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16 novembre ore 9.15: variante 4.....??!!

Sembra ormai finita la corsa dell'oro........

........ e, dopo un periodo di distribuzione (probabilmente fino alla prossima


primavera), dovrebbe subire ribassi pronunciati fino all'autunno 2009.

In sostanza: il meglio dell'oro è già alle spalle.

Stessa musica per l'alluminio........


........ che ha toccato il suo massimo nella primavera 2006 ed è, adesso, diretto verso
un minimo nell'inverno 2010.

Più in generale, è l'intero settore delle materie prime (figura sotto) che ha già dato il
meglio di se...........
........... e, fino all'autunno del 2010, non promette ulteriori rialzi.

E la congiuntura italiana?

La figura sotto mostra la massa monetaria M3 (linea rossa) e la produzione


industriale (linea blu)...........
........... vedete come M3 anticipa il ciclo economico?

...... I banchieri aumentano il denaro in circolazione e, a distanza di qualche mese, la


congiuntura si mette al bello. Viceversa, quando i banchieri diminuiscono il denaro in
circolazione, la congiuntura, dopo qualche mese, volge verso il brutto.

Non potrebbe, ovviamente, essere niente diverso; sappiamo che l'equazione


fondamentale è:

Pil = Massa monetaria x Velocità di circolazione del denaro.

Siccome la velocità è "praticamente" costante, ne consegue che il Pil (la


congiuntura) dipende dalla massa monetaria: più piccioli in circolazione e più "bella
vita" per tutti noi poveri mortali, costretti a pendere dalle decisioni dei nostri
banchieri.
Ed i nostri banchieri (con l'ovvia supervisione del nostro ministro dell'economia), per
questo giro, hanno deciso di ridurre (vedere figura sopra) la massa monetaria e,
dunque, ci stanno spingendo verso la recessione.

Perché?

....... mmmboooh .......!! Avranno le loro buone ragioni ..........

...... Speriamo solo che le loro buone ragioni corrispondano al nostro ..... miglior
interesse, e non al loro...... tornaconto.

Stiamo dunque rallentando e, molto probabilmente, il prossimo anno saremo in


recessione (almeno per quanto riguarda la produzione industriale).

Passiamo al trading per constatare lo stop sul Bund ..........


Shorteremo ancora quel derivato se il prossimo massimo (del ciclo i cui parametri
sono indicati in figura sotto) fosse inferiore a 114.80.
Stop sul break-out di quel massimo d'entrata e strategia no loss incentrata sullo
stesso ciclo di cui sopra.

Passando all'euro Fx, potremmo essere in prossimità del segnale long in vigore
(minimo superiore al precedente) ......
..... occhio sia al perfezionarsi del segnale che al successivo stop ed alla strategia "no
loss": stop sul break-down di quel minimo e strategia "no loss" incentrata incentrata
sullo stesso ciclo di cui sopra (chiudere il trade se il successivo massimo non fosse
superiore al massimo precedente).

Passiamo all'azionario.

A meno di variante 4, oggi è Sell day.........


......... che dovrebbe condurre al massimo sell&reverse tra oggi e lunedì.
A giudicare dall'andamento previsto per il Dax, tuttavia, sembrerebbe che una
variante 4 sia davvero probabile..........
.......... e, se così fosse, oggi diventerebbe Buy day.

Al momento sono le 8.55 e, quindi, tra poco più di 5 minuti sapremo.........

Dopo l'apertura (sono le 9.02) mi sembra confermata la variante 4, con il ciclo dei
volumi che indica un prossimo Buy point ..........
.......... sul prossimo minimo del ciclo a 4 ore che, figura sotto, dovrebbe arrivare
intorno alle 11.45.
Notizie flash:
La Banca centrale europea (Bce) continua a mantenere la guardia alta in un clima di costante in
attenzione per l'Istituto di Francoforte le prospettive di crescita nell’area euro perché “sono sog
un impatto maggiore della rivalutazione del rischio nei mercati finanziari sul clima di fiducia e su
ulteriori rincari del petrolio e delle materie prime. È questo in sintesi uno dei passaggi salienti d
novembre pubblicato oggi dalla Bce, che cita oltre a questi rischi anche “i timori di spinte protez
disordinati connessi agli squilibri mondiali”.

La crescita sostenuta dell’economia reale per Eurolandia nella prima metà del 2007 è proseguita
la volatilità dei mercati finanziari - afferma la Bce nel consueto bollettino mensile - sembri aver
peggioramento degli indicatori del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese dell’area, qu
livelli superiori alle medie storiche e continuano a segnalare il perdurare di una crescita sostenu
fondamentali dell’area restano solidi: gli utili e la redditività delle imprese esibiscono dinamiche
crescita robusta e la disoccupazione è scesa a livelli non osservati da venticinque anni.

Se i fondamentali rimangono solidi, è l’aumento in ottobre dell’inflazione armonizzata, che seco


raggiunto il 2,6% (il valore più elevato da due anni), a destare le maggiori preoccupazioni. In at
componenti dell’indice, che saranno disponibili a metà novembre, in base alle informazioni dispo
all’origine dell’incremento dell’inflazione sarebbero quelle dei beni energetici e degli alimentari
l’ulteriore contributo dell’energia è dovuto principalmente all’effetto sull’inflazione del calo dei p
mese dello scorso anno, mentre i recenti rincari del greggio sarebbero stati in parte compensati
cambio.

Le previsioni disponibili per il 2008 seguitano a confermare lo scenario principale secondo cui la
attesterebbe in prossimità del suo livello potenziale. Tale scenario si basa sulle prospettive di te
attese che la crescita delle economie emergenti compensi l’indebolimento della congiuntura ame
del potenziale impatto di una prolungata volatilità dei mercati finanziari e della rivalutazione de
il livello di incertezza circa questo scenario, sostanzialmente favorevole, rimane alto

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