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L I N D U S T R I A S I D E R U R G I C A I TA L I A N A N E L 2 0 0 7 Relazione Annuale

L I N D U S T R I A S I D E R U R G I C A I TA L I A N A N E L 2 0 0 7 Relazione Annuale

FEDERACCIAI COMPIE VENTANNI


Federacciai, Federazione delle Imprese Siderurgighe Italiane, nata il 16 dicembre 1988 dalla fusione di tre grandi Associazioni del settore - Assider, Associazione In-

dustrie Siderurgiche Italiane, I.S.A., Industrie Siderurgiche Associate, U.S.I., Unione Siderurgica Italiana - che si sono
unite per dar vita a un unico Organismo federale con lobiettivo di promuovere tutte le iniziative in campo economico, tecnico e scientifico utili per lindustria siderurgica italiana. Oggi Federacciai conta 150 aziende associate che realizzano e trasformano oltre il 95% della produzione italiana di acciaio. Attualmente il settore siderurgico italiano si colloca ai vertici del sistema economico nazionale, con 100.000 addetti (diretti e indiretti) e un fatturato di oltre 45 miliardi di Euro, ed al secondo posto nella siderurgia europea.

INDICE

ORGANI STATUTARI

06

PARTE I 1 2 3 4

Il mercato Il contesto generale La siderurgia nel mondo La siderurgia in Italia La politica commerciale

12 13 14 18 22

PARTE II 1 2 3 4

Associazioni di Comparto Prodotti piani e lunghi Prima trasformazione e tubi Acciai speciali Associazione Italiana Elettrosiderurgia

24 25 31 34 37

PARTE III 1 2 3 4

Le Tematiche Generali Ambiente Rottame Societ consortile Gas Intensive Attivit di comunicazione

40 41 46 48 49

PARTE IV 1 2 3

Societ ed Enti Collegati Riconversider Siderservizi Unsider

50 51 52 53

PARTE V PARTE VI

Aziende Associate Appendice statistica

54 60

O R G A N I S TAT U TA R I

COMITATO DI PRESIDENZA (Composizione al 31.12.2007)

PRESIDENTE Giuseppe PASINI

VICE PRESIDENTI Giovanni Giovanni Cesare ARVEDI GILLERIO RIVA

PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI DI COMPARTO Michele Antonio Steno Nicola AMENDUNI GOZZI MARCEGAGLIA RIVA

CONSIGLIO DIRETTIVO (Composizione al 31.12.2007) Il Comitato di Presidenza e i Signori Alessandro Antonio Giuliano Ruggero Luigi Vincenzo Pietro Harald Giacomo Antonio Alberto Pierluigi Giuseppe Carlo Leandro Federico Franco Gianluca Francesco Amato Mauro BANZATO BELTRAME BOATO BRUNORI BUZZI CRAPANZANO DE BIASI ESPENHAHN GHIDINI IANNONE INZAGHI (Consigliere Tesoriere) LEALI MARZORATI MAZZOLENI NANNIPIERI PITTINI POLOTTI RODA SEMINO STABIUMI STEFANA

REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI Andrea Giuseppe Giampaolo REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI Romolo Dario DIRETTORE GENERALE Salvatore SALERNO RAGGIO SEMENZATO AGNELLI POZZOLI TALPONE

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAIO E PRODOTTI LUNGHI E PIANI COMUNI (Composizione al 31.12.2007) Nicola Antonio Ruggero Domenico Giacomo Antonio Carlo Augusto Massimo Giovanni Federico Franco Cesare Margherita RIVA Presidente BELTRAME BRUNORI CAMPANELLA GHIDINI IANNONE LEALI LOMBARDI MAZZUCOTELLI PASINI PITTINI POLOTTI RIVA STABIUMI

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAI SPECIALI (Composizione al 31.12.2007)

Michele Ernesto Alessandro Giuseppe Andrea Sandro Markus Augusto Giuseppe Franco Fabio Giancarlo Mario Corrado

AMENDUNI Presidente AMENDUNI BANZATO BERRETTI FORONI FRACCIA HOLZ LOMBARDI MARZORATI POLOTTI RIVA SPOTTI VERGNA VICENTINI

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE TUBI E PRIMA TRASFORMAZIONE (Composizione al 31.12.2007) Steno Giovanni Bruno Luigi Mario Gabriele Antonio Carlo Sandro Giovanni Alberto Roberto Silvio Alessandro MARCEGAGLIA ANTONIETTI BERERA BUZZI CALDONAZZO CASANOVA CENTAMO FORESTI FRACCIA FRANCIA INZAGHI MARCORA TAVECCHIA VALSECCHI Presidente

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSIDERURGIA (Composizione al 31.12.2007)

Antonio Ruggero Vincenzo Antonio Aldo Fabio Elena Giuseppe Marcello Giovanni Federico Margherita Francesco Giorgio

GOZZI

Presidente

BRUNORI CRAPANZANO FAGGIONATO FARNETANI INVERNIZZI MAGRI MARZORATI OREMPULLER PASINI PITTINI STABIUMI UBERTO ZUCCARO

PA R T E I : I L M E R C AT O

1: Il Contesto Generale
Leconomia mondiale1 anche nel 2007 ha mantenuto ritmi di crescita sostenuti, prossimi al 5%, per il quarto anno consecutivo. Lo sviluppo del commercio mondiale in volume si avvicinato al 7%: +4,2% circa le importazioni in volume dei paesi avanzati e +12,8% quelle degli altri paesi. Vi stato quindi un certo rallentamento rispetto al 2006, quando aveva superato il 9%: +7% circa le importazioni dei paesi avanzati e +14% quelle degli altri paesi. Le ragioni di scambio si sono mantenute pi o meno sugli stessi livelli dellanno precedente in entrambi i gruppi di paesi.

I prezzi delle materie prime in dollari nel 2007 sono aumentati del 12,6% nel loro insieme e del 15,8% quelli delle materie prime non alimentari: del 19% quelli dei metalli non ferrosi (63% il nichel, 60% lo stagno, 2,8% lo zinco) e del 12% i prezzi dei combustibili. Le economie emergenti dellAsia hanno visto aumentare il loro prodotto interno lordo del 9,6%, lo stesso tasso dellanno precedente, guidate dalla Cina con un aumento superiore all11%. Il PIL giapponese nel 2007 aumentato del 2,1%, in lieve rallentamento rispetto alla crescita dellanno precedente. Leconomia degli USA ha subito un progressivo rallentamento; dopo la crescita del PIL del 3,1% nel 2005 passata al 2,9% nel 2006 e a poco pi del 2% nel 2007. La turbolenza nei mercati finanziari ha, infatti, causato il sensibile rallentamento emerso pi chiaramente nellultimo trimestre del 2007 continuando, anche per la sua indeterminatezza, a causare un rischio sensibile di ulteriori rallentamenti. Gli aumenti dei prezzi del petrolio e delle altre materie prime completano un quadro che ha visto la parte finale del 2007 segnare al ribasso le stime sullo sviluppo economico nelle varie regioni del mondo ed accentuare linflazione che a livello mondiale passata dal 3,5% di fine 2006 al 4,2% di fine 2007. In Europa, nella zona Euro, la crescita del PIL nel 2007 si limitata al 2,6% con una tendenza, gi innescata, al rallentamento. Leconomia della Spagna cresciuta del 3,8%, quella della Germania del 2,5%, quella del Regno Unito del 3,1% e quella della Francia del 1,9%. Ancora sostenuto stato lo sviluppo registrato dal PIL nei paesi della Confederazione degli Stati Indipendenti, 8,5%; lAfrica e il Medio Oriente con un 6% circa hanno evidenziato una leggera accelerazione. In Italia il Prodotto interno lordo nel 2007 aumentato del 1,5% rispetto allanno precedente, meno di quanto previsto, ed in rallentamento rispetto alla crescita registrata nel 2006, con un profilo congiunturale in indebolimento. Lo sviluppo degli investimenti fissi nelle economie avanzate ha subito un sensibile rallentamento scendendo da oltre il 4% del 2006 a meno del 2% del 2007, mentre nei paesi dellEuro-zona laumento vicino al 5% stato simile a quello dellanno precedente. I consumi privati nellEuro-zona nel 2007 sono aumentati del 1,6%, leggermente meno che nellanno precedente.

Fonte dati: FMI, ISTAT, Confindustria 10

2. La siderurgia nel mondo


La produzione La produzione mondiale di acciaio nel 2007 ha raggiunto 1,344 miliardi di tonnellate, in aumento del 7,5% rispetto allanno precedente. Dopo tassi di crescita tendenziale, intorno al 10% nella prima parte dellanno, un progressivo rallentamento li ha portati al di sotto del 5% a fine anno.

LAsia stato ancora il continente pi dinamico; con un aumento di oltre il 12% si avvicinata ai 755 M.t. nel 2007. Ancora una volta la Cina, primo produttore al mondo, stato il paese pi dinamico, con 489 M.t., il 36% della produzione mondiale (34% nel 2006) ha fatto registrare un aumento del 16% circa, in rallentamento rispetto ai ritmi degli anni precedenti: +26,8% nel 2005 e +18,9% nel 2006). Il tasso di crescita tendenziale, che era ancora superiore al 20% nel primo trimestre dellanno, si ridotto a meno del 8% nellultimo. La razionalizzazione dellapparato produttivo siderurgico cinese continua con la realizzazione di nuovi impianti e la chiusura di quelli pi obsoleti sia in termini di produttivit sia in termini di impatto ambientale.

Altro paese asiatico emergente particolarmente attivo nella produzione siderurgica stato lIndia che ha portato la produzione di acciaio a 53 M.t. con un aumento del 7,3% rispetto allanno precedente, confermando cos il buon sviluppo dellindustria siderurgica locale con elevati investimenti in nuova capacit produttiva e con forti prospettive di crescita. Anche in seguito alla revisione delle statistiche produttive lIndia nel 2007 passata dal settimo al quinto posto nella classifica mondiale dei paesi produttori. Il Sud Corea con un aumento

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del 6% ha superato i 51,4 M.t. e Taiwan con 20,9 M.t. ha aumentato la produzione di acciaio del 4% rispetto al 2006. Il Giappone nel 2007, con 120,2 M.t. ha prodotto il 3,4% in pi dellanno precedente confermando la solidit del suo settore siderurgico. In America settentrionale gli Stati Uniti dAmerica hanno prodotto 98,2 M.t., in leggera flessione, -0,4%, rispetto allanno precedente; il Canada con 15,7 M.t. ha fatto registrare un aumento del 1,5% e il Messico con 17,6 M.t. un aumento del 6,8%. La produzione dellAmerica settentrionale cos rimasta circa sugli stessi livelli dellanno precedente. I paesi dellAmerica meridionale nel loro insieme nel 2007 hanno prodotto 48,2 M.t. con una crescita del 6,5% rispetto al 2006. Il Brasile, maggior produttore sud americano e nono su scala mondiale, ha prodotto 33,8 M.t., 9,3% in pi rispetto allanno precedente, lArgentina ha prodotto 5,4 M.t., in flessione del 2,6% rispetto allanno precedente ed il Venezuela ha aumentato la produzione del 3,2% portandola a 5 M.t.. La produzione di acciaio nei paesi africani ha presentato un andamento stagnante, 18,8 M.t., mentre pi dinamica stata quella dei paesi del Medio Oriente che, con 16,5 M.t. hanno fatto registrare un aumento del 7%. In Iran, il maggior produttore dellarea, la produzione nel 2007, 10 M.t., aumentata del 2,7% ed in Arabia Saudita, 4,6 M.t., la crescita stata del 17%. I paesi della Comunit degli Stati Indipendenti nel 2007 hanno prodotto 124 M.t. di acciaio con un aumento del 3,4% rispetto allanno precedente: Russia, 72,2 M.t. (+2%), Ucraina 42,8 M.t., (+ 4,7%). Fra i paesi europei non appartenenti allUnione Europea, la Turchia, con una produzione di acciaio di 25,8 M.t. nel 2007, ha segnato un aumento del 10,5% rispetto allanno precedente.

