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Archivio di Studi Urbani e Regionali n.

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GLI IMPATTI DELLO SVILUPPO TURISTICO NEI TERRITORI ARIDI DEL MESSICO. ALTERNATIVE TECNOLOGICHE PER LAPPROVVIGIONAMENTO IDRICO NELLA REGIONE DI LOS CABOS di Oscar Alberto Pombo Lopz

1. Introduzione Il turismo in Messico costituisce la terza voce per entrate in valuta straniera dopo le esportazioni di petrolio e di beni manifatturieri. Larticolo esamina i problemi connessi proprio allo sviluppo del turismo in una regione arida quale la Baja California Sud. Questultima lo Stato messicano con minori precipitazioni: gli apporti meteorici sono circa quattro volte inferiori alla media nazionale. Ciononostante larea di Los Cabos, situata allestremit meridionale della penisola, ha conosciuto negli ultimi anni un intenso boom turistico. La carenza idrica per diventata un fattore che ne sta limitando la crescita. Il caso costituisce quindi un esempio paradigmatico delle problematiche che si presentano quando una zona arida si sviluppa in forma accelerata. Il deficit idrico induce a valutare limpiego di alternative tecnologiche quali la dissalazione dellacqua marina e il riciclaggio delle acque reflue; queste sono le soluzioni preferite dai politici locali, ma sono fortemente osteggiate dallopinione pubblica. Le percezioni degli attori sono fattori importanti che influenzano le scelte politiche; la mancanza di informazioni affidabili sta creando un pregiudizio nellopinione pubblica locale nei confronti delladozione di queste nuove tecnologie. Di seguito si presenta uno studio sistematico sulluso e sulle potenzialit che queste nuove tecnologie offrono alla regione. La corretta pianificazione e gestione delle risorse idriche diventa cruciale non solo per il successo futuro, ma per la sua stessa sopravvivenza. La Baja California Sur il primo Stato messicano ad aver inserito la dissalazione nella legge statale per le acque; in fatto di legislazione idrica probabilmente lo Stato pi avanzato del Messico.

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2. La disponibilit di risorse idriche in Messico La scarsit delle risorse idriche e la distribuzione diseguale sono problemi sostanziali per lo sviluppo del Messico. Circa il 56% della superficie del Paese arida o semiarida, il 37% sub-umida mentre solo il 7% umida (CONABIO, 1998). Le regioni aride sono localizzate nel nord e in parte del centro del paese, con precipitazioni annue inferiori ai 500 mm.; le zone umide sono situate nel sud, principalmente nellarea del Golfo del Messico (Rzedowski, 1983). Nonostante la grande diversit di ecosistemi e di condizioni fisiche, la media nazionale di acqua disponibile per abitante solamente di 4.505 m3annui, una cifra che corrisponde ad una bassa disponibilit idrica secondo gli indicatori internazionali1(CNA, 2005). Ad una distribuzione naturale diseguale si aggiunge un utilizzo inefficiente e la mancanza di adeguate politiche pubbliche. Questi aspetti pregiudicano seriamente la gestione sostenibile di una risorsa tanto preziosa, soprattutto nelle regioni aride come la Baja California Sud. In questo caso ci troviamo in uno degli Stati con minori indici pluviometrici annuali (circa 200 mm). Il volume totale di acqua disponibile nello Stato stimato in 452 m3 annui, l89% dei quali proviene da acque di falda, il 7% dalle acque superficiali (bocche di captazione; dighe; bacini) e il 4% dalle acque reflue. La disponibilit di acqua procapite proveniente dalle sorgenti idriche naturali stata nel 2000 di 1.026 m3 annui per abitante; se si considera solo lacqua proveniente dagli acquiferi, questa cifra si riduce a 955 m3, cio solo un quinto della media nazionale (Valdez, 2006). Questa quantit corrisponde a poco pi della met (56%) di quella minima raccomandata dallONU (1700 m3/ abitante allanno) per lo sviluppo. La Baja California Sud deve dunque fronteggiare seri problemi di deficit idrico che possono diventare cronici, ostacolandone lo sviluppo economico e deteriorando ecosistemi gi di per s fragili.

Le agenzie internazionali hanno stabilito che la disponibilit annua procapite di acqua bassa quando inferiore 5.000 m3, media quando compresa tra 5.000 m3 e 10.000 m3 e alta quando supera i 10.000 m3.

