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6502 04/10/2011
Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico, sono contro la guerra, il sito esprime tacitamente il concetto che la guerra sempre ingiusta, inutile, mai santa. opinione personale del webmaster il fatto che le testimonianze dei veterani di tutte le guerre, abbiano una curiosa assonanza con le opinioni dei pacifisti. I primi (volontari o coartati) hanno imparato direttamente cosa sia la guerra. I secondi (sicuramente molto pi fortunati dei primi) hanno imparato il significato dellinutilit della guerra, apprendendo le altrui testimonianze?!. Le opinioni politiche e filosofiche espresse direttamente od indirettamente nel libro, cos come le analisi storiche sono da ritenersi personali opinioni del webmaster. Le opinioni indicate non sono collegate in nessun modo alle persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel website e nel libro, il contenuto del testo rappresenta solo la personale opinione del webmaster. importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf no-profit coperto dal Copyleft(by-nd), lautore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume liberamente stampabile in tutto od in parte, inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purch non ne sia alterato il suo contenuto!. Se ci trovate frasi troncate, vocali mancanti, abbiate pazienza, non un prodotto commerciale. A tale proposito ricordo che questo documento non un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, il volume, il forum blog, l'ebook.pdf, il sito non hanno una pubblicazione regolare, la loro evoluzione, articolazione e modifica si basa sulla volont e linteresse del webmaster che in modo gratuito, aleatorio decide di fare aggiornamenti o modifiche. L'ebook in PDF non contiene immagini (e la copertina in cmyk) dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro gi correttamente impaginato, selezionando la stampa non in fronte retro. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images poi le ho sintetizzate artificialmente per gli scopi letterari di copertina. In ogni caso le fotografie originali restano di propriet dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla sono infatti in RGB a 72dpi che dovrebbero essere difficilmente stampabili rispetto a cmyk a 300dpi. Non "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la responsabilit. Il webmaster non si assume la responsabilit della completezza delle informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di propriet dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla legalmente registrati ecc... s insomma dai!, non dite che non avete capito Lebook 2013-2015 fuga dallItalia v1.0 tutelato dal COPYLEFT(BY-ND) http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/ 6502 & Terminetor Magnetico
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www.youtube.com/watch?v=Ca43u9J0woA
Inoltre l'Italia non cresce economicamente ma a livello europeo la situazione alquanto diversa e quindi se pur la crescita europea non sia paragonabile all'espansione cinese/indiana, altri paesi europei non sono in recessione tanto come l'Italia. Gli investimenti privati sono calanti da anni cos come lo stock del capitale (industriale) al netto degli ammortamenti (fonte Bankitalia). Questo a causa non della moneta forte dell'euro che solo apparentemente rallenterebbe le esportazioni italiane. Il calo di competitivit dei prodotti italiani deriva da anni dall'assenza di sostanziali innovazioni di prodotto/processo cos che le aziende italiane perdono quote di mercato. Infatti storicamente Confindustria ha sempre speso poco o niente in ricerche e sviluppo contando di sostener le produzioni su una moneta debole (in quanto gli imprenditori italiani sono avversi al rischio d'impresa). Confartigianato e' composta da aziende piccole o marginali che di certo non possono fare innovazione. De facto in Italia la struttura del comparto produttivo italiano composta dal 90% di p/m e queste sono incapaci d'innovare data la loro struttura piccola e/o marginale e dato che il vincolo endogeno/esogeno dell'imprenditore non mai stato rimosso in Italia. Il risultato e' che gli imprenditori di dimensioni medie e grandi tendono a delocalizzare e/o chiudere. Gli Investimenti pubblici ovviamente sono tendenzialmente calanti, dovendo risanare il bilancio dello Stato. Mentre gli investitori esteri sono restii ad investire in Italia (la bilancia dei pagamenti e' in rosso profondo, cosa che mostra il lento ed inesorabile processo di deindustrializzazione per delocalizzazione) anche a causa della mafia/camorra ecc... dai tempi lunghi dei processi civili e dal fatto che lobby economiche e partitiche possono legiferare contro eventuali competitors per cui il diritto non certo in Italia e la tassazione per giunta troppo elevata rispetto ad altri luoghi.
Poich i politici corrotti (ossia il legislatore) -non tagliano le spese pubbliche della P.A. centrale -non tagliano i costi sterili della P.A. decentrata, la pressione fiscale non pu scendere anche a causa dell'immenso debito pubblico e questo nonostante i tassi d'interesse non siano mai stati cos bassi come in passato. Inoltre i poteri partitocratici (legislatore/esecutivo) hanno moltiplicato i livelli decisionali con la "recente riforma del titolo V della Costituzione", creando lavoro finto e moltiplicando la sterile produzione di adempimenti e/o provvedimenti espressi e frazionando le competenze. Tali centri di costo pubblici per essere mantenuti devono essere finanziati. Dato che la leva del debito pubblico non sarebbe tendenzialmente piu' utilizzabile (non cos dato che il debito dal 106% e' stato portato al 120%), dato che la leva della moneta non fortunatamente disponibile in quanto di competenza della Banca Europea, i politici corrotti (ossia il legislatore e l'esecutivo) producono (ormai da anni, in linea tendenziale) solo 3 cose: a)pi tasse ed imposte (per altro nemmeno progressive, perch la curva irpef stata abbassata e gli scaglioni sono stati allargati) da prelevare su un Pil (che per i prossimi 3/5 anni rester stagnante o peggio calante in termini reali) b)tariffe dei servizi pubblici pi elevati c)imposte indirette crescenti e sempre pi elevate. Infatti il tasso d'inflazione italiana rimane costantemente pi elevato (anche in recessione) rispetto agli altri paese europei. Le ruberie dei politici le paga il contribuente come pi tasse da pagare (nel presente) e nel futuro (pi debito) oltre che con meno potere di acquisto (pi inflazione). E' il noto meccanismo della traslazione delle imposte e la poca concorrenza dei mercati che erode a livello aggregato sia i consumi che il risparmio delle famiglie (dato che le inefficienze della P.A. si scaricano sulla societ e non si tagliano costi e/o i finti posti di lavoro che sono solo catalizzatori di voti/consenso per gestire la spesa pubblica). Il fatto che il risparmio S poi dovrebbe essere il motore dell'economia, perch in un'economia sana I=S un optional per i politici corrotti italiani, dato che oramai sono abituati come ca$ta a bruciare l'intero risparmio degli italiani per finanziare spese correnti del bilancio dello stato, moltiplicando il debito pubblico (per garantirsi privilegi, voti e potere). Dulcis in fondo, le privatizzazioni lo stato italiano le ha gi tutte fatte e le cosine da dar via sono finite restano solo i buchi delle municipalizzate oppure fare poche altre cose per gestire la situazione rovente dei prossimi anni.
