe
per quella località.
LADY BRACKNELL
E se andava a Ginevra?
JACK
Worthing è una bella cittadina di villeggiatura.
LADY BRACKNELL
Anche Ginevra.
JACK
Sì, ma non è sul mare.
LADY BRACKNELL
Questo è vero. E dove la trovò questo signore caritatevole che aveva in tasca un biglietto di prima
classe per quel posto di villeggiatura sul mare?
JACK
In una borsa.
LADY BRACKNELL
In una borsa?
JACK
Sì, Lady Bracknell, ero in una borsa in una borsa di cuoio nero, piuttosto capace, con le maniglie…
una borsa comune.
LADY BRACKNELL
E in quale luogo questo signor Giacomo, o Tommaso Cardew si sarebbe imbattuto in questa borsa
comune.
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JACK
In una sala d'attesa della Stazione Vittoria. La prese per errore al posto della sua.
LADY BRACKNELL
In una sala d'attesa della Stazione Vittoria?
JACK
Sì, ma nella linea di Brighton.
LADY BRACKNELL
La linea è irrilevante, signor Worthing! Le confesso che sono alquanto esterrefatta da quanto lei mi
ha rivelato. Essere nato, o quanto meno essere stato allevato in una borsa, con o senza maniglie, mi
sembra una ostentazione di disprezzo per il decoro consueto della vita familiare, non inferiore ai
peggiori eccessi della Rivoluzione Francese. E lei sa a cosa portò quel deplorevole movimento:
cose da far perdere la testa. Quanto al luogo particolare del rinvenimento di quella borsa, i depositi
bagagli delle stazioni ferroviarie possono servire a celare qualche indiscrezione sociale - anzi, è
probabile che già in passato siano stati adibiti a tale uso - ma non li si può certo considerare una
solida base per una posizione riconosciuta nella buona società.
JACK
Permette allora che le domandi cosa mi consiglierebbe di fare?
LADY BRACKNELL
Le consiglierei energicamente, signor Worthing, di cercare di procurarsi dei parenti al più presto
possibile, e di compiere uno sforzo deciso onde produrre perlomeno un genitore, dell'uno o
dell'altro sesso, prima che la stagione si sia chiusa definitivamente.
JACK
Non vedo proprio come potrei. Posso produrre la borsa in qualsiasi momento. Si trova nel vestibolo
di casa mia. Penso propria che la borsa dovrebbe bastarle, Lady Bracknell.
LADY BRACKNELL
A me, signare? E che c'entro io? Non immaginerà che io e Lord Bracknell ci sogneremmo di
consentire alla nostra unica figlia - fanciulla allevata con la massima cura - di imparentarsi con un
deposito bagagli, e di unire le sue sarti a quelle di un pacco postale. Buongiorno, signor Warthing!

(LADY BRACKNELL esce. Entra AGENORE.)

JACK
(inebetito) Buongiorno.
AGENORE
Non ha funzionato, vero? È Guendalina che ti ha respinto?
JACK
Oh, di Guendalina posso fidarmi a occhi chiusi. Per quanto sta in lei, siamo fidanzati. Sua madre è
assolutamente insopportabile. Quella vecchia megera. Non so cosa sia esattamente una megera, ma
Lady Bracknell lo é. Scusa, Algy, non dovrei parlare così di tua zia, in casa tua e in tua presenza.
AGENORE
Parla, parla liberamente. Adoro sentir parlar male dei miei parenti. È la sola cosa che me li rende
minimamente sopportabili.
JACK
Tu credi sia possibile che Guendalina diventi come sua madre?
AGENORE
La donna diventa sempre come sua madre. È la sua tragedia. È l'uomo che non diventa mai come
sua madre. Ed e la sua tragedia.
JACK
Sarebbe una battuta intelligente?
AGENORE
Sì, ed ha una costruzione perfetta.
JACK
Io non ne posso più dell’intelligenza. Tutti sono intelligenti, oggigiorno. Come vorrei che ci fosse
rimasto ancora qualche cretino.
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AGENORE
C’è rimasto, c’è rimasto.
JACK
Adorerei incontrarlo.
AGENORE
Non ti sarà difficile.
JACK
Di cosa parlano i cretini?
AGENORE
Criticano le battute intelligenti.
JACK
Che cretinate.
AGENORE
A proposito di cretinate, hai detto a Guendalina che sei Onesto in città e Jack in campagna?
JACK
Mio cara, la verità non è precisamente quello che si dice a una fanciulla graziosa, dolce, raffinata.
Non sai come ci si comporta con una donna?
AGENORE
L'unica modo di comportarsi con una donna è farle la corte, se è carina. E se è brutta, di farla a
qualcun'altra.
JACK
Oh, che sciocchezze!
AGENORE
E tua fratello? Il dissoluto Onesto?
JACK
Prima della fine della settimana me ne sarà liberato. Dirò, che è morto di infarto a Parigi.
AGENORE
Farai molto meglio a dire un forte raffreddore. È meno credibile.
JACK
Molta bene, allora. Il mio povero fratello Onesto viene improvvisamente rapito, a Parigi, da un
forte raffreddore. Col che ce ne sbarazziamo.
AGENORE
Ma mi sembrava tu avessi detto che... la signorina Cardew stava interessandosi un po’ troppo al tuo
povero fratello Onesto. Non si affliggerà per la sua scomparsa?
JACK
Non ti preoccupare. Per fortuna Cecilia non è una sciocchina romantica. Mangia a quattro palmenti,
si fa delle belle passeggiate e non dà la minima retta a chi parla bene di lei.
AGENORE
La conoscerei molta volentieri, questa Cecilia.
JACK
Sarà mia cura speciale impedirlo, perché è straordinariamente carina e ha solo diciotto anni.
AGENORE
E tu glielo hai detto a Guendalina che hai una pupilla straordinariamente carina, che ha solo diciotto
anni?
JACK
Oh! Non sono cose che si vanno a sbandierare in giro. Cecilia e Guendalina diventeranno certo
grandissime amiche. Scommetto quello che vuoi che mezz'ora dopo aver fatto la reciproca
conoscenza si chiameranno sorella.
AGENORE
Questo le donne lo fanno, ma solo dopo essersi chiamate in molti altri modi. Ora, vecchio mio,
andiamo al ristorante...
JACK
Trattoria!
15
AGENORE
Bene, trattoria. Purché andiamo. Ha una gran fame.
JACK
Vorrei sapere quand'è che non hai fame...
AGENORE
E dopo cena che si fa? Mi porti a teatro?
JACK
Detesto ascoltare.
AGENORE
Beh, andiamo al circolo.
JACK
Detesto parlare.
AGENORE
In tal caso potremmo fare un salto al varietà, alle dieci.
JACK
Non sopporto guardare quelle cose.
AGENORE
E allora che facciamo?
JACK
Niente.
AGENORE
Non fare niente, anche se è molto economico, è sempre la cosa più difficile. Soltanto alla Camera
dei Lords ci riescono con qualche risultato. Comunque vada per il lavora duro.

(Entra LANE.)
LANE
La signorina Fairfax.

(Entra GUENDALINA. LANE esce.)


GUENDALINA
Algy, voltati dall'altra parte, per piacere. Deva dire una cosa molta privata al signor Warthing.
AGENORE
Veramente non credo di poterlo permettere.
GUENDALINA
Algy, sei troppo moralista. Non ne hai l’età!
JACK
Amore mio.
GUENDALINA
Onesto, non potremo mai sposarci. Dall'espressione sul viso della mamma temo che non sarà mai
possibile. Pochi genitori al giorno d'oggi tengono nella minima considerazione quello che dicono i
figli. L'antico rispetto per i giovani si sta estinguendo rapidamente. Ma anche se la mamma ci
impedirà di divenire marito e moglie, e anche se sposerò qualcun altro, magari più di una volta, la
mamma può fare quello che vuole: non riuscirà mai ad alterare la devozione eterna che ti porto.
JACK
Cara!
GUENDALINA
La storia della tua borsa, così come me l'ha riferita la mamma, con commenti alquanto sgradevoli,
ha naturalmente smosso le fibre più intime della mia natura. Il tuo nome di battesimo ha un
irresistibile fascino. La semplicità del tuo carattere mi ti rende squisitamente incomprensibile. Il tuo
indirizzo di città all'Albany ce l'ho. Qual’è il tuo indirizzo in campagna?
JACK
Manor House, Woolton, Hertfordshire. (Agenore fissa mnemonicamente l'indirizzo)
GUENDALINA
Funziona bene il servizio postale? Potrebbe rendersi necessario ricorrere a un atto disperato. Non
16
senza averlo seriamente considerato in precedenza, com'è ovvio. Mi terrò in contatto quotidiano
con te.
JACK
Mio tesoro!
GUENDALINA
Quanto ti trattieni ancora in città?
JACK
Fino a lunedì.
GUENDALINA
Bene! Algy, puoi voltarti ora!
AGENORE
Grazie, mi era già voltato.
AGENORE
Puoi anche chiamare Lane e farmi accompagnare alla carrozza.
JACK
Permetti che sia io ad accompagnarti alla carrozza, amore?
GUENDALINA
Certo.

(Entra LANE.)
JACK
Accompagno io la signorina Fairfax.
LANE
Sì, signore.

(JACK e GUENDALINA escono.)


