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Luca Lollini - Matricola 0000227195 Esame di Comunicazione Giornalistica

KENT BROCKMAN
LA VOCE DI SPRINGFIELD

SOMMARIO: 1. Introduzione.. pag. 3 2. I Simpson. pag. 5 3. Kent Brockman Biografia. pag. 5 4. Chi un anchorman. pag. 7 5. Kent Brockman: un uomo, uno stile. pag. 8 6. Smartline. pag. 9 7. Linformazione di Occhio su Springfield.. pag. 10 8. Il Tg Ragazzi. pag. 11 9. Conclusioni.. pag. 13

1. INTRODUZIONE Alzi la mano chi non ha mai visto un cartone animato. Soprattutto negli ultimi trentanni, con lesplosione della televisione commerciale e la diffusione di programmi televisivi creati su misura per i bambini (i cosiddetti contenitori), i cartoni sono diventati parte integrante della giornata tipo della maggior parte degli adolescenti. Bim Bum Bam, Solletico, fino al pi recente Teen Toon Town hanno trasmesso decine e decine di cartoni animati, intervallati spesso da sketch e giochi a premi. I Biker Mice da Marte, Spiderman, Hello Spank, Lispettore Gadget, le Tartarughe Ninja alla riscossa sono solo alcuni tra i pi famosi cartoni animati che si potevano trovare sintonizzandosi ogni pomeriggio su Rai Uno o Italia Uno. Questi cartoni si distinguono tutti per essere stracolmi di buoni sentimenti, raccontando storie in cui la divisione tra buoni e cattivi evidente e nelle quali i personaggi positivi alla fine trionfano sempre sui loro antagonisti. Sono, in sostanza, cartoni animati buoni. Ma, grazie al cielo, non tutti i cartoni animati sono di questo genere. Ne esistono altri in cui alla fine non per forza leroe ad avere la meglio, per il semplice motivo che un eroe nel vero senso della parola non c. Sono quei cartoni che non hanno bisogno di superpoteri o di magie strabilianti per intrattenere il proprio pubblico, perch quello che raccontano molto pi divertente. Sono quei cartoni che, da molti, vengono definiti cattivi. Cattivi perch si divertono a prendere in giro la societ in cui viviamo, a smontare i miti moderni e a sfottere le tendenze deficienti che di tanto in tanto saltano fuori, in particolare negli Stati Uniti. Sto parlando naturalmente de I Simpson, il primo cartone animato dichiaratamente satirico che sia mai stato mandato in onda. Dopo ne sono seguiti altri, come I Griffin e American Dad, ma si possono considerare dei cloni, seppure ben riusciti, delloriginale.

Made in USA, I Simpson un cartone animato il cui scopo principale quello di far ridere lo spettatore, ma in molti episodi, soprattutto delle prime stagioni, si vedono anche i protagonisti affrontare situazioni difficili, come il licenziamento improvviso del capofamiglia Homer o una tentazione amorosa di lui/lei che pu rischiare di mandare allaria il matrimonio: i comportamenti tenuti dai personaggi in queste circostanze, lungi dallessere perfetti, sono comunque sociologicamente interessanti e in molti casi inducono lo spettatore a una riflessione personale. In molti ritengono che I Simpson non sia adatto a un pubblico di bambini. Infatti, a volte capita che il linguaggio sia scurrile, e che vengano mostrate scene di violenza. Anche in molti altri cartoni animati troviamo episodi sanguinolenti, ma il fatto che avvengano in un mondo totalmente inventato mitiga limpatto che possono avere sulla mente dei ragazzi. Il problema principale riguardo alla visione de I Simpson da parte dei pi piccoli, tuttavia, la comprensione del programma in s: per afferrare appieno il senso della trama necessario riuscire a cogliere doppi sensi, sfumature, feroci ironie e lezioni morali. In sostanza la visione del programma non particolarmente nociva per i pi piccoli, ma probabilmente un bambino non riesce a comprendere totalmente il significato del cartone, e quindi non si diverte nemmeno. Poich sviluppano trame legate alla vita quotidiana, gli autori non possono esimersi dal mettere in scena una componente fondamentale della vita delle persone: linformazione. I media, siano essi televisione, giornali o radio sono praticamente presenti in ciascuna puntata della serie. Trattandosi di un cartone animato satirico, perci, anche il mondo dellinformazione non sfugge alle grinfie dei creatori, che non perdono occasione per ironizzare sulla condotta dei giornalisti, sui loro vizi e sulle loro stranezze. In molti casi i malcostumi del mondo dei media sono volutamente ingigantiti, ma questo fa parte della tecnica della caricatura. Andiamo dunque a vedere come se la passano a Springfield.
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2. I SIMPSON I Simpson una serie creata a fine anni Ottanta dagli americani Matt Groening e James L. Brooks. Apparsi per la prima volta sulla Fox nellaprile del 1987, le puntate erano inizialmente dei corti da un minuto ciascuno che andavano in onda durante il Tracey Ullman Show, ma il buon successo ottenuto sugger ai dirigenti della rete di trasformarli in una serie autonoma. I Simpson una parodia della societ e dello stile di vita statunitensi, ritratti attraverso i cinque membri della famiglia protagonista, il padre Homer, la madre Marge e i tre figli Bart, Lisa e Maggie, e gli abitanti della cittadina in cui vivono, Springfield. Nel corso delle varie stagioni si sono affermati sempre pi come serie di successo, tanto da meritarsi nel 1999 dal Time Magazine la definizione di miglior serie televisiva del secolo. Un anno dopo stata assegnata loro una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Lo show talmente popolare che lesclamazione tipica di Homer, Doh, stata addirittura inserita nellOxford English Dictionary. a tuttoggi la pi lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa. In Italia I Simpson passano su Mediaset dal 1991, e oggi vanno in onda anche sul canale satellitare Fox. 3. KENT BROCKMAN - BIOGRAFIA Informazione nei Simpson ha un nome e un cognome: Kent Brockman. Brockman lanchorman di punta di Canale 6, una rete locale di Springfield. Oltre a condurre il telegiornale, infatti, tiene svariate rubriche: Linea Cocente/Linea Sagace (Smartline in inglese), una trasmissione serale in cui con uno o pi ospiti in studio dibatte in merito a un determinato argomento; Occhio su Springfield, programma leggero dintrattenimento nel quale Kent intervista celebrit locali, mostra novit cittadine e introduce servizi di costume; infine My Two Cents, che va in onda in appendice al telegiornale e durante il quale il giornalista esprime la sua personalissima opinione sul fatto del giorno, e su come secondo lui andrebbe gestito tale accadimento (my
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two cents unespressione inglese che si usa appunto per introdurre un discorso in cui si vuole dichiarare il proprio parere). Repubblicano, giustizialista, Kent Brockman non perde mai occasione per commentare le notizie, spesso in tono molto negativo. Una delle frasi che aiutano meglio a capire quale sia il pensiero politico di Brockman sicuramente: Lho detto e lo ripeto, la democrazia semplicemente non funziona. In una puntata, commentando in

diretta le estrazioni del lotto, scopr daver vinto il primo premio e, dopo essere impazzito di gioia davanti alle telecamere, scapp via lasciando il telegiornale senza conduzione; si ripresent in televisione qualche giorno dopo, indossando un vistoso medaglione doro al collo e una pelliccia. Ha una sorella che lavora come corrispondente alla Casa Bianca per la Cnn, ed naturalmente molto geloso di lei. stato corrispondente di guerra in Vietnam, durante linvasione sovietica dellAfghanistan e nella Prima Guerra del Golfo. In un flashback ci viene rivelato che il suo vero nome Kenny Brocklestein, ed perci di chiare origini ebraiche. Va matto per le ciambelle danesi. Dei componenti della redazione del telegiornale non si sa molto: oltre a Brockman, infatti, lunico altro giornalista che ogni tanto fa la sua comparsa Arnie Pie, che si occupa delle notizie del traffico e si collega sempre in volo da un elicottero per il suo segmento Arnie e il viavai (Arnie in the sky in inglese). Sappiamo per che tra i membri dello staff c il nipote di Kent, che appare una volta sola e si becca gli insulti dello zio per avere usato la parola febbre almeno cinque volte nello stesso lead-in. Gli capitato di licenziare qualcuno in diretta, come ad esempio loperatore della giraffa, il quale in tutta risposta gli ha lasciato cadere il microfono in testa. Si pu
