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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
venerd 23 settembre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 219 (45.864)
.
XVI
Religione e libert
In Germania molti aspettano la visita del Papa, nonostante dissensi che sono naturali in una societ secolarizzata, e legittimi se vengono espressi in modo civile: sorridente Benedetto XVI quando incontra i giornalisti volando verso il cielo sopra Berlino e risponde alla domanda sulle polemiche preventive al viaggio, consuete e certo non gentili, come invece lui si dimostra in ogni circostanza. Vado con gioia nella mia Germania e sono felice di portare Cristo nella mia terra dice ancora, sintetizzando cos lo scopo di questo terzo ritorno in patria, per la prima volta in forma ufficiale dopo i viaggi a Colonia e in Baviera. Una finalit che il vescovo di Roma ribadisce rispondendo al caloroso e significativo benvenuto del presidente federale. Anche se la visita rafforzer le buone relazioni tra Germania e Santa Sede, infatti, in primo luogo ha detto con chiarezza Benedetto XVI non sono venuto qui per perseguire determinati obiettivi politici o economici, ma piuttosto per incontrare la gente e parlare di Dio. Ecco delineata con semplice essenzialit la ragione dei viaggi del Papa, che pure sa rivolgersi come nessuno ad assemblee politiche, in discorsi che rimarranno: da quello a Westminster Hall a quello al Parlamento del suo Paese riunito nel Reichstag. Nato, cresciuto e formatosi in Germania, il Pontefice tedesco ha confessato di sentirsi profondamente radicato nella cultura di questa grande Nazione, alla cui storia che pure comprende anche le pagine scure del passato guarda con uno sguardo chiaro. Legato alle sue radici, Benedetto XVI ha detto per con altrettanta chiarezza che il battesimo porta in un nuovo popolo: la grande comunit della Chiesa cattolica, che ogni giorno in questo mondo in cammino verso la civitas Dei descritta e anelata da Agostino. Un cammino non facile mai e non facile oggi, in un tempo fortemente segnato, anche in Paesi di antica tradizione cristiana, dalla secolarizzazione. questa tendenza a spiegare labbandono della Chiesa, ultimo passo di allontanamenti progressivi che in tempi recenti sono a volte motivati dallo scandalo degli abusi su minori da parte di esponenti del clero cattolico. Ancora una volta, il Papa che non ha paura dei lupi ha parlato senza reticenze di questi crimini, dicendo di potere capire la motivazione di alcuni abbandoni. Ma subito dopo ha aggiunto che fondamentale chiedersi perch si nella Chiesa: bisogna infatti prendere coscienza che farvi parte equivale a essere nella rete del Signore, il quale dalle acque di morte di questo mondo trae insieme pesci buoni e pesci cattivi. E in questa ottica si deve imparare a vedere gli scandali e soprattutto a lottare contro di essi. In societ secolarizzate, dove il trascendente sembra lontano, bisogna essere insieme agli altri cristiani, e con loro testimoniare la fede comune nel Dio trinitario e nelluomo che stato creato a sua immagine. Come la religione ha bisogno della libert, cos anche la libert ha bisogno della religione diceva il vescovo Wilhelm von Ketteler. Sono parole attuali ha ricordato Benedetto XVI e anche oggi, nella Germania rinata dalla forza della libert, la libert ha bisogno della religione: quella rivelata dal Dio amico degli uomini. g. m. v.
La legittimit di manifestazioni di protesta quando si esprimono in modo civile, la gioia di essere comunque nella mia Germania (la radice, ha detto riferendosi alla sua patria, non pu n deve essere tagliata), gli abbandoni della Chiesa a motivo degli scandali, ma anche il dialogo ecumenico e il significato della presenza di un Papa tedesco in Germania: sono i principali temi affrontati da Benedetto XVI stamane, gioved 22 settembre, nella conferenCalorosa accoglienza a Berlino
za stampa a bordo dellaereo diretto a Berlino. Come di consueto il Papa ha risposto alle domande formulate per i giornalisti dal gesuita Federico Lombardi su argomenti di attualit, alla luce del viaggio appena iniziato. Cos si parlato delle forme di protesta nei suoi confronti annunciate in questi giorni da alcuni gruppi e organizzazioni del Paese. Niente da dire, ha in pratica risposto il Papa, normale che ci siano contestazioni. Era gi accaduto in occasione del viaggio in Gran Bretagna e a Madrid. Del resto, ha fatto notare Benedetto XVI, nelle societ libere, e al contempo secolarizzate, normale che ci siano contrariet anche nei confronti del Pontefice e della Chiesa. Bisogna prenderne atto, ha detto, specie quando si manifestano in modo civi-
le. Ma se vero che secolarismo e opposizione al cattolicesimo sono fortemente radicati, anche vero che ci sono tante aspettative e tanto amore per il Papa. In Germania, ha notato ancora, c unopposizione di vecchia data verso il cattolicesimo, ma anche crescente la convinzione del bisogno di una forza morale nella societ, di Dio nel nostro tempo. Per questo tanta gente aspetta con gioia il Papa per una festa della fede. Altro argomento toccato, il problema delle defezioni dalla Chiesa, causate in parte anche dalle vicende degli abusi commessi da esponenti del clero. In proposito Benedetto XVI ha invitato a distinguere tra quanti si sentono scandalizzati da questi veri e propri crimini, e quanti abbandonano per altre motivazioni. Se nel primo caso, infatti, c chi non riesce a riconoscersi nella Chie-
sa come forza di umanizzazione e moralizzazione, nel secondo le cause possono essere molteplici, anche se in definitiva tutte riconducibili alla secolarizzazione della societ. Qui si tratta, dunque, solo dellultimo passo di un percorso di allontanamento da parte di chi considera lappartenenza alla comunit cattolica alla stregua delliscrizione a un club sportivo o a un circolo culturale. In realt ha avvertito il Pontefice qui si tratta di essere nella rete del Signore, che tira a riva pesci buoni e pesci cattivi dalle acque della morte alla terra della vita. Non bisogna lasciarsi contaminare dai pesci cattivi. La Chiesa, ha ribadito, diversa da qualsiasi altra forma di associazione umana, perch tocca il fondamento del nostro essere. E anche se ci sono scandali terribili, non si deve abban-
donarla ma aiutarla a superare le difficolt e gli ostacoli. Una domanda sullecumenismo ha dato modo al Pontefice di ribadire la sua consapevolezza circa limportanza dellincontro con i fratelli evangelici. Ci sono molte cose in comune, ha detto, anche se permangono problemi. Sar importante approfondire ci che accomuna per mostrarsi uniti davanti al mondo. Dopo la cerimonia di benvenuto e gli incontri con il presidente federale e il cancelliere, nel pomeriggio il Papa compie la visita al Parlamento federale, dove pronuncia latteso discorso sui fondamenti dello Stato liberale di diritto, e incontra la comunit ebraica di Berlino, prima di celebrare la messa nellOlympiastadion.
