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Il terremoto un fenomeno naturale di breve durata e forte intensit, che si manifesta attraverso vibrazioni, pi o meno violente, della crosta

a terrestre.

Perch avviene un terremoto


Se afferriamo le due estremit di un bastone e proviamo a piegarlo, esso si deforma e accumula una certa quantit di energia (energia elastica).

Perch avviene un terremoto


Che succede se lasciamo una delle due estremit? Si libera lenergia precedentemente accumulata e il bastone si mette a oscillare rapidamente.

Perch avviene un terremoto


Che succede se, invece di lasciare una delle estremit, aumentiamo la forza applicata?

Perch avviene un terremoto


A un certo punto il bastone si spezza e i due tronconi rimasti liberano lenergia elastica vibrando per un po di tempo.

Perch avviene un terremoto


Nel caso dei terremoti la situazione analoga: ci sono enormi forze che comprimono, tendono o fanno scorrere le rocce fino a che non si fratturano, lenergia che si libera fa cos oscillare il terreno sovrastante.

Perch si originano i terremoti?

Le grandi placche che costituiscono la litosfera sono in continuo movimento le une rispetto
alle altre, a seguito dei moti convettivi dellastenosfera. Come conseguenza di questi movimenti le rocce possono subire delle fortissime compressioni (quando collidono o quando scorrono luna accanto allaltra) o forti trazioni. Per un po le rocce si deformano (come fa un bastoncino di legno quando viene piegato) accumulando energia; ad un certo punto,per, la deformazione troppo forte e la crosta terrestre si rompe, rilasciando allimprovviso tutta lenergia elastica accumulata sotto forma di onde sismiche: le masse di roccia iniziano a vibrare (come le due estremit di un bastoncino che si rompe) e si verifica cos un terremoto (Teoria del ritorno elastico). In alcuni

casi la frattura delle rocce si manifesta anche in superficie faglia

Ipocentro: punto, allinterno della Terra, da cui si propagano le onde sismiche. Epicentro: punto della superficie terrestre che si trova sulla verticale dellipocentro. qui che il terremoto viene avvertito con la massima intensit.

Le onde sismiche (dallipocentro)


Onde P (primarie) sono le pi veloci e quindi le prime ad essere registrate dal sismografo. Esse fanno vibrare il materiale nella

direzione di propagazione dellonda (sono dette longitudinali), cio


viaggiano attraverso il materiale roccioso determinando in esso una

successione di compressioni e dilatazioni, come accade in una lunga


molla quando ne comprimiamo una estremit. Tali onde si propagano sia nei mezzi solidi, sia in quelli liquidi.

Le onde sismiche (dallipocentro)


Onde S (secondarie) sono pi lente e quindi vengono registrate dal sismografo in un secondo momento. Esse fanno vibrare il

materiale in direzione perpendicolare a quella di propagazione


dellonda (sono dette trasversali), come accade in una lunga

corda quando viene fatta oscillare. Tali onde si propagano


solo nei mezzi solidi.

Le onde sismiche (dallepicentro)


Dallepicentro si propagano le cosiddette onde superficiali: esse sono le pi pericolose perch possono scuotere violentemente le costruzioni e causare lapertura di spaccature nel terreno.

La registrazione di un terremoto si realizza con il sismografo; questo strumento un semplice pendolo che oscilla quando la terra trema. Le oscillazioni vengono registrate su un nastro di carta scorrevole da un pennino collegato al pendolo.

La misurazione dellintensit dei terremoti


Per misurare lintensit dei terremoti e confrontarli tra loro sono state proposte alcune scale:

La scala Mercalli: assegna un grado (da I a XII) allintensit di un terremoto, in base ai danni da esso provocati. poco oggettiva: il grado assegnato ad un terremoto influenzato da altri fattori (presenza o meno di insediamenti umani, di edifici antisismici) La scala di Richter: assegna ad ogni terremoto una magnitudo in base allenergia totale che esso libera e che pu essere ricavata studiando le tracce dei sismografi (non ha un limite superiore, ma non si mai registrato un terremoto con magnitudo > 8,7) la pi oggettiva.

Le zone in cui i terremoti sono pi violenti sono quelle in cui le rocce sono sottoposte a forti compressioni: Le zone in cui due placche si scontrano con subduzione (zona andina) o orogenesi (zona alpino-hymalaiana) Le zone in cui due placche scorrono parallelamente una rispetto allaltra La violenza dei terremoti in queste zone dovuta al fatto che in queste aree gli strati di roccia sono sottoposti a forze enormi: la roccia resiste bene in compressione e quindi accumula una grande quantit di energia. Quando per si spacca rilascia violentemente tutta lenergia accumulata. NB: nelle zone di distensione (cio in corrispondenza delle dorsali medio oceaniche) ci sono terremoti, ma sono molto meno violenti: qui, infatti, la roccia sottoposta a trazione e si spacca con rapidit.

