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Il “sovrapprezzo”
nell’emissione di azioni e quote:
tecniche e casi di calcolo*
Emanuela Fusa**
1. Definizione e determinazione Diversi sono gli aspetti da considerare, tra questi rive-
stono particolare importanza i seguenti:
Il “sovrapprezzo” delle azioni è dato dalla differenza 1) correlazione tra “sovrapprezzo” e “diritto d’opzio-
tra il “prezzo”, corrispettivo dovuto dall’azionista a titolo di ne”;
“conferimento”, e il valore nominale delle azioni ricevute.
2) modi e tempi relativi alla determinazione del prezzo.
Pertanto avremo:
Prezzo delle azioni - Valore nominale delle azioni 2.1. Correlazione tra
= sovrapprezzo
“sovrapprezzo” e “diritto d’opzione”
La correlazione esistente fra “sovrapprezzo” e “diritto
Generalmente, nella determinazione del prezzo e del d’opzione” è un aspetto particolarmente rilevante.
“sovrapprezzo” di emissione delle azioni alle parti è lascia- La determinazione di un “sovrapprezzo” eccessivo po-
ta piena libertà negoziale anche se non si devono dimen- trebbe provocare abusi a danno delle minoranze a causa
ticare alcun limiti imposti dall’ordinamento giuridico sulle del rischio relativo all’esclusione “di fatto” dell’esercizio
modalità relative alla determinazione e quantificazione. del “diritto d’opzione”.
Il prezzo di emissione non può infatti essere inferiore al Un “sovrapprezzo” elevato potrebbe poi avere anche
valore nominale delle azioni (emissione sotto la pari). effetti sul controllo societario da parte del soggetto eco-
Inoltre, a volte, alcune disposizioni impongono un “so- nomico.
vrapprezzo” obbligatorio per la sottoscrizione delle nuove In questo caso, infatti, l’operazione di sottoscrizione
azioni. sarebbe particolarmente onerosa, ed incentiverebbe per-
Nella quantificazione del “sovrapprezzo”, che, se previ- tanto i vecchi azionisti a vendere i propri diritti di opzione
sto, deve comunque essere versato all’atto della sottoscri- sul mercato.
zione (art. 2439, c.c.), il legislatore, con le indicazioni incluse Tutto questo potrebbe generare una certa “polveriz-
nell’art. 2441, c.c., ha valorizzato il procedimento valutativo zazione” della base azionaria che, ad esempio, potrebbe
che deve tener conto, come illustreremo meglio di seguito, consentire alla maggioranza sia il consolidamento del pro-
dei metodi previsti dalla dottrina aziendalistica. prio pacchetto di controllo, sia la sua riduzione pur senza
Considerando le disposizioni previste dall’art. 2441, c.c., pregiudizio sulla capacità di controllo.
commi 4 e 6 si vedrà come si possono rilevare alcune pro- In una prospettiva aziendalistica, l’imposizione di un
blematiche nella determinazione del “sovrapprezzo” delle “sovrapprezzo” tende poi, in termini economici, a ridurre il
azioni in operazioni di aumento del capitale con esclusione valore del diritto di opzione influenzandone l’esercizio ed il
del diritto di opzione e l’applicazione dei criteri utili alla sua trasferimento, in particolare:
determinazione. Z l’esercizio del “diritto d’opzione” potrebbe essere
Cercheremo infine di dare alcune indicazioni utili alla più oneroso in relazione alla misura del “sovrap-
determinazione del prezzo e del “sovrapprezzo” nelle di- prezzo”, con chiare conseguenze sulla conserva-
verse fattispecie che caratterizzano gli aumenti del capita- zione della quota di partecipazione sociale;
le, evidenziando eventuali problematiche presenti.
Z il trasferimento del “diritto d’opzione” sarebbe in-
fluenzato poi dal fatto che quanto più il prezzo di
2. Gli aumenti di capitale ordinari emissione delle nuove azioni si avvicina al loro va-
lore di mercato, tanto più diminuirebbe il prezzo che
Trattasi degli aumenti di capitale costituiti da conferi- il potenziale investitore sarebbe disposto a pagare
menti in denaro con opzione ai soci presenti. per acquistare tale diritto.
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Tratto dal capitolo 8 del Libro MAP n. 32 “Capitale di rischio e strumenti finanziari per le PMI”, 2007, pagg. da 137 a 147.
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Dottore commercialista in Milano.
2.2. Modi e tempi relativi zione della disciplina del “sovrapprezzo” obbligatorio
alla determinazione del prezzo in caso di aumento di capitale offerto ai dipendenti.
In ogni caso, indipendentemente dalla correlazione
evidenziata tra “sovrapprezzo” e “diritto d’opzione”, nella Comma 4, art. 2441, c.c.
determinazione del prezzo (e quindi del conseguente “so- Nella prima parte del comma 4 dell’art. 2441 viene di-
vrapprezzo”) un aspetto particolare riguarda le modalità sciplinata l’esclusione del “diritto d’opzione” per le azio-
ed i tempi di attuazione. ni di nuova emissione che secondo la delibera di aumento
La determinazione del prezzo dovrebbe considerare gli del capitale devono essere liberate mediante conferimenti
andamenti del mercato per le azioni quotate e l’evoluzione in natura.
di eventuali trattative in corso. Per le sole società emittenti azioni quotate su mercati
È comunque importante considerare fino a che punto la regolamentati, la seconda parte del comma 4 dell’art. 2441,
determinazione del prezzo di emissione possa rilevarsi dal c.c., ha poi previsto che lo statuto possa escludere il “dirit-
contenuto della delibera di aumento e quali aspetti possa- to di opzione” nei limiti del 10% del capitale sociale pree-
no essere delegati all’organo amministrativo. sistente, a condizione che il “prezzo di emissione” corri-
In relazione all’attività esecutiva che gli amministratori sponda al “valore di mercato” delle azioni e ciò sia con-
potrebbero dover svolgere in merito, si può considerare la fermato in apposita relazione della società incaricata della
questione relativa alla legittimità della determinazione del revisione contabile.
prezzo da parte loro solo dopo l’offerta in opzione ai soci, in In tal modo con questa fattispecie speciale di esclusio-
modo tale da tenere conto dell’importo minimo fissato. ne del “diritto d’opzione” si è voluto perseguire l’obiettivo
Può così nascere il problema relativo alla necessità di di differenziare la disciplina delle società quotate dalle al-
esercitare “al buio” il “diritto di opzione” il cui prezzo ver- tre, secondo la definizione di cui all’art. 2325-bis, c.c1.
rebbe influenzato dal rischio di determinazione del “prezzo Si è così tutelato l’interesse volto a consentire l’ingres-
di emissione”. so di nuovi soci, senza i vincoli temporali e procedimentali
Tale rischio sarà minore quando l’assemblea avrà de- imposti dalla legge nelle altre ipotesi di esclusione del di-
terminato almeno un prezzo minimo ed uno massimo, mag- ritto di opzione e favorendo in questo modo il reperimento
giore se l’assemblea avrà invece indicato solo il prezzo mi- di capitale di rischio.
nimo lasciando al Consiglio di amministrazione il compito In ogni caso, l’ambito di applicazione della norma ri-
di ottenere il miglior ricavo dal mercato. guarda solo gli aumenti di capitale sociale da liberarsi con
Oltre al possibile esercizio al buio del “diritto d’opzio- conferimenti in denaro.
ne”, altro problema può riguardare la derogabilità dell’ob- Venendo ora a meglio analizzare le citate disposizioni
bligo di versare immediatamente il 25% del valore nomina- normative è importante notare come per la determinazione
le e l’intero ammontare del “sovrapprezzo”, ai sensi del- del prezzo venga richiamato il concetto di “valore di mer-
l’art. 2349, co. 1, c.c.. cato”.
Tuttavia non viene data alcuna indicazione sui metodi
che dovrebbero essere utilizzati per la determinazione del
3. Esclusione del “diritto “sovrapprezzo”, né sull’estensione dell’arco temporale di
riferimento.
di opzione” e “sovrapprezzo” È razionale pertanto ritenere come, in tal caso, i con-
cