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0.

1 Approfondimento: ancora sull'intersezione di due rette 1

0.1 Approfondimento: ancora sull'intersezione di due rette


Come è stato visto nel paragrafo 2 del capitolo xxx del primo volume 'Sistemi lineari', vale
il teorema di Rouchè-Capelli:un sistema di equazioni lineari ammette soluzioni se e solo se
le sue matrici, completa ed incompleta, hanno la stessa caratteristica. Riconsideriamo le rette
r ed s del paragrafo precedente e scriviamo le loro equazioni in un sistema in forma normale:

ax + by = −c ;
a1 x + b1 y = −c1 ;

Le matrici, completa ed incompleta, di questo sistema sono:


   
a b −c a b
C= I=
a1 b1 −c1 a1 b1

Primo caso detI = 0


Il determinante della matrice incompleta sia nullo; quindi la sua caratteristica è uguale
ad 1 e si avrà:

a b a b
det I =
= ab1 − a1 b = 0 =⇒ = (1)
a1 b1 a1 b1
Se anche la caratteristica della matrice completa è uguale ad 1, per Rouchè-Capelli, il
sistema dato ammette soluzione. Dalle ipotesi fatte dovrà aversi:

a −c a c
a1 −c1 = 0
=⇒ −ac1 + a1 c = 0 =⇒ = (2)
a1 c1

b −c b c
b1 −c1 = 0
=⇒ −bc1 + b1 c = 0 =⇒ = (3)
b1 c1
Il vericarsi delle (1), (2) e (3) implica che:
a b c
= =
a1 b1 c1

cioè i coecienti delle equazioni sono proporzionali e il sistema ammette innite solu-
zioni; in altri termini le due rette coincidono.

Secondo caso det I = 0 e caratteristica della matrice C uguale a 2.


Per il teorema di Rouchè-Capelli il sistema non ha soluzioni. Per le ipotesi dovrà aversi:

a b b −c
det I = = ab1 − a1 b = 0 e b1 −c1 6= 0

a1 b1

a b c
Valendo queste ultime relazione, si avrà: = 6= e le rette saranno parallele.
a1 b1 c1
2

Terzo caso detI 6= 0.


Dall'ipotesi discende che la caratteristica di I è 2 e, necessariamente, anche C avrà
la stessa caratteristica; da ciò l'esistenza di un'unica soluzione. Dato che det I 6= 0,
avremo:
a b
6=
a1 b1
che è la condizione di incidenza di due rette.

0.2 Fascio proprio di rette


Ci proponiamo, in questo paragrafo, di determinare un'equazione che rappresenti tutte le
rette del piano passanti per un dato punto.
Consideriamo l'equazione generica di una retta in forma esplicita:
y = mx + q (1)
e sia P (x0 ; y0 ) un punto del piano. Il punto P appartiene alla retta (1) se è vericata la
relazione:
y0 = m x0 + q (2)
Sottraendo dalla (1) la relazione (2) otteniamo:
y − y0 = m x + q − m x0 − q cioè
y − y0 = m (x − x0 ) (3)
L'equazione (3) ottenuta, al variare di m, rappresenta tutte le rette passanti per P (x0 ; y0 ).
Questo insieme è detto fascio proprio di rette di centro P. Attenzione, però, al fatto che
la (3) non contiene la retta x − x0 = 0 , dato che questa non ha coeciente angolare e non
si può ottenere dalla equazione (3). Volendo scrivere in modo completo il fascio proprio, si
dovrà aggiungere all'equazione (3) l'equazione x − x0 = 0 ; quindi il fascio si scrive come:
y − y0 = m (x − x0 ) ∀ m ∈ <
x − x0 = 0
(4) Fascio proprio di rette di centro P (x0 ; y0 )
Osserviamo che il termine 'proprio ' che si usa per il fascio deriva dal fatto che P è un punto
ordinario del piano che si dice proprio per distinguerlo dal punto improprio che tratteremo
nel paragrafo xxx.

Esempio 13

Per scrivere il fascio proprio di centro P (2; 1) , basta sostituire le coordinate di P nelle
relazioni (4):
y + 1 = m(x − 2) m∈<
x−2=0

0.3 Fascio di rette come combinazione lineare


0.4 Fascio improprio di rette 3

Abbiamo appena studiato il fascio proprio di rette passanti per uno stesso punto P da-
to;esamineremo, adesso, come ottenere l'equazione di un fascio di rette, note due di esse.
L'applicazione del seguente teorema ci permette di risolvere il problema accennato.
Teorema Date le rette r : ax + by + c = 0 ed s : a1 x + b1 y + c1 = 0, passanti per
P (x0 ; y0 ), la combinazione lineare delle due equazioni:

λ(ax + by + c) + µ(a1 x + b1 y + c1 ) = 0 (1)


al variare di λ e µ ∈ < ( non entrambi nulli ), rappresenta tutte le rette del fascio proprio di
centro P (x0 ; y0 ).

Dimostrazione
Se si pone nella (1) λ = 0 si ottiene la retta s e ponendo µ = 0 si ottiene la retta r.
Comunque presi λ e µ , la (1) è sempre vericata per x = x0 , y = y0 , quindi tutte le rette
della (1) passano; per P . Inoltre, presa una qualunque retta t,passante per P , diversa dalla
r e dalla s , è possibile scegliere una coppia di valori λ1 e µ1 che, sostituiti nella (1), danno la
retta t, infatti: sia m il coeciente angolare della retta t ; quello della retta generica (1) è:
λ a + µ a1
− (2)
λ b + µ b1
Questo coeciente angolare si pone uguale ad m , si ssa λ1 = 1 (in alternativa µ = 1 ) e
si determina così µ1 . I due parametri λ1 e µ1 , sostituiti nella (1), permettono di determinare
la retta t.
Rimane da ottenere la retta x = x0 per la quale non esiste il coeciente angolare. Il coeciente
angolare della (2) non esiste quando λ b + µ b1 = 0. Questa equazione si risolve ssando λ
(oppure µ ) e determinando µ (oppure λ ). Questi valori di λ e µ trovati individuano la retta
x − x0 = 0. Il teorema è così dimostrato.
Denizione Le due rette r ed s si dicono rette basi del fascio (1) di centro P .
Possiamo utilizzare l'equazione del fascio (1) ponendo λ = 1( oppure µ = 1) :
ax + by + c + µ (a1 x + b1 y + c1 ) = 0 (3)
La (3) rappresenta tutte le rette del fascio di centro P , ad eccezione della retta s, che non si
può ottenere dalla (3) per nessun valore del parametro µ.

Esempio 14
Consideriamo le rette r : 2x − y + 1 = 0 ed s : x + y − 2 = 0. Queste rette, avendo
coecienti angolari diversi, sono incidenti in un punto P . Possiamo scrivere l'equazione del
fascio proprio di centro P come combinazione lineare delle due rette r ed s :
2x − y + 1 + µ(x + y − 2) = 0 =⇒ x(2 + µ) + y(µ − 1) + 1 − 2µ = 0

Quest'equazione rappresenta tutte le rette del fascio di centro P = r ∩ s, tranne la s.

0.4 Fascio improprio di rette


E' utile ricordare alcune denizioni riguardanti le rette.
4

Denizione L'insieme di tutte le rette del piano, tra loro parallele, è detto fascio im-
proprio di rette. Possiamo anche dire che un fascio improprio è costituito da tutte le rette
con lo stesso coeciente angolare.

Denizione Si dice che due rette parallele hanno la stessa direzione o lo stesso punto
improprio.

Ricordiamo che la relazione di parallelismo tra le rette del piano è una relazione di
equivalenza; infatti è simmetrica, riessiva e transitiva. Le rette del piano, pertanto, si
possono raggruppare in classi di equivalenza; alla stessa classe appartengono rette tra loro
parallele. Dalle denizioni precedenti e da quest'ultima considerazione possiamo dire che un
fascio improprio di rette è costituito da tutte le rette del piano che hanno la stessa direzione o
lo stesso punto improprio, oppure, che appartengono alla stessa classe di equivalenza (modulo
la relazione di parallelismo) o, inne, che hanno lo stesso coeciente angolare.
Rappresentiamo in un sistema di riferimento cartesiano (vedi g. 2.17) alcuni fasci im-
propri di rette. L'equazione di un fascio improprio di rette può essere espressa in vari
modi:

i) y = mx + q m costante e q variabile;

ii) x=k k variabile( rette parallele all'asse delle Y );

iii) y=d d variabile( rette parallele all'asse delle X );

iiii) ax + by + k = 0 a, b costanti e k variabile.

Nel caso i) le rette hanno coeciente angolare costante uguale ad m ; mentre q , ordinata
del punto di intersezione della retta con l'asse delle Y , è variabile.

Nel caso ii) le rette sono le parallele all'asse delle Y , e k (variabile ) è l'ascissa del punto
di intersezione con l'asse delle X .

Nel caso iii) le rette sono le parallele all'asse delle X , e d (variabile) è l'ascissa del punto
d'intersezione con l'asse delle Y .

Nel caso iiii) le equazioni delle rette sono date in forma implicita con coeciente angolare
−a/b = m costante e termine noto k variabile.
0.4 Fascio improprio di rette 5

Esempio 15

Dato il punto P (−1; 2) , il fascio proprio di rette di centro P è dato dalle:


y − 2 = m(x + 1) ∪ x + 1 = 0; ∀m ∈ <

Esempio 16

Date le rette 2x − 2y + 1 = 0 e x + 2y − y = 0, incidenti in un punto P , l'equazione del


fascio proprio di centro P è:
2x − 2y + 1 + µ(x + 2y − 1) = 0 ∪ x + 2y − 1 = 0; ∀ µ ∈ <

Esempio 17

Data la retta x + y − 1 = 0, il fascio improprio a cui appartiene è :


x + y + k = 0; ∀k ∈ <

Esempio 18

Date due rette incidenti in P : x + y = 0 e x − 2y + 2 = 0, determinare la retta del fascio di


centro P passante per il punto A(2; 3). Si scrive il fascio come combinazione lineare delle
due rette date:
x − 2y + 2 + µ(x + y) = 0; (f)
e si impone il passaggio per A(2; 3) ottenendo 2 − 6 + 2 + µ(2 + 3) = 0 e quindi: µ = 2/5.
Questo valore sostituito nella (f) permette di ottenere la retta cercata:
7x − 8y + 10 = 0
6

0.5 Sintesi

y − y0 = m(x − x0 ) Fascio proprio di rette di centro P (x0 ; y0 )


x − x0 = 0 m è variabile
ax + by + c + µ(a1 x + b1 y + c1 ) = 0 Fascio proprio di rette di centro P,
punto d'intersezione delle rette
r : ax + by + c = 0, s : a1 x + b1 y + c1 = 0
y = mx + q Fascio improprio di rette con m costante
e q variabile
ax + by + k = 0 Fascio improprio di rette con a, b
costanti e k variabile
x=k Fascio improprio di rette parallele
all'asse delle Y

0.6 Rette perpendicolari


Ricordiamo dalla geometria che due rette complanari si dicono perpendicolari quando,
incontrandosi, formano quattro angoli uguali. Stabiliremo, adesso, quali condizioni debbono
soddisfare le equazioni di due rette perpendicolari. Il seguente teorema ci fornisce le condizioni
richieste.
Teorema Condizione necessaria e suciente anché le rette r ed s, di equazioni:
r : y = mx + q ed s : y = m1 x + q1 con m e m1 ∈ < − {0}
siano perpendicolari è che il prodotto dei loro coecienti angolari sia uguale a −1; cioè:
m m1 = −1 (1)
Fanno eccezione le parallele agli assi; quindi rette del tipo x = k e y = h che sono, chiara-
mente, perpendicolari e per le quali la (1) non ha senso ( la prima retta non ha coeciente
angolare e la seconda lo ha nullo ).