Le opzioni che restano allItalia sono poche, perch le scadenze del debito pubblico sono pesanti e leconomia italiana stagna a causa della delocalizzazione e della sua bass capacit dinnovare.
1-fare default nel 2013 (intervento straordinario) 2-consolidare nel 2013 (intervento straordinario) www.ilmanifesto.it/archivi/commento/anno/2011/mese/08/articolo/5289/ oppure 3-dar via pezzi di territorio nazionale 4-svendere beni ed immobili di tipo artistico/storico cartolarizzando 5-introdurre una patrimoniale (interventi che dovrebbero servire per aggredire il debito, cercando di dimostrare la volont di voler risanare uscendo da una soluzione ordinaria del debito ) oppure 6-ripudiare la riforma del titolo V eclissando regioni, grandi aree metropolitane, provincie, comunit montane licenziando i dipendenti pubblici = tagliando le spese (ovviamente aumentando i rimbor$i ed i privilegi acquisiti dei politici) oppure 7-togliere la sanit = tagliar le spese (ovviamente aumentando i rimbor$i e privilegi acquisiti dei politici) Oppure 8-tagliare le pensioni = tagliare le spese (ovviamente aumentando i rimbor$i e privilegi acquisiti dei politici) Oppure 9-galleggiare sino al 2013 Altre voci nel bilancio pubblico non ce ne sono, salvo continuare ad aumentare la pressione fiscale provocando la desertificazione economica dellItalia e poi la perdita delluso della moneta od il fallimento ed una lunga agonia prima della desertificazione economica. Gli interventi da 1 ad 8 (od un loro mix) saranno interventi su cui qualcuno dovr metter mano, perch gi adesso il costo del finanziamento del debito pubblico salito a causa dellincremento del rischio insolvenza paese (misurato dal differenziale Titoli di Stato Tedeschi-Titoli di Stato Italiani). Fare previsioni sullo spread e sulle sue dinamiche nel 2012/2013 con la maxi tranche in scadenza, potrebbe essere micidiale!!. Di tutte le voci importanti del welfare state, certamente la voci Pensioni e Sanit sono quelle che pi impattano in modo massiccio sulla popolazione italiana. Mentre per il maxi.capitolo pensioni sarebbe auspicabile una cancellazione dei privilegi politici acquisiti e laccorpamento degli enti previdenziali, stabilizzazione di un minimo ed un Massimo eliminando ogni tipo di vitalizio oltre una data soglia, (nonch lallungamento e la parificazione m/f dellet pensionabile). La spesa Sanitaria appare tuttavia la pi importante mina vagante per lItalia. Osservando il trend della spesa sanitaria sul pil, stata crescente ma assai meno costosa in termini percentuali quanto lo sia stata in USA perch il sistema pubblico sanitario finanziato dalle imposte permette economie di scala e di dimensione e l'assenza di profitti diretti. Quindi confrontando i 2 modelli di sanit si evince immediatamente se che se la sanit fosse interamente privata non costando allo stato (privatizzata), se pagata direttamente dal cittadino, a questo gli costa tantissimo!. Ma non tutto oro quello che luccica, la riforma del titolo V non ha portato benefici perch il deficit cresciuto di pi di quando i SSN non erano SSR infatti al deficit che lo stato paga (ma che non
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pu pi organizzare), vanno aggiunti i debiti delle regioni (vedi pi avanti). Togliere la sanit pubblica per metterla interamente privata sarebbe una buona ragione logica per vedere lesplosione di tumulti in Italia, dato che si andrebbe controcorrente (gli USA con una sanit privata stanno migrando lentamente a sanit mista, avendo allargando l'offerta con polizze assicurative pubbliche, ospedali per calmierare la rincorsa dei prezzi dell'offerta sanitaria privata).
Dentro il problema della sanit si annidano i SSR Servizi Sanitari Regionali e per avere unidea di che cosa si tratta, si pu sintetizzare dicendo che lo Stato paga, ma non pu pi mettere mano nellorganizzazione dei Sistemi Sanitari Regionali che disciplinano il numero di posti letto, di ospedali e quantaltro attinente allofferta sanitaria. Tuttavia sulla materia sanitaria lo Stato definisce i livelli minimi di assistenza (ossia tipi di cure e prestazioni) che devono essere garantiti
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indistintamente alla popolazione italiana. La seconda componente variabile e dovrebbe dipendere dal territorio ossia dalla gestione e dalle risorse presenti. Tuttavia le Regioni italiane hanno tutte un deficit di bilancio nella gestione della Sanit Regionale SSR, si differenziano solo per un diverso grado di deficit se controllabile oppure non contrabile (ossia allo sbando).
