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LOMBARDIA IN TRENO 2009

ITINERARI TURISTICI

Riscopri il piacere di viaggiare


W LeNORD S.r.l. è lieta di presentare

LOMBARDIA IN TRENO 2009


ITINERARI TURISTICI

Per ciascun itinerario vi proponiamo:


› gli orari e i prezzi dei treni e degli eventuali mezzi di trasporto in abbinamento
› una breve descrizione del sito turistico da visitare
› informazioni utili sulla meta scelta

Gli orari dei treni, degli altri mezzi di trasporto in abbinamento e le tariffe sono indicativi e potrebbero subire variazioni
durante il periodo di validità del catalogo.
Si consiglia quindi prima di partire di verificare gli orari del treno consultando il libretto orario aziendale o il sito internet
(www.lenord.it) facendo attenzione alle note relative al trasporto comitive. Per quanto riguarda gli altri mezzi di trasporto
la verifica dell’orario e dei prezzi puó essere effettuata consultando direttamente le società interessate.

Le comitive devono presentarsi al treno almeno 15 minuti prima della partenza, pena la decadenza dell’eventuale
riservazione dei posti.

Customer Care/Assistenza Clienti


Ramo Milano Ramo Iseo
Tel. 02-8511.4419 Tel. 030-9849.266
Fax 02-8511.4620 Fax 030-9849.225
e-mail comitive@lenord.it e-mail customercare_iseo@lenord.it

NORME PER IL TRASPORTO COMITIVE


È fatto obbligo di presentare richiesta scritta all’Ufficio Comitive almeno 10 giorni prima dell’effettuazione del viaggio.
La richiesta deve riportare:
• Data di effettuazione del viaggio
• Percorso
• Treni interessati
• Numero di viaggiatori specificando il numero di ragazzi (fino a 12 anni non compiuti) e di adulti e l’eventuale appartenenza a
gruppi convenzionati. Le comitive costituite da scolaresche devono indicare la classe di frequenza e il numero di docenti
accompagnatori
• Eventuale presenza di viaggiatori disabili e relativi accompagnatori
• Recapito telefonico e fax oppure e-mail dell’organizzatore
• Eventuali altre richieste

La prenotazione effettuata all’Ufficio Comitive da diritto all’emissione dei biglietti a tariffa agevolata, ad eventuali gratuità per gli
accompagnatori e, se possibile, alla riservazione dei posti a sedere.
Ai gruppi che effettuano viaggi su treni che non ammettono le comitive sono emessi biglietti ordinari. Le comitive su treni che non
ammettono la riservazione dei posti a sedere hanno in ogni caso diritto all’emissione dei biglietti a tariffa agevolata e ad eventuale
gratuità per gli accompagnatori.

A seguito della richiesta di prenotazione all’Ufficio Comitive viene inviata al richiedente la conferma di avvenuta organizzazione
del viaggio con la quale il responsabile della comitiva dovrà recarsi in biglietteria per l’acquisto dei biglietti preferibilmente entro il
giorno precedente a quello del viaggio.

I biglietti emessi per le comitive hanno validità a partire dal momento della convalida ed esclusivamente per viaggiare sui treni
concordati con l’Ufficio Comitive.

In caso di non effettuazione della comitiva è obbligatorio darne preavviso all’Azienda ed è possibile concordare con l’Ufficio
Comitive una nuova data di effettuazione. Il preavviso deve essere dato telefonicamente al numero 02-8511.4419 o al numero
199.151.152 oppure tramite fax al numero 02-8511.4620 o e-mail all’indirizzo comitive@lenord.it.
UFFICIO COMITIVE LeNORD:
e-mail comitive@lenord.it - Fax 02 8511.4620 - Tel 02 8511.4419 (lu-ve 9.30-12.00 e 14.00-15.30)

TRASPORTO BICICLETTE
Su tutti i treni (escluso il Malpensa Express) si effettua il servizio trasporto biciclette nei giorni di sabato e festivi e in tutti i giorni dal
3/08 al 21/08/09.
Il trasporto delle biciclette è inoltre ammesso dalle ore 10.00 alle ore 16.00 e dalle ore 20.00 fino al termine del servizio purchè siano
garantiti i requisiti minimi di sicurezza e vi sia disponibilità di posto. Nei casi di particolare affollamento è facoltà del capo treno limitare
l’accesso delle biciclette al seguito del viaggiatore. Il trasporto delle biciclette al seguito del viaggiatore non è ammesso per il servizio
automobilistico sostitutivo.
Il viaggiatore è tenuto ad effettuare personalmente le operazioni di carico e scarico della bicicletta: le biciclette devono essere posizionate
nelle piattaforme di accesso ai treni in modo da non ostacolare la salita e la discesa dei passeggeri. In ogni caso il viaggiatore è tenuto
ad attenersi alle eventuali richieste e disposizioni del personale ferroviario.
Il viaggiatore è responsabile dei danni causati dalla propria bicicletta alle biciclette altrui, al materiale ferroviario e a terzi. È facoltà del
viaggiatore applicare alla bicicletta dispositivi idonei a prevenire furti o abusi.
W indice

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MILANO
ITINERARIO 1 Fondazione Arnaldo Pomodoro
ITINERARIO 2 Museo Bagatti Valsecchi
ITINERARIO 3 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

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MILANO - VARESE - LAVENO
ITINERARIO 4 Sacromonte di Varese
ITINERARIO 5 Campo dei Fiori - Cittadelle delle Scienza della natura
ITINERARIO 6 Villa Panza
ITINERARIO 7 Villa della Porta Bozzolo
ITINERARIO 8 Chiostro di Voltorre
ITINERARIO 9 Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate
ITINERARIO 10 Isole Borromee: isola Madre, isola Bella, isola dei Pescatori
ITINERARIO 11 Giardini di Villa Taranto
ITINERARIO 12 Parco della Villa Pallavicino
ITINERARIO 13 Rocca di Angera
ITINERARIO 14 San Carlone di Arona
ITINERARIO 15 Eremo di Santa Caterina del Sasso
ITINERARIO 16 Poggio S. Elsa - Sasso del ferro

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MILANO - COMO
ITINERARIO 17 Como città
ITINERARIO 18 Le vie della seta
ITINERARIO 19 Brunate
ITINERARIO 20 Brunate - Monte Piatto - Torno e visita alla Pietra Pendula (trekking)
ITINERARIO 21 Dorsale del triangolo Lariano e Palanzone (trekking)
ITINERARIO 22 Isola Comacina
ITINERARIO 23 Villa Balbianello
ITINERARIO 24 Santuario Madonna del Soccorso
ITINERARIO 25 Parco del Lura

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MILANO - SARONNO
ITINERARIO 26 Museo delle Industrie e del lavoro Saronnese
ITINERARIO 27 Parco delle Groane

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MILANO - NOVARA
ITINERARIO 28 Novara città
ITINERARIO 29 Castello di Galliate
ITINERARIO 30 Parco del Ticino e percorso ciclabile
ITINERARIO 31 Parco avventura Rescaldina
W indice

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MILANO - CANZO - ASSO
ITINERARIO 32 Corni di Canzo
ITINERARIO 33 Terz’alpe
ITINERARIO 34 Oasi Lipu di Cesano Maderno
ITINERARIO 35 Palazzo Arese Borromeo
ITINERARIO 36 World Museum (Museo dello Swatch)
ITINERARIO 37 Riserva Fontana del Guercio

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BRESCIA - ISEO - EDOLO
ITINERARIO 38 Brescia Città
ITINERARIO 39 Castello di Brescia
ITINERARIO 40 Iseo
ITINERARIO 41 Pisogne
ITINERARIO 42 Edolo
ITINERARIO 43 Monte Isola
ITINERARIO 44 Paderno Franciacorta
ITINERARIO 45 Riserva Regionale Piramidi di Zone
ITINERARIO 46 Terme di Boario
ITINERARIO 47 Castello di Bornato
ITINERARIO 48 Museo Archeologico di Cividate Camuno
ITINERARIO 49 Parco del Barberino
ITINERARIO 50 Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane
ITINERARIO 51 Archeopark
ITINERARIO 52 Castello di Breno
ITINERARIO 53 Museo dell’energia elettrica di Cedegolo
RAMO MILANO
CANZO - ASSO

CANZO

CASLINO D’ERBA
PONTELAMBRO -
CASTELMARTE
LEZZA - CARPESINO
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MILANO BOVISA POLITECNICO


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SERVIZIO FERROVIARIO REGIONALE


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(linee LeNORD)
DA MILANO CADORNA A: MILANO CADORNA
NOVARA FNM
ROGOREDO
LAVENO - MOMBELLO FNM
VARESE FNM
COMO LAGO

CANZO - ASSO

MALPENSA EXPRESS - Servizio aereoportuale


MILANO CADORNA - MALPENSA AEROPORTO

SERVIZIO FERROVIARIO SUBURBANO


(linee LeNORD)

S1 SARONNO - ROGOREDO

S2 MARIANO C. - SEVESO - ROGOREDO

S3 SARONNO - MILANO CADORNA

S4 CAMNAGO - SEVESO - MILANO CADORNA

S10 MILANO BOVISA POLITECNICO - ROGOREDO


W Milano
ITINERARIO 1

Fondazione Arnaldo Pomodoro

4
Notizie utili
Fondazione Arnaldo Pomodoro
Via Solari, 35 - 20144 Milano
Tel (+39) 02 89075394
Fax (+39) 02 89075261
www.fondazionearnaldopomodoro.it
info@fondazionearnaldopomodoro.it

Foto di Dario Tettamanzi

La Fondazione Arnaldo Pomodoro è nata nel cuore di Milano con la volontà di essere una
sede espositiva attiva e pulsante. Seguendo la vocazione del suo fondatore, scultore interna-
zionale per eccellenza, essa si propone di portare in Italia tendenze ed esponenti significativi
della scultura straniera e di approfondire fasi storiche della nostra storia artistica, sempre
con particolare riguardo alla scultura.
La spettacolare architettura è stata ricavata dalla gloriosa fabbrica Riva e Calzoni dove si
produssero anche le turbine per le Cascate del Niagara. Il restauro è stato guidato dagli
architetti Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo e ha ricevuto nel 2006 il prestigioso premio
Ance-In/Arch.
L’istituzione vuole essere una “macchina espositiva” capace di accogliere mostre, concerti,
eventi attorno all’arte del nostro tempo.

Sezione didattica
All’interno del museo c’è DIDARTE, la sezione didattica che progetta attività e percorsi legati
a ogni singola esposizione per incentivare, approfondire e sviluppare la relazione e il dialogo
tra i pubblici più diversi e l’arte. Le proposte di visita e di attività manuali, sempre collegate
alle mostre in corso, vengono costruire per adattarsi a ogni età ed esigenza, per dare vita a Foto di Dario Tettamanzi
situazioni sempre nuove e mettere alla prova l’ingegno.
Le attività di Didarte Scuole, Didarte Week-end, Didarte Workshop e Appuntamenti intendo-
no offrire un’esperienza unica attraverso la conoscenza e la sperimentazione dei materiali e degli strumenti dell’arte, per favorire
così la crescita del proprio bagaglio creativo. La Fondazione accoglie bambini e famiglie tutte le domeniche alle ore 16.00. Scarica
il programma dei laboratori sul sito www.fondazionearnaldopomodoro.it (Didattica).

Programma culturale
La Fondazione offre ai propri visitatori una ricca agenda di appuntamenti culturali, incontri, letture, seminari, proiezioni, eventi
teatrali e musicali che rendono lo spazio un’istituzione viva e dinamica.
E’ in tale prospettiva, infatti, che per ciascuna mostra viene presentato un programma culturale.
Tra gli incontri di maggiore successo, ricordiamo le serate dedicate ai film d’arte, concerti tra cui quello di Eugenio Finardi e Lucio
Dalla, gli incontri con Margherita Hack, Ennio Morricone e il comico Dario Vergassola.
La Fondazione quindi come luogo vivo, continuamente in attività, che agisce come presenza e stimolo al dibattito culturale della
città.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1128 RITORNO Treno n. 1269

Saronno 9.08 Milano Cadorna 18.15


Milano Cadorna 9.30 Saronno 18.37

Visita alla Fondazione Arnaldo Pomodoro


W Milano
ITINERARIO 2

Museo Bagatti Valsecchi

4
Notizie utili
Tel (+39) 02 76006132
Fax (+39) 02 76014859
www.museobagattivalsecchi.org
info@museobagattivalsecchi.org

Museo Bagatti Valsecchi

Il complesso artistico Bagatti Valsecchi, quale oggi lo vediamo, edificato sulle orme
neo-rinascimentali volute dai nobili fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, ubicato
nel cuore di Milano, fu inaugurato nel 1883 in occasione del matrimonio tra Giuseppe
Bagatti Valsecchi e Carolina Borromeo.
Dal 1994, quando é stato inaugurato, il Museo offre ai visitatori ambienti di grande
suggestione, dove sono esposte le sue preziose collezioni di: dipinti su tela, armi e ar-
mature, ceramiche e vetri, oreficierie e avori, metalli lavorati e arazzi.
Oggi il Museo Bagatti Valsecchi rappresenta uno straordinario esempio di Casa Museo
fra le più importanti e meglio conservate d’Europa, e resta un importante punto d’incon-
tro per chi desidera approfondire la conoscenza del gusto dell’abitare e del collezionare
di fine Ottocento.
Il Museo offre un calendario di attività rivolto ad un vasto pubblico quali mostre tempo- Museo Bagatti Valsecchi
ranee, corsi, seminari e visite guidate per adulti e bambini.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1128 RITORNO Treno n. 1269

Saronno 9.08 Milano Cadorna 18.15


Milano Cadorna 9.30 Saronno 18.37

Visita al museo Bagatti Valsecchi


W Milano
ITINERARIO 3

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

4
Notizie utili
Via San Vittore, 21 - 20123 Milano
Tel (+39) 02 7485551
www.museoscienza.org
info@museoscienza.it

Chiostri, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano

Il museo
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia (allora Tecnica) Leonardo da Vinci nasce il 15 febbraio 1953, sotto la spinta
di un gruppo di industriali lombardi guidati da Guido Ucelli di Nemi e con l’appoggio di un vasto consenso di forze politiche.
È trasformato in Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (fondazione di diritto privato)
con d.d.l. n. 258 del 20 luglio 1999 .
Oggi è il più grande museo tecnico-scientifico in Italia.
Nel panorama internazionale, è uno dei protagonisti del dibattito culturale, museologico ed educativo.

Situato in un monastero olivetano costruito agli inizi del ‘500 nel cuore della città di Milano, è intitolato a Leonardo da Vinci, per-
sonalità capace di coniugare arte, scienza e tecnica in intuizioni di straordinario valore.
La sua missione è diffondere la cultura scientifica e tecnologica rendendola accessibile a tutti.
L’obiettivo è suscitare interesse per la tecnologia, trasmettere entusiasmo per la comprensione della scienza attraverso esperienze
attive, coinvolgenti ed emozionanti.

Le collezioni e i laboratori interattivi sono oggi organizzati in 7 Dipartimenti: Materiali, Trasporti, Energia, Comunicazione, Leonardo
- Arte & Scienza, Nuove Frontiere, Scienze per l’infanzia.
Il Museo custodisce e comunica un patrimonio ricco di memoria: valorizza il passato, interpreta il presente e prepara al futuro.

Il museo da vivere
Tutte le attività educative proposte si basano sul coinvolgimento, la scoperta e
l’esplorazione attraverso esperienze uniche, divertenti ed emozionanti.
Grazie a un approccio educativo informale, ogni visitatore diventa protagonista e
può “toccare con mano”, esplorare e dibattere per comprendere.

Al Museo tutti i visitatori possono:


- esplorare le collezioni e le nuove esposizioni interattive dedicate al telegrafo,
al telefono e alla televisione, la nuova area petrolio e le nuove aree dedicate alla
gomma e alle sostanze adesive;
- scoprire una tra le più importanti collezioni al mondo di modelli di macchine di
Leonardo da Vinci esposta nella Galleria a lui dedicata;
- conoscere esempi unici della storia della trasformazione industriale del i.lab Bolle di sapone
nostro Paese come il laminatoio Falck e la Regina Margherita o emozionarsi © Mauro Fermariello/Museo Nazionale della Scienza
davanti alla nave scuola Ebe e al ponte di comando del Conte Biancamano; e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano

- sperimentare uno dei laboratori e percorsi interattivi;


- salire a bordo del Sottomarino Enrico Toti e rivivere le emozioni che provavano i marinai durante la navigazione;
- visitare una mostra temporanea;
- partecipare ad attività teatrali;
- prendere parte a conferenze, workshop o eventi per farsi un’opinione su temi d’attualità.
W Milano
ITINERARIO 3

Il museo in cifre
40.000 mq di superficie
10.000 oggetti
12.500 mq di aree rinnovate dal 2000
330.000 visitatori nel 2008 (il Museo è stato chiuso al pubblico per 3 mesi di interventi su edificio e impianti)
2.806.196 visitatori del sito web
7 Dipartimenti
14 sezioni espositive
13 laboratori interattivi (i.lab)
119 percorsi educativi

Alcuni riconoscimenti nazionali e internazionali


2008
Per il secondo anno consecutivo il Museo si colloca al 1° posto in Lombardia e al 20° posto tra i musei più visitati in Italia.

Alla premiazione “Novo Nordisk Media Prize Italia” il Museo riceve la “August and Marie Krogh” Medal per il filmato “Chi lo fa e
chi lo sa?” sul tema delle biotecnologie come opera di promozione culturale, sociale e divulgativa della salute.

Il Museo, nella persona del Direttore Generale Fiorenzo Galli, riceve il “Premio Scientifico Capo d’Orlando” per il Management Mu-
seale. Il Premio rappresenta un pubblico riconoscimento a chi opera con grandi risultati nel mondo della ricerca multidisciplinare,
nel settore della divulgazione e del giornalismo scientifico, nella direzione dei musei, nella promozione della scienza attraverso
internet.

2007
Federculture assegna al Museo il Premio Cultura di Gestione - categoria Politiche di gestione e valorizzazione dei beni culturali -
per il trasporto e la musealizzazione del sottomarino Enrico Toti.

Il sito www.museoscienza.org vince per il terzo anno consecutivo l’Osc@r del Web - categoria musei.

2006
All’European Best Event Awards 2006 il Progetto Toti del Museo vince il premio come miglior evento pubblico dell’anno e risulta
al 2° posto in assoluto dopo la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Torino.

2005
Da una ricerca di Manageritalia il Museo risulta tra le 50 realtà aziendali italiane più innovative del terziario.

Il Museo viene inserito nel volume “Topbrands” come unica istituzione museale riconosciuta nel nostro Paese per il valore del
suo marchio.

2004
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, su proposta dell’allora Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Letizia Moratti, conferisce la Medaglia d’Oro al Museo per benemerenza nei campi della scuola, della cultura e dell’arte.

Tre progetti educativi del Museo - “La Primavera della Scienza”, “Progetto EST”, “Scienza under 18” - ricevono una speciale men-
zione nel Rapporto dell’Unione Europea sulla crescita delle Risorse Umane impegnate in Europa per la scienza e la tecnologia.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1128 RITORNO Treno n. 1269

Saronno 9.08 Milano Cadorna 18.15


Milano Cadorna 9.30 Saronno 18.37

Visita al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci


ITINERARI TURISTICI
MILANO - VARESE - LAVENO

LAVENO MOMBELLO ITINERARIO 10 Isole Borromee (isola Madre, isola Bella, isola dei Pescatori)
ITINERARIO 11 Giardini di Villa Taranto
ITINERARIO 12 Parco della Villa Pallavicino
ITINERARIO 13 Rocca di Angera
ITINERARIO 14 San Carlone di Arona
ITINERARIO 15 Eremo di Santa Caterina del Sasso
ITINERARIO 16 Poggio S.Elsa - Sasso del ferro

CITTIGLIO ITINERARIO 7 Villa della Porta Bozzolo

GEMONIO

COCQUIO - TREVISAGO

GAVIRATE VERBANO

GAVIRATE ITINERARIO 8 Chiostro di Voltorre

BARASSO - COMERIO

MOROSOLO - CASCIAGO

VARESE - CASBENO

VARESE ITINERARIO 4 Sacromonte di Varese


ITINERARIO 5 Campo dei Fiori - Cittadella delle Scienza della natura
MALNATE ITINERARIO 6 Villa Panza

VEDANO OLONA

VENEGONO SUP. - CASTIGLIONE

VENEGONO INF.

