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ci sono delle vere e proprie carriere per diventare malato e, in queste trame che si ripetono sempre, lo stato di salute

dell'osso adiacente ai denti gioca un ruolo fondamentale; esaminiamo il ruolo che hanno le estrazioni di denti fatte male, i denti devitalizzati, l'amalgama, l'alimentazione. CAPITOLO 1: le tossicit sugli enzimi (l'amalgama) le memorie sbagliate le degenerazioni ..e mettiamo l'intolleranza alimentare in tutto questo contesto i campi di disturbo si sommano il momento critico dell'estrazione del dente marcio i bambini e le trame delle malattie che si ripetono sempre i meccanismi di tossicit delle vaccinazioni CAPITOLO 2: l'invisibilit del fenomeno da dente morente la norma il problema dei denti devitalizzati il lavoro di Stortebecker: tossicit nel sistema venoso craniale il lavoro di Price la stanchezza cronica cisti, tumori, fibromi bibliografia CAPITOLO 3: l'osso necrotico il dentista bio e i nosodi l'anamnesi e la somma delle dighe di castori a monte la determinazione ce la mette il paziente della radiografia: istruzioni identificazione del focus dentale: istruzioni lestrazione di un focus dentale: istruzioni lettura delle cavitazioni CAPITOLO 4: il pluri-metallismo un caso di monconizzazione post-apparecchio (!) il dentista e le monconizzazioni facili traforo in denti sani come appoggio per ponti? riuscir il paziente ad avere i bugiardini prima che il lavoro inizi e non dopo, quando lomeopata gli dice che quel materiale problematico? informazioni su materiali problematici e possibili alternative cure canalari: novit e regaletti da evitare

CAPITOLO 1
le memorie sbagliate L'insieme delle glicoproteine che abbiamo accennato nella sezione precedente viene tutelato da un organismo che ogni giorno alterna una fase di smaltimento di scorie metaboliche e sostanze estranee con una fase di ricostruzione delle strutture (delle glicoproteine). E' cos che viene garantita anche la guarigione delle ferite. Ora, noto da alcune ricerche che persone con intolleranze silente al glutine, continuandone il consumo hanno grossi problemi di guarigione delle ferite (problema che scompare quando eliminano il glutine), tanto che stato suggerito come un possibile indice di sospetto. Che cosa c'entra la funzione digestiva con la funzione di rigenerazione?

12 ore di disintossicazione e 12 ore di rigenerazione, giorno e notte, tutti i giorni, si alternano, ma le capacit e l'efficacia di questo scudo perpetuo possono variare grandemente. Gli organismi che vanno a regime di crociera mantengono uno scudo molto pi solido di un organismo che va a regime- extra. Cos si spiega l'interferenza dell'intolleranza al glutine con la lenta guarigione delle ferite. Vediamo l'organismo che organizza le difese intorno al corpo infetto, per es. un dente morente, la zona si autoperimetra con metaboliti infiammatori. E' evidente la previdenza dei nostri programmi genetici: l'infiammazione un modo per perimetrare il nocciolo tossico. Price facendo certi esperimenti scopre che quando lo stato di vitalit di certi conigli minore (nell'esempio quelli pre-trattati), l'organismo pu non trovare nemmeno le risorse e le condizioni per mantenere un contenimento del corpo infetto temporaneo che regga, o almeno adeguato al potenziale putrefattivo del dente morente, per cui il dente va in ascesso (i tessuti circostanti si arricchiscono di un liquido essudativo infiammato o pus in cui fanno la loro comparsa i leucociti, ovvero globuli bianchi che distruggono i batteri, etc.). Altri programmi genetici sono disponibili: in seconda battuta si attivano le glicoproteine della calcificazione intorno alla zona infiammata. La zona infiammata che delimita l'infezione viene cio perimetrata a sua volta da un'osteite condensante. Questa situazione forma campi di disturbo cronici che, pur generalmente non causando una precipitazione istantanea verso malattie gravi, impediscono per ad un organismo di fare consistenti passi in avanti verso una salute migliore (campi di disturbo) [Huf 1999]. Ma perch l'organismo permette ci? Perch non fa qualcosa di meglio? A dire il vero ci sarebbe qualcosa di meglio. Ci sono altri programmi genetici, cui per noi non attingiamo pi. Se per esempio avete uno di questi denti devitalizzati marci, e fate 21 giorni di digiuno, si attiva il programma genetico grazie al quale l'organismo riuscirebbe in piena autonomia ad espellere fisicamente il dente. Infatti dopo il digiuno il dentista che lo tirer via rimarr sorpreso nel vedere che questo si sfila come mai era capitato per altri denti devitalizzati. La gamma dei programmi genetici che il DNA tiene in serbo per creature che vanno in letargo o che per lungo tempo hanno fatto tutto il contrario della nostra civilizzazione, e cio hanno rispettato le regole di semplicit e vigore, non finito qui. Alcune specie perdono i denti e li fanno ricrescere pi volte nel corso della loro vita. C' una ghiandola che cresce nel mento che serve a sviluppare nuove generazioni di denti al posto di quelli da sostituire. Questa ghiandola nell'uomo si atrofizza, oggi pi che nel passato: quanto pi l'organismo ha energia stagnante, tossicit e sovraccarichi metabolici, quanto prima si atrofizza questa ghiandola cristallina. Prendetela come curiosit (se non ci volete credere non cambia nulla), i denti dopo che sono caduti avrebbero potuto ricrescere anche nell'uomo. Ma, secondo osservazioni di igienisti dell'Ottocento, solo in un individuo che abbia praticato un'alimentazione frughivora e nello stile precedente al Neolitico, e con frequenti e ampi digiuni, e i cui genitori e nonni abbiano fatto lo stesso prima di lui, si pu ottenere ci. Ma noi, poveri mortali dell'alimentazione post-Neolitico, ci dobbiamo accontentare di perimetrazioni provvisorie di denti morenti, che durano decenni e dispensano croniche basse dosi di tossicit. Il DNA non ha altri programmi attivabili alle condizioni di vita che gli imponiamo. Haegel descrive l'organismo con una metafora, quella di una macchina a motore elettrico che viene adibita a motrice ferroviaria.Per trainare il convoglio dei vagoni in piano, e a carico normale, il motore gira a regime normale: fa un certo numero di giri-al-minuto, che il regime di crociera per il quale stato concepito (un regime frughivoro, e solo di frutta, verdure, alghe, semi, noci, cibi naturali e non processati). Il regime di crociera (che gi permette di attingere a qualche programma di manutenzione e riparazioni) corrisponde alla routine metabolica nella quale l'organismo umano rimasto per tre milioni di anni (prima delle rivoluzioni alimentari dal neolitico in poi).

Il motore in questione ha un'altra caratteristica fondamentale: inizia a girare a regime-extra quando necessario, per es. quando i binari iniziano ad inerpicarsi su chine a forte pendenza o quando il treno necessita realizzare punte massime di velocit. Haegel vuole dire che, se allo stesso organismo imponiamo un'alimentazione pi impegnativa di quella di crociera, possiamo attingere solo ad un limitato numero dei programmi genetici originari, per mancanza di risorse. Haegel dunque vuole dire che a causa della scadenza giornaliera dell'alimentazione moderna, il nostro organismo come quel motore elettrico eternamente costretto a stare su-di-giri, metabolicamente parlando. Il regime di crociera un ricordo della giovinezza di qualcuno dei nostri nonni; anzi quello che Haegel intende per regime di crociera noi siamo abituati a vederlo come un modo di essere di altre specie. Come pedaggio di questo regime su-di-giri, molti programmi genetici di difesa diventano irraggiungibili. Il fatto che il treno, finito magnetizzato su un tragitto impegnativo, si potr certamente surriscaldare ma regger straordinariamente a lungo in questo regime-extra, gli aggiustamenti sono tanto buoni che, quando infine si presenta un disagio, viene rigettata con straordinaria veemenza la tesi che l'apparente normalit sul mangiare di questa civilt sarebbe da considerarsi un regime-extra, e che ad esso siano da correlare i vari problemi funzionali. Viene completamente rigettata l'idea che ricorrere al regime di crociera sia una cosa naturale per consentire all'intelligenza dell'organismo (che ha in memoria un elenco di riparazioni da fare) di procedere finalmente alle manutenzioni. Lungo questa nostra corsa sfrenata e cieca, l'organismo rimane ostaggio di tanti piccoli cadaveri che si stampano nel suo fisico, zone con cellule depolarizzate o ipo-polarizzate: una di queste l'infiammazioni cronica di origine dentale. L'organismo come quella casa che non abbiamo ri-ordinato da 20 o 30 anni ed rimasta tanta di quella roba in giro che occupa solo spazio e che fa da zavorra. Ma noi non ci fermiamo, non abbiamo tempo da dare ai programmi genetici di auto-manutenzione che restano inespressi, e noi ci portiamo dietro una casa piena di zavorra dimenticata e inutile. Un altro esempio di memoria sbagliata (ovvero un altro comune campo di disturbo) ci viene dal Dr Pietro Galbiati [2002]: L'annullamento della cicatrice appendicolare come campo di disturbo mediante applicazioni di neuralterapia ha risolto nella mia casistica stitichezze decennali, dispepsie, migliorato disturbi legati al ciclo mestruale e tanti altri problemi. Il mio primo caso lo ricordo volentieri: l'intervento neuralterapeutico per una paziente 40enne fu effettuato solo a carico della cicatrice appendicolare sebbene molti erano i problemi che mi aveva riferito. Dopo circa venti giorni ricevo una sua lettera (abitando a soli 5 km dallo studio e avendo pure il telefono, l'enfasi con la lettera della sua soddisfazione d'obbligo) con la quale mi ringrazia perch non avvertiva pi un fastidiosissimo dolore lombare di cui nemmeno aveva riferito in anamnesi, essendosi sempre sentita dire che con quel disturbo avrebbe dovuto per sempre fare i conti, e lo aveva avuto per 20 anni. Anche qui vale la domanda di prima: perch l'organismo si porta dietro questa zavorra? La risposta la stessa. regime-extra diventato la normalit al momento attuale: sono arrivati i cereali, tutti i giorni, nessun giorno pi di digiuno, le farine, le raffinazioni, le colture intensive, la chimica industriale, gli eccessi, etc. etc. A queste condizioni gli unici programmi genetici accessibili sono l'infiammazione intorno alla zona ferita o coinvolta, ed eventualmente la perimetrazione dell'infiammazione. La guarigione completa, il riassorbimento delle cellule ferite o morte: no, questi meccanismi sono possibili ma rimangono semi-irraggiungibili. L'esempio classico delle potenzialit di cui si parla quando, e molti amici me lo hanno segnalato, uno si frattura un osso: deve essere operato, e invece fa un digiuno completo o parziale e guarisce da s, avendo permesso l'attivazione di programmi genetici pi incisivi e di difesa. Con lo stesso ragionamento vediamo che gli animali in letargo, o anche l'uomo durante il digiuno prolungato, hanno accesso a programmi genetici ancora pi profondi, che aprono momenti di manutenzione seria: processi

d'autolisi che portano al riassorbimento di tessuti morti e cianfrusaglie inutili. In questo frattempo l'organismo ripassa l'elenco delle priorit, dalle pi recenti a quelle passate, e diligentemente sguizaglia programmi genetici di profondit, o comunque programmi genetici che non riusciva pi ad attuare durante il regime-extra. Quando succeder, capirete che cosa vuol dire riposo assoluto: anche perch la mole di tossicit che viene smantellata e messa in giro durante il digiuno impressionante e ti fa proprio andare in letargo. Un focus una zona di depolarizzazione cellulare cronica, ed un fenomeno molto comune nella regione dentale. Con il tempo, la tossicit, l'invecchiamento, l'alimentazione sbagliata, il tessuto osseo adiacente ai denti vede compromessa la normale irrorazione sanguigna e ci produce fenomeni di denti sempre meno vitali se non addirittura devitalizzati o in silente putrefazione. Un'area concentrata di tossine si forma affianco al dente necrotico (morente o gi devitalizzato). Man mano che l'organismo organizza le sue difese intorno ad essa, la zona si autoperimetra con metaboliti infiammatori. ScriveR. Haegel: Pu avvenire che un canale dentario sia pieno dei resti della polpa morta in piena decomposizione e non generi alcun sintomo per anni. Si vive tranquillamente, inconsapevoli necrofori [portatori di cadaveri]. Durante gli anni di calma piatta si svolge una lotta silenziosa intorno all'apice, una barriera sorge a poco a poco per fronteggiare l'invasione dannosa, portando alla formazione di una specie di sacco pi o meno voluminoso che aderisce all'apice come la bolla di sapone alla bocca di un calamaio. Il legamento alveolo-dentario cos ipertrofizzato ha trattenuto i prodotti tossici risultanti da questo conflitto locale (leucociti morti, cellule connettive, residui epiteliali, proteine estranee, etc.) per impedirne la diffusione nel corpo. Si dice allora che si formato un focus apicale. Si forma uno strato esterno, una massa di cellule che rimangono ipo-polarizzate a 10 millivolt (invece dei 100 millivolt delle cellule normalmente funzionanti), che viene detto focus dentale. Per un buon tratto, a causare il disturbo non l'azione diretta del materiale tossico, fino a quando ben perimetrato, ma la reazione dell'organismo ad esso, l'infiammazione con la massa di cellule depolarizzate (Pischinger spiega come questa situazione influisca negativamente sulle capacit di regolazione dell'organismo). Ma il peggio deve ancora venire. Proprio come avrebbe dimostrato Haley [1998], Price si mise a studiare queste tossine che trovava in tutti i denti devitalizzati e scopr innanzitutto che gli effetti pi temibili sugli animali inoculati erano ascrivibili alle tossine piuttosto che ai batteri. Steinman e altri confermeranno il fatto che contrariamente ai batteri stessi, i metaboliti dei batteri riescono a fuoriuscire attraverso le pareti intatte del dente anche quando questo sia stato ben murato a livello apicale. Prima di arrivare alla batosta vera propria, pu essere dimostrato che questo carico di tossicit endogena 1. impegna per un lungo periodo un sistema immunitario apparentemente illeso; 2. d instabilit ai livelli di glucosio nel sangue; 3. rende parzialmente inefficiente il sistema di ossidazione e drenaggio; 4. aumenta i livelli di acido urico; 5. favorisce lacidosi; 6. riduce la riserva alcalina del sangue; 7. altera soprattutto i livelli di calcio nel sangue; riduce i livelli di calcio ionico nel sangue. La virulenza e la quantit delle tossine provenienti dal dente morente sono destinate ad aumentare nel tempo, e arriva il momento in cui parte attiva di questo focus diventano il periodonto (l'articolazione che fa da paraurti al dente) e soprattutto l'osso. A quel punto il nocciolo tossico comprende anche del tessuto osseo necrotico o infetto, e la perimetrazione si allarga. le degenerazioni Un interessante fenomeno stato dimostrato dalla scienza: il flusso di fluido nutriente che dalla polpa e dalla camera polpare si dirige in tutte le direzioni nella dentina (fino ai canalicoli di cui fatto il cemento o parete dentale), viene risucchiato allindietro (cio peggiora lapporto nutriente al dente) quando uno consuma zucchero bianco. La pubblicit in televisione direbbe che quando avete consumato zucchero dovete usare il dentifricio perch l'attacco dello zucchero dallesterno determina la carie dentale. La realt che la carie un fenomeno degenerativo della nutrizione della dentina che parte dallinterno: anche se solo lo zucchero stato immesso per intubazione direttamente nello stomaco (senza passare per la bocca), si verificano le alterazioni di nutrimento dentale che fanno degenerare il dente. Ve ne parlano gli studi del Dr Ralph R. Steinman, della Loma Linda University Dental School, che sono stati confermati pi volte in seguito da altri ricercatori.

Un regime alimentare conforme, pre-Neolitico, che si differenzia da quello desertificante, moderno, nutre il dente, sostiene la salute dell'osso maxillo-facciale, e pu persino frenare gli effetti a distanza del dente devitalizzato in putrefazione. Un esempio molto significativo quello di Daniele Bricchi, 44 anni, ha alcuni denti devitalizzati fatti da piccolo che sono decisamente saltati: tre dentisti li hanno visti decretando che il riempimento del canale ormai compromesso e che i batteri hanno attaccato la polpa allinterno del dente. Portavo lenti da miope da 22 anni e la mia vista si stava affievolendo ulteriormente, soffrivo di gastrite cronica e di crisi depressive, mi furono diagnosticate lepatite C e linfertilit. Sono tutti sintomi di tossicit in circolo di provenienza dentale, inclusa l'infertilit, come dimostra Bienek KW., delluniversit di Aquisgrana, in questo articolo del 1992, "Foci batterici in denti, cavit orale e mandibola e loro effetti a distanza in relazione a batteriospermia e subfertilit nell'uomo":
Trentasei pazienti subfertili con batteriospermia resistente a qualsiasi trattamento terapeutico sono stati indirizzati ad un controllo odontoiatrico. In tutti si constatato un gran numero di foci dentali. 18 hanno accettato di procedere alle estrazioni dei denti coinvolti. I foci furono completamente eliminati e sei mesi dopo i 2/3 degli spermiogrammi non presentavano pi batteri (tra l'altro lo spettro batterico degli strisci di pertinenza odontoiatrica e degli spemiogrammi erano quasi identici). Oltre ai miglioramenti degli spermigrammi, eliminando i focus dentali si ottennero miglioramenti notevoli di mobilit, densit e morfologia degli sperma (guarigione dalla sub-fertilit).

Il caso di Daniele ci mostra come una persona che ha dei denti devitalizzati un po' marci ad un certo punto vede una regressione della pesante patologia tossica su cui essi stavano dando un contributo, pur non avendo permesso nessun intervento del dentista: aumentano le capacit tampone solo cambiando regime di vita e dunque migliorando lo stato di salute dell'osso. 17 anni fa approdai allIgienismo, racconta Daniele, che non come purtroppo molti credono soltanto uno dei tanti sistemi nutrizionali, ma la vera scienza della salute, la disciplina che individua il complesso delle condizioni naturali per il recupero e il mantenimento della salute non solo fisica, ma anche psichica. Da allora non uso pi alcun tipo di farmaco, non porto pi gli occhiali e vedo bene, non soffro pi di quella depressione inspiegabile, non ho pi problemi di fegato e di stomaco; ho superato senza farmaci ascessi, granulomi ai denti ed anche una frattura al polso (niente ingessatura). Godo di buona energia, non soffro pi di quei disturbi della mia famiglia quali: sovrappeso, ipertensione, calvizie e neppure artrosi, che ha colpito tutti i miei parenti di parte paterna compreso mio fratello. Ad un certo punto Daniele si reca dallo specialista urologo perch sa di essere guarito e chiede di rifare l'esame dell'azoospermia (assenza di spermatozoi nel liquido seminale). Il medico gli spiega che questo impossibile, la sua malattia irreversibile. "Quando gli mostrai i risultati dellesame, che indicavano la presenza di milioni di spermatozoi, fu molto sorpreso e dopo qualche istante di silenzioso controllo dei risultati, mi consigli di ripetere il test, perch a suo parere poteva esserci stato uno scambio di provette in laboratorio. Sapevo che non era cos, ma volli ripetere il test, ottenendo come risultato che il numero di spermatozoi per millimetro cubo era ancora notevolmente aumentato. In effetti Daniele ha un figlio ora. La vicenda che a noi interessa che Daniele non mai andato a rifare le cure canalari dei denti devitalizzati o estrarre gli stessi, no, l'unica variazione sono i momenti di applicazione rigida per far riposare l'organismo, cio digiuni a succhi o giorni senza cereali, e altre contromisure nei giorni di routine di Igiene Naturale. Questo sistema di vita (che molto vicino a quello dei primitivi) tale da rendere pi vitale, forte e resistente lorganismo, tale da dare pi risorse per permettergli di sanare l'osso e arginare la mappazza dei denti devitalizzati. Il discorso dell'alimentazione moderna, attir cos tanto l'attenzione del dottor Weston Price che, ritenendosi soddisfatto delle osservazioni cliniche, sperimentali e in vitro prodotte dal 1900 al 1925 sui denti devitalizzati, e date istruzioni ai suoi collaboratori su come continuare a raccogliere dati, egli si avvi ad aprire un altro capitolo di ricerca decennale senza precedenti: quello su alimentazione e suscettibilit a degenerazione fisica. E' evidente che (oggi pi che mai) l'osso adiacente ai denti otturati con amalgama diventa una discarica di metalli e la tossicit risultante un importante co-fattore della degenerazione ad orologeria del sistema osseo. I virus e altri microorganismi anaerobici che vi ritroveremo possono essere pensati come gli spazzini dei metalli tossici e dei tessuti necrotici.

Senza amalgama serviva tutta una vita per innescare quella bomba ad orologeria dell'osso necrotico, con linserimento di amalgama, scrive Daunderer [2001], quel contatore inizia a girare pi velocemente; c a partire dai nostri 35 anni di et (a volte anche prima, da bambini), arriviamo ad uno stadio in cui l'irrorazione sanguigna a disposizione della salute dei denti in grave crisi. Una delle prime segnalazioni in tal senso fu quella di Ferguson [1868], ma tanti altri autori del suo tempo facevano notare che il mercurio ha un effetto tossico sull'osso che favorisce senz'altro l'insufficienza vascolare e la successiva colonizzazione batterica dei tessuti necrotici. E' altres evidente il peso sulla salute dell'osso che hanno ltossine prodotte dal metabolismo della microputrefazione, di cui si sa che possono fuoriuscire attraverso la parete dentale. Lo strato di infiammazione si diffonde ai tessuti circostanti, i mediatori dell'infiammazione generano un disordine della coagulazione del sangue e un ridotto afflusso sanguigno (osteonecrosi ischemica). E in effetti le ricerche hanno evidenziato che molti siti di osteonecrosi cavitazionale risultano direttamente adiacenti a denti devitalizzati [Bouquot 2000]. Tra l'altro da considerare un dato ufficialmente accettato in odontoiatria, cio che pi del 40% dei trattamenti canalari non sono fatti in un modo tecnicamente accettabile, per cui entra in gioco la colonizzazione dell'osso da parte dei microrganismi stessi. Quello che si vede in questi casi un'osteomielite intorno alla radice del dente (addensamenti bianchi all'ortopanoramica). Infine l'osso pu essere compromesso da vecchi siti di estrazioni dentali fatte male. Il legamento che attaccava il dente all'osso non ha pi alcuna funzione dopo l'estrazione del dente, e se si lascia l, anche solo una parte minima, funziona da barriera per il ripristino del sistema vascolare osseo e quindi della corretta ricrescita ossea. Non la chiusura del sito dell'estrazione che in gioco, questo no, di l a poco si chiuder. Ma sotto la chiusura la ricrescita sana impedita: incamerando tessuto necrotico, l'osso ricresce a gruviera e diventa un terreno di coltura (nascosto), una fortezza, uno stazionamento, per microrganismi endomorfici e della putrefazione. Una segnalazione davvero incisiva in merito ci viene da R.M. Box [1955] con le migliaia di siti di estrazioni dentali (catalogati in un trentennio di pratica medica) dove egli trovava ossa ricresciute a gruviera (vacuolate). Prima di lui, Thoma [1934], oro-patologo particolarmente famoso e fondatore della American Academy of Oral Pathology, fu uno dei primi a correlare l'osteonecrosi maxillo-facciale con vecchi siti di estrazioni dentali. A partire dagli anni Novanta numerosi autori hanno affrontato questi temi, Bouquot e Daunderer in prima fila. Scrive Shankland [2002]: Sebbene per decenni l'insegnamento universitario sia stato quello di raschiare bene l'alveolo dopo che stata effettuata un'estrazione dentale, la pratica comune tutta l'opposto. I dentisti cos facendo lasciano cavitazioni nel 95% dei casi di estrazioni di denti infetti. Quella della degenerazione dell'osso adiacente ai denti (che coincide con il progredire dell'insufficienza vascolare dovuta a fenomeni infiammatori, tossici o infettivi), una importante tappa verso la malattia e le intolleranze alimentari, in quanto diventa fortezza per temibili organismi anaerobici [Bouquot 1995]. E arriva inesorabile perch, anche senza scomodare i progressi ultimi dell'odontoiatria (l'uso del mercurio, la metodica delle devitalizzazioni, le estrazioni di denti infetti fatte male), uno stressore molto importante in questo discorso della degenerazione della salute dell'osso quello dell' alimentazione sbagliata. Mi dice il dottor Andrea Barile, dentista col quale mi sento con una certa frequenza perch siamo i due relatori di alcuni corsi SIMF a Milano per dentisti: Ogni volta che un paziente ha problematiche relative alla bocca o ai denti, ho notato che cera puntualmente uno stato di salute intestinale da migliorare. Come me lo spieghi?. Tu che hai sempre tutto, mi trovi citazioni su questo?. Un dentista di fine Novecento, George W. Heard, inizi ad interrogare tutti i suoi pazienti per confrontare lo stato di salute dei denti con l'alimentazione; le sue osservazioni, raccolte in centinaia di pagine (Man versus toothache), mostrano che la salute dei denti dipende dal tipo di alimentazione (www.soilandhealth.org). Cito qualche spezzone: Un giorno la signora Johnson mi port per un controllo i suoi due gemelli di 14 anni, Toand Bill. Dopo che ebbi guardato nelle loro bocche dissi immediatamente: Ragazzi, voi due non mangiate lo stesso cibo!. Come

no, disse la madre, hanno sempre mangiato insieme alla stessa tavola!. L'esperienza e il buon senso mi dissero di non argomentare con la madre e cos incalzai i bambini: Tom, ti piace la roba che Bill mangia?. Dovete sapere che la bocca di Bill era impeccabile, non c'era una carie, non un difetto, le gengive erano sane. Noo, fu la risposta di Tom. E a te, Bill, attrae quello che mangia Tom?. Anche qui la risposta fu negativa. La bocca di Tom era arrossata e congestionata. Tom si avviava a perdere i suoi denti perch aveva un osso peggio nutrito (a quel tempo non esistevano ancora le devitalizzazioni dei denti che morivano). Bill consumava puntualmente frutta, e anche verdura, insalata gli piacevano tantissimo, tanto che spesso faceva il bis di queste porzioni. Per Tom invece le prelibatezze erano carne, gravy (salsa grassa sulla carne), oltre che pane, patate; mentre trattava gli spinaci e altri ortaggi come se puzzassero, e senza indugio allontanava insalate o qualsiasi crudit dal suo piatto (..). Un altro esempio. Il signor W. P., un ranchero che aveva mantenuto denti perfetti fino all'et di 65 anni, veniva sempre per i suoi controlli. Poi un giorno trovai un'infinit di carie appena formate.Signor W. P., gli dissi io, mi accorgo che avete improvvisamente cambiato alimentazione, avete abbandonato quel regime salutare che ha tenuto la vostra bocca e denti splendidi per tanto tempo. Non state pi consumando le verdure, i cibi crudi, la frutta, le insalate come del resto avete fatto per tutta la vostra vita. Dopo aver interrogato cos tanti pazienti, anno dopo anno, scrive Heard, fui condotto alle seguenti correlazioni: - troppa carne e grasso animale consumati per lungo tempo causano una rarefazione della struttura ossea; - consumo eccessivo di pane bianco, patate, zucchero bianco, dolci, conduce ad una bocca con molte carie dentali; - il latte quando pastorizzato perde numerose propriet rispetto al latte crudo, e anzi produce problemi. Non speculo sulle ragioni di queste correlazioni, non chiedetelo a me il perch, io semplicemente ho osservato i fatti e li riporto. Quando vedevo una bocca, traevo le conclusioni e dicevo esattamente al paziente quali erano le sue abitudini e preferenze alimentari. La risposta immancabilmente faceva cos: Mi avete fatto il ritratto, come sapete tutto ci dottore?. Il testo classico che affronta la questione salute dentale quello prodotto da Weston Price: Nutrition and physical degeneration (450 pagine, acquistabile presso la Pottenger Foundation, http://www.pricepottenger.org), un libro nato quando Price fece il giro del mondo confrontando gli indigeni ancora isolati che si reggevano su alimentazioni primitive e gli indigeni civilizzati che avevano introdotto da qualche decennio l'alimentazione civilizzata, cio ricca di farine, di zuccheri, di latte pastorizzato e derivati, svuotata del suo fulcro di alimenti della terra freschi e non cotti. I risultati di questo cambiamento di abitudini sono carie, osso delle mascelle meno sano, denti storti, infezioni dentali, piorrea, e chi ne ha pi ne metta. Price dimostra il peggioramento di salute dentale e dell'osso adiacente e delle strutture scheletriche in primitivi che passavano all'alimentazione dell'uomo moderno. Numerosi famosi dottori nutrizionisti hanno fatto risalire la loro eredit a Weston Price e al suo lavoro. Tutti tessono le lodi di questo medico geniale, denominato il "Darwin della scienza nutrizionale". Price, una volta tornato dal suo viaggio intorno al mondo, si mise a curare le persone reintroducendole ad alimenti tra i pi ricchi di vitamine e minerali, in un ambito di cibi provenienti da terreni coltivati in modo biologico e antico, consumati integrali, naturali e, se possibile, crudi. La profezia di Price si avverata, la rarefazione delle ossa un fatto metabolico associato con la dieta civilizzata: in aumento nelle varie civilt man mano che si consolidano le abitudini alimentari moderne. D'altra parte, tra le popolazioni di Asia, Sud America e Africa, dove farinacei e latte non sono ancora derrate di massa, la maggior parte delle persone ha ossa fortissime di cui noi gi non ci ricordiamo pi. In Grecia l'incidenza di osteoporosi raddoppiata dal 1961 al 1977 (ed era persino maggiore nel 1985), man mano che si ammodernavano le abitudini alimentari di questo popolo [Paspati 1998].

Varie popolazioni che sono diventate quasi all'improvviso grandi consumatrici di farinacei e latte pastorizzato hanno triplicato l'incidenza di osteoporosi [Ho 1999, Schwartz 1999, Rowe 1993, Barss 1985, Memon 1998, Smith 1966, Abelow 1992], mentre man mano che la civilizzazione aumentava l'osteoporosi dilagava ulteriormente [Lippuner 1997, Lips 1997, Parkkari 1996, Nydegger 1991, Van Hemert 1990, Versluis 1999, Lau 1993, Fujita 1992]. Nel 1970 negli USA una media annua di 4.9 chili di formaggi erano consumati per persona da ognuno dei 203 milioni di cittadini statunitensi. Nel 1990 questo consumo di formaggi era cresciuto ad una media di 10.9 chili a persona, nel 1994 a 12.3 chili, oltre 13.6 all'inizio del nuovo millennio. SE I PRODOTTI CASEARI VERAMENTE PREVENIVANO L'OSTEOPOROSI, SAREBBE RARA L'INCIDENZA, ALMENO NEGLI STATI UNITI! E invece, stato dimostrato che gli Stati Uniti (come anche le nazioni che consumano le maggiori quantit di prodotti caseari, cio Israele, l'Olanda e gli stati scandinavi) soffrono le incidenze pi elevate di osteoporosi [Abelow 1992, Ju 1993, Kin 1993, Russell-Aulet 1993]. Mi sembra di vedere Price mentre le osservazioni sui pazienti lo portano a questa scoperta (e successivo viaggio di documentazione scientifica: l'alimentazione sbagliata determina un maggior grado di colonizzazione dell'osso mandibolare da parte dell'infezione derivante dal dente morto. Una rigorosa trattazione scientifica ci consente di dare ai pi curiosi una conferma in pi. Partiamo dalle glicoproteine cellulari, ognuna di esse deriva da un certo pezzo del cromosoma e si distribuisce in siti multipli lungo tutto l'organismo e va a formare una famigliola addetta ad una certa funzione. L'uniformit di interpretazione dei vari messaggeri e l'uniformit di operativit sono la prima caratteristica fondamentale, indipendente dalla locazione. Queste glicoproteine appartenenti alla stessa famigliola si capiscono l'una con l'altra (anche se una si trova nell'intestino e l'altra nel cervello). L'operativit comune la seconda caratteristica principale: essa si traduce nel fatto che se una glicoproteina in una certa locazione soffre, la persistenza di questo disagio pu mandare in tilt la stessa glicoproteina che si trovi su un sito a distanza. L'esempio pi noto e forse pi importante quello relativo alla transglutaminasi, enzima di cui sono presenti varie versioni quasi uguali in varie parti dell'organismo, uno dei quali sulla mucosa intestinale, un altro sull'osso mandibolare, etc.. E' stato dimostrato che se un particolare gruppo di transglutaminasi in difficolt da una parte, anche altri gruppi di transglutaminasi (cugini) si attivano a distanza come se fossero in difficolt, qualche tempo dopo [Lutz 1996]. Ma la cosa pi spettacolare quando, essendo interrotta la fonte di disturbo primaria, nell'intestino per esempio, con un'alimentazione esclusivamente di succhi vegetali, ci normalizza di nuovo la situazione dei cugini che da qualche altra parte si erano attivati a distanza (in apparente lontananza dall'evento primario causale) [Lutz 1996]. E' come se l'insieme dei gruppi appartententi alla stessa famiglia di enzimi (in questo caso le transglutaminasi) beneficino di una certa quota di risorse in comune: se da una parte c' un problema o un impegno grosso, le risorse vengono destinate alla risoluzione di quel problema, e tutte le altre per solidariet cedono la propria quota di risorsa a quella pi in difficolt, che per alla fine tira gi con s alcuni degli enzimi cugini, tra quelli pi suscettibili. La scoperta empirica che una frattura ad un osso guarisce prima con il digiuno di succhi o anche che con il digiuno si riesca a curare l'ascesso del dente sano, conferma il fatto che con l'aliquota di risorse quotidiane destinate agli enzimi del gruppo transglutaminasi, l'organismo o bada a tenere giovane e in buono stato di salute l'osso oppure bada alla situazione disastrata che l'alimentazione (in un organismo indebolito, intossicato) crea sulla mucosa intestinale. L'organismo sfrutta (nel digiuno) questa improvvisa ampia quota di risorse per dedicarsi a mantenere sano l'osso, funzione di cui si sarebbe dovuto quasi dimenticare altrimenti, per concentrarsi sul fardello digestivo che stiamo dandogli con qualche intolleranza alimentare. Veniamo ad un esempio. In un organismo l'enzima transglutaminasi del pancreas l'anello pi debole della catena: si prendono topi di cui si sa che con una vita e un'alimentazione normale una certa percentuale di essi diventano diabetici in et avanzata (c' una attivazione patologica delle transglutaminasi pancreatiche). Una

dieta troppo ricca di glutine in questi topi accelera di molto l'attivazione patologica dell'enzima pancreatico transglutaminasi, e ci si traduce in diabete anticipato. Correggendo per tempo l'alimentazione (non alimentandoli con glutine), i topi soggetti a questa modifica NON diventano diabetici, mentre i loro colleghi alimentati a glutine si. Infatti, quando si approssima il limite di esaurimento dell'autonomia enzimatica per disporre del glutine la transglutaminasi l'enzima primario che va in attivazione patologica per una specie di auto-intossicazione invisibile. Un esempio simile il fatto che l'alimentazione sbagliata determina un maggior grado di colonizzazione dell'osso mandibolare da parte dell'infezione derivante dal dente morto. L'intolleranza al glutine una possibile causa di alterazione metabolica delle transglutaminasi, altre intolleranze alimentari lo sono di altre glicoproteine. Per cui si pu attingere a questa dimostrazione biochimica completa. C' una stretta correlazione tra cattivo stato di salute del sistema osseo (quindi salute dentale) e l'eccessivo uso di cereali glutinosi (come diceva Price!). In un organismo sano in nessun caso l'enzima transglutaminasi si attiva ( un enzima di emergenza); ma via via che si impoverisce delle sue oasi di magnesio, tanto pi facile produrre l'iper-attivazione. Il magnesio ed altri ioni chiave fanno da fermacarte, per cui l'organismo indebolito nel lungo termine cede prima. Per cui c' una correlazione anche tra cattivo stato di salute del sistema osseo (quindi salute dentale) e alimentazione raffinata (come diceva Price!). Insulti ambientali esposizioni croniche a basse dosi di metalli pesanti rendono questo percorso verso l'attivazione patologica delle transglutaminasi pancreatiche ancora pi in discesa [Courtois 2004]. Cio l'autonomia enzimatica si consuma prima con le esposizioni tossiche. Quindi c' una correlazione anche tra cattivo stato di salute del sistema osseo (quindi salute dentale) e le varie fonti di tossicit. Vedete quanto numerose sono le implicazioni, visto che questo avviene con ciascun tipo di transglutaminasicugino: ldemineralizzazione dell'osso coincide con l'attivazione patologica delle transglutaminasi ossee. numerosi tipi di problemi neurologici sono caratterizzati da aberrante attivit delle transglutaminasi cerebrali o del sistema nervoso. Modelli sperimentali di malattie neurologiche confermano che inibendo le transglutaminasi dei tessuti nervosi si ottengono miglioramenti delle cavie in termini di motricit, di arresto della progressione patologica e di miglioramenti clinici [Gentile 2004, Dedeoglu 2002]. numerosi tipi di problemi dermatologici (psoriasi, dermatite, perdita di capelli, etc.) sono caratterizzati da aberrante attivit delle transglutaminasi della pelle (e tra l'altro solo nella pelle ce ne sono di diverso tipo) [Thacher 1989]. e cos via... enzimi appartenenti alla famiglia delle transglutaminasi sono stati trovati un po' dovunque: fegato, pancreas, microglia, muscoli, etc. [Maki 2004] e numerosi modelli sperimentali di malattia rilevano una loro attivazione patologica. Abbiamo fatto l'esempio delle transglutaminasi del pancreas, ma vediamo ora che quando l'anello debole della catena sono le transglutaminasi sulle paratiroidi, le possibilit che le transglutaminasi paratiroidee vadano in uno stato di infiammazione cronica senza visibile insulto diretto pu venire da pressoch qualsiasi direzione: - l'attivazione patologica degli enzimi transglutaminasi sulle paratiroidi pu avvenire per una prolungata suscettibilit delle transglutaminasi ossee a causa di infezioni e infiammazioni croniche dentali [Klinghardt 1998],

- l'attivazione patologica degli enzimi transglutaminasi sulle paratiroidi pu avvenire per il prolungarsi di stimoli avversi sulle transglutaminasi addette alla funzione digestiva [Kumar 1996], - etc. etc., l'insulto pu provenire da qualsiasi direzione. Per i teorici, grazie alla recente scoperta dei comportamenti di solidariet a distanza dei vari gruppi cugini di transglutaminasi, si avvicina il tempo in cui la scienza potr accogliere come scientifico il concetto di un sistema di regolazione unico (che chiameremo il terreno biologico) che raccoglie input da pi parti (stressori multipli, ognuno dei quali pesa un tot). La malattia, i disturbi, sono la manifestazione del peso totale degli stressori (somma dei campi di disturbo) sul punto critico di quell'organismo (l'anello pi debole della catena) ad un dato momento. Che strano che di solito davanti agli elementi stressori non ci siano cartelli stradali di divieto d'accesso pi eclatanti e quindi pi visibili! Se guardo indietro nella mia vita, ritrovo una fase (lunghissima) in cui non vedevo il cartello stradale relativo ai divieti di accesso (o almeno segnalazioni di regime-extra); poi c' stato il momento in cui ne vedevo alcuni, ma mi sembrava tanto che riguardassero gli altri. Di l a poco avrei saputo che riguardavano anche me quei divieti di accesso, ma ancora mi sembrava che potevo prenderli senza incontrare i vigili (senza grosso danno apparente). Addirittura avevo trovati gli anticorpi celiaci nell'intestino e nel sangue, ma ancora mi sembrava che il pedaggio da pagare nel mio caso per il consumo di glutine non era molto. Il motivo sempre lo stesso: l'organismo attinge alle risorse straordinarie, con il risultato di mantenere nella norma i parametri di difesa e la somma degli elementi stressori non supera un certo valore soglia in cui ci sono immediati sintomi eclatanti. Di l a poco per avrei avuto bisogno di quelle risorse straordinarie e del regime di crociera per interrompere la degenerazione dell'osso a ridosso dei denti. Capii la situazione di denti morenti, granulomi non superati, osso necrotico, etc. Capii che questo regime-extra aveva sistemato maluccio la regione ossea adiacente ai denti, e che da essa dipendeva la mia salute futura. Solo allora ho iniziato a rispettare diligentemente il divieto d'accesso posto davanti al glutine. Proprio come dice il dottor A. Mosseri, oggi massimo esponente dell' Igiene Naturale in Francia, assurdo sperare di costruire e preservare una salute dentale buona con un'alimentazione basata su pane bianco, zucchero bianco, riso brillato, cereali e farine denaturate, latte pastorizzato, carni industriali, frutta e verdura in scatola, verdure troppo cotte, caramelle, torte e dolci di frequente, assunzione di poca frutta e verdura fresca. Il discorso pi pesante riguarda il glutine. Una tale dieta impoverisce tutto il terreno biologico e l'alterazione della salute dentale non altro che una parte della degenerazione del sistema causata da un tale regime. ..e mettiamo l'intolleranza alimentare in tutto questo contesto Avevo 21 anni, studente residente nel centro storico di Napoli a pochi passi dall'Universit in un appartamento fittato con altri dodici, seppi da un amico che in quell'anno gli universitari potevano fare gratis la radiografia e la visita specialistica di valutazione per la colonna vertebrale (a lui serviva per iscriversi in piscina). Sono quelle cose che, se non fosse stata gratis e se non fosse stata a portata di mano nell'ospedale adiacente alle nostre aule, non avrei assolutamente fatto, ma invece eccomi l, fatta la radiografia, ad attendere la chiamata del mio turno. L'assistente (giovane, uno studente) chiam il mio numero e fece cenno di farmi avanti, portammo insieme la mia radiografia della colonna vertebrale al medico, certamente un ricercatore della clinica universitaria. Mi pare che in quella stanza rettangolare, ben distanziate tra loro ci fossero quattro scrivanie, attaccate al muro, ognuna con il suo luminare, e ognuno di loro seduto di spalle a noi ed altri che rimanevamo al centro dell'androne. Il medico addit al giovane alcune cose sulla lastra e prese una penna; non ricordo le parole ma disse una cosa del genere: "Ha pi di settant'anni?". L'altro, senza aprire la bocca, spost un po' gli

occhi e un po' i piedi come per guardarmi faccia a faccia (l'equivalente di rispondere al professore: "Eccolo. E' qui"). Il medico neanche lui disse niente, mi individu e inizi a scrivere. Mi impression tantissimo questa sequenza, sicuramente avevano trovato una situazione tanto degenerata e grave che solo se ero vecchissimo si poteva giustificare. Andai subito a leggere sul foglio, ma anche l il medico ermetico aveva taciuto, ovvero c'erano solo termini in stretto gergo medico. Quel silenzio glaciale fatto di una domanda sola del medico mi diede l'impressione che la mia condizione fosse proprio senza speranza, non ne sapevo molto e cercai di rimuovere l'episodio in fretta dai miei pensieri. Ma veniamo ad un altro momento, vari anni dopo, ecco che mi capita di ritrovarmi in mano il frammento magico (quando non lo stavo neanche cercando) che ricompone questo puzzle seppellito. L'osteoporosi una manifestazione comune della celiachia, numerosi studi ne parlano. Un'amica che dottoressa dello sport mi ha spiegato che, anche vedendo in una radiografia l'immagine di rarefazione ossea, non si ha modo di distinguere bene se da osteoporosi (fenomeno di solito dell'et avanzata) oppure da osteomalacia, per cui ad un certo punto il medico per completare la sua analisi doveva sapere quanti anni avevo. Vista la mia et non trovava tanto una spiegazione e sulla ricetta non scrisse osteoporosi ma solo i termini tecnici (rarefazione.., etc.). Ahh, come mi sarei sentito sollevato se avessi saputo il tutto in quel momento!! Non ero un vecchio di novantanni e nemmeno una signora in menopausa. Una rapida ripassata della letteratura medica e il ricercatore non riusc a trovare una spiegazione plausibile per quella demineralizzzione ossea che si vedeva dai miei esami. Il dilemma si sarebbe schiarito di l a qualche anno. La celiachia monosimtomatica pu presentarsi come demineralizzazione ossea. Mazure, un ricercatore dell'ospedale di Buenos Aires, scriveva nel 1994: "I dati da noi raccolti forniscono la prova incontestabile che la rarefazione ossea avviene in celiaci asintomatici prima che ogni altro sintomo diventi evidente. Poich la diagnosi precoce e l'adozione del regime senza glutine sono di fondamentale importanza per evitare ulteriore deterioramento della struttura ossea, i pazienti con problemi di demineralizzazione dovrebbero essere indirizzati subito alle specifiche indagini celiache". Bojkovic [2003] presenta il caso di una 23enne che si presenta con osteomalacia (difetto di mineralizzazione ossea) e osteoporosi secondaria (rarefazione per aumentata lisi ossea), e alla fine si scopre che queste situazioni sono state determinate da una celiachia non riconosciuta per molto tempo. Apriamo anche la parentesi degli anziani, mi risulta che anche i loro problemi alle ossa dovrebbero sollecitare le indagini per la celiachia: Monti [1996] riporta la sofferenza per 5 anni da osteomalacia in una 70enne, tanto grave che i dolori ormai rispondono solo ai narcotici. Grazie anche alle altre caratteristiche cliniche richiamanti una celiachia classica, perdita di peso, anemia, debolezza, si arriva alla diagnosi di celiachia e la sospensione del glutine porta un miglioramento generale, situazione alle ossa compresa. Dorst [1998] ricostruisce la storia di diffusi dolori alle ossa per 20 anni in una 67enne che durante i suoi numerosi ricoveri in ospedale aveva ricevuto come diagnosi "anemia ferropenica", "osteoporosi" e "iperparatiroidismo". Nonostante tutti i precedenti tentativi di trattamento, somministrazione di vitamina D3, calcio, fluoruri, ferro, la condizione della paziente era deteriorata ad un tale livello che aveva costantemente bisogno di supporto medico. Ad un certo punto viene finalmente identificato il morbo celiaco (anticorpi celiaci e atrofia dei villi intestinali). L'adozione del regime senza glutine porta ad un miglioramento dello stato della signora entro 3 mesi, i problemi si sono ridotti a l'autonomia della paziente aumentata. Una 60enne visitata per osteoporosi era rimasta a lungo un enigma nonostante numerose indagini e i soliti tentativi terapeutici. Alla fine ci si indirizza alla diagnosi di celiachia che viene confermata e che clinicamente caratterizzata da dolori addominali e perdita di peso [Scharla 2003]. Hepner [1978] descrive una 54enne con steatorrea ("feci unte") e osteomalacia, si tratta in realt di una paziente celiaca che aveva ripreso a consumare il glutine. Le viene chiesto di sospendere di nuovo il glutine e cos facendo prima si risolve la steatorrea e poi l'osteomalacia. Il controllo della celiachia viene consigliato nelle donne in post-menopausa (particolarmente a rischio per l'osteoporosi) perch la rimozione del glutine apporta anche a loro un miglioramento della densit ossea, perch nessun altro possibile intervento determina un risultato cos marcato e perch il sovrapporsi di fattori di rischio in questa fascia di et pu essere particolarmente deleterio [Bai 1997, Kemppainen 1999, Sategna-Guidetti 2000, Chiechi 2002].

Ci sono due cose da ricordare sull'infanzia: 1. che una crisi celiaca classica nell'infanzia non un segnalibri da buttare nel cestino, prima o poi ritorna in forme insidiosissime e presenta il conto nell'et adulta. Cellier [2000] effettua un monitoraggio di individui che avevano ricevuto la diagnosi di celiachia nell'infanzia ma che poi erano tornati ad una dieta con il glutine incoraggiati dall'assenza di reazioni immediate. In un terzo di questi pazienti Cellier individua un elevato livello di osteopenia. Da cui se ne deduce, conclude Cellier, che questi pazienti non dovrebbero pensare di essere guariti dalla celiachia anche se non hanno sintomi intestinali quando consumano il glutine, necessario sia un controllo continuo a lungo termine e sia che il medico faccia tutti i controlli adeguati per evidenziare i problemi in corso e in modo da far loro riprendere il regime senza glutine. 2. che sintomi di anomala formazione ossea o rachitismo nell'infanzia sono essi stessi una pi che probabile manifestazione di celiachia [Pelikan 1967, Thalayasingam 1985, Stenhammar 1985, Khuffash 1987, Vanderpas 1987, Pratico 1995, Rawashdeh 1996, Thapa 1999, Cimaz 2000, Mohindra 2001]. Abbiamo parlato dei giovani, dei giovanissimi e degli anziani; passiamo ai pazienti nel terzo decennio di vita: Jerosch [1990] segnala un caso di celiachia che si presenta nella forma di una signora 36enne con dolori inguinali bilaterali. I raggi X rivelano uno stato avanzato di osteoporosi nell'area dei dolori. Alla fine si indaga la celiachia e il responso positivo, per cui gli autori invitano a valutare questa possibilit in caso di pazienti giovani con osteomalacia. La celiachia una possibile causa di forti alterazioni metaboliche alle ossa che si presentano anche con gravi stati di disabilit. Lovric-Bencic [1996] presenta le osservazioni su una 41enne in cui la diagnosi di celiachia e la sospensione del glutine apportarono un miglioramento tale che la paziente fu di nuovo in grado di muoversi indipendemente e fu registrato anche un miglioramento dello stato di mineralizzazione delle ossa. Il ricercatore italiano Lupattelli [1994] scrive: "In questa pubblicazione presentiamo un grave caso di osteomalacia secondario alla celiachia: vengono da noi sottolineate le caratteristiche cliniche di questa celiachi atipica in cui sintomi gastrointestinali erano assenti. Si tratta di una 31enne in cui l'osteomalacia ha portato a deformazione scheletrica con fratture spontanee, la donna ha una notevole ipo-fosforemia, una tendenza a bassi livelli di calcio sierico e anemia. La paziente anche in uno stato di depressione. Dopo avere indagato tutta una serie di possibili fattori si arriva alla diagnosi di celiachia. Viene prescritto un regime senza glutine che in un mese le apporta uno straordinario miglioramento". Il ricercatore di Perugia conclude rimarcando che la gravit di questo caso era stata causata dal notevole ritardo della diagnosi e che sintomi scheletrali sono presenti in all'incirca il 30% delle forme atipiche di celiachia. La densit di mineralizzazione ossea sistematicamente ridotta in celiaci con la celiachia appena diagnosticata. Questo un motivo pressante, che si va ad aggiugere ad altri potenziali effetti secondari dell'intolleranza al glutine, per instaurare subito un regime senza glutine. Si consiglia di fare sempre una valutazione iniziale dello stato di mineralizzazione ossea nei celiaci appena diagnosticata e di monitorarla fino a che non si sia normalizzata [Kalayci 2001]. In questo studio, conclude il ricercatore, stato dimostrato che un anno di regime senza glutine sufficiente nei pazienti celiaci per migliorare la situazione di osteopenia ma non per normalizzarla completamente. Per cui pu essere necessario un periodo di monitoraggio pi lungo di un anno. Il meccanismo. Nuti [2001], che osserva in 53 pazienti su 255 con osteoporosi identifica anticorpi celiaci nel sangue, sottolinea che i pazienti con celiachia non diagnosticata sviluppano anomale al processo di mineralizzazione delle ossa dovute a vari fenomeni secondari all'interferenza del glutine, il malassorbimento di calcio, l'iper- paratiroidismo e la carenza di vitamina D. Il periodo che si rimane a regime senza glutine proporzionale al livello di normalizzazione che si ottiene per tutti i parametri di mineralizzazione ossea. Il grado di assorbimento del calcio notevolmente ridotto nella celiachia e migliora solo dopo che si sospeso il glutine. I livelli di ormoni sierici paratiroidei si normalizzano con la sospensione del glutine, stabilizzando cos il processo di formazione ossea. I livelli di vitamina D carenti anch'essi si normalizzano. Nella celiachia sono ridotti anche i livelli di osteocalcina e di peptide carbossilterminale del procollagene tipo I, cio due parametri coinvolti nella corretta sintesi ossea, ma anch'essi si normalizzano a dieta senza glutine. Con la sospensione del glutine migliorano i valori degli indici di formazione ossea e di assorbimento osseo, BALP, PINP, e N-Telopeptide-x (rilevanti sia per l'osteomalacia che l'osteopenia). Il livello di IGF-1 (Insulin Grow Factor) nel celiaco che consuma glutine ridotto, si normalizza solo con la sospensione del glutine.

Tutti gli studi riportano che con la dieta senza glutine rientrano nella norma il contenuto minerale delle ossa, l'area delle ossa e la densit ossea, anche se per arrivare ad una perfetta normalizzazione bisogna aspettare qualche anno e soprattutto non posticipare troppo tardi nell'et l'intervento senza glutine. Conclusioni. Per non prendere troppo spazio ho dovuto terminare bruscamente la rassegna della letteratura medica (considerato che sul comodino vicino al letto ho circa cinquanta pagine di studi che dimostrano le patologie ossee dovute al consumo di glutine nel celiaco asintomatico). Essendomi trovato al bivio se fare del mio libro un'opera in cui includere con la massima completezza e dettaglio tutte le dissertazioni da me raccolte, e quindi chilometrica, oppure un'opera in cui io faccio un grandissimo lavoro di sintesi e riesco cos ad offrire al lettore la massima panoramica possibile senza dovergli dare da leggere un paio di enciclopedie, scelgo (anche per i prossimi argomenti) la seconda opzione, al lettore interessato rimarr una lista di riferimenti bibliografici per approfondimenti. Se vi trovate nella biblioteca universitaria o su internet (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi), potete ottenere il sommario o l'articolo (che vi interessa) completo in lingua originale digitando nome dell'autore e anno: Lincidenza di demineralizzazione nella nostra societ ci d lidea esatta di una societ che sfrutta il glutine, le farine, i cibi raffinati, etc. livello intestinale lorganismo dispone delle massime capacit di mobilitazione delle energie compensative (e attinge a piene mani alle risorse straordinarie) per cui, pur rimanendo normale, il dramma si svolge progressivamente e in silenzio in organi e tessuti periferici (per approfondimenti vedi mal di glutine.doc). i campi di disturbo si sommano Nell'esempio della bimba di 9 anni [Katsanuma 1990] che con l'amalgama inizia ad accusare una glicogenosi di tipo VII (l'esercizio fisico accompagnato da reazioni allergiche, asma fino a shock anafilattico), l'enzima glucosidasi collassato, di chi colpa? Del fatto che nel patrimonio genetico di questa ragazza il collasso era prevedibile? Del fatto che il mercurio gli ha dato la mazzata finale? Del fatto che quando fa esercizio fisico dopo mangiato le reazioni post-esercizio fisico sono particolarmente intense? La ragazza toglie l'amalgama e guarisce: pu fare esercizio fisico senza avere reazioni di nessun tipo [Katsanuma 1998]. Il vaso fatto di questa predisposizione genetica al collasso dell'enzima specifico. Ma prima di mettere l'amalgama n l'esercizio fisico, n il mangiare prima dell'esercizio fisico riescono a riempire il vaso tale da provocare la sindrome. Solo quando il vaso si riempie con l'amalgama, questo campo di disturbo di notevole entit fa scattare la problematica. Il fatto che l'amalgama non crea lo stesso in tutte le persone incompatibile con il fatto che in questa bimba il mercurio nel sistema era (invisibilmente) il campo di disturbo primario che sosteneva e mediava reazioni anafilattiche post-esercizio fisico? Evidentemente il riempimento del vaso da parte dell'amalgama era fondamentale per il manifestarsi dei sintomi che si verificano in misura della somma di una serie di contributi stressori. Man mano che il vaso si riempie, il livello di acqua raggiunge certe fessure che solo quel vaso ha, e altri vasi ne hanno altre diverse. Un esempio che ci viene dalla scienza quello in cui suscettibilit a certe malattie e insulti tossici si sommano per provocare la malattia. Pollard [2001] dimostra che il mercurio accumulato nei tessuti di un organismo ad un certo punto provocher esacerbazioni di condizioni autoimmuni anche in assenza di geni suscettibili al mercurio. I topi del tipo BXSB sono di quelli che non hanno geni suscettibili al mercurio, ma hanno una combinazione di molecole MHC che porta ad una maggiore suscettibilit all'autoimmunit sistemica. Risultato: l'esposizione cronica a basse dosi di mercurio determina comunque un effetto decisivo nell'insorgenza dell'autoimmunit in questi topi [Pollard 2001]. Gli studi di Price, poco prima che egli partisse per studiare i popoli primitivi, avevano messo a confronto animali alimentati scorrettamente e animali alimentati correttamente e dimonstrarono che,esponendo entrambi allo stesso grado di infezione dentale, cronica o acuta, i secondi avevano una maggiore resistenza rispetto ai primi, che si traduceva in maggiore e problemi di salute di minore entit.

Ad un certo punto il concetto di campi di disturbo multipli che si sommano in un unico terreno biologico deve essere balenato a questo gigante che Weston Price. Egli ha fatto un esperimento unico nel suo genere. Ha sommato tre campi di disturbo, tali che ciascuno dei tre non provocava il collasso dello stato di salute, e neanche la somma di due di essi, ma tre insieme si. Egli ha preso un coniglio-mamma dopo la gravidanza: primo stressore, che da solo non produce problemi. Egli ha preso un coniglio che in passato aveva superato uno stress fisico pesante e lo ha seguito dopo la gravidanza: primo e secondo stressore che da soli non producono problemi. Infine, egli ha preso in considerazione una certa esposizione a batteri devitalizzati tale che non faceva collassare n lo stato di salute del coniglio-mamma n lo stato di salute del coniglio che in passato aveva superato uno stress fisico pesante: questa dose per faceva precipitare lo stato di salute del coniglio esposto a tutti e tre gli eventi stressori, prima il trauma fisico pesante, poi la gravidanza, e quindi questa bassa dose di batteri dei denti devitalizzati. Per inciso, i conigli pre-indeboliti in questione sono quelli che sviluppano una condizione di paralisi della prima vertebra da cui per recuperano e vivono una vita del tutto normale di l in poi;come si fa a produrre questo coniglio con trauma fisico pregresso? Lo si vaccina. Una stimolazione antigenica nociva ma solo per breve tempo (iniezione di basse dosi di batteri) uno stress dosabile in modo che nella stragrande maggioranza dei casi non si hanno quei danni permanenti che sarebbero prodotti da quantit maggiori di esposizione a temibili batteri. E' la somma che fa il totale, e in questa somma di elementi stressori, succede in realt che ognuno osserva quello che lo interessa di pi: Un signore a Milano, a proposito del cloruro di magnesio, mi dice tutto soddisfatto che lo sta prendendo da cinque anni tutti i giorni a fronte di mialgie diffuse che accusa; se passa una settimana senza prenderlo le mialgie ritornano e appena lo ingerisce queste si placano e poi scompaiono. Io non condivido tutto questo suo ottimismo: la forza motrice di queste mialgie sono le piombature metalliche (tossiche per corrosione e inalazione di mercurio vapore) che ha in bocca, gli faccio notare che io toglierei la causa e non mi accontenterei di questa strana situazione di pareggio (tossicit amalgama 1- magnesio 1). Nel caso specifico basta fare il test con apparecchiatura EAV (presso un bravo omeopata) per avere una conferma che lamalgama sia la causa delle mialgie. Oppure un ragazzo con problemi di artrite cronica che avendomi conosciuto inizia ad individuare le intolleranze alimentari allo scopo di prepararsi per fare la rimozione dell'amalgama; lo sento di nuovo a distanza (!) di tre anni e scopro che non ha ancora tolto il mercurio dentale. Mi dice che ormai ha capito che il problema adottare una dieta stretta avendo individuato le sue intolleranze alimentari. Gli invio allora il documento che spiega che la presenza di mercurio e che contribuisce alle intolleranze alimentari, ed allora che decide finalmente di togliere l'amalgama. Mauro Novelli, medico di Viterbo, mi scrive della sua vicenda di vittima dell'amalgama: aveva ottenuto la risoluzione di molti sintomi con la rimozione dell'amalgama, tensione emotiva, stanchezza fisica profonda, disbiosi, mal di testa, poi... Giugno 2003: metto un perno in titanio in una radice dentale e rivedo comparire l'ansia e i mal di testa di antica memoria e una dermatosi sul cuoio capelluto fronto-parietale omolaterale. Dopo una settimana la dentista deve ricredersi e sostituisce il perno in titanio con un lavoro senza metalli. L'ansia scompare immediatamente e la dermatosi se ne va via in 24 ore. Un altro caso clinico in cui l'implantologia in titanio rappresentava un campo di disturbo sar citato a pag.47 (Battistoni 1999). Vorrei raccontarti il caso di una paziente, che molto emblematico sia per quanto concerne la tossicit da amalgame che per quel che riguarda le focalit. La sua storia: a circa 8 anni, data che corrisponde allincirca alle sue prime amalgame in bocca, comincia a soffrire di forti cefalee a grappolo; il suo medico curante le prescrive la Novalgina; arriva a prenderne 40 gocce per volta e al bisogno, per cui arriva a farsi due bottigliette al giorno di novalgina tutti i giorni (me lo sono fatto ripetere dieci volte perch non ci credevo!!!). Questo fino a 25 anni, quando le hanno riscontrato una Artrite Reumatoide; allora ha cominciato a prendere antiinfiammatori e cortisonici; e per il mal di testa? Per quello ora prendeva degli antidolorifici: nimesulide e Voltfast, tre compresse per botta per tre volte al d. A 28 anni finalmente un medico naturopata le fa sospendere lantidolorifico e comincia a drenarla. Per lei cos si tiene il suo mal di testa quotidiano. A 29

anni giunge nel nostro studio dentistico; test kinesiologico positivo, valori elettrochimici alti; sostituisce le amalgame; ora a distanza di qualche mese da quando ha cominciato il mal di testa lha solo una volta alla settimana e leggero (a dire il vero in corrispondenza dellevento odontoiatrico). I dolori articolari sono molto diminuiti. Laltra settimana infine doveva togliere un molare, un 46, completamente necrotico ed irrimediabile; un dente da estrarre. Bene, stato estratto e dalla sera alla mattina la paziente ha riferito che i dolori alle ginocchia e sotto ai suoi piedi sono completamente cessati! Pensa che per questo dolore ai piedi era andata anche a farsi fare dei massaggi shiatzu; le avevano detto che si trattava del fegato e le facevano dei massaggi oltre a prendere dei rimedi, ma nulla. Poi da una sera alla mattina, tolto il dente e tutto va a posto! Io non le ho neppure chiesto nulla, stata lei spontaneamente a raccontarmi di questa cosa!!!! Incredibile, anzi no, credibilissimo. Beh, una bella soddisfazione, credi, lavorare in questo modo; ciao fratello, roberto. Intossicati da amalgama, attenti ai denti devitalizzati! Gli altri possono permetterseli, voi di meno (testimonianza fornita dal dottor Cupioli, Sant'Arcangelo di Romagna). Alle prese nella vita con i piccoli rimbalzi di salute di turno, non ce n' uno che sfuggirebbe alla soluzione se fossimo pronti a sgonfiare la somma degli elementi stressori in una qualsiasi delle sue componenti importanti. Un altro esempio (di Antonietta): In famiglia siamo 4, io, Mauro e due figli, uno di 16 e laltro di 6 anni. Il pi grande, Riccardo, soffriva di mal di testa prolungati e insistenti. Nellarco degli ultimi due anni gli ho fatto fare tutta una serie di analisi, compresi elettroencefalogramma, visita neurologica e lastre. Per fortuna niente, ma i mal di testa continuavano. Diagnosi: Mal di testa congenito, di quelli che se lo deve tene. A maggio 2004 ho incontrato Lanfranco appena trasferitosi da Napoli citt qui da noi allArgentario. Dietro suo consiglio abbiamo fatto la prova: cloruro di magnesio e niente latte e latticini. Risultato? Mal di testa sparito dincanto. Laltro mio figlio, Daniele, appena prendeva il raffreddore degenerava in asma bronchiale e broncospasmo; di conseguenza antibiotici e cortisone, etc. Ho scoperto leggendo ora il manoscritto sul magnesio che il broncospasmo era dovuto a carenza di magnesio e infatti con la somministrazione di magnesio un altro bambino. Nellinverno 2003 e nei mesi prima del magnesio mi si ammalava con una frequenza di due volte al mese in media: ero disperata! La quantit di prodotti contenenti latte nella sua alimentazione si ridotta e per il momento mi ritengo soddisfatta, anche perch almeno riesco a dargli il cloruro di magnesio regolarmente. Io e mio marito con il cloruro di magnesio abbiamo riscontrato unaumentata resistenza a raffreddori e mal di gola (pur essendo fumatori), digestione pi facile, aumentata resistenza alla fatica, ci siamo sgonfiati senza diete, e sembra che il magnesio protegga il ginocchio di Mauro sensibile per il lavoro di meccanico ed ereditariet (mio suocero ha le protesi a tutte due le ginocchia). Insomma lincontro e amicizia con Lanfranco mi hanno aperto la porta ad un mondo tutto nuovo: il magnesio, i problemi che d il latte, la riduzione delle farine dallalimentazione. Infatti sempre Riccardo, lanno scorso, in primavera aveva avuto tonsillite con placche di pus in gola che lavevano costretto a prendere 15 giorni antibiotici e cortisone. Ad ottobre, di nuovo, placche e mal di gola, stavolta per eravamo preparati: magnesio due volte al giorno, niente latticini e, mi dice Lanfranco, niente glutine. Riccardo non allergico al frumento, gli spiego io, Ho capito mi dice Lanfranco, ma quando uno vuole superare certe situazioni, centra anche lintestino, e lo si prepara meglio se si fa a meno anche del glutine. Aveva funzionato per la moglie di Lanfranco, per problemi ancora pi grossi e ha funzionato anche per mio figlio, a Riccardo sparito tutto facilmente e senza medicine!. A proposito di intolleranza a latte/latticini/formaggi, il dr Russell Bunai, pediatra di Washington, spiega: Se mi fosse data una sola possibilit di cambiamento alimentare sui pazienti che mi si presentano, non avrei dubbi su quale produrrebbe il massimo beneficio per la salute: ELIMINARE i PRODOTTI CASEARI". Il dr Michael Klaper in California gli fa eco: "Quando mi arrivano pazienti con artrite reumatoide o asma, il primissimo aggiustamento che faccio quello di chiedere che smettano di consumare latte e derivati, e cos facendo continuo ad essere stupito in ognuno di questi casi della rapidit con cui tanti sintomi vengano curati, con il solo espediente di rimuovere il latte pastorizzato di mucca dall'alimentazione". Ecco una testimonianza davvero illuminante (sul glutine):

36enne, che aveva avuto una prima gravidanza senza alcun tipo di problema, le condizioni erano state talmente buone che aveva potuto partorire in casa, ma quando inizia la sua seconda gravidanza ha appena subito un'intossicazione acuta da mercurio presso un dentista che le ha vaporizzato sette amalgame. Due minacce di aborto, alla fine del terzo mese uno scollamento della placenta di tre centimetri, una diagnosi di sospetta placenta previa, oltre che una costante spossatezza, capogiri, non si reggeva praticamente in piedi, passava gran parte del tempo a letto. A questo punto la donna legge che molti intossicati da amalgama devono sospendere il glutine e la caseina. Dopo una settimana di questa dieta (senza farine di cereali, senza latte e formaggi) ebbi un momento di riflessione profonda davanti a quello di cui stavo facendo esperienza: Mi sentivo praticamente unaltra persona. Avevo scoperto lalimentazione che cura! Avevo scoperto un supporto, come pu essere quello usato dai saltatori dellasta per proiettarsi nellaria, che ti lancia in unaltra dimensione del vivere. Ero compiaciuta, sapevo che da allora in poi su questa cosa non avrei avuto nessun dubbio mai. Al sesto mese di gravidanza mi occupavo, da sola, delle faccende di casa e di mia figlia di poco pi di due anni. Ricordo benissimo che potevo stare in piedi anche otto-nove ore al giorno senza avvertire alcuna stanchezza. Non mi ero mai sentita cos prima, in tutta la mia vita. Dopo un mese dallinizio della dieta mi era sparita anche la candida che persisteva dallinizio della gravidanza. Inutile dire che scomparve qualsiasi tipo di disturbo e tutto and a gonfie vele: anche mio figlio pot nascere in casa. E' proprio vero che lanciamo il treno su percorsi impossibili, perennemente in regime extra, e che nonostante tutto le persone restano normali per un certo lasso della loro vita (trent'anni, cinquant'anni, ...). Quello che l'organismo fa tagliare i fondi per programma genetici straordinari, e concentrare tali risorse per il lavoro intestinale che io gli do' da fare, e per neutralizzare al meglio i sovraccarichi metabolici che questo tenore di vita gli procura. L'organismo attinge alle risorse straordinarie, con il risultato di mantenere nella norma i parametri di difesa e la somma degli elementi stressori non supera un certo valore soglia in cui ci sono immediati sintomi eclatanti. In tutta questa carriera, continuiamo a prendere strade in divieto di accesso perch non vediamo il segnale o, quando lo vediamo, perch ci sembra che non saremo puniti. I periodi critici, come per es. il sovraccarico per l'allergico di pollini di graminacee a maggio, sono un'opportunit per individuare intolleranze alimentari che rimangono apparentemente asintomatiche nel resto dell'anno. La mia allergia primaverile ai pollini diventata un'occasione per valutare con la pratica le mie intolleranze alimentari: infatti se non consumo prodotti a base di farine e formaggi non ho pi alcun disturbo. Una piccola intolleranza alimentare che ho quella alle arance: se ne consumo nel periodo dei pollini il giorno stesso mi viene a ciel sereno qualche starnuto da fare. Se per consumo arance in un altro periodo dellanno non mi accorgo di essere intollerante ad esse o mi accorgo di lievi interferenze ma solo se osservo bene. Lomeopata che mi ha testato con lapparecchiatura EAV, senza che io gli avessi detto niente, mi ha segnalato questa mia intolleranza. Le arance sono ricche di fenoli ed io ho subto per il momento un impoverimento del bagaglio enzimatico dellenzima per la gestione dei fenoli, la P-S-Transferasi. Mentre per me questo problema molto ridotto tanto che quasi ridicolo parlarne, in bambini autistici limitare o sospendere i cibi ricchi di fenoli ha un nome, la dieta Feingold, e pu mutare letteralmente il loro precedente comportamento incontrollabile. Un altro momento critico la vaporizzazione dell'amalgama (cio l'approccio del dentista che toglie l'amalgama polverizzandola con il trapano). Un esempio: da: "Francesca M.", Subject: Re: amalgama di mercurio; Date: 18 Nov 2003 lo scorso inverno ho deciso di far rimuovere le ultime sei otturazioni in amalgama. Purtroppo tre non sono state rimosse correttamente, ma sono state vaporizzate... Si figuri che non stata utilizzata neanche la diga, con la conseguenza che ho ingerito un pezzetto di amalgama!!! E' in quel periodo che iniziata la vitiligine e,

dopo un paio di mesi, ad inizio 2003, mi stata poi diagnosticata una tiroidite cronica di origine autoimmunitaria ed un'asma bronchiale di eziologia sconosciuta. Un'altra citazione in tema (: Melet J.J., Le mercure des amalgames dentaires: Quels risques pour la sant et lenvironnement? Quels enjeux financiers? , 190 pages): Sandra F., fino all'et di 21 anni, conduce una vita normale, si diploma, prosegue gli studi, molto attiva Su consiglio di un suo dottore naturopata, fa rimuovere le sue 10 otturazioni in amalgama in quanto l'esame ha rivelato una correlazione con allergie e vari altri problemi non gravi. La rimozione viene effettuata senza alcuna precauzione. A questo punto la ragazza accusa nuovi sintomi, c' uno stato di grande affaticamento, poi insorgono problemi di equilibrio che rendono difficile il camminare, poi segue una perdita della parola. Tre mesi dopo la vaporizzazione degli amalgami Sandra, costretta alla sedia a rotelle, non pu nemmeno pi sostenere la testa normalmente. evidente una volta di pi che una rimozione degli amalgami senza adeguate misure di protezione pu arrecare problemi seri o almeno un'ulteriore intossicazione a causa della notevole emissione di vapori di mercurio derivanti dal fresaggio dell'amalgama dentale. E evidente la necessit che si risparmi ad una paziente gi con uno stato di intossicazione anche l'esposizione acuta per la vaporizzazione dell'amalgama, e dunque che si adotti il protocollo di rimozione non protetta, per divulgare il quale nata la nostra associazione A.D.O.M., di Salerno. Alcuni dei nostri iscritti solo togliendo l'amalgama in modo protetto, forse anche eliminando una o due intolleranze alimentari principali, sono guariti da sclerosi multipla, problemi cardiaci, colite ulcerosa, dermatiti, mal di testa, candida, etc. Altri di noi hanno avuto l'esperienza che l'intolleranza al glutine faceva la differenza: senza glutine sparivano gravi artriti reumatoidi, tiroiditi, etc. Io e altri, nell'ambito dell'associazione, abbiamo iniziato a capire l'intolleranza a latte e formaggi, che epidemica. Lo battezzeremo protocollo A.D.O.M. per prepararsi alla rimozione protetta dellamalgama: gli iscritti, avendo programmato di rimuovere l'amalgama, toglievano i latticini (a cui erano intolleranti: primo stressore) e si rifornivano adeguatamente di magnesio (verso cui c'era una carenza: secondo stressore) e gi si sentivano bene come non erano stati in anni. Il vaso era ancora pieno, ma avendone svuotata una piccola parte era diventato possibile muoverlo da una parte all'altra del tavolo senza produrre disagi. E si vedevano persone tanto soddisfatte dopo la sospensione di latticini e lassunzione di cloruro di magnesio che a qualcuno era venuto il dubbio se ancora dovesse rimuovere lamalgama (avevano recuperato uno stato di salute decente). L'organismo uno, i campi di disturbo si sommano. Un esempio perfetto quello di una 39enne che si rivolge allassociazione vittime dell'amalgama per sapere dove fare la rimozione protetta. Legge la documentazione sulla tossicit dell'amalgama e, volendo fare il meglio per preparare l'intestino alle manovre di rimozione amalgama, prima e durante il periodo di rimozione sospende il consumo di latticini, di glutine e con il magnesio cloruro segue le indicazioni del libro di Raul Vergini. Ha la leucemia T- LGL (caratterizzata da una diminuzione dei neutrofili che, invece di valori normali intorno a 2000/ul, crollano a livelli inferiori a 500). Da novembre 2002 a marzo 2003 toglie 5 otturazioni in amalgama, all'incirca una al mese. I neutrofili, alla rimozione della prima amalgama, da 400 che erano sono subito raddoppiati; alla rimozione della seconda amalgama sono saliti a 1100, e con la rimozione dell'ultima amalgama sono saliti a 1400. L'effetto della rimozione era immediato, ogni volta c'era il fenomeno dello sbalzo in su dei valori dei neutrofili e aggiunge la donna, "per la prima volta da anni ho passato indenne i mesi freddi dell'anno senza ammalarmi mai di infezioni di alcun tipo". La sento di nuovo al telefono tre mesi dopo aver terminato la rimozione, mi dice che i valori dei neutrofili sono peggiorati, scendendo a 1100. Mi dice che ha ripreso a consumare glutine. Le d da leggere il manoscritto mal di glutine.doc, sospende di nuovo il glutine e dopo due mesi i valori dei suoi neutrofili hanno raggiunto quota 1600. Per nove anni aveva avuto la malattia e i neutrofili sotto i 500! Un altro campo di disturbo era uno scheletrato nichel-cromo che le provocava continuo arrossamento alla gengiva e che periodicamente ogni 4-5 giorni doveva togliersi per ottenere sollievo.

Non ho (..) un manoscritto sul nichel-cromo, ma evidente che a questa persona manca completamente il concetto di campi di disturbo che si sommano! La signora all'inizio aveva capito: l'amalgama causa la leucemia, perch aveva letto dei casi del dr. Huggins che erano guariti, ma davanti al miglioramento per la sospensione del glutine o al miglioramento per l'eliminazione del nichel-cromo rimasta un po' esterefatta. Le sue vicende le hanno dato la possibilit di capire che era il riempimento o lo svuotamento del bagaglio totale di stressori multipli di varia entit che causava o guariva qualcosa. Se non si vede il terreno biologico che uno, e gli stressori che sono multipli, si arriva facilmente a conclusioni incomplete, sbagliate e anche paradossali. Per esempio se consideriamo l'arsenico, ci sono delle quantit minime in cui l'effetto velenoso non si vedr', e approfittando di ci si fa accettare la procedura di somministrazioni quotidiane a suddette quantit minime. Sono le capacit tampone dell'organismo a nascondere l'effetto delle piccole dosi, ma non per molto: l'acqua versata fuoriuscir dal vaso quando ormai nessuno pi riesce a vedere l'effetto causale di chi la ha versata. Intanto molti arrivano a dirsi convinti letteralmente, che l'acqua non bagna. Per dimostrarlo fanno esperimenti scietnific per mostrare che le loro apparecchiature non rilevano che il tavolo si bagnato, pur avendo versato acqua sul tavolo. Il trucco c' ma non si vede: l'acqua finisce prima nel vaso. Se uno davvero intimamente convinto che l'acqua non bagna, significa che non vede il vaso sul tavolo che trattiene l'acqua (fino ad un certo volume). Male che vada potr dire: l'acqua bagna solo in quantit gigantesche, ma non per quello che ho versato finora. Un'altra citazione: il prof. Daunderer confronta due gruppi di pazienti con sclerosi multipla, quelli che ebbero solo l'amalgama rimossa in cui la percentuale di guarigione fu del 16% e quelli che ebbero l'amalgama rimossa e i denti devitalizzati estratti con pulizia dell'osso, e la percentuale di guarigione fu dell' 86% (e chiss quale altro contributo di campo di disturbo ulteriore doveva essere scoperto nei casi pi difficili). Allora, l'amalgama o le infezioni dell'osso mandibolare a causare la sclerosi multipla? Semplicemente, la somma dei fattori di disturbo che inquinano il sistema venoso cranio-vertebrale a causarla. E' la somma che fa il totale. Nei casi pi semplici, lo abbiamo visto, basta attingere ad uno qualsiasi dei suoi componenti per ottenere un sollievo parziale, pi funzionalit, meno disturbi. Abbiamo sottolineato a pi riprese la fase di normalit e calma piatta a regime-extra (che altro non sarebbe che l'attingere risorse drenandole via dall'autonomia destinata a programmi genetici straordinari), ma pur vero che ad un certo punto compare il disturbo ricorrente. Protraendosi nei decenni il regime-extra, alla fine devono essere chiusi cos tanti programmi di difesa e ci sono cos tante cianfrusaglie e cose fuoriposto nell'organismo che la somma delle forzature alimentari (rispetto al regime di crociera) e degli altri stressori supera il valore soglia relativo ad alcuni disturbi. A questo punto l'omeopata individua le intolleranze alimentari o la tossicit dell'amalgama, e ci ci rid sollievo. Un punto d'inciampo che n l'omeopata vede, n il dentista, n il paziente (per gli strumenti di indagine, vedi capitolo 3) quello dei denti morenti. La tappa in cui risulta compromessa l'irrorazione sanguigna dell'osso adiacente ai denti arriva inesorabile perch, anche senza scomodare i progressi ultimi dell'odontoiatria (l'uso del mercurio, la metodica delle devitalizzazioni, le estrazioni di denti infetti fatte male), uno stressore molto importante in questo discorso della degenerazione della salute dell'osso quello dell' alimentazione sbagliata. Secondo uno studio su cadaveri effettuato da Graff Radford nel 1988, altissime diventano negli anziani le percentuali di cattiva efficacia dei sistemi sanguigni che nutrono mandibola e mascella, c' una degenerazione delle arteriole all'interno dell'osso e addirittura comune il fenomeno delle cavitazioni (questi buchi cavi di varie dimensioni disseminati lungo l'osso mandibolare).

L'osso adiacente ai denti (anche senza destare il minimo sospetto) diventa necrotico, marcio, e questa situazione, credetemi, erode altre risorse (vedi capitolo 2). L'organismo deve rinunciare sempre pi ai meccanismi funzionali e dunque, come scrive Thomas Herms, a quel punto, una delle terapie di base per curare un siffatto adulto per una certa malattia cronica, deve essere necessariamente la bonifica biologica del sistema odontoiatrico senza compromessi nei confronti di materiali metallici della peggior specie, focolai di necrosi ossea e cadaveri dentali. Il successo ottenuto con questo andamento alquanto rigoroso e marziale mi d ragione. Se vogliamo far tornare il paziente in uno stato di regolazione, dargli la capacit di autoguarigione, dobbiamo scegliere la via di toglierne i pesi soffocanti dal suo sistema ecologico con la presenza dei quali uno sviluppo delle proprie forze positive ed orientate a garantire l'omeostasi non possibile. Le difese dell'organismo, calcolata anche la somma degli elementi stressori, non sono pi all'altezza di reggere quello che sta succedendo nell'osso. Iprimo innesco (subclinico) di questa bomba ad orologeria dei denti devitalizzati in corrispondenza del momento in cui i microorganismi patogeni nell'ambiente anaerobico e franco da difese all'interno del dente fanno una loro evoluzione in cui diventano sempre pi piccoli e virulenti. Avendo questi costretto l'organismo ad un lavoro cronico di contenimento, il secondo innesco il momento in cui lo sfinimento (del sistema di regolazione) o uno stress aggiuntivo fanno raggiungere il valore soglia sopra il quale scatta la malattia. Scriveva Price: E a questo punto che un evento qualsiasi, una brutta influenza o un altro stress per il sistema immunitario fa scattare improvviso linizio della malattia degenerativa. Ad esempio Price menziona un paziente in cui una grave forma di reumatismo, risolta con l'estrazione di un dente devitalizzato, era insorta a seguito di un'esposizione forzata al maltempo. Il dente devitalizzato estratto da questa persona fu usato per produrre colture da inoculare a dei conigli, alcuni dei quali tenuti in gabbie al caldo e altri in gabbie al freddo. La dose (uguale per tutti i conigli) era stata mantenuta bassa in modo che non era stata sufficiente per innescare problemi nei conigli al caldo, mentre invece i conigli esposti al freddo svilupparono gravi lesioni reumatiche, che non apparivano senza l'iniezione dell'infezione dentale. Se ne deduce che stress ambientali di varia natura si aggiungono allo stress da denti devitalizzati cos che producono sintomi, quando la somma dei contributi da stressori multipli supera una certa soglia. Affrontare un solo elemento della somma, tra quelli pi grossi, sufficiente per far rientrare i sintomi. Un altro esempio quello di una famiglia con cinque sorelle che fecero da infermiere a loro padre durante una lunga malattia fino alla morte per anemia perniciosa. I problemi delluomo erano iniziati a partire dalla morte della moglie. Le ragazze emotivamente provate per la sofferenza del padre svilupparono tutte una qualche condizione reumatica: reumatismo (due di esse), una condizione cardiaca (due di esse), nevrite (una di esse). Allesame della bocca Price trov denti devitalizzati coinvolti e la successiva estrazione apport la guarigione dalle patologie di tutte e cinque. Il messaggio che lo stress emotivo aveva indebolito il loro sistema immunitario in modo tale che non poteva pi far fronte ai batteri che si nascondevano nei denti. Price vaccinava (iniettava) gli animali con le tossine ottenendone grande danno, oppure danno parziale, o danno appena percepibile. E cos, alle osservazioni su centinaia e centinaia di pazienti si aggiunsero quelle su 5000 conigli e altri animali. Un esempio quello di una giovane con uno stato di salute sopra la media che divenne madre. Durante lallattamento la 22enne svilupp un grave reumatismo. Un paio di denti devitalizzati infetti furono rimossi e il reumatismo immediatamente miglior fino a scomparire. Limpegno della gravidanza e dellallattamento pu far innescare infezioni in denti indeboliti o devitalizzati e il sistema immunitario delle neo-mamme particolarmente suscettibile ai loro effetti a distanza, ha meno capacit di arginarle. Nelle persone che soffrono un grave incidente dauto, da caduta o altro trauma fisico grave, un picco di prestazione richiesto al sistema immunitario per far recuperare in fretta. Le persone con cure canalari, dice Price, sono quelle che in questa situazione hanno tempi di recupero pi lenti del previsto. L'evento del trauma fisico pu rappresentare quella fase di depressione acuta del sistema immunitario che fa si che linfezione fino ad allora silente derivante da un dente devitalizzato si manifesti apertamente e abbia campo libero.

I batteri che viaggiano attraverso il flusso sanguigno nel corpo hanno capacit insospettate di scoprire quale il punto pi debole da scegliere come propria residenza, il punto dove avviene lattacco cruciale e insorge la patologia. Quello che avviene che nel punto pi debole dellorganismo finir per esserci un sovraccarico di assorbimento delle tossine prodotte dai batteri ed l che, quando le condizioni sono propizie per lo spostamento anche dei batteri, questi sentiranno il suono delladunata. p.124, Una 20enne aveva problemi mestruali tali che doveva passare a letto parecchi giorni in corrispondenza del ciclo. La sua salute fisica e mentale stava progressivamente deteriorando. Lanamnesi rivel che cinque anni prima era stata colpita da una palla da golf allovaia sinistra. Levento era stato di lieve entit, senza strascichi di sorta e il fastidio dellurto era durato davvero poco.Oltre alla condizione mestruale, la giovane soffriva di una condizione nervosa acuta che coinvolgeva la respirazione ed era seguita da insensibilit e da grave dolore alla parte posteriore del collo che peggiorava allinizio dei cicli mestruali. Nella bocca cera un dente devitalizzato (molare inferiore) che alla radiografia mostrava una larga infezione e due denti devitalizzati incisivi che sembravano invece impeccabili. Con la rimozione del molare la giovane miglior notevolmente, ma dopo alcuni mesi la sua salute divenne compromessa di nuovo. Dopo la rimozione dei due denti devitalizzati frontali riguadagn peso e i suoi disturbi fisici e mentali migliorarono nettamente. Colture derivate da questi due denti servirono per inoculare quattro conigli femmina e due conigli maschio. Le quattro conigliette svilupparono tutte infezione acuta alle ovaie e lapparato riproduttivo; i conigli maschi rimasero in buona salute. Lestrazione produsse un cambiamento cos grande nello stato di salute della ragazza che la madre disse che ora era una persona del tutto nuova, diversa da prima sia mentalmente che fisicamente. Ovviamente non ci furono ricadute dei disturbi mestruali e relativi dolori. Uno studio condotto da Price in cinque ospedali rivel che le persone che accusavano evoluzioni gravi postinfluenzali erano quelle che avevano infezioni ai denti devitalizzati. Anche gli esperimenti su conigli furono in grado di mostrare che una polmonite normale diventava una grave polmonite stafilococcica con conseguenze molto pi pesanti se si aggiungeva lo stress da esposizione a stafilococci da denti devitalizzati. Molte delle persone osservate da Price avevano avuto denti devitalizzati per decenni senza manifestare problemi di salute; ad un certo punto, dopo uninfluenza, il paziente stentava a riprendersi e poco dopo sinnescava la malattia cronico-degenerativa: linfluenza rappresentava loccasione in cui la focalit del dente devitalizzato prendeva il sopravvento su un sistema immunitario esausto per un surplus di lavoro cronico e in un momento di depressione acuta. il momento critico dell'estrazione del dente marcio Si sa che nel momento dell'estrazione di un dente infetto spesso ci vuole una copertura farmacologica perch la stessa infezione che ha coinvolto il dente quando questo viene estratto messa in circolo in gran quantit nel sangue. Questo discorso noto anche a chi ha estratto un dente devitalizzato coinvolto, o peggio ancora un osso particolarmente marcio. Tanto pi ci accade perch il dentista informato non pu lasciare l'infezione sull'osso o sul legamento, quindi per il bene futuro del paziente deve raschiare l'alveolo al meglio che pu e anche l'osso coinvolto su cui si insediata l'infezione (vedi il protocollo nel capitolo 3). Ci sono ricadute dei sintomi con fasi acute, febbri, etc. Questo disagio, un rimbalzo negativo dovuto al fatto che una dose acuta di tossicit viene riversata nel sangue, dura in modo intenso anche 10 giorni (poi si attenua progressivamente fino alla terza-quarta settimana). Per anni silenziosamente l'organismo ha cercato di ridurre i danni e sopportare il dente devitalizzato in putrefazione operando un sistema di contenimento intorno ad esso, quindi mano mano che dalla mandibola ci avviciniamo al dente incriminato ci saranno degli strati sempre pi concentrati di proteine e tioeteri tossici prodotti dal metabolismo dei microrganismi dell'infezione all'interno del dente o sull'osteite.

Vedete bene che questo proprio il sito che il dentista deve andare a raschiare dopo l'estrazione del dente, e considerate che parte di questa tossicit sar messa in circolo dovendo estrarre i denti devitalizzati coinvolti. Sul rimbalzo negativo che ci sar vi abbiamo avvertito, ma pu essere limitato con un po' di accorgimenti naturali. Il cloruro di magnesio viene usato letteralmente al posto dell'antibiotico. L'infezione ha vita facile quando si raggiunto un livello di impoverimento di magnesio nelle cellule fagocitanti [McCoy 1987]. Da Delbet a Durlach tanti hanno effettuato studi che dimostrano ineguagliabili aumenti delle difese immunitarie cellulari che derivano dalla somministrazione di cloruro di magnesio. Il meccanismo coinvolto in queste guarigioni un'esaltazione, magnesio-dipendente, della chimica dei macrofagi [Kubena 1989 e 1990]. Questo potere antibiotico stato confermato da studi veterinari di Kuck, Delbet, Neveu, Favier, Stankiewicz, Nicholson. [1968] lo ha usato con ottimi risultati nelle tonsilliti e nelle faringiti, nella raucedine, nel raffreddore comune, nell'influenza, nelle bronchiti, nelle broncopolmoniti, nelle malattie "dei bambini". I risultati spettacolari del cloruro di magnesio in malattie terribili come la difterite e la poliomielite furono replicati a met secolo ventesimo da numerosi autori: praticamente si otteneva il 100% di guarigioni senza lasciare alcuno dei danni tipici di quelle malattie infettive (se il trattamento con cloruro di magnesio veniva iniziato tempestivamente). Citiamo Raul Vergini [1994]: "Nell'influenza i risultati del cloruro di magnesio sono spettacolari; ho seguito numerosi casi perfettamente guariti in 12, 24 o 48 ore senza utilizzare nessun altra terapia. Scrive Cristea [2003]: Due pazienti con brividi, febbre, mal di testa, dolori articolari e tachicardia, VES alterata, erano stati trattati inutilmente con antibiotici per risolvere la possibile causa identificata nella positivit alla Borrelia. Avendo identificato in entrambi uno stato di carenza di magnesio, fu iniziata la somministrazione di magnesio che in entrambi port ad un immediato beneficio clinico che si mantenne nel tempo con la somministrazione di magnesio, l'esame rilev la negativizzazione della presenza di Borrelia e la VES e gli altri valori di laboratorio precedentemente alterati si normalizzarono. Ne concludiamo che l'uso di supplementi di magnesio abbia rappresentato un fattore immunostimolante, ovvero che la carenza di magnesio precedentemente rappresentava la causa di una ridotta risposta immunitaria alla Borrelia. Vale la pena di dire, a favore di chi vuole rifornirsi di minerali per combattere l'infezione in modo naturale, che per milioni di anni le praterie degli oceani hanno elargito con generosit un super-concentrato di nutrienti colloidali, nella forma di alghe (hiziki, dulse, arame, wakame, etc, ..). Spender una parola sulle alghe hiziki che, messe a rinvenire 15 minuti in acqua diventano non solo un contorno appetitoso per qualsiasi piatto (anche per zucchine, zucca, fagiolini, cipolle, carote, etc...), ma un dessert (io le prendo alla fine, dopo la frutta!). Per le febbri funzionano come il cloruro di magnesio: riforniscono di minerali i macrofagi esauriti dal protrarsi della situazione infettiva e favoriscono il rafforzamento delle ghiandole surrenali e l'equilibrio del sistema endocrino tutto. Alcuni pazienti che rimuovono denti devitalizzati marci hanno delle febbri alte che non scomparirebbero nemmeno con la tachipirina. Perch queste febbri scompaiono invece quando fanno qualche giorno di digiuno o almeno un'alimentazione esclusivamente di cibi semplici e ricchi, cio alghe (minerali), verdure cotte o crude e frutta (vitamine)? Non pi solo una questione di contenuto minerale, ma anche di semplicit. La resistenza ai virus si riduce a causa di sovraccarichi metabolici e tossici pertinenti al sangue. Alcune osservazioni e ricerche di una settantina di anni fa misero in risalto che l'attecchimento e i casi gravi di poliovirus nell'uomo erano un fatto metabolico: laddove farinacei e zucchero bianco abbondavano, l c'erano casi di attacchi gravi del polio, ma non nella popolazione che non si abbandonava ad eccessi alimentari in tal senso [Zia 1930, Sandler 1938, McCormick 1941]. Sandler [1941] sapeva cosa cercare e volle dimostrare scientificamente che il controllo insulinico nel sangue costituiva una barriera contro l'attecchimento del poliovirus. Il ricercatore di Toronto il controllo glicemico dei conigli con iniezioni di insulina e trov che in corrispondenza di valori subnormali di glicemia i conigli sviluppavano l'infezione e la malattia. Fino ad allora nessun tentativo di far attecchire il poliovirus era mai

riuscito in conigli (che notoriamente mantengono sempre la glicemia sopra i 100 mg/l, mentre i soli animali che potevano contrarre la polio con l'inoculazione sperimentale del virus erano le scimmie (i cui livelli possono facilmente scendere sotto i 50 mg/l. I conigli sono anche resistenti ad inoculazioni del virus del cimurro dei cani. Uno dei pi importanti centri di ricerca del mondo stava conducendo esperimenti proprio su questo negli anni '40. Sandler inform i suoi colleghi ricercatori dei suoi risultati e li invit ad inoculare il virus del cimurro nei conigli dopo aver abbassato il glucosio del sangue con insulina. Cos essi fecero e per la prima volta al mondo un coniglio svilupp la malattia del cimurro canino. Sandler scrive: I casi di infezioni che progrediscono rapidamente fino a paralisi completa e morte sono quelli in cui c'era stato un abbassamento notevole e prolungato dei livelli di glucosio del sangue. I casi in cui l'animale invece si ripreso dall'infezione sono stati quelli in cui un abbassamento moderato di glucosio del sangue aveva avuto una breve durata e cos solo piccole quantit del virus avevano raggiunto il sistema nervoso centrale, causando una qualche infiammazione ma non la paralisi. In questi casi abortiti l'organismo pot ripristinare i normali livelli di glucosio velocemente cos da prevenire una invasione significativa del virus e quindi anche danni alle cellule del sistema nervoso". Ecco la risposta del Dr. Sandler al dilemma della contaminazione e dei casi gravi invece che lievi. Il virus non niente, il terreno biologico tutto (la tesi di Bchamp, che si narra il suo acerrimo rivale ideologico Pasteur avrebbe accettato in punto di morte). Il fattore specifico che qui chiamiamo in causa la resistenza insulinica, ovvero il bagaglio residuo di autonomia di fronte a regimi alimentari creati dal Neolitico in poi (con farine, eccessi di zucchero bianco, cereali, ...). Il sangue normalmente una barriera, un livello di difesa. Poi la somma degli elementi stressori sul controllo glicemico (alimentazione sbagliata, tossicit, infezione acuta, mercurio, raschiamento osseo, ...) aumenta fino al valore soglia in cui il sangue traghetta i virus in giro. Anche qui, pi che un solo possibile fattore causale, decisiva la somma degli elementi stressori. Nell'equazione compaiono: gli impegni metabolici dell'organismo (scegliere un'alimentazione semplice o anche solo succhi di vegetali), i sovraccarichi metabolici dell'organismo (le intolleranze alimentari), le risorse ordinarie metaboliche e di difesa dell'organismo, la tossicit circolante e accumulata (in termini di metalli e sostanze xenoiotiche), il bagaglio di risorse straordinarie per mantenere nella norma i parametri di difesa, il grado di mineralizzazione necessario per un efficace confronto contro l'infezione acuta e cronica. Anche nelle situazioni acute (come appunto il raschiamento di un osso o periodonto pieni di tossine), possiamo sempre tentare di favorire l'organismo nel suo tentativo di mantenere certi parametri di difesa della salute irrinunciabili. I concetti che dobbiamo prendere in prestito sono quelli del regime di crociera per cui la macchina organismo umano stata concepita, e in cui ha vissuto per circa 3 milioni di anni su questo pianeta. Il riferimento all'ampia letteratura medica dell'Igiene Naturale (vedi H. Shelton, A. Mosseri, JH. Tilden, ...), che poi un insieme di ragionamenti sui sistemi enzimatici e come non abusarne. Per approfondimenti vedi: www.soilandhealth.org (in inglese). Tutti quelli che agiscono di conseguenza (o che migliorano almeno temporaneamente l'intestino) riescono a venirne fuori seantibiotici (nel 99.9% dei casi, riporta Miclavez [1999]), e limitando il disagio del peggioramento dei sintomi: ognuno deve valutare su s stesso se, per i giorni in cui c' tossicit di origine dentale in circolo, deve ricorrere al digiuno o a misure intermedie quali l'alimentazione senza farine o senza cereali e carni, o anche i cereali si ma solo nella forma di germogli di chicchi integrali, etc. Ma prendete uno che si sia preparato bene all'estrazione del dente e che ad un certo punto nei giorni successivi provi a introdurre il glutine o i formaggi: la febbre e un'intensificazione acuta del malessere tornano perch l'organismo in quel momento in una fase davvero impegnativa davanti alla tossicit circolante. Quest'uomo

aveva avuto un'intolleranza ai formaggi o altro anche prima, ma con un prezzo da pagare minimo perch l'organismo accettava senza lamentarsi di spendere le sue risorse per normalizzare.

CAPITOLO 2
l'invisibilit del fenomeno da dente morente la norma Un esempio di grande convinzione dell'invisibile effetto a distanza (focalit) di denti infetti ci viene da uno scritto del 650 a.C in cui il re assiro Asarhaddon, avendo una grave poliartrite, chiede consiglio al medico Aradna e questo gli risponde che deve estrarre i suoi denti, solo allora si avr la guarigione dalla malattia: I denti del mio Re devono essere rimossi, perch con essi che nasce l'infiammazione interna. I dolori scompariranno immediatamente e il suo stato di salute torner normale. Vedete bene che con un regnante uno non poteva permettersi di sbagliare, se Asarhaddon non guariva dopo aver tolto i denti, il dolore sarebbe stato tutto del suo servitore Aradna che gli aveva consigliato una cosa simile! Un caso clinico con assenza apparente nella radiografia di granulomi o infezioni (ma con un netto fenomeno di contenimento, intense macchie radiografiche bianche intorno al dente) ci viene da Price: Una donna 43enne con ulcere allo stomaco era stata visitata senza successo da numerosi specialisti. La malattia aveva raggiunto uno stato di invalidit ormai da sei anni, ella accusava inoltre dolori nevralgici, nervosismo, nevrite, indigestione nervosa. Alla panoramica si osservava una zona ossea densa proprio sotto le radici, anche se non risultavano altre anomalie, le cure canalari erano perfette e non risultavano granulomi. Tutti i denti superiori le furono rimossi da Price (gulp !?!..). Ci determin un rapido sollievo dello stato di salute che permise alla donna (!!..) di ritornare al suo precedente lavoro. Le colture dei denti coinvolti produssero fenomeni ulcerosi altrettanto gravi nei conigli. Questo esempio farebbe rizzare i capelli a qualunque dentista, anche uno informato. Quanti dentisti avrebbero messo in relazione i denti devitalizzati con i sei anni di sofferenza di questa paziente? E quanti dentisti informati avrebbero avuto il fegato di intervenire cos drasticamente in mancanza di riscontri pi chiari (le cure canalari ai suoi denti apparivano soddisfacenti, nessun segno d'infezione, i segni che nella radiografia indicavano l'osteite vengono oggi interpretati come normali)? E se non funziona? evidente che oggi nessun dentista pu intervenire cos, sta al paziente saper valutare l'argomento perch solo la sua determinazione e la sua richiesta scritta pu scaricare il dentista delle responsabilit etiche, mediche e legali che una tale operazione comporta. A parte la determinazione o la mancanza di coraggio nell'estrarre i denti, che generalmente rispecchiano le idee e conoscenze che appartengono a tutta una civilt, un ostacolo decisivo che la patosi periradicolare sotto denti devitalizzati invisibile ai normali controlli che il dentista fa. Holtzmann [1998] mette quattro accademici a valutare la presenza o assenza di patologica infiammazione ossea periradicolare senza che l'osservatore sia messo al corrente dell'esito dell'esame successivo istologico. Risultato: la lettura di vari tipi di raggi X non mette in grado gli esperti di fare la giusta diagnosi. NON SAPPIAMO COSA STA SUCCENDENDO SOTTO IL DENTE anche quando leggiamo la radiografia. Lo studio fu effettuato sui denti mandibolari (inferiori) che sono infinitamente meglio visibili dei mascellari. Non si pu fare diagnosi di successo endodontico basandosi sulla lettura delle radiografie da parte degli accademici. Le cisti sono sacche di rivestimento cutaneo che funzionano da contenimento delle crescite microbiologiche o dei prodotti tossici del loro metabolismo. C' un problema con le cisti, anche se presenti non sempre vengono rilevate dalla ortopanoramica. Un dentista che conosco afferma che fino al 50% dei denti devitalizzati, pur non mostrando il tipico alone nero periapicale all'ortopanoramica, hanno cisti che possono essere evidenziate se viene fatta la Tac o la scintigrafia! Vediamo un esempio (Ray, 54 anni): Due anni fa iniziai ad avere leggeri mal di testa, divennero forti un anno dopo e mi spinsero dal dottore che non aveva risposte per me, dunque mi diressi dal dentista (le otturazioni di amalgama erano gi state sostituite con i compositi) e in effetti lui trov infetto un molare dell'arcata superiore sinistra. Il dentista mi disse che il dente era morto e che avrebbe dovuto fare una

cura canalare. cure canalari avevo letto la documentazione di Price, di Meinig, etc. e le smentite della American Dental Association, lessi ancora di altre persone che avevano avuto problemi con denti devitalizzati e decisi che avrei estratto il dente. Mi recai dal dentista, che mi disse che era una cosa insolita e mi chiese se ero sicuro che questa fosse la mia decisione. Preso atto della mia determinazione non cerc di ostacolarmi, comunque. Che io abbia preso la decisione giusta ve lo posso dire ora che ho estratto il dente. I raggi X del dente non mostravano niente che potesse far pensare ad un'infezione, fatto sta che in una delle radici del dente ci trovammo di fronte una grossa sacca di infezione che non compariva ai raggi X! Il dentista rimasto impressionato come me. La sacca mi proteggeva dall'infezione invisibile nel dente ma con il tempo il mio sistema immunitario sarebbe diventato sempre pi debole. Se avessi acconsentito a fare la cura canalare certamente i mal di testa sarebbero diventati la norma, e chiss che altro effetto a distanza sarebbe comparso pi in l (http://melanie2.50megs.com/ rootcanalemails.htm). Linvisibilit dei focus dentali alle normali osservazioni largomento affrontato in uno studio di Maiolo-Barile [su MedicinaFunzionale, 2000, n.2 pp.2-6]. Viene sottolineato come al Vega test si determini a volte risonanza con il segnale granuloma dentis anche per quei denti devitalizzati curati presumibilmente in modo corretto e che, ad unindagine successiva non presentano lesioni apparentemente rilevabili radiologicamente. C' un problema con il rilevare i denti marci.Ad esempio Roberto Z. mi invia una foto di un dente devitalizzato (schifoso) appena estratto: Avendo tenuto immerso il dente per pi di 24 ora in ipoclorito di sodio, dopo un po' inizia ad emanare un forte odore di marcio!. E aggiunge: ..e mi domando come sia possibile che ben due dentisti mi avevano detto che potevo tenere una "cosa" simile!. E' possibile, possibile: fate un radiografia di questo o altri denti marci, essi risulteranno impeccabili: il marciume dentro il dente non radioopaco. Per questo l'idea che i dentisti si sono fatti dei denti devitalizzati di terapie impeccabili. C' un problema con il rilevare l'osteite quando cresce sotto il dente devitalizzato. Abbiamo visto che all'esterno del dente devitalizzato un'infiammazione cresce nel tempo diffondendosi nei tessuti adiacenti, man mano che i prodotti del metabolismo batterico (tioeteri) fuoriescono da questo osso cavo morto e relativa capsula di contenimento, creando uno spessore di infiammazione ossea. Che i metaboliti dei batteri riescano a fuoriuscire attraverso le pareti intatte del dente, anche quando questo sia stato ben murato a livello apicale, stato dimostrato per la prima volta da Steinman e successivamente da numerosi altri ricercatori. Fuoriescono per diffusione nei canalicoli della parete del dente (cemento). Lo stato di infiammazione cronica di origine dentale produce un segnale che un omeopata che sa cosa cerca pu rilevare con il Vega test. La "focalit" relativa al dente devitalizzato, che viene registrata dagli apparecchi di ElettroAgopuntura di Voll, data da 'area concentrata di tossine e tessuto necrotico o infetto che ben perimetrato da un incapsulamento. Per cui molti autori si servono del Vega test per arrivare a diagnosticare i disturbi cronici di origine dentale, cito un breve esempio tratto dalla letteratura medica [Godfrey ME., Focus dentale come causa di nevralgia del trigemino: un caso clinico, Journal of Advancement in Medicine, 1997, vol.10, n.4, pp- 267-272]: Una 21enne lamentava da due anni un male all'orecchio sinistro. Il dolore era stato all'inizio intermittente, ma era poi diventato continuo e sempre pi grave. Aveva consultato numerosi specialisti otorino-laringoiatri, dentisti, chirurghi maxillo-facciali, senza ottenere nessun miglioramento. Numerosi cicli di antibiotici le erano stati somministrati per una presunta ma non dimostrata infezione all'interno dell'orecchio, e per cercare sollievo dal dolore le erano stati somministrati farmaci anti-infiammatori non steroidei, analgesici e anti-depressivi (persino meperidina e morfina). La Tac e le altre indagini radiografiche erano state effettuate ma non avevano rivelato alcunch. Quando si present in questa clinica, la paziente aveva dolori molto forti nonostante fosse sotto medicazione combinata di carbamazepina, morfina e fluoxetina, e avrebbe dovuto essere operata dieci giorni dopo. Il nostro approccio stato di fare una valutazione con l'apparecchio EAV. Abbiamo riscontrato un focus alla mandibola, cio risuonava l'ampolla test osteitis. Il 6 inferiore sinistro era il dente coinvolto. Il focus fu poi confermato dal dentista mediante il test della neuralterapia. Il sollievo dal dolore all'orecchio era apportato dall'iniezione nella zona del dente; il sollievo era immediato e durava per oltre

15 ore. La settimana dopo fu effettuata l'estrazione del dente con tutto il protocollo di bonifica dell'osteite sottostante, e la paziente guar e rimase libera da problemi per cinque mesi, allorquando ci fu una piccola ricaduta che fu mandata in remissione con due sedute di neuralterapia della zona del dente estratto. Da allora la paziente rimasta libera dal dolore all'orecchio per tutto il periodo di follow-up di due anni. Scrivono Maiolo-Barile: Lomeopata individua con il Vega test la focalit e il dentista esamina lortopanoramica e interviene dove appropriato. Ma se all'ortopanoramica raramente si vedono cisti e non si vede l'attivit del marciume interno del dente, il dentista perch va a vedere l'ortopanoramica? Di tanto in tanto, per rafforzare lo sbarramento contro il sito osteitico infetto, si forma uno sbarramento condensante che appare o come focus luminoso a forma di ghirlanda che parte da sotto la punta della radice dentale, o come una forma di disco luminoso tra le radici. Sono tali irregolarit che permettono di identificare il coinvolgimento di denti devitalizzati. Il Dr. W. Shankland ha scritto due libri in cui riporta le guarigioni di pazienti nel momento in cui era lo sbarramento condensante intorno ai denti devitalizzati che permetteva di individuare la focalit e dunque effettuare le corrette estrazioni. Dato che l'osso una struttura porosa tridimensionale, mentre i raggi X sono bidimensionali, la lettura ai raggi X oltremodo difficoltosa e come minimo richiede un occhio allenato ed esperto. Solo quando il 50% dell'osso coinvolto (fenomeno infettivo gigantesco) i raggi X segnaleranno qualche variazione dell'osso nella direzione di aumento di porosit. Alcuni esempi in cui erano state le intense macchie radiografiche bianche intorno al dente, in assenza di visibili granulomi, a propiziare la diagnosi di Price e l'intervento di estrazione vengono riportati in Root Canal CoverUp, con le lastre radiografiche originali: p.121, dente con devitalizzazione che appariva perfetta fu estratto dalla bocca di una donna che negli ultimi due anni aveva avuto cinque attacchi acuti di infiammazione acuta dellocchio. Una coltura di batteri prodotta dal dente in questione fu usata per linoculazione di un coniglio; dopo tre giorni lanimale aveva avuto un attacco acuto di infiammazione allocchio destro. Intanto un altro dente devitalizzato fu estratto e linfiammazione agli occhi della paziente era quasi completamente passata dopo tre giorni. p.77, 49enne aveva sofferto molto negli ultimi tre anni, il problema principale era del cuore, la diagnosi era miocardite e la pressione sanguigna era a 180. Lamentava estrema tensione alla testa e gli era stato trovato coinvolgimento dello stomaco. Le sue caratteristiche facciali rivelavano costrizione e tensione dei nervi. Due molari devitalizzati furono estratti da Price e fu trovata polpa putrescente in tutti e due. Questo paziente aveva fatto fare pi volte valutazioni dentali e ogni volta gli era stato detto che i suoi denti andavano bene e che dalle radiografie non si rilevavano problemi. Da questi due molari estratti fu possibile originare una coltura di batteri anaerobici che furono inoculati in due conigli: il primo mor entro 12 ore con centinaia di piccole emorragie diffuse su tutti i muscoli del corpo e il secondo ebbe un rigonfiamento al cuore che, quando si and a farne lautopsia, rivelava intensa emorragia interna. Un terzo dente devitalizzato fu estratto da questo paziente e fu impiantato in cinque conigli in successione: il primo coniglio svilupp emorragia e infiammazione ai muscoli; il secondo svilupp aumentati livelli di sangue nel cuore, atrofia dei muscoli, rigonfiamento da edema dei reni; il terzo svilupp appendicite acuta, minuscole emorragie delle pareti del piccolo intestino, e congestione del sangue nei muscoli del cuore e nel fegato; il quarto mostr atrofia di cuore e fegato, il quinto mostr congestione di sangue nel muscolo cardiaco e nei reni. Il paziente svilupp una emorragia secondaria dopo lestrazione dei tre molari superiori sinistri, che persistette per ore e che richiese la presenza di uninfermiere per tutta la notte. Questi denti sono quelli che causeranno emoraggie ai conigli inoculati. Da l in poi il paziente si riprese; non ci furono pi emorragie e il paziente diceva di sentirsi bene come non era stato per anni. Le analisi precedenti alle

estrazioni avevano mostrato un livello di calcio ionico che era molto sotto la norma (oltre che alterata azotemia, glicemia, urea, eritrociti, leucociti polimorfonucleari. Le analisi si normalizzarono, in particolare i livelli di calcio ionico furono i primi a rientrare nel range appena dieci giorni dallestrazione. La questione che ci interessa che, venendo a mancare al dentista il concetto di focalit e anche venendo a mancare strumenti affidabili di valutazione delle focalit dentali, le radici dentali di una persona con malattia cronica o disturbi periferici di varia entit vengono trattate e ritrattate anche per decenni e sono sempre un successo. Insuccesso quando la formazione di pus incontrollabile, solo allora ci si arrende, ma non prima che il dentista abbia dato sfoggio delle sue straordinarie abilit di domare questo cavallo imbizzarrito che caccia pus e d fastidio. Il semaforo verde che dice al dentista che l'infezione sta avvenendo all'esterno del dente, i raggi X evidenziano materiale radiopaco (infetto) che appare alla radice del dente (alone nero). Ma abbiamo gi detto di questo, del fatto che l'ortopanoramica rivela una percentuale davvero bassa di cisti; a meno che uno non si metta ad usare la Tac, la scintigrafia o, meglio ancora, la radiografia digitale (per osservare addensamenti osteitici intorno all'infezione invisibile). E' come quando uno vuole ottenere un dettaglio sulla superficie della luna: se usa il binocolo invece che un potente cannocchiale segno o che non ha esperienza o che gli va bene la situazione che non trover niente. Del resto c' un problema insormontabile con la lettura dell'infezione direttamente nel dente. La presenza di batteri anaerobici nella dentina non compare ai raggi X. La polpa in decomposizione non radiopaca. Cio nemmeno il marciume peggiore dentro il dente devitalizzato compare ai raggi X. Una volta estratto il dente devitalizzato, possiamo metterlo a coltura o sezionarlo per l'analisi al microscopio, ma quello che succede dentro di esso quando rimane in bocca non dato saperlo (la putrefazione non radiopaca). S'ortopanoramica i dentisti leggono come normali irregolarit dell'osso che potrebbero invece indicare un addensamento osseo come di perimetrazione intorno all'invisibile fenomeno infettivo, perch cos stato loro insegnato dai libri di testo universitari. Le cose che il dentista normale sa che quando esiste una terapia canalare corta, cio dalla radiografia si vede che il dentista precedente non arrivato fino in fondo allapice radicolare nel togliere la polpa, garantito che nel tempo la polpa non rimossa vada in putrefazione (fenomeni pulpitici sono invisibili ai raggi X). Ma proseguiamo con il ragionamento del dentista normale. Lalone nero spessissimo non d fastidio, diciamo che la regola che il paziente non lo sente nemmeno, ma cosa pu succedere? Che allimprovviso, da un momento allaltro, senza che ci sia motivo apparente, la zona si inizia a gonfiare, gli fa male, si gonfia, esce il pus, ecco lascesso. Poi lascesso guarisce (con antibiotico, ma anche senza l'uso di antibiotico), e rimane li silente lalone scuro ancora per un po, e in modo ricorrente in tempi medio-lunghi pu fare ascesso. Nella testa del dentista ci sono anche aloni neri di denti morti che non evolvono proprio in niente ( il paziente che evolve, cambia citt o va da un altro dentista). Ovviamente il dentista ragiona che meglio fatta la cura canalare (rispetto alla rimozione della polpa del canale principale e riempimento), maggiori sono le possibilit che non evolva in ascesso. L'unica preoccupazione del nostro dentista che non evolva in ascesso. Castelluzzi, un'opera classica di riferimento dell'endodonzia, spiega che per un dente devitalizzato Successo usato per indicare la non formazione di ascesso e Insuccesso quando c formazione di ascesso. Una cura canalare corta che rimane l con il suo alone nero senza creare ascesso qualcosa su cui il dentista, a sua discrezione pu intervenire o meno con il rifacimento della pulizia canalare, ma che fino a quando non evolve in ascesso definita un successo. Se questo il modo di usare la parola successo allora non meraviglia che pazienti con denti focali vengano sballottati secondo schemi nei quali ovviamente il concetto di focalit vero non viene mai preso in considerazione. E cosi che uno va sempre dal dentista (o dai dentisti) a rifare le stesse cure canalari in continuazione. Se la formazione di pus arriva fuori controllo, solo allora non c motivo per voler estrarre il dente. Molte persone che hanno contattato la nostra associazione sono invecchiate proprio in questo modo, con decine e decine di intolleranze alimentari che nel frattempo si formavano e di disturbi che venivano causati da denti devitalizzati focali.

Perch alcuni denti devitalizzati rimangono un successo nonostante siano fatti male o abbiano aloni periradicolari, e solo pochi provochino invece l'ascesso? Chiedetelo alla scienza della statistica, risponde il cervello del dentista e cos sotterra la questione. La risposta del cervello alternativo sarebbe stata: la maggior parte degli organismi in grado di incapsulare la focalit infettiva, ma ci non ci autorizza ad ignorare la questione se non ci vogliamo trovare una tegola sul capo 20 anni dopo). E' evidente che il dente devitalizzato in putrefazione di norma lo troviamo perimetrato e perci esso, invece di darci effetti acuti, pavimenta la strada verso una pressoch invisibile esposizione tossica a basse dosi cronicamente. Il dentista normale si allarma solo davanti al pericolo di ascesso, e in ogni altro caso gira lo sguardo altrove, anche quando posto davanti a qualche indizio. il problema dei denti devitalizzati Solo se siete stati dentisti potete sapere la differenza tra i denti estratti vivi e i denti estratti devitalizzati. Questi ultimi sono rottami, tutti sgretolati, il marciume interno si pu immaginare da alcuni preoccupanti spot neri che di tanto in tanto compaiono sulla parete. Una volta estratto il dente devitalizzato, potreste sentire gi da subito un odore nauseabondo (insospettato quando il dente era in bocca), ma aspettate un giorno o due, mantenendolo in soluzione sterile (ipoclorito), e potrete notare come dalla dentina inizino ad uscire enterococchi: questa prova stata pubblicata ormai da vari autori, per esempio da H. Lodenkamper (Physikalische Medizin und Rehabilitation, Heft n.7 und Heft n.9, 1971). Il prof. Jerry Bouquot (patologo, direttore al Maxillofacial Center per Diagnostics e Research di Morgantown, Univ. West Virginia) ha evidenziato il marciume in ogni singolo dente estratto in cui la devitalizzazione risalisse a due anni: uscivano cadaverina, putrescina, actinomiceti e batteri anaerobici (clostridia, etc.). Non stiamo parlando di denti che avevano fatto ascessi o granulomi, al contrario erano denti impeccabili che non davano problemi locali e le cui devitalizzazioni erano state ben eseguite e sigillate. La putrefazione all'interno del dente non radioopaca e sfugge ai raggi X, secondariamente produce osteite (infezione infiammazione rarefazione nell'osso) che, essendo nel tridimensionale, sfugge comunemente all'analisi bidimensionale (ortopanoramica). Dunque fin tanto che i denti marci restano nella mandibola il fenomeno rimane nascosto. Nella devitalizzazione del dente, la polpa nel canale principale viene estirpata e lorifizio apicale da cui entrava il sangue viene blindato, per cui i tubuli dentinali del dente devitalizzato perdono il loro rifornimento di nutrimento: il dente cadavere. Coll'intento di garantire la sterilit del sito ostacolando la crescita di microbi che nella natura digeriscono i cadaveri per pulirne l'ambiente, vari miscugli di sostanze di riempimento e sterilizzanti vengono usate: formaldeide, guttaperca impregnata di metalli, antibiotici, citostatici, cortisone, questi qui pi in passato che oggi, e nella versione pi moderna, ipoclorito di sodio + riempimento in silicati. Il foro apicale principale viene murato oppure (sigh) un perno metallico viene infilato nella radice. Il dente cosi preparato dovrebbe ora resistere a tempo illimitato. La realt per tutta diversa: entro pochissimo tempo il tessuto dentario, la dentina, si popola di microbi adatti a un ambiente di putrefazione e scarsit di ossigeno, che provocano alla lunga una decomposizione di tipo fungino del cadavere del dente. Questo fenomeno tipico delle mummie che ospitano una flora microbica aspergillosa. La migrazione in tessuti a distanza delle tossine frenata per un po' dalle risorse dell'organismo, ma pi si va avanti e peggio , cos diffondono nel sistema venoso craniale e nei siti dei meridiani correlati con quel dente. La modalit quella della bomba ad orologeria, a doppio innesco: non solo bisogna aspettare il tempo che il dente marcisca un po', ma anche quando il processo di diffusione tossica sia a pieno regime pu rimanere nella penombra (mentre il paziente va da un medico all'altro per sintomi irrisolvibili e infine per stanchezza cronica). Conseguenze: degenerazioni come artrosi, arteriosclerosi, sclerosi a placche, cancro e quant'altro! Obiettivo finale di questa situazione ad orologeria innescata da denti devitalizzati il della regolazione dei vari sistemi.

