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R Con che? La preghiera? E chi prega?! A parte che non capisco bene a
cosa mi serva, e poi… come si fa? Io sto li e cosa dico? Do po un po’ mi
distraggo, … mi sento scemo…
Bisogna che tutti noi trovi amo il tempo d i restare i n silenzio e d i contemplare,
soprattutto se viviamo nelle metropoli . Dio è ami co d el silen zio : dobbiamo
ascol tare Dio perché ciò che conta non è quello che diciamo noi, ma quel lo che Egl i
d ice a noi e attraverso di no i.
Abb iamo b iso gno di scoprire Dio e Di o n on pu ò essere trovato nel frastu ono e
nell’i rrequietezza. Dio è l’amico d el si lenzio. Osservate come gli alberi, i fiori ,
l ’erba crescono nel silenzio; guard ate le stelle, la lu na e i l sole, come si muovo no nel
sil enzi o. Abb iamo bisogno di sil enzio Per essere in grado di arrivare alle anime.
Madre Teresa
Anche a Te è piaciuto il silenzio, Signore, lo hai scelto per la tua nascita tra noi , e,
i n certo mod o, l o hai con tinuato per trent'anni nella tua casa di Nazareth. Lo hai
d iffuso dappertutto, come un tuo grand e dono. Pervade l'universo; fascia co me un
vell uto la tua creazione. Fa da sottofondo ad ogni suono, ad ogni parola.
Accompagna il pensiero, permette ogni ascol to. C'è il silenzi o delle stelle, i l
sil enzi o del mare, il silenzio d el le mo ntagn e, delle foreste, d ei deserti . C'è i l
sil enzi o dei cuore in c ui risuon a la tua voce, o Dio. A vo lte ci prende la pau ra del
sil enzi o, forse è troppo grande per noi, vorremmo f uggirl o. Da cci una ma no,
Signore, per capirne il va lore ed amarlo Ci avvicina a Te, ci rende più riflessi vi, più
maturi pi ù attenti alla vita. Ci mette alla tu a presen za. E' il profondo linguaggio
co n c ui ami pa rla re con noi .
R detto così sembra una cosa un po’ new age… devo mettere anche una
musichina di sottofondo?
C Se lo stereo lo porti te... Macc hé, questo è solo l’inizio, una spece di
riscaldamento. A questo punto occorre fare un altro passo: pregare
non è solo concentrarsi ma stare alla presenza di Dio.
R E allora?
C Beh, allora significa c he quando preghi non sei solo, bischero, ma c’è
Qualcuno di fronte a te, che ti ascolta e, a modo suo, ti parla. Quindi
devi dirti: ecco, Signore, sono qui con te e tu con me…
Un giorno un giovan e mon aco chiese al suo ab ate, da tutti c onsiderato una persona
santa: "Come posso essere c erto d i essere alla presenza di Di o?". L'abate rispose:
"Tu hai tanto controll o su di essa quanto hai potere di f ar sorgere il sole".
Esasperato, il giovane esclamò : "Ma allora a cosa servono tu tti i nostri eserci zi
spirituali e le preghi ere? ". "Tu fa i queste cose per essere certo di essere sveglio
qu and o si l eva il sol e".
Quando mi fermo
Perché, o Si gnore,
stanco sulla lunga s trada
mi risulta tanto difficile
e la s ete mi opprime sotto il sol leone; tenere il mio cuore rivolto a te?
quando mi pun ge la nos talgia di sera Perché la mi a mente
e lo spettro della notte copr e la mia vita, se ne va raminga in mille di rezioni ,
bramo la tua voce, o Dio, e perc hé il mi o cuore
sospiro la tua ma no sulle s palle.
desidera cose che mi por tano fuori
Fa ti co a ca mminare
strada ?
per il peso del cuore Fammi sentire la tua pr esenza
cari co dei doni che non ti ho donati. in mezzo alle mie mille agitazioni.
Mi rassicuri la tua mano nella notte, Il mio corp o s tanco,
la vogli o riempire di carezze, la mia mente confusa
tenerla s tretta:
e la mia anima inquieta,
i palpiti del tuo c uore
prendili tra le tue braccia
segnino i ritmi del mio pellegri naggio.
e dammi un po' di riposo,
Tagore un sem plice quieto ri poso.
Henri J.M. Nouw en
Messaggi o di tenerezza
Ho sogn ato che cammi navo in riva al mare co n il Signore e rived evo su llo schermo
d el ci el o tutti i gi orni della mia vita passata. .E per ogni giorno trascorso
appari vano sulla sabbia d ue orme: le mie e quel le del Signore. Ma in alcuni tratti ho
visto una sola oo rma, proprio n ei gi orni più difficili d ella mi a vita. .All ora ho detto.
"Signore io ho scelto di vivere c on te e tu mi avevi promesso che saresti stato
sempre con me. Perché mi hai l asciato solo propri o nei momenti più di fficili?" E Lui
mi ha ri spo sto: 'Figlio, tu lo sa i che io li amo e non ti ho ab bandonato mai: i giorni
nei qual i c'è soltanto un'orma sulla sabbi a sono pro prio quelli i n cui ti ho portato in
b racci o".