TRADATE

ABBIATE GUAZZONE

LOCATE VARESINO - CARBONATE ITINERARIO 9 Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate

MOZZATE

CISLAGO

GERENZANO - TURATE

SARONNO

MILANO CADORNA
W Milano - Varese - Laveno
ITINERARIO 4

Sacromonte di Varese

4
Notizie utili
(Santuario) Tel. 0332 229223

Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica


via Carrobbio, 2 - 21100 Varese
Tel/Fax: 0332 283604
mail: iatvarese@provincia.va.it
www.vareselandoftourism.it

Sulla sommità orientale della dorsale montuosa del massiccio del Campo dei Fiori si
trova il dosso del “Sacro Monte” di Varese.
Da qui si dominano la pianura lombardo-piemontese a sud e le valli svizzere a nord. Ad
est l’occhio può scorgere i monti del comasco e del lecchese, ad ovest la regione dei
laghi ed oltre, all’orizzonte, le cime delle Alpi occidentali.
Lungo le pendici del Sacro Monte si sviluppa un’opera monumentale tra le più significa-
tive nell’ambito dei “Sacri Monti” sorti nella zona prealpina. E’ un monumento dedicato
alla contemplazione dei misteri del Rosario, attraverso un percorso devozionale che,
partendo poco sopra la frazione di Fogliaro, risale il Monte sino alla sua sommità.
Il complesso comprende infatti una “Via Sacra” che si snoda toccando gli edifici che
contengono la rappresentazione visiva dei Misteri del Rosario, con i gruppi statuari e
con le pitture murali che li ornano. Sono quattordici Cappelle ed un oratorio; la quin- Sacro M onte di Varese
dicesima è inglobata nel complesso architettonico del Santuario, dove termina la salita
verso l’ultimo Mistero Glorioso.
I tre archi che si trovano sul cammino suddividono il percorso in tre tratte di cinque cappelle ciascuna, dedicate rispettivamente
ai Misteri Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi del Rosario.
Alla sommità del monte vi è un gruppo di case del piccolo borgo di “Santa Maria del Monte”.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 23 RITORNO Treno n. 66

Milano Cadorna 8.35 Varese 17.21


Varese 9.39 Milano Cadorna 18.25

Visita a Sacro Monte di Varese


W Milano - Varese - Laveno
ITINERARIO 5

Campo dei Fiori - Cittadella delle Scienza della natura

4
Notizie utili
Tel: 0332 235491
Fax: 0332 237143
astrogeo@astrogeo.va.it
www.astrogeo.va.it

La cittadella delle Scienze della Natura


Sopra la città, fra i freschi boschi del Campo dei Fiori, sorge la Cittadella delle Scienze della Natura fondata nel 1956 ed intitolata
all’astronomo Giovanni Virgilio Schiapparelli.
La Cittadella comprende L’Osservatorio Astronomico, il Centro Geofisico Prealpino con le Stazioni Metereologiche e L’Osservatorio
Sismologico, il Parco ed il Giardino Botanico per la conservazione della flora delle Prealpi lombarde ed il Centro studi Botanici.
Lassù, tra i vertici delle abetaie, i silenzi delle valli, l’ampio, stupendo scenario delle giogaie alpine e la vasta Pianura Padana,
ormai da generazioni, si avvicendano bambini, ragazzi e studiosi per scrutare stelle e studiare le condizioni meteo-climatiche.

L’osservatorio astronomico “Schiapparelli”


L’Osservatorio venne costruito nel 1963 e svetta con un orizzonte libero per 360° sulla sommità del Campo dei Fiori a quota 1226
m. Ospita la Cupola di Levante, in cui è installato il telescopio riflettore, munito di cannocchiali cercatori ed apparati per astrofoto-
grafia e la Cupola di Ponente con la camera fotografica. La seconda cupola è stata realizzata nel 1997.

Parco comunale “Zambeletti”


Intitolato ai pionieri della montagna varesina, il Parco si estende su una superficie di circa 60 ettari. Sul versante nord domina il
bosco misto con faggi, abeti rossi e latifoglie, mentre a sud prevale il bosco di abete rosso. Tra il 1904 e 1908 venne creato il primo
lariceto d’Italia, costituito da ben 564 mila esemplari.

Giardino botanico “Tomaselli”


E’ finalizzato alla raccolta e acclimatazione della flora delle Alpi e delle Prealpi Lombarde. Il giardino è organizzato secondo percor-
si appositamente segnalati e corredati da edicole espositive che illustrano per temi gli aspetti naturalistici del Campo dei Fiori

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 23 RITORNO Treno n. 66

Milano Cadorna 8.35 Varese 17.21


Varese 9.39 Milano Cadorna 18.25

Visita a Campo dei Fiori - Cittadella delle Scienza della natura


W Milano - Varese - Laveno
ITINERARIO 6

Villa Panza

4
Notizie utili
Piazza Litta, 1 - Varese
Tel 0332 283960
Fax 0332 498315
faibiumo@fondoambiente.it
www.fondoambiente.it

Villa Panza

Circondata da un magnifico giardino all’italiana, Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo


è stata costruita alla metà del XVIII secolo per volontà del marchese Paolo Antonio Me-
nafoglio e ampliata in epoca neoclassica dall’architetto Luigi Canonica, su incarico del
duca Pompeo Litta Visconti Arese.
La villa è celebre nel mondo per la collezione d’arte contemporanea che Giuseppe Pan-
za vi ha raccolto a partire dagli anni ‘50. Nei saloni e nelle grandi scuderie sono oggi
esposte oltre cento opere di artisti contemporanei, oltre a ricchi arredi del periodo che
va dal XVI al XIX secolo e ad un’importante raccolta di arte africana e precolombiana.
La villa è circondata da un vasto parco di oltre 33.000 metri quadrati. Aperto verso la
città e le Prealpi, fu ridisegnato nei primi decenni dell’Ottocento in base ai principi del
paesaggismo inglese, pur rispettando e mantenendo i due assi prospettici principali
caratterizzati dalle due grandi fontane centrali. Si vennero così a creare vaste zone verdi Foto di G. Majno
e luoghi romantici come il laghetto, la grotta e la collina del tempietto.

Villa Panza è raggiungibile con la linea urbana A di Varese in partenza da piazzale Trieste, vicino alla stazione FERROVIENORD
di Varese

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 23 RITORNO Treno n. 66

Milano Cadorna 8.35 Varese 17.21


Varese 9.39 Milano Cadorna 18.25

Visita alla Villa Panza


W Milano - Varese - Laveno
ITINERARIO 7

Villa della Porta Bozzolo

4
Notizie utili
Casalzuigno (Varese)
Tel 0332 624136
Fax 0332 624748
faibozzolo@fondoambiente.it
www.fondoambiente.it

Villa della Porta Bozzolo - Foto di Vivi Papi

Sorta nel Cinquecento come villa di campagna, divenne poi nobile dimora di rappresen-
tanza e fu arricchita, nella prima metà del XVIII secolo, da un imponente giardino all’ita-
liana, tra le più maestose e armoniche creazioni di architettura verde oggi superstiti in
Italia. Gli ambienti interni conservano uno dei cicli decorativi più sofisticati e unitari del
Settecento lombardo, attribuibile prevalentemente alla bottega del varesino Magatti.
Lo scenografico giardino barocco è composto dal lungo viale di accesso che collega il
parterre principale sistemato ad aiuole, quattro terrazze congiunte da una grandiosa
scalinata, un vasto declivio verde denominato “il teatro”, chiuso dalla grande fontana
terminale, ed il ripido viale di cipressi che si inerpica nel bosco fino al culmine del colle
che domina la vallata e la proprietà.
Un elegante cancello, sormontato da quattro statue raffiguranti le stagioni, separa il Foto di G. Majno
parterre principale dal giardino segreto, dove un ombroso viale di tigli si conclude in
un’importante edicola decorata da un affresco raffigurante Apollo e le Muse. Un luogo
appartato e privato, dunque, dove ritirarsi in solitari pensieri in compagnia del dio della poesia e della musica, lontano dallo sfarzo
del giardino principale.

Villa della Porta Bozzolo è raggiungibile con i bus delle Autolinee varesine in partenza dalla stazione FERROVIENORD di Cittiglio

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 25 RITORNO Treno n. 66

Milano Cadorna 8.50 Cittiglio 16.45


Cittiglio 10.15 Milano Cadorna 18.25

Visita alla Villa della Porta Bozzolo


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ITINERARIO 8

Chiostro di Voltorre

4
Notizie utili
Piazza Chiostro, 23 - Gavirate
Tel 0332 731402
Fax 0332 734266
www.chiostrodivoltorre.it
info@chiostrodivoltorre.it

Voltorre è un piccolo centro, frazione del Comune di Gavirate adagiato ai piedi del parco del Campo dei Fiori. Qui, nascosto tra
case coloniche, sorge il Chiostro, riconosciuto monumento nazionale nel 1911: si tratta di un complesso edilizio formato da un
chiostro vero e proprio, dalla torre, dalla chiesa e da alcuni locali che nel lato sud si ripetono al primo piano e sono adibiti a mo-
stre. Venne costruito, secondo le fonti storiche più probanti, tra il 1100 ed il 1150, nel periodo di maggiore diffusione in Italia dei
monasteri. L’architettura informatrice del Chiostro è senza dubbio quella romanica lombarda.
I benedettini rimasero a Voltorre pregando, coltivando la terra, ospitando pellegrini, trascrivendo e rappresentando minuziosa-
mente codici fino all’anno 1519. In seguito all’abolizione degli ordini monastici, con l’epoca rivoluzionaria, il complesso di Voltorre
venne frazionato e destinato ad altri usi.
Solo alla fine dell’800 si iniziò un lento recupero degli edifici che culminò nel 1954 con l’acquisizione da parte della Provincia di
Varese.
Al giorno d’oggi il Chiostro è divenuto sede espositiva ed è completamente restaurato e visitabile.

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ANDATA Treno n. 25 RITORNO Treno n. 66

Milano Cadorna 8.50 Gavirate 16.55


Gavirate 10.03 Milano Cadorna 18.25

Visita al Chiostro di Voltorre


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ITINERARIO 9

Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate

4
Notizie utili
Centro didattico scientifico:
Tel 0331 841900
info@parcodidatticoscientifico.it
foam13@foam13.it
Centro prenotazioni attività didattiche:
Tel 0331 386986
Fax 0331 812008
prenotazioni@parcodidatticoscientifico.it

Centro Didattico Scientifico - Osservatorio Astronomico, Museo di Storia Naturale e Sentiero Natura
A Tradate, immersa nelle foreste silvestri simbolo del Parco Pineta, sorge una struttura teatro di ricerca e didattica. Varcando il
cancello di ingresso ci accoglie sin da subito il Sentiero Natura, arricchito da una serie di pannelli didattici volti ad esemplificare
concetti complessi che governano l’ecosistema che ci racchiude, stimolando una maggior consapevolezza degli equilibri natu-
rali ed un conseguente rispetto degli stessi. La sua progettazione si è posta come obiettivi, oltre la finalità didattico-educativa, il
mantenimento e la valorizzazione delle specie vegetali presenti e la realizzazione di un percorso paesaggisticamente gradevole e
rilassante.
Situato, presso l’ex Liceo del Seminario di Venegono, è situato il Museo di Storia Naturale intitolato al celebre naturalista Antonio
Stoppani. Il Museo è formato da un grande locale di esposizione con 98 vetrine comprendenti collezioni paleontologiche, zoolo-
giche, mineralogiche e petrografiche. Questa non è, però l’unica risorsa scientifica del museo, il quale custodisce due laboratori
didattici attrezzati, di scienze e di fisica, ed una sala per giochi interattivi.

Per informazioni sulle visite ambientali ed astronomiche visitate il sito www.parcodidatticoscientifico.it oppure www.foam13.it
(Osservatorio Astronomico)
Servizi: area di ricreazione e ristoro, sala conferenze, Osservatorio Astronomico, Laboratorio Eliofisico e Radiostronomico, Sentiero
Natura.

Il Centro Didattico Scientifico è raggiungibile a piedi dalla stazione FERROVIENORD di Locate Varesino. Previa prenotazione una
guida accoglierà la scolaresca alla stazione e la accompagnerà, in una passeggiata a piedi di circa 45 minuti, attraverso i boschi
del Parco, verso il Centro didattico.
In alternativa è disponibile, su richiesta, un servizio autobus a pagamento dalla stazione FERROVIENORD di Tradate.

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ANDATA Treno n. 23 RITORNO Treno n. 66

Milano Cadorna 8.35 Locate 17.46


Locate 9.14 Milano Cadorna 18.25

Visita al Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate


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ITINERARIO 10

Isole Borromee: isola Madre, isola Bella, isola dei Pescatori

4
Notizie utili
Tel (+39) 0323 30556
Fax (+39) 0323 30046
info@borromeoturismo.it
www.borromeoturismo.it

Isola Bella

L’arcipelago delle Isole Borromee è formato da tre piccole isole: l’Isola Bella, l’Isola Madre e l’Isola dei Pescatori. Nel XIV secolo
la famiglia Borromeo divenne proprietaria dell’arcipelago trasformando le isole in eleganti giardini e costruendovi principesche
residenze.

Le Isole Borromee sono raggiungibili con i battelli della Navigazione Lago Maggiore in partenza dall’imbarcadero di Laveno, poco
distante dalla stazione FERROVIENORD di Laveno-Mombello.
Per informazioni sugli orari dei battelli: www.navigazionelaghi.it

Isola Madre
L’isola più grande delle Borromee è l’isola Madre. La famiglia Borromeo volle trasformarla in una residenza estiva, e vi costruì un
orto botanico che si sviluppa su cinque diversi terrazzamenti.
La varietà della flora è impareggiabile: azalee, rododendri, 150 varietà di camelie, glicini, piante e fiori tropicali. Oltre alla vegeta-
zione, l’incanto dell’isola è ulteriormente accresciuto dalle diverse specie animali che passeggiano liberamente fra i sentieri del
parco: pavoni bianchi, fagiani e colorati pappagalli.
Vicino ai giardini si trova il Palazzo, risalente al XVI secolo ed allestito a museo con ornamenti ed arredi d’epoca provenienti dalle
ville della famiglia Borromeo. All’interno si possono inoltre visitare le famose collezioni di bambole e marionette antiche.
Sull’isola sorge anche una Cappella di Famiglia dedicata a S. Carlo e costruita nel 1758.

Isola Bella
“Fantastica e bizzarra” così la definì Dickens. Un palazzo principesco e scenografici
giardini: questa è l’Isola Bella, indubbiamente la più famosa delle Isole Borromee.
Il nome lo si deve alla moglie Isabella di Carlo III Borromeo, colui che nella prima metà
del Seicento intraprese i lavori di trasformazione di questo arido scoglio isolano.
Suggestiva la sequenza di sale che compongono il palazzo, dal Salone da Ballo alla Sala
del Trono, dalla Sala delle Armi a quella dell’Alcova, dalla Sala Napoleonica (dall’illustre
ospite che qui soggiornò più volte) alla Sala della Musica (sede della Conferenza di
Stresa del 1935 tra Inghilterra, Francia e Italia). Vi sono anche sei sale sotterranee siste-
mate ad imitazione delle grotte naturali con pareti rivestite di tufo, decorate con incre-
dibili stucchi e mosaici raffiguranti l’incantesimo del mondo subacqueo, movimentate
da finte stalattiti ed ulteriormente arricchite da alcuni oggetti curiosi e di valore come i
reperti archeologici della cultura di Golasecca.
I giardini all’italiana si articolano su dieci terrazzamenti disposti in modo da formare
una grande piramide tronca. Ninfei, esedre, statue allegoriche e mitologiche, obelischi
e fontane, impreziosiscono i giardini dalle pregiate essenze arboree quali cedri, aranci,
limoni, magnolie, allori, camelie, azalee e rododendri.
Contribuiscono all’incantevole fascino del luogo anche i pavoni bianchi, liberi di girare
sui prati vellutati.
A ridosso del palazzo e dei giardini rimane parte del preesistente villaggio, dove sono
presenti alcuni ristoranti e negozietti tipici. Isola Bella
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ITINERARIO 10

Isola dei Pescatori


L’inconfondibile profilo dell’antico borgo, immutato con lo scorrere del tempo,
rappresenta sicuramente la più pittoresca delle Isole Borromee: il campanile
aguzzo spunta dai coppi rossi dei tetti, le case dai bassi porticati si affaccia-
no sul lago mostrando pergolati ed altane, la riva è sempre occupata dalle
barche.
Detta anche Superiore, prende nome dalla prevalente funzione che da secoli
caratterizza questo borgo di pescatori. Nonostante siano rimaste poche fa-
miglie a mantenere l’attività originaria, appare ancora integra l’identità della
piccola comunità, che non cessa di affascinare i turisti con la semplicità delle
sue case, le strette viuzze, i portali in pietra ed i suggestivi sottopassi.
Sull’isola si trovano alcuni negozietti tipici e, soprattutto, quei rinomati risto- Isola dei Pescatori
ranti dove è possibile gustare i piatti a base di pesce appena pescato, tradizio-
ne che perdura nel tempo e che non cessa di deliziare i palati di personaggi
famosi.
A questo proposito vale la pena ricordare l’aneddoto che nel 1935 vide i protagonisti della Conferenza di Stresa optare per un
fuoriprogramma sull’isola, attratti dal desiderio di gustarne il piatto più celebre, il pesce persico.

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ANDATA Treno n. 19 RITORNO Treno n. 1074

Milano Cadorna 7.50 Laveno-Mombello 18.07


Laveno-Mombello 9.22 Milano Cadorna 19.55

Visita alle isole Borromee


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ITINERARIO 11

Giardini di Villa Taranto

4
Notizie utili
Tel (+39) 0323 556667
Biglietteria (+39) 0323 404555
Fax (+39) 0323 556667
entevillataranto@tin.it
www.villataranto.it

Quelli di Villa Taranto rappresentano uno dei giardini botanici più importanti del mondo con migliaia di specie di piante e fiori
provenienti da ogni luogo ed armoniosamente distribuite sopra un’area di circa 16 ettari, attraversata da 7 km di viali.
Lo stile è principalmente inglese, anche se non mancano richiami tipici di quello italiano quali statue, fontane, specchi d’acqua,
terrazzi, cascate e tutto ciò che contribuisce a donare un senso di magia a questo spettacolo della natura. Eucalipti, azalee, ro-
dodendri, magnolie, aceri, camelie, dalie, tulipani, fiori di loto, eriche, astri nani, ortensie, numerose piante tropicali ed esemplari
rari popolano questi spazi.
Questo magnifico luogo fu opera del capitano scozzese Neil Mac Eacharn, che acquistò la villa nel 1931 con il desiderio di creare
un giardino da sogno sulle sponde del Lago Maggiore e che in seguito la donò allo Stato italiano, ottenendo in cambio il permesso
di essere sepolto nel mausoleo posto al centro del parco.

Villa Taranto è raggiungibile con i battelli della Navigazione Lago Maggiore (fermata Villa Taranto) in partenza dall’imbarcadero di
Laveno, poco distante dalla stazione FERROVIENORD di Laveno-Mombello.
Per informazioni sugli orari dei battelli: www.navigazionelaghi.it

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ANDATA Treno n. 19 RITORNO Treno n. 1074

Milano Cadorna 7.50 Laveno-Mombello 18.07


Laveno-Mombello 9.22 Milano Cadorna 19.55

Visita ai Giardini di Villa Taranto


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ITINERARIO 12

Parco della Villa Pallavicino

4
Notizie utili
www.parcozoopallavicino.it

Isola dei Pescatori

Dall’ingresso antistante le sponde del Lago si sale lungo un ampio sentiero che introduce subito in una vera e propria oasi naturale:
prati aperti, viali ombrosi e piazzali dove fioriscono rose, oleandri, magnolie, narcisi, azalee, rododendri, tutto armoniosamente
coniugato alla macchia boschiva, riserva di monumentali piante secolari.
Le serre ed il giardino zoologico, con più di 40 specie di animali provenienti da ogni parte del mondo (cigni bianchi, anatre raris-
sime, gru coronate, daini, fagiani argentati, cervi-capra, lama, zebre, canguri Bennet, pavoni), ne incrementano ulteriormente il
valore ed il fascino.
L’idea originaria del Parco si deve allo statista e uomo di cultura napoletano Ruggero Bonghi, affascinato dal Lago Maggiore tanto
da decidere nel 1855 di acquistare questi terreni per edificare una piccola dimora.
Ma è soprattutto alla famiglia dei marchesi Pallavicino, che nel 1862 subentrarono nella proprietà al duca di Vallombrosa, cui si
deve gran parte dell’attuale splendore del Parco. Il marchese Lodovico ampliò la tenuta, costruì strade carrozzabili, adornò il parco
di statue e trasformò la semplice dimora nella splendida villa ottocentesca di stile neoclassico che ancora oggi s’innalza superba
sulla collina. Fu invece la marchesa Luisa, nel 1952, a portare a compimento un’opera iniziata anni prima e volta a raccogliere
animali di ogni angolo del mondo per costruire uno zoo d’eccezione.

