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Il Pollino-Senisese e i suoi borghi tra natura e tradizioni

IL RE DELL'APPENNINO LUCANO E I SUOI PRINCIPI

Peperoni di Senise

Maratea: il lido Macarro

La statua del Cristo Redentore

Diga di Senise

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martore e faine. Per una breve passeggiata e per escursioni della durata di uno o pi giorni, le valli e le vette del Parco accolgono ospitali il turista che dal colle dellImpiso, da Piano Pedarreto, da Piano Ruggio pu giungere fino alle pi alte cime del massiccio Serra Dolcedorme, Serra di Crispo, Monte Pollino. Sul versante lucano del Parco Nazionale del Pollino opere permanenti di arte contemporanea danno nuova luce ai paesaggi incontaminati Nel cuore verde della Basilicata, laddove da dellarea che, nel periodo estivo, secoli veglia il pino loricato, si conservano i palcoscenico per Kermesse di danza e sapori e i mestieri della tradizione, sorgono rassegne e concerti di musica etnica e metal. santuari mariani, abbazie e vestigia Inoltre, immersi in un'incantevole cornice ci si archeologiche. Non poche sono le mete di sicuro interesse storico-artistico e allo sguardo pu far prendere per la gola assaporando prodotti tipici come i funghi o i fagioli bianchi e si aprono sconfinati orizzonti e paesaggi da vivere e scoprire attraverso il trekking, lo sci di la piccante ed esotica melanzana rossa di Rotonda, gli stuzzicanti peperoni di Senise fondo e tanti altri sport di montagna. Con zaino e scarponi, in sella a una mountain (Igp), le gustose marmellate di frutti di bosco di Latronico, il pregiato miele di Castronuovo bike o in groppa a un purosangue. S.Andrea e Francavilla in Sinni, il mischiglio di Sentieri e tratturi sono praticabili a qualsiasi Chiaromonte, le carni genuine di San Severino quota nelle oasi verdi dell'area, templi di Lucano e i deliziosi salumi prodotti con maiali natura incontaminata, da dove il cielo non sembra tanto lontano e meraviglia il veleggiare allevati a ghiande a Terranova del Pollino, il della maestosa aquila reale, di sparvieri, celebre vino di Carbone. Di antiche origini, la rappaiona, piatto della gheppi, lanari, bianconi, capovaccai, tra zona a base di farro, fave e piselli secchi e fra i montagne selvagge e aspre dove vive il lupo dolci il cugliaccio albanese, che non manca appenninico, lungo le sponde di fiumi e torrenti luoghi prediletti della lontra, boschi e sulle tavole delle famiglie di San Paolo e San Costantino Albanese, paesi arbereshe ricadenti altopiani erbosi popolati da piante officinali, abeti bianchi, faggi; frequentati da cinghiali, nell'area. volpi, lepri, caprioli, istrici, tassi, scoiattoli,

Cattura lo sguardo con i suoi cromatismi, conquista il palato con i suoi giacimenti golosi e incuriosisce per le sue tipicit culturali. E un paradiso botanico abitato da una fauna quanto mai varia. Meta prediletta per gli escursionisti. L'area del Pollino interessata dall'omonimo Parco Nazionale, il pi esteso dItalia, la si pu vivere 365 giorni allanno.

Un tour nell'area del Pollino-Senisese potrebbe prendere il via da uno degli accessi pi frequentati per arrivare nel Parco Nazionale del Pollino: Latronico ( E9 ). Il borgo svetta, protetto dalla mole rocciosa del Monte Alpi, tra un incanto di vasti panorami e acque sorgive dalle propriet terapeutiche utilizzate nello stabilimento termale locale "La Calda". E' ancora oggetto di studio ma antichissima l' origine di Latronico come testimoniano le grotte carsiche rinvenute, nella cui stratificazione, si evidenzia una frequentazione umana attestabile dalla fine del Paleolitico all'et del Bronzo. I suoi due nuclei urbani, uno dislocato nella parte pi bassa e l'altro posto in alto, risalgono rispettivamente al XIX sec. e all'epoca medievale. Nella parte pi antica si trova la Chiesa di Sant'Egigio Abate che ospita una statua del santo del 1570, una croce del XVI secolo, un ostensorio del 1766 e la Chiesa di San Nicola con pregevole portico ad arco. Il centro storico con i suoi bei palazzi nobiliari dai portali in marmo del Monte Alpi ha conservato la struttura originaria articolata intorno al castello di cui oggi non resta traccia. Segni del mondo rurale sono presenti, invece, nel Museo delle Arti, dei Mestieri e della Civilt Contadina sorto nel 2000 che espone oltre 780 pezzi e nella sua sede accoglie anche il Museo Civico

