Professional Documents
Culture Documents
649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
mercoled 24 agosto 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 193 (45.838)
.
Dopo i violenti scontri Tripoli sembra quasi completamente sotto il controllo degli insorti
Listituto di Ben Bernanke ha stanziato 1.200 miliardi di dollari per salvare il sistema finanziario
y(7HA3J1*QSSKKM( +#!z!:!?!&
ISLAMABAD, 23. Non si placano gli attacchi talebani contro obiettivi Nato. Nelle ultime ore, in Pakistan, sono stati dati alle fiamme e distrutti diciannove autocisterne con rifornimenti per le forze dellAlleanza atlantica dispiegate nel territorio afghano. Lennesimo attacco avvenuto nella provincia sudoccidentale del Balucistan. Nel darne
notizia, lemittente televisiva Geo ha precisato che teatro dellattacco stata la strada che collega Sibi a Quetta, nella zona di Dasht, circa sessanta chilometri a sud del capoluogo del Balucistan. Le regioni del Pakistan sono le principali rotte attraverso cui giungono i rifornimenti alle truppe dellIsaf in Afghanistan.
pagina 2
LOSSERVATORE ROMANO
Borse in apparente recupero
Confermata per luned 29 la riunione della commissione Affari economici e monetari dellEuroparlamento
Prevista contrazione
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va Servizio culturale: cultura@ossrom.va Servizio religioso: religione@ossrom.va Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998
photo@ossrom.va www.photo.va
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442 fax 06 698 83675 segreteria@ossrom.va segretario di redazione
Tariffe di abbonamento Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198 Europa: 410; $ 605 Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665 America Nord, Oceania: 500; $ 740 Ufficio diffusione: telefono 06 698 99470, fax 06 698 82818, ufficiodiffusione@ossrom.va Ufficio abbonamenti (dalle 8 alle 15.30): telefono 06 698 99480, fax 06 698 85164, info@ossrom.va Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675
Antonio Chil
redattore capo
Piero Di Domenicantonio
redattore capo grafico
Gaetano Vallini
www.publicinque.it via Fattori 3/C, 10141 Torino telefono 011 3350411 fax 011 3828355 torino@publicinque.it via M. Macchi 52, 20124 Milano telefono 02 6695279 fax 02 6695281 milano@publicinque.it via C. A. Racchia 2, 00195 Roma telefono 06 3722871 fax 06 37512606
Intesa San Paolo Ospedale Pediatrico Bambino Ges Banca Carige Cassa di Risparmio di San Miniato Credito Valtellinese Fondazione Monte dei Paschi di Siena Banca Monte dei Paschi di Siena
LOSSERVATORE ROMANO
Per le Nazioni Unite pi di duemila persone sono state uccise nei disordini Assediate le abitazioni di alcuni ministri
pagina 3
TEL AVIV, 23. Gli sforzi della diplomazia internazionale sembravano avere avuto un buon esito, ma non cos. Il tacito accordo che sembrava garantire un cessate il fuoco tra Gaza e Israele stato infranto nella notte da nuovi lanci di razzi contro il territorio israeliano. Due ordigni sono caduti in una zona disabitata della citt di Sderot, secondo un portavoce della polizia. Altri due razzi, stando a una fonte militare, sono successivamente caduti su Ashqelon, a sud di Tel Aviv, senza provocare vittime. Non si registra nessuna rappresaglia da parte di Israele. A Gaza un portavoce di Hamas e dei Comitati di Resistenza Popolare la formazione che Israele accusa di aver provocato il nuovo ciclo di violenze con gli attacchi contro civili e militari a nord di Eilat, lo scorso gioved avevano confermato ieri di voler sospendere il fuoco contro le citt israeliane al confine a condizione che Tsahal facesse altrettanto. I Comitati avevano tenuto a sottolineare che la tregua era solo