Il Parco di Villa Pallavicino è raggiungibile con i battelli della Navigazione Lago Maggiore in partenza dall’imbarcadero di Laveno
– fermata Stresa, poco distante dalla stazione FERROVIENORD di Laveno-Mombello.
Per informazioni: www.parcozoopallavicino.it

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ANDATA Treno n. 19 RITORNO Treno n. 1074

Milano Cadorna 7.50 Laveno-Mombello 18.07


Laveno-Mombello 9.22 Milano Cadorna 19.55

Visita al Parco della Villa Pallavicino


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ITINERARIO 13

Rocca di Angera

4
Notizie utili
Tel 0331 931300 - Fax 0331 932883
www.boromeoturismo.it

Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica


Piazza Garibaldi, 10 - 21021 Angera (VA)
Tel 0331 960256 - Fax 0331 932897
mail: angera.turismo@libero.it
Aperto dal 1° Giugno al 30 Settembre
www.vareselandoftourism.it

Rocca di Angera - Foto di G. Gnemmi

Raro esempio di edificio fortificato medioevale integralmente conservato, il Castello o


Rocca Borromeo di Angera si erge su di uno sperone di roccia calcarea che da sempre
domina la parte meridionale del Lago Maggiore.
L’imponente costruzione racchiude testimonianze importanti della storia locale, riper-
corsa attraverso il mirabile ciclo di affreschi risalenti alla fine del ‘200 della “Sala della
Giustizia”, le Sale storiche e la Torre Castellana, dalla cui sommità si gode di un pano-
rama di rara suggestione.
Alcune sale ospitano poi il Museo della Bambola e della Moda Infantile, la collezione
più importante in Europa, cui è annessa un’ampia sezione dedicata agli automi, perfet-
tamente funzionanti, del XIX secolo.

La Rocca di Angera è raggiungibile con i battelli della Navigazione Lago Maggiore in


partenza dall’imbarcadero di Laveno, poco distante dalla stazione FERROVIENORD di
Laveno-Mombello.
Per informazioni sugli orari dei battelli: www.navigazionelaghi.it
Foto di G. Gnemmi

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 19 RITORNO Treno n. 1074

Milano Cadorna 7.50 Laveno-Mombello 18.07


Laveno-Mombello 9.22 Milano Cadorna 19.55

Visita alla Rocca di Angera


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ITINERARIO 14

San Carlone di Arona

4
Notizie utili
Ufficio Informazioni
Chiesa di San Carlo
Piazzale San Carlo - 28041 Arona
Tel. 0322-249669
www.lagomaggioreonline.it/statua_san_carlo_borromeo.htm

Statua di San Carlo

Il colosso di San Carlo Borromeo chiamato amichevolmente dai rivieraschi San Carlone, domina il lago con i suoi 24 metri di al-
tezza a cui vanno aggiunti altri 12 metri di basamento.
L’opera, disegnata da Giovanni Battista Crespi, è stata eseguita dal 1614 al 1697 da Siro Zanella e Bernardo Falcone.
La statua è costruita con spessi fogli di rame uniti da grossi chiodi; al suo interno vi è una ripida scala che rende possibile l’accesso
fino in cima alla statua da dove si può osservare l’affascinante panorama circostante.

Il San Carlone d’Arona è raggiungibile con i battelli della Navigazione Lago Maggiore – fermata Arona, partendo dall’imbarcadero
di Laveno.
Per informazioni sugli orari dei battelli: www.navigazionelaghi.it

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ANDATA Treno n. 19 RITORNO Treno n. 1074

Milano Cadorna 7.50 Laveno-Mombello 18.07


Laveno-Mombello 9.22 Milano Cadorna 19.55

Visita al San Carlone di Arona


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ITINERARIO 15

Eremo di Santa Caterina del Sasso

4
Notizie utili
Via S. Caterina, 5 - 21038 Leggiuno (VA)
Tel 0332 647172 - Fax 0332 649113
www.provincia.va.it/santacaterina/home.htm

Eremo di Santa Caterina del Sasso - Foto di G. Gnemmi

Abbarbicato sulla roccia a strapiombo in uno dei punti più profondi del Verbano,
l’Eremo di Santa Caterina del Sasso è un complesso monastico costituito di tre edifici
risalenti ai secoli XIII-XIV.
Fu fondato dal Beato Alberto Besozzi di Airolo che fece un voto a S. Caterina d’Alessan-
dria durante un naufragio e si ritirò qui in una grotta a condurre vita eremitica. Durante
una pestilenza nel 1195 fece costruire il sacello.
Nel secolo XIV era abitato da una comunità di monaci Agostiniani, ai quali nel 1379
subentrarono i Romiti Ambrosiani e successivamente nel 1649 i Carmelitani.
Numerosi i cicli pittorici entro e fuori le mura della chiesa, che coprono un periodo che
va dal XIV al XIX secolo. Arte e storia si integrano splendidamente in un quadro naturale
dei più suggestivi, quasi una balconata che si protende verso le isole Borromee.
Nella sala capitolare è esposta una preziosa documentazione fotografica che illustra Foto di G. Gnemmi
l’impegnativo intervento di restauro fatto dalla Provincia di Varese, proprietaria dell’ere-
mo dal 1970, la quale inaugura qui ogni anno il suo programma di concerti estivi con
una serata indimenticabile.

L’Eremo è raggiungibile con i battelli della Navigazione Lago Maggiore - fermata Santa Caterina.
Per informazioni sugli orari dei battelli: www.navigazionelaghi.it

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ANDATA Treno n. 19 RITORNO Treno n. 1074

Milano Cadorna 7.50 Laveno-Mombello 18.07


Laveno-Mombello 9.22 Milano Cadorna 19.55

Visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso


W Milano - Varese - Laveno
ITINERARIO 16

Poggio S. Elsa - Sasso del ferro

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Notizie utili
www.funiviedellagomaggiore.it

Poggio S. Elsa (vista del Lago Maggiore)

Meravigliosa località turistica a 974 m slm, ideale per una gita rilassante, da cui si gode di splendidi panorami sul sottostante golfo
di Laveno, il Lago Maggiore e parte della Valcuvia.
Poggio Sant’Elsa è raggiungibile attraverso una comoda e panoramica funivia oppure, per gli amanti del trekking, percorrendo un
sentiero che da Brenna di Laveno raggiunge Poggio Sant’Elsa (meno di 2 ore a piedi dalla stazione FERROVIENORD di Laveno –
Mombello). Dal Poggio, dove è presente un tipico ristorante, si diparte un ripido sentierino che conduce in vetta al Sasso del Ferro
(1.062 m) dal quale la vista spazia su un più ampio panorama di laghi e montagne.
La sommità del Poggio Sant’Elsa è anche un abituale ritrovo degli amanti del parapendio che da qui spiccano il volo per atterrare
poi sulla piana sottostante.

Per informazioni e orari della funivia: www.funiviedellagomaggiore.it

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ANDATA Treno n. 19 RITORNO Treno n. 1074

Milano Cadorna 7.50 Laveno-Mombello 18.07


Laveno-Mombello 9.22 Milano Cadorna 19.55

Visita a Poggio S. Elsa - Sasso del ferro


ITINERARI TURISTICI
MILANO - COMO

COMO LAGO ITINERARIO 17 Como città


ITINERARIO 18 Le vie della seta di Como
ITINERARIO 19 Brunate
COMO BORGHI
ITINERARIO 20 Brunate - Monte Piatto -
Torno e visita alla Pietra Pendula (Trekking)
ITINERARIO 21 Dorsale del triangolo Lariano e Palanzone (Trekking)
ITINERARIO 22 Isola Comacina
COMO CAMERLATA
ITINERARIO 23 Villa Balbianello
ITINERARIO 24 Santuario Madonna del Soccorso

GRANDATE - BRECCIA

PORTICHETTO - LUISAGO

FINO MORNASCO

CADORAGO

CASLINO AL PIANO ITINERARIO 25 Parco del Lura

LOMAZZO

ROVELLASCA - MANERA

ROVELLO PORRO

SARONNO

MILANO CADORNA
W Milano - Como
ITINERARIO 17

Como città

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Notizie utili
Ufficio Informazioni e Promozione
Assessorato al Turismo della Provincia di Como
Piazza Cavour,17 - 22100 Como
Tel 031.3300128
Fax 031.240111
lakecomo@tin.it
www.lakecomo.it

Tempio Voltiano

Tempio Voltiano
Il Tempio Voltiano, realizzato nel 1927, fu pensato quale nuova sede per custodire gli originali e le ricostruzioni degli strumenti
scientifici di Alessandro Volta. Il museo è infatti completamente dedicato all’inventore della pila e conserva circa 234 reperti. Vi si
trovano copie ed originali dell’apparecchiature scientifiche di Alessandro Volta, tra i cimeli: lettere, documenti, medaglie e ritratti
del grande fisico. Tra le apparecchiature si segnalano gli Elettrofori e i Condensatori.
Fu l’imprenditore cotoniero Francesco Somaini l’ideatore, promotore e finanziatore della costruzione, il quale volle che l’edificio
fosse degno del grande scienziato comasco non solo per l’alto valore scientifico e documentario del contenuto, ma anche per il
suo aspetto monumentale così da assegnare nuovo lustro alla città.
Per la realizzazione del tempio voltiano venne scelto l’architetto Federico Frigerio, che realizzò l’opera in stile neoclassico richia-
mandosi esplicitamente al Pantheon.

Basilica San Fedele


La magnifica Basilica Romanica di San Fedele in Como, costruita intorno al 1120 su
fondamenta altomedioevali, sorge sulla suggestiva piazza San Fedele che fu nel Me-
dioevo centro dei commerci cittadini e sede del Mercato del grano. La chiesa conserva
frammenti di affreschi del XIV secolo e dipinti del XVI e XVII secolo.

Mura, Torre Gattoni e Porta Torre


Le mura di Como, costruite per la prima volta su iniziativa di Giulio Cesare, facevano
parte di una complessa struttura difensiva intesa a coprire gli accessi a Milano ed alla
Basilica San Fedele
pianura padana dalle Alpi centrali, che comprendeva, fra gli altri, il Castello Baradello,
le fortificazioni dell’Isola Comacina e le fortezze di Bellinzona.
Torre Gattoni, già Torre di Porta Nuova, fu fatta ricostruire da Federico I il Barbarossa,
congiuntamente alle altre due torri e venne acquistata nel tardo 1700 dal canonico
Giulio Cesare Gattoni, appassionato studioso di scienze naturali, che vi allestì un labo-
ratorio di fisica e vi sistemò le sue collezioni scientifiche.
Alessandro Volta, amico del Gattoni, vi veniva spesso per studiare ed attuare esperi-
menti che precludevano alla grande invenzione del secolo, la Pila.
Torre di Porta Vittoria o Porta Torre, è la più antica (1192) ed imponente delle torri
medievali rimaste. Ha pianta quadrata, è alta circa 40 metri e, mentre nel lato esterno
ha due fornici, nel lato settentrionale ha un fornice unico formato da un grande arco e
sormontato da quattro ordini di doppi finestroni.
Torre Gattoni
W Milano - Como
ITINERARIO 17

Il Duomo
Iniziato nel 1396, il Duomo di Como rappresenta l’ultima delle cattedrali gotiche co-
struite in Lombardia.
Nei tre secoli e mezzo occorsi per la sua realizzazione definitiva si affermarono vari
stili anche se quello dominante resta l’originario tardo gotico-rinascimentale. La cupola
venne progettata da Filippo Juvara (1687-1736), architetto del re di Sardegna.
Le vetrate, ottocentesche, sono state realizzate su disegno di Giuseppe e Pompeo
Bertini.
Fra le molte opere d’arte che abbelliscono l’interno vi sono arazzi cinquecenteschi, pit-
ture di Gauedenzio Ferrari, di Bernardino Luini, del Morazzone (secolo XVI-XVII), oltre
ad affreschi della sacrestia (prima metà del XVII secolo), e sculture di Rodari.

Il Broletto
Annesso al Duomo è il romanico-gotico Broletto che risale al 1215, centro della
vita politica ed economica della città. Fu distrutto più volte nei momenti di mag-
giore tensione tra le fazioni comasche. Fu rinnovato dalla nobiltà comasca ed
inaugurato come teatro nel 1765. Fu vivo protagonista di non pochi tafferugli tra
aristocrazia e popolo in seguito a “balli popolari e gratuiti” che si tenevano in quel
Duomo e Broletto
tempo. Oggi ospita mostre ed esposizione.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1121 RITORNO Treno n. 166

Milano Cadorna 8.00 Como Lago 17.17


Como Lago 8.55 Milano Cadorna 18.20

Visita a Como città


W Milano - Como
ITINERARIO 18

Le vie della seta di Como

4
Notizie utili
Via Castelnuovo, 9 - 22100 Como
Tel/Fax 0331 303180
e-mail: info@museosetacomo.com
www.museosetacomo.com

Museo Didattico della Seta


Aperto nel 1990, Il Museo didattico della seta si estende su una superficie di circa 900 mq ed è situato nello stesso stabile della scuola tessile
di Setificio. Nell’atrio si è ricreato l’ingresso di una fabbrica; nella sala centrale, dopo un accenno all’allevamento del baco e alla trattura, si
possono ammirare strumenti di preparazione alla tessitura. Nella sala tessitura campeggiano diversi tipi di telai; successivamente si entra
nella sala controlli e misure che presenta un’interessante collezione di apparecchi e nella stamperia. Un’ala è riservata ai modellini di mac-
chine per stampa a quadri e rotativa. L’ultima sala è dedicata alle operazioni di finissaggio dei tessuti.

Come raggiungerlo: Stazione FNM di Como Borghi; ingresso da via Castelnuovo 1.


Il Museo è accessibile ai disabili; indispensabile la prenotazione per i gruppi.

Spacci tessili
La conduzione familiare dell’azienda permette di operare ad un livello di alta qualità artigianale, offrendo di conseguenza un valido ed otti-
male rapporto qualità/prezzo. La grande professionalità acquisita attraverso anni di esperienza nel settore tessile comasco, rappresenta la
garanzia di un prodotto altamente qualificato e in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza di gusto e vestibilità. Un’ampia gamma di prodotti
a prezzi di fabbrica e la gentilezza del personale qualificato permettono al cliente di effettuare le sue scelte in un clima amichevole e rilas-
sante. La produzione comprende una serie di accessori in seta, sciarpe di ogni colore e misura, foulard stampati a mano, cravatte di ogni
tipo e di ottima fattura e capi di abbigliamento in seta.

I punti vendita
Sede Frey:
Via Risorgimento, 49/51 – 22073 FINO MORNASCO (CO) - Tel. 031 927538
Frey Shop – Via Boldoni, 36 – 22100 COMO - Tel. 031 261683
Frey Shop – Via Garibaldi, 10 – 22100 COMO - Tel. 031 267012
Tessitura Concept Store
Per chi ama il Lago di Como, Mantero Seta, storica azienda tessile, ha creato uno spazio d'avan-
guardia, ricco di emozioni, ricavato da un'antica tessitura di fine Ottocento. A soli 2 minuti
dal centro storico uno spazio di benessere e relax dove moda, cultura e design si intrecciano:
atmosfera luminosa, sonorizzazione soft e personale internazionale accompagnano i visitatori
in un’esperienza emozionale unica. Il visitatore può muoversi in libertà attraverso un ampio
percorso espositivo continuamente rinnovato. La tessitura è un laboratorio di idee e di proposte
sempre nuove: tessuti vintage e d’archivio rinascono come inediti accessori moda pensati da un
gruppo di giovani creativi provenienti da tutto il mondo.
Presenti inoltre anche oggetti realizzati in esclusiva da Mantero per i migliori brand internazio-
nali. La proiezione di una presentazione multimediale mostra come nasce un oggetto moda:
partendo dalla lavorazione del filo di seta, viene descritto il progetto tessile, dall’idea, al disegno,
alla scelta dei colori. Sono inoltre previste dimostrazioni per illustrare dal vivo come si confezio-
na una cravatta o come si tesse a telaio. Al piano superiore una piacevole zona relax con il Loom Cafè, esposizioni di visual art e library.

Il punto vendita
LA TESSITURA
Viale Roosevelt 2/a - Ang. via S Abbondio - 22100 COMO (Fermata FNM di Como Borghi)
Tel. 031 321666 - Fax 031 321548
Loom Cafè - Tel. 031 321455
e-mail: latessitura@mantero.com
www.latessitura.com - www.mantero.com

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1121 RITORNO Treno n. 166

Milano Cadorna 8.00 Como Lago 17.17


Como Borghi 8.51 Como Borghi 17.21
Como Lago 8.55 Milano Cadorna 18.20

Visita alle Vie della seta di Como


W Milano - Como
ITINERARIO 19

Brunate

4
Notizie utili
Uffici Funicolare
piazza Alcide de Gasperi, 4 - 22100 Como
Tel 031-303.608
Fax 031-302.592
info@funicolarecomo.it
www.funicolarecomo.it

Funicolare di Brunate

All’inizio del 1800 il paese era costituito da poche case e qualche villino, ma nella seconda
metà del secolo Brunate era già diventato un luogo di villeggiatura, grazie al suo clima, alla
sua posizione geografica e alle vedute panoramiche, specie nelle mezze stagioni e d’estate.
Fino alla seconda metà dell’ottocento, Brunate era rimasto un piccolo paese di montagna,
isolato dalla sottostante città, luogo ideale di romitaggio. Fu solo nel 1817, anno di dura care-
stia, che venne realizzata la mulattiera, chiamata via delle Scalette, che dalla città, passando
per l’ex eremo cappuccino di S. Donato (costruito nel secolo XV e soppresso nel 1772), con-
duceva a Brunate. Quasi mezzo secolo più tardi, venne realizzata anche una carrozzabile,
che contribuì in maniera determinante a rompere l’isolamento di questo piccolo paese ru-
rale. L’evento determinante che trasformò radicalmente Brunate, elevandolo ad importante
luogo di villeggiatura, fu però la realizzazione della funicolare.
Giunti a Brunate si può infatti godere di uno splendido panorama che abbraccia un ampio Vista da Brunate
territorio, dalle alpi svizzere alla pianura lombarda e piemontese. Punti panoramici principali
sono il Belvedere di via Pirotta, il piazzale Bonacossa e l’ampio sagrato della chiesa di S. An-
drea, il Pissarottino, la rotonda di via Monterosa, la rotonda del parco Marenghi a S. Maurizio sopra Brunate e il sovrastante Faro Voltiano,
costruito nel 1927, per onorare Alessandro Volta nel centenario della morte, visibile nella notte fino a cinquanta chilometri di distanza.
Numerosi sono inoltre i monumenti d’interesse storico ed artistico (il Faro Voltiano, la parrocchiale, le ville) e molte e varie le possibili
mete d’escursione. Fra gli itinerari ricordiamo la cosiddetta “dorsale del Triangolo Lariano”, percorso in quota che collega pedonalmente
Brunate con Bellagio.

