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Anno 12 - Numero 4 - Dicembre 2010 - Periodico Trimestrale - Poste Italiane S.p.A./Sped.A.P. D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art.1 comma1 - DCB PD - Contiene I.P. - Prezzo di copertina € 2,5
Il luogo dell’anima.
“Soave Bolla
binomio che significa
vino italiano.”
w w w. b o l l a . i t
l’appunto
di Dino Marchi
marchi.dino@quipo.it
COORDINAMENTO EDITORIALE
ROBERTO DALLA RIVA
COORDINAMENTO PUBBLICITARIO
STEFANO DALLA VILLA
IN REDAZIONE
PAOLO COLOMBO
redazione1@edimarca.it
TEL 347 6987498
LAURA TUVERI
lauratnews@gmail.com
TEL. 338 3162365 Focus
GRAFICA
Quanto ci guidano le guide? di Paolo Colombo 28
MARIKA REGINATO
IMMAGINI FOTOGRAFICHE
TUTTI GLI ENTI E I CONSORZI
Pagine AIS
CITATI NEI TESTI, GARDIN&MAZZOLI, Notizie, avvenimenti, curiosità dalle Delegazioni territoriali venete 35
ANTONIO CAMPANELLA
“Gusto in Scena” si
Nella foto i tre premiati con Giancarlo Moretti Polegato,
Terenzio Medri e Alberto Schieppati, membro della giuria trasferisce a Lugano
Dopo il successo di Venezia, dove Ais Veneto aveva avuto un
Premiati ruolo importante, “Gusto in Scena” diventa internazione e l’even-
to ideato dal giornalista Marcello Coronini arriva a Lugano, nel
a Londra Canton Ticino. Il 13 e 14 marzo il Palazzo Congressi ospiterà il
primo evento enogastronomico europeo che vede l’originale for-
più creativi gna di oltre 100 cantine d’Italia e d’Europa, e “Seduzioni di Gola”,
selezione di sfizi gastronomici. Presentando la tessera, i soci Ais
Veneto avranno diritto all’ingresso ridotto. Informazioni per il pub-
A tre professionisti il premio “Innovazione nella blico www.gustoinscena.it oppure allo 02/29404086.
Professione” di Villa Sandi e Ais
La decima edizione del Premio “Innovazione nella
Professione”, istituito da Villa Sandi insieme all’Associazione
italiana sommelier, si è tenuta il 20 settembre all’Hotel Ritz di
e a n no Pr
Londra. Dal 2008, il Premio ha varcato i confini nazionali ed
pl os
è esteso ai giovani sommelier che lavorano all’estero e sono
m zione Dopoufficiale
la presenta-
ec
quindi i promotori e comunicatori per eccellenza del vino
co
tenutasi a
italiano nel mondo. Il premio, costituito da una borsa di stu-
dio, è stato consegnato dal presidente di Villa Sandi Giancarlo co
Venezia il 15 ottobre scorso, il Consorzio
n
grazie alla maturità del frutto, sinistra della morena che si alcuni impiantati da poco, i più
con un taglio dissetante che spinge fino a Palazzolo. Il vecchi di sessant’anni, sulle
evidenzia freschezza e piace- Bardolino è un po’ chiuso nel colline dell’Est Veronese. I tre
vole sapidità. naso, pepe fresco e bacche, vini prodotti dai fratelli Ettore e
Prezzo: 4,50 € + Iva verde e quasi crudo, ma dopo Filippo Finetto, Valpolicella
Indirizzo: Cantina La Salute, qualche minuto si apre ed allora Superiore, Amarone e Recioto,
Via Salute, 8 diventa fruttato e riempie il bic- provengono tutti da uve che
31047 Ponte di Piave (TV) chiere di profumi. In bocca è fanno appassimento, seleziona-
Contatti: Tel. 0422 759298 maschio, secco e fresco, di pia- te per cogliere il meglio dai tre
E-mail: info@vinilasalute.it cevole pulizia e di carattere. diversi siti aziendali. Il tannino
Website: www.cantinalasalute.it Pulita e sobria anche l’etichetta e la struttura di una resa molto
curata dal figlio della signora. bassa arriva dai terreni ghiaiosi
BARDOLINO 2009 DOC Ci è piaciuto anche un altro della valle, vicino al letto del
Montefontanelli vino, il Monte Fontanelli igt (6 torrente; l’acidità, il nerbo, i
Interessante “enovità”, a cui euro), 75% merlot + 25% rebo, profumi e la materia colorante
siamo arrivati quasi per caso, bacche, pepe, bosso, sentori di dalle pendici alte della collina;
questa azienda conduce 7 ettari pelo, ancora un po’ “imballato”, la maturazione fenolica e la
di vigneti di proprietà più 2 in con lo stesso carattere spigoloso morbidezza dalle terre più gras-
affitto sulle colline di Palazzolo e verace del bardolino, anche se della piana di Cellore,
di Sona. Le uve vengono vendu- lui vuole qualche minuto per comunque a più di 200 metri di
te o conferite e solo da un paio scoprire le sue carte, anche lui altitudine. Pigiatura per tradi-
di anni si è iniziato a vinificarne ha nerbo e carattere e non segue zione aziendale il venerdì di
una piccola parte. La cantina è molto il gregge, ma per questo si Pasqua, poi 18 mesi di tonne-
piccola e le attrezzature sono fa ricordare. aux americano, quindi almeno
piuttosto artigianali, ma con Prezzo: 4,50 € Iva compresa 6 mesi in bottiglia. Al naso pro-
quel fascino di ruspante sponta- Indirizzo: Az. Agricola fumi di frutta macerata con sen-
neità accresciuta dalla gentilez- Montefontanelli - Via Rivali 2, sazione contemporanea di fre-
Palazzolo di Sona (VR) schezza e dolcezza in competi-
Contatti: Tel. e Fax 045 7590157 zione; in bocca denso, polposo,
E-mail: raffaella.moccaldi@libero.it e la stessa lotta tra l’iniziale
corposa dolcezza e la successi-
RECIOTO DELLA va lunga freschezza, prima le
VALPOLICELLA DOC 2007 confetture di ciliegia e prugne
Fattoria Garbole che finiscono poi nei frutti di
Sono quasi 12 ettari di vigneti, bosco più aciduli, lamponi e
ribes. È sicuramente un Recioto
di fascia alta, di grande qualità
e di piacevole beva, che espri-
merà tutte le sfumature secon-
darie, ora appena avvertibili,
non appena il tempo porterà
pace e collaborazione tra i bel-
ligeranti. Da prendere e nascon-
dere in cantina.
Prezzo: 30,00 € + Iva
za della titolare, la signora (bottiglia da 375 cc)
Raffaella Moccaldi che insieme Indirizzo: Azienda Agr. Fattoria
con la figlia guida l’azienda. Garbole - Via Fracanzana, 6
E’ lei che ci riceve in un pome- 37039 Tregnago (VR)
riggio estivo sotto il suo portico Contatti: Tel. e Fax 045 7809020
da cui si gode una splendida E-mail: info@fattoriagarbole.it
vista sul Garda dalla dorsale Website: www.fattoriagarbole.it
»
il Sommelier Veneto • 04/10 9
ENOVITA’
PICCOLI SORSI DI INNOVAZIONE
S.C. 1931 PAS DOSÉ sboccatura. Eccolo quindi S.C. Infatti, pur con soli 9 ettari di
METODO CLASSICO 2008 1931 Pas Dosé metodo Classico cui 2 a Negrar l’azienda produ-
Conegliano Valdobbiadene 2008 Prosecco Conegliano e ce 2 diversi Amarone. Oltre allo
Prosecco Brut V.S.Q.P.R.D. Valdobbiadene V.S.Q.P.R.D., “storico” Moropio, dai vigneti di
- Bellenda Brut, 11,5% alcol. Bollicine in Valgatara, una vallata fredda
Siamo a Carpesica nel comune piena regola, fini e persistenti. Il con una buona escursione ter-
di Vittorio Veneto, dove mag- colore è paglierino tenue sfuma- mica (profumi, eleganza e media
giormente si sente la ventilazio- to di verdolino e brillante di struttura), si è aggiunta questa
ne dal Fadalto che influisce in vivacità. Arriviamo al tanto atte- nuova produzione a Negrar, ter-
modo significativo nell’escur- so “naso” che anella piacevol- roir che dona ai vini maggiore
sione termica. mente diverse famiglie: si trova- complessità e potenza. Era da
Pensiamo altresì a terreni argil- no sia la Glera, con mela e pera qualche anno che si bisbigliava
losi e calcarei ricchi in superfi- su prato fiorito che accompagna- l’uscita del nuovo Amarone e
cie di residui della morena no soffi di sfoglia e frutta secca. l’impressione che abbiamo avuto
Il sorso è sicuro e non teme il è che la famiglia non volesse
dosaggio basso. C’e’ la freschez- sbagliare il colpo. Un tentativo,
za ben accordata con una morbi- riuscito, di fare quel salto in più
dezza da maturazione champe- in qualità con un prodotto deci-
nois che ritroviamo nella piace- samente diverso dal precedente,
vole persistenza di mandorla. una scelta anche tattica, alla
Prezzo: 9,00 € + Iva Mourinho. Scelgono di uscire
Indirizzo: Bellenda S.a.s. con l’annata 2006 un’annata
Via Giardino 90, Loc. Carpesica “pronta” per molti, una fortuna
31029 Vittorio Veneto (TV) per i produttori che, come
dell’antico ghiacciaio del Piave; Contatti: Tel. 0438 920025 ampiamente detto, devono
aggiungiamo un costante con- E-mail: info@bellenda.it accontentare un consumatore
fronto tra passato e presente, Website: www.bellenda.it sempre più “take away”. Non è
ovvero tra la tradizione e l’evolu- però il caso del Ca’ Coato che
zione del gusto nonché delle CA’ COATO 2006 Amarone comincia a rivelarsi dopo un
tecniche di produzione ed ecco della Valpolicella Doc anno di bottiglia. Si svela nel
un quadro perfetto. Siamo da Antolini bicchiere un po’ alla volta in
Bellenda dei Fratelli Cosmo, Da azienda emergente in sinfonia e in continua evoluzio-
Umberto, Luigi e Domenico, Valgatara a realtà ormai affer- ne, oltre ai profumi tipici
fondata da papà Sergio. mata, Antolini continua a rive- dell’amarone, fiori appassiti e
Un’azienda dinamica, relativa- larsi azienda dinamica presen- marasca sottospirito, anche can-
mente giovane quindi non inges- tando la scorsa primavera il nella, pepe bianco, rosmarino e
sata dalle tradizioni. Da qui è nuovo amarone Ca’ Coato, l’ama- note balsamiche. Il vino in
nato il desiderio di creare un rone di Negrar. Inutile ricordare bocca è caldo ed avvolgente ben
prosecco da rifermentazione in che l’apporto del territorio alle sostenuto dall’acidità (6,2), da
bottiglia. Me lo sono immaginato qualità del vino è maggiore un elegante tannino e dalla
più volte con il timore di trovare rispetto al lavoro dell’uomo e sapidità. Immaginiamo sia il
le fragranze tipiche del vitigno questo i fratelli Pierpaolo e primo passo di un prodotto con
sovrastate dai caratteristici sen- Stefano lo hanno capito bene. buone ambizioni. 5000 bottiglie
tori del metodo classico. Prima la produzione.
