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Corso inglese ADVANCED

How much is it? = (quanto costa?)

How much= “quanto”


is= “è”, presente indicativo verbo essere (TO BE) 3° persona singolare
it?= “esso” soggetto, 3° persona singolare”; trattandosi di una domanda,
vale la regola che vanno invertiti soggetto e verbo!

Risposta: it’s fourty-seven euros.


it= “esso” soggetto, 3° persona singolare:
is= “è”, presente indicativo verbo essere (TO BE) 3° persona singolare;
trattandosi della risposta, mettiamo normalmente prima il soggetto
poi il verbo (poi tutti gli altri eventuali complementi)
fourty-seven= “47”, numerale, vedi sotto
euros= “euro”, sostantivo al plurale, quindi con la “S”: il singolare è EURO;
userei il singolare solo se dicessi che una cosa costa ha 1 euro. ESEMPIO: IT’S
ONE EURO

VOCABOLARIO: espressioni di tempo; mesi, stagioni, giorni della


settimana
MONTHS SEASONS DAYS OF THE
WEEK
January autumn/fall “autunno” Sunday (la domenica
è il primo giorno!!)
February winter “inverno” monday
March spring “primavera” tuesday
April summer “estate” wednesday
May thursday
June friday
July saturday
August
September
October
November
December

NB: la preposizione da utilizzare è, rispettivamente:


IN davanti ai mesi (in november= a novembre)
IN davanti alle stagioni (in winter= in inverno)
ON davanti ai giorni della settimana (on Sunday= di domenica)
ON quando si dice una data precisa: I was born on june the 21st, 1970
(io sono nata il…)

NUMERALI ORDINALI:
THE FIRST (abbreviato in “st”) “il primo”
THE SECOND (abbreviato in “nd”) “il secondo”
THE THIRD (abbreviato in “rd”) “il terzo”
Dal quarto in poi, si aggiunge al numerale il suffisso “th”: the fourth, the fifth,
the sixth, e così via.
Per quanto riguarda le decine, si sostituisce la i alla y e si aggiunge “eth”: es
“the twentieth”

TELLING THE TIME: WHAT TIME IS IT? (CHE ORE SONO?)


Esistono più modi per indicare che ore sono. E’ necessario ricordare che per gli
anglofoni la giornata è composta da due tranches di 12h, le cosiddette “AM”
(letteralm: ante meridiem) cioè le ore che vanno da mezzanotte e un minuto a
mezzogiorno, e le “PM (post meridiem), dalle 12 e un minuto a mezzanotte. La
forma ormai entrata in uso è la più semplice, che consiste nel dire, come in
italiano, le ore seguite dai minuti (ma senza la congiunzione “e” tra i due).
Per esempio: sono le 4 e 10 diventa semplicemente IT’S FOUR TEN.
Si usa la congiunzione “e” solo quando si aggiunge l’espressione
corrispondente a “un quarto” (ONE QUARTER) e a “mezz’ora” (AN HALF ) (LA
H DI “HALF” NON È ASPIRATA, ECCO PERCHE’ CI VUOLE L’ARTICOLO “AN”)
Es: it’s four AND one quarter (sono le 4 e un quarto) oppure it’s four AND
an half (sono le 4 e mezza) MA si può dire tranquillamente anche it’s four
fifteen o it’s four thirty (4.15 e 4.30)
Quando si intende “in punto” si usa l’espressione o’clock; mezzogiorno in
punto si dice noon e mezzanotte è midnight.
Es: it’s four o’ clock (sono le 4 in punto) e
It’s noon (sono le 12 in punto) e it’s midnight (è mezzanotte)
Esiste poi un modo più formale per dire l’ora, che prevede l’indicazione PRIMA
dei minuti e POI dell’ora, e va inserita la preposizione “past” se è dopo l’ora e
“to” se è dopo la mezz’ora (in questo caso, come in italiano, si indica l’ora
successiva, ad es mancano 20 alle 5 per dire che sono le 4.40).
Es: it’s ten past four (sono le 4 e 10) oppure it’s twenty to five (sono le 4 e
40)
Anche in questo caso, si usa la congiunzione “and” solo quando si indica il
QUARTO e la MEZZ’ORA.
Es: it’s one quarter past four; it’s an half past four; it’s one quarter to
five (4.15, 4.30, 4.45)
NB: ricordate che “time” è solo il tempo in senso cronologico. Il tempo
meteorologico è “WHEATER” e “previsioni del tempo” si dice “weather
forecast”