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AllAssemblea generale delle Nazioni Unite appello del presidente statunitense a israeliani e palestinesi
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Presentato il restauro della settecentesca Fontana della Galera nei Giardini Vaticani
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I sindacati proclamano altri due giorni di sciopero generale per il 5 e il 19 ottobre
colloqui tra il ministro delle Finanze, Evangelos Venizelos, e gli ispettori della cosiddetta troika, formata da Unione europea, Fondo monetario internazionale e Banca mondiale. La troika aveva chiesto misure drastiche per poter concedere ad Atene un secondo piano di aiuti senza il quale si prospetterebbe il default del Paese. Secondo gli ispettori della troika, senza tali misure il deficit di bilancio della Grecia nel 2011 supe-
rer del 9 per cento il prodotto interno lordo (pil) del Paese, superando il 7,5 per cento del pil fissato dal Governo di Atene. Lo stesso Venizelos intervenuto ieri in Parlamento chiedendo di dare il via libera alle misure aggiuntive. Secondo il ministro, la Grecia sta affrontando la crisi pi grave dai tempi della guerra civile, ha un grande problema di liquidit e corre dei rischi enormi, tra i quali quello di
Nonostante le dichiarazioni di sostegno alleuro, la Bank of China sospende le transazioni con alcune banche Ue
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Tra lesercito e soldati passati con lopposizione
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Presentato il restauro della settecentesca Fontana della Galera nei Giardini Vaticani
reschi e vivi colori di travertino, di cortina, di trasparente color daria risplendono da pochi giorni sul prospetto settecentesco della Fontana della Galea o Galera (secondo la lezione linguistica in uso fino allOttocento), la barca a forma di nave da guerra armata di cannoni, vele al vento, che forma loriginale ornamento di una delle pi antiche fontane del Vaticano. Ormai da troppi anni in condizioni di degrado sia nellaspetto che nellimpianto idraulico, la Fontana della Galera ha beneficiato recentis-
e il giugno 1781
simamente di un restauro tecnicamente molto accurato e filologicamente motivato, seguito con grande impegno e approccio interdisciplinare dai Musei Vaticani e dai Servizi Tecnici del Governatorato con il generoso sostegno dei Patrons of the Arts della Gran Bretagna. Grazie a esso stato anche pienamente recuperato il rapporto dialettico tra prospetto e vascello, tramite anche la brunitura di questultimo che si oppone alla luminosit del primo. Lorigine di questa fontana, che si pu considerare un pezzo unico, piuttosto antica, una storia in qualche caso sviata di informazioni inesatte o leggendarie su cui le ricerche archivistiche attuali, motivate dal suo impellente restauro, hanno in massima parte fatto chiarezza. Vale ben la pena adesso di cogliere questa fortunata occasione per ritesserne le vicende. Sul sito della fontana della Galera, accanto alla torre che contiene la scala elicoidale di Bramante, gi ai tempi di Giulio III (1550-1555) era presente una fontana a parete visibile in una veduta di Mario Cartaro del 1574 ripresa fedelmente da altri disegnatori coevi come Claude Duchet nel 1579. Chiamata peschiera a causa della sua forma, si componeva di una grotta ad arco, delimitata da paraste bugnate e circondata da tartari; lacqua fluiva dal basso entro un bacino prospiciente di forma rettangolare, tipico della vasca per lallevamento dei pesci dacqua dolce. Tutta la zona della fonte era gradevolmente ombreggiata da una lussureggiante vegetazione. Da alcuni conti del primo Seicento, stilati da muratori e stagnari dei Sacri Palazzi, conservati presso lArchivio di Stato di Roma, emerso chiaramente che la fontana di Paolo V, conosciuta in seguito come Fontana della Galera e la cui imma-
suoi ambienti di accesso: il Vestibolo Quadrato da un lato e la Scala Simonetti dallaltro, oltre la Loggia scoperta del Palazzetto di Innocenzo VIII che guarda verso il giardinetto daccesso alla fontana; n va dimenticato che lo stesso grande finestrone che sovrasta la fontana corrisponde al Vestibolo Rotondo del Pio Clementino e fu oggetto di un restauro concomitante. I lavori murari infatti interessarono sia il nuovo prospetto vero e proprio, sia la vasca che da rettangolare divenne di forma ovoidale, sia una risistemazione della zona limitrofa comprendente la loggetta con colonnette e finestrone che corrisponde appunto al Vestibolo Rotondo e il grande portale a cancellata che immette nel giardinetto della fontana. Vennero anche rinnovate le spalliere di alberi da frutto chiamati alternativamente cedri o aranci, un tipico dei Giardini Vaticani per riqualificare la zona. I colori, che vennero scelti per il prospetto rispecchiano il tipico gusto tardo Settecento per gli esterni e sono stati oggi riproposti con squisita sensibilit e rigore filologico al dettato dei documenti: colore di travertino per gli aggetti di qualsiasi materia, come cornici, cornicioni, zoccoli, capitelli, pilastri, gli stucchi della mitologia nel nicchione; colore di cortina a tutti i fondi del primo e secondo ordine sia della facciata che dei risvolti laterali, ai fondi delle due nicchie laterali; colore daria al fondo del nicchione. La ditta di pittori imbiancatori Franconi e Sturbinetti, incaricata del lavoro, era allepoca appaltatrice di molte altre commesse pontificie e i loro eredi saranno noti nello stesso ambiente per tutto lO ttocento. Una interessante relazione di Salvatore Casali ci ragguaglia sulla scena mitologica che trova posto nella nicchia centrale legata ad un racconto secondario del mito della Caduta di Fetonte: la metamorfosi delle tre sorelle di Fetonte, le Eliadi, in alberi di pioppo, e del suo amico Cicno in un cigno dalla voce melodiosa. Disperati per la morte di Fetonte, le Eliadi e Cicno chiedono agli dei di partecipare in eterno alla sua sorte, vicino al fiume in cui caduto, il Po. Il racconto tratto dal secondo libro delle Metamorfosi di Ovidio. Lo scultore Gaspare Sibilla attivo in questa veste e come restauratore anche nel Pio Clementino realizz tutto il fondo in stucco a basso e altorilievo e il fiume Po in scultura di marmo a tuttotondo. Anche la grande barca ospitata nella vasca venne completamente rifatta ed quella che vediamo tuttora animata da pittoreschi getti dacqua dallo stagnaro Carlo Giuseppe Bassetti fra il 22 maggio 1780 e il 31 maggio 1781, sullo schema della precedente, che venne totalmente estratta dalla vasca. La Galera era stata, alla pari di tante creazioni barocche, anchessa concepita nellestetica della meraviglia nelle fontane, animandosi di suoni grazie a congegni meccanici messi in funzione dallacqua e completava con le sue sonorit artificiali la coreografia dellartificio dellacqua e della candide sculture sullo sfondo. Alla galera dei Giardini Vaticani il cardinale e poeta Maffeo Barberini dedic il notissimo distico, pubblicato nella sua raccolta poetica del 1644 sotto il titolo De fonte Pontificio navis effigem habente: Bellica pontificum non fundit machina flammas, sed dulcem belli qua perit ignis aquam (La macchina da guerra dei pontefici non getta fiamme, ma dolce acqua con cui finisce il fuoco della guerra).