provvisoria. Il bilancio di cinque giorni di fuoco tra le due parti stato di otto israeliani (sei civili e due soldati) e quindici palestinesi uccisi; tra questi ultimi anche due capi e tre miliziani dei Comitati. Gli sforzi della diplomazia dicono gli analisti hanno contribuito alla decisione del gabinetto israeliano per la difesa di non lanciare unoffensiva terrestre contro Gaza. Il gabinetto era stato convocato durgenza due giorni fa per decidere una linea dazione: pi di 140 razzi dallo scorso gioved hanno colpito il territorio israeliano. Il Governo israeliano ha deciso di non rispondere agli ultimi attacchi per non scatenare unescalation delle violenze nella regione. Su questa scelta ha influito anche la tensione venutasi a creare con Il Cairo in seguito alluccisione di cinque soldati egiziani colpiti sul confine gioved scorso nel corso di uno scontro tra soldati israeliani e miliziani palestinesi. Sullincidente in corso uninchiesta dellesercito israeliano con la partecipazione di uffi-
ciali egiziani. Israele comunque ha espresso ai livelli pi alti il suo rammarico per i soldati uccisi. Il presidente Shimon Peres ha chiesto ufficialmente scusa allEgitto ricordando che laccordo tra i due Paesi siglato nel 1978 riveste unimportanza strategica fondamentale. Intanto, il presidente dellAutorit palestinese (Ap), Abu Mazen, ha disposto un nuovo rinvio delle elezioni municipali in programma nei Territori per ottobre. Lo riferisce lagenzia Maan, citando un decreto presidenziale. Nel decreto Abu Mazen non indica nuove date e si limita a precisare che il voto amministrativo dovr essere riprogrammato solo quando vi saranno condizioni idonee in tutti i Territori palestinesi: vale a dire sia in Cisgiordania (controllata dallAp), sia nella Striscia di Gaza (passata nel 2007 sotto lamministrazione di Hamas). Gi rimandate pi volte, le elezioni municipali avrebbero dovuto tenersi a luglio, ma erano saltate in attesa dellattuazione dellaccordo di riconciliazione sottoscritto al Cairo
nei mesi scorsi fra Al Fatah, il partito di Abu Mazen, e le fazioni raccolte attorno ad Hamas. Attuazione rimasta tuttavia finora sospesa. Giorni fa la commissione elettorale di Ramallah le aveva annunciate per ottobre nella sola Cisgiordania, accusando Hamas di fare ostruzione. Una decisione che la fazione islamica ha criticato come illegittima, adducendo la necessit di formare nuovi organismi comuni sulla base delle intese di riconciliazione prima della convocazione delle elezioni amministrative.
ANKARA, 23. Proseguono senza sosta i bombardamenti dellaviazione turca contro le basi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) nel nord dellIraq. Secondo un comunicato del comando generale delle forze armate di Ankara, le operazioni lanciate la scorsa settimana hanno colpito 132 bersagli in sei giorni di raid aerei, uccidendo almeno 100 guerriglieri separatisti. Le operazioni militari continueranno,
aggiunge la nota. Un portavoce del movimento secessionista nel Kurdistan iracheno ha detto che se gli attacchi non si fermeranno sar guerra totale contro la Turchia. Gli attacchi aerei contro le postazioni del Partito dei lavoratori del Kurdistan fanno seguito a unimboscata dei secessionisti nel sudest della Turchia, nella quale rimasero uccisi nove militari.
pagina 4
LOSSERVATORE ROMANO
Una mostra celebra i 250 anni della nascita di Pio
VIII
econdo linventario del conte Raniero Simonetti, redatto negli anni 1857-59, ovvero un trentennio dopo la morte di Pio VIII, erano presenti nella biblioteca Castiglioni 17.522 volumi, distribuiti in cinque stanze: ogni stanza era riservata ad una specifica disciplina seguendo la tradizionale suddivisione in Storia, Filosofia, Teologia, Letteratura e Giurisprudenza. Lattuale sala adibita a biblioteca era il vano che dava accesso alle suddette cinque stanze in cui la collezione aveva luogo. La biblioteca dei marchesi Castiglioni attualmente conservata nella Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti di Macerata, dove pervenuta intorno agli anni Trenta di questo secolo, in seguito alla vendita fatta dagli eredi di Filippo Castiglioni. La raccolta libraria era stata iniziata alla met del Settecento per impulso di Carlo Ottavio Castiglioni, letterato insigne, autore di numerose e varie opere dotte, ed era andata nel tempo arricchendosi per linteressamento di altri membri della famiglia. Una collezione abbastanza ricca e di carattere fondamentalmente storico-letterario quella che il giovane Francesco Saverio trova a disposizione nella casa paterna. Una