Dimostrazione del teorema


Prima parte Se le rette r ed s sono perpendicolari dobbiamo dimostrare che m m1 = −1.
Consideriamo due rette r ed s perpendicolari per ipotesi. Non si lede la generalità se si fanno
passare per l'origine degli assi (vedi g. 2.18); cioè si ipotizza che q = q1 = 0. Presi, comunque,
due punti B su r ed A su s, siano B 0 e A0 le loro proiezioni sull'asse delle X . Dalla gura si
ricava che l'angolo A0 AO ha i lati perpendicolari a quelli dell'angolo BOB 0 , pertanto, i due
angoli, non non potendo essere supplementari, saranno uguali. (Ricordiamo dalla geometria
che: due angoli con i lati perpendicolari sono uguali, oppure supplementari) I triangoli OAA0
e BOB 0 sono rettangoli per costruzione essendo A0 e B 0 le proiezioni, rispettivamente, di A e
0.6 Rette perpendicolari 7

di B sull'asse X e, avendo un un angolo acuto uguale, i due triangoli sono simili. Da questa
similitudine si ricava:

B0B A0 O
= (2)
OB 0 A0 A
yB − yO yA − yO
Si ha pure: m= ; m1 = ;
xB − xO xA − xO

dove: yB − yO = B 0 B; xB − xO = OB 0 ; yA − yO = A0 A; xA − xO = A0 O;

(* da notare che xA − xO < 0 )

Sostituendo le relazioni trovate si ottiene:


yB − yO B0B yA − yO A0 A
m= = ; m1 = =− 0 ;
xB − xO OB 0 xA − xO AO
1
e dalla (2) si ricava: m = − ⇒ m m1 = −1 che è ciò che volevamo dimostrare.
m1
Seconda parte Dobbiamo dimostrare che se m m1 = −1 allora le due rette sono perpendi-
colari.
Consideriamo le rette: r; y = m x m > 0;

1 1
s: y=− x m1 = − < 0;
m m
Il prodotto dei coecienti angolari delle rette r ed s è uguale a −1 ; quindi le rette
soddisfano la condizione iniziale. Siano B(1; m) appartenente ad r e A(−1; 1/m) appartenente
ad s . Indichiamo con B 0 e A0 le proiezioni di B e A sull'asse X (vedi g. 2.19).
8

Osservando la gura si vede come ottenere facilmente i coecienti angolari m ed m1 delle


due rette :
yB − y O m−0 yA − yO 1/m − 0 1
= =m; = =− ;
xB − xO 1−0 xA − xO −1 − 0 m
da queste relazioni si desume che:
yB − yO xA − xO yB − yO xO − xA
=− ; =⇒ = ;
xB − xO yA − y O xB − xO yA − y O
valendo quest'ultima relazione, possiamo concludere che i triangoli A0 OA e OB 0 B , rettangoli
per costruzione, sono anche simili e, quindi, gli angoli B 0 OB e OAA0 sono uguali. Gli angoli
A0 OA e B 0 OB sono complementari e, quindi, l'angolo AOB dovrà essere retto.

Osservazione Consideriamo due rette in forma implicita:


ax + by + c = 0 e a1 x + b1 y + c1 = 0
Se m m1 = −1 allora sarà : (−a/b)(−a1 /b1 ) = −1 e ancora a a1 + b b1 = 0 ; quindi la
condizione di perpendicolarità di due rette date in forma implicita è:
a a1 + b b1 = 0

0.7 Ancora sulla distanza di due punti


Avevamo visto nel paragrafo xxx che la distanza di due punti A(x1 ; y1 ) e B(x2 ; y2 ) è data
dalla formula: q
d = (x2 − x1 )2 + (y2 − y1 )2 (1)
Posto: ∆ x = x2 −x1 e ∆ y = y2 −y1 ed elevando al quadrato, la (1) diventa: d2 = ∆2 x+∆2 y
e, mettendo a fattor comune ∆2 x otteniamo: d2 = ∆2 x 1 + ∆2 y/∆2 x . Dato che:


m = ∆ y/∆ x la formula precedente diventa: d2 = ∆2 x(1 + m2 ) , che si può scrivere come:

(2)
p
d = |x2 − x1 | 1 + m2

dopo aver estratto la radice quadrata. Possiamo ripetere gli stessi passaggi, mettendo a fattor
comune ∆ y 2 e otteniamo:
r
1
d = |y2 − y1 | 1+ (3)
m2
Queste ultime formule ottenute, la (2) e la (3) , sono molto utili perché permettono di de-
terminare la distanza di due punti conoscendone soltanto le ascisse (oppure le ordinate) e il
coeciente angolare della retta passante per i due punti dati. Applicheremo queste formule
nel prossimo paragrafo .

0.8 Distanza punto-retta


Determiniamo, adesso, una formula essenziale in molte questioni di geometria analitica.
Ricordiamo la seguente denizione.
0.8 Distanza punto-retta 9

Denizione Data una retta r ed un punto P , si denisce distanza punto-retta la


misura del segmento P H , dove H è il piede della normale n condotta dal punto P alla retta
r (vedi g. 2.20) .
Siano y = mx + q l'equazione della retta r e (x0 ; y0 ) le coordinate del punto P ; quindi

l'equazione della retta n, normale per P alla r, sarà: y − y0 = 1/m(x − x0 ). Il punto H sarà
dato dalla risoluzione del seguente sistema:
(
y = mx + q
1
y − y0 = − (x − x0 )
m

Sostituendo la y della prima equazione nella seconda otteniamo:


1
m x + q − y0 = − (x − x0 ) =⇒ m2 x + m q − m y0 + x − x0 = 0 =⇒
m

m y0 − m q + x0
m2 x + x = m y0 − m q + x0 =⇒ x=
1 + m2
Applicando la formula (2) del paragrafo precedente ai punti P e H della retta n, otteniamo
la distanza cercata: d = P H :
r r
x0 + x0 m2 − my0 + mq − x0 1 + m2

my0 − mq + x0 1
d = x0 −

1 + m2 =

1 + m2 1 + m2 m2

r
m(x0 m − y0 + q) 1 + m2 |y0 − (mx0 + q)|
d = =⇒ d= √ (1)
1 + m2 m2 1 + m2
Se la retta r è data in forma implicita ax+by +c = 0 , tenuto conto che m = −a/b e q = −c/b,
sostituendo nella (1) i valori di m e q si ottiene:

|a x0 + b y0 + c|
d= √ ( 2)
a2 + b2

Le ultime formule ottenute saranno utilizzate per determinare le bisettrici di due rette, per
trovare l'area della supercie di un triangolo e per altre applicazioni, come vedremo nei pros-
simi paragra.
10

Esempio 19

Determinare la distanza del punto P (2; 1) dalla retta: 3x + 4y + 2 = 0. Applichiamo la (2)


e otteniamo:
|a x0 + b y0 + c| |6 − 4 + 2| 4
d= √ = √ =
2
a +b 2 9 + 16 5

0.9 Bisettrici di due rette


Date due rette incidenti r : ax + by + c = 0 ed s : a0 x + b0 y + c0 = 0 , determiniamo le
equazioni delle due bisettrici t1 e t2 . Se P (x; y) è un punto generico di una bisettrice allora le

sue distanze dalle rette r ed s dovranno essere uguali :P H = P K . Ricordiamo che le bisettrici
di due rette coincidono con il luogo dei punti del piano equidistanti dalle rette. Applicando
la formula della distanza punto-retta, avremo:

|ax + by + c| |a0 x + b0 y + c0 |
PK = √ ; PH = √ ;
a2 + b2 a0 2 + b0 2

Dalle eguaglianze delle due distanze, eliminando i moduli otteniamo:

ax + by + c a0 x + b0 y + c0
√ = ± √ (1)
a2 + b2 a0 2 + b0 2

che sono le equazioni delle due bisettrici cercate (una si ottiene scegliendo il segno + e l'altra
il segno − ) . Se le rette sono date in forma esplicita, le bisettrici sono date dalle:

y − mx − q y − m0 x − q 0
√ = ± √ (2)
1 + m2 1 + m0 2

Da notare che le bisettrici trovate fanno parte del fascio proprio di rette che ha come rette basi
la r e la s ; inoltre le bisettrici, come sappiamo dalla geometria euclidea, sono tra loro per-
pendicolari. Quest'ultima proprietà può essere dimostrata moltiplicando i coecienti angolari
delle rette trovate; infatti, dopo alcuni passaggi, si trova che questo prodotto vale: mm0 = −1.
0.9 Bisettrici di due rette 11

Esempio 20
√ √
Determinare le bisettrici delle rette 3x − 3y = 0 e 3x − y + 1 = 0 . Applicando la (1)
otteniamo:
√ √
3 − 3y 3x − y + 1 √  √ √ 
√ = ± √ ⇒ 2 3x − 6y = ± 6x − 2 3y + 2 3 ⇒
3+9 3+1
√ √ √ √ √ √
2 3x − 6y − 6x + 2 3y − 2 3 = 0 ; 2 3x − 6y + 6x − 2 3y + 2 3 = 0 ⇒
√  √  √ √  √  √
2 3−3 x+2 3−3 y−2 3=0; 2 3+3 x−2 3+3 y+2 3=0

Queste sono le equazioni delle rette cercate; il prodotto dei loro coecienti angolari è :
√ √
3−3 3+3
√ · √ = −1
3− 3 3+3
Si verica così che le bisettrici sono tra loro perpendicolari.