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La poliedrica figura di Maria Sticco, intellettuale dalle molte anime
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D onne incendiarie
di SILVIA GUIDI La sua storia conferma il vecchio adagio per cui si nasce incendiari e si muore pompieri?, chiede il giornalista. Per me avvenuto esattamente lopposto: ero molto pi conformista da sessantottina militante che da cristiana; adesso sono molto pi incendiaria di un tempo. Il tono confidenziale e rilassato, ma il dibattito affilato e non privo di spigoli dialettici. Siamo dentro la celebre scatola rosso fuoco progettata dallarchitetto Odile Decq, allinterno del Museo di Arte contemporanea (Macro) di Roma; il giornalista Franco Di Mare sta intervistando Lucetta Scaraffia, ospite del ciclo di incontri Leader. Femminile Singolare, dedicato a donne che occupano ruoli importanti nella societ italiana, dalla politica allinformazione. Lincontro stato introdotto da una scheda biografica per immagini che ha riassunto il complesso itinerario culturale e personale della storica torinese con la levit e lironia necessarie a evitare i toni encomiastici e freddi dei cursus honorum da quarta di copertina: Poich destino degli spiriti liberi spiega una voce fuori campo nel video diventare eretici quando regna lortodossia e ritornare ortodossi quando dilaga leresia, la mite studiosa dal carattere di ferro stata anche militante marxista, femminista e sessantottina, anche se in piazza a Milano, a fianco del Movimento studentesco, fu costretta a scendere
tuale della Chiesa sulluomo e il di ISABELLA FARINELLI suo destino eterno, il mistero e la profondit dellamore umano. E poi adre Pio comancora, lossessione tutta cattolipare sulla soca per lIncarnazione, la spiritualit glia. Alto, ocdel corporeo e il valore di ogni atto chi nerissimi, che appunto con il corpo viene sopracciglia necompiuto, oltre allassenza di dualirissime, barba bianchissima. Mi smo incomprensibile dallesterno, batte tre volte la mano sulla testa e a chi valuta e giudica il cristianesimi domanda: Che vuoi?. La mo al di fuori di unesperienza di guarigione completa di Olimpia. fede vissuta tra sacro e profano, S, pregheremo. E poi vorrei visto che ogni creatura segno del morire bene. Mi pare che sorrida. suo Creatore e custodisce in se stesBisogna vivere; bisogna viver besa una scintilla del Divino da cui ne per morir bene. Nel maggio proviene. 1961 Maria Sticco, nel corso di uno Come possono convivere la poedei suoi viaggi, arriva in Puglia e sia erotica del Cantico dei cantici e il sosta a San Giovanni Rotondo con consiglio evangelico della castit? Grazia Giuntoli e altre amiche del Chiede Franco Di Mare, prendendo laicato cattolico. Il suo incontro spunto da alcuni passi di Due in con padre Pio da Pietrelcina si pouna carne, un libro in cui i paradosne cronologicamente al culmine di si iniziano gi dalla doppia firma in una serie di lutti e lacerazioni intecopertina: si tratta di un volume riori. spiega il giornalista scritto da mancata a fine 1955 lunica souna storica dichiaratamente cattolirella, Imelde, togliendole lultimo ca e da una studiosa laica, in cui baluardo della famiglia dorigine e difficilmente si riesce a capire, senMaria Sticco nel 1911 insinuandole la tentazione dello za leggere con attenzione lindice, scetticismo razionalista per via chi sia lautore del capitolo che si dellapparente inutilit della presta leggendo. ne, unaspirazione, una vera ascesi ghiera, mentre un pessimismo Spesso risponde Scaraffia che non nella mia indole (sup- soprannaturale. parliamo di una pruderie che non Che il binomio tra dolcezza e pongo) si impadronito di me, anesiste. Per descrivere la tenerezza e che per il crollo di tutti gli ideali severit, come tra elevazione e conla passione di Dio per luomo, san umani in cui ancora credevo. cretezza, fosse per lei modello priBernardo usava metafore che oggi ci metterebbero in imbarazzo, perch non siamo pi capaci di leggerle in modo mistico. stato Lutero, in un certo senso, a mettere i mutandoni alla cultura cattolica. Nasce infatti dopo la Riforma il timore di usare metafore troppo audaci per parlare del desiderio di Dio. Prima non si percepiva Finalmente possiamo tornare nessuna stranezza o morbosit nellusare il linguaggio a essere lievito dellamore umano e descriSiamo il pensiero diverso vere il rapporto tra lanima e il suo Salvatore come due E questa amanti che si cercano. unoccasione storica straordinaria Anche il tema della parit della donna devessere annoin tailleur azzurro per via del divie- verato tra le false accuse alla Chiesa to di sua madre di indossare i precisa la storica ribaltando jeans. Si sempre occupata di sto- con destrezza la provocazione Padre Gemelli con (alla sua destra) Armida Barelli, Maria Sticco e la segretaria Marisa Scolari ria delle donne e di storia religiosa, dellintervistatore: proprio il maAlla sua sinistra: la superiora dellIstituto Apostolico e la marchesa Pallavicino (1950 circa) con particolare attenzione alla reli- trimonio cristiano a rivendicare per giosit femminile. Allet di due an- la prima volta la parit spirituale ni Lucia Scaraffia decise che il suo tra gli sposi, con uguali diritti e doNellagosto 1958 s chiuso il vilegiato di riferimento paterno (a nome non le si addiceva e lo cam- veri. E continua nessuna requinquennio nero (a suo dire) di partire dal padre naturale precocebi in Lucetta. Nessuno della sua ligione mai stata cos chiara su presidenza allIstituto secolare del- mente perso) testimoniato non famiglia ebbe lardire di opporsi. A questo tema. Lo dimostrano le le missionarie della regalit, che lei solo dalle annotazioni autobiogradodici visse una vera e propria crisi tante storie di successo di donne aveva visto nascere, nel 1919, con fiche ma anche dalle opere di Mamistica. Al contrario. Temendo di che hanno raggiunto la santit: sopadre Agostino Gemelli e Armida ria Sticco, comprese le sottolineascoprire in s la vocazione, faceva no diventate badesse o consigliere Barelli. La sua sensibilit, portata a ture sulla nota di fondo del rapdel