collezione che lui stesso amplier in modo consistente gi durante il periodo dei suoi studi giovanili, arricchendola soprattutto di volumi di interesse religioso: gli scritti di san Leone Magno, di santAgostino, di san Cipriano, di san Bernardo, vari
larma del pontefice effigiata sugli specchi, che cominciano a far mostra di s sui leggii e sugli scaffali della biblioteca. Ma anche volumi molto preziosi dal punto di vista editoriale e contenutistico entrano ad occuparne i ripiani. Volumi questa volta acquisiti direttamente dal Pontefice, a soddisfazione della sua cultura e della bibliofilia. Volumi che testimoniano degli interessi culturali plurisettoriali di Francesco Saverio: testi in italiano, latino e francese, di letteratura, scienza, fi-
La raccolta libraria era iniziata dalla met del Settecento per impulso del celebre letterato Carlo Ottavio Castiglioni
losofia, teologia, medicina, arte, geografia, storia, numismatica; opere di autori classici e opere nuove: degli autori pi significativi della cultura dellIlluminismo, come Montesquieu, Rousseau, Voltaire, Condorcet. Notevole il numero di incunaboli presenti. Ben 45 esemplari, con una interessante prevalenza di opere di medicina, di autori quali Avicenna, Averro, lalchimista Arnaldo da Villanova, Pietro dArgellata, Michele Savonarola, e solo per citare i maggiori. Assai preziose inoltre tra queste edizioni del secolo XV: una Bibbia stampata dal Renner a Venezia nel 1483 con iniziali colorate a mano e due edizioni dellUfficio della Vergine con miniature in oro e iniziali colorate, rispettivamente stampate da Jenson a Venezia nel 1474 e da Heroldt a Roma nel 1481.
Pio
VIII
Siamo riusciti, non senza fatica, a pubblicare il venticinquesimo volume del centinaio previsto. Il materiale complessivo vastissimo. Che io sappia, non c altro pensatore contemporaneo del quale per misteriosa provvidenza di Dio si conservi una ricchezza e variet cos grande di documentazione: oltre ai libri da lui pubblicati dei quali si conservano un buon numero di bozze con correzioni manoscritte conserviamo numerose dispense dei corsi universitari scritte da lui o raccolte dagli studenti, registrazioni complete di corsi e cicli specialmente degli anni di insegnamento a Perugia epistolari pervenuti da alcune Fondazioni o da privati, titoli e onorificenze ricevuti, archivio fotografico, radiofonico e filmati, nonch alcuni inediti dei quali Fabro lasci perfino le prime bozze gi corrette. Tutto questo materiale preziosissimo sar messo a disposizione di studiosi e studenti. Si aperto di recente un nuovo capitolo del nostro lavoro e consiste nel raccogliere le numerose testimonianze di persone che lhanno conosciuto e attestano la sua qualit spirituale ed esemplarit di vita. errato dire che in fondo Cornelio Fabro ha sviluppato quella metafisicit che mancava a Sren Kierkegaard? Lo studio e le traduzioni iniziate sulle opere di prima pubblicazione della Kierkegaard-Renaissance, rivelava al nostro lassoluta mancanza della traduzione dei Diari, cui si accinse previo studio della lingua danese. Per correggere un luogo comune, diciamo che Fabro non solo il traduttore di Kierkegaard, ma lo studioso,
Qual stata la novit ermeneutica di Fabro nella lettura dellAquinate? Fabro con Tommaso ha percorso tutti i sentieri della modernit: egli individua per la prima volta nella storia del pensiero la dialettica della nozione di partecipazione quale chiave ermeneutica del tomismo. Essa diventa un punto di partenza rivolto al futuro: piattaforma di un progetto in grado di perlustrare tutti i meandri del pensiero moderno e della contemporaneit, una rivoluzione metafisica che troviamo esposta e argomentata in Partecipazione e Causalit. Lapplicazione originale della partecipazione si rivela in modo sorprendente nellantropologia, nel processo cognitivo, nellelevazione spirituale e anche mistica. La riflessione metafisica, e quindi lo esse, indirizzata allo spirito, afferma Fabro, mediante il conoscere e con lamare. Il suo amare si protende verso ogni bene, ossia verso la felicit senza limiti. La dialettica della partecipazione ha qui la sua radice e il suo locus metaphisicus.