W QUESTIONS: la maggior parte delle domande viene fatta con una parola
che inizia con “W”!
What? = “che cosa?” o “quale?” a seconda del contesto
Who? = “chi?”
When? = “quando?”
Where? = “dove?”
Which? = “quale?” (tra un numero limitato di opzioni)
Why? = “perchè?” (alla risposta è BECAUSE)
HOW? = “come?”
HOW MUCH? = “quanto?”

I would like/ would you like/ what would you like to..?
vorrei/vorresti/che cosa vorresti da…?
È la formula che si utilizza maggiormente per chiedere/offrire qualcosa.
“WOULD LIKE” va considerato come un’unica espressione; naturalmente
quando si tratta di una domanda, vale la regola che vanno invertiti
soggetto e verbo
Dopo “I would like” posso mettere sia un nome (ad es: a coffee, please) oppure
un verbo all’infinito (quindi PRECEDUTO DAL “TO”) e poi seguito da un
complemento (ad es: “I would like to buy a ticket”, o “would you like to buy a
ticket?” “vorrei comprare un biglietto/ vorrebbe comprare un biglietto?”

IMPERATIVO
La seconda persona singolare e plurale (tu, voi) si fa mettendo il verbo senza il
“TO”
es: GO! (“vai!” Oppure “andate!”).
La prima persona PLURALE (noi) si mette davanti al verbo senza il “TO” la
particella “let’s”
Es: LET’S GO! (“andiamo!”)
PRESENT CONTINUOUS (STARE FACENDO QUALCOSA)

È la forma usata per indicare che si sta facendo qualcosa. Si forma con il verbo
essere al tempo opportuno seguito dal verbo senza il TO + il suffisso “ing”
Es: I am working (“sto lavorando” adesso quindi si utilizza il verbo essere al
simple present); You were reading (“tu stavi leggendo” nel passato
quindi si utilizza il verbo essere al simple past)
Naturalmente quando si tratta di una domanda, vale la regola che vanno
invertiti soggetto e verbo, quindi are you working? (presente) oppure
were you reading?
Nel caso di negazione, si deve normalmente aggiungere il NOT ma tra il verbo
essere e il verbo col suffisso in ing. Es: I am not working (“io non sto
lavorando”); you weren’t reading (“tu non stavi leggendo”)

COMPARATIVI DI MAGGIORANZA, MINORANZA E UGUAGLIANZA, CASI


REGOLARI

Il comparativo di maggioranza (“io sono più alto di te”) si esprime in 2 modi: se


l’aggettivo (“alto”, in questo caso) è DI UNA SOLA SILLABA (nel senso che
per scritto può anche avere 2 vocali, ma se pronunciato se ne sente
una sola: ad es “FINE”) aggiunge il suffisso + ER. Quello che in italiano è il
“di” che introduce il SECONDO TERMINE DI PARAGONE, si traduce con “THAN”
Esempio: io sono più alto di te diventa I’M TALLER THAN YOU
Se invece l’aggettivo in questione è composto da PIU’ DI UNA SILLABA, si
aggiunge, come in italiano, la particella “MORE” (“più”) sempre seguito da
THAN
Esempio: John è più divertente di Sam diventa JOHN IS MORE FUNNY THAN
SAM.

Il comparativo di minoranza invece si fa più semplicemente con la particella


LESS (corrispondente al nostro “meno”) indipendentemente dal numero di
sillabe di cui è composto l’aggettivo, seguito sempre da THAN
Esempio: io sono meno intelligente di te diventa I’M LESS INTELLIGENT
THAN YOU.