Produzione acciaio
Milioni tonnellate Unione Europea altri Europa CSI Nord America Sud America Africa e MO Asia Oceania Mondo 2005 195,5 24,9 113,2 127,6 45,3 33,3 598,1 8,6 1146,5

2006 206,8 28,0 119,9 131,8 45,3 34,2 670,0 8,7 1250,7

2007 209,5 30,4 124,0 132,8 48,2 35,2 755,0 8,8 1344,1

NellUnione Europea nel 2007 sono state prodotte 209,5 M.t. di acciaio, il 15,6% del totale mondiale, con un aumento del 1,3% rispetto allanno precedente, leggermente superiore a quello dellinsieme dei quindici vecchi paesi associati che ne hanno prodotto 175,2 M.t.

Fonte IISI (International Iron and Steel Institute) 12

La Germania, nel 2007, con una crescita del 2,8%, 48,6 M.t. di acciaio prodotto, e il 23,1 % di quello prodotto nellUnione Europea, ancora il maggior produttore seguito dallItalia con 31,5 M.t., poco meno (-0,4%) di quanto realizzato nel 2006. La produzione in Francia, in riduzione del 3% stata pari a 19,3 M.t., e quella in Spagna, con un aumento del 3,3% ha raggiunto i 19 M.t.. Nel Regno Unito sono state prodotte 14,3 M.t. di acciaio, in crescita del 3,2% rispetto al 2006. Fra i Paesi nuovi associati, la produzione di acciaio in Polonia al primo posto con 10,6 M.t. ed un aumento del 6,2%, segue la Repubblica Ceca con 7,1 M.t. (+2,9%), la Romania con 6,3 M.t. (-0,1%) e la Slovacchia con 5,1 M.t. (-0,2%).

Il consumo Il consumo mondiale di prodotti siderurgici nel 2007, 1,2 Mld t. stato stimato in crescita del 6,6% rispetto allanno precedente con un forte contributo cinese. La Cina, 408 M.t. (+13%), rimane il maggior consumato-

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re mondiale con il 34% del totale. LAsia nel suo insieme ha consumato 662 M.t., 10% in pi che nellanno precedente. I paesi CSI, 55.5 M.t., avrebbero fatto registrare il tasso di crescita pi elevato (+13,7%) superando anche quello cinese. Anche nellUE, 192,2 M.t., la crescita stata sensibile (+3,4%), mentre nel Nord America, 141,5 M.t., il consumo ha fatto registrare una flessione del 9% circa. I paesi dellAmerica centrale e meridionale hanno consumato 41 M.t. di prodotti siderurgici, in aumento del 13,7% rispetto al 2006. Un forte aumento stato registrato anche nei paesi del Medio Oriente, 12,7%, che ha raggiunto i 44,3 M.t.. I paesi africani, con un aumento del 8,5%, hanno consumato 25,3 M.t..

Gli scambi commerciali Gli scambi mondiali di prodotti siderurgici (laminati piani, lunghi, semilavorati e tubi) hanno visto i 27 paesi dellUnione Europea nel loro insieme diventare larea di maggior importazione con oltre 49 M.t., in aumento del 25% circa rispetto lanno precedente, superando cos gli USA, tradizionalmente il primo paese importatore di prodotti siderurgici al mondo. Nel 2007 le importazioni statunitensi sono, infatti, scese a meno di 30 M.t., il 27% circa meno che nellanno precedente. La Cina, per il secondo anno consecutivo, stata il paese maggior esportatore con oltre 65 M.t., in crescita del 33% rispetto allanno precedente. Il Giappone, con quasi 36 M.t., ha aumentato le esportazioni del 5% circa rispetto al 2006. LUnione Europea, in passato il maggior esportatore mondiale, con 32,4 M.t. esportate, lo stesso livello che nellanno precedente, passata al terzo posto. Seguono Russia e Ucraina con poco meno di 30 M.t..

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3. La siderurgia in Italia
La crescita delleconomia in Italia nel 2007 rallentata rispetto a quella dellanno precedente; il prodotto interno lordo, che nel 2006 era aumentato del 1,8%, nel 2007 aumentato solo del 1,5% con una tendenza al rallentamento destinata ad avere conseguenze anche sullanno successivo. La crisi finanziaria internazionale, il rafforzamento del tasso di cambio Euro-dollaro e gli elevati aumenti dei prezzi delle materie prime e del petrolio in particolare, hanno via via accentuato le difficolt delleconomia italiana. I consumi delle famiglie residenti sono aumentati del 1,4%, in leggera accelerazione rispetto alla crescita del 1,1% dellanno precedente. Gli investimenti fissi lordi hanno dimezzato il ritmo di crescita dal +2,5% del 2006 al +1,2% del 2007. La produzione industriale, principale indicatore dello sviluppo delleconomia reale, ha subito un sensibile rallentamento, in particolare nella parte finale del 2007. La produzione realizzata nel 2007 stata superiore dello 0,4% rispetto a quella del 2006 che aveva fatto registrare una crescita del 2,2%. La variazione tendenziale nellultimo trimestre 2007 stata pari al 1,2% con il mese di dicembre che ha visto una produzione inferiore del 4% a quella dello stesso mese dellanno precedente.

Lattivit dei settori dellindustria che utilizzano prodotti siderurgici stata mediamente pi sostenuta di quella dellindustria nel suo complesso, con leccezione della produzione di elettrodomestici, motori elettrici, serbatoi e caldaie e cantieri navali. La produzione di veicoli a motore nel 2007 stata superiore del 3,7% a quella dellanno precedente e quella della meccanica del 3,2%. Landamento dellattivit dei vari settori ha subito una sensibile contrazione nella parte finale dellanno o, per alcuni, nel corso dellintero anno. Il settore delle costruzioni ha registrato investimenti in aumento del 2,2% rispetto allanno precedente con la crescita concentrata nel settore residenziale, mentre nel settore non residenziale le opere pubbliche sono state deboli.

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In Italia il consumo apparente di prodotti siderurgici (piani, lunghi e semilavorati) nel 2007 (38,7 M.t.) stato inferiore del 1,9% a quello dellanno precedente con una riduzione progressiva dei tassi di crescita tendenziali nel corso dellanno. Le consegne si sono mantenute sugli stessi livelli dellanno precedente: 34,3 M.t.; le importazioni, poco superiori a quelle dellanno precedente (+0,8%, 22,4 M.t., delle quali 11,8 M.t. da paesi non UE) hanno seguito un profilo congiunturale in calo sensibile. Le esportazioni, in aumento del 5,8% hanno raggiunto 12,8 M.t., ma anchesse hanno presentato una contrazione nel corso dellanno.

Il consumo apparente di laminati lunghi nel 2007, 15,1 M.t., si mantenuto sullo stesso livello circa dellanno precedente con un andamento in flessione nel corso dellintero anno. Il consumo di laminati mercantili nel 2007 stato superiore a quello dellanno precedente di oltre il 4%, mentre il consumo di travi aumentato del 4,2% e il consumo di tondo per cemento armato diminuito del 3,6%. Il consumo di laminati piani, nel 2007 (18,7 Mt) inferiore del 4,4% a quello dellanno precedente; dopo un primo semestre in contrazione, pi recentemente ha presentato un andamento pi stazionario. Il consumo di coils a caldo nel 2007 diminuito del 12,8%, quello di lamiere elettrozincate calato del 23,5%, mentre quello di lamiere zincate a caldo aumentato del 8,2%. Il consumo di lamiere a caldo e larghi piatti aumentato del 3,9%

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La produzione di acciaio in Italia nel corso del 2007, 31,5 M.t., -0,4% rispetto al 2006, ha evidenziato un andamento ancora sostenuto nella prima parte dell'anno, nel primo semestre infatti la produzione era ancora superiore del 2,4% a quella dello stesso periodo dell'anno precedente. Nella seconda met dell'anno una flessione ha portato la produzione ad un livello inferiore del 3,3% a quella dello stesso periodo dell'anno precedente.

La produzione di laminati lunghi nel 2007 (17,3 M.t., +3%) ha seguito un andamento in flessione nel corso dellanno con un primo semestre che era tuttavia ancora superiore del 8,2% a quello dello stesso periodo dell'anno precedente. La produzione di laminati piani nel 2007 (14,7 M.t., -0,2%), dopo un primo semestre ancora robusto (+12% rispetto allo stesso periodo del 2006) ha mostrato un indebolimento che ha riportato la produzione del 2006 a poco meno dello stesso livello dellanno precedente.

Gli scambi con lestero Il saldo complessivo degli scambi dellItalia con lestero, paesi UE e non UE nel 2007 stato negativo per 7 M.t. con il contributo negativo di 5 M.t. di semilavorati, di 5,6 M.t. di prodotti piani, dellattivo di 1,1 M.t. di prodotti lunghi e di 2,4 di prodotti trasformati. Dei 24,7 M.t. importate (incluse prime e seconde trasformazioni) nel 2007, in aumento del 3,0% rispetto al-

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lanno precedente, circa la met provenuto da paesi non UE. Le importazioni dalla Cina di laminati lunghi e piani, le pi elevate dal gruppo dei paesi non UE, nel 2007, 3,0 M.t., sono aumentate del 30% circa rispetto al 2006 e sono quadruplicate rispetto al 2005. La Russia e lUcraina con 2,5 M.t. ciascuna sono stati i due maggiori paesi esportatori in Italia dopo la Cina. Le esportazioni hanno raggiunto i 17,7 M.t. con un aumento del 5% rispetto al 2006 e sono state dirette verso paesi non UE per circa un terzo. La bilancia valutaria degli scambi con lestero nel 2007 ha presentato un saldo passivo complessivo di 566 M. Euro composto da un saldo attivo di 1.058 M. Euro con i paesi UE e da uno passivo di 1.624 con i paesi non UE.

Loccupazione in siderurgia Landamento delloccupazione nella siderurgia primaria anche nel 2007, come da un po di anni a questa parte, si mantenuto stazionario con 39.000 addetti circa. Le ore complessivamente lavorate sono diminuite del 1,2% rispetto allanno precedente.