commenti al Vecchio e Nuovo Testamento, quasi tutte le opere di santAlfonso de Liguori e quelle di san Francesco di Sales. Ma nel periodo successivo alla sua ascesa al pontificato che la biblioteca di famiglia conosce la propria et aurea. Innanzi tutto perch in occasione della sua elevazione vengono donati al Castiglioni volumi con legature di estremo pregio e raffinatezza: opere di artisti italiani e francesi, ricche di cuoi pregiati, sete, ori, ricami, con
noto che lo studio delle Opere del roveretano fu commissionato a Fabro da Paolo VI; anche noto, o almeno dovrebbe esserlo, che lespressione: Questa lultima parola sul Processo Rosmini non affatto di Cornelio Fabro che si cimentato con la vasta documentazione anche inedita della questione rosminiana. Conosciamo altres, perch lo leggiamo in apertura del suddetto volume, che La fatica stata improba a causa dello stato del materiale da esaminare. Mi furono consegnati, precisa Fabro, ben 32 pacchi di documenti (a stampa e manoscritti) che sembravano ancora intatti, i libri tutti intonsi. La conclusione cui arriva nelle prime 300 pagine in cui ha esaminato i documenti, che la Chiesa non ha sbagliato nelle diverse sentenze pur apparentemente contrarie fra loro su Rosmini. Soltanto nelle ultime 100 pagine il nostro esprime la sua posizione personale sulla qualit metafisica del pensiero rosminiano. Quanto alla beatificazione, chi ha frequentato Fabro ricorder queste parole: Se Antonio Rosmini ha fondato lIstituto della Carit, non pu che essere un santo. E sappiamo quanto Fabro stimasse i santi! Ma anche fra i santi vi possono essere opinioni diverse. Serio monito per i seguaci di Rosmini e Fabro: sono due sacerdoti che hanno onorato in maniera esemplare la Chiesa di Cristo. Si narra che Fabro prima dei cinque anni non parlasse. Il silenzio fu inteso da Fabro come porta per la libert di coscienza? vero che la prima infanzia del filosofo fu un calvario di malanni, tra cui una grave impotenza motoria che gli imped fin quasi al quinto anno di muoversi e di parlare. Dai suoi ricordi sappiamo anche che non era chiuso al mondo circostante. Penso che sia difficile, forse per chiunque, dare una risposta apodittica alla sua domanda. Possiamo riferire una considerazione del filosofo del 1980 in cui cos si espresse: Prima di morire vorrei dire e scrivere qualcosa sulla coscienza, sulloriginalit, sulla sua inderivabilit: non viene dai cromosomi, non viene dallambiente. La coscienza una, come Dio che lha creata e illuminata. Fabro il filosofo della libert. Se volessimo ripercorrere tutte le sue espressioni, lanelito, le suggestioni, il tormento, il gaudio, lappassionata ricerca della libert ci troveremmo a scoprire un inno alla libert. La libert un dono talmente prezioso, talmente alto, talmente attivo, ch lunico principio attivo ch originario dopo la creazione. Neppure Dio pu alterare la nostra decisione (Aforisma 428).
voler finalmente emancipare i film di Bollywood dalla falsa immagine di musicarelli romantici che ancora c in Occidente, e la riduzione di unopera complessa e ambiziosa a una semplice commedia romantica. Perch scegliere un film tanto lungo se i vincoli di orario ne impedivano una programmazione integrale (o quanto meno rispettosa della visione artistica del regista)? Probabilmente si voluto puntare sullopulenza visiva dellaccurata ricostruzione degli ambienti e dei co-
stumi, e sulla presenza dellattrice Aishwarya Rai, volto conosciuto dal pubblico italiano. Ma le perplessit restano: difficile immaginare che un trattamento simile possa essere riservato ad analoghe opere americane o europee. Non si sforbicia unemozione: il celebre slogan coniato da Fellini per contestare labuso delle interruzioni pubblicitarie si potrebbe essere cos adattato anche per il trattamento a volte riservato in Occidente al cinema indiano contemporaneo.
