Spleen

Il giornale degli studenti del Tito Livio

Anno 2 - Numero 1

Politica: chiuderà per fallimento?

La storia della politica italiana è sempre stata ca-
ratterizzata da una grande partecipazione popola-
re che, però, è andata lentamente scemando da
una quindicina d’anni ad oggi.
A settembre abbiamo assistito
di Fabrizio Capecelatro
Una volta, infatti, era abitudine assistere a comi-
zi in piazza affollati di sostenitori che si esaltava-
no nell’ascoltare le loro guide politiche, morali e
civili. La maggioranza degli italiani era iscritta ad
un partito politico, perché era motivo di
a… vanto e perché dava senso di appartenenza
ad un ideale in cui si credeva.

Abbiamo assistito disorientati alla re, ha ben capito di doversi

crisi d’identità di Beppe Grillo che
non sa più se è un comico, un politi-
co o addirittura un profeta. Egli,
infatti, non si limita più a mettere in
luce le nefandezze della nostra clas-
se politica, ma propone leggi, orga-
nizza referendum e prepara perfino
liste civiche da presentare alle pros-
sime elezioni comunali. Non sarà
mica che la troppa popolarità gli
abbia montato un po’ la testa?
Grillo, inoltre, fino all’8 di settem-
bre, dal palco del v-day, criticava il
Ministro Mastella, descrivendolo
come un delinquente travestito da
politico. Pochi giorni dopo, invece,
gli dedica un articolo di lode sul
suo blog ed annuncia che insieme
scriveranno un libro sugli eccessivi
privilegi dei politici italiani. Grillo
si sarà accorto di aver sbagliato la
sua analisi su Mastella oppure ha
capito che forse un ministro amico
gli può fare comodo? Secondo me,
invece, ha deciso di tornare a far
ridere! Sarà, infatti, veramente ridi-
colo un libro contro i privilegi dei
politici scritto da un politico come
Mastella, che ha imposto sua moglie
come presidente del Consiglio Re-
gionale della Campania e che, per
andare a vedere il gran premio di
Monza, si è fatto dare un passaggio
dal collega Rutelli sull’elicottero
presidenziale.
Mastella, che è anche a capo di un
piccolo partito che fatica ad esiste-
ingraziare i comici ed ha, in-
fatti, invitato al congresso dell’
UDEUR il toscano Roberto
Benigni.
Ora mi chiedo se, dopo questo
riavvicinamento al ministro
Mastella, Benigni non decida
di fare anche uno spettacolo
con Giuliano Ferrara, altra
vittima preferita delle sue esi-
laranti battute.
Abbiamo assistito attoniti al
ritorno in politica di Papa
Benedetto XVI, che consiglierei
al Polo di candidare come
Premier contro Veltroni alle
prossime elezioni politiche.
Sarebbe sicuramente un candi- Articolo a pag.3
dato “forte” anche se, forse, ci
sarebbe un po’ di conflitto L a corruzione, il clientelismo
d’interessi, ma tanto il governo l’arricchimento personale, come ci testimo-
Prodi, troppo occupato a far partire
il Partito Democratico, non sembra
niano anche gli storiografi dell’antica Gre-
aver intenzione di emanare alcuna cia e dell’antica Roma, caratterizzano il
legge su tale conflitto. Il governo, mondo politico sin da quando esiste una
infatti, sa benissimo di aver perso società civilmente organizzata. Lo era,
molto consenso popolare e quindi quindi, sicuramente anche quindici anni fa,
sta fondando un nuovo partito, sen-
za capire che basterebbe cambiare
come poi è risultato dallo scandalo di Tan-
questo dannoso sistema elettorale e gentopoli, eppure il popolo aveva veramen-
lavorare in modo serio secondo il te fiducia nel mondo politico.
programma.
Abbiamo assistito rattristati alla continua a pagina 2
morte di Luciano Pavarotti, il noto
cantante lirico che ha esportato la
canzone italiana in tutto il mondo.

INCHIESTA TECNOLOGIA ATTUALITA’

Incidenti stradali I nuovi iPod La riforma della scuola

E’ preoccupante il numero di incidenti
stradali causati dalle ‘sbandate’ del
sabato sera.
La situazione in dettaglio all’interno.
Articoli alle pp. 4 e 5
La Apple non finisce di stupire.
Dal 5 settembre sono sul mercato
i nuovi iPod. Ecco tutte le novità!
Articolo a p. 9
Il ministro Fioroni sta attuando una
significativa riforma della scuola.
In cosa consiste? Sarà veramente
utile?
Articolo a p.7

Politica: chiuderà per fallimento?
Oggi in Italia si vota per quel
candidato che si pensa possa
essere il meno peggio e non
certo per quello in cui si crede.
Se viene a mancare la fiducia
verso il mondo della politica,
basata su una votazione quindi
su di un atto di fiducia, allora
possiamo affermare con cer-
tezza che essa è in crisi.
Se, però, certi comportamenti
iniqui sono soliti del mondo po-
litico da sempre, non si riesce
a capire perché solo ora lo
mettano in crisi . Indubbiamen-
te, in questo momento storico,
l’interesse personale ha supe-
rato di gran lunga quello della
comunità, e questo non solo in
politica, mentre prima si cerca-
va di equilibrare le due cose.
Credo, inoltre, che una volta ci
fosse maggiore capacità di na-
scondere le nefandezze che
venivano commesse. Tutti i po-
litici hanno sempre cercato di
conquistare maggiore popolari-
tà tramite il clientelismo, pro-
mettendo favori una volta rag-
2
PRIMO PIANO
segue dalla prima
giunto il potere, dei decoder che egli stesso o
ma nessuno, qualche suo congiunto produ-
per guadagnar- cevano. L’attuale crisi della po-
si l’appoggio litica è, quindi, dovuta alla de-
della criminalità generazione di comportamenti
organizzata, già di per sé scorretti. Ma que-
aveva mai libe- sta degenerazione da chi è sta-
rato migliaia di ta consentita? Non siamo stati
delinquenti dal noi stessi a fregarcene dei mi-
carcere. Tutti sfatti dei nostri politici fin quan-
hanno cercato do le cose, tutto sommato,ci
di arricchirsi, andavano bene?
eppure mai
nessuno aveva Fabrizio Capecelatro
invogliato, con
le tasse che i
cittadini paga-
no, a comprare
I giovani e la politica
di Vittoria Marani - 1ªA
Le scelte della politica influen- governi locali. Dobbiamo poter
zano la vita di noi studenti? scegliere persone che ci rappre-
È una domanda retorica, la ri- sentino e controllare che il loro
sposta è sì! operato sia corretto, perché non
Influenzano; infatti, il costo dei ci sarà nessuno a farlo al nostro
libri e dei quaderni, la sicurezza posto. Per partecipare piena-
degli stabili in cui studiamo, le mente al funzionamento dello
strade che percorriamo per an- Stato democratico, non basta
dare dove è necessario, la possi- votare, è importante pagare le
bilità di arrivarvi in bicicletta, tasse, che sono un patto tra cit-
l’aria che respiriamo andando a tadini e Stato. Infatti io, tramite
scuola e non solo, l’umore dei le tasse, do il mio contribuito
professori che incontriamo, la allo Stato affinché vengano fi-
qualità degli abiti che indossia- nanziati i servizi e questo fa di
mo; quindi quasi ogni nostro me un cittadino con pieni diritti.
gesto è politica. La domanda che vi lascio è que-
Se la politica è così importante sta: se è la classe politica a
nelle nostre vite, tanto da poter rompere il patto tra Stato e cit-
decidere se abbiamo o no il di- tadini, se decide di autoprocla-
ritto a luoghi sicuri in cui stu- marsi, se si chiude in una casta
diare e vivere, aria pulita da e si autocelebra, si può ancora
respirare per restare sani, do- definire democrazia?
vremmo, quindi, occuparci delle
scelte del governo centrale e dei
 PRIMO PIANO