Da cui facile evincere la cartina sottostante con X le regioni diXieland che hanno il deficit fuori controllo. Mentre in O sono le regioni yankee dOodle con i deficit relativamente sotto controllo. Dentro questi valori ci sono gli scenari di diXie land VS yankee dOodle dal 2015!!.
In questo piccolo ebook si prover a fare unanalisi di frontiera di tutte quelle soluzioni che implicano il non far tornare i conti e/o approcciare con soluzioni ordinarie e con equit. Che cosa si annida dentro il rischio paese che espresso dallo spread crescente?!. Che cosa potrebbe
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accadere allItalia in caso di Default? Che cosa potrebbe accadere in caso di Consolidamento? Che rischi ci potrebbero essere dal 2015 con la rimozione/non rimozione del costo storico per il finanziamento delle strutture dei SSR?! Che cosa lo spread?! Il differenziale tra titoli di stato italiani titoli di stato tedeschi (ritenuti pi sicuri). Sino a 300 basic point (ossia tassi tedeschi titoli pubblici + 3%) gli scenari straordinari sono eventi poco probabili. Dai 300 basic point sino ai 600 basic point (ossia tassi tedeschi titoli pubblici + 3%/+6%) gli scenari di consolidamento o fallimento o straordinari diventano sempre pi plausibili. Oltre i 600 basic point, ossia tassi tedeschi titoli pubblici + 6% lItalia fa BUM!! Il debito sarebbe troppo grande e gli interessi divorerebbero tutte le entrate tributarie ed extratributarie dello stato non essendoci denari neanche per le per spese correnti. Per provare a capire qualcosa in pi, sbirciando tra le nebbie dellimminente futuro sha da tenere presente come il classamento del Debito Pubblico italiano (ossia chi detiene il debito pubblico italiano). Sino al 1995 il 95% del debito pubblico italiano era in mani italiane (famiglie, banche ed assicurazioni). Le cose per sono drasticamente cambiate in questi 16 anni.
Francesi, Tedeschi ed in parte Britannici hanno una grossa fetta del debito italiano. Circa il 50% in mano a soggetti esteri, mentre laltro 50% detenuto da banche/assicurazioni e fondi pensione italiane oltre che dalle famiglie italiane.
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per venire meno, ed certo che la ca$ta dei politici responsabili nel tempo di tale disastro, se la darebbero a gambe levate (per andare a godersi allestero i frutti dei loro ladrocini e dei loro privilegi). La UE avrebbe il suo bel da fare di tenere in piedi le nazioni ancora con l'Euro che avrebbero il loro sistema bancario in fortissima crisi, con in pi il grave problema di avere il loro sistema economico in ulteriore rallentamento, causato dall'assenza di esportazioni verso l'Italia. Onde canalizzare la restante domanda europea su prodotti made in Euro, certo che verrebbero posti dazi e limitazioni sugli italici prodotti e servizi, impedendo all'Italia di esportare anche un chiodo dentro l'aria Euro. La vaporizzazione dello stato Italiano sarebbe lenta ed inesorabile. Dentro questo scenario i punti di riferimento degli italiani diventerebbero certamente le forze armate e le forze dell'ordine. Tutti dipendenti pubblici, come medici, pensionati che per sarebbero senza stipendio dato che non ci sarebbero risorse da distribuire. Resterebbero tutti al servizio dell'Italia (la quale andrebbe giorno dopo giorno, in via di dissolvimento) nel momento del bisogno?!. Io penso di s. Poi che cosa accadrebbe? Nonostante la paralisi, un paese non si dissolve in pochi giorni, anche perch' le riserve strategiche dei carburanti e gas in Italia sono stimate a circa 6 mesi. Ossia senza importare petrolio/carburanti l'Italia avrebbe un orizzonte di 6 mesi di autonomia. Si potrebbe immaginare come passo successivo, un tentativo delle forze armate/ordine "di calmare i bollenti spiriti " delle masse per indurre nuove elezioni, dato che la vecchia classe politica si sarebbe vaporizzata con il malloppo, lasciando l'Italia in mutande. Una fase politico-militare intermedia simile a quella che accade in Egitto (con o senza blocco sui c/c farebbe poca differenza). Ma per far rispettare tale processo occorrerebbe tempo e nel frattempo gli scontri non si conterebbero pi. Contingentamenti e tagliandi ed economia di guerra con razionamenti di ogni cosa. Forse potrebbero anche nascere una pseudo Fondazione Wisenthal, per andare a ricorrere all'estero tutti quei politici che scappati dal caos, fossero nascosti negli armadi o sotto i letti, all'estero a godersi le fortune trafugate. Ma credo che in tali circostanze, sarebbe difficile sedare i tumulti. Sparare sulla folla non credo che comporterebbe grandi risultati e quindi gli italiani non capirebbero pi chi sarebbero i difensori di cosa? e quali sarebbero gli attaccanti e contro cosa lotterebbero?. IMHO entro i primi 6 mesi i sistemi delle reti pubbliche, in modo inesorabile collasserebbero tranne essere mantenuti in piccole zone del paese o sue ridotte porzioni, ove gli scontri e le rivolte fossero stati meno violenti. Rete telefonica fissa e mobile, internet e gas ed elettricit, tv e radio, mancando la corrente elettrica e la moneta, sarebbero i servizi che sarebbero i primi a dissolversi con il tempo. Oltre i 6 mesi i servizi idrici potrebbero ancora funzionare dato che anche non pagando le tariffe, le dighe e gli acquedotti potrebbero continuare a lavorare (anche se buona parte della rete idrica potrebbe essere in panne, per la banale mancanza di elettricit). Se entro i 6 mesi di "autonomia" le forze dell'ordine (un po' come accaduto in Egitto) non fossero capaci d'indire nuove elezioni, penso che poi il paese collasserebbe rassomigliando sempre pi ai territori del corno d'africa, con bande di pirati e trib (guidati dalla criminalit organizzata che prolifererebbe dominando il territorio). Gli italiani si adatterebbero raggruppandosi per blocchi di potere costituito in una sorta di medioevo moderno. Le citt rassomiglierebbero allo spettrale scenario di Fuga da New York, con l'assenza di legge se non quella del pi forte. Solo nei piccoli borghi o presso basi militari potrebbero restare brandelli di Stato Italiano, sostenuto da qualche missione ONU non ben definita.
