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Collettivo Antipsichiatrico Violetta Van Gogh

PSICHIATRIA ogni uso e' un abuso

www1.autistici.org/antipsichiatria

violettavangogh@inventati.org
stampato a cura del Nido del Cuculo

http://www.nido-del-cuculo.anti-psichiatria.com
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LA PSICHIATRIA E UN INGANNO La psichiatria una pseudo-scienza che presunti scienziati della mente portano avanti con grande successo, muovendosi in un mondo di presunti malati che, una volta etichettati, vengono sottoposti a cure prive di fondamento medico-scientifico, ma che acquisiscono una solida base se considerate a livello politico e sociale. Non stato dimostrato fino ad ora che esistano anormalit biologiche nei pazienti psichiatrici, almeno a livello del cervello. Al contrario, dimostrato che i primi squilibri biochimici si presentano al momento in cui gli individui vengono sottoposti ai trattamenti. Anche i test neurologici e neuropsicologici sottoposti ai pazienti, mostrano in questi ultimi unattivit cerebrale nella norma o al disopra di essa. LA PSICHIATRIA UNO STRUMENTO DI CONTROLLO La psichiatria invade lindividuo modificando dallinterno il suo corpo e la sua mente. Sin dalla sua nascita, la psichiatria, pur nascondendosi dietro una maschera di carit cristiana, non ha comunque fatto mistero delle proprie pratiche violente e disumanizzanti. Il manicomio stato per anni il non-luogo in cui tutti coloro che esprimevano il loro disagio sociale o esistenziale o il loro dissenso, venivano rinchiusi per essere rieducati tramite tremende terapie o per venire nascosti dal resto dellumanit, in modo che non servissero da cattivo esempio per la collettivit intera. Tutto questo durato fino a che sono rimasti in piedi sistemi palesemente repressivi e antidemocratici; ma al momento in cui al sistema si imposta la necessit di cambiare la propria maschera per continuare ad esistere, al momento in cui lordine mondiale ha cominciato ad esigere una parvenza di democrazia, anche la pratica psichiatrica ha dovuto cambiare la sua facciata. Non a caso si inizia a parlare di Psichiatria Democratica gi nel 68, e dieci anni dopo si realizza una legge improntata su queste riflessioni. Per Psichiatria Democratica, si intende una psichiatria che eliminato il carattere violento e barbaro dei suoi antichi strumenti (in parte sostituiti da altri, pi discreti), mantiene inalterati i suoi presupposti e i suoi fini. La riforma del sistema psichiatrico italiano si risolse in un intelligente aggiustamento, operato dalle strutture di potere, che, consapevoli che dopo le varie contestazioni certi apparati non sarebbero pi stati visti come il migliore dei mondi possibili, adeguarono la loro facciata per rendersi accettabile alla maggioranza della popolazione. Ma dietro a questa superficie apparente nulla cambiato. Ai manicomi si sostituiscono le case famiglia; alla lobotomia, gli psicofarmaci. Si assiste ad un paradossale interscambio tra interno ed esterno. Mentre prima la psichiatria praticava la sua scienza allinterno del manicomio, ora le pareti di questultimo cadono e la psichiatria dilaga allesterno, nella vita di tutti i giorni, nei posti di lavoro, nella scuola, nel tempo libero. Ma allo stesso tempo, mentre prima le cure psichiatriche erano strumenti di controllo esterno (strumenti di contenzione, elettroshock, lobotomia, ecc.), adesso questi vengono per lo pi sostituiti da nuove camicie di forza interne, gli psicofarmaci, (n.d.r. I tre metodi sopracitati non sono comunque caduti in disuso, anche se l'informazione non cos diffusa). La vera faccia della Psichiatria, dietro le varie maschere che di volta in volta potr indossare, non cambier mai.

LA PSICHIATRIA E REPRESSIONE E OMOLOGAZIONE LA PSICHIATRIA E UN POTERE POLITICO ED ECONOMICO Gli psichiatri fanno parte, come la polizia, lesercito e i carabinieri, delle forze dellordine. E appunto, loro scopo quello di mantenere inalterato quest ORDINE. Il camice la loro divisa; lelettroshock il loro manganello; il manicomio la loro galera. La psichiatria serve a cancellare e a negare la differenza, ad omologare gli individui allinterno di schemi socialmente accettati e/o riconosciuti, trasformando in malattia mentale tutti i comportamenti non allineati rispetto al pensiero dominante. Ma lo strapotere della psichiatria non sta solo in questo. Essa nasconde dietro a s gli interessi di uno dei pi grandi imperi economici mondiali: lindustria farmaceutica. Lequazione semplice: lindustria produce un farmaco che ha bisogno di essere venduto; la psichiatria inventa una nuova diagnosi creando nuovi malati, potenziali ed effettivi consumatori del prodotto. La psichiatria funziona al contrario di qualsiasi altra branca della medicina. Prima si inventa un farmaco e poi la malattia.