Il fenomeno Grillo
Scoperto quasi per caso da Pip-
po Baudo, Giuseppe Grillo fece
la prima apparizione sugli scher-
mi nel 1977. L’anno dopo comin-
ciò la professione di comico par-
tecipando al Festival di San Re-
mo. Ottenuta la fama tramite
spot televisivi e trasmissioni,
Grillo si esibisce in pubblico con
spettacoli sulla politica sempre
più pungenti e satirici. Dopo un
attacco pesante al partito socia-
lista e a Craxi durante un varie-
tà, subisce l’allontanamento della televisione pubblica.
Inventandosi un nuovo spettacolo, porta in scena i proble-
mi ambientali dell’Italia. In seguito viene riaccolto dalla Rai
e nasce il “Beppe Grillo Show” che si rivela subito un pro-
gramma-evento molto seguito per le forti e frequenti criti-
che e denunce sull’attualità. Nel 2005 pubblica la raccolta
dei suoi monologhi nel libro “Tutto il Grillo che conta”.
L’anno scorso ha cominciato una campagna contro la co-
struzione degli inceneritori e a favore dell’utilizzo delle
fonti energetiche alternative. Per i continui interventi e il
modo con cui tratta alcuni argomenti, viene accusato di
diffamazione da Mediaset: ma il tribunale lo prosciolse.
Il successo più recente è l’uscita in dvd dello spettacolo
“Incantesimi”, in cui il comico parla di trasporti, del giusto
utilizzo di internet e di case farmaceutiche. Cita i nomi di
quasi tutti i maggiori esponenti politici, rivolgendo loro di-
verse accuse in campo economico-sociale. Il discorso
viene riproposto anche il 26 giugno 2007, Grillo è accetta-
to al parlamento europeo e parla dei problemi italiani, so-
prattutto evidenziando il fatto che nel nostro Parlamento ci
sono oltre 25 condannati in via definitiva. Al fine di ottene-
re consensi organizza il “V-Day”, il cui significato rientra
nelle sue comuni iniziative demagogiche e volgari. L’8
settembre anche a Milano molti cittadini hanno dato la loro
adesione. Vengono raccolte 300 mila firme che secondo
alcune fonti risulterebbero sufficienti per attuare il progetto
di Grillo. Le tre proposte del V-Day sono: nessun cittadino
italiano può sedere in parlamento se condannato in via
definitiva; nessuno può essere rieletto per più di due legi-
slature; i parlamentari devono essere votati per preferen-
za diretta. In caso venisse attuato il progetto, molti parla-
mentari dovrebbero già abbandonare il proprio posto. I
partiti con più membri a rischio sono in ordine: Forza Ita-
lia, Lega Nord, UDC e AN. Poi anche l’Unione perderebbe
parte dei suoi sostenitori. Beppe Grillo è considerato sul
panorama mondiale un grande personaggio, lo stesso
Time lo ha definito nel 2006 uno degli eroi europei
dell’anno per gli sforzi e il coraggio nel campo
dell’informazione. Tuttavia, se da un lato promuove inizia-
tive giuste e sentite dagli Italiani, dall’altro non dice ciò
che va fatto per l’organo politico del nostro paese. Insul-
tando ogni esponente dei più potenti gruppi, Grillo non
salva nessuno. E chi sarebbe allora il modello da seguire
nella politica? Grillo questo non lo dice, però implicitamen-
te ciò che rivela ha termine nella triste strada
dell’anarchia.
Andrea Amadeo - 5ªA

L’opinione del Tito

Il primo sondaggio dell’anno su “Spleen” riguarda un argomento particolarmente discusso e seguito in que-
sti ultimi giorni: la questione " Beppe Grillo".
Noi ragazzi del giornalino del Tito Livio abbiamo posto 3 semplici domande ai nostri compagni, relative allo
stesso argomento. Eccole riportate qui sotto:
Sai cosa si intende per fenomeno “Beppe Grillo”? Sei d’accordo con le idee espresse nel V-Day? Ritieni giusto che un comico si occupi di politica?

In totale hanno risposto ai nostri quesiti 136 studenti.

In base ai dati raccolti, è evidente che la maggior parte degli studenti sia a conoscenza del V-Day, e del
tema che ci presenta, ma non tutti sono d'accordo con le sue idee.
La maggior parte dei ragazzi, sono d'accordo solo in parte con i concetti espressi dal comico, altri invece
non erano addirittura a conoscenza del movimento da lui creato.
Infine, per quanto riguarda l'ultima domanda, la metà degli studenti pensa che sia giusto che un comico si
occupi di politica.
Giulia, Alessia e Giulia - 4ªC
3

