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I DOSSIER DE:

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Storie e retroscena di un partito che ha svenduto lanima al diavolo

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La Lega Nord vince grazie a populismo e xenofobia?


Domenica 20 Giugno 2010 La Lega Nord vince grazie a xenofobia e populismo, temi sociali che hanno forte presa sui leghisti. Chi vota Lega? E perch?

E la Lega dilaga alle regionali. In Veneto, Lombardia, Piemonte. Ma anche in Emilia Romagna. Cresce a dismisura, tanto da non potersi pi considerare soltanto un partito regionale. Si dice: ha vinto perch un partito radicato sul territorio, bisognerebbe prenderne spunto. Vero. Ma solo questo? Tentiamo di andare oltre, di capire il sostrato popolare su cui fa presa il partito del senatur Umberto Bossi. A tal proposito questepisodio, penso, sia molto eloquente: marted dopo le elezioni, pomeriggio, a bordo di un bus urbano nel centro di Verona. Autobus pressappoco pieno, una signora sulla cinquantina, in piedi, aggrappata ad una manopola, rompe il silenzio generale con un tono di voce che attira lattenzione della gente attorno a lei, mentre si lamenta con una ragazza bassettina di origine sudamericana, la quale viene accusata dalla suddetta signora di averle calpestato i piedi. Un gesto di stizza che pu capitare a chiunque; fino a quando la signora d della cafona alla ragazza, visibilmente in difficolt e imbarazzo (il suo italiano non le permetteva di capire, tanto meno di risponderle). Poi la signora allarga il discorso dicendo per fortuna che ha vinto la Lega adesso, cos ve ne tornate tutti a casa, cafoni!. E la signora continua il suo comizio nel silenzio generale tenendo sempre il tono di voce alto, affinch tutti sentano, e se la prende ancora con gli immigrati in generale dicendo che sono dei vittimisti, ma che ora le cose cambieranno. Checch se ne dica, dunque, la Lega un partito che fa leva su sentimento che, pur velato, ha un retrogusto razzista. E basta, daltronde, ricordare alcune perle di grandi uomini padano-celtici, personaggi di primordine della Lega Nord. Come ad esempio il Ministro Roberto Calderoli che il
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14 settembre 2007, partecip allo sciopero della pasta e propose di mangiare solo maiale per fare dispetto ai musulmani che praticavano il ramadan e inoltre di mettere a disposizione lui stesso e il suo maiale per una passeggiata a Bologna nel territorio destinato alla costruzione di una moschea proprio come aveva fatto a Lodi; e, a tal proposito, lo stesso Calderoli ricord quasi con le lacrime agli occhi: Il terreno dopo la passeggiata del mio maiale fu considerato infetto e pertanto non pi utilizzabile per la moschea!. Ma non finita qui: lanci anche la proposta di un vero e proprio Maiale Day con tanto di mostre e concorsi e mostre per i maiali da passeggiata pi belli, per evitare la costruzione di moschee. Gentilini che, oltre a ripromettere il suo impegno per eliminare i bambini degli zingari, una volta eletto sindaco di Treviso si impegn fortemente per la societ e allora disse: Dar subito disposizioni alla mia comandante dei vigili urbani affinch faccia pulizia etnica dei culattoni. Devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c nessuna possibilit per culattoni e simili. Mario Borghezio, condannato in via definitiva per incendio aggravato da finalit di discriminazione, per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte di Torino, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa: Pensate se i nostri nonne avrebbero raccontato che noi ci facciamo togliere i canti natalizi da una banda di cornuti islamici di merda, detto con il massimo rispetto per gli imam, con tutte queste palandrane del cazzo, che circolano liberamente, che organizzano terrorismo e attivit sovversive che nessuno controllava in questo paese di Pulcinella, con prefetti che guadagnavano dieci milioni al mese e non facevano un meritato cazzo. Ma non finita qui. Ancora pi incredibili e, diciamocelo, razzisti sono alcuni provvedimenti che sono stati attuati in alcuni comuni leghisti. Letizia Moratti ha chiesto al ministro Maroni un decreto legge per permettere di perquisire le case dei migranti. Anche senza mandato, per individuare i clandestini (a m di leggi razziali che creano ghetti e schiavi); ad Adro (Brescia), c una taglia di 500 euro che verr versata a ogni vigile che catturer un clandestino; a Voghera si deciso che non si ci pu sedere sulle panchine in pi di tre persone, per evitare assembramenti di stranieri; a Vicenza devi avere almeno 70 anni se vuoi sederti su una panchina, se no stai in piedi; a Sanremo, devi avere tra 0 e 12 anni oppure pi di sessanta. E si potrebbe continuare con lelenco di queste soluzioni per la sicurezza: ad esempio il White Christmas di Boccaglio, comune a sindacatura leghista, dove entro Natale 2008 si volevano stanare i migranti per cacciarli dal paese. E per sfuggire a questo clima razzista, spesso gli stranieri
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scappano verso sud. Dove trovano, ancora una volta, la ferocia italiana, fatta di mafia e sfruttamento. La Lega pu anche vincere, giusto che vinca se viene votata, come giusto che Bossi Renzo, in arte Trota, diventi consigliere se ha ottenuto i suoi bei voti. Per dobbiamo essere sinceri: la Lega vince perch s radicata sul territorio, ma anche perch ha creato un clima di paura per laltro, una forte xenofobia che, purtroppo, tuttora continua ad esercitare per catturare voti. In sintesi: la Lega vince anche perch un partito secessionista (e non lo dico io. Borghezio pu confermare: io ho ascoltato con piacere lurlo spontaneo di questa piazza quando il ministro Roberto Calderoli ha pronunciato quella parola che ci evoca tante battaglie, che ci evoca il futuro: secessione!). Dovrebbe, allora, far riflettere non tanto il fatto che vinca un partito radicato sul territorio, quanto il fatto che vinca un partito come la Lega che alimenta un clima di odio, paura e razzismo. **********

MARONI SAVIANO/ Ndrangheta, Lega e Nord Italia: mai cos uniti


Marted 16 Novembre 2010 Le polemiche di Bobo Maroni contro "Bobo" Saviano sono appena cominciate. Secondo il Ministro dell'Interno la ndrangheta non avrebbe mai messo piede al Nord Italia, figurarsi poi i rapporti con la Lega: quelli sarebbero invenzioni del "comunista" Saviano. Sar davvero cos? Nonostante Maroni abbia ricevuto i complimenti dello stesso Saviano per la lotta alla criminalit organizzata, cosa accade nel Nord del Paese?

Nove milioni di telespettatori l'altro ieri sera hanno assistito alla seconda puntata di Vieni via con me, il programma di Fazio e Saviano che sta riscuotendo un successo inimmaginabile (addirittura complimenti per i risultati
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sono arrivati anche da Piersilvio Berlusconi). Eppure lo sappiamo bene: lItalia un Paese particolare. Se riscuoti grande successo e lo fai non con lo stupido intrattenimento allitaliana , vieni attaccato, boicottato, censurato. Se arrivi a quota nove milioni e non lo fai spiattellando sesso in diretta con tette e culi a gog, ma arrivi ad un tale traguardo semplicemente parlando dellItalia reale, sei uno che lancia parole infamanti (Roberto Maroni), che rischia di apparire un pirla (Mario Borghezio), uno che sta in televisione per fare arringhe politiche e demagogiche senza alcun contraddittorio e senza alcun riscontro nella realt dei fatti (Davide Boni). Ci si chieder: mai possibile trattare un uomo (Saviano ha solo 31 anni) che vive sotto scorta da pi di cinque anni rinunciando in pratica alla sua stessa esistenza, in questo modo? In Italia s, possibile. E perch mai? E questo il punto: non si sa. O meglio, si sa, ma paradossale: ieri Saviano, parlando delle infiltrazioni ndranghetiste al Nord, non ha fatto altro che ricostruire una verit accertata non solo per vie giornalistiche, ma anche e soprattutto per vie giudiziarie. Dunque non ha fatto altro che raccontare una verit riconosciuta da tutti. E allora? Perch assistiamo al tutti contro Saviano? Semplicemente perch quello riferito da Saviano (la 'ndrangheta al Nord, come al Sud, cerca il potere della politica e al Nord interloquisce con la Lega. Che ha sempre detto che non vuole qui le manette o la repressione, ma non basta, perch sono i soldi legali che irrorano questo territorio, l che il fenomeno deve essere contrastato) assolutamente vero, certo, verificato. Ma scomodo. E allora il caro Ministro Maroni (e dietro di lui tutti gli altri) hanno preferito zittire il giornalista raccontando che non vero nulla, che la Lega non ha assolutamente rapporti con le mafie, che nel Nord non ci sono infiltrazioni. Si arrivati addirittura a dire che impossibile che al Nord ci siano infiltrazioni mafiose perch Maroni ha condotto una battaglia senza precedenti alle mafie. Come se Maroni rappresentasse tutto il Nord. Incredibile? Eppure Gianni Alemanno ha sostenuto proprio questa tesi affermando che la sua attivit la dimostrazione migliore che non c' nessun rapporto" con le organizzazioni mafiose. Insomma, si arriva a sostenere lassurdo pur di celare la realt dei fatti.