AGENORE
Lane, portami lo sherry. Con due bicchieri.
LANE
Sì, signore.
AGENORE
(Mentre Lane prende la sherry, annota l'indirizzo) Manor House... Woolton ... Hertfordshire...
Domani, Lane, vado a Bunbureggiare.
LANE
Sì, signore.
AGENORE
Probabilmente non sarà di ritorno fino a lunedì. Metti pure in valigia gli abiti da sera, la giacca da
casa, e tutti i vestiti da Bunbury...
LANE
Sì, signore. (gli porge lo sherry.)
AGENORE
Spero che domani faccia bel tempo, Lane.
LANE
Non succede mai, signore.
AGENORE
Lane, sei un pessimista incorreggibile.
LANE
Faccio del mio meglio per contentarla, signore.
AGENORE
(Porge un bicchierino anche a Lane, il quale non capisce il gesto. Agenore gli fa vedere l'indirizzo
che ha appena scritto) La casa di campagna del signor Onesto Worthing. (brindano; Agenore ride.)

(Entra JACK. LANE esce.)


17
JACK
Che ragazza sensibile, intellettuale! La sola ragazza di cui mi sia mai importato in vita mia.
(Agenore sta ridendo smodatamente) Che diavolo ti diverte tanto?
AGENORE
Oh, sono un po’ in pensiero per il povero Bunbury, tutto qui.
JACK
Se non stai attento il tuo amico Bunbury ti caccerà in un pasticcio serio un giorno o l'altro.
AGENORE
Adoro i pasticci. Sono le sole cose che non sono mai serie.
JACK
Oh, che sciocchezze, Algy. Non dici mai altro che sciocchezze.
AGENORE
Come tutti, tutto il tempo.

FINE PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO
18
MISS PRISM
Cecilia, credo proprio che dovresti lasciare il compito di annaffiare i fiori al giardiniere per
occuparti
Un poco dei tuoi studi. Lì c’è la tua grammatica tedesca... E non sbuffare. Perché non ripassi la
lezione di ieri?
CECILIA
Perché il tedesco non mi piace e non mi dona. Dopo una lezione di tedesco sembro un mostro.
MISS PRISM
Tesoro, è il tuo tutore che ci tiene in modo particolare! Ieri me lo ha detto molto seriamente.
CECILIA
Caro zio Jack. Lui parla sempre molto seriamente... A volte penso che non si senta bene.
MISS PRISM
Il tuo tutore gode di ottima salute. La serietà, in un uomo giovane come lui, è una cosa
lodevolissima. Ha un alto senso del dovere!
CECILIA
Sarà per questo che ha sempre l'aria di annoiarsi.
MISS PRISM
Cecilia mi sorprendi. Il signor Worthing ha molte preoccupazioni. L'allegria, l'oziosità, la frivolezza
sarebbero fuori luogo nella sua conversazione. Non dimenticare il suo continuo stato di ansia per
quella sciagurato giovanotto di suo fratello.
CECILIA
Vorrei propria che lo zio jack lo lasciasse venire qui qualche volta, quello sciagurato di suo fratello.
Potremmo avere una buona influenza su di lui, Miss Prism. Almeno lei, ne sono certa. Lei conosce
il
tedesco, e la geologia, e cose del genere hanno una profonda influenza sugli uomini.
MISE PRISM
Non credo che potrei produrre qualche effetto su di lui. Non sono favorevole a questa mania
moderna di cambiare i cattivi in buoni in un batter d'occhio. Si raccolga quello che si è seminato!
Ora
metti via quel diario, Cecilia. Non riesco a capire perché lo tieni.
CECILIA
Tengo un diario per annotare gli indimenticabili segreti della mia vita. Se non li scrivessi,
Probabilmente me li scorderei.
MISS PRISM
La memoria, mia cara Cecilia, è il diario che tutti ci portiamo addosso.
CECILIA
Sì, sennonché di solito registra le cose che non sono mai accadute, e che non sarebbero potute
accadere. Io credo che la memoria sia responsabile di quasi tutti i romanzi in tre volumi che ci
manda
la biblioteca circolante.
MISS PRISM
Non parlare con quel tono dei romanzi in tre volumi, Cecilia. Io stessa ne ha scritto uno, in tempi
lontani.
CECILIA
Davvero, Miss Prism? Com’è intelligente lei! Non sarà mica stato a lieto fine? Non mi piacciono i
romanzi a lieto fine. Mi deprimono tanto.
MISS PRISM
I buoni finivano bene, e i cattivi male. La narrativa consiste in questo.
CECILIA
Capisco. Però non mi sembra giusto. E fu mai pubblicato il suo romanzo?
MISS PRISM
Ahimé! No. Purtroppo il manoscritto fu abbandonato.

CECILIA
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Poverino.
MISS PRISM
Usa la parola nel senso di smarrito o perso.
CECILIA
Oh, il dottor Chasuble!
MISS PRISM
Il dottor Chasuble!

(Entra CHASUBLE.)
CHASUBLE
Buongiorno.
MISS PRISM
È un vero piacere.
CHASUBLE
E come andiamo stamattina? Spero bene.
MISS PRISM
Ora sì.
CECILIA
Miss Prism stava appunto accusando una leggera emicrania. Secondo me una passeggiatina nel
parco
con lei, dottor Chasuble, le farebbe un gran bene!
MISS PRISM
Io non ho detto di avere l'emicrania, Cecilia.
CECILIA
Lo so, cara Miss Prism, ma 1’ho sentito d'istinto che aveva un mal di testa. Stava proprio pensando
a
questo mentre studiavo.
CHASUBLE
Quando si studia non bisogna pensare ad altro. Spero che tu non sia una ragazza distratta, Cecilia.
CECILIA
Ha paura di sì, invece.
CHASUBLE
Strano. Se io avessi la fortuna di essere allievo di Miss Prism, succhierei il sapere dalle sue labbra.
(Miss Prism lo guarda severamente.) Dicevo in senso metaforico.
MISS PRISM
Solo?
CHASUBLE
La mia metafora era tratta dalla api.
MISS PRISM
Farò due passi con lei, caro dottore. Mi accorgo di avere un po’ di emicrania, dopotutto, e del moto
mi fara bene. Venga reverendo.

(MISS PRISM e CHASUBLE escono.)


CECILIA
(Scrive nel diario.) Mio adorato Onesto...

(Entra MERRIMAN.)
MERRIMAN
C’è il signor Onesto Worthing, appena arrivato dalla stazione. È venuto con le sue valige.
CECILIA
Il fratello di zio Jack! Glielo ha detto, che il signor Worthing è in città fina a lunedì?
MERRIMAN
Sì, signorina. E si è dichiarato stranamente ansiosa di parlarle un momento in privato.
CECILIA
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Lo faccia accomodare allora.
MERRIMAN
Sì, signorina.
CECILIA
Merriman.
MERRIMAN
Sì, signorina?
CECILIA
Sarà meglio fargli preparare una camera.
MERRIMAN
Certo, signorina.

(MERRIMAN esce.)
CECILIA
Come sono emozionata! È la prima volta che conosco una persona veramente corrotta.

(Entra AGENORE.)
AGENORE
Tu sei la mia piccola cugina Cecilia, senza dubbio.
CECILIA
Lei è vittima di un curioso equivoco. Io non sono piccola. Anzi, mi considera piuttosto alta, per la
mia età. Però sono sua cugina Cecilia. E lei è il mio corrotto cugino Onesto.
AGENORE
Oh! In realtà non sono affatto corrotto, cara Cecilia. Non devi credere che sia corrotto.
CECILIA
Se è così è segno che ci ha ingannati tutti in modo assolutamente imperdonabile. Spero proprio che
non abbia condotto una doppia vita, fingendosi corrotto ed essendo in realtà buono tutto il tempo.
Sarebbe da ipocrita.
AGENORE
Oh! Naturalmente sono stato abbastanza birichino.
CECILIA
Sono lieta di sentirlo.
AGENORE
Anzi, visto che accenni alla cosa, ti confesserò di essere stato abbastanza perverso, nel mio piccolo!
CECILIA
Non credo che dovrebbe andarne così fiero, benché sono certa che sia stato molto piacevole essere
corrotti.
AGENORE
È molto più piacevole essere qui con te.
CECILIA
Io non capisco come mai sia qui.
AGENORE
Ma perché voglio che tu mi riconduca sulla retta via. Potresti farne la tua missione, se non ti
dispiace, cara Cecilia.
CECILIA
Sarebbe il mio sogno, ma oggi pomeriggio non ha tempo.
AGENORE
E se provassi a redimermi da solo, oggi pomeriggio? Ti dispiacerebbe?
CECILIA
È un po’ donchisciottesco da parte sua. Però penso che dovrebbe provare.
AGENORE
Proverò. Comincio già a sentirmi migliore.

CECILIA
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Ma è impallidito.
AGENORE
È per via della fame.
CECILIA
Che sbadata. Doveva ricordarmelo che quando si sta per cambiare radicalmente vita si ha bisogno
di
pasti sani e regolari. Vuole che andiamo in casa?
AGENORE
Grazie. Posso mettermi prima un fiore all'occhiello? Senza un fiore all'occhiello non ho mai
appetito.
CECILIA
Una margherita?
AGENORE
No, preferisco una rosa.
CECILIA
Perche?
AGENORE
Perché tu sei come una rosa, Cecilia.
CECILIA
Non so se è giusto che lei mi parli così. Miss Prism non mi dice mai di queste cose.
AGENORE
Sei la ragazza più carina che abbia mai visto.
CECILIA
Miss Prism non mi dice mai nemmeno questo.
AGENORE
Che cosa ti dice Miss Prism?
CECILIA
Dice che la bellezza è sempre una trappola.
AGENORE
Una trappola in cui ogni uomo di buon senso vorrebbe cadere.
CECILIA
Oh, non credo che mi piacerebbe catturare un uomo di buon senso. Non saprei di cosa parlargli.

(CECILIA e AGENORE escono. Entrano MISS PRISM e CHASUBLE).