Il comparativo di uguaglianza invece si forma mettendo sia prima che dopo


l’aggettivo in questione la particella “as” (all’incirca, corrisponde al nostro
“tanto…quanto”)
Esempio: io sono tanto ricco quanto te diventa I’M AS RICH AS YOU

SUPERLATIVO RELATIVO E ASSOLUTO, CASI REGOLARI


Il superlativo relativo (“io sono il più alto di tutti”) o il superlativo assoluto (“io
sono il più alto”) si esprimono, nel caso di aggettivo DI UNA SOLA SILLABA,
aggiungendo il suffisso EST. In tutti gli altri casi premettendo la particella MOST
preceduta, come in italiano, dall’articolo (THE). In questo caso però il secondo
termine di paragone (nel caso del superlativo relativo) non è introdotto dalla
particella THAN ma da OF.
Esempio: io sono il più alto di tutti diventa I’M THE HIGHEST OF ALL
Io sono il più divertente di tutti diventa I’M THE MOST FUNNY OF
ALL

COMPARATIVO E SUPERLATIVO, CASI IRREGOLARI

Esistono ovviamente delle eccezioni, ma fortunatamente si limitano a


pochissimi casi.

Buono – migliore - ottimo sono GOOD, BETTER, THE BEST

Cattivo – peggiore – pessimo sono BAD, WORSE, THE WORST

Non è esattamente un superlativo, ma “ultimo” si dice THE LAST.

VERBI AUSILIARI
Sono verbi che, in quanto ausiliari, non hanno bisogno del verbo TO DO per
fare la forma negativa e interrogativa, e sono spesso seguiti da altri verbi,
come sempre all’infinito senza il TO. La loro coniugazione è molto semplice
perché tutte le persone sono uguali.

CAN

Il verbo CAN (anche all’infinito è senza il “TO”) significa letteralmente potere e


essere capace di… (ad es: I can play the piano significa “so suonare il
pianoforte”)
La forma negativa è regolarmente formata dal verbo seguito da NOT,
abbreviato in can’t : es: io non posso andare fuori stasera diventa “I
can’t go out tonight”
La forma interrogativa invece prevede, come sempre, l’inversione di soggetto e
verbo, es: puoi uscire stasera? diventa “can you go out tonight?”.
La short answer naturalmente viene fatta mettendo YES o NOT poi il soggetto e
l’ausiliare (Yes, I can/ No, I can’t)
Il passato del verbo CAN è COULD, che quindi significa io potevo, potei, ho
potuto etc.
MUST (O TO HAVE TO)

Il verbo MUST (anche all’infinito è senza il “TO”) significa letteralmente


dovere; a volte si usa, con un significato meno deciso, il verbo TO HAVE TO
seguito dal verbo in questione all’infinito senza il TO. Ma mentre MUST è in
tutto e per tutto un verbo ausiliare (quindi fa autonomamente forma
interrogativa e negativa) TO HAVE TO è considerato una perifrasi e quindi ha
bisogno del TO DO.
La forma negativa è regolarmente formata dal verbo seguito da NOT,
abbreviato in mustn’t : es: io non devo fumare diventa “I mustn’t
smoke”
Con TO HAVE TO, invece è “I don’t have to smoke”
La forma interrogativa invece prevede, come sempre, l’inversione di soggetto e
verbo, es: devi partire? diventa “must you leave?”
Con TO HAVE TO, invece è “Do you have to leave?”
La short answer naturalmente viene fatta mettendo YES o NOT poi il soggetto e
l’ausiliare; nel caso di MUST è quindi Yes, I must/ No, I mustn’t); nel caso di TO
HAVE TO è Yes, I do/ No, I don’t.
Il passato del verbo MUST NON ESISTE; quindi viene sostituita dal passato di TO
HAVE TO.
Es: io dovevo andare in galera diventa “I had (passato di verbo TO HAVE!) to go
to jail”; alla forma negativa è quindi “I didn’t have to go to jail” e quella
interrogativa “did you have to go to jail?” e per quanto riguarda la short answer
ovviamente è Yes, I did/ No, I didn’t

VERBI MODALI

Sono verbi che modificano leggermente il significato del verbo da cui sono
seguiti, come sempre all’infinito senza il TO, e non hanno bisogno del verbo TO
DO per fare la forma negativa e interrogativa. La loro coniugazione è molto
semplice perché tutte le persone sono uguali.

WOULD

Se premesso al verbo, dà ad esso un significato pari al condizionale italiano.


