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a terrestre.
Le grandi placche che costituiscono la litosfera sono in continuo movimento le une rispetto
alle altre, a seguito dei moti convettivi dellastenosfera. Come conseguenza di questi movimenti le rocce possono subire delle fortissime compressioni (quando collidono o quando scorrono luna accanto allaltra) o forti trazioni. Per un po le rocce si deformano (come fa un bastoncino di legno quando viene piegato) accumulando energia; ad un certo punto,per, la deformazione troppo forte e la crosta terrestre si rompe, rilasciando allimprovviso tutta lenergia elastica accumulata sotto forma di onde sismiche: le masse di roccia iniziano a vibrare (come le due estremit di un bastoncino che si rompe) e si verifica cos un terremoto (Teoria del ritorno elastico). In alcuni
Ipocentro: punto, allinterno della Terra, da cui si propagano le onde sismiche. Epicentro: punto della superficie terrestre che si trova sulla verticale dellipocentro. qui che il terremoto viene avvertito con la massima intensit.
La registrazione di un terremoto si realizza con il sismografo; questo strumento un semplice pendolo che oscilla quando la terra trema. Le oscillazioni vengono registrate su un nastro di carta scorrevole da un pennino collegato al pendolo.
La scala Mercalli: assegna un grado (da I a XII) allintensit di un terremoto, in base ai danni da esso provocati. poco oggettiva: il grado assegnato ad un terremoto influenzato da altri fattori (presenza o meno di insediamenti umani, di edifici antisismici) La scala di Richter: assegna ad ogni terremoto una magnitudo in base allenergia totale che esso libera e che pu essere ricavata studiando le tracce dei sismografi (non ha un limite superiore, ma non si mai registrato un terremoto con magnitudo > 8,7) la pi oggettiva.
Le zone in cui i terremoti sono pi violenti sono quelle in cui le rocce sono sottoposte a forti compressioni: Le zone in cui due placche si scontrano con subduzione (zona andina) o orogenesi (zona alpino-hymalaiana) Le zone in cui due placche scorrono parallelamente una rispetto allaltra La violenza dei terremoti in queste zone dovuta al fatto che in queste aree gli strati di roccia sono sottoposti a forze enormi: la roccia resiste bene in compressione e quindi accumula una grande quantit di energia. Quando per si spacca rilascia violentemente tutta lenergia accumulata. NB: nelle zone di distensione (cio in corrispondenza delle dorsali medio oceaniche) ci sono terremoti, ma sono molto meno violenti: qui, infatti, la roccia sottoposta a trazione e si spacca con rapidit.
LItalia sede di frequenti terremoti perch geologicamente giovane, quindi ancora soggetta a movimenti e assestamenti della crosta terrestre. Sono poche le zone del nostro paese che non sono interessate ai terremoti.
Non allontanarti dall'aula: prima di uscire dall'edificio aspetta che sia terminata la scossa.
Dopo il terremoto
In casa: togliere la corrente, chiudere il rubinetto del gas e dell'acqua. Spegnere comunque la caldaia e non accendere fornelli, stufe, candele, accendini: si potrebbero verificare fughe di gas. Evitare di usare il telefono per non intasare le linee: una radio portatile sar sufficiente per ascoltare i notiziari.
Allaperto: evitare di sostare presso edifici pericolanti, in prossimit di fabbriche ed impianti industriali. Raggiungere spazi aperti evitando per le spiagge per il pericolo di onde anomale. Non avvicinarsi ad animali i quali potrebbero avere reazioni aggressive a causa dello spavento.
Camera magmatica : cavit sotterranea in cui si accumula il magma fuso che proviene dal mantello sottostante. Camino: condotto attraverso cui il magma risale in superficie.
Cratere: foro dal quale fuoriesce il magma Cono vulcanico: montagna che si forma per accumulo e solidificazione della lava a seguito di ripetute eruzioni.
idrogeno solforato