di degustarlo soffermiamoci Prezzo: 27,60 € + Iva
sulle peculiarità della vinifica- Indirizzo: S.A. Antolini Pier
zione: diraspatura e pressatura Paolo e Stefano
soffice per una fermentazione Via Prognol, 22
senza controllo della temperatu- 37020 Marano di Valpolicella (VR)
ra in contenitore di legno. Contatti: Tel. 045 7755351
Rifermentazione in bottiglia per E-mail: info@antolinivini.it
18 mesi, nessun dosaggio alla Website: www.antolinivini.it
Hanno collaborato:
Matteo Guidorizzi
e Fabio Poli NOVITÀ E APPROFONDIMENTI SULL’EXTRAVERGINE D’OLIVA
C
che il 12 marzo tornerà per presentare tutte le aree
enologiche del Veneto con 100 aziende e 300 vini,
selezionati nell’ambito delle degustazioni ufficiali
svolte da Ais Veneto.
Ad ospitare l’evento sarà nuovamente lo splendido
Castello di San Salvatore, borgo del XIII secolo nel
cuore delle colline della Marca Trevigiana, immer-
Si terrà il 12 marzo la seconda edizione
dell’evento ideato da Ais Veneto per fare
conoscere il meglio dell’enologia regionale
Sapori Italiani,
vetrina di prestigio testo e foto di Mario De Pra
E'
Alla tradizionale fiera di Longarone l’Ais
Veneto, Marino Zorzato, con il presidente di
Longarone Fiere, Oscar De Bona, a dare il via Veneto si conferma sempre più un partner
alla X edizione de “Sapori italiani”, il salone importante sia per il concorso enologico
dei prodotti agroalimentari tipici e della
gastronomia, abbinato anche quest’anno ad che per le degustazioni
“Arte in Fiera”, mostra mercato d’arte con-
temporanea, che ha visto la presenza, tra l’al-
tro, della stilista trevigiana Chiara Pizzinato: Veneto, dell’associazione Strada dei Formaggi
molti i suoi abiti apprezzati. e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi, della
“E’ stata una felice sorpresa riscontrare come Confartigianato Alimentare, con il suo grande
in un’area, solo apparentemente marginale, si laboratorio di pasticceria, gelateria e pasta
riescano a produrre eventi di così alto profilo fresca, del nascente Consorzio del cioccolato
che neppure in realtà più affermate riescono e di Ais Veneto, sempre più coinvolta, con 15
tanto bene”, ha detto Zorzato. La kermesse ha stand per i produttori di vino presenti e
visto la presenza di aziende provenienti da un’area attrezzata per le degustazioni temati-
una quindicina di regioni italiane che hanno che. Il momento saliente è legato senz’altro al
esposto le migliori produzioni agroalimentari, quinto Concorso enologico, a cui hanno aderi-
con particolare riferimento all’offerta di pro- to una trentina di aziende, con 57 campioni.
dotti tipici della montagna dolomitica, grazie La rassegna, nelle tre giornate di apertura, ha
alla collaborazione fra Provincia di Belluno e registrato la presenza di migliaia di visitatori.
Camera di Commercio. Molto apprezzate le Particolarmente apprezzati gli eventi collate-
degustazioni negli stand della Regione rali, come il workshop promosso dall’Associa-
zione Strada dei Formaggi e dei Sapori delle
Dolomiti Bellunesi, per favorire l’incontro tra
produttori locali e mondo della ristorazione.
Il padiglione riservato ai sommelier ha visto
la presenza delle autorità intervenute, tra cui
VINI ROSSI
I sommelier presentano i vini vincitori del concorso • Carmenere DOC Piave, 2009, 12°, azienda
Lorenzon Espedito;
• Cabernet Merlot Refosco, 2008, 12,5°, az.
Valpanera;
Marino Zorzato, il presidente della Provincia • Cheto 2007, 13°, a. Cescon Italo;
di Belluno, Gianpaolo Bottacin, il sindaco di • Notti di luna piena Raboso Riserva, 2006, 14,5°, az.
Longarone, Roberto Padrin, il vicepresidente Cà di Rajo.
del Consiglio regionale, Matteo Toscani, che SPUMANTI
ha premiato le aziende vincitrici del • Crede Prosecco Superiore DOCG Brut, 2009,
Concorso. Sempre gradita la presenza dello 11,5°, az. Bisiol;
• Saca Extra Dry, 2009, 12°, az. De Bacco;
scrittore Mauro Corona che, tra aneddoti e • Prosecco Superiore Millesimato Ex Dry, 2009,
degustazioni, ha parlato del suo nuovo libro “La 11,5°, az. La Masottina;
fine del mondo storto”, fresco di stampa. • Altemasi Brut Metodo Classico, 2006, 12°, az.
Cavit.
» VINI BIANCHI
• Manzoni Bianco 6.0.13, 2009, 12°, az. Le Manzane;
• Friulano, 2009, 13,5°, az. La Tunella;
• 5 Terre Corniolo, 2009, 13°, az. parco Nazionale 5
Terre;
• Sanrol Gewutztraminer, 2008, 14°, az. Bolognani.
VINI DOLCI
• Moscato di Prosecco, 9°, az. La Masottina;
• Raboso Passito, 2006, 13°, az. Casaroma;
• Raboso Passito, 2006, 14°, az. Lorenzon Espedito;
• Recioto di Soave Le Sponde, 2008, 12°, az.
Coffele.
5° Concorso Enologico
Sapori Italiani
I VINI VINCITORI
1° - Categoria Spumante:
azienda Cavit, Altemasi
Brut Millesimato 2006
3° - Categoria Vino
rosso giovane: azienda
4° - Categoria Vino rosso maturo: azienda agricola De Lorenzi,
5° - Categoria Vino dolce: soc. agricola Coffele, agricola Antolini, Amarone della Valpolicella Refosco dal Peduncolo
Recioto di Soave Docg2008 “Le Sponde” Classico “Ca’ Coato” Doc 2006 Rosso Doc 2009
MENZIONI SPECIALI
A
Antonello Maietta prende il posto di Terenzio Medri
alla guida dell’Associazione italiana sommelier. Il Dopo due mandati, Terenzio Medri
predecessore era in carica dal 2002 e per statuto,
lascia per statuto la presidenza.
dopo due mandati, ha ceduto il posto. “E’ doveroso
ringraziare tutti voi, la grande famiglia Ais che ho Il neo presidente lo ha affiancato
avuto l’onore di guidare per otto anni. So di lasciare come vice nell’ultimo quadriennio
una squadra affiatata, che ha imparato a lavorare
insieme con pazienza e tenacia, cercando sempre il
massimo consenso possibile su ogni decisione e proprietario di Antichi Sapori Liguri, un’azienda
ottenendolo con l’ascolto, il dialogo costruttivo, il specializzata nella selezione e nella distribuzione
rispetto delle diversità. Continuerò come sommelier di vini e specialità gastronomiche tipiche della
associato a seguirvi e a sostenervi. Mi attendono Liguria. Profondo conoscitore del mondo enologico,
nuovi impegni nel turismo e nell’associazionismo il numero uno di Ais nazionale, ha partecipato alla
imprenditoriale della mia regione, nei quali porterò realizzazione dei testi didattici per i corsi di forma-
il patrimonio umano e professionale di questi otto zione professionale per sommelier e collabora come
anni”, ha detto il past president, congedandosi e giornalista free-lance per alcune riviste di settore.
dando il benvenuto alla nuova squadra. Ha offerto il suo contributo e il suo volto anche alla
Maietta ha rivestito il ruolo di vicepresidente rubrica televisiva Gusto del Tg5.
nell’ultimo mandato e in passato ha avuto incarichi Nel novembre 2008 ha pubblicato il libro “Vini di
in qualità di delegato provinciale, presidente regio- Liguria, Vinidamare” con il quale ha vinto il Premio
nale della Liguria e membro della giunta esecutiva BancarelVino 2009, organizzato annualmente dalla
nazionale. Vincitore del concorso Miglior Sommelier Fondazione Città del Libro di Pontremoli, come
d’Italia nel 1990, vive a Porto Venere (SP), dov’è miglior libro sul vino.
titolare di un’avviata enoteca, mentre a La Spezia è I vicepresidenti che lo affiancheranno per i prossi-
mi quattro anni sono: Renato Paglia e Roberto
Bellini. Paglia ha ricoperto la carica di presidente
regionale del Friuli Venezia Giulia dal 2002 al
2010. Vive a Udine ed è direttore dell’Enoteca
regionale a Gradisca d’Isonzo. Ha lavorato in Italia
e all’estero in ristoranti di prestigio ed è degustato-
re e relatore ai corsi Ais.
