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pro manuscripto Anno VIII - Maggio 2005 - n.

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tarsi. Dapprima si distrasse, poi voglio da
si guardò attorno, infine si tro- voi, se non
vò ad osservare a lungo l’ unica che non
cosa che gli stava davanti: un’ f acciat e
immagine del Crocifisso. Quan- p eccat i ” ,
do Filippo tornò, egli piangeva era il suo Bollettino Mensile della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria - Silvi Marina
amaramente al pensiero di motto. No-
quanto erano costati i suoi pec- minato ret-
cati al Figlio di Dio!!! Negli anni tore della Diocesi di Teramo-Atri
del Concilio di Trento la vita ed chiesa di S. PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA
l’ apostolato del santo contri- Gi o v a n n i Silvi Marina
buirono concretamente al rin- dei Fioren-
novamento della Chiesa, lacera-
ta dalla scissione luterana. Da
tini nel 15-
63, conti-
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48,1',&(6,02$11,9(56$5,2)21'$=,21('(//$3$552&&+,$

sempre Filippo dimostrò la sua nuò a vive-

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speciale predilezione verso i re a S. Gi-
piccoli e i giovani, facendosi rolamo per
“fanciullo coi fanciulli, sapiente- altri vent’ 
mente”. “State allegramente, anni, fino alla decisione di trasferirsi ³1RLLQYHFHDEELDPRXQ
DO
che così mi contento, né altro nella “Chiesa Nuova”, già sede di uno WUDPLVXUDLO)LJOLRGL'LRLO
dei seminari dell’ epoca. Qui Filippo YHURXRPR´
morì il 26 maggio 1595. Una delle < < È lui la misura del vero umanesi-
caratteristiche peculiari dell’ Oratorio mo. ' Adulta'non è una fede che se-
è quella di essere il “luogo della liber- gue le onde della moda e l' ultima
tà”. Il suo fondatore rinunciò al pro- novità; adulta e matura è una fede
prio salario per vivere affrancato da profondamente radicata nell' amici-
ogni legame materiale e non volle che zia con Cristo. È quest' amicizia che
alcuna regola potesse intaccare lo ci apre a tutto ciò che è buono e ci
spirito del gruppo improntato alla dona il criterio per discernere tra
spontaneità e all’ allegria. Lasciava vero e falso, tra inganno e verità.
che il suo animo si aprisse sincera- Questa fede adulta dobbiamo matu-
mente all’ azione dello Spirito e inse- rare, a questa fede dobbiamo gui-
gnava ai suoi ragazzi a fare altrettan- dare il gregge di Cristo. Ed è questa fede - solo la fede - che crea unità e
to. Libertà di pensiero, di gesti, di in- si realizza nella carità. San Paolo ci offre a questo proposito - in contrasto
tenti, tutto nella verità e nella carità: con le continue peripezie di coloro che sono come fanciulli sballottati dal-
in un tempo in cui l’ educazione era le onde - una bella parola: fare la verità nella carità, come formula fonda-
riservata a ricche e potenti classi so- mentale dell' esistenza cristiana. In Cristo, coincidono verità e carità. Nella
ciali, Filippo aprì le frontiere della misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e cari-
formazione, stimolando la creatività e tà si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità
la fantasia di ognuno. sarebbe come ' un cembalo che tintinna' .> > (Benedetto XVI)
,',6&(32/,',« così è la vita, si corre”… verso la vangelici, mo- stiano: qui, nei

6,/9,
sofferta solitudine della vecchiaia! strando a tutti la giorni preceden-
(perché si fa festa ogni volta che concretezza e la ti la festa di
nasce un bambino?) I tempi dell’in- schiettezza del Pentecoste del
Una pioggia di grazia in questi ulti- fanzia, della “dottrina” in parroc- messaggio di 1544, ricevette
mi tempi sta scendendo sul mondo chia, erano bei tempi! Gesù. Ai mo- lo Spirito Santo
e sulla nostra comunità in partico- (PPDXV ³*HV LQ SHUVRQD VL menti di forma- sotto forma di
lare ma ci si può rendere DFFRVWzHFDPPLQDYDFRQORUR« zione e sollievo, globo di fuoco.
“impermeabili” in vari modi; uno PD L ORUR RFFKL HUDQR LQFDSDFL seguivano poi Quattro anni
tra tanti è di non sentirsi coinvolti, GL ULFRQRVFHUOR &KH VRQR TXH quelli dedicati dopo, ancora
definirsi “non addetti ai lavori”. VWL GLVFRUVL FKH VWDWH IDFHQGR alla carità: i laico, fondò la
Riproporre una semplice ed effica- WUDYRLQHOFDPPLQR"6LIHUPD membri dell’ O- co n f r at er n i t a
ce catechesi, fatta qualche setti- URQRFROYROWRWULVWH«´ ratorio si impe- della SS. Trinità,
mana fa, potrebbe essere utile; gnavano quoti- una congrega-
cambiando il tempo dei verbi e il dianamente nel- zione dedita alla
contesto sociale del racconto ab- le visite agli o- cura dei malati
biamo meditato attualizzandolo spedali, offrendo e all'accoglienza
l’episodio dei discepoli di Emmaus tempo e cure ai dei pellegrini.
Lc. 24, 13. più bisognosi. La Ordinato sacer-
(PPDXV  G& ³GXH GL ORUR cr eazione di dote, Filippo
HUDQR LQFDPPLQR«H FRQYHU questa nuova fraternità, in un mon- prese dimora presso la chiesa di S.
VDYDQR GL WXWWR TXHOOR FKH HUD do dove erano rigide le distinzioni Girolamo, dove quotidianamente
DFFDGXWR´ tra nobili e plebei, tra colti e illette- celebrava l'Eucaristia, amministra-
6LOYL  G& due anziani pas- 6LOYL ogni tanto ci sembra di poter rati, non fu che il punto d’ arrivo di va i sacramenti e svolgeva con
seggiano tornando dal Piomba ver- rivivere un po’ di spensieratezza; un lungo cammino che Filippo in- particolare sollecitudine il ministe-
so il centro e parlano dei loro ac- una giornata in pellegrinaggio a S. traprese giovanissimo: nato a Fi- ro della direzione spirituale. Sono
ciacchi…o due casalinghe tornano Gabriele, la domenica sera, finite le renze nel luglio del 1515, appena tanti gli episodi e gli aneddoti nar-
frettolose a casa per cucinare, ca- faccende quell’ora alla Messa, un diciottenne, si trasferì in un paesino rati da diversi biografi che rivelano
riche di buste della spesa…due incontro di preghiera …ma la vita è vicino Montecassino, per apprende- la sua santità e il suo umorismo, la
professionisti dopo una pausa caf- un’altra cosa! Fare un cammino di re da un ricco zio l' arte del com- paterna saggezza e la rude tene-
fè si raccontano tutto il lavoro che fede non si concilia con le mille in- mercio. Qualche tempo dopo era rezza con la quale guidava l’ anima
hanno ancora indietro. “Purtroppo combenze del lavoro…, la salute, la già in viaggio alla volta di Roma dei suoi figli: un giorno si accorse
casa da tenere in ordine; chi ce l’ha dove un fiorentino, Galeotto Caccia, di aver davanti un penitente assai
tutto questo tempo! gli offrì vitto e alloggio in cambio poco pentito che gli snocciolava
(PPDXV  ³DOFXQH GHOOH QRVWUH dell' educazione dei suoi figli. In- una lista di peccati senza alcun
GRQQHFLKDQQRVFRQYROWRUHFD tanto si dedicava costantemente vero dolore. Lo lasciò continuare,
WHVLDOVHSROFURQRQKDQQRWUR alla preghiera, alla penitenza, alla poi gli disse che doveva assentarsi
YDWRLOVXRFRUSR«VRQRYHQXWH carità fraterna. In virtù di una parti- un istante, pregandolo di rimanere
DGLUFLGLDYHUDYXWRXQDYLVLRQH colare devozione, si recava spesso lì in ginocchio. Filippo non tornava
GLDQJHOLFKHDIIHUPDQRFKH/XL in visita alle catacombe di S. Seba- e il poveretto cominciava ad agi-
,7,1(5$5,2,&21$'(//$ q YLYR« DOFXQL GHL QRVWUL VRQR Quante sono le occasioni in cui il
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Signore ci si affianca! Ma solo ac-
O¶KDQQRYLVWR´ cettando di camminare con Lui Lo
0HVHGL0DJJLR 6LOYL c’è quella mia vicina di casa possiamo riconoscere, mentre ci
che va tutti i giorni in chiesa… ma spiega le Scritture e spezza il pane
2 Maggio Suor Maria Silville non ha niente da fare? Eppoi è an- per noi; entrando in chiesa non la
3 Maggio Scordella Iolanda Via Campania ziana sarà anche un po’ fuori…! An- vedremo mai più vuota e saremo
4 Maggio De Federicis Via D. Alighieri che l’architetto va a messa spesso nella pace del Signore (che sicura-
5 Maggio Ciarcelluti Via D. Alighieri ma fa parte di un movimento….e mente non è quella che da il
6 Maggio Serafini R. Via S. D’Acquisto poi lavora in proprio! mondo); malgrado l’età, malgrado
9 Maggio Frascarelli Via F.lli Bandiera (PPDXV ³ VFLRFFKL H WDUGL GL la salute ci abbandoni, malgrado le
10 Maggio Scordella Via Michelangelo FXRUHQHOFUHGHUHDOODSDUROD«H cose di questo mondo non si risol-
11 Maggio Di Francesco M. Via Genova VSLHJz ORUR LQ WXWWH OH 6FULWWXUH vano sempre come vorremmo …
12 Maggio Pensieri Via Chieti FLz FKH VL ULIHULYD D /XL« malgrado siamo presi un po’ per
13 Maggio Delli Passeri Via Genova TXDQGR IXURQR YLFLQL DO YLOODJ pazzi.
16 Maggio Di Febo Lorenzo Via Parma JLR« HVVL LQVLVWHWWHUR ± 5HVWD Questa è l’ultima meditazione vis-
17 Maggio Di Remigio Mario Via Pescara FRQ QRL 6LJQRUH  « D WDYROD suta, visibile a tutti, che Giovanni
18 Maggio Della Manna Via Venezia SUHVH LO SDQH H OR GLHGH ORUR Paolo II ci ha lasciato a ratificare
19 Maggio Dell’Elce GraziellaVia Genova con forza la sua ultima
20 Maggio Serafini Enza Via Chieti enciclica; l’eloquenza del
23 Maggio Mariani Via Torino silenzio, la forza della de-
24 Maggio Serafini Via Bari bolezza nell’infermità, la
25 Maggio Romanelli Via Bari santa inquietudine di te-
26 Maggio Di Febo Cristina Via Colombo stimoniare la fede fino
27 Maggio Di Remigio M. Via B. Croce all’ultimo respiro, la gioia

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di vivere malgrado tutto.
tro, che procedeva tra letture, Magnifica immagine, di

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spiegazioni, domande, obiezioni, quel mistero che è la SS.
buona musica, fino ad occupare l’ Eucaristia su cui il Santo
intero pomeriggio; ognuno era Padre ci ha invitato a
Filippo Neri, affettuosamente noto libero di andare o venire in qual- riflettere intensamente in
nel mondo cattolico come “il santo siasi momento, senza costrizione questo anno. Non il fere-
della gioia”, è l’ inventore dell’ Orato- alcuna. Furono soprattutto i gio- tro di un uomo defunto ha
rio: una trovata semplice e geniale vani ad accogliere con entusia- $OORUD VL DSULURQR L ORUR RFFKL H raccolto intorno a se una moltitu-
che seppe portare nella Roma del smo questa innovazione: Filippo OR ULFRQREEHUR 0D /XL VSDUu dine in ascolto, ma una vita che ha
XVI secolo una ventata di novità spi- sapeva “e-ducarli”, tirava fuori i GDOOD ORUR YLVWD´ (ma non dalla continuato anche dopo il suo pas-
rituale lieta e intelligente. Il termine talenti e le potenzialità di ciascu- loro presenza!). ( VHQ]D LQGXJLR saggio terreno a indicare la pre-
deriva dal latino “oratio” che significa no, sorvegliava, interveniva, cor- WRUQDURQR LQGLHWUR (con – versio- senza di Dio nel mondo, in mezzo
“discorso” oppure “preghiera”: era lo reggeva, metteva in pratica spon- ne) D *HUXVDOHPPH (nella Chie- a un popolo che si raccoglie intor-
stesso Filippo a dare inizio all’ incon- taneamente gli insegnamenti e- sa). no a Gesù Eucaristia.
Un’eredità che ci è nostra strada , tutti recuperare l’ar-
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lasciata, una nuova quando l’abbiamo dore di vivere. Per-
dote ci viene porta- riconosciuto e an- ché tutti possiamo,