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comunque intuire che non ha un buon rapporto coi membri del suo staff, perch in pi di unoccasione si trovato a inveire contro di loro in diretta. Se si dovesse azzardare un paragone con un anchorman italiano, probabilmente il pi adatto sarebbe quello con Emilio Fede: hanno infatti entrambi uno stile molto compassato e ufficiale (per lo meno in diretta), non risparmiano commenti sulle notizie e sono i boss indiscussi del proprio telegiornale. 4. CHI UN ANCHORMAN Lanchorman (o anchorwoman) , banalmente, colui che conduce il telegiornale. Ma in realt il suo lavoro va ben oltre la semplice lettura delle notizie: lanchorman stringe col pubblico un rapporto di fiducia, un rapporto che implica lautenticit e limportanza delle notizie lette. Non sono i contenuti delle notizie a condizionare lanchorman, bens lanchorman a caricare di significato la notizia televisiva. E questo avviene attraverso il suo aspetto, la sua voce, il suo stile. Lautorevolezza dellanchorman nasce da una serie di fattori che caratterizzano la notiziabilit di ogni giornale: la selezione delle informazioni, la loro organizzazione, la gerarchia delle notizie, lintuizione nei commenti; ma anche da caratteristiche tipicamente televisive, come le pose assunte, i gesti, il tono della voce, lo sguardo, la rilassatezza o la concentrazione a seconda delle necessit. Esistono manuali per imparare a essere un buon anchor, tuttavia i grandi anchorman della storia televisiva americana avevano tutti una grande capacit giornalistica di leggere i fatti in funzione delle notizie, di interpretare la realt e di essere in grado di distinguere tra realt e fiction, tutte doti che vengono con lesperienza. Lanchorman ha il proprio stile, e da quello dipende il successo con il pubblico: la presenza o meno di un determinato giornalista alla conduzione del telegiornale pu indurre lo spettatore a cambiare canale oppure a rimanervi sintonizzato. Tutto questo naturalmente si traduce anche in un aspetto economico: evidente che se lanchorman sa svolgere bene il proprio lavoro, e
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perci gli ascolti premiano il suo telegiornale, allora gli introiti derivanti dalla pubblicit saranno certamente maggiori. Per quel che ci viene mostrato, Kent Brockman non nutre di una grande simpatia presso la famiglia Simpson, e infatti viene spesso bollato come sapientone noioso o appellativi simili. 5. KENT BROCKMAN: UN UOMO, UNO STILE La prima apparizione di Kent avviene nella dodicesima puntata della prima stagione, Krusty va al fresco, nella quale Krusty il clown, popolare intrattenitore televisivo per bambini, viene ingiustamente imprigionato. Kent Brockman introduce un servizio sulla carriera del clown dal titolo Krusty va al fresco: il giorno in cui la risata morta. Questa puntata per non ci permette di cogliere ancora lo stile dellanchorman. Molto pi interessante invece la sua seconda apparizione, nella settima puntata della seconda serie: Bart sfida la festa del Ringraziamento. Qui vediamo Brockman in una mensa dei poveri intento a svolgere un collegamento in diretta col telegiornale. Questo il lead: Abbiamo un mucchio di nomi per queste persone: vagabondi, morti di fame, perdenti, rifiuti della terra. Vorremmo gettare queste persone nelle fogne, oppure, se ci sono gi, in qualche posto lontano dagli occhi e dal cuore. Oh abbiamo le nostre ragioni per farlo: sono deprimenti, sono vestiti di stracci, sono pazzi, sono puzzolenti. Cos ogni anno, per un solo unico giorno, per la salvezza della coscienza noi gettiamo un osso a questa gente. Un osso di tacchino mostra alla telecamera una coscia di tacchino. E questo dovrebbe migliorare la situazione. No qui non troverete David Copperfield, lo spazzacamino allegro o il piccolo vagabondo di Charlie Chaplin. Appare dunque chiaro da questo brano quale sia uno dei punti forti di Kent Brockman: la storia, in inglese feature. La feature un accadimento che non rientra nelle hard news, e pu essere sia un evento divertente sia, e nella maggior parte dei
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casi cos, una storia carica di human interest: una vicenda sentimentale, strappalacrime, riguardante la condizione umana e la vita sociale, e che permette al giornalista di lasciarsi andare in commenti personali e opinioni. Questi tipi di servizi possono essere utili a far conoscere agli spettatori condizioni umane disagiate, situazioni disperate che la maggior parte delle persone ignora o sceglie di ignorare. Accade per a volte che nel raccontare una feature linviato, nel tentativo di fare colpo il pi possibile sul pubblico, cada nello stucchevole e nel patetico, usando termini eccessivamente enfatizzanti e portando una situazione drammatica sullorlo del ridicolo. evidente come gli autori de I Simpson in questa puntata abbiano voluto parodiare questa tendenza giornalistica, mostrando un Brockman compassato che descrive i senzatetto della mensa in maniera sempre pi degradante, per rendere il tutto pi coinvolgente per il pubblico. anche legittimo chiedersi se il giornalista scelga una determinata storia molto malinconica per portare alla luce uningiustizia o per fare semplicemente un servizio a effetto che probabilmente commuover gli spettatori e porter a un incremento degli ascolti. Nel nostro caso la risposta ce la fornisce Kent in persona, rivolgendosi con un sorriso soddisfatto a un paio di homeless al termine del collegamento: Grazie per il vostro aiuto amici, il sottoscritto reporter sente lodorino di un altro premio. Niente da aggiungere, direi. 