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Presentazione documento Pd Gruppo Consigliare Provinciale AGENDA 2012 PER LO SVILUPPO E LA COESIONE DEL TERRITORIO BERGAMASCO

La nostra iniziativa. Il gruppo consigliare del Partito democratico ha presentato un documento e un relativo ordine del giorno finalizzato a promuovere e sostenere politiche di sviluppo per la provincia bergamasca. Lo abbiamo denominato Agenda 2012 per lo sviluppo e la coesione del territorio bergamasco. Si tratta di unagenda di impegni e priorit che proponiamo non solo al Consiglio provinciale, ma anche e soprattutto alle forze sociali, economiche, politiche e, pi in generale, alle organizzazioni della societ civile bergamasca, convinti che ora e tempo di darsi una mossa nellaffrontare la crisi economica che tuttora interessa il sistema socio-economico della nostra provincia. Riteniamo con questa iniziativa di rispondere positivamente alle numerose sollecitazioni che le diverse realt territoriali pongono alle forze politiche chiedendo che venga messa in campo una visione di futuro capace di orientare le scelte degli attori territoriali. Si tratta di proposte che hanno un carattere aperto e che invieremo a tutti richiedendo pareri, critiche e integrazioni. Questo percorso ci porter al convegno programmato per il 12 novembre nel quale tireremo le somme di questo lavoro che ci auguriamo possa rappresentare una piattaforma di confronto con quanti hanno a cuore il futuro della bergamasca e uno stimolo positivo allattuale maggioranza che governa la provincia i cui limiti sono ormai palesi. Un giudizio sullAmministrazione Pirovano. A questo proposito non possiamo non mettere in evidenza la sostanziale inadeguatezza della gestione Pirovano che appare sempre pi votata alla ordinaria amministrazione e prona alle decisioni del governo che stanno umiliando gli Enti Locali, i quali rimangono i primi e pi diretti interlocutori dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. Giova ricordare infatti che a fronte di bilanci di previsione di svariate centinaia di milioni di euro (358 nel 2010) il conto consuntivo si chiuso con il misero risultato di 184 milioni di euro con uno scostamento negativo pari al 49%. Particolarmente sbagliata stata la previsione sulle opere pubbliche che prevedeva investimenti per 147 milioni di euro e si chiuso con solo 9,7 milioni di euro (7,7 milioni per viabilit minore e 2 milioni per edilizia scolastica). Anche il 2011 non sta andando meglio, le previste alienazioni pari a 35 milioni di euro appostate a bilancio per opere pubbliche ad oggi non sono state raggiunte; questo mancato risultato obbligher lamministrazione provinciale a cancellare o a spostare (come avvenuto negli anni precedenti) una serie di interventi che tutti riteniamo indispensabili. Ma non solo una questione di soldi, mancano a nostro parere soprattutto le idee ed i progetti, azioni che non comportano costi eccessivi, ma che richiedono riflessioni, studi, presenza e grande impegno, in una parola capacit politica, che finora non sono stati garantiti da un Presidente che continua ad impegnarsi a mezzo tempo per il nostro territorio. Lenfasi messa dalla Giunta su ogni scelta volta a razionalizzare e ridurre gli sprechi, se da un lato non pu che essere apprezzata e condivisa, dallaltro segna il limite vero dellazione amministrativa: nessuna idea forte sulla quale chiamare a raccolta le forze migliori della comunit bergamasca.