Bellini è stato delegato provinciale, consigliere
nazionale e membro della giunta esecutiva.
In passato ha diretto un’azienda vitivinicola nel
Chianti prima di dedicarsi dal 1998 all’attività di
libero professionista in qualità di consulente enoga-
stronomico. Collabora come giornalista free-lance
per diverse testate, tra cui DeVinis, Sommelier
Toscana, Bibenda, Fever, A Tavola.
Naturalmente bio
Domenica 13 febbraio va in scena la prima edi-
D
zione di “Naturalmente Venezia”, rassegna di vini
provenienti da agricoltura biologica e non solo.
La manifestazione, che gode del patrocinio del
Comune, si svolgerà nelle sontuose sale del ridot-
to dell’Hotel Monaco & Gran Canal, a San Marco
1332 dalle 11 alle 19. La organizza Ais Veneto in
collaborazione con la delegazione di Venezia,
Venezia ospita la prima edizione
di “Naturalmente Venezia”, rassegna
voluta da Ais Veneto per approfondire
l’interessante settore dei vini provenienti
da coltura biologica
visto il grande interesse che sta suscitando il
tema dei “vini naturali”, ovvero ricavati da uve
prodotte tramite coltivazione biologica. Si è pen- che renderanno più appetitose le degustazioni. Il
sato a questo evento, proprio nel capoluogo del pubblico sarà anche coinvolto in due degustazioni
Veneto, una cornice estremamente adeguata per guidate da esperti sommelier che li condurranno
questo genere di manifestazioni, visto l’indiscus- alla scoperta delle peculiarità e degli stili dei pro-
so fascino che esercita e la consolidata fama di duttori che hanno un grande pregio, quello di
punto d’incontro e di promozione, per far cono- compiere lo sforzo di uscire dal rischio di “omolo-
scere questa particolare tipologia di vini e la gazione” che talvolta si riscontra in diversi pro-
cultura che induce a produrli. Obiettivo della dotti “tradizionali”. In programma anche una
kermesse è, dunque, quello di approfondire e tavola rotonda che vuol essere un’occasione di
promuovere il tema del biologico nel mondo del incontro e di dibattito fra consumatori ed esperti
vino per capirne anche il valore aggiunto che del settore. Il costo d’ingresso, comprensivo del
l’impegno di questi produttori, non solo italiani, bicchiere da degustazione, che il partecipante si
sanno proporre all’enologia mondiale. Al momen- potrà portare a casa, è di 15 euro.
to di andare in stampa hanno dato adesione di
circa 35 produttori. Non saranno in vetrina solo
»
vini bio, ma anche altri prodotti biologici realiz-
zati seguendo la stessa filosofia produttiva del
SPUMANTI
Merotto Spumanti - Via Scandolera 21, 31010 Col San Martino - Treviso
Tel. +39 0438 989000 - Email merotto@merotto.it - www.merotto.it
in collaborazione con
PREMIO
con il contributo di
SCHEDA DI SEGNALAZIONE
in collaborazione con
PREMIO
Titolare o gestore________________________________________________________________________________
I VINI VENETI:
- Valorizzazione dei Vini Veneti sulla carta sufficiente buono ottimo
DESCRIZIONE
Descrivere le caratteristiche peculiari della carta segnalata esprimendone chiaramente i motivi per cui è ritenuta meritevole di
premio. Si richiede di descrivere nel dettaglio gli elementi di originalità per cui la carta risulta più apprezzata rispetto ad altre e
di circostanziarne le caratteristiche formali (presentazione, aspetto complessivo) e sostanziali (completezza del contenuto).
_______________________________________________________________________________________________
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Data __________________________________ Firma ___________________________________________________
« Da fotocopiare e inviare alla redazione de Il Sommelier Veneto tramite e-mail o fax ai seguenti recapiti: info@edimarca.it - fax 0422 426343
con il contributo di
I nuovi consigli
di delegazione
B
BELLUNO
Delegato: FERRO ROBERTO Nel corso delle ultime elezioni regionali
Tesoriere: PIANON MARILENA
sono stati rinnovati i consigli di delegazione
Segreteria: DE PRA MARIO
Responsabile Servizi: RANZATO per il quadriennio 2010-2014.
NICOLETTA Ecco i nuovi quadri
Consiglieri: SAVIANE LARA
e DE MONTE RINO
Responsabile Servizi: CESTARO G.CARLO
PADOVA Consiglieri: BREDA G.PAOLO
Delegato: MANIERO BRUNO e SIMONELLA LUCA
Tesoriere e Segreteria: TOMA IVANA
Cerimoniere: ROMANATO ALBERTO VERONA
Responsabile Servizi: DALL'ORCO Delegato: ZILIO BRUNO
LOREDANA Tesoriere e Segreteria: DANIELI SEVERINO
Consiglieri: MARANGON DONATO Cerimoniere: BERTOJA G. LUCA
e ZAVATTIERO STEFANO Responsabile Servizi: MELIS
GIUSEPPE
ROVIGO Consiglieri: NOSE'
Delegato: BRANCALEONI DANTE MORENO e PREMIER
Tesoriere: TRALLI VINCENZO GERMANO
Segreteria: BRAGGION NICOLA
Responsabile Servizi: ZANI ALDO VICENZA
Consiglieri: CLEMENTE ANDREA Delegato:
e RIDINI MICHELE MORESCO
ROBERTA
TREVISO Tesoriere e
Delegato: GALLEAZZI ARNO Segreteria: BEDIN
Tesoriere: SARDI MIRCO DARIO
Segreteria: TREVISAN FERDINANDO Cerimoniere: DALLE MULLE
Responsabile Servizi: CAPIZZI ENZO PAOLA
Consiglieri: PAULON GLORIA Responsabile Servizi:
e PIOVESAN GIUSEPPE DAL ZOTTO
GABRIELE
VENEZIA Consiglieri: BAU'
Delegato: CHINELLATO PAOLO NICCOLO' e
Tesoriere: RINZAFRI MARIO MATTEAZZI
Segreteria: BELLATO BRUNO EMANUELA
(p. 67
sapori legati alla terra e alle tradizioni.
con grande convinzione, ma lo fanno solo se sono
sicure di primeggiare, al contrario dei sommelier
maschi.
COSA MANCA A BONERA PER SUPERARE
LUCA GARDINI, VISTO CHE L’HAI INCONTRA-
TO SPESSO IN FINALE?
n° 3-10)
Luca ha dedicato tutto allo studio mnemonico.
Come preparazione è assolutamente fuori portata.
Dove si può lavorare, invece, è nella capacità di
colpire la platea. La sua verve e la sua sicurezza
sono straordinarie. Io ho ancora molto da imparare
da questo punto di vista, perché sono più pacato.
QUAL È IL LIVELLO DELLA SOMMELLERIE
ITALIANA OGGI?
I sommelier italiani sono sicuramente ad un livello
importante. Quello che manca è il contatto con
altre realtà, gli scambi con sommellerie internazio-
nali. Inoltre resta ancora una forte difficoltà a tro-
vare una sistemazione professionale, a causa di
una ristorazione non certo adeguata. Gli spazi sono
ancora troppo pochi per svolgere questo mestiere
come una vera professione.
ANGELO GAJA,
titolare Azienda Agricola Gaja,
Barbaresco (CN)
“
Le bottiglie degustate
nelle guide sono davvero
quelle poi vendute anche
sul mercato?
“Per aziende e produttori la presenza dei loro vini sulle guide eno-
logiche è come quella sulle carte dei vini, significa soprattutto
ottenere maggior visibilità. Le guide, quindi spronano prima di
tutto i produttori a fare meglio, segnalano le annate nuove che
arrivano sul mercato ed aiutano ad individuare le cantine che
hanno saputo esprimerle meglio. Non credo assolutamente, invece,
che indirizzino in modo diretto le scelte dei consumatori, quanto
piuttosto servano ad orientare soltanto quella percentuale dei con-
sumatori che sa leggerle con intelligenza. Se vogliamo parlare di
affidabilità delle indicazioni fornite dalle guide, un piccolo neo è
costituito dal fatto che le bottiglie giudicate vengono inviate alle
guide direttamente dalle cantine. Qualche rara volta nasce il
sospetto che le stesse bottiglie che sono sul mercato rivelino inve-
ce una qualità diversa”.
www.cirottovini.com
focus
“
Le guide offrono
una prima
scrematura. Sta
poi a chi legge
farsi le proprie
esperienze
“Le guide sono utili soprattutto al consumato-
re, perché lo possono consigliare nella scelta
dei vini. Quell’1% di consumatori più eclettici,
che ritengono di sapere già tutto, ma anche gli
addetti al settore, delle guide invece ne fanno
volentieri a meno. Direi anche che tendono a
snobbarle. Servono quindi al consumatore
come indicazione agli acquisti, nella Gdo
oppure in enoteca. E possono fornire anche un
valido aiuto quando si va al ristorante, perché
fanno una scrematura sull’immensa produzio-
ne delle 30 mila aziende vitivinicole italiane.
Si può sicuramente discutere sulla loro affida-
bilità o meno, ma resta il fatto che per me le
guide servono. Dobbiamo renderci conto che le
aziende non fanno i vini per gli operatori del
settore o per i conoscitori, ma il loro obiettivo
è quello di vendere il vino a tutte le tipologie
di consumatori. Gli operatori e gli appassiona-
ti rappresentano quindi solo una piccola fetta
del mercato. Chi lavora nel mondo del vino le
ritiene quindi utili e acquista quasi sempre le
più affidabili, soprattutto per scoprire cosa c’è
di nuovo. Il mercato delle guide oggi è molto
vasto, ci sono quelle sette, otto affermate che
credo vadano bene per chi voglia informarsi
sulle novità del settore. Chi acquista quotidia-
namente un certo vino, può anche verificare se
la sua scelta è corretta valutando la sua pre-
senza o meno sulle guide. Direi quindi che,
almeno quelle più affidabili e non realizzata da
singoli ma da gruppi di persone diverse,
rispecchiano certamente i gusti del consuma-
tore. Hanno una loro utilità anche in ristorante,
pure se è presente un sommelier, perché pos-
sono confermare la validità della loro carta dei
»
focus
“
vini. La guida quindi può anche fungere da
scuola, per indirizzare le scelte di ristoranti ed La scelta del “no
enoteche, dando una base concreta su cui ope- marketing”, ossia
rare le proprie scelte. Ci sono tante liste vini
fotocopia e la guida può aiutare ad ampliare di
di non essere
più la proposta, cercando qualcosa di nuovo, presenti nelle
sia in Italia che all’estero, visto anche che oggi guide, potrebbe
c’è poca ricerca delle novità. E’ anche vero che
una lista di vini troppo grande spesso rischia
risultare
di spaventare il consumatore. Per questo biso- vincente
gna aumentarne la consapevolezza e le guide
possono servire proprio a questo. Ultimamente “Le guide sono utili soprattutto per chi si
fra gli operatori del settore si respira un’aria di avvicina al mondo del vino, per chi cerca dei
sufficienza e riluttanza verso le guide, spesso parametri o dei suggerimenti per gli acqui-
molto criticate. Certo, non sono il vangelo, ma sti. Per chi già conosce e frequenta questa
danno un grande servizio al consumatore e di mondo, ossia per i consumatori evoluti, la
conseguenza anche al produttore. La guida va consultazione delle guide può avere comun-
letta in un certo modo. Va analizzata, scopren- que un’utilità fornendo conferme sulle pro-
do certi vini, certe aziende, certe zone, sui prie conoscenze ma anche perché permette
quali ognuno può poi crearsi il proprio gusto di sviluppare un maggior senso critico. Esiste
personale, facendo esperienza. La guida serve da sempre un rapporto conflittuale fra le
quindi a fare una prima scrematura. Poi assag- guide enologiche e il mondo del vino. Per
giando le varie proposte ci si può fare un’idea quello che riguarda la ristorazione c’è una
del valore della guida stessa, fidandosene o ricerca di vini importanti, ma anche scom-
meno in futuro. Oggi la tendenza, soprattutto messe su aziende che magari poi vengono
da parte di alcuni piccoli produttori di nicchia, riscoperte dalle guide. C’è quindi più un
da poche migliaia di bottiglie, è quella di snob- senso di sfida. Le aziende, d’altro canto, ten-
bare le guide. Per le aziende che iniziano ad dono spesso ad aumentare i prezzi in virtù
essere importanti, sia come qualità che come della presenza sulle guide. Un ragionamento
numeri, invece è sicuramente meglio esserci errato, ma purtroppo molto diffuso. Alcuni
che non esserci. E non è vero che basta pagare ristoratori, invece, utilizzano le guide come
per essere presenti, almeno nelle guide più punto di riferimento per le carte dei vini,
serie ed affidabili”. sfiorando l’eccesso a volte, e lo si vede dalle
molte, troppe carte dei vini fatte su fotocopia
delle guide. Cosa che alla fine può diventare
davvero penalizzante. Altra tendenza è quel-
la di certe aziende che si rifiutano per prin-
cipio di comparire nelle guide, anzi ne fanno
un punto d’onore. E spesso i loro vini alla
fine risultano richiestissimi proprio per que-
sto motivo. Sono scelte strategiche differen-
ti: notorietà o non notorietà? Un esempio di
“no marketing” è proprio quello dello spu-
CLAUDIO DI CORATO, mante siciliano Federico II, richiestissimo
Direttore rivista “Chef” pur non comparendo per scelta del produtto-
focus
re nelle guide. E’ una strategia comunque che si allinea perfetta-
mente con la tendenza attuale a scoprire prodotti poco noti. Il giu-
dizio di base delle guide è sempre un valore interpretativo, poi
bisogna saper usare la propria testa. Servono quindi solo come con-
siglio su cui poi ragionare in proprio. La promozione di un vino oggi
dovrebbe guardare anche ad altri canali, che non siano solo le
guide. Uno molto efficace è quello dei wine-blogger, che sicura-
mente sono più attenti al dibattito alla critica, ad un vero confronto.
Certo in certi casi anziché la promozione si rischia l’effetto contra-
rio, ossia di una sorta di “dispromozione”. Ma varrebbe la pena
tentarci lo stesso. In definitiva le guide possono sicuramente essere
uno strumento utile, ma non certo indispensabile. La scelta del “no
marketing” potrebbe invece risultare sicuramente interessante e in
certi casi più azzeccata”.
“
enoteca Cortina di Cortina
»
focus
giudizi in esse contenuti corrispondono al
vero. Ma resta il fatto che la confusione è
enorme, anche perché oggi sul settore vino
c’è molta ignoranza ed il mercato è estrema-
mente variabile. Un esempio è la Sicilia,
scoperta una decina d’anni fa come patria di
vini eccellenti, ma oggi già dimenticata.
Stesso cosa vale per il Chianti, che col MASSIMO BOTTURA,
tempo si è quasi trasformato in un Bordeaux. chef Osteria Francescana,
Modena
“
Un vino sicuramente più morbido, come
esigono le ferree leggi del mercato, ma che
non può certo definirsi un Chianti autentico. Sono utili
Da parte dei produttori c’è comunque anco-
ra un forte interesse ad essere presenti nelle
per aziende
guide, soprattutto in quelle due o tre più e consumatori.
famose. L’effetto trainate c’è sicuramente, Meno nelle scelte
anche se il rischio è quello di un innalza- dei ristoranti,
mento del prezzo proprio in virtù dell’orgo-
glio del produttore di essere citato. Un
soprattutto se
effetto che alla fine può anche essere pena- c’è un sommelier
lizzante, soprattutto in un periodo di forte
crisi in cui l’attenzione asl prezzo è maggio- “Penso che la presenza dei loro vini sulle guide
re, poi tornare indietro può risultare molto dia ad aziende e produttori sicuramente grande
difficile. L’attenzione piuttosto dovrebbe visibilità e l’attenzione dei sommelier professio-
essere spostata sulla qualità, che è l’unica nisti, che vedono di buon occhio la critica delle
variabile che davvero conta. In Francia il migliori guide nazionali. Inoltre sono certamente
prezzo del vino l’ha fatto il mercato, in Italia utili anche per i consumatori. Il pubblico è sicu-
purtroppo continuano a farlo solo i produtto- ramente affascinato e condizionato dall’idea dei
ri. In un’enoteca come la nostra, che conta consigli di un pool di esperti che con rigore sele-
800 etichette da tutto il mondo, ed una carta ziona meritocraticamente i vini. Meno evidente è
di una quarantina di vini che cambiamo il rapporto fra Guide e scelte dei ristoratori nella
ogni settimana, quindi con una grande atten- composizione della propria cantina. In alcuni
zione alla varietà, le guide possono servire a locali si fa la scelta di evidenziare i premi delle
scoprire qualcosa di nuovo, di inedito da principali guide. In altri, come il nostro, la pro-
proporre. Un altro problema, da questo fessionalità di un grande sommelier come Beppe
punto di vista, è la tendenza oggi imperante Palmieri sa guidare le scelte dei clienti nella
di dare ai vini nomi di fantasia. E la confu- migliore maniera. Questo senza nulla togliere
sione aumenta, perché porta alla necessità, all’ottimo grado di affidabilità oggi raggiunto
inedita, di dover sempre controllare la com- dalle guide, che credo facciano certamente un
posizione dei vini stessi”. buon lavoro”.
Pagine
avvenimenti,
curiosità
dalle delegazioni
territoriali venete
35
pagine AIS
BELLUNO EVENTI
Al lavoro
ENOGASTRONOMICO D’ALTO
LIVELLO
di Mario De Pra
il nuovo consiglio
E’ ormai consuetudine per la provincia di
Belluno l’itinerario gastronomico “Alto
Gusto”, che raggruppa tra i migliori chef e
ristoratori della provincia, spesso sommelier,
Il 2011 si aprirà con un’entusiasmante avventura: percorrendo le Dolomiti da ottobre a giugno,
sotto il segno della cucina dai sapori antichi
il primo Campionato di sci organizzato da Ais e dei prodotti del territorio in chiave moder-
Veneto na. Il 15 ottobre è stata la volta della Baita
Mondeschein di Sappada della famiglia
Kratter, il 29 ottobre al Capriolo di Vodo di
“ di Roberto Ferro Cadore della famiglia Gregori, il 19 novem-
bre da Luca Viel, sommelier, al ristorante Al
Siamo alla fine dell’anno e come sempre è attivi nel Gruppo servizi i quali, sotto la dire- Borgo di Belluno, il 17 dicembre al Tivoli di
tempo di bilanci che per la nostra delegazione zione di Nicoletta Ranzato, ha raggiunto le 26 Cortina dello chef e sommelier Graziano
sono di segno ancora positivo. Si attestano sui unità. A Cesare Saviane debbo un grazie par- Prest. Gli appuntamenti a venire sono, il 29
210 gli iscritti al sodalizio, un numero di tutto ticolare per la costanza e la professionalità gennaio, al ristorante A Passo Giau, mentre
rispetto per la nostra piccola provincia. dimostrata nei grandi eventi. l’11 febbraio l’appuntamento è al Dolada di
Soddisfacente anche la partecipazione alle Tutti assieme per aiutarmi ad organizzare le Plois d’Alpago della famiglia De Prà e il 19
manifestazioni, che sono state il momento più manifestazioni future con dinamismo, spirito di marzo di nuovo a Cortina, a Baita Fraina da
importante della nostra attività. E qui in parti- sacrificio e, soprattutto, amicizia. In questo Adolfo Menardi, il 15 aprile a Canale d’Agor-
colare ricordo il “Sagrantino Day”, la prima contesto il mio augurio va anche al Consiglio di do alle Codole dello chef Oscar e dal somme-
edizione di “Cortina Spumanti” e la partecipa- delegazione recentemente nominato nel corso lier Diego Tibolla. Il 6 e 7 maggio la rassegna
zione alla decima edizione di “Sapori italiani” dell’Assemblea sociale. Oltre al responsabile si sposta a Sappada al Laite di Fabrizia
con il sesto Concorso enologico. del Gruppo servizi, sono stati confermati Meroi e Roberto Brovedani. Chiusura il 10
Di peso anche l’impegno profuso nell’organiz- Marilema Pianon alla segreteria e tesoreria; giugno al San Lorenzo di Puos d’Alpago da
zazione dei corsi da parte dei direttori Valeria Mario De Pra ai rapporti con la stampa e pub- Renzo Dal Farra.
Zuccolin, Angela Rech, Massimo Ballotta e bliche relazioni. I nuovi volti dello staff organiz-
Mario Conz, al quale va oggi il nostro più calo- zativo sono di Lara Saviane e Rino Da Monte,
roso abbraccio per la prematura scomparsa entrambi già inseriti nel Gruppo servizi.
della moglie. Nei pochi giorni che ci separano dalle festività
Analogo impegno è stato offerto anche dagli i nostri sforzi sono diretti all’organizzazione
assistenti Elsa Sto, Gianna Pedol e Maria Pia della prima Coppa Ais di sci alpino, che si
Gesiot. I degustatori ufficiali Claudio Garna e terrà sulle nevi di Auronzo di Cadore il 22
Tiziano Nesello sono stati particolarmente gennaio. Auguri a tutti affinché trascorriate
serene feste ed affrontiate un anno nuovo ricco
di soddisfazioni. •
» Belluno
Delegato Roberto Ferro
c/o Ristorante La Buona Tavola 2
Via Martiri
del XIV Settembre 1944, 24
32100 Belluno
tel/fax 0437/30673
È da considerarsi una seconda puntata, un questo fantastico vino, conosciuto come “l’oro
approfondimento, quanto celebrato a Belluno di Ramandolo”.
con la degustazione e gli abbinamenti con i Comelli ha raccontato con entusiasmo e orgo-
prodotti del territorio del Ramandolo, grazie glio la storia del Ramandolo, che dal 2001 si
alla partecipazione del Consorzio rappresenta- può fregiare della Docg. Bisogna risalire al
to da Lorenzo Comelli, consigliere e titolare 1988 quando venne costituito il Consorzio di
dell’azienda Filippon e da Luca Roccaro, pro- tutela del Ramandolo, per arrivare al presente
duttore titolare dell’azienda Merlino. con la fusione dello stesso Consorzio con la
Alla storia del territorio e della Docg ci aveva Doc “Colli orientali del Friuli”. Ora i vignaio-
introdotto nel corso della recente gita in Friuli,
li della Docg Ramandolo operano sotto l’oc-
Dario Coos, storico produttore e uno dei fauto- chio vigile del “Consorzio tutela dei vini Colli
ri della Cooperativa che ha dato nuovo lustro a orientali del Friuli e Ramandolo” che ne
garantisce anche l’attività di promo- se tonalità, fino ad arrivare all’ambrato da
zione e sviluppo attraverso la vendemmie tardive e appassimento delle uve,
“Commissione Ramandolo”. questo il primo denominatore comune dei
Sessanta ettari di terra, da Nimis a vini. Gusto elegante e gradevolmente dolce,
Tarcento, divisi in piccoli fazzoletti, mai stucchevole, questa la caratteristica uni-
danno vita a questo vino da clone tamente ai sentori intensi di miele, albicocca,
“Verduzzo del Friuli”, che “meglio frutta esotica e fichi, talvolta mineralità per
rappresenta il carattere della gente un finale lungo e avvolgente che costituisce
del Friuli”. Il caratteristico colore l’identità del Ramandolo sia pur con peculia-
oro, il suo essere dolce, mantenendo rità diverse in ogni bottiglia date dalla mano
una notevole freschezza e i sentori sapente del vignaiolo. •
di pepe e miele che si
I produttori Luca Roccaro e Lorenzo Comelli
ricevono il gagliardetto dal delegato Roberto Ferro affinano con il tempo, lo
rendono indimenticabile
con fichi maturi e pro-
sciutto di San Daniele,
con trota affumicata
grana padano e gorgon-
zola”. Queste le parole
del Comelli, che ha pro-
posto in abbinamento
anche il prosciutto
crudo, formai de frant, e
la Gubana, il caratteri-
stico dolce friulano.
Angela Rech, Dario Coos e Valeria Zuccolin
Il colore oro nelle diver-
La Carinzia
dall’agronomo e sommelier Flavio Bin,
anima della “Festa dell’uva” con degu-
stazione curata da Dante Brancaleoni,
Eccellente RIFLETTENDO….
di Bruno Maniero
Un’assemblea
con “gusto” In prima fila, da sinistra a destra, il prefetto Romilda
Tafuri, la presidente della Provincia, Tiziana Virgili,
Sommelier rodigini e istituzioni uniti e il sindaco di Crespino, Luigi Ziviani.
“ di Michele Ridini
Il nostro
impegno
continua L’ACETO E IL PARMIGIANO
Assemblea di delegazione con nomina del nuovo di Arno Galleazzi
foto di Visentin Marco Visentin
consiglio e relazione del delegato che esorta ad
esser leali ambasciatori del vino Ad ottobre ci siamo recati in provincia di
Reggio Emilia per conoscere meglio le filosofie
di produzione e le caratteristiche organolettiche
“ di Arno Galleazzi
di due prodotti tipici italiani Dop: l’aceto balsa-
mico tradizionale e il Parmigiano reggiano. La
A Villa Braida si è tenuta l’assemblea e zione, per il rispetto della tradizione prima tappa è stata all’Acetaia Picci a Cavriago.
il rinnovo delle cariche sociali. In que- che sempre ci contraddistingue. Sono Ad attenderci c’erano il patron Raffaele e il
sti 4 anni abbiamo organizzato tanti tante le cose da fare e tutte devono figlio Marco che ci ha raccontato la lunga storia
eventi: degustazioni, viaggi visite e esser ben coordinate ed essere di sti- dell’aceto balsamico fatta di vendemmie e di
molo. So bene che tutto quello che si fa cotture e batterie di legni diversi situati in sot-
non soddisfa tutti, ma accontentare tutti totetti. Tradizione, grande passione e tanto lavo-
non è cosa di questo mondo. Molti di ro, per aver, dopo un’attesa minima di 12 mesi,
noi sono in associazione per un proprio queste preziose gocce. Questo aceto si sposa
tornaconto, ma questi atteggiamenti magnificamente in cucina: poche gocce per
non dovrebbero appartenere all’Ais e donare ai piatti una fragranza e un sapore agro-
tanto meno alla nostra delegazione. dolce che difficilmente si dimentica.
Bisogna partecipare agli eventi di dele- Questi sapori unici e inconfondibili, sono stati il
gazione e del regionale, partecipazione trait d’union del menù che abbiamo degustato
che vale soprattutto per gli appartenen- durante il pranzo, assieme all’abbinamento (non
Il nuovo consiglio della delegazione
di Treviso ti al gruppo servizi, perché utile per un facile) dei vini. Dopo il pranzo ci attendeva
aggiornamento professionale e per una l’Antica Fattoria Caseificio Scalabrini di Bruno
cene. Tutti coronati dall’ospitalità delle ulteriore crescita culturale. Al Gruppo e Ugo, a Bibbiano. Anche il Parmigiano è frutto
aziende e da un posto a tavola in risto- servizi, oggi molto numeroso, non biso- di storia, tradizione e laboriosità e ancor oggi la
ranti di alta classe. Anche in futuro gna iscriversi come fosse un ufficio di produzione richiede esperienza, cura, passione:
cercheremo di avere la massima atten- collocamento. Ci sono regole che vanno è espressione del saper fare della sua gente e
rispettate adottando consoni comporta- del legame imprescindibile con la zona di origi-
menti. Ricordo che non è obbligatorio ne. E anche in questo caso è l’uomo, l’artefice
far parte del Gruppo servizi e che non principale di questa produzione, dalle sue scel-
tutti possiedono le caratteristiche te tanto semplici quanto delicate, operate ogni
necessarie per appartenervi. Si può fare giorno che si avrà la qualità finale del parmigia-
dell’altro e molto. Ricordatevi anche no reggiano. Qui la fa da padrone il motto “il
che viviamo in un’associazione e dob- parmigiano non si fabbrica, si fa”.
biamo essere animati da un grande
spirito associativo. Per concludere vi consiglio di delegazione per il prossimo
esorto ancora una volta ad essere leali quadriennio.
» Treviso
Delegato Arno Galleazzi
ambasciatori del vino e del suo territo- Arno Galleazzi, Ferdinando Trevisan,
rio, con un pizzico di umiltà e di rispet- Mirco Sardi, Enzo Capizzi, Giuseppe
Via Cirenaica, 13
Treviso to per quelli che lavorano per il bene Piovesan e Gloria Paulon. Grazie ai
tel/fax 0422/261385 della delegazione senza secondi fini, consiglieri uscenti e ai nuovi l’augurio
ma per passione e amore. Ecco il nuovo di un costruttivo e proficuo lavoro. •
za
Il Cile si apprezza
nel bicchiere
Interessante la “Degustazione del lunedì”
con i vini di uno dei paesi emergenti che
si stanno imponendo in tutto il mondo
“ di Marina Schmohl
foto di Giuseppe Piovesan
che ha ormai superato i 100 mila ettari ha
è sicuramente destinata a crescere.
I 6 vini, selezionati con cura tra le azien-
E’ in costante crescita l’interesse per le varietà di terreni unica. Grazie al suo de più rappresentative di zone diverse,
produzioni d’oltreoceano. I cosiddetti “isolamento geografico” è l’unica realtà hanno offerto una panoramica molto inte-
“paesi emergenti” sono sempre più pre- dove i vitigni sono immuni da filossera, ressante.
senti sul mercato internazionale ed è anche se in via precauzionale gli impian- La degustazione, condotta dalla sotto-
usuale trovare etichette provenienti da ti con viti innestate sono sempre più fre- scritta insieme al delegato, è iniziata con
Stati Uniti, Sudamerica, Australia o quenti. un Sauvignon blanc dell’azienda
Sudafrica. Questi fattori, uniti ad una costante Veramonte che ha confermato la grande
Il Nuovo Mondo si confronta con la modernizzazione delle aziende e ad una potenzialità della Casablanca valley e
Vecchia Europa mostrando competitività sempre crescente preparazione degli eno- uno Chardonnay Los Vascos 2008, fine ed
e proponendo prodotti piacevoli a prezzi logi, hanno innalzato in modo significati- equilibrato. A seguire i rossi: un Merlot
molto ragionevoli. Fino a non molto tempo vo il livello qualitativo dei vini. Molte 2009 May May fruttato, speziato con una
fa i vini provenienti da queste zone erano aziende sono anche sensibili ad una pro- piacevole componente tannica; Primus
piuttosto anonimi, a volte accomunati da duzione ecocompatibile e un numero 2006 e Erasmo 2005 due bordolesi strut-
affinamenti molto spinti e privi di una considerevole di investitori stranieri turati con note di affinamento gradevoli e
propria identità. Ora la situazione è molto (californiani, francesi, italiani, ecc…) vi contenute. Per finire Le dix de los Vascos
cambiata: selezioni clonali, ammoderna- hanno intuito le grandi potenzialità. I 2004 Domaines Barons de Rothschild
mento tecnologico e sensibilità verso la vitigni per i rossi sono Cabernet sauvi- (Lafite) un Cabernet sauvignon in purezza
ricerca del “terroir” hanno permesso una gnon, Merlot, Carmenère, mentre i bian- di grande eleganza e persistenza.
crescita qualitativa che si fa notare ogni chi sono a base di Sauvignon blanc, Sono emerse piacevolezze inaspettate a
qual volta si presenta l’occasione per Chardonnay e Sauvignonasse. A fronte di conferma dell’ottimo livello qualitativo
degustarli. zone di antica tradizione come la valle di raggiunto dai vini cileni, lasciando al
Di fronte a questo mondo in attesa di Maipo stanno crescendo realtà nuove passato quei sentori legnosi, a volte un
essere scoperto e approfondito, abbiamo come Rapel, Curicò, Maule e non po’ sgraziati. •
organizzato una degustazione dedicata ai ultima la fresca
vini cileni creando così l’opportunità di Casablanca val-
scoprire un territorio nuovo con il quale ley, patria di gran-
sempre più dovremo misurarci. di vini bianchi. Il
Il Cile è al momento tra i Paesi più avan- sud in particolare
zati ed evoluti nell’enologia emergente sarà in futuro
con una produzione destinata in gran oggetto di nuovi
parte all’export. impianti e la
Qui, come in altre zone nel mondo, la vite superficie vitata
è arrivata con i colonizzatori europei, in
questo caso gli Spagnoli, verso la metà
del 1500. Il vigneto cileno gode, come in
pochi altri luoghi, di clima e stagioni miti
e soleggiate, quasi perfetti, e di una
Chablis e Borgogna,
proposte stuzzicanti
Marzio Pol
Tutto esaurito per una degustazione condotta da
un vero esperto, Marzio Pol, profondo conoscitore
dei vitigni e dei vini francesi
“ di Wladimiro Gobbo
foto di Ferdinando Trevisan
Mineralità
a confronto
Un argomento complesso ma di grande interesse,
trattato da un relatore d’eccezione: il noto som-
melier trevigiano Eddy Furlan
“ di Andrea Lamponi
E’ stata una serata davvero speciale quella nella biodinamica) dove le radici che si
che si è svolta a Mirano lo scorso ottobre. estendono lateralmente vengono spezzate
Dedicata ad un aspetto molto particolare per costringere la vite a cercare l’umidità
della degustazione: la mineralità. Posti più in profondità, incontrando starti di
esauriti fin da subito. I motivi sono ovvi: la suolo ricchi di sostanze e “leggendo” la
natura dell’argomento e l’autorevolezza del
relatore, il sommelier trevigiano Eddy
Furlan, noto a livello internazionale. E’ un
tema non certo facile quello della minera-
lità in un vino. Scientificamente tale aspet-
to non è stato del tutto identificato e spesso
viene legato alla sapidità con cui interagi-
sce nel corso dei processi di vinificazione
e dell’evoluzione in bottiglia. Alcuni viti-
gni, per esempio Chardonnay, Riesling,
Sauvignon, sono precursori dei sentori
minerali (il cosiddetto goût du terroir), e in
Italia possono riscontrarsi in vitigni quali
Grillo e Lugana. Responsabile per la mag-
gior parte è la particolare situazione geolo-
gica e il metodo di coltivazione (più spesso
storia geologica dei luoghi dove sono pre- Borgogna si “assaggiava” la terra per capi-
senti quarzi, porfido, silice e altri elementi. re meglio dove piantare i vigneti. Un’altra
Con l’acqua vengono assorbiti ioni minera- zona molto antica per il lavoro “di zappa”
li che vengono meta-
bolizzati attraverso la
fotosintesi clorofillia-
na o altrimenti, se
trova basi adatte, si
ha un processo di
» Venezia
Delegato Paolo Chinellato
salificazione in cui
Via Bambane, 14/p questi ioni fanno da
30030 Martellago (VE) catalizzatori per i lie-
Cell. 348/3040474 viti. Già nel quattor-
aisvenezia@libero.it dicesimo secolo in
e Anna ai rispettivi
mariti, Gigi e Renzo
e a tutti i collabora-
tori, Roberto, Mirco,
Marco, Emanuele,
Daniele, Massimo e
Paolo. •
A cena con
Giulietta e Romeo
Trionfo del territorio, dell’enogastronomia
e della cultura veronese nel Gran Galà dedicato
ai due celebri personaggi storici
“ di Gianluca Bertoja
» Verona
Delegato Bruno Zilio
Via Betlemme, 43
37060 Lugagnano di Sona (VR)
Cell. 348/5936436
info@aisverona.it
Tai rosso
in banca
Serata dedicata ad un progetto di salvaguardia
della biodiversità, con vini da micro
vinificazioni di antichi cloni di tocai rosso
dei Colli Berici
L’importanza
della solidarietà
L’Ais a servizio della ricerca scientifica.
Un’indimenticabile serata con il cantante Ron,
testimonial dell’Aisla
“ di Roberta Moresco
Il Calvados,
questo sconosciuto
Alla scoperta di un vino che risale ai tempi dule. Per ottenere un sidro di buona
qualità bisogna saper utilizzare varietà
dei Normanni con un ospite d’eccezione
diverse in modo da ottenere un risultato
e l’ex delegato che ha guidato la degustazione armonioso. Talvolta si ricorre anche
all'utilizzo delle pere in modo da accre-
scere o raggiungere l’acidità desiderata.
“ di Rosanna Dal Santo
Anche per le mele, come per l’uva,
sono importanti i terreni che conferi-
Interessante e intrigante la serata che si Druin ha ripercorso la storia del scono profumi e aromi al frutto che
è tenuta all’Hotel Corte Quadri di Calvados che risale ai tempi dei rimbalzano poi nel prodotto distillato.
Lonigo lo scorso ottobre. Normanni quando, però, la bevanda A seconda del prodotto che si vuole
Ospite d’eccellenza Christian Druin del non era ancora così buona. ottenere viene effettuata o la distillazio-
Domaine Coeur de Lion a Coudray- Sono stati il sedicesimo e il diciassette- ne singola continua con alambicchi a
Rabut, presso Pont l’Evêque nella simo secolo a dare la giusta connotazio- colonna o la doppia distillazione con
Bassa Normandia. ne a questo distillato tanto che ne alambicchi tradizionali, ‘l’alambic à
venivano esportati gran- repasse’ o ‘charentaise’.
Niccolò Baù e Mariucia Pelosato
di quantitativi in Come ha ricordato il nostro ospite, nel
Inghilterra, fino a quan- 1942 il Calvados ha ottenuto la deno-
do un editto del Re Luigi minazione AOC rivista poi in maniera
XIV ne vietò l’esporta- rigorosa negli anni successivi.
zione. Per numerosi Sette sono stati i prodotti che la Domaine
anni, perciò, solo all’in- Coeur de Lion ha messo a disposizione
terno della Francia fu per la degustazione, una degustazione
possibile degustare que- sicuramente superba, interrotta solo da
sto prodotto così insolito un piatto di ravioli ripieni al
e solo negli ultimi Castelmagno con mele al Calvados, che
trent’anni è stato possi- aveva lo scopo di riportare le papille
bile ricostruirne la sua gustative al massimo della recettività in
esportazione. vista dei prodotti d’eccellenza.
Esistono centinaia di A guidare la degustazione sono stati la
varietà di mele da sidro, nostra Mariucia Pelosato con Niccolò
ciascuna con le sue Baù che hanno saputo estrapolare tutte
caratteristiche, tuttavia le caratteristiche organolettiche dei
le varietà legalmente diversi distillati, stimolando i presenti
consentite per la produ- a trovare e definire i profumi e gli aromi
zione del sidro sono qua- più nascosti.
rantotto: Bisquet, Marin Il Blanche de Normandie è stato il
Onfray, Cimetière de primo prodotto degustato, che però,
Blangy, Joly Rossa, Pot come ha sottolineato Christian Druin, é
de Vin e la Mela di un’eau de vie de cidre (acquavite di
Rouen giusto per citarne sidro) in quanto per essere commercia-
alcune. lizzata come Calvados deve avere mini-
Fondamentalmente le mo due anni d’invecchiamento ed esse-
mele vengono classificate re di colore bruno. Si presenta subito
in quattro gruppi: dolci, elegante, pulito con sentori fruttati di
La delegata di Vicenza, Roberta Moresco, con Christian Druin
amare, dolci/amare e aci- mela e pera, origano, fungo secco, con
»
il Sommelier Veneto • 04/10 55
pagine AIS
VICENZA
un alcol avvolgente e morbido. ricche note aromatiche con rispondenza interessante, da degustare, come ha
E’ seguito il Calvados Selection dove di legno e un buon equilibrio. consigliato Mariucia, davanti ad un
spiccano il melone, la banana, l’uva Il quarto campione, l’Hors d’Age, è caminetto acceso, meglio ancora se in
spina, il miele di castagno, le spezie in quello che colpisce di più per la com- buona compagnia.
particolare lo zenzero. In bocca avvolge plessità aromatica che evolve con il Per capire fino in fondo le tipologie
le mucose con una leggera tostatura e passare del tempo. Christian Druin lo di questo prodotto, ricordiamo che
sentori vanigliati, ampiezza di profumi consiglia in abbinamento agli Avana, in viene classificato in: Calvados AOC,
e una maggiore eleganza. quanto è grasso, avvolgente, elegante, che comprende circa il 70% della
Il terzo, il Pays d’Auge 2003 che viene ha sentori di canditi, miele, mandorla produzione totale e Calvados AOC du
prodotto in quantità molto limitata, solo tostata, cioccolato bianco, scorza d’aran- pays d’Auge che prevede un severo
235 bottiglie nel 2010, è stato denomina- cia amara, ma quello che lo rende più controllo sulla qualità e un invec-
to Expression. Si pone in una posizione accattivante è la corrispondenza dei chiamento minimo di due anni in
di transizione fra i primi due e i succes- profumi a livello gusto olfattivo. barili di quercia.
sivi, presenta sentori di burro, incenso, Segue il Pays d’Auge 1988, un Calvados Ci sono, poi, i millesimati e gli assem-
vaniglia, fiori di camomilla, note eteree, più austero, dove l’alcol vuole essere blati. Per millesimato si intende un
tabacco e pepe. In bocca si espande in protagonista, presenta si note vanigliate Calvados prodotto da una sola e mede-
e della frutta secca, sima distillazione. Nei Calvados
ma rivela la sua assemblati, prodotti con diversi bran-
personalità quasi dy, l’età indicata in etichetta rappre-
maschile. senta l’età del distillato più giovane.
Il Pays d’Auge In base all’invecchiamento invece il
1985 è più o meno Calvados viene riconosciuto in: Trois
sulla stessa linea, Etoiles (tre stelle), oppure Trois
anche se in Pommes (tre mele), indica un invec-
quest’annata l’alcol chiamento minimo di due anni in fusti
è meno imponente, di legno; Vieux (Vecchio), oppure
vi sono sentori di Réserve (Riserva), indica un invec-
sottobosco, tabac- chiamento minimo di tre anni in fusti
co, china, frutta di legno. E ancora Vieille Réserve,
secca che si ritrovano anche a (Vecchia Riserva, oppure V.O.), indica
contatto con il palato. un’acquavite con un invecchiamento
Infine il Pays d’Auge 1973 che minimo di quattro anni in fusti di
ha ricevuto numerosi riconosci- legno; VSOP, indica un Calvados con
menti e medaglie. Viene definito un minimo di cinque anni di invec-
classico proprio per la comples- chiamento in fusti di legno, ed Extra,
sità dei suoi sentori che cambia- XO, Napoléon, Hors d’Age (fuori età),
no continuamente. Lo si può Age inconnu (età ignota), sei anni e
considerare un prodotto davvero oltre di invecchiamento. •
G
Già nel 1870 si hanno notizie della presenza nella pianura Conegliano. I rilievi sono stati effettuati presso un vigneto
Trevigiana del “Verduzzo Bianco”, descritto da Carpenè e situato in una’azienda del territorio di Motta di Livenza. Le
Vianello nell’Ampelografia generale della Provincia di caratteristiche organolettiche del biotipo manifestano un
Treviso come “vitigno di antichissima coltivazione”. Anche colore giallo dorato più o meno intenso, talvolta giallo
per questa varietà, ampiamente diffusa prevalentemente paglierino verdognolo con odore vinoso e delicato, e sapore
nel distretto del Piave, si è assistito ad una diminuzione sapido, armonico, molto gradevole ed asciutto.
delle aree coltivate, che ha interessato diversi vitigni loca-
li, con l’introduzione delle varietà cosi dette “internaziona- LE MICRO VINIFICAZIONI
li” e, di recente, del successo del vino Prosecco. Già da Si è poi deciso, in collaborazione con il Coal, di condurre
alcuni anni è iniziato un percorso di rivalutazione di que- delle micro vinificazioni con diversi protocolli enologici al
sto vecchio vitigno specialmente nella zona di Motta di fine di valutare gli aspetti sensoriali finali ed i risultati
Livenza, grazie all’azione di appassionati viticoltori e della enologici potenziali del Verduzzo Trevigiano, i protocolli
Società Cooperativa Agricola Livenza (Coal). Dal 2004 è sono stati applicati anche da alcuni produttori della zona
iniziata la selezione massale del Verduzzo Trevigiano col- di diffusione del vitigno. Le tecniche utilizzate sono state:
tivato nella zona e denominato biotipo “Motta”. Dal 2008 iper-riduzione (nessun contatto in nessuna fase con l’ossi-
si è sviluppato presso Veneto Agricoltura–Centro vitivini- geno), iper-ossidazione (vinificazione con eccesso di ossi-
colo di Conegliano un lavoro di caratterizzazione e con- geno nella fase pre-fermentativa), crio-macerazione (con-
fronto fenologico, produttivo ed enologico tra due popola- tatto a freddo con le vinacce per 12 ore prima della chiari-
zioni denominate Verduzzo “Motta” e Verduzzo “Marcello” fica), alzata di cappello (ovvero come nelle vinificazioni
e su tre biotipi di Verduzzo Trevigiano, isolato nella zona di tradizionali in bianco di un tempo ove dopo la pigiatura si
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il Sommelier Veneto • 04/10 57
LAVORINCORSO • VERDUZZO
benessere
di Morello Pecchioli - foto di Davide Ortombina
afrodisiaco, da quello per non
ingrassare al menù che fa bene alla
pelle. Li propone Massimo Biale del
C
Cosa nasce di buono dall’incontro tra scienza, gusto, raffi- Ristorante “Ai Navigli” di Padova
natezza, gioco e sensualità? Tanti buoni piatti. A Padova,
ristorante “Ai Navigli”, dalla collaborazione di una nutri-
zionista e di uno chef sono nati i “Menu dedicati”. Dedicati con tanta fibra, abbondanti di antiossidanti, senza grassi:
a chi è stressato e vuol combattere il disagio; a chi vuol fantasie dell’orto; sformato di radicchio e mozzarella in
mangiare bene senza ingrassare; a chi vuole una pelle salsa di soia; tortino di farro all’inglese con filetto di bran-
serica e ben disposta all’abbronzatura; e a chi ha program- zino in scrigno di salgemma e grigliata di verdure (stra-or-
mato una serata d’amore e chiede rinforzi al cibo. Ma è di-na-rio); torta di pere e zenzero. Nel “Menu del sole”,
davvero possibile farsi del bene a tavola? Claudia Sbrenna, dedicato a chi tiene alla propria pelle, domina il beta caro-
medico chirurgo di Abano Terme specializzata in medicina tene di frutta e verdura gialla e le vitamine C ed E conte-
omeopatica, omotossicologia e nutrizione, Massimo Biale, nute in agrumi, frutta a guscio, acidi grassi essenziali
chef dei Navigli, ed Elena Bernardi, titolare del raffinato (Omega 3 e 6). Il percorso è questo: tartare di frutta, scam-
ristorante di Riviera Tiso, dicono di sì. pi sfumati al lime e cuori di palma; tortino di carnaroli allo
Sono quattro i menu studiati per rispondere a determinate zafferano con code di gamberi e fiori di zucca caramellati;
esigenze. Li rendono particolari le materie prime usate per tagliata al tonno alla mediterranea; panna cotta all’arancia.
confezionare i vari piatti. Che devono, sì, essere utili allo Ultimo menu, ma non per importanza, è il “Menu dell’Eros”.