MISS PRISM
Non credo che mi piacerebbe catturare un uomo di buon senso. Non saprei di cosa parlargli. – Lei è
troppo solo, caro dottore. Dovrebbe sposarsi.
CHASUBLE
Miss Prism, tanto il precetto che la prassi della Chiesa Primitiva sono nettamente contrari al
matrimonio.
MISS PRISM
Ecco la ragione per cui la Chiesa Primitiva non è durata fino ad oggi. Proprio questo celibato fa
perdere la rotta alle navicelle meno robuste.
CHASUBLE
Perché, l'uomo non è ugualmente attraente da sposato?
MISS PRISM
L'uomo sposato non è mai attraente per nessuno, salvo per sua moglie.
CHASUBLE
E spesso, mi dicono, neanche per lei.
MISS PRISM
Dipende dalle simpatie intellettuali della donna. Sulla maturità si può sempre far conto. Della
stagionatura ci si può sempre fidare. Le donne giovani sono acerbe. (Chasuble sussulta) La mia
metafora era derivata dalla frutta.
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(Entra JACK, vestito a lutto).
MISS PRISM
Signor Worthing!
CHASUBLE
Signor Worthing!
MISS PRISM
Che sorpresa. Non l'aspettavamo fino a lunedì pomeriggio.
JACK
Sono tornato prima dei previsto.
CHASUBLE
Signor Worthing! Che significa questo vestito a lutto?
JACK
Mio fratello!
MISS PRISM
Nuovi debiti vergognosi, nuove stravaganze?
CHASUBLE
La solita vita di piaceri?
JACK
Morto!
CHASUBLE
Suo fratello Onesto, morto?
JACK
Assolutamente, morto.
MISS PRISM
Bene, così impara a vivere.
CHASUBLE
Signor Worthing, le porgo le mie condoglianze più sincere. Si consoli. È morto il peggiore dei
fratelli.
JACK
Grazie. Aveva tanti difetti, ma è un colpo molto triste.
CHASUBLE
Molto triste davvero. E gli è stato vicino al momento del trapasso?
JACK
No. È morto all'estero: a Parigi. Ho ricevuto un telegramma ieri sera, dal direttore del Grand Hotel.
CHASUBLE
Accennava alla causa del decesso?
JACK
Un forte raffreddore, a quanto sembra.
MISS PRISM
Chi semina vento, raccoglie tempesta.
CHASUBLE
Miss Prism, un po’ di carità! Nessuno di noi è perfetto. Io stesso sono soggetto ai raffreddori. Il
funerale avrà luogo qui?
JACK
No. L'hanno già sepolto.
CHASUBLE
Vuole che faccia un'allusione a questa sventura domenica prossima? Il mio sermone sul significato
della manna nel deserto è adattabile a tutte le occasioni. L'ho pronunciato a feste della mietitura,
matrimoni, cresime, battesimi.
JACK
Ah! A proposito di battesimi. Immagino che lei sia molto esperto in battesimi.
MISS PRISM
Purtroppo sì. È uno dei compiti più gravosi per il reverendo. Sono particolarmente le classi povere
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che non sanno astenersi.
CHASUBLE
C’è un fanciullo che le sta a cuore in modo particolare, signor Worthing?
JACK
Non si tratta di un fanciullo, ma di me.
CHASUBLE
Di lei?
JACK
Vorrei battezzarmi oggi pomeriggio, se non ha niente di meglio da fare.
CHASUBLE
Ma certo lei è stato già battezzato, signor Worthing.
JACK
Non ne ha alcun ricordo.
CHASUBLE
Nutre dei dubbi in proposito?
JACK
Ho la ferma intenzione di nutrirne. Naturalmente non so fino a qual punto la cosa possa essere di
disturbo. Magari mi trova un po’ troppo vecchio.
CHASUBLE
Niente affatto. L'aspersione, e per questo anche l'immersione degli adulti è una prassi più che
normale.
JACK
L'immersione?
CHASUBLE
Non deve preoccuparsi minimamente. L'aspersione è più che sufficiente; anzi, direi consigliabile.
Dato il tempo con l'immersione potrebbe prendere un raffreddore. A che ora preferisce la
cerimonia?
JACK
Oh, potrai fare un salto verso le cinque, se le sta bene...
CHASUBLE
Perfetto, perfetto! Pensi che a quell'ora ho già due battesimi.
JACK
Non mi pare divertente farsi battezzare con dei bambini. Sarebbe infantile. Si potrebbe spostare alle
cinque e mezzo?
CHASUBLE
Magnifico! Magnifico! Ed ora, caro signor Worthing, voglio togliere il disturbo da questa casa
piena
di dolore. Mi consenta sola di pregarla di non lasciarsi troppo abbattere dalla sofferenza. Spesso
quelle che ci paiono le prove più dure sono poi delle benedizioni mascherate.

(CHASUBLE esce).
MISS PRISM
A me sembra una benedizione senza tante maschere. (chiama) Cecilia! È tornato il signor
Worthing.

(Entra CECILIA.)
CECILIA
Zio Jack! Oh, che bellezza! Sei tornato! Ma cos’è quel vestito orrendo? Vatti subito a cambiare e
fai
una faccia più allegra! Ho una bellissima sorpresa per te. Indovina chi c’è in sala da pranzo? Tuo
fratello!
JACK
Chi?
CECILIA
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Tuo fratello Onesto. È arrivato mezz'ora fa.

JACK
Che sciocchezze! Io non ho mai av… non ho più fratelli.
CECILIA
Oh, non lo dire. Per quanto si sia comportato male con te in passato, è pur sempre tuo fratello. Non
puoi essere senza cuore fino al punto di rinnegarlo. Gli dico di venire fuori. E tu gli darai la mano,
vero zio Jack?

CECILIA esce.
JACK
Non so cosa significhi tutto questo, Miss Prism, ma e un'assurdità totale.

(Entrano AGENORE e CECILIA.)


AGENORE
Jack, fratello mio.
JACK
Oh, no...
AGENORE
Sono venuto a dirti che mi pento per tutti i dispiaceri che ti ho dato, e che da ora in poi intendo
cambiare vita.
CECILIA
Zio Jack, non vorrai rifiutare la mano di tuo fratello?
JACK
Non la toccherei per tutto l'oro del mondo. Considero questa sua visita qui una scandalo. E lui sa
benissimo la ragione.
CECILIA
Zio Jack, fai il bravo. C’è del buono in tutti noi. Per esempio, propria ora Onesto mi stava dicendo
di
quel suo povero amico infermo, il signor Bunbury, che va a trovare così spesso. Senza dubbio ci
dev'essere molto di buono in uno che è così gentile con un invalido e lascia i piaceri di Londra per
sedersi accanto ad un letto di dolore.
JACK
Ti ha raccontato di Bumbury?
CECILIA
Sì, mi ha detto tutto del povero signor Bunbury e del suo tremendo stato di salute.
JACK
Bunbury, Bunbury! Bhe, non tollererò che ti parli di Bunbury o di nessun'altra cosa. C’è di che far
ammattire chiunque.
AGENORE
Naturalmente riconosco di essere dalla parte del torto. Però devo dire che questa freddezza di mio
fratello mi riesce particolarmente dolorosa. Mi attendevo un'altra accoglienza... Ha presente il
figliol
prodigo? Soprattutto in considerazione del fatto che è la prima volta che vengo qui.
JACK
E sarà anche l'ultima, spero!
CECILIA
Zio Jack, se non dai la mano a Onesto non ti perdonerò mai. (Jack la guarda) Mai, mai, mai!
JACK
Beh, è l'ultima volta che la faccio.
MISS PRISM
Cecilia, meglio lasciar soli i due fratelli. Andiamo.
CECILIA
Subito, Miss Prism. Oggi ha compiuto una buona azione.
25
MISS PRISM
Non dobbiamo giudicare prima del tempo.

(CECILIA e MISS PRISM escono.)


JACK
Pezzo di farabutto! Devi filartela di qui il più presto possibile. Non permetto bunbureggiamenti in
questa casa.

(Entra MERRIMAN.)
MERRIMAN
Ho messo il bagaglio del signor Onesto nella stanza accanto alla sua. Va bene
JACK
Cosa?
MERRIMAN
Le valige del signor Onesto, signore. Le ho disfatte e ho messo tutto nella camera accanto alla sua.
JACK
Le sue valige?
MERRIMAN
Sì, signore. Tre bauli, un necessaire, due cappelliere e un grande paniere da picnic.
AGENORE
Eh, sì. Temo di non potermi trattenere più di una settimana.
JACK
Merriman, ordina subito il calesse. Il signor Onesto è stato improvvisamente richiamato in città.
MERRIMAN
Sì, signore.