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ta; i tesori della mi- che quando pur nella Verità vivere la
sericordia di Dio essendo a Gerusa- Carità, l’Amore. Oc-
continuano a river- lemme, insieme corre però che nel 
sarsi copiosi su di agli apostoli, ab- corso di questi mesi
noi. Abbiamo un biamo detto per che ci condurranno
nuovo pastore che l’ennesima volta a gennaio prossimo
ha già riunito tutti alla Sua presen- a presentare al no-
gli animi della Chie- za”…è un fanta- stro vescovo, il frut-
sa intorno a un uni- sma”. E’ un occa- to del nostro lavoro
ca, impellente ne- sione per ascoltare noi continuiamo a
cessità; camminare con assiduità l’inse- ripetere incessante-
con perseveranza e gnamento degli mente” Resta con
vivere con più radi- apostoli attraverso noi Signore perché
calità la nostra fe- i documenti del in questo mondo si
de. Buon lavoro magistero. Dome- fa sera, e concedici
Santo Padre Bene- nica 8 Maggio festa di perseverare nel
detto; conducici d el l ’ Ascen zi o n e, restare vicini a Te”.
con te all’incontro gioioso con il apriremo con un’ $VVHPEOHD *H Sarà un lungo tem-
Signore! Che provvidenziale circo- QHUDOH SHU WXWWL , una serie di po di grazia, di ric-
stanza allora che ricorra proprio in confronti che a livello capillare vor- chezza, a noi nella x L’Icona della Santa Famiglia è stata Bene-
questo anno il XV° anno della nasci- ranno raggiungere le ispirazioni, gli libertà che è propria detta da Mons. Vincenzo D’Addario il 30
ta della nostra famiglia parrocchia- entusiasmi, le difficoltà, le corre- dei figli di Dio, far si gennaio 2004.
le! Abbiamo l’età giusta per decide- zioni , le croci pesanti di ognuno che non vada persa! x Il pellegrinaggio è iniziato il 27 febbraio
re di essere adulti nelle fede, radi- perché nella comunione possiamo E perché la nostra 2004.
cat i nell’amicizia con Crist o; debolezza sia soste- x L’iniziativa vuole far si che, ogni giorno, in
“fondamentalisti” perché no, se ciò nuta continuiamo a una casa della nostra diocesi si preghi per i
vuol dire gettare le fondamenta di pregare davanti all’i- bisogni e la crescita di tutte le famiglie.
un mondo che cambia sull’esperien- cona della Santa x E’ una iniziativa che vede protagoniste le
za cristiana e non viceversa. Una Famiglia pellegrina famiglie che accolgono e consegnano l’Ico-
felice ispirazione ci ha suggerito di nella nostra parroc- na. E’ opportuno che le famiglie che ricevo-
celebrare nientepopòdimenocché chia e prepariamoci no rendano partecipe il proprio parroco.
un: con la preghiera nel- E’ opportuno “segnalare” la presenza dell’I-
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x
la novena, a riceve- cona con un cartellone che inviti alla pre-
Il termine non ci spaventi, è un do- re i doni dello Spirito ghiera (può essere collocato alla porta d’in-
no che ci da modo, nel perdurare Santo nella prossi- gresso) ed anche con un cero acceso posto
del tempo, di raccontarci quando il ma solennità di Pen- sul davanzale della finestra.
Signore si è fatto viandante sulla tecoste.

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