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Gi, perch di realt dei fatti bisogna parlare. Sappiamo da tempo, infatti, che la ndrangheta ha piantato le radici in Lombardia ad esempio. Sappiamo bene che un vero e proprio esercito criminale sta cercando di mettere le mani su Expo 2015. E questo quello che emerge dallinchiesta di alcuni mesi fa che port allarresto di 300 presunti affiliati alle famiglie storiche della criminalit calabrese (di questi 160 solo in Lombardia, anche se in questa regione, addirittura, secondo le indagini si pensa ne siano operativi 500). Una maxi operazione (ribattezzata Il Crimine) di come non se ne vedevano dagli anni 90, coordinata dalle Procure congiunte di Reggio Calabria e Milano. Complessivamente furono sequestrati beni per oltre 60 milioni di euro, insieme ad armi ed esplosivi. E chi fin in manette? Uomini di punta della ndrangheta, come Domenico Oppedisano, numero uno delle cosche calabresi, e, come detto, altri affiliati a famiglie storiche: i Commisso di Siderno, gli Acquino-Coluccio ed i Mazzaferro di Gioiosa Ionica, i Pesce-Bellocco di Rosarno, gli Alvaro di Sinopoli, i Longo di Polistena, gli Iamonte di Melito Porto Salvo. Cognomi che non tradiscono le origini del Sud, ma da anni impiantati nel Nord per condurre i loro affari malavitosi. E la politica cosa centra? Nel registro degli indagati, stando ad alcune indiscrezioni, sono stati iscritti numerosi amministratori leghisti, rei, secondo gli inquirenti, di aver concesso favori alle ndrine. Tra questi spicca Angelo Ciocca, uomo di punta della Lega Nord pavese, il quale avrebbe avuto rapporti diretti con Giuseppe Neri, boss della ndrangheta in Lombardia. Nella primavera del 2009 i due, infatti, sono stati filmati dai carabinieri mentre si incontravano per discutere dello scambio di voti per favorire un candidato gradito alle cosche. E chi sarebbe questo candidato? Un altro leghista: Francesco Rocco Del Prete, candidato alle comunali di Pavia nel 2009 (poi non eletto). E non finita qui. Si potrebbe pensare che lattivit mafiosa al Nord sia esclusivamente imprenditoriale. Certamente vero. Ma anche al Nord non manca la matrice puramente criminale. Anche qui, infatti, alcuni omicidi commessi sembrano essere di natura mafiosa. Nel 2008 a Legnano, roccaforte leghista, viene ucciso con un colpo di pistola Cataldo Aloiso, genero di Giuseppe Farao della cosca Farao-Marincola di Cir Marina, in Calabria. Un anno prima a Tagliuno, in provincia di Bergamo, a morire il collaboratore di giustizia Leone Signorelli, secondo molti il raffinatore di cocaina colombiana rivenduta poi alla ndrangheta. Ma un testimone lunico aveva visto laccaduto. Cinque mesi dopo, infatti, proprio Giuseppe Realini, artigiano del legno di Chiuduno, a pagarne le conseguenze. Ma, per carit, la ndrangheta non esiste. Come la camorra e la mafia. Fantascienza.
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MAFIE ITALIANE/ Abusivismo edilizio: casi eclatanti in Veneto e Lombardia


Gioved 09 Dicembre 2010 Se la prima parte dell'inchiesta riferiva provvedimenti del Governo Berlusconi, bocciati dalla relazione di controllo della Corte dei Conti, in cui emerge che il settore nel quale le attivit mafiose investono maggiormente labusivismo edilizio, in questa seconda parte gli scenari si allargano e invadono il Nord del Paese, Veneto e Lombardia in particolare, dove le mafie prosperano.

C da sorprendersi? Probabilmente se qualche esponente leghista legger questarticolo rimarr incredulo, ma, in realt, non c affatto da restare meravigliati: labusivismo edilizio , oramai, un fenomeno dilagante che sta colpendo tuttItalia. Dal Nord al Sud. Non solo, dunque, nelle classiche regioni malavitose di Campania, Sicilia e Calabria (per le quali, chiaramente, la percentuale di abusivismo rimane la pi alta). Ma anche in quelle regioni settentrionali nelle quali dominano incontrastati Pdl e Lega Nord. Alcuni esempi potranno essere molto chiarificatori.

LE TERRE DI ORIGINE: CAMPANIA, CALABRIA E SICILIA La regione in Italia nella quale abbiamo la pi alta percentuale di abusivismo edilizio la Sicilia. E gli ultimi episodi ne sono una conferma: soltanto il 2 dicembre linchiesta Redde rationem della Squadra Antimafia di Caltanissetta ha portato allarresto di 22 persone coinvolte in un sistema che da anni imponeva il pizzo in citt e gestiva alcune aziende tramite insospettabili prestanome. Durante l'operazione sono state sequestrate tre ditte edili: la Failla Calcestruzzi e la Graci
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Costruzioni, operanti a Caltanissetta, e la fabbrica di asfalti e bitumi Conbival. Un sistema abusivista contornato anche da estorsione mafiosa: nel corso delle indagini, infatti, sarebbero state raccolte prove schiaccianti su 22 imprenditori che, sottoposti ad estorsioni, pagavano e tacevano. A molti di loro venivano anche imposte forniture di mezzi e materiali in regime di monopolio, alle cui condizioni non potevano ribellarsi. Ma, pi in generale, in Sicilia attiva nelledilizia soprattutto la famiglia Lo Piccolo: dallacquisto dei terreni agli appalti pubblici e privati, allo smaltimento dei rifiuti, alle forniture, agli impianti. Secondo gli inquirenti, addirittura, i vertici di Cosa nostra arrivano ad imporre ad accreditati studi professionali di consegnare lelenco dei lavori pi importanti in corso di progettazione in modo da selezionare quelli da riservare allorganizzazione. Per quanto riguarda la Calabria, gi lanno scorso si diceva che questa regione tutta un ecomostro. E le statistiche rivelano la verit di quanto affermato: nella sola provincia di Cosenza sono stati rilevati 1156 abusi (il 22,19%), a Catanzaro 548 (il 10,52%), a Crotone 915 (il 17,56%), a Reggio Calabria 2093 (il 40,17%) e a Vibo Valentia 498 (il 9,56%). E si stabilito che, tra i casi individuati lanno scorso, 412 erano in aree per le quali il Piano d'Assetto Idrogeologico definisce gravi condizioni di rischio idraulico. Per quanto riguarda i vincoli ambientali, si riscontra che 54 casi individuati ricadono all'interno di Aree Marine Protette, 421 in SIC (Siti d'interesse comunitario, ndr) e 130 in ZPS (Zone a protezione speciale, ndr). Non meraviglia, allora, che soltanto alcuni mesi fa dieci edifici, per un valore di 15 milioni di euro, sono stati sequestrati nel Vibonese. Le inchieste hanno portato ad avvisi di garanzia per 23 persone tra pubblici amministratori e funzionari e a 12 cittadini stranieri che amministravano gli edifici stessi. Anche se molti sono convinti che dietro ci possa essere la longa manus delle ndrine. Per quanto riguarda la regione campana di certo le cose non vanno meglio. Secondo le ultime stime di Legambiente sono circa 60 mila le case abusive costruite negli ultimi 10 anni, con una media di 6 mila allanno. Cinquecento al mese. La Procura Generale conferma la gravit di questi dati, parlando di oltre 30 mila abitazioni abusive, concentrate soprattutto nellarea di Napoli e provincia. E molte di queste sono costruite sulle pendici del Vesuvio, altre lungo le direttrici individuate dalla Protezione Civile nei piani di evacuazione in caso di eruzione vulcanica. Si potrebbe citare, ad esempio, il caso dell'Ospedale del Mare costruito a 8 km dal centro eruttivo dal Vesuvio, attualmente nella cosiddetta zona gialla di pericolosit vulcanica. E la camorra? Basterebbe tener conto di questo: il boss della cupola camorristica, Michele Zagaria, stato definito dalla DDA di Napoli il re del cemento a livello nazionale. Oggi, tuttavia, sappiamo
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anche altro: secondo quanto appurato soltanto alcuni giorni fa, la famiglia dei Lo Russo, operante nei quartieri di Piscinola e Miano alla periferia nord di Napoli, non solo faceva affari nellabusivismo edilizio, ma, come se non bastasse, imponeva a chi intendesse realizzare una costruzione abusiva, il pagamento di una tangente in denaro e l'obbligo di rivolgersi a imprese edili amiche della cosca.