(MERRIMAN esce.)
AGENORE
Jack, sei un bugiardo sfacciato. Non sono stato affatto richiamato in città.
JACK
Sì, invece.
AGENORE
Non ho sentito nessun richiamo.
JACK
Ti richiama il tuo dovere di gentiluomo.
AGENORE
Il mio dovere di gentiluomo non ha mai minimamente interferito con i miei piaceri.
JACK
Me ne rendo conto.
AGENORE
E poi, Cecilia è un tesoro.
JACK
Non devi parlare della signorina Cardew in questo tono. Non mi piace.
AGENORE
E a me non piace come sei vestito. Perché non vai a cambiarti? Non e carino portare il lutto per una
persona che è ospite a casa tua per una settimana.
JACK
Tu qui una settimana non ce la passi di sicuro, né come ospite né come nient'altro. Devi partire...
coi
treno delle quattro e cinque.
AGENORE
Non ci penso nemmeno, almeno finché sei in lutto. Non sarebbe da amico. Se fossi in lutto io, sono
sicuro che tu non mi lasceresti solo. Ci rimarrei molto male se lo facessi.
JACK
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Se mi cambio te ne vai?
AGENORE
Sì, se non ci metti troppo. Non ho mai visto nessuno impiegare tanto tempo per vestirsi, e con
risultati così mediocri.
JACK
Sempre meglio che essere continuamente in ghingheri come te.
AGENORE
Forse qualche volta sono troppo ben vestito. in compenso però sono sempre troppo beneducato.
JACK
La tua vanità è ridicola, il tuo contegno oltraggioso e la tua presenza qui assolutamente assurda.
Quindi è bene che tu prenda il treno delle quattro e cinque. Ti auguro un piacevole viaggio di
ritorno. A casa mia il bunburaggiamento non attacca. (JACK esce.)
AGENORE
Secondo me invece È stato un gran successo. Sono innamorato di Cecilia, e questo vale tutto.
(Entra
CECILIA.) Ma devo vederla prima di partire, per combinare un altro Bunbury. Ah, eccola,
appunto.
CECILIA
Oh. Stavo annaffiando i fiori. La credevo con lo zio Jack.
AGENORE
È andato ad ordinarmi il calesse.
CECILIA
Sì? La porta a fare un bel giro?
AGENORE
Vuole mandarmi via.
CECILIA
Dunque dobbiamo separarci?
AGENORE
Temo di sì. È una separazione molto dolorosa.
CECILIA
L'assenza dei vecchi amici la si può sopportare con rassegnazione, ma è sempre doloroso separarsi
da chi si conosce da poco tempo... È... intollerabile!
AGENORE
Grazie.

(Entra MERRIMAN.)
MERRIMAN
È arrivato il calesse, signore.
CECILIA
Ho sentito, Merriman... Dite al calesse di aspettare cinque minuti.
MERRIMAN
Sì, signorina. Non c’è fretta.

(MERRIMAN esce.)
AGENORE
Spero che non ti offenderai se affermo in modo del tutto franco e aperto che mi sembri la
perfezione
fatta donna.
CECILIA
Il tuo senso critico ti fa molta onore, Onesto. Se me lo consenti voglio riportare quanto hai detto nel
Mio diario segreto.
AGENORE
Davvero tieni un diario segreto? Darei qualunque cosa per leggerlo. Posso?
27
CECILIA
Ma no, non è il caso! Si tratta di riflessioni di poco conto e pertanto lo farò leggere sola a qualche
editore. Se verrà pubblicato potrai conoscere il contenuto comparandone una copia.

(Entra MERRIMAN.)
MERRIMAN
Faccio venire un altro calesse, signore?
AGENORE
Sì, la settimana prossima, alla stessa ora!
MERRIMAN
Sì, signore.

(MERRIMAN esce.)
CECILIA
Lo zio Jack si seccherebbe assai se sapesse che ti. trattieni fino alla settimana prossima, alla stessa
ora.
AGENORE
Non mi importa di Jack. Non mi importa di nessun altro al mondo che di te. Ti amo, Cecilia. Vuoi
sposarmi?
CECILIA
Sciocchino! Certo. Siamo fidanzati da tre mesi!
AGENORE
Da tre mesi?
CECILIA
Sì, saranno precisamente tre mesi giovedì prossimo.
AGENORE
Ma come, siamo fidanzati?
CECILIA
Certo! Da quando lo zio Jack ci confessò di avere un fratello corrotto, era naturale che tu diventassi
1'argomento principale delle conversazioni tra me e Miss Prism. E un uomo di cui si parla tanto
diventa molto attraente. Potrà essere una sciocchezza, Onesto, ma sono innamorata di te, non per
ciò che tu rappresenti, ma per ciò che tu sei.
AGENORE
Tesoro. E quando si decise il fidanzamento, di preciso?
CECILIA
Il 14 febbraio scorso. Il fatto che tu seguitassi ad ignorarmi mi spinse ad un atto disperato. Dopo
una
lunga lotta con me stessa, mi feci una richiesta da parte tua e ti dissi di sì. Il giorno dopo acquistai
questo anellino a tuo nome… e questo è il braccialettino con il nodo d'amore che ti ho promesso di
non togliermi mai.
AGENORE
Te l'ho regalato io? Molto carino, vero?
CECILIA
Sì, tu hai molto buon gusto, Onesto. Specie per le cose che scelgo io. Per questo ti ho sempre
giustificato della brutta vita che facevi. E nella mia camera, in cassetto segreto, conservo tutte le tue
care lettere.
AGENORE
Le mie lettere! Ma mia dolce Cecilia, io non ti ho mai scritto in vita mia.
CECILIA
Non hai bisogno di ricordarmelo, Onesto. Me lo ricordo anche troppo bene da sola, di essere stata
costretta a scrivere al posto tuo. Ho scritto sempre tre volte alla settimana, e di tanto in tanto anche
più spesso.
AGENORE
Oh, fammele leggere.
28
CECILIA
Neanche per sogno. Ti daresti troppa arie. Le tre che mi hai scritto quando ho rotto il fidanzamento
sono così commoventi che non riesco a leggerle senza piangere.
AGENORE
Ma perché diavolo hai rotto il fidanzamento? Non aveva fatto niente.
CECILIA
Non avrebbe potuto essere un fidanzamento serio se non fosse stato rotto almeno una volta. Però
nel
week-end ti ho perdonato.
AGENORE
Che angelo sei, Cecilia.
CECILIA
Caro il mio ragazzo romantico e perverso. Sono ricci naturali, spero?
AGENORE
Naturalmente, tesoro. Con un piccolo aiuto del parrucchiere.
CECILIA
Mi fa piacere.
AGENORE
Non la romperai più il nostro fidanzamento, vero?
CECILIA
Non credo che potrei romperlo ora che ti ha conosciuto davvero. E poi, naturalmente, c’è il fatto del
tuo nome.
AGENORE
Sì, naturalmente.
CECILIA
Non devi ridere di me, tesoro, ma era sempre stato un mio sogno quello di innamorarmi di qualcuno
che si chiamasse Onesto. In questo nome c’è qualcosa che sembra ispirare una totale fiducia.
Compiango tutte quelle povere mogli il cui marito non si chiama Onesto.
AGENORE
Ma mia cara bambina, vuoi dire che non potresti amarmi se mi chiamassi con un nome qualunque...
Agenore... per esempio...
CECILIA
Agenore? È disgustoso.
AGENORE
Mio caro, dolce, adorato, piccolo tesoro! Veramente non vedo perché tu debba avere delle riserve
davanti al nome Agenore. La metà di quelli che sono sulla lista dei protesti si chiama così.
CECILIA
Solo per questo potrei rispettarti, Onesto. Potrei ammirare il tuo carattere, ma temo che non potrei
essere in grado di dedicarti le mie attenzioni se tu ti chiamassi Agenore.
AGENORE
Ahem! Cecilia! Il vostro parroco locale sarà versatissimo in tutti i riti e cerimoniali della Chiesa,
immagino.
CECILIA
Certo! È un uomo di grande cultura. Sa un monte di cose. Figurati, non ha mai scritto neanche un
libro.
AGENORE
Devo vederlo immediatamente per un battesimo della massima... voglio dire… per un affare della
massima importanza. Non starò via più di mezz’ora.
CECILIA
Visto che siamo fidanzati dal 14 febbraio, e che ti ho incontrato oggi per la prima volta, mi sembra
piuttosto crudele da parte tua questo lasciarmi addirittura per mezz'ora. Non potresti fare trenta
minuti?
AGENORE
Vado e torno.
29
(AGENORE esce.)
CECILIA
Che ragazza impetuoso! E come mi piacciono i suoi capelli. Devo annotarmi la sua dichiarazione
nel
diario.

(Entra MERRIMAN.)
MERRIMAN
C’è una certa signorina Fairfax che chiede del signor Worthing. Dice che è per una questione di
estrema importanza.
CECILIA
Non è nel suo studio il signor Worthing?
MERRIMAN
Già da qualche tempo il signor Worthing si è avviato in direzione della parrocchia.
CECILIA
Faccia accomodare la signorina; il signor Worthing non tarderà. E serva il tè, se non le spiace.
MERRIMAN
Sì, signorina.

(MERRIMAN esce.)
CECILIA
La signorina Fairfax! Sarà una di quelle buone vecchine che aiutano la zio Jack nelle sue attività
filantropiche a Londra. Io non ha gran simpatia per queste filantrope: mi sembrano così egoiste.