Funicolare di Brunate
Da Como sette minuti a bordo di una particolarissima funicolare dividono le meraviglie del lago dalla tranquillità di Brunate. Con una
breve visita può essere osservata la sala macchinari della funicolare. Per gli amanti della natura vi è la possibilità di compiere bellissime
passeggiate che conducono al Monte Boletto.
Da Milano: linea FNM Milano Cadorna-Como Lago. Dal capolinea, in 5 minuti di strada a piedi, si raggiunge la stazione della Funicolare
per Brunate percorrendo viale Geno.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1121 RITORNO Treno n. 170

Milano Cadorna 8.00 Como Lago 18.17


Como Lago 8.55 Milano Cadorna 19.20

Visita a Brunate
W Milano - Como
ITINERARIO 20

Brunate - Monte Piatto - Torno e visita alla Pietra Pendula (Trakking)

4
Notizie utili
Comune di Torno (CO)
Tel 031 419555 - Fax 031 418396
email: comuneditorno@tiscali.it
www.comune.torno.co.it

Pietra Pendula

Da Como si prende la funicolare per salire a Brunate (715 m) da dove si imbocca quindi la via carrozzabile che sale ripida, tra
grandi e profumati giardini verso San Maurizio e poi al rifugio CAO.
Per chi desiderasse portarsi velocemente in quota è disponibile un servizio di autobus.
Dalla capanna CAO (980 m) si procede praticamente in piano lungo una mulattiera immersa nel bosco fino a raggiungere la vicina
baita Carla (997 m) da dove si prende il sentiero pianeggiante che si dirige verso il Pizzo Tre Termini (1140 m) e passa appena
sotto la vetta. Da qui si scende, per tracce di sentiero sommerse da una fitta vegetazione e tagliando in costa la testata della valle
sottostante, fino a raggiungere i ruderi del Castel D’Ardona, che si erge su un cucuzzolo a un’altitudine di circa mille metri.
Dal Castello la discesa si fa più ripida: sempre per tracce di sentiero ci si inoltra nella conca chiamata Pian del Gallo, sulla quale
si possono osservare diversi massi erratici, chiamati anche “trovanti” Dal Pian del Gallo inizia la discesa verso il grazioso insedia-
mento di Montepiatto (610 m).
Da qui è possibile raggiungere in pochi minuti la famosa Pietra Pendula, un masso erratico a forma di fungo.
Da Montepiatto per comoda mulattiera selciata, e per gran parte gradinata, immersa in un bosco in cui prevalgono i castagni, si
scende velocemente a Torno, da dove con il battello si raggiunge la vicina Como. Una deviazione a quest’ultimo tratto di discesa
consente di attraversare Piazzaga, altra frazione montana del comune di Torno, dove durante l’estate e nei giorni festivi di tutti i
mesi dell’anno si trova ristoro in un tipico crotto montano.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1121 RITORNO Treno n. 170

Milano Cadorna 8.00 Como Lago 18.17


Como Lago 8.55 Milano Cadorna 19.20

Visita di Brunate - Monte Piatto - Torno e visita alla Pietra Pendula (trekking)
W Milano - Como
ITINERARIO 21

Dorsale del triangolo Lariano e Palanzone (Trekking)

4
Notizie utili
Comunità Montana del Triangolo Lariano
Via Vittorio Veneto, 16 - Canzo (CO)
Tel 031 672000 - Fax 031 670248
Email: webmaster@cmtl.it
www.triangololariano.it

Vista del Lago di Como

Cuore del Triangolo Lariano è stata un tempo la montagna più cara ai comaschi, tanto che, quando fu chiesto loro di scegliere una
cima nel territorio della provincia per erigervi un obelisco che ricordasse l’Annus Domini del 1900, decisero per il Palanzone.
Da Como si prende la funicolare per salire a Brunate (715 m), da dove si imbocca quindi la via carrozzabile che sale ripida, tra
grandi e profumati giardini verso San Maurizio e poi al rifugio CAO.
Per chi desiderasse portarsi velocemente in quota è disponibile un servizio di autobus.
Da qui parte il sentiero 1, “Alta Via del Triangolo Lariano” che raggiunge la Baita Carla (1 ora da Brunate), Baita Bondella (1 ora
e mezza circa), Rifugio Fabrizio - Monte Boletto (2 ore circa) e che prosegue poi per il monte Bolettone, monte Pallanzone (4 ore
e mezza circa). Senza dubbio questo sentiero offre viste spettacolari su una buona parte della pianura padana e dell’arco alpino.
Se percorso in giornate particolarmente limpide offre la vista del Monte Rosa, del Cervino e, in lontananza, del tenue profilo degli
Appennini.
Per i più volenterosi il sentiero continua per la Colma di Sormano, monte San Primo per finire a Bellagio. L’intero percorso da
Brunate a Bellagio è di 30km, fattibile in circa 10-11 ore di cammino, ben divisibili in due tratte con sosta notturna al Rifugio
Riella/Palanzone.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 621 RITORNO Treno n. 668

Milano Cadorna 8.10 Caglio Interscambio con linea ASF


Canzo 9.24 Canzo 17.36
Caglio Interscambio con linea ASF Milano Cadorna 18.51

Visista alla dorsale del triangolo Lariano e Palanzone (trekking)


W Milano - Como
ITINERARIO 22

Isola Comacina

4
Notizie utili
Comune di Ossuccio
Tel 0344 55277
Email: info@comune.ossuccio.co.it

L’Isola Comacina è l’unica isola del Lago di Como. Oggi l’isola è semideserta ma fu abitata fin dai tempi romani e crebbe d’impor-
tanza fino a diventare, nel XII secolo, uno dei Comuni più potenti del Lario.
Quando vi fu la guerra fra i Comuni di Milano e Como, l’isola Comacina si schierò dalla parte dei milanesi. Nel 1169 vi fu la sua
fine: espugnata dai Comaschi, venne devastata e data alle fiamme, i fuggiaschi si rifugiarono a Varenna. Ancora oggi ogni anno si
celebra l’esodo dei comacini e l’accoglienza dei varennaschi con la popolare sagra di San Giovanni.
L’isola passò di mano attraverso diversi proprietari, fino ad appartenere al re Alberto I del Belgio, che la donò allo Stato italiano
durante la prima guerra mondiale.
Da vedere la Chiesa di S.Bartolomeo, rifacimento sette-ottocentesco di edificio romanico, che conserva qualche tratto della
struttura originale e, all’interno, dipinti di scuola luinesca, un monumentale altare in legno barocco ed un affresco dei Carloni
(XVII- XVIII secolo). Altrettanto suggestive la chiesa quattrocentesca di S. Giovanni e i resti della chiesetta di S. Eufemia, sorta nel
VII secolo e riedificata nell’XI.

L’Isola Comacina è raggiungibile con i battelli della Navigazione Lago di Como.


Per informazioni sugli orari dei battelli: www.navigazionelaghi.it

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1121 RITORNO Treno n. 170

Milano Cadorna 8.00 Como Lago 18.17


Como Lago 8.55 Milano Cadorna 19.20

Visita all’Isola Comacina


W Milano - Como
ITINERARIO 23

Villa Balbianello

4
Notizie utili
FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano)
Villa del Balbianello - Lenno (CO)
Tel 0344 56110 - Fax 0344 55575
email: faibalbianello@fondoambiente.it
www.fondoambiente.it

Villa Balbianello

Edificata per volontà del cardinale Angelo Maria Durini alla fine del XVIII secolo, la
Villa sorge sull’estremità di un promontorio a picco sul lago di Como, quasi di fronte a
Bellagio.
Oggi si presenta nella veste conferitagli dall’ultimo proprietario, l’esploratore Guido
Monzino, con una ricca collezione d’arte cinese, africana e precolombiana, preziosi
mobili del Settecento inglese e francese e il piccolo museo che raccoglie documenti e
cimeli sulle sue spedizioni.
Ma il vero capolavoro è il panoramico giardino a terrazze, dominato dall’elegante loggia
a tre arcate che svetta sul punto più alto del promontorio. Lo spazio che la rocciosa pun-
ta della penisola offriva alle ambizioni del cardinal Durini era molto angusto e la scarsità
di terra creava notevoli problemi per la creazione di un giardino all’italiana o all’inglese.
Il giardino del Balbianello, dunque, è una cosa a sé, dove tutto è in funzione del lago e Foto di G. Majno
delle sue coste e dove nulla deve distogliere dall’acqua.
Di grande interesse è anche il piccolo porticciolo, dove il cardinale Durini realizzò, a partire dal 1787, uno splendido “luogo di
delizie” ove studiare e dissertare di lettere e arti con pochi qualificati amici.

Villa Balbianello è raggiungibile con i battelli della Navigazione Lago di Como - fermata Lenno, partendo da Como.
Per informazioni sugli orari dei battelli: www.navigazionelaghi.it

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1121 RITORNO Treno n. 170

Milano Cadorna 8.00 Como Lago 18.17


Como Lago 8.55 Milano Cadorna 19.20

Visita a Villa Balbianello


W Milano - Como
ITINERARIO 24

Santuario della Madonna del Soccorso

4
Notizie utili
Ossuccio (CO)
Tel 0344 55211
www.comunicare.it/luoghi/luoghi/luoghi_h.htm

Il Santuario della Madonna del Soccorso è situato a 400m slm, sopra le località di Ossuccio e Lenno, di fronte all’isola Comacina.
Il luogo, completamente isolato, è circondato da prati, uliveti e boschi, e si presenta come un poggio da cui si ha il panorama di
tutto il centro lago: dal sottostante specchio de “la zoca de l’oli” delimitata dall’isola Comacina e dalla penisola di Balbianello, fino
a Tremezzo, Bellagio e Varenna, l’orizzonte è delimitato dal monte S. Primo, dalle Grigne e, in lontananza, dalle prime cime delle
Alpi.
La tradizione popolare lega gli inizi della devozione alla Madonna ad una antica statua di Maria e a un antico dipinto. La statua,
nascosta probabilmente sul luogo in tempi di lotte e invasioni, fu qui ritrovata da una fanciulla sordomuta che ebbe il dono della
guarigione; si trova ora in una cappella votiva annessa al Santuario. Il dipinto, che rappresenta la Vergine col Bambino Gesù e S.
Eufemia, è pure molto antico (1501) e si trova su un altare laterale del Santuario.
Il Santuario è stato edificato in epoche diverse: il corpo centrale fu completato nel 1537, seguirono decorazioni e ampliamenti
fino al 1730.
A circa un chilometro dal Santuario inizia il viale della cappelle lungo il quale si allineano i 14 tempietti baroccheggianti che rac-
chiudono le scene rappresentanti i fatti della vita di Gesù e della Madonna ricordati nei misteri del rosario. Le cappelle, realizzate
tra il 1635 e il 1710, sono veri capolavori d’arte degli stuccatori della Scuola Intelvese.

Ossuccio è raggiungibile con i battelli della Navigazione Lago di Como – fermata Lenno.
Per informazioni sugli orari dei battelli: www.navigazionelaghi.it

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1121 RITORNO Treno n. 170

Milano Cadorna 8.00 Como Lago 18.17


Como Lago 8.55 Milano Cadorna 19.20

Visita al Santuario della Madonna del Soccorso


W Milano - Como
ITINERARIO 25

Parco del Lura

4
Notizie utili
Consorzio Parco Lura
via IV Novembre 9/A
22071 Cadorago(CO) - Loc. Caslino al Piano
Tel 031 901491 - Fax 031 8881621
email: info@parcolura.it
www.parcolura.it

L’area del Parco del Lura si estende per quasi 1.500 ettari. Ha un andamento nord-sud, come tutti i fiumi affluenti dalle Alpi al
Po, e interessa 12 i comuni da Bulgarograsso fino a Lainate. Il territorio è affiancato dalla Ferrovia FNM (Linea Milano-Como) che
ne assicura un ottimo accesso.
E’ un “corridoio” ecologico strategico che permette la connessione tra Parco delle Groane, Parco Pineta e Parco della Brughiera
e garantisce quindi la biodiversità delle specie.
Dal punto di vista geografico il Parco comprende una incisione valliva che si forma a valle di Bulgarograsso fino alle porte di
Saronno; inoltre in esso sono incluse le colline boschive di Guanzate e Cermenate. Si tratta di un ambiente tipico dei pianalti
lombardi, con boschi di farnia e robinia, residui di pineta e boschi ripariali; circa metà del parco è agricola, a prato stabile o ciclo
dei cereali.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 129 RITORNO Treno n. 170

Milano Cadorna 9.40 Csslino al Piano 18.41


Caslino al Piano 10.17 Milano Cadorna 19.20

Visita al Parco del Lura


ITINERARI TURISTICI
MILANO - SARONNO

SARONNO ITINERARIO 26 Museo delle Industrie e del lavoro Saronnese

SARONNO SUD

CARONNO PERTUSELLA

CESATE

GARBAGNATE MILANESE

GARBAGNATE GROANE ITINERARIO 27 Parco delle Groane

BOLLATE NORD

BOLLATE CENTRO

NOVATE MILANESE

MILANO QUARTO OGGIARO

MILANO BOVISA POLITECNICO

MILANO CADORNA
W Milano - Saronno
ITINERARIO 26

Museo delle Industrie e del lavoro Saronnese

4
Notizie utili
Via Don Griffanti, 6 - 21047 SARONNO (Va)
Tel 02 9607459
milsaronno@lycos.it
www.museomils.it

Il Museo delle industrie e del lavoro, costituito su iniziativa di un gruppo di volontari


con l’obiettivo di preservare e valorizzare il patrimonio storico industriale della zona, si
articola in uno spazio espositivo all’aperto (1.400 mq) e in uno spazio interno (800 mq)
ricavato nei vecchi capannoni delle FNM dove un tempo si revisionavano le locomotive
a vapore.
Vi sono esemplari di macchinari e di attrezzature rappresentative delle molteplici attività
delle tante industrie del Saronnese.
All’ingresso si è accolti da una vecchia stampatrice di biglietti da viaggio in cartoncino
delle Ferrovie Nord, la cui storica e vitale attività è rappresentata nei saloni successivi
da una vastissima gamma di apparecchiature di lavoro, tra cui la strumentazione della
cabina con cui si manovravano gli scambi di ingresso della stazione di Milano.
All’esterno sono esposte alcune carrozze ferroviarie dei primi del ‘900 nonché i primi
esemplari di mezzi della nascente trazione elettrica della fine degli anni ’20.
Seguono esemplari rappresentativi di altre industrie, tra cui meritano menzione alcuni
motori rimessi a nuovo della Isotta Fraschini,; una serie di casseforti della Parma tra
cui quella finemente lavorata che fino a pochi anni addietro racchiudeva l’Altare d’Oro
Museo delle Industrie e del lavoro
della Basilica di S. Ambrogio in Milano; una macchina per la stampa di tessuti a dodici
colori e impressioni della De Angeli Frua Cantoni; una macchina per la formazione dei
caratteri di stampa in piombo ancora funzionante, rappresentativa della Scuola di grafica fondata da padre Monti che ancora oggi
sforna validi tecnici per il settore stampa.
Altre sale ospitano radio, grammofoni, lavatrici, transistor, giradischi che hanno dato lustro alla genialità ed alla innovazione degli
industriali del Saronnese.
Nell’ultima sala, è stato trasferito il patrimonio storico di macchinari della Lazzaroni per la fabbricazione di biscotti ed amaretti.
Tale esposizione è stata ampliata con l’arrivo di 4 esemplari grazie alla disponibilità ed alla collaborazione del Museo della Scienza
e della Tecnologia di Milano che, oltre a concederli in uso a questo Museo, ne ha anche indicato (insieme alla Soprintendenza
Archeologica) modalità e tecniche di restauro che fanno conservare la patina d’uso del corso dei tempi.
La collezione lazzaroni si è arricchita soprattutto di una vastissima gamma di scatole per biscotti ed amaretti in latta e cartone
che, sapientemente raccolte per tipologia ed età in tre grandi armadi d’epoca, fanno percorrere tutta la storia del prodotto e del
disegno pubblicitario industriale di tutto il ‘900 (aspetto particolarmente curato da questa industria dolciaria la cui fama ha ben
varcato i confini nazionali).

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 123 RITORNO Treno n. 6248

Milano Cadorna 8.40 Saronno 14.23


Saronno 9.02 Milano Cadorna 14.45

Visita al Museo delle Industrie e del lavoro Saronnese


W Milano - Saronno
ITINERARIO 27

Parco delle Groane

4
Notizie utili
Consorzio Parco delle Groane
Via della Polveriera, 2 - 20020 Solaro (MI)
Tel 02 9698141 - Fax 02 96790196
email: info@parcogroane.it
www.parcogroane.it

Il Parco delle Groane è un territorio argilloso caratterizzato da estese brughiere, tra le più meridionali d’Europa, che si evolvono
da sud a nord verso il bosco di pini e betulle, fino ad espandersi in boschi alti di querce e carpini. Si tratta dell’ultima grande area
verde rimasta a nord-ovest della città di Milano, che taglia verticalmente, per un’estensione di 3400 ettari, fitti insediamenti urbani
e industriali.
Tra boschi e brughiere, zone aride e zone umide, pinete e oasi naturali sono inseriti al suo interno o nelle immediate vicinanze tipi-
ci borghi rurali, documenti di archeologia industriale, un’intensa attività agricola, ville signorili, addirittura un’ex polveriera militare:
insomma una mescolanza di modernità, tradizione, natura, arte...
Dal 1976 è attivo il Consorzio Parco delle Groane che, con la sua opera, ha consentito di concludere importanti progetti: dalla
riqualificazione e recupero ambientale alla sistemazione di sentieri, piste ciclabili (più di 35 Km), aree di sosta; dall’incentivazione
di un’agricoltura compatibile all’organizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento, e di visite di studio per il mondo sco-
lastico.
Tutte le iniziative, i progetti, le proposte del Consorzio tendono a un solo fine: rendere il Parco un ambiente vivo, in dialogo con
il territorio, in un impegno paziente e quotidiano nella realizzazione di una società sostenibile e responsabile. Non c’è allora da
meravigliarsi se migliaia e migliaia di persone, adulti, ragazzi, ogni anno percorrono i suoi sentieri, respirano l’ossigeno della sua
ricca vegetazione, utilizzano le piste ciclabili, vi passeggiano, vi fanno stretching, picnic, caccia fotografica, didattica ambientale.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 823 RITORNO Treno n. 866

Milano Cadorna 8.32 Garbagnate Parco delle Groane 18.04


Garbagnate Parco delle Groane 8.53 Milano Cadorna 18.28

Visita al Parco delle Groane


ITINERARI TURISTICI
MILANO - NOVARA

NOVARA ITINERARIO 28 Novara città

GALLIATE ITINERARIO 29 Castello di Galliate

PONTE TICINO ITINERARIO 30 Parco del Ticino e percorso ciclabile

LIDO DI TURBIGO

TURBIGO

CASTANO PRIMO

VANZAGHELLO - MAGNAGO

BUSTO ARSIZIO

CASTELLANZA

RESCALDINA ITINERARIO 31 Parco avventura Rescaldina

SARONNO

MILANO
W Milano - Novara
ITINERARIO 28

Novara città

4
Notizie utili
I.A.T. (Ufficio Informazione Accoglienza Turistica) Novara
Corso Garibaldi - 28100 Novara
Tel 0321 331620 - Fax 0321 630291
email: iatturismo@comune.novara.it
www.turismonovara.it

ATL Novara
Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica Locale
Provincia di Novara
Baluardo Quintino Sella, 40 - 28100 Novara
Tel 0321 394059 - Fax 0321 631063
email: info@turismonovara.it
www.turismonovara.it

Basilica di San Gaudenzio


La Basilica di San Gaudenzio fu innalzata dal 1577 su progetto dell’architetto Pellegrino Pellegrini, detto il Tibaldi. I lavori proce-
dettero però molto lentamente perchè la città, oppressa dalle guerre e dal fiscalismo spagnolo, non aveva fondi da dedicare alla
Fabbrica. Solo nella seconda metà del secolo XVII si ebbe una ripresa economica e i lavori furono riavviati.
Per la decorazione della chiesa, con pianta a croce latina, furono chiamati i migliori pittori lombardi del tempo: dal Morazzone a
Tanzio da Varallo.
Sulla basilica poggia la spettacolare cupola che domina la città, alta 121 metri, realizzata da Alessandro Antonelli e completata nel
1888. In vetta alla cupola venne issata la statua in rame dorato del Salvatore, opera di Pietro Zucchi. Il campanile settecentesco
della basilica è opera di Benedetto Alfieri.
All’interno della basilica è inoltre conservato il corpo di San Gaudenzio, patrono della città.

Broletto
Il Broletto, un interessantissimo complesso architettonico posto di fronte al Duomo, è costituito da quattro edifici storici.
Il palazzo del Comune, con un portico al piano terra sovrastato da un ampio salone per le assemblee pubbliche, decorato sulla
facciata da un fregio pittorico con scene cavalleresche, risale al XII secolo.
Dello stesso periodo è il palazzo dei Paratici, oggi sede del museo novarese di arte, storia e sezione archeologica “Remo Fuma-
galli”.
Il palazzo del podestà e il palazzo dei Referendari, con decorazioni in cotto alle finestre, datano invece tra la fine del XIV e l’inizio
del XV secolo.
Nel 1356 le truppe del marchese di Monferrato occuparono la città. Gli abitanti del contado, forse convinti di eliminare in quel
modo tasse e balzelli, si impadronirono dei banchi dei notai e degli archivi del Comune e distrussero tutti i documenti buttandoli
nel pozzo del cortile del Broletto.
Fa parte della struttura museale anche la Galleria Giannoni, una grande raccolta di opere pittoriche e scultoree dell’ Ottocento e
del Novecento.
W MIlano - Novara
ITINERARIO 28

Castello
Costruito nella struttura principale durante il dominio di Galeazzo Visconti, verso la seconda metà del Trecento. A partire dal 1472
il Castello, vera e propria piazzaforte strategica della città, fu interamente ristrutturato e assunse l’aspetto austero e massiccio che
ancora oggi conserva, nonostante il degrado del tempo e l’utilizzo in tempi recenti come carcere.
Intorno al castello si distende il grande parco dell’Allea, vero e proprio polmone verde della città, oggi attrezzato secondo criteri
attuali, ma che nel disegno e nella struttura, anche delle piantumazioni, riporta alla tradizione dei grandi giardini del passato.
La leggenda più celebre riguardante il Castello è quella dell’esistenza di un cavallo d’oro massiccio che si dice essere stato dise-
gnato da Leonardo da Vinci e fabbricato in miniatura fondendo oro per ordine di Ludovico il Moro. La statua sarebbe stata nasco-
sta nei sotterranei per essere poi trasportata altrove, ma nessuno ne seppe più nulla. Tra le tante leggende sul sottosuolo cittadino
vi è quella di una misteriosa galleria sotto le attuali vie Cacciapiatti, Tadini e Perazzi e di una volta in mattoni sotto corso Torino.