Con la devitalizzazione del dente abbiamo creato una situazione particolarissima: un osso cavo cadavere con i suoi microscopici tubuli ormai inutili e la polpa dei canalicoli secondari che offrono possibilit ineguagliabili di ospitalit agli organismi della putrefazione. Chi ha una intenzione seria di dare una smentita sull'argomento deve fare un semplice esperimento: mettere a coltura i denti devitalizzati e vedere cosa ne esce. Non ci sono scuse: oggi all'universit viene insegnato agli studenti che la comprova che un dente sia infetto la si ottiene mettendolo a coltura e osservando i ceppi di batteri che appaiono. Questo esattamente il metodo principale usato dai vari ricercatori che citiamo di qui fino alla fine di quest'opera. Scrive il dottor Meinig: Iniziando a leggere l'opera del prof. Weston Price, mi trovai di fronte alle foto al microscopio che mostravano la presenza di batteri nei tubuli dentinali. La colonizzazione poteva essere dimostrata quasi nel 100% dei denti devitalizzati estratti, anche quelli che apparivano perfettamente fatti, anche quelli che non creavano aloni neri alla radiografia, anche quelli di portatori con apparentemente nessun problema. (..) Scoprii successivamente che altri due gruppi di ricerca (uno svedese e uno inglese) avevano pubblicato indagini in microscopia della dentina, ma solo di denti sani (fino al trauma fisico accidentale), nessuno mai aveva ripetuto la ricerca di Price sui denti devitalizzati, sul fatto che la loro dentina in putrefazione inevitabilmente si popolasse negli anni dei batteri anaerobici della peggior specie (Root Canal Cover-Up p.171).

L'irrorazione alle strutture dentinali e al dente viene stroncata per sempre con la terapia canalare: il dentista, oltre a spolpare il canale principale, lascia un tappo di cemento sulla radice apicale, cio un muro che sigilli definitivamente il cadavere. L'interno del dente e i suoi canalicoli non vengono pi n alimentati n controllati dagli spazzini veicolati con il sangue. LA DENTINA DEL DENTE DEVITALIZZATO SI POPOLA DI BATTERI,
vedi foto : www.dr-thomas-herms.de/it-zahn.htm Cera una volta Weston Price, uno che non si arrendeva tanto facilmente e cos gli venne il sospetto che una cura canalare che aveva fatto ad una sua paziente (sebbene tecnicamente era perfetta e senza segni locali di reazione o granulomi che si evidenziassero ai raggi X), potesse essere la causa della grave condizione degenerativa che nel frattempo aveva sviluppato. Tolse il dente e pianific di impiantarlo su un coniglio. I risultati confermarono i suoi sospetti: la donna guar immediatamente e senza ricadute dallartrite che l'aveva costretta alla sedia a rotelle negli ultimi sei anni e il coniglio si ammal di artrite ed ebbe un declino dello stato di salute. Continuando le osservazioni in questa direzione egli scopr che denti devitalizzati che non apparivano assolutamente infetti erano lo scrigno della malattia, estraendoli e impiantandoli sperimentalmente sottocute, la malattia del paziente veniva trasferita allanimale. Come secondo traguardo Price, armato di microscopio e macchina fotografica, riusc a documentare fotograficamente la localizzazione dei batteri. I tubuli dentinali sono cos microscopici che se consideriamo quelli di un dente frontale e li mettiamo uno dietro laltro a formare un filo, si raggiungerebbe la lunghezza di cinque chilometri e mezzo. In quanto al loro volume, essi sono grandi abbastanza che in ogni centimetro (dei chilometri di tubuli dentinali) potranno viverci comodamente milioni di batteri. Lin [1991] spiega che tutto questo spazio e la polpa che fornisce un ottimo mezzo di coltura per i batteri costituiscono un terreno franco, dove non arrivano n le cellule del sistema immunitario n gli antibiotici. Il prof. Price e il suo team di 60 batteriologi sfruttarono cos i primi 1000 denti devitalizzati estratti: applicarono il miglior sforzo possibile per pulire fino in fondo tutto quello che era meccanicamente accessibile, dopodich inserirono nei canali le soluzioni caustiche con pi potere di uccidere batteri, e nel fare ci si spinsero oltre tutti i limiti che potrebbero essere raggiunti se il dente fosse stato ancora su un essere umano vivente. E tenete presente che il dente ne rimaneva impregnato per 48 ore (mentre il dente del paziente odontoiatrico riceve soluzioni disinfettanti meno aggressive e per solo pochi minuti). E quale fu il risultato? I test batteriologici mostrarono che 990 denti su 1000 manifestavano ancora la presenza di temibili colture batteriche (che avevano vari effetti negativi sulle cavie esposte). Questo fu il terzo traguardo della ricerca di Price, ricavare colture batteriche dalla dentina di denti devitalizzati e dimostrare che avevano effetti negativi. Solo se il dente

devitalizzato veniva portato a 600C in autoclave si raggiungeva lobiettivo della sterilizzazione e non faceva ammalare il coniglio! E impossibile nella pratica odontoiatrica sterilizzare/mummificare questi denti visto che la dentina e i canalicoli secondari della camera pulpare sono irraggiungibili e le soluzioni sterilizzanti sono troppo blande rispetto al contenuto batteriologico che con il tempo tutti i denti devitalizzati sviluppano. M.J. Rosenau, a distanza di qualche decennio, ripercorrer passo passo gli esperimenti effettuati da Price che dimostrano sia effetti acuti di queste tossine e batteri (che egli trovava nei denti devitalizzati clinicamente coinvolti, era una questione allora di dimostrare "la teoria focale dei virus"), e sia la preoccupazione successiva, cio di creare un modello sperimentale di disturbi cronici a basse dosi di tossicit prodotta dall'infezione incapsulata. I denti devitalizzati non sarebbero una preoccupazione solo se non esistessero le seguenti realt: 1. gli effetti a distanza di focolai infettivi sono pienamente dimostrati oggi; 2. anche i denti devitalizzati apparentemente perfetti e sigillati hanno tutti un notevole carico biotossico, come dimostrato dal prof. Jerry Bouquot (patologo, direttore al Maxillofacial Center per Diagnostics e Research di Morgantown, West Virginia) che negli ultimi anni ne ha analizzati decine di migliaia; 3. la letteratura medica (disponibile presso la nostra associazione o presso www.ncbi.nlm.nih.gov/ entrez/query.fcgi?db=PubMed) che dimostra gli effetti nocivi di osteiti e cavitazioni si decisamente rimpinguata recentemente: Shklar G [1976], Socransky SS [1976], Ratner EJ [1976 e 1979], Roberts AM [1979], Shaber EP [1980], Mathis BJ [1981], Tomeo C [1981], Bouquot JE [1982], Wang M [1982], Demerath RR [1982], Grecko VE [1984], Roberts AM [1984], Fromm GH [1984], Devor M [1984], Ratner EJ [1986], Wannfors K [1989], Raskin NH [1988], Dalessio DJ [1991], Bouquot JE [1992], Kirch W [1992], Ono K [1992], McMahon [1992 e 1994], Bamberger DM [1993], Montonen M [1993]. Shankland WE [1993], Crim JR [1994], Laughlin RT [1995], Mader JT [1996], Godfrey ME [1997], Suei Y [1997], Aitasalo K [1998], Karol EA [1999], DeNucci DJ [2000], DuPont JD [2000], Fristad I [2000], Sunde PT [2000], Brook I [2003]. 4. le osservazioni cliniche sono imponenti (decine di migliaia di pazienti trattati e guariti: Price, Daunderer, Bouquot, Kreger, ..). Torno torno il dente devitalizzato viene organizzato dal sistema immunitario un vero e proprio sistema di contenimento fisico, un incapsulamento; Price fu in grado di dimostrare anche ci, sia valutando la variazione di composizione minerale intorno al dente infetto cronicamente e sia con vari esperimenti su conigli. Il sistema immunitario adopera parte delle sue risorse per mantenere alzato tale schermo intorno a questa fortezza di microorganismi della putrefazione. E nel frattempo stato dimostrato che questi microorganismi pleomorfici (mutati) ovviamente possono rimanere in grotte ossee (cavitazioni) anche per decenni, in attesa di ulteriori possibilit di espansione o di segni di cedimento dello stato di salute dell'osso e del sistema immunitario. I batteri anaerobici che i vari autori hanno trovato nei denti devitalizzati sono i lontani parenti dei batteri progenitori che vivevano di aria, ora il loro metabolismo si basa sul ciclo di vari tioeteri. Il campo disturbo costituito da un dente devitalizzato progressivo: 1. la dentina e la polpa restante nei canalicoli secondari iniziano a marcire un po'; 2. quando si raggiunge un livello soglia di marciume di parti interne, inizia la fase dell'infiammazione ossea; 3. infatti il cadavere colonizza i tessuti circostanti con i prodotti di respirazione dei batteri anaerobici all'interno del dente, 4. i prodotti tossici, colonizzando un tessuto, lo preparano per diventare terreno di coltura dell'agente che li produce: non pi solo il dente, ma ora anche l'osso sottostante diventa terreno di coltura autolimitante per i microrganismi patogeni;

5. la radice e il periodonto infetti gi da tempo hanno iniziato a scaricare tossicit in quella grande piscina indipendente in cui pescano i denti, il sistema venoso craniale; 6. l'osso soffre sempre pi, sia per il tenore di vita di questa persona, sia per le mire espansionistiche dei batteri. il lavoro di Stortebecker: tossicit nel sistema venoso craniale All'esterno del dente devitalizzato si osserva un'infiammazione tutt'intorno che cresce nel tempo verso i tessuti adiacenti. I batteri in prima persona saranno pure immobilizzati e in lungo semi-letargo all'interno di quest'osso cavo morto e relativa capsula di contenimento ma le tossine (tioeteri), che producono mentre a loro modo respirano, fuoriescono e costituiscono uno spessore di infiammazione che a sua volta l'osso cerca di perimetrare. A questo punto alcune aliquote di risorse del sistema immunitario sono occupate: 1. nel mantenere alto lo schermo perimetrale intorno al dente che un po' marcio dentro, 2. nel dover sopportare l'infiammazione cronica dei tessuti adiacenti al dente, 3. nel dover sopportare le minime quantit di tossine prodotte dai batteri che raggiungono il sistema venoso craniale e altri tessuti a distanza dell'organismo, 4. raramente, sfuggono da questa mappazza anche minime quantit dei batteri in persona. Ho la buona fortuna di avere nella mia biblioteca personale degli scritti in inglese del prof. dr. Patrick Stortebecker (da cui la Stortebecker Foundation in Svezia). In estrema sintesi, egli dice che il sistema venoso cranio-vertebrale offre una comunicazione diretta tra denti e alveolo da una parte e cervello e cavit craniale dall'altra parte (principio della distanza minima) e ancora con buona parte del resto dell'organismo. Iniettando una soluzione con mezzo di contrasto nella camera polpare radicolare di un canino 13 (arcata inferiore sinistra) si osservava la sua diffusione nel sistema craniale venoso; iniettando lo stesso mezzo di contrasto radiologico nella mandibola, anche qui si verificava alla radiografia la diffusione nel sistema venoso craniale. La diffusione di tossine batteriche da radici dentali e osso mandibolare ai nervi del trigemino stata particolarmente ben documentata [Furstman 1975, Arvidsson 1975, Gobel 1981]. Questi studi furono ripetuti tra il 1954 e il 1982 da vari ricercatori, tra cui il radiologo e chirurgo maxillo-facciale Sune Ericson, il radiologo John Molin e il chirurgo Birger Nenzen. Telegina dal 1966 al 1971 ha effettuato studi che confermavano ci al Polenov Institute di Neurochirurgia di Leningrado, cos come Batson [1940, 1942 e 1957] e Anderson [1951]. La maggior parte degli studi furono fatti su animali vivi o su cadaveri umani, ma Schobingen [1957] effettu uno studio di diffusione anche su malati oncologici. Perch la Natura ci ha lasciato questo sistema venoso continuo cranio-vertebrale, apparentemente cos insidioso? Lo studioso svedese spiega che colpi alla testa, traumi fisici e anche pianti, rabbia o sforzi fisici intensi inducono tremendi cambiamenti repentini di pressione tali che se non ci fosse stato questo sistema venoso aperto, senza valvole, le nostre vite sarebbero state a rischio in ogni momento. L'esempio che Stortebecker porta quello di un campione della corsa: quando al massimo della velocit l'atleta forza la sua testa in avanti e con violenza irrigidisce la sua muscolatura del collo, comprimendo le vene giugulari, la sola via di uscita per l'enorme quantit di sangue dalla calotta cranica, l'unico sfogo costituito dal sistema venoso cranio-vertebrale. Il risvolto della medaglia che questo sistema venoso cranio-vertebrale presenta percorsi immediatamente accessibili dalle mandibole e dalle radici dentali per un eventuale trasporto di tossine originate da insediamenti infettivi. Tla trattazione di Stortebecker ci conduce alla domanda: ma queste tossine nel sistema craniale che fine faranno?.

instabilit emotiva, fino a disturbi del comportamento Daunderer sottolinea linstabilit emotiva che i foci dentali causano: Le tossine dentali come lamalgama fanno sviluppare dei foci purulenti nella mandibola che irritano i nervi craniali e di conseguenza, portano ad unirritazione organica che alla base di disturbi emotivi. I sintomi psicosomatici si curano solo rimuovendo il pus (somatica) sotto il dente, poi lirritazione del nervo (psico) scomparir. Se le cause organiche di questi disturbi psicologici sono ignorate per un lungo periodo di tempo o se si tenta di intervenire solo con la psicoterapia, si scivola verso un danno organico irreversibile, a volte il cancro. Un giorno lintero edificio che la psichiatria dovr essere costruito di nuovo, si vedr che la storia inizia quando si va dal dentista, tutto quello che va monitorato cosa passa dalle sue mani alla bocca del paziente e in che locazione. Se il dentista metter amalgama nei denti dellarcata superiore, allora appariranno disturbi psicologici; se la metter in quelli inferiori, avremo danni immunologici, artriti reumatoidi, etc. Una citazione da Dental infections and Degenerative Diseases, volume II ci presenta un paziente di nove anni di et, la cui madre riferiva a Price: -Non pu giocare con gli altri bambini senza dare schiaffi in faccia o produrre altri imperdonabili attacchi e senza provocazione. Fa questo anche con me e con il padre. Poich per il momento non lo possiamo riportare a scuola (la maestra ha minacciato di lasciare la scuola se lui torna in quelle condizioni), ho pensato di approfittare per sistemare i suoi denti -. Caso n.458: Il ragazzo aveva tutti i sintomi di iper-attivit muscolare e nervosa, con una esagerazione della fase irritabilit. Allesame risultava aver perso la sua capacit di coordinazione, era impossibile per lui sedere dritto, aveva, di quanto in quanto in continuazione, contrazioni involontarie e movimenti a scatti e, come fanno questi pazienti, faceva tentativi di rendere una contrazione muscolare involontaria in una volontaria. Accadeva cio che nelle ginocchia si originasse un sobbalzo involontario e allora, per evitare limbarazzo, trasformava quello in un calcio. e lo stesso accadeva riguardo al suo uso delle mani e braccia. Se aveva qualcosa nelle sue mani quando il movimento involontario si verificava, egli lasciava loggetto volare in aria in modo che il movimento apparisse come una sua intenzione. Spiegammo alla madre che suo figlio non era affatto un cattivo ragazzo, che aveva uninfezione della corteccia del cervello, che probabilmente derivava in gran parte da denti da latte divenuti pulpitici; e che quando linfezione fosse stata rimossa ci aspettavamo che sarebbe tornato normale. Con grande difficolt, come potete immaginarvi, riuscimmo a rimuovere i denti da latte coinvolti, che risultarono avere molta polpa infetta. Ne facemmo delle colture da inoculare a conigli, e in molti animali fu prodotto un coinvolgimento acuto del sistema nervoso centrale; in particolare quattro conigli di questa serie, erano cos notevolmente disturbati al livello del sistema nervoso centrale, che non appena si agitavano un poco poco in pi del normale cadevano letteralmente da un fianco. La biopsia della corteccia del cervello di uno di questi conigli mostr multiple zone petecchiali di sanguinamento a spilli e zone di emorragie diplococciche, che portavano ad irritabilit e impetuosit, persino violenza, insomma un modello animale di questa sindrome. Le condizioni del ragazzo migliorarono dopo lestrazione di questi denti, ritorn alla normalit molto rapidamente. Due settimane dopo era tornato a scuola e si comportava come un alunno normale e nel periodo di osservazione di cinque anni non ha avuto ricadute. Da notare l'attinenza con una pagina della medicina che ormai passata agli atti: qualche tempo fa iniziarono ad essere effettuate tonsillectomie perch l'infezione della ghiandola stava causando malattia, ma per qualche decennio ancora non ci si rese conto che spesso, quando la chirurgia non era completa, si lasciavano pezzi infetti di tonsille (per cui la situazione non solo non migliorava, ma peggiorava: lo scrigno di infezioni era pi attivo che mai). Quando questi pazienti ritornavano dal medico dicendo che la rimozione delle tonsille non aveva funzionato i medici accantonavano l'argomento tonsille infette e cercavano altre spiegazioni. Molti di questi pazienti, sia in base ai sintomi nervosi sia in base alla molteplicit dei sintomi, furono etichettati come nevrotici e vennero loro dati farmaci per disturbi mentali. Anche Huggins spiega il rapporto dei focus dentali e linstabilit emotiva: Dopo aver raccolto dai pazienti cui si bonificavano le focalit dentali le stesse storie centinaia di volte, non posso non cercare di menzionare un aspetto ricorrente, anche se non so da dove iniziare per descriverlo. Il cambiamento in questione linstabilit emotiva. Un gruppo particolarmente numeroso di quelli che mi dicono che prima avevano flashback ricorrenti, di spaventose esperienze risalenti a quando erano bambini piccoli. Altri pazienti ancora ottengono

con la rimozione dei denti focali una drammatica riduzione dellansia, depressione o irritabilit, nellarco di 24 -48 ore. Il libero flusso di tossine entro questo sistema venoso cranio-vertebrale ha implicazioni notevoli per l'eziologia di diverse patologie del sistema nervoso, dice Stortebecker, fino alla schizofrenia. mal di testa mal di testa di vario tipo possono secondo Stortebecker essere il risultato della diffusione di ogni tipo di composto tossico che si insedia in un dente, amalgama inclusa, ma soprattutto infezioni dentali e osteiti (vedi la testimonianza di Ray a pag.7). tiroide analogamente, una diffusione di tossine batteriche da focolai infettivi nella mandibola e radici dentali deve essere presa in considerazione in casi di tiroidite e cancro alla tiroide, come evidenziato dalla diffusione verso la parte anteriore del collo e nella regione della tiroide e da studi clinici dello stesso Stortebecker. sclerosi multipla una delle prime e pi importanti domande sulla sclerosi multipla per chi indaga sulla sua eziologia dovrebbe essere: Come mai queste placche disseminate dal cervello fino al midollo spinale hanno tutte la caratteristica di essere localizzate intorno ad una vena?. Non possibile che la noxa patogena provenga da qualche sito che si affaccia su questo enorme bacino, per es. le radici dentali, i denti infetti e le osteiti peri-apicali e ossee? E cos via prosegue per pagine la dissertazione di Stortebecker soffermandosi su questa o quella malattia in siti che attingono allo stesso circuito di rifornimento sanguigno del sistema venoso cranio-vertebrale. Il famoso principio della distanza minima enunciato da Stortebecker, confermato da migliaia e migliaia di casi di nevralgia del trigemino in cui la correlazione causale con denti infetti e cavitazioni stata dimostrata da referti clinici e dalla guarigione post-bonifica. Uno di questi casi riportato da Perna e Liguori (Journal of Neurosurgery, 1981, vol.54, p.553-555): 25enne che soffriva da due anni di nevralgia del trigemino, dolori episodici dal lato destro del viso, dove inizi a svilupparsi anche analgesia. L'esame angiografico una pneumoencefalografia evidenziarono un allargamento del forame ovale destro con distruzione ossea della base del cranio a partire da una massa non-vascolarizzata. Del diametro di 2-3 centimetri questa massa fu trovata nell'intervento neurochirurgico e aveva invaso il ganglio trigeminale. L'esame istologico rilev un intenso processo infiammatorio oltre che una contaminazione fungina da Actinomiceti (marciume). Il sito primario di questa infezione da Actinomiceti fu trovato essere un'osteite periapicale del molare ipsolaterale, con granuloma che anch'esso era sfuggito all'esame radiologico. Il dente estratto messo a coltura produsse appunto questo ceppo di Actinomiceti. Bouquot documenta alcune migliaia di casi in cui le nevralgie possono essere messe in relazione causale con i denti devitalizzati, estraendo i quali i pazienti guariscono da queste condizioni croniche molto gravi. Scrive Bouquot: La nevralgia del trigemino e molte altre patologie nevralgiche della testa hanno avuto essenzialmente cause ignote fino a poco tempo fa. La scoperta recente che un elevata percentuale di queste condizioni sembra che siano causate dalle infezioni dell'osso (osteiti e cavitazioni). La percentuale di guarigioni che si ottengono con la loro bonifica imponente. Ratner [1976, 1979 e 1986] descrive vari tipi di mal di testa e di dolori nevralgici che si irradiano a seconda di quale sito dentale devitalizzato sia affetto da osteite. il lavoro di Price

Le radiografie dei denti e le foto relative alle patologie vengono mostrate per alcuni pazienti di Price nel libro di Meinig Root Canal Cover-Up: p.97, Un paziente soffriva di problemi agli occhi e non poteva leggere se non intervallando periodi di riposo a letture molto brevi. Questo problema ormai persisteva da molti anni e le varie nuove prescrizioni dell'oculista non miglioravano la situazione. Dopo la rimozione delle infezioni dentali il paziente non ebbe pi bisogno degli occhiali che aveva portato per 15 anni e letture anche molto lunghe non gli davano pi alcun problema. Molti pazienti del dottor Price che portavano occhiali ebbero miglioramenti tali dei loro occhi dopo lestrazione di denti devitalizzati coinvolti che le prescrizioni per gli occhiali dovettero essere ridotte, o anche si poteva fare completamente a meno degli occhiali. p.52, La coltura batterica derivante da un dente devitalizzato di un paziente con artrite, fu usata per esporre quattro conigli; in tutti e quattro i casi i conigli svilupparono reumatismo acuto, e in pi due di essi ebbero problemi al fegato, uno lesioni alla cistifellea, uno difficolt intestinali e due svilupparono lesioni cerebrali. p.52, Consideriamo ora un paziente con miosite (disturbo dei muscoli), nevrite e lombalgia: i tre conigli inoculati con la coltura batterica originata dal primo dente devitalizzato estratto svilupparono tutti e tre reumatismo, in pi due svilupparono lesioni cardiache, uno malattia polmonare, tutti e tre malattia epatica, uno coinvolgimento della cistifellea, due coinvolgimento intestinale e due coinvolgimento renale. Il paziente intanto era guarito con la rimozione del primo dente devitalizzato, ma ebbe un secondo dente devitalizzato estratto. Anche questo fu messo in coltura e inoculato in nuovi conigli. Questa volta nessuno degli animali svilupp reumatismi, ma tre svilupparono una condizione acuta a carico del fegato e uno lesioni al cuore. p.52, La coltura di un dente devitalizzato di un altro paziente con reumatismo acuto provoc nei 10 conigli inoculati i seguenti disturbi: problemi al cuore (in tre casi), problemi ai polmoni (in tre casi), problemi al fegato (in tre casi), problemi allo stomaco (in due casi), problemi ai reni (in quattro casi), reumatismo (in cinque casi), miosite (in uno). Evidentemente i conigli potevano sviluppare ognuno pi di un problema. p.53, Linoculazione di materiale batterico estratto da denti devitalizzati di pazienti con problemi agli occhi causava unelevata percentuale di problemi agli occhi (ma non solo). Un paziente aveva esoftalmo (occhi protundenti) e accusava grave dolore per la rottura di vasi sanguigni. Dei 13 conigli inoculati con i batteri in coltura dal dente a lui estratto il 62% svilupp coinvolgimento oculare, il 69% coinvolgimento intestinale e lesioni al tratto digerente, e numerose altre condizioni apparvero in modo sparso con lesioni a carico di altri tessuti. p.53, Consideriamo un paziente che soffriva di grave diarrea e doveva andare al bagno ogni 15 minuti: tutti i quattro conigli svilupparono diarrea. In un altro caso di condizioni digestive acute, tre dei conigli inoculati del materiale batterico ricavato dal dente ebbero essenzialmente coinvolgimento dello stomaco e intestino, uno della cistifellea e fegato. Dopo di ci fu effettuato un altro step e cio il materiale prodotto dalla coltura batterica fu passato attraverso un microfiltro Berkefeld che rimuoveva i batteri ma non le tossine dei batteri. I conigli esposti solo alle tossine dei batteri soffrivano praticamente ugualmente: dei nove conigli trattati, il 44% svilupparono problemi intestinali, il 67% problemi al fegato, il 33% problemi al cuore. p.77, Numerosi pazienti con angina pectoris nel momento in cui veniva affrontato il problema dei denti infetti avevano una rapida guarigione dai loro dolori cardiaci e ritornavano ad avere una vita vigorosa di nuovo, attiva e in piena salute. Un tipico caso clinico il seguente: una 23enne soffriva di grave coinvolgimento cardiaco acuto e reumatismo; i suoi genitori erano morti di malattie cardiache a 55 e 60 anni. Il problema cardiaco della giovane era cos intenso che poteva a malapena camminare da una parte allaltra della stanza. Dopo lestrazione dei denti devitalizzati infetti, guadagn 7 chili e una salute perfetta che mantenne nel periodo di controllo di cinque anni durante il quale pot riprendere normalmente i suoi studi. La miocardite uninfiammazione delle pareti muscolari del cuore. I casi acuti sono idiopatici, non si sa a cosa attribuirli. Ebbene il dottor Price ottenne dei risultati cos netti e costanti con lestrazione dei denti devitalizzati da dire che nella maggior parte dei casi la causa era quella. p.79, Passiamo ad un caso di flebite con disturbi del tratto gastrointestinale, del fegato e della cistifellea: il coniglio esposto alla coltura prese dal dente devitalizzato estratto a questa donna soffr di un disturbo acuto della cistifellea accompagnato da ulcere multiple e infezioni localizzate nelle pareti dei vasi sanguigni del coniglio. Il materiale batterico iniettato nelorecchio di un altro coniglio caus il

rigonfiamento dellorecchio, che divent fino a 20 volte piu grosso dellaltro orecchio. La flebite dellorecchio del coniglio era molto dolorosa. p.122, La maggior parte delle condizioni ai reni si sviluppano silenti e senza che per lungo tempo vengano diagnosticate come dimostra il caso di una donna 41enne con reumatismo e condizione cardiaca per la quale una valutazione di routine delle urine mostr coinvolgimento renale. Il dente devitalizzato che le fu tolto fu coltivato in coltura per 24 ore e un centrimetro cubo della soluzione fu iniettata in vena ad un coniglio. Dopo 49 giorni il coniglio mor. Lautopsia mostr lingrossamento dei reni e, al microscopio, necrosi dei tessuti e dilatazione dei tubuli glomerulari che produceva macroscopicamente delle cisti. La spossatezza, il reumatismo e la nefrite della donna erano scomparsi subito dopo la rimozione dei suoi due denti devitalizzati infetti, nel periodo di follow-up di tre anni la paziente fu in grado di fare lavori pesanti continuamente e non ebbe ricadute di sorta. p.125, Il dottor Price ha osservato la relazione in un gran numero di donne tra problemi a utero o ghiandola ovarica e denti devitalizzati infetti. p.126, Vari mesi prima dellestrazione di tre denti devitalizzati un paziente aveva accusato un doloroso rigonfiamento dei testicoli, che si pens essere correlati con un coinvolgimento reumatico. Sia il reumatismo che il dolore testicolare furono di molto alleviati dallestrazione dei denti infetti. In test su 100 conigli inoculati con la coltura batterica di questi denti devitalizzati solo pochi di essi svilupparono un coinvolgimento testicolare, pi comunemente altre ghiandole o tessuti diventavano coinvolti. p.127, Le irritazioni della vescica furono da Price trovate essere frequentemente causate dalle infezioni dentali. In uno di questi casi un 65enne era cos piagato da una cistite che per cinque anni non aveva potuto uscire di casa perch doveva urinare ogni 30 o 60 minuti e lo stress per questo era insopportabile. Linfezione stafilococcica di questuomo miglior entro 24 dallestrazione di due denti infetti (molari inferiori). Dopo due settimane doveva urinare solo ogni cinque ore. Ai tempi di Price fu Percy Howe il paladino di turno dell'ortodossia a sobbarcarsi il carico di dover dimostrare che le infezioni focali di cui parlava Price costituivano un'idea sbagliata e da scartare. E come ci riusc? Con un singolo esperimento pubblicato nel 1930 in cui Howe usava streptococci presi dal cavo orale (di persone sane) che iniettati nei conigli non li facevano ammalare per niente. Ok, ok... ci arrendiamo, lo studio di Howe dimostra l'innocuit dei normali batteri presenti nel cavo orale. Ma sono gli streptococci che nel dente devitalizzato diventano sempre pi piccoli, anaerobici e aggressivi (perch completamente al sicuro dal controllo ambientale), sono quelli che preoccupavano Price. Lo studio di Howe, piuttosto che smentire il lavoro di Price, sottolinea un lato del discorso, elaborato anche da un ricercatore dell'Univ di Oslo, Sunde il quale dimostrer nel 2000 che gli streptococci presenti nell'osso cavo morto sono ormai i lontani parenti degli streptococci tranquilli coltivati nel cavo orale dove il sistema immunitario, la saliva e l'ossigeno impediscono loro di degenerare in forme aggressive. Proprio per questo i denti devitalizzati sono bombe ad orologeria! Ancora oggi i dentisti che hanno sentito nominare Price sanno per certo che i suoi studi per qualche motivo non andavano bene. Price ha prodotto una casistica di successi clinici notevole, questa per stata subito messa nel dimenticatoio come se la clinica oggi non fosse importante o scientifica. Price, Daunderer, Meinig, Huf, Herms, Huggins, Rosenau, cos come tanti altri (Grossman, Kreger, Ratner, Hussar, Stockton, Stortebecker, etc.), sono arrivati a queste valutazioni grazie ad una grande determinazione e labitudine allosservazione clinica, per cui si spiega anche perch gli altri non ci siano arrivati. Affianco alle centinaia di remissioni cliniche ottenute, Price cerc di documentare con il miglior sforzo possibile della sua intelligenza e della scienza sperimentale il fenomeno che era coinvolto. Dimenticati i successi clinici, l'argomentazione per cui i suoi studi sperimentali furono spostati nel cassonetto ai suoi tempi che quella teoria degli effetti a distanza (teoria delle infezioni focali) la scienza in quel momento non la accoglieva (Howe prese dei batteri e tent di disprovarla!). Oggi gli effetti a distanza di siti infetti sono un mattone della medicina (tutti noi sappiamo degli effetti a distanza di tonsille infette o anche di resti di tonsille che devono essere rioperati perch le colonie batteriche ivi residenti producono effetti a distanza), per cui se ci sono fenomeni di evoluzione batterica nel dente devitalizzato ci non pu pi non essere preso sul serio. Solo che mentre nel disegno sperimentale pi comunemente usato da Price si stava dimostrando la focalit acuta (perch dimostrare la focalit cronica in quel momento non era la priorit), i pazienti stavano subendo ovviamente una focalit cronica a basse dosi. Grazie alla capsula fibrosa che si sviluppa intorno al dente devitalizzato e il suo contenuto biotossico, ci allontaniamo dalle situazioni di infezioni focali acute e ci avviamo verso l'infezione cronica a basse dosi di materiale batterico + focalit cronica del sito infiammato dalla presenza della capsula fibrosa.

stato detto del lavoro sperimentale di Price sui denti devitalizzati che non mai stato replicato, informazione questa che sbagliata. I dottori H.D. Bumpus e J.G. Meisser [1939] pubblicarono sul Journal of Internal Medicine uno studio in cui essi recuperarono streptococci da infezioni dentali in pazienti con lesioni ai reni e quando esponevano conigli ai ceppi batterici isolati ottenevano patologie a multipli organi, la pi comune delle quali era ai reni. Il dottor R.L. Hayden [1956] riprodusse anch'egli questi esperimenti ed ottenne lesioni ai reni nel 40% di 416 animali esposti a infezioni di denti devitalizzati da sei pazienti con lesioni ai reni. Il dottor H. Lodenkamper [1971] ha mostrato che dall'interno della dentina di denti devitalizzati estratti escono batteri patogeni, anche quando il dente venga messo in una soluzione sterile. Il dottor H.A. Huggins [2001] ha replicato parte del lavoro sperimentale di Price, ma su maialini di guinea invece che su conigli, e ha ottenuto gli stessi risultati. M.J. Rosenau, a distanza di qualche decennio da Price, ripercorrer passo passo i suoi esperimenti che dimostrano sia gli effetti acuti di queste tossine e batteri (che egli trovava nei denti devitalizzati clinicamente coinvolti, era una questione allora di dimostrare "la teoria focale dei virus"), e sia la preoccupazione successiva, cio di creare un modello sperimentale di disturbi cronici a basse dosi di tossicit prodotta dall'infezione incapsulata. Nel suo primo articolo, pubblicato sul Journal of American Medical Association, Rosenau riportava di aver isolato batteri streptococci in unulcera intestinale di un paziente che soffriva di colite. La coltura batterica di questi streptococci serv per iniezioni in numerosi animali e nella maggior parte di essi una simile colite poteva essere riprodotta. Dopo molte indagini per identificare il focolaio di quella infezione nel paziente venne scoperto un largo assorbimento periapicale in un molare devitalizzato. Colture prodotte a partire da questo dente estratto furono somministrate in vena a dei conigli. In 72 ore gli animali sviluppavano sanguinamenti, coliti necrotizzanti che contenevano lo stesso ceppo di batteri del dente del paziente. E ora lo step sperimentale successivo. Il dente di un cane veniva infettato con il ceppo originario del dente devitalizzato. La valutazione ai raggi X mostrava che in corrispondenza di questi denti si sviluppavano granulomi periapicali dello stesso tipo trovato originariamente nel paziente. Dopo 16 mesi il cane svilupp colite ulcerosa. Le patologie sviluppate erano le stesse, solo i tempi si allungavano (non pi 72 ore). Di altri ceppi di streptococci derivanti dai denti devitalizzati di pazienti con altre malattie furono testati gli effetti quando inseriti in denti di altri cani. 52 cani su cui furono prodotti denti infetti furono studiati e 1014 cani senza esposizione ai batteri dei denti devitalizzati furono usati come controllo. Tra il 47% e il 75% dei cani svilupparono le stesse malattie che avevano gli individui portatori dei denti da cui si ottenevano le colture batteriche. Le condizioni in questione ereno cistiti, ulcere allo stomaco, artriti, nefriti (malattie ai reni con formazione di calcoli), e varie malattie del sistema nervoso centrale e periferico. A queste osservazioni sperimentali hanno fatto eco riscontri sull'uomo (una serie senza fine) da parte di clinici e tossicologi. Nel libro (solo in inglese) Death and Dentistry, di Martin H. Fischer, il medico spiega con casi clinici come l'effetto a distanza di tonsille infette ma soprattutto di scrigni di infezioni in denti devitalizzati e osteiti sottostanti: Una tendenza a coagulazione eccessiva molto comune (80%) in pazienti con osteiti croniche di origine dentale: (p.8-9) quando l'embolia infettiva colpisce il pericardio abbiamo pericardite, se colpisce le valvole cardiache abbiamo endocardite, il muscolo cardiaco, miocardite, se colpisce i muscoli scheletrali abbiamo miosite, i legamenti tendinei, abbiamo fibrosite, le bursae sinoviali, abbiamo borsite o tenosinovite, se colpisce i legamenti abbiamo artrite, i bervi e i glagnli nervosi, abbiamo nevrite, il cervello, abbiamo cerebrite, la copertura del cervello, abbiamo meningite. Fischer continua spiegando gli effetti a distanza delle infezioni e osteiti dentali sulle ulcere gastriche e duodenali, colecistiti, cisti, polmoniti, bronchiti, reumatismi, asma, pleuriti, nefriti, iper- e ipo- tiroiditi, herpes, iriti, poliomieliti, sclerosi multipla, alcune patologie della pelle, diabete, emicranie, ipertensione ed altro. Egli riporta casi clinici e prove di laboratorio, esami, incluse fotografie dei denti devitalizzati coinvolti sezionati. la stanchezza cronica Una testimonianza di Jean Starr (in "Defense against Mystery Syndromes, Revealing the mystery of silver fillings", Chek Printing Co., 1994) sugli effetti spettacolari di guarigione da immunosoppressione e stanchezza cronica: L'estrazione di denti non esattamente la procedura standard per liberarsi dell'amalgama, e neanche la raccomando in generale, ma credo che le scelte operate dal Dr Huggins nel mio particolare caso hanno salvato la mia vita. Tutto era cominciato linverno di 7 anni prima, quando nella mia bocca ci fu un rinnovo totale di impianti odontoiatrici, secondo quanto programmato con la mia copertura assicurativa dentale. Tutte le

otturazioni in amalgama mi furono rimosse e sostituite con nuove sempre in amalgama, inoltre furono inserite corone di nichel e di oro. Fu in quel periodo che cominci tutto: sensazioni di formicolii agli arti, fobie, fastidi al collo, difficolt nel suonare il piano, problemi digestivi, battito cardiaco irregolare, problemi agli occhi, alterazioni ormonali, anemia cronica, rash cutanei, ghiandole frequentemente gonfie, insonnia, dislessia. I sintomi progredirono negli anni seguenti. I dolori al collo e alle spalle divennero intensi, penetranti, del tipo che pizzica e che d bruciori, e si irradiarono fino a raggiungere le braccia e la parte superiore del torace. I dolori al petto e i problemi respiratori divennero sempre pi gravi. I miei muscoli si indebolirono sempre pi. Mi cadevano oggetti di mano e le mie gambe e braccia sembravano arrendersi. Il mio stato di affaticamento cronico era arrivato al punto che potevo passare l'aspiratore solo in mezza stanza alla volta prima che fossi costretta a riposarmi per alcune ore. 12 luglio 1985, un giorno che non dimenticher: fu come accedere ad un nuovo contratto di affitto del mio corpo e della mia vita, con una nuova qualit e una nuova salute rispetto al precedente. Nell'istante in cui il mio dente 4 fu estratto mi sentii rivivere per la prima volta in tanti anni. I dolori al petto e la sensazione di bruciore erano scomparsi, i miei occhi e il mio cervello cooperavano di nuovo. Potevo pensare con chiarezza. I livelli dei linfociti T furono osservato prima dell'intervento e 5 giorni dopo (per i medici specializzati nel sistema immunitario questi dati sono definibili come spettacolari): 11 luglio 1985 17 luglio 1985 T-4 15% 78% T-8 13% 26% T-11 40% 78% B-1 9% 18% Prima di ci ero arrivata al punto da essere diventata tesa come una corda emotivamente, di pi mi sembrava di star impazzendo. Il minimo rumore, un cane che abbaiava, lo squillo del telefono, facevano scattare una reazione emotiva: c'era proprio uno sbalzo interno, poi mi venivano le lacrime e nausea, e tutto sempre in questo ordine. E ci poteva essere provocato da allergie chimiche, dall'odore di colonia o di profumi, dei prodotti d'igiene della casa. Avevo costanti episodi di perdita di memoria a breve termine e cattiva concentrazione. E se volevo raccogliere le energie necessarie all'operazione di vestirmi per uscire fuori di casa mi dovevo tenere una buona settimana a riposo. Un esempio simile quello di Maria Teresa, stessa stanchezza, stessa immunosoppressione. Le infezioni croniche di origine dentale fanno ricomparire gli stessi titoli virali sballati apparsi a seguito di danni da vaccinazioni infantili (che le erano stati riconosciuti dal Ministero con indennizzo). I titoli virali erano rientrati da anni nella normalit grazie ad una serie di terapie omotossicologiche e naturali, ma precipitano di nuovo con gli eventi che seguono: Maria Teresa passa anni di sofferenza tra due dentisti, il primo che le devitalizza 17 denti sani e glieli riempie di perni, laltro che le toglie i perni del primo dentista e alcuni denti li tratta con riduzione a moncone, in altri rif le devitalizzazioni, in altri sostituisce i perni. Dopo un po' di tempo decide alla fine di estrarre qualche dente, ma non raschiando causa formazione di tasche ossee. In tutto questo periodo la paziente gli chiede di valutare le infezioni sub-dentali e lui sempre nega tutto arrabbiato per l'insinuazione che ci siano. Ma ormai la paziente si dirige verso l'ipotesi delle infezioni e queste vengono confermate al Vega test (pulpite gangrenos., osteitis), persino le cavitazioni sono cos gigantesche che si intravvedono alla Tac. Alla fine Maria Teresa deve arrendersi al fatto che per qualche motivo questo dentista non le vuole fare e non le far la bonifica chirurgica delle grotte ossee. Se vedo questo dentista con la diagnosi di tasche ossee e la sua ritrosia ad intervenire nella loro bonifica mi rendo conto dell'imbarazzo che nasce dalla non abitudine. cisti, tumori, fibromi