(Entra GUENDALINA.)
GUENDALINA
Mi scusi se mi presento da sola. Mi chiamo Guendalina Fairfax.
CECILIA
Ed io Cecilia Cardew.
GUENDALINA
Cecilia Cardew? Che nome delizioso! Posso chiamarti Cecilia?
CECILIA
Con piacere!
GUENDALINA
E tu mi chiamerai sempre Guendalina, non è vero?
CECILIA
Se vuoi.
GUENDALINA
Quand’è così, affare fatto.
CECILIA
Siedi pure.
GUENDALINA
Siedi anche tu perché devo dirti chi sono. Mia padre è Lord Bracknell.
CECILIA
Mai sentito nominare.
GUENDALINA
Ne sono lieta. Al di fuori della cerchia familiare papà è totalmente sconosciuto. E questo mi sembra
perfetto. Sei qui per una visita brevissima, immagino.
CECILIA
Oh, no! Io qui ci vivo.
GUENDALINA
Davvero? E senza dubbio ci vive anche tua madre, o un'altra parente di sesso femminile e di età
avanzata.
CECILIA
30
Oh, no! Io non ho madre, anzi, non ha nessun parente. Sono orfana.
GUENDALINA
Davvero?
CECILIA
L'arduo compito di badare a me tocca al mio caro tutore, coadiuvato da Miss Prism.
GUENDALINA
Il tuo tutore?
CECILIA
Sì, sono la pupilla del signor Worthing.
GUENDALINA
Non mi ha mai detto di avere una pupilla... il signor Worthing ha un sacco di segreti e questo lo
rende più simpatico di prima. Io ti voglio molto bene Cecilia! È da quando ti conosco che mi sei
molto simpatica, ma ora che so che sei la sua pupilla devo esprimerti un certo rammarico, perché
vedo che non sei molto vecchia. Posso parlare con franchezza?
CECILIA
Certo, io parlo sempre con franchezza, specie quando devo dire cose spiacevoli.
GUENDALINA
Bene... Cecilia vorrei che tu avessi più di quarantadue anni e che fossi più brutta di quello che sei.
Onesto è una persona molta seria, ma anche l'uomo più morale e più nobile può essere soggiogato
dal fascino altrui.
CECILIA
Ma il mio tutore non e il signor Onesto Worthing. È suo fratello... suo fratello maggiore.
GUENDALINA
Onesto non mi ha mai accennato a un fratello.
CECILIA
Purtroppo non sono stati in buoni rapporti per parecchio tempo.
GUENDALINA
Ah, tutto si spiega. Naturalmente tu sei proprio sicura, sicurissima, che il tuo tutore non è il signor
Onesto Worthing?
CECILIA
Sicurissima. Piuttosto, ora sono io che sto per diventare la sua tutrice.
GUENDALINA
Prego?
CECILIA
Carissima Guendalina, non ho motivo di tenerlo segreto proprio a te. E poi, il giornalino della
nostra
contea ne darà certamente notizia la settimana prossima. Il signor Onesto Worthing ed io ci siamo
fidanzati.
GUENDALINA
Cecilia, tesoro, ha paura che ci sia un piccolo equivoco. Il signor Onesto Worthing è fidanzato con
me. L'annuncia apparirà sul "Time" sabato prossima al più tardi.
CECILIA
Temo che tu sia vittima di un malinteso. Onesto mi ha fatto la dichiarazione esattamente dieci
minuti
fa.
GUENDALINA
Certamente è molta curioso, perché a me l'ha fatta ieri pomeriggio alle cinque e trentatre. Se
desideri
controllare l'episodio, ti prega di farlo. Non viaggio mai senza diario. Mi piace avere sottomano
qualcosa di sensazionale da leggere in treno. Cara Cecilia, mi addolora darti questa delusione,
ma temo di avere la precedenza.
CECILIA
Cara Guendalina, non so dirti quanto mi affligge l'idea di poterti causare un qualsiasi dolore morale
o
31
fisico, ma mi sento in dovere di farti osservare che evidentemente, dopo averti fatto quella
proposta,
Onesto ha cambiato idea.
GUENDALINA
Se quel poveretto è stato intrappolato in qualche promessa avventata considero mia dovere salvarlo
seduta stante, e con molta fermezza.
CECILIA
Qualunque sia il disgraziato impiccio in cui il mio caro ragazzo si è cacciato, una volta sposati non
glielo rinfaccerò mai.
GUENDALINA
Allude a me quando parla di impiccio, signorina Cardew? Bella presunzione. In occasioni come
questa, dire quello che si pensa è più di un dovere morale. È un piacere.
CECILIA
Vuole insinuare, signorina Fairfax, che io avrei intrappolato Onesto in un fidanzamento? Come si
permette? Non è più tempo di portare la vuota maschera della creanza. Io dico pane al pane.
GUENDALINA
È chiaro che apparteniamo a sfere sociali assai diverse, perché io dico brioche alla brioche. (lunga
pausa, durante la quale arriva Merriman che inizia a preparare per il tè) Ci sono molte passeggiate
interessanti da queste parti, signorina Cardew?
CECILIA
Oh, sì! Moltissime. Dalla vetta di un colle qui vicino si vedono cinque contee.
GUENDALINA
Cinque contee! Non so se mi piacerebbe; odio gli agglomerati.
CECILIA
Per questo vive in città, immagino.
GUENDALINA
Molto ben tenuto questo giardino, signorina Cardaw.
CECILIA
Felice che le piaccia, signorina Fairfax.
GUENDALINA
Non mi aspettavo di trovare dei fiori, in campagna.
CECILIA
Oh, qui i fiori sono comuni, signorina Fairfax, come a Londra le persone.

(Entra MERRIMAN, col tè.)

MERRIMAN
Il tè è pronto, signorina.
CECILIA
Grazie, Merriman. (MERRIMAN esce.) Posso offrirle una tazza di tè, signorina Fairfax?
GUENDALINA
Grazie. (A parte.) Com’è odiosa! Ma se non bevo una tazza di tè, muoio.
CECILIA
Zucchero?
GUENDALINA
No, per me no. Lo zucchero non è più di moda.
CECILIA
Ciambella o pane e burro?
GUENDALINA
Pane e burro, per favore. La ciambella non si mangia più nelle case eleganti.
CECILIA
Allora a casa sua si dovrebbe mangiare.
GUENDALINA
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Lei mi ha riempito il tè di zucchero, e benché io abbia chiesto in modo inequivocabile il pane e
burro,
mi ha dato invece la ciambella. Io sono nota per la gentilezza della mia indole, e per la raffinatezza
della mia educazione, ma l'avverto, signorina Cardew, lei sta andando troppo lontano.
CECILIA
Non so fin dove non andrei, pur di salvare il mio povero, innocente, fiducioso ragazzo dalle
macchinazioni di un'intrigante.
GUENDALINA
Appena l'ho vista ho capito che lei era antipatica e falsa, e io non ho mai sbagliato nelle mie prime
impressioni.

(Entra JACK.)

JACK
Guendalina! Tesoro!
GUENDALINA
Onesto! Mio, Onesto!
JACK
Cara. (fa per baciarla)
GUENDALINA
No, un momento! Posso chiederti se sei fidanzata con questa giovane?
JACK
Con la cara piccola Cecilia? No, certo! Cosa può aver messo questa idea nella tua graziosa
testolina?
GUENDALINA
Grazie. Ora puoi!
CECILIA
Sapevo che doveva esserci un qualche equivoco, cara Guendalina. Il signore che con grande
sprezzo
del pericolo ti ha appena baciato è il mio tutore, Jack Worthing.
GUENDALINA
Prego?
CECILIA
Questa è la zio jack.
GUENDALINA
Jack! Oh, no!

(Entra AGENORE.)

AGENORE
Cecilia. tesoro.
CECILIA
Questo è Onesto.
AGENORE
Amore mio! (fa il gesto di baciarla)
CECILIA
Un momento, Onesto! Sei fidanzata con questa giovane?
AGENORE
Con quale giovane? Santo cielo! Guendalina!
CECILIA
Sì! Con Santo-Cielo-Guendalina, voglio dire, con Guendalina.
AGENORE
No, certo! Cosa può aver messo quest'idea nella tua graziosa testolina?
CECILIA
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(Offre la guancia) Ora puoi.
GUENDALINA
Sapevo che doveva esserci un qualche equivoco, cara Cecilia. Il signore che con grande sprezzo del
pericolo ti ha appena baciato è mio cugino, Agenore Moncrief.
CECILIA
Agenore? Oh, no! Siamo entrambe vittime di un raggiro grossolano.
GUENDALINA
Mia povera Cecilia! Come ti hanno ferita!
CECILIA
Mia dolce Guendalina! Cosa ti hanno fatto!

GUENDALINA
Mi chiamerai sorella, vero?
CECILIA
C’è una sola domanda che vorrei il permesso di rivolgere al mio tutore.
GUENDALINA
Ammirevole idea! Signor Worthing, c’è solo una domanda che amerei ricevere licenza di porle.
Dov’è suo fratello Onesto? Siamo entrambe fidanzate con suo fratello Onesto, e quindi sembra
questione di una certa importanza per entrambe sapere dove si trovi suo fratello Onesto, al
momento
attuale.
JACK
Guendalina.... Cecilia… È molto penoso per me essere costretto a dire la verità. È la prima volta in
vita mia che mi trovo ridotto a una condizione così penosa, e confesso di non avere alcuna
esperienza di casi del genere. Comunque vi dirò in tutta franchezza che non ho nessun fratello
Onesto. Non ho nessun fratello. Non ha mai avuto un fratello in vita mia, e certo non ho la minima
intenzione di averne uno in futuro.
CECILIA
Non hai un fratello?
JACK
No!
GUENDALINA
Non hai mai avuto fratelli, di nessun genere?
CECILIA
Di nessunissimo genere.
GUENDALINA
Purtroppo è ormai chiaro, Cecilia, che nessuno di noi quattro è fidanzato con nessuno di noi
quattro.
CECILIA
Non è piacevole per una ragazza trovarsi all'improvviso in una situazione del genere, vero?
GUENDALINA
Entriamo in casa. Lì non oseranno seguirci.
CECILIA
No. Gli uomini sono dei tali vigliacchi.

(GUENDALINA e CECILIA escono.)

JACK
Suppongo che questa tragica situazione sia quello che tu chiami bunburismo.
AGENORE
Sì, ed è una bunburata assolutamente meravigliosa. È la bunburata più meravigliosissima che abbia
mia fatto in vita mia.
JACK
Bhe, non hai nessun diritto di bunbureggiare qui.
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AGENORE
Che assurdità. Chi bunbureggia sul serio, ha il diritto di bunbureggiare dovunque.
JACK
C’è anche chi bunbureggia sul serio! Andiamo bene!
AGENORE
Se si vuole essere stimati nella vita, bisogna pure fare qualcosa sul serio. Io faccio sul serio il
bunburismo. E tu, cosa fai di serio? Tutto... Per questo sei un'incosciente.
JACK
Bhe, la mia unica piccola soddisfazione in tutta questa incresciosa faccenda è che il tuo amico
Bunbury questa volta è proprio saltato per aria. Non riuscirai più a bunbureggiare con la frequenza
di una volta, caro Algy.