Archeologico che raccoglie materiale preistorico proveniente dalle Grotte di Calda e reperti di epoca classica provenienti dalla colonia greca di Latronico - Colle dei Greci - (VII sec. a.C) con significativi corredi funerari. A pochi chilometri Lauria (D9), arroccata intorno ai resti del castello dove nacque il celebre ammiraglio Ruggiero di Lauria, conserva la sua struttura medievale di cui ci sono tracce nell'impianto difensivo con mura, chiuse, bastioni e torrette. La storia di questo centro lucano caro ai normanni segnata inoltre dal passaggio dei monaci iconofili, dei saraceni, dei longobardi e dei cavalieri templari. Testimonianze si riscontrano in diverse emergenze storico-artistiche come il Santuario della Madonna dell'Armo, le grotte basiliane del monastero di San Filippo, la Chiesa di S.Nicola che ospita le reliquie del beato Domenico Lentini. Nel borgo tipica la lavorazione del ferro, batutto e cesellato per dar forma soprattutto a cancelli e ringhiere, e della pietra utilizzata per portali , stemmi litici, cornicioni decorati. Dirigendosi poi verso il fiume Sinni, e scavalcato il suo letto, si raggiunge il bosco Magnano ricco di cerri e faggi e proseguendo si sulla vetta del Cozzo Pastano alle cui pendici sorgono Castelluccio Superiore (E9) e Castelluccio Inferiore (E9). A Casteluccio Superiore confermano la forte

Castelsaraceno veduta panoramica

Rotonda | Scialpinismo sul versante Nord - Parco del Pollino

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Segue Viggianello (F9) avvolto dal verde rigoglioso dei boschi e dominato da un castello normanno ora divenuto un albergo. Tra i suoi vicoli, intervallati da piazzette e slarghi, sfilano palazzi signorili impreziositi da loggette e portali in pietra scolpita e cesellata a mano. Simbolo dell'antica religiosit viggianellese, sono antiche chiese tra cui la Chiesa dellAssunta edificata dai principi di Sanseverino nel XVI sec., la seicentesca Chiesa Madre dedicata a Santa Caterina d'Alessandria Entrando nella valle del Mercure si incontra di pregevole fattura che al suo interno ospita Rotonda (E10) con il suo groviglio di vicoli e un fonte battesimale in alabastro del XVI sec. viuzze che man mano si dipanano in un e la Chiesa di S,Francesco con altari policromi. intrigante gioco di scorci suggestivi segnati da In un delizioso contesto naturale la strada notevoli opere in pietra. Di pietra sono fatte continua con numerosi tornanti fino a San anche le ripide scalinate che sinerpicano Severino Lucano (F9) definito il paese delle verso il punto pi alto del paese, fino a stelle dagli astrofili, che vi si riuniscono con raggiungere i ruderi dellantico castello, cadenza annuale, data la posizione, lassenza testimonianza del periodo feudale. di smog e la scarsa densit abitativa, per Il borgo custodisce bellissime chiese come la scrutare il cielo.

devozione del popolo lucano per i Santi e per la Chiesa, la presenza, al di l della Chiesa Madre, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa della Madonna di Loreto, di tante cappellette dedicate ognuna a un diverso santo, come la Chiesa di Santa Margherita con un coro ligneo del XVII sec. Extramoenia sorge il Santuario della Madonna del Soccorso del XVII sec. Ad accogliere il visitatore, entrando a Castelluccio Inferiore, il maestoso Palazzo Marchesale dagli interni decorati con stucchi e affreschi che si affaccia su una piccola piazza cos come la barocca Chiesa Madre, costruita su un gi esistente edificio di impianto bizantino. Una visita merita poi la chiesa di San Nicola per gli affreschi del XVII e XVIII sec., tra cui " L'Ultima Cena" di Giulio dell'Oca. Fuori dal paese incuriosisce il mulino ad acqua di San Giovanni che custodisce attrezzature originali di fine Ottocento.

Chiesa Madre della Nativit di Maria Vergine, a croce latina costruita nel 1810,la Chiesa del S.S. Rosario, palazzi signorili con portali lapidei finemente intagliati, il santuario di Santa Maria della Consolazione, atto di devozione e ringraziamento alla Madonna per aver salvato il paese da una grave epidemia, e il Museo di Storia Naturale della Valle del Mercure dove si trova il fossile quasi completo di un Elephas antiquus.