Alcol e guida:
una strage quotidiana
24 febbraio 2007 nel Salento, 5
vittime. Romagna 4 morti tutti com-
presi tra i 20 e i 28 anni. Causa:
alcol e velocità
25 febbraio 2007 provinciale Lecce-
Brindisi l’auto sbanda per la veloci-
tà, sono in ritardo per la festa di 18
anni della loro amica, Filippo, Elisa,
Riccardo e Paolo morti.
4 marzo 2007 Orzinuovi provincia di
Brescia, ore 4.00. Due cugine di 24
e 25 anni, muoiono dopo un violen-
to scontro frontale,
causa: l’elevata
velocità.
4 marzo 2007
Marmirolo ore
4.30 Marco 30
anni e Gabriele 28
anni muoiono, la
loro auto è finita in
un fosso causa:
l’eccessiva veloci-
tà.
4 marzo 2007 sul-
la Torino- Savona
5.30 . L'auto con-
tro il guardrail nel
tratto tra Fossano
e Marene, a bordo c'erano quattro
giovani; Gian Luca 26 anni; France-
sca 26 anni, e Alessia 25 anni sono
morti, Rocco 26 anni viene ricove-
rato in fin di vita all’ospedale. Morirà
poco dopo. Causa: l’eccessiva velo-
cità.
12 marzo, 2007 Autolaghi, appena
fuori Milano ore 5.00. Un' auto
schiacciata contro il guardrail, due
vetture ribaltate, altre quattro sfon-
date: un ragazzo morto e undici
feriti. Nove delle vittime ritornavano
da una festa appena fuori Milano.
Lui, Marco, aveva 23 anni, morto
tra le lamiere. Causa: alcol.
25 giugno, 2007 nel Sannio quattro
vittime, causa: eccessiva velocità.
Macerata prime ore dell’alba due
giovani morti, causa: elevata veloci-
tà. Nel Bresciano un uomo si
schianta contro guardrail, causa:
alcol.
15 luglio, 2007) autostrada Caser-
ta-Salerno ore 23.00 Due fratellini,
Gerardo e Sabatino, di 11 e 10 an-
ni, e un cuginetto più piccolo, Mi-
chele di 6, hanno perso la vita a
4
INCHIESTA
causa di uno scontro avvenuto tra
l’auto su cui viaggiavano e un’Alfa
con al volante un giovane sotto gli
effetti dell’alcol.
29 luglio 2007 tra Brescia e Milano.
Tre giovani di 26 anni, 24 e 16 anni,
hanno perso la vita alle 2.00, cau-
sa: l’eccessiva velocità e lo stato
d’ebbrezza del conducente dell’auto
che li ha tamponati.
16 agosto 2007) Ostia intorno alle 3
di notte Sara di 16 anni è morta
sbalzata
dal suo
motorino
dopo es-
sere stata
tamponata
da una
Bmw gui-
data da un
47 enne
risultato
positivo al
test alco-
lemico
con un
tasso di
1,2
20 agosto, 2007 strada di Compres-
so, dintorni di Perugia Un ragazzo
di diciassette anni è morto intono
alle 21.30, era in macchina con altri
tre suoi amici tutti compresi tra i 16
e i 18 anni, nessuno dei quattro a-
veva la patente, il ragazzo alla gui-
da ha perso il controllo della vettura
a causa dell’eccessiva velocità.
26 agosto 2007 centro di Milano
una 29enne viene travolta in un in-
cidente causato da un immigrato
alla guida con un tasso alcolico cin-
que volte superiore alla legge. Sulla
statale 36 Valassina, in direzione
Milano ore 1.30 una giovane di 23
anni, alle guida di una FordKia per-
de il controllo e l’auto si capotta,
muore sul colpo, causa: tasso alco-
lico alle stelle.
Queste sono solo alcune delle cen-
tinaia di stelle che si spengono le
notti del sabato sera, le statistiche
sono impressionanti,negli ultimi sei
mesi i morti sono stati 300, negli
ultimi anni faccio persino fatica a
scriverlo, una strage soprattutto nel
periodo estivo. Tutti i giorni ad ogni
edizione del telegiornale potevi sen-
tire di un nuovo incidente, di nuovi
giovani morti sull’asfalto o accartoc-
ciati tra le lamiere, nuove e infinite
lacrime di genitori e amici sconvolti.
Ogni sorta di disposizione è stata
presa dalle istituzioni, dai test alco-
lemici fuori dalle discoteche, alle
entrate gratis a chi non avesse be-
vuto alcol, da controlli serratissimi
ai divieti ferrei per i commercianti a
vendere alcol nei locali, il problema
delle stragi del sabato sera è stato
affrontato più e più volte nell’arco
dei mesi estivi. Vedevi politici arro-
vellarsi per giorni cercando un prov-
vedimento efficace che effettiva-
mente ponesse fine a
quest’ecatombe, tutti preoccupati
per questi giovani che drogati, u-
briachi persi o semplicemente idioti
per natura, si andavano a schianta-
re contro il guardrail o nella peggio-
re delle ipotesi investivano innocen-
ti. Leggi su leggi, restrizioni sulle
patenti limite di velocità, un proble-
ma sentito da tutti, ma mai effettiva-
mente risolto. E se ora scrivessi
che guidare ubriachi è da idioti, cor-
rere troppo in auto è pericoloso,
non si può buttare via la propria
esistenza così, solo per fare i cretini
con gli amici, scriverei cose ormai
già dette e ridette, ammonimenti,
slogan ormai ripetuti centinaia di
volte. Mi accontento di avervi ripor-
tato un solo millesimo della strage
che si compie sotto i nostri occhi,
davanti a tutti noi impotenti, e mi
affido a quel buon senso, chiamato
in causa più volte da illustri perso-
naggi o semplicemente dai nostri
parenti, affinché davanti a macchi-
ne ridotte in lattine e giovani ragazzi
ridotti ad un sorriso stampato su
carta lucida si arrivi a pensare che
su certe cose non ci si può permet-
tere di scherzare, che le vere emo-
zioni non sono quelle che provi
schiacciando l’acceleratore e spiat-
tellandoti ma sono tutto ciò che ti
perdi se non pensi prima di andarti
a schiantare.
Francesca Tosarini
 INCHIESTA

Crash da sabato sera

Abbiamo intervistato Chiara, una mate il sabato sera. prestare attenzione, e dare ascolto
ragazza di 20 anni che lavora al proprio fisico: se non siete in
presso la Croce Amica di Basiglio M- E durante le vacanze estive? condizione di mettervi alla guida
da circa tre anni, per rivolgerle C- Spesso si parla di un aumento non fatelo e chiedete aiuto.
delle domande riguardo gli riferendosi agli incidenti stradali
“scontri” su strada del sabato sera. nel periodo estivo ma a Milano si M- Che provvedimenti ha preso lo
verifica l’opposto: la città è pratica- Stato riguardo ciò?
Martina- Ciao Chiara, vorrei sape- m e n t e C- Finora ha au-
re da te a quanti incidenti stradali d e s e r t a mentato le sanzio-
hai assistito in questi anni. nei mesi ni e ridotto i limiti
Chiara- Non saprei darti un nume- di Luglio di velocità, ma ho
ro preciso, ma sicuramente ad una e Agosto saputo che ci sono
media di cinquecento all’anno, per le altri progetti in cor-
tenendo conto che lavoro per un n u m e r o - so…
turno di dodici ore più festivi. se par-
t e n z e M- Pensi si siano
M- Principalmente gli incidenti all’estero, rivelati utili?
stradali per i quali hai prestato e così i casi diminuiscono a loro C- Credo che lo Stato stia facendo
soccorso a cosa erano dovuti? volta. un buon lavoro, ma purtroppo è
C- Sicuramente distrazioni di vario una coscienza propria che serve
genere, superamento dei limiti di M- Come ti senti a dover soccorre- perché siamo noi a doverci con-
velocità, uso o abuso di determi- re ragazzi della tua età? trollare, e nessun altro.
nate sostanze. C- In realtà fa uno strano effetto,
ma mi ritengo fortunata perché M- In che fascia di età rientrano le
M- Sai indicarmi un periodo del non ho mai subito particolari persone maggiormente coinvolte
giorno o della settimana durate il shock: facendo questo lavoro pur- in incidenti stradali?
quale questi fenomeni si verifica- troppo capita. C- Una fascia giovanile, compresa
no maggiormente? tra i diciotto e i venticinque anni,
C- Solitamente riceviamo più chia- M- Quali possono essere le con- che si sente carica di adrenalina e
seguenze che deriva- abbastanza onnipotente per sce-
no da questi incidenti? gliere di uccidersi e mettere in gio-
LA RIFORMA DEL CODICE C- Beh sono piuttosto co la vita degli altri.
DELLA STRADA varie: dal semplice
colpo di frusta, alla M- Quali sono i mezzi di trasporto
Il ministero dei trasporti ha apportato diverse rottura di ossa, al co- interessati più frequentemente in
modifiche al codice della strada, al fine di ri-
involgimento di pedo- incidenti stradali?
durre drasticamente le cosiddette stragi del
ni o altri mezzi, fino C- Si verificano con una maggior
sabato sera.
alla morte. frequenza scontri tra macchine e
Sarà, infatti, vietato ai gestori di bar e discote-
che vendere alcolici dopo le ore 2 del mattino moto, dove quasi sempre la moto
ed, anzi, dovranno rendere possibile, su ri- M- Hai mai visto mo- ha la peggio..
chiesta del cliente, l’effettuazione di test alco- rire qualcuno per a-
lemici. ver abusato di alcolici M- Il tuo lavoro viene retribuito?
I gestori, inoltre, dovranno esporre cartelli indi- o fatto utilizzo di so- C- No.
canti i tassi alcolici pericolosi e le sanzioni nel- stanze stupefacenti?
le quali si rischia di incorrere. C- Non in prima per- M- Quali motivazioni ti spingono a
Se prima il tasso alcolico compreso tra 0,5 e sona, ma conosco farlo?
1,5 grammi per litro prevedeva la stessa san- molti colleghi che C- Sicuramente faccio volontariato
zione, ora è stato introdotto un tasso interme- hanno subito dei trau- p e r c h é mi trovo bene
dio di 0,8. mi per cose del gene- nell’ambiente in cui lavoro e per-
Sono state anche introdotte pene alternative, re. ché mi piace quello che faccio.
oltre al pagamento di una multa, alla sospen- Non lo faccio per ricevere dei me-
sione temporanea della patente ed alla decur- M- Te la sentiresti di riti, infatti spesso le persone coin-
tazione di punti, come il servizio sociale in consigliare delle par- volte non ringraziano nemmeno, o
strutture ospedaliere che ospitano vittime della ticolari procedure per nel peggiore dei casi oppongono
strada. far diminuire questi resistenza se presti loro soccorso.
Sarà, infine, vietato, a tutti i neopatentati, gui- fenomeni?
dare auto di potenza superiore ai 50 Kw/ C- Sì, sono semplici Martina Ioppolo - 1ªE
tonnellata (circa 75 cavalli) per un anno dalla da seguire e possono
data di rilascio della patente. aiutare molto: saper

5

Birmania: contro ogni dittatura
Un fiume rosso porpora che si muove
scalzo sull'asfalto bagnato, migliaia di
teste rasate che gridano, sono i mo-
naci buddisti o definiti anche bonzi,
che sfilano per le strade di Rangoon,
la città più grande ed importante della
Birmania, città che è stata la capitale
fino all'inizio di quest'anno e che ora
ha ceduto il posto a Nay Pyi Taw. Let-
teralmente "città dei re", Nay Pyi Taw
è l'oasi d'oro che i generali birmani
stanno finanziando già da 2 anni, af-
finché diventi un porto sicuro per i po-
tenti della nazione, una città sorta dal
nulla in mezzo alla giungla a partire
dal 2005, lì i generali hanno costruito
palazzi lussuosi e vivono noncuranti
della povertà e del disagio di chi in
questi giorni è sceso per strada per
seguire i monaci protestanti.
Ma perché questi monaci, pacifici per
vocazione, protestano? per risponde-
re a questa domanda dobbiamo fare
un passo indietro nella storia, e rievo-
care tempi passati, quando imperi
come l'Inghilterra e la Cina, invasero
più volte questo territorio che ha sem-
pre avuto la sfortuna, se così si può
definire, di essere ricco di risorse co-
me gas naturale, di avere una produ-
zione agricola, in particolare di riso,
capace di soddisfare un fabbisogno
interno ed addirittura esportare e, infi-
ne essere in un punto strategico mili-
tarmente e commercialmente parlan-
do. La Birmania infatti confina verso
ovest con l'India, a nord est con la
Cina e a est con la Thailandia, mentre
a sud, è bagnata dal oceano pacifico,
in definitiva un'ottima posizione.
Nei primi anni '50 il territorio birmano
era sotto la legislazione britannica, fin
che nel 1948, l'ultimo governatore
inglese lasciò Rangoon. Da quel mo-
mento in poi la storia socio-politica
birmana è un susseguirsi di complotti,
tentativi di rivoluzione , colpi di stato e
assassini. Lo scenario politico birma-
no, dopo l'indipendenza è diviso. Da
una parte chi vuole improntare il go-
verno su stampo prettamente demo-
cratico, e qui troviamo l'uomo simbolo
dell'indipendenza birmana Aung San.
Dall'altra una congrega di generali
che, forti di quella tradizione militare
nata per necessità gia nei secoli pre-
cedenti con lo scopo di difendere il
territorio dalle continue invasioni stra-
niere, sono decisi a prendere il potere
con la forza e di sfruttare il paese ven-
dendolo a potenze economiche come
la Cina o l'India, ambedue bramose di
aprire i commerci con la Birmania,
6
ATTUALITA’
avendo intuito che quel territorio sa-
rebbe stato una quasi inesauribile fon-
te di gas naturale. Ecco che nel 1962,
dopo un complotto che aveva come
obbiettivo l'eliminazione del democra-
tico Aung San, il generale Ne Win in-
staurò la prima dittatura militare, ma-
scherata sotto il nome di "socialismo
militare", e che nel giro di pochi anni
distrusse irrimediabilmente la struttura
economica della Birmania. Una ditta-
tura militare comporta la creazione di
una giunta, ovvero un consiglio di mili-
tari di rango più elevato che però fan-
no capo a un singolo ufficiale, solita-
mente il comandante supremo delle
forze armate. Gli anni passano e uno
spiraglio di luce sembra aprirsi nell'im-
maginario birmano, quando nel 1988
ci fu un tentativo di rovesciamento
politico definito "primavera democrati-
ca" in cui spicca in particolar modo la
figura di Aung San Suu Kyi figlia del
generale ucciso mentre cercava di
democratizzare il paese. Ormai il po-
tere militare vacillava, i sostenitori di
Na Win lo abbandonarono e conces-
sero che nel 1990 avvenissero regola-
ri elezioni, così il partito di Aung San
Suu Kyi vinse con maggioranza asso-
luta in un clima di totale incredulità,
ma nulla da fare, la vittoria democrati-
ca non cambia di fatto nulla, poiché
l'icona della democrazia venne arre-
stata e segregata nella sua abitazione
agli arresti domiciliari. premio nobel
per la pace nel 1991, donna simbolo
della speranza birmana, Aung San
Suu Kyi tutt'oggi segue la rivolta dei
monaci in stato d'arresto sballottata
da casa sua al carcere. Infine nel
2003, il generale Than Shwe, sosteni-
tore accanitissimo della precedente
dittatura militare, rovescia la situazio-
ne rompendo quell'equilibrio che si
era ormai stabilito tra militari e demo-
cratici, istaurando la seconda dittatura
militare, quella che ha spinto i monaci
a scendere in piazza.
La Birmania esporta verso la Cina due
miliardi di euro di gas naturale, e tutti
gli introiti vengono gestiti dal dittatore
Than Shwe che in cambio ha stipulato
una cooperazione militare atta a forni-
re la Birmania di tecnologie belliche
che poi verranno impiegate nella re-
pressione delle minoranze etniche
che ogni tanto si ribellano all'interno di
quel complicato tessuto sociale birma-
no. Tra le varie pedine che si muovo-
no tra armi, capitali e interessi perso-
nali troviamo i monaci buddisti, che
nel paese sono mezzo milione, e sono
un caposaldo dello spirito della nazio-
ne, ostacolati soltanto dalla forza mili-
tare. Ecco che una rivolta come quella
di questi giorni, poteva partire solo da
un'istituzione che ha un tale peso e
quindi dalla componente religiosa del
paese. Così un bel mattino i monaci
decidono che la situazione non è più
sostenibile, che la dittatura sta trasfor-
mando la Birmania in uno dei paesi
più poveri e corrotti del mondo, che lo
sfruttamento delle risorse a beneficio
di un solo uomo e che la povertà dila-
gante, sono condizioni ormai inaccet-
tabili. Scesi per le strade hanno mani-
festano pacificamente trovando un
notevole consenso anche tra i cittadini
unitisi al loro corteo. Questa iniziativa
ovviamente ha acceso i riflettori su
una nazione altrimenti dimenticata da
tutti, e questa improvvisa notorietà
non deve essere andata giù a Than
Shwe che dopo un' iniziale accondi-
scendenza si è spazientito, lasciando
o ordinando (le fonti sono molto incer-
te) che i militari reprimessero a modo
loro quella che ormai stava diventato
una manifestazione a dir poco fasti-
diosa; è cosi sfociata nel sangue an-
che questo tentativo di rivoluzione.
Perché di questo si tratta, ma quanto
sangue stia scorrendo nessuno lo sa,
perché tutto viene sotterrato, tutti i
mezzi di comunicazione vengono fer-
mati affinché non diffondano ciò che
davvero sta accadendo persino men-
tre l'inviato dell'Onu sta tentando di
riappacificare i bollori al palazzo del
Dittatore. I monasteri sono assediati e
decine e decine di monaci vengono
presi, caricati su furgoni e portati via,
nel migliore dei casi verranno spediti
nei lager nelle regioni fredde e mon-
tuose ai confini tra India e Cina. Un
sacrificio immenso quello dei bonzi
che combattono con parole e preghie-
re contro metallo e proiettili, ma come
disse Gandhi, padre della non-
violenza: "«Nulla si ottiene senza sa-
crificio e senza coraggio. Se si fa una
cosa apertamente, si può anche soffri-
re di più, ma alla fine l'azione sarà più
efficace. Chi ha ragione ed è capace
di soffrire alla fine vince.» e spero che
loro confidino fino in fondo in questo,
perché la repressione non sta rispar-
miando nessuno, ma credo che la
libertà valga più di ogni altra cosa,
forse a volte anche più della vita stes-
sa.
Francesca Tosarini

La scuola: un passo avanti
guardando al passato
Etica, educazione, emozione.
Questi i tre principi fondamentali
della nuova riforma, volti a ridurre
la dispersione scolastica, a forni-
re un istruzione più responsabile
ed a preparare studenti in grado
di competere con la media euro-
pea della quale siamo al di sot-
to.”Un’opportunità in più e non
una libertà in meno” afferma il
ministro dell’istruzione Fioroni,
presentando il nuovo obbligo a
sedici anni, e rimuovendo il vec-
chio sistema fallimentare cono-
sciuto come quello delle tre I: in-
glese, informatica, impresa. Indi-
spensabile per il ministro cono-
scere l’essenziale: sin dalla scuo-
la primaria(ex elementare)
attenzione a sintassi e grammati-
ca, e storia del 900 in terza me-
dia. ”Il curricolo - ha spiegato-
diventa più semplice e si privile-
giano materie come italiano, ma-
tematica, storia e geografia”. Nel-
la riforma della scuola superiore,
già in vigore da settembre, Fioro-
ni aiuta gli istituti tecnici e profes-
sionali, per i quali riduce l’orario
da 40 a 36 ore. Più severo inve-
ce sul capitolo debiti: un ritorno al
passato con gli esami di ripara-
zione, eliminati nel ’95 dal primo
governo Berlusconi. In 11 articoli
il documento, non ancora firmato,
prevede che già da quest’anno il
Consiglio di classe rinvierà il giu-
dizio finale degli studenti che
contrarranno l’insufficienza in più
di una materia. È condizione ne-
cessaria il raggiungimento della
sufficienza in tutte le materie per
accedere all’esame di maturità.
E’ proprio quest’ultimo a subire i
maggiori cambiamenti: ritornano
l’ammissione all’esame e la com-
missione mista, ossia composta
da 3 professori esterni alla scuo-
ATTUALITA’
la, 3 interni più un presidente. stica rimarranno, comunque, in
Diverse le novità riguardo al pun- fase sperimentale per i prossimi
teggio: ci sarà più spazio al curri- due anni per consentire al mini-
culum personale del ragazzo e stero la totale approvazione o
alle attività extrascolastiche (che eventuali modifiche; solo nel
incideranno per 25 punti anziché 2010 entreranno a regime.
20) e soltanto 30 per il colloquio Cgil e Uil, decisi a rimuovere le
di maturità. Limitanti le indicazio- scelte inefficaci dell’ex ministro
ni per i privatisti: dovranno di- Moratti, si sono schierati a favore
menticare i di tale riforma, ma è,
consigli ad invece, contrario
hoc che ne Francesco Pasquali,
garantivano segretario generale
la promozio- di Forza Italia. Certo,
ne; non po- lo smantellamento
tranno più della riforma metterà
infatti sce- ancora una volta in
gliere pericolo il percorso
l’istituto nel formativo nei diversi
quale affron- livelli, ma cosa dire
tare l’esame davanti ai dati del
ma verranno Il ministro Fioroni ministero secondo i
smistati dalla quali più del 20% dei
direzione scolastica regionale. Di ragazzi tra i 18 e i 24 anni sareb-
particolare importanza è il decre- be sprovvisto di diploma di scuo-
to Fioroni-Mussi per quanto ri- la superiore? Non sono più rassi-
guarda l’ammissione ai corsi uni- curanti i dati sull’istruzione nelle
versitari: 80 punti in base all’esito diverse regioni: Emilia Romagna
dell’esame di ammissione e 20 e Lombardia al primo e secondo
aggiuntivi, formati dalla media posto, e a chiudere Sicilia e Sar-
complessiva dei voti finali degli degna. Si registra fra tutte, co-
ultimi 3 anni di liceo più la valuta- munque, un alto 37% che accede
zione della maturità(se non infe- con la sufficienza al livello supe-
riore a 80 su cento). Si privilegia- riore e un disperato 40% di stu-
no quindi gli studenti più bravi, denti con almeno un debito.
soprattutto per le facoltà a nume- Dopo 150 anni tra provvedimenti,
ro chiuso: in fondo le prospettive circolari e continue riforme, ci si
che abbiamo davanti sono la aspetta un sistema più omogene-
concorrenza spietata dei paesi o,in grado di addestrare giovani
asiatici e di un mondo in continua ad un universo lavorativo sempre
evoluzione. Sarà fondamentale più esigente e di plasmare adulti
conoscere una seconda lingua e cha sappiano accostarsi ad una
saper usare il computer, ma la realtà mai rosea come si vorreb-
nuova riforma si propone anche be.
di saldare le lacune primarie regi- Ludovica Brignola - 1ªC
strate nel 41% degli studenti
(soprattutto in matematica). Tutte
le indicazioni della sinistra scola-
7
 SCUOLA

Il Tito cambia volto

Al ritorno dalle vacanze estive ci siamo trovati di fronte ad
una serie di cambiamenti
che nel corso di questo e dei prossimi anni caratterizze-
ranno in maniera sensibile la nostra permanenza a scuo-
la. Il primo di questi riguarda il vice-preside: dopo cinque
anni infatti la Prof.ssa Fraccari non ricoprirà più tale inca-
rico, che è ora affidato al Prof. Wolfhart, al quale non pos-
siamo che augurare un buon lavoro.
Si potrà trovare un altro mutamento per la cosiddetta
“palestrina”, poiché è stata aperta anche la porta che la
mette in comunicazione con una stanza attigua di uguali
dimensioni, in attesa che comincino i lavori di ristruttura-
zione tanto attesi.
Non possiamo ovviamente dimenticare che ci siamo an-
che allargati in maniera considerevole: essendoci ben
100 studenti in più rispetto all’anno scorso (si arriva fino
alla sezione H per le quarte ginnasio!) è stato possibile
accettare tante iscrizioni soltanto grazie all’acquisizione di
aule che prima appartenevano all’istituto professionale
Marignoni-Polo.
Sembrano e sono già tanti questi cambiamenti, ma non
sono ancora finiti!
È probabile che l’estate, oltre alle vacanze, abbia portato
anche una quantità non indifferente di nuove idee, che
rendono più interessante il nostro liceo, dal momento che
offrono molteplici opportunità per chi le volesse sfruttare.
Oltre all’orchestra del nostro liceo da quest’anno sarà
anche possibile prendere parte alla formazione di un co-
ro, che, come l’orchestra, si riunirà per provare e per esi-
birsi in varie occasioni che si presenteranno durante
l’anno. Dal primo lunedì di Ottobre, inoltre, inizierà, solo
per le terze liceo, un corso di “analisi matematica”, utile a
facilitare un po’ la vita a tutti quegli avventurieri che vor-
ranno frequentare una facoltà scientifica all’università.
Inizierà anche un altro corso extrascolastico che prevede
la lettura guidata di alcuni importanti testi filosofici del
Novecento, sempre per le classi terze.
Anche quest’anno verranno presentate le iniziative “Un
treno per Auschwitz”, il “Gruppo Scala” e le consuete u-
scite serali o pomeridiane a teatro.
Non mancheranno nemmeno le attività di carattere sporti-
vo come il consueto torneo di pallavolo, il golf, il rafting, la
giornata sulla neve, la corsa campestre, la danza e chi
più ne ha più ne metta!
Ci sono tante cose che si possono fare, anche molto di-
verse tra loro, che offrono una buona possibilità a ciascu-
no di noi di provare nuove esperienze: quanti di noi han-
no mai cantato in un coro? Chi pratica regolarmente raf-
ting?
Speriamo che ci rimanga anche un po’ di tempo per stu-
diare con tutte queste splendide e interessanti iniziative!
Claudio Cardani - 3ªE

SPORT

Italia: non solo calcio...

In questi tempi, sono molti gli amanti
del calcio rimasti delusi dalle ultime
giocate della nostra nazionale: fischi
e critiche sono volate sia verso il nuo-
vo CT Donadoni, sia verso la maggior
parte dei giocatori. Ma siamo o non
siamo i Campioni del Mondo?! Possi-
bile che l’Italia del calcio sia già in
crisi, a un anno dalla finale di Berli-
no? Speriamo di no… Ma in realtà è
un problema che sembra preoccupa-
re anche le altre squadre azzurre, e
non è certo una gran consolazione.
Negli ultimi tempi infatti, le altre Italie,
quelle dei così detti sport minori, le
hanno sonoramente prese nelle com-
petizioni più importanti; basta guarda-
re la fine della super-nazionale di ba-
sket, messa in piedi da coach Recal-
cati in vista degli Europei di Spagna:
nonostante un pre-torneo da paura, è
riuscita nell’impresa di farsi eliminare
da una Germania deludente, a un
passo dai quarti di finale. Certo, il
nostro reparto difensivo era stato de-
cimato dagli infortuni, mancava quel
mezzo fenomeno di Gallinari, abbia-
mo incrociato la strada di metà delle
finaliste dell’Europeo (vinto poi dalla
Russia di Kirilenko), e in più le nostre
stelle NBA, Bargani e Belinelli, non
hanno fatto granché, se non far ar-
rabbiare parecchio i tifosi. Sorte simi-
le è toccata agli azzurri della pallavo-
lo: poco prima delle semifinali degli
Europei, sono stati battuti dalla Rus-
sia padrona di casa, e che è stata poi
battuta in finale dalla Spagna; questa
nazionale è probabilmente quella che
ha deluso di più, dato che aveva dav-
vero di numeri per vincere il suo setti-
mo titolo. Non va molto meglio
nell’atletica, dove il solito Andrew Ho-
we sembra uno dei pochi capaci di
portarci sul podio. Non dimentichiamo
poi gli Italiani dei motori: la Ferrari
non sta dando il meglio di sé, mentre
il motomondiale se lo è aggiudicato
l’Australiano Stoner, anche se corre-
va sull’italiana Ducati. E abbiamo già
dimenticato la fine di Luna Rossa
all’America’s Cup? Gli unici che non
ci sorprendono sono i rugbisti, sem-
pre più seguiti, ma che continuano a
prendere batoste, anche se si sono
un po’ ripresi nell’ultimo mondiale,
uscendo anche loro poco prima dei
quarti. Oltre a questa serie di disastri
made in Italy, c’è solo un uomo che
va controcorrente, ovvero il ciclista
Paolo Bettini, fresco campione del
mondiale su strada, vinto contro ogni
pronostico e ogni critica verso il no-
stro ciclismo. Arrivano soddisfazioni
anche dal lato rosa delle nostre squa-
dre azzurre, e in particolare dalla na-
zionale di pallavolo, che ha appena
conquistato il suo primo titolo di Cam-
pione d’Europa. Insomma, nei cam-
pionati internazionali, le nostre squa-
dre stanno facendo la classica figura
barbina, fatta eccezione per la nazio-
nale di calcio, che non convince, ma
almeno continua il suo percorso ver-
so gli Europei; al contrario, gli azzurri
degli sport minori piacciono, ma non
vincono. Destino? Chiedetelo a Do-
nadoni e a Recalcati, magari vi sanno
rispondere…
Andrea Calaresi - 2ªB