Osservazione Se le rette sono parallele non si può parlare di bisettrici ma di luogo dei
punti equidistanti dalle due rette. Siano due rette parallele e distinte (vedi g. 2.22 ):

r : ax + by + c = 0 ed s : ax + by + c0 = 0, con c 6= c0
Sia P (x; y) un punto appartenente alla retta t , luogo dei punti equidistanti dalle rette r ed

s . Ci proponiamo di determinare l'equazione della retta t. Imponiamo che le distanze di P


dalla r e dalla s siano uguali:
ax + by + c ax + by + c0
PH = PK = √ =± √
a2 + b2 a2 + b2

Se scegliamo il segno positivo troviamo c = c0 ; assurdo perché contrario all'ipotesi; quindi


prendendo il segno negativo, otteniamo:

ax + by + (c + c0 )/2 = 0

equazione che rappresenta la retta t cercata ( chiaramente parallela alle rette date) .
12

0.10 Area di un triangolo


Dati tre punti non allineati A(x1 ; y1 ), B(x2 ; y2 ) e C(x3 ; y3 ) vogliamo determinare l'area del
triangolo che essi determinano. Ci sono vari modi per risolvere il problema. Per il momento
ne consideriamo due.
i) Si può determinare la misura di un lato e, poi, l'altezza relativa con la formula della distanza
punto-retta. ( vedi xxx Esercizi tipo)
ii) Possiamo utilizzare il valore di un determinante. Si dimostra (vedi para. xxx) che l'area
di un triangolo di vertici A(x1 ; y1 ), B(x2 ; y2 ) e C(x3 ; y3 ) è uguale a :

x1 y1 1
1
(1)

ST = x2 y2 1
2
x3 y3 1
Attenzione Il determinante si dovrà prendere in valore assoluto.

Calcolo del determinante Ricordiamo che il valore di un determinante, per denizione,


si ottiene nel seguente modo:

a b c

D = a1 b1 c1 = ab1 c2 + bc1 a2 + a1 b2 c − a2 b1 c − a1 bc2 − b2 c1 a
a2 b2 c2

Sfruttando le proprietà studiate nel par. xxx , il determinante si può calcolare anche nel
modo seguente: sottraendo la 2a riga dalla 1a e successivamente la 3a dalla 2a si ottiene
il seguente determinante che ha lo stesso valore di quello che compare nella (1) :

x1 − x2 y1 − y2 0
x − x2 y1 − y2
D = x2 − x3 y2 − y3 0 = 1


x2 − x3 y2 − y3
x3 y3 1
Quindi l'area si può ottenere dalla :

1 x1 − x2 y1 − y2
ST =
2 x2 − x3 y2 − y3

Il determinante si può calcolare, comunque, nel modo in cui è previsto dalla denizione.
Il seguente esempio chiarisce il procedimento.

Esempio 21

Determinare l'area del triangolo di vertici A(0; 2), B(4; 1) e C(3; 4).

0 2 1
= 1 (0 + 2 · 3 + 4 · 4 − 3 − 8 − 0) = 11

ST = 4 1 1
3 4 1

2 2

oppure
1 0 − 4 2 − 1 = 1 (12 − 1) = 11

ST =
2 4−3 1−4 2 2
0.11 Ancora un metodo per determinare l'equazione di una retta 13

0.11 Ancora un metodo per determinare l'equazione di una


retta

Vogliamo determinare l'equazione di una retta passante per due punti A(x1 ; y1 ) e B(x2 ; y2 )
, con x1 6= x2 e y1 6= y2 , utilizzando il determinante. Consideriamo la seguente equazione in
xey:


x y 1
(1)

x1 y1 1 = 0

x2 y2 1

che possiamo anche scrivere, sottraendo le righe, come :


x − x1 y − y1 0

x2 − x1 y2 − y1 0 = 0

x y 1

Calcolando il determinante otteniamo:

(x − x1 )(y2 − y1 ) − (x2 − x1 )(y − y1 ) = 0 =⇒

x − x1 y − y1
=
x2 − x1 y2 − y1

che è l'equazione di una retta passante per due punti dati; quindi la (1) è l'equazione di una
retta passante per due punti assegnati.

0.12 Sintesi ed esempi

Possiamo riassumere i seguenti risultati:


14

mm0 = −1 condizione di ortogonalità delle rette


y = mx + q e y = m0 x + q 0

aa0 + bb0 = 0 condizione di ortogonalità delle rette


ax + by + c = 0 e a0 x + b0 y + c0 = 0
q
d= (x2 − x1 )2 + (y2 − y1 )2 distanza di due punti A(x1 ; y1 ) e B(x2 ; y2 )

d = |x2 − x1 | 1 + m2 distanza di due punti A e B , note le loro
ascisse e il coeciente angolare m della
retta per A e B .

distanza di due punti A e B , note le loro


p
d = |y2 − y1 | 1 + 1/m2
ordinate e il coeciente angolare m della
retta per A e B .
ax + by + c a0 x + b0 y + c0
√ = ± √ equazioni delle bisettrici delle rette:
a2 + b2 a0 2 + b0 2
ax + by + c = 0 e a0 x + b0 y + c0 = 0

y − mx − q y − m0 x − q 0
√ = ± √ equazioni delle bisettrici delle rette:
1 + m2 1 + m02
y = mx + q e y = m0 x + q 0

x1 y1 1
1
area della supercie di un triangolo

ST = x2 y2 1
2
x3 y3 1
di vertici A(x1 ; y1 ) , B(x2 ; y2 ) e C(x3 : y3 ).

x y 1
equazione della retta passante per i punti:

x1 y1 1 = 0

x2 y2 1
A(x1 ; y1 ) e B(x2 ; y2 )

0.13 Equazioni di rette con moduli


Consideriamo delle equazioni di primo grado in x e y dove gurino dei moduli; per esempio:
i) y = |x + 2|;
ii) y = x + |x − 1|;

iii) y = |x − 2| + |x + 3|.

Queste sono delle funzioni della variabile x delle quali è possibile disegnare i graci,
sfruttando le nozioni acquisite sulla retta.
i) studiamo il segno di x + 2:
0.13 Equazioni di rette con moduli 15

x + 2 ≥ 0; ⇒ x ≥ −2
zona I se x < −2 avremo x + 2 < 0 ⇒ |x + 2| = −(x + 2)

la funzione y = |x + 2| diventa y = −(x + 2) (s)


la (s) è una semiretta di origine A(−2; 0) con A ∈/ s

zona II se x ≥ −2 avremo x + 2 ≥ 0 ⇒ |x + 2| = x + 2

la funzione y = |x + 2| diventa y = x + 2 (r)


la (r) è una semiretta di origine A(−2; 0) con A ∈ r

Siamo in grado, adesso, di rappresentare la funzione y = |x + 2| in un sistema di


riferimento OXY (ved. g. 2.23). Le rette y = ±(x + 2) hanno coecienti angolari
±1 , come le due semirette s ed r (vedi g 2.23).

ii) y = x + |x − 1| studiamo il segno di x − 1:


x − 1 ≥ 0; ⇒ x≥1

zona I se x < 1 avremo x − 1 < 0 ⇒ |x − 1| = −(x − 1)

la funzione y = x + |x − 1| diventa y = x − (x − 1) = 1 (s)


la (s) è una semiretta orizzontale di origine A(1; 1) con A ∈/ s

zona II se x ≥ 1 avremo x − 1 ≥ 0 ⇒ |x − 1| = x − 1
16

la funzione y = x + |x − 1| diventa y = 2x − 1 (r)


la (r) è una semiretta di origine A(1; 0) con A ∈ r

Siamo in grado, adesso, di rappresentare la funzione y = x + |x − 1| , in un sistema


di riferimento OXY (ved. g. 2.24), che sarà l'insieme delle due semirette : y = 2 e
y = 2x − 1 .

iii) y = |x − 2| + |x + 3| studiamo i segni di x − 2 e x+3

x−2≥0 ⇒ x ≥ 2; x+3≥0 ⇒ x ≥ −3

zona I se x < −3 avremo x − 2 < 0 e x + 3 < 0 =⇒

|x − 2| = −(x − 2) e |x + 3| = −(x + 3)

la funzione y = |x − 2| + |x + 3| diventa y = −2x − 1 (r)


la (r) è una semiretta di origine A(−3; 5) ∈/ r.

zona II se −3 ≤ x < 2 avremo x − 2 < 0 e x + 3 ≥ 0 =⇒

|x − 2| = −(x − 2) e |x + 3| = x + 3

la funzione y = |x − 2| + |x + 3| diventa y = 5 (s)


la (s) è un segmento di estremi A(−3; 5) e B(2; 5) con A ∈ s e B ∈/ s.

zona III se x ≥ 2 avremo x − 2 ≥ 0 e x + 3 > 0 =⇒

|x − 2| = x − 2 e |x + 3| = x + 3

la funzione y = |x − 2| + |x + 3| diventa y = 2x + 1 (t)


la (t) è una semiretta di origine B(2; 5) ∈ t.
0.14 Qualche applicazione dell'equazione della retta in sica 17

Rappresentiamo la funzione y = |x − 2| + |x + 3| in un sistema di riferimento OXY


(vedi g. 2.25).

0.14 Qualche applicazione dell'equazione della retta in sica


i) La legge oraria del moto rettilineo uniforme s = s0 + vt può essere rappresentata nel
piano cartesiano come una retta del tipo y = mx + q ; basta porre m = v , q = s0 , y =
s e x = t ; dove v è il modulo della velocità , s0 è lo spazio iniziale , s è lo spazio e
t è il tempo. Vedi g. 2.26. Da notare che il tempo t ≥ 0.

ii) Possiamo ripetere le stesse considerazioni per la relazione che fornisce la velocità v in
funzione del tempo nel moto rettilineo uniformemente accelerato: v = v0 + at ; a è
l'accelerazione che corrisponde al coeciente angolare, v0 è la velocità al tempo zero.
Nella g. 2.27 sono tracciati i graci della velocità con due diverse accelerazioni.
18

iii) Consideriamo la legge di elasticità di una molla: F~ = −k ~x dove x è l'elongazione


(spostamento dal punto di equilibrio), k è la costante di elasticità della molla ed
F la forza esercitata dalla molla. Consideriamo soltanto i moduli di ~x e di F~ ;
avremo: F = −kx forza esercitata dalla molla Fa = kx forza dell'agente esterno (
equilibrante). Rappresentiamo le due relazioni ( relative alla forza della molla F e a
quella dell'agente esterno Fa ) in due graci (g. 2.28). Con xM indichiamo il valore
dell'elongazione massima; ±k sono i due coecienti angolari.