Si solleva una protesi, si constata che il dente d un terribile odore di marcio, e il dentista senza esitazione si lancia nel rifacimento della cura canalare: due esempi con conseguenze terribili provengono da queste due persone che si sono rivolte alla nostra associazione A.D.O.M.: 34enne, ha fatto la rimozione dell'amalgama ed ha ottenuto una remissione da grave malattia cronica infiammatoria intestinale. Quando mi rifaccio vivo con lei per chiederle se ha denti devitalizzati. Apprendo che quando il dentista olistico le tolse un ponte palladiato (per sostituirlo con materiali biocompatibili), uno dei due denti devitalizzati su cui reggeva il ponte dava un odore di marciume enorme. Il dentista RIFA' le cure canalari di quel dente e chiude la questione con un provvisorio. Improvvisamente una ciste al seno diventa un tumore maligno enorme e viene operata chirurgicamente. Proprio pochi mesi dopo arriva la mia telefonata, le spiego che quel dente morto ancora marcio e le invio questo documento. 37enne, ben informatasi sul protocollo di rimozione protetta, va da un dentista che in effetti le d il massimo di garanzie sul suo impegno: disincastonatura, maschera, clean-up, etc. Durante la bonifica il dentista per non prende in considerazione l'estrazione di nessuno dei vari denti devitalizzati: rif varie cure canalari e cerca di recuperare un dente devitalizzato particolarmente mal messo. Quest'ultimo nel giro di un anno fa un ascesso e alla fine deve essere tolto. Quando sento questa storia perch la donna ha avuto un tumore maligno al seno. Scrive Miclavez: La mammella contrae relazioni col 4 e 5 inferiori e col 6 e 7 superiori. Questa correlazione si spiega per mezzo del decorso del meridiano dello stomaco. Questo, infatti, attraversa ed alimenta energeticamente la mammella. Un focus odontogeno pu indurre, omolateralmente, l'insorgenza di noduli mammari. Per i noduli di vecchia data necessario il trattamento odontogeno per evitare la degenerazione maligna, quando si aggiungano altri stimoli patogeni. La paziente allinizio era particolarmente intossicata da amalgama e nonostante una dieta ferrea aveva faticato per tutto il periodo di bonifica dellamalgama. Se avesse avuto allora le informazioni sui focus dentali avrebbe subito sospettato il coinvolgimento dei vari denti devitalizzati e avrebbe adottato una bonifica migliore e radicale. Una ricerca approfondita sull'argomento correlazione tra focus dentali e tumori al seno, iniziata subito dopo aver appreso queste due vicende, mi ha portato a raccogliere dei dati da brividi. Tom Warren: "A una donna che aveva tumore al seno fu chiesto di far estrarre prima dell'intervento chirurgico al seno un dente che faceva ascesso (agli oncologi non va di operare se ci sono segni di altre infezioni). Appena dopo l'estrazione del dente, mentre la lidocaina (neuralterapia) era presente nel suo sistema, una scansione digitale (raggi X) con apparecchio termografico rivel una linea bianca spessa che partiva dal sito dentale, procedeva gi al collo, fino al tumore al seno e poi gi allo stomaco. Alla luce di questa scoperta il dentista, la donna e il medico concordarono di aspettare ad operare. Quattro mesi dopo la rimozione del dente infetto il tumore era scomparso. Il dottor Swilling, della Genesis Clinic in Tijuana (Messico) segue la stessa pista: "Nella nostra ricerca dell'origine della patologia cancerosa, i casi clinici da noi seguiti hanno evidenziato che le tossine di certi molari devitalizzati trovano la strada fino alla ghiandola mammaria. Dall'infezione locata nel dente devitalizzato si origina un percorso infiammatorio che nutrir lo sviluppo di tumori al seno. Quando i denti devitalizzati coinvolti vengono rimossi, ci ripristina le condizioni di salute del meridiano di agopuntura associato ad essi, e il tumore inizia a dissolversi o diventa benigno. Il dottor John Diamond (del Triad Medical Center, che collabora con il dentista Christopher Hussar, entrambi a Reno Nevada): Se monitoraste le pazienti con tumore al seno che vi arrivano potreste scoprire anche voi come capitato a noi che tutte hanno il coinvolgimento di devitalizzazioni in denti legati secondo la mappa dei meridiani all'area del seno coinvolta. Huggins [1999] anch'egli descrive questa correlazione: Una donna un paio di anni prima aveva avuto un tumore al seno trattato con chirurgia e radiazioni. Era stata un'esperienza particolarmente sgradevole per cui quando inizi un dolore all'altro seno non molto

tempo dopo, non lo disse al suo medico per non essere mandata all'ospedale, ma si rivolse ad Huggins per la bonifica dei campi di disturbo della bocca.. Un dente fu estratto e si scopr alla radice una grossa sacca di infezione che era risultata assolutamente invisibile ai raggi X. Non c'era stato nemmeno fastidio o dolore al dente. Due minuti dall'estrazione del dente il dolore al seno era scomparso! Nei due anni di follow-up ancora non c'erano state ricadute di dolore al seno. Huggins, in un seminario alla Cancer Control Society [1993], riferisce di una correlazione dei denti devitalizzati anche con i tumori al cervello: Una 26enne era gi alla terza ricaduta con metastasi al cervello. Aveva tre siti della testa coinvolti e tre denti devitalizzati. La prognosi che le restavano da tre a sei mesi da vivere. Questo era sei anni fa, quando le abbiamo tolto i denti devitalizzati. Oggi in vita, la risonanza magnetica dimostra che i tumori sono scomparsi e lei ha recuperato uno stato di buona salute e senza ricadute (Tape 93F014. Cancer Control Society, 2043 N. Berendo St, LA, CA 90027. Ph: 213 663 7801). Stortebecker riporta casi di tumori alla tiroide e gliomi e mostra come siano correlati alle tossine batteriche che si nascondono nei denti: Stortebecker P., Microorganisms and chronic infections as a cause of cancer, Stockholm: Natur och Kultur 1978, pp264, ISBN 91-27-00904-1; Stortebecker P., Chonic dental infections in etiology of glioblastomas, abstr 8th Int. Congr. Neuropathology, Washington DC, sett. 1978, Journal Neuropath. Exp. Neurol. 1978, 37(5): 695 Stortebecker P., Metastatic tumors of the brain from a neurosurgical point of view. A follow-up study of 158 cases, J. Neurosurg 1954, 11: 84-111 Ecco alcuni esempi riportati dalla d.ssa Hulda Clark nel libro "La Cura di tutti i Cancri Avanzati", Macro Edizioni, p.72), ben corredati di ortopanoramica: il quinto dente dellarcata superiore sinistra presenta verso lalto unaddensamento bianco (L) che emerge dalla punta della radice, come se ci fosse uno sciame di moscerini: si tratta di uninfezione, i batteri si stanno dirigendo verso il cervello; cos che in questo organo insorgono i tumori. Cercare di salvare un dente del genere sarebbe un grave errore, anche se ha un bellaspetto e non dava problemi. questa seconda panoramica, sebbene di qualit scadente, mostra unampia cavitazione in alto a destra. Uno o due denti, estratti in quel punto molto tempo addietro, hanno lasciato un addensamento bianco (cio con infezione), lungo i bordi. Una pulizia profonda permetter al materiale osseo di riempire nuovamente la cavit e metter fine ai disturbi cronici di cui soffre questo paziente. i test effettuati con il sincrometro su quest'altra paziente hanno rilevato che i batteri presenti nel dente solitario dell'arcata superiore sinistra, stafilococco e clostridia, stavano entrambi spostandosi in direzione del petto. Lo stafilococco stava producendo i fattori di crescita e il clostridio era impegnato a trasformare lRNA in DNA, per stimolare la formazione del tumore in quel punto. Due casi di tumore vengono presentati da Miclavez [Odontoiatria Naturale, 1998]: Giovanna D., carcinoma non Hodgkin, risentimento linfonodale al collo sinistro. Le furono dati 3 mesi di vita. Estratti il 26 ed il 36 gi alla prima seduta, vista la gravit e urgenza. Con un collega venne seguita la parte medica con supporto disintossicante e nutrizionale. Dopo 6 mesi la paziente ritornata ingrassata e vispa. Migliorati i sintomi, biopsia negativa, ma linfonodi ancora gonfi. Rimanevano tre denti sospetti: il 24, il 27 e il 37. Alla domanda: "Che articolazione fa male?", Giovanna fece vedere il ginocchio sinistro, menisco interno, che da 10 anni le impediva di salire bene le scale. Test dell'anestesia neurale con procaina: zona apicale 27, nessun risultato; zona apicale 37, nessun risultato; zona apicale 24, Giovanna saliva le scale ridendo, senza dolore. Tolto il 24, che pur era parzialmente vitale, il ginocchio non le fece mai pi male. Giuseppe I.: un simpatico signore di 86 anni, pap di un mio amico, che da una settimana non evacuava pi le feci. Portato d'urgenza in ospedale, fu diagnosticato un tumore ostruente del retto, terminale. Venne prenotato per l'intervento chirurgico urgente. Il figlio disperato mi chiese di fare qualcosa. Alla visita intraorale, le gengive erano rigonfie ed infiammate. Alla lastra panoramica, grossi granulomi in zona molare, quindi intestino, stavano bloccando il riflusso linfatico intestinale. Tolti con grande fatica subito i denti, fra le lamentele del povero signor Giuseppe, che non capiva perch lo stavamo torturando. Iniziato il semidigiuno ed una serie di clisteri con olio e con tubicino sottilissimo, il signor Giuseppe al terzo giorno finalmente and in bagno. Dopo 2 mesi dovette tornare in ospedale (lo portarono in un altro per evitare di trovare i chirurghi che lo volevano operare), per una ritenzione di urina, in quanto aveva la prostata ingrossata. L gli fecero anche un clisma, che risult negativo; dunque del tumore niente pi traccia: si era riassorbito. Un pensiero anche a pazienti con cisti e fibromi uterini: bonificate la bocca dai cadaveri.Weiger [1995] mostra che i batteri sviluppatesi nei denti devitalizzati erano stati in grado di produrre cisti a distanza.

Ci sono dei casi in cui pi olistico smettere di voler salvare a tutti i costi una radice mal messa e dubbia: questa paziente guarir solo nel momento in cui verr bonificato anche il secondo dente devitalizzato. Per non perdere la salute di questi pazienti bisogna aprire un nuovo capitolo dell'odontoiatria biologica e cio quello in cui sia il paziente che il dentista avviino una valutazione che consiste nel capire se la presenza del cadavere dentale nell'organismo ancora accettabile oppure non lo pi. Chi ben informato pu permettersi di valutare la clinica, la radiografia digitale o la Tac, etc., e decidere quando estrarre e bonificare l'osteite sottostante o quando attingere a un compromesso rispetto all'estrazione. Miclavez: Nei casi meno gravi star al dentista ed al medico curante, di comune accordo, decidere se prediligere la salute del paziente o scendere ad un compromesso per evitare la protesi totale. In un paziente con un tumore, ovviamente toglieremo tutti i denti morti, se la patologia meno grave cercheremo un compromesso. Il dottor Josef Issels, che nel corso di 40 anni ha trattato 16.000 malati terminali di cancro in Germania con la terapia Gerson, rifiutava di accettare il paziente se questi non andava prima dal dentista di riferimento ad estrarre secondo protocollo tutti i denti devitalizzati, in quanto riteneva che senza togliere i denti devitalizzati egli era impossibilitato ad ottenere buoni risultati su questi pazienti. Un appello simile a pazienti con tumori lo fa la d.ssa Hulda Clark: Dopo aver esaminato la vostra radiografia [la Clark, d indicazioni nel suo libro], decidete da soli non chiedete al dentista di farlo al posto vostro e segnate i denti da estrarre. Il dentista potrebbe non essere daccordo con voi, dato che il suo lavoro consiste nel salvare i denti. Il vostro compito, invece quello disalvare la vostra vita. Non potete aspettarvi che il dentista sappia che la vostra sopravvivenza dipende da questo. Unalternativa potrebbe essere quella di recarsi in un altro paese per cercare un dentista ben disposto (vedi fonti). bibliografia I seguenti libri possono essere ordinati dalla Stortebecker Foundation for Research,
Akerbyvagen 282 S 18335 Taby/ Stockholm SWEDEN Stortebecker P., Toll versus prevention of unnecessary diseases, Stockholm: Stortebecker Foundation for Research, 1980, pp.99, ISBN: 91-86034-00-6 Stortebecker P., How to prevent cancer of stomach and colon. Small microbes are big producers of carcinogens, Stockholm: Stortebecker Foundation for Research, 1981, pp.72, ISBN: 91-86034-01-4 Stortebecker P., Dental infections as a cause of Nervous disorders. Epilpsy Schizophrenia Multiple Sclerosis Brain Cancer. Additional notes on Myasthenia gravis High blood pressure, Stockholm: Stortebecker Foundation for Research, 1982; pp235, ISBN 91-86034-03-0) Stortebecker P., Mercury poisoning from dental amalgam. A hazard to human brain, Stochkolm: Stortebecker Foundation for Research, 1986; pp235, ISBN 0-941011-01-1 Stortebecker anche autore dei seguenti articoli: Stortebecker P., Dental infectious foci and disease of nervous system. Spread of microrganisms and their products from dental infectious foci along direct cranial venous pathways eliciting a toxic-infectious encephalopathy, Acta Psych Neurol. Scand, 1961; 36: suppl 157, pp.62 Stortebecker P., The cranial venous system filled from the pulp of a tooth, Proceed 3rd Int. Congr. Neurological Surgery, Copenaghen, Aug 1965, p.635-636 Stortebecker P., Dental significance of pathways for dissemination from infectious foci, J. Canad Dent. Assoc. 1967, 33: 301-311 Stortebecker P., Motor Neuron Disorder. Deficiency of arterial blood supply to spinal cord and brain stem, Stockholm: Stortebecker Foundation for Research, 1983, pp.166 Per chi legge l'inglese consiglio caldamente l'acquisto, presso la Pottenger Foundation ( www. price-pottenger. org ), dei seguenti libri di Weston Price, Dental Infections and Degenerative Diseases, Vol. 1 & 2, 1174 pagine, in inglese; di Weston Price, Dental Infections Oral and Systemic, 703 pagine, in inglese; di George Meinig: Root Canal Cover-Up, 225 pagine, in inglese Altre opere sull'argomento denti devitalizzati: di Richard Hansen, Root canals, cavitations and bone diseases, in inglese di Susan Stockton, Beyond amalgam, 72 pagine, Power of One Publishing, Colorado 2000, in inglese di Hulda Clark, "La Cura di tutti i Cancri Avanzati", in Italia: Macro Edizioni, 2002 di W. Shankland, Face the pain, Aomega Publisher (2000), in inglese Segnalo infine il sito internet del patologo Prof. Bouquot: http://www.maxillofacialcenter.com/indexNICO.htm http://www.maxillofacialcenter.com/NICO/albums/homealbums.htm

Oltre a trovare una rassegna tra le pi complete della letteratura medica, ci sono due sezioni molto interessanti: quella che discute i riscontri all'ortopanoramica con i riscontri del patologo sull'osso;

una carrellata di foto che si occupa dell'osteonecrosi e che dimostra che il fenomeno pi comune e pi drammatico di quello che saremmo portati a pensare dalle osservazioni cliniche. Da notare che bisogna fare una distinzione tra osteomielite e osteonecrosi. L'osteomielite relativamente facile da rilevare all'ortopanoramica (come fitti addensamenti bianchi intorno alla radice dentale) e ancora meglio alla radiografia digitale. L'osteonecrosi qualcosa di diverso; un fenomeno generale di invecchiamento dell'osso per cui studi di autopsie hanno mostrato che l'osso maxillo-facciale ha subito stress cumulativi cos forti che diventa di tutti i colori: nero, marrone, argento, blu, arancio,.. Impressionano le variazioni di consistenza e le brusche accelerazioni con cui nell'osso coinvolto cambiano le gradazioni di colore ripsetto alla normalit midollare che dovrebbe essere sul giallino pallido. L'invecchaimento per tossicit non facile rilevarlo come l'osteomielite!
Nell'osso in necrosi, macroscopicamente si osservano: microscopicamente si osservano: necrotic fibrovascular tissue, ischemic , necrotic stratified squamous epithelium, bacterial colonies with PMSs on the surface, colonies of filamentous and cocal bacteria, osteomielite (chronically inflamed periapical cyst, chronic inflammatory cells, granulation tissue with chronic inflammatory cells in the periodontal ligament, fibrosed periapical granuloma, scattered loss of osteocytes, e osteonecrosi ischemica ( fat necrosis, dilated veins plugged by aggregated platelets, non viable osteosclerotic bone, marrow edema.

CAPITOLO 3
il dentisti bio e i nosodi Un'area concentrata di tossine si forma affianco al dente devitalizzato in putrefazione. Man mano che l'organismo organizza le sue difese intorno ad essa, la zona si autoperimetra con metaboliti infiammatori. Come al solito, non un certo materiale tossico a causare il sintomo, ma la reazione dell'organismo ad esso. Cio lo strato esterno, quella massa sferica ipo-polarizzata a 10 millivolte (invece dei 100 millivolt delle cellule normalmente funzionanti) a costituire un peso sull'organismo (nell'ambito della trattazione di pischinger sul mesenchima). La virulenza e la quantit di tossine del dente in putrefazione aumentano nel tempo e arriva il momento in cui parte attiva di questo focus diventano il periodonto (l'articolazione che fa da paraurti al dente) e soprattutto l'osso. A quel punto il nocciolo tossico comprende anche del tessuto osseo necrotico o infetto, e la perimetrazione si allarga. E' il momento per l'omeopata di iniziare a pensare alle sue opzioni per intervenire. Una prima ipotesi quella di usare la neuralterapia, ovvero con iniezioni di procaina ri-polarizzare parte di quella massa ipo-polarizzata di contenimento. L'effetto di sciogliere il disordinato strato di contenimento infiammtorio e chiamare l'organismo a formarne uno nuovo, pi fresco ed efficiente. Ci avviene sia intorno al nucleo del problema e sia lungo la scia di tossine che stanno trasmigrando da qualche altra parte (al cervello, al seno, al cuore etc.). Per cui l'organismo ha l'opportunit con la neuralterapia di affrontare con rinnovato vigore e decisione la questione focale. Spesso i sintomi a distanza scompaiono per qualche ora.

Ripetendo la neuralterapia per qualche sessione si pu verificare che l'organismo tollera/ neutralizza di pi il segnale patogeno. Il problema che a volte il nocciolo del problema (il dente in putrefazione o l'osso necrotico che ospita le colture batteriche) cos attivo che ci possono essere dei peggioramenti. Scrive Daunderer: Una misura della portata del focolaio ottenibile anche in quest'altro modo: Se non ci sono significativi miglioramenti nellorgano corrispondente dopo tre iniezioni di procaina a distanza di una settimana, il focus deve essere bonificato, cio il dente deve essere estratto e la cavit del dente trapanata. L'omeopata pu ottenere una misura della portata del fenomeno attivo anche in quest'altro modo: conta il numero di fiale di osteitis, o dei vari tipi di batteri attivi nell'infezione dentale, che deve poggiare nel pozzetto dell'apparecchio EAV per neutralizzare il segnale patologico. Miclavez ad esempio consiglia che il dente campo di disturbo deve essere estratto se sono necessarie tre o pi fiale di osteitis per neutralizzare la caduta di indice dell'apparecchio Vega. Somministrare come rimedio il nosode relativo all'infiammazione (granuloma dentis) o quelli relativi all'infezione sull'osso necrotico (osteitis, kieferostitis, enterococchi, clostridia, cisti, le proteine delle sequenze micotiche, etc.), l'omeopata pi o meno ottiene l'effetto delle iniezioni di procaina, e cio una riorganizzazione dell'organismo per tollerare al meglio l'evento tossico specifico. Ma quando la domanda se l'omeopata pu rigenerare un dente marcio la risposta no. Il dente marcio continua a produrre le stesse tossine che produceva prima. Visto che il dente in putrefazione una presenza che si auto-alimenta, una cosa inarrestabile e progressiva, la tecnica sopra-citata diventa miope se approfitta dei tempi medio lunghi della progressione putrefattiva per non occuparsene affatto, se non abbiamo come obiettivo quello di considerare lo stato di marciume del dente o dell'osso necrotico coinvolto. Il dentista bio ha la possibilit, mediante l'uso oculato del Vega o EAV test, di ricavarsi informazioni su tutto quello che non si vede facilmente dall'ortopanoramica (l'infiammazione cronica di origine dentale, granulomi, cisti). E' un vantaggio stratosferico che per viene dissipato nel momento in cui anche per lui l'obiettivo assoluto e pressoch unico diventa quello di sempre del dentista, non estrarre il dente qualsiasi cosa succeda, a meno che la sua arte non capitoli all'ascesso indomabile. E per domare il dente in putrefazione imbizzarrito e per renderlo di nuovo pi sopportabile all'organismo, il dentista bio ha degli strumenti in pi rispetto al dentista normale: l'omeopatia, i nosodi, in prima fila, la neuralterapia, l'olio di origano e quant'altro. Il dentista bio ha una convinzione in pi rispetto al dentista normale che lo persuade ad optare per il rifacimento della mummificazione del canale, cio che facendo uso di rimedi omeopatici (nosodi) ne attenuer la focalit. Usare il nosode come cercare di girare indietro le lancette del tempo. E devo dire che in molti casi questo proprio quello che succede (ci si avvicina al prima, quando le difese locali erano attive abbastanza e non cera focalit). Questo non significa (purtroppo) che il cadavere che tende a marcire non sia pi tale. Ma solo che grazie al nosode l'organismo lo sopporta per il momento meglio. Questa operazione olistica elegante nel caso di persone sane il cui sistema immunitario in buona forma e per le quali la tossicit totale non al di sopra del valore soglia in quell'organismo tale da produrre certi sintomi cronici. Sono del tutto da tenere separate le due cose: sezione anamnesi: persone che stanno complessivamente bene e sezione anamnesi: pazienti cronici. Chi sconfina lo fa per inesperienza. O per dimenticanza che questa prima differenziazione con l'anamnesi va fatta alla partenza. Un esempio: Marco ha la sclerosi multipla ed iniziata a farsi sempre pi insistente una diplopia con preoccupante coinvolgimento dell'occhio sinistro. Allo scopo di togliere le numerose amalgame si reca da un dentista olistico che disincastona, usa la maschera ad ossigeno, etc., quindi particolarmente bravo e accorto, che usa la kinesiologia e il Vega test. A dire il vero l'approccio e la stessa conclusione che ora vediamo si erano gi verificati con un precedente dentista olistico. E' evidente al dentista che i problemi del nervo ottico dalla parte sinistra siano in correlazione con un dente devitalizzato con granuloma dell'arcata superiore sinistra che ha avuto una storia tormentata, il Vega test ne d la conferma, il dente in questione risulta focale. E che cosa succede? Il dentista scrive il preventivo e si scopre che ha l'idea di voler rifare la cura canalare (arghhh..[+#]++!??^..) del dente focale e mettervi su una corona! Che ha pensato il dentista? il problema delle cisti si risolveva svuotandole del loro contenuto con una siringa e ripulendo il canale principale? E i canali secondari irraggiungibili al dentista e pieni di polpa in putrefazione? Un dente marcio e che fa granulomi e che morto, pu mai riprendersi e non produrre pi

tossicit?E l'infezione che si gi insediata anche sull'osso, a chi avrebbe affidato il compito di togliere tale osteite senza estrarre il dente? Immediatamente il paziente lascia l dove sta questo dentista e va da unaltra parte, altro che rifare la cura canalare. Non appena estrae il dente devitalizzato con granuloma secondo i protocolli tedeschi, egli ha una regressione della diplopia che non torner pi. Scrive Stortebecker [1986]: Una osteite peri-apicale, soprattutto se il dente localizzato nell'arcata superiore, pu dare luogo ad una diffusione delle tossine ipso-laterale con conseguenza che il rifornimento sanguigno al nervo ottico sar ostacolato il ch porta ad episodi acuti di vista sfocata, complicazioni temute in merito sono la perdita permanente di visus. L'idea che un dente morto che ha prodotto granulomi possa essere rimesso in piedi, che gli aloni neri di denti morti possano riassorbirsi cio scomparire, mi sembra che f capolino anche nella testa del dentista olistico, compresa a volte l'idea che gli aloni neri di denti morti possano non evolvere in niente (sono i pazienti che evolvono, ora si dice cos, negli ospedali e in cure tossiche di malattie inguaribili, ora sappiamo uno dei perch dell'inguaribilit). Quando il timer scatta, qualsiasi masso di cemento pu immobilizzare il sistema di regolazione, e dunque tutti i pazienti con patologie croniche debbono essere considerati ostaggio di lavori odontoiatrici precedenti e focalit di denti devitalizzati. Per quanto ammirevole lo sforzo di salvare l'impalcatura devitalizzata, c un punto di non ritorno a partire dal quale una persona rimane ostaggio del tappo sul sistema di regolazione che gli resta sotterrato in bocca. Per quanto si possa pensare di attenuare la focalit osteitica, qui non siamo nella sezione anamnesi: persone che stanno complessivamente bene. Se uno ha le placche al midollo osseo, possiamo metterlo nel gruppo di quelli in difficolt? Il punto di non ritorno stato superato. Viene superato molto prima per i pazienti cronici che non le persone sane. La mia critica la ritirerei del tutto se il dentista olistico, dopo che ha rifatto la cura canalare nel paziente con diplopia, lo salutasse dicendo: La radice ripristinata che ti rimane in bocca una bomba ad orologeria il cui innesco stato posticipato (della serie: i cadaveri sanno aspettare). Meno di prima, ma forse gi da subito il dente sta agendo come tappo per le capacit di regolazione dell'organismo. Per quanto tempo pu servire che grazie al rifacimento e allomeopatia la focalit sia attenuata non te lo so dire. Una paziente con morbo di Crohn ha avuto vicende simili al ragazzo con diplopia: V., piano piano fa la rimozione protetta dellamalgama, ottiene dei miglioramenti lievi, ma la sua autonomia non migliora pi di tanto nonostante si aiuti con alimentazione e varie tecniche naturali (supplementi, fitoterapia, yoga, etc.). LEAV e il test della procaina rivelano il pesante coinvolgimento di tre denti devitalizzati, che agirebbero da blocco di cemento sul sistema di regolazione. Un dente devitalizzato lo estrae da un dentista, poi tentenna e si rivolge ad altri due dentisti olistici che le propongono di salvare le due radici devitalizzate, cio rifare le cure canalari coinvolte e farci sopra delle belle capsule!). Poi la paziente si decide per conto suo e fa estrarre i due denti devitalizzati coinvolti e guarisce dal morbo di Crohn. E' evidente che tutto questo succede perch negli ultimi anni non circolata (neanche tra i medici o dentisti olistici) la letteratura medica che dimostra gli effetti a distanza del fenomeno invisibile di putrefazione dei denti devitalizzati. Riprendiamo ad es. gli scritti del dottor Price, secondo cui vari pazienti con disturbi intestinali, diarrea, costipazione e colite acuta, potevano correlare questi problemi a denti devitalizzati o infezioni gengivali. La figura a pag.131 del libro Root Canal Cover-Up mostra linfiammazione intestinale del colon, lappendicite e il rigonfiamento della cistifellea in un coniglio esposto alla coltura di un molare inferiore infetto di un paziente che aveva dovuto estrarlo per risolvere una colite cronica. Un caso di colite cronica correlata con un dente devitalizzato viene descritto da Miclavez [1998]: Giacinto C., da 12 anni con colite cronica: dalla lastra panoramica, grosso granuloma in zona del 36. La mappa organi -denti mette in relazione il dente 36 con lintestino crasso. Copertura omeopatica con Phocus Comp., poi estrazione del dente: il giorno dopo, subito risoluzione della colite, che non si pi ripresentata dopo 4 anni. Ogni tanto piccole ricadute, dopo eccessi di cibo, ma senza paragone con quelli di prima. Epicondilite sparita.

un altro esempio: un dente moncone devitalizzato soffre uninfiltrazione dopo 5 anni da quando stato fatto e si forma una fistola, la fistola viene operata (viene raggiunta mediante un buco lungo 7-8 cm nella gengiva sottostante). Per la miseria quanto accanimento e fatica per salvare una radice (quel che rimasto del dente dopo che stato monconizzato e devitalizzato). Il dente continua a buttare pus, tu vai da vari dentisti e che ti propongono allora? Vogliamo operarlo ancora? Per la miseria, un dente devitalizzato, ridotto a una radice, infetto, infiltrato, operato, sofferente, e tu me lo vuoi operare ancora? E questa la mentalit che si imprime nella mente del dentista, quella prevalentemente meccanicistica. Una radice devitalizzata non viene mai considerata un punto interrogativo dal punto di vista biologico. A questo punto la paziente arriva ad un dentista conosciuto nell'ambito olistico e che per di pi ha il laser (ma che non sa misurare/valutare la focalit del dente). Il laser uno strumento che ha certo dei pregi, anche dal punto di vista olistico (trattamento conservativo delle carie, controllo batterico, etc.), ma non quando si tende a dimenticare la bonifica vera della bocca e ci si canalizza verso la routine a cervello spento: un intervento mensile di un minuto di laser (150 Euro) d sollievo dal punto di vista del fenomeno purulento, quel tanto che basta per andare avanti un altro mese. Loperazione salvate la radice Ryan devitalizzata continua. Intanto lorgano a distanza (lo stomaco, in questo esempio) sta soffrendo, non lo vedi? Di racconti del genere se ne raccolgono centinaia, quando uno tenta di andarne a fare una sintesi ognuno di essi da solo prende una dozzina di pagine. La cronaca procede pi o meno cos: i denti devitalizzati venivano periodicamente ritrattati per anni fino a quando si riusciva ad intervenire sul pus- ascesso bloccandone la formazione (e nessuno sospettava la focalit di denti devitalizzati in assenza di pus). Scrive tipicamente uno di questi pazienti: Sono andata in continuazione da specialisti per capire cosa mi succedeva, ma dicevano che era lo stress, il sistema nervoso, malattia psicosomatica: sono andata da allergologi, otorino-laringoiatri, stomatologo, infettologo, ho fatto tanti esami ematici di screening, RX al cranio, elettromiografia agli arti inferiori, Ecodoppler arti inferiori, E.E.G., etc, RX al torace, pneumologo, neurochirurgo, etc., ... L'impaccio del dentista bio giustificato perch estraendo la radice lascia un buco, e un chiodo in titanio non certo un'opzione elegantissima dal punto di vista dell'impatto sul sistema di regolazione (per di pi costoso e in pi quanto tempo regger in quella bocca?). Mentre alla rimozione dell'amalgama e la bonifica dei metalli ci sono alternative biocompatibili, qui no,l'estrazione di una radice ti lascia con un buco e nessuna geniale opzione dal punto di vista della biocompatibilit (forse gli impianti in zirconia, forse ponti senza metalli che non devastino i denti affianco). Tutti quelli che chiedono un approccio olistico serio dal dentista alzino la mano. Ma il dentista, ogni volta che messo alle corde e deve dare una risposta pratica alle esigenze del paziente, pu dare poco di davvero olistico. E arrivato il nostro turno. Rendiamoci conto delle NOSTRE possibilit di pazienti odontoiatrici olistici. Ad esempio: appare una carie sui vostri denti; il dentista per quanto pu essere olistico la deve otturare quella carie. Altro esempio: un dente con un osso in difficolt, il dentista non pu certo estrarlo, deve devitalizzarlo! Arriva qui il turno del paziente olistico; cio voi che cambiate marcia e fate guarire la carie, migliorate lo stato di salute dell'osso. Se ne parler ancora ad inizio capitolo 6. l'anamnesi e la somma delle dighe di castori a monte Il dente morente o devitalizzato d il via all'evoluzione anaerobica dei batteri ospitati da quest'osso cavo morto, fortezza per pericolosi organismi opportunisti, la degenerazione dell'osso e l'esaurimento del sistema immunitario impongono un fardello importante su tutto l'organismo. Le condizioni di salute del paziente sono forse l'indicatore pi preciso che abbiamo del suo stato di tolleranza verso i denti devitalizzati.Se uno non sta bene, neanche lo stato di salute dell'osso buono ed in grado di fare da baluardo difensivo di infezioni o necrosi adiacenti a denti. Interrogato Price sull'estrazione dei denti devitalizzati, se debba essere fatta sempre su ogni persona, egli risponde: Le persone sono diverse nelle loro capacit di difesa dalle malattie cronico-degenerative. E continua: Non sono pronto ad essere rappresentato dalla frase che tutti i denti devitalizzati sempre e comunque debbano essere estratti. Anzi, le mie osservazioni sono che circa il 25% del totale degli individui, rimanendo le difese del loro organismo elevate e proveniendo da famiglie che non hanno precedenti di malattie cronico-degenerative, possono lasciare i denti devitalizzati in bocca, finanche durante la loro vecchiaia, senza

che contribuiscano all'innesco patologico di organi a distanza. La resistenza immunitaria alta e il limite di sicurezza non viene superato. Ritengo per che c' un valore soglia che la gran parte delle persone supera ad un certo punto della loro vita, oltre il quale la rimozione dei denti devitalizzati coinvolti necessaria per poter ristabilire delle normali condizioni di salute. Il prof. dr. Boyd Haley [2004], direttore del dipartimento di Chimica e Biochimica delluniversit del Kentucky, usando i pi sofisticati metodi di ricerca, ha provato che tossine anaerobiche sono ubiquitarie nelle strutture profonde di tutti i denti devitalizzati. Nel momento in cui anche solo minuscole concentrazioni di queste tossine vengono veicolate nel sangue, esse possono inattivare i pi importanti enzimi nel corpo tra cui le creatinin-kinasi, le piruvato-kinasi, le fosfoglicerate kinasi, le adenilato kinasi, e i fattori di crescita fibroblastica. Ci provoca l'indebolimento continuo, anche a livello immunitario, dell'organismo impegnato nella neutralizzazione continuata di tali tossine e batteri, certamente arrivando a disturbare i meccanismi di autoregolazione e le funzioni enzimatiche [Herms 2002]. Non c' un dente devitalizzato che dentro non sia necrotico; la programmazione genetica delle cellule in necrosi e farsi ripulire da organismi della putrefazione e batteri. Non c' nessun dente devitalizzato che non rappresenti questa situazione di bomba ad orologeria. Una bomba ad orologeria che ho ben presente (e che anche molti di voi gi conoscono) l'amalgama. Essa iniziava da subito (dall'inserimento nel dente) il rilascio cronico delle basse dosi di tossicit (mercurio), per il blocco delle capacit di regolazione nelle vittime di amalgama bisogna attendere che si raggiunga il valoresoglia (di accumulo tossico e sensibilizzazione) superato il quale l'organismo non pi in grado di compensare il fattore di disturbo della presenza di amalgama + fattore di disturbo del mercurio depositatosi nel corpo. Il fattore di disturbo della presenta delle otturazioni di mercurio predominante; tolta l'amalgama dalla bocca si rientrava nella norma (remissione dei sintomi) perch si di nuovo al di sotto del valore-soglia. Per quanto l'amalgama rimanga silente nella popolazione generale fino al raggiungimento della soglia cumulativa di innesco, i vari eventi della vita dell'amalgama (inserimento, rimozione) e la stessa presenza dell'amalgama producono molta pi reattivit che non quella che pu essere notata con un dente devitalizzato infetto o osteitico. E' una strana bomba ad orologeria quella dei denti devitalizzati. Non sorprende la diversit, visto che per l'amalgama le vie di distribuzione principali sono il respirare i vapori di mercurio e l'ingerire il mercurio ionizzato con la saliva, mentre per il dente devitalizzato infetto c' un primo sbarramento potentissimo che l'incapsulamento e l'osteite condensante, mediante i quali l'organismo opera una perimetrazione del dente. Gran parte di quello che ad un certo punto fuoriesce viene bloccato l e ne nasce un'infiammazione cronica che appesantisce la matrice di regolazione di Pischinger (mesenchima) e il sistema neurale ed energetico, mentre la tossicit che sfugge all'esterno vieen contenuta dall'osso o viene veicolata attraverso il sistema venoso craniovertebrale. I casi in cui la migrazione infettiva diventa prevalente (per sfinimento dl sistema immunitario, per mancata possibilit di perimetrazione condensante del dente), la tossicit si scarica nel sistema venoso cranio-vertebrale e pu diventare devastante (disturbi emotivi, agitazione, tiroiditi, schizofrenia, fino a cancro o sensibilit chimica multipla, etc.). Tipicamente l'organismo che implorava l'estrazione del dente devitalizzato era quello di una persona che, nonostante un'alimentazione rigida, si ritrova sempre allo stesso punto di partenza, cio in piedi in bilico su una fune dove deve sempre rimanere attenta per non cadere. Queste persone le descrivi bene quando parli dell'impossibilit di ottenere una disintossicazione per quanti drenanti usino [Stockton 2000]. Di solito negativa anzi la reazione al farmaco disintossicante (per es. reagiscono al mercurius omeopatico). Ecco, tutti quelli che ho conosciuto con reazioni al mercurio omeopatico o altri drenaggi forzosi erano persone che poi hanno scoperto la necessit di estrarre denti devitalizzati! Il concetto dei grandi clinici tedeschi quello di una barca con la quale, per quanto a lungo e con impegno ci si metta a remare, si rimane sempre al palo. Infatti per quanti drenanti, per quanti rimedi o alimentazione attenta: il campo di disturbo tiene legata con una corda la barca al molo, l'organismo al suo sintomo e la sua malattia cronica. Questa cosa viene ribadita in un articolo di Huf [1999]: Raramente i foci odontogeni sono la causa prima di una malattia, tuttavia quasi sempre funzionano da blocco, nel senso di una limitazione delle capacit di regolazione. Nella patogenesi delle malattie croniche si parla di sinergismo pluricausale che conduce al collasso dei meccanismi autonomi di regolazione. Dopo ventanni di studi specifici e di esperienza ho appreso che non si ottiene alcuna guarigione da un processo patologico in corso finch non si elimina un sovraccarico causato da un focus.