Chiesa di San Marco


La chiesa situata in via dei Gautieri, venne costruita sul luogo dove sorgeva la chiesetta di San Marco.
La prima pietra fu posata dal vescovo Carlo Bascapè, discepolo di san Carlo Borromeo, nel 1607. L’edificio era destinato all’officia-
tura dei Padri Barnabiti. Alla nuova chiesa si affiancò, dal 1634, la costruzione del convento, ora sede della Banca d’Italia.
San Marco è ricca di opere pittoriche e di sculture dei secoli XVII e XVIII; di particolare rilievo per la raffinatezza dell’intaglio e la
complessità compositiva sono i 5 confessionali, un pulpito ed alcuni bassorilievi, illustranti episodi della vita di San Paolo.
La presenza a Novara del pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo è documentata proprio dalle opere conservate in questa
chiesa.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 223 RITORNO Treno n. 270

Milano Cadorna 8.45 Novara 18.07


Novara 9.52 Milano Cadorna 19.15

Visita a Novara città


W Milano - Novara
ITINERARIO 29

Castello di Galliate

4
Notizie utili
Comune di Galliate - Ufficio Cultura
Tel 0321 800763
Fax 0321 800725
sociocult@comune.galliate.no.it
Ufficio IAT:
Tel 0321 864897
Fax 0321 866460

Leggenda e fatti storici ci accompagnano nel mistero del tesoro di Ludovico Sforza, detto il Moro, ancora celato in questo castello
del Piemonte a confine con la Lombardia dove Leonardo da Vinci avrebbe creato un misterioso nascondiglio individuabile solo
riconoscendo un mattone anomalo. Il Castello di Galliate, due volte distrutto e poi riedificato, fu nel Trecento ampliato dai Visconti.
Nel 1476 fu scelto come residenza estiva dal duca Galeazzo Maria Sforza e, nel 1496, completato da Ludovico il Moro.
Oggi ospita nell’ala ovest la biblioteca comunale; nella torre nord est è sito il museo d’arte contemporanea Angelo Bozzola, mentre
nelle sale espositive, poste a sud est, vengono allestite periodicamente delle mostre. Una nuova sala dell’ala sud est ospita una
mostra permanente dedicata al campione dell’automobilismo e motociclismo sportivo Achille Varzi.
L’occasione per incontrare storia e leggenda nelle suggestioni architettoniche di questa imponente fortificazione viene offerta pe-
riodicamente dal Comune di Galliate.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 223 RITORNO Treno n. 266

Milano Cadorna 8.45 Galliate 17.14


Galliate 9.45 Milano Cadorna 18.15

Visita al Castello di Galliate


W Milano - Novara
ITINERARIO 30

Parco del Ticino e percorso ciclabile

4
Notizie utili
(Lombardia)
Consorzio Parco lombardo della valle del Ticino
via Isonzo, 1 - 20013 Pontevecchio di Magenta (MI)
Tel 02 972101 - Fax 02 97950607
email: info@parcoticino.it
www.parcoticino.it

(Piemonte)
Ente di gestione Parco del Ticino Cameri (NO)
Località Villa Picchetta
Tel 0321 517706
Fax 0321 517707
email: info@parcodelticino.pmn.it
www.parcodelticino.pmn.it

E’ stato il primo parco regionale d’Italia ad essere istituito (1974) e, con i suoi 91.140 ettari, è anche il parco fluviale più esteso
d’Europa. Si sviluppa infatti per 115 km. lungo il fiume Ticino, dal lago Maggiore alla confluenza con il Po. Il territorio è sottoposto
ad un forte impatto antropico: comprende grossi centri urbani, importanti sistemi infrastrutturali e l’aeroporto internazionale di
Malpensa.
Intorno al fiume si trovano numerose zone umide, particolarmente tutelate per proteggere la ricca biodiversità floristica e fauni-
stica. Ospitano colonie di aironi e svariate specie di uccelli svernanti. Nei boschi la fauna annovera invece scoiattoli, ghiri, volpi e
caprioli.
Numerosi sono anche i centri di interesse storico ed architettonico.
Dalla fermata di Ponte Ticino (a richiesta), si accede direttamente al Parco imboccando sentieri e percorsi cicloturistici.
Per informazioni si consiglia di contattare la sede piemontese del Parco del Ticino.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 217 RITORNO Treno n. 266

Milano Cadorna 7.45 Ponte Ticino (fermata a richiesta) 17.17


Ponte Ticino (fermata a richiesta) 8.41 Milano Cadorna 18.15

Visita al Parco del Ticino e percorso ciclabile


W Milano - Novara
ITINERARIO 30

Percorso ciclabile nel Parco del Ticino


Da Novara a Galliate ed al Parco del Ticino piemontese e lombardo, lungo le piste ciclabili,
alla scoperta di luoghi di particolare bellezza naturalistica ed ambientale.

Km parziali Km progressivi
DESCRIZIONE DEL PERCORSO

0 0 Partenza dal Quartiere S. Rocco di Novara.

5,5 5,5 Imboccare via Gibellini, passare sotto la tangenziale e sopra l’Autostrada
all’altezza dell’Autogrill, raggiungendo Galliate.

2,5 8 In Galliate imboccare via XX Settembre e proseguire per la Cascina Soliva.

1 9 Proseguire sulla sterrata fino a raggiungere la pista ciclabile del Parco


Ticino (sentiero E1).

1,5 10,5 Girare a sinistra e seguire la pista ciclabile raggiungendo la Villa Picchetta
di Cameri, sede dell’Ente Parco Naturale Valle del Ticino.

4 14,5 Proseguire, sempre sulla pista ciclabile fino ad incrociare la discesa che
raggiunge l’area attrezzata “La Quercia” (1,5 km di strada asfaltata).

4 18,5 Proseguendo sempre sul sentiero E1, si raggiunge il Molino Vecchio


di Bellinzago Novarese, sede didattico – culturale del parco ed
area di sosta attrezzata.

3 21,5 Continuando a seguire la pista ciclabile E1, si incrocia la SR527


all’altezza della Cascina S. Antonio.

1,5 23 Girando a destra, si percorre la SR 527, e si supera il ponte sul Ticino


(attenzione al traffico sostenuto).

1,5 24,5 Superato il ponte, immediatamente a destra, si imbocca il raccordo


per la pista ciclabile dell’Alzaia del Canale Naviglio Grande,
alla Centrale Enel di Tornavento.

5,5 30 Percorrere la pista che, fiancheggiando il canale, raggiunge la Centrale


Enel di Turbigo.

2,5 32,5 Superata la Centrale, sempre sulla pista del Naviglio Grande, si raggiunge
il ponte di pietra che attraversa il canale.

3,5 36 Girare subito a destra e seguire la sterrata che raggiunge il ponte


sul Ticino di Galliate.

3,5 39,5 Attraversato il ponte, svoltare subito a sinistra, costeggiare il campeggio


e raggiungere l’area attrezzata delle “Sette Fontane”.

5,5 45 Dalle “Sette Fontane”, salendo per un breve e ripido tratto, (1 km) si
raggiunge la strada asfaltata che, passando dal Santuario del Varallino,
raggiunge Galliate.

6 51 Da Galliate, percorrendo in senso inverso il tratto dell’andata, si torna


al punto di partenza, il Quartiere S. Rocco di Novara.

L’itinerario è completamente pianeggiante; si percorrono circa 51 km di cui 20 circa


su ottime piste sterrate. Si gode appieno la bellezza del Parco del Ticino.
W Milano - Novara
ITINERARIO 31

Parco avventura Rescaldina

4
Notizie utili
Info line 02 39198295
rescaldina@treeexperience.it
www.treeexperience.it

Un NUOVO Parco Avventura immerso nel verde del Parco del Rugareto, a pochi minuti da Milano, Varese e Como, a 100 mt dalla
Stazione FERROVIENORD di Rescaldina.

Agonismo/stress/sforzo gestiti in allegria tra gli alberi in condizioni di massima sicurezza immersi nella natura, lontani dal caos
cittadino.
Al Parco Avventura Rescaldina, a due passi da Milano, Varese e Como, si snodano percorsi tra gli alberi, sui quali si affrontano
passerelle, ponti, salti nel vuoto, liane, reti e carrucole intervallati da piattaforme che ti permettono di riposare quanto vuoi tra un
esercizio e l’altro.
Tutti i percorsi del Parco Avventura Rescaldina, si svolgono in assoluta sicurezza sfruttando un equipaggiamento composto da una
imbragatura e da due moschettoni con i quali nulla ti può succedere.
Sono d’obbligo calzature con suola in gomma.
E’ un’attività psicomotoria adatta a tutte le età.
Si abbinano divertimento ed esercizio fisico alla natura anche senza nessuna preparazione fisica.

Programmi didattici
I programmi propongono alle scuole la possibilità di effettuare una mattina all’interno di un parco avventura con tante emozioni,
ponti sospesi, passaggi obbligati, giochi di equilibrio. Un’occasione per dare la possibilità ai ragazzi di “testare” le proprie atti-
tudini dinamiche, l’indipendenza nei movimenti, lo spirito di gruppo, la solidarietà e… il proprio coraggio! Le strutture del parco
permettono tutto questo in assoluta sicurezza. Il pomeriggio, il divertimento lascerà spazio all’apprendimento con attività didatti-
che riguardanti l’ambiente circostante.

Team building
Rafforzare il lavoro di gruppo è fondamentale per la buona gestione di un’azienda. Unire la capacità dei singoli e trovare le sinergie
giuste per creare un gruppo di lavoro affiatato e produttivo è ormai uno degli obiettivi primari di ogni azienda.
Spesso le “cene aziendali” o le “riunioni di gruppo” non sono sufficienti a stimolare quell’affiatamento che porta poi, al
consolidamento del gruppo.
Ecco quindi, un’attività che risponde a queste esigenze: team building TREE EXPERIENCE.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 223 RITORNO Treno n. 266

Milano Cadorna 8.45 Rescaldina 17.46


Rescaldina 9.15 Milano Cadorna 18.15

Visita al Parco avventura Rescaldina


ITINERARI TURISTICI
MILANO - CANZO - ASSO

CANZO - ASSO ITINERARIO 32 Corni di Canzo


ITINERARIO 33 Terz’alpe
CANZO

CASLINO D’ERBA

PONTELAMBRO - CASTELMARTE

LEZZA - CARPESINO

ERBA

MERONE

LAMBRUGO - LURAGO

INVERIGO

AROSIO

CARUGO - GIUSSANO ITINERARIO 37 Riserva naturale Fontana del Guercio

MARIANO COMENSE

CABIATE

MEDA

SEVESO

CESANO MADERNO ITINERARIO 34 Oasi Lipu di Cesano Maderno


ITINERARIO 35 Palazzo Arese Borromeo
BOVISIO MASCIAGO - MOMBELLO ITINERARIO 36 World Museum (Museo dello Swatch)

VAREDO

PALAZZOLO MILANESE

PADERNO DUGNANO

CUSANO MILANINO

CORMANO - BRUSUGLIO

MILANO BRUZZANO

MILANO AFFORI

MILANO
W Milano - Canzo - Asso
ITINERARIO 32

Corni di Canzo

4
Notizie utili
Comunità Montana del Triangolo Lariano
Via Vittorio Veneto, 16 - Canzo (CO)
Tel 031 672000 - Fax 031 670248
email: webmaster@cmtl.it
www.triangololariano.it

Dalla stazione di Canzo si imbocca la strada per la località “Gajum”, da dove parte il sentiero per i Corni.
L’inizio dell’itineraro potrà sembrare un pò deludente, finchè il panorama resta appiattito sull’abitato di Canzo, ma quando poi
si comincia a salire seguendo la costa del monte Cranno il paesaggio si fa veramente suggestivo. La vista si apre e spazia verso
la vallata di Valbrona e i profili maestosi delle Grigne. E’ un percorso soleggiato e quindi consigliabilissimo anche per l’inverno e
le stagioni intermedie. A quota 740 mt. ci imbattiamo in un gigantesco masso erratico, il “Sass de la crea”. Poco oltre ci si trova
al bivio dove a sinistra si continua la salita per i Corni mentre a destra continua il sentiero naturalistico in discesa tranquilla verso
la Val Ravella: ora il paesaggio alterna casotti di caccia e piccole baite e fitte pinete dove l’aria si fa subito più fredda: siamo nel
bosco artificiale, risultato delle opere di rimboschimento degli anni ‘60/’70.
Si prosegue quindi su un’ampia mulattiera, pochi passi ed eccoci alla Prim’Alpe: antica cascina in pietra dalla massiccia struttura
a corte interna. Da Prim’Alpe proseguiamo in salita per mezz’oretta su per la comoda mulattiera ed eccoci arrivati alla Terz’Alpe
(quota 800 m): è il posto ideale per sostare e godersi il bel paesaggio oppure rifocillarsi al bar/ristorante.
Si completa l’itinerario scendendo per il più movimentato sentiero geologico (nr. 2) che con i suoi numerosi zig-zag attraversa
ripetutamente il corso del torrente Ravella (non c’è nessuna difficoltà). In circa 1 ora ci ritroviamo alle fonti di Gajum, alle porte del
paese (circa 15 minuti per ritornare alla stazione).

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 621 RITORNO Treno n. 668

Milano Cadorna 8.10 Canzo 17.36


Canzo 9.24 Milano Cadorna 18.51

Visita ai Corni di Canzo


W Milano - Canzo - Asso
ITINERARIO 33

Terz’Alpe

4
Notizie utili
Comunità Montana del Triangolo Lariano
Via Vittorio Veneto, 16 - Canzo (CO)
Tel 031 672000 - Fax 031 670248
email: webmaster@cmtl.it
www.triangololariano.it

Un itinerario ad anello che da Canzo ci porta alla Terz’Alpe passando per San Miro e i pendii del Monte Rai: percorso meno infla-
zionato rispetto ad altri nelle vicinanze forse a causa di una maggior difficoltà e di qualche strappo in decisa salita. Dalla stazione
ferroviaria di Canzo seguiamo le indicazioni per le fonti di Gajum (20’): di qui imbocchiamo l’ampia mulattiera del sentiero 2 in
direzione San Miro. Questo primo tratto è parte del percorso geologico (con molteplici pannelli didattici) dove si possono osser-
vare numerosi massi erratici. Al bivio successivo prendiamo a destra: direzione Cornizzolo/Monte RAI. In circa 30’ da Gajum si
arriva alla chiesetta di San Miro, fondata nel corso del XVII secolo: sebbene ampiamente ricostruita tanto da sembrare nuova,
dona comunque un’atmosfera piacevole a questo angolino silenzioso, il posto giusto per una breve sosta prima della salita più
impegnativa. Affrontiamo ora il sentiero 6: ci si arrampica su rocce non troppo ardue, guadando facilmente il ruscello in più punti.
Salendo di quota il panorama si allarga e la vista spazia sulla bella conca di monti del Triangolo Lariano prima di immergersi nella
penombra di una fittissima pineta. Giunti in prossimità di alcune case diroccate si prende il bivio a sinistra per Terz’Alpe dove si
arriva in circa 45 minuti.
Si rientra a Canzo in circa 1 ora per il sentiero lungo il torrente o per il tranquillo sentiero 8.
In alternativa è possibile raggiungere direttamente Terz’Alpe con il sentiero che parte dalle fonti di Gajum. Da qui si procede lungo
la stradina che tiene il versante destro idrografico della Val Ravella e giunge al rifugio.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 621 RITORNO Treno n. 668

Milano Cadorna 8.10 Canzo 17.36


Canzo 9.24 Milano Cadorna 18.51

Visita a Terz’Alpe
W Milano - Canzo - Asso
ITINERARIO 34

Oasi Lipu di Cesano Maderno

4
Notizie utili
per info 0362 546827
oasi.cesanomaderno@lipu.it
www.oasicesanomaderno.it

All’interno del Parco delle Groane è inserita l’Oasi Lipu di Cesano Maderno, caratteriz-
zata dalla presenza di boschi di robinia, querceti, betulleti e ampie radure occupate da
arbusti.
Una formazione tipica delle Groane è la brughiera, un tempo creata da pascolo
e incendi, ora mantenuta con cura e dichiarata di “interesse comunitario” dall’Unione
Europea.
Tipici della zona sono anche i cosiddetti “fossi di Groana”, impluvi in mezzo ai boschi,
talvolta percorsi da poca acqua, spesso asciutti, ma inondati in occasione di abbon-
danti precipitazioni. Gli uccelli più tipici dell’Oasi sono i Picchi e le altre specie di bosco
(Cince, Rampichini, Picchi muratori), ma anche alcune specie di rapaci diurni, come
Gheppio, Sparviere e Falco.
L’Oasi ospita anche tutte e quattro le specie di rapaci notturni presenti in Pianura Pada-
na: Allocco, Civetta, Gufo comune e Barbagianni. Gli arbusteti offrono un sito ideale per Oasi Lipu
l’Averla piccola e la Sterpazzola, mentre presso i torrenti e gli stagni si possono osserva-
re Tarabusino, Ballerina gialla, Migliarino di palude e Martin pescatore.

L’Oasi è dotata di un Centro visite, con annessa area di 3 ettari totalmente ricreata, con microhabitat didattici, dove sono riproposti
gli ambienti tipici delle Groane. Nell’Oasi si snoda inoltre un sentiero di 4 chilometri, attrezzato con pannelli didattici.

L’Oasi è comodamente raggiungibile a piedi dalla stazione FERROVIENORD di Cesano Maderno.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 10923 RITORNO Treno n. 10968

Milano Cadorna 8.23 Cesano Maderno 18.04


Cesano Maderno 8.56 Milano Cadorna 18.37

Visita all’Oasi Lipu di Cesano Maderno


W Milano - Canzo - Asso
ITINERARIO 35

Palazzo Arese Borromeo

4
Notizie utili
Agenzia per il Turismo e la Cultura
via Garibaldi 20, 20031 Cesano Maderno (MI)
Tel 0362 528241
Fax 0362 516519
vivereilpalazzo@cesanoatc.it
www.vivereilpalazzo.it

Il Palazzo Arese Borromeo sorge per volontà di Bartolomeo III Arese (1610–1674) che
prosegue, concretizzandolo, il progetto del padre Giulio I il quale, fregiatosi del titolo
di Conte di Castel Lambro, sentì l’esigenza di sancire l’importanza degli Arese con la
costruzione di un edificio degno del potere e della ricchezza della famiglia.
Bartolomeo III è personaggio chiave della politica lombarda del Seicento, sotto la domi-
nazione spagnola. Il suo cursus honorum fu rapido e lo portò in breve tempo a ricoprire
la presidenza del Senato.
Bartolomeo III, al di là della sua indiscussa importanza politica, era uomo di grande
cultura ed essa non solo lasciò la sua impronta sulle personali scelte di vita, ma, con
sicura determinazione, caricò di valori e significati pregnanti il complesso cesanese che
ha conservato quasi interamente gli aspetti seicenteschi.
Oltre a Palazzo Arese Borromeo anche il Parco retrostante rappresenta un’ottima
occasione di visita, ricco di verde e di vestigia storico artistiche, tipiche dell’imposta- Palazzo Arese Borromeo
zione all’italiana. Tuttavia, il giardino del Palazzo di Cesano Maderno, di impostazio-
ne pianeggiante, si propone come meglio adattabile alla concezione di un giardino
di influenza francese. L’aver assicurato nel 1690 il costante approvvigionamento di acqua proveniente dalle sorgenti della Val
Sorda, nei pressi di Arosio, tramite la Roggia Borromeo, consentì l’irrigazione del parco ed i giochi d’acqua del ninfeo (sul frontale
est del Palazzo).

