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Gengiva libera: delimita a livello del colletto il confine tra la corona(parte libera del dente) e radice (che non

si vede, coperta e sostenuta da tessuti molli e da osso alveolare) Epitelio di rivestimento: possiamo suddividerlo in 3 tipologie, in base all rapporto del tessuto nei confronti del dente la struttura varia con caratteristiche interessanti. 1) gengiva vestibolare e papilla interdentale: tratto che guarda verso il vestibolo o lingua, e un epitelio pavimentoso composto cheratinizzato o paracheratinizzato, conferisce resistenza in quanto ci avviciniamo al dente e quindi alla parte meccanicamente inpegnata nella masticazione, deve essere attrezzata a resistere a questa biomeccanica. Questa gengiva puo leggermente scollarsi al dente, e individuabile un solco,solco di gotli? 2) Gengiva del solco,epitelio gengivale del solco un epitelio pavimentoso composto non cheratinizzato, si presuppone che questa superfice non sia in contatto con gli elementi durante la masticazione 3) Porzione della gengiva che aderisce allo smalto, c l attacco gengivale al dente, chiamato epitelio guinzionale, la parte piu critica e fondamentale ai fini della resistenza meccanica delal gengiva, e questo tratto della mucosa che aderisce al dente e che quindi fa resistere meccabnicamente la gengiva nella posizione anatomica, un epitelio pavimentoso composto non cheratinizzato che presenta degli apparati giunzionali nei confronti dello smalto dentale, con Emidesmosomi tra la gengiva e lo smalto,siamo nel punto in cui il dente trapassa dalla corona alla radice,si chiama emidesmosoma perche la controparte che partecipa a questo apparato giunzionale non una cellula, ma 1 apparato giunzionale con supporto non cellulare(lo smalto) quindi si parla di emi(mezzo)desmosoma. altro esempio di emidesmosoma e tra le cellule epiteliali di rivestimento e la lamina basale. Comunque va sottolineato che anche in questo caso lo smalto e 1 struttura di natura epiteliale,anche se nel caso dello smalto abbiamo avuto una mineralizzazzione molto importante. Tonaca Propria:ha delle papille molto evidenti sul versante vestibolare, si vede la interdigitazione tra queste papille connettivale e l epitelio pavimentoso composto pluristratificato che li si applica all esterno, connettivo con fibre ben rappresentate,le fibre collagene hanno direzione diversa per resistere alle forze della masticazione si incrociano a livello del colletto,(Fibre longitudinale, verticali circolari, alveologengivali denteoperiostei ecc)in parole povere permettono il numero maggiore di agganci fornendo piu resistenza possibile non solo ala pressione ma anche alla spinta verso l esterno che il dente puo avere in talune situazioni(cewingum)inoltre le fibre circolari danno resistenza anche a forze di rotazione come quando si strappa ad esempio il pane con i denti(discorso simile a quello dei prismi dello smalto). che possono avere diversa direzione,per conferire resistenza meccanica, e poi vasi e nervi, e molto vascolarizzata questa zona, in caso di parodontopatie possiamo avere sanguinamenti facili. La gengiva libera delimita il solco di goetli? Che contiene il fluido gengivale, un liquido che si impegna in questo angusto spazio(tra gengiva e dente) e questo liquido prodotto da questo tessuto ha una composizione molto interessante, soprattutto dal punto di vista delle cellule(macrofagi,monociti linfociti di entrambi le classei) e prodotti di queste cellule(immunoglobuline e prostaglandine) il significato di cio e che essendo questo solco un punto molto sensibile, qui si forma la placca, a causa anche del calcio presente nella saliva che calcifica i residui del cibo e quindi importante che vi sia un attivita immunitaria importante essendo a questo livello proliferante la flora microbica(presente comunque normalmente) ma che in caso di scarsa igene puo virulentare. Con questa composizione il fluido lava e drena questo solco!

Porfiria: patologia che tra le altre cose porta a distruzione del tessuto gengivale,patologia che riguarda il metabolismo del rene,ne esistono diverse forme ma in generale questa alterazione comporta la permanenza nel organismo di sostanze fotodinamche, sostanze che incamerano l energie della luce per poi rilasciare calore, quindi causano reazioni su base Fotodinamica, queste sostanze si accumalono nei tessuti molli che se esposte al sole causano distruzione dei tessuti a causa delle porfirine accumalate.questi soggetti devono rifuggire il sole. Fa vedere la foto del tipo con porfiria e commenta sulle sue gengive e sul fatto che nel passato erano scambiati x vampiri. PARODONTOPATIA: facilmente colpisce la gengiva che circonda il canino in quanto presente al angolo e sottoposto a maggior forza di sfregamento biomeccanico, tende piu facilmente a ritrarsi con il tempo, se si ritrae vuol dire che si distrugge la gengiva aderente, mano a mano che la gengiva si ritrae ricrea un nuovo aggancio gengivale, se ci sono le condizioni favorenti il solco di goetli puo diventare una tasca vera e proprio che ulteriormente contribuiscono alla patologia del parodonto Vascolarizzazione: Arterie: in comune tra dente e parodonto le arterie x la gengiva sup sono rispettivamente le a.alveolari superiori che si distinguono poi in anteriori e posteriori contribuiscono poi l a sfenopalatina e l a discendente come contributi minori, x la gengiva inferiore sono le a alveolari inferiori e come contributi minori a sottolingueale e sottomentale. Le vene si distinguono in posteriori che si scaricano nei plessi alveolari-pterigoideo le anteroiri nelel vene lingueale e faciale. I Linfatici si portano nei linfonodi sottomandibolari e giugolari interni, quindi fanno capo a tappeti linfonodali situati inferiormente. Nel fondo delle cavita alveolari ci sono dei fori che permettono a i vasi di penetrare nella cavita alveolare, a livello di tale foro il vaso si divide una parte va a vacolarizzare il parodonto in particolare l apaprato di sospensione del dente, a questo livello si produce nella vascolarizzazione del tessuto gengivale, una parte inportante di questa vascolarizzazione invece si impegna dentro il dente, tramite il foro apicale attrversa il canale radicolare fino alla camera pulpale x vascolarizzare il tessuto dentale.quidni questi vasi alveolari sono destinati a vascolarizzare il dente il parodonto e il tessuto osseo alveolare. (spiega le immagini sulla vascolarizzazione ripete le stesse cose dette sopra)

CAVITA ORALE PROPRIAMENTE DETTA 1 apertura posteriore: istmo delle fauci 1 confine anterolaterale con arcate gengivo dentarie. 1 parete antero laterale, cio le arcate gengivodentarie(vedi sopra) 1 postero-superiore data dal palato duro anteriormente e dal palato molle posteriormente palato ,il molle presenta una decisa obliquita, scende indietro e posteriormente in basso e quindi delimita la cavita superiormente e posteriormente, il palato molle e anche chiamato velo pendulo,in condizioni normali scende indietro e in basso. 1 parete inferiore, un pavimento carattterizzato da un organo importantissimo , la lingua che cmq non fa completamente da pavimento, c anche la regione sottolingueale che completano insieme il pavimenta.

PALATO Puo essere suddiviso in due parti Duro e molle,iniziamo con il duro che occupa la parte anteriore. Il palato duro macroscopicamente presenta delle caratteristiche, ha una forte concavit nelle due direzioni, e come una piccola cupola, ed grazie a questa convaita che si ricava il volume principale di questa cavita, il palato duro e chiamato cosi perche quest aparte del palato ha un impalcatura scheletrica, costituito da osso rivestito da mucuosa, la restatnte porzione del palato e chiamato molle perche non ha un impalcatura scheletrica, e molle e mobile, questa seconda porziona ha un impalcatura muscolo-aponevrotica, le due presentan una continuit. Il palato duro corrisponde all arcata gengivo-dentaria superiore i denti infatti sono infissi in cavita ossee del mascellare che proprio a questo livello va a costituire i processi palatine che vanno a fare il palato duro e posteriormente abbiamo i contrbuti dell osso palatino. Tra palato duro e molle sentiamo anche con il dito che si affonda, presente una depressione la fossetta di schiera? Confine tra palato duro e molle, cambia la consistenza e la costituizione del palato. Il palato duro a causa della forma ha una mucosa che anteriormente e lateralmente trapassa con la mucosa alveolare, questa mucosa non perfettamente liscia sopratutto anteriormente presenta delle rugosita, proprio dietro a i denti anteriori, sono 4 o 5 creste o rughe palatine trasverse. Sul piano mediano osserviamo un rilievo ad andamento longitudinaleche proprio dietro a i denti incisivi mediali da origine a questa formazione rilevata e rotondeggiante, papilla incisiva o tubercolo platino che poi indietro e seguito da questa linea rilevata della mucosa che corrisponde alla sutura palatina mediana, questi rilievi si fanno indietro meno evidenti e la mucosa si fa piu regolare, sempre ce sentiamo con la lingua notiamo la presenza di rotondita che rappresentano gli orifizi di sbocchi delle ghiandole palatine,pertinenti alla mucosa del palato duro. Se togliamo i tessuti molli vediamo il sostegno scheletrico, il palato duro ha come elemti scheletri l osso mascellare con i 2 processi palatini, a livello del piano mediano i processi vanno incontro a sutura,e una sutura armonica, posteriormente abbiamo l osso palatino che vi contribuisce con le lamine trasversali, anche qua presente una sutura mediana, piu o meno i 2 terzi anteriori e dato dai processi palatini del osso mascellare e il terzo posteriore dalle lamine trasversali dei processi palatini,esiste anche una sutura perpendicolare tra le lamine trasversali e i processi palatini, che nel insieme danno un apsetto cruciforme. Anteriormente a livello dei denti incisivi il mascellare presenta una porzione uno spicchio trangolare che inizialmente indipendete dal mascellare, questo pezzettino di osso prend eil nome di osso incisivo, detto anche per posizione anatomica pre-mascellare, altro elemento suturale, questo osso incisivo presenta un forame il forame incisivo che prelude poi a un breve canalicolo detto incisivo che attraversa il palato duro aprendosi nella cavita nasale.Il premascellare pensando all ontogensi deriva dal processo Fronto-Nasale e quindi questo premascellare ha un origine diversa, si infila tra i mascellari classici(in corrispondenza dei tessuti molli responsabile del filtro) 9.43

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