Nel borgo, il cui nome deriva dal conte che nel 1945 don la terra ai cistercensi, si trovano il Museo della civilt contadina e la Mostra permanente degli antichi mestieri, il Museo della lontra e del capriolo, quello della Fauna minore e, infine, il museo GeologicoPaleontologico. Al centro del borgo la chiesa Madre di Santa Maria degli Angeli che custodisce una croce processionale del 1600, un crocifisso ligneo del 1500, un prezioso ostensorio, vari dipinti del 1600 ed una scultura lignea, opera di Guido Mazzoni. La Chiesa, tra laltro, custodita la veneratissima statua della Madonna del Pollino fulcro dellomonima festa a lei dedicata come anche un'altra pregevole opera in bronzo alta 2 metri, opera la della scultrice olandese Daphn Du Barry posta all'esterno, come a dominare la Valle del Frido. Riprendendo la Sinnica si entra a Episcopia (F9) che, passata di feudo in feudo, si raccoglie intorno al poderoso castello, fortezza normanna, modificata dagli svevi con l'aggiunta di torri circolari. A concorrere nella testimonianza di un passato ricco di storia sono il convento di Sant'Antonio in stile barocco con bassorilievi raffiguranti putti e altre figure e con un campanile dalla cuspide maiolicata, e la Chiesa di San Nicola di Bari che conserva una

statua della Madonna con il Bambino del XVI sec. portata in processione, ad agosto, fino al santuario mariano del Piano, a pochi chilometri dal centro abitato. Sulla strada le mura diroccate di quelle che doveva essere una maestosa certosa di San Nicola annunciano Francavilla in Sinni (F9), le cui origini, risalgono al XV sec. Variando brevemente il percorso si scopre l'estremo nord dell'area protetta del Pollino. E la prima tappa Chiaromonte( F8)dove dall'alto la Chiesa Madre di San Giovanni con il suo campanile invita alla fede. Edificato nel IX-X secolo d.C. dai Normanni sulle macerie di un preesistente agglomerato urbano, il borgo presenta scorci irripatibili e oper di valore artistico. Dalla raffinata sagoma del Palazzo Di Giura, con il portale in marmo di Latronico alla pregevole statua della Madonna in Trono con Bambino, risalente alla fine del 1200, tra le pi antiche della Basilicata, fino alla tela della Madonna del Rosario di Aniello De Lardello (XVI sec.), alla Decapitazione di S.Giovanni Battista e ad alcune statue lignee del XVII secolo custodite allinterno della medioevale Chiesa Madre (XII XIII sec.) che custodisce anche il corpo del Beato Giovanni di Caramola. Interessanti reperti archeologici, rinvenuti in loco, testimoniano che il centro fu abitato in epoca greca e romana. Fra i ritrovamenti tombali famosa la Lucerna di Kouros.

San Paolo Albanese: costume tipico | un momento di una festa arbreshe

Latronico. Stabilimento termale "La Calda"

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Lasciata la fondovalle del Sinni e proseguendo lungo la Sarmentana, il tour continua attraversando paesini arroccati su alture impervie e boscosi pendii. Si incontrano Cersosimo (G9), piccolo centro agricolo e artigiano, e Noepoli(G8), antico centro enotrio-lucano, che fu poi sede di un monastero bizantino e successivamente feudo dei principi Sanseverino e Pignatelli. Tracce del suo passato medievale sono visibili nei resti di un castello Da visitare la Chiesa Parrocchiale (sec. XVI): con affreschi e rilievi marmorei; un fonte battesimale in pietra del sec. XV e un Crocifisso ligneo del '400. Non troppo lontani sono poi i comuni di San Vicino il lago di Montecotugno, poderoso bacino artificiale con una superficie di oltre 20 Paolo Albanese(G9) e San Costantino

Superata Fardella (F8), antico casale dei Sanseverino, e Teana (F8), definita la "piccola Mesopotamia" e favorita dalla vicinanza all'invaso di Monte Cotugno che ospita un museo della civilt contadina, si entra a Carbone(F8) che ha conservato pregevoli portali litici, dimore gentilizie e graziosi vicoli. Interessante la chiesa Madre, del XVI sec., intitolata a San Luca Abate ed edificata nel 1050, che conserva alcune tele di scuola napoletana del 1600, un reliquario dargento del XVI sec. A una manciata di chilometri si incontra Castelsaraceno(E8) con la Chiesa di Santa Maria degli Angeli risalente al XVI sec. e la Chiesa di Santo Spirito costruita tra il XVI e XVII sec., nel cui interno conservato un polittico del pittore DAmato vissuto nel 1500 e rappresentante della scuola napoletana del Raffaello. Tornando indietro sulla SP Agri-Sinni si raggiunge Calvera (F8)con la Cappella di San Gaetano, numerosi palazzi signorili, in particolare Palazzo Mazzilli e Palazzo Martinese, e il Belvedere sulla valle del Serrapotamo e perorrendo altri pochi chilometri fa mostra di s Castronuovo Sant'Andrea (F8), borgo che sembra generato dalla roccia e offre suggestivi punti panoramici (Crocicchiola, Celomanchino).

kmq e una capacit di 560 milioni di metri cubi d'acqua, ritenuto il pi grande d'Europa in terra battuta che sbarra il corso del fiume Sinni a pochi passi da Senise(G8), grande centro collinare famoso per la produzione di zafferano e per i suoi peperoni "cruschi" (marchio Igp) ossia essiccati che, legati l'un l'altro in collane dette serte, colorano di rosso mattone le stradine. Il borgo ospita il convento e la chiesa dei francescani che presenta sulla facciata un pregiato portale del XIV sec. e al suo interno un interessante coro ligneo, un Crocifisso trecentesco e il particolarmente notevole Polittico, posto dietro l'altare e opera di Simone da Firenze.

Albanese(G9), fondati dai profughi albanesi, gli arbereshe, che nel XVI sec. in fuga dai Turchi, attraversarono lo Jonio per trovare rifugio nella Val Sarmento. Lingua, costumi e tradizioni sono ancora fortemente sentiti e praticati sia a San Paolo Albanese, dove un museo custodisce riproduzioni degli interni delle abitazioni tipiche e sono esposti, costumi oltre che antichi utensili di uso quotidiano, sia a San Costantino ALbanese dove nell'ex municipio vi l'Etnomuseo della Cultura Arbereshe e nel cuore del paese si trova la Chiesa Madre, dalla facciata in maiolica, utilizzata per le celebrazioni del rito greco. Ultima tappa del viaggio alla scoperta dell'area del Pollino-Senisese un ottimo punto di partenza per escursioni nel Parco Nazionale, Terranova del Pollino(G9) con il Santuario della Madonna della Piet che custodisce affreschi del XVI secolo.

COMUNIT ARBRESHE Le popolazioni arbreshe vivono in circa 50 comuni disseminati in sette regioni dellItalia centro-meridionale (Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata - Barile - Ginestra - Maschito - San Costantino Albanese- San Paolo Albanese Campania, Molise, Abruzzo) e costituiscono una popolazione di oltre 100 mila abitanti. La loro storia una storia che trova nelle identit delle culture mediterranee una chiave di lettura fondamentale. Realt meridionali che hanno sempre avuto contatto con il mare nonostante gli stanziamenti interni delle popolazioni arbreshe. In fondo gli albanesi, ieri come oggi, venivano e vengono dal mare. Si stanziarono in Italia tra il XV e il XVIII secolo dopo la morte dell'eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Skanderbeg. LE TERME DI LATRONICO Le terme "La Calda", in localit Bagni, sono conosciute fin dalla Preistoria. La grande sorgente bicarbonato-calcica e la piccola sorgente bicarbonato-calcica-sulfurea, da cui lacqua sgorga a 22 gradi di temperatura, permettono di trattare numerose patologie, dalle respiratorie alle digestive, alle uditive. Attivo anche un centro estetico oltre a un centro sportivo polivalente con piscine termali. Il territorio circostante ha risorse ambientali eccezionali.

A 1

10

come arrivare
IN AUTOMOBILE A3 uscite a: Sicignano Atena Lucana Maratea-Lagonegro Nord Lagonegro Sud Lauria Nord Lauria Sud A14 uscite a: Foggia Bari Nord Gioia del Colle Taranto TRENO Linea Napoli-Reggio Calabria,
(FS. Ferrovie dello stato) ferrovie appulolucane)

Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata Potenza Via del Gallitello, 89 - Tel + 39 0971 507611 MateraVia De Viti D-e Marco, 9- Tel + 39 0835 331983 www.aptbasilicata.it www.basilicata.travel www.discoverbasilicata.com

Lnea Foggia-Potenza (FAL-

appulolucane)

Linea Bari -Matera (FAL- ferrovie

AEREOPORTI Napoli Capodichino Potenza- Km. 160 Bari Palese - Matera- Km. 65

credits
Laura Arcieri, Giuseppe Melillo, Michele Russomanno per Immaginapoli
Brochure a cura di

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