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 925 RITORNO Treno n. 10958

Milano Cadorna 8.53 Cesano Maderno 16.34


Cesano Maderno 9.26 Milano Cadorna 17.07

Visita al Palazzo Arese Borromeo


W Milano - Canzo - Asso
ITINERARIO 36

World Museum (Museo dello Swatch)

4
Notizie utili
Tel e Fax 0362 570971
Cell 335 6156332
Sede: Palazzo Arese Jacini - P.za Arese, 12
20031 Cesano Maderno (Milano)

In un’area di 200 metri quadri al piano terreno di Palazzo Arese Jacini di Cesano Maderno, il museo propone la più completa col-
lezione del mondo di orologi Swatch, di proprietà dell’architetto Fiorenzo brindelli; una serie che comprende la produzione globale
della casa svizzera dal 1983 al 2002.
Per questo la raccolta, ospitata permanentemente dal marzo del 2003 nei locali del Palazzo di Cesano, compare nei Guinness
World Records.
Non solo orologi ma la ricostruzione di vent’anni di storia del costume, attraverso pannelli che illustrano la sintesi dei cambiamenti
succedutisi.
4.000 esemplari per raccontare un’epoca, un’esposizione unica al mondo che richiama appassionati e curiosi.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 10923 RITORNO Treno n. 960

Milano Cadorna 8.23 Cesano Maderno 17.04


Cesano Maderno 8.56 Milano Cadorna 17.37

Visita al World Museum (Museo dello Swatch)


W Milano - Canzo - Asso
ITINERARIO 37

Riserva naturale Fontana del Guercio

4
Notizie utili
Comune di Carugo - 22060 Carugo (CO)
Tel 031 758193 - 031 763667
comune.carugo@tiscalinet.it

La Riserva naturale Fontana del Guercio, istituita nel 1986, è un’area protetta regionale,
per la gran parte ricoperta da boschi, che occupa una superficie pari a 27,8 ettari nel
comune di Carugo. Le peculiarità naturalistiche della riserva sono soprattutto di tipo
idrogeologico, in quanto ospita ben 11 sorgenti. Tra questi fontanili, delimitati da antichi
muri a secco che risalgono alla fine del 1600, importanti sono la “Testa del Nan”, uno
dei maggiori fontanili lombardi, la “Testa del Capùn” e la “Fontana del Guercio” che dà
il nome a tutta la riserva.
I boschi della riserva comprendono i pochi lembi rimasti dell’antico bosco di quercia e
carpino bianco che un tempo ricopriva quasi interamente la pianura Padana. Questo
bosco vegeta nella riserva lungo la roggia Borromeo, dove la falda acquifera affiora in
superficie.
Nella riserva è stato predisposto un sentiero naturalistico con pannelli didattici che
illustrano le peculiarità dell’area protetta. Riserva naturale Fontana del Guercio

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 625 RITORNO Treno n. 668

Milano Cadorna 9.10 Carugo-Giussano 18.10


Carugo-Giussano 9.50 Milano Cadorna 18.51

Visita alla Riserva naturale Fontana del Guercio


RAMO BRESCIA - ISEO - EDOLO

EDOLO

SONICO
MALONNO
FORNO ALLIONE
CEDEGOLO
SELLERO
CAPO DI PONTE
CETO C.
NIARDO L.
BRENO
CIVIDATE M.
COGNO E.
PIAN DI BORNO
ERBANNO A.
BOARIO TERME
DARFO C.
ARTOGNE G.
PIANCAMUNO G.
PISOGNE
TOLINE
VELLO
MARONE Z.
SALE M.
SULZANO
PIZZONE
ISEO

PROVAGLIO T.

BORGONATO A.

BORNATO C.
PASSIRANO
PADERNO
CASTEGNANO
MANDOLOSSA
BORGO S. G.

ROVATO BRESCIA
ITINERARI TURISTICI
BRESCIA - ISEO - EDOLO

EDOLO ITINERARIO 42 Edolo

SONICO

MALONNO

FORNO ALLIONE

CEDEGOLO ITINERARIO 53 Museo dell’energia elettrica - Cedegolo


SELLERO

CAPO DI PONTE ITINERARIO 50 Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane


CETO CERVENO

NIARDO LOSINE

BRENO ITINERARIO 52 Castello di Breno

CIVIDATE MALEGNO ITINERARIO 48 Museo Archeologico di Cividate Camuno


ITINERARIO 49 Parco del Barberino
COGNO ESINE

PIAN DI BORNO

ERBANNO ANGONE

BOARIO TERME ITINERARIO 46 Terme di Boario


DARFO CORNA ITINERARIO 51 Archeopark

ARTOGNE GIANICO

PIANCAMUNO GRATACASOLO

PISOGNE ITINERARIO 41 Pisogne


TOLINE

VELLO

MARONE ZONE ITINERARIO 45 Riserva naturale Piramidi di Zone


SALE MARASINO

SULZANO ITINERARIO 43 Monte isola


PIZZONE

ISEO ITINERARIO 40 Iseo


PROVAGLIO TIMOLINE

BORGONATO ADRO

BORNATO CALINO ITINERARIO 47 Castello di Bornato

PASSIRANO

PADERNO ITINERARIO 44 Paderno Franciacorta


CASTEGNANO

MANDOLOSSA

BORGO SAN GIOVANNI


BRESCIA ITINERARIO 38 Brescia Città
ITINERARIO 39 Castello di Brescia
W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 38

Brescia città

4
Notizie utili
Comune di Brescia - Assessorato al Turismo
Piazza Loggia, 6 - 25121 Brescia
Tel 030 2400357 - Fax 030 3773773
www.comune.brescia.it - turismo@comune.brescia.it

Centro di Brescia

Duomo Vecchio
Rappresenta un esempio di straordinaria bellezza di archittettura romanica in Italia. E’
noto a tutti, in ragione della sua forma, come “La Rotonda”. Il Duomo Vecchio ospita
alcune importanti opere del Moretto, tra cui: l’Assunta, gli evangelisti Luca e Marco,
la Cena dell’agnello pasquale, Elia e l’Angelo; due tele del Romanino e una di Franco
Maffei (pittore vicentino). Degno di nota è pure il grandioso organo risalente al 1536
realizzato dall’Antegnati. Nella Rotonda è custodito il Tesoro delle SS. Croci e la Croce
del Campo che un tempo veniva issata sul Carroccio.

Duomo Nuovo
Il Duomo Nuovo venne edificato tra il 1604 e il 1825. All’interno si possono ammirare lo
Sposalizio, la Visitazione e la Nascita della Vergine del Romanino e il Sacrificio di Isacco
Duomo Vecchio
del Moretto oltre a diverse opere scultoree.

Monastero/Museo Santa Giulia


L’edificazione del monastero benedettino femminile di S. Salvatore (successivamente chiamato di Santa Giulia) risale al tempo dei
Longobardi e la sua fondazione è specificatamente da riferire a re Desiderio. La tradizione storica vuole che proprio in S. Giulia si
consumasse la straziante vicenda umana di Ermengarda, figlia di re Desiderio e sposa reietta di Carlo Magno (re dei Franchi).
Fin dai primi anni successivi all’unità d’Italia si intuì l’innata propensione per una destinazione museale dell’imponente complesso
conventuale di S.Giulia. L’importante monastero desideriano, emblema culturale e storico di Brescia, trova ubicazione in via dei
Musei ed è oggi sede del Museo della Città.
Il complesso comprende la basilica di S. Salvatore dove si possono ammirare alcuni affreschi di Paolo da Caylina il Giovane (XVI
secolo) oltre ad alcuni frammenti di affreschi risalenti all’epoca carolingia.

Tempio Capitolino
Il tempio Capitolino è la più importante testimonianza monumentale della “Brixia” romana.
Fu seppellito nel medioevo dalle frane del colle Cidneo e fu riportato alla luce solo nell’Ottocento.
Del maestoso edificio, eretto da Vespasiano tra il 73 e 74 d.C., sono state ricomposte parte del pronao, dalle alte colonne corinzie,
e tre celle oggi adibite a museo lapidario.
Fu distrutto verso il IV secolo da un incendio provocato da una incursione barbarica.
Il tempio è costituito da tre o quattro celle, in ognuna delle quali era custodita un’ara ed era onorata una divinità: probabilmente
le tre divinità erano Giove,Giunone e Minerva.
Broletto
Edificato a cavallo del XII e XIII secolo rappresenta uno dei palazzi municipali più eleganti della
Lombardia. Nonostante numerose trasformazioni ed aggiunte, alternatesi nel corso dei secoli,
presenta ancora oggi l’essenza del suo stile romanico originario. La bella facciata, ornata da
trifore e quadrifore, venne restaurata nel corso del XIX secolo.
Venne costruito su un’area adibita ad orto e frutteto o brolo da cui, appunto, deriva il suo nome.
Al centro dell’ampio cortile interno è posizionata una fontana settecentesca che lo impreziosisce.

La Loggia
I lavori per la realizzazione della grande piazza civile - voluta dal podestà Foscari - iniziarono nel
1433 e proseguirono per oltre un secolo. Gli edifici che ne ornano il perimetro, oltre alla Loggia,
sono il palazzo Notarile, casa Vender, il Monte Nuovo di Pietà, il Monte vecchio di Pietà, l’edificio
detto delle Prigioni e i portici con la Torre dell’Orologio. Il palazzo della Loggia fu destinato a sede
del Consiglio dell’aristocrazia.
La cupola a scafo o carena di nave - simile a quella attuale - installata nel 1560 venne distrutta
nel 1575 da un incendio. Fu solo nel 1915 che si decise di ricostruire la cupola in piombo sul Broletto
modello di quella originale. Il piano terra, a portico, è caratterizzato da delle ampie arcate mentre
il piano superiore è adornato da finissime decorazioni scultoree.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1021 RITORNO Treno n. 70

Edolo 6.43 Brescia 17.03


Iseo 8.29 Iseo 17.29
Brescia 8.59 Edolo 19.03

ANDATA Treno n. 27 RITORNO Treno n. 70

Edolo 7.50 Brescia 17.03


Iseo 9.27 Iseo 17.29
Brescia 9.50 Edolo 19.03

Visita a Brescia città


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 39

Castello di Brescia

4
Notizie utili
Comune di Brescia - Assessorato al Turismo
Piazza Loggia, 6 - 25121 Brescia
Tel 030 2400357 - Fax 030 3773773
www.comune.brescia.it - turismo@comune.brescia.it

Informazioni Musei
Museo delle Armi: tel 030 293292
Museo del Risorgimento: tel 030 2977834
Prenotazione gruppi: tel 030 2977834
www.bresciamusei.com

Ubicato alla sommità del colle Cidneo, il Castello di Brescia rimane tra le più grandi e meglio conservate fortezze dell’Italia
Settentrionale. Gli imponenti bastioni, collegati da cortine di mura, furono realizzati alla metà del Cinquecento. Alla stessa
epoca risale il monumentale portale d’ingresso, dove si ammira il Leone di San Marco, emblema della Repubblica di Venezia che
dominò la città per più di quattro secoli. Alla sommità del colle si trova il Mastio edificato dai Visconti di Milano nella prima metà del
Trecento: tipico esempio di architettura militare tardo medievale il complesso si fonda sui resti di un grande tempio romano
e domina la città dall’alto, insieme alla vicina torre della Mirabella.

Visita al castello
1 - Porta d’ingresso e baluardi
La porta di ingresso, al centro della cortina che collega il bastione di San Marco a quello di San Faustino, è il risultato della radicale
riforma del tracciato esterno delle fortificazioni del XVI secolo, intorno al 1580-1590. Sulla sinistra troviamo il mezzo baluardo di
San Faustino, costituito in parte da murature di epoca medioevale; è riconoscibile infatti, sul lato occidentale, una tessitura com-
posta da corsi i pietrame alternati ad altri in laterizio. A destra il baluardo di San Marco, l’unico ad essere costruito secondo una
geometria canonica e munito di orecchioni su ambo i lati, alla base dei quali sono ancora leggibili aperture usate dagli assediati
per azioni di disturbo. A oriente il percorso si chiude con il baluardo di San Pietro, dalla cui sommità è possibile vedere il sistema
di fortificazione dello sperone della Pusterla.

2 - Piccolo e Grande Miglio


Il Piccolo e il Grande Miglio, edifici eretti tra il 1597 e il 1598 e adibiti a magazzini di granaglie, sono costruzioni a pianta
rettangolare con il piano terreno coperto a volte e con paramenti murari in blocchi di medolo accuratamente squadrati. Il Grande
Miglio è oggi sede del civico Museo del Risorgimento.

3 - Museo del Risorgimento


Il Museo del Risorgimento è allestito nei vasti ambienti del Grande Miglio, massiccio edificio cinquecentesco costruito dal Governo
veneto. Fondato nel 1887 ed allestito in questa sede dal 1959, il museo presenta numerosi dipinti, centinaia di stampe e proclami,
uniformi, manoscritti e cimeli, che rievocano le vicende storiche dalla Rivoluzione Francese alla presa di Roma. La partecipazio-
ne di Brescia agli avvenimenti risorgimentali assume un particolare rilievo. La Repubblica Bresciana del 1797, le Dieci Giornate
insurrezionali del 1849 e la seconda guerra d’indipendenza con le decisive battaglie di San Martino e Solferino, sono ampiamente
trattate in termini iconografici e documentari. Un intero settore è dedicato alle imprese garibaldine e alla terza guerra d’indipen-
denza, come la precedente combattuta anche in territorio bresciano. Oltre a un cospicuo fondo archivistico, il museo conserva
onorificenze, diplomi e fotografie dello statista Giuseppe Zanardelli.

4 - Ponte Levatoio e Torre dei Prigionieri


Il Ponte Levatoio, con un impianto di epoca medievale (prima metà del XIV secolo), separa la parte sommitale del colle Cidneo
dalla parte sottostante. Durante i primi anni della dominazione veneziana vennero intrapresi i lavori di sistemazione di quest’area
alla sommità del Castello; oltre ad un ampliamento del Mastio (corpo ovest), essi interessarono anche la cinta muraria senza però
modificarne l’andamento.
La Torre dei Prigionieri è articolata su tre livelli in casamatta muniti di cannoniera a raggiera, è l’unica a non presentare
aperture per l’artiglieria, anche leggera; fatto, questo, che ne permette la datazione al periodo visconteo (1337-1403).
Venne successivamente ricostruita dai veneziani a partire dalla seconda metà del XV secolo.
5 - Mastio Visconteo
Il Mastio Visconteo, oggi sede del civico Museo delle Armi “Luigi Marzoli”, è un edificio trecentesco a pianta rettangolare eretto
sulle fondazioni e sui resti di un tempio romano della seconda metà del I secolo d. C., la cui ampia scalinata è stata rimessa in
luce con recenti restauri. Questa costruzione rimane l’unica importante testimonianza dell’assetto visconteo della rocca, anche
se presenta numerose manomissioni.
Di notevole interesse sono i frammenti di decorazione a fresco che ornano gli ambienti dei due piani; nel locale sud del piano
terreno i lacerti sono databili con esattezza al periodo di Giovanni Visconti (1343-1354), in quanto compaiono, a fianco di uno
stemma abraso, i simboli della sua carica arcivescovile: le chiavi e la mitria. Questo permette di datare a periodo antecedente i
muri perimetrali del Mastio e la ripartizione interna dei locali, in quanto anche la decorazione delle altre stanze può essere ritenuta
coeva a quella che presenta le insegne di Giovanni Visconti.

6 - Museo delle Armi


Nel Mastio ha sede il Museo delle Armi, una delle più ricche raccolte europee di armi (bianche, da fuoco e armature), ordinata in
vari settori distinti per epoca e per tipologia. Il nucleo principale (oltre mille pezzi) è costituito dalla preziosa collezioni donata nel
1965 alla città da Luigi Marzoli, che documenta in particolare la produzione milanese e bresciana dei secoli XV- XVIII. Sono da
segnalare per rarità e per qualità esecutiva, la serie di celate quattrocentesche, le armature da campo e da cavaliere del secolo
successivo. Al Cinquecento risalgono inoltre le spade e le “rotelle” da parata, sfarzosamente decorate e dorate.

7 - Torre Mirabella
La Torre Mirabella, di forma cilindrica, è comunemente ritenuta l’unico manufatto di età comunale; in realtà è molto difficile
stabilire con esattezza l’epoca della sua costruzione. È infatti visibilmente alterata nelle murature esterne ed interne a causa dei
rifacimenti e rimane il dubbio che essa sia sorta su un preesistente edificio, come farebbe supporre la base rettangolare tardo
romana. Risalgono al XIII secolo i lacerti di un ciclo pittorico con motivi e foglie che ne decorano l’interno.

8 - Magazzini dell’Olio
I Magazzini dell’Olio, sette ambienti ubicati sotto il piazzale antistante la torre Mirabella, risalgono all’epoca romana e furono co-
struiti come contenitori idrici e trasformati in depositi nel XVI secolo. Al loro interno è oggi possibile vedere quattro vasche destinate
alla conservazione dell’olio alimentare.

9 - Torre dei Francesi


La Torre dei Francesi è articolata su tre livelli superiori ed un quarto sotterraneo; è così denominata perché, dopo lo scoppio di una
polveriera, fu ricostruita dai francesi che dal 1509 al 1516 tolsero ai veneziani il dominio sulla città.

10 - Torre Coltrina
La Torre Coltrina, attribuita all’ingegnere Jacopo Coltrino da cui prende il nome, si trova nell’area settentrionale del castello; di
forma cilindrica con alto basamento tronco-conico, è disposta su due livelli ed è collegata alla Torre di Mezzo tramite una galleria
con volta a botte, nella quale sono praticate alcune cannoniere e aperture circolari di areazione.

11 - Strada del Soccorso


La Strada del Soccorso, una rampa che collega un fortino sottostante posto a difesa di una porta munita di ponte levatoio, era un
elemento importante nell’organizzazione della fortezza, una specie di “porta di servizio” che permetteva agli assediati di ricevere
aiuti dall’esterno, come avvenne nel 1512 con le truppe francesi di Gaston de Foix e nel 1849, durante le Dieci Giornate, quando
il generale Haynau entrò nel Castello liberando dall’assedio la guarnigione austriaca. L’aspetto attuale della porta del Soccorso
risale al 1523, quando le vecchie strutture quattrocentesche vennero modificate dopo essersi dimostrate vulnerabili nell’assedio
francese del 1512.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1021 RITORNO Treno n. 70

Edolo 6.43 Brescia 17.03


Iseo 8.29 Iseo 17.29
Brescia 8.59 Edolo 19.03

ANDATA Treno n. 27 RITORNO Treno n. 70

Edolo 7.50 Brescia 17.03


Iseo 9.27 Iseo 17.29
Brescia 9.50 Edolo 19.03

Visita al Castello di Brescia


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 40

Iseo

4
Notizie utili
UFFICIO IAT LAGO D’ISEO E FRANCIACORTA
Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica
Lungolago Marconi n. 2 c-d - 25049 Iseo (BS)
Tel 030 980209 - Fax 030 981361
e-mail iat.iseo@tiscali.it
www.provincia.brescia.it/turismo

Nel XII secolo il borgo diventa un potente centro economico logisticamente molto
importante per tutti gli scambi commerciali tra Brescia e la Val Camonica. Nel ‘500
il territorio iseano, che dal ‘300 era sotto dominio Visconteo, entra in possesso della
Repubblica di Venezia.
Delle origini medievali Iseo conserva ancora tracce di alcuni edifici del centro storico,
mentre il lungolago è stato risistemato nell’ottocento. Nella piazza principale si trova il
primo monumento a Giuseppe Garibaldi, non a cavallo, del mondo.

Pieve di S. Andrea
Una leggenda racconta che la chiesa fu fondata nel VI secolo dal vescovo San
Vigilio sul luogo di un tempio romano. Essa venne poi riedificata nel XII secolo in
stile lombardo. Nel corso dei secoli la pieve subì diversi interventi di ristrutturazione e
Castello Oldofredi
ampliamento e agli inizi del XIX secolo Rodolfo Vantini (architetto) ne rifece l’interno
in stile neoclassico. La chiesa è caratterizzata da un particolare campanile romanico,
integrato centralmente nella facciata, ritenuto il più bello del bresciano.

Castello Oldofredi
Il mastio iseano, unica rocca di tutto il Sebino, sorge su uno sperone roccioso.
L’edificio attuale risale al XIII secolo ma il castello esisteva già nel 1161, anno in cui Federico I detto il Barbarossa gli diede
fuoco. La rocca ha pianta rettangolare e torri quadrate poste agli angoli. La struttura esterna non ha mai subito radicali trasforma-
zioni, mentre l’interno ha subito profonde modificazioni tra il XVI e il XVIII secolo, quando il castello venne ceduto ai frati Capuccini
e trasformato in convento. Attualmente è sede della biblioteca comunale.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 1020 RITORNO Treno n. 71

Brecia 8.37 Iseo 17.27


Iseo 9.09 Brescia 17.50

ANDATA Treno n. 22 RITORNO Treno n. 77


Brecia 9.03 Iseo 18.29
Iseo 9.26 Brescia 18.59

Visita di Iseo
W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 41

Pisogne

4
Notizie utili
Comune di Pisogne
Via Vallecamonica, 2 - 25055 Pisogne (BS)
Tel 0364 883011
info@comune.pisogne.bs.it
www.comune.pisogne.bs.it

Situata all’estremità nord del Lago d’Iseo, allo sbocco della Valle Camonica, Pisogne ha sicuramente origini molto antiche: si hanno
infatti tracce di frequentazione umana già nell’Età del Bronzo.
La posizione geografica e il sottosuolo ricco di risorse minerarie, concentrate prevalentemente nella valle del Trobiolo e sfruttate
sin dall’antichità, fecero di Pisogne un importante mercato nelle Alpi.