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assassino mussolini. La circolazione finirebbe per venire meno, ed certo che la ca$ta dei politici responsabili nel tempo di tale disastro, se la darebbero a gambe levate (per andare a godersi allestero i frutti dei loro ladrocini e dei loro privilegi). La UE avrebbe il suo bel da fare di tenere in piedi le nazioni ancora con l'Euro che avrebbero il loro sistema bancario in fortissima crisi, con in pi il grave problema di avere il loro sistema economico in ulteriore rallentamento, causato dall'assenza di esportazioni verso l'Italia. Onde canalizzare la restante domanda europea su prodotti made in Euro, certo che verrebbero posti dazi e contigentamenti sugli italici prodotti e servizi, impedendo all'Italia di esportare anche un chiodo dentro l'aria Euro. La vaporizzazione dello stato Italiano sarebbe lenta ed inesorabile. In Italia intanto dilagherebbe il caos, e non si potrebbe fermare cercando di reintrodurre la Lira, dato che il sistema bancario/assicurativo e le aziende e le famiglie sarebbero state ridotte sul lastrico! Tantomeno nessuno accetterebbe la moneta Lira (di uno stato che avrebbe condotto l'Italia allo sfascio), tantomeno lo stato italiano si potrebbe ripresentare sul mercato finanziario mondiale, sperando di collocare nuovi titoli del debito pubblico (che nessuno acquisterebbe) per racimolare valuta pregiata. Dentro questo scenario i punti di riferimento degli italiani diventerebbero certamente le forze armate e le forze dell'ordine. Tutti dipendenti pubblici, come medici, pensionati che per sarebbero senza stipendio dato che non ci sarebbero risorse da distribuire. Resterebbero tutti al servizio dell'Italia (la quale andrebbe giorno dopo giorno, in via di dissolvimento) nel momento del bisogno?!. Io penso di s.
Poi che cosa accadrebbe? Nonostante la paralisi, un paese non si dissolve in pochi giorni, anche perch' le riserve strategiche dei carburanti e gas in Italia sono stimate a circa 6 mesi. Ossia senza importare petrolio/carburanti l'Italia avrebbe un orizzonte di 6 mesi di autonomia. Si potrebbe immaginare come passo successivo, un tentativo delle forze armate/ordine "di calmare i bollenti spiriti " delle masse per indurre nuove elezioni, dato che la vecchia classe politica si sarebbe vaporizzata con il malloppo, lasciando l'Italia in mutande. Una fase politico-militare intermedia simile a quella che accade in Egitto (con o senza blocco sui c/c farebbe poca differenza). Ma per far rispettare tale processo occorrerebbe tempo e nel frattempo gli scontri non si conterebbero pi. Contingentamenti e tagliandi ed economia di guerra con razionamenti di ogni cosa. Forse potrebbero anche nascere una pseudo Fondazione Wisenthal, per andare a ricorrere all'estero tutti quei politici che scappati dal caos, fossero nascosti negli armadi o sotto i letti, all'estero a godersi le fortune trafugate. Ma credo che in tali circostanze, sarebbe difficile sedare i tumulti. Sparare sulla folla non credo che comporterebbe grandi risultati e quindi gli italiani non capirebbero pi chi sarebbero i difensori di cosa? e quali sarebbero gli attaccanti e contro cosa lotterebbero?. IMHO entro i primi 6 mesi i sistemi delle reti pubbliche, in modo inesorabile collasserebbero tranne essere mantenuti in piccole zone del paese o sue ridotte porzioni, ove gli scontri e le rivolte fossero stati meno violenti. Rete telefonica fissa e mobile, internet e gas ed elettricit, tv e radio, mancando la corrente elettrica e la moneta, sarebbero i servizi che sarebbero i primi a dissolversi con il tempo. Oltre i 6 mesi i servizi idrici potrebbero ancora funzionare dato che anche non pagando le tariffe, le dighe e gli acquedotti potrebbero continuare a lavorare (anche se buona parte della rete idrica potrebbe essere in panne, per la banale mancanza di elettricit). Se entro i 6 mesi di "autonomia" le forze dell'ordine (un po' come accaduto in Egitto) non fossero capaci d'indire nuove elezioni, penso che poi il paese collasserebbe rassomigliando sempre pi ai territori del corno d'africa, con bande di pirati e trib (guidati dalla criminalit organizzata che prolifererebbe dominando il territorio). Gli italiani si adatterebbero raggruppandosi per blocchi di potere costituito in una sorta di medioevo moderno. Le citt rassomiglierebbero allo spettrale scenario di Fuga da New York, con l'assenza di legge se non quella del pi forte. Solo nei piccoli borghi o presso basi militari potrebbero
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restare brandelli di Stato Italiano, sostenuto da qualche missione ONU non ben definita.