Un esempio quello di Maria Grazia, 36 anni: Nellaprile 2001 un medico iridologo mi annunci che dal citotest effettuato sui cibi risultavano una valanga di intolleranze alimentari, una situazione cos non laveva mai vista; dovevo escludere quattordici gruppi di alimenti: le intolleranze pi forti in ordine erano latte e derivati, tra i cereali erano vietati il grano tenero e il grano duro, il mais, lorzo e il riso, tra gli ortaggi le solanacee (melanzane, pomodori, peperoni, peperoncini, patate), anche la carne bovina. Un primo concetto dellintolleranza alimentare mi divent chiaro nellarco di tre mesi della rigida dieta di eliminazione indicatami dalliridologo: un fibroma uterino si ridusse da 13 millimetri a 5 immediatamente; i calcoli renali trovati nel gennaio 2001 nellagosto 2001 erano scomparsi naturalmente, lacido urico che era sempre stato elevatissimo si era normalizzato. La nuova dieta ad esclusione mi teneva allangolo: escludendo meticolosamente le intolleranze non avevo n gonfiori, dolori alla bocca dello stomaco e la stitichezza andava bene, quasi normalizzata... mentre appena riprendevo gli alimenti esclusi i problemi tornavano. Certamente avevo una grande motivazione per tenere in grande considerazione questa dieta ad esclusione: avevo avuti seri problemi neurologici e muscolari, per non parlare di pruriti intensi, cisti ovariche, cicli emorraggici, infezioni vaginali multiple, dolori ossei disabilitanti. Allinizio cera grande confusione, non si capiva se sarei mai uscita da questa situazione di intolleranze, il medico stesso che ad altri sempre reinseriva gli alimenti dopo un periodo di astensione, a me non sapeva cosa consigliare perch i problemi tornavano subito. Nel corso degli ultimi tre anni ho fatto chiarezza su tutto ci: il tema delle intolleranze alimentari strettamente collegato agli enzimi che perdono magnesio e alla cellula che si intossica. Figuratevi che nel settembre 2004, dopo nove mesi di somministrazione in media di 3.0 grammi di cloruro di magnesio, il test intracellulare del magnesio sublinguale effettuato alluniversit di Trieste rivel ancora un basso contenuto di magnesio! Allora non avevo neanche tolto la causa prima dellintossicazione, una quindicina di amalgame dentali, cio quelle otturazioni che rilasciano mercurio. Molti di questi denti sono curati alla radice con altri veleni e alla fine, devitalizzati, agiscono da freno per i tentativi di guarigione. Nel novembre 2004, avendo fatto rimuovere uno dei denti devitalizzati focali, ho avuto una reazione di eliminazione di tossine spaventosa quattro giorni dopo (agiscono da freno per i tentativi di guarigione), e da allora in poi si normalizzata la funzione mestruale. Scrive il prof. dr. Klinghardt: Ogni volta che si elimina un campo di disturbo, una certa quota di tossicit che lorganismo riteneva perch energeticamente impossibilitato, viene eliminata finalmente. Eliminata la diga, una certa aliquota di acqua arriva a valle e la situazione di disagio viene alleviata. Sciolto il nodo, la barca pu finalmente allontanarsi dal molo in mare aperto come tutti gli altri. L'osservazione di Price che l'estrazione del dente coinvolto produceva una guarigione anche quando un dente devitalizzato focale (in putrefazione) avesse agito come concausa (nel far precipitare una malattia) insieme ad un certo numero di altri stressori. A questo punto dobbiamo decidere se olistico salvare una radice mal messa e dubbia, oppure se olistico considerare che quella radice un punto interrogativo grosso come una casa e sta avendo un effetto tappo sui sistemi di regolazione dell'organismo. I campi di disturbo... oltre alla metafora del treno sovraccarico (fatta a pag. xy) o quella del vaso che si riempie e che traborda, possiamo usarne una forse ancora pi precisa. E' quella in cui dobbiamo pensare ad un blocco che i castori attuano quando costruiscono una diga e ottengono un ristagno di acqua nel loro laghetto artificale a monte, tutta acqua in meno che nella calda estate non arriva nel lago a valle. La diga descrive con maestosa precisione quello che fa il campo di disturbo: il nostro organismo l'insieme delle comunit intorno al lago a valle cui questa variazione volumetrica da' fastidio; ci sono meno risorse per loro con un campo di disturbo. Allora ci dobbiamo dar da fare per smantellare le dighe (la somma dei campi di disturbo), o almeno le dighe pi consistenti. Supponiamo di avere una serie di villaggi a valle che sta soffrendo perch i castori hanno creato delle dighe che impoveriscono l'afflusso fluviale a valle. E ora ci sono tre ingegneri diversi che affrontano la cosa ognuno a modo suo. Il primo ingegnere sa che le difficolt a valle dipendono dal ridotto afflusso fluviale e sa che il mancato afflusso fluviale dipende dalle dighe che i castori hanno costruito. Il secondo ingegnere sa che le difficolt a valle dipendono dal ridotto afflusso fluviale. Questo ingegnere per non solo non ha mai sentito parlare delle abitudini dei castori, ma se gli dicessero delle dighe a monte non saprebbe quantificare diga per diga quale di queste c'entri di pi con la situazione a valle. Il terzo ingegnere propone una cura antiparassitaria delle coltivazioni, la vendita della coca-cola se proprio qualche contadino si accorge che manca l'acqua, e in mancanza di successo un trattamento psico-somatico per gli abitanti dei villagi a valle. Egli infatti conosce solo questa scienza che gli insegna da sempre che lo stato di salute dipende esclusivamente dal trattamento sintomatologico con prodotti di sintesi, non certo da come arriva il fiume intorno al quale si sono stanziate queste comunit.

Il medico ortodosso il terzo ingegnere. I campi di disturbo non esistono: non provato il discorso tossico dell'amalgama, non provato il discorso tossico dei denti devitalizzati, e l'osso a gruviera crea ogni tipo di imbarazzo da parte dei maxillo-facciali e altri specialisti che posti davanti a problemi seri sanno trovare scuse, o sanno nascondersi dietro l'impeccabilit radiografica, o sanno negare l'evidenza. Saper essere ignorante sui campi di disturbo e saper essere ben istruito invece sulle equazioni della scienza farmaceutica la base per poter svolgere serenamente il ruolo che il sistema che ha coltivato il medico si aspetta da lui quando gli mette a disposizione i pazienti: far consumare (a seconda dei sintomi) le varie combinazioni di farmaci tossici a persone con patologie ahim incurabili. Il medico alternativo il secondo ingegnere. Il medico dei campi di disturbo il primo ingegnere. Il discorso fatto dal primo ingegnere (sostenitore del sistema medico enunciato da Pischingher) che l'organismo rimane in secca per una somma di campi di disturbo, di dighe di castori a monte. L'esperienza clinica su migliaia di pazienti (vedi anche www.sanum.com) che i campi di disturbo di maggiore entit che l'uomo industrializzato incontra sono l'amalgama, i denti devitalizzati, i denti marci, l'osso in osteonecrosi, la respirazione strozzata, la caseina, il glutine, le croste intestinali e disbiosi. E' chiara per entrambi, primo e secondo ingegnere, la correlazione che c' tra difficolt dell'organismo e squilibrio del terreno biologico, solo che l'esperienza clinica ha insegnato al primo ingegnere il ruolo fondamentale delle dighe di castori dell'amalgama dentale, o dei denti devitalizzati, o del glutine, in tutta questa storia di siccit del fiume. Nessun naturopata solo un secondo ingegnere al 100%, i campi di disturbo aleggiano nelle sue teorie (primo ingegnere), ma alla fine uno si perde talmente negli strumenti e le risorse per attutire l'impatto della siccit che non ha pi il coraggio o la memoria o la convinzione di organizzare una spedizione per andare a smantellare la diga dei castori dei denti devitalizzati, la diga dei latticini o tante altre dighe per smantellare le quali necessaria una risoluzione radicale e la collaborazione del paziente. Alcuni casi di scarsezza dei risultati anche dopo centinaia di questi tentativi, che pure richiedono dispendio di soldi e di tempo, sta a confermare che ci sono delle dighe maestose che decidono la partita (pischinger, campi di disturbo). Le contromisure sono diventate il lavoro ufficiale del secondo ingegnere, e questo medico si persino rassegnato a perdere quando la situazione pi complessa, mentre avr buon successo per situazioni lievi. Il medico dei campi di disturbo invece organizza spedizioni solo per smontare le dighe dei castori, e con grande vantaggio. Con il fatto di smantellare le dighe di castori, non di rado egli come quello stregone che immediatamente fa passare la siccit, o fa rinverdire i campi.

la determinazione ce la mette il paziente Non c' dubbio nella mia mente che sono i medici olistici che devono dare istruzioni al dentista sui denti devitalizzati e le osteiti, che devono imparare a leggere le ortopanoramiche (perch loro, presumibilmente, il compito di capire abbastanza per GUARIRE i pazienti). Hussar scrive: La mia osservazione che l80% delle patologie dei pazienti che si presentano nella mia pratica medica originano nella bocca. Non passa giorno che io non abbia una conferma di questa stratosferica percentuale. In unera in cui la malattia cronica sta rapidamente sorpassando la capacit della medicina moderna di affrontarle, sembra logico attingere alla corretta bonifica chirurgica dei denti devitalizzati coinvolti e delle lesioni osteomielitiche della mandibola, per estirpare le condizioni croniche che questi generano. Siccome non raro che un paziente diventi ostaggio di un silenzioso campo di disturbo di origine dentale (questo era vero 3000 anni fa e ancora di pi lo nella societ dei denti devitalizzati) e siccome l'osteonecrosi cronica nella zona maxillo-facciale (cavitazione) non caratterizzata da segni evidenti di infezione, infiammazione, arrossamento, febbre o pus, e siccome una condizione che i dentisti non sono educati a riconoscere, chi tuteler il paziente da questo mentre scivola nelle malattie croniche dai nomi pi variegati? Purtroppo di medici olistici che vadano a valutare i denti come primissima cosa nella loro indagine in Italia se ne contano sulle dita delle mani (ecco perch scarseggiano anche i dentistiche agiscano di conseguenza).

Per ritornare al dentista di oggi, egli uno straordinariamente messo a disagio dal pensiero di andare ad estrarre una radice, figuriamoci un dente devitalizzato con tutta la sua corona intatta; i motivi: 1. al dentista serve una prova radiografica (legalmente valida) del pericolo del dente e della necessit dell'estrazione (che non c' quasi mai), 2. l'informazione sui casini che possono fare i denti devitalizzati cos scarsa che gi arrivati a questo punto della lettura siete pi informati voi pazienti che non il vostro dentista, 3. anche un medico informato non pu saper per certo se il miracolo della guarigione succeder (quali altri campi di disturbo determinanti si nascondono nell'armadio), 4. le alternative sono complicate (impianto o ponte) o non ci sono (dentiera o bocca senza denti), 5. il lasciare un buco semplicemente non proprio contemplato dal dentista, 6. dal 1900 circa, da quando cio si iniziato a fare cure canalari, vergogna professionale per il dentista l'arrendersi ed estrarre una radice morta se prima non si combattuto fino alla morte per stroncare la reattivit dei tessuti verso di essa (faremo qualche esempio nelle pagine a venire). In attesa che i medici dei campi di disturbo scendano loro in prima fila nel saper valutare le ortopanoramiche, nel dare indicazioni mediante Vega test delle infiammazioni di origine dentale, nel saper valutare quando un dente in putrefazione troppo per quel particolare sistema biologico (con sintomi cronici), chi si prende allora il compito di valutare quando viene raggiunto il punto di non ritorno?.. Qualche suggerimento? Avete capito bene: si voi, i pazienti. Il paziente che guarisce quello pronto a tirar fuori dall'armadio tutti i campi di disturbo determinanti. I campi di disturbo sono molti, ma quelli determinanti sono una cerchia ristretta. Il paziente deve abbandonare l'attitudine che egli paga uno specialista perch questi decida quali sono determinanti e quali no: solo lui stesso, il paziente, pu riuscirci (il suo corpo e la sua storia sono un laboratorio unico, l'unico istinto giusto quello che lui si porta dentro). Questi pazienti cronici vengono da migliaia di tentativi, convenzionali e alternativi. Spesso le intossicazioni hanno portato il paziente a quel punto di non ritorno a partire dal quale dente devitalizzato non deve essere presente. Il medico dei campi di disturbo (se esistesse, o se il paziente lo incontrasse) lo informerebbe che nessun altro medico o nessuna terapia smanteller stiuazioni di indebolimento e patologie che rimangono marmoree fino a quando non si bonificano i denti devitalizzati e l'osso in necrosi. E' evidente che i pazienti pi prudenti toglieranno i denti devitalizzati, effettueranno un programma di ritorno alla salute dell'osso, tutte decisioni queste prese in perfetta solitudine, perch non c' il medico che conosce una via d'uscita dalle situazioni complicate. E le altre persone? Quelle che, per quanto convinte possono essere, sono frenate dal fatto che la dentiera una scomoda riabilitazione dentale, oppure che dicono: e i lavori milionari che hanno appena finito di fare (perni, capsule, oro)? Non ce li si pu godere per una ventina di anni ancora (fino alla pensione almeno!). Ricordo loro il caso di un ragazzo con sensibilit chimica multipla che ha fatto tre anni di dieta senza glutine, senza caseina, alimentazione quasi da Igiene Naturale stretta, ha fatto due digiuni di quattro giorni, poi uno da otto giorni, poi uno da diciotto giorni, poi unaltro da sette giorni: i miglioramenti cerano, ma il ragazzo non mai riuscito a raggiungere la situazione in cui i denti focali erano brace silente sotto la cenere. Alla fine, per ottenere notevoli e stabili miglioramenti, ha dovuto estrarre (molto controvoglia) i suoi cinque denti posteriori devitalizzati coinvolti. Sembra la ricostruzione letterale delle conclusioni di Weston Price: se l'organismo debilitato, l'unica via di uscita la guadagnamo togliendo i denti devitalizzati. E a scanso di equivoci e di tentazioni di scorciatoie, non dimenticate il futuro del vostro stato di salute: tra venti o trent'anni anni dipender dalla condizione di salute dell'osso, per cui il discorso del lasciare i denti devitalizzati dubbi produce un bilancio complessivo che facilmente va in rosso. Il bilancio a medio-lungo termine (anche solo dal punto di vista odontoiatrico) presto fatto se uno considera la migrazione lungo l'osso della schifezza (tioeteri, proteine tossiche, la stessa infezione, metalli, etc.), che di l a qualche decennio ti far perdere anche gli altri denti sani. A proposito del buco che lascia il dente estratto, conosco un dentista che si studiato bene la faccenda e che mostra a tutti il buco di un premolare che ha estratto e dove non ha intenzione di far ricorso a nessun lavoro

odontoiatrico. L'irriverenza del dentista evidente verso la professione odontoiatrica che egli dovrebbe rappresentare e verso le idee secondo cui la nostra mandibola sarebbe programmata in modo che se cade un dente irrimediabilmente dovranno abboccarsi e poi cadere tutti gli altri poco dopo. L'idea che questo dentista si fatto diametralmente opposta: cio se si lascia un bel dente devitalizzato con la sua silenziosa osteite sotto, peggiora l'osso e quindi peggiorano i denti affianco. Valutate voi. primo dentista che chiama in causa la sopravvivenza degli altri denti a supporto del preservare lo stazionamento del cadavere (dente devitalizzato) nella mandibola: l'ipotesi che Dio avrebbe deciso che se si estrae un dente debbano inclinarsi e cadere tutti gli altri di l a poco. Un secondo dentista che (anch'egli) chiama in causa la sopravvivenza degli altri denti, ma a supporto della pratica di individuare i denti devitalizzati che causano al Vega test infiammazione + infezione cronica dell'osso ed estrarli: l'ipotesi che se l'osso diventa un'industria di schifezza, questa ad un certo punto si redistribuisce: non fummo fatti per tenere un cadavere (dente devitalizzato) su un osso sano, perch la degenerazione e l'invecchiamento vengono accelerati dalle sue tossine e dunque questa parabola degenerativa mette in serio pericolo tutti gli altri denti presenti. Quale delle due scelte contrastanti voi farete? Quale verit si stamper nel vostro cervello? Di certo siete nati in un mondo fatto di medici che non sanno niente di tutto ci e di dentisti con tutt'altre idee stampatesi in testa per cui, a dire il vero, questi pazienti li ho visti e li vedo che continuano a ricevere consulti e spendere soldi, che continuano a rincorrere medici dei drenanti e dei supplementi , etc. etc. sempre speranzosi che una prestazione medica o una terapia possa finalmente cambiare qualcosa. E invece il disagio rimane, perch l'indebolimento dell'osso mandibolare, causato dalla somma dei campi di disturbo e dalla presenza di denti devitalizzati in primis, fornisce una splendida fortezza per le infezioni, insulto tossico cronico che decide la partita. Per valutare lo stato di salute dell'osso, a parte le procedure standard, che sono descritte nelle pagine che seguono, ce n' uno ulteriore, un metodo splendido e precisissimo, secondo me il migliore di tutti: fate un digiuno per due giorni, completo (al massimo dell'acqua, se lo preferite) e state ad osservare cosa succede alla gengiva: la gengiva rester buona dappertutto tranne in alcune parti dove si far bianca. La gengiva si far bianca anche se l'osso ha sofferto per lungo tempo di un'osteite, dalla gengiva verranno a galla tossine dopo appena due o tre giorni completi di digiuno: l'osso sta cercando di depurarsi. La gengiva si far bianca se c' un granuloma sotto il dente. La gengiva si far bianca per un'estrazione fatta male in passato. La gengiva si far bianca per la presenza di un'osteite da dente devitalizzato. Per cui abbiamo un modo straordinariamente semplice ed efficace per capire lo stato di salute dell'osso con appena due- tre giorni di digiuno. La lingua in ogni caso si far bianca, non fateci caso. A noi interessa osservare la gengiva: in generale questa rimarr rossa nelle parti dove in profondit non ci sono fenomeni osteitici o granulomatosi di rilievo.

lettura della radiografia : istruzioni Dalla radiografia il dentista normale essenzialmente vede la qualit della cura canalare (profondit del riempimento del canale, eventuale contrazione riempitivo canalare) e se c' assorbimento peri-apicale (aloni neri). Il fenomeno infettivo vero e proprio, sia della polpa che dell'osso, invisibile alla radiografia, per cui il dentista informato sar attento ad irregolarit ed anomale dell'osso. Solo ad uno occhio attento e pronto a cogliere dettagli (normalmente archiviati come normalit) l'ortopanoramica regala preziose informazioni sull'osso. Un osso sano mostra nella radiografia una struttura regolare, senza intervalli bianchi o neri.

Le degenerazioni croniche dellosso di eziologia infettiva che dallortopanoramica si mostrano come focus luminosi a forma di ghirlanda che partono da sotto la punta della radice dentale; questi fenomeni di osteonecrosi si leggono anche da una forma di disco luminoso tra le radici. Con l'opera di 2200 pagine Handbuch der Umweltgifte, 5 volumi, , EcoMed 1997 (disponibile presso Tox Center e.V., -Junker-Str-13, 82031 Grunwald), Daunderer lascia in eredit un lavoro preziosissimo di lettura delle radiografie della bocca, una summa dell'esperienza trentennale nella lettura combinata dellortopanoramica, la clinica e i riscontri alla biopsia del tessuto orale. Altri libri che riportano alcuni esempi di radiografie di denti infetti e relative osteiti condensanti sono quelli di Price o di Meinig, che in generale danno le stesse indicazioni del prof. Daunderer: il fenomeno infettivo cronico genera una osteite condensante che alla radiografia fa apparire l'osso non pi una struttura regolare, ma interessato da vari gradi di addensamenti luminosi, fenomeni che a volte compaiono concentrati alla radice del dente, a volte interessano in modo pi diffuso varie zone della mandibola e della mascella. La lettura radiologica digitale una tecnologia che consente di ridurre la radiazione del 90% e migliora notevolmente la qualit dellimmagine, cio fornisce una risoluzione maggiore delle caratteristiche di densit ossea. Ovviamente bisogna sapere cosa si sta cercando. Scrive Daunderer: Un medico con esperienza pu identificare i foci anche solo dai raggi X, ma il medico senza esperienza li pu individuare solo con la scintigrafia!. Da notare che le cisti, essendo delle sacche di rivestimento cutaneo invisibili allortopanoramica, a meno che non siano diventate gigantesche, sono rilevabili solo dalla Tac. Sull'ortopanoramica (cio la radiografia con le due arcate dentarie, anche detta ortopantomografia) la d.ssa Clark scrive: Per prima cosa, fate in modo di ottenere una radiografia panoramica di buona qualit della vostra bocca, se possibile in duplice copia. Siate voi a giudicare. Non necessario aver conseguito una laurea in odontoiatria per giudicare se vi trovate dinanzi a una buona o ad una pessima radiografia. Le punte delle radici sono tutte visibili? Se la risposta no, avete sprecato i vostri soldi; vi siete fatti fare la panoramica per poter vedere fino alla punta delle radici e anche oltre! Siccome la radiografia pu essere visionata proprio nellistante in cui viene fata, potete richiederne unaltra (vi coster solo un piccolo extra e servir a fornirvi il duplicato che avreste richiesto comunque). Per leggere la vostra panoramica, fissatela ad una finestra. Per prima cosa, individuate langolo della vostra mandibola, osservando lalto e il basso, il lato destro e il lato sinistro, con il destro (R) alla vostra sinistra, come se vi steste guardando frontalmente. Per esaminare il tutto servitevi di una lentedingrandimento. La radiografia che vedete qui avrebbe dovuto essere rifatta, poich, se diamo unocchiata ai denti superiori, ci accorgiamo che le punte delle radici non sono visibili. Questo significa che la bocca non stata posizionata correttamente ai fini della radiografia. Inoltre, i denti alle estremit risultano completamente sfocati, cos riguardo ad essi nulla pu essere dedotto. Vuol dire che la regolazione dellintensit dellapparecchio a raggi X non era quella appropriata. Passate poi ad esaminare i denti inferiori. Le punte delle radici sono visibili, ma non molto chiaramente. Lapparecchio a raggi X ha prodotto due linee verticali intense al centro, oscurando ulteriormente le radici ( un buon motivo per farsi rifare la radiografia immediatamente) [La cura di tutti i Cancri Avanzati, p.83, Macro Edizioni 2002]. lidentificazione del focus dentale : istruzioni Consideriamo un alveolo con infiammazione cronica secondaria a decadimento di polpa e periodonto a causa di batteri, funghi o tossine. Elenchiamo gli strumenti per identificare questo fenomeno infiammatorio o focus. Strumenti: ortopanoramica, lettura radiologica digitale, anamnesi, test della procaina, EAV o Vega test. Strumenti meno comuni: Tac, (CAVITAT), termografia, valutazione batteriologica di campione bioptico (Jerry Bouquot, Univ. West Virginia), test sulle tossine batteriche (Affinity Labeling Technology, email: shaley @altcorp. com). la lettura digitale radiologica La radiografia ovviamente non d informazioni dirette sul fenomeno di decomposizione della polpa o su infezioni dentinali, per bisogna essere pronti a saper riconoscere osteiti condensanti, osteonecrosi, rarefazioni ossee che nei casi di denti cronicamente infetti ci fanno sospettare una focalit infettiva. Molto molto meglio se la lettura viene effettuata con l'ausilio della lettura digitale

computerizzata. La lettura della radiografia insomma pu andare oltre la solita ricerca di aloni neri o anomale del riempimento del canale radicolare. l'anamnesi La presenza dei cadaveri (i denti devitalizzati) semplicemente incompatibile con ogni tentativo di recupero dalla malattia cronica. Gli esperti che hanno seguito i malati cronici fino alla loro guarigione non hanno dubbi: lestrazione si rende tanto pi necessaria quanto pi lorganismo si allontanato da un buono stato di salute. Quanto pi si allargato il focolaio infettivo tanto pi sta impegnando le risorse del nostro sistema di difesa. il test con procaina Avevamo lasciato questo ammasso di cellule sotto il dente coinvolto in scarica perpetua, diciamo a 10 mv, mentre normalmente tutte le cellule sono polarizzate a 100 mv. Andando a fare uniniezione di procaina, la massa di cellule si ripolarizza abbastanza fino a far scomparire leffetto a distanza. La radice del dente sotto indagine viene trattata con uniniezione di procaina (senza aggiungere altro, n vasocostrittori n conservanti), che resetta temporaneamente i tessuti ossei dentali coinvolti da infiammazione cronica per cui un sintomo direttamente correlato all'infiammazione (un mal di testa, ad es.) recede per una dozzina di ore, ovvero per il tempo in cui fa effetto l'anestetico. l'EAV o Vega test Scrive Cignetti [2001]: il focus dentale (unosteite, un granuloma o la presenza di batteri in corrispondenza di un dente devitalizzato), pu essere meglio visualizzato mediante tecniche bioelettroniche (EAV o Vega test) in quanto spesso ai raggi X non possibile evidenziarlo. Non sempre facile con il Vega test capire quale il peso di una focalit rispetto a quello di altri stressori che sicuramente sono presenti allo stesso tempo. Miclavez ad esempio consiglia che il dente campo di disturbo deve essere estratto se sono necessarie tre o pi fiale di osteitis per neutralizzare la caduta di indice dell'apparecchio Vega (concetto di intensit relativa del campo di disturbo). Una misura della portata del focolaio ottenibile anche in quest'altro modo: Se non ci sono significativi miglioramenti nellorgano corrispondente dopo tre iniezioni di procaina a distanza di una settimana, il focus deve essere bonificato, cio il dente deve essere estratto e la cavit del dente trapanata [Daunderer 2001]. L'apparecchio Vega o EAV serve anche per evidenziare altri eventuali campi di disturbo, ad es. le viti metalliche usate nell'implantologia.Le viti metalliche che funzionano da impianti dentali, usando le parole di Pischinger, portano con s un importante fattore di disturbo, determinato dall'infissione di un materiale non riassorbibile n eliminabile nel contesto del connettivo lasso. Il medico che ha come obiettivo del suo lavoro il ripristino delle capacit di regolazione dell'organismo si avviciner ad esse come ad un'altra bomba ad orologeria, che sar tanto pi pesante sul sistema di regolazione quanto pi peggiorano le condizioni di salute di un individuo. Per cui il monito ad una persona con disturbi inspiegabili e soprattutto ad una persona con malattia cronica lo stesso (PERICOLO: campi di disturbo) e mi sento esentato dal dover produrre una filippica anche contro l'implantologia.Battistoni [1998], usando come esempio una bocca con molti impianti metallici e varie cure canalari, scrive che questi pazienti possono in qualunque momento sviluppare una patologia focale (concetto della bomba ad orologeria) e necessitano oltre che di frequenti controlli all'EAV, anche di un'idonea terapia volta a mantenere il pi possibile efficienti i sistemi depuranti dell'organismo. Terapia che non sempre riesce ad evitare l'insorgenza di patologie organiche da impianti e terapia che spesso non consente di raggiungere un punto dove possibile risolvere le patologie stesse senza dover rimuovere gli impianti. Ci ad esempio avvenuto per la paziente di cui vediamo l'ortopanoramica in fig5 (vari impianti metallici e vari denti devitalizzati), che soffriva di una grave forma asmatica, insorta dopo il posizionamento degli impianti in regione premolare superiore e molare inferiore di destra, in cui stato necessario rimuovere

ambedue gli impianti presenti, dopo numerosi tentativi di terapia omotossicologica, per ottenere un miglioramento sintomatologico. La soluzione in questo caso stata parziale a causa del rimaneggiamento osseo della zona a seguito del posizionamento degli impianti e della loro successiva rimozione. Si comunque passati da crisi asmatiche quotidiane a crisi molto pi leggere che si presentavano circa due volte all'anno e si riusciti va sospendere la terapia con broncodilatatori, cosa in precedenza assolutamente impensabile. lestrazione di un focus dentale : istruzioni adattato da Meinig G., Root Canal Cover-Up [1994]. Considerata linclusione di materiale batterico e la possibilit di ricrescita difettosa, un dente focale viene estratto dal dentista informato nellunico modo che non causi la permanenza del focus nellosso (cavitazione) e che viene descritto di seguito.Dopo lestrazione del dente viene eseguita la rimozione di tutto il periodonto sottostante e il fresaggio della cavit ossea sottostante, in modo da rimuovere uno strato osseo di un millimetro (dovunque, importante larea apicale). La fresa da usare quella apposita per il fresaggio dellosso, cio una fresa a bassa velocit con una palla grossa.Una mini-siringa (12 cc) con un becco di plastica curvo (monoject 412) e una soluzione salina sterile vengono usate per irrigare la cavit durante le operazioni di incisione, in modo da rimuovere pi facilmente i detriti ossei e periodontali man mano che vengono incisi via.Nella cavit dentale, dopo che stata cos trattata, si inserisce una goccia di procaina (un anestetico locale non vasocostrittore); si danno trenta secondi di tempo a questa applicazione di procaina, poi si aspira dolcemente in modo da rimuovere l80% circa della procaina che ancora si pesca nella cavit, in modo che una parte della cavit ancora rimanga coperta con uno spesso strato di procaina.Questo step della procaina contribuisce a resettare le cellule in modo da incoraggiare lazione osteoblastica (ricrescita) e la guarigione ossea.Alcuni dentisti ritengono che luso di antibiotici sul sito trattato avrebbe leffetto opposto, quello di bloccare la ricrescita e corretta rigenerazione dellosso, ma questa possibilit deve ancora essere comprovata con dati.In corrispondenza di un dente devitalizzato che negli anni ha nutrito uninfezione anaerobica, i ricercatori (a partire da Price fino a Bouquot) hanno trovato un coinvolgimento dal primo al secondo millimetro dellosso sottostante, cio losso diventato terreno di coltura di questi batteri e quindi per estirpare linfezione deve essere pulito con fresa.Alcune considerazioni ed eccezioni a questo protocollo devono essere fatte per i denti del giudizio, le vedremo nel prossimo capitolo.Il protocollo qui descritto, che serve per evitare la formazione di cavitazioni, non che sia cos tanto sconosciuto o americano o tedesco; scrive Cacciatore [2001]: I residui di legamento periodontale dove lalveolo non sia stato ben curettato, rimanendo in situ, ostacolano la giusta ricrescita e formano delle cavit microscopiche che possono ospitare batteri con la loro sequela di conseguenze. Occorre guardare bene le RX endorali ma soprattutto ascoltare dal paziente gli eventuali fastidi lamentati; la cavit andrebbe sempre riaperta e curettata a fondo per eliminare gli eventuali foci successivi.Il legamento periodontale sotto il dente tra l'altro il principale deposito di focolai infettivi, ed lasciato al suo posto quando il dente viene estratto. Grave errore: Ogni operatore che lavora con lEAV, scrive Huf [1999], conosce la frequenza dellosteite persistente post-estrazione che secondo la mia esperienza da considerare intorno al 65%.Huggins fa il paragone: come se una gravidanza si risolvesse nel parto solo del bimbo e non del materiale relativo alla gravidanza che non il bambino; la mamma in questo caso sarebbe in guai grossi.Il dottor Huggins racconta che una volta che inizi a documentarsi sulla faccenda delle focalit dei denti devitalizzati e aggiunse la loro estrazione al protocollo di bonifica nella bocca di pazienti con malattie gravi, e vide che ci gli dava un impatto immediato ancora pi positivo per lo stato di salute rispetto a solo la rimozione dellamalgama. Poi per osserv che cerano numerose ricadute a distanza di qualche mese (cavitazioni). Il protocollo per prevenirle era gi stato descritto da numerosi autori per cui Huggins si convinse a dare loro ascolto con il risultato di ottnere guarigioni senza ricadute. accortezze per i denti del giudizio C uneccezione in cui non si ricorre allo step del fresaggio dellosso descritto nel protocollo di prima, i denti del giudizio: loperazione di fresaggio su questa zona straordinariamente complicata e delicata per cui ci si accontenter di grattare lalveolo con un cucchiaio apposito. I siti di estrazione dei denti del giudizio possono dare luogo a cavitazioni e focalit dentali molto pi frequentemente della norma. Ci sono due motivi.

Il primo che essi contengono numerosi microscopici vasi sanguigni che possono essere danneggiati dal trauma fisico pi facilmente di quelli di altri denti. Il secondo che nell'estrazione dei denti del giudizio, vasocostrittori sono usati spesso intenzionalmente per bloccare il rifornimento sanguigno all'alveolo dentale e la gengiva affinch gli effetti dell'anestetico sia prolungato e il sanguinamento ridotto. Bisogna invece assicurarsi che il dentista non usi queste iniezioni di anestetico che contengono vasocostrittori (es. epinefrina), perch l'effetto vasocostrittore aumenta le probabilit che l'intervento inneschi fenomeni che portano ad osteonecrosi. E' importante infine che il dentista dopo l'intervento immetta sul sito dell'intervento una goccia di procaina, che ripolarizzando le cellule favorisce la corretta rigenerazione ossea. Daunderer spiega che, man mano che si puliscono chirurgicamente le osteiti persistenti post-estrazione, bisogna stare attenti ad individuare e bonificare ogni altra fonte di marciume. Se infatti sono lasciate altre fonti di marciume, le zone su cui si intervenuti chirurgicamente verranno da esse nel tempo colonizzate. Il sito del dente del giudizio pesantemente innervato e iper-delicato, per cui le persone (che hanno denti devitalizzati che producono marciume e l'intervento di estrazione dei denti del giudizio) inizieranno ad manifestare importanti peggioramenti all'incirca sei mesi dopo l'estrazione del dente del giudizio. Adler spiega che cicatrici, infezioni o infiammazioni croniche nei siti del dente del giudizio possono contribuire ai seguenti disturbi a distanza: (per il rapporto con il sistema nervoso centrale): agorafobia, claustrofobia, modifiche nel comportamento, epilessia, patologie psichiatriche; (per il rapporto con il cuore): angina pectoris, infarto acuto del miocardio, disturbi del ritmo cardiaco in rapporto alle connessioni con il cuore, (per il rapporto con intestino tenue): disturbi digestivi come senso di gonfiore addominale, pesantezza addominale; (per il rapporto con le ghiandole surrenali): tendenza al raffreddamento, disturbi ortostatici, ipotensione, allergia, malattie autoimmuni; (per il rapporto con il rene): nefriti, cistiti recidivanti, insufficienza renale. (per il rapporto con il sistema ormonale): sterilit della donna, cisti ovariche, amenorrea, dismenorrea, endometriosi. Gli effetti di cicatrici, infezioni o infiammazioni croniche (necrosi ossea o cavitazioni) sono iperbolicamente pi comuni per i denti del giudizio estratti che per lo stesso fenomeno in altre aree, in quanto l'irrorazione in quella zona pi flebile (vasi capillari pi delicati) e in quanto quella zona un crocevia delicato per i numerosi afferenti del sistema nervoso vegetativo. lettura delle cavitazioni Su internet ho trovato una lista di dentisti in Gran Bretagna per chi deve togliere lamalgama in modo protetto, per alcuni di essi viene specificato che sono informati e fanno la valutazione sulla questione focalit dei denti devitalizzati e viene chiarito se la bonifica la fanno loro o (pi spesso) la demandano a dentisti pi esperti. Questi buchi (tasche ossee) sono davvero difficili da distinguere all'ortopanoramica perch come cercare di vedere un po di aria dentro losso. Cavitazioni del diametro di un centimetro generalmente sono del tutto invisibili, e anche quelle pi grandi richiedono unesperienza clinica notevole per lindividuazione solo mediante raggi X. Lo stesso Huggins

(dentista di riferimento nel libro della Hulda Clark, che ha formato vari dentisti sul tema cavitazioni) dice che uno sguardo solo analitico non scover le cavitazioni, ci vuole una certa dose di immaginazione per poter leggere tutte le ortopanoramiche con successo (oltre che un curriculum di qualche centinaio di casi trattati alle spalle). Le cavitazioni anche se le vedi al Vega test, come fai per decidere dove andare a rimuovere osso (scavare grotte)? Il buco dell'osso a gruviera sei sicuro che lo troverai? O stai facendo un macello inutilmente? Un discorso a parte sono i dentisti tedeschi di Daunderer, credo che l, dando per scontata l'impossibilit di trovare i buchi, tolgano volumi e volumi di osso, indifferenziatamente, e anche se il paziente sta bene. E' del tutto giustificata la perplessit operativa da parte del dentista, anche esperto, per stanarle: andare alla ricerca di questi buchi nellosso da incubo, perch la certezza non ce lhai mai che mano mano che trafori e levi osso alla fine troverai il buco (la cavitazione). Mi scrive un dentista: Qualche anno fa, mi recai a Londra nello studio del dott. Hempleman, che operava chirurgicamente sulle cavitazioni per curare le depressioni su pazienti che venivano da tutte le parti del mondo. Il mio stupore fu legato al fatto che radiograficamente io non riuscivo a vedere nessun tipo di alterazione a carico dell'osso, eppure in sede chirurgica la cavitazione era presente. Alcuni di questi dentisti all'estero usano termografia, altri infrarossi, il Cavitat, per mi viene fatto presente che si spera che con aggiornamenti tecnologici questi strumenti di scandagliamento dellosso diano risultati un po' meno equivoci e sbiaditi. Mi riferisce un dentista italiano: Ho pulito per quanto possibile l'osso di una paziente con grave nevralgia del trigemino, ora sta molto molto meglio da sei-sette anni, ma al test Vega risulta sempre -osteitis-. In Italia ci sono dentisti che conoscono i protocolli di valutazione e di estrazione dei denti devitalizzati infetti; per cui loro con questo protocollo del corretto modo di fare estrazione prevengono la formazione di cavitazioni. Per es. Barile (Alba, CN), la Di Giosaffatte (Pescara), Beckman (Bassano del Grappa), Ronchi (Milano), Miclavez (Udine), dei quali so che conoscono i protocolli, che sono pi o meno in grado di dare una valutazione informata su queste situazioni focali dei denti devitalizzati, ma che cercano sempre un compromesso per non estrarre se possibile, a meno di verdetto medico o di forte determinazione del paziente cronico che ha raccolto i vari indizi. Devo aggiungere, sul territorio italiano, due dentisti tedeschi nella provincia di Bolzano, i dottori Bischoff e Hemerling, nessuno dei due parla italiano. In Svizzera c il dottor Thomas Rau, direttore della Paracelsus Clinik, 9062 Lustmuhle bei St. Gallen, Switzerland em: info @ paracelsus. ch tel.: +41 071 335 71 71 fax: +41 071 335 71 00 In Francia c' il dottor Robert Hempleman, tel. (+ prefisso per francia ) 04. 93.38.10.83 Cannes,, Park, 1 ave Anglais (corner 82 bd Carnot) Aggiungo il recapito di un dentista in Germania (parla solo tedesco, pochissimo l'inglese), fornito da Daunderer in persona: Dr. Klaus Kreger Kassenzahnarzt 82110 Germering (Halt Harthaus) Waldhornstr. 5

tel. 089 842828 (S-Bahnlinie 5) Vicino Hannover ho conosciuto il medico Thomas Herms, italiano, (<thomas-herms @ gmx. de>) che mi ha consigliato i seguenti due dentisti esperti nella bonifica della bocca, osteiti e denti devitalizzati inclusi: Dr. Karl-Heinz Zunk e Dr. Maike Finger In der Teichwiese 1 38550 Isenbttel tel.: 05374 / 4565 fax: 05374 / 4584 email: kontakt @ zahnarztpraxis-zunk. de Arrivati a questo punto della lettura quasi certo che ne sapete pi voi che il vostro dentista da cui andrete per fare domande in merito. Per evitare questa situazione in cui uno domanda ad un altro che ne sa meno di lui, date l'opportunit al dentista di leggere questo bagaglio di dati e di casi clinici. Sono contento perch nell'affrontare buona parte delle questioni di base mi sembra che non mi sia dilungato oltre il necessario. Considerando che pi facile far leggere un manoscritto di 65 pagine che uno di 265 pagine, ad un certo punto ho frenato col trascrivere altri casi clinici e altra letteratura medica (per ampliare il materiale partite dalla bibliografia o rivolgetevi a noi dell'A.DO.M.).