scopo finale, ma anche di primissima scelta per rispondere Vi abbondano alimenti d’azione vasodilatatoria o che agi-
alle esigenze del palato. Ecco che i piatti “antistress” sono scono sull’asse endocrino. Piatti, insomma, che stimolano
fatti con ingredienti che alzano il livello di contentezza: la libido o afrodisiaci per le allusioni sessuali o che, per
contenenti tanto magnesio e L-triptofano aminoacido che storia o leggenda, si sono fatti la fama di alimenti-cupido:
stimola il buon umore. Ecco il menu: insalata di arance asparagi, cozze, ostriche… Naturalmente è un menu ricco
con salmone marinato e grissino al pistacchio; risotto al di spezie, molluschi, champagne e cioccolato: capesante
branzino in fior di ginestre; filetti di rana pescatrice ai al pepe verde su sablè alla paprika dolce; risotto, ostriche,
frutti di bosco e tortino di patate dolci; banana flambé. champagne e peperoncino; concassè di aragostella alla
Il “Menu light” è altrettanto godurioso, ma di basso conte- vaniglia su letto di rucola e frutto della passione; tortino
nuto calorico di cioccolato, peperoncino, zenzero e cannella. I vini,
Massimo Biale con una sua “creazione” (circa 900 infine. A parte lo champagne, d’obbligo con l’eros, anche
kcal): piatti gli altri menu si prestano a raffinati abbinamenti. E poi-
ché la cantina dei
Massimo Biale con la dottoressa Claudia Sbrenna
Navigli ha una carta
interessantissima,
fatevi consigliare
da Biale.
sponde dell’Adige. Enantio è il principale vitigno cresce nei terreni sabbiosi della valle, perché la com-
della Doc. E’ autoctono e sa di storia e cultura. ponente silicea a scaglie taglienti lo difende dal
Casetta è un vitigno su cui si sta scommettendo, sem- parassita. Pertanto, ancor’oggi, è possibile degustare
pre a autoctono e sempre a bacca nera. La Doc pro- un vino al 100% europeo, con un gusto, altrove ormai
duce anche Pinot Grigio. Enantio significa un nuovo scomparso. Il resto lo fa la sua rusticità che assicura
modo di fare viticoltura, risorsa conosciuta in questa resistenza anche ad altre fitopatie e alle avversità
valle fin dal I sec d.C. Oggi si propone in purezza, atmosferiche come i rigori del freddo, potendolo ven-
raccogliendo riconoscimenti dai palati più esperti. demmiare ad autunno inoltrato. L’altra varietà autoc-
Molti ceppi di Enantio, ormai ultracentenari, sono tona della Terradeiforti è Casetta. Una produzione di
sopravvissuti alla fillossera, devastante malattia della nicchia di un’uva scura e sapida, ma dolcissima, che
vite, che a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento eli- dà un vino di grande affinità col territorio, anch’esso
minò in pochi anni pressoché tutto il vigneto europeo: rustico e selvaggio; alla sapiente coltivazione in vigna
la ricostituzione di questo vitigno, tramite innesto su segue l’affinamento in cantina con opportuno invec-
piede americano (la fillossera aggredisce, infatti, solo chiamento in fusti di rovere per domarne il carattere
la vite europea), non ha interessato l’Enantio che prima di affrontare il giudizio dell’intenditore: esatta-
mente come si è abituati a fare con le altre varietà
“nobili”. Enantio e Casetta hanno personalità partico-
lari: un colore rosso rubino intenso e profondo che
rimane stabile anche dopo anni di invecchiamento; il
profumo ricorda quello dei frutti di bosco speziati,
Grappoli di Enantio talvolta l’incenso ed il tabacco. Aromi di torba e legno
fresco ne contraddistinguono il carattere rustico. In
gioventù, questi intensi vini rossi, appaiono spigolosi
per la presenza di tannini forti, ma con l’invecchia- condiviso da produttori viticoli, operatori dell’acco-
mento in rovere acquisiscono rotondità di gusto e tono glienza e della ristorazione, produttori del tipico e
suadente. Grazie alla pienezza del corpo e alla soste- amministrazioni. “Da frontiera a cerniera” è il titolo
nuta acidità, la serbevolezza è assicurata per molti dell’ambizioso progetto messo in atto da qualche
anni. E ove l’affinamento avviene in barrique o in anno dal Consorzio — ha affermato il presidente del
botte più grande, può piacere il delicato sentore di Consorzio Stefano Libera. — Se ne stanno raccoglien-
vaniglia e di cacao tanto apprezzato dal gusto interna- do i primi frutti: dal riconoscimento della Doc
zionale. Sono vini dal carattere speciale non riscon- Terradeiforti (prima si trattava di una sottozona della
trabile in altre tipologie: cioè veri autoctoni. Il Casetta più ampia doc Valdadige), alla creazione della Strada
è la scommessa di questo territorio: da vitigno “in via del Vino e dei Prodotti Tipici Terradeiforti, all’idea-
di estinzione” è passato in poco più di un decennio ad zione di manifestazioni dedicate al mondo vinicolo,
essere iscritto al Registro Nazionale delle Viti fino ad fino alla più tangibile realizzazione della pista cicla-
arrivare al riconoscimento della doc Terradeiforti, nel bile che unisce questi territori, divisi da confini
2006. Sta andando in bottiglia la prima annata a regionali, provinciali e comunali. Molti sono gli
denominazione, il 2007, e alte sono le aspettative, che obiettivi che il progetto si è posto, raggiungibili se
certamente non andranno deluse. continuerà il duro lavoro di collaborazione e confron-
“Terradeiforti è soprattutto un progetto territoriale to fin’ora impostato” ha concluso il presidente.
TERRADEIFORTI IN CIFRE
Il Consorzio riunisce 12 aziende vitivinicole impe-
gnate nella produzione di vini a denominazione di
origine controllata Terradeiforti: Enantio, Casetta e
Pinot Grigio. L’area comprende 700 viticoltori con
undici cantine e una cantina sociale, Superficie vita-
ta: 1250 ettari spalmati su un territorio lungo circa 25
km e largo mediamente 2,5. Produzione media:
187.500 q.li d’uva e 140.600 hl di vino.
Prosecco Superiore:
tutti i numeri
E’ il vino che in questi anni ha creato un vero e proprio
Amorim
ha sconfitto il “sapore di tappo”
Dimenticatevi il sapore di tappo. L’industria del sughero sughero sano. Successivamente il sughero è sottoposto a
ha segnato un passo importante nella ricerca della perfe- bollitura in un processo innovativo, il Convex – VCT, ad
zione sensoriale, segnando un punto decisivo nella sfida acqua circolante, continuamente filtrata e purificata per
alle chiusure alternative. Un risultato determinante, che eliminare le sostanze volativi.
avvalora ancor più la visione prevalentemente diffusa in Il sughero esce dalla bollitura con un livello di umidità re-
Italia: tappo in sughero = qualità di prodotto e che forni- sidua dimezzato rispetto al sistema tradizionale e basta-
sce (insieme alla questione ambientale) un importante no 72 ore, invece che 3 settimane, per l’asciugatura. Viene
motivo di riflessione anche ai mercati esteri. così evitato il rischio di formazione di muffe.
Artefice di questo fondamentale risultato è In seguito avviene la vaporizzazione delle
Amorim Cork, la più importante Azienda al plance in contenitori senza pressione a una
mondo nella produzione e distribuzione di temperatura compresa tra 105 e i 115 gradi
tappi in sughero, che fonda la sua crescita centigradi, secondo un sistema, introdot-
industriale su una logica di modernità e to dal 5 gennaio 2009, che ha permesso
innovazione con cospicui investimenti di ridurre il TCA da 2,46 a 1,45 ngr/litro
nella ricerca e sviluppo: ogni anno circa (validazione industriale).
6 milioni di euro a cui si sommano altri Il secondo step è quello della strategia
elevati contributi destinati a attrezzature curativa: è proprio nell’ambito della cura
manifatturiere e allo sviluppo di nuovi pro- che Amorim ha vinto la sfida, con la realiz-
dotti e processi. zazione del sistema ROSA (Rate of Optimal
È infatti grazie a un Reparto di Ricerca & Svi- Steam Application), un processo di rimozione in
luppo all’avanguardia, che Amorim Cork ha sconfitto un’ora del TCA da granuli, basato sul principio della
l’odore di tappo, quel difetto dovuto alla presenza nel su- distillazione a vapore controllata. Novità assoluta, intro-
ghero del TCA (Tricloroanisolo), servendosi di misure di dotta nel gennaio 2009, è il sistema ROSA Evolution, che
prevenzione e cura che partono dalla raccolta del sughero ha consentito, attraverso un processo di quattro ore, di
e arrivano al trattamento del singolo tappo. rimuovere il TCA anche dai tappi in sughero, riducendo
Il primo step è quello della strategia preventiva: la filiera dell’80% il livello della sostanza e spostando la soglia di
della qualità inizia con la gestione attenta delle plance, percezione al di sotto del livello di accettabilità interna
che vengono stagionate in piazzali di cemento o di asfal- Amorim.
to, provvisti di sistemi drenanti e mai a terra, in modo da Non manca un rigoroso sistema di controlli, 7 giorni alla
limitare il più possibile lo sviluppo dei microrganismi re- settimana, 24 ore al giorno, con oltre 14.000 analisi in ga-
sponsabili della formazione del TCA. scromatografia al mese, che garantisce che il TCA sia pra-
Le parti delle plance vicine alle radici, a maggior rischio ticamente azzerato e che si collochi ben al di sotto della
di contaminazione, sono poi tagliate e allontanate dal soglia di percezione umana.
Amorim Cork Italia S.p.A. Via C. Bianchi Z.I. Scomigo 31015 Conegliano (TV) Tel. 0438.394971 www.amorimcork.com E-mail: mail.acit@amorim.com