Il centro storico
Partendo dalla piazza, la prima cosa che colpisce è la Torre del Vescovo. Alta 32 metri, con base quadrata di circa 7 metri di lato,
venne edificata nel 1250. È costruita in pietra locale, a corsi orizzontali ordinati, con rarissime aperture a forma di feritoia. Dalla
Torre si diparte il Vicolo San Clemente che presenta, sul lato est, edifici facenti parte di una struttura fortificata del XIV secolo dei
quali sono visibili le massicce mura con base a scarpata ed il Torricello. Sempre affacciato sulla Piazza vi è il Torrazzo, antica
sede del Gastaldo del Vescovo. Di fronte a questo edificio si sviluppa la via San Marco il cui lato ovest è occupato dal Palazzo
Fanzago, costruzione di origine medievale, più volte rifatta nel corso dei secoli; sulla sua facciata vi sono ricchi stucchi e medaglioni
ottocenteschi con i ritratti dei personaggi dei “Promessi Sposi”.
La Piazza è collegata da un androne al quartiere della Puda. Di origine rinascimentale, esso era sorto intorno alla Chiesa di San
Clemente, all’esterno delle mura ancora visibili verso la Piazza.
Sempre nella stessa Piazza (un tempo detta “Giardino”), fino al 1817 palude malsana e poi bonificata con grandi opere di
risanamento, si trovano: la statua in bronzo di San Costanzo, rifacimento dell’originale custodito presso il Municipio, e la fontana
in marmo di Rezzato del 1867.
Dalla via Torrazzo, fiancheggiata da edifici medievali, si accede al quartiere della Collaela con l’antica e fortificata piazza Berlai.

Chiesa di Santa Maria della Neve


Sorta nel XV secolo alla periferia nord di Pisogne, questa chiesa è oggi uno dei più suggestivi esempi di pittura sacra del ‘500. Tra
gli anni 1532 e 1534 Girolamo Romani detto il Romanino affrescò secondo il tema della Passione di Gesù, le pareti, l’arco santo
e la controfacciata di questa chiesa con uno stile che nulla aveva a che vedere con l’accademismo dell’epoca. Le sue figure tra-
sgressive, spesso grottesche, sono ispirate alla semplice gente del luogo. Il risultato è un’opera grandiosa che trova la sua massima
espressione nell’affresco della Crocifissione.
Chiesa di S. Maria in Silvis o della Pieve
È la chiesa più antica di Pisogne, anche se l’attuale struttura risale al XV secolo. L’interno dell’edificio reca un importante ciclo di
affreschi tardo quattrocenteschi realizzati da Giovanni Pietro da Cemmo e dalla sua scuola. L’opera più importante è sicuramente
costituita dalla Danza Macabra (o Trionfo della Morte) che occupa parte della controfacciata e del lato nord della chiesa.

Chiesa di San Gregorio Magno a Toline


La consacrazione della parrocchiale di Toline, dedicata a San Gregorio Magno, avvenne nell’anno 1502. La chiesa, del XV secolo,
venne edificata su una cappella già esistente in epoca medievale. Grazie ai recenti lavori di restauro, sulle pareti laterali sono
emersi gli affreschi realizzati da Pietro da Cemmo negli ultimi decenni del XV secolo.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 18 RITORNO Treno n. 70

Brescia 7.54 Pisogne 16.59


Iseo 8.27 Iseo 17.24
Pisogne 8.57 Brescia 17.50

Visita di Pisogne
W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 42

Edolo

4
Notizie utili
Comune di Edolo
Largo Mazzini, 1 - 25048 Edolo (BS)
Tel. 0364/773011
www.comune.edolo.bs.it

Edolo città e centrale idroelettrica


Nel cuore della Valle Camonica, Edolo è circondata da monti ed è attraversata dal fiume Oglio. Parte del suo territorio è salva-
guardato dal Parco Regionale dell’Adamello e dal Parco Nazionale dello Stelvio. Il suo centro storico offre dimore signorili e chiese
dai pregevoli affreschi, ma non solo. Chi ama la natura e le escursioni in montagna, a piedi o in mountain bike, troverà quanto
cerca.

Percorrendo le stradine più antiche del paese non è raro imbattersi in angoli di un tempo passato: qualche androne, portali in
granito o marmo, inferriate e ringhiere finemente lavorate, testimoni della maestria artigianale locale.
Tra i palazzi presenti spicca Casa Zuelli. Dichiarata monumento nazionale, è un mirabile esempio di architettura di transizione tra
gotico e rinascimento.
Tra gli edifici religiosi, la pieve di S. Maria Nascente, che domina l’abitato di Edolo, è frutto di una ristrutturazione risalente al XIV
secolo e di vari ampliamenti successivi. All’interno si trovano numerose opere lignee, gli affreschi più antichi si trovano nel presbi-
terio. Il campanile, con i suoi 68 metri di altezza, è il più alto della Valcamonica. Le campane sono del 1898.

Anche la modernità ha lasciato nel paese un segno notevole: la centrale idroelettrica dell’Enel, una delle più importanti in Europa,
spicca per l’armonico inserimento nel contesto ambientale che la circonda. Una sua visita non mancherà di stupire.
La centrale è costituita da 3 serbatoi (due in quota e uno a valle per l’accumulo delle acque scaricate dalle turbine), da una
stazione elettrica in caverna e da una esterna. Nella realizzazione della centrale si è cercato di minimizzare l’impatto ambientale
costruendone una buona parte interrata e utilizzando come serbatoi due laghetti preesistenti. Per ovviare all’eventuale mancanza
d’acqua nei periodi siccitosi, si è realizzata una vasca di accumulo da cui le acque possono essere riportate (nelle ore notturne
o nei giorni festivi quando minore è la richiesta di energia) ai serbatoi superiori grazie alle turbine in grado d’invertire il senso di
rotazione trasformandosi così in pompe.
Per informazioni e visite guidate alla centrale: Inexodus, tel 0364.622179, www.inexodus.it

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 22 RITORNO Treno n. 81

Brescia 9.03 Edolo 17.50


Iseo 9.29 Iseo 19.24
Edolo 11.03 Brescia 19.50

Visita di Edolo
W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 43

Monte Isola

4
Notizie utili
UFFICIO IAT LAGO D’ISEO E FRANCIACORTA
Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica
Lungolago Marconi n. 2 c-d - 25049 Iseo (BS)
Tel 030 980209 - Fax 030 981361
e-mail iat.iseo@tiscali.it

Posta in mezzo al lago d’Iseo, rivolge alla sponda bresciana il versante più scosceso dominato dal Santuario della Madonna della
Ceriola ed è invece più verde e coltivata nella parte rivolta verso la sponda bergamasca. Oltre ai nuclei abitati principali, Peschiera
Maraglio, Carzano e Sensole sulla riva del lago, e Siviano, sede del Comune, in collina, sono numerosissimi i piccoli borghi che ne
determinano la tipicità. Ovunque, case in pietra, antichi portali, portici, cortili e giardini. Viuzze e vicoli si aprono un varco verso
il lago o si inerpicano verso la vetta. Oleandri, agavi e mimose, campi coltivati, orti, vigneti e oliveti si fanno spazio tra boschi di
castagni, querce e frassini con uno splendido sottobosco. Attività tradizionali come la costruzione delle barche in legno, l’arte
manifatturiera delle reti e le tecniche di essiccazione del pesce costituiscono ancora oggi la tipicità di Monte Isola, annoverata nel
club dei borghi più belli d’Italia.

Da vedere
L’isola è tutta da vedere, da percorrere, a piedi, in bicicletta o con i piccoli bus che fanno servizio di linea (a Cure si trova il Capoli-
nea). Scorci e splendide viste panoramiche si aprono improvvisamente dietro ogni angolo, ma naturalmente ogni borgo si eviden-
zia per piccoli gioielli storico-artistici. Deliziose le rustiche piazzette, i loggiati ed i portali di Masse e Olzano. Una bella scalinata
acciottolata conduce da Carzano - che conserva i tipici tratti e l’atmosfera di paese di pescatori - ai caseggiati cinquecenteschi con
sottoportici e muri in pietra di Novate. Chiese dagli interni barocchi e altari policromi sono a Peschiera, San Michele, Carzano, San
Severino e Senzano, da dove si gode anche una meravigliosa vista sul lago che giunge fino alle Torbiere del Sebino. A Menzino si
trova la rocca Martinengo, con una bella torre a base quadrata. Il capoluogo, Siviano, conserva tracce del passato medievale nelle
murature in pietra e negli strettissimi vicoli. Peschiera è il paese più facilmente raggiungibile: bellissimi i vicoli, il nucleo chiamato
Castello ed alcune antiche case con loggiati in pietra di Sarnico. Da non perdere la visita al piccolo ma interessante Museo della
Pesca. Grazioso anche il borgo di Sensole con il suo porticciolo ombreggiato da oleandri. Da Cure una strada acciottolata sale,
nel bosco, fino a raggiungere il Santuario cinquecentesco della Madonna della Ceriola, posto proprio sulla vetta della montagna,
che conserva una statua della madonna intagliata in un tronco di quercia, attribuita al XII secolo, alla quale i montisolani sono
devotissimi. La vista é spettacolare.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 22 RITORNO Treno n. 71

Brescia 9.03 Sulzano 17.17


Iseo (arrivo) 9.26 Iseo (arrivo) 17.24
Iseo (partenza) 9.29 Iseo (partenza) 17.27
Sulzano 9.35 Brescia 17.50

ANDATA Treno n. 22 RITORNO Treno n. 77


Brescia 9.03 Sulzano 18.18
Iseo (arrivo) 9.26 Iseo (arrivo) 18.26
Iseo (partenza) 9.29 Iseo (partenza) 18.29
Sulzano 9.35 Brescia 18.59
Visita di Monte Isola
W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 44

Paderno Franciacorta

4
Notizie utili
Comune di Paderno Franciacorta
Via Mazzini, 5 - 25050 Paderno Franciacorta (BS)
Tel 030 6853911
www.comune.padernofranciacorta.bs.it

Il piccolo centro è posto all’esterno della cerchia di colline moreniche che caratterizzano la Franciacorta, in aperta campagna.
Un documento del 1009 cita Paderno come sede di un castello costruito a difesa degli Ungari che imperversavano nella regione.
Nel corso dei secoli l’antichissimo recetto si trasformò in castello fortificato giunto ai giorni nostri purtroppo quasi totalmente mo-
dificato, soprattutto dagli interventi ottocenteschi. Ancora originali sono solo un muro con due torri d’angolo circolari.
La storia racconta che il castello fu teatro di eventi e vicessitudini che ne testimoniano l’importanza. Nel 1242, Re Enzo di Gallura
ne fece il centro di operazioni militari e nel 1326 venne devastato dalle truppe di Azzone Visconti. Nel 1428, durante le lotte tra
il Gattamelata ed il Piccinino, venne assoggettato da quest’ultimo e nel 1512, durante il sacco di Brescia ad opera dei francesi,
venne svaligiato e vi furono uccise numerosissime persone.
All’interno delle mura si trova la cinquecentesca chiesa della Madonna in Castello che ospita una immagine molto venerata dagli
abitanti.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Pancrazio, è opera dell’architetto Marchetti e venne costruita dal 1740 al 1790. L’interno è
ricco di tele, decorazioni in stucco e affreschi del Teosa e di Pietro Scalvini. Le statue in pietra che ornano la facciata rappresen-
tano San Pancrazio e San Gottardo che è anche il patrono del paese.
Tra gli edifici signorili sono da segnalare i settecenteschi palazzo Guaineri, già Martinengo Villagana, palazzo Sandrinelli ora sede
municipale e palazzo Oldofredi.
La fiorente attività agricola originale ha lasciato, in parte, il posto alle numerose attività artigianali tessili e meccaniche ed ora
anche industriali. Il nucleo storico non ha comunque modificato la sua impronta che rimane di dimensioni ridotte e di tranquilla
vita quotidiana.
La vasta piazza antistante il castello è tutt’oggi luogo di incontri, di giochi di bimbi e di chiacchiere lontano dal rumore e dal traffico.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA da Brescia Treno n. 1020 RITORNO Treno n. 1073

Brescia 8.37 Paderno 18.15


Paderno 8.53 Brescia 18.28

ANDATA da Iseo Treno n. 1021 RITORNO Treno n. 1072

Brescia 8.29 Paderno 17.26


Paderno 8.45 Brescia 17.46

Visita di Paderno Franciacorta


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 45

Riserva Regionale Piramidi di Zone

4
Notizie utili
Comune di Zone
Tel 030 9870913 - 9870083
Fax 030 9880167
E-mail comune_zone@libero.it

Riserva Regionale Piramidi di Zone


Zone è un paese adagiato ad un’altitudine di circa 700 metri in una conca distesa ai piedi del monte Guglielmo, una terrazza
naturale da cui si gode di un’ottima vista del lago d’Iseo. Percorrendo la strada che collega Marone a Zone, poco prima di giungere
alla frazione di Cislano, si apre maestoso lo scenario delle Piramidi di erosione: un ampio e spettacolare anfiteatro caratterizzato
dalla singolare presenza di numerose piramidi di terra, sormontate da larghi cappelli di roccia resistente, provocato dall’azione
erosiva dell’acqua sull’originario deposito morenico, in forte pendenza, un rarissimo fenomeno naturale che vanta pochi altri
esempi al mondo. La Riserva Regionale delle Piramidi di Zone, istituita nel 1984, si sviluppa su una superficie di circa 21 ettari
ad un altezza tra i 400 ed i 600 metri sul livello del mare ed è accessibile dalla nuova area attrezzata situata poco dopo l’abitato
di Cislano.

Esiste un unico percorso circolare della lunghezza di circa 1 Km di facile percorrenza lungo il quale sono dislocati diversi pannelli
didattici esplicativi del fenomeno e delle caratteristiche del territorio (geomorfologia, flora, fauna, ecc.). Alle passeggiate rilassanti
nei dintorni dell’abitato di Zone e delle frazioni si possono aggiungere escursioni più o meno difficoltose tra faggi, castagni ed
abeti, verso i pascoli del Monte Guglielmo (m. 2000) dell’Aguina (m. 1250) dell’Agolo (m. 1378) o alla scoperta di interessanti
punti panoramici che dominano il territorio circostante quali la Corna Trentapassi a sbalzo sul Lago d’Iseo (m. 1248) ed il monte
Pura. Scendendo alla stazione di Marone-Zone, è possibile raggiungere l’ingresso della riserva tramite bus. La riserva è sempre
aperta. Possibilità di visite guidate.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 22 RITORNO Treno n. 77

Brescia 9.03 Marone-Zone 18.09


Iseo 9.29 Iseo 18.26
Marone-Zone 9.43 Brescia 18.59

Visita della Riserva Regionale Piramdi di Zone


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 46

Terme di Boario

4
Notizie utili
Informazioni e prenotazioni:
Terme di Boario Spa Park Resort
Piazzale delle Terme, 3 - 25041 Boario Terme (Bs)
Tel 0364 525011 - 800800198 - Fax 0364 525444
email accettazione@termediboario.it
www.termediboario.it

Terme di Boario SPA Park Resort


Le Terme di Boario Spa Park Resort (convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale), situate nella coreografica cornice montana
di Boario Terme, da cui sgorgano quattro acque dalle preziose qualità, sono un luogo di rigenerazione per il corpo e lo spirito in
cui le molteplici declinazioni delle acque termali permettono di conquistare l’equilibrio e il benessere in un salutare processo di
rigenerazione.
Un programma ormai concluso di importanti interventi di riqualificazione delle strutture e dei servizi ha portato alla creazione di
un vero e proprio “network termale” nel quale la possibilità di scelta spazia dai fanghi alla più sofisticata diagnostica polispeciali-
stica. Fiore all’occhiello del sistema termale è il nuovo e avveniristico Centro Benessere Spa, area attrezzata con tre piscine (una
con acqua termale, una Whirpool parzialmente open space sul parco), sauna, bagno turco, bagno mediterraneo, percorsi per
massaggi Kneipp, docce emozionali e tropicali, cascate di ghiaccio a lama e a fiotto, stanza del sale. Le Terme di Boario Spa Park
Resort offrono anche:
- centro medico polispecialistico Dott. Castagna, modernissima struttura sanitaria privata per l’attività diagnostica, di prevenzione
e terapeutica (check-up personalizzati);
- centro cure Violati, con nuovi reparti dedicati all’aerosol, ai fanghi curativi e alla ginnastica riabilitativa;
- centro di fisioterapia riabilizatione motoria, nel quale personale medico altamente qualificato impiega il modulo Tecar®-Delos in
trattamenti personalizzati;
- centro fitness, dove riequilibrare l’intero ecosistema del corpo;
- centro estetico, che offre una vasta gamma di servizi per il trattamento del viso e del corpo con l’uso di prodotti cosmetici con-
fezionati con l’acqua termale di Boario.

L’oasi verde dell’incantevole Parco Termale - 130mila metri quadrati di parco secolare - è arricchito anche da alcune importanti
infrastrutture per il divertimento come:
- l’emozionante Boario Park Adventure, per sentirsi come Indiana Jones;
- l’elettrizzante Alpine Coaster, una slitta su monorotaia che fa impazzire grandi e piccini;
- una parete di arrampicata per avvicinarsi al free climbing;
- un percorso vita tradizionale con una speciale “sezione emozionale” da percorrere a piedi nudi, un’esperienza guidata per il
recupero di sensazioni e percezioni ormai dimenticate e il ripristino dell’attività propriocettiva;
- l’accattivante Villaggio Termale, con musica, spettacolo, cultura e animazione;
E ancora: il giardino botanico, un’area giochi, minigolf, pista ciclabile, campi da tennis e bocce, un’area attrezzata per il ballo
liscio, rappresenteranno altrettante occasioni per trascorrere qualche ora in relax.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 18 RITORNO Treno n. 77

Brescia 7.54 Boario Terme 17.39


Iseo 8.27 Iseo 18.26
Boario Terme 9.13 Brescia 18.59

Visita alle Terme di Boario


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 47

Castello di Bornato

4
Notizie utili
www.castellodibornato.com
Tel/Fax 030 725006

Nel cuore delle magnifiche e verdi colline della Franciacorta, si trova il Castello di Bor-
nato, che racchiude al suo interno una stupenda Villa rinascimentale.
Il Castello è medievale e venne eretto da Inverardo di Bornato nel 1270, incorporando
una torre romana che ivi si ergeva.
Le possenti mura merlate in pietra grezza del Castello di Inverardo manifestano chia-
ramente il loro ruolo di presidio e difesa del borgo e la collocazione le rende visibili a
miglia di distanza, monito perenne. Il tutto è circondato ancor oggi da torri, contrafforti,
un fossato con ponte levatoio.
La vista incomparabile che dal colle si gode permette, nelle giornate limpide, di scor-
gere anche gli Appennini. Di questo panorama lo stesso Dante Alighieri, ospite del
Castello, avrebbe più volte goduto.
Quando nel 1326 Azzone Visconti invase la Franciacorta, iniziò per il Castello e per il
Castello di Bornato
borgo un periodo di decadenza, essendo spesso Bornato sede di cruente battaglie.
La fortuna ritornò a favorirlo quando dal 1564 la famiglia Bornato si estinse nella
Famiglia Gandini, che eresse all’interno delle mura del Castello la suddetta Villa rinascimentale. Al Castello si produce da 800
anni un famosissimo vino, in piccole quantità ed di qualità eccellente, che è anche acquistabile in loco. Il parco, adibito a giardino
all’inglese verso nord e all’italiana verso sud, è di notevole bellezza.

Il castello è raggiungibile a piedi dalla stazione FERROVIENORD di Bornato (300m).

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA da Brescia Treno n. 1020 RITORNO Treno n. 71

Brecia 8.37 Bornato-Calino 16.39


Bornato-Calino 8.59 Brescia 16.59

ANDATA da Iseo Treno n. 1021 RITORNO Treno n. 77


Iseo 8.29 Bornato-Calino 17.36
Bornato-Calino 8.39 Iseo 17.46

Visita al Castello di Bornato


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 48

Museo Archeologico di Cividate Camuno

4
Notizie utili
Informazioni:
Museo Archeologico Nazionale della Vallecamonica
Via Roma, 29 - Cividate Camuno (BS)
Tel/Fax 0364 344301
email sba-lom@beniculturali.it

Reperti archeologici del museo

Il Museo Archeologico Nazionale della Vallecamonica, situato a Cividate Camuno, in


un edificio oggetto di donazione allo Stato da parte del Consorzio del Bacino Imbrifero
Montano, è stato inaugurato nel 1981. L’istituzione è nata con il proposito di raccogliere e
di presentare al pubblico i materiali di età romana - sculture, mosaici, iscrizioni, corredi
funerari - recuperati nel corso di varie ricerche e scavi, quasi mai sistematici, effettuati
nella valle a partire dalla fine del secolo XVII, ponendosi come momento di riflessione
sulle vicende che nei primi secoli dell’Impero, subito dopo la conquista, resero la Valle-
camonica uno dei territori più “romanizzati” dell’arco alpino.