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3. Lo sviluppo turistico Il turismo considerato lindustria pi importante a livello mondiale in termini di commercio internazionale, ed in rapida espansione. Il settore in grado di generare entrate in valuta straniera, creare nuovi posti di lavoro e assorbire la disoccupazione; per questi motivi stato facilmente accettato, politicamente e socialmente. In tutto il mondo, ed in particolare in Messico, il turismo, sostenuto dai processi di globalizzazione, si trasformato negli ultimi decenni nella panacea per uno sviluppo sostenibile. Il turismo crea anche un enorme numero di servizi paralleli come ristoranti, commercio, banche, assicurazioni e attivit immobiliari. Tuttavia i benefici economici del turismo sono il risultato di un processo che commercializza forme ed espressioni di capitale ambientale e culturale (ElAdli Imam & Bashandy, 2003); il capitale ambientale, in termini di risorse naturali, costituisce la base per questo sviluppo. Inoltre, ci che molte brochure delle aziende di promozione turistica omettono, che l aumento del turismo nei Paesi in via di sviluppo comporta anche la formazione di colonias populares, alcuni delle quali ai margini della legalit e prive di infrastrutture e servizi adeguati; in genere vi si insedia la grande massa di immigrati attratta dalle possibilit lavorative offerte dalle strutture ricettive. L incremento demografico che ne consegue ha ripercussioni anche su altri settori pubblici, come istruzione e sanit, e richiede investimenti in infrastrutture e servizi, quali: sicurezza, trasporti, reti idropotabili e fognarie e raccolta e smaltimento dei rifiuti. Lalternativa consisterebbe nella promozione di uno sviluppo turistico integrale sostenibile, ma questo concetto ancora poco conosciuto nella regione. Lo sviluppo sostenibile stato definito come una modalit di sviluppo economico, sociale e politico che soddisfa i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilit delle generazioni future di soddisfare i propri. Il concetto stato comunemente impiegato come chiave di lettura per comprendere la relazione tra sviluppo e ambiente; esso implica una responsabilizzazione nei confronti delle azioni antropiche, i cui effetti possono ripercuotersi sulle generazioni future. 4. Il caso di studio La regione di Los Cabos (fig. 1) si trova allestremo sud della penisola della Baja California; comprende due localit, Cabo San Lucas e San Jos del Cabo,

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e lasse costiero che le connette. Larea presenta la dinamica economica pi accelerata di tutto lo Stato.

Figura 1. Localizzazione della regione di studio

La Baja California Sud ha la minore densit di popolazione del Messico, ma il recente sviluppo economico di Los Cabos ha comportato una rapida crescita della popolazione. Il tasso annuo di incremento demografico nella regione dell 8,1%, mentre lo Stato cresce a un tasso annuo del 3,4% e la nazione del 1,0% (INEGI, 2006). Attualmente, Los Cabos ha una popolazione residente di 164.162 persone, che ammonta a circa il 35% del totale della Bassa California Sud, e contribuisce per pi di un terzo al PIL dello Stato. Lesplosione demografica e la crescita economica hanno avuto inizio alla met degli anni 70, quando il governo federale, attraverso la costruzione di hotel e campi da golf, avvia un processo di valorizzazione turistica di tutta la costa meridionale della penisola. A partire da quegli anni, e con rinnovato vigore negli anni 90, Los Cabos diventa la localit statale pi importante per lattrazione di turisti, di