Es. I would go to London, but I don’t have enough money right now significa “io
ANDREI a Londra, ma non ho abbastanza soldi al momento”
La forma negativa è regolarmente formata dal verbo seguito da NOT,
abbreviato in wouldn’t : es: io non andrei a Londra perché fa freddo
diventa “I wouldn’t go to London because it’s cold”
La forma interrogativa invece prevede, come sempre, l’inversione di soggetto e
verbo, es: andresti a Londra? diventa “would you go to London?”.
La short answer naturalmente viene fatta mettendo YES o NOT poi il soggetto e
l’ausiliare (Yes, I would/ No, I wouldn’t)

SHOULD

Se premesso al verbo, vuol dire “dovrei”….


Es. I should go to London, but I don’t have enough money right now significa
“io DOVREI ANDARE a Londra, ma non ho abbastanza soldi al momento”
La forma negativa è regolarmente formata dal verbo seguito da NOT,
abbreviato in shouldn’t : es: io non dovrei andare a Londra perché ora
fa freddo diventa “I shouldn’t go to London because it’s cold now”
La forma interrogativa invece prevede, come sempre, l’inversione di soggetto e
verbo, es: dovrei dimagrire secondo te? diventa “should I loose
weight in your opinion?”. La short answer naturalmente viene
fatta mettendo YES o NOT poi il soggetto e l’ausiliare (Yes, you should/ No, you
shouldn’t)

COULD

Se premesso al verbo, vuol dire “potrei”…(NB: è la stessa forma del passato di


CAN!)
Es. I could go out tonight, but I’m tired significa “io POTREI uscire stasera, ma
sono stanco”
La forma negativa è regolarmente formata dal verbo seguito da NOT,
abbreviato in couldn’t : es: io non potrei dirlo, quindi mantieni il segreto
diventa “I couldn’t say it, so keep the secret”
La forma interrogativa invece prevede, come sempre, l’inversione di soggetto e
verbo, es: potresti aiutarmi? diventa “could you help me?”.
La short answer naturalmente è YES o NOT poi il soggetto e l’ausiliare (Yes, I
could/ No, I couldn’t)

PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO

Si utilizzano in tutti quei casi in cui la persona NON è quella che compie
l’azione.
Me potresti (TU, soggetto) aiutarmi (ME, complemento oggetto)? Could
you help me?
You
Him/Her/It
Us
You
them potrebbe (EGLI, soggetto) aiutarli (LORO, complemento oggetto)?
Could he help them?

PRONOMI POSSESSIVI

Si utilizzano, come tutti i pronomi, quando NON sono seguiti da un sostantivo.


Al contrario dell’italiano, in cui si premette sempre l’articolo, in inglese non si
mette mai.

Mine questo è il mio libro, quello è il tuo: this is my book, that is yours
Yours
His/Hers/Its
ours
Yours
theirs questi sono i nostri libri, quelli sono i loro: these are our books,
those are theirs

SOME AND ANY

Some/Any si utilizzano per indicare “un po’, del” (corrispondente al partitivo in


francese) soprattutto quando si utilizza la formula “would you like…” per offrire
qualcosa.
Ad es: Would you like some coffee? Vorresti del caffé?
Ma si utilizzano anche come PLURALE dell’articolo INDETERMINATO (al sing in
italiano è “un, uno, una” , al plurale “dei, delle”)
Ad es: I see some boys playing in the garden Vedo DEI ragazzi che giocano in
giardino . Al singolare sarebbe stato: I see a boy playing in the garden: vedo un
ragazzo che gioca nel giardino.
Alla forma AFFERMATIVA si usa SOME; quando invece è una frase NEGATIVA O
INTERROGATIVA, si usa ANY.
Ad es: there aren’t any boys playing in the garden non ci sono dei ragazzi che
giocano nel giardino
Are there any boys playing in the garden? Ci sono dei ragazzi che giocano nel
giardino?
NB: l’unica eccezione è costituita proprio quando si utilizza la forma “would
you like…”. In quel caso infatti, si usa SEMPRE some anche se si tratta di una
domanda.
Ad es: would you like some cookies? Vorresti dei biscotti?
FUTURO

Ci sono 2 modi per esprimere il futuro; la scelta di quale ausiliare è pressochè


indifferente.
Nel primo caso si utilizza una forma modale (WILL), nel secondo una perifrasi
(TO BE GOING TO).