Papa, come santa Caterina da novene e recitava rosari, chiedendo giudicarsi pi che a giudicare, a in- porto tra san Francesco e santa la grazia di non entrare in conven- Siena, e hanno letteralmente camterrogarsi pi che a decidere, cer- Chiara la sua densa e poetica to, anche se allo stesso tempo pre- biato il corso della storia in periodi cava ovunque i segni della volont Storia di Chiara, conclusa nel 1928 in cui lo spazio per la realizzazione gava per la conversione della zia su sollecitazione di Armida Barelli, di Dio. Angela, socialista convinta, compa- personale era limitato allambito faQuando, il 15 luglio 1959, scom- stata appena ripubblicata (Santa gna di Gaetano Salvemini e mili- miliare, al ruolo di mogli e madri. pare padre Gemelli, con il quale Maria degli Angeli, Porziuncola, Lattuale periodo di crisi unoctante di Rifondazione sino alla fine da decenni collabora da scrittrice 2011, pagine 80, euro 7). Specularcasione, non una condanna, ribadidei suoi giorni. in Vita e Pensiero e da docente e mente, nel famoso Padre Gemelli, Oggi, continua la voce recitante sce Scaraffia: finalmente noi cattoconfidente allUniversit Cattolica Appunti per la biografia di un uomo lici possiamo tornare a essere lievinel video, scrive sulla prima pagidel Sacro Cuore di Milano, Maria difficile (Milano, Edizioni Or, na dellOsservatore Romano, sul to; siamo il pensiero nuovo, il penammette daver perso il padre, 1974), la Sticco ricordava la prediMessaggero e sul Sole 24 Ore. siero diverso, unoccasione storica colui nel quale la sua coscienza lezione del maestro per limmagine straordinaria. Anche perch questa Le sue lezioni di storia contemporascrupolosa trovava sia lo studioso mariana della Piet michelangiolenea alla Sapienza di Roma sono unepoca in cui non mancano le educato al metodo sperimentale, sca, dove lui scorgeva, nellappamolto seguite, cos come i suoi di- ombre: Oggi molto forte la presavido di concretezza sia il misti- rente contrasto di femminilit e sione del politicamente corretto, e battiti in tv su eutanasia e aborto. co che non si ferma al fenomeno, fortezza, quasi un simbolo della Ci che si apprezza in Lucetta il non sempre facile smascherare gli cerca nei fatti la causa pi remota, missione della donna. pragmatico ardore di cattolica di- eufemismi e il lessico asettico e artiPadre Gemelli non us mezzi fino allinconoscibile. Laffetto ficiosamente rassicurante. Il primo chiarata allinterno del Comitato tuttavia non le fa perdere lucidit termini per incitare Maria a traffipasso chiamare le cose con il loro nazionale per la bioetica. quando riconosce forse meglio care bene i suoi carismi, individuanome. Pensiamo al caso delleugeSi ricordano poi alcune sue avdi chiunque altro il lavorio inte- ti soprattutto nella scrittura. Non netica: Se fosse stata possibile venture editoriali: Nel 1993 Laterza riore di padre Gemelli sugli aspetti si risparmi neanche in presenza di ricorda la storica la diagnosi prepubblica il volume Rinnegati, che spigolosi e contraddittori della Pio XII assai vicino allIsm sin impianto nellItalia dellO ttocento, analizza cogliendo tutte le implipropria personalit; con sfumatura dallinizio il quale invece, riceprobabilmente Giacomo Leopardi cazioni e le valenze culturali del fenietzscheana, da figlia del suo tem- vendo in udienza tra gli altri Maria sarebbe stato scartato, conclude nomeno le conversioni dal cristia- lintervistata, provocando un attimo po, legge sotto i suoi movimenti Sticco nel marzo 1942, le confess nesimo allislam che ebbero luogo di provvidenziale gelo in sala. umani, troppo umani, unintenzio- quanto avesse desiderato incontrartra il Cinquecento e il Settecento. Di pi recente pubblicazione il suo il saggio Due in una carne. Chiesa e sessualit nella storia (Roma, Laterza, 2008), scritto a quattro mani ngel Galindo Garca il nuovo rettore della Universidad Pontificia di Salamanca con Margherita Pelaja. Tra gli altri suoi libri ricordiamo 101 donne che hanno fatto grande lItalia (insieme a Giulia Galeotti, Roma, Newton Dalle 12 di gioved 22 settembre, la splendida Universidad Pontificia Compton, 2011, pagine 224, euro di Salamanca (Upsa) ha un nuovo rettore. ngel Galindo Garca 14,90), un viaggio tra le donne pi sessantadue anni e gi preside della facolt di teologia che succede importanti del Paese: Lucrezia Bora Marceliano Arranz Rodrigo, rimasto in carica per nove anni. gia, Anita Garibaldi, Sofia Loren e Impegno, onest e dialogo: questo il trittico che guider il lavoro Margherita di Savoia, solo per citarne alcune. Lo scorso anno ha ridi ngel Galindo Garca, il cui intervento nel corso della giornata cevuto il premio Premio alla carriedellinvestitura ufficiale stato tuttaltro che di circostanza. Contro la ra Ornella Geraldini 2010, lunico frammentazione del sapere oggi imperante, ha detto il nuovo rettore, si ricorda nel video destinato al invece possibile e doveroso perseguire una visione unitaria e orgagiornalismo femminile. nica. E se assolutamente necessario cercare la collaborazione con la Non ha niente di encomiastico, e societ civile (aspetto su cui Galindo Garca tornato pi volte), ci tantomeno di freddo, il fuoco di fiper dovr avvenire rinforzando lidentit che lUpsa ha sviluppato e la di domande a cui lospite viene maturato nei suoi otto secoli di gloriosa e importante storia. sottoposta da Franco Di Mare doObiettivi alti, dunque, quelli esposti dal nuovo rettore, che per ha po lintroduzione: il tema inevitadimostrato una umilt e una modestia di fondo inconsuete in quanti bilmente Il mondo, la carne e pasono chiamati a svolgere incarichi di cos grande importanza e prestidre Smith come ha acutamente gio. Ammettendo in apertura di intervento di assumere la carica con sintetizzato Bruce Marshall nel titoun poco de temblor e una cierta inquietud, Galindo Garca ha concluso il lo di uno dei suoi libri pi famosi suo intervento affermando: sar tra di voi come uno di voi. Perch ovvero la mentalit del mondo e La Universidad Pontificia di Salamanca la posizione perennemente inatlUniversit Pontificia di Salamanca soprattutto una comunit.