0.15 Esercizi tipo


1. Disegnare su di un piano cartesiano OXY una retta di data equazione.
x 2 −1
i) 2x + 3y − 4 = 0
y 0 2
E' utile dare dei valori ad y (oppure ad x ) in modo da ottenere valori di x
interi. In questo caso abbiamo posto y = 0 , ottenendo x = 2 e poi y = 2
ottenendo x = −1 (come si vede dalla tabella). Segue la gura relativa.

x y
ii) + = 1 Equazione segmentaria con p = 2 e q = −3. La rappresentazione è
2 −3
immediata.
iii) y = 2x + 3 Equazione in forma esplicita ; è suciente dare alla x dei valori e
determinare le y ; allo scopo compiliamo una tabella:
2. Determinare l'equazione di una retta per due punti assegnati.
i) A(0; 2) e B(0; −2). I punti sono sugli assi; è conveniente la forma segmentaria:
x y x y
+ = 1; =⇒ + = 1; =⇒ x − y − 2 = 0
p q 2 −2
0.15 Esercizi tipo 19

ii) A(0; 2) e B(3; 4). Un punto è sull'asse delle Y ; conviene usare la forma esplicita:

y = mx+q =⇒ y = mx+2 =⇒ 4 = 3m+2 =⇒ m = 2/3 =⇒ y = 2/3 x+2

iii) A(−2; 3) e B(3; −1)


10 metodo Imponiamo il passaggio della retta y = mx + q per i punti dati:

  m = −4

3 = −2m + q 4 5
=⇒ m=− =⇒ 7 =⇒
−1 = 3m + q 5  q=

5
4 7
y =− x+ =⇒ 4x + 5y − 7 = 0
5 5
20 metodo Applichiamo l'equazione della retta per due punti:
x − x1 y − y1 x+2 y−3
= =⇒ = =⇒ 4x + 5y − 7 = 0
x2 − x1 y 2 − y1 3+2 −1 − 3

30 metodo Applichiamo l'equazione della retta per 2 punti con il determinante:



x y 1 x y 1

x1 y1 1 = 0 =⇒ −2 3 1 = 0 =⇒ 4x + 5y − 7 = 0

x2 y2 1 3 −1 1

40 metodo Applichiamo l'equazione del fascio di centro A(−2; 3) :


y − 3 = m(x + 2) e imponiamo il passaggio per B(3; −1)

−1 − 3 = m(3 + 2) =⇒ −4 = 5m =⇒ m = −4/5 =⇒

4x + 5y − 7 = 0

3. Determinare l'asse di un segmento di estremi A, e B .


20

i) A(2; 3) B(2; 5)  
x1 + x2 y1 + y2
M sia il punto medio del segmento AB ; M ; = M (2; 4)
2 2
L'asse è normale al segmento e passa per M ; quindi la sua equazione sarà y = 4
(vedi gura seguente).

ii) A(2; 4) B(−4; 2)


Il punto medio del segmento A e B è M (−1; 3), il coeciente angolare m0 della
retta AB è:
y2 − y1 2−4 1
m0 = = =
x2 − x1 −4 − 2 3
Essendo l'asse normale al segmento AB , il suo coeciente angolare m sarà tale
che mm0 = −1 ; quindi m = −3. L'asse cercato appartiene al fascio proprio di
centro M ed ha il coeciente angolare uguale a −3 :
y − y0 = m(x − x0 ) =⇒ y − 3 = −3 (x + 1) =⇒ y = −3 (a)

iii) A(2; 4) B(−4; 2)


Possiamo determinare l'equazione dell'asse del segmento utilizzando la denizione,
cioè: l'asse di un segmento è il luogo dei punti P del piano, equidistanti dai suoi
estremi. Sia P (x; y) un punto generico dell'asse, allora dovrà essere: AP = BP
e quindi: p p
(x − 2)2 + (y − 4)2 = (x + 4)2 + (y − 2)2 =⇒
x2 − 4x + 4 + y 2 − 8y + 16 = x2 + 8x + 16 + y 2 − 4y + 4 =⇒ y = −3x

4. Determinare una particolare retta appartenente ad un fascio proprio


Sia il fascio proprio di centro P (2; 3) : y − 3 = m(x − 2) (1)
i) Determinare le rette del fascio parallele agli assi cartesiani.
Le rette parallele agli assi sono del tipo: x = k (parallela all'asse delle Y ) e
0.15 Esercizi tipo 21

y = p (parallela all'asse delle X ).


Quindi x = 2 parallela all'asse delle Y
y=3 parallela all'asse delle X .
ii) Determinare le rette del fascio, rispettivamente, parallela e perpendicolare alla retta
di equazione: 3x + 5y − 1 = 0.
Il coeciente angolare della retta data è : m = −3/5 ; quindi la parallela sarà:
3
y − 3 = − (x − 2) =⇒ 3x + 5y − 21 = 0
5
La retta normale (equivalente di perpendicolare) dovrà avere il coeciente angolare
m = 5/3; quindi la retta cercata avrà equazione:
5
y − 3 = (x − 2) =⇒ 5x − 3y − 1 = 0
3
iii) Determinare la retta del fascio che dista 2 dal punto A(0; −2)
Scriviamo il fascio in forma implicita e, dopo, applichiamo la formula della distanza
punto-retta:
mx − y + 3 − 2m = 0
|ax0 + by0 + c| |m · 0 − (−2) + 3 − 2m| | − 2m + 5|
d= √ = √ = √ =2
a2 + b2 m2 + 1 m2 + 1
Elevando al quadrato ed eliminando il denominatore si ottiene:
21
4m2 + 25 − 20m = 4(m2 + 1) =⇒ 25 − 20m − 4 = 0; m=
20
Notare che l'equazione di secondo grado in m si è abbassata di grado ed ha dato,
quindi, una sola soluzione ; in questo caso si dice che una soluzione è andata
all' innito. Una retta che soddisfa la condizione è pertanto x = 2 (r), l'altra
è la retta del fascio con coeciente angolare m = 21/20 (s). La seguente gura
chiarisce quanto aermato.

iiii) Determinare le rette del fascio di centro


P (2; 3) che con gli assi cartesiani formano
un triangolo di area uguale a 3/2 .
In gura il triangolo ha vertici A, B, ed O . Determiniamo le coordinate di A e
B intersecando la retta generica del fascio con gli assi cartesiani :

y − 3 = m (x − 2) =⇒ y = mx − 2m + 3
22

 
x=0 x=0
=⇒ =⇒ A(0 ; −2m + 3)
y = mx − 2m + 3 y = −2m + 3

(

y=0 y=0 
2m − 3

=⇒ 2m − 3 =⇒ B ;0
y = mx − 2m + 3 x= m
m
L'area del triangolo si può determinare dividendo per due il prodotto dei cateti :
BO · OA |xB | · |yA | |2m − 3| · | − 2m + 3| (2m − 3)2
ST = = = = =
2 2 2|m| 2|m|

4m2 − 12m + 9 3
= = =⇒ 4m2 − 12m + 9 = 3 |m|
2|m| 2
Se m > 0 allora sarà |m| = m e la precedente equazione diventa : 4m2 − 15m +
9 = 0 che ha soluzioni m1 = 3/4 e m2 = 3.
Queste soluzioni sostituite nell'equazione del fascio danno le rette cercate:
3 3
y = mx − 2m + 3 r : y = x − 2 · + 3 =⇒ 3x − 4y + 6 = 0
4 4
s : y = 3x − 6 + 3 =⇒ 3x − y − 3 = 0
I punti di intersezione con gli assi sono : A1 (0; 3/2), B1 (−2; 0), A2 (0; −3), B2 (1; 0)

Se m < 0 allora |m| = −m e l'equazione precedente diventa:

4m2 − 9m + 9 = 0

che non ha soluzioni reali.


0.16 Esercizi retta 23

0.16 Esercizi retta


Equazione della retta

Determinare l'equazione delle rette passanti per le coppie di punti assegnati


   
1 2 1
1. A ; B 0; 2x − 3y + 1 = 0
2 3 2
 
1
2. A (0; 0) B 1; x − 4y = 0
4
 
1 1
3. A (1; 1) B ; x−y =0
2 2
   
1 1 1
4. A 0; B − ; x−y =0
2 5 3
5. A (0; 2) B (0; −4) x=0
 
1
6. A ;2 B (3; 2) y=2
2
 √  √
7. A (0; 0) B 1; −3 2 6x + 2y = 0
 √  √ √  √ √
8. A 0; 3 B 2; 2 + 3 2x − y + 3=0
 
1 5
9. A ;− B (−2; 1) x+y+1=0
4 4
 
1 11
10. A ;− B (2; −2) x−y−4=0
3 3

Disegnare le seguenti rette, dopo aver trasformato le relative equazioni in


forma segmentaria.

Esempio
Data l'equazione x + 6y − 2 = 0, si porta il termine noto al secondo membro: x + 6y = 2
e si divide per 2 ottenendo:
x x y 1
+ 3y = 1 ⇒ + =1 ⇒ p=2 e q=
2 2 1/3 3

11. 2x − y + 4 = 0 ; 2x + y − 2 = 0 ;

12. 3x − 4y − 12 = 0 ; 4x + y − 4 = 0 ;

13. y = 3x + 6 ; y = −4x + 2 ;
24

2 1 5
14. y = − x − 2 ; y= x− ;
3 2 2
15. −2x + y − 2 = 0 ; x−y−2=0;

Determinare il coeciente angolare delle rette passanti per le coppie di punti


assegnati.

Esempio
Dati i punti A(3; −2) e B(5; −6), per determinare il coeciente angolare della retta, è
suciente applicare la seguente relazione:
y2 − y 1 −6 + 2
m= =⇒ m= = −2
x2 − x1 5−3

16. A(2 ; 2) B(−1 ; 2) m=0


2
17. A(3 ; −2) B(−2 ; −4) m=
5
   
1 3 3 1
18. A ; B ;− m = −5
2 4 4 2
19. A(3 ; 1) B(3 ; 2) ¬∃ m
√ √ √ √
20. A( 2 ; 3 − 1) B(1 ; 3) m = −( 1 + 2)

√ √ 4+ 2
21. A( 1+ 2 ; 2+2 2) B(1 ; 1) m=
2

Individuare tra le seguenti coppie di rette quelle parallele.