8
 TECNOLOGIA

Apple stupisce ancora

Come forse alcuni ne verticale a
di voi sapranno il 5 quella orizzontale
settembre la Apple (e viceversa) a-
ha lanciato sul dattando il conte-
mercato i suoi nuto, per esempio
nuovi prodotti. Tra raddrizzando la
questi la sesta foto che stiamo
generazione di guardando? Op-
iPod. Che dire… pure perché non
Apple ha fatto cen- parlare della con-
tro un’altra volta. I nettività Wi-Fi con
nuovi modelli si la quale si può
adattano ad ogni navigare in
esigenza e non I n t e r n e t
tralasciano nessu- (ovviamente nelle
na fascia di mer- zone coperte dal
cato. Ma vediamo più in particolare di dell’ormai celebre iPod video, che segnale) come a casa propria. O
cosa si tratta: si rinnova nei colori e leggermen- ancora il display che adatta auto-
iPod Shuffle: diventato quasi un ac- te nel look, pur rimanendo fedele maticamente la propria luminosità
cessorio di moda il microscopico all’originale. Il lettore ideale per in base alla luce esterna. Insom-
lettore mp3 ha mantenuto le sue chi non sopporta scegliere e vuo- ma semplicemente un capolavo-
forme e ha subito solamente una le portarsi appresso tutte le can- ro, anche se forse un po’ spreca-
rinfrescata alla gamma di colori. zoni che ha sul computer. Scom- to date le ridotte dimensioni della
L’unica versione disponibile è pare il formato da 30GB, rimane memoria (8GB e 16GB). Anche il
quella da 1GB. invece quello da 80GB accompa- prezzo non è esattamente acces-
iPod Nano: sono bastate un paio di gnato dall’enorme versione da sibile: 399 euro per la versione
modifiche per rendere il già otti- 160GB! Tutto questo tra l’altro a più grande e 299 per quella mino-
mo iPod nano un autentico gioiel- prezzi significativamente abbas- re. Tuttavia il nuovo lettore Apple
lo della tecnologia soprattutto alla sati: soltanto 249 euro per 80GB resta, e qui mi sbilancio, una
luce del rapporto qualità/prezzo. (il vecchio 30GB ne costava 20 in ‘figata’ che personalmente penso
Più basso e tarchiato, spesso più per intenderci…) e 349 per il comprerò (a proposito in Italia è
soltanto 6.5 mm e con un display 160GB. in vendita dal 28 settembre).
di una definizione spaventosa, il iPod Touch: sì avete sentito bene…
Nano può vantare la riproduzione Touch! Un nuovo e rivoluzionario Per concludere la Apple ha ancora
di musica, foto e soprattutto vide- iPod tutto da toccare! Ormai defi- una volta stupito tutti migliorando una
o. Ebbene sì, anche sul fratello nito da molti “un iPhone che non gamma di prodotti che pareva aver
piccolo dell’iPod adesso si po- telefona” il nuovo lettore della raggiunto la perfezione con la quinta
tranno riprodurre i propri filmati! Apple vanta una tecnologia touch generazione. Complimenti!
Un bel colpo per la Apple che si -screen e di conseguenza una
introduce in una fascia di merca- facilità di utilizzo imparagonabile! Gabriele Petronella
to, quella dei lettori audio/video, Oltre a questo (che già bastereb-
con un prezzo concorrenziale: be) troviamo altre innovative ca-
149 euro per la versione da 4GB ratteristiche. Per esempio che
e 199 per quella da 8GB. dire dello schermo che capisce
iPod Classic: è questo il nuovo nome quando lo ruotiamo dalla posizio-

LA REDAZIONE
Coordinatore: Fabrizio Capecelatro - II^B
Vice-coordinatrice: Francesca Tosarini - II^B
Responsabile grafico: Gabriele Petronella - III^C
Indirizzo e-mail: spleen.tito@hotmail.it

Chi volesse scrivere un articolo su un argomento a scelta potrà inviarlo all’indirizzo email so-
pracitato.
Un ringraziamento alla prof. Gabbini

9
 RUBRICHE

Personaggi illustri Italiani

Fabrizio De Andrè
«De André piazze e un largo e a lui è stato
non è sta- dato il soprannome di “grande po-
to mai di eta”.
moda. E Grande poeta perché le sue liriche
infatti la emozionanti toccavano temi im-
moda, effi- portanti e mettevano in risalto il
mera per lato bello di tutti, anche di quelle
definizio- persone “sporche e brutte” in cui
ne, passa. lui sapeva trovare la luce: prostitu-
Le canzoni te (“Bocca di rosa”), drogati (“Il
di Fabrizio cantico dei drogati”), ladri
restano» (“Geordie”), disoccupati (“Il fannul-
lone”), suicidi (“Preghiera di gen-
“Dai diamanti non nasce niente, naio”, dedicata al cantante suo
dal letame nascono i fiori”, amico Luigi Tenco), oltre a emar-
Forse una delle più celebri ed em- ginati ribelli, diseredati e sconfitti
blematiche frasi di Fabrizio De di cui sottolineava la carica umana
Andrè, il cantautore genovese che e i tratti nobili e universali, non
ha emozionato generazioni, meno degni dei cosiddetti vincenti.
l’uomo che è sempre stato fuori E’ stato un grande poeta e ne è
dagli schemi, il cantante che ha prova il fatto che i suoi testi siano
stregato intere platee. tuttora considerati dei componi-
A lui sono state dedicate nove vie, menti poetici e come tali inseriti in
un vicolo, un parco fluviale, due alcune antologie scolastiche.
Durante la guerra fu costretto a
sfollare, e, nonostante la giovane
età, portò sempre con sé il ricordo
di quei giorni. Fu rapito per quattro
mesi dall’Anonima Sarda e, dopo
una vita intesa, morì a 58 anni di
cancro ai polmoni (era infatti un
grande fumatore di Muratti).
Al funerale parteciparono diecimi-
la persone e sulla sua tomba
sventolano la bandiera del Genoa
e quella anarchica, a celebrazione
del suo credo politico e del suo
modo di essere).
Era una delle persone più libere di
cui ci ricorderemo…
Martina Zigiotti - 5ªE

Rubrica Letteraria
Genere Giallo - Mistero al Tito Livio
Fabrizio stava tranquillamente scrivendo una ponde-
rata argomentazione giornalistica da mettere sulla
prima pagina del giornale: “A settembre abbiamo
assistito a…” quando d’improvviso Francesca,la vice
-coordinatrice,entrò disperata nell’aula con una noti-
zia terrificante: “Cape! Carmelo è sparito da giorni e
nessuno sa più dov’è!”. Cape con volto attento capì
subito che doveva indagare.
Interrogò per primo il professor Ciafaloni che per ulti-
mo aveva visto il povero commesso scomparso: “Sì,
Carmelo…In effetti qualche giorno fa gli chiesi di
stamparmi alcune fotocopie sul sito archeologico di
Umm el-Awamed da far studiare ai ragazzi ed è an-
cora in ritardo di 2 giorni nel darmele”. La situazione
pareva più complicata del previsto. Cape andò subi-
to a chiedere più precise informazioni al vicepreside
Wolfhart: “mi dica, se sa dov’era Carmelo prima che
scomparisse?”. “Come ogni giorno Carmelo stava al
terzo piano a gestire il prezioso commercio di fotoco-
pie, ognuno ha il suo piano, come Maria sta al se-
condo e Walter sta al primo a vigilare sulla palestra”.
Cape non fu convinto da quelle parole e continuò le
indagini. Maria: “Sì,ho visto Carmelo per l’ultima vol-
ta mentre scendeva in cortile a fumare, borbottava:
Ummez Ammakked,ma cu poshtu è??”. Quindi Cape
scese le scale fino a trovar la Mossini, che rivelò:
“Quel giorno la palestra era chiusa, così, facendo il
giro, vidi Carmelo con dei palloni in mano, ce n’eran
tanti per terra. Walter mi disse di tornare sull’altra
porta che mi avrebbe aperto ma ci mise un po’.” “La
lezione continuò normalmente?” “Sì,a parte che Wal-
ter perse le chiavi del cesto dei palloni e i ragazzi
per questo dovettero fare il test di cooper e giocare
con palloni invisibili”.
Riuniti tutti nel salone rosso(l’aula video ripitturata)
Cape fu pronto per divulgare le sue sconcertanti ri-
velazioni: “Portate la cesta dei palloni!” e dalla porta
entrarono Bissi e Cala con la pesante cesta. Aperta-
la trovarono sotto i palloni il povero Carmelo che lì
era stato rinchiuso. Il motivo era chiaro: Walter per
appropriarsi del prestigioso rachet delle fotocopie
(su cui giravano cifre da capogiro) aveva approfittato
del fatto che Carmelo fosse sceso a fumare e, atti-
randolo con la scusa di raccattare i palloni caduti
dalla cesta, lo buttò dentro, coprendolo infine con il
resto dei palloni e impedendone così il ritrovamento.
Ciò spiegava anche il motivo per cui che dalla cesta
si sentivano voci inspiegabili che dicevano: “Sunu
Cammelu! Ajutateme!”.
Daniele Gavazza - 3ªB