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Da cui facile evincere la cartina sottostante con X le regioni diXieland che hanno il deficit fuori controllo. Mentre in O sono le regioni yankee dOodle con i deficit relativamente sotto controllo. Dentro questi valori ci sono gli scenari di diXie land VS yankee dOodle dal 2015!!.
[what/if] se si smette di finanziare la spesa storica dei SSR le popolazioni delle regioni diXie land: Non potranno pi fruire del loro ssr, le legioni di dipendenti della p.a. locale di diXie land non vedranno pagati i loro stipendi (perch il tessuto economico locale castrato dalla criminalit organizzata e spazio per svalutazioni competitive non ce ne sarebbero, essendo l'Euro un'unica moneta). Cresceranno i tumulti in diXie land anche a causa della crisi economica che si allargher a macchia d'olio e la criminalit organizzata prender pi piede, permeando tutti gli enti locali della p.a. Crescer una migrazione di cittadini da diXie land per recarsi al nord e fruire l'offerta sanitaria dei ssr pi efficienti e per avere pi sicurezza. Si pu anche immaginare una sorta di "marcia su Roma" da diXie land verso Roma per trovare una soluzione ai buchi finanziari del sud oppure ad una dichiarazione di secessione sudista per tornare alla lira in diXie land!. Certamente le regioni a statuto speciale si troveranno coinvolte in lotte intestine contro le popolazioni delle regioni a statuto ordinario!.
Tumulti e disordini ed attacco alla propriet privata!. Io m'immagino che questi scontri sarebbero per lo pi focalizzati al sud. Epicentro potrebbe essere la Sicilia, ma anche la Calabria & Campania, Lazio e Liguria. Mi attenderei al Sud persino manovre politiche locali per far emergere attivit mafiodi alla luce del sole, onde far loro pagare una tassa liberalizzando molti reati penali (ci a causa dell'infiltrazione malavitosa nella p.a.). Mi attenderei anche secessioni palesemente dichiarate dall'Italia, con eventuale richiesta di annessioni a qualche stato estero (chiss forse proprio in quei paesi dove il collegamenti criminalita' organizzate italiane e criminalita' organizzate estere, sono pi salde e dove quest'ultime hanno potuto introitare forti ramificazioni nella p.a. estera?). In ogni caso, gli scontri al Sud, avrebbero un livello d'intensit elevato, stimando che il numero di armi da fuoco illegali nel sud possa essere pi alto del nord. Immaginerei tumulti a macchia di leopardo, che scoppierebbero in tutto il sud a risalire verso Roma. Scontri d'intensit pari a quelli gi visti a Genova dai black blocks, con la presenza flashpoint di un'enorme violenza (pari a quelle che si sentono in tv, quando si sente parlare di rapinatori che attaccano le banche/furgoni blindati, con largo uso di armi da guerra. Immaginando uno scenario simile, direi che in un tale contesto caotico, folle inferocite, con punte avanzate armate con armi da guerra, in movimento verso il nord, sarebbero un grosso problema di ordine pubblico per le forze dellordine ed i militari.
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In questo caso la circolazione dell'euro potrebbe essere sostituita con una nuova moneta. Lo scontro politico e militare sarebbe tra lealisti (supporters dellEuro per tutta lItalia oltre che unionisti) contro nordisti secessionisti (supporters del ritorno alla lira dichiarando la secessione del nord) contro un blocco di sudisti secessionisti (supporters del ducato sudita e secessionisti del sud). Poi cosa potrebbe accadere?! Il caos, con le 3 fazioni in lotta!. La politica (CDX e CSX) ovviamente si vaporizzerebbe (per andare a godersi i frutti ed i privilegi altrove). Crescerebbero esponenzialmente gli scontri, che temo sarebbero violentissimi!. E' vero il luogo comune che vuole che i militari siano per lo pi del sud, talch tutte le forze armate non avrebbero problemi a sbaragliare i secessionisti del sud e del nord. Ma e' ovvio che le cose si metterebbero comunque male, perch gli scontri potrebbero essere abbastanza violenti, lasciando strascichi (come in tutte le guerre civili, la storia ci insegna). Forse parte classe politica attuale (non emigrata allestero a godersi i propri privilegi), con del trasformismo politico (pur avendo contribuito direttamente/indirettamente ad aver condotto alla guerra civile l'Italia), scaricherebbe tutte le colpe imminenti sui movimenti secessionisti del sud e del nord. Ma ci non risolverebbe il problema, tantomeno i guasti dell'inferno sarebbero terminati!!.