22. 2x − y − 1 = 0 ; 4x − 2y + 3 = 0 ;

23. y = −x + 6; ; 2x − 2y + 1 = 0;
1
24. y = − x + 5 ; x + 4y + 1 = 0 ;
4
25. x = 0 ; ; y=4;

26. x = 2y − 3 ; ; y = −2x + 1 ;

27. x + 2 = 4y ; 2x − 8y + 3 = 0 ;
1
28. y = x + 2; y = −3x ;
3
0.16 Esercizi retta 25

√ √
29. x − 2y = 0; y = − 2x + 1 ;
√ √ √ √
30. 2x + 3y + 1 = 0 ; 6x + 3y + 3 = 0 ;
√ √ √ √ √
31. (1 + 2)x + 3 + 1 = 2y; 2x + (2 + 2)y − 3 = 0 ;

Stabilire se le seguenti coppie di rette sono incidenti, parallele o coincidenti.

32. y = 2x + 2 ; y = 2x + 1 ;
1 1
33. 2x + y − 1 = 0 ; x+ y− =0;
2 2
34. x − y + 2 = 0 ; x+y+2=0;

35. x = 2 ; y=0;
√ √ √
36. x − 2 y + 2 = 0 ; 2 x − 2y + 2 = 0 ;

37. x + 2y = 0 ; 2x − 3y + 1 = 0 ;

38. y = −x − 1 ; y =x+2;
√ √
39. 3x + 3y = 0 ; y = −x ;

40. x + 3y − 1 = 0 ; 2x + 6y − 1 = 0 ;

41. x + 2y + 2 = 0 ; x − 2y − 1 = 0 ;

42. y = 2x + 3 ; 4x − 2y + 6 = 0 ;
√ √
43. 2x + y − 1 = 0 ; x − 2y + 1 = 0 ;

44. y = 2x + 4 ; y = 2x + 3 ;

45. 3x − 4y + 1 = 0 ; 3x − 4y + 2 = 0 ;

Stabilire quale retta, tra le seguenti coppie, forma l'angolo maggiore con il
semiasse positivo delle X .

Esempio 1
Siano le rette r: x − 4y + 4 = 0 ed s : 2x + y − 2 = 0.
I coecienti angolari sono mr = 1/4 e ms = 2 , quindi:
mr > 0 ⇒ r è crescente ⇒ cr è acuto
α = x

ms < 0 ⇒ s è decrescente ⇒ cs è ottuso


β = x

La retta s forma con il semiasse positivo delle X un angolo maggiore di quello di r.


Esempio 2
26

Siano le rette r : x + y = 0 ed s : x + 2y = 0.
I coecienti angolari sono mr = 1 e ms = 1/2 quindi:

mr < 0 ⇒ r è decrescente ⇒ cr è ottuso


α = x

ms < 0 ⇒ s è decrescente ⇒ cs è ottuso


β = x

ms > mr ⇒ β = x
cs > α = x
cr

Nota Se ms e mr sono concordi allora avremo:


mr > ms ⇒ α = x
cr > β = x
cs

se ms e mr sono discordi allora l'angolo maggiore sarà quello della retta con coeciente
angolare negativo.

46. r : 2x − 3y = 0 ; s : x + y − 1 = 0; s

47. r : x + 2y = 0 ; s : 2x + y + 2 = 0 ; r

48. r : x − y − 1 = 0 ; s : x − 2y − 1 = 0 ; r
√ √
49. r : 2x + y − 1 = 0; s : x + 2y + 1 = 0; s
√ √
50. r : 2x − 3 y = 0 ; s : x − 3y + 2 = 0; r

51. r : y = 2x − 4 ; s : y = −2x − 4 ; s

52. r : x+3y −1 = 0 ; s : x+2y +3y = 0 ; r

53. r : x + y + 1 = 0 ; s : 2x + 4y − 1 = 0 ; s

54. r : 3x − y − 2 = 0 ; s : y = 2x + 3 ; r
0.16 Esercizi retta 27

55. r : y = −2x + 4 ; s : y = −3x + 1 ; r

Determinare il punto d'intersezione delle seguenti coppie di rette.


Suggerimento Si deve risolvere il sistema costituito dalle due equazioni con uno dei
metodi già studiati. Si consiglia il metodo di riduzione; tranne i casi in cui le equazioni
siano date in forma esplicita e, in questo caso, conviene applicare il metodo del confronto.

 
1
56. x − 2y − 2 = 0 ; 4x + 2y − 3 = 0 ; 1;−
2

57. x + 4y = 0 ; 2x + 2y = 0; (0 ; 0)

58. x − 2y + 8 = 0 ; x − y + 5 = 0; (− 2 ; 3)
√ √ √ √ √ √ 
59. 2 x−y−2+ 3 = 0 ; x−y+ 3− 2 = 0 ; 2; 3
 
1 1
60. 6x − 6y − 1 = 0 ; 2x − 6y + 1 = 0 ; ;
2 3

61. y = 3x + 1 ; y = 4x ; (1; 4)
 
1 5
62. y = 2x+3 ; y = −2x+2 ; − ;
4 2
 
1
63. 2y−4 = 2x+1 ; 4y−8 = −2x−1 ; − ;2
2
 
1 1
64. 4x−4y+3 = 0 ; x−2y+1 = 0 ; − ;
2 4
√ √ √ √ √ √ √ 
65. 2x−y+ 3−3−2 2 = 0 ; 2x−y+ 3− 2−3 = 0 ; 2 + 1; 3 − 1
√ √ √ 
66. x+y+1− 2 = 0 ; 2x−y+2+ 2 = 0 ; −1 ; 2
 
2 3
67. 5x−5y+1 = 0 ; 10x+5y−7 = 0 ; ;
5 5

Equazione della retta

Determinare l'equazione del fascio proprio di rette di centro il punto P.


68. P (1; 2) P ( 0; 0) P (2 ; 3 ) P( 2; 0)
28

√ √ √ √
69. P (1 − 2; 2) P (−2 ; −1 − 2) P (− 3 ; −3)

Tra le rette del fascio di centro P (−2 ; 3) , determinare quella tale che:

70. passi per A(− 2 ; 0 ) x = −2

71. passi per B( 2 ; 3 ) y=3

72. passi per C( 1 ; −2 ) 5x + 3y + 1 = 0


√ √ √ √ √
73. passi per D( 2 ; 2) (3 − 2) x + ( 2 + 2) y − 5 2 = 0
√ √ √
74. passi per E( 1 ; − 3 ) (3 + 3) x + 3 y + 2 3 − 3 = 0

75. abbia coeciente angolare m = 2 y = 2x + 7


1
76. abbia coeciente angolare m = x − 2y + 8 = 0
2
77. abbia coeciente angolare m = 0 y=3

78. non abbia coeciente angolare x = −2

79. formi con il semiasse positivo delle X un angolo di 450 y =x+5


nota dal signicato geometrico del coeciente angolare si desume facilmente che m = 1
80. formi con il semiasse positivo delle X un angolo di 1350 y = −x + 1
nota dal seguente disegno si desume facilmente che m = −1

√ √
81. formi con il semiasse positivo delle X un angolo di 300 3 x − 3y + 2 3 + 9 = 0
nota osservando la gura 1 si desume:√ BC = 1/2 AC e, applicando il teorema di Pita-
gora al triangolo ABC si ha: √ AB = 3/2 AC . Sfruttando la denizione di coeciente
BC 3
angolare si ha: m = =
AB 3
0.16 Esercizi retta 29

√ √
82. formi con il semiasse positivo delle X un angolo di 600 3 x −√y + 2 3 + 3 = 0
1 3
nota osservando la gura 2 si desume: AB = AC e BC = AC ⇒
2 2
BC √
m= = 3
AB
√ √
83. formi con il semiasse positivo delle X un angolo di 1500 3 x + 3y + 2 3 − 9 = 0
√ √
84. formi con il semiasse positivo delle X un angolo di 1200 3x + y + 2 3 − 3 = 0

Stabilire se le seguenti coppie di rette sono perpendicolari


√ √
85. 2x − y + 1 = 0; x+ 2y + 1 = 0;
√ √
86. 2x + y = 0; x + 2y − 2 = 0;

87. x − 4y − 2 = 0 ; 4x + y − 1 = 0 ;
1
88. y = 4x − 1 ; y= x + 2;
4
89. y = x + 2 ; y = −x + 2 ;

90. x − 2 = 0 ; y = 4;

91. y − 2 = 0 ; y = x + 1;
√ √
92. 3x + 3 y = 0 ; 3 x − 3y − 1 = 0 ;

93. x + by − 2 = 0 ; bx − y + 1 = 0 ; ∀b∈ <

94. y = mx + 2 ; x + my + 1 = 0 ; ∀m∈ <

Esercizi sui fasci di rette

95. Determinare la retta passante per P ( 1 ; −2 ) e parallela alla y = −2x+1 . y = −2x


nota si scrive il fascio improprio y = −2x + q e si impone il passaggio per P ( 1 ; −2 ) .
96. Scrivere la retta passante per P ( −2 ; −1 ) e perpendicolare all'asse delle X . x = −2

97. Scrivere la retta passante per P ( 1 ; 2 ) e perpendicolare all'asse delle Y . y=2

98. Scrivere la retta passante per P ( −1 ; −1 ) e perpendicolare alla y = 2x+2 . x + 2y + 3 = 0


99. Determinare l'equazione della retta passante per P ( 1 ; 1 ) e per il punto d'intersezione
delle rette di equazione: x − y + 2 = 0 e x + y + 4 = 0. x − 2y + 1 = 0
nota: tra i possibili metodi che si possono applicare, consideriamo il seguente: si scrive
il fascio delle rette date come combinazione lineare
x − y + 2 + λ (x + y + 4) = 0

e si impone il passaggio di P ( 1 ; 1 ) per questo fascio, trovando così λ .