la e, agli energici stimoli Gherardo Leone, testimone oculare di padre Agostino (Non degli sviluppi di San Giovanni Roubbidisce. Non scrive. tondo, ritrova numerosi sia gli Mi fa spolmonare per scorci di quella bellezza paesaggiavere un libro), con- stica, sia i ritratti, dal vivo e dalla trappose una informale storia, del laicato femminile attivo sollecitudine, chiedendo- intorno al carisma francescano, dole: Lavora troppo? e ve non manca neppure il sorriso lasciandola cos senza di Achille (quello di cui la Yourparole. Il 9 ottobre 1958, cenar lament lassenza nellepica Maria perse anche quel eroica). Ad esempio, padre Pio che baluardo, che non ride di gusto alle rappresentazioni laveva mai lasciata sola. messe in scena da una delle sue fiDal canto suo padre Ge- glie spirituali, Cleonice Morcaldi, melli si era congedato da per raccogliere fondi destinati lei sul letto di morte allospedale. Pi o meno in quegli con uno sguardo fermo, anni, padre Gemelli (che nel racinfinitamente dolce e conto della Sticco riconosceva la un bacio lanciato in pun- santit di Padre Pio ma sul terreno ta di dita; prima per, scientifico non poteva dimostrare finch era stato in grado lautenticit delle sue stimmate) si di parlare, laveva pun- difende, nei termini coloriti a lui golata affinch si dedi- propri, da chi lo accusa di dare casse a tempo pieno alla troppo spazio alle donne, dichiamonumentale Storia della rando di averne ricevuto un aiuto poesia religiosa in Italia decisivo: Perch disconoscerlo? commissionata da Vallar- La Barelli ha lardimento e insieme di nellimmediato dopo- una straordinaria capacit e un guerra, il 12 luglio 1945: grande buon senso. Senza di lei, scadenza contrattuale 1948, fatica forse non avrei osato molte operivelatasi ben pi grave del previ- re. Maria Sticco non concluse la sto. A tale realizzazione, dopo la morte di padre Gemelli, continua- monumentale Storia della poesia reno a incoraggiarla la Sticco lo ligiosa in Italia, ma sono molti gli annota in Assisi nellottobre 1959 incontri e le continuit adombrate Alda (Esmeralda Miceli, figura sia nella sua opera comunque vadi spicco della Giovent Femmini- stissima tutta da riscoprire e rile di Azione Cattolica), P. Anto- pubblicare sia negli archivi a lei nelli (Ferdinando Antonelli, poi carRaimondo Manzini le chiese dinale) e P. Pio. Se in questultimo di collaborare a LOsservatore Romano si pu identificare E lei esord con un pezzo san Pio da Pietrelcina (gi Padre che analizzava il mistero della morte Pio per antonomanella poesia di Giuseppe Ungaretti sia), ci indica un rapporto di fiducia che precede e inquadra lincontro afferenti, in parte gi esplorati da del maggio 1961, calcando la stessa mani esperte in primis da Orsoliimpronta spirituale ed ecclesiale na Montevecchi, sua collega nel nonch affettiva che la Sticco campus di Castelnuovo Fogliani dagli anni della guerra. ereditava dagli altri padri. Donna tra due secoli come Nel curare, con scrupolo illuminato da competenza e amicizia, il Armida Barelli, per la quale aveva ponderoso Sete dinfinito. Quasi coniato tale definizione, Maria unautobiografia di Maria Sticco Sticco ebbe anche molte anime, (Milano, Edizioni Biblioteca Fran- come intu la Montevecchi, intracescana, 2002), Orsolina Monte- vedendone la dialettica non facile vecchi individua in Maria Sticco ma salutare, dai rari abbandoni e
Padre Pio nella Casa Sollievo (sulla destra, girate verso di lui, Tina Bellone e Rina Telfener)
un ideale anello tra padre Gemelli e padre Pio anche per via della famiglia di Imelde radicata nel territorio perugino che Maria continu a frequentare con assiduit dopo la morte della sorella. Il cognato di Imelde, limprenditore Mario Sanvico, era stato, nel 1940, tra i fondatori del Comitato che, su ispirazione del carismatico francescano, aveva promosso e avviato la Casa Sollievo della Sofferenza, ospedale oggi in prima linea nella ricerca scientifica e bioetica, di cui d conto, tra laltro, con periodici di alta divulgazione. Mario Sanvico aveva finito per stabilirsi a San Giovanni Rotondo e aveva seguito tutti i lavori per la realizzazione del progetto. Nel 1961, dopo lincontro con padre Pio, Maria visit il grandioso ospedale, trovandolo stupendo e modernissimo anche nella cucina e nella lavanderia: note di un occhio attento, educato da quel Gemelli di cui avrebbe scritto che in principio era il medico. Dopo, Maria si reca a Siponto con la Giuntoli a vedere le colonie e sincanta davanti al golfo di Manfredonia, al promontorio del Gargano, al Monte SantAngelo. Ma che bellezza! Non piove, vento e azzurro. Chi segue, nei periodici della Casa Sollievo, la rubrica curata da
dalle insospettabili aperture. Se il lungo arco esistenziale di Maria la sospinse sino a leggere Love Story di Erich Segal (1970) intuendone lo stile innovativo e cogliendo nei nuovi giovani le istanze di ogni tempo, il suo atteggiamento materno e moderno deve molto alle lacerazioni che pat e proiett, in termini iconici di bianco-nero, anche nei padri. Lo stesso Pio XII le apparve bianco, sottile, un altissimo giglio con occhi neri, penetranti, luminosi, dolcissimi. Quando Raimondo Manzini, da pochi mesi direttore a LO sservatore Romano, le chiese di collaborare, Maria indag Il mistero della morte nella poesia di Ungaretti, articolo che usc il 5 novembre 1960 pochi mesi prima del viaggio in Puglia. Partendo dal binomio amore e morte: due note che danno alla poesia le vibrazioni pi alte, la Sticco vede, nel duplice tono ungarettiano, una insolubile continuit tra vivi e morti: e se il tono chiuso avvicina Ungaretti al Foscolo Dei Sepolcri e allesistenzialismo, l dove il suo tono aperto di credente Maria intuisce, citando Mario Apollonio, la drammatica e poetica attualit della comunione dei santi.