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capitali (sia nazionali che internazionali) e di popolazione immigrata. Oggi si contano 95 hotel di lusso, 9 campi da golf, numerosi condomini e strutture immobiliari destinate ai segmenti ricchi della popolazione nordamericana, due porti turistici, centinaia di attivit commerciali e di servizi di attenzione al turista. Lesplosione demografica ed economica richiede non solo risorse umane ma anche risorse naturali come acqua, suolo e paesaggio. Lintenso sviluppo turistico di Los Cabos dipende quasi esclusivamente dallacqua fornita dallacquifero di San Jos, sovrautilizzato a causa della crescente domanda idrica per usi agricoli, urbani e commerciali. In base alle informazioni fornite dalla Commisione Nazionale dellAcqua (CNA 2004), il volume estratto dallacquifero stato nel 2002 di 26,5 milioni di m3 / anno, superiore alla capacit di ricarica dei manti freatici, stimata in in 23,8 milioni di m3 /anno. Se anche ci fossero errori nei calcoli, risulta evidente che non sar possibile incrementare ulteriormente la quota estratta attualmente dalle falde. La scarsa disponibilit di sorgenti naturali e il sovrautilizzo dellacquifero di San Jos costituiscono quindi il pi grande vincolo fisico alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile della regione. In questa situazione, le autorit statali e municipali individuano nelluso degli impianti dissalatori e nel riuso delle acque nere le alternative per far fronte alla carenza idrica; tuttavia, la proposta della dissalazione quale soluzione al problema incontra una forte resistenza da parte dell opinione pubblica locale. Per questo motivo nell articolo viene presentato uno studio sistematico condotto nella regione sulluso e sulle potenzialit di questa tecnologia, e vengono proposte misure per la gestione idrica integrata. Sono state visitate le attrezzature esistenti e effettuate interviste semi-strutturate ad amministratori e operatori di 9 dei 22 hotel che dispongono di dissalatori e di sistemi di trattamento delle acque reflue. Sono poi stati stati eseguiti sopralluoghi agli impianti municipali di trattamento delle acque operati da gestori privati e sono state svolte interviste agli amministratori degli stessi. Infine sono stati intervistati soggetti selezionati, come la reggente municipale, il responsabile dellente locale per lacqua potabile, il dirigente dell ufficio di pianificazione, lamministratore locale della Commissione Nazionale dellAcqua e il portavoce locale della Camera Nazionale del Commercio.

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5. Il riciclaggio delle acque reflue Il primo dato che emerge dalle informazioni fornite dagli intervistati che il grado di operativit degli impianti di depurazione delle acque reflue varia notevolmente a seconda della propriet degli stessi. Gli impianti pubblici infatti presentano diversi problemi di funzionamento, principalmente per una insufficiente capacit di trattamento delle acque, mentre gli impianti privati risultano molto efficienti. La differenza nelle modalit operative potrebbe essere spiegata dalle opposte motivazioni sottese alla realizzazione degli impianti: gli impianti pubblici sono stati costruiti per risolvere i problemi di inquinamento derivanti dalle acque nere, non per ottenere ricavi dalla loro vendita; gli impianti privati, al contrario, sono stati appositamente progettati per trarre profitto dalla commercializzazione delle acque riciclate. Essi infatti contribuiscono al funzionamento di hotel e campi da golf. Quasi tutta lacqua trattata riusata per lirrigazione; sette dei nove campi da golf sono irrigati esclusivamente con acqua riciclata, mentre i rimanenti due usano acque del bacino costruito per prevenire le inondazioni nella stagione dei temporali. Il principale incentivo a far funzionare adeguatamente gli impianti risiede quindi nellutilit per i fruitori finali. Dalle interviste svolte emerge che sono allo studio progetti di nuovi campi da golf, e che quindi la richiesta di acqua trattata in aumento; anche se previsto limpiego di una nuova pianta alofita (Paspalum vaginatum) in grado di crescere con acqua salmastra, il limite principale allaumento nel numero dei campi da golf continua ad essere la poca disponibilit di acqua riciclata. Questo fatto si traduce in un formidabile stimolo a costruire, mantenere e far funzionare impianti di trattamento decentrati capaci di soddisfare il crescente fabbisogno di acqua. Il riuso dell acqua in questo caso quindi totalmente guidato da una logica di mercato; l unico ostacolo costituito dalla percezione dei fruitori dei servizi turistici. Infatti, per lalta qualit dellacqua prodotta attraverso i trattamenti, questa potrebbe essere usata per le lavanderie o per gli scarichi dei bagni; tuttavia, dalle interviste condotte risulta che solo un albergo (uno dei pi recenti) ha considerato questa possibilit. Poich il consumo idrico per i sanitari costituisce unalta percentuale del consumo totale per camera, il risparmio sarebbe considerevole, ma non si pu sottovalutare la percezione negativa da parte degli ospiti dellalbergo. Se questi non accettassero lidea di usare acqua riciclata, anche il migliore progetto potrebbe fallire. Per queste ragioni si procede con molta cautela nellusare fino in fondo queste possibilit offerte dalla tecnologia.

