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Il gruppo si impegna a scoprire due enti: il luogo come frammento specifico di un sistema più vasto,
una esemplificazione in piccolo dei caratteri prevalenti di una porzione di geografia storicizzata, il
soggetto che abiterà, con la sua biografia, le sue opere, le sue presunte idealità, cultura,
idiosincrasie, desideri.
Il primo ente è tangibile, occorre costruire rapidamente una griglia interpretativa-visiva, un abaco
di riferimenti della storia del luogo, il carattere del suolo, il carattere della vegetazione spontanea, il
carattere delle colture e della loro messa a dimora, il carattere delle opere di costruzione del
paesaggio.
Il secondo ente è (per quanto concreto) del tutto immateriale, viene ricostruito dalla sua opera per
ipostasi, che devono accostare, progressivamente la persona, così come il gruppo la scopre, a
presunti desideri del modo di vivere e muoversi nel suo “Buen Retiro”.
1° settimana
Camera pubblica, del giorno, del lavoro, della parola, del silenzio, dello sguardo, dell’accoglienza,
della pigrizia, dell’attività, del sonno, della presentazione, della lettura, della musica, del video, del
cibo, 30-100 mq(3 ipotesi)
Camere del sonno, della solitudine, della compagnia, della meditazione, dell’angoscia, del
risveglio, dei sogni, 14-20 mq (2 ipotesi)
Camera umida, del corpo, dell’igiene, della solitudine, dello sguardo, del caldo, del fresco
10-20 mq ( 2 ipotesi)
Camera del fuoco, del cibo, dell’alchimia, del desiderio, del peso e della leggerezza 8-30 mq
( 1 ipotesi)
Filtri interno esterno (libero)
Schizzate tridimensionalmente
Riprodotti su tessere colorate in scala 1:50
Il gruppo deve cominciare a immaginare le destinazioni “pratiche” secondo una nuova ottica.
Esaminate le componenti dimensionali e prestazionali di ogni spazio, occorre riordinarle secondo
un criterio “significativo”.
Il significato è la ricerca degli elementi architettonici che producono, attraverso la materialità della
costruzione, uno spazio che parla di una condizione immateriale, spirituale, del luogo da costruire
per abitare.
“Abitare poeticamente” comporta da parte dell’architetto una trasfigurazione del dato strumentale,
sempre presente e fondativo, in una definizione tettonica che soddisfi l’immaginario del vivere
attribuito alla persona, cultura, attività del cliente.
I diversi luoghi sono pertanto portatori, attraverso un uso preminente, di una condizione di spazio
adatta all’uso specifico, ma anche capace di introdurre in quell’uso, la particolare connotazione che
lo travalica, che lo annienta, per determinare una nuova leggerezza del vivere, più legata ai desideri
che ai bisogni dell’uomo. Una nuova libertà
2°-3° settimana
Schizzi di intenzione ( uno per ogni soggetto) e modello concettuale di tutti insieme
Arrivo
Le possibilità di posizione del “Retiro” riguardano, l’avvicinamento alla casa, la vista e le
esclusioni della vista che dalla decisione discendono.
Riguardano il radicamento o l’indifferenza all’orografia.
Riguardano il possibile sviluppo dei luoghi abitati, interni alla costruzione, rispetto a vista e
orografia.
4° -5°settimana
Sviluppo del progetto (modello di studio disegni a mano ) fino agli elaborati finali : Piante e
sezioni 1:100 con contesto, modello in cartonlegno 1:100 con contesto da inserire nel modello
collettivo. Le piante finali, e le viste possono essere redatte in formato elettronico.
Nello sviluppo del lavoro del capitolo precedente si riordinano qui i “percorsi” elencati nelle
“circolazioni”, attorno al concetto di “forma maggiore”
Quel palinsesto capace di rendere compatibili le aspettative che i diversi approcci hanno generato.
La “Forma maggiore” è una rinascita del progetto attorno all’ideogramma che sintetizza i passaggi
fatti e li trasfigura in un “soggetto” dotato di identità e capace di “accogliere” i luoghi funzionanti,
aggregati e disposti come desiderato, in una forma significativa.
Significativa del luogo fenomenologicamente interpretato dai passaggi del progetto, significativa
delle attività, fenomenologicamente aggregate e più volte disaggregate, significativa dell’identità
dell’architettura rispetto ai due punti precedenti.
In questo passaggio si costruisce, con la forma maggiore, l’idea fisica del “microcosmo” che il
progetto pretende di offrire e che costituisce la versione contemporanea del concetto di “Tipo
edilizio”
Il significato si costruisce con l’uso “distratto” dello spazio, per produrre la semantizzazione
dell’uso. Un edificio, senza parole, racconta le ragioni della sua esistenza e le trasmette senza
parole.
Ricercare , attraverso la “costruzione di senso” le ragioni della forma e costruirla in modo che non
sia la sommatoria di esse, ma che tutte le contenga è l’obiettivo.
6°-7°-8° settimana