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I servizi di
acquedotto e
fognatura sono
gestiti dai Comuni,
dalle SpA o
dall’Azienda
speciale di Tione.
I modelli generali di gestione
In Trentino quattro tipi di soggetti gestiscono i
servizi idrici
SpA 100% pubbliche
(es. Azienda
Intercom. Rotaliana)
SpA miste pubbliche-
private (es. Dolomiti
Reti SpA)
i Comuni tramite
organizzazione e
risorse proprie
(gestioni dirette in
economia)
Azienda speciale di
Tione
I modelli generali di gestione
Esistono alcune forme di gestione diretta in
convenzione tra Comuni (per es. Acquedotto Centonia-
Val di Sole)
Esiste ancora in
Trentino un esempio
del modello Azienda
speciale, l'Azienda
Servizi Municipalizzati
di Tione.
L’individuazione dei soggetti gestori
Modalità di individuazione
per le SpA affidamento diretto
(senza gara) dei servizi in
concessione
per ASM Tione affidamento
diretto
ma
il 50% circa di queste
gestioni affida a terzi
parte dei servizi
le esternalizzazioni
riguardano soprattutto
analisi qualitative delle
acque e manutenzioni
Soggetti gestori e utenti serviti, usi civili, 2008
E una maggioranza di
proprietà pubblica non
sposta le finalità delle
SpA verso l’efficacia
sociale della gestione e
verso gli interessi degli
utenti, se non in modo
incidentale e temporaneo
Criticità delle privatizzazioni: amministratori locali deboli
Aumenti di capitale,
trasferimenti di quote azionarie
e collocamenti in Borsa possono
cambiare la struttura
proprietaria anche in funzione di
interessi estranei al territorio
Dunque né le forme di
vigilanza previste
dalle leggi né i
dividendi garantiscono
che la gestione di
queste SpA sia
veramente pubblica.
necessità di movimenti di
capitale (senza escludere
l’ingresso di capitali privati);
Neppure in trasferimenti straordinari di
Trentino le SpA risorse;
100% pubbliche coinvolgimento di fronte ad
ci rassicurano eventuali cattive gestioni.
Il carattere delle privatizzazioni nei servizi idrici del Trentino
L’esito finale sembra chiaro
anche in Trentino
AGS SpA
Dati di rete
Serbatoi: 9
Sorgenti: 8
Lunghezza rete 138 km
Pozzi per il pompaggio 3
Altre stazioni pompaggio 4
Le tariffe dei servizi idrici in
Provincia di Trento
La situazione tariffaria in Trentino
Costo medio
2001 62,9
Costo medio
2009 107,3
Incremento medio
2001-2009
70,5%
Provincia di Trento. Tariffe usi civili 2001-2009.
Medie pesate per residenti/Comuni e incremento %
Elaborazioni su dati “Servizi Pubblici di interesse economico”,
Per 80 m3/anno PAT, 2006 e su Delibere comunali tariffe
Costo medio
pesato 2001 69,91
Costo medio
pesato 2009 113,34
Incremento medio
pesato 2001-2009
62,13%
Legge n. 498/1992
i servizi pubblici locali possono
essere gestiti anche da SpA senza il
vincolo della proprietà pubblica
maggioritaria
Le ultime norme italiane sulla gestione dei servizi idrici.
Sintesi per forme di gestione
a società e imprese
totalmente private
anche se non
organizzate in SpA
Le ultime norme statali sulla gestione dei servizi idrici
Articolo 23 bis del DL n. 112/2008 come modificato dall’art. 15
del DL n. 135/2009 conv. con legge n. 166/2009
DISCIPLINA ORDINARIA
I SERVIZI PUBBLICI LOCALI SONO AFFIDATI A
imprese o società private individuate con gara pubblica
SpA a capitale misto pubblico-privato in cui il socio
privato sia individuato con gara pubblica, abbia compiti
operativi e una partecipazione non inferiore al 40%
in deroga, SpA 100% pubbliche partecipate dall’ente
locale ove sia impossibile ricorrere al mercato a causa di
situazioni eccezionali di carattere economico, sociale,
ambientale, geomorfologico (previo parere favorevole
dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato
sulla base di analisi di mercato e relazione istruttoria)
Le ultime norme italiane sulla gestione dei servizi idrici
Articolo 23 bis del DL n. 112/2008 come modificato dall’art. 15
del DL n. 135/2009 conv. con legge n. 166/2009
Contro una
parte dell’art.