1-nella migliore delle ipotesi l'Italia finirebbe spezzata in due, con due stati ed effettuando una relativa divisione del debito pubblico. In ogni caso, i due stati nascenti farebbero a breve tempo la stessa fine (vedi sopra) perch scivolerebbero molto pi rapidamente entrambi nel default e consolidamento per le stesse ragioni dei punti 2a e 2b. 2-nella peggiore delle ipotesi, (nel senso che dopo unavvio di guerra civile, l'Italia s'avviterebbe in una crisi che la condurrebbe allo scenario dimplosione del Default/Consolidamento) a)La fuoriuscita dell'euro sarebbe forzata, per cui a quel punto i nostri titoli di stato in valuta pregiata euro, sarebbero impossibili da pagare (il debito estero sarebbe troppo pesante) a causa dell'inevitabile svalutazione. Gli stati ancora in euro, metterebbero forti dazi e vincoli alle importazioni per cui noi italiani non venderemmo nemmeno un chiodo in europa, ne tantomeno gli europei con l'euro venderebbero qualcosa in Italia, che non avrebbe denari sufficienti per comprare i carissimi prodotti europei. Perdendo il 70% del nostro export nellinterscambio europeo, ci avviteremmo nel precipizio di un nuovo inferno, avviandoci nello scenario del Default/consolidamento in Lira con nuovi tumulti, estremamente massicci. b)La fuoriuscita dell'euro sarebbe forzata per cui a quel punto i nostri titoli di stato in euro, sarebbero convertiti in Lira in quanto l'Italia non potrebbe pagare debiti in euro!. Molti sistemi bancari europei andrebbero a gambe all'aria, l'attivo sarebbe svalutato fortemente e tutti gli aiuti europei sarebbero canalizzati per sostenere i restanti paesi dell'aria euro, ancora connessi con la moneta euro. Per canalizzare la domanda interna dell'euro solo su prodotti made in euro,l'Europa porrebbe dazi e contingentamenti ai prodotti italiani, per cui noi italiani non venderemmo nemmeno un chiodo in europa! ne tantomeno gli europei con l'euro venderebbero qualcosa in Italia, dato che noi italiani non avremmo i denari sufficienti per comprare i costosissimi prodotti europei. Perdendo il 70% del nostro export nellinterscambio europeo, ci avviteremmo nel precipizio di un nuovo inferno, avviandoci nello scenario del Default/consolidamento in Lira con nuovi tumulti, stavolta alquanto massicci.
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[what/if] se non si smette di finanziare la spesa storica dei SSR le popolazioni delle regioni yankee dOodle: Potrebbero insorgere a causa dell'incremento delle tasse statali e locali ed indirette, in uno sciopero fiscale massivo nei territori yankee dOodle. Legioni di popolazioni da diXie land potrebbero migrare al centro-nord per fruire dei SSR, oltre che in fuga dalla criminalit organizzata (scassando i relativi bilanci regionali con la maxi.domanda sanitaria) creerebbero una nuova immigrazione interna. Gli scioperi fiscali potrebbero trasformarsi in tumulti violenti con scontri e e disordini pubblici nelle regioni yankee dOodle a causa della crisi economica che morder ancora di pi nei prossimi anni (cadendo la domanda della G spesa pubblica). I territori yankee dOodle potrebbero anche chiedere l'uscita dall'Euro ed il ritorno alla Lira, si pu anche immaginare una sorta di "marcia su Roma" dai territori yankee dOodle verso Roma per dichiarare una secessione vantando un diritto dautodeterminazione regionale (dato il pari status costituzionale tra regioni e stato garantito nel titolo V), scaricando i territori diXie land al loro destino. E ragionevolmente certo che le regioni a statuto speciale, si troveranno ovviamente anche coinvolte in lotte intestine contro le popolazioni delle regioni a statuto ordinario.
Tumulti e disordini ed attacco alla propriet privata!. Io m'immaginerei pi una serie di scioperi fiscali, manifestazioni pubbliche non autorizzate e spontanee che poi potrebbero degenerare in scontri con un livello d'intensit paragonabile a quelli (gi visti in tv) tra ultras e forze dell'ordine. Questo perch l'insorgenza della rivolta scoppierebbe al nord, filtrando a macchia di leopardo verso il centro Italia. Stimando che il numero di armi da fuoco in centro-nord Italia sia minore di quante armi da fuoco ve ne siano al sud, direi che i livelli degli scontri non supererebbero quelli gi visti in tv nelle manifestazioni di Genova di anni f. Scontri che potrebbero esplodere in modo caotico anche sui bordi delle regioni del nord a statuto speciale oltre che in modo caotico per il nord e centro Italia. Io stimerei persino anche una possibile direzione caotica, dal nord pi o meno diretta verso Roma!. In questo caso la circolazione dell'euro o di una nuova moneta, potrebbe essere tentata dal nord Italia o dal governo centrale. Lo scontro sarebbe tra lealisti (supporters dellEuro ed unionisti) contro secessionisti del nord (ritorno alla lira e secessione dal Sud).
Poi cosa potrebbe accadere? Un po' perch di armi al nord (stimo che ce ne siano poche) un po' perch in genere, il luogo comune vuole che i militari siano pi del sud che del nord, le forze armate non avrebbero problemi a sbaragliare i secessionisti del nord. Ma secondo me le cose si metterebbero comunque male, perche' gli scontri potrebbero essere abbastanza violenti, lasciando strascichi (come in tutte le guerre civili, la storia ci
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insegna). La classe politica attuale effettuando un mega trasformismo, (pur avendoci condotto alla guerra civile, di certo scaricherebbe tutte le colpe al movimento dei secessionisti) ma i guasti non sarebbero terminati!. a)La fuoriuscita dell'euro in ogni caso sarebbe forzata (dato che il rischio paese leviterebbe) per cui i nostri titoli di stato in valuta pregiata euro, sarebbero impossibili da pagare (il debito estero sarebbe troppo pesante) a causa dell'inevitabile svalutazione. Gli stati ancora in euro, metterebbero forti dazi e vincoli alle importazioni per cui noi italiani non venderemmo nemmeno un chiodo in europa ne tantomeno gli europei con l'euro venderebbero qualcosa in Italia, che non avrebbe denari sufficienti per comprare i carissimi prodotti europei. Perdendo il 70% del nostro export nellinterscambio europeo, ci avviteremmo nel precipizio di un nuovo inferno, avviandoci nello scenario del Default/consolidamento in Lira con nuovi tumulti, estremamente massicci. b)La fuoriuscita dell'euro sarebbe forzata (dato che il rischio paese leviterebbe) i nostri titoli di stato in euro, sarebbero convertiti in Lira in quanto l'Italia non potrebbe pagare debiti in euro. Molti sistemi bancari europei andrebbero a gambe all'aria, l'attivo sarebbe svalutato fortemente e tutti gli aiuti europei sarebbero canalizzati per sostenere i restanti paesi dell'aria euro, ancora connessi con la moneta euro. Per canalizzare la domanda interna dell'euro solo su prodotti made in euro, l'Europa porrebbe dazi e contingentamenti ai prodotti italiani, per cui noi italiani non venderemmo nemmeno un chiodo in europa! ne tantomeno gli europei con l'euro venderebbero qualcosa in Italia, dato che noi italiani non avremmo i denari sufficienti per comprare i costosissimi prodotti europei. Perdendo il 70% del nostro export nellinterscambio europeo, ci avviteremmo nel precipizio di un nuovo inferno, avviandoci nello scenario del Default/consolidamento in Lira con nuovi tumulti, estremamente massicci.