FUTURO CON WILL

La forma modale è VALIDA PER TUTTI VERBI, ausiliari e non, ed è costituita


WILL (comunemente contratto in “ ’LL ”), seguito dal verbo in questione come
sempre all’infinito senza il TO
NB: solo in inglese (difficilmente in americano) possiamo trovare al posto di
WILL, il modale SHALL
MA SOLO ALLA PRIMA SINGOLARE E ALLA PRIMA PLURALE (I
SHALL/WE SHALL)

CONIUGAZIONE DI WILL
I will (contratto: I’ll)
You will (contratto: you’ll)
He/she/it will (contratto: He/she’ll; con it si preferisce la forma non contratta
per eufonia)
We will (contratto: we’ll)
You will (contratto: you’ll)
They will (contratto: they’ll)

Esempio: io lavoro diventa I WORK; io lavorerò diventa quindi I WILL WORK


(O I’LL WORK)
io sono felice è I’M HAPPY; io sarò felice diventerà I WILL BE
HAPPY

FORMA NEGATIVA per fare la forma negativa si usa il seguente schema:


SOGGETTO, MODALE WILL seguito da NOT + verbo interessato all’infinito senza
il “TO”. Come sempre succede, prevale la forma CONTRATTA, quindi I WILL
NOT diventa I WON’T.
Esempio: io non lavorerò diventa I WILL NOT WORK, o meglio I WON’T
WORK
IO NON SARO’ FELICE diventa I WON’T BE HAPPY
FORMA INTERROGATIVA per fare la forma negativa si usa il solito schema:
MODALE WILL, soggetto, seguito + verbo interessato all’infinito senza il “TO”.
Esempio: lavorerai? diventa WILL YOU WORK?
Sarai felice? diventa WILL YOU BE HAPPY?

NB. Naturalmente per la risposta vale la regola della short answer, dove
troviamo (ma è facoltativo) YES o NO, seguito dal soggetto + IL VERBO
MODALE, quindi
Yes, I will / No, I will not o I won’t o semplicemente I WILL/ I WILL NOT O
I WON’T

FUTURO CON TO BE GOING TO

Come nel caso precedente questa forma è VALIDA PER TUTTI VERBI, ausiliari e
non, ed è costituita dal verbo TO BE (coniugato alla persona interessata)
seguito da GOING TO e dal verbo in questione come sempre all’infinito senza il
TO.
Esempio: io lavorerò domani: I’M GOING TO WORK TOMORROW;
john andrà a Londra il prossimo mese: JOHN IS GOING TO GO
TO LONDON NEXT MONTH
noi saremo felici insieme: WE’RE GOING TO BE HAPPY
TOGETHER

NB: nella lingua parlata, si tende a sostituire “going to” con “gonna”,
quindi:
io lavorerò domani diventa I’M GONNA WORK TOMORROW;
john andrà a Londra il prossimo mese: JOHN IS GONNA GO TO
LONDON NEXT MONTH
noi saremo felici insieme: WE’RE GONNA BE HAPPY
TOGETHER

FORMA NEGATIVA per fare la forma negativa IL VERBO TO BE VIENE


SENTITO COME AUSILIARE, QUINDI si usa il seguente schema:
SOGGETTO, AUSILIARE TO BE seguito da NOT + GOING TO (O GONNA) + verbo
interessato all’infinito senza il “TO”. Come sempre succede, prevale la forma
CONTRATTA
Esempio: john non lavorerà domani diventa JOHN IS NOT GOING
TO WORK TOMORROW, o meglio JOHN ISN’T GOING
TO WORK TOMORROW
Noi non saremo felici insieme: WE’RE NOT GOING TO BE
HAPPY TOGETHER
NB: sostituendo “going to” con “gonna”, quindi:
john non lavorerà il prossimo mese: JOHN ISN’T GONNA
WORK NEXT MONTH
noi non saremo felici insieme: WE’RE NOT GONNA BE HAPPY
TOGETHER

FORMA INTERROGATIVA per fare la forma negativa si usa il solito schema:


AUSILIARE TO BE, going to, seguito + verbo interessato all’infinito senza il
“TO”.
Esempio: lavorerai domani? diventa ARE YOU GOING TO WORK
TOMORROW?
Sarai felice? diventa ARE YOU GOING TO BE HAPPY?
NB: sostituendo “going to” con “gonna”, quindi:
john lavorerà il prossimo mese?: IS JOHN GONNA WORK NEXT
MONTH?
noi saremo felici insieme?: ARE WE GONNA BE HAPPY
TOGETHER?

