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Comportamento meccanico dei materiali

Riferimento: capitolo 2 del Kalpakjian Importante per comprendere il comportamento dei materiali durante le lavorazioni

Outline

Introduzione Tensione e compressione Torsione Flessione Durezza Fatica Creep Resistenza ad impatto Sforzi residui Criteri di snervamento Lavoro di deformazione
L. Lutterotti - Tecnologie e sistemi di lavorazione 1- anno 2005-2006

Outline: argomento seguente

Introduzione Tensione e compressione Torsione Flessione Durezza Fatica Creep Resistenza ad impatto Sforzi residui Criteri di snervamento Lavoro di deformazione
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Introduzione al comportamento meccanico

Conoscere il comportamento meccanico importante deformazione pezzi spessi (forgiatura, laminazione,


estrusione, tralatura in barre e li);

per le lavorazioni per deformazione plastica. Le lavorazioni plastiche comprendono:

deformazione lamiere (piegatura, stiratura,

centrifugazione, imbutitura, lavoro di pressa).

Inoltre importante conoscere le relazioni sforzo/


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deformazione/rottura per progettare stampi, scegliere utensili e progettare lequipaggiamento opportuno.

Aspetti fondamentali

Tipicamente per produrre un lo mettiamo il materiale in


tensione,

per un albero motore usiamo la compressione, per fare un foro per punzonatura, sottoponiamo il
materiale a taglio.

"

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Allungamenti e deformazioni

Allungamento:

"l = l # l o

Piccole deformazioni

#l l $ lo = Deformazione lineare (def. ingegneristica): "E = lo lo ! l Deformazione lineare (def. vera): "T = ln = ln(1+ "E ) lo !
!
!
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"

Deformazione a taglio

Deformazione angolare:

a tan " = = # b

!
"

!
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Carichi e sforzi

F "E = Ao

A F F

F "T = A
!

" T = " E (1+ #E )

F "= A

!
F
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Sforzi e deformazioni

In meccanica si preferisce usare: sforzi al posto dei carichi deformazioni al posto di allungamenti Sforzi e deformazioni e la legge che li lega sono dipendenti
dal materiale ma indipendenti dalla forma e dimensioni e dimensione del pezzo

Carichi e allungamenti invece dipendono anche dalla forma

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Test di tensione

E` il test pi comune per determinare le caratteristiche di


resisstenza e deformazione di un materiale

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Test di tensione

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Tensione: tratto elastico lineare

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Tensione: tratto elastico lineare continua

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Tensione: limite elastico

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Tensione: deformazione plastica

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Tensione: limite di snervamento (def. 0.2%)

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Tensione: limite ultimo

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Tensione: strizione

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Tensione: frattura

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Deformazione elastica lineare: legge di Hooke

Caso uniassiale: modulo di elasticit o di Young:


" = E!
(MPa;GPa,MPa;-) (MPa;GPa,MPa;-)

Nel caso del taglio:

" = G!

Resilienza (lavoro per portare il materiale a snervamento


= energia per portare a rottura il materiale in campo 2 elastico):

Y"o Y Resilienza = = 2 2E

(J/m3)

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Resilienza

Capacit del materiale di assorbire energia mentre viene


deformato elasticamente
"y
!

U r = ! #d"
0
"

Caso elastico-lineare

1 U r = " y#y 2

Y Ur = 2E

I materiali resilienti hanno alto snervamento e basso modulo elastico


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Rapporto di Poisson

Rapporto tra la deformazione trasversale e longitudinale E controllato dalla tendenza del materiale ha mantenere
lo stesso volume di Poisson < 0

E in genere positivo, esiste qualche polimero con modulo


F y z x F

!y !z " =# =# !x !x

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Relazione tra le costanti

Vale per materiali isotropi (solamente) Lega modulo di Young, modulo di taglio e rapporto di
Poisson

E = 2G (1 + ! )
Per materiali anisotropi occorrono le relazioni
tridimensionali complete (in seguito)
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Propriet meccaniche tipiche per alcuni materiali

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Deformazione plastica

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Punto di snervamento

a. Denizione punto di snervamento ingegneristico (0.2% di deformazione plastica residua) b. Punto di snervamento e bande di scorrimento nei metalli duttili
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Duttile-Fragile

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Duttilit

E pari allammontare di deformazione plastica del


' l f ( lo $ " ! 100 % EL = % % l " & o #

materiale prima di arrivare a rottura. Si misura dai due segni dellestensimetro sui pezzi rotti ricombaciandoli:

In termini di sezione; si misura larea della strizione:


# Ao " A f %AR = % $ Ao & ( )100 '

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La duttilit misurata dipende dalla lunghezza utilizzata per lestensimetro