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quale andrebbe giorno dopo giorno, in via di dissolvimento) nel momento del bisogno?!. Io penso di s. Poi che cosa accadrebbe? Nonostante la gigantesca crisi economica, le riserve strategiche dei carburanti e gas in Italia sono stimate a circa 6 mesi. Se il passaggio Euro Lira fosse rapido, resterebbero 6 mesi di autonomia energetica prima del black out. Si potrebbe immaginare come passo successivo, un tentativo delle forze armate/ordine "di calmare i bollenti spiriti " delle masse per indurre nuove elezioni, dato che la vecchia classe politica si sarebbe vaporizzata con il malloppo, lasciando l'Italia in mutande. Una fase politico-militare intermedia simile a quella che accade in Egitto (con o senza blocco sui c/c farebbe poca differenza). Ma per far rispettare tale processo occorrerebbe tempo e nel frattempo gli scontri non si conterebbero pi. Contingentamenti e tagliandi ed economia di guerra con razionamenti di ogni cosa. Forse potrebbero anche nascere una pseudo Fondazione Wisenthal, per andare a ricorrere all'estero tutti quei politici che scappati dal caos, fossero nascosti negli armadi o sotto i letti, all'estero a godersi le fortune trafugate. Ma credo che in tali circostanze, sarebbe difficile sedare i tumulti. Sparare sulla folla non credo che comporterebbe grandi risultati e quindi gli italiani non capirebbero pi chi sarebbero i difensori di cosa? e quali sarebbero gli attaccanti e contro cosa lotterebbero?. IMHO entro i primi 6 mesi i sistemi delle reti pubbliche, in modo inesorabile collasserebbero tranne essere mantenuti in piccole zone del paese o sue ridotte porzioni, ove gli scontri e le rivolte fossero stati meno violenti. Rete telefonica fissa e mobile, internet e gas ed elettricit, tv e radio, mancando la corrente elettrica e la moneta, sarebbero i servizi che sarebbero i primi a dissolversi con il tempo. Oltre i 6 mesi i servizi idrici potrebbero ancora funzionare dato che anche non pagando le tariffe, le dighe e gli acquedotti potrebbero continuare a lavorare (anche se buona parte della rete idrica potrebbe essere in panne, per la banale mancanza di elettricit). LItalia sarebbe il primo paese ex industriale che imploso sotto il suo debito pubblico sarebbe sprofondato nel gruppo dei paesi de-industrializzati o del primo mondo. Poich i capitali sono scarsi nel mondo, lItalia entrerebbe in competizione con altri paesi emergenti Cina/India con bassa valuta ma un ordine pubblico migliore oltre ad una pi elevata domanda interna, quindi gli investimenti esteri non tornerebbero in Italia, la quale resterebbe abbandonata a se stessa ed ai margini del mondo. In ogni caso, dopo i 6 mesi di "autonomia" le forze dell'ordine (un po' come accaduto in Egitto) ancorch capaci d'indire nuove elezioni, non riuscirebbero a salvare il paese supportando un nuovo corso politico. Il paese collasserebbe rassomigliando sempre pi ai territori del corno d'africa, con bande di pirati e trib (guidati dalla criminalit organizzata che prolifererebbe dominando il territorio). Gli italiani si adatterebbero raggruppandosi per blocchi di potere costituito in una sorta di medioevo moderno. Le citt rassomiglierebbero allo spettrale scenario di Fuga da New York, con l'assenza di legge se non quella del pi forte. Solo nei piccoli borghi o presso basi militari potrebbero restare brandelli di quello che una volta era lo Stato Italiano (sostenuto da qualche sfigata missione ONU non ben definita).
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accadere anche una sorta di caccia al politico, per impalarli sul luogo, con scenari simili a quelli di fine della WWII quando impiccarono il cadavere dell'infame assassino mussolini. Dentro questo scenario i punti di riferimento degli italiani diventerebbero certamente le forze armate e le forze dell'ordine. Tutti dipendenti pubblici, come medici, pensionati che per sarebbero senza stipendio dato che non ci sarebbero risorse da distribuire. Resterebbero tutti al servizio dell'Italia (la quale andrebbe giorno dopo giorno, in via di dissolvimento) nel momento del bisogno?!. Io penso di s.