Il museo è organizzato in quattro sezioni: il territorio, la città, i culti, la necropoli.


Gli oggetti provengono per la massima parte da Cividate: dalle necropoli (lucerne,
vetri, fibule, ecc.), da edifici minori (vetri, ceramiche, monote, ecc.), da zone imprecisa-
te (parti di edifici, colonne, frammenti di statue, ecc.). Vi sono conservati i materiali Museo archeologico

provenienti dal Santuario della Minerva (Breno): un posto di rilievo spetta alla statua di
Minerva, una delle tre repliche tuttora esistenti, forse la migliore, dell’Athena Hygieia di
Atene (V secolo a.C.).

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 18 RITORNO Treno n. 77

Brescia 7.54 Cividate-Malegno 17.27


Iseo 8.27 Iseo 18.26
Cividate-Malegno 9.27 Brescia 18.59

Visita al Museo Archeologico di Cividate Camuno


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 49

Parco del Barberino

4
Notizie utili
www.cividatecamuno.com

La collina del Barberino sorge a monte dell’abitato di Cividate Camuno cingendolo con i suoi declivi rocciosi ammantati da boschi
misti di latifoglie e conifere. La secolare presenza dell’uomo è testimoniata da qualche casa, da alcuni appezzamenti agricoli, dalla
rupe di Santo Stefano, alla sommità della quale sorge l’omonima chiesa e dalla statua di Cristo Re che segnala la presenza, nelle
vicinanze, dell’Eremo dedicato ai Santi Pietro e Paolo.
Il parco ha un’estensione di 120 ettari ed è stato istituito dalla Regione Lombardia nel 1986. Numerosi interventi legati alla viabilità
interna, al ripristino delle attività colturali, all’introduzione di infrastrutture in modo da rendere più piacevoli le escursioni, sono
stati realizzati in questi ultimi anni con una ricaduta positiva sui fruitori dell’area sempre più numerosi per scopi didattici (il colle
situato all’interno del parco è il luogo ideale per lo studio ambientale di questa zona, sia per osservare gli aspetti naturali caratte-
ristici di Cividate, sia per avere una visione d’insieme del territorio e dei cambiamenti succedutisi nel corso dei secoli), sportivi o
semplicemente ricreativi o gastronomici.
Molti sono gli itinerari percorribili all’interno del parco seguendo mulattiere o i numerosi sentieri, alcuni dei quali sono stati risco-
perti e ripristinati.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 18 RITORNO Treno n. 77

Brescia 7.54 Cividate-Malegno 17.27


Iseo 8.27 Iseo 18.26
Cividate-Malegno 9.27 Brescia 18.59

Visita al Parco del Barberino


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 50

Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane

4
Notizie utili
Per informazioni:
www.archeologica.lombardia.beniculturali.it
(sezione: Parchi e aree archeologiche)

Per visite guidate:


Archeocamuni
Via Naquane - 25044 Capo di Ponte (BS)
Tel 0364-42212 - Fax 0364-331039
email: info@archeocamuni.it
www.archeocamuni.it

Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri, a Capo di Ponte (BS) in località Naquane, fu il primo parco archeologico istituito
nella Valcamonica. Si estende per oltre 14 ettari sul versante idrografico sinistro del fiume Oglio, tra i 400 e i 600 metri slm, e
comprende al suo interno, in un vasto parco dominato da castagni, abeti, betulle e carpini, uno dei più importanti complessi di
rocce incise (104 in tutto) con alcune delle raffigurazioni più note del repertorio d’arte rupestre della Valcamonica, riconosciuto
dall’Unesco nel 1979 patrimonio mondiale dell’umanità. Su queste ampie superfici, di arenaria permiana di colore grigio-violaceo,
levigate dall’azione dei ghiacciai, gli antichi abitanti della Valle incisero immagini, reali e simboliche, tratte dalla loro vita quotidiana
e dal loro mondo spirituale. La cronologia delle istoriazioni presenti a Naquane va dal Neolitico (IV millennio a.C.) all’età del Ferro
(I millennio a.C.), quando la Valle era abitata dagli antichi Camuni. Non mancano incisioni di età storica, romana e moderna. A
poche centinaia di metri a nord del Parco, su un rilievo, si estende l’importante abitato di Dos dell’Arca, fondato nel Neolitico e
perdurato fino all’avanzata età del Ferro.

I percorsi di visita
Il Parco offre 5 percorsi di visita che si snodano attraverso sentieri facilmente percorribili per circa 3 Km (la visita completa di tutti
i percorsi richiede circa 4 ore). Le rocce indicate nei percorsi sono numerate, segnalate da cartelli e, in alcuni casi, corredate
da pannelli didattici con testi in italiano ed inglese, che illustrano le principali tematiche delle figure incise. All’interno del Parco
è stato allestito un piccolo Antiquarium, in cui sono illustrate le tecniche di incisione e sono temporaneamente esposte due steli
dell’età del Rame e due massi con rare iscrizioni camune dell’età del Ferro, rinvenute a Grevo e Cevo.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 22 RITORNO Treno n. 81

Brescia 9.03 Capo di Ponte 18.15


Iseo 9.29 Iseo 19.24
Capo di Ponte 10.38 Brescia 19.50

Visita al Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 51

Archeopark

4
Notizie utili
Archeopark località Gattaro, 4 - Boario Terme (Brescia)
Tel 0364529552
email: info@archeopark.net
www.archeopark.net

Archeopark

L’ARCHEOPARK è un grande parco tematico polifunzionale e interattivo, particolarmente


indicato per le scolaresche, nel quale è possibile rivivere il passato visitando le rico-
struzioni di insediamenti preistorici. Consente di ripercorrere 15.000 anni di storia alla
scoperta degli antichi Camuni e delle genti padane ed alpine. Nell’Archeopark è pos-
sibile esplorare una grotta come quelle di oltre 10.000 anni fa, in cui l’uomo dipingeva
le figure degli animali che cacciava; osservare come i nomadi mesolitici, tra 10.000 e
7.000 anni fa, organizzavano i loro ripari sottoroccia; inoltrarsi nei campi di lino, miglio
e grano seguiti da un gregge di capre nella fattoria neolitica ed impugnare gli attrezzi
dell’uomo-agricoltore come la zappa o il falcetto. Oppure sostare nelle capanne del
grande villaggio palafitticolo, simile a quelli di 4.000 anni fa, proteso sul lago, nel quale
avanzare con le piroghe a colpi di pagaia tra uccelli acquatici, canne palustri e ninfee.
O ancora, risalire la collina per conquistare un Castelliere, tipico villaggio fortificato di
3.000 anni fa, e soffermarsi in un dolce pianoro coronato da alberi; entrare nelle case Archeopark

di tronchi, simili a quelle di 2.500 anni fa, per osservare alcuni artigiani che lavorano
con antiche tecniche. È possibile inoltre percorrere un grande labirinto ricostruito sulla base dei disegni trovati incisi sulle rocce
di Luine, Capodiponte e Cimbergo. I ragazzi che visitano il parco possono così immergersi nella vita quotidiana della Preistoria,
rivivendo antichi gesti ed esperienze oggi dimenticati, e svolgere inoltre una serie di attività didattiche in attrezzati laboratori di
archeologia sperimentale, guidati da esperti animatori culturali che, partendo dall’Archeopark, guidano alla scoperta dei beni
culturali ed ambientali di tutto il territorio della Vallecamonica: incisioni rupestri, vestigia romane, castelli, borghi e chiese
medioevali e rinascimentali, chiese con grandi tesori d’arte, borghi rustici e siti di interesse etnografico, come la Valle dei Magli,
Pescarzo, le Case di Viso a Ponte di Legno, e le bellezze naturalistiche del Parco dell’Adamello e delle Torbiere del Lago di Iseo.
Su prenotazione si organizzano visite d’istruzione in base alle esigenze dei singoli gruppi.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 18 RITORNO Treno n. 77

Brescia 7.54 Boario Terme 17.39


Iseo 8.27 Iseo 18.26
Boario Terme 9.13 Brescia 18.59

Visita all’Archeopark
W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 52

Castello di Breno

4
Notizie utili
Pro Loco Breno
Via Mazzini - 25043 Breno (BS)
Tel 0364 22970
info@prolocobreno.it
www.prolocobreno.it

Il castello di Breno non è solo un luogo suggestivo, ma un monumento ricco di storia.


Ciò che il visitatore vede non è in realtà “un castello”, ma un complicato tessuto di
costruzioni fatte in secoli diversi per scopi diversi.
Il castello nacque come un insieme di palazzi e torri, al tempo di Federico I Barbarossa
(1100-1200), e fu poi trasformato in roccaforte militare dalla repubblica di Venezia,
signora della Valcamonica nei secoli XV e XVI.
Ricopre in parte i resti lasciati da genti della remota preistoria, che avevano fatto della
collina una località privilegiata di insediamento, caccia o frequentazione rituale, a iniziare
nientemeno che da 10 o 11.000 anni fa.
Sulla collina è documentata una storia lunga e varia di presenza umana che inizia forse
11.000 anni fa e che si sviluppa con il V-IV millennio a.C., nel Neolitico, l’età delle prime
tribù di contadini-montanari stabilitesi nella media valle.
In uno strato profondo del cortile del castello si sono trovati “focolari”, schegge di selce e Castello di Breno

animali macellati che rivelano le più antiche tracce dell’uomo in Vallecamonica, alla fine
dell’età paleolitica (circa IX millennio a.C.).
La costruzione del castello ha purtroppo sconvolto molte tracce ed in particolare un abitato dell’età del Bronzo (circa 1500 a.C.) sulla
cima della collina, che ha dato punte di freccia di selce e semi carbonizzati.
Il Castello fa parte integrante della collina, ne domina e chiude la cima, accentuandone le brusche forme naturali.
Il paesaggio circostante dei monti e quello della collina accompagnano in ogni momento anche il visitatore di oggi, finendo per essere
un ulteriore ed essenziale motivo di interesse.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 22 RITORNO Treno n. 77

Brescia 9.03 Breno 17.21


Iseo 9.29 Iseo 18.29
Breno 10.25 Brescia 18.59

Visita al Castello di Breno


W Brescia - Iseo - Edolo
ITINERARIO 53

Museo dell’energia elettrica di Cedegolo

4
Notizie utili
www.musil.bs.it

Il Museo dell’Energia Idroelettrica a Cedegolo in Valcamonica racconta una tappa fonda-


mentale dell’industrializzazione italiana, valorizza l’archeologia industriale e la cultura ma-
teriale della modernità, diffonde la conoscenza scientifica e la consapevolezza culturale
in tema di energia e ambiente.
A chi arriva in treno, appena scesi dalla stazione di Cedegolo, si presenta esattamente la
situazione illustrata in una cartolina d’epoca: la linea ferroviaria Brescia-Edolo che ‘buca’
la roccia incombente, il fiume Oglio, che qui ha scavato una suggestiva gola, attraversato
dal veneziano e storico ponte della Noce e, quindi, la massa algida e geometrica della
Centrale Idroelettrica.
La Centrale di Cedegolo, sede del Museo, fu costruita tra il 1909 e il 1910 ad opera
della Società Elettrica Bresciana per sfruttare la caduta delle acque derivate in comune
di Malonno sul versante orografico destro del fiume Oglio; passata all’Enel con la
nazionalizzazione, è rimasta in attività dal 1910 sino al 1962, quando per motivi tecnici Museo dell’energia elettrica

è uscita di produzione ed è stata impiegata come magazzino di deposito a servizio del


sistema idroelettrico della Valle.
Nel 2000 il Comune di Cedegolo ha acquistato la Centrale dall’Enel e ne ha realizzto un museo dedicato all’energia idroelettrica.

1 IL TUO VIAGGIO

ANDATA Treno n. 22 RITORNO Treno n. 77

Brescia 9.03 Cedegolo 16.08


Iseo 9.29 Iseo 17.24
Cedegolo 10.45 Brescia 17.50

Visita al Museo dell’energia di Cedegolo


ORDINARIO COMITIVA 2 COMITIVA 3 COMITIVA 4 COMITIVA 5
FASCIA FASCIA KM Sconto 20% TUR Sconto 30% TUR Sconto 40% TUR Sconto 50% TUR
TARIFFARIA Tariffa Ordinaria (Comitive di almento 10 persone paganti (Comitive da 20 a 100 persone paganti) (Comitive oltre 100 persone paganti) (Comitive scolastiche di ragazzi
ragazzi e anziani fino alla 3ˆ media)
1°cl. 2°cl. 1°cl. 2°cl. 1°cl. 2°cl. 1°cl. 2°cl. 1°cl. 2°cl.
W
1 0-5 1,55 1,05 1,55 1,05 1,55 1,05 1,55 1,05 1,55 1,05
2 5,1 - 10 2,00 1,35 1,60 1,10 1,55 1,05 1,55 1,05 1,55 1,05
3 10,1 - 15 2,45 1,65 2,00 1,35 1,70 1,20 1,55 1,05 1,55 1,05
4 15,1 - 20 2,85 1,90 2,30 1,55 2,00 1,35 1,75 1,15 1,45 1,05
5 20,1 - 25 3,25 2,20 2,60 1,80 2,30 1,55 1,95 1,35 1,65 1,10
6 25,1 - 30 3,75 2,50 3,00 2,00 2,65 1,75 2,25 1,50 1,90 1,25
7 30,1 - 35 4,10 2,75 3,30 2,20 2,90 1,95 2,50 1,65 2,05 1,40
8 35,1 - 40 4,55 3,05 3,65 2,45 3,20 2,15 2,75 1,85 2,30 1,55
9 40,1 - 50 5,40 3,60 4,35 2,90 3,80 2,55 3,25 2,20 2,70 1,80
10 50,1 - 60 6,25 4,20 5,00 3,40 4,40 2,95 3,75 2,55 3,15 2,10
11 60,1 - 70 6,90 4,60 5,55 3,70 4,85 3,25 4,15 2,80 3,45 2,30
12 70,1 - 80 7,65 5,10 6,15 4,10 5,40 3,60 4,60 3,10 3,85 2,55
Tariffe in vigore dal 14.12.2008

13 80,1 - 90 8,30 5,55 6,65 4,45 5,85 3,90 5,00 3,35 4,15 2,80
14 90,1 - 100 9,00 6,00 7,20 4,80 6,30 4,20 5,40 3,60 4,50 3,00
15 100,1 - 120 10,40 6,95 8,35 5,60 7,30 4,90 6,25 4,20 5,20 3,50

RAMO MILANO

Km FASCIA TARIFFARIA
Milano - Saronno 22 5
Milano - Varese 51 10
Milano - Laveno 73 12
Milano - Como 46 9
Milano - Novara 62 11
Milano - Canzo Asso 52 10

Saronno - Novara 41 9
Saronno - Varese 29 6
Saronno - Laveno 51 10
Saronno - Como 25 5

Varese - Laveno 23 5
ORDINARIO COMITIVA 2 COMITIVA 3 COMITIVA 4 COMITIVA 5
FASCIA FASCIA KM Sconto 20% TUR Sconto 30% TUR Sconto 40% TUR Sconto 50% TUR
TARIFFARIA Tariffa Ordinaria (Comitive di almento 10 persone paganti (Comitive da 20 a 100 persone paganti) (Comitive oltre 100 persone paganti) (Comitive scolastiche di ragazzi
ragazzi e anziani fino alla 3ˆ media)
1°cl. 2°cl. 1°cl. 2°cl. 1°cl. 2°cl. 1°cl. 2°cl. 1°cl. 2°cl.
W
1 0-5 1,55 1,05 1,55 1,05 1,55 1,05 1,55 1,05 1,55 1,05
2 5,1 - 10 2,00 1,35 1,60 1,10 1,55 1,05 1,55 1,05 1,55 1,05
3 10,1 - 15 2,45 1,65 2,00 1,35 1,70 1,20 1,55 1,05 1,55 1,05
4 15,1 - 20 2,85 1,90 2,30 1,55 2,00 1,35 1,75 1,15 1,45 1,05
5 20,1 - 25 3,25 2,20 2,60 1,80 2,30 1,55 1,95 1,35 1,65 1,10
6 25,1 - 30 3,75 2,50 3,00 2,00 2,65 1,75 2,25 1,50 1,90 1,25
7 30,1 - 35 4,10 2,75 3,30 2,20 2,90 1,95 2,50 1,65 2,05 1,40
8 35,1 - 40 4,55 3,05 3,65 2,45 3,20 2,15 2,75 1,85 2,30 1,55
9 40,1 - 50 5,40 3,60 4,35 2,90 3,80 2,55 3,25 2,20 2,70 1,80
10 50,1 - 60 6,25 4,20 5,00 3,40 4,40 2,95 3,75 2,55 3,15 2,10
11 60,1 - 70 6,90 4,60 5,55 3,70 4,85 3,25 4,15 2,80 3,45 2,30
12 70,1 - 80 7,65 5,10 6,15 4,10 5,40 3,60 4,60 3,10 3,85 2,55
Tariffe in vigore dal 14.12.2008

13 80,1 - 90 8,30 5,55 6,65 4,45 5,85 3,90 5,00 3,35 4,15 2,80
14 90,1 - 100 9,00 6,00 7,20 4,80 6,30 4,20 5,40 3,60 4,50 3,00
15 100,1 - 120 10,40 6,95 8,35 5,60 7,30 4,90 6,25 4,20 5,20 3,50

RAMO BRESCIA

Km FASCIA TARIFFARIA
Brescia - Bornato 17 2
Brescia - Iseo 26 5
Brescia - Marone Zone 39 8
Brescia - Pisogne 48 9
Brescia - Darfo 59 10
Brescia - Boario 60 10
Brescia - Breno 73 12
Brescia - Ceto Cerveno 78 12
Brescia - Cedegolo 87 13
Brescia - Edolo 103 15

Iseo - Bornato 10 2
Iseo - Marone Zone 13 3
Iseo - Pisogne 22 5
Iseo - Darfo 33 7
Iseo - Boario 34 7
Iseo - Breno 47 9
Iseo - Ceto Cerveno 52 10
Iseo - Cedegolo 61 11
Iseo - Edolo 77 12
Rev. 01

Ramo Milano Ramo Iseo


Spett. Spett.
LeNORD S.r.l. LeNORD S.r.l.
Customer Care – Ufficio Comitive Milano Customer Care – Ufficio Comitive Iseo
Fax 02 8511 4620 Fax 030 9849 266
Tel 199 151 152 Tel 030 9849 225
email comitive@lenord.it email customercare-iseo@lenord.it

Avvertenze:
- L’invio del modulo non equivale a prenotazione sino ad avvenuta conferma da parte di LeNORD S.r.l.
- Il modulo deve pervenire all'ufficio Comitive10 giorni prima della data di effettuazione del viaggio.
- Non tutti i treni/orari ammettono le comitive.
- Annullamenti e cambio dati devono essere comunicati obbligatoriamente entro il giorno prima del viaggio.

Tipologia del gruppo: Scuole Oratori Diocesi Lombarde (convenzionati) Scout Agesci (convenzionati)

Altro (indicare)

Responsabile/i della comitiva:

Ente/Scuola di appartenenza:

Recapiti:
Responsabile/i della comitiva Ente/Scuola

Telefono

Fax

E-mail

Giorno del viaggio:

Percorso treno:
ANDATA

Partenza ore da

Cambio treno a(se necessario) ore

RITORNO

Partenza ore da
Cambio treno a(se necessario) ore

Totale Partecipanti:

di cui: Adulti (dai 12 anni compiuti in su)


Ragazzi (4-12 anni non compiuti)

ordine scolastico: Materna Elementare Media Inf. (indicare classe) Med Sup.

Insegnanti/Personale scolastico n. Altri accompagnatori n.

Disabili su sedia a rotelle fissa (indicare numero) pieghevole (indicare numero)

indicare dimensioni e peso della sedia a rotelle

Presenza accompagnatore disabile SI NO

Possesso Tessera Regionale SI NO Con indicazione accompagnatore SI NO

Biciclette al seguito n.
Ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 30/06/2003, n. 196 e successive modificazioni, si informa che:
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L'interessato è titolare degli specifici diritti previsti dall’art. 7 e seguenti del D. Lgs. 30/06/2003, n. 196, cui si rimanda per il contenuto. Ogni richiesta in tal senso dovrà essere
indirizzata a LeNORD con sede in Piazzale Cadorna 14, 20123 Milano.

Data Firma
Il Responsabile Comitiva
(nome e cognome per esteso)

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