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LOSSERVATORE ROMANO
La comunit statunitense vorrebbe espandere il suo orizzonte missionario Larcivescovo greco-cattolico in Ucraina
ra forti le spinte a lasciare immutate le cose. Liter che potrebbe portare al mutamento non comunque facile. Il presidente della Southern Baptist Convention ha affermato di sperare che un primo documento ad interim possa essere pronto per la riunione del comitato esecutivo che avr luogo il 20 e 21 febbraio 2012. Lauspicio che il documento finale sia pronto, invece, per lincontro annuale che si svolger il 19 e 20 giugno 2012, a New Orleans. Inoltre, leventuale modifica del nome e le implicazioni legali che ne derivano dovranno essere approvate, in via definitiva, in occasione di due successivi incontri annuali della comunit. Come accennato, forti spinte a lasciare immutata la situazione giungono da varie parti, anche allinterno dello stesso comitato esecutivo.
Un membro dellorganismo, il pastore Darrell Orman, ha puntualizzato che la questione dovrebbe richiedere uno studio molto lungo e che ogni decisione dovrebbe scaturire non dai vertici della comunit, ma dal basso. Il pastore ha poi aggiunto che in questo momento non abbiamo bisogno di un altro problema. La Southern Baptist Convention stata fondata nel 1845. La guerra civile americana e la separazione tra le comunit battiste in base alla razza dei fedeli (bianchi e neri) approfondirono le differenze tra i battisti del Nord e quelli del Sud, fino allaccordo fra le parti per una separazione territoriale delle due comunit, che rimase in vigore fino al 1950, quando i battisti del Sud decisero comunque di aprire luoghi di culto anche in altre aree.
LOSSERVATORE ROMANO
Nel castello di Bellevue a Berlino la cerimonia di benvenuto
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Sehr geehrter Herr Bundesprsident! Meine Damen und Herren! Liebe Freunde! Durch den liebenswrdigen Empfang, den Sie mir hier in Schlo Bellevue bereiten, fhle ich mich sehr geehrt. Ihnen, Herr Bundesprsident Wulff, bin ich besonders dankbar fr die Einladung zu diesem offiziellen Besuch, der mein dritter Aufenthalt als Papst in der Bundesrepublik Deutschland ist. Von Herzen danke ich Ihnen fr die freundlichen und auch in die Tiefe gehenden Begrungsworte, die Sie an mich gerichtet haben. Ebenso gilt mein Dank den Vertretern der Bundesregierung, des Bundestages und des Bundesrates sowie der Stadt Berlin fr ihre Anwesenheit, mit der sie ihren Respekt gegenber dem Papst, dem Nachfolger des Apostels Petrus, zum Ausdruck bringen. Und nicht zuletzt danke ich den drei gastgebenden Bischfen Erzbischof Woelki von Berlin, Bischof Wanke von Erfurt und Erzbischof Zollitsch von Freiburg sowie allen, die auf verschiedenen kirchlichen und ffentlichen Ebenen an der Vorbereitung dieser Reise in mein Heimatland mitgewirkt haben und so zu ihrem Gelingen beitragen. Auch wenn diese Reise ein offizieller Besuch ist, der die guten Beziehungen zwischen der Bundesrepublik Deutschland und dem Heiligen Stuhl festigen wird, bin ich nicht in erster Linie hierher gekommen, wie es andere Staatsmnner tun, um bestimmte politische oder wirtschaftliche Ziele zu verfolgen, sondern um den Menschen zu begegnen und mit ihnen ber Gott zu sprechen. Deswegen freue ich mich, da eine groe Vertretung der Brger der Bundesrepublik da ist. Herzlichen D ank! Der Religion gegenber erleben wir Sie haben darauf hingedeutet, Herr Bundesprsident eine zunehmende Gleichgltigkeit in der Gesellschaft, die bei ihren Entscheidungen die Wahrheitsfrage eher als ein Hindernis ansieht und statt dessen Ntzlichkeitserwgungen den Vorrang gibt. Es bedarf aber fr unser Zusammenleben einer verbindlichen Basis, sonst lebt jeder nur noch seinen Individualismus. Die Religion ist eine dieser Grundlagen fr ein gelingendes Miteinander. Wie die Religion der Freiheit bedarf, so bedarf auch
die Freiheit der Religion. Dieses Wort des groen Bischofs und Sozialreformers Wilhelm von Ketteler, dessen zweihundertsten Geburtstag wir in diesem Jahr feiern, ist heute nach wie vor aktuell (Rede vor der ersten Versammlung der Katholiken Deutschlands, 1848. In: Erwin Iserloh [Hg.]: Wilhelm Emmanuel von Ketteler: Smtliche Werke und Briefe, Mainz 1977, I, 1, S.18). Freiheit braucht die Rckbindung an eine hhere Instanz. Da es Werte gibt, die durch nichts und niemand manipulierbar sind, ist die eigentliche Gewhr unserer Freiheit. Der Mensch, der sich dem Wahren und dem Guten verpflichtet wei, wird dem sofort beipflichten: Freiheit entfaltet sich nur in der Verantwortung vor einem hheren Gut. Dieses Gut gibt es nur fr alle gemeinsam; deshalb mu ich immer auch meine Mitmenschen im Blick haben. Freiheit kann nicht in Beziehungslosigkeit gelebt werden. Im menschlichen Miteinander geht Freiheit nicht ohne Solidaritt. Was ich auf Kosten des anderen tue, ist keine Freiheit, sondern schuldhaftes Handeln, das den anderen und damit letztlich auch mich selbst beeintrchtigt. Wirklich frei entfalten kann ich mich nur, wenn ich meine Krfte auch zum Wohl der Mitmenschen einsetze. Und dies gilt nicht nur fr den Privatbereich, sondern auch fr die Gesellschaft. Sie hat gem dem Subsidiarittsprinzip den kleineren Strukturen ausreichend Raum zur Entfaltung zu geben und zugleich eine Sttze zu sein, damit sie einmal auf eigenen Beinen stehen knnen. Hier am Schlo Bellevue, das seinen Namen dem schnen Blick auf das Spreeufer verdankt, unweit der Siegessule, des Bundestags und des Brandenburger Tors gelegen, stehen wir mitten im Zentrum Berlins, der Hauptstadt der Bundesrepublik Deutschland. Das Schlo ist wie viele Gebude der Stadt mit seiner bewegten Vergangenheit ein Zeugnis deutscher Geschichte. Wir kennen ihre groen und noblen Seiten, und sind dankbar dafr. Aber auch der klare Blick auf ihre dunklen Seiten ist mglich, und er erst ermglicht uns, aus der Vergangenheit zu lernen und Anste fr die Gegenwart zu erhalten. Die Bundesrepublik Deutschland ist durch die von der Verantwortung vor Gott und voreinander gestaltete Kraft der Freiheit zu dem geworden, was sie heute ist. Sie braucht diese Dynamik, die alle Bereiche des Humanen einbezieht, um unter den aktuellen Bedingungen sich weiter entfalten zu knnen. Sie braucht dies in einer Welt, die einer tiefgreifenden kulturellen Erneuerung und der Wiederentdeckung von Grundwerten bedarf, auf denen eine bessere Zukunft