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4. La politica commerciale
Il primo semestre 2007 stato caratterizzato dalle elevatissime importazioni, in provenienza soprattutto dalla Cina in dumping e/o sussidiate. I numerosi Gruppi di Contatto attivati da tempo tra la Commissione Europea ed EUROFER da un lato e le Autorit e lAssociazione cinese dallaltro, non avevano portato a tangibili risultati, ma solo a vaghe promesse di ridimensionamento dellexport, mentre nulla stato fatto su temi importanti come la riduzione delle capacit produttive finanziariamente non viabili in Cina, il ridimensionamento dei sussidi alla siderurgia e il rafforzamento della valuta cinese. Pertanto i servizi della Commissione (DG Trade) hanno accolto la richiesta dellapertura di inchieste da parte dellindustria europea per avviare una serie di azioni antidumping AD e antisovvenzione AS basate sul rischio imminente del danno (threat of injury TOI). Le denuncie presentate alla Commissione per alcuni prodotti piani hanno portato alla pubblicazione sulla Gazzetta Europea di due avvisi di apertura di inchieste AD, il primo in dicembre relativo allo zincato e altri rivestiti metallici a caldo contro la Cina e il secondo pubblicato ad inizio 2008 relativo alle lamiere a freddo inossidabili contro Cina, Taiwan e Sud Corea. Anche per i prodotti lunghi sono stati pubblicati avvisi per lapertura di inchieste AD, in particolare per i tubi saldati da Cina, Russia, Bielorussia e Bosnia. Per questi tubi stato avviato anche il riesame degli AD gi esistenti contro Tailandia, Ucraina e Turchia. La Commissione ha poi pubblicato lapertura delle inchieste AD contro la Cina per le viti e i bulloni non legati e per i fili e i trefoli, mentre un dazio AD definitivo stato rinnovato in ottobre contro i cavi russi. Altre richieste via via presentate dai produttori negli ultimi mesi dellanno, sono ancora in fase di elaborazione e analisi presso le rispettive associazioni europee, riguardano le azioni AD contro la vergella e il tondo proveniente da Cina e Turchia, lAD contro le lamiere da treno da Cina, Taiwan e S.Corea, lAS contro il preverniciato e i tubi senza saldatura da Cina, lAD e lAS contro il filo inossidabile da Cina e India e le barre a freddo inossidabili da India. Negli ultimi mesi dellanno la Cina, nel tentativo di attenuare le tensioni commerciali con lUE e gli USA, ma anche per limitare lesportazione delle risorse necessarie alla sua crescita, e dei semiprodotti siderurgici ha, a partire da aprile 2007, azzerato o ridotto al 5% le agevolazioni fiscali allesportazione su alcuni prodotti (prima comprese tra l8% e il 15%) e allinizio di giugno ha imposto dazi dal 5% al 10%, sulle esportazioni di 83 prodotti siderurgici e del 15% sulle esportazioni di semiprodotti ed altre materie prime siderurgiche, tra cui coke, minerali, ghisa, ferroleghe. Se i siderurgici europei hanno accolto con qualche scetticismo le misure prese dalle Autorit cinesi per porre un freno allexport di prodotti siderurgici, essi hanno manifestato crescente preoccupazione per linsorgere di misure tendenti a limitare le esportazioni di materie prime: questa logica protezionistica ha contagiato nel corso del 2007 anche numerosi altri paesi tra cui India, Brasile, Russia, Ucraina. Il fenomeno stato denunciato dallindustria UE come contrario alle regole dei liberi e corretti scambi previsti dallOMC e sicuramente ha contribuito in misura importante a situazioni di carenza e alla lievitazione dei prezzi internazionali tanto delle materie prime che dei prodotti finiti. Tra i successi registrati dalla nostra industria ricordiamo lo slittamento (sine die) deciso dalla Commissione in merito alle modifiche dei regolamenti AD e AS, proposte nel piano Green Paper, fortemente voluto dal commissario Mandelson, per meglio adattarli all'interesse dei consumatori e delle industrie che hanno esportato la loro produzione nei paesi emergenti. Forte preoccupazione era stata espressa non solo da Federacciai, che ha sensibiliz-

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zato le autorit nazionali ed europee ad altissimo livello, ma anche da EUROFER e da molte altre associazioni industriali europee. In sintesi le proposte avanzate dal Commissario avrebbero reso inapplicabili gli strumenti di difesa commerciale comunitari ed in particolare lantidumping, allorquando lattuale legislazione riconosciuta nellambito del OMC essere tra le pi equilibrate al mondo, essendo sufficientemente bilanciate per difendere gli interessi tanto dellindustrie comunitarie che dei consumatori. Il commissario Mandelson di fronte alle forti opposizioni dellItalia e di parecchi altri paesi comunitari ha deciso quindi di rimandare la decisione sulle modifiche in attesa di una pi ampia condivisione. Verso fine anno la Commissione ha rinnovato gli accordi biennali 2007-2008 con la Russia e lUcraina. L'accordo con la Russia ha registrato per il 2007 un aumento significativo del contingente 2006 che, pari a 2,27 M.t., stato portato a 2,9 M.t. (+27,8%), anche per tener conto dellingresso in UE di Romania e Bulgaria. Per il 2008 il contingente stato innalzato di un ulteriore +4,4% (sul 2007 e pari a 3,03 M.t.). Dopo il 2008 saranno applicati incrementi annui del 2,5%. Anche laccordo con lUcraina ha visto crescere sensibilmente il contingente del 2006, che da 1,07 M.t. stato portato nel 2007 a 1,32 M.t. (+31,4%) e per il 2008 a 1,35 M.t. (+2,5%). Anche con questo paese sono stati previsti aumenti automatici annuali del 2,5% per gli anni successivi. Laccordo di autolimitazione per il 2007-2008 negoziato con lUcraina avr comunque breve durata; previsto infatti lingresso della stessa nel OMC nel corso del 1 semestre del 2008. Tale ingresso avr inoltre come conseguenza che lUcraina ridurr progressivamente nei prossimi 6 anni i dazi applicati all'export del rottame, dagli attuali Euro 30/ton a Euro 10/ton. Non ultimo saranno abrogati gli impegni sui prezzi minimi all'export, imposti dallUE allUcraina. Infine il Kazakhstan, non avendo ancora firmato laccordo che prevedeva gi per il 2007 una quota aumentata a 250 mila t., si visto riconfermare dallUE, sia per il 2007 che per il 2008, la quota autonoma del 2006, pari a 205 mila t. In merito alla sorveglianza preventiva (licenze allimport), scaduta a fine 2006, si ricorda che nel 2007 rimasta in vigore in quanto era stata prorogata per 3 anni, fino al 31/12/2009. Vanno ricordati infine i successi ottenuti nei confronti degli USA: dopo anni di battaglie con lUE, l'ITC (International Trade Commission), in seguito a revisione quinquennale avviata ad inizio 2007, ha determinato che la revoca dei dazi sulle barre inossidabili, AS contro l'Italia e AD contro Italia, Francia, Germania,Regno Unito e Sud Corea non avrebbe causato il perdurare dell'"injury", con conseguente revoca delle misure daziarie applicate. Inoltre a seguito di una denuncia al panel dellOMC, spinta inizialmente da Federacciai e poi condivisa anche dagli altri paesi UE e dalla Commissione, gli USA sono stati condannati per la legge dello zeroing applicata ai procedimenti AD. La legge stata nel suo complesso abrogata, ma continuando ad essere applicata in certi casi particolari, lUE continuer a presentare le opportune ulteriori denuncie allOMC.

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PA R T E I I : L E A S S O C I A Z I O N I D I C O M PA R T O

1. Associazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi


Coils a caldo Dopo un buon recupero nel 2006, nel 2007 il consumo apparente di coils ridisceso a 6 M.t. circa, registrando una caduta del 12,8% sul 2006. Al contrario le consegne dei produttori nazionali, quasi pari a 4,4 M.t. hanno registrato un recupero del +1,9%. Le importazioni totali, oltre 5,8 M.t. sono diminuite del 13% dopo la fortissima crescita del 2006 (+42%). La quota sul consumo quindi scesa dal 98,4% al 98% pur rappresentando sempre un dato estremamente elevato. In particolare le importazioni dai paesi extra UE, cresciute a livelli record nel corso del 2006 (+117%), restando molto elevate anche nel 2007, hanno superano i 2,6 M.t. pur cedendo del 19%. Con quasi 2,3 M.t. le esportazioni sono calate del 3%: pari al 52% delle consegne, sono state indirizzate per la maggior parte sui mercati comunitari. Il saldo degli scambi con lestero, negativo per 3,6 M.t. migliorato di circa 800 mila t.

Laminati a freddo Anche le lamiere a freddo hanno registrato un rallentamento del consumo che con 3,4 M.t., caduto del 8,7% rispetto a quello del 2006. Le consegne, pari a poco pi di 2,6 M.t. sono calate del 4%. Le importazioni totali, fermatesi a oltre 2,2 M.t.(inclusi i nastri) sono diminuite del 8,6%, ma quelle da terzi, superando per la prima volta 1 M.t., sono cresciute ancora del 4,6% dopo un +74% messo a segno nel 2006. Globalmente limport ha coperto il 65% circa del consumo. Le esportazioni, pari a oltre 1,2 M.t. e per l84% dirette in UE, sono rimaste praticamente sui livelli del 2006. Il saldo negativo del commercio estero, 982 mila t. migliorato rispetto al 2006 di 215 mila t..

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Lamiere da treno e larghi piatti Il consumo stato di circa 3 M.t. crescendo del 3,9% rispetto al 2006. Le consegne, prossime ai 3,5 M.t., sono aumentate del 5,5%. Anche per questo prodotto le importazioni hanno giocato un ruolo determinante, arrivando a passare il milione di tonnellate con un 17% di incremento: in particolare quelle da paesi non comunitari, circa il 50% del totale, hanno continuato la corsa: dopo un incremento dell81% realizzato nel 2006 sono ulteriormente aumentate del 59% nel 2007. Le esportazioni, oltre 1,5 M.t. sono migliorate del 17%. Il saldo positivo del commercio estero migliorato di 70 mila t. rispetto al 2006.

Prodotti rivestiti Banda stagnata e cromata Nel 2007 il consumo stato 730 mila t., registrando una caduta del 4,2% rispetto al 2006. Molto pi forte la caduta delle consegne che limitate a 166 mila t., sono arretrate del 28%. Le importazioni totali sono invece cresciute dell8% superando le 660 mila t. e hanno coperto una quota pari al 91% del consumo. Le esportazioni sono cresciute del 20%, ma sono rimaste su quantitativi modesti. Il saldo con lestero, sempre negativo, peggiorato di 33 mila t.

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Lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metallici Dopo la forte ripresa del 2006, +23% sul 2005, il consumo ha continuato a salire anche nel 2007 avvicinandosi ai 3,9 M.t., crescendo di un ulteriore 8,2%. Le consegne sono calate del 4,5%, mantenendosi per ancora leggermente al di sopra dei 3 M.t. Le importazioni, sempre in crescita, hanno sfiorato quasi 1,9 M.t., registrando una variazione positiva del 24,5% uguale a quella del 2006 e hanno coperto il 48,7% del mercato. Le importazioni da paesi terzi, pari a circa 712 mila t., con un incremento del 97,2% sono praticamente raddoppiate. Le esportazioni, per la maggior parte dirette in UE, al contrario, sono diminuite del 5,6%. Il saldo commerciale negativo ha accusato pertanto un ulteriore peggioramento di 432 mila t..

Lamiere elettrozincate Dopo il breve risveglio del 2006, il consumo, nel 2007 pari a 279 mila t. si nuovamente assopito cedendo del 23,5%. Le consegne, circa 370 mila t. (-0,9%) sono andate meglio del consumo arginando le importazioni che, pari a 113 mila t., sono arretrate del 28,6% rispetto al 2006. Le esportazioni, 204 mila t. sono cresciute del 22,3% consentendo al saldo del commercio estero di segnare un miglioramento di 83 mila t.

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Lamiere con rivestimenti sintetici La domanda in ripresa dal 2004 ha continuato a tenere: il consumo nel 2007, con una crescita limitata all1,4%, ha superato le 660 mila t., mentre le consegne dei produttori nazionali sono diminuite del 2,7% scendendo a 626 mila t.. La corsa delle importazioni continuata anche per questo prodotto e dopo un incremento del 54% accusato nel 2006, nel 2007 si registrato un ulteriore aumento del 20%, fino a 318 mila t., con i paesi extra comunitari che con 240 mila t. sono cresciuti del 38%. Le esportazioni, pari a 280 mila t., hanno messo a segno una crescita pi modesta, limitata all11%, ed il saldo del commercio estero peggiorato di 25 mila t.

Tondo per cemento armato Nel 2007 il consumo apparente di tondo per cemento armato in Italia stato pari a 4,7 M.t., in riduzione del 3,6% rispetto allanno precedente. Landamento dellattivit del settore delle costruzioni, sebbene in crescita nellintero anno, ha seguito un profilo congiunturale in sensibile contrazione nella seconda parte dellanno che si riflesso con analoga ma pi accentuata flessione sulla domanda di tondo per cemento armato. Le importazioni (0,3 M.t.) hanno rappresentato, come da qualche anno a questa parte, solo il 7% circa della domanda. Nel 2000 erano per ancora inferiori al 3%. Le esportazioni nel 2007 (1,2 M.t.) erano pari al 22% delle vendite; nel 2000 erano pari al 15%. Il saldo attivo degli scambi con lestero nel 2007 salito a 879 mila tonnellate da 841 mila dellanno precedente. La produzione, 5,4 M.t. diminuita dello 0,4% rispetto al 2006. Laumento della produzione dal 2000 al 2007 stato del 4,5% medio annuo, lo stesso ordine di grandezza di quello del consumo apparente.

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Vergella Il consumo apparente di vergella in Italia nel 2007, 5,3 M.t., il 2,2% oltre il livello registrato nellanno precedente, con un sensibile rallentamento rispetto al 2006, quando laumento era stato superiore al 16%. Le importazioni sono aumentate sensibilmente raggiungendo i 2 M.t. con una crescita del 11,3% rispetto allanno precedente ed il 6,4% medio annuo dal 2000, che per i paesi non UE pari al 15,5%. Le importazioni nel 2007 hanno coperto il 37,9% della domanda e quelle da paesi non UE da sole il 18,8%, dieci punti percentuali in pi rispetto al 2000. Le esportazioni 841 mila t, sono aumentate del 14,3% rispetto allanno precedente e hanno rappresentato il 20% delle consegne. Il saldo della bilancia commerciale stato negativo per 1,2 M.t. (poco pi di met quello con i paesi non UE). La produzione, 4,8 M.t., cresciuta ad un ritmo del 3,1% rispetto a quella del 2006, che ha coinciso con quello medio annuo registrato a partire dal 2000.

Laminati Mercantili I laminati mercantili nel 2007 hanno fatto registrare un consumo apparente, 3,9 M.t., in aumento del 4,2% rispetto allanno precedente; il quinto anno consecutivo di crescita. Le importazioni, 809 mila t, in crescita del 24,4% rispetto al 2006, hanno coperto il 21% circa del fabbisogno interno in aumento di quasi dieci punti percentuali rispetto al 2000. Le esportazioni, 1,7 M.t., superiori del 11% rispetto a quelle di un anno prima, hanno rappresentato il 36% delle consegne e sono state dirette per il 34,4% a paesi non appartenenti allUnione Europea. La bilancia commerciale con lestero stata attiva per 922 mila t. La produzione, 5,2 M.t., in aumento del 5,2% rispetto al 2006.

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Travi Il mercato delle travi in Italia nel 2007 ha confermato un andamento in crescita pressoch costante con leccezione del 2005. Il consumo apparente nel 2007, 1 M.t., cresciuto del 4,2% rispetto allanno precedente, poco oltre il tasso medio annuo del 3,7% registrato nel periodo 2000-2007. Le importazioni, 342 mila t, 33% del consumo apparente nel 2007, sono state superiori del 41% a quelle dellanno precedente. Il tasso di penetrazione delle importazioni nel mercato italiano nel 2000 era inferiore a quello del 2007 di cinque punti percentuali. Le esportazioni, 753 mila t, sono aumentate del 11,9% rispetto al 2006 ed hanno rappresentato il 52% delle vendite. Il saldo attivo della bilancia commerciale nel 2007 stato pari a 411 mila t, 114 mila t delle quali con i paesi non UE. La produzione 1,5 M.t. stata superiore del 7,8% a quella dellanno precedente, un ritmo di crescita ben superiore a quello medio annuo, 2,1%, degli ultimi sette anni.

Rotaie ed armamento ferroviario La domanda di rotaie e armamento ferroviario, che nel 2006 aveva raggiunto il massimo di 192 mila t, nel 2007 scesa a 103 mila t con una caduta del 46,4%, coperta per circa un quarto dalle importazioni prevalentemente da paesi UE. Le esportazioni, 214 mila t nel 2007 sono aumentate del 69% rispetto allanno precedente e sono state dirette per la met circa a paesi non UE. Il saldo attivo degli scambi commerciali passato da 107 mila t del 2006 a 188 mila t con un contributo di 140 mila t dei paesi non UE.

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2. Associazione Prima Trasformazione e Tubi

Prima Trasformazione Nel 2007 lindustria italiana della Prima Trasformazione dellacciaio ha registrato un leggero incremento dei volumi di vendita rispetto al 2006.

Nastro a freddo inferiore a 500 mm. Il mercato dei nastri a freddo inferiori 500 mm nel corso dellanno 2007 ha realizzato una produzione di 400 mila t. con un aumento del 2% rispetto a quella del 2006. Per i due segmenti di mercato (basso ed alto carbonio) le consegne di nastri laminati a freddo hanno registrato nel 2007 il seguente andamento rispetto alle vendite dellanno precedente: - basso carbonio - alto carbonio t. 313.700 t. 86.400 + 2,5 % - 0,2 %

Le importazioni totali sono diminuite del 7,6% passando da 90.400 t. dellanno 2006 a 83.500 t. dellanno 2007. Le esportazioni totali hanno registrato un incremento del 23% passando da 95.200 del 2006 a 117.100 dellanno 2007.

Trafilati in barre Il buon andamento di certi settori dellindustria meccanica in generale ed auto in particolare, ha permesso al comparto dei trafilati in barre di mantenere le produzioni su livelli buoni. La produzione totale italiana (escluso inossidabile) nellanno 2007 stata di 867mila t. con un incremento del 4,9% rispetto al 2006. Landamento produttivo dei singoli comparti in cui si articola il settore ha avuto la seguente evoluzione: - acciai automatici - acciai di base e qualit - acciai al carbonio 270,2 mila t. 432,5 mila t. 164,0 mila t. + + + 5,9%; 3,8%; 6,4%

Dal punto di vista dei ricavi si sono avuti risultati non sempre apprezzabili a causa della forte concorrenza fra gli stessi produttori nazionali. Le importazioni sono state di 56,2 mila t. (+8%) ed anche lattivit allesportazione ha registrato un aumento del 4,2% da 364,4 mila t. del 2006 a 380,0 mila t. del 2007).

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Derivati Vergella Il bilancio dellattivit dei vari settori dei derivati vergella stato dal lato delle quantit in leggero incremento nel corso dellanno 2007 e sul piano dei prezzi le riduzioni dei costi della materia prima intervenuti nella seconda parte dellanno e le importazioni da Paesi Terzi a prezzi decisamente bassi, hanno fatto registrare diminuzioni, abbastanza contenute, dei prezzi di vendita. La produzione totale dei fili ha avuto un incremento del 5% passando da 1.530 mila t. del 2006 a 1.610 mila t. del 2007. Le importazioni di filo sono state nel corso dellanno 2007 di 222 mila t. di cui 140 mila t. di filo dolce e 82 mila t. di filo duro : nellanno 2006 le importazioni totali di filo sono state di 215 mila t.. Le esportazioni hanno avuto per la totalit dei fili un leggero incremento del 2% passando da 334 mila t. del 2006 a 341 mila t. del 2007.

Fucinati La produzione italiana nel 2007 stata di 1.144 mila t. (+ 11,1%) contro le 1.030 mila t. del 2006. La domanda risultata ancora in crescita rispetto allanno precedente, grazie anche ai molti progetti che si sono trasformati in investimenti programmati da parte dei fucinatori nei vari segmenti di mercato come energia, petrolchimico, impiantistica, auto e meccanica. Le importazioni nel 2007 sono state 238 mila t., con un aumento del 38,4% rispetto allanno precedente; le esportazioni nel 2007 sono state di 538 mila t., con un aumento del 2,9% rispetto al 2006.

Tubi Nel 2007 la produzione totale italiana di tubi (4.135 mila t.) ha registrato una leggera riduzione dell1,5% rispetto ai 4.197 mila t. del 2006. Il consumo apparente nazionale stato di 2.313 mila t. + 13 % rispetto a quello del 2006 (878 mila t. di tubi senza saldatura e 1.435 mila t. di tubi saldati). Le importazioni dellanno 2007 (1.279 mila t.) in aumento rispetto a quelle dellanno 2006 (+ 38%), coprono una quota del mercato nazionale del 55% (nel 2006 del 45%). Le esportazioni dellanno 2007 sono state di 3.101 mila t. in aumento dell0,9% rispetto allanno 2006.

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Tubi senza saldatura Il consumo apparente italiano di tubi senza saldatura nellanno 2007 stata pari a 878 mila t. (+ 30%) rispetto al 2006. Le importazioni (819 mila t.) in aumento del 32,7% rispetto a quelle del 2006 (617 mila t.) in particolare quelle da Paesi Terzi 340 mila t. (+ 59,8%). Le esportazioni (788 mila t.) evidenziano un incremento del 2,3% rispetto a quelle del 2006 (770 mila t.).

Tubi saldati di grande diametro Il consumo apparente dellanno 2007 stato pari a 225 mila t.. Le importazioni sono state di 88 mila t. (42 mila t. nel 2006) e le esportazioni 367mila t. contro le 402 mila t. del 2006 (- 8,6%).

Tubi saldati inferiori o uguali a 406,4 mm. Il consumo apparente italiano di tubi saldati inferiori o uguali a 406,4 mm per lanno 2007 stato pari a 1.211 mila t. (+ 3,3%) rispetto al 2006. La produzione italiana per lanno 2007 stata pari a 2.785 mila t. che rappresenta una diminuzione dello 0,8% rispetto al 2006. Le importazioni (372 mila t.) nel complesso sono aumentate del 39% rispetto al 2006 (267 mila t.). A fine settembre 2007 la Commissione ha pubblicato sulla Gazzetta delle Comunit Europee un avviso per: 1. apertura riesame delle vecchie misure antidumping contro la Thailandia, Ucraina, Turchia; 2. apertura procedimento antidumping contro Cina, Russia, Bielorussia, Bosnia. Le esportazioni nellanno 2007 sono state di 1.946 mila t. contro le 1.901 mila t. del 2006 (+ 2,4%).

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3. Associazione Acciai Speciali


La produzione italiana degli acciai speciali (acciaio grezzo) stata nel 2007 di 7.2 M.t., contro i 7.3 M.t. dellanno precedente, facendo registrare una lieve diminuzione del 1.4%. La produzione di laminati a caldo stata di 4.6 M.t., con un aumento del 3.1% rispetto allanno precedente, di cui + 3.8% nei laminati lunghi. Inossidabili Piani In Italia la produzione di laminati a caldo e a freddo nellanno 2007 diminuita del 15.3% rispetto allanno precedente. Il consumo italiano di inossidabili piani nel 2007 stato di 1.011 M.t. con un decremento del 22.5% rispetto al 2006 (1.305 M.t.). La quota di produttori italiani stata del 43.1%.

Il 2007 stato un anno meno brillante rispetto al 2006. Ancora una volta lalto livello delle scorte ed il relativo aggiustamento ha caratterizzato il mercato mondiale e di conseguenza il nazionale, sia pure in modo diverso nelle varie aree economiche, e le aziende siderurgiche hanno dovuto adeguare i loro livelli produttivi alla nuova realt di mercato. I prezzi delle materie prime necessarie per la produzione di acciaio inossidabile (Nickel, Ferrocromo e Molibdeno) hanno continuato a crescere con brusche variazioni raggiungendo nuovi record e contribuendo ad incentivare la produzione di acciai inossidabili alternativi.

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Inossidabili lunghi Nel corso del 2007 la produzione italiana di acciai inossidabili lunghi (lingotti, semilavorati e laminati a caldo) risultata di 404 mila tonnellate contro le 421 mila tonnellate del 2006 (- 4%). La produzione dei laminati a caldo, in particolare, stata per le barre di 129 mila tonnellate (- 1.5%) e la vergella di 149 mila tonnellate (- 12.4%). Il consumo italiano ha segnato una diminuzione del 9.8% da 436 mila tonnellate del 2006 a 393 mila tonnellate del 2007.