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Deformazione vera e strizione

Nel caso di deformazione plastica vale la legge di

conservazione del volume (D il diametro di un provino cilindrico):

#l& # Ao & # Do & 2 # Do & " = ln% ( = ln% ( = ln% ( = 2ln% ( $ A' $ D' $ D' $ lo '

Per cui possiamo utilizzare larea della strizione nel punto


!
di rottura per il calcolo dellallungamento a rottura:

#A & " f = ln% o ( %A ( $ f'


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Curva sforzo vero - deformazione vera

Si ottiene correggendo la curva sforzo-deformazione


Vero Corretto

misurata con la deformazione vera (ln) e lo sforzo vero (considerando la strizione):

"

Ingegneristico

!
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Curva sforzo-deformazione veri

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Curva sforzo-deformazione veri

La curva pu essere approssimata dalla seguente equazione: n " T = K! T K il coefciente di sforzo n lesponente di incrudimento Lequazione pu essere riscritta come:
log " T = logK + n log #T
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Curva logaritmica, parte plastica

log " T = logK + n log #T

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Curva logaritmica, parte elastica+plastica

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K e n per diversi metalli e leghe

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Tenacit
#f

Tenacit =
"

$ "d#
0

!
!
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Correzione sulla strizione

Alla strizione il carico non e pi perfettamente uniassiale Si applicano le equazioni tridimensionali

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La resistenza ultima

La resistenza ultima il punto in cui inizia la strizione. In tale punto la curva del carico raggiunge il massimo (la
derivata diventa zero.

# Ao & )" " = ln% (, A = Aoe $ A' #$ P = "A = "Aoe

Con le opportune sostituzioni risulta: ! "=n


!
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Instabilit nella curva in tensione

Linstabilit allinizio della strizione dovuta ai due


processi contemporanei:

Quando si superano determinati valori lincremento dello


sforzo necessario a continuare la deformazione plastica inferiore a quello dato dalla diminuzione di sezione (considerando un carico costante) continua a deformarsi no a rottura.

Sforzo che aumenta Sezione che diminuisce

In tal punto si ha instabilit e a carico costante il pezzo


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Tipi di curve differenti

Perfettamente elastica Rigida, perfettamente plastica Elastica, perfettamente plastica


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Tipi di curve differenti

Perfettamente rigida, ad incrudimento lineare

Elastica, ad incrudimento lineare

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Differenti tipi di curve ed n

Per valori differenti di n, lesponente di incrudimento, si


ottengono alcuni tipi delle curve ideali descritte. plastico

Per n=0 si ha un comportamento rigido perfettamente Per 0<n<1 comportamento intermedio Per n=1comportamento perfettamente elastico
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Effetto della temperatura

La temperatura ha diversi effetti sulle propriet


meccaniche:

incrementa: duttilit tenacit decrementa: modulo di elasticit limite di snervamento resistenza ultima lesponente di incrudimento n
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Effetto della temperatura sui diagrammi

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Velocit di deformazione

Nelle lavorazioni importante la velocit di deformazione La velocit di deformazione ingegneristica:


$ l # lo ' d& ) d" % lo ( 1 dl v "E = = = = dt dt lo dt lo

la velocit di deformazione vera:


!

# # l && d% ln% (( d" $ $ lo '' 1 dl v "T = = = = dt dt l dt l

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Tipiche velocit di deformazione


Processo Lav. a freddo
forgiatura/ laminazione Stiro e latura deformazione per esplosione

Deformazione 0.1-0.5 0.05-0.5 0.05-0.2 0.1-0.5 2-5 1-10 0.1-0.5 0.2-3

vel. lav. (m/s) 0.1-100 0.1-100 10-100 0.1-30 0.1-1 0.1-100 0.05-2 10-4-10-2

vel. def. (s-1) 1-103 1-104 10-105 1-103 10-1-102 103-106 1-102 10-4-10-2

Lav. a caldo
forgiatura/ laminazione estrusione

Lav. utensile form. lamiere f. superplastica

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Effetto della temperatura sulla velocit di deformazione

Effetto della temperatura


per lalluminio

Leffetto aumenta in
proporzione con laumentare della temperatura

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Relazione resistenza-velocit di deformazione

Viene espressa tramite la legge:

" = C#
deformazione

C il coefciente di resistenza (simile a K) m lesponente di sensibilizzazione alla velocit di

!
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Tipici valori per C ed m

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Dipendenza di m dalla temperatura

la temperatura di fusione
m

Il cambio di pendenza

corrisponde alla temperatura di ricristallizzazione (0.6)

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