aufzubauen ist (Enzyklika Caritas in veritate, 21). Ich wnsche mir, da die Begegnungen an den verschiedenen Stationen meiner Reise hier in Berlin, in Erfurt, im Eichsfeld und in Freiburg dazu einen kleinen Beitrag leisten knnen. In diesen Tagen schenke Gott uns allen seinen Segen. D anke. Ecco una nostra traduzione italiana del discorso del Papa. Signor Presidente Federale, Signore e Signori, Cari amici, mi sento molto onorato per lamabile accoglienza che mi riservate qui al Castello Bellevue. Sono particolarmente grato a Lei, Signor Presidente Wulff, per linvito a questa Visita ufficiale, che il mio terzo soggiorno come Papa nella Repubblica Federale di Germania. La ringrazio di cuore per le parole gentili e profonde di benvenuto che mi ha rivolto. La mia gratitudine va ugualmente ai rappresentanti del Governo Federale, del Bundestag e del Bundesrat nonch della Citt di Berlino per la loro presenza con cui esprimono il loro rispetto per il Papa come Successore dellApostolo Pietro. E non da ultimo ringrazio i tre Vescovi ospitanti, lArcivescovo Woelki di Berlino, il Vescovo Wanke di Erfurt e lArcivescovo Zollitsch di Friburgo, nonch tutti coloro che, a vari livelli ecclesiali e pubblici, hanno collaborato nei preparativi di questo Viaggio nella mia patria, contribuendo in tal modo alla sua buona riuscita. Pur essendo questo Viaggio una Visita ufficiale che rafforzer le buone relazioni tra la Repubblica Federale di Germania e la Santa Sede, in primo luogo non sono venuto qui per perseguire determinati obiettivi politici o economici, come fanno altri uomini di stato, ma per incontrare la gente e parlare con lei di Dio. Perci sono lieto che vi sia una grande rappresentanza dei cittadini della Repubblica Federale. Grazie! Nei confronti della religione Lei, Signor Presidente Federale, lha menzionato vediamo una crescente indifferenza nella societ che, nelle sue decisioni, ritiene la questione della verit piuttosto come un ostacolo, e d invece la priorit alle considerazioni utilitaristiche. Daltra parte c bisogno di una base vincolante per la nostra convivenza, altrimenti ognuno vive solo seguendo il proprio individualismo. La religione uno di questi fondamenti per una convivenza riuscita. Come la religione ha bisogno della libert, cos anche la libert ha bisogno della religione. Queste parole del grande vescovo e riformatore sociale Wilhelm von Ketteler, di cui si celebra questanno il secondo cente-
nario della nascita, sono ancora attuali (Discorso alla prima assemblea dei cattolici in Germania, 1848. In: Erwin Iserloh [ed.]: Wilhelm Emmanuel von Ketteler: Smtliche Werke und Briefe, Mainz, 1977, vol. I, 1, p. 18). La libert ha bisogno di un legame originario ad unistanza superiore. Il fatto che ci sono valori che non sono assolutamente manipolabili, la vera garanzia della nostra libert. Chi si sente obbligato al vero e al bene, subito sar daccordo con questo: la libert si sviluppa solo nella responsabilit di fronte a un bene maggiore. Tale bene esiste solamente per tutti insieme; quindi devo interessarmi sempre anche dei miei prossimi. La libert non pu essere vissuta in assenza di relazioni. Nella convivenza umana non si d libert senza solidariet. Ci che sto facendo a scapito degli altri, non libert, ma azione colpevole che nuoce agli altri e con questo, alla fine, anche a me stesso. Posso realizzarmi veramente quale persona libera solo usando le mie forze anche per il bene degli altri. E questo vale non soltanto per lambito privato ma anche per la societ. Secondo il principio di sussidiariet, la societ deve dare spazio sufficiente alle strutture pi piccole per il loro sviluppo e, allo stesso tempo, deve essere di supporto, in modo che esse, un giorno, possano reggersi anche da sole. Qui, al Castello Bellevue, che deve il suo nome alla splendida vista sulla riva della Sprea e che situato non lontano dalla Colonna della Vittoria, dal Bundestag e dalla Porta di Brandeburgo, siamo proprio nel centro di Berlino, la capitale della Repubblica Federale di Germania. Il castello con il suo passato movimentato come tanti edifici della citt una testimonianza della storia tedesca. Noi ne conosciamo le pagine grandi e nobili e siamo grati per questo. Ma anche lo sguardo chiaro sulle pagine oscure della storia possibile, e solo esso ci permette di imparare dal passato e di ricevere impulsi per il presente. La Repubblica Federale di Germania diventata ci che oggi attraverso la forza della libert plasmata dalla responsabilit davanti a Dio e delluno davanti allaltro. Essa ha bisogno di questa dinamica che coinvolge tutti gli ambiti dellumano per poter continuare a svilupparsi nelle condizioni attuali. Ne ha bisogno in un mondo che necessita di un profondo rinnovamento culturale e della riscoperta di valori fondamentali su cui costruire un futuro migliore (Enciclica Caritas in veritate, 21). Auspico che gli incontri durante le varie tappe del mio Viaggio qui a Berlino, a Erfurt, nellEichsfeld e a Friburgo possano dare un piccolo contributo in merito. Che in questi giorni Dio conceda la sua benedizione a noi tutti. Grazie.