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Il caso di Los Cabos per il trattamento delle acque nere pu diventare un esemplare per diverse localit a rapido sviluppo turistico. Le attivit turistiche, che in altre localit del Messico, come Acapulco, costituiscono la principale fonte di inquinamento, a Los Cabos garantiscono la depurazione delle acque. Questa condizione si verifica perch la risorsa realmente molto scarsa e ha quindi un alto valore di mercato. Il riuso dellacqua quasi totale: dunque si riduce praticamente a zero leventualit che la costa venga inquinata dalle acque nere. I valori naturalistici e ambientali possono cos essere preservati, un fattore che genera ritorni economici e la possibilit di mantenere uno standard elevato nei servizi ricreativi offerti. 6. La dissalazione Riassumendo, la situazione di Los Cabos caratterizzata da forti restrizioni per lapprovvigionamento idrico; lacqua riciclata usata quasi esclusivamente per irrigare i campi da golf. In queste condizioni, la dissalazione dellacqua marina diventata lopzione pi plausibile per sostenere gli intensi ritmi di sviluppo dei servizi alberghieri degli ultimi anni. Gli hotel sono stati costretti a risolvere i propri problemi di approvvigionamento idrico e riuso pi per motivazioni economiche che per imposizioni legali; il municipio di Los Cabos invece non dispone di risorse sufficienti per soddisfare i crescenti bisogni della popolazione, che in aumento proprio a causa dellalto afflusso di immigrati nella zona, richiamati dalle possibilit lavorative offerte dal settore alberghiero. A Los Cabos lacqua potabile diventata un problema per lo sviluppo della comunit. Attualmente, dal punto di vista economico, i dissalatori rappresentano lunica opzione che consente di rifornire le strutture ricettive e proseguire lo sviluppo secondo le tendenze attuali. Anche se dal punto di vista ambientale gli impatti risultano abbastanza ridotti, essendo legati principalmente al consumo di energia elettrica e allo smaltimento della salamoia in mare, il fatto di basare la crescita economica di un settore unicamente su una tecnologia ad alto costo crea problemi in termini generali alla societ di Los Cabos. Per un albergo infatti relativamente semplice trasferire i costi di approvvigionamento dellacqua prodotta dai dissalatori sulle tariffe delle camere. Si stima che ogni stanza consumi circa 1,5 m3 di acqua al giorno. Anche raddoppiando il costo medio della produzione di un metro cubico di acqua a Los Cabos (0,85 dollari) ed il consumo medio per camera, otterremo $1.70 x 3 = $5.1 dollari al giorno. Si tratta di una somma

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relativamente modesta che un hotel di lusso pu agevolmente trasferire sul prezzo della stanza. La nuova tecnologia si rivelata talmente soddisfacente che si determinata una crescente dipendenza degli hotel dalla stessa. Le strutture ricettive sono sempre pi autonome dai servizi pubblici: esse infatti dispongono di generatori di corrente elettrica di riserva che garantiscono l autosufficienza per pi giorni in caso di disastri naturali. Si tratta di un aspetto fondamentale per le strutture ricettive, poich la regione frequentemente impattata del passaggio di uragani che compromettono lerogazione dei servizi. Daltra parte, la pratica della dissalazione causa indirettamente nuovi problemi sociali e ambientali. Paradossalmente, infatti, la contrazione della domanda ai problemi di approvvigionamento idrico degli alberghi genera un ampliamento della domanda da parte del settore domestico. Infatti, la soluzione ai problemi di approvvigionamento idrico degli hotel ha reso possibile l espansione dellindustria ricettiva, che altrimenti si sarebbe gi arrestata; questa a sua volta ha accelerato i fenomeni migratori, generando un incremento della domanda che deve essere soddisfatto dalle autorit municipali. Di fatto i servizi agli immigrati sono esternalit prodotte dallindustria alberghiera che vengono scaricate sul governo locale (Panayotou, 1993). Secondo i dati dellINEGI, si stima che per ogni nuova stanza di hotel costruita nellarea di Los Cabos, vengano attratti 19,1 immigrati, la maggior parte dei quali proviene da altre aree del Messico, anche se non mancano lavoratori altamente qualificati di altri Paesi del mondo. Il servizio per questi nuovi immigrati spetta al settore pubblico. Nella regione di Los Cabos lo sfruttamento degli acquiferi ha gi raggiunto il limite massimo e non esistono margini sufficienti per riassegnare la risorsa tra i diversi utilizzatori. Vista lassenza di fonti alternative accessibili come altri acquiferi o fiumi, la dissalazione dellacqua di mare sembra la migliore alternativa possibile anche per il settore pubblico. Attualmente, i regolamenti municipali vietano la distribuzione dellacqua ai nuovi alberghi della zona; per questo, gli hotel pi recenti sono obbligati a soddisfare autonomamente le proprie necessit idriche. Negli hotel pi vecchi, che invece possiedono un regolare contratto di approvvigionamento idrico con il servizio pubblico, linstallazione di dissalatori favorita da ragioni economiche, visto che i costi dellacqua cos prodotta ammontano a circa la met di quelli dellacqua fornita dal servizio pubblico. In realt, fondamentalmente, i vecchi alberghi preferiscono installare dissalatori per garantirsi un rifornimento costante e superare i limiti di offerta nel settore imposti dal sistema pubblico.