ABUSIVISMO EDILIZIO MAFIOSO AL NORD. DUE ESEMPI ECLATANTI: VENETO E LOMBARDIA Le infiltrazioni mafiose abusiviste nella regione in cui domina la Lega sono forti e risalgono addirittura gi al 1998, quando a Caorle venne arrestato Costantino Sarno, sospetto boss della camorra che aveva dato vita a una cellula camorristica attiva tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia. La commissione parlamentare antimafia allepoca parl di illegalit nellassunzione di manodopera e alcuni attentati a danno di cantieri o agenzie immobiliari ricollegabili allaggiudicazione di lavori edili. Nello stesso anno nel Bellunese alcuni pregiudicati pugliesi affiliati alla Sacra corona unita, al fine di assicurarsi il controllo su ditte facenti capo a cittadini pugliesi, imponevano lassunzione di operai che percepivano stipendi senza, di fatto, lavorare e che erano incaricati di riscuotere il provento delle estorsioni. Ma il Veneto stata anche la terra di affari per il potente clan (gi citato) dei Lo Piccolo: fu la stessa Procura di Palermo a scoprire che il famigerato clan aveva deciso di investire 8 milioni per accaparrarsi unarea immobiliare che doveva sorgere a pochi passi dal centro storico di Chioggia. Coincidenza casuale: dopo 30 anni il Comune aveva deciso di sbloccare il piano regolatore. E per quanto riguarda questanno? Ecco cosa si legge nella relazione 2009 della Direzione nazionale antimafia (Dna): si mantiene alto lo stato dallerta in funzione di possibili inquinamenti da parte di organizzazioni facenti capo a Cosa Nostra, ndrangheta e camorra, vuoi del tessuto finanziario attraverso immissione nello stesso di capitali di illecita provenienza, vuoi di quello economico imprenditoriale attraverso linserimento di ditte direttamente od indirettamente collegate a quelle organizzazioni nelle grandi opere in corso di svolgimento in quel territorio. Mentre nel rapporto della Direzione investigativa antimafia (Dia) del primo semestre 2010 si afferma che le condizioni di benessere presenti nella provincia trevigiana costituiscono un polo di attrattiva per le compagni criminali, che investono in attivit commerciali o propriet immobiliari i proventi illeciti. Insomma, forte abusivismo, forte presenza mafiosa.

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Anche in Lombardia, daltronde, le mafie hanno attecchito ed anche qui gli affari, oltre che con lo smercio dei rifiuti tossici, si fanno con ledilizia. Ne un esempio il comprovato interesse delle criminalit malavitose per lExpo. Ma labusivismo edilizio legato alle organizzazioni mafiose non solo Expo: il 25 febbraio 2010, ad esempio, partita uninchiesta che ha dimostrato che la giunta del sindaco Loris Cereda (sindaco di Buccinasco, paese a Sud di Milano) tra il 2008 e il 2009 ha affidato appalti per circa 40.000 euro a un'impresa edile legata alla cosca Barbaro-Papalia. Altri 15.000 euro di denaro pubblico sono finiti, invece, a un'impresa di catering legata alla societ di Alfredo Iorio, coinvolto anche in un'altra inchiesta che tocca la ndrangheta. Ma la zona lombarda e soprattutto milanese, stando a quanto rivelato da MilanoMafia, fa registrare la presenza di altri esponenti illustri. Tutti legati alledilizia. Sempre a Sud di Milano abbiamo la presenza della cosca Mui-Facchineri; a Nord, invece, lavorano i fratelli Mandalari, Nunzio e Vincenzo, i quali specializzati in edilizia, hanno il loro quartier generale nella zona di Bollate. A Monza, invece, ritroviamo i Moscato, costruttori con legami di parentale con il boss di Melito Porto Salvo, Natale Iamonte. E tra questi spicca il taycoon delledilizia, coinvolto, ma poi prosciolto, in un indagine di 'ndrangheta di met anni Novanta, Nicola Moscato. **********

CASO RUBY/ Le reazioni del popolo leghista: Bossi ci hai tradito


Venerd 21 Gennaio 2011 Bossi ci hai tradito sono le parole di Loredana. E forse non un caso che sia proprio una donna a squarciare il velo di omert di una Lega non pi padrona nemmeno del proprio destino. Bossi - il traditore del popolo padano - ha capito che questi scandali fanno male innanzitutto al suo partito, ne intaccano la credibilit, fiaccano un elettorato che non ne pu pi di essere spettatore pagante del teatrino berlusconiano.

Basta fare un giro sui blog e sui siti della Lega per capire che in Padania tira una brutta aria. Il partito che si ostina nel
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dichiarare assoluta fedelt al Premier sta perdendo il contatto con il suo elettorato, con quel popolo padano pronto a tutto o quasi in nome del federalismo e della Padania Libera. Voci fortissime si levano contro Berlusconi e, soprattutto, contro chi ne avalla la linea. La Lega che votavo proponeva la castrazione chimica per certe cose; Io ho le figlie minorenni e provo vergogna; con Berlusconi rischiamo di giocarci la faccia; Berlusconi si dimetta subito; Berlusconi sta rovinando anche la Lega Il popolo leghista non ha pi voglia di barattare il federalismo con certe porcherie e si scaglia contro il Premier, chiedendone la testa. La cosiddetta Padania Libera (da cosa, poi, difficile capirlo) vive lennesimo scandalo con disgusto e disprezzo, ma il dato che pi salta allocchio e che Bossi ha capito per tempo riguarda le conseguenze politiche di questa ribellione celtica Bossi ci hai tradito il succo del va pensiero leghista degli ultimi giorni. Bossi ci hai tradito perch come ricorda anche un serafico Grillo volevamo la secessione e ci propini questo federalismo risicato, bisognava combattere le mafie e invece ce le ritroviamo in casa, a braccetto con gli alleati che ci siamo scelti: DellUtri, Schifani, Cosentino, Berlusconi. Da cattolico mi sento indignato per limmoralit dei comportamenti del Premier. Non vi pi la convenienza per la Lega Nord a proseguire nel sostegno a Berlusconi, che da Giugno 2010 sostanzialmente non governa (e per fortuna che cerano i nostri ministri, altrimenti.) La parola chiave convenienza, anche perch come aggiunge Giorgio non si pu barattare un federalismo monco e pasticciato con il discredito internazionale e con i valori della dignit umana. Bossi non cos stupido come sembra. Il primo a pagare per il caso Ruby sar proprio lui, come certifica un sondaggio di Padania.org in cui viene superato - quanto a preferenze come leghista dellanno - persino da quella Trota del figlio. Tremonti, capoclassifica, pronto a fare le scarpe a entrambi, oltre che a Mr. B. E infatti da pi parti si invoca lattuale Ministro dellEconomia come salvatore della Patria, Padania compresa; Mauro si spinge oltre e chiede Maroni premier e Tremonti al Quirinale, tutto pur di togliersi il vecchio Pedofilo dalle scatole. Impresa ardua, questultima, perch indegnamente Berlusconi non si dimette, dimostrando di aver assimilato dai suoi compari siciliani anche la vigliaccheria.