LOSSERVATORE ROMANO
Intervista su amicizia, amore, scuola, disabilit e responsabilit con la scrittrice Mariapia Veladiano
pagina 5
che, accostando le culture, le considera meramente interscambiabili. Leclettismo non ha senso: devo sempre parlare dalla posizione di qualcuno che crede in qualcosa. dalla mia (piccola o grande) identit che ne incontro unaltra. Se continuamente fluttuo, non ho alcuna possibilit di offrire allaltro qualcosa da cui egli possa trarre arricchimento: se tutto indistinto, impossibile parlarsi. Una cosa diversa, invece, la contaminazione: una cosa buona perch lumanit una. Possiamo essere nati dove siamo nati, in una data cultura, ma ci che ci unisce molto pi di ci che ci divide. Le contaminazioni culturali, per, debbono scaturire da elementi molto precisi. Innanzitutto da una grandissima conoscenza: non becchettare le cose, ma avere una profonda conoscenza che implica il rispetto dellaltro. In secondo luogo, occorre non avere un fine secondo, non voler portare in qualche modo laltro verso di me. Solo cos si ha un incontro vero. Che poi lamicizia: riconoscere che laltro non sono io. La pazienza non una virt particolarmente amica della modernit lei affermava nel 2002. ancora vero? S! La modernit velocissima, non ha pazienza. La pazienza larte di credere che ho un futuro dinnanzi. Oggi sono qui e coltivo una cosa per domani. Invece la modernit ha lansia che tutto accada immediatamente. una dimensione molto pericolosa perch cos manca del tutto la riflessione sulla speranza. Credo che nulla si faccia se non c speranza. Non credere che vi sia qualcosa davanti essere molto pi poveri. Le vorrei chiedere di esprimersi su alcune responsabilit. Innanzitutto, qual la responsabilit dello scrittore? una responsabilit enorme: una voce prestata al mondo. una voce che deve ascoltare il mondo, e ci facendo deve compiere unoperazione di purificazione del proprio autobiografismo. Perch vero che non c scrittura che non sia passata anche attraverso la vita, per lurgenza autobiografica va assolutamente superata: scrivere non unoperazione narcisistica! Lo scrittore deve ascoltare il mondo, deve farselo passare attraverso, deve dargli una voce, restituendo cos al mondo ci che il mondo gli ha passato, con una voce in cui il mondo si possa riconoscere. Mi piace lidea di essere una donna adulta, di essere entrata in pieno possesso delle facolt che mi sono state destinate scrive Elisabeth von Armin in Lettere di una donna indipendente: qual oggi la nostra responsabilit di donne? quella di trovare una voce. Una voce nuova, capace di collaborare a un mondo che sicuramente deve es-
sere migliorato (perch non questo il mondo che vogliamo). Per deve essere una voce il pi possibile condivisa: non credo alla possibilit di una voce legata solo allessere donne. Occorre un lavoro condiviso di ricerca in cui donne e uomini abbiano la stessa parte. insieme che va costruita la voce. Perch la voce solitaria e parziale comunque specularmente povera, tanto quanto lo laltra. Certo, storicamente a un certo punto stato necessario, per ora tante cose sono state fatte: oggi serve creare alleanze. E questo vale un po anche per la teologia: la teologia al femminile ha avuto un grosso ruolo (quello di svegliare), ma adesso credo che la vera rivoluzione nel ruolo della donna nella chiesa e fuori venga dalla teologia tout court. Per restituire alla donna tutto il suo ruolo, pi che sufficiente studiare onestamente la Bibbia! Padre Barban, priore del monastero di Fonte Avellana, ha parlato del processo di unificazione che siamo chiamati a vivere come credenti tra il pensiero moderno di un mondo autonomo, tra le proposte dei barbari che sono gi arrivati tra noi (...) e la fede in Dio, come ce lo presenta Ges. Assolutamente s! Lo diceva Bonhoeffer: basta con questo dar contro alla modernit! Non ha alcun senso difendere Dio da posizioni di retroguardia. Dio deve parlare adesso a questo mondo. E la modernit va amata profondamente perch il posto dove ora noi viviamo. Certo, non amata con gli occhi chiusi, ma con occhi aperti e ben vigili. Oggi, semmai, v il rischio che stiamo perdendo alcune cose che ci sembravano ormai acquisite. Ad esempio, c il problema della paura che ci rende tutti pi cattivi e pi egoisti. La paura del futuro, infatti, invece di mobilitare le energie pi nobili, finisce per mortificarci rendendoci ciechi. Non che sia facile vincere la paura, ma anche qui la si vince insieme. Non da soli. E, paradossalmente, la si vince proprio insieme a quelli di cui abbiamo paura. Ogni tanto qualcuno prende la Francia tra le braccia, la mostra al mondo facendo credere che viva, invece morta scriveva il romanziere Francesco Biamonti. La Francia come patria paradigmatica: qual la nostra responsabilit di cittadini? Di non tollerare lintollerabile. Dove per intollerabile intendo lostentazione di comportamenti come la prevaricazione o lesaltazione del proprio potere (non inteso come servizio), comportamenti che vanno combattuti in tutti i modi nel privato e nel pubblico, perch enorme la responsabilit che abbiamo gli uni nei confronti degli altri. Anche perch, se si salta, si salta tutti insieme. Non si salva nessuno. Ho scritto un libro su come si resiste insieme: perch Rebecca ha avuto una ferita, ma tanti lhanno riparata. Per quello lei vive.