6. SMARTLINE Smartline, che nel doppiaggio italiano stato tradotto sia in Linea Cocente che in Linea Sagace, una tavola rotonda che va in onda in seconda serata su Canale 6 ed condotta da Kent Brockman. La struttura del programma prevede uno o pi ospiti che dibattono sullargomento caldo della giornata, con lanchor a svolgere il ruolo di moderatore. Durante la discussione Kent non manca mai di esprimere la propria
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opinione sul tema, esimendosi dunque dal mantenere una posizione neutrale; dato il suo carattere supponente, tratta gli ospiti che la pensano in modo diverso da lui in maniera sbrigativa, credendosi certamente superiore a loro. La posizione assunta dal giornalista quasi sempre favorevole alla persona pi potente, e a un generale mantenimento dello stato delle cose. Pi di una volta un membro della famiglia Simpson stato ospite della trasmissione. Le trasmissioni italiane che possono essere paragonate a Smartline sono sicuramente Matrix e Porta a Porta, anche se il tutto viene ridotto a un contesto locale e con meno mezzi a disposizione. 7. LINFORMAZIONE DI OCCHIO SU SPRINGFIELD Una delle rubriche tenute da Kent Brockman Occhio su Springfield, che riferisce pi che altro notizie dintrattenimento; questo programma una parodia di Eye on LA, e pi in generale di quelle trasmissioni tipiche degli Stati Uniti che si occupano delle comunit locali. La sigla del programma ha una musica di sottofondo pop molto veloce e martellante, mentre in video scorrono delle immagini che mostrano lanchorman che si dedica alle attivit pi disparate, come farsi fare un tatuaggio o mangiare del sushi in una yakuzi con due geishe, alternate a immagini di donne vestite in maniera succinta davanti ai luoghi pi significativi della citt. Per dare unidea dei temi trattati in questo programma, vediamo il sommario di una delle prime puntate trasmesse: 1. festa per lanniversario dargento dellincendio al deposito pneumatici di Springfield: venticinque anni e brucia ancora alla grande!;
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2. luomo pi anziano di Springfield parla con luomo pi grasso di Springfield; 3. intervista col campione dei pesi massimi Drederick Tatum, che parler della sua infanzia a Springfield; 4. settima parte dello sguardo approfondito al bikini. difficile definire questa trasmissione come un prodotto di stampo giornalistico, perch si tratta quasi sempre dintrattenimento puro. Non rientra nella categoria dellinfotainment, in quanto laspetto relativo allinformazione quasi nullo: al massimo si pu classificare con il termine inglese entertainment journalism, giornalismo dintrattenimento. Occhio su Springfield pu essere paragonato a un programma come Tg2 Costume & Societ, oppure agli ultimi dieci minuti di Studio Aperto, seppure come gi detto a livello locale. Trasmissioni di questo tipo sono relativamente recenti, poich nella televisione pubblica degli albori non trovavano spazio. La svolta avvenuta con la nascita delle prime televisioni private, ossia commerciali, che puntavano di pi sullaspetto dellintrattenimento per fare concorrenza al servizio pubblico. 8. IL TG RAGAZZI Nel corso delle 20 stagioni della serie, stato dedicato anche un intero episodio al giornalismo, il ventunesimo della nona stagione, dal titolo TG Ragazzi: vediamo la trama. Il programma di Krusty il clown viene criticato poich ritenuto poco educativo per i bambini, cos i dirigenti della rete decidono di inserirvi un segmento dinformazione per ragazzi fatto da ragazzi: il Tg Ragazzi. Per comporre la redazione del telegiornale vengono scelti alcuni alunni della scuola elementare di Springfield, tra cui Bart e Lisa Simpson. A Lisa, la ragazza pi brillante della scuola, viene affidata la conduzione del notiziario, mentre suo fratello, decisamente meno intelligente, riceve come incarico la pagina sportiva. La ragazza prende la faccenda molto sul serio, e si dedica al ruolo di anchorwoman con molta autorevolezza e impegno,