Poi che cosa accadrebbe? Nonostante la gigantesca crisi economica, le riserve strategiche dei carburanti e gas in Italia sono stimate a circa 6 mesi. Se il passaggio Euro Lira fosse rapido, resterebbero 6 mesi di autonomia energetica prima del black out. Si potrebbe immaginare come passo successivo, un tentativo delle forze armate/ordine "di calmare i bollenti spiriti " delle masse per indurre nuove elezioni, dato che la vecchia classe politica si sarebbe vaporizzata con il malloppo, lasciando l'Italia in mutande. Una fase politico-militare intermedia simile a quella che accade in Egitto (con o senza blocco sui c/c farebbe poca differenza). Ma per far rispettare tale processo occorrerebbe tempo e nel frattempo gli scontri non si conterebbero pi. Contingentamenti e tagliandi ed economia di guerra con razionamenti di ogni cosa. Forse potrebbero anche nascere una pseudo Fondazione Wisenthal, per andare a ricorrere all'estero tutti quei politici che scappati dal caos, fossero nascosti negli armadi o sotto i letti, all'estero a godersi le fortune trafugate. Ma credo che in tali circostanze, sarebbe difficile sedare i tumulti. Sparare sulla folla non credo che comporterebbe grandi risultati e quindi gli italiani non capirebbero pi chi sarebbero i difensori di cosa? e quali sarebbero gli attaccanti e contro cosa lotterebbero?. IMHO entro i primi 6 mesi i sistemi delle reti pubbliche, in modo inesorabile collasserebbero tranne essere mantenuti in piccole zone del paese o sue ridotte porzioni, ove gli scontri e le rivolte fossero stati meno violenti. Rete telefonica fissa e mobile, internet e gas ed elettricit, tv e radio, mancando la corrente elettrica e la moneta, sarebbero i servizi che sarebbero i primi a dissolversi con il tempo. Oltre i 6 mesi i servizi idrici potrebbero ancora funzionare dato che anche non pagando le tariffe, le dighe e gli acquedotti potrebbero continuare a lavorare (anche se buona parte della rete idrica potrebbe essere in panne, per la banale mancanza di elettricit). LItalia sarebbe il primo paese ex industriale che imploso sotto il suo debito pubblico sarebbe sprofondato nel gruppo dei paesi de-industrializzati o del primo mondo. Poich i capitali sono scarsi nel mondo, lItalia entrerebbe in competizione con altri paesi emergenti Cina/India con bassa valuta ma un ordine pubblico migliore oltre ad una pi elevata domanda interna, quindi gli investimenti esteri non tornerebbero in Italia, la quale resterebbe abbandonata a se stessa ed ai margini del mondo. In ogni caso, dopo i 6 mesi di "autonomia" le forze dell'ordine (un po' come accaduto in Egitto) ancorch capaci d'indire nuove elezioni, non riuscirebbero a salvare il paese supportando un nuovo corso politico. Il paese collasserebbe rassomigliando sempre pi ai territori del corno d'africa, con bande di pirati e trib (guidati dalla criminalit organizzata che prolifererebbe dominando il territorio). Gli italiani si adatterebbero raggruppandosi per blocchi di potere costituito in una sorta di medioevo moderno. Le citt rassomiglierebbero allo spettrale scenario di Fuga da New York, con l'assenza di legge se non quella del pi forte. Solo nei piccoli borghi o presso basi militari potrebbero restare brandelli di quello che una volta era lo Stato Italiano (sostenuto da qualche sfigata missione ONU non ben definita).
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assolversi in un'unica forza armata leggera nazionale, i cc che sarebbero fusi con cc+ps) -welfare state sarebbe di competenza dello stato federato italiano (ciascuno stato federato fa' come gli pare in europa salvo non scassare i propri bilanci federali) per cui i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili/sociali e norme generali sulla previdenza ed istruzione tornerebbero ad essere centralizzati (per generare economie di scala e razionalizzazione di personale e minimizzare i costi di strutture senza inutili doppioni) -giustizia e norme processuali per i reati penali federali sarebbero di competenza gli USE mentre per i reati penali non federali e la legislazione civile sarebbe di competenza la magistratura dello stato italiano federato (come dire, civilmente e per i reati non federali, ciascuno stato federato fa come gli pare a casa propria) -politiche interventiste nazionali con il vincolo di bilancio espresso in termini percentuali (onde non far lievitare il debito subordinato dello stato federato). -sciogliere gli eventuali comuni per infiltrazioni mafioidi Ai comuni resterebbero queste competenze: -libert di accorparsi volontariamente ma non di scindersi -avere autonomia patrimoniale perfetta (il buco di bilancio resterebbe locale, senza nessun trasferimento o fondo di solidariet nazionale a posteriori, in caso di fallimento) -libert di votarsi la propria legge elettorale locale -diritto di avere autonomia impositiva su limitati e specifici ambiti -potest di gestire la destinazione del territorio con infrastrutture, interventi idrogeologici, idraulici e forestali, stabilire parchi o riserve e provvedimenti ablativi. -tutela ambientale e dei beni culturali e del territorio spetterebbero ai comuni (come dire localmente si decide se devastare o meno il proprio patrimonio) -diritto di avere trasferimenti dallo stato italiano in funzione di criteri di popolazione e superficie di parchi e riserve detenute nel proprio territorio di competenza. -competenze su strade, cimiteri, fognature ed acque bianche e nere, eventuali mercati pubblici -compiti di anagrafe civile ed elettorale -competenze nell'archiviazione delle dichiarazioni in luogo dei privati e sfruttamento del meccanismo del "silenzio assenso" o diniego diretto tramite l'attivit di controllo da esplicarsi entro un termine di decadenza certo sull'atto depositato. -eventuali politiche economiche interventiste (come ad es: partecipazione su municipalizzate, tanto l'autonomia perfetta limiterebbe i fallimenti a catena sul territorio, senza gravare finanziariamente sugli altri comuni)
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