Nel 2007 il mercato italiano ha continuato ad essere positivo. La domanda nella prima parte dellanno risultata molto buona in sintonia con lanno precedente, ma nella seconda parte c stato un rallentamento, causa gli aumenti dei prezzi delle materie prime necessarie per la produzione dellacciaio inossidabile (Nickel, Ferrocromo e Molibdeno) i quali hanno contribuito ad incentivare la produzione di acciai inossidabili alternativi.

Acciai da costruzione La produzione italiana degli acciai non legati e legati lunghi (lingotti, semilavorati e laminati a caldo) nel 2007 stata di 4.19 M.t. (+ 3.8%) contro i 4.03 M.t. del 2006. Il consumo italiano dei soli acciai legati stato nel 2007 di 2.64 M.t. (+ 16.9%) contro i 2.25 M.t. del 2006.

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Nel 2007 il mercato italiano degli acciai da costruzione ha continuato nel suo trend positivo; la domanda risultata vivace in tutti i settori, in particolare i consumi sono aumentati nellenergia, nella meccanica e nellautomotive.

Lingotti per forgia La produzione dei lingotti per forgia stata nel 2007 stata di 920 mila tonnellate (+ 8.6%) rispetto alle 856 mila tonnellate del 2006. Il consumo italiano nel 2007 stato 1.109 M.t. (+9.5) contro 1.013 M.t. del 2006. Lanno 2007 stato caraterizzato da un crescendo di domanda, trascinato dai numerosi investimenti nei vari segmenti del mercato come energia, petrolchimico, impiantistica, auto e meccanica.

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4. Associazione Italiana Elettrosiderurgia - A.I.E.


La produzione dacciaio colato al forno elettrico (base e di qualit) nel 2007, pari a 19,7 milioni di tonnellate, sostanzialmente invariata rispetto lanno precedente ed ha rappresentato il 63,3% del totale acciaio prodotto (31,5 M.t.).

Lattivit dellassociazione, come negli anni precedenti, ha riguardato principalmente le tematiche dellenergia elettrica. Lanno stato caratterizzato dalla conclusione del serrato confronto con lAEEG ( Autorit per lEnergia Elettrica ed il Gas), iniziato con la delibera 289/06 in materia di remunerazione del servizio di Interrompibilit, secondo la quale dal 1 gennaio 2008 dovevano essere introdotti criteri di mercato incompatibili con la tipologia di sicurezza del servizio. Particolarmente pesante stata anche la richiesta di un obbligo di accettazione preventiva nei confronti di Terna di nuovi obblighi contrattuali su materie non ancora esattamente definite al momento della richiesta di sottoscrizione di tale obbligo; problema temporaneamente risolto con una sottoscrizione con riserva da parte delle aziende. A fronte di questi comportamenti, e nellimpossibilit di ottenere in altra forma una sospensione della delibera 289/06, stato fatto presentare dalle aziende ricorso al TAR della Regione Lombardia per lannullamento, previa sospensione, della delibera in questione. La presentazione del ricorso da parte della pressoch totalit delle aziende associate ha permesso di riapri-

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re un confronto con la politica e con lAEEG che ha portato ad una soddisfacente composizione delle materie in contenzioso, attraverso lemanazione di una nuova delibera da parte dellAEEG, la 122/07 del 30 maggio 2007, che ha modificato ed integrato la delibera 289/06, ed il conseguente ritiro dei ricorsi da parte delle aziende. A conclusione della procedura di assegnazione del servizio di interrompibilit per lanno 2007 Terna ha provveduto, in conformit alla delibera 122/07 ad assegnare al servizio di interrompibilit unulteriore disponibilit complessiva di 1.000 MW. In particolare sono stati effettivamente assegnati: - ai sensi dellart. 2.2, lett. a): 422 MW di risorse interrompibili istantaneamente a soggetti titolari di risorse interrompibili istantaneamente, gi contrattualizzate per lanno 2007; - ai sensi dellart.2.2, lett. b): 286 MW di risorse interrompibili istantaneamente ad altri soggetti titolari di risorse interrompibili; - ai sensi dellart. 2.2, lett. c): 243 MW di risorse interrompibili istantaneamente a soggetti titolari di risorse interrompibili con preavviso; - ai sensi dellart. 2.2, lett. d): non si sono avute assegnazioni di risorse interrompibili di emergenza; - ai sensi dellart. 2.2, lett. e): 49 MW di risorse interrompibili di emergenza. Per il periodo 2008-2010, a seguito delle nuove procedure di assegnazione: - 2.400 MW di risorse interrompibili istantaneamente sono stati assegnati con procedura pro-quota; - 900 MW di risorse interrompibili istantaneamente sono stati assegnati con procedura basata su offerte a sconto sul prezzo base dasta. - 39 MW di risorse interrompibili di emergenza sono stati assegnati con procedura basata su offerte a sconto sul prezzo base dasta. Al 31 marzo 2008 non stata invece ancora esattamente definita e completata la procedura di assegnazione dellex interrompibilit con preavviso che dovr operare sul mercato del dispacciamento. I risultati delle assegnazioni sopra indicate, con il mantenimento di una remunerazione quantitativamente sufficiente ad assicurare la prestazione del servizio di interrompibilit, seppur calcolata con criteri diversi e pi vincolanti rispetto a quelli prima in vigore, sono stati ritenuti sostanzialmente positivi per il settore elettrosiderurgico e in generale anche per gli altri settori energivori. Rimane in ogni modo da risolvere il problema del totale dei costi energetici in confronto con quelli sostenuti dalle altre elettrosiderurgie dei paesi europei con le quali dobbiamo confrontarci sui mercati dei prodotti finiti. Problema che non potr avere soluzione se non con il ricorso a tecnologie di produzione dellenergia elettrica che si avvalgano di materie prime diverse dal gas e dal petrolio. Si rammenta anche che a livello europeo si sta discutendo il cosiddetto pacchetto energia e che in tale ambito si sta cercando di far prevalere il concetto che i settori energivori dovrebbero avere trattamenti particolari con la possibilit di incentivi, sgravi e quanto altro possa essere utile a limitare e/o ridurre i costi energetici. A tale effetto particolarmente importante la definizione di quali attivit possano essere definite energivore. I problemi di approvvigionamento del rottame di ferro continuano a richiedere molta attenzione da parte degli organi dellassociazione, sia per il livello dei prezzi, in rapida ascesa sui mercati, sia per la loro volatilit, a volte molto pronunciata in conseguenza alle difficolt di reperimento del rottame sui mercati internazionali e alle difficolt emerse dalla sua definizione normativa di rifiuto e/o di materia prima seconda. In par-

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ticolare la situazione normativa di qualificazione del rottame in Italia oggi divenuta critica per effetto del D.Lgs. 16 gennaio 2008 (codice ambientale), che abrogando la precedente normativa riguardante la definizione di MPS, che dovr essere ridefinita entro la fine del corrente anno, ha lasciato gli operatori e gli stessi organi di vigilanza nellincertezza applicativa, con ovvie difficolt per le scelte aziendali. Inoltre si stanno evidenziando azioni protezionistiche da parte di alcuni paesi terzi, che hanno impianti elettrosiderurgici sul loro territorio; per questo si ritengono opportune iniziative incisive di difesa a livello di Unione Europea, come manifestato pi volte ai parlamentari europei, per ora con scarso esito. Non sono infine mancate preoccupazioni per gli altri temi ambientali, in particolare quelli relativi allEmission Trading ed ai conseguenti oneri, in particolare per alcune distorsioni nelle assegnazioni dei corrispondenti diritti per il nuovo periodo di regolazione 2008-2012 di difficile comprensione e per la disparit di trattamento nei vari paesi europei, rispetto ai loro comparti industriali. Dovr anche essere costantemente monitorata lattuazione della proposta di direttiva che la Commissione UE ha adottato in data 21 dicembre 2007 in materia di riduzione delle emissioni industriali, che si propone di incoraggiare lapplicazione delle migliori tecniche disponibili di protezione ambientale. A tale proposito Federacciai presente nel gruppo di lavoro europeo per la revisione del BREF per la produzione di acciaio. I temi suddetti sono trattati in dettaglio per singolo argomento nella parte terza della presente relazione.

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PA R T E I I I : T E M AT I C H E G E N E R A L I

1. Ambiente
Il 2007, confermando una tendenza ormai consolidata da molti anni, ha visto i temi ambientali mantenere un ruolo di primaria importanza allinterno delle attivit delle imprese e dellassociazione. In particolare il 2007 stato contraddistinto principalmente dalle seguenti tematiche: la conclusione dellattivit legislativa di revisione del Codice Ambientale (D.Lgs 152/06) che ha portato a importanti modifiche della normativa in materia di rifiuti, bonifiche e valutazione di impatto ambientale (entrate poi in vigore a febbraio 2008); la definizione del quadro normativo e delle assegnazioni di quote di CO2 per il secondo periodo del sistema Emissions Trading (2008-2012); la definizione a livello comunitario degli obiettivi per il 2020 in materia di lotta al cambiamento climatico e la finalizzazione della proposta di revisione della direttiva Emissions Trading per il periodo post-2012 (adottata ufficialmente dalla Commissione a gennaio 2008); lentrata in vigore del nuovo regolamento comunitario sulle sostanze chimiche (REACH). Lapprofondimento di queste ed altre tematiche e le relative attivit di coordinamento e informazione destinate agli associati hanno richiesto grande impegno allarea tecnica dellassociazione, che si tradotto nellinvio di circa 40 circolari informative, nella realizzazione di numerose riunioni tecniche di approfondimento, oltre alla prosecuzione delle consuete attivit di rappresentanza presso le istituzioni locali, nazionali e comunitarie e allassistenza fornita per specifiche problematiche alle singole imprese associate. A fine anno sono stati avviati i lavori per la realizzazione di un rapporto ambientale dellindustria siderurgica italiana, inteso come uno strumento destinato sia agli operatori del settore sia alle istituzioni e al pubblico interessato, per illustrare in maniera trasparente limpegno delle imprese siderurgiche in campo ambientale e monitorare nel tempo i progressi ottenuti in unottica di sviluppo sostenibile. Con questa finalit stato inviato a tutte le aziende associate un questionario di raccolta dati che sar utilizzato per stilare un quadro il pi possibile rappresentativo del settore

Emissioni di CO2 - Emissions Trading Nel mese di maggio 2007 la Commissione Europea si espressa ufficialmente in merito al piano nazionale di assegnazione (PNA) presentato dallItalia per il periodo 2008-2012, richiedendo una serie di significative modifiche, tra cui un taglio dellammontare complessivo di quote previste di circa tredici milioni di tonnellate e una ridefinizione del campo di applicazione. Questa ultima richiesta prevede in particolare lesplicita inclusione nel sistema degli impianti di combustione impiegati nelle attivit di lavorazione e trasformazione dellacciaio (es: forni di riscaldo e trattamento termico) purch integrate in un sito di produzione acciaio. Poich queste attivit erano state ritenute fino a quel momento escluse dal sistema, questo ha di fatto comportato un effettivo ampliamento del campo di applicazione e la necessit di avviare una nuova raccolta dati per poter valutare le esigenze di assegnazione di quote aggiuntive agli impianti interessati. Federacciai ha fornito un supporto operativo alle imprese per la compilazione della modulistica predisposta allo scopo dallautorit competente (delibere 25/07 e 33/07) e assicurato un costante coordinamento con gli uffici tecnici del Ministero per garantire il pi possibile la coerenza dei dati richiesti ed evitare eventuali penalizzazioni nelle assegnazioni. Nel mese di dicembre il Ministero dellAmbiente ha pubblicato lo schema di decisione di assegnazione per il periodo 2008-2012 recependo gli adeguamenti richiesti dalla Commissione Europea: il taglio del tetto complessivo non ha avuto impatto diretto sugli impianti del settore siderurgico ma stato allocato per la maggior parte nel settore termoelettrico, una parte significativa di questa riduzione ha tuttavia interessato le centrali elet-