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Decisamente duro il commento di Marco, ma in linea con una rabbia condivisa dalla stragrande maggioranza dei leghisti, che ne ha le tasche piene di Berlusconi, con il quale rischiamo di giocarci la faccia e perderla davanti alle nostre figlie e ai nostri figli. Il tema si fa delicato, la domanda delle cento pistole : Se fosse stato un clandestino a fare bunga bunga con una minorenne, cosa sarebbe accaduto? A parte il linciaggio fisico, si capisce. Lelettorato cattolico della Lega non per niente incline a queste tristi vicende e sapere che i leader del partito tacciono provoca un certo turbamento. Sentire i vertici dichiarare solo gossip, avanti col federalismo come risvegliarsi di colpo e trovare la moglie a letto con il peggiore dei nemici. Basta far finta di niente per avere in cambio il federalismo. Quale esempio diamo ai figli e alle figlie soprattutto. Non eravamo diversi da Roma? Smentitemi se dico che ci stiamo comportando esattamente come loro. Se la Padania deve nascere su escort, ruffiani ed inciuci non ci sto. Graziano va gi duro, mettendo in discussione le fondamenta stesse della Lega, ma lamarezza di Alex a segnare probabilmente una svolta nei rapporti, finora solidissimi, tra lelettorato padano e il partito: Igieniste nel listino, Trote nel Consiglio Regionale, cavolo non dovevamo fare la rivoluzione? Brutta cosa abituarsi al potere. Brutta cosa rendersi conto di aver buttato via 20 anni di sogni e ideali. W il professor miglio, l si arrestata la rivoluzione Perch chi ha gridato contro Roma Ladrona, chi sognava la secessione, un Nord libero da mafie e clientelismi, una politica diversa, lottava proprio per quellideale rivoluzionario che la Lega ha cavalcato abilmente e con notevole cinismo. Fino al risveglio, fino alla pericolosa questione che pone Giancarlo: Ma la lega ancora nel popolo o gi cotta e imbrigliata da lacci e lacciuoli invisibili ai suoi elettori? **********

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FEDERALISMO SCOLASTICO/ Docenti, via le graduatorie nazionali, arrivano gli albi regionali
Mercoled 12 Gennaio 2011 Divenuta legge la Riforma Gelmini, ecco una serie di decreti per il reclutamento dei docenti. Il Ministro ha sul tavolo diverse proposte, tra cui una in particolare che con grande probabilit potrebbe essere approvata, anche perch pare ha gi lappoggio di buona parte dellopposizione ed anche di alcuni sindacati. La proposta in questione prevede albi regionali e non pi le graduatorie su scala nazionale.

In pratica, secondo quanto si potuto appurare ci rivela una professoressa di un Liceo perugino ogni docente dovr scegliere una regione che sar suo domicilio professionale. E da l non potr pi muoversi per un minimo di cinque anni. E mettiamo ci siano questioni serie familiari per le quali necessario per un docente trasferirsi in unaltra regione? Questo, per il momento, non dato sapere. Mettiamola cos: penso che nella norma non ci si possa pi muovere. Ma voglio sperare che in caso di emergenze sia possibile. Voglio credere che non siamo arrivati ancora a questo punto. Ma come mai una misura di questo genere (incomprensibile nei fini)? Presto detto. Dietro la proposta ritroviamo la longa manus della Lega Nord. Sebbene ci si ammanti di meritocrazia e si insista sulla necessit di evitare certificazioni facili, il vero obiettivo quello della territorializzazione. Come sempre accade quando di mezzo c la Lega Nord, anche questa norma mira al mantenimento di unintegrit (razziale?) evitando le migrazioni da una regione allaltra. Dal Sud al Nord. E perch mai? Perch al Sud dicono - su alcuni titoli c la manica larga, come affermato da Marco Pittoni, senatore leghista che ha dato il nome al ddl. Ma c da sorprendersi? Assolutamente no. Luglio 2008. Umberto Bossi ad un congresso della Lega

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Nord a Padova: Dopo il federalismo bisogna passare anche alla riforma della scuola. Non possiamo pi lasciare martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Il problema della scuola molto sentito perch tocca tutte le famiglie. Dunque, nel profondo del cuore leghista lesigenza di staccarsi anche scolasticamente dal Sud. Perch arretrato? Non solo. Almeno stando alla dichiarazione (esilarante) rilasciata in quei giorni da Paola Goisis, capogruppo della Lega Nord in Commissione Cultura a Montecitorio: gli insegnanti meridionali quando vengono al Nord per insegnare, diventano pi severi, soprattutto con gli studenti settentrionali. Al Sud questo non possibile perch - ha detto testualmente la deputata del Carroccio - sono minacciati e temono la mafia e la ndrangheta, mentre al Nord non esistono rischi di questo tipo. No comment. La misura, dunque, se dovesse essere approvata, renderebbe molto pi problematico uno spostamento dei docenti da una regione allaltra e da Sud a Nord. Proprio come vuole la Lega Nord: niente professori dal Sud. Niente professori, ma chiaramente i soldi s. Ci mancherebbe. Infatti, mentre gi agli inizi di giugno le proteste - tra studenti, precari, ricercatori e docenti - cominciavano a montare per via dellallora ddl Gelmini; mentre a causa di spaventosi tagli, organici e materiali, le classi crescevano fino a contenere 35 alunni e gli insegnanti diminuivano drasticamente; mentre insomma la scuola italiana sprofondava in basso a causa di misure che tutto fanno meno che garantire qualit; mentre avveniva tutto questo ancora una volta la longa manus padana ha saputo approfittarne. Un piccolo decreto del Ministro Tremonti, infatti, il 9 giugno scorso ha decretato nel silenzio generale degli organi di stampa una lista di enti beneficiari di piccoli (o grandi) finanziamenti. E indovinate cosa troviamo in questo elenco? La Scuola Bosina di Varese. Meglio conosciuta come Libera Scuola dei Popoli Padani. Ma cos? Un po di storia. Questassociazione stata fondata nel 1998 dalla signora Manuela Marrone, maestra di scuola elementare di lunga esperienza, si legge nel sito, ma soprattutto moglie di Umberto Bossi. Nella cooperativa, che a fondamento della scuola stessa, non compare soltanto la dolce met del senatur, ma anche Dario Galli, Presidente della scuola, il quale, oltre ad occuparsi di pedagogia padana (?) stato anche senatore della Lega. Ebbene,la Scuola Bosina, come detto, tra quegli edifici beneficiari di contributi: 800mila euro per due anni, 2009 e 2010, rubricato alla voce ampliamento e ristrutturazione. Il provvedimento
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della commissione bilancio si legge in un articolo di Paolo Bracalini e Gian Marco Chiocci, tra i pochi che affrontarono la questione - ha anche un nome pi popolare, legge mancia, perch in quel modo senatori e deputati assegnano contributi e fondi a enti o amministrazioni che hanno particolarmente a cuore (per circa 200milioni di euro tra Senato e Camera), ovviamente anche a fini elettorali. Ma non questo il caso della Scuola Bosina. Ecco cosa sul sito della Lega Nord: La Scuola Bosina si propone come obiettivo quello di coniugare linsegnamento previsto dagli organismi competenti con le esigenze del tessuto sociale locale, di formare futuri cittadini integrati nella realt storica, culturale, economica e industriale che li circonda, pronti a confrontarsi con altri modelli sociali. Come detto anche prima riguardo il ddl Pittoni, il fine quello del territorialismo. Una sorta di federalismo scolastico. Dunque, mentre la scuola pubblica soffriva, i soldi sono stati destinati a istituzioni di questo genere. E intanto Umberto Bossi pu continuare ad affermare che: la scuola deve alzare la propria qualit abbassata dalle scuole del Sud. **********

Federalismo fiscale e Riforma Gelmini: B. nella morsa della Lega


Mercoled 26 Gennaio 2011 Mentre lattenzione mediatica era tutta puntata sulle notti brave ad Arcore e sul lettone di Silvio Berlusconi, i lavori parlamentari sono andati avanti. Anzi, i due aspetti non possono essere intesi se non legati nel profondo. E allora chiediamoci: come sta influendo la vicenda-Ruby nella politica italiana? Quali sono stati i suoi effetti?