CAPITOLO 6
il pluri-metallismo Un metallo immerso nella soluzione del suo sale assume un potenziale ben definito (detto standard, perch misurato per tutti nella stessa cella e rispetto allelettrodo di riferimento ad idrogeno) che riporto tra parentesi (in Volt): Au+ (+ 1.50), Pt++ (+ 0.86), Pd++ (+ 0.82), Hg++ (+ 0.80), Ag+ (+ 0.80), Cu+ (+ 0.47), Sb+ (+ 0.23), Pd+++ (- 0.12), Sn++ (- 0.14), Ni++ (- 0.23), Cd++ (- 0.40), Fe++ (- 0.44), Cr++ (- 0.56), Al+++ (- 1.70). E osservazione comune, comunque, che si formino differenze di potenziale persino tra amalgama e amalgama, questo perch si tratta di amalgama di diverso tipo o di diverse et. Allanodo (cio il metallo meno nobile), gli atomi di metallo si staccano dalla superficie solida ed entrano in soluzione sotto forma di ioni metallici e di qui potranno migrare nellorganismo. Inerti, i metalli che la parola definisce nobili, lo sono solo nella cella immaginaria, non quando sono accoppiati con un elettrodo diverso. Anzi, il mercurio che ha un potenziale elettrochimico non come loro ma comunque da metallo quasi nobile (0.80 il mercurio, 0.82 il palladio), splendido per fare batterie. Gli elevati potenziali positivi dei metalli nobili (+1.50, +0.86, +0.82, +0.80, di oro, platino, palladio e mercurio rispettivamente) proprio perch lontani dai potenziali elettronegativi di tutti gli altri, quando accoppiati con un qualsiasi altro elettrodo diverso ci assicurano le differenze di potenziali tra le pi elevate. La differenza di potenziale una forza motrice della corrosione. La bocca non la cella elettrolitica di riferimento, soprattutto visto ci che avviene in odontoiatria: Ci sar un solo manufatto, o non ci saranno invece ponti e perni metallici a iosa? Vero che i metalli non nobili hanno una forza motrice verso lossidazione intrinseca, come ad es. il cromo la cui reattivit intrinseca gli fa formare spontaneamente un ossido. Producendo facilmente i metalli non nobili uno strato superficiale di ossido, si verificano varie fasi di neutralit o meno elettrochimica che questo strato di ossido garantisce, ma sempre prevale il logoramento e lo spostamento lento del potenziale per effetto degli ioni dellambiente esterno. Essendo lambiente orale con tutta la saliva una splendida cella galvanica, i vari metalli presenti nelle protesi creano comunemente in bocca differenze di potenziale da 200 milliVolt fino a 1000, ma ovviamente il 99.9% dei dentisti non ha un multimetro digitale per farne una valutazione. Leffetto negativo duplice: 1. c un micromaperaggio continuo impiantato in una forma di vita; 2. aumenta la corrosione degli ioni metallici.

Scrive Raue: Nel 1977 ho iniziato ad usare di routine nella mia pratica quotidiana di dentista un microamperometro per le misurazione delle correnti endo-orali. Nel periodo che va dalla met del 1977 alla met del 1980 su ben 978 pazienti ho rilevato valori sospetti, cio dai 6 mcA in su, e quando questi valori sospetti erano associati con sintomi clinici ho consigliato di intervenire. 99 pazienti hanno accettato la bonifica delle amalgame coinvolte nel bimetallismo; essi avevano tutti sintomatologie che si erano dimostrate resistenti ai vari tentativi terapeutici effettuati fino ad allora da cliniche e specialisti, le quali sono sparite completamente con leliminazione delle correnti endorali: mal di testa (57 casi), vertigini (20 casi), nausea e vomito (6), emicrania (6), svenimenti (4), fibrillazioni oculari (3), ronzio auricolare (1), gusto sgradevole (1), dolore alla mandibola (1). La vera natura dei sintomi di questi pazienti non potr mai essere diagnosticata da quei medici che ne ignorano la causa e la complessit, ovvero lesistenza dellelettrogalvanismo orale ed i suoi effetti sullorganismo. Nelle universit di oggi gli studenti sentono poco e niente sulla possibilit e le conseguenze della formazione di correnti intra-orali. Nella pratica della medicina attualmente leffetto batteria nella bocca largamente trascurato. Fin dal 1879 (Dr. H.S. CHASE) si pubblicano regolarmente comunicazioni che attestano linsorgere di turbe dovute al polimetallismo delle ricostruzioni dentarie. Sono innumerevoli i ricercatori che hanno pubblicato studi su sintomatologie trattate con leliminazione del galvanismo orale. Non posso dire con esattezza quali siano le ragioni che portano medici e dentisti a non riconoscere queste scoperte. Una di queste potrebbe dipendere dal fatto che spesso questi pazienti affetti da sintomi causati da galvanismo orale non consultano i loro dentisti, ma si rivolgono ai loro medici generici o a specialisti che cureranno la malattia ignorandone la causa. Vengono dunque fatte diagnosi errate o diagnosi 'facili', appartenenti spesso al quadro delle malattie neurologiche, per sintomi come mal di testa, emicranie, distonia vegetativa, false depressioni etc.. Vengono prescritti molti farmaci. Alcuni possono attenuare i sintomi. Spesso questi pazienti sono considerati ipocondriaci e nevrotici. Questa situazione deve finire. Le misurazioni delle correnti orali dovrebbero diventare una procedura di routine nella pratica di tutti i medici e dentisti. Come con gli aloni neri radicolari che a volte compaiono e per i quali era discrezionalit del dentista intervenire, in maniera identica viene affrontato il pluri-metallismo: - a volte i pazienti riportano fenomeni elettrici; - lamperaggio che si misura non ha assolutamente nessun significato sulla clinica; nessun impatto negativo sulla salute provato o provabile, anzi linsegnamento universitario nega decisamente alcunch di effetto a distanza sullorganismo. Chiedete sempre (per sicurezza) al dentista olistico se ha un microamperometro in studio con s. insulti ambientali di pertinenza odontoiatrica altri metalli dentali sensibilizzanti: del palladio, nichel e altri metalli fonti di intolleranza parleremo nella Capitolo 6. Una rapida dimostrazione della particolare vulnerabilit delle vittime da amalgama e del fatto che l'organismo uno, gli stressori multipli ci viene da una pubblicazione del dottor Paul Engel [2003]: H.R., una 47enne che si presenta con mal di testa, emicrania, capogiri, problemi agli occhi, parestesie alle mani, tensioni al collo. Le 12 otturazioni in amalgama vengono rimosse tra il dicembre 1993 e il febbraio 1997. Il miglioramento della salute immediato e notevole, non ha praticamente pi emicranie gi ad aprile 1997. A febbraio 2000 riporta che non solo non ci sono state ricadute di emicrania ma che sono scomparsi anche i mal di testa, le tensioni al collo sono migliorate, non ha pi dolori alle spalle, la pressione sanguigna si normalizzata. La differenza dello stato attuale di salute con quello di prima viene definita "come il giorno e la notte". A marzo 2002 viene inserita una protesi mobile in metallo. Compare gusto metallico e riappaiono dei mal di testa [galvanismo? Nichel? Cromo? N.d.T.]. I mal di testa smettono alcuni giorni dopo la rimozione della protesi ma riappaiono quando questa viene reinserita. Ad aprile 2003 la protesi mobile

in metallo viene eliminata e sostituita con una senza metalli. Il risultato che i mal di testa non ricompaiono pi. dente infetto e implantologia post-estrattiva: TESCHIO NERO, altro che amalgama. Il mettere perni su siti in cui stato appena estratto un dente infetto una cosa infernale, ma cos tanto che se esiste linferno questa la procedura numero uno che sicuramente adottano anche l. Il fenomeno esiste (neanche troppo sommerso) anche in questo mondo ed una delle pagine pi brutte che lodontoiatria fatta male possa scrivere nella storia delle persone. Mi scrive una paziente che si era raccomandata con il dentista perch gi era messa male: Alla prima seduta mi ha tolto due denti, gli unici senza amalgame ma che facevano pus e senza curare nulla mi ha immediatamente inserito due viti. Delle cose che vi possono fare invecchiare in fretta, questa la pi infernale di tutte. Un caso di monconizzazione post-apparecchio (!) Donna 30enne, durante una visita di controllo annuale dal dentista le viene aperta una questione apparentemente innocua: il 4 inferiore destro.. leggermente tirato indietro, che ne pensa di farsi aiutare dallortodonzista, fare spazio, tirarlo fuori e riallinearlo? Lei accetta. Dopo due anni di apparecchio ortodontico, quello classico con le molle per ciascun dente, le quali vengono tirate dallortodonzista alle visite periodiche, il risultato che larcata superiore tirata era andata verso destra, i due denti centrali non erano pi centrali. Citata in tribunale, il verdetto era che lortodonzista aveva sbagliato ma non doveva risarcire il danno. Ma aggiungiamoci ora la parte che riguarda il suo socio dentista: la paziente ha appena fatto in tempo a chiedere non era meglio il mio dente rientrato un po, invece di denti centrali che centrali non lo sono pi?, che lascia la stanza dellortodonzista e va in quella del dentista suo collega. I dentisti super-temibili li riconoscete molto facilmente: il dentista che corre sempre da un paziente ad un altro, entra e esce dalle varie sale, mantiene continuamente tutti questi pazienti in attesa mentre fa un pezzettino di lavoro ad uno, poi ad un altro ed un altro, prima di tornare da quello precedente a fare un altro pezzettino di lavoro? Il dentista che segue era di questo tipo. Che casino pensa tra s e se, resosi conto del lavoro schifoso che venuto e senza dire niente (ora si metta comoda) inizia a lavoricchiare con indifferenza, fatta lanestesia, la ragazza chiede ma che state facendo, ma lui : gi, non ti muovere proprio ora.. ed cos che i denti vengono ridotti a moncone!! La cura di tutti i fastidi: ridurre a moncone il dente. Vi giuro, non si capisce mai quando uno sta seduto in quella sedia, cosa vi stanno per fare e quali altre opzioni vi sono davvero per quella situazione. Il dentista farfaglia qualcosa, ma ha molto a che fare con le idee che gli si sono stampate in testa, le convinzioni che gli sono state inculcate, per cui davvero prendetevi una settimana minima di riflessione e confronto con altre idee e dunque nuove prospettive, non fatelo intervenire subito. Per inciso, lapparecchio dellortodonzia ortodossa, quello con le molle per raddrizzare i denti, ragazzi, non ha proprio senso. Non ho il tempo di dire tutto ora, ma i denti storti sono un effetto dei rapporti muscolari, del loro funzionamento e del loro mancato rilassamento. La vera scienza olistica studia questo e i rapporti con le asimmetrie craniche. Il paziente olistico avr un atteggiamento da molto scettico fino a del tutto resto rispetto al tirare i denti di qua o di l con molle. Mentre il dentista applica lortodonzia ortodossa delle molle succedono le seguenti cose: la vera questione non viene tirata a galla;

il paziente soffre disagi immensi, masticatori, alle gengive, emotivi, etc.; lortodonzista ha un reddito periodico (ai controlli); si creano e favoriscono ulteriori scompensi cranio-sacrali; se tutto va male non avete garanzie contro lerrore e il risultato finale. Vedete voi se ha senso.

CAPITOLO 6
Anche la ceramica richiede una ritenzione meccanica e dunque non adatta a carie piccole. Questo mi fornisce lo spunto per mostrare come il cervello di un dentista olistico pu andare in profondo sonno Rem. Un mio amico andato da un dentista che usa la ceramica perch valutata pi compatibile; labitudine per era talmente acquisita che, a fronte di carie quasi invisibile, il dentista gli ha fatto un buco mega-galattico nel dente (certamente fuori luogo per una cariettina) allo scopo di fargli ritenere la sua cara ceramica. Io lancerei un consiglio allora: quando andate nello studio del dentista, dite sempre che la carie volete vederla con lo specchietto o, meglio ancora, davanti ad una carie prendetevi un piccolo spazio di riflessione o, meglio ancora, riflettete sulle considerazioni fatte in questo manuale quando narro di come le mie due carie sono guarite (cloruro di magnesio, alimentazione). trafori in denti sani come appoggio per ponti? Mi rendo conto che se uno vuole aggiungere allodontoiatria olistica di prima (estrazioni di radici morte sospette, niente metalli, etc..) anche la priorit di non sacrificare materiale dentale sano, si merita di essere mandato a quel paese dal dentista perch tutte le richieste precedenti che avete fatto sono incompatibili con questa. Facciamo lesempio che vi manchi un dente, ad es. il 6 inferiore. E mettiamo il caso che questo elemento mancante sta in mezzo a due denti sani. Se per qualche motivo uno decide che vuole mettere la ceramica integrale (con o senza base metallica) la tecnica conduce ad una consistente riduzione con la fresa dei due denti adiacenti. Quanto pi si vorr usare la ceramica integrale senza basi metalliche, tanto pi sar necessario effettuare una preparazione adeguata. Preparazione adeguata (sigh..) significa limare molto il dente. A ragione il dentista vi dir: Allora!, vuoi fare limplantologia, o vuoi smantellare il dente affianco?. Volendo fare un ponte e mantenendo come priorit quella di non distruggere gravemente i denti affianco sani, le opzioni sono i ponti california o maryland metallici che richiedono pochissima abrasione dello smalto del dente affianco. Quali sono questi metalli possibili del maryland? Il nichel-cromo, che ovviamente sar il primo da escludere per i problemi legati alluso di nichel, poi c il cromo-cobalto, e il cromo non certo poco aggressivo o sensibilizzante come metallo, per cui volendo usare unattenzione in pi (se uno vuole evitare i sopracitati) pu usare loro galvanico. A ragione il dentista vi dir: Allora!, vuoi evitare i metalli o vuoi preservare materiale dentale sano? Per fare dunque questo ponte, la contrapposizione tra: 1. intervento poco e niente invasivo sul dente sano: ponti maryland o california, i microintarsi vengono appoggiati nei solchi e nello spessore dello smalto, l'aggancio si costituisce di nichel, cromo oppure solo oro galvanico, rivestito esternamente; 2. se i denti affianco sono sani, lintervento pi invasivo la preparazione dei denti sani per poggiarci un ponte in metallo-ceramica o anche in ceramica integrale senza base metallica; il massimo di preparazione devastante necessaria per piazzare la ceramica integrale senza altro.

Vi parlo ora di Maryland senza metalli che lopzione numero tre, per non so ancora che idea farmi sulla durabilit di un certo manufatto. Il vantaggio sarebbe che sono poco invasivi rispetto al dente affianco e non hanno metalli. Certo si potrebbe anche aggiungere un elemento di acetalica con ganci in acetalica, ma allora l'inaffidabilit della tenuta e la scomodit sale esponenzialmente. 3. manufatti in fibra ricoperti di resina o di ceramica possono essere usati per ponti maryland senza metalli. Debbono per rispondere al punto interrogativo della resistenza nel tempo allo stress masticatorio (garantiranno un periodo di permanenza in bocca sufficiente per ammortizzare il loro costo?); Si tratta di unarmatura del manufatto in fibra di vetro che viene rifinita esteticamente con rivestimento in resina o ceramica. La fibra proviene dalla ricerca spaziale ed aeronautica, e visto il colore accettabile della fibra di vetro (traslucente) lindustria odontoiatrica se ne appropriata. Contrariamente ad un manufatto in metallo-ceramica, la fibra non rigida, ma tende ad assorbire e distribuire il carico masticatorio lungo la sua struttura, con caratteristiche gnatologiche assimilabili al dente naturale. (BellGlass tel. 256233, ArtGlass, Targis vectris, Gradia, etc..). Gli svantaggi: dando per meno garanzie di resistenza nel tempo a fronte dello sforzo masticatorio, gli Euro che il paziente paga per questi manufatti vengono ammortizzati su un periodo decisamente pi corto; alla luce di possibili fratture e rifacimenti ex-novo questi ponti senza metalli potrebbero diventare un investimento (in biocompatibilit massima) costosissimo. riuscir il paziente ad avere la fotocopia dei bugiardini prima che il lavoro inizi e non dopo, quando lomeopata gli dice che quel materiale problematico? Eugenia va dal dentista e spiega che lei una paziente con particolari necessit, allergica ai metalli, loro giallo a volte pu usarlo a volte no, il nichel e altra ferraglia sono assolutamente da escludere. Spiega che ha avuto continui problemi di salute in corrispondenza di precedenti trattamenti odontoiatrici e che non sta molto bene al momento. Insomma quello che farebbe uno che abbia appena finito di leggere questa guida. Il dentista la rassicura dicendo che non c nessun problema in quanto user materiali che non danno alcun tipo di problemi. Fiduciosa perch il dentista ha capito la sua situazione la donna decide di iniziare i lavori con lui. Il dentista le ha messo tutta una serie di manufatti e ponti che, a suo dire, oltre alla ceramica contenevano solo oro e nessun altro metallo. Sono passati cinque anni, un omeopata fa notare alla paziente che i numerosi metalli delle protesi fisse le causano attivit galvanica e fa notare lintolleranza verso questi materiali, la donna parla della visita dallomeopata, spiegando i suoi problemi di salute, e dopo notevoli insistenze riesce ad avere le fotocopie dei materiali usati da questo dentista; con sorpresa apprende che cera di tutto: basi metalliche per ponti - alluminio (15%), stagno (12%), cromo (1%), nichel (1%), vanadio, manganese, zinco - oro (39%), palladio (35%), argento (19.5%), stagno (5%), platino (1%), iridio (1%), rutenio (1%), indio (0.5%) - palladio (25%), argento (70%), rame (1%), stagno (1%), iridio (1%), indio (2.8%), zinco (1.4%) apparecchio mobile - palladio (63.5%), cromo (28%), molibdeno (6.5%), manganese (0.6%) Lesperienza mi fa dire che quando il dentista afferma che il suo materiale quello buono, cio anallergico, il pi delle volte intende che ha evitato leghe molto contaminate con metalli come rame e nichel, ma ci non significa che questi siano assenti del tutto.Lesperienza mi fa dire che il termine manufatto in oro-ceramica viene usato nel foglietto del consenso informato destinato al paziente per spacciare qualsiasi cosa, non detto che il lavoro non contenga rame, cadmio, palladio, cromo, etc. etc. , come infatti questi metalli altamente allergizzanti sono praticamente sempre contenuti nelle basi per ponti dentali e nei perni cosiddetti aurei.Se un dentista nel consenso informato scrive protesi in oro-ceramica e non vi consegna il bugiardino quasi sicuro che il nostro oro di quello mescolato ad altri metalli, cos come lo il 99% dei prodotti odontoiatrici simili presenti sul mercato.Se il dentista stesse usando loro puro, cio oro galvanico, questa scritta apparirebbe in bella evidenza perch quelli che

lo usano lo fanno con vanto.Visto che il dentista pu ottenere manufatti con una durezza superiore mischiando un 40% di oro ad altri metalli, sono molto diffuse queste leghe che contengono di tutto, cui ci riferisce in generale come platinate, palladiate, oppure non nobili (se contengono in elevate percentuali rame, cromo e altri metalli dal potenziale elettrico positivo).Allinizio cerano solo le leghe platinate, poi si intravide lopportunit di sottrarre del platino e sostituirlo con palladio. Maggiore era la percentuale di sostituzione del platino con palladio e maggiore era il risparmio sul materiale di partenza.Ma il palladio ha notoriamente unelevata potenzialit di inibire enzimi (1 grammo di palladio tossico come 100 grammi di platino). Inoltre il palladio ha una capacit decisamente superiore di indurre sensibilizzazioni nel tempo. Il motivo per cui una cosa cos problematica entrata in odontoiatria che convenuto a tutti, a quelli che lo dovevano smaltire come rifiuto tossico e a quelli che lo mettevano nelle leghe auree al posto del pi costoso platino.E mentre i dentisti sono alla merc di venditori di materiali odontoiatrici che pavimentano la strada tra i rifiuti industriali pi impuri e il loro inserimento nelle bocche della gente, i tedeschi avvertono contro gli effetti del palladio, la Svizzera qualche anno fa band il palladio (ancora prima che lamalgama), oggi i nostri omeopati in Italia sapendo della questione iniziano a testare il palladio trovando praticamente sempre problemi.Parlo ad un dentista olistico dellopportunit di evitare almeno il palladio e mi risponde picche: Il palladio un metallo prezioso e nobile, come il platino blah blahh.. (come da opuscolo pubblicitario). Ma che dici?? Se il paziente cui voi dentisti olistici avete messo una corona rinforzata con base palladiata dopo qualche tempo va da un omeopata o da un altro dentista olistico, sar possibile (mediante Vega test) rilevare nel suo caso leffetto a distanza, ad es., sui reni del palladio che magari deve ancora finire di pagare ma verso cui gi scattata la sensibilizzazione e dunque il blocco del sistema di regolazione.Thomsen [2001] riporta un esempio tra i tanti di intolleranza a leghe dentali palladiate: 57enne che accusava inon chiara origine e cefalea diffusa che si irradiava nel territorio di diversi meridiani, pertanto risultava difficilmente associabile ad aspetti sistemici. Allanalisi sistemica mediante EAV si evidenziarono valori instabili generalizzati (cadute dindice) su tutti i punti delle mani e dei piedi. Il riequilibrio della risonanza fu ottenuto solo con le fiale Degu Sdf D6 e Palladium met. D6. Il ponte palladiato fu rimosso; il giorno successivo il paziente rifer che sia lipertensione che la cefalea erano scomparse.Dopo che furono trascorsi 10 giorni caratterizzati dallassenza di disturbi, il ponte fu nuovamente inserito, sempre senza utilizzare materiali fissanti, nemmeno provvisori. Il giorno dopo, i disturbi erano ricomparsi: ipertensione ed emicrania diffusa. Occorre sottolineare che nel corso dellanalisi preliminare era stato accertato che la lega era preparata lege artis cio non presentava alcuna dissociazione elettrolitica.Ragazzi non credete che non vi capisca, quello che ho detto nella sezione precedente lo dimostra. Perci vi lascio in pace se volete usare loro oppure anche loro platinato (perch ha una durezza maggiore), badate per che non vi sia palladio vi prego! E quando in bocca gi c un tipo di metallo abbiamo raggiunto il capolinea: non dovrebbero essere aggiunti altri metalli! informazioni su materiali problematici e possibili alternative le dentiere. La parte plastica delle dentiere del metacrilato lavorato, cosiddetta acetalica, bianca. La parte rosa delle dentiere deve il suo colore a molecole organiche (polimeri) chiamati lacolines, per dare il colore della gengiva. La dentiera viene generalmente proposta con una base metallica per dare una consistenza pi sottile e pi affidabile al manufatto: palladio, cadmio, cromo-cobalto, nichel, berillio. Chiedete sempre la composizione. Il berillio (spesso presente intorno all1.8%) usato perch permette al materiale di essere presso-fuso in uno stato pi fluido, ma ha una potenzialit tossica notevole. Spesso il materiale pubblicizzato come anallergico non quello che non contiene nichel, ma che ne contiene non pi del 30% (in alternativa a protesi mobili in cui la percentuale di nichel arriva fino all60%, per cui i fastidi diventano quasi subito evidenti). Qualcuno usa un accorgimento intermedio, e cio in alternativa ai vari metalli che abbiamo citato, usa loro puro come supporto per la parte di plastica della dentiera. Chiedete sempre la composizione, meglio ancora chiedete lopzione pi sicura che una dentiera completamente in acetalica con ganci anchessi in acetalica. Le protesi mobili di plastica sono ottenute mediante stampaggio per iniezione di polimeri di monomero acetalico, di monomero metacrilato o monomero vinilico. Nuovi prodotti sempre in plastica ma alternativi allacetalica credo stiano arrivando dallestero che dovrebbero dare pi flessibilit ai ganci.

come fare il byte per chi palesemente allergico al metacrilato? Un mio amico intollerante al metacrilato si fece testare allEAV il byte (in metacrilato) e risult che gli dava fastidio, e infatti scopr che stava meglio quando non lo metteva la notte. Ma avendo bruxismo durante il sonno aveva bisogno di mettere su il byte di notte. Girammo vari dentisti che proponevano opzioni anallergiche, ma alla fine scoprimmo che tutti i byte sono fatti di metacrilato e chi allergico che fa? Abbiamo trovato unazienda che fa byte in poliuretano termoplastico, Durasoft (la loro iniziativa meritevole per cui faccio loro pubblicit per chi avesse lo stesso problema: produttrice SCHEU DENTAL, importatore TP Italia, tel 035 4520001). Importante. Cementi e colle per installare corone e ponti. Innanzitutto facciamo una classificazione generale; ci sono: 1. cementi carbossilati 2. cementi zinco-fosfati 3. cementi vetro-ionomerici 4. cementi ibridi (vetroionomerici + resina) 5. cementi compositi 6. altri otturazioni bianche: istruzioni per luso Dobbiamo innanzitutto spendere una parola contro le resine vetro-ionomeriche. Il fatto che rilascino fluoro dovrebbe essere un fattore di predilezione verso di esse secondo le idee stampatesi nella mente del dentista, ma il fluoro un veleno e il sovraccarico tossicologico di questo rilascio perci sconsigliabile a chiunque e soprattutto al paziente intossicato con una situazione enzimatica gi molto compromessa (il fluoro inibisce tutti i nostri enzimi). Inoltre fare otturazioni con vetro-ionomeri fluorurati richiede la verniciatura e cio il bario, che lentamente verr rilasciato nellorganismo. Escluse le resine vetro-ionomeriche, non ci restano che i compositi. Attenzione ai correttori di tonalit che il paziente o il dentista scelgono per ottenere unotturazione simile al colore del dente. Il dentista senzaltro preferisce la tonalit pi vicina al colore del dente, io invece consiglierei al paziente la tonalit pi trasparente che c, per cercare di evitare le aggiunte di pigmenti (a volte cadmio). Alcuni compositi non sono coinvolti in questo, il Pex ad esempio del tutto privo di metalli. Il Pex inoltre lunico materiale che non contiene monomeri metacrilati. Prima del Pex cera una sola tecnologia: il monomero di base, che pu diventare anche una miscela di monomeri diversi, era uno della famiglia dei metacrilati (Bis-GMA, uretano dimetacrilato, polietilenglicole metacrilato, HEMA, altri monomeri con diversi gruppi funzionali attaccati al dimetacrilato). Tra questi compositi metacrilati ogni azienda propone un prodotto che in effetti per il risultato finale (la tollerabilit da paziente a paziente) si pu differenziare grandemente dagli altri. I dentisti olistici che conosco si appoggiano a 3 o 4 marche di composito, che poi cercano di testare con EAV o Vega test su ogni paziente per dare ad ognuno quello cui pi tollerante. I risultati di tollerabilit delle varie marche di compositi in effetti sono diversi, sebbene la tecnologia una, i produttori fanno scelte diverse (solventi, composizione, monomeri di base, attivanti, etc.). Faccio qui una lista dei prodotti compositi cui attingono i dentisti che conosco: Miclavez usava il Compress Di Giosaffatte usa il Pex, il Definite, l Admira

Barile usa lo Z250 (3M); il Post ; .. Ronchi usa il Pex Simo, la persona con i problemi di sensibilit dentinale pi gravi che abbia mai incontrato, alla fine ha scoperto che solo con il Pex stava bene. Un suggerimento di Simo sulla fattura del composito: Siccome l'ultimo strato che il dentista tira di otturazione in composito, quello a contatto con l'aria anche particolarmente reattivo (questi materiali sono messi strato dopo strato e sono fatti per polimerizzare con il prossimo strato) allora il consiglio di fare l'otturazione un po' abbondante per poi tagliare via l'ultimo strato. Lo strato interno era polimerizzato tutto e cos rimane quello in superficie. Come mettere una resina bianca per farla durare pi a lungo possibile (Miclavez ha fatto uno studio in cui dimostra che dura pi la resina che lamalgama). 1. il composito viene attratto dalla luce. Quindi, devi polimerizzare verso le pareti di adesione. 2. bisogna prevenire lumidit applicando la diga di gomma. Se sono presenti quantit di acqua infiltratesi a causa dellassenza di diga di gomma, la polimerizzazione dar luogo ad un composito la cui durata nel tempo segnata. Per quanto straordinario possa sembrare, i dati sui volumi di vendite commerciali mostrano che il 94% dei dentisti quasi sempre non usa la diga. La diga ti sembra una scocciatura da stare l a mettere, ma se uno si abitua semplice, ci vuole un attimo, mi dice un dentista. 3. le lampade di vecchia generazione servono a poco con i compositi; hanno ragione i dentisti che dicono che il composito fatto con una lampada di vecchia generazione durer in media solo tre anni. C stata lera in cui uscita la lampada al plasma, alcuni ora usano il laser per far indurire i compositi, ma la soluzione che io propongo sono le lampade Modulate, cio con un software, a seconda di quello che devi fare ci sono dei programmi diversi. Questa nuova generazione di lampade fa davvero la differenza. Ovviamente vale sempre il consiglio di controllare periodicamente la lampada, cio ci sono dei sensori specifici per calibrare e tenere sempre calibrata la potenza di riferimento della lampada. 4. ci sono delle situazioni in cui pi comunemente si possono lasciare dei punti dombra (non raggiunti dalla lampada e non polimerizzabili); il dentista accorto imparer evitare di creare lui stesso manovre che producono punti dombra e imparer a riconosce le situazioni inevitabili in cui linsidia dei punti dombra deve essere affrontata. In questi casi il dentista accorto rallenter e far piccole stratificazioni (per evitare una polimerizzazione solo parziale in corrispondenza dei punti di ombra). A dire il vero le piccole stratificazioni vale la pena di farle sempre. cure canalari : novit e regaletti da evitare Ci sono delle novit degli ultimi anni sul fronte cure canalari. La prima novit l'ossido di calcio usato come riempitivo (al posto di guttapercha o cementi silicati). Le altre novit sono degli ausili per migliorare la sterilizzazione di tessuti a ridosso del canale principale: endox, ozono, laser. Endox: un dispositivo che il dentista usa come aggiunta per sparare corrente e decontaminare il canale: un elettrodo si immerge nel canale radicolare prima della fase d'immissione del riempitivo, si danno tre scariche di corrente a 1200 Volt, che stato dimostrato annientano 2 o 3 miliardi di streptococci. Usato anche su tasche gengivali.

Ozono: esistono adesso macchine tipo l'Helazon che permettono di sospingere in uno spazio ermeticamente delimitato ozono alla concentrazione di 20.000 ppm (contro i 200 ppm della ozonoterapia). Laser: usato per stecchire la carie senza dover rimuovere troppa polpa (come successo fino ad oggi), migliora anche la bonifica apicale dal materiale batterico attivo in fondo alla radice del dente, ma ovviamente non si pu giostrare molto con la direzione del fascio di luce, per cui rimangono sempre non garantiti i tubuli laterali disposti perpendicolarmente al fascio emergente. Ossido di calcio(noto come Biocalex): Diversamente da altri materiali riempitivi per cure canalari (che hanno un marcato potenziale a contrarsi), il Biocalex si espande una volta inserito, assicurando il massimo riempimento e sigillo del canale. Il Biocalex composto da ossido di calcio cui stato aggiunto ossido di zinco e una soluzione acquosa di etilen-glicole. Lossido di calcio ha affinit per i fluidi, migrando per questo motivo in tubuli dentinali altrimenti inaccessibili. Questa espansione dellossido di calcio seguita da solidificazione e trasformazione in idrossido di calcio. Successivamente lidrossido di calcio convertito a sua volta in carbonato di calcio, creando un muro di calcificazione che sigilla ancora meglio le aree riempite (che altrimenti avrebbero offerto spazio e terreno di coltura a possibili migrazioni di materiale batterico). In conclusione lossido di calcio ha un effetto alcalinizzante locale che induce il tessuto biologico a calcificare cos da sigillare i canali. Ma leffetto alcalinizzante un battericida naturale esso stesso, in quanto i batteri proliferano meglio in ambiente acido.Numerosi studi hanno confermato non solo leffetto calcificazione sui milioni di tubuli dentinali, ma anche buoni livelli di asepsi rispetto ad altri materiali. Da alcuni studi recenti sembra che il livello di sicurezza (dellasepsi ottenibile) salga ancora di pi quando si combina per es. con la tecnica del laser. L'idrossido di calcio usato come isolante delle polpa sotto le otturazioni dentali, ma ATTENZIONE a NON PENSARE CHE E' LA STESSA COSA. Solo l'ossido di calcio ha il vantaggio che mentre si trasforma in idrossido di calcio sigilla e si espande. L'idrossido di calcio ha un altro svantaggio: i produttori a seguito di una causa legale sono stati obbligati in Svezia nel 2000 a dichiarare tutti i componenti perch si sono avute reazioni allergiche e si scoperto che il 40% del prodotto era etil-para-toluene-sulfonamide (Dycal, Dentsply). Anche vari riempitivi per cure canalari contengono etil-para-toluene-sulfonamide, ma non c' obbligo di dichiare tale contenuto (!%). Per quanto riguarda i vari regaletti da evitare.... si usa ancora (sigh) endometasone. Usato come cemento per medicazioni intermedie o come cemento definitivo per chiudere le cure canalari insieme alla guttapercha, una mostruosit dellodontoiatria, un residuato bellico che ancora resiste in un numero non indifferente di studi dentistici. Mats Hanson lo usa come esempio per far capire quanto larghe siano state le maglie della marcatura CE per la commercializzazione di prodotti odontoiatrici: "Considerate che ora ha la marcatura CE una delle cose pi terrificanti che l'odontoiatria ricordi,Endometasone, un materiale per trattamenti canalari che fu bandito dalla Svezia gi nel 1983 (contiene formaldeide, piombo e numerosi altri ingredienti tossici). una barzelletta o cosa questa certificazione che accetta una mostruosit simile? [Heavy Metal Bulletin, 2 ottobre 2000]. guttapercha con e senza cadmio.La guttapercha non radiopaca ai raggi X e dunque deve essere impregnata (dal produttore) di una soluzione di ioni metallici. La migliore accortezza che il dentista pu avere su questo argomento controllare sulla confezione che ci sia la dicitura priva di cadmio. Se non c questa scritta allora la guttapercha contiene cadmio. I prodotti senza cadmio sono decisamente pi biocompatibili rispetto agli altri. i derivati del trisolo come disinfettanti. Il caratteristico odore che sentite nello studio odontoiatrico proprio quello del trisolo. E usato come disinfettante nelle cure canalari e anchesso non ha una buona compatibilit biologica e dovrebbe essere evitato. leugenolo. garofano, leugenolo ha propriet anti-putrefattive per cui viene usato nelle cure canalari. Sfortunatamente un po irritante per cui alcuni dentisti preferiscono non usarlo.

cosuccie assortite lasciate nei denti devitalizzati: o gli antibiotici che venivano lasciati nel canale dentale non si usano pi, almeno non secondo i dettami della moderna endodonzia; la soluzione standard per le cure canalari lipoclorito di sodio e nientaltro. Spero che questa informazione vi serva per salvarvi dai numerosi dentisti che, come accaniti, continuano a lasciare

In casi di mal di testa casi molto importante estrarre i denti trattati con formaldeide.

Lintolleranza sviluppata verso la formaldeide (nel trattamento canalare) si manifester possibilmente come disturbi della memoria, confusione mentale, paura del nuovo, difficolt ad essere felici delle piccole cose, accresciuta sensibilit al dolo atteggiamento di sottomissione, temperamento focoso, sensazione di stare sotto una palla di vetro, incapacit a fare movimenti delicati con le dita

La perdita di capelli (a chiazze, circolari, laterali o totali) sempre una combinazione di amalgama (spesso materna) e de disfunzione del metabolismo della formaldeide. Il processo diventa drammatico e spesso incurabile quando c un trattamento canalare con formaldeide. Nellortopanoramica si possono vedere i disturbi del metabolismo dellocchio in congiunzione con lamalgama causa unampia infiammazione. Persino pi importante della totale rimozione dellamal togliere la formaldeide nellosso mandibolare (pulendo chirurgicamente gli alveoli dei denti devitalizzati) e nella polver casa. Lalcalinizzazione e integratori di zinco possono offrire un aiuto temporaneo. meglio comunque cambiare la diet indirizzarla verso cibi ricchi di zinco e alcalinizzanti. Lo zinco dovrebbe essere inserito nella dieta per un lungo periodo altissimi dosaggi. (SENZA DIRE NIENTE) questi regaletti nei denti devitalizzati di pazienti a volte anche allergici o fortemente intolleranti. la formaldeide. A sottolineare i pericoli tossici della formaldeide, che generalmente usata come disinfettante delle cure canalari, abbiamo unedizione in pillole delle idee di Daunderer: Per fortuna ora quasi tutti usano ipoclorito di sodio (NaOCl) come unico disinfettante nella cura canalare + EDTA per togliere il fango dentinale. si usa ancora (sigh!) larsenico in odontoiatria, ma (insomma..) raro. Fino al 1990 larsenico era usato per le cure canalari (oggi occasionalmente qualche dentista lo usa ancora). Il motivo principale per il quale stato soppiantato dalla formaldeide che la dose coinvolta di arsenico era vicinissima a quella che produceva fenomeni infiammatori dei tessuti dentali e dunque la percentuale di insuccessi endodontici era molto elevata. Larsenico inoltre lunica tecnica per devitalizzare il dente senza anestetico. Ripulite i vostri restauri dentali
La nostra et dellamalgama pu diventare lera pi cupa della storia umana: pi truce del cannibalismo, della caccia alle teste umane, dellaver gettato i cristiani ai leoni, dellaver bruciato i non-cristiani al palo o dellaver fatto due guerre mondiali. Il disastro dellamalgama stato perpetrato indiscriminatamente su tutti, giovanissimi e vecchissimi, malati e sani, donne e uomini: in modo molto meno selettivo delle atrocit primitive. Il prezzo pagato per aver persuaso tutte queste persone ad accettare in bocca miscele di mercurio da succhiare giorno e notte inimmaginabile: nel giro di questi ultimi centanni ha innescato e scatenato il crollo del nostro potere immunitario, nostro unico baluardo contro lestinzione. . Lo scopo di questo risanamento dentale : Sbarazzarvi della pi grande fonte di metalli pesanti, di ingredienti di plastica e coloranti che, insieme alla vostra acqua potabile con candeggina da bucato, stanno danneggiando il vostro sistema immunitario e sbarazzarvi dei batteri Clostridium, parte della causa del cancro, nascosti sotto le otturazioni dentali.