AGENORE
Anche tua fratello Onesto ha una cera un po’ preoccupante, non trovi caro Jack? Non riuscirai più a
sparire a Londra con la perversa costanza che ti era abituale.
JACK
Quanto poi al tuo contegno nei confronti della signorina Cardew, devo dire che l'avere ingannato
una fanciulla così dolce, semplice, innocente è del tutto imperdonabile. Per tacere del fatto che è la
mia pupilla.
AGENORE
E io non vedo alcuna possibilità di difesa per avere ingannato una brillante, intelligente,
espertissima,
giovane dama come la signorina Fairfax. Per tacere il fatto che è mia cugina.
JACK
Volevo fidanzarmi con Guendalina, tutto qui. L'amo.
AGENORE
Bhe, io volevo semplicemente fidanzarmi con Cecilia. L'adoro.
JACK
Peccato che non esista la minima possibilità di un tuo matrimonio con la signorina Cardew.
AGENORE
D'altro canto io non ritengo che vi siano molte probabilità di una tua unione con la signorina
Fairfax.
JACK
Non sono affari tuoi.
AGENORE
Appunto per questo ne parlo.
JACK
Ma sei proprio incosciente. Io non so come tu faccia, con il pasticcio in cui ci troviamo, a startene lì
a mangiarti con calma dei salatini.
AGENORE
I salatini vanno sempre mangiati con calma. Altrimenti si finisce coperti di briciole.
JACK
Voglio dire che mangiare i salatini, in circostanze come queste, dimostra una grande insensibilità.
AGENORE
Quando sono nei guai mangiare è la sola cosa che mi consoli. In questo momento sto mangiando i
salatini perché sono infelice. E poi, ho sempre avuto un debole per i salatini.
JACK
Non è una buona ragione per mangiarli con quell’ingordigia. (si prende i salatini)
AGENORE
Preferirei che tu prendessi la ciambella. A me la ciambella non piace.
JACK
Santo cielo! Spero che non sia proibito mangiare i propri salatini nel proprio giardino.
AGENORE
Ma se hai appena detto che mangiare i salatini dimostra una grande insensibilità.
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JACK
Ho detto che date le circostanze mangiare i salatini dimostra una grande insensibilità. C’è una bella
differenza.
AGENORE
Può essere. Ma i salatini sono gli stessi.
JACK
Algy, vorrei proprio che te ne andassi.
AGENORE
Non vorrai chiedermi di andar via senza prima farmi mangiare qualcosa. È assurdo. Non me ne
vado
mai a stomaco vuoto. Senza contare che ho appena preso un appuntamento col dottor Chasuble per
farmi battezzare alle sei meno un quarto, col nome di Onesto.
JACK
Sarebbe meglio che tu lasciassi perdere queste sciocchezze. Io mi farò battezzare, alle cinque e
trenta. Ha preso l'appuntamento stamattina, e mi farò chiamare Onesto.
AGENORE
Come me.
JACK
Ma non possiamo farci battezzare Onesto tutti e due.
AGENORE
Perché no?
JACK
Perché per me non ci sono prove del mio battesimo, mentre tu sei già stato battezzato.
AGENORE
Sì, ma molti anni fa.
JACK
D'accordo, ma sei stato battezzato. Ecco la cosa importante.
AGENORE
Proprio così. Quindi so che il mia fisico lo tollera. Se non sei più che sicuro di essere stato
battezzato, devo dire che mi sembra alquanto imprudente correre il rischio adesso. Potrebbe farti
male. Non avrai già dimenticato che un tuo parente molto stretto per poco non finiva all'altro
mondo
questa settimana, a Parigi, in seguito ad un forte raffreddore.
JACK
Il forte raffreddore non è ereditario. Me l'hai detto tu stesso.
AGENORE
Una volta non lo era, lo so, ma oserei dire che adesso lo è. La scienza continua a fare dei progressi
meravigliosi, in tutti i campi.
JACK
Oh, che sciocchezze! Non dici mai altro che sciocchezze. Vattene via e lasciami in pace.
AGENORE
Non ci penso nemmeno. Devo farmi battezzare alle sei meno un quarto. (litigano.)

(QUADRO Durante un breve stacco musicale Merriman sgombra la scena dal materiale che non
serve più e dispone per il quadro successivo ch corrisponde al terzo atto )

GUENDALINA
Secondo me il fatto che non ci hanno seguite subito, come chiunque altro avrebbe fatto, dimostra
che hanno ancora un briciolo di pudore.
CECILIA
No, hanno mangiato tutti i salatini. A meno che non sia un sintomo di pentimento.
GUENDALINA
Non si occupano minimamente di noi. Tossisci un po’, per favore.
CECILIA
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Ma non ho la tosse.
GUENDALINA
Ci guardano. Sfacciati!
CECILIA
Questa è impudenza bella e buona. E ora vengono qui.
GUENDALINA
Manteniamo un dignitosa silenzio.
CECILIA
È l'unica. Non saremo certo noi le prime a parlare.
CECILIA
Questo è poco ma sicuro.
CECILIA e GUENDALINA
(All'unisono.) Signor Moncrief (Worthing), devo rivolgerle una domanda estremamente delicata.

GUENDALINA
Molte cose sono legate alla sua risposta.
CECILIA
Guendalina, il tuo buon senso è impagabile. Signor Moncrieff, abbia la cortesia di rispondere al
seguente quesito. Perché si è spacciato per il fratello del mio tutore?
AGENORE
Per avere l'occasione di conoscerti.
CECILIA
(a Guendalina.) Mi sembra una spiegazione più che soddisfacente. Non ti pare?
GUENDALINA
Sì, cara, se riesci a credergli.
CECILIA
Non gli credo. Questo però non intacca la meravigliosa bellezza della sua risposta.
GUENDALINA
Giusto. Nelle questioni di grave importanza la cosa vitale è lo stile, non la sincerità. Signor
Worthing, quale spiegazione può offrirmi per aver finto di avere un fratello? Voleva procurarsi un
pretesto per calare in città a vedermi il più spesso possibile?
JACK
Ha dei dubbi, signorina Fairfax?
GUENDALINA
I dubbi più ampi. Ma intendo fugarli. (a Cecilia) Le loro giustificazioni paiono piuttosto
soddisfacenti, soprattutto quella del signor Worthing. Mi è parso di ravvisarvi il marchio della
verità.
CECILIA
Io sono più che soddisfatta di quanto ha detto il signor Moncrieff. E poi ha una voce splendida, una
buona dizione per cui non è importante ciò che dice, ma come lo dice.
GUENDALINA
Insomma, ritieni che dovremmo perdonarli?
CECILIA
Sì! Voglio dire, no!
GUENDALINA
Questo tuo imbarazzo dà prova di grande fermezza. Ma chi glielo dice che non vogliamo
perdonarli?
CECILIA
Non potremmo parlare insieme?
GUENDALINA
Eccellente idea! Io poi sono abituata a parlare sempre mentre parlano gli altri. Do io il tempo?
CECILIA
Sì.
CECILIA e GUENDALINA
37
(insieme) I vostri nomi di battesimo sono ancora un ostacolo insuperabile. Tutto qui!
JACK e AGENORE
(insieme) I nostri nomi di battesimo! Tutto qui? Ma noi ci facciamo battezzare oggi pomeriggio.
GUENDALINA
Per amor mio sei pronto ad affrontare questa prova tremenda?
JACK
Sì.
CECILIA
Per farmi piacere sei disposto a sfidare questa prova?
AGENORE
Sì!
GUENDALINA
Amore!
AGENORE
Amore!
(Entra MERRIMAN.)

MERRIMAN
C’è Lady Bracknell!

(Entra LADY BRACKNELL. MERRIMAN esce.)