Caso Ruby. In queste ultime due settimane la vicenda oramai arcinota checch ne dicano i Berluscones ha
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monopolizzato le cronache politiche, nazionali e non. Giustamente, per carit, visti i retroscena e i reati penali imputati agli indagati protagonisti dello scandalo (dalla concussione, alla prostituzione minorile, fino al favoreggiamento della prostituzione). Ma, mentre lattenzione mediatica era tutta puntata sulle notti brave ad Arcore e sul lettone di Silvio Berlusconi, i lavori parlamentari sono andati avanti. Anzi, i due aspetti non possono essere intesi se non legati nel profondo. E allora chiediamoci: come sta influendo la vicenda-Ruby nella politica italiana? Quali sono stati i suoi effetti? Ad uno sguardo superficiale sembrerebbe che la vita governativa italiana, a parte le rituali critiche del momento alzate dallopposizione, stia continuando come sempre. Eppure non cos: il Governo potrebbe trovarsi in una situazione di profondit instabilit. Lago della bilancia? Come sempre ed ora pi che mai - la Lega Nord.

FEDERALISMO MUNICIPALE. IL TESTO DECISIVO PER LE SORTI DEL GOVERNO Iniziamo dalla questione che pi delle altre sta tenendo banco in queste ore in Parlamento. Il federalismo fiscale. Il testo pronto e sembrava che dovesse andare in porto con estrema facilit, eppure proprio due giorni fa il parere contrario dellAnci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha bloccato i lavori. Tutto rimandato al tre febbraio, come dichiarato da Enrico La Loggia, Presidente della Commissione Parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale. In quel giorno ci saranno le dichiarazioni di voto e il voto finale. Ma la questione resta profondamente ingarbugliata, anche perch pare che, oltre alle opposizioni, anche il Terzo Polo ritenga che il testo sia stato concepito in fretta e furia, tant che Futuro e Libert gi quattro giorni fa aveva chiesto una proroga di sei mesidecreti attuativi proprio del Federalismo fiscale. per il varo dei Tempo in pi che, invece, non contenuto nel testo. Proprio per questo Fli, Udc e Api hanno assicurato che, se il testo dovesse rimanere cos com stato concepito, non voter s. E la questione preoccupa e non poco Silvio Berlusconi. Se, infatti, da una parte pressato dalla magistratura e dalla vicenda Ruby, dallaltra potrebbe cadere lappoggio incondizionato della Lega, appunto se il federalismo dovesse arenarsi. Scenario che non affatto da escludere: la terza volta, infatti, che il Governo presenta un decreto sul fisco municipale. Quanto accaduto le prime due volte, potrebbe ripetersi anche in questoccasione. Sono infatti diversi i punti contestati dallAnci. Essenzialmente i rilievi riguardano soprattutto i tempi e i valori, tali da non consentire una effettiva valutazione degli effetti che le nuove norme potranno provocare sui territori. Stessa posizione delle opposizioni, dunque.

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E allora come giustificare questa agire di fretta dellesecutivo? Come detto anche prima, la stessa sua fragilit che spinge innanzitutto la Lega a fare pressioni su Silvio Berlusconi affinch si giunga ad attuare quanto promesso allelettorato padano. Se saltasse il federalismo la strada verso le elezioni sarebbe spianata, non soltanto per un problema di coerenza della Lega, ma anche perch non credibile che il Carroccio sia disposto a pagare dazio senza colpo ferire. E cos la palla torna nuovamente allopposizione: lascer passare il provvedimento sebbene le evidenti lacune o resister rendendo, in questo modo, la vita impossibile al Governo? In pi e pi occasioni, daltronde, Umberto Bossi ha mostrato di non digerire quanto sta venendo alla luce da intercettazioni e testimonianze (si riposi, ci pensiamo noi); e nemmeno ha fatto mistero di non disdegnare elezioni anticipate. Proprio per questo pare che Umberto Bossi si cominci a guardare attorno e, se fino a poco tempo fa riteneva che Fini presidente della Camera un problema perch invidioso e rancoroso per le nostre ripetute vittorie, ora pare che non disdegni il dialogo preventivo con Futuro e Libert; e il partito di Fini, stando a quanto rivelato da Il Fatto Quotidiano, potrebbe rilanciare: votiamo subito il federalismo e un minuto dopo noi siamo pronti a far cadere Berlusconi e dare il via alle manovre per un governo a guida Tremonti. Il Pdl si subito prevenuto ponendo per oggi alle 16 il voto di fiducia su Sandro Bondi: la Lega sar obbligata a votarla proprio perch colta in contrattempo. Ma, comunque vada con il Ministro della Cultura, la questione rimane rovente. La partita politica, in pratica, potrebbe giocarsi definitivamente proprio sul federalismo.

LA GELMINI E I SETTE MEMBRI DELLANVUR. SI CONTINUA CON UNA LINEA LEGHISTA? Unaltra notizia che passata assolutamente in silenzio e che, tuttavia, rivela come il Governo sia fortemente condizionato dalla Lega Nord, riguarda ancora una volta la Riforma Gelmini. Alcuni giorni fa Infiltrato.it aveva analizzato un ddl sul quale sta lavorando il Ministro, un ddl talmente discriminatorio che avevamo ribattezzato federalismo scolastico (non pi albi nazionali, ma solo regionali, con limpossibilit in pratica, per i docenti, di spostarsi da regione a regione). Ma non finita qui. Proprio in questi giorni sono arrivate, direttamente dal Consiglio dei Ministri, le nomine dei membri dellAnvur, lorgano che dovr valutare il sistema universitario e la ricerca. Chi mai sar stato nominato? Sette professori universitari: una sociologa (Luisa Ribolzi), un genetista (Novelli), un fisico (Stefano Fantoni), un veterinario (Massimo Castagnaro), un ingegnere (Sergio Benedetto) e due economisti (Fiorella Kostoris e Andrea Bonaccorsi). Due
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particolarit. La prima salta agli occhi: nessun umanista o letterato. Nessun professore di facolt umanistiche le quali, in questo modo, saranno tagliate fuori. La seconda, invece, ancora pi clamorosa: tutti questi professori appartengono a Universit del Nord o del Centro. In pratica nellAnvur non ci sar nessun professore di Atenei meridionali, nessun rappresentante delle facolt collocate a Sud di Roma. N la questione devessere ritenuta secondaria nel quadro della Riforma. LAnvur, infatti, giudica gli atenei non per gusto di giudizio. Il ruolo di questagenzia fondamentale: dalle valutazioni, infatti, discendono i finanziamenti che premiano i risultati migliori. Il rischio, a questo punto, tangibile: si potrebbe profilare una situazione per la quale gli atenei del Nord risultino profondamente pi avvantaggiati sugli altri. La domanda, a questo punto, ovvia: chi ha nominato i sette membri? E soprattutto: quali sono stati i criteri di selezione? Verrebbe da pensare esclusivamente a criteri territoriali. **********

LEGA NORD/ Storie e retroscena di un partito che ha svenduto lanima al diavolo


Mercoled 09 Febbraio 2011 Bossi diventato un traditore, Maroni il salvatore di una patria quella padana che sta colando a picco sotto le nefandezze berlusconiane. Pur di ottenere lagognato federalismo, scendono a patto con mafiosi, lestofanti e faccendieri loschi. Nonostante la base del partito sia in rivolta, i vertici stringono accordi e vendono lanima al diavolo. Vediamo come, analizzando storie e retroscena di chi una volta ce laveva duro e ora se la fa con il vecchio flaccido.