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Secondo le informazioni, tutti gli alberghi usano dissalatori a osmosi inversa con moduli di 200 mc di capacit al giorno. In media il consumo di energia elettrica di 70,5 KWh al giorno per un singolo modulo, che equivale a 0,20216 KWh per produrre un metro cubo di acqua. La capacit installata totale dei dissalatori nella regione di 2.647.067,6 mc per anno, equivalente ad un consumo di 535.121,36 KWh annui, con una domanda quotidiana di 1.466,085 KWh (1,46 MWh). La centrale termoelettrica che si trova all'esterno di Los Cabos copre questa domanda. La regione possiede due centrali che operano vicino La Paz, Punta Prieta 2, costruita nel 1979, con una capacit di 113 MWh e una di nuova costruzione Baja California Sur 1 con 423 MWh, e una terza centrale in costruzione (BCS 2), di capacit prevista di 42,8 MWh. La CFE garantisce la fornitura di 70 MWh al governo locale, ragione per cui la produzione di energia elettrica non sembra essere un fattore limitante della tecnologia di dissalazione nel futuro prossimo. La maggior parte degli impatti nel settore marino derivano dalle tubazioni di alimentazione e dagli scarti del processo di dissalazione, o salamoie. La pratica pi comune a Los Cabos consiste nella perforazione di pozzi nella sabbia per il pompaggio diretto dellacqua salmastra e nello scarico diretto della salamoia. 7. Le prospettive per il governo locale Nonostante i consumi idrici per il settore turistico non siano cresciuti, il fabbisogno domestico e residenziale aumentato considerevolmente negli ultimi anni. Los Cabos una delle regioni a pi alto tasso di crescita demografica del paese e, se i ritmi si manterranno costanti, nellanno 2025 la regione avr 845.000 abitanti (Ochoa, 2004). Prevedendo un consumo idrico quotidiano di 250 litri procapite, la popolazione necessiter di quantitativi di acqua di circa tre volte superiori ai volumi oggi estratti dallacquifero, che per in nessun modo potranno essere forniti in quanto gi sovrautilizzato. La situazione preoccupa le autorit locali, che dovranno soddisfare le crescenti necessit, e che sono condizionate da una legislazione che prevede pochi meccanismi economici e legali utilizzabili a livello locale. Perch la situazione possa evolversi favorevolmente, quindi necessaria una strategia che includa tutti i settori della comunit e lintroduzione di nuovi strumenti di pianificazione; mettere a punto tali strumenti pu essere unopportunit per lo sviluppo di altri centri turistici in zone aride. Per fare questo si richiede limpegno e la partecipazione del settore turistico. Lobiettivo di creare un Master Plan di sviluppo sostenibile che assista i