Anonimo brasiliano
C Ora, se c’è qualcuno li con te…. Avrà qualcosa da dire, no?
R Ah, la Bibbia.
Tre mon aci, tutti e tre studiosi d el la Bibb ia, and arono un gi orn o da un grand e uomo
d i preghiera per chied ergl i come pregare la Parola. Il primo raccontò d i a ver letto
l a Bibbi a da capo a fondo e di a verla imparata a memoria. Il second o disse di averla
l etta e ri letta fino ad avere i mparato a cantarla . Il terzo, inti midito d alla sapienza
d ei primi d ue, non osava parlare; l 'uomo di Dio l o incoraggiò ed egli d isse di essere
riuscito a leggere una frase soltanto, ma d i averla macina ta giorno e no tte nella
mente e nel cuore, senza aver potuto andare più avan ti. Il grand e uo mo d i
preghi era ri spose: "E' questo i l mod o di pregare la Parola".
R E poi?
C Ora, se hai saputo fare silenzio, ti sei messo alla presenza di Dio e in
ascolto della sua Parola, p ossiamo andare avanti, altrimenti torna
all’inizio senza passare dal via!
R Cosa?
C mai giocato a Monop oli? Vabbè, lasciamo perdere. Se hai saputo fare
silenzio, ecc. ecc. significa che stai vivendo una relazione con
Qualcuno: a questo pu nto la tua preg hiera è un vero dialogo, in cui puoi
non solo ascoltare ma anche parlare, presentare le situazioni/persone
che ti stanno a cuore, chiedere ciò che desideri, ecc.
Mesi pi ù tardi la nave d el vescovo passò di nuovo nei pressi di quelle isole e i l
vescovo, mentre pa sseggiava sul ponte recitando le preghiere serali, ric ordò con
compiac enza il fatto che, grazie ai suoi pazi enti sforzi, su quell ’i sola lontana
c’erano ora tre uomini che sapevano pregare correttamente. Mentre era assorto
nei suoi pensieri alzò gl i occhi e notò una luce ad est. La luce si avvicinava sempre
pi ù a ll a na ve e quando il vesc ovo guardò vide che con stupore tre figure che
ca mminavano sull’ac qua verso il battello. Il capitano fermò l a nave e tutti i marinai
si sporsero dai parapetti per ved ere questa scena sorprendente.
Quando furono a portata di voce, il vescovo riconob be i suoi tre amici, i pescatori.
“vesc ovo!” escl amarono, “noi così contenti di incontrati . Noi senti to passare tua
na ve e venuti svelti svelti per incontrarti ”.
“Cosa volete?” chi ese il vesc ovo in pred a a timore reverenzi ale.
“Vescovo”, essi dissero “noi d ispiace tanto. Noi dimenticato b el la preghiera. Noi
d iciamo: Pad re nostro che sei nei cieli, sia santificato i l tuo nome, venga il tuo
regno… poi di menticato. Per favore, d icci ancora tutta l a preghiera”.
Il vescovo si sentì mortific ato. “Torna te all e vostre case, b rava gente”; d isse “e
ogni vol ta che pregate di te “‘Noi siamo tre, voi siete tre, abbia te pietà di noi ’” .
Quando fai il segno d i croce, fallo bene. Non così a ffrettato, rattra ppito, tale che
nessuno capisce cosa deb ba significa re. No, un segno della croce giusto , cioè lento,
ampio, d alla fron te al petto, da un a spalla all'al tra.
Senti come esso ti ab braccia tutto? Racco gli ti dunque bene; raccogli i n questo
segno tutti i pensieri e tutto l'ani mo tuo, mentre esso si d ispiega d alla fro nte al
petto, da una spalla all'al tra. Allora tu lo senti: ti avvol ge tutto, ti consacra, ti
santifica. Perché? Perché è il segno d el la totalità ed il segno della redenzione.
Sulla croce nostro Signore ci ha redenti tutti. Mediante l a croce egl i santifica
l 'uomo nell a sua totali tà, fi n nelle ultime fibre del suo essere. P erciò lo facciamo
prima d ella preghiera, affinché esso ci raccolga e ci metta spi ri tual mente in
ord ine; concentri in Dio pensieri, cuore e volere; d opo la preghiera, affi nché
rimanga i n noi quell o che Dio ci ha d onato. Nell a tentazione, perché ci irrob ustisca.
Nel pericolo, perché ci protegga. Nell'a tto di bened izione, perché la pienezza d ella
vita di vi na penetri nell 'anima e vi renda feconda e consacri ogni c osa. P ensa quanto
spesso fai il segno d el la croce, il segno più santo che c i sia!
Fallo bene: lento, ampio, consapevole. Al lora esso abb racci a tutto il tuo essere,
co rpo e anima , pensieri e volontà, senso e sen timento, agire e patire, tutto vi vi ene
i rrob ustito, segnato, consacra to nella forza d el Cristo, n el nome del Dio uno e
Trino.
Romano Guardini