La Lega Nord. A detta di molti il partito oggi che pi di ogni altro influenza lagenda politica italiana. Proprio due sere fa con una cena ad Arcore lennesima Bossi e Berlusconi hanno
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tracciato la nuova road map dellesecutivo: federalismo in cambio di una nuova (vecchia) legge ad personam per il premier. Stiamo parlando del processo breve, rispolverato per loccasione, visti gli impegni giudiziari che attenderanno da qui a poco il Presidente del Consiglio . Ma lago della bilancia , appunto, il federalismo: se la maggioranza non riuscir nel suo quarto tentativo dopo i tre falliti in questa legislatura ad approvare tale misura, lappoggio a Berlusconi cadr e molto probabilmente lunica strada praticabile allora sar quella delle elezioni anticipate. La Lega, dunque, il partito che pu decidere, nel bene e nel male, le sorti di questo Governo. Ma cos la Lega Nord? Quali i suoi obiettivi reali? Chi i suoi protagonisti? Quali i nuovi scenari? Cerchiamo di darci alcune risposte che, probabilmente, ci permetteranno di giudicare meglio e con maggiore obiettivit loperato di questi politici e gli obiettivi reali che molti di loro si prefissano. **********

LEGA NORD/ Padania libera lo slogan. Ma a Roma ladrona che svernano Bossi & Co
Mercoled 09 Febbraio 2011 La secessione, la Padania libera, le balle spaziali che la Lega propina ai suoi elettori cozzano contro un dato di fatto: il partito sverna in quella stessa Roma ladrona vista come il fumo negli occhi dalle camicie verdi. Tutto ebbe inizio da quella volta che Bossi, in riva al Po, accecato dal Sole delle Alpi, pronunzi le famose ultime parole.

Il Movimento politico denominato Lega Nord per lIndipendenza della Padania, costituito da Associazioni Politiche, ha per finalit il conseguimento dellindipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana. Questo si
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legge nellarticolo 1 dello Statuto della Lega Nord per lindipendenza della Padania. Non c, dunque, bisogno di altre parole per comprendere adeguatamente quale sia il fine, lobiettivo ultimo della Lega Nord: lindipendenza dallItalia. Come definire, allora, un partito del genere? Secessionista. Punto. Basti ricordare un piccolo particolare: fu proprio Umberto Bossi ad annunciare il15 settembre 1996 di voler perseguire il progetto della secessione delle regioni dellItalia settentrionale (indipendenza della Padania): organizz una manifestazione lungo il fiume Po arrivando a Venezia e qui, dopo aver ammainato la bandiera tricolore italiana, fece issare quella col Sole delle Alpi verde in campo bianco, e proclam provocatoriamente lindipendenza della Repubblica Federale della Padania leggendo una dichiarazione che affermava Noi Popoli della Padania, solennemente proclamiamo: la Padania una Repubblica federale, indipendente e sovrana. Fu sempre, poi, Bossi a venir condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in pi occasioni offesa usando, nella prima occasione la frase Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo, nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, Il tricolore lo metta al cesso, signora, nonch di aver chiosato Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore. Daltronde sappiamo bene che senatr & co. non hanno mai professato amore per Roma e per il Sud tutto. Soltanto qualche mese fa Bossi, parlando a Lazzate della possibilit di spostare il Gran Premio della Formula Uno da Monza a Roma, afferm: I romani se lo possono dimenticare, Monza non si tocca e a Roma possono correre con le bighe. Ma non finita qui. Il Senatur - ci mancherebbe - si spinse oltre: Basta con Senatus Populusque Romanus, il Senato e il popolo romano, io dico sono porci questi romani. Il tutto condito dagli applausi degli infervorati leghisti presenti. Non c mai stato amore per Roma, dunque. Oggi sentiamo Bossi affermare Sono porci questi romani. Ma quante volte, ancora, abbiamo sentito ripetere come una litania lo slogan che fa breccia nei cuori leghisti: Roma ladrona. Indimenticabile (purtroppo), a tal proposito, fu unintervista del 19 settembre 2003 durante la quale il senatr svel che la capitale Milano, il governo dovrebbe stare al Nord, a Milano, e il Parlamento fra Venezia e Torino e questo perch Roma capitale non altro che la continuazione di uno degli errori principali fatti dai Savoia e da Garibaldi. In un altro comizio (6 Aprile 2009 a Verbania) Bossi non accanton lidea di passare alle maniere

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forti: Queste elezioni potrebbero finire con la necessit di imbracciare i fucili e di andare a prendere queste carogne, la canaglia centralista romana [] canaglia romana!! Canaglia romana centralista, attenta! La Padania, i lombardi, decine di milioni di lombardi, di veneti, sono pronti a battersi per la loro libert contro la merda che voi rappresentate!!!. Interessante anche il commento di Maroni: Qualcosa da dire sui fucili? E allora porteremo i cannoni. Ma non finita qui. Come dimenticare le indicibili prese di posizione contro linno di Mameli. Lultima iniziativa a tal proposito stata avanzata qualche mese fa dal sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo: Da adesso in poi le cerimonie si faranno senza inni. Ma, come molti ricorderanno, non nemmeno la prima volta che questo accade. Potremmo ricordare il caso di Curno, in provincia di Bergamo, dove la Lega Nord tent di bloccare una mozione che chiedeva di affiggere nelle scuole dItalia linno suddetto con la seguente motivazione: LItalia non esiste, solo sulla carta. Ancora pi celebre lepisodio dellinaugurazione di una scuola di Vedelago, per la quale si suon, alla presenza di Zaia con la mano sul petto, il Va pensiero al posto dellInno. Ma di episodi alquanto grotteschi ce ne sono a centinaia: esami in dialetto per vigili, documenti ufficiali redatti in dialetto, il federalismo meteorologico proposto dallo stesso Zaia. E poi le scuole, a iniziare dal celebre caso di Adro. O come la Scuola Bosina di Varese che ha ricevuto dal governo centrale (quella stessa Roma Ladrona di cui parlano i leghisti) 800mila euro per due anni. Meglio conosciuta come Libera Scuola dei Popoli Padani, questassociazione stata fondata nel 1998 dalla signora Manuela Marrone, maestra di scuola elementare di lunga esperienza, si legge nel sito, ma soprattutto moglie di Umberto Bossi. Nella cooperativa, che a fondamento della scuola stessa, non compare soltanto la dolce met del senatur, ma anche Dario Galli, Presidente della scuola, il quale, oltre ad occuparsi di pedagogia padana (?) stato anche senatore della Lega. Insomma, si disdegna la gente meridionale, ma non i loro soldi, non i finanziamenti che vengono da Roma Ladrona, destinati a imprese, banche, scuole. **********

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LEGA NORD/ Meridionali, stranieri e omosessuali: fuori dai coglioni! Siam leghisti, siam razzisti
Mercoled 09 Febbraio 2011 "La civilt gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni." E noi vogliamo far decidere il futuro nostro, del Paese e dei nostri figli a chi fino a cinque anni fa era nella giungla a parlare con Tarzan e Cita? "Terroni di merda!". Calderoli, Borghezio e simili raccontano, a furor di popolo, ci che il leghista medio vorrebbe sentirsi dire...