30

100. Determinare l'equazione della retta passante per P ( 2 ; −1 ) e per il punto d'intersezione
delle rette di equazione: 2x + y − 1 = 0 e x + 2y − 2 = 0. x+y−1=0
101. Dato il fascio di rette x(2λ + 1) + y(λ − 1) − 2 λ = 0 determinare:
1) le rette basi; x − y = 0 ; 2x + y − 2 = 0
2) il centro del fascio; ( 2/3 ; 2/3 )
3) la retta passante per O( 0 ; 0 ); x−y =0
4) la retta passante per A( −1 ; 2 ) ; 4x + 5y − 6 = 0
5) la retta con coeciente angolare m = −2 ; 2x + y − 2 = 0
6) la retta con coeciente angolare m = −1 ; 3x + 3y − 4 = 0
nota: per risolvere il punto 1) : si mette a fattor comune λ , cioè λ(2x+y−2)+x−y = 0
e si ottengono le rette basi;
per risolvere il punto 5) si osserva che la retta cercata è una delle rette basi.
102. Dato il fascio di rette y + λ (x − y + 1) = 0 , determinare:
1) le rette basi; y = 0; x − y + 1 = 0
2) il centro del fascio; ( −1 ; 0 )
3) la retta parallela all'asse delle Y ; x = −1
4) le equazioni delle rette che con gli assi determinano un triangolo di area 1;
y = 2x + 2 ; y = −2x − 2
nota per il punto 4) conviene disegnare, su di un sistema di riferimento, due rette
uscenti dal centro del fascio che intersecano l'asse Y . Anché le aree dei triangoli
rettangoli P OA e P BO siano uguali ad 1 , i cateti OA e BO debbono misurare 2
dato che P O = 1 . Da queste considerazioni si desume che le coordinate di A e B
debbono essere, rispettivamente, ( 0 ; 2 ) e ( 0 ; −2 ) . Le rette del fascio cercate sono
quelle passanti per A e per B .

103. Dato il fascio di rette x(λ + 1) + y(λ + 1) − 2 = 0 , dopo averne determinato la natura,
determinare:
1) il coeciente angolare delle rette del fascio; m = −1
2) le equazioni delle rette basi; x + y = 0; x + y − 2 = 0
3) l'equazione della retta del fascio passante per l'origine; x+y =0
4) le equazioni delle rette del fascio che con gli assi formano un triangolo di area 2;
x + y + 2 = 0; x + y = 0
nota per il punto 4) le equazioni cercate si trovano facilmente, dopo aver osservato la
seguente gura.
0.16 Esercizi retta 31

104. Dato il fascio di rette x(2λ + 1) + y − λ = 0 , determinare:


1) il coeciente angolare delle rette del fascio in funzione di λ; m = −(2λ + 1)
2) le equazioni delle rette basi; 2x − 1 = 0 ; x + y − 2 = 0
3) il centro del fascio; (1/2 ; 1/2)
4) la retta del fascio parallela alla y = 2x+1 ; 4x − 2y − 3 = 0

105. Dato il fascio di rette x(λ − 2) − y(λ + 1) − 1 = 0 , determinare:


λ−2
1) il coeciente angolare delle rette del fascio in funzione di λ ; m=
λ+1
2) le equazioni delle rette basi; x − y = 0 ; 2x + y + 1 = 0
 
1 1
3) il centro del fascio; − ;−
3 3
4) le equazioni delle rette del fascio parallele agli assi; 3x + 1 = 0 ; 3y + 1 = 0
5) l'equazione della retta del fascio passante per il punto P ( 3 ; 0 ) ; x − 10y − 3 = 0

106. Dato il fascio di rette x(λ + 2) + y(λ − 1) + 1 − 2λ = 0 , determinare:


1) le equazioni delle rette basi; x + y − 2 = 0 ; 2x − y + 1 = 0
2) il centro del fascio; ( 1/3 ; 5/3 )
3) la retta del fascio perpendicolare alla y = 3x ; 3x + 9y − 16 = 0
4) le rette del fascio che formano
√ con
√ gli assi√ un triangolo
√ di
√ area√2 ;
x( 7 ± 4 2) + y( 7 ∓ 2 2) + 2( 2 ∓ 7) = 0 ; 25x + y − 10 = 0

107. Dato il fascio di rette 2λx − 2y + λ − 2 = 0 , determinare:


1) le equazioni delle rette basi; 2x + 1 = 0 ; y + 1 = 0
2) l'equazione della retta r del fascio passante per l'origine; 2x − y = 0
3) le equazioni delle rette, non appartenenti al fascio, parallele alla r del punto 2), che
formino con gli assi un triangolo di area 4 ; 2x − y ± 4 = 0

108. Siano r ed s le rette basi di un fascio ( r : x − 4y + 1 = 0 ; s : 2x + y − 1 = 0 ; )


determinare :
1) l'equazioni del fascio; x(2λ + 1) + y(λ − 4) + 1 − λ = 0
2) l'equazione della retta del fascio passante per A( 1 ; 1 ) ; x−y =0
3) la retta del fascio che forma con i semiassi positivi un triangolo di area 2/9 ;
3x + 3y − 2 = 0
32

109. Siano r ed s le rette basi di un fascio ( r : x + y = 0 ; s : x − 2 = 0 ; ) determinare :


1) l'equazione del fascio; x(λ + 1) + λy − 2 = 0
2) la retta del fascio parallela alla x−y+1 = 0 ; x−y−4=0
3) la retta del fascio che con i semiassi positivi formi un triangolo di area 1; 2x + y − 2 = 0
110. Dato il fascio di rette x(λ − 1) + y(λ + 1) + 1 + λ = 0 , determinare:
1) le equazioni delle rette basi; x − y − 1 = 0; x + y + 1 = 0
2) il centro del fascio; ( 0 ; −1 )
3) la retta del fascio che forma un angolo di 30 con il semiasse positivo
0
√ delle X ;
3x − 3y − 3 = 0

111. Determinare il vertice D del parallelogramma ABCD le cui coordinate dei vertici sono:
A( 0 ; 2 ), B( −2 ; 0 ) e C( 0 ; −1 ) : D( 2 ; 1 )
nota: dopo aver determinato i coecienti angolari mAB e mBC delle rette passanti,
rispettivamente, per AB e per BC , si scrivono le equazioni delle rette: r passante per
A con coeciente angolare mBC ed s, passante per C con coeciente angolare mAB .
L'intersezione delle rette r ed s fornisce il punto D .
112. Determinare il vertice B e D del parallelogramma ABCD , noti i vertici A( −2 ; 2 ),
C( 4 ; −2 ) e i coecienti angolari dei lati: m1 = 1/2 e m2 =−1 ;   
8 8 2 8
B ;− ;D − ;
3 3 3 3
113. Determinare i vertici A, B, C e D di un rombo di cui si conoscono le equazioni delle
diagonali 2x − y − 3 = 0 e x + 2y + 6 = 0 e l'equazione di un lato x − y = 0 ;
A( 3 ; 3 ) , B( −2 ; −2 ) , C( −3 ; −9 ) , D( 2 ; −4 )

114. Determinare il vertice A, B, C e D di un rombo di cui si conoscono le equazioni delle


diagonali x = 0 e y = 0 e l'equazione di un lato y = 2x − 4 ;
A( 0 ; −4 ) , B( 2 ; 0 ) , C( 0 ; 4 ) , D( −2 ; 0 )

115. Determinare le coordinate del centro e la misura del raggio della circonferenza passante√
per i punti A( 2 ; 2 ), B( 0 ; 2 ) e C( −2 ; 0 ) ; O0 ( 1 ; −1 ) ; r = 10
nota CB e BA sono corde della circonferenza e sappiamo dalla geometria che i loro assi
passano per il centro. Si determinano i punti medi delle corde M ed N , il coeciente
angolare della retta CB e, quindi, le equazioni dei due assi. Dall'intersezione degli assi
si determinano le coordinate del centro O 0 . La distanza O 0 B è la misura del raggio.
Determinare le coordinate del centro e la misura del raggio della circonferenza
passante per i punti A, B e C :
√ ! √ !
3 1 3 1
116. A ; , B( 0 ; 1 ) , C − ;− O 0( 0 ; 0 ) ; r = 1
2 2 2 2

117. A( 0 ; 1 ) , B( 1 ; 1 + 3 ) , C( 2 ; 3 ) O 0( 2 ; 1 ) ; r = 2

118. A( 0 ; 1 ) , B( 0 ; 5 ) , C( 1 + 3 ; 2 ) O 0( 1 ; 3 ) ; r = 2
√ √ √
119. A( 0 ; 5−1 ) , B( 2 2 ; 0 ) , C( −2 2 ; 0 ) O 0 ( 2 ; −1 ) ; r = 3
0.16 Esercizi retta 33

√ √
120. A( 0 ; 2 ) , B( 2 ; 0 ) , C( 2+ 2 ; 2+ 2 ) O 0( 2 ; 2 ) ; r = 2

Distanza punto-punto e distanza punto-retta

Calcolare le distanze tra le seguenti coppie di punti, di cui si conoscono una sola
coordinata ed il coeciente angolare della retta che li unisce.

121. A( 2 ; yA ) ; B( 1 ; yB ) ; m = 2 ; d= 5

nota è suciente applicare la relazione: d = | x2 − x1 | 1 + m2

   
1 1
122. A − ; yA ;B ; yB ; m = 3; d= 10
2 2

123. A( 3 ; yA ) ; B( −2 ; yB ) ; m = −2 ; d=5 5
4√
124. A( xA ; 2 ) ; B( xB ; −2 ) ; m = 3 ; d= 10
3

125. A( xA ; −2 ) ; B( xB ; 1 ) ; m = −3 ; d = 10

126. A( xA ; 0 ) ; B( xB ; −2 ) ; m = 2 ; d= 5

Determinare la distanza tra il punto A e la retta data


6√
127. A( 2 ; −1 ) ; 2x−y+1 = 0 d= 5
5
|a x0 + b y0 + c|
nota è suciente applicare la relazione: d = √
a2 + b2
9√
128. A( −2 ; 3 ) ; y = x−4 d= 2
2
5√
 
1 3
129. A ;− ; x+4y = 0 d= 17
2 4 34
4√
130. A( 0 ; 0 ) ; 2x−3y−4 = 0 d= 13
13
34

131. A( −4 ; 3 ) ; x+y+1 = 0 d=0


√ √
132. A( 2 ; 2); x+y = 0 d=2

√ √ √ 3+ 3
133. A( 2 ; − 3 ) ; y= 2 x−1 d=
3

3 10
134. A( 0 ; −1 ) ; y = −3x+2 d=
10

3 2
135. A( −2 ; 3 ) ; y = −x−2 d=
2
  √
1 1 1 1 5
136. A ; ; y= x+ d=
2 3 2 3 10

137. Determinare le misure delle 3 altezze del triangolo di vertici A( −1 ; 0 ) , B( 0 ; −1 ) e C( 2 ; 1 ).


√ √ 2√
2 2; 2; 10
5
Determinare l'area del triangolo di vertici A , B , e C.
5
138. A( 0 ; 1 ) , B( 2 ; 0 ) e C( 3 ; 2 ) AT =
2
33
139. A( −2 ; −1 ) , B( 4 ; −2 ) e C( 1 ; 4 ) AT =
2
15
140. A( 0 ; 0 ) , B( 1 ; 4 ) e C( 4 ; 1 ) AT =
2
141. A( −2 ; −2) , B( 2 ; −2 ) e C( 0 ; 2 ) AT = 8

Determinare l'area del quadrilatero di vertici A, B, C e D.


