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NATURA E CULTURA... Il Vulture e il suo vulcano Nei paesaggi del Vulture - Melfese, area nord della Basilicata, sfilano tappeti di rigogliosi boschi, luoghi ideali per la caccia con il falco, tanto cari allimperatore Federico II di Svevia che fece costruire castelli e masserie fortificate, sue residenze estive e, che accolgono gli specchi dacqua di Monticchio separati da un istmo e sovrastati dallabbazia di S.Michele, sede del Museo di Storia naturale del Vulture. A dominare la scena quale indiscusso protagonista il Massiccio del Vulture che appare come un antico e maestoso Luoghi antropizzati: i borghi guardiano. Ormai un vulcano quiescente. Un filo dacqua sgorga da una fontana e non fa La sua anima viva si pu sfiorare nelle pi rumore di un respiro. Mani battono sul banco copiose sorgenti, che sgorgano dal con un martello, come un cuore che pulsa. versante sud-orientale dellarea, le cui Scalpelli levigano pietre, seghe intagliano il acque minerali sono molto apprezzate legno, tenaglie piegano il ferro. Antichi mestieri. anche per le propriet curative; nelle E poi, echeggiando come in un crescendo fertili colline regno del vitigno Aglianico e sonoro, il fruscio delle foglie, laprirsi delle della farfalla notturna Bramea; nelle finestre, le voci della gente tra le viuzze, tra pittoresche distese di oliveti e castagneti, pietre e cemento di muri segnati dal duro lavoro che circondano caratteristici paesi. nei campi, nei caratteristici vicoli che raccolgono la vita e come rivoli di un fiume conducono a Antica la storia del Vulture-Melfese come piccole piazze. Un quadro, questo, sorprendente testimoniano i ritrovamenti di manufatti e quotidiano in centotrentuno borghi della litici risalenti all'et paleolitica. Vestigia Basilicata. Da pensare con i sensi. Sentire con la daune, sannite, lucane documentano mente. Arroccati o adagiati ai piedi di montagne contatti con i coloni greci e imponenti e spesso circondati da boschi. Scrigni di resti legati al dominio romano sono tradizioni e sapori popolari raccontano lidentit custoditi nel sito archeologico di Venosa e la storia lucana. (C2), dove possibile ammirare labbazia della Santissima Trinit, considerata uno dei complessi monumentali pi importanti Basilicata, riconosciuta nel 1971. LAglianico si dellItalia meridionale. In quest'area si caratterizza per il colore rosso rubino che, a trova inoltre una significativa seconda dellinvecchiamento, pu arrivare al testimonianza del valore degli stilemi granato vivace. romanici in Basilicata, la Cattedrale di La sua gradazione alcolica non pu essere Acerenza (D3), espressione di una inferiore agli 11,5 gradi. Decantato dal poeta presenza religiosa sempre molto attiva, latino Orazio, apprezzato da Carlo I dAngi e da come testimonia anche la Cripta di Santa Papa Paolo III Farnese, l'Aglianico, in cucina, si Margherita, chiesa rupestre interamente abbina molto bene ai piatti dal sapore forte: scavata nel tufo, risalente al XIII sec. arrosti di carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.

Pisticci con le sue piccole case bianche addossate a schiera

LAbbazia di S. Michele si specchia sulle acque del Lago Piccolo

Nel cuore quasi segreto del Sud, l'Appennino Lucano sorprendentemente selvaggio e due mari, lo Jonio e il Tirreno, abbracciano la Basilicata, terra di incanti e di memorie. Spazi rurali e habitat rupestre, una ricca fauna e una altrettanto variegata flora, connotano borghi dove aleggia lo spirito di un tempo ormai lontano e lanima contadina convive con segni di modernit. Architetture civili e religiose fanno da quinta a stradine di impianto medievale lasciando intuire il susseguirsi degli stili, delle culture di antiche genti: greci, sanniti, romani, barbari, bizantini, normanni, saraceni e albanesi. Dalle alte vette, come Serra Dolce Dorme (circa 2267m) la pi alta della regione, alle dolci vallate attraversate da quattro principali fiumi (Agri, Basento,Bradano, Sinni), da altri piccoli corsi dacqua, da laghi (i due laghi di Monticchio nel Vulture, i laghi Laudemio-Remmo, Sirino e della Rotonda situati nel Lagonegrese) e finanche da invasi artificiali, dalle distese di sabbia fine e dorata della costa jonica e il mare cristallino del litorale tirrenico alle oasi verdi dei due parchi naturali nazionali (Pollino e Appennino Lucano - Val d'Agri Lagonegrese), dei due regionali (Parco di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane e Parco delle Chiese rupestri della

Murgia Materana) e delle riserve regionali e statali. Infiniti sono i paesaggi e le anime della Basilicata. Coinvolgono il palato con le specialit eno-gastronomiche e le allegre sagre e incuriosiscono con canti intonati nei dialetti locali e accompagnati dal suono di strumenti popolari, affascinano con il racconto di storie di briganti e di poeti nei parchi tematici e letterari, con il perpetuarsi di riti arborei, matrimoni di natura e cultura, di manifestazioni del Carnevale con le tipiche maschere zoomorfe, di tradizioni della cultura arberesche, di grandi feste religiose e rievocazioni storiche.

SUA MAESTA LAGLIANICO Bisogna ringraziare i Greci se oggi la Basilicata pu vantare una delle sue migliori produzioni di vino. LAglianico, cos dicono gli studiosi, arriv in Italia allepoca della fondazione di Cuma o poco pi tardi. La storia del suo nome spiega, infatti, le sue origini. Da Hellenica in Hellanica per arrivare ad Aglianico alla fine del XV secolo, al tempo del dominio degli Aragona nel regno di Napoli. Da questo vitigno allepoca dei Romani si otteneva il vino Falernum. Oggi si ottiene una denominazione di origine controllata della

La stravagante conformazione delle Dolomiti Lucane

Suggestione da presepe: veduta notturna di Matera

Tra guglie e picchi: Pietrapertosa

Le Dolomiti Lucane Le Dolomiti Lucane, roccaforti naturali dai profili aspri e suggestivi, ricordano l'aspetto delle Pule Trentine nel gruppo delle Dolomiti da cui deriva il loro nome. La nascita di queste montagne, formate da arenaria cementata, risale a 15 milioni di anni fa e, nel corso del tempo, sono state modellate dagli agenti atmosferici assumendo forme particolari, tanto da suggerire alla gente del luogo, nomi fantasiosi come l'aquila reale, l'incudine, la grande madre, la civetta. Le cime pi alte sono quelle della Costa di S. Martino e suggestivi sono i picchi delle Murge di Castelmezzano (E6), le guglie di Monte Carrozze e il torrente Rio di Capperino che scavando una profonda gola ha separato le Murge di Castelmezzano e la Costa di S. Martino. Le Dolomiti Lucane custodiscono due tra i borghi pi belli d'Italia, Castelmezzano e Pietrapertosa (E6), punto di partenza e di arrivo di un emozionante e adrenalico tuffo tra cielo e terra: il Volo dellAngelo. Incastonati nella roccia come pietre preziose montate su antichi monili, nei due centri lucani, unatmosfera magica avvolge rivoli di scale, di cui non si intravede la fine, nel grigio scuro delle arenarie. I vicoli stretti si intrecciano tra loro e le rocce entrano nelle case, si stagliano allorizzonte e lastricano le strade. Tradizioni dal fascino quasi esoterico, tra cui il Mascio, antico rito arboreo, sono legate a Pietrapertosa che, con Castelmezzano e Campomaggiore (E5), costituisce la location del libro Vito ballava con le streghe a cura del giornalista Mimmo Sammartino da cui stato tratto un docufilm e che sar protagonista di un percorso letterario.

I Sassi di Matera I Sassi e le profonde gravine del Materano, forate da un firmamento di caverne e cripte, sono testimoni silenti della spiritualit ascetica di monaci benedettini e monaci greci, che lo arricchirono con elementi architettonici e pregevoli affreschi, e di una civilt rupestre che ha evidenti legami con la Cappadocia. Fin dalle et paleolitica e neolitica, luomo si insediato a Matera e nella Murgia Materana vivendo nelle cavit naturali come in un labirinto urbano ed umano. Scavando il vuoto nel pieno nella roccia tufacea. Un habitat naturale costituito da grotte, caprili e iazzi rupestri, giardini pensili, oltre 100 chiese, da un sistema di raccolta delle acque meteoriche e da due antichi rioni che si fronteggiano, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso. Dalla fusione tra la cultura delle comunit religiose sopraggiunte e quella preistorica ha avuto origine la civilt rupestre che abbandon nel 1950 i Sassi, tornati a nuovo splendore nel 1993, anno in cui furono dichiarati patrimonio dellUnesco. Nella citt della pietra ma anche paese-presepe, Matera (H4), trova massima espressione la dimensione ancestrale, atemporale e astorica della Lucania e la sua fortissima connotazione morfologica si radica nellimmaginario collettivo. I valori puramente estetici di questo territorio sono stati rafforzati e celebrati dallinnesto armonico della componente religiosa e le architetture locali testimoniano un ricco passato di storia e di civilt oltre che la forte tradizione di fede e di piet del popolo lucano.

I calanchi Le aree calanchive lucane disegnano un paesaggio unico e unattrazione ecologica e geoturistica di grande rilevanza che interessa i territori di Aliano (F7), Craco (H7), Pisticci (H6), Montalbano Jonico (H7) e Tursi (H7) ma parzialmente anche le aree ricadenti nei comuni di Ferrandina (H6), Armento (E7), Gallicchio (F6), Missanello (F7), Corleto Perticara (E6), Gorgoglione (F6), Guardia Perticara (E7), San Martino dAgri (E7) e Stigliano (F6). I calanchi sono il prodotto dell'evoluzione geomorfologica di luoghi dove l'assenza di una copertura vegetale, talvolta asportata per motivi naturali o dall'uomo, mette a nudo terreni che, sottoposti a precipitazioni intense e per effetto dell'erosione delle acque superficiali , danno luogo a costoni a forma di lama di coltello. L'argilla bianca dei calanchi lucani li fa apparire come paesaggi lunari descritti in modo suggestivo dallo scrittore Carlo Levi nel suo "Cristo si fermato a Eboli". A Levi dedicato un parco letterario che ha sede ad Aliano.

VUCCULI DI MURO LUCANO I Vucculi sono grotte che sorgono sul versante nord del Monte Paratiello, nel Bosco Grande di Muro Lucano(B4). Frutto di un processo carsico, offrono scenari di incredibile bellezza e il loro nome deriva dal dialetto locale. Significa botola, sorta di nascondiglio. Stretti e caratteristici percorsi tra le rocce, che di volta in volta assumono le forme pi suggestive e strane, i Vucculi si sviluppano per circa 1350 metri, raggiungono una profondit di 118 m e conducono verso un lago che rappresenta il punto pi basso di questo piccolo microambiente. Sono stati scoperti ufficialmente nel 1991, periodo in cui sono iniziate anche le prime esplorazioni a opera di appassionati del luogo e del CAI di Potenza per verificare la possibilit di fruizione turistica delle cavit. CINTI DI GRASSANO Zona naturalistica, di recente dichiarata geosito nazionale, i Cinti di Grassano(F5) sono caratteristiche pareti verticali scavate nel corso dei secoli in agglomerati di cantine-grotte dalle artistiche e curiose facciate. Queste ultime sono accessibili seguendo sentieri e percorsi lungo i quali si trovano, tra l'altro, "neviere", apposite buche usate un tempo per conservare la neve. Incantevoli scorci panoramici si offrono al visitatore in questa localit da cui si dice siano passati i Cavalieri di Malta e briganti, immortalato sulla tela dal pittore e scrittore Carlo Levi.

Panoramica di Craco, affascinante paese fantasma

Il pino Loricato, simbolo del Parco Nazionale del Pollino

La splendida costa di Maratea

Le rovine di Campomaggiore Vecchio

Un giardino segreto: il Pollino Montagne aspre e selvagge, altopiani erbosi, sentieri poco battuti, foreste abitate da lupi e da una variegata fauna, da abeti bianchi, faggi e dai pini loricati, alberi secolari. Tutto ci caratterizza il Pollino che ospita un Parco, il pi vasto tra i parchi nazionali italiani. Cattura lo sguardo con i suoi cromatismi, conquista il palato con i suoi giacimenti golosi e incuriosisce per le sue tipicit culturali. E inoltre meta prediletta per gli escursionisti e per gli amanti degli sport open air. Immersi in una cornice di antiche tradizioni si possono scoprire paesaggi incontaminati con una breve passeggiata o pi facilmente con escursioni della durata di uno o pi giorni. Le valli e le vette del Parco accolgono ospitali il turista che dal colle dellImpiso, da Piano Pedarreto, da Piano Ruggio pu giungere fino alle pi alte cime del massiccio Serra Dolcedorme, Serra di Crispo, Monte Pollino. Sul versante lucano del Parco Nazionale del Pollino opere permanenti di arte contemporanea danno nuova luce all'area che, nel periodo estivo, palcoscenico per Kermesse di danza e rassegne e concerti di musica etnica e metal. Come in un museo a cielo aperto, possibile incontrare, sul Pollino, nei comuni di San Paolo(G9) e San Costantino Albanese(G9), donne arbereshe in costume tradizionale che chiacchierano nella loro lingua originale. Provenienti dall'Albania, queste popolazioni hanno mantenuto le loro tradizioni come il rito ortodosso. A loro dedicato il museo della cultura arbereshe di San Costantino Albanese dove si trova anche un museo degli strumenti musicali tradizionali. A San Severino Lucano ha, invece, sede un museo della civilt contadina e a Rotonda(E10) possibile visitare un museo naturalistico.

Litorali: Costa Jonica e Costa Tirrenica Azzurro intenso o verde-grigiastro eppur cristallino. I colori del mare lucano riflettono pi che gli umori del cielo la natura profondamente diversa delle linee di costa. Un gioco di gole, insenature, aspre falesie muove il frastagliato litorale del Tirreno che bagna unaffascinante e ricca signora, Maratea(D9) e custodisce tesori sulla terra e nei fondali , lungo le antiche rotte delle navi dei Greci e dei Romani. A Est, invece, la calma con cui le onde lambiscono, per circa 40 Km, le distese di sabbia fine, color oro, da Metaponto, dove visse e mor Pitagora, fino a Nova Siri, riconcilia il corpo e lo spirito. Pi volte insignito della bandiera blu, lo Jonio racconta di antiche battaglie e grandi conquiste, di fiorenti commerci e presagi funesti, del grande splendore della Magna Grecia di cui custodisce i resti e che ancora attrae, nei suoi modernissimi villaggi turistici, visitatori curiosi. Un litorale, quello Jonico, pi volte insignito della bandiera blu che accoglie i vacanzieri con unestesa pineta, una moderna e gradevole edilizia,una buona offerta ricettiva e tanti lidi attrezzati: Lido di Metaponto(L6), Marina di Pisticci(L6) (con le spiagge di Quarantotto, S.Basilio, S.Reodoro), Lido di Scanzano Jonico(I7) (spiaggia di Terzo Cavone frequentata da pescatori locali), Lido di Bosco Pantano di Policoro, Marina di Nova Siri(I8). Differente ma altrettanto affascinante la Costa Tirrenica. Come nicchie che resistono anche agli impeti del mare, incorniciate da rocce e ripide scogliere che la macchia meditteranea ricopre, piccole e diverse, alcune quasi segrete da raggiungere in barca, sono invece le spiaggie che si affacciano sul mar Tirreno. Maratea, anchessa insignita della bandiera blu, al centro del golfo di Policastro, ne la capitale balneare con le sue frazioni: Marina di Maratea, Acquafredda (con le magiche grotte del Sogno, delle Colonne, del Fogiaro e le spiagge Luppa e dellAnginarra), Porto, Cersuta (con la piccola suggestiva spiaggia di Capo la Nave e di Rena Carruba), Castrocucco, FiumicelloSanta Vnere (con alcune delle pi belle spiagge del litorale).

Le citt fantasma Rovine nel vento dalla storia millenaria. La natura ha creato ricami che donano un fascino malinconico e decadente a Craco(H7) e Campo Maggiore Vecchio(F5). Citt fantasma della Basilicata ma anche geositi. Non si cammina bens ci si arrampica in questi borghi, con passo cadenzato e prudente tra resti, dirupi e vegetazione per scolpire nella mente unimmagine, un particolare, un profumo come quello di violette e campanule. Nel silenzio mesto di ci che ormai solo memoria sembrano rievocarsi le voci della gente tra i vicoli e gesti tipici di antichi mestieri. Una bellezza in bilico ne fa luoghi di ispirazione cinematografica, celebrati da Cinecitt a Hollywood e scelti da famosi registi. A Campo Maggiore Vecchio vi sono ruderi del Palazzo baronale, della Chiesa di Santa Maria del Carmine, del Casino della Contessa, una villa abitata solo in alcuni periodi dalla nobile famiglia Cutinella-Rendina, con annesoo frantoio e uno splendido esemplare di sequoia. Sulla sommit di una rupe fanno mostra di s, a Craco, un castello del XIII secolo, la sagoma di una

torre normanna e case di mattoni e pietra incastrate tra di loro in una tipica architettura del Medioevo a pi livelli.
Ambiente tradizionale della campagna lucana con oggetti tipici

MUSEI DEMOETNOANTROPOLOGICI LUCANI Ogni paese lucano con una storia da raccontare. Lontana nel tempo ma vicina nei ricordi. Antiche abitazioni di contadini, fabbri, falegnami e tanti altri mestieranti, sembrano al loro interno rievocare gesti, dialoghi in dialetto, la febbricitante lavorazione dei materiali, la vita quotidiana. Sono musei che rappresentano la civilt contadina come quello di Acerenza, di Aliano, Castelluccio Inferiore(E9), Forenza(D3), Lavello(C2), Matera, Montescaglioso(I5), Rionero in Vulture(C3), Sarconi(D8), Satriano(C6), Teana(G8), Pomarico(H5), Latronico(E9). A Senise(G8) si trova il museo etnografico. Cos come a San Severino Lucano. Acerenza vanta un museo del legno intagliato con una collezione di 3000 pezzi dellartigianato contadino e pastorale, sito nel monastero del XV sec. Ad Albano di Lucania(E5), poi,

sono in mostra gli svaghi di un tempo con cui giocavano i pi piccini sopperendo spesso con la fantasia alla povert dei mezzi. Spaccati di vissuto del secolo scorso, ambientazioni suggestive, strumenti di lavoro e costumi tradizionali si possono riscoprire nel museo scenografico del costume e della civilt rurale di Pignola(C5) e in quelli della Cultura Arbereshe di San Paolo Albanese e San Costantino Albanese(D9), custodi degli usi e della tradizioni dei popoli del ceppo etnico albanese. Giochi dimenticati, antichi strumenti musicali, la cucina della nonna e la ricostruzione di tre botteghe narrano le tradizioni popolari di Viggiano(D7).

A 1

10

come arrivare
IN AUTOMOBILE A3 uscite a: Sicignano Atena Lucana Maratea-Lagonegro Nord Lagonegro Sud Lauria Nord Lauria Sud A14 uscite a: Foggia Bari Nord Gioia del Colle Taranto TRENO Linea Napoli-Reggio Calabria,
(FS. Ferrovie dello stato) ferrovie appulolucane)

Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata Potenza Via del Gallitello, 89 - Tel + 39 0971 507611 MateraVia De Viti D-e Marco, 9- Tel + 39 0835 331983 www.aptbasilicata.it www.basilicata.travel www.discoverbasilicata.com

Lnea Foggia-Potenza (FAL-

appulolucane)

Linea Bari -Matera (FAL- ferrovie

AEREOPORTI Napoli Capodichino Potenza- Km. 160 Bari Palese - Matera- Km. 65

credits
Laura Arcieri, Giuseppe Melillo, Michele Russomanno per Immaginapoli
Brochure a cura di

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