Dio nel romanzo, rispondo sempre: nella signora De Lellis, che per me rappresenta una figura di santit, della santit come pu essere declinata oggi. La santit della De Lellis il non fare passare il male ricevuto. Lei ha ricevuto un grande male (come molti di noi lo ricevono perch non si vive senza esserne toccati), e da questo male grande potrebbe venire di tutto: sappiamo che chi subisce violenza spesso violento, e nellincesto quasi una regola. Lei invece fa unoperazione nascosta: la santit di non fare passare il male in lei. Non solo il non farlo (il che gi non facile), ma addirittura avendolo ricevuto fare in modo di arginarlo. Nella vita di male intorno ne vedo tantissimo, spesso in forme talmente subdole che qualche volta davvero non si riconosce: il male di un dire non dire, della prevaricazione, del non vergognarsi delleccesso di ricchezza. Sono mali tremendi che possiamo o moltiplicare (diventando come il male ci vuole) oppure fare morire in noi dicendo con me non passa. Con me la prepotenza non passa, la prevaricazione non passa. Con me si blocca. Forse non basta, per anche solo il fatto di fungere da argine pu rendere la vita migliore a chi ci sta attorno.
pagina 6
LOSSERVATORE ROMANO
A 3 anni dallondata di violenza nello Stato indiano una giornata di preghiera in ricordo delle vittime
Convocata da Bartolomeo per affrontare i temi del Medio Oriente e del futuro concilio
La sinassi avr luogo il 1 e il 2 settembre. Per loccasione, il Patriarca ecumenico dar inizio al nuovo anno ecclesiastico co-presiedendo la divina liturgia che sar celebrata nella chiesa patriarcale di San Giorgio al Fanar. Come detto, si parler degli sviluppi in corso nel Medio Oriente, che suscitano inquietudine fra le popolazioni della regione e soprattutto fra i cristiani. Serve sottolinea Bartolomeo una concertazione sulla situazione delle nostre Chiese per un sostegno fraterno reciproco. Inoltre, si far il punto sui progressi in direzione del grande concilio della Chiesa ortodossa, del quale si parla da tempo senza tuttavia che sia stata fissata una data sul suo svolgimento.
Sulla sinassi convocata da Bartolomeo, si espresso recentemente, in termini critici, il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, secondo il quale nessun gruppo di Chiese pu avere un ruolo preminente in seno allortodossia. Un tale concetto ha detto porterebbe a dividere tra Chiese di prima e di seconda categoria, mentre, se noi vogliamo preparare degnamente e realizzare il concilio panortodosso, dobbiamo sostenere i concetti ecclesiologici che uniscono tutte le Chiese ortodosse e non creare nuovi concetti che non possono che portare la divisione e il disordine.
Il Patriarcato di Mosca
dottoressa
ROSANNA LEVI
Como, 24 agosto 2011
LOSSERVATORE ROMANO
Circa duecentomila ragazzi a Madrid con il cardinale Rouco Varela
pagina 7
Aperta da un messaggio del segretario di Stato Tarcisio Bertone la 62 Settimana liturgica nazionale
La cerimonia, alla quale hanno preso parte cinque cardinali e cinquantanove vescovi, stata presieduta dal cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio Mara Rouco Varela. Durante lomelia, il porporato ha voluto ricordare ai giovani presenti i frutti del magistero di Benedetto XVI. Al Papa ha sottolineato larcivescovo di Madrid gli vogliamo dire che siamo disposti a dire s a Cristo. Lincontro vocazionale stato preceduto dallascolto di una celebrazione sinfonico-catechetica dal titolo: El sufrimientos de los inocentes (La sofferenza degli innocenti). Lincontro ha rappresentato an-
che una ulteriore possibilit per molti ragazzi di verificare la loro vocazione per il sacerdozio e per la vita consacrata. Tra i presenti, oltre a Kiko Argello, anche gli altri due iniziatori del Cammino neocatecumenale, Carmen Hernndez e padre Mario Pezzi. Lincontro vocazionale di Plaza Cibeles fa seguito a quello, qualche mese fa, di Dusseldorf, in Germania, al quale hanno preso parte pi di venticinquemila ragazzi in preparazione della Giornata mondiale della giovent di Madrid 2011. Il movimento dei neocatecumenali presente in oltre cento Paesi del mondo.