142. A( −2 ; 3 ) , B( −1 ; −2 ) , C( 4 ; −1 ) e D( 3 ; 4 ) AQ = 30

51
143. A( −2 ; −3 ) , B( 4 ; −3 ) , C( 2 ; 4 ) e D( −1 ; 1 ) AQ =
2
7
144. A( −2 ; 1 ) , B( 3 ; 1 ) , C( 2 ; 2 ) e D( 0 ; 2 ) AQ =
2

Determinare le bisettrici delle seguenti coppie di rette


145. 2x−y+1 = 0 ; x−2y−2 = 0 ; x + y + 3 = 0 ; 3x − 3y − 1 = 0

146. 3x−4y−2 = 0 ; 4x+3y+1 = 0 ; x + 7y + 3 = 0 ; 7x − y − 1 = 0


√ √ √
147. y = 2x+4 ; y = −3x ; (2 2 ± 3)x + (1 ∓ 2)y + 4 2 = 0

148. y = 2 ; x = 4; x + y − 6 = 0; x − y − 2 = 0
√ √ √ √
149. x+y = 0 ; x+2y = 0 ; ( 5 ± 2)x + ( 5 ± 2 2)y = 0
0.16 Esercizi retta 35

150. x+y = 0 ; x−y = 0 ; x = 0; y = 0

Area del triangolo con il determinante

Determinare l'area del triangolo di vertici A, B, e C.

151. A( −2 ; 3 ) , B( −1 ; 0 ) , C( 2 ; 5 ) AT = 7
√ √ √
√ √ √ √ 2 2+ 3+3 6−2
152. A( 2 ; 3 ) , B( − 2 ; 2 ) , C( 1 ; − 3 ) AT =
2
19
153. A( −2 ; 1 ) , B( −1 ; −2 ) , C( 4 ; 2 ) AT =
2

Determinare l'area del quadrilatero di vertici A, B, C e D.


154. A( −4 ; 2 ) , B( −3 ; −1 ) , C( 2 ; 1 ) , D( 1 ; 4 ) AQ = 17
61
155. A( 1 ; 6 ) , B( −2 ; −1 ) , C( 4 ; −1 ) , D( 5 ; 3 ) AQ =
2
156. Determinare l'area del pentagono di vertici A( −1 ; 4 ) , B( −2 ; −2 ) , C( 2 ; −1 ) , D( 4 ; 2 ) ,
55
E( 3 ; 5 ). AP =
2

Rette con moduli

Disegnare le seguenti funzioni:


157. y = | 2x − 1 |
158. y = | − 2x |
159. y = | x + 2 |
160. y = | x | + 1
161. y = | 2x | − 1

1
162. y = − x − 2
2
163. y = 1 − | 3x |
164. y = 2 + | 2x |
36

165. y = | x − 1 | + | x − 2 |
166. y = | 3x + 1 |
167. y = | 2x | + | x |
168. y = |, x + 2 | − | 2x |

Determinare i punti di intersezione delle seguenti funzioni:


 
1 7
169. y = | x − 2 | − | x + 1 | ; y = x + | 2x + 2 | ; ( −5 ; 3 ) ; − ;
5 5
170. y = −2x + | x | ; y = | x − 2 | − | 2x + 4 | ;

171. y = 2x + | x − 1 | ; y = | 2x | + x − 1 ; ∀(x; y) : x ≥ 1 e y = 3x − 1

172. y = | x | ; y = x+|x−2|; ( −2 ; 2 ) ; ( 2 ; 2 )
 
1 11
173. y = | 2x − 4 | − x ; y = 2+|x−3|; − ;
2 2
 
1 10 17
174. y = x − 4 + | x |;

y = x + | x − 1 |; ;
2 3 3
175. y = 2x + | x − 2 | ; y = 4 − | x |; (1; 3)
 
4
176. y = x − | x + 2 | ; y = 2x + | x + 2 | ; ( −4 ; −6 ) ; − ; −2
3
177. y = | x | + | x − 1 | ; y = | x − 2 | − 2;

178. y = 2 + | 2x | ; y = | x + 1 | − x;

Esercizi sui triangoli


Del triangolo di vertici A( 0 ; 2 ) , B( 3 ; 1 ) e C( 2 ; 4 ) determinare:
 
5 7
179. il baricentro ; G ;
3 3
 
3 5
180. l'ortocentro; H ;
2 2
√ √ !
1+ 5 7− 5
181. l'incentro; I ;
2 2
 
7 9
182. il circocentro; O 0
;
4 4
0.16 Esercizi retta 37

nota si ricordi che il baricentro di un triangolo è il punto d 'intersezione delle mediane,


l'ortocentro è il punto d'intersezione delle altezze, l'incentro, centro della circonferen-
za inscritta, coincide con il punto d'intersezione delle bisettrici e il circocentro, centro
della circonferenza circoscritta, coincide con il punto d'intersezione degli assi dei lati.

Del triangolo di vertici A( 2 ; 0 ) , B( 1 ; 3) e O( 0 ; 0 ) determinare:
√ !
3
183. il baricentro ; G 1;
3
√ !
3
184. l'ortocentro; H 1;
3
√ !
3
185. l'incentro; I 1;
3
√ !
3
186. il circocentro; O 0
1;
3

Del triangolo di vertici A( −2 ; 0 ) , B( 2 ; 0 ) e C( 0 ; 4 ) determinare:


 
4
187. il baricentro ; G 0;
3
188. l'ortocentro; H (0; 1)
 √ 
189. l'incentro; I 0; 5 − 1
 
3
190. il circocentro; O 0
0;
2

Del triangolo di vertici A( −2 ; 2 ) , B( 2 ; −2 ) e C( 4 ; 4 ) determinare:


 
4 4
191. il baricentro ; G ;
3 3
192. l'ortocentro; H (1; 1)
√ √ 
193. l'incentro; I 5 − 1; 5 − 1
 
3 3
194. il circocentro; O 0
;
2 2

Esercizi sui luoghi


Determinare il luogo dei punti P(x; y ) del piano che soddisfano la seguente
proprietà:
38

195. siano equidistanti dai punti A( −2 ; 1 ) e B( 4 ; 2 ) ; 12x + 2y − 15 = 0


1
196. siano equidistanti da un punto sso F ( 0 ; 2 ) e dalla retta y = −2 ; y = x2
8
197. siano equidistanti da un punto sso F ( 0 ; 1 ) e dalla retta y+x = 0 ; x2 + y 2 − 2xy − 4y + 2 = 0
√ x2
198. la somma delle distanze dai due punti ssi F1 ( −2 ; 0 ) e F2 ( 2 ; 0 ) sia 2 5 ; + y2 = 0
5
199. abbiano distanza uguale a 2 dal punto C( −2 ; 2 ) ; x2 + y 2 + 4x − 4y + 4 = 0

200. siano equidistanti dagli assi cartesiani; x±y =0


2
201. il prodotto delle sue coordinate sia uguale a 2; y=
x
x2 y 2
202. la dierenza delle distanze da due punti ssi F1 ( −3 ; 0 ) e F2 ( 3 ; 0 ) sia 4; − =1
4 5
√ √ x2
203. la dierenza delle distanze da due punti ssi F1 ( − 5 ; 0 ) e F2 ( 5 ; 0 ) sia 4; − y2 = 1
4

204. la distanza dalla retta y = 2x+2 sia 2; 2x − y + 2 ± 2 5 = 0

2
205. la distanza dalla retta y = −x+1 sia ; x + y = 0; x + y − 2 = 0
2
206. la distanza dalla retta x = 2 sia 3; x = −1 ; x = 5

207. la distanza dalla retta 3x−4y+1 = 0 sia 2; 3x − 4y − 9 = 0 ; 3x − 4y + 11 = 0

Esercizi con determinazione di parametri

208. E' dato il triangolo di vertici A( −2 ; 0 ) , B( 2 ; 0 ) e C( 0 ; 4 ) . Siano E e D i punti


d'intersezione, rispettivamente, del lato AC e del lato CB con la retta di equazione
y = k , con k ∈ < e 0 < k < 4 . Determinare il parametro k in modo che il trapezio
ABDE abbia area 7/2 . k=1

209. E' dato il quadrato di vertici A( −2 ; −2 ) , B( 2 ; −2 ) , C( 2 ; 2) e D( −2 ; 2 ) . Tagliare


il quadrato con la retta di equazione y = x+k , con k ∈ < e 0 < k < 2 . Determinare√k
in modo da ottenere un triangolo di area 4. k =4−2 2

210. Siano A e B i punti d'intersezione, rispettivamente, con l'asse delle Y e con quello del-
1
le X della retta d'equazione y = − x + 2 . Determinare m ∈ < in modo che la retta
2
2
d'equazione y = mx intersechi il segmento AB in un punto P tale che: P B = AB .
5
1
m=
3
nota sfruttare la similitudine dei triangoli OBA e HBP della seguente gura.
0.16 Esercizi retta 39

211. Siano i punti P ( 4 ; 0 ) , A( −3 ; yA ) , B( 1 ; yB ) e la retta x − y + c = 0 , passante per


A e B . Determinare il parametro c in modo che il triangolo AP B abbia area 8.
(vedi gura) c = 0 ; c = −8

212. Siano i punti P ( −2 ; 2 ) , A( 1 ; yA ) , B( 4 ; yB ) e la retta y = 2x + q , passante per


A e B . Determinare il parametro q in modo che il triangolo P AB abbia area 6.
q = 2 ; q = 10

213. Siano le rette r : y = x e t : y = x + 2 ; sia inoltre A il punto d'intersezione della


retta t con l'asse delle Y . C e D siano i punti in comune della retta x = k , con
k ∈ < , rispettivamente, con la r e con la t . Determinare k in modo che l'area del
parallelogramma AOCD sia 6; con O indichiamo l'origine degli assi. k = ±3

214. Siano le rette r : y = −2x + 4 e t : y = −2x . La retta r intersechi l'asse delle X in A


e l'asse delle Y in B . Determinare sulla retta t un punto C in modo che il trapezio 
6 12
OABC sia isoscele. Con O indichiamo l'origine degli assi. C1 (−2; 4) ; C2 − ;
5 5

√ 3
215. Le rette y = 3x , y = x e y = −x + q determinano un triangolo; calcolare il
3 √ √
parametro q in modo che l'area del triangolo sia uguale a 4(2 − 3) . q = ±2 2
40