10
 RECENSIONI

James Blunt, All the lost souls

Uscito a metà settembre, il secon- le note più dolci. Tutto ciò va a forma-
do album di James Blunt, il giova- re dieci brevi tracce che, in numero
ne artista che probabilmente ricor- contenuto ed evitando eccessi o sba-
date per la famosissima you are vature, seguono il medesimo stile sen-
beautiful di tre estati fa, è dedicato za che alcuna stoni o si scosti minima-
alle anime perse: All the lost souls. mente dalla linea. Armonia, orecchia-
La vecchia malinconia non è affat- bilità e quel tanto di ritmo che ti spin-
to scomparsa, anzi si può dire an- gono ad ascoltarle (e forse anche a
cora più tesa e sofferente, e tanto cantarle) tutte e dieci. Insomma, Ja-
meno la vocazione romantica. mes Blunt sa toccare le corde giuste
Stesso genere, quindi, che funzio- (non a caso si trova in cima alle clas-
na sempre, e stessi strumenti. sifiche) perché tutti noi siamo un po’
L’amato pianoforte e l’immancabile romantici, almeno nelle giornate di
chitarra, sia elettrica che acustica. La voce resta sui pioggia. Però, diciamolo, è andato troppo sul sicuro.
toni alti e spesso si leva in falsetto per accarezzare Mariachiara Leteo - 2ªB

“Atonement - Espiazione”
Delitto e Castigo. Peccato e
Redenzione. Colpa ed Espia-
zione.
Questo è il binomio fondamen-
tale su cui si impernia “ Atone-
ment – Espiazione” il film a tin-
te forti che accende la
64esima mostra veneziana.
Tra i cupi corridoi appesantiti
da scure boiserie e tra i magni-
fici e docili prati di un lussureg-
giante parco privato,
nell’aristocratica residenza nel-
la campagna inglese della fa-
miglia Tallis, si consuma la vi-
cenda sentimentale tra Cecilia,
la segaligna e affascinante
Keira Knightley, e Robbie
(James McAvoy), un prestante
ventenne, figlio dell’inserviente
di casa.
Ma Briony, sorella di Cecilia,
un’undicenne con uno spiccato
interesse per la macchina da
scrivere, accecata dalla gelosi-
a per le mancate attenzioni di
Robbie, farà divampare un fal-
so scandalo accusandolo di
abusi sulla cugina Lola, sgreto-
lando definitivamente così il
passionale ed intenso rapporto
tra i due giovani amanti.
Distillata trasposizione cinema-
tografica dell’omonimo roman-
zo di Ian McEwan, questa raffi-
nata e palpitante sinfonia è or-
chestrata dall’altalenante Joe
Wright, che riprende la struttu-
ra scaglionata del libro, subli-
mando con continui sbalzi tem-
porali il processo di purificazio-
ne di Briony, che giunge a
compimento solo quando mo-
rente e ormai celebrata scrittri-
ce (qui è Vanessa Redgrave)
consegnerà pubblicamente il
suo ultimo romanzo, Espiazio-
ne appunto, atto definitivo del-
la sua riabilitazione morale.
Il classico e fedele regista po-
ne sì grande enfasi sull’azione
scavante che sgorga dal senso
di colpa, ma inoltre ci costrui-
sce accanto un’architettura
drammatica e verosimile am-
pliando l’obiettivo della cine-
presa sugli sconfinati paesaggi
dell’amore, quello vero e lanci-
nante finalmente, e della guer-
ra, rappresentando lo sfascio
delle truppe di Sua Maestà a
Dunkerque (Francia), dove il
bello e dannato McAvoy era
stato inviato, dopo aver con-
vertito gli anni di prigionia in
servizio militare.
Una pellicola elegante e vi-
brante, che presenta però
qualche imperfezione stilistica,
soprattutto sul lato ritmico,
principalmente causata
dall’inesauribile scambio epi-
stolare tra i due amanti che
rallenta decisamente
l’andamento del film.
Rudi Salpietra - 1ªC
11
 RECENSIONI
Simpson: il film
Ah, disgraziati i giovani d' oggi. Ormai lo dicono tutti. Non
conosciamo le nostre radici, la nostra cultura, le nostre cit-
tà. Globalizzazione forse, o solo indifferenza da nuovo mil-
lennio. Chi sa dove sia la stupenda chiesetta di Santa Ma-
ria delle grazie al Naviglio, ricca di affreschi e storia, o il
PAC (Padiglione di Arte Contemporanea) o il Museo d' Arte
antica? Sicuramente non mancheranno questi esempi di
giovani colti al “Tito”, ma, dovendo azzardare una previsio-
ne, potrei metter un euro sul fatto che la stragrande mag-
gioranza conosce molto meglio quella città in cui il sindaco
si chiama Quimby, il giardiniere della scuola Willy,
l’ubriacone Barney, dove il Jet market è gestito da
un indiano e il comico più famoso è ebreo, dove
casa Flounders confina con casa Simpson.
I Simpson. Come non parlare del più ge-
niale cartone animato, sagace e pungen-
te, che in questi ultimi mesi ha sbancato i
botteghini di tutto il mondo.
E li ha sbancati non senza meriti. Il film è
bello, divertente, satirico. È ricco di citazioni: dai
film di successo (la zattera dei Green Day che
affonda riprende chiaramente il Titanic) ai cartoni
per bambini (spassosissima citazione di Biancaneve quan-
do gli uccellini tentano di spogliare Homer nella sua nuova
casetta in Alaska), a, come d’altronde tutti i grandissimi
fanno – dal padre Dante a De Gregori – citazioni di se stes-
si (il salto del burrone che compiono Homer e Bart in moto-
cicletta non può non riportare alla memoria l’episodio in cui
padre e figlio lo fanno con lo skateboard, con alterne –
SVAGO
MEDIO
S
U
D
O
K
U
lu z i oni
So
12
spassosissime – fortune).
Matt Groening inoltre non ci ha privato della sua pungente
satira contro il governo americano, rappresentato nel film
da un incompetentissimo Arnold Schwarzenegger, contro
le ciniche multinazionali che lo guidano come dai burattini
(rappresentate dal capo dell’EPA, che dichiara di essere il
proprietario dell’azienda che produce la cupola sotto la
quale finisce Springfield), e di come negli USA l’unica solu-
zione per risolvere un problema sia quello di eliminarlo
fisicamente (distruggere la città con una bom-
ba).
A contorno di tutto ciò ritroviamo tutti i nostri
personaggi preferiti in sketch esilaranti come
ad esempio Bart nudo in skateboard o l'ormai leg-
gendario Spider Pork.
Accanto a tutti questi motivi di encomio, però
arrischierei anche una critica, sperando di non
aizzarmi contro le ire del lettore. Come già evi-
denziato da giornalisti più quotati di me, la trama è
un po' esile, prevedibile, il finale scontato e sdol-
cinato. Si vede di molto peggio al cinema, ma dai
creatori di “Chi ha ucciso il signor Burns 1 e 2”,
“Simpsoncalifragilistichespirali(d'oh)so” (la storica puntata
di Sharry Bobbins” e altre puntate geniali, ci si sarebbe po-
tuto aspettare probabilmente una trama più avvincente.
Non neghiamo però un voto ampiamente positivo a questo
film, pietra miliare della cultura “simpsonica” e pellicola di-
vertente per grandi e piccini.
Enea Moscon - 3ªC
DIABOLICO