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triche che utilizzano i gas siderurgici di recupero; le assegnazioni agli impianti siderurgici sono state incrementate per tenere conto dellestensione del campo di applicazione dovuta allinclusione dei forni di riscaldo e trattamento. La distribuzione ai singoli impianti dellammontare di quote assegnato allintero settore, ha purtroppo riproposto per il periodo 2008-2012 le discrasie distributive gi presenti nel primo piano di assegnazione, poich essenzialmente basata sulla stessa metodologia applicata nel primo periodo, prendendo come riferimento le assegnazioni 2007. Inoltre emerso che le assegnazioni non hanno tenuto adeguatamente in considerazione le modifiche impiantistiche legate ai processi a valle della colata intervenute successivamente al periodo storico di riferimento (20002003) Contestualmente allo schema di assegnazione stato presentato dal Ministero anche il regolamento per la gestione dei nuovi entranti e delle chiusure di impianti per il periodo 2008-2102: entrambi i documenti sono stati posti in consultazione pubblica. Federacciai, in considerazione delle diverse criticit presenti sia nello schema di assegnazione che nel regolamento nuovi entranti, ha presentato una lista di osservazioni e richieste di modifica condivise con le aziende coinvolte. La decisione di assegnazione definitiva sar poi pubblicata nei primi mesi del 2008. Nel corso del 2007 stata inoltre pubblicata la revisione della decisione comunitaria che fissa le linee guida per il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni da parte degli impianti soggetti ad Emissions Trading. Le nuove linee guida, che saranno applicabili in tutti gli stati membri a partire da gennaio 2008, pur non variando i principi e limpostazione generale delle precedenti, contengono numerose modifiche che incidono su singoli aspetti operativi delle attivit di monitoraggio e rendicontazione delle emissioni. Poich le nuove linee guida dovranno esser recepite nel 2008 attraverso disposizioni di attuazione nazionale, Federacciai ha avviato un confronto tecnico con il Ministero dellAmbiente per assicurare coerenza nella gestione del monitoraggio tra un periodo e il successivo e poter aggiornare in maniera opportuna il documento di linee guida (destinato alle acciaierie a forno elettrico) redatto internamente con la collaborazione di IGQ. Parallelamente ai lavori relativi allimplementazione delle normativa Emissions Trading per il periodo 2008-2012, nel 2007 sono proseguite intensamente le discussioni in merito alle politiche comunitarie di mitigazione del cambiamento climatico per il periodo post-2012, culminate nellapprovazione da parte del Consiglio Europeo degli obiettivi che lUE si impegna a raggiungere entro il 2020 (cosiddetta strategia del 20-20-20), attraverso la riduzione del 20% delle proprie emissioni di gas-serra (-30% in caso di finalizzazione di accordo internazionale), attraverso il raggiungimento di una quota del 20 % di consumo di energia da fonti rinnovabili e attraverso laumento del 20% dellefficienza energetica. Per il raggiungimento di questi obiettivi, nellultima parte dellanno la Commissione Europea ha finalizzato un pacchetto di proposte (presentato ufficialmente a gennaio 2008) che comprende tra laltro la revisione della direttiva Emissions Trading per il post 2012. Federacciai ha seguito costantemente lelaborazione di queste proposte il cui possibile impatto sul settore appare estremamente critico. Infatti in considerazione degli obblighi di riduzione estremamente gravosi che verrebbero imposti unilateralmente allindustria europea, le misure proposte rischiano di minare gravemente la competitivit dei settori quali quello siderurgico che sono esposti alla concorrenza globale e le cui possibilit di ulteriore abbattimento delle emissioni appaiono estremamente ridotte. Federacciai di concerto con la federazione europea di settore Eurofer ha condotto iniziative volte a sensibilizzare le istituzioni europee sulla necessit di conciliare la lotta globale al cambiamento climatico con la competitivit delle industria europea, attraverso lintroduzione di specifiche misure a tutela delle industrie energyintensive.

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Revisione del codice ambientale (Decreto Legislativo 152/06) e normativa rifiuti Durante tutto il corso dellanno sono proseguiti intensamente i lavori di revisione del cosiddetto codice ambientale (D.Lgs 152/06) che, secondo il complesso iter di approvazione previsto dalla legge delega (L. 308/04), hanno comportato diversi passaggi in Consiglio dei Ministri e lespressione dei prescritti pareri da parte della Conferenza Stato Regioni e delle competenti commissioni parlamentari. La revisione del testo ha interessato principalmente la normativa in materia di rifiuti, bonifiche, acque e valutazione di impatto ambientale. La proposta di revisione inizialmente approvata dal Consiglio dei Ministri prevedeva lannullamento di alcune disposizioni semplificative introdotte dal precedente governo e lintroduzione di una serie di prescrizioni particolarmente penalizzanti per le imprese, in alcuni casi anche in contrasto con le direttive comunitarie, ampliando larea di incertezza legata allinterpretazione legale del testo normativo. Federacciai in stretta collaborazione con Confindustria intervenuta presso le istituzioni coinvolte attraverso la presentazione di osservazioni e proposte di modifica volte a rendere la normativa maggiormente chiara, applicabile, e coerente con il quadro legislativo comunitario. Il decreto correttivo approvato in via definitiva dal Governo a dicembre 2007, nonostante presenti ancora numerosi aspetti di criticit, ha recepito positivamente alcune delle osservazioni industriali su molti temi di interesse generale (ad esempio in materia di definizione di sottoprodotto, deposito temporaneo, bonifiche, valutazione di impatto ambientale) e appare migliorativo in molti aspetti rispetto al testo proposto ad inizio legislatura. Lunico aspetto decisamente negativo riguarda la classificazione del rottame; nonostante i tentativi ripetuti sia sui ministeri che attraverso esponenti del Parlamento, il testo su questo aspetto specifico rimasto confuso e contraddittorio, aggiungendo problemi ed aumentando lincertezza normativa che gi regnava in materia, e richieder ulteriori interventi normativi di chiarificazione. Il 12 luglio 2007 entrato in vigore il nuovo regolamento comunitario che disciplina il trasporto transfrontaliero di rifiuti. Rispetto al regolamento in vigore precedentemente, il nuovo testo pur non variando significativamente limpianto generale, ha introdotto una serie di modifiche definitorie e procedurali, specificando tra laltro gli obblighi relativi alle informazioni che devono accompagnare i rifiuti in lista verde. Lentrata in vigore del regolamento ha prodotto alcune difficolt nellimportazione del rottame come materia prima secondaria, facendo nuovamente emergere le difformit esistenti tra la normativa nazionale e quella di altri stati europei, difformit per altro parzialmente prevista e riconosciuta in un articolo del regolamento stesso, ma con ampie possibilit interpretative. Federacciai ha commissionato lelaborazione di un parere legale sulla specifica questione che stato diffuso a tutte le imprese associate interessate.

Progetto rottami Regione Lombardia Nel corso del 2007 sono proseguite le attivit del progetto rottami avviato sulla base del protocollo di intesa siglato nel marzo 2006 da Federacciai con Regione Lombardia e ARPA. Nellambito di tali lavori, anche in funzione dellevoluzione del quadro normativo, stata concordata la necessit di una revisione dei contenuti e delle finalit del progetto e la conseguente riformulazione del protocollo di intesa, che stato finalizzato in un nuova versione. Il nuovo progetto, nei precisi confini fissati da un protocollo di sperimentazione che sar concordato tra le parti,

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prevede sia una fase di caratterizzazione analitica dei rottami in ingresso alle acciaierie sia una fase di controllo delle emissioni al camino, attraverso il coinvolgimento diretto di due aziende che hanno volontariamente aderito alla sperimentazione. Dal punto di vista operativo il progetto stato avviato con un sopralluogo di ARPA nelle due aziende, lindividuazione delle categorie di rottame di interesse e la definizione di procedure per il campionamento.

IPPC Autorizzazione Integrata Ambientale Il 2007 costituisce una tappa fondamentale per limplementazione della normativa comunitaria relativa alla prevenzione e controllo integrato dellinquinamento degli impianti industriali (IPPC): infatti il 30 ottobre 2007 il termine fissato dalla direttiva comunitaria per ladozione da parte degli impianti delle migliori tecnologie disponibili (BAT) in campo ambientale ed il rilascio da parte delle autorit competenti delle autorizzazioni integrate (AIA). Mentre alcune Regioni, come la Lombardia, hanno completato gi nei primi mesi del 2007 il rilascio di tutte le autorizzazioni integrate agli impianti del settore siderurgico, altri enti regionali o provinciali hanno fatto riscontrare gravi ritardi nella gestione delle domande regolarmente presentate dalle aziende. Anche il Ministero dellAmbiente, ente deputato al rilascio dellAIA agli impianti di competenza statale (tra cui gli impianti integrati di produzione ghisa e acciaio), non ha rilasciato le autorizzazioni entro la scadenza prevista. Alla luce di questa situazione, con un decreto emanato a fine ottobre 2007, tale termine stato prorogato a marzo 2008. Nel corso del 2007 sono inoltre proseguiti i lavori avviati lanno precedente per la revisione dellIron and Steel BRef (BAT Reference document) che individua a livello comunitario le migliori tecnologie disponibili i campo ambientale per le attivit di produzione acciaio. Questa attivit viene portata avanti ufficialmente presso lIPPC Bureau di Siviglia attraverso un gruppo di lavoro tecnico in cui sono rappresentati i governi degli Stati Membri e lindustria siderurgica coordinata da Eurofer. Federacciai rappresentata sia nella delegazione industriale che in quella del Governo Italiano. In particolare Federacciai ha coordinato la raccolta dati finalizzata allaggiornamento delle tabelle numeriche e dei riferimenti presenti nel documento comunitario attraverso linvio di un apposito questionario alle acciaierie associate e la rielaborazione dei risultati pervenuti. A fine anno sono inoltre stati avviati anche i lavori dei gruppi di lavoro di Eurofer per la revisione del BRef relativo alla attivit di trasformazione dellacciaio (laminazione a caldo, laminazione a freddo e zincatura), in previsione di un avvio ufficiale del gruppo tecnico a Siviglia previsto nel corso del 2008. A fine anno la Commissione Europea ha ufficialmente adottato una proposta di revisione della direttiva IPPC avviando un iter di approvazione che dovrebbe concludersi a livello comunitario entro il 2009. In prima analisi la proposta desta serie preoccupazioni poich sembra rinnegare i principi fondamentali che avevano ispirato la prima direttiva comunitaria in materia: in particolare verrebbero eliminati alcuni elementi di flessibilit propri dellapproccio integrato che, attraverso il riferimento alle BAT, lintroduzione del concetto di sostenibilit economica degli investimenti e la considerazione del contesto locale avevano permesso di superare positivamente un mero approccio tabellare ispirato al principio del comando e controllo in materia di limiti e prescrizioni. In considerazione dellimportanza di questa normativa che costituir il quadro fondamentale che discipliner nei prossimi anni gli obblighi in materia ambientale della quasi totalit degli impianti del settore, Federacciai si

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attivata per monitorare attentamente liter di approvazione della direttiva attraverso una partecipazione attiva sia in ambito confindustriale, sia attraverso le iniziative di Eurofer.