Problemi di riepilogo

216. Dati i due fasci di rette di centri, rispettivamente, P1 ( −2 ; 2 ) e P2 ( 2 ; 2 ) , determinare


il coeciente angolare di due rette parallele, una per P1 e una per P2 , la cui reciproca
distanza sia 2. √
3
m=±
3
217. Sia il punto P ( 1 ; −2 ) , determinare la retta per P che intersechi il semiasse positivo
delle X in B e il semiasse negativo delle Y in A , in modo che il rapporto delle aree
dei triangoli OP B e OAP sia 2. x−y−3=0

218. Siano le rette y = x + 2 e y = x − 2. D ed A sono i punti d'intersezione con l'asse


delle Y , rispettivamente, della prima e della seconda retta. Condurre da P ( 0 ; 4 ) una
retta che intersechi le due rette date in C e in B , in modo che ABCD sia un trapezio
rettangolo. Determinare l'area del trapezio. x + y − 4 = 0 ; AT = 8

219. Siano le rette p : y = 4 e r : y = mx , P il punto d'intersezione tra la retta p e l'asse


delle Y , A il punto in comune tra la p e la r . Da P si conduca la normale alla
retta r e sia H il loro punto d'intersezione. Determinare, in funzione di m , l'area del
triangolo rettangolo P HA .
8
AT =
| m + m3 |

220. Si considerino il punto P ( 2 ; 4 ) e il fascio di rette di centro O( 0 ; 0 ) . Determinare le


rette del fascio di centro O distanti 4 dal punto P . 4x + 3y = 0 ; y = 0

221. Determinare il centro e il raggio della circonferenza passante per i punti: A( −1 ; 3 ) ,


O( 0 ; 0 ) e B( 8 ; 0 ) . C(4; 3) ; r = 5
1 1
222. Le tre rette y = 2x , y = x e y = − x + 4 determinano un triangolo rettangolo.
2 2
Trovare le coordinate dei vertici del triangolo, le coordinate del centro e il raggio della
circonferenza circoscritta al triangolo.   √
8 16 17
A(4; 2) ; B ; ; O(0; 0) ; O0 (2; 1) ; r =
3 3 2
223. Determinare le coordinate del centro e il raggio della circonferenza inscritta nel triangolo
2√
dell'esercizio precedente. I(2; 2) ; r = 5
5
224. Sia il triangolo rettangolo determinato dalle rette r : y = x + 2 , s : y = −x + 6 e y =
0. Siano A e C i punti d'intersezione con l'asse delle Y , rispettivamente, della retta r
e della retta s . Sul lato BC del triangolo determinare un punto P in modo che l'area
del quadrilatero AHP B sia uguale a 12, dove H è il piede della normale all'asse √ delle

X condotta dal punto P . P (6 − 2 2; 2 2)

225. In un sistema di riferimento OXY si considerino il fascio di rette di centro P ( 4 ; 4 ) e


due rette passanti, rispettivamente, per A( 0 ; t ) e B( t ; 0 ) con t > 0 . Determinare
le equazioni delle due rette in modo che l'area del quadrilatero AOBP sia 4.
3 5
y = x + 1; y = x − 1
4 4
0.16 Esercizi retta 41

226. Consideriamo i fasci di rette di centro, rispettivamente, A( −2 ; 0 ) e B( 2 ; 0 ) . Deter-


minare il luogo dei punti P d'intersezione delle rette dei due fasci tra loro perpendicolari.
x2 + y 2 = 4

227. Dati il fascio di rette di centro l'origine degli assi e la retta di equazione y = −x + 2 ,
determinare il luogo dei punti medi del segmento OQ, dove Q è il generico punto
d'intersezione tra le rette del fascio e la retta data. y = −x + 1

228. Sono dati i punti A( 0 ; 2 ) , C( 4 ; 0 ) e la retta t : y = 3x . Determinare due punti B e


D , sulla retta t , equidistanti dall'origine degli assi, in modo che il quadrilatero convesso
ABCD abbia area 21.    
3 9 3 9
B − ;− ;D ;,
2 2 2 2

229. In un sistema di riferimento OXY si considerino i punti Q( x0 ; y0 ) tali che: x20 +y02 = 1 ,
con x0 6= ± 1 . Sia P ( 0 ; yP ) il punto d'intersezione dell'asse delle Y con la normale
per Q alla retta OQ . Determinare le coordinate di Q in modo che l'area del triangolo
rettangolo QOP valga 1/2 .

√ !
2 2
4 punti Q ± ; ±
2 2

230. Vericare che gli assi dei lati del quadrilatero di vertici O( 0 ; 0 ) , A(1 ; 1− 6 ) , B( 2 ; −2 )
e C(2 ; 4), passano per uno stesso punto O0 . Qual' è la caratteristica del quadrilatero ?
O0 (3; 1)

231. L'equazione y = | 2x + 2 | rappresenta due semirette uscenti dal punto V . Intersecare


7
le due semirette con la retta y = x + q ; siano A e B i punti ottenuti. Determinare
6
19 13
il parametro q in modo che il triangolo AV B abbia area . V (−1; 0) ; q =
2 3
232. Calcolare l'area della gura delimitata dagli assi cartesiani, dalla retta x = 3 e dalla
funzione y = | x − 1 | + | x − 2 | . area = 5
233. Dopo aver disegnato il graco della funzione y = x + | x − 1 | − | 2x + 2 | , determinare
l'area della supercie compresa tra la funzione e la retta di equazione 2x + 2y + 3 = 0 .
area = 3
234. Consideriamo le due semirette date dalla y = | x − 1 | e le rette di equazioni y = −x + k
e y = k , con k ∈ < ; queste determinano un trapezio√ rettangolo. Calcolare il valore
di k in modo che il trapezio abbia perimetro 2 + 6 2 . k=3

235. Dopo aver vericato che nel quadrilatero di vertici A( −2 ; 1 ) , O( 0 ; 0 ) , B( 2 ; 1 ) e


C( 0 ; 3 ) è inscrittibile una circonferenza, determinarne il centro
√ e il raggio. √ √
O0 (0 ; 2 10 − 5) ; r = 2 (2 2 − 5)

1
236. Le seguenti quattro rette determinano un trapezio: x = 0 , y = −2x + q , y = x + 2 e
2
1 14 √
y = x + 4 . Calcolare il parametro q in modo che il perimetro del trapezio sia 5+
2 5
2. q = 8 ; q = −2
42

237. Vericare che


√ gli assi dei lati del quadrilatero di vertici A( 4 ; 0 ) , B( 0 ; 4 ) , C( −4 ; 0 ) e
D( −2 ; −2 3 ) passano per uno stesso punto . Qual' è la caratteristica del quadrilatero?
O0 (0; 0)

238. L'equazione y = | x + 3 | rappresenta due semirette. Determinare k ∈ < in modo che


il triangolo formato dalle due semirette e dalla y = k abbia area 9. k=3
√ √
239. Dati i punti A( 2 ; − 2 ) , B( 4 ; 0 ) e C( 2 ; 2 ) , determinare il centro e il raggio della
circonferenza circoscritta al triangolo ABC .
Capitolo 1

Circonferenza

1.1 Equazione della circonferenza


Ci proponiamo di determinare l'equazione cartesiana di una circonferenza. Ricordiamo che
una circonferenza è il luogo dei punti di un piano tali che le loro distanze da un punto dato
C , detto centro, sono uguali ad r, detto (misura del) raggio.
Se con C(α; β) indichiamo il centro, con r la misura del raggio e con P (x; y) un punto
generico della circonferenza, potremo scrivere:

(x − α)2 + (y − β)2 = r2 (1)

infatti, dalla g. 7.1 , applicando il teorema di Pitagora al triangolo CHP , otteniamo:

CH 2 + HP 2
= CP 2
(2)

e sostituendo a questa relazione i valori :

CH = |x − α|; HP = |y − β|; CP = r;

otteniamo l'equazione (1) .


Abbiamo, così, dimostrato la seguente proprietà:
Teorema L'equazione della circonferenza di centro C(α; β) e di raggio r è:
(x − α)2 + (y − β)2 = r2
44 Circonferenza

Esempio 1
Determiniamo l'equazione della circonferenza di centro C(−1, 2) e raggio r = 2. Applicando
la (1) otteniamo:
(x + 1)2 + (y − 2)2 = 4 =⇒
x2 + y 2 + 2x − 4y + 1 = 0 =⇒ x2 + y 2 + 2x − 4y + 1 = 0; equazione richiesta

Determiniamo, adesso, un'altra forma dell'equazione di una circonferenza, oltre a quella


già vista (1). A tale scopo sviluppiamo l'equazione:
(x − α)2 + (y − β)2 = r2 (1)

e otteniamo: x2 + y 2 − 2α x − 2β y + α2 + β 2 − r2 = 0
che potremo anche scrivere come:

x2 + y 2 + ax + by + c = 0 (3)
avendo posto:
 
 a = −2α  α = −a/2
b = −2β =⇒ β = −b/2 (4)
c = α2 + β 2 − r 2
 2
r = α2 + β 2 − c

Da notare che, essendo r2 > 0 , dovrà essere:


α2 + β 2 − c > 0 =⇒ a2 + b2 > 4c (5)
L'equazione (3) con la condizione (5) è sempre l'equazione di una circonferenza. Se si avesse
r = 0 si tratterebbe di una circonferenza degenere, costituita dal solo punto C(α; β). Da
notare, inoltre, che se c = 0 allora la circonferenza passa per l'origine O(0; 0).
1.1 Equazione della circonferenza 45

ESERCIZI
ESERCIZI
46 Circonferenza
Indice
0.1 Approfondimento: ancora sull'intersezione di due rette . . . . . . . . . . . . . 1
0.2 Fascio proprio di rette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
0.3 Fascio di rette come combinazione lineare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
0.4 Fascio improprio di rette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
0.5 Sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
0.6 Rette perpendicolari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
0.7 Ancora sulla distanza di due punti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
0.8 Distanza punto-retta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
0.9 Bisettrici di due rette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
0.10 Area di un triangolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
0.11 Ancora un metodo per determinare l'equazione di una retta . . . . . . . . . . 13
0.12 Sintesi ed esempi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
0.13 Equazioni di rette con moduli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
0.14 Qualche applicazione dell'equazione della retta in sica . . . . . . . . . . . . . 17
0.15 Esercizi tipo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
0.16 Esercizi retta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
1 Circonferenza 43
1.1 Equazione della circonferenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
Indice analitico
combinazione lineare di rette, 5
condizione di perpendicolarità, 6
fasci di rette, 2
punto improprio, 4
T. di Rouchè-Capelli, 1

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