Unagenda per lo sviluppo e la coesione. Il ruolo della Provincia. La provincia di Bergamo corrisponde chiaramente ad una dimensione territoriale e culturale dotata di unidentit riconoscibile e ad essa compete, anche per la notevole articolazione delle sue comunit locali, un compito importante di coordinamento istituzionale sui temi darea vasta e di rappresentanza di un territorio di rilevante consistenza economica, demografica, storica e culturale. La particolarit e la gravit della crisi economica in atto pongono chiaramente la necessit sia di individuare nuovi scenari di produzione del valore rispetto agli orientamenti consolidati negli ultimi decenni, sia di saper coadiuvare e qualificare i sistemi economici principali, anche in considerazione della specificit del tessuto produttivo bergamasco e della rilevanza ricoperta dal settore manifatturiero, strategico per lo sviluppo e la qualit del sistema economico, e dal settore edilizio, oggi in evidente crisi di prospettiva. In questo quadro riteniamo che proprio lIstituzione Provincia possa giocare un ruolo importante di ente intermedio capace di orientare e coordinare il sistema degli attori istituzionali ed economici bergamaschi, fornendo ad essi, anche in un rapporto sussidiario, possibili indirizzi strategici di sviluppo e di collaborazione. Le nostre proposte. 1. Predisporre, entro 6 mesi, uno schema direttore di Piano dArea per il territorio della bassa bergamasca interessato dalla realizzazione della Brebemi, con indicazioni di scenario per le prevedibili rilevanti trasformazioni territoriali connesse allopera, con proposte per lo sviluppo ordinato delle aree produttive nel rispetto del suolo agricolo, per la realizzazione delle infrastrutture intermodali previste, ponendo attenzione anche alle ricadute economiche per i settori strategici verso cui riorientare lagricoltura della pianura bergamasca in relazione alla nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC), con lindividuazione dei progetti strategici di sostegno e rilancio dei territori agricoli anche in connessione alle opere di mitigazione previste. 2. Individuare, entro 3 mesi, con consultazione delle associazioni di categoria, le aree provinciali ove la concentrazione di aziende artigianali ed industriali permette di promuovere politiche darea di valorizzazione della presenza produttiva basate sul potenziamento della infrastrutturazione tecnologica, condivisione e potenziamento dei servizi allimpresa, incremento dei servizi di formazione, sostegno alla qualificazione ambientale delle attivit, con riferimento allesperienza del patto per la valle seriana, con riferimento anche ai possibili finanziamenti comunitari sullagenda europea 2013-2020, e con lobiettivo di promuovere specifici parchi produttivi di interesse provinciale orientati alla qualit del sistema manifatturiero ed alla promozione della nuova imprenditoria. 3. Coordinare e promuovere limplementazione di Patti territoriali di sussidiariet, capaci di mettere in relazione i diversi soggetti locali (Comuni, cooperazione sociale, associazione di categoria, professionisti, promotori di gruppi di acquisto e di reti di economie solidale, associazioni di volontariato) per la realizzazione di un nuovo welfare comunitario. Si tratta di aggiornare le politiche inaugurate nel 2000 dalla legge 328, cogliendo lesigenza di una discussione sullunione dei servizi comunali che sappia coinvolgere in modo ampio le realt territoriali economiche e sociali, e superando dove possibile la sola logica dei bandi e dei voucher a forte rischio di inefficacia dentro una situazione in cui, pi che allacquisto di prestazioni, occorre preferire la creazione di legami e responsabilit condivise. A questo proposito riteniamo utile la realizzazione di percorsi formativi condivisi dalle figure degli enti locali, del non profit e delle associazioni di categoria ai quali compete la progettazione dei servizi sul territorio, nonch un accordo tra Provincia e Universit di Bergamo per identificare i curricula di figure professionali con le competenze necessarie allobiettivo. 4. Predisporre, entro tre mesi, una verifica di fattibilit del potenziamento del servizio di mobility management provinciale con la finalit della realizzazione, eventualmente in accordo con istituti di credito, di una rete provinciale di coordinamento dellofferta di servizi di trasporto privato, es. car pooling,

indirizzato prevalentemente alle principali direttrici di traffico pendolari e studenti, capace di produrre risparmi agli utenti, ripagare con il servizio allente i costi del coordinamento e generare complessivamente economia dei consumi di trasporto. 5. Promuovere, in attuazione del Covenant of Major, accordi quadro con istituti di credito per facilitare lattuazione dei SEAP comunali, in particolare per ci che concerne gli interventi di manutenzione straordinaria e/o ristrutturazione di immobili privati obsoleti energeticamente e tipologicamente, orientando altres la redazione delle linee guida per il dimensionamento e lindividuazione degli sviluppo insediativi, in corso di redazione in attuazione del PTCP, alla rapida selezione di buone pratiche connesse al tema del rinnovo del patrimonio immobiliare da proporre alle amministrazioni comunali sottoscrittrici del Patto dei Sindaci come esempi utili per lattuazione dei propri SEAP e per la qualificazione dei propri territori e delle relative scene urbane. 6. Promuovere la ricerca di partner privati e pubblici per coadiuvare la formazione di uno o pi fondo di investimento di secondo livello, per laccesso ai finanziamenti del Fondo Investimenti per lAbitare (Fia) in attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa definito dal Dpcm 16 luglio 2009, per la realizzazione di interventi di housing sociale sul territorio provinciale. 7. Predisporre, entro sei mesi, uno studio di fattibilit sul collegamento, come trasporto pubblico su guida vincolata o a percorso preferenziale coordinato, aeroporto il Caravaggio - stazione di Bergamo, con particolare approfondimento delle possibili inferenze positive dellopera sul progetto di trasformazione urbana Porta Sud, affinch, in attesa dellimportante, ma complessa e costosa, opera ferroviaria oggi in fase di studio, si verifich la possibilit di opere intermedie, di minor costo e di maggiore rapidit, per il potenziamento e la valorizzazione celere di tale connessione, promuovendo cos, nel breve termine, la maggiore interazione tra sistema commerciale del centro cittadino ed utenti aeroportuali e, nel contempo, la qualificazione delle aree dellambito di trasformazione di Bergamo denominato Porta Sud, della cui societ lo Provincia di Bergamo detiene una quota strategica, contribuendo al veloce rilancio progettuale dello stesso. 8. promuovere, anche in relazione alle aree omogenee individuate dal PTCP, iniziative di confronto con le amministrazioni comunali, in particolar modo con le pi piccole e con quelle localizzate nei territori ad accessibilit svantaggiata, al fine di aiutarne i processi di coordinamento e/o condivisione dei servizi pi complessi e costosi nellottica di una maggiore qualit dei servizi al cittadino.

I consiglieri provinciali del Partito Democratico Bergamo 1-10-2011

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