REACH Il 1 giugno 2007 entrato ufficialmente in vigore il Regolamento REACH (acronimo di Registrazione, Valutazione ed Autorizzazione delle Sostanze Chimiche) che disciplina limmissione sul mercato comunitario di tutte le sostanze chimiche prodotte o importate in Europa, esistenti o nuove, siano esse commercializzate in quanto tali oppure incluse in preparati o articoli. Nonostante i primi concreti adempimenti scatteranno solo a partire dal 1 giugno 2008 con la fase di pre-registrazione delle sostanze, Federacciai ha sollecitato tutte le aziende associate ad attuare tempestivamente un completo censimento delle sostanze di interesse, valutando attentamente i diversi adempimenti richiesti in funzione del ruolo dellazienda ai sensi del REACH (produttore, importatore o utilizzatore a valle) e a seconda che le sostanze siano considerate in quanto tali, siano contenute in preparati o contenute in articoli. Per agevolare le aziende nella comprensione dei complessi adempimenti previsti dal REACH, Federacciai ha preparato una informativa agli associati che contiene le prime linee guida essenziali per lapplicazione della normativa da parte delle imprese del settore. Fatto salvo quanto riportato nel testo del regolamento, esistono ancora ampie aree di incertezza legate a possibili diverse interpretazioni delle definizioni e delle prescrizioni. La Commissione europea ha previsto la pubblicazione nel corso del 2007 di alcune guide tecniche dedicate ai diversi aspetti del REACH che dovrebbero fornire alcune delle risposte ancora in sospeso e delineare alcuni indirizzi applicativi, tuttavia alla stato attuale solo una parte di queste linee guida stata resa disponibile sul sito dellagenzia europea delle sostanze chimiche. Per citare solo alcune delle numerose questioni ancora aperte, ancora oggetto di discussione se i semiprodotti siderurgici (bramme, blumi, billette e lingotti) siano da considerare articoli o preparati ai sensi del REACH, con conseguenti diversi adempimenti per le aziende produttrici o importatrici e appare ugualmente incerto linquadramento dei materiali di recupero, delle materie prime secondarie o dei sottoprodotti con possibili diverse conseguenze sulla gestione del rottame o della scoria. A livello nazionale il Ministero dello Sviluppo Economico, attuando quando prescritto dal regolamento stesso, ha attivato a giugno 2007 un help-desk nazionale dedicato a fornire riposte ai quesiti che verranno posti dalle aziende, attraverso un coordinamento con una rete di analoghe strutture attivate nei diversi stati membri, Eurofer nel corso del 2007 ha riorganizzato le proprie attivit e strutture dedicate allimplementazione del REACH promuovendo la costituzione di raggruppamenti volontari di imprese, denominati clusters, omogenei per tipologia di prodotto/processo e accomunati da simili problematiche e adempimenti ai sensi del REACH (ciclo integrale, acciai comuni da forno elettrico, acciai inox e speciali). Ladesione al cluster di interesse indirizzata alle singole aziende: ogni cluster verr gestito autonomamente dai suoi membri che decideranno le attivit pi utili da sviluppare in funzione degli adempimenti previsti dal regolamento (es: sviluppo di interpretazioni comuni su singoli aspetti del regolamento, raccolta dati necessari per la registrazione, effettuazioni di studi tossicologici sulle sostanze di interesse). Il coordinamento tra i vari gruppi e lo scambio informativo necessario per affrontare problematiche trasversali sar assicurato da un gruppo di coordinamento gestito da Eurofer a cui partecipa direttamente anche Federacciai. Uno dei primi obiettivi di queste attivit la definizione, entro la prima met del 2008, di una lista condivisa di

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sostanze di interesse per la pre-registrazione, sulla base di una interpretazione della normativa il pi possibile uniforme e attraverso lattribuzione del corretto numero CAS o EINECS. Tale lista dovr essere poi necessariamente applicata da ciascuna azienda in funzione della propria realt produttiva.

2. Rottame
Sono proseguite per tutto il 2007 le riunioni del Consorzio Nuovo Campsider con la consueta cadenza mensile, con lo scopo di rilevare i prezzi e le condizioni di mercato del rottame ferroso registrati dalle aziende facenti parte del consorzio stesso, insieme allesame delle diverse specificit legate alle normative in materia ambientale. Il bilancio delle acquisizioni di rottame per il 2007, comprensivo dei rottami di ghisa e dei recuperi interni, sintetizzato nella tabella seguente:

Il bilancio degli arrivi relativi al solo rottame ferroso il seguente:

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Nel corso del 2007 landamento dei prezzi del rottame ha mostrato un picco ad inizio anno e poi una sostanziale stabilit fino allautunno, iniziando poi un trend in rialzo (proseguito in modo eclatante nei primi mesi del 2008) I flussi di materiale non hanno subito interruzioni, n si sono pi registrati presso i porti problemi di accettazione per carichi provenienti da paesi extra-europei; verso la fine del periodo si sono evidenziate alcune criticit nellimportazione legate allentrata in vigore del nuovo Regolamento Cee relativo alla movimentazione transfrontaliera dei rifiuti. Si riporta di seguito la tabella dei prezzi medi mensili nazionali rilevati dal Consorzio Campsider nel corso dellanno, relativamente alle categorie di rottame pi frequentemente utilizzate:

*A partire dal mese di marzo 2006 lindice del Nuovo Campsider viene calcolato come media pesata delle categorie E3, E8, E40, 40/41, con pesi rispettivamente pari a 50%, 30%, 10%, 10%. L'indice per il mese di Marzo 2006 imposto pari a 100.

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3. Societ consortile GAS INTENSIVE

Nel corso del 2007 la societ Gas Intensive ha continuato ad operare in ambito nazionale ed internazionale per il raggiungimento del proprio obiettivo di costruire le condizioni di mercato e reperire forniture di gas naturale a prezzi competitivi per i Soci. Operativamente continuata anche la gestione delle quantit di gas ottenute dalla cessione imposta ad ENI dallAutorit antitrust nel 2004 e denominata Gas Release Program 1 (GRP1). Come si ricorder, Gas Intensive si aggiudicata nel GRP1 una quota di circa 340 milioni di metri cubi di gas per ciascuno dei quattro anni termici previsti dalla procedura. Lo scorso anno si concluso il terzo anno termico (2006/2007) della procedura e si avviato il quarto (2007/2008). Il risultato raggiunto dalla gestione del terzo anno termico in linea con i risultati degli anni precedenti che si collocano, per i consorziati che avevano scelto di affidare il loro mandato al Consorzio, ai livelli massimi offerti dal mercato. Fino al dicembre 2007 sono stati infatti riconosciuti alle imprese che hanno dato fiducia a Gas Intensive importi per un totale di 13,64 Euro per mille metri cubi per il volume assegnato. In termini assoluti, questo significa che in questi primi 3 anni sono stati trasferiti alle 160 imprese che hanno dato mandato al Consorzio oltre 4,5 milioni di Euro, con un margine unitario netto, detratte le spese fisse e i corrispettivi previsti per il Consorzio e il partner tecnico Dalmine Energie, di Euro 4,46 ogni mille metri cubi assegnati. Nella prima parte del 2007, Gas Intensive ha quindi svolto un ruolo fondamentale collaborando con Confindustria nella preparazione del secondo Gas Release Program concordato dallENI con lAutorit antitrust per risolvere un procedimento di abuso di posizione dominante relativo alla gestione del terminal di rigasificazione di Panigaglia. Lintervento di Gas Intensive nella procedura ha in particolare contribuito ad orientare il nuovo Gas Release Program (GRP 2) verso lutilizzo di un sistema di mandati delle imprese per lassegnazione dei 2 miliardi di metri cubi annui di gas (di cui 1,5 miliardi per il settore industriale) resi disponibili dallENI per il biennio 1 ottobre 2007 30 settembre 2009. Il meccanismo dei mandati con la sua applicazione pratica ha consentito il trasferimento ai clienti industriali di oltre il 70% della rendita rilasciata da ENI, che stimata nellordine 26 milioni di Euro/anno (quale differenza tra prezzi ottenibili sul mercato per il gas a disposizione e il costo del gas ceduto da ENI con il release). Tale risultato ottenuto dalle imprese con il sistema dei mandati sicuramente superiore a quello che si sarebbe realizzato con ogni possibile alternativa per lallocazione (es. sistema dasta). Si deve inoltre sottolineare che la presenza di Gas Intensive sul mercato ha anche contribuito a incrementare il trasferimento della rendita alle imprese determinando una maggiore competizione tra gli operatori del mercato per lapprovvigionamento dei mandati. Gas Intensive ha ricevuto direttamente mandato da 149 imprese, che rappresentano nel complesso consumi per 3.515.000.000 mc/anno. Grazie alle imprese che hanno dato mandato al nostro Consorzio si stima che, grazie al maggior coefficiente di assegnazione ottenuto da Gas Intensive (9% contro una media dell 8,2% degli altri partecipanti) e al totale trasferimento della rendita derivante dalla gestione del gas ottenuto al netto delle spese di gestione, andr circa il 16% della rendita ceduta da ENI (circa 4 milioni annui), che rappresenta un risultato migliore del 30% rispetto alla media di mercato.

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4. Attivit di comunicazione
Lattivit di comunicazione svolta da Federacciai nel corso del 2007 stata sviluppata con il duplice obiettivo di consolidare il posizionamento istituzionale ed accrescere ulteriormente la visibilit del comparto, mettendo in luce diversi temi strategici per il settore. La veicolazione delle informazioni ha infatti appositamente toccato tematiche differenti per target e contenuti, e ha sostanzialmente seguito due filoni, il primo a carattere interno, il secondo esterno: da una parte stato evidenziato il valore associativo, fondamentale per creare identit e maggior coesione tra gli associati, e dallaltra la Federazione ha significatamene implementato le attivit di comunicazione esterna con lobiettivo di aumentare la propria visibilit presso le principali realt economiche e sociopolitiche nazionali. In particolare il lavoro svolto ha permesso di migliorare, lefficacia e la qualit dei propri interventi su tematiche di preminente interesse come landamento del comparto, le politiche industriali, lambiente, lenergia, la formazione professionale, etc. Nel corso del 2007, a livello mediatico, lo status reputazionale della Federazione si senzaltro arricchito e lo si pu riscontrare facilmente ricordando le numerose volte nelle quali la Federazione stata chiamata per intervenire su temi sicuramente importanti per il comparto, ma che non necessariamente rappresentano delle peculiarit del solo settore siderurgico (energia, sicurezza, ambiente, formazione, competitivit, etc.). Federacciai ha svolto inoltre, in modo proattivo una specifica attivit di relazioni con i mezzi di comunicazione sia in corrispondenza di tutti gli appuntamenti pubblici che lhanno vista protagonista come ad esempio durante convegni, meeting o altre attivit specifiche della Federazione, sia nei momenti di criticit. In particolare, si sottolineano le attivit svolte con buoni risultati sui mezzi di comunicazione nazionali, locali e settoriali, dove limportanza e il ruolo della Federazione e del settore siderurgico italiano sono stati adeguatamente sottolineati attraverso interviste, approfondimenti e dibattiti (facendo leva su appelli governativi e legislativi ove e quando stato necessario richiamare lattenzione dei media e dellopinione pubblica). I temi maggiormente dibattuti da Federacciai hanno riguardato soprattutto: landamento del comparto in Italia, in Europa, nel Mondo, le politiche industriali e quelle comunitarie, la questione energetica, quella ambientale e la formazione professionale. Laccresciuta visibilit ottenuta durante lanno ha permesso alla Federazione di partecipare ad iniziative di stampo politico-economico organizzate da terzi come convegni, simposi, seminari e altri eventi, in qualit di interlocutore di riferimento per il settore. In queste occasioni stata curata la comunicazione del Presidente o dei rappresentanti intervenuti promuovendo limmagine dellintera Federacciai. Federacciai, grazie allattivit di comunicazione costante e coordinata, ha dimostrato di essere ormai considerata come interlocutore di riferimento autorevole, sia per approfondimenti legati allandamento del mercato che per le politiche ad esso connesse.