GUENDALINA
Mamma!
LADY BRACKNELL
La sua ostinazione nel farsi sorprendere in posizione semi-coricata è sintomo di grave
testardaggine.
Guendalina! Che significa questo?
GUENDALINA
Semplicemente che mi sono fidanzata col signor Worthing, mamma.
LADY BRACKNELL
Guendalina, vieni qui, siediti. Signor Worthing, ho saputo che mia figlia era qui, grazie al fatto che
sono riuscita a corrompere la sua fidata cameriera usando l'unico mezzo che riesce a far crollare
anche la fedeltà più tenace: il denaro. Per ora non ho detto nulla a suo padre. Lui crede che la
piccola stia assistendo ad una conferenza molto lunga. Dopo aver faticato molto a farglielo credere,
non me la sono sentita di togliergli questa illusione. È un principio che ho sempre osservato.
Dunque, signor Worthing, lei si renderà conto che, com’è naturale, qualsiasi contatto con mia figlia
deve cessare immediatamente.
JACK
Lady Bracknell! Io sono fidanzato con Guendalina.
LADY BRACKNELL
Neanche per sogno, signore. E ora. per quanto riguarda Agenore... Agenore…Agenore!
AGENORE
Sì, zia Augusta?
LADY BRACKNELL
Si può sapere se questa è la casa dove langue il tuo infermo amico Bunbury?
AGENORE
Oh, no! Bunbury non abita qui. Bunbury in questo momento si trova in un seminterrato. Infatti è
morto.
LADY BRACKNELL
E di che è morto?
AGENORE
I suoi medici hanno scoperto che non poteva vivere... e allora, Bunbury è morto.
LADY BRACKNELL
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Doveva avere una gran fiducia nell'opinione dei suoi medici. La fiducia è una bella cosa,
naturalmente, ma non bisogna mai spingerla a tali eccessi. Comunque, se Dio vuole, ora che ci
siamo
sbarazzati del signor Bunbury, potremo occuparci di noi. Signur Worthing, chi è quella giovane la
cui mano mio nipote sta stringendo con un vigore che mi pare singolarmente superfluo?
JACK
Quella giovane è la signorina Cecilia Cardew, mia pupilla.
AGENORE
Mi sono fidanzato con Cecilia, zia Augusta.
LADY BRACKNELL
Ti dispiace ripetere?
CECILIA
Lady Bracknell, il signor Moncrieff ed io ci siamo fidanzati.
LADY BRACKNELL
Non so se vi sia qualcosa di singolarmente eccitante nell'aria di questa zona, ma il numero dei
fidanzamenti che vi si verificano mi sembra notevolmente superiore alla media. Signor Worthing, a
puro titolo di informazione, anche la signorina Cardew è per caso in qualche modo imparentata con
una delle maggiori stazioni ferroviarie di Londra?
JACK
La signorina Cardew è nipote del defunto signor Tommaso Cardew, residente al 149 di Belgrave
Square, Londra; a Gervase Park, Dorking, nel Surrey; e nella tenuta "The Sporran" nel Fifeshire,
Scozia.
LADY BRACKNELL
Tre indirizzi ispirano sempre fiducia. Fin qui mi dichiaro soddisfatta.
JACK
Molto gentile da parte sua, Lady Bracknell. Sarà, anche felice di sapere che la signorina Cardew è
in
possesso di una gran serie di certificati. Nascita, battesimo, cresima, stato di famiglia, tosse
convulsa,
morbillo, vaccinazione contro il vaiolo e di tutti i titoli di studio ottenuti fino ad ora.
LADY BRACKNELL
Che vita movimentata; forse anche troppo eccitante per una giovinetta. Io personalmente non sono
favorevole a tante esperienze prematrimoniali. Guendalina! Si avvicina l'ora della partenza. Non
abbiamo un momento da perdere. Tanto per la forma, signor Worthing, sarà meglio che le chieda se
la signorina Cardew dispone di qualche piccolo patrimonio.
JACK
Un centotrentamila sterline, in titoli di stato.
LADY BRACKNELL
Ora che la guardo meglio, la signorina Cardew mi sembra una giovinetta estremamente attraente.
Poche fanciulle oggigiorno presentano qualità veramente solide, qualità che durino e fruttino col
tempo. Viviamo, mi duole dirlo, in un'epoca superficiale. (a Cecilia) Vieni qui cara. Che bella
bambina! Il tuo vestito è di una deplorevole semplicità, i tuoi capelli sembrano quasi come avrebbe
potuto lasciarli la natura. Ma tutto questo lo possiamo modificare in poco tempo. Basta una
cameriera francese dotata di esperienza per ottenere in un tempo brevissimo un risultato
assolutamente straordinario. Ne raccomandai una alla giovane Lady Lancing, ricordo, e in capo a
tre
mesi neanche il marito la riconosceva più.
JACK
E in capo a sei mesi non la conosceva più nessuno.
LADY BRACKNELL
Per piacere voltati, cara bambina. No, ti voglio vedere di lato. Sì, proprio come mi aspettavo. Ci
sono delle distinte possibilità sociali nel tuo profilo. I due punti deboli della nostra epoca sono la
sua
39
mancanza di principi e la sua mancanza di profili. Alza un po’ di più il mento, cara. Lo stile
dipende
in gran parte da come si porta il mento. In questo momento lo si porta molto alto. Agenore!
AGENORE
Sì, zia Augusta?
LADY BRACKNELL
Ci sono delle distinte possibilità sociali nel profilo della signorina Cardew.
AGENORE
Cecilia è la fanciulla più dolce, più cara, più graziosa di tutto il mondo. E io me ne infischio delle
possibilità sociali.
LADY BRACKNELL
Non parlare mai con scarso rispetto della società, Agenore. Lo fa solo chi non ci può entrare. Cara
bambina, naturalmente sai che Agenore non può contare che sui suoi debiti. Ma io non approvo i
matrimoni d'interesse. Quando sposai Lord Bracknell non avevo un soldo di dote, ma neppure per
un
momento mi sognai di lasciarmene ostacolare. Bhe, dovrò darvi il mio consenso, immagino.
AGENORE
Grazie, zia Augusta.
LADY BRACKNELL
Cecilia. puoi baciarmi!
CECILIA
Grazie, Lady Bracknell.
LADY BRACKNELL
Puoi anche chiamarmi zia Augusta, d'ora in avanti.
CECILIA
Grazie, zia Augusta.
LADY BRACKNELL
Per parlare con franchezza, io non sono favorevole ai lunghi fidanzamenti. Danno occasione di
conoscersi prima del matrimonio, il che io non ritengo consigliabile in nessun caso.
JACK
Chiedo scusa Lady Bracknell, ma non è assolutamente il caso di parlare di fidanzamento. Io sono il
tutore della signorina Cardew, e la signorina non può sposarsi senza il mio consenso finché non
raggiunga la maggiore età. E io questo consenso lo nego nel modo più categorico.
LADY BRACKNELL
Con quale motivazione se è lecito? Agenore è chiaramente, direi quasi ostentatamente, un ottimo
partito. Non ha niente, ma dimostra di avere tutto. Che si può desiderare di più?
JACK
Mi addolora assai doverle parlare con franchezza, Lady Bracknell, a proposito di suo nipote, ma il
fatto è che io non approvo affatto la sua morale. Lo sospetto di scarsa sincerità.
LADY BRACKNELL
Scarsa sincerità! Mio nipote Agenore? Impossibile! Ha studiato ad Oxford.
JACK
Temo che non siano leciti dubbi in proposito. Questo pomeriggio durante un mio temporaneo
soggiorno a Londra per una importante questione d'affari, costui ha ottenuto accesso in casa mia
spacciandosi per mio fratello. Sotto falso nome ha bevuto un'intera bottiglia del mio Perrier-Jouet,
Brut, dell'89: vino che con estrema premura avevo riservato a me stesso. Continuando nel suo
inganno vergognoso, egli è riuscito nel corso del pomeriggio ad alienarmi l'affetto della mia unica
pupilla. Successivamente si è trattenuto per il tè e ha divorato fino all'ultimo salatino. E, cosa che
rende il suo contegno ancora più cinico, egli sapeva benissimo fin dall'inizio che io non ho un
fratello, non ho mai avuto un fratello, e non ho alcuna intenzione di avere un fratello, di nessun
genere. Glielo avevo detto chiaramente io stesso ieri pomeriggio.
LADY BRACKNELL
Ahem! Signor Worthing, dopo attenta riflessione ho deciso di perdonare mio nipote.
JACK
40
Molto generoso da parte sua, Lady Bracknell. La mia decisione tuttavia non cambia. Nego il mio
consenso.
LADY BRACKNELL
(A Cecilia. ) Vieni qui, dolce bambina. Quanti anni hai, cara?
CECILIA
Beh, veramente ne ho solo diciotto, ma quando vado alle feste ne dichiara sempre venti.
LADY BRACKNELL
Bene. Fra non molto sarai maggiorenne e libera dalle restrizioni della tutela. Ragion per cui il
consenso del tuo tutore non mi sembra un problema di grande importanza.
JACK
La. prego di scusarmi, Lady Bracknell, se la interrompo di nuovo, ma non mi sembra corretto
nasconderle che secondo i termini del testamento del nonno, la signorina Cardew non potrà essere
considerata maggiorenne prima dei trentacinque anni.
LADY BRACKNELL
Trentacinque anni sono un'età estremamente attraente. La società londinese è piena di dame di
altissimi natali che per loro libera scelta sono rimaste trentacinquenni per anni e anni. Potrei citarle
l'esempio di Lady Dumbleton. Per quanto ne so io, Lady Dumbleton ha trentacinque anni da
quando
ne ha compiuti quaranta, il che è accaduto molti anni or sono. Non vedo alcuna ragione per cui la
nostra cara Cecilia quando giungerà all'età che mi cita non debba essere più attraente. Senza contare
che gli interessi della sua dote avranno notevolmente aumentato il patrimonio.

CECILIA
Algy, potresti aspettarmi finché non avrò trentacinque anni?
AGENORE
Certo Cecilia. E tu lo sai.
CECILIA
Sì, l'ho sentito d'istinto, ma io non potrei aspettare tanto tempo. Detesto aspettare chiunque, anche
cinque minuti soli. Mi arrabbio sempre. So di non essere puntuale, ma amo la puntualità negli altri
e
non ho la minima intenzione di aspettare per sposarmi.
AGENORE
E allora che si può fare, Cecilia?
CECILIA
Non lo so, signor Moncrieff.
LADY BRACKNELL
Mio caro signor Worthing, dal momento che la signorina Cecilia dichiara di non poter aspettare
fino
a quando avrà trentacinque anni - il che devo dire mi sembra indice di una natura alquanto
impaziente - la pregherei di riesaminare la sua decisione.
JACK
Ma mia cara Lady Bracknell, la faccenda è tutta nelle sue mani. Sarò felicissimo di autorizzare il
fidanzamento di suo nipote con Cecilia, non appena lei acconsentirà alle mie nozze con
Guendalina.
LADY BRACKNELL
Lei si renderà perfettamente conto che quanto propone è assolutamente assurdo.
JACK
Quand’è così, a nessuno di noi si prospetta più di un celibato pieno di passione.
LADY BRACKNELL
Non è questo il destino che riservo a Guendalina. Agenore, naturalmente, può scegliere per conto
suo. Vieni, cara... abbiamo già perso cinque treni, se non sei. Perderne altri potrebbe esporci a dei
commenti poco carini da parte dei passeggeri in piedi.