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decision-makers nella pianificazione e nella gestione della zona costiera garantendo la conservazione della biodiversit. Il nuovo piano dovr includere una serie di raccomandazioni per la pianificazione e progetti rispettosi degli aspetti ambientali e paesaggistici della regione. Per quanto riguarda il rifornimento idropotabile, la dissalazione dellacqua marina costituisce una delle poche possibilit per soddisfare i bisogni della crescente popolazione urbana. Per questo, stato progettata la prima centrale di dissalazione di grande capacit, che servir per lapprovvigionamento del settore domestico. Per la costruzione, lesercizio e la gestione di questo nuovo impianto, che dovrebbe iniziare ad operare nel corso del 2007, stato proposto un partenariato pubblico privato. Si tratta di un progetto pilota innovativo sotto diversi aspetti, che potrebbe diventare un modello per le altre regioni turistiche messicane. Si calcola che con questa operazione si produrr acqua in grado di soddisfare le necessit di tre nuovi quartieri con popolazione a bassissimo reddito. La centrale opera di una impresa spagnola, l INIMA. Lacqua avr un costo finale per gli utenti di 8,5 pesos al mc (la tariffa soggetta ad aggiustamenti futuri); il settore pubblico dovr provvedere allo stoccaggio e alla rete di distribuzione. La costruzione e la manutenzione della rete di distribuzione sar invece a carico del settore privato. Il sistema fognario, costituito da varie linee di scarico e da un impianto di depurazione decentrato, sar costruito e messo in esercizio da unaltra impresa privata che verr definita posteriormente. Una delle questioni pi importanti per le autorit locali consiste nel disegnare meccanismi per redistribuire gli alti costi della dissalazione dellacqua a tutta la popolazione che si rifornisce dal settore pubblico. Attualmente i costi della dissalazione sono di 5 volte superiori al prezzo pagato dagli utenti di fascia pi bassa. Nellattuale ripartizione tariffaria i grandi consumatori pagano a parit di volume consumato dieci volte di pi rispetto agli utenti che usufruiscono delle tariffe minime. Visto che la tendenza di ridurre lapprovvigionamento idrico dalla rete pubblica per alberghi e grandi consumatori, il settore pubblico in futuro otterr minori ricavi per sussidiare gli utenti con livelli di reddito pi bassi; per necessario introdurre nuovi schemi tariffari che permettano di sussidiare gli utenti con minori capacit di spesa. Recentemente stata proposta la creazione di un trust fund affinch le imprese turistiche applichino unimposta del 2% sullospitalit; i proventi potranno essere destinati alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture urbana. Da questo fondo si potranno attingere risorse per coprire le spese di esercizio del sistema idropotabile. Questa proposta ha incontrato forti opposizioni da parte di alcuni imprenditori del settore turistico.

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Tuttavia la soluzione ai problemi creati dal rapido sviluppo del settore turistico e dellincremento demografico non pu avvenire senza la partecipazione e la corresponsabilit di tutte le componenti coinvolte. necessario abbandonare le politiche paternalistiche che sono inefficaci nel promuovere lo sviluppo sostenibile della regione; va previsto anche un adeguamento nella struttura tariffaria, sia per settore domestico, sia per quello commerciale, dato che la struttura attuale dei prezzi favorisce luso inefficiente dellacqua (Valdez, 2006). Inoltre, raccomandabile disaggregare i volumi di acqua richiesti dai prestatori di servizi turistici (alberghi, ristoranti e altri). Infine, necessario ammodernare la rete idropotabile e ridurre al minimo le perdite, che oggi sono circa al 30%. Si richiede inoltre una gestione integrata dei bacini idrografici per ridurre le perdite nella captazione dellacqua piovana e migliorare i sistemi di ricarica; si dovr intervenire poi anche sul fronte delleducazione pubblica per una cultura dellacqua. 8. Conclusioni La soluzione alle sfide dello sviluppo sostenibile della regione, non solo rispetto alla scarsit idrica di Los Cabos, risiede principalmente negli attori che devono inventare nuove soluzioni. Il vecchio approccio paternalistico del welfare messicano non pi praticabile. Il partenariato pubblico privato e una forte partecipazione nella fornitura delle infrastrutture da parte dei settori economici sono le uniche soluzioni a lungo termine, capaci di tenere insieme crescita e armonia sociale in una regione con un forte boom economico. Gli imprenditori turistici devono rendersi conto che i tassi attuali di crescita possono continuare solo se vengono internalizzati i costi ambientali e sociali attuali, e ci possibile solo se si supporta il governo locale nella fornitura di servizi alla popolazione, anche quella pi recentemente insediata.

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Riferimenti bibliografici:
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