Infatti molte dichiarazioni e provocazioni di esponenti (molto spesso di punta) della Lega rivelano tratti xenofobi ed anche omofobi. Basti ricordare alcuni episodi emblematici. Ad iniziare, ad esempio, da Roberto Calderoli, Ministro della Repubblica Italiana. Anni fa il Ministro leghista il 14 settembre 2007 partecip allo sciopero della pasta e propose di mangiare solo maiale per indispettire i musulmani che praticavano il ramadan e inoltre di mettere a disposizione lui stesso e il suo maiale per una passeggiata a Bologna nel territorio destinato alla costruzione di una moschea proprio come aveva fatto a Lodi, e, a tal proposito, ricord: Il terreno dopo la passeggiatta del mio maiale fu considerato infetto e pertanto non pi utilizzabile per la moschea!. Ma non finita qui: lanci anche la proposta di un vero e proprio Maiale Day con tanto di mostre e concorsi e mostre per i maiali da passeggiata pi belli, per evitare la costruzione di moschee. Ma daltronde il suo odio (perch di odio si tratta) verso il diverso si manifest gi un anno prima: il 18 settembre 2006, durante un comizio, chiese ad una platea esalatata: E noi vogliamo far decidere il futuro nostro, del Paese e dei nostri figli a chi fino a cinque anni fa era nella giungla a parlare con Tarzan e Cita?
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Ma Calderoli si distinto anche per le esternazioni contro i gay: La civilt gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni. Ed ancora, quando incombeva la minaccia dei Di.Co.: Se non si fosse ancora capito essere culattoni un peccato capitale e chi vota una legge a favore dei Di.Co. finir nelle fiamme del pi profondo dellInferno. Cambiamo politico, ma il registro non cambia. Mario Borghezio non solo con parole, ma anche con azioni ha dimostrato il suo essere razzista: leuroparlamentare, infatti, un pregiudicato, essendo stato condannato in via definitiva per incendio aggravato da finalit di discriminazione, per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte di Torino, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa. Ma anche con dichiarazioni ha palesato la sua indole da ventennio: Pensate se i nostri nonni avrebbero raccontato che noi ci facciamo togliere i canti natalizi da una banda di cornuti islamici di merda, detto con il massimo rispetto per gli imam, con tutte queste palandrane del cazzo, che circolano liberamente, che organizzano terrorismo e attivit sovversive che nessuno controllava in questo paese di Pulcinella, con prefetti che guadagnavano dieci milioni al mese e non facevano un meritato cazzo. E ancora. Gli enti locali non continuino a finanziare una manifestazione alla quale in maggioranza partecipano atleti africani o comunque extracomunitari in mutande. Questo si domand Pietro Giovannoni, leghista e presidente del Consiglio comunale di Vigonza, in merito alla maratona che si organizza ogni anno a Padova: a che serve fare una maratona si chiese se poi tutti gli anni la vincono extracomunitari e in particolar modo Africani? Negli ultimi anni, infatti, il predominio del continente nero nella competizione non stata digerito di buon grado dal Carroccio. Lultima manifestazione (25 aprile 2010), ad esempio, ha visto salire sul podio pi alto, tra gli uomini, Gilbert Chepkwoni, mentre tra le donne si imposta Rael Kiyara. Entrambi keniani. Ed allora ecco lassurda proposta del leghista: niente pi finanziamenti se poi a vincere sono africani o comunque extracomunitari in mutande. E evidente: la proposta alquanto assurda. Ma, anche qui, nulla di cui sorprendersi. Pietro Giovannoni, uno degli uomini di punta della Lega Nord veneta, non nuovo a queste dichiarazioni e provocazioni. Tempo fa, ad esempio, dichiar che I gay sono culattoni; in occasione della discussione della mozione contro lomofobia, invece, parl ancora una volta di culattoni e lesbiche. Giustificandosi poi per luso del termine ingiurioso con il fatto che in Veneto si dice cos.
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indubbio, allora, che la Lega abbia avuto un ruolo determinante nel rendere lItalia un Paese razzista. Checch se ne dica, infatti, oggi noi viviamo in un Paese dai tratti fortemente razzisti. E non siamo noi a dirlo. Un vasto rapporto (2009) dellAgenzia dei Diritti Fondamentali dellUE dimostra che il razzismo e la discriminazione sono il pane quotidiano dei Paesi membri dellUnione Europea, ma le vittime molto spesso nemmeno sporgono denuncia, per paura o perch non credono di poter essere aiutate dalle autorit. Lo studio, realizzato nei 27 paesi della UE, si basa su 23500 interviste a persone appartenenti a minoranze etniche e ad immigrati. E indovinate chi troviamo in testa a questa speciale classifica? Proprio la nostra bella e cara Italia: ben il 94% degli intervistati dice di essere stato vittima di discriminazioni. **********

LEGA NORD/ Il populismo padano leghistizza anche il Sud


Mercoled 09 Febbraio 2011 Stanno nascendo, infatti, centinaia e centinaia di sedi della Lega Nord anche al Sud: nel Lazio, nelle Marche, in Umbria e addirittura in Sardegna, Puglia, Abruzzo, Campania, Molise, fino in Calabria. Addirittura in Molise e Basilicata hanno rispolverato il manifesto con la gallina dalle uova doro e una donna grassa (che rappresenterebbe Roma ladrona) che si ruba le uova, con laggiunta di uno Sveglia lucano! e Sveglia molisano!.

Una domanda, per, a questo punto diventa inevitabile: cos la Padania? A cosa corrisponde? Sembrerebbe scontata la risposta, ma probabilmente non lo per gli stessi leghisti. Stanno nascendo, infatti, centinaia e centinaia di sedi della Lega Nord anche al Sud: nel Lazio, nelle

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Marche, in Umbria e addirittura in Sardegna, Puglia, Abruzzo, Campania, Molise, fino in Calabria. E alcuni dati possono farci capire ancora di pi lassurdit di quanto sta succedendo: la Lega Nord Sardegna (anzi, Sardinia come la chiamano loro) ha 3mila iscritti, due assessori (a Tortol, provincia dellOgliastra) e quattro consiglieri comunali, e alle ultime provinciali ha preso l1,4 per cento; in Abruzzo il partito di Bossi si attesta al 3 per cento; in Umbria e Marche al 5 -6 per cento. Addirittura in Molise e Basilicata hanno rispolverato il manifesto con la gallina dalle uova doro e una donna grassa (che rappresenterebbe Roma ladrona) che si ruba le uova, con laggiunta di uno Sveglia lucano! e Sveglia molisano!. E poi c la Campania. Anche qui la Lega Nord acquista sempre pi adepti. Il coordinatore del movimento campano Gianluca Buonanno che, nellintenzione di voler promuovere incontri elettorali in alcuni paesi della provincia di Napoli come Casal di Principe e Castellammare di Stabia, ha avanzato anche un proposta: Chieder a Saviano di venire da noi. Chiss cosa pensa di questa proposta Roberto Castelli che soltanto pochi giorni fa ha affermato che Saviano accecato e reso sordo dal suo inopinato successo e dai soldi che gli sono arrivati in giovane et. Ma le contraddizioni non sono finite qui. Tuttaltro. Il movimento non affatto contro il Meridione, va ripetendo in litania Giovanni Fava, coordinatore del Carroccio per tutto il CentroSud. Ma sar vero? Ecco un breve reportage degli attestati di affetto dei rappresentanti leghisti nei confronti dei meridionali. Per quanto riguarda Napoli, ad esempio, ci pensa Mario Borghezio che avanza una proposta molto eloquente: Vogliono mettere il becco persino nei rifiuti di Napoli. E pur vero che una soluzione ci sarebbe: basterebbe regalare la Campania e il Sud alla Corona di Spagna, erano gi il Regno delle Due Sicilie, se la tengano pure!. E, ancora, abbiamo Gentilini: Io voglio la rivoluzione contro chi dice che devo mangiarmi la spazzatura di Napoli. Io la prendo e la macino e poi se la devono mangiare loro; e come non citare gli osceni cori di Matteo Salvini che, a Pontida, intonava slogan da stadio come Senti che puzza, scappano i cani, stanno arrivando i meridionali, brutti terroni terremotati che con il sapone non si sono mai lavati. E poi ci sono tutte quelle proposte che sono state avanzate da leghisti che mal sopportano la presenza del meridionale. Potremmo parlare dellassurda vicenda di Lampedusa: il vicesindaco Angela Maraventano (ora senatrice), lampedusana doc, ma leghista convinta, si fece promotrice della secessione dalla provincia di Agrigento e lannessione di Lampedusa alla provincia di

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Bergamo. Insomma, terroni no. Ma, molto (troppo) spesso fessi s. **********

LEGA NORD/ I giudici li educhiamo noi. Ecco la Scuola di Magistratura Padana


Mercoled 09 Febbraio 2011 I magistrati oggi si fanno i cazzi loro e noi i cazzi nostri, mentre un tempo avevamo un certo feeling, per questo adesso i giudici li educhiamo noi. Questo diceva Umberto Bossi qualche in piena estate a Calalzo. Qualcuno, probabilmente, ha pensato che fosse unaltra delle tante provocazioni leghiste. E invece no, tutto vero. E nata a Bergamo la prima Scuola Superiore di Magistratura padana.