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PA R T E I V: S O C I E T E D E N T I C O L L E G AT I

1. RICONVERSIDER
La societ di formazione ha operato su diversi fronti: FONDIMPRESA La societ ha colto tutte le opportunit offerte dallentrata in vigore della fase a regime di Fondimpresa, ottenendo, da oltre 30 aziende, il Mandato alla gestione dei programmi formativi aziendali che utilizzano il contributo aziendale maturato sul Fondo. Ha quindi coordinato e gestito progetti aziendali per oltre 2 Ml di euro che hanno sviluppato circa 15.000 ore di docenza e coinvolto circa 4.000 allievi. Ha inoltre progettato e presentato, a Novembre, un Piano settoriale a propria titolarit, del valore di 800.000,00, che sar sviluppato nel 2008, e che coinvolger oltre 40 aziende sparse su tutto il territorio nazionale.

REGIONE LOMBARDIA Con la Regione Lombardia la societ ha collaborato attivamente ed ha gestito, nel 2007, i seguenti interventi a favore delle imprese lombarde: - Progetto L. 236 Quadro (Formazione continua), valore 1.200.000,00, approvato a Giugno e tuttora in corso. - Progetto D.1 Quadro (Formazione continua), valore 995.501,00, concluso a Giugno. - Progetto D.1/D.4 Quadro (Formazione continua), valore 500.000,00, approvato a Luglio e tuttora in corso. Questi progetti sviluppano oltre 10.000 ore di docenza, delle quali 4000 erogate direttamente, e coinvolgono oltre 3.000 allievi.

REGIONE VENETO Si conclusa, a dicembre, lattivit di gestione dei progetti approvati nel 2006, che sono stati 30 ed hanno coinvolto altrettante aziende che operano nel territorio veneto. Il valore complessivo dei progetti approvati stato di 1.700.000,00, le ore formative erogate sono state 12.000, delle quali 2000 direttamente erogate da Riconversider, gli allievi coinvolti sono stati oltre 3.500.

REGIONE UMBRIA In Umbria Riconversider sta gestendo un intervento di riqualificazione del personale Thyssen-Krupp attraverso un finanziamento regionale di 400.000,00, approvato a fine 2006, che si concluder a Marzo 2008.

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PROGETTI COMUNITARI Riconversider in collaborazione con altri enti rappresentativi, fra i quali le Province di Brescia e Bergamo, ha gestito un Progetto di ricerca di 838.000,00 altamente significativo, approvato dalla Commissione Europea. Questo intervento si aggiunge al Progetto Equal in corso di svolgimento e comincia a consolidare una presenza di Riconversider nel panorama internazionale. Entrambi gli interventi si concluderanno ad Aprile 2008.

LAttivit di Riconversider Sviluppo Formazione


La societ consorziata ha, nel 2007, sviluppato i seguenti progetti relativi ai giovani in cerca di occupazione ed approvati dalla Regione Lombardia: - Progetto Azioni di Sistema (Attivit di ricerca), valore 400.000,00, concluso a Giugno.. - Progetto Formazione Superiore (Formazione per giovani diplomati), valore 360.000,00, concluso a Settembre. - Progetto Azioni di Sistema (Attivit di ricerca), valore 200.000,00, concluso a Novembre. Ha inoltre coordinato la formazione ai giovani apprendisti assunti presso lo stabilimento ILVA di Taranto, essendosi accreditata in Regione Puglia a tale scopo.

2. SIDERSERVIZI S.r.l.
La Societ nel corso dellanno 2007 ha continuato ad erogare alle societ ed alle entit destinatarie i servizi di duplicazione, di centralino telefonico, di amministrazione generale, e di spedizione e smaltimento posta e ricevimento. Lorganico della Societ rimasto inalterato: un unico dipendente addetto ai servizi generali e un collaboratore addetto allattivit amministrativa. Il fatturato del 2007 stato di 104.542,00. Lesercizio si chiuso con una perdita di 1.730,00, che viene coperta mediante lutilizzo della Riserva Straordinaria.

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3. UNSIDER
lUnsider ha sviluppato, come negli anni precedenti, due aree di attivit: La normazione, operando come Ente Federato UNI per il Settore Siderurgico e Lerogazione di servizi per i propri Associati Lattivit di normazione, svolta attraverso la Commissione Tecnica Unsider, si concentrata nella: preparazione delle norme nazionali (UNI), definizione di pareri tecnici sulle Regole nazionali di Settore, partecipazione alla stesura norme EN e delle norme ISO ivi compresa la gestione delle 11 Segreterie Tecniche Europee ed Internazionali assegnate allEnte. Di particolare rilevanza le attivit svolte per: la revisione di tutte le norme sui controlli non distruttivi per i tubi di acciaio (ISO/TC 17 SC19 ed ECISS/TC 29 SC10). Questo lavoro peraltro destinato a durare anche per tutto il 2008 e 2009. la focalizzazione delle problematiche inerenti il DM sui prodotti da costruzione Il livello di partecipazione degli esperti UNSIDER alle riunioni europee ed internazionali si stabilizzato intorno al 30%. I principali servizi, erogati in modo riservato e gratuito ai Soci, hanno riguardato: Il sistema dinformazione anche documentale sviluppato sia via E-mail sia attraverso il sito WEB , Il Servizio dinterpretazione su tutte le norme di competenza Unsider L Assistenza tecnico-normativa mediante lo sportello Unsider Il Servizio Dedicato di Aggiornamento Normativo (SDAN) riferito alle norme UNI, UNI EN, UNI EN ISO, ISO, UNI ISO ed esteso alle ASTM (servizio ottimale per una corretta implementazione di un QMS Aziendale in accordo alle Norme della serie ISO 9000) Il sistema di correlazione tra acciai delle varie e diverse norme (che copre tutti gli acciai conside rati nelle norme EN) In accordo alle risoluzioni prese dal Consiglio e dellAssemblea Unsider, tuttora in fase di attuazione il potenziamento organizzativo dellEnte per assicurare, anche in prospettiva, un organico commisurato alle reali esigenze lavorative, con la giusta preparazione tecnica e compatibile con la realt di bilancio.

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PA R T E V: A Z I E N D E A S S O C I AT E

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37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72

FERRIERA DI CITTADELLA S.p.A. FERRIERA PONTE CHIESE S.p.A. FERRIERA SIDER SCAL S.p.A. FERRIERA SIDERUMBRA S.p.A. FERRIERA VALSABBIA S.p.A. FERRIERA VALSIDER S.p.A. FERRIERE NORD S.p.A. FERROSIDER S.p.A. FIAV L. MAZZACCHERA S.p.A. FOMAS S.p.A.. FOMEC S.p.A. FORGE FEDRIGA S.r.l. FORGE MONCHIERI S.r.l FORGIA RAPIDA S.r.l. FORGIATURA A. VIENNA S.p.A. FORGIATURA MAME' S.p.A. FORGIATURA MARCORA S.r.l. FORGIATURA MORANDINI S.r.l. FORGIATURA S. GIORGIO S.p.A. FORGIATURA TICINO S.r.l. FORGIATURE VITALI S.r.l. FORGITAL ITALY S.p.A. FORONI S.p.A. FRANCHINI ACCIAI S.p.A. FRIULI LAMINATI SPECIALI S.p.A. GIUSEPPE & F.LLI BONAITI S.p.A. ILTA INOX S.p.A. ILVA S.p.A. ILVAFORM S.p.A. INDUSTRIE RIUNITE ODOLESI I.R.O. S.p.A. INOX FUCINE S.p.A. IRE OMBA S.p.A. ISPADUE S.p.A. ITALCABLES S.p.A. ITALFOND S.p.A. ITAS-INDUSTRIA TRAFILERIA APPLIC. SPECIALI S.p.A.

53

73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108

ITLA. RTL S.p.A. L.A.S. LAMINAZIONE ACCIAI SPECIALI S.p.A. L.I.M.A. LAVORAZIONE ITALIANA METALLI AFFINI S.p.A. LAMINA S.p.A. LEALI S.p.A. LUCCHINI S.p.A. LUCCHINI SIDERMECCANICA S.p.A. M.A.B. METALLURGICA ALTA BRIANZA S.p.A. MANNESMANN DMV STAINLESS ITALIA S.r.l. MARCEGAGLIA S.p.A. MAZZOLENI TRAFILERIE BERGAMASCHE S.p.A.

METALGOI SIDERURGICA S.p.A. METALLURGICA GRAFFIGNANA S.p.A. METALLURGICA MARCORA S.p.A. METALLURGICA PESSINA S.p.A. METALLURGICA SIDERFORGE S.r.l. METALSIFA S.p.A. MEUSIENNE ITALIA S.r.l. O.LA.N. OFFICINA LAMINAZIONE NASTRI S.r.l. O.M.V. OFFICINE METALLURGICHE VENTURA S.p.A. OFAR S.p.A. OFFICINE MACCAFERRI S.p.A. OLIFER ACP S.p.A. ORI MARTIN S.p.A. PAGLIANTI TUBI S.r.l. POMETON S.p.A. PROFILERIE TRENTINE S.p.A. PROFILMEC S.p.A. PROFILTUBI S.p.A. QUADRI UMBERTO SIDERURGICA S.p.A. REDAELLI TECNA S.p.A. RIGANTI S.p.A. RINGMILL S.p.A. RIVA ACCIAIO S.p.A. RIVECO GENERALSIDER S.p.A. RIVIT S.p.A.

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109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138

RIZZATO NASTRI ACCIAIO S.p.A. RODACCIAI S.p.A. SAMA S.p.A. SAN ZENO ACCIAI DUFERCO S.p.A. SESIA FUCINE S.r.l. SIDER VASTO S.p.A. SIDERALBA S.p.A. - INDUSTRIE SIDERURGICHE SIDERINOX S.p.A. SIPI S.p.A. SITAI INOX S.r.l. SNAR LAMINATI S.r.l. SOCIETA' DELLE FUCINE S.p.A. STEFANA S.p.A. STILMA S.p.A. TECNOTUBI S.p.A. THYSSENKRUPP ACCIAI SPECIALI TERNI S.p.A. TRAFILCOOP Soc. Coop. a.r.l. TRAFILERIA A. MAURI & FIGLI S.p.A. TRAFILERIA CARLO CASATI S.p.A. TRAFILERIA LOMBARDA S.p.A. TRAFILERIA COLOMBO S.r.l. TRAFILERIE BEDINI S.r.l. TRAFILERIE BRAMBILLA S.p.A. TRAFILIX S.r.l. TRAFILSPEC S.r.l. TRAFITAL S.p.A. TRAMETAL S.p.A. TUBIFICIO DI TERNI S.r.l. VERONA STEEL S.p.A. ZINCOFER S.r.l.

Aziende associate al 31.12.2007

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PA R T E V I : A P P E N D I C E S TAT I S T I C A

INDICE

Tav. 1

Produzione mondiale di acciaio grezzo

Italia: Tav. 2 Tav. 3 Tav. 4 Tav. 5 Tav. 6 Tav, 7 Tav. 8 Tav. 9 Tav. 10 Tav. 11 Tav. 12 Produzione di ghisa Produzione di acciaio Produzione di acciai speciali Produzione di prodotti siderurgici Produzione tubi e altri prodotti Produzione di prodotti della prima trasformazione Consumo apparente di prodotti siderurgici Consegne per mercato Consegne per gruppi di prodotti e aree di mercato Scambi intra e extra UE Occupazione siderurgica primaria 3 3 3 4 5 5 6 7 8 10 13

Fonti: Federacciai, IISI , ISTAT, stime. I totali possono essere diversi dalle somme per arrotondamenti 57

10

11

12

13

www.federacciai.it

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