LItalia sede di frequenti terremoti perch geologicamente giovane, quindi ancora soggetta a movimenti e assestamenti della crosta terrestre. Sono poche le zone del nostro paese che non sono interessate ai terremoti.

In caso di terremoto, se sei


in casa:
Riparati vicino ad un muro portante o sotto lo stipite di una porta, rimanendo lontano da oggetti che possono cadere. Non abbandonare ledificio, esci in strada solo al termine della scossa prestando attenzione a solai e pavimenti pericolanti.

In caso di terremoto, se sei


in casa: Copriti il capo con qualcosa di morbido come un cuscino; cerca riparo sotto il letto o la scrivania. Stai lontano da finestre e specchi; non uscire dalla stanza e quindi dalla casa prima del termine della scossa. .

In caso di terremoto, se sei


a scuola:
Cerca riparo sotto il banco pi vicino: potrebbero cadere oggetti e distaccarsi parti d'intonaco.

Non allontanarti dall'aula: prima di uscire dall'edificio aspetta che sia terminata la scossa.

In caso di terremoto, se sei


a scuola: Cerca di metterti al riparo sotto lo stipite di una porta o presso un muro portante. Non utilizzare scale o ascensori: potrebbero essere danneggiati. Dopo la scossa segui gli insegnanti verso l'uscita.

In caso di terremoto, se sei


allaperto: Durante il terremoto tieniti il pi possibile lontano dagli edifici e cerca di raggiungere spazi aperti. Non cercare di rientrare negli edifici; anche al termine della scossa rimani allaperto.

In caso di terremoto, se sei


allaperto: Ferma lautomobile durante la scossa di terremoto; allontanati da rocce che possono franare. Non sostare sopra e sotto i ponti e non uscire dallauto fino a quando non terminata la scossa.

Dopo il terremoto
In casa: togliere la corrente, chiudere il rubinetto del gas e dell'acqua. Spegnere comunque la caldaia e non accendere fornelli, stufe, candele, accendini: si potrebbero verificare fughe di gas. Evitare di usare il telefono per non intasare le linee: una radio portatile sar sufficiente per ascoltare i notiziari.

Allaperto: evitare di sostare presso edifici pericolanti, in prossimit di fabbriche ed impianti industriali. Raggiungere spazi aperti evitando per le spiagge per il pericolo di onde anomale. Non avvicinarsi ad animali i quali potrebbero avere reazioni aggressive a causa dello spavento.

Che cos un vulcano?


Un vulcano una frattura molto profonda della superficie terrestre da cui fuoriesce una massa fusa incandescente, il magma (che, una volta uscito, prende il nome di lava). Il magma pu provenire dallastenosfera parzialmente fusa o si pu formare per fusione di crosta terrestre una volta che questa penetra nel mantello.

Camera magmatica : cavit sotterranea in cui si accumula il magma fuso che proviene dal mantello sottostante. Camino: condotto attraverso cui il magma risale in superficie.

Cratere: foro dal quale fuoriesce il magma Cono vulcanico: montagna che si forma per accumulo e solidificazione della lava a seguito di ripetute eruzioni.

Vulcani attivi e inattivi


Vulcani quiescenti (Vesuvio) non eruttano da molto tempo, ma danno comunque segni di attivit: getti di vapore, acqua calda. Vulcani spenti (Bolsena, Bracciano) non danno pi segni di attivit (la camera magmatica si totalmente svuotata) nel cratere pu accumularsi acqua piovana e formare laghi di forma circolare.

Eruzioni effusive ed esplosive


Eruzione effusiva (Etna) si verifica quando il magma poco viscoso. In questo caso la lava fuoriesce e scende lentamente lungo i fianchi del vulcano. Eruzione esplosiva (Vesuvio) si verifica quando il magma molto viscoso. In questo caso il magma fa fatica ad uscire, pu solidificare allinterno della camera magmatica e formare una specie di tappo che blocca il cratere. Il magma sottostante si accumula e la sua pressione aumenta fino a far saltare il tappo: al momento delleruzione escono frammenti di roccia incandescente (lapilli) che possono ricadere su aree molto estese. Tale eruzione pu essere accompagnata da scosse di terremoto.

idrogeno solforato

acqua bollente e vapore

vapore acqueo, anidride carbonica, acido solforico

anidride carbonica, metano, azoto, idrogeno

vapore acqueo a emissione continua

Le zone di maggiore concentrazione dei vulcani sono:


Le zone in cui vi subduzione: la crosta in subduzione, penetrando nel mantello viene riscaldata e fonde, producendo magma. Questo magma pu risalire in superficie attraverso spaccature della crosta terrestre. Le zone di distensione (dorsali): la crosta terrestre qui molto sottile e il magma pu facilmente uscire attraversoo la spaccatura NB: nelle zone di orogenesi non vi vulcanesimo perch qui le compressioni sono cos forti che il magma non riesce a raggiungere la superficie.

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