E ne sono previste ben tre, pronte a sfornare magistrati padani per gente padana, per i distretti di Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle dAosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Insomma, in attesa del federalismo tanto auspicato, si comincia con una sorta di federalismo giudiziario. Ed molto curiosa anche laffermazione di Calderoli che, si suppone, avrebbe dovuto rasserenare gli animi: non si tratta di una scuola leghista, bens di una scuola padana per avere magistrati padani in Padania. Ecco, cosa cambia? Chi parlerebbe di una scuola solo ed esclusivamente padana per magistrati solo ed esclusivamente padani in Padania? Certamente un leghista. E dunque?
(foto tratta da Eco Di Bergamo)

Ma c di pi. Per quanto assurda sia questa proposta, sarebbe per lo meno concepibile se fosse stato un partito immune da guai giudiziari ad avanzarla. Con quale diritto un prescritto, un indagato o addirittura un condannato potrebbe parlare dellistituzione di una Scuola Nazionale di
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Magistratura padana? Ed proprio qui che viene il bello: la Lega Nord di certo non immune da condannati, indagati e prescritti. Di Umberto Bossi abbiamo gi parlato, ma ricordiamo quanto detto. Il senatr stato condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per 200 milioni di finanziamento illecito dalla maxitangente Enimont; stato in seguito condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla pubblicamente offesa in pi occasioni. Il 26 luglio 1997 afferm: Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo; il 14 settembre dello stesso anno, invece, ad una signora che aveva esposto il tricolore alla finestra disse: Il tricolore lo metta al cesso, signora, e ancora: Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore. Per la prima affermazione, Bossi stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena. Per il secondo evento la Cassazione ha rigettato il ricorso di immunit presentato da Bossi, in quanto europarlamentare, confermando la condanna a pagare 3000 euro di multa. Ma abbiamo anche altri esponenti di spicco che ritroviamo tra le file dei pregiudicati: Roberto Maroni, attuale Ministro degli Interni, condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede di via Bellerio a Milano; e Mario Borghezio, che stato condannato nel 1993 a pagare una multa di 750.000 lire per violenza privata su un minore in relazione ad un episodio risalente al 1991, quando aveva trattenuto per un braccio un venditore ambulante marocchino di 12 anni per consegnarlo ai carabinieri; e ancora condannato nel 2000 per incendio aggravato da finalit di discriminazione a 2 mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa, per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte di Torino. E poi abbiamo Matteo Bragantini, che nel 2004 stato condannato in primo grado a 6 mesi di carcere e tre anni di interdizione dallattivit politica. Laccusa istigazione allodio razziale e propaganda di idee razziste. Nei documenti giudiziari si legge che Bragantini e altri sei coimputati, tra cui lattuale sindaco di Verona Flavio Tosi, hanno diffuso idee fondate sulla superiorit e sullodio razziale ed etnico e incitato i pubblici amministratori competenti a commettere atti di discriminazione per motivi razziali ed etnici. L11 luglio 2009 la Cassazione ha condannato in via definitiva Tosi, Bragantini e gli altri a due mesi di reclusione, con sospensione della pena, e a 4 mila euro di multa e alla sospensione per tre anni dai pubblici comizi. Logicamente questo fatto di vanto: Bragantini stato ricandidato ed eletto alla Camera,
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Tosi rimane sindaco di Verona. Ancora abbiamo Matteo Brigand. Era assessore regionale in Piemonte quando fu arrestato per truffa aggravata ai danni della Regione Piemonte: avrebbe regalato allamico imprenditore Agostino Tocci circa sei miliardi di lire, a titolo di rimborso per inesistenti danni subiti dalle alluvioni tra il 1994 e il 2000. Anche lui premiato per la sua condotta: Onorevole. Onorevole anche Roberto Castelli, indagato per abuso dufficio per alcune facili consulenze concesse quandera Ministro della Giustizia. Il voto del Senato, tuttavia, lha salvato regalandogli limmunit dai suoi reati ministeriali. Ma non sfuggito alla Corte dei Conti, che lha condannato a rimborsare un danno erariale di circa 99 mila euro. E ancora Roberto Calderoli, indagato per ricettazione nellinchiesta sulla Bpl di Fiorani. Lo stesso Fiorani dichiar di averlo corrotto per ricevere lappoggio politico della Lega. Secondo laccusa Calderoli e lallora sottosegretario Aldo Brancher (ve lo ricordate? Il Ministro pi breve della storia Italiana) si sarebbero spartiti 200 mila euro. Senza dimenticare, ancora, Giancarlo Gentilini, lex sindaco di Treviso, omofobo (dar immediatamente disposizioni alla mia comandante affinch faccia pulizia etnica dei culattoni [] Qui a Treviso non c nessuna possibilit per culattoni o simili) e xenofobo (Bisogna sparare sui gommoni e sulle carrette del mare [] i gommoni vanno distrutti, perch, a un certo punto, bisogna puntare ad altezza duomo), indagato per istigazione allodio razziale, e poi condannato a non poter sostenere pubblici comizi per 3 anni e al pagamento di 4.000 euro di multa. Ancora si potrebbe parlare di Alessandro Costa, una sorta di Dottor Jekyll e mister Hyde: assessore alla Sicurezza di Vicenza di giorno; mentre di notte gestore di un vero e proprio giro di prostitute attraverso gli annunci pubblicati su internet. Senza dimenticare, infine, i ben 36 leghisti rinviati a giudizio per linchiesta sulloperato delle cosiddette camicie verdi, che fa riferimento al periodo tra il 96 e il 97. Secondo laccusa la Guardia Nazionale Padana sarebbe stata allestita con lobiettivo anche di organizzare attraverso unorganizzazione armata la resistenza e pianificare leventuale secessione. Insomma, mentre Bossi dice che necessaria una Scuola di Magistratura padana perch i magistrati si fanno i cazzi loro e noi i cazzi nostri, la realt pare essere esattamente lopposto: si vuole a tutti i costi questa scuola proprio perch i magistrati si fanno troppo i cazzi loro. Sembrerebbe pi plausibile, no? E allora, caro senatr, se si vuole fare i cazzi suoi, per lo meno non dica cazzate. **********

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LEGA NORD/ Nella padana Pavia forti contestazioni alla dirigenza leghista
Sabato 19 Marzo 2011 Elio Veltri segnala un fatto inatteso e, forse, controproducente per la propaganda leghista: Fausto Bazzani, vice-capogruppo della Lega, subisce una forte contestazione da parte di un folto gruppo di persone. Qualcosa si sta muovendo, gli elettori padani sono sempre pi stanchi di un partito che sta diventando peggio di quella Roma ladrona, contestata un giorno si e l'altro pure. Il bluff stato scoperto...

Segnalo un fatto imprevisto e imprevedibile accaduto ieri a Pavia e passato nel silenzio dei giornali e televisioni locali. Ma devo dire che ha colto di sorpresa anche me che un p conosco la citt. Alle 15 del pomeriggio nellaula magna del Collegio Ghislieri, il pi prestigioso insieme al Borromeo, lamministrazione comunale, sindaco il giovane Alessandro Cattaneo, Forza Italia, stato convocato il consiglio comunale aperto per celebrere i 150 anni, con una lezione di storia del prof. Guderzo, che conosce il Risorgimento come pochi. Primo fatto inaspettato: cerano oltre 400 persone con un mix di tutti gli strati sociali. Era una forte presenza di popolo che a Pavia non si era vista pi vista dagli anni 70, quando su alcune questioni come lapprovazione del PRG il consiglio aperto veniva convocato al teatro Fraschini; Secondo fatto, ancora pi inaspettato, e questa la notizia, il capogruppo della Lega stato contestato come mai era accaduto in citt. La contestazione stata corale e prolungata. Nella citt dei Cairoli, 4 figli di Adelaide, madre del Risorgimento, come lhanno definita Mazzini e Garibaldi, morti per la patria( Ernesto- morto a seguito dei Cacciatori della Alpi; Luigi morto a Cosenza a seguito dei Mille; Enrico e Giovanni morti a villa Glori), le parole di Fausto Bazzani, vice capogruppo della Lega( assessori e capogruppo si erano rifiutati di partecipare) sono sembrate

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insopportabili. **********
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