23 bis si
rivolge il I°
quesito
referendario
ammesso
dalla Corte
Costituzionale
Referendum primavera 2011
Se vince il I°
referendum
si ferma il processo di
privatizzazione dei
servizi idrici
si applica il diritto UE
secondo cui non è
obbligatorio gestire i
servizi pubblici locali
ricorrendo al mercato
introducono il
principio della
remunerazione
automatica del
capitale
investito nel
settore dei
servizi idrici
civili
Referendum primavera 2011
Contro le
norme
precedenti si
rivolge il III°
quesito
referendario
ammesso
dalla Corte
Costituzionale
Referendum primavera 2011
Se vince il III°
referendum
il governo e
la gestione
dell’acqua
sono
sottratti alle
logiche del
mercato e
del profitto
Le regole sulle forme di
gestione dei servizi idrici
in Provincia di Trento
Anche in Provincia di Trento avanza la
privatizzazione dei servizi idrici
proseguita silenziosamente
con affidamenti sempre più
importanti alle Spa
Lo Statuto speciale
riconosce alla
Provincia la possibilità
di legiferare quasi
senza limiti su
“assunzione diretta di
servizi pubblici e loro
gestione a mezzo di
aziende speciali”
Le norme della Provincia di TN. La scelta verso il mercato
Ma nel 1993 la
Provincia di TN ha
deciso di introdurre nel
ciclo dell’acqua (e in
altri servizi pubblici
locali) molti elementi
di privatizzazione
pur non essendovi
obbligata,
sottoponendosi al
rischio di subire le
regole statali in
materia di concorrenza
Le norme della Provincia di TN. La legge Finanziaria 2011.
a) indirettamente si
definiscono i servizi
pubblici locali come
servizi di interesse
economico
ma in adeguamento alla
legislazione statale il
servizio idrico è
direttamente definito
come servizio di
interesse economico
Le norme della Provincia di TN. La legge Finanziaria 2011.
b) l’intervento si è
vantato di confermare le
gestioni in economia e
con aziende speciali (già
possibili secondo la
previgente LR n. 1/1993)
ma la legge finanziaria
2011 ha rango identico
alla LR n. 1/1993, quindi
per questo aspetto è stata
sostanzialmente inutile
ed è stata usata in modo
propagandistico
Le norme della Provincia di TN. La legge Finanziaria 2011.
c) nelle SpA a
capitale misto il
socio privato deve
detenere almeno il
40%
si elimina in
Trentino il vincolo
storico sulla
“influenza pubblica
locale dominante”
Le norme della Provincia di TN. La legge Finanziaria 2011.
e) anzi, si cominciano a
sottrarre fondi alle gestioni
in economia
Le norme della Provincia di TN sulle forme di gestione del SI
Art. 10 LP n. 6/2004 Art. 44 LR n. 1/1993
servizi pubblici ordinamento Comuni TN-AA
Attivato e modif. dalla LP Finanziaria 2011 Sostituito dalla LP Finanziaria 2011
Nell’ambito territoriale
della Comunità di Valle il
servizio idrico comunale
perderà autonomia.
Potrebbe in teoria essere
forzato a lasciare la
gestione in economia.
No diffidenza a priori.
Ma la Comunità di
Valle non dovrà
essere un varco per le
privatizzazioni
In Provincia di Trento
sempre più gli interventi sul
territorio prescindono dalla
tutela delle risorse idriche
L’esempio del
progetto “Nuova
ferrovia del
Brennero”
Interferenze con le risorse idriche sotterranee e
superficiali
da Progetto preliminare e Studio fattibilità 2009
Dati riassuntivi
Nei circa 80 km di tracciato in Trentino
120 situazioni di rischio per le risorse idriche
sotterranee
(danni da possibili a probabili/certi)
Le collettività verso
l’autogoverno sull’acqua