NB. short answer, dove troviamo (ma è facoltativo) YES o NO, seguito dal
soggetto E SOLAMENTE IL VERBO AUSILIARE, (TO BE) quindi
Yes, HE IS / No, HE ISN’T o semplicemente HE IS/ HE ISN’T e nel caso del
secondo esempio
YES, WE ARE/ NO, WE AREN’T o semplicemente WE ARE/ WE AREN’T
VOCABOLARIO – come rivolgersi alle persone di varie età/in maniera
formale e informale
Baby/babies bambino piccolo (al plurale la Y PRECEDUTA DA
CONSONANTE diventa “ies”
Child/children bambino/bambini (al plurale è IRREGOLARE)
Kid/kids bambino/bambini (forma più comune e familiare per dire
“bambini”/”figli”)
Teenager(s) adolescenti (letteralmente, i ragazzi tra i 13 e i 19 anni)
Boy(s) ragazzo/i
Girl(s) ragazza/e
Man/men uomo/uomini (il plurale è IRREGOLARE)
Woman/women donna/donne (il plurale è IRREGOLARE)
Gentleman/gentlemen signore/i (formale)
Lady/ladies signora/i (formale)
Sir signore(quando mi rivolgo direttam a una
persona che non conosco)
madam signora(quando mi rivolgo direttam a una
persona che non conosco)
Mister signore (SOLO SE SEGUITO DAL COGNOME)
Missis signora (SOLO SE SEGUITO DAL COGNOME)
Miss signorina (SOLO SE SEGUITO DAL
COGNOME/appellativo)

VOCABOLARIO – espressioni di cortesia

Bless you! Salute! (dopo uno starnuto o…altro) (letteralmente: “dio” ti


benedica)
Cheers! Salute! (per fare un brindisi)
Enjoy your meal! Buon appetito! (letteralm: goditi il tuo pranzo)
Be my guest! Si serva! (quando si offre qualcosa da mangiare o da bere)
(lett: sii mio ospite)
Make yourself comfortable! Si accomodi! (lett: mettiti comodo)

VOCABOLARIO: espressioni di uso comune


It works/ it doesn’t work “funziona/ non funziona”
Could you fix it? “può aggiustarlo?”
How much is it gonna cost? “quanto verrà a costare?”
It’s for free!/Is it for free? “è gratis!/ è gratis?”
terrific! “boia de’!”
pull over! “accosta!”
never mind “non importa/non ti preoccupare”
don’t worry! “non c’è problema”
actually…“a dire il vero” (come il nostro “beh…”)
I beg your pardon? “può ripetere? Non ho capito”
I’m not interested in… (+ verbo in ing) “non sono interessato a…”
I don’t care “non mi interessa” (in modo più diretto e meno formale)
I’d need an information, please “avrei bisogno di un’informazione”
I’d need some help, please “avrei bisogno di aiuto”
could I/you change it? “potrei/potrebbe cambiarmelo?”
it sucks! “fa schifo!”
I’m in a hurry! “sono di fretta!”
Queue “coda, fila”
Watch your step! “attento a dove cammini!” (utile se uno ti pesta i piedi)
That’s enough “basta, è sufficiente”
It’s my turn/is it my turn? “tocca a me/tocca a me?”
I’ll take care of that/could you take care of that? “me ne occupo io/se ne
può occupare lei?”
Is there any discount for over sixties? “c’è uno sconto per gli ultra 60?”
Is there any problem (officer)? “c’è qualche problema (agente)?” (se ti
ferma la polizia)
Do you want to see my id/driving licence? “vuol vedere i miei
documenti/la mia patente?”
What’s the matter? “che problema c’è?”
What’s wrong with you? “che problema hai?” (in modo molto informale)
What’s happening? “che succede?”
Good luck!/break a leg! “buona fortuna! In bocca al lupo!” (quest’ultimo
molto informale)
Take care! “fai attenzione/prenditi cura di te”
What do you mean? “che vuoi dire?”
Mind your own business “fatti gli affari tuoi”

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