apparire chiaramente che il cuore pulsante della comunit da riconoscersi oltre gli angusti e pur necessari confini della ritualit, perch la liturgia non ci che fa luomo, ma quello che fa Dio con la sua mirabile e gratuita condiscendenza. Questo primato di Dio nellazione liturgica era stato evidenziato dal servo di Dio Paolo VI alla chiusura del secondo periodo del concilio Vaticano II mentre annunciava la proclamazione della costituzione Sacrosanctum Concilium: In questo fatto ravvisiamo che stato rispettato il giusto ordine dei valori e dei doveri: in questo modo abbiamo riconosciuto che il posto donore va riservato a Dio; che noi come primo dovere siamo tenuti ad innalzare preghiere a Dio; che la sacra Liturgia la fonte primaria di quel divino scambio nel quale ci viene comunicata la vita di Dio, la prima scuola del nostro animo, il primo dono che da noi deve essere fatto al popolo cristiano (Paolo VI, Discorso per la chiusura del secondo periodo, 4 dicembre 1963, AAS [1964], 34). La liturgia, oltre ad esprimere la priorit assoluta di Dio, manifesta il suo essere D io-con-noi, perch allinizio dellessere cristiano non c una decisione etica o una grande idea, bens lincontro con un avvenimento, con una Persona, che d alla vita un nuovo orizzonte e con ci la direzione decisiva. (Benedetto XVI, Deus caritas est, 1). In tal senso, Dio il grande educatore del suo popolo, la guida amorevole, sapiente, instancabile nella e attraverso la liturgia, azione di Dio nelloggi della Chiesa. A partire da questo aspetto fondativo, la 62 Settimana Liturgica Nazionale chiamata a riflettere sulla dimensione educativa dellazione liturgica, in quanto scuola permanente di formazione attorno al Signore risorto, luogo educativo e rivelativo in cui la fede prende forma e viene trasmessa (Conferenza
tuosa per i partecipanti e per lintera Chiesa che in Italia. Egli auspica che limportante Convegno, come pure le iniziative promosse dal Centro di Azione Liturgica, si pongano sempre pi a servizio del genuino senso della liturgia, favorendo una solida formazione teologico-pastorale in piena consonanza con il Magistero e la vivente tradizione della Chiesa. A tal fine, il Sommo Pontefice invoca su tutti i partecipanti la materna protezione di Maria Santissima e imparte di cuore a Vostra Eccellenza, allArcivescovo di Trieste, ai Vescovi e ai sacerdoti presenti, ai relatori e a tutti i congressisti una speciale Benedizione Apostolica. Con un fraterno saluto e augurio, profitto della circostanza per confermarmi dellEccellenza Vostra Reverendissima. La prolusione dellincontro stata affidata al cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santit per la Citt del Vaticano, il quale ha parlato della liturgia come luogo educativo del popolo di Dio. Parto da una premessa che pu apparire ovvia ha detto il porporato per, come tutte le cose ovvie, viene facilmente dimenticata. La premessa questa: la vita cristiana non deve essere rappresentata come una poltrona nella quale ci si siede, bens come una strada nella quale bisogna camminare. significativo il fatto che, negli Atti degli Apostoli, per indicare la nascente religione cristiana viene usata per ben otto volte la parola ods, che significa via-stradacammino. Del resto, Ges stesso chiama gli apostoli a seguirlo, e limperativo seguimi, che un imperativo dinamico, rivolto ad ogni discepolo: il discepolo, pertanto, colui che cammina nella via del Signore. E, nel Vangelo di Luca, c un brano dallalto valore liturgico e simbolico: il racconto dei discepoli di Emmaus, i quali, lungo la stra-
pagina 8
LOSSERVATORE ROMANO
Il prossimo 18 settembre a San Paolo inizia il pellegrinaggio della croce che si concluder a Rio de Janeiro