(Entra il dottor CHASUBLE.)


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CHASUBLE
Tutto è pronto per i battesimi.
LADY BRACKNELL
I battesimi, signore! Non le sembra un po’ prematuro?
CHASUPLE
Questi signori hanno espresso entrambi il desiderio di accostarsi al battesimo senza altri indugi.
LADY BRACKNELL
Alla loro età? Che idea grottesca e sacrilega! Agenore, ti proibisco di farti battezzare. Non tollero
eccessi del genere. Lord Bracknell si dispiacerebbe moltissimo se apprendesse che sprechi il tempo
e
il denaro in questo modo.
CHASUBLE
Sbaglio dunque se arguisco che non ci saranno più battesimi, questo pomeriggio?
JACK
Da come stanno le cose, dottor Chasuble. non credo che il battesimo potrebbe più giovare a
nessuno
di noi.
CHASUBLE
Signor Worthing, sentirla esprimere questi sentimenti singolarmente laici mi addolora molto. Mi
permetta di tornare senza indugi in parrocchia, dove da più di un'ora mi aspetta Miss Prism.
LADY BRACKNELL
Miss Prism? Ho sentito nominare una certa Miss Prism?
CHASUBLE
Proprio così.

LADY BRACKNELL
Mi consenta di trattenerla ancora un momento. È per una questione che potrebbe dimostrarsi di
vitale importanza per Lord Bracknell e per me. Questa Miss Prism è per caso una femmina di
aspetto
repellente, esercitante un’attività vagamente connessa con l'educazione?
CHASUBLE
È una signora di grande cultura, nonché la rispettabilità fatta persona.
LADY BRACKNELL
È chiaro che si tratta della stessa persona. Posso chiedere quale posizione occupa in casa sua?
CHASUBLE
Signora! Io sono scapolo.
JACK
Lady Bracknell. Miss Prism da tre anni è la stimata governante e l'apprezzata compagna della
signorina Cardew.
LADY BRACKNELL
Nonostante questi elogi è indispensabile che la veda all’istante. La si mandi a chiamare.
CHASUBLE
Eccola.

(Entra MISS PRISM.)

MISS PRISM
Mi avevano detto che mi aspettava in sagrestia, caro canonico. Sono stata lì ad attenderla per un’ora
e tre quarti.
LADY BRACKNELL
Prism! Venga qui, qui, Prism! Prism! Dov’è il bambino? Ventotto anni or sono, Prism, lei è uscita
dalla casa di Lord Bracknell al numero 104 di Upper Grasvenor Street con una carrozzina
contenente un bambino di sesso maschile, a lei affidato. Non ha mai fatto ritorno. Poche settimane
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dopo, in una notte fonda, in seguito a complesse indagini da parte della polizia metropolitana, la
carrozzina fu rinvenuta sola e abbandonata in un remoto angolo di Bayswater. Conteneva il
manoscritto di un romanzo in tre volumi, pregno di un sentimentalismo ancora più ripugnante del
consueto. Prism! Dov’è il bambino?
MISS PRISM
Lady Bracknell, riconosco con mia vergogna che non lo so. Vorrei tanto saperlo. Ecco i fatti nudi e
crudi.
CHASUBLE
Nudi, Miss Prism?
MISS PRISM
Crudi! La mattina del giorno che lei ha detto, giorno per sempre impresso a fuoco nella mia
memoria, mi preparai come di consueto a portare fuori il bambino nella sua carrozzina. Avevo con
me anche una borsa vecchiotta, ma capace, nella quale progettava di riporre il manoscritto di
un'opera narrativa che avevo buttato giù nelle mie poche ore di libertà. In un momento di
distrazione, del quale non potrò mai più perdonarmi, deposi il manoscritto nella carrozzina e
collocai
il bambino nella borsa.
JACK
Ma la borsa poi dove la lasciò?
MISS PRISM
Non me lo chieda, signor Worthing.
JACK
Miss Prism, questa è una questione di non piccola importanza per me. Insisto. Voglio sapere dove
ha
lasciato la borsa che conteneva quel fanciullo.
MISS PRISM
La lasciai nella sala d'aspetto della Stazione Vittoria. La linea di Brighton.
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JACK
È questa la borsa, Miss Prism? La esamini con cura prima di parlare. La felicità di più di una vita
dipende dalla sua risposta.
MISS PRISM
Sembrerebbe la mia. Sì, la borsa è senza alcun dubbio la mia. Sono felice di vedermela restituire in
modo così inatteso. Non è stato agevole doverne fare a meno per tutti questi anni.
JACK
Miss Prism, ben più di quella borsa le viene restituito. Io sono il bambino che vi era stato deposto.
MISS PRISM
Lei?
JACK
Sì ... mamma!
MISS PRISM
Signor Worthing, io sono nubile!
JACK
Nubile! È un fiero colpo, non lo nego. Ma dopotutto, chi ha il diritto di scagliare una pietra contro
colei che ha sofferto? Il pentimento non può forse cancellare un atto di follia? Perché deve esserci
una legge per gli uomini e un'altra per le donne? Madre, io ti perdono.
MISS PRISM
Signor Worthing, c’è un errore. Ecco la signora che può dirle chi è veramente.
JACK
Lady Bracknell, non vorrei sembrare curioso, ma non avrebbe la cortesia di comunicarmi chi sono?
LADY BRACKNELL
Temo che la notizia che ho da darle non sarà di suo totale gradimento. Lei è figlio della mia povera
sorella, la signora Mancrieff, e di conseguenza fratello maggiore di Agenore.
JACK
Fratello maggiore di Algy! Allora ho un fratello, dopotutto. Lo sapevo che avevo un fratello! L'ho
sempre detto che avevo un fratello! Cecilia... come hai potuto dubitare che avessi un fratello?
Dottar
Chasuble, il mio sciagurato fratello. Guendalina, il mio sciagurato fratello. Algy, giovane canaglia,
dovrai trattarmi con più rispetto, d'ora in poi. Non mi hai mai trattato da fratello in tutta la tua vita.
AGENORE
Fino ad oggi no, vecchio mio, lo riconosco. Però ho fatto del mio meglio, per quanto fossi fuori
esercizio.
GUENDALINA
Mio caro… Ma mio caro che? Come devo chiamarti, ora che sei diventato un altro?
JACK
Santo cielo! Avevo totalmente dimenticato questo particolare. La tua decisione in merito al mio
nome è sempre irrevocabile, immagino?
GUENDALINA
Io non cambio mai, se non nei sentimenti.
CECILIA
Com’è nobile la tua natura, Guendalina.
JACK
Allora meglio chiarire subito tutta la faccenda. Un momento. Zia Augusta: all'epoca in cui Miss
Prism mi lasciò nella borsa, ero già stato battezzato?
LADY BRACKNELL
Nel loro smodato amore per te, i tuoi genitori ti avevano circondato di ogni lusso che il denaro
potesse procurare, ivi compreso il battesimo.
JACK
Allora sono stato battezzato! E questo è assodato. Ora, che nome mi fu imposto? Mi dica subito il
peggio.
LADY BRACKNELL
Dato che eri il primogenito, naturalmente ti chiamarono come tuo padre.
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JACK
Sì, ma mio padre come si chiamava?
LADY BRACKNELL
Aveva un primo nome, ma si faceva chiamare col secondo.
JACK
Algy! Nemmeno tu ti ricordi come si chiamava nostro padre?
AGENORE
Ma caro mio, io e mio padre non ci parlavamo mai. È morto che non avevo nemmeno un anno.
JACK
Il nome sarà negli Annuari Militari dell'epoca, presumo, zia Augusta.
LADY BRACKNELL
Il generale era essenzialmente un uomo di pace, tranne che nella vita domestica. Ma non dubito che
il suo nome figuri su qualsiasi elenco militare.
JACK
Ecco gli Annuari Militari degli ultimi quarant'anni. Avrei dovuto dedicare ogni costanza allo studio
di questi affascinanti registri. Emme. Generali ... Mallam, Maxbohm, Magley, che nomi spaventosi
Markby, Migsby, Mobbs, Moncrieff! Tenente, 1840. Capitano, Tenente Colonnello, Colonnello,
Generale 1869, nomi di battesimo: Onesto Giovanni. Te l'avevo sempre detto, Guendalina, che mi
chiamavo Onesto, non è vero? Ebbene, mi chiamo Onesto, dopotutto. Voglio dire, naturalmente mi
chiamo Onesto.
LADY BRACKNELL
Sì, ora me lo ricordo. Il generale si chiamava, Onesto. Sapevo che avevo una ragione precisa per
esecrare quel nome.
GUENDALINA
Onesto! Mio Onesto! Sin dal primo momento ho sentito che non potevi chiamarti in altro modo!
JACK
Guendalina, è terribile scoprire all'improvviso di non aver detto altro che la verità per tutta la
vita. Potrai perdonarmi?
GUENDALINA
Sì, perché so che cambierai.
JACK
Mia amata!
CHASUBLE
(A Miss Prism.) Letizia!
MISS PRISM
Federico! Finalmente!
AGENORE
Cecilia! Finalmente!
JACK
Guendalina! Finalmente!
LADY BRACKNELL
Nipoti, finalmente.
MERIRIMAN
(Agli spettatori) Finalmente Vi sarete resi conto della vitale Importanza di Essere Onesto. !

FINE

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