La nostra sola difesa contro tutti i parassiti, batteri, virus e perfino prioni che cercano di crescere dentro di noi il

nostro sistema immunitario. Noi possiamo pensare che bastino a proteggerci la pulizia, lintelligenza, un abbigliamento caldo e le medicine. Non cos. I nostri globuli bianchi hanno una forza infinitamente maggiore. Il loro compito di mangiarsi i nostri nemici, e ucciderli ed eliminarli in vari modi: a volte fisicamente, a volte tramite sostanze chimiche da essi stessi prodotte, a volte attraverso effetti elettrici (o forse magnetici). Quando accidentalmente danneggiamo i nostri globuli bianchi una faccenda molto grave. Lamalgama sta producendo un costante flusso di mercurio e tallio che entrano ogni momento nel nostro corpo, per non parlare del nichel, del cromo, del rame e di altre dozzine di metalli. Perfino loro estremamente dannoso, essendo un elemento nutritivo essenziale per i prioni, per i batteri di Salmonella, i virus SV 40 e perfino il virus dellHIV! Non si doveva rivelare al pubblico la presenza dei metalli nellamalgama, anche se nichel e cromo sono da 30 anni in cima alla lista dei pi cancerogeni! Adesso solo il mercurio segnalato in California come pericoloso. Mancando la rivelazione al pubblico circa i suoi componenti, lintera guerra dellamalgama contro lumanit stata condotta segretamente. Non sapevamo che cosa ci stavamo mettendo in bocca, anche se lo sapevano i fabbricanti. Credevamo che le otturazioni in argento fossero per la maggior parte argento, e puro, mentre erano molto impure e fatte principalmente di mercurio. LAssociazione dei Dentisti (ADA) ha sempre saputo in che direzione puntavano le ricerche scientifiche su questi materiali, e che gli effetti del mangiare tali veleni, cosa inevitabile quando sono messi nella bocca, sono cumulativi, sicch ogni anno che passa porta ancora pi tossicit. A quanto pare non si preoccupata di purezza o di rischi sanitari, questorganizzazione che aveva la fiducia del pubblico. Il Sincrometro ha riscontrato 50 metalli in un singolo pezzetto di amalgama nuovo, pronto per essere collocato nella bocca di qualcuno. Ag Argento Al-Alluminio Ba - Bario Be Berillio Bi - Bismuto Br - Bromo Cd Cadmio Ce Cerio Cs - Cesio Cu Rame Dy Disprosio Eu - Europio Gd - Gadolinio Ge - Germanio Hg - Mercurio Ho - Olmio In Indio La Lantanio Li - Litio Mn - Manganese Mo Molibdeno Nb - Niobio Nd Neodimio Ni - Nickel Pb - Piombo Pr - Praseodimio Pt - Platino Rb - Rubidio Re Renio Rh - Rodio Rn- Radon Ru - Rutenio Sb - Antimonio Sc - Scandio Se - Selenio Si - Silicio Sm - Samario Sn - Stagno Sr - Stronzio TI - Tallio Ta - Tantalio Tb - Terbio Ti - Titanio Yb - Itterbio U - Uranio V - Vanadio W - Tungsteno Y - Ittrio Zn - Zinco Zr-Zirconio

Notate i lantanidi nelle amalgame: Ce, Dy, Eu, Gd, Ho, La, No, Nb, Pr, Sm, Th, Yb, Y. Sono quasi tutti presenti. Mentre diffondono nel nostro corpo con la loro natura paramegnetica, scombussolano l'equilibrio delicato del ferro. Possono essere espulse dal nostro corpo? Questo avrebbe dovuto essere studiato prima di averli messi nella nostra bocca. Il malato di cancro deve eliminare ogni pezzi di amalgama, anche il pi piccolo, dalla propria bocca. Non c' modo di riacquistare l'immunit senza quest'atto fondamentale. I globuli bianchi che hanno mangiato mercurio e tallio riescono ancora a intrappolare batteri e virus, ma non riescono mai a eliminarli: hanno perso la capacit di uccidere. E non fabbricano pi L-G o L-A (vedere a pagina 570). Un tumore pieno di mercurio/tallio filtrati dalle otturazioni dentali non ha alcuna possibilit di ripulirsi dai virus SV 40 e dai batteri Clostridium o da qualsiasi altra cosa. Nelle precedenti edizioni di questo libro raccomandavo di far togliere dai denti lamalgama con il trapano, e di sostituirlo con composito di plastica. Ora non pi. Adesso che vedo frammenti di mercurio schizzati in giro per tutta la bocca, alcuni abbastanza grandi da essere visti in radiografia, dico che la soluzione pi sicura lestrazione del dente. Frammenti anche piccolissimi di amalgama creati dalla trapanazione, sommati insieme, formerebbero una superficie complessiva rilasciante mercurio molto maggiore di prima. La malattia da amalgama non se ne andrebbe.

Le otturazioni in composito di plastica diffondono azocoloranti, metalli pesanti (!), bisfenolo A (sostanza estrogenosimile che non va bene per ragazzi e ragazze) e acido malonico, uretano, acido acrilico, DAP (uno ftalato), tutte sostanze cancerogene. Ma stato trovato un modo per arrestare la perdita di sostanze dalle otturazioni in plastica, anche se i risultati sono ancora preliminari. Se avete solo otturazioni in plastica, non otturazioni che hanno sostituito precedenti restauri in amalgama, potreste scegliere questa nuova via sperimentale. La usiamo da 4 anni, ma labbiamo applicata solo a un paio di dozzine di pazienti. In ciascun caso il nuovo trattamento ha arrestato le perdite. Si fa con uno zappicator per denti, vedere a pagina 344. Estrarre i denti che hanno in passato ospitato otturazioni in amalgama, e sottoporre allo zappicator i denti otturati in plastica un compromesso che andrebbe monitorato da ciascuna persona che lo adotti. Fatevi testare la saliva con un Sincrometro.

La visita dal dentista


Trovate un chirurgo orale o un dentista disposto a ripulirvi la bocca: disposto a cercare frammenti residui di vecchi amalgami, chiamati tatuaggi. E qualcosa di pi del semplice estrarre denti. Pu darsi che dobbiate fare una lunga ricerca per trovare un dentista cos. I dentisti alternativi sono stati in prima fila nel movimento che chiedeva la messa al bando dellamalgama dai prodotti per il restauro dentale. Se avete il cancro o altra malattia, trovate un dentista che non usa metalli: un atteggiamento indicativo della tendenza progressista di alcuni di questi professionisti. Pu darsi che dobbiate andare a molti chilometri di distanza, o addirittura allestero, per trovare il dentista alternativo giusto. Anzitutto fatevi fare unottima radiografia panoramica della bocca. La panoramica mostra limmagine di tutta la bocca, incluse le mascelle e i seni, permettendovi di vedere molto di pi dei singoli denti (vedere a pagina 335). Se la vostra decisione gi stata presa, non necessario ritardare. Il dentista in grado di vedere al primo sguardo tutti i denti in metallo. Poi richiedete per iscritto che il dentista li estragga, o firmate il modulo appropriato (questo serve a proteggere legalmente il dentista). Organizzatevi per farvi accompagnare da un amico allo studio dentistico. Chiedete il permesso di avere lamico vicino, proprio appena fuori dal cubicolo della poltrona dentistica. Il vostro amico vi potr cos passare il vostro antisettico. Il vostro amico se ne star seduto in silenzio per non sottrarre tempo al dentista con chiacchiere o domande. E poi vi potr accompagnare a casa in macchina. Prima di andare dal dentista per lintervento dentale, regalatevi un buon pasto, perch poi per due giorni vi nutrirete solo di liquidi, e dovete evitare di perdere peso. Non prendete vitamina C aggiuntiva nella giornata delloperazione dentale. Infatti la vitamina C detossifica, e cio distrugge lanestetico, sicch il dentista sarebbe costretto a darvene molto di pi. Se avete la fobia del dentista, prendete una forte dose di antidolorifico (non aspirina) mezzora prima dellappuntamento (e cos non sentirete nemmeno lanestesia che vi inietter il dentista!).

Il vostro disinfettante meglio


Fatevi il vostro antisettico. Lantisettico di gran lunga migliore da usare durante il lavoro odontoiatrico la candeggina al cloro FU (Farmacopea Ufficiale) (in America: USP* NSF+): questo tipo di disinfettante non contiene i cinque distruttori dellimmunit. Questo brano la descrive: Bunyan [ne Luso dellipoclorito per ridurre il sanguinamento, Chirurgia Orale, v. 13, 1960, pp. 1026 1032] riferisce che sciacquare con una soluzione di ipoclorito allo 0,2% arresta il sanguinamento post-operatorio entro un minuto dopo lestrazione di un dente o altro intervento orale. La soluzione di ipoclorito funziona anche per far contrarre e per indurire i coaguli di sangue e renderli pi resistenti alle infezioni. In aggiunta allefficace emostasi e al cambiamento di carattere del coagulo, lautore riferisce anche la riduzione della tumefazione dei tessuti gengivali traumatizzati e una riduzione del dolore post-operatorio. Ho verificato che questa citazione completamente accurata. Praticamente non c sanguinamento, n dolore, n tumefazione, n ritorno dei batteri Clostridium. NON USATE CANDEGGINA PER LUSO CASALINGO perch dannosa per uso interno! Procuratevi lipoclorito di tipo alimentare (FU, farmacopea Ufficiale, vedere Fonti). Procuratevi la stessa concentrazione (dal 5 al 6%)

dellipoclorito per uso domestico. Controllate cosa c scritto sulletichetta, quindi diluitelo voi stessi. Usate la ricetta a pagina 572 Lipoclorito , sia esso USP (FU) o non USP (FU), molto caustico. Non dovete usarlo cos com, ma dovete diluirlo 100 volte. Seguite esattamente la ricetta. Chiameremo Candeggina dentalequesta nuova candeggina diluita che vi siete fatta. Ha solo una concentrazione dell1% dellipoclorito normale. Perfino questo pu essere troppo forte per voi. Prima provatela a casa vostra. Potete diluirla ulteriormente, a met. Poi portatela con voi dal dentista, in un recipiente sicuro. Ve ne occorreranno 120 ml. Appena prima di sedervi nella poltrona del dentista sciacquatevi la bocca con questo liquido. Ma non inghiottitelo mai! Sputate il liquido nel lavandino apposito. Tenete il barattolo in grembo. Pi tardi, quando il dentista vi dir di sciacquarvi la bocca, usate di nuovo la vostra soluzione. E sciacquate la bocca unultima volta prima di lasciare lo studio del dentista. Il dentista apprezzer questa cura e attenzione supplementari, dato che avr meno probabilit di vedere infezioni post-dentali in voi. La seconda miglior scelta sarebbe la soluzione di iodio Lugol (6 gocce di iodio Lugol in 120 ml dacqua). Questo non per neanche lontanamente efficace quanto la candeggina dentale. Finite tutta la quantit di liquido prima di lasciare lo studio del dentista. La terza miglior scelta largento colloidale. Fatevi la vostra soluzione dargento colloidale, perch quelle commercialmente disponibili che ho testato presentavano i soliti inquinanti di candeggina da bucato associati con gli antisettici. Non appena completate le estrazioni, gli alveoli svuotati devono essere ripuliti per togliere eventuali frammenti superstiti di tessuti adesi. Ci impedir di lasciare un residuo su cui successivamente i batteri prospererebbero. Poi le cavit vengono spruzzate, mediante un contagocce, con una soluzione diluita di iodio Lugol, o direttamente con iodio bianco (vedere Ricette, pagina 556). Se siete allergici allo iodio, usate al suo posto la Candeggina dentale anche per questa operazione. Siete voi che dovete fornire queste ultime sostanze. Gli antisettici commerciali fatti per lodontoiatria non sono soddisfacenti. Invariabilmente contengono alcol isopropilico oltre a coloranti e ad altre sostanze chimiche. Queste sostanze penetrano immediatamente nel vostro cervello e nei vostri tumori attraverso le vostre nuove ferite. Meglio sarebbe usare acqua fortemente salata o addirittura semplice alcol etilico (20%).

Conservate i frammenti
Prima di sedervi nella poltrona dite al dentista che desiderate tenere i denti estratti, le radici canalizzate e le otturazioni, ma possono essere buttati tutti insieme in un sacchetto. Se il dentista vi dice che ci non permesso a causa di norme sanitarie, accettate di riempire i relativi moduli e formulari (erano pi sicuri nella vostra bocca?). Ma questi resti appartengono a voi. In futuro potreste essere curiosi di sapere che cosa contengono, e che cosa potrebbero aver lasciato filtrare nel vostro corpo. Se il fetore che ne emana insopportabile, potete ben capire come linfezione interna di questi denti stava avvelenando il vostro corpo! E per concludere, pu darsi che vogliate cercare linfezione di Clostridium, che sarebbe unarea scura o sottili righe nere sotto le otturazioni. Conservate i pezzetti di metallo e plastica tolti dai denti, perch pi avanti potreste anche volerli far analizzare - o semplicemente contemplare con soddisfazione questo tesoro recuperato, mentre identificate la corrosione e linfezione. Fate loro una fotografia che vi ricordi, pi in l nel tempo, di quanterano malsani. Una volta fatte le estrazioni, congratulatevi con voi stessi per aver compiuto questa importante realizzazione. Cominciate subito il programma di cura dentale post-intervento. Dopo unestrazione, non mangiate o bevete (tranne acqua) per il resto della giornata. Tutte le radici canalizzate e i denti morti devono essere estratti, come pure i denti con otturazioni metalliche. Gli impianti dentali non sono ancora stati studiati abbastanza perch si possa sapere quali metalli disperdono o se nelle loro vicinanze iniziano infezioni di Clostridium. Per questa ragione dovete usare il vostro giudizio a proposito degli impianti. Dopo aver estratto i denti e aver ripulito lalveolo, prima di ricucire la ferita, il dentista o chirurgo deve fare altre due cose: la pulizia delle vecchie cavitazioni (cavit cistiche) e la ripulitura di resti di amalgama.

Pulizia delle cavitazioni secondo Huggins


Il dente era fissato nel suo alveolo da tessuti molli in forma di sottili legamenti. Se anche questi tessuti non vengono rimossi, si decomporranno e forniranno un terreno su cui si stanzieranno i batteri, che creeranno una futura cavitazione. Questa procedura stata insegnata in passato dal dottor Hal Huggins, e molti dentisti la conoscono. Mentre vengono ripuliti i nuovi alveoli, eventuali vecchi alveoli infetti, chiamati cavitazioni, dovrebbero essere anchessi ripuliti. Alcune zone di cavitazione sono meno evidenti: devono essere ricercate e trovate da un dentista esperto. Anche vecchie cavitazioni che non compaiono nelle radiografie o che si sono sviluppate in posti diversi dagli alveoli di vecchi denti estratti, spesso, dopo questa pulizia, si risolvono anche senza chirurgia.

Pulizia delle gengive secondo Arechiga


Dopo lestrazione dei denti metallici e la pulizia delle cavitazioni, il secondo compito da svolgere la rimozione dalle gengive dellamalgama che vi si infiltrato. Questa procedura stata sviluppata del dottor Benjamin Arechiga, messicano. Ogni quadrante della vostra bocca ha bisogno di essere ripulito dallamalgama. La parte superiore del margine gengivale sar probabilmente grigia a causa del mercurio assorbito. Per voi pi facile farvi fare anche questa operazione mentre vengono fatte le estrazioni. Il dentista comincia incidendo una linea diritta al di sopra della cresta ossea della mascella, l dove si trovavano i denti estratti. Quindi ritaglia via circa 3 mm di gengiva su entrambi i lati dellincisione. I due nastri di gengiva, tolti lungo tutta larcata, dai denti del giudizio al dente incisivo centrale, vengono scartati. Il restante tessuto gengivale si stira facilmente sopra la parte ossea scoperta e viene suturato. Sorprendentemente, il nuovo tessuto gengivale pi elastico e guarisce molto pi velocemente delle vecchie gengive sature di mercurio. Potete contare sul fatto che le vostre gengive guariranno nel giro di due-tre giorni. La chiamiamo tecnica di Arechiga, dal chirurgo orale che lha inventata. Mentre sta ritagliando via il tessuto gengivale infiltrato di mercurio, il dentista pu anche ripulire losso esposto che contiene ancora vecchi pezzi di amalgama, adesso pi facili da individuare.

Cure dentali dopo lintervento odontoiatrico


Uno degli scopi di questa pulizia dentale di uccidere i batteri clostridium che hanno invaso le fessure sotto le otturazioni. Da qui, questi batteri colonizzano il resto del vostro corpo. La prova di questo fatto pu essere gi presente nel vostro esame del sangue: un basso livello di acido urico. Questultima condizione associata con invasioni di Clostridium. Tuttavia le estrazioni non ripuliscono automaticamente le infezioni. E non si pu fare affidamento neanche sulleffetto degli antibiotici. Perci necessario un vigoroso programma per ripulire linfezione anche dopo che i denti infetti sono stati estratti, perch le ferite profonde alla base degli alveoli, dove gi prima dellestrazione si trovavano batteri, sono proprio le zone cui preferiscono stare i Clostridium. Questo programma post-estrazioni riesce a uccidere i Clostridium. Copiatevi le prossime pagine e portatele con voi dal dentista. Il vostro accompagnatore potrebbe ripassarle mentre aspettate il vostro turno. Vi occorreranno le seguenti cose:

un apparecchio a getto dacqua per la pulizia dei denti (water pick); acqua calda, asciugamani sale puro (vedere Fonti) candeggina dentale, tipo FU (Farmacopea Ufficiale; negli USA: UPS) uno o due colini di acciaio inossidabile per la preparazione del cibo

Comprate questi oggetti prima dellappuntamento dal dentista. Ed esercitatevi anche a usare il water pick in anticipo. Il potere immunitario del vostro sangue arterioso molto maggiore di quello venoso. Come si pu portare sangue arterioso nella mascella per farla guarire pi rapidamente dopo lintervento odontoiatrico? Semplicemente facendo impacchi molto caldi fin dallinizio!

Il primo giorno del lavoro di pulizia dentale post-operatoria critico. Se non eseguite queste operazioni, si pu diffondere massicciamente uninfezione perch la bocca sempre un covo di batteri, e la fonte la vostra stessa infezione dentale. Ancora prima di lasciare lo studio dellodontoiatra, non appena vi siete alzati dalla poltrona del dentista, risciacquate subito con Candeggina Dentale. Poi risciacquate di nuovo non appena arrivate a casa. E poi fate degli sciacqui delicati con 240 ml di acqua salata tiepida. Tenete in sito il tampone di ovatta, mantenetelo ben compresso stringendo i denti in modo da ridurre la perdita di sangue, anche mentre state facendo gli sciacqui. Non succhiate con forza lacqua che fate girare in bocca. Contemporaneamente applicate un asciugamano caldissimo sulla parte esterna del viso, dove stata fatta lestrazione. Torcete e strizzate un asciugamano, bagnato con lacqua pi calda che potete sopportare, provandolo prima su una parte del corpo che non stata anestetizzata altrimenti potreste accidentalmente scottarvi. Oppure riempite a met un sacchetto di plastica con acqua molto calda, chiudetelo bene usando la chiusura a cerniera e racchiudendolo in un secondo sacchetto di plastica con cerniera. Per alcuni giorni fate questo impacco per 30 minuti quattro volte al giorno e ogni volta che sentite dolore. Poi fatelo 3 volte al giorno per una settimana anche se non avete dolore. Per 24 ore non succhiate liquidi da una cannuccia di plastica; la forza che produrreste succhiando potrebbe dislocare il coagulo che si formato nella ferita in via di guarigione. Non permettete nemmeno alla lingua di succhiare il luogo della ferita; e non mettete le dita in bocca. Man mano che lanestetico si dissolve, ci sar pochissimo dolore. Ma potreste voi stessi introdurre batteri, mangiando, o mettendo le dita in bocca. Considerate la vostra bocca un luogo chirurgico: vietato a tutto! Ma la bocca non pu essere bendata; e voi dovete mangiare! Per un buon risultato, fate un pasto abbondante poco prima dellappuntamento dal dentista. Poi, dopo lestrazione e per tutta la giornata, non bevete nientaltro che acqua. Durante la prima notte pu darsi che abbiate bisogno di un antidolorifico; per ridurre al minimo il sanguinamento, scegliete un antidolorifico che non contenga aspirina. Allora di andare a dormire, il sanguinamento dovrebbe essersi considerevolmente ridotto. Il tampone di ovatta che il dentista vi ha messo in bocca pu essere gettato. Se ve ne occorre un altro, fatevene uno con un fazzolettino di carta strettamente arrotolato in forma e con le dimensioni di un dito. Prima di metterlo, risciacquatelo diverse volte con acqua pura strizzandolo fra le dita. E prima di andare a letto risciacquate unaltra volta la bocca con Candeggina Dentale.

Secondo giorno dopo lintervento odontoiatrico


Il giorno successivo a quello dellintervento odontoiatrico avrete bisogno di nutrirvi bene, ma non dovete mangiare n solidi, n liquidi contenenti particelle solide. Le particelle facilmente vanno a infilarsi nelle ferite. Perci potete scegliere fra: 1. Brodo di manzo, filtrato, con laggiunta di gocce di HCl (vedere Ricette, pagina 545) 2. T di erbe, addolcito, filtrato, con laggiunta di gocce di HCl. 3. Succo di frutta o di verdura, filtrato, con aggiunta di gocce di HCl. 4. Budini fatti con amido di mais o farina di frumento, allungati con succo di frutta in modo che si possano bere, con laggiunta di gocce di HCl. 5. Frapp alla crema, con panna da montare (e altre bevande), con laggiunta di gocce di HCl. Filtrate tutto con il colino pi sottile possibile. Tutti i cibi sono ozonizzati, poi posti sullo zappicator, e alla fine integrati con gocce di HCl. Per oltrepassare larea ferita, bevete aiutandoti con una grossa cannuccia. Immediatamente dopo mangiato, sciacquatevi la bocca con 240 ml dacqua molto calda a cui avrete aggiunto cucchiaio da t di sale. Non abbiate paura di causare un po di sanguinamento; questo potrebbe succedere, ed perfino auspicabile se gi partita uninfezione. Il sanguinamento lava via e porta fuori i batteri. Non sono mai gli sciacqui a staccare il coagulo della cicatrizzazione: solo se si succhia forte o se presente uninfezione che si stacca. Se il secondo giorno il dolore aumenta invece di diminuire, siete gi infettati. Allora continuate a sciacquare e a fare impacchi molto caldi per unora. Dedicate lintera giornata a combattere linfezione. Se il dolore cala, linfezione stata ripulita. Se no, vi

occorrer un getto dacqua pi forte. Cominciate a usare il water pick con il pulsante sulla velocit minima. Lavate ripetutamente con il suo getto finch il dolore se ne va (potrebbero occorrere quattro ore!) Fate impacchi caldi allesterno del viso proprio come avete fatto il primo giorno. Anche di notte, se si attiva il dolore, fate immediatamente impacchi caldi. Se il secondo giorno il dolore cala, vuol dire che le cose si stanno risolvendo. Ma le gengive non sono guarite; non potete ancora rischiare mangiando cibo solido. Quasi tutte le infezioni derivano dallaver mangiato cibo solido il secondo giorno. Pulite gli interstizi fra i denti restanti con un filo interdentale fatto in casa, ma con estrema delicatezza. Alluopo, ritagliate strisce da sacchetti di supermercato in plastica larghe circa mezzo centimetro e lunghe dieci centimetri. Pulitele e sciacquatele con acqua caldissima. Il filo da pesca e lo spazzolino da denti sono troppo aspri e ruvidi dopo un intervento odontoiatrico. Pulite i denti restanti sfregandoli con la mano, con la carta di un tovagliolino avvolta attorno al dito e inumidita, poi intinta in polvere dentale allolio di origano (vedere Ricette). E risciacquate anche la bocca con Candeggina Dentale diverse volte durante la giornata e allora di coricarvi (almeno quattro volte).

Terzo giorno dopo lintervento odontoiatrico


Il terzo giorno potete bere cibo solido frullato; non cercate di masticare cose solide con i denti restanti. Adesso dopo ogni pasto usate il vostro water pick. Ma prima anche questo apparecchio devessere indurito, o riceverete le sostanze tossiche che esso rilascia dentro le vostre ferite e infine nel cervello. Semplicemente riempite il serbatoio fino allorlo con acqua caldissima fumante a cui avrete aggiunto alcune gocce di iodio Lugol, oppure 1 cucchiaio da t (5 ml) di argento colloidale, o di sale puro. Dapprima azionate il water pick al livello pi delicato, spruzzando lacqua dolcemente su ogni zona ferita. Passate il vostro filo interdentale fatto in casa tra i denti anteriori e sfregateli con le dita con polvere allolio di origano. Per quanto attenti cerchiate di essere mangiando, vedrete che il cibo entra negli spazi delle gengive. Notate com difficile far uscire con lo spruzzo dacqua eventuali frammenti di cibo intrappolati. Fare sciacqui non sufficiente! Dovete spruzzarli con il water pick fino a che tutti gli spazi saranno stati ripuliti: ispezionateli uno per uno. Continuate a fare impacchi caldi. Se il dolore ritorna e luso del water pick non riuscito a farlo sparire entro 4 ore, dovete affrettarvi a tornare dal dentista perch ricerchi le particelle di cibo. Lui vi riaprir e pulir la ferita.

Sanguinamento dentale
Una moderata quantit di sanguinamento normale, perfino dopo alcuni giorni. Il sanguinamento causato dalluso del water pick non troppo grave. Ma se avete la sensazione che sia unemergenza, applicate cubetti di ghiaccio avvolti in un tovagliolo di carta o in una lavetta. Mordete forte fino a che il sanguinamento si arresta. Continuate a fare impacchi con il ghiaccio per 4 ore. Controllate se per caso le vostre pastiglie contengono aspirina. Se s, smettete di prenderle. Dopo che il sanguinamento si fermato, tornate a fare impacchi caldi. Se gli impacchi ghiacciati non arrestano il sangue, tornate dal dentista o andate al pronto soccorso. Se avete un valore molto basso di piastrine o se state prendendo una notevole quantit di farmaci per diluire il sangue (che promuovono le emorragie), avete bisogno di attenzione speciale. Ma la chirurgia orale una professione che richiede notevole bravura: il lavoro dentale sicuro nelle mani di un chirurgo dentale. Possono essere somministrate preventivamente piastrine; si pu smettere temporaneamente di prendere i fluidificanti del sangue, e si pu dare al paziente una trasfusione appena prima dellintervento o immediatamente dopo. Questi stessi pazienti spesso affermano di sentirsi, immediatamente dopo lestrazione dentale, meglio di quanto non ricordino di sentirsi da mesi. Era il problema dentale che stava avvelenando le loro piastrine e il loro sangue! Questa pu essere lultima trasfusione che sar necessaria, nonostante qualche inevitabile perdita di sangue con le estrazioni dentali. Nei pazienti immunodepressi (cancro) i punti dovrebbero essere rimossi prima che in altri pazienti perch entro il terzo giorno si infetteranno! Non usate le suture che si auto-digeriscono: avreste bisogno di una visita dentale aggiuntiva per controllare che tutto vada bene.

La settimana successiva siate vigilanti


Continuate a usare il water pick, a fare gli impacchi caldi, e a sciacquarvi la bocca con la Candeggina Dentale dopo ogni pasto fino a che le ferite si sono chiuse e le gengive sono guarite. Perch ci avvenga possono occorrere da cinque a pi giorni, anche di pi per certi angolini. Passate il filo interdentale e spazzolate i denti anteriori una volta al giorno. Se il dolore non torna potete attribuirvi il merito di essere riusciti a uccidere i batteri che avevate in bocca. Potete ridurre i trattamenti a 3 volte al giorno, poi due.

I batteri Clostridium possono ritornare anche dopo una settimana di recupero costante. Se sentite che la vostra bocca emana un cattivo odore, sono i Clostridium che sono tornati, anche senza dolore. Una briciola si infilata in una ferita e sta marcendo. Provate a disinfettare con la Candeggina Dentale, a fare sciacqui, e a usare il water pick per mezza giornata fino a che lodore completamente sparito. Se persiste, tornate di corsa dal dentista. Non potete riprendervi da uninfezione della bocca. Se avete superato la dura prova senza aver bisogno di pi di un analgesico per una notte e senza aver bisogno di tornare dal dentista per unulteriore pulizia, datevi il voto di eccellente. E comunque, se in un modo o nellaltro ce lavete fatta, datevi lo stesso un ottimo voto! I dentisti comunemente raccomandano impacchi freddi per ridurre la tumefazione dopo un lavoro dentale. Io raccomando impacchi caldi perch considero la tumefazione meno importante dellinfezione o del dolore. I dentisti sogliono anche affidarsi agli antibiotici per ripulire e risolvere linfezione. Trovo che questo non sufficiente: occorre lintero Programma post-intervento dentale.

Otturazioni in plastica

ora possibile salvare le otturazioni in plastica con la tecnica recentemente scoperta che indurisce la plastica nella bocca. Ma c un rischio perch nuova e non ancora largamente usata. Le otturazioni in plastica* possono essere individuate su una radiografia digitale mentre non si vedevano su una radiografia panoramica. Se il dente in questione non ha mai prima avuto otturazioni in amalgama, potreste indurire lotturazione in plastica con lo zappicator per denti (pagina 344), invece di estrarlo. Alcuni giorni dopo, un test della saliva dovrebbe mostrare che non sono presenti materiali di plastica dentale. Se invece il test li rileva ancora, fatevi estrarre il dente. Possono essere tenuti puliti spazzolandoli una volta al giorno con polvere allolio di origano. Solo ulteriori ricerche potranno rivelare se le nuove otturazioni dentali in plastica possono essere indurite cos bene e tenute cos stagne da non lasciar uscire sostanze e da non indurre la formazione di fessure. # * Chi testa con il Sincrometro cerchi azocoloranti, acido acrilico, uretano, bisfenolo A, DAP. Il DAP il pi difficile da ripulire o da indurire.

Nuove carie
Esaminate voi stessi attentamente la vostra bocca ogni mese per individuare subito la comparsa di qualche nuova carie. Si presenta come una piccola macchia marrone. Sfregate questo punto due volte al giorno, una volta con candeggina dentale e una volta con polvere allolio di origano. Procuratevi uno specchietto dentale a manico lungo, in modo che il vostro aiutante possa vedere anche la parte posteriore dei vostri denti. Potr forse arrivare un giorno in cui lodontoiatria sia in grado di otturare una piccola carie senza arrecare danno alla salute, ma ora non lo sa fare. In altri Paesi sono in corso ricerche per apportare metodi di guarigione ai denti, invece di nuovi tipi di otturazioni. Per tenervi al passo con queste informazioni, cercate in Internet. Ricordate che i denti sono ossa! La vostra dieta dovrebbe contenere calcio e vitamina D3. I parassiti Ascaridi rammolliscono denti e ossa. Uccideteli regolarmente.

Rimozione dei tatuaggi con la tecnica di Jerome


Mentre lamalgama veniva messo nei vostri denti o tolto, piccoli frammenti si sono staccati o sono schizzati via con grande forza e si sono infilati tra le pieghe delle vostre guance, dentro le vicine gengive, dentro parti dosso esposte l vicino e anche in fondo agli alveoli appena aperti. Nessuno li rivedr mai pi, o cos si credeva (e in questo modo non si pu incolpare nessuno). Pezzi pi grandi di amalgama, chiamati tatuaggi, si possono vedere sulle radiografie panoramiche o digitali. Il vostro dentista li ha gi identificati di sicuro. Ma particelle pi piccole non si vedono. Dovete chiedere al dentista se ha lequipaggiamento per ricercarli visivamente, con una lente, e per rimuoverli, qualunque siano il tempo e la fatica necessari per trovarli. Questo e molti altri fatti dellodontoiatria sono discussi dal dentista Frank Jerome, D.D.S., nel suo libro Tooth Truth (cercatelo in Internet). Ogni quadrante della vostra bocca ha bisogno di un attento esame per la ricerca del mercurio. abbastanza facile trovare i tatuaggi usando la Sonda-sincrometro dentale (Dental Syncrometer Probe, vedere Fonti) collegata al Sincrometro. Se il vostro dentista disposto a rimuovere anche questi, dopo che li avete

localizzati con il vostro Sincrometro , avete un professionista prezioso. Se no, fate rimuovere tutte le cavitazioni che potete con laiuto dello zappicator montato sullo spazzolino da denti.

Cavitazioni nascoste
Queste non sono comuni siti ossei infetti. Sono primariamente siti di bioaccumulazione. Potete rilevarli facilmente ricercando il mercurio e altri metalli che compaiono nellamalgama nella mandibola con la sonda-sincrometro dentale. Qui questo apparecchio trova coloranti, acido acrilico e DAP provenienti dalle otturazioni, oltre che silice, stagno, e stronzio provenienti dal dentifricio! L presente lo stafilococco, e se avete dolore presente anche lo Streptococco. La vera ragione di questo sito di bioaccumulazione la presenza di elementi lantanidi che sono presenti nellamalgama e che sono filtrati fuori e sono stati trasportati fin l. Ovunque arrivino i lantanidi, l i globuli bianchi vengono soffocati con depositi di ferro e calcio. Dopo di che smettono di mangiare le eventuali altre tossine che incontrano, rovinando la vostra immunit in questa zona. Qui la guarigione impossibile. Diventano tasche di osso rammollito misto a batteri. Perfino i raggi x digitali riescono a fatica a dare limmagine di questi siti nascosti di bioaccumulazione. Per fortuna molti possono essere ripuliti senza intervento chirurgico, usando uno zappicator dentale.

Lo zappicator per denti


Uno zappicator dentale un piccolo altoparlante assicurato allestremit di uno spazzolino per denti. Laltoparlante attaccato al vostro circuito di zappicator per alimenti, che produce una frequenza di 1 kHz. Lo zappicator dentale viene poi messo per tre minuti al di sopra di una zona in cui presente una cavitazione nascosta. Anche tutte le aree delle vicinanze sono trattate per tre minuti ciascuna. Viene indotto un aumento di forza immunitaria che rimuove lantanidi, altri metalli, solventi, residui di plastica e batteri tutti insieme. E adesso il Sincrometro riscontra tutte queste cose nei vostri globuli bianchi. Avreste dovuto preventivamente assumere germanio, selenite e vitamina C per evitare di procurarvi sintomi di malattia da detossificazione. Anche nel caso in cui non siate in grado di cercare e rintracciarle preventivamente, la maggior parte delle cavitazioni nascoste possono venir sistematicamente risanate applicando lo zappicator lungo lintera cresta ossea in cui si trovavano i denti ora estratti. Fatelo voi stessi per essere sicuri che loperazione sia fatta in maniera capillare. E non dimenticate di trattare anche i denti restanti. Lo zappicator dentale pu essere usato anche per indurire la plastica. Per ottenere questazione indurente premetelo contro i denti di plastica o quelli otturati con plastica. A questo scopo trattate per cinque minuti in cima allarea di ciascun dente, poi fate pausa per almeno mezzora. Per aiutare i reni a eliminare, bevete acqua. Ripetete una seconda volta sulla superficie interna della zona di ogni dente. Fate unaltra pausa, e ripetete una terza (e ultima) volta sulle superfici esterne delle gengive. Leffetto permanente. Dopo questi trattamenti di cinque minuti luno il dente di plastica non perde pi coloranti, e lamalgama residuo disperso che aveva saturato il dente sar trasformato chimicamente, in modo che possa essere pi facilmente rimosso dal sistema immunitario. Costruitevi il vostro zappicator dentale, vedere la figura.

Come usare il vostro zappicator dentale


1. Inserite una pila da 9 volt nello zapper da 1 kHz con attenzione, per essere sicuri che la polarit sia corretta. 2. Collegate lestremo duscita Positivo dello zapper al terminale Positivo dellaltoparlante. Non usate connessioni negative. Non ci dovrebbero essere nemmeno cavi sciolti che pendono fuori dallapparecchio. 3. Mentre lo usate, fissate con dello scotch lo zapper al tavolo in modo che non vi cada accidentalmente: un altoparlante che cade per terra potrebbe cambiare la sua polarit. 4. Proteggete lo zappicator dentale mettendolo in un sacchetto di plastica munito di cerniera, con laltoparlante in un angolo inferiore. Avvolgetegli attorno il sacchetto, manico e tutto, in maniera morbida. Fissate la chiusura con del nastro adesivo. Assicuratevi di tenere la saliva fuori dal sacchetto di plastica e fuori dallo zappicator dentale scoperto. 5. Prima di usarlo la prima volta, pulitelo con normale alcol etilico o qualsiasi bevanda alcolica o con acqua al Lugol. Non fate entrare liquido allinterno. 6. Accendete lo zapper. Premete fermamente laltoparlante sulla cresta dellosso mandibolare o mascellare per tre (o cinque) minuti.

7. Partite da unestremit della mascella e andate gradualmente verso laltra estremit, senza saltare nessuna parte. Quando arrivate a un dente, mettete laltoparlante direttamente sul dente. NON TRATTATE OTTURAZIONI METALLICHE. Poi passate allarea vicina e ripetete. Quando entrambe le mascelle saranno state fatte su tutte e tre le superfici, continuate su tutte le zone molli della bocca. Dividete tutta la bocca, il palato, i lati, e la parte posteriore in tanti piccoli quadrati immaginari. Trattate ogni quadrato per 5 minuti. Non lasciate nessuna superficie priva di questo trattamento. Non tralasciate linterno delle guance e le tonsille, andando pi in fondo che potete. Per aiutare con lescrezione bevete acqua diverse volte. Prima assicuratevi di prendere una dose di hydrangea, selenite e vitamina C. Siate pronti per qualche sintomo di malattia da detossificazione. State restituendo la forza immunitaria alla vostra bocca. I vostri leucociti consegnano tutte queste tossine ai reni e alla vescica. Ma i vostri reni devono essere aiutati a espellerle; altrimenti vireranno rapidamente in polarit sud e si intaseranno. Nel Programma-in-3-settimane troverete le istruzioni su come usare magneti e come fare il platezapping ai reni mentre prendete gocce omeografiche di reni per proteggerli. Altrimenti, usate la Pulizia dei reni (vedere a pagina 561). Da anni, da quando vi siete fatti mettere lamalgama in bocca, i 50 metalli che avete succhiato continuamente si sono disciolti e sono andati a formare minuscoli depositi in giro per il corpo. Per estrapolazione dai test al Sincrometro posso stimare che nei malati di cancro ci siano almeno un migliaio di questi depositi, prevalentemente nel cervello e nel midollo spinale. La maggior parte dei globuli bianchi ha, gi incastrati allinterno, mercurio e tallio, cosa che distrugge il loro potere immunitario. Ma la fonte di tutto questo, la vostra bocca, finalmente pulita. una straordinaria realizzazione.

Odontoiatria casalinga
Questa iniziale odontoiatria casalinga uninnovazione creativa di enorme importanza. Essere capaci di fare dei semplici controlli e usare il Sincrometro come guida pu spianare la strada alla prevenzione della carie che ha ci ha eluso per tanto tempo. In questo modo potrete trovare uninfezione dentale molto prima che diventi una carie; e probabilmente potrete vincerla usando lo zappicator dentale, una migliore igiene e lalimentazione. Siete anche messi in condizione di ripulire la bocca voi stessi dopo che avete subito la rimozione dellamalgama. Potete arrestare la fuoriuscita di sostanze dalle otturazioni in plastica, e tenere lontani i Clostridium. Finalmente la vostra bocca sgombra da metalli, da plastica, da coloranti e da Clostridium.

Dentiere fatte con la tecnica di Solario


Per fabbricare nuovi denti nel modo pi veloce, le impronte vengono prese prima delle estrazioni. Lapparecchio viene applicato non appena la vostra bocca guarita abbastanza da tollerarlo. E per questo vengono usati composti per impronte.Sono arrivate sul mercato moltissime variet con ingredienti estremamente tossici e con tanti coloranti, che addirittura il materiale cambia di colore per far sapere al dentista quand arrivato il momento di togliere limpronta dalla bocca! Lipofisi e lipotalamo nel cervello, cos vicini alla cavit boccale, sono specialmente vulnerabili a queste sostanze. Mentre le gengive stanno guarendo, il tessuto aperto, e cos qualsiasi sostanza colorante o plastificante pu penetrare in profondit e restare bloccata nel vostro cervello. Se il composto usato per limpronta contiene alluminio, coloranti, e DAP ( anche se pu essere chiamato alginato), nel cervello che si depositeranno. Se permettete che ci accada, 6 mesi dopo si instaura uno strano crollo della memoria. Questa demenza indotta porta a graduale senilit e non pu pi essere invertita.Il dentista messicano dottor Solario usa cera dapi priva di coloranti come composto per impronte, e pi tardi indurisce le dentiere con un sonicatore. Vedere Fonti.Ci sono molti tipi di materiali per dentiere. Evitate la porcellana. La scelta della plastica e del colorante non pi un problema, dato che pu essere sufficientemente indurita da non rilasciare pi sostanze (vedere a pagina 573). Dopo ogni intervento di riparazione o ribasamento dentale, ripetete voi stessi a casa loperazione di indurimento.Come far mai il chirurgo dentale che vi ha ripulito la bocca a sapere che voi siete diventati dei sopravvissuti al cancro? Come fare per fargli vedere che il suo eccellente trattamento sta salvando delle vite come la vostra -, e che la professione odontoiatrica ha svolto un importante ruolo? I dentisti potrebbero essere molto occupati, ma mai troppo occupati per ricevere complimenti e ringraziamenti. Mandate une-mail. Vi sarete fatti un amico. * Il DAP il diallilftalato, la stessa sostanza chimica dello stucco per finestre con lo stesso nome DAP che si compra nei negozi di ferramenta. cancerogeno. (da "The Prevention of all Cancers", pagg. 327-347, Copyright)Traduzione di Franca Losi

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