Jeho Excelenci Panu Vclavu Klausovi Prezidentu esk Republiky U pleitosti peletu vzdunm prostorem esk Republiky do Nmecka na svou pastoran nvtvu si dovoluji vs, Pane Prezidente, i obyvatele tto vzcn zem co nejsrdenji pozdravit. Vyprouji od Boha veker dobro k trvalmu duchovnmu a materilnmu rozvoji eskho nroda a vem vm poslm zvltn poehnn. BENEDICTUS
PP. XVI
Seiner Exzellenz Herrn Doktor Heinz Fischer Bundesprsident der Republik sterreich Wien Auf dem Weg zu meinem Pastoralbesuch in Deutschland berfliege ich das Hoheitsgebiet der Republik sterreich. Dies ist mir willkommener Anla Ihnen sehr geehrter Herr Bundesprsident und den Menschen in Ihrem geschtzten Land aufrichtige Grsse zu senden. Von Herzen erbitte ich Ihnen sowie allen Brgerinnen und Brgern sterreichs Gottes Schutz und Segen. BENEDICTUS
PP XVI
[A Sua Eccellenza il Sig. Vclav Klaus Presidente della Repubblica Ceca Nel sorvolare lo spazio aereo della Repubblica Ceca in viaggio per la mia visita pastorale in Germania, desidero rivolgere a Lei, Signor Presidente, e agli abitanti di codesta nobile Nazione il mio pi cordiale saluto e, mentre invoco da Dio ogni bene per il continuo progresso spirituale e materiale del popolo ceco, invio a tutti una speciale benedizione. BENEDETTO
XVI]
[A Sua Eccellenza il Dottor Heinz Fischer Presidente Federale della Repubblica dAustria Vienna Durante il viaggio per la mia Visita Pastorale in Germania sorvolo il territorio sovrano della Repubblica dAustria. Mi gradita loccasione per inviare a Lei, illustre Signor Presidente Federale, e agli uomini e donne nel Suo stimato Paese i miei sinceri saluti. Di cuore invoco per Lei nonch per tutti i cittadini dellAustria la protezione e la benedizione di Dio. BENEDETTO
XVI]
Il presidente della Repubblica italiana ha risposto al telegramma esprimendo il pi sincero ringraziamento al Pontefice. Il messaggio di Benedetto XVI scrive Napolitano conferma la speciale attenzione che Vostra Santit continua a riservare al dialogo ecumenico e interreligioso, che trarr certamente nuovo slancio dagli incontri previsti in terra tedesca e dal Suo atteso intervento al Bundestag. LEuropa sappia trarre forza dai valori fondativi della nostra comune civilt, cui ha cos grandemente contribuito il Suo paese natale. Solo cos potr consolidarsi in Europa una societ fondata sulla centralit della persona umana, sul dialogo tra culture e religioni e su intangibili principi di solidariet. Un rinnovato impegno di coesione oggi condizione perch il nostro continente affermi un proprio coerente e costruttivo ruolo nel mutato contesto internazionale. Con questi sentimenti, desidero ancora una volta esprimerLe, Santit, il mio apprezzamento per la sua alta missione apostolica ed un caloroso augurio per la sua terza visita nella sua amata Patria.
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LOSSERVATORE ROMANO
Calorosa accoglienza per il Papa a Berlino
di un migliaio di ospiti, dopo la presentazione delle delegazioni, sono stati resi gli onori militari mentre venivano eseguiti gli inni tedesco e pontificio. Infine la sfilata della guardia in alta uniforme, al termine della quale si sono susseguiti il saluto del presidente Federale e il primo dei diciotto discorsi del Papa previsti in questo viaggio. Successivamente il capo dello Stato ha accompagnato Benedetto XVI nel salone al piano terra per il colloquio privato. Benedetto XVI ha lasciato in dono un facsimile della Geographia di Claudio Tolomeo, riproduzione del manoscritto contenente la traduzione latina, eseguita nel 1473, dellantico testo greco risalente al secondo secolo dopo Cristo. In auto si poi recato nella vicina sede berlinese della Conferenza episcopale tedesca; quella storica si trova a Bonn, lex capitale della Germania occidentale. Nel complesso, che ospita anche lAccademia cattolica, ha incontrato la cancelliera Mer-
kel. Accolta dal cardinale Bertone e dagli arcivescovi Zollitsch e Prisset, il capo del governo tedesco ha poi avuto un colloquio privato con il Pontefice. A ricordo dellincontro il Papa ha donato alla cancelliera una formella della Fontana dei Sacramenti dei Giardini Vaticani con dedica autografa. Al termine di unintensa mattinata Benedetto XVI ha raggiunto a piedi il refettorio per il pranzo, prima di recarsi nella sede della nunziatura apostolica, sua residenza durante il breve soggiorno berlinese. Cresce intanto lattesa per la visita pomeridiana al Parlamento federale al termine della quale il Papa incontrer la comunit ebraica, atto conclusivo della sua permanenza a Berlino. Domattina, infatti, venerd 23, sar ad Erfurt, nella terra di Lutero e dellex Germania est, dove la Conferenza episcopale tedesca ha volutamente stabilito il proprio Centro cattolico per la pastorale missionaria.