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mentre i pezzi di Bart sullo sport sono tanto frizzanti quanto non convenzionali. Lo staff del canale nota questa differenza e, accusando Lisa di essere troppo noiosa, le affianca Bart come co-conduttore perch, testualmente, lui ha il friccicore, e a differenza di Lisa buca il video. Sorpreso da questo nuovo incarico e determinato a fare del suo meglio per dimostrare alla sorella di non essere poi cos stupido come lei crede, Bart decide di chiedere consigli al miglior anchorman in circolazione: Kent Brockman, naturalmente. Kent lo accoglie a casa sua e mostra a Bart un corridoio pieno di trofei giornalistici, tra cui 12 Strilloni, 7 Microfoni di Ferro, 4 Parrucchini dOro e il premio pi prestigioso della Del Monte (s, quella della frutta in scatola). Vuoi conoscere il mio segreto per cos tante premiazioni?, chiede dunque Brockman a Bart, Storie di vita vissuta! Ti attanagliano il cuore. E ti annebbiano la mente. E mostra il video di un suo servizio su una giostra per bambini che sar demolita per fare spazio a un negozio dinformatica: al termine del pezzo, come degna chiusura, lanchor si fa un ultimo commovente giro di giostra. Nelledizione successiva del Tg Ragazzi, Bart ha cambiato nettamente il suo stile, mostrandosi pi sobrio e partecipato: tutto questo per essere coerente con la sua nuova rubrica, La gente di Bart. Nel servizio Bart mostra un anziano che lancia briciole di pane in un laghetto vuoto, e ci spiega che quel signore da 17 anni andava a quel laghetto a dar da mangiare alle anatre, ma da un mese le anatre erano sparite; linquadratura si sposta poi verso sinistra, rivelando un altro laghetto con tre anatre, e facendoci capire che in realt lanziano signore ha semplicemente sbagliato laghetto. La chiusura del servizio da parte di Bart questa:
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ma pu darsi che in questo mondo moderno non ci sia spazio per un vecchio uomo e le sue anatre. Al rientro in studio, Bart riceve un cenno di assenso da parte di Brockman, mentre Lisa infuriata e bolla quanto appena mostrato dal fratello come scempiaggine manipolata. Tuttavia anche il loro capo approva quanto fatto da Bart, e suggerisce a Lisa di imparare da lui. Durante la puntata Bart riceve centinaia di lettere, tutte richieste da parte di persone che vogliono essere La gente di Bart. In mezzo a tanti elogi, lunica a pensare che in realt a Bart non importi un bel nulla di quelle persone Lisa, che accusa il fratello di fare semplicemente del sentimentalismo a buon mercato. Anche in questa puntata, dunque, gli autori dei Simpson ironizzano sul giornalismo come produttore di storie utili soltanto a fare ascolti, e sul modo di fare di alcuni giornalisti che vanno a caccia di questo tipo di vicende solamente per farsi notare e aumentare laudience del proprio telegiornale. In questo caso, oltretutto, il giornalismo fatto di feature surclassa il giornalismo serio, che viene bollato come noioso e poco coinvolgente dai dirigenti della rete. importante per sottolineare come effettivamente la scelta di questo tipo di giornalismo, almeno nel cartone, alla fine paghi: Brockman ha decine di premi giornalistici, tutti ottenuti grazie a vicende tanto toccanti quanto inutili, e durante i servizi di Bart ci vengono mostrati degli spettatori commossi da quanto appena visto. Per non parlare poi della gi citata valanga di lettere che il ragazzo riceve. 9. CONCLUSIONI Kent Brockman limmagine di un giornalismo facile, saccente e poco obiettivo. Kent un giornalista che conosce il suo pubblico, composto per la maggior parte da persone poco istruite, e non gli riesce difficile avere successo con storie stupide e per lo pi completamente inutili, ma che confezionate nella giusta maniera possono
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toccare le corde sentimentali delle persone. Le storie sono il suo maggior punto di forza, e grazie a queste ottiene moltissimi premi. Ironizzare sulla tendenza melodrammatica del giornalismo televisivo attuale una delle cose pi facili del mondo, e agli autori dei Simpson riesce benissimo.

BIBLIOGRAFIA Alberto Papuzzi, Professione giornalista, Roma, Manuali Donzelli, 2003 Matt Groening, I Simpson La guida completa alla nostra famiglia preferita, Baldini & Castoldi, 1999 Wikipedia

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