LA PSICHIATRIA E UN NEMICO DA CUI BISOGNA DIFENDERSI LA PSICHIATRIA E UN MECCANISMO STRITOLANTE CHE BISOGNA INCEPPARE
La lotta e la critica alla psichiatria non pu essere n isolata n parziale. Non ci pu essere alternativa alla psichiatria: lantipsichiatria, esiste, praticamente, come rifiuto globale e assoluto della psichiatria, che non pu essere riformata ma solo abolita. Lantipsichiatria critica sociale ma anche azione quotidiana di singoli o gruppi che dimostrano linsensatezza della psichiatria stessa attraverso il loro semplice essere. Lantipsichiatria non solo parole, assistenzialismo o tanto meno piet cristiana; al contrario essa un modo di fare per cui non si accetta la distinzione tra sanit e follia, non perch non esista la follia, ma perch non esiste la normalit. Antipsichiatria significa mettere in discussione tutto: le norme sociali, letica, la morale, s stessi. Lantipsichiatria un atto di coraggio: il coraggio di rinunciare alle sicurezze e alloggettivit del proprio punto di vista, riconoscendo linfinit dei mondi possibili, riconoscendo la realt dellesperienza di tutti, anche di coloro che noi non possiamo capire. il coraggio di chi sceglie le urla al silenzio, la lotta alla rassegnazione, la veglia al sonno, il rischio alla certezza, la vita alla morte. Lantipsichiatria una pratica attiva attraverso la quale si cerca di svelare linfondatezza della psichiatria, la dannosit delle sue pratiche terapeutiche, partendo dalla necessit di ridare dignit agli individui e di restituire ad ognuno la propria realt. Noi abbiamo scelto di fare antipsichiatria attraverso la nostra pratica quotidiana di riconoscimento della diversit, forse diventando diversit noi stessi, facendo controinformazione, cercando di evitare gli abusi psichiatrici, cercando di creare, in tutti coloro che ci si avvicinano, la consapevolezza dei propri diritti. Cercando di trasformare lantipsichiatria in effettiva realt.

Il Telefono Violetta si rivolge a tutti coloro che subiscono, o rischiano di subire trattamenti psichiatrici. Esso si pone come linea dascolto e di (contro)informazione sugli psicofarmaci, i T.S.O. e sui pochi diritti di cui godono i pazienti psichiatrici. Le testimonianze di chi ci contatta ci hanno permesso di definire lo scenario effettivo del sistema psichiatrico italiano. Ricorrenti sono le minacce, cos come gli abusi sono allordine del giorno. Sembra che nella pratica quotidiana non esiste pi alcun diritto per gli individui. Ogni pretesto buono per fare un T.S.O., il parere dei familiari vale pi di qualsiasi altra verit oggettiva, ogni desiderio o emozione considerato alla stregua di un sintomo o di un peggioramento della malattia stessa. Di fronte a questa realt diventa sempre pi difficile fornire informazioni o strumenti per difendersi dalla psichiatria. La legge 180, che dovrebbe definire i limiti dellintervento psichiatrico e i diritti del malato, risulta ormai carta straccia. La realt che ci viene raccontata fatta di prestampati con diagnosi gi pronte, di minacce di ricovero coatto se non fai quello che dice il medico; di tentativi di scalaggio rifiutati o sostituiti con i depot; di sentirsi pazzo perch tutti lo credono; di telefonate o visite in reparto negate; di credere che la cura ci guarir dal male, quando il vero male la cura stessa. Con tutti i suoi evidenti limiti il telefono comunque un mezzo indispensabile per combattere la psichiatria. Tramite esso si cerca di fornire agli uomini e alla donne gli strumenti per uscire da quellignoranza e quellisolamento che consentono alla psichiatria di stringere nella sua morsa chi non in grado di difendersi, proprio perch solo e alloscuro delle sue, se pur poche, libert. Attraverso questi strumenti si cerca di rendere lindividuo il pi autonomo possibile rispetto alla minaccia psichiatrica e quindi in grado di riprendere in mano la propria esistenza. Lapproccio antipsichiatrico non deve trasformarsi n in assistenzialismo n in alternativa alla psichiatria. Non abbiamo nessuna cura e nessuna terapia perch riteniamo che, a livello individuale, non esista nessuna malattia da curare. Quello che ammala la schizofrenia che avvolge ogni ambito della nostra esistenza quotidiana, dalla scuola, al lavoro, alla famiglia. Ed allinterno di queste istituzioni che vanno rintracciate le cause del malessere diffuso, generato da una normalit insostenibile e che, necessariamente, crea sofferenza. Il precariato, la flessibilit, la competitivit, e in generale le attuali condizioni di vita di ognuno, rendono tutti potenziali pazienti psichiatrici, sia coloro che accettano passivamente questo sistema disumanizzante, sia chi si azzarda a contestare il sistema. La nostra lotta alla psichiatria non indirizzata solo a coloro che sono gi caduti nelle sue grinfie. Il nostro tentativo anche e soprattutto quello di arrivare prima della psichiatria, impedendo cos che essa continuare a mietere vittime e a perpetuare i propri danni contro lumanit. Fare a meno della psichiatria significa rifiutare i dualismi su cui si fondano il giudizio e il pregiudizio psichiatrico, sviluppando invece una cultura che non parta dalla distinzione tra sano e malato, tra normali e folli. Lapproccio antipsichiatrico non nega la differenza come fa la psichiatria. Al contrario la valorizza, come fonte ed elemento di arricchimento continuo. Solo abolendo questo pensiero stigmatizzante sar possibile porci in maniera paritaria gli uni rispetto agli altri e ricostruire un tessuto sociale che si prende cura, ascolta e riconosce le difficolt, le emozioni, le crisi, le ragioni di ognuno. Solo cos, non delegando allautorit medica la gestione del disagio, possibile liberarsi della psichiatria. Solo cos possibile liberarsi.

DALLA TEORIA ALLA PRATICA ANTIPSICHIATRICA: IL TELEFONO VIOLETTA

Per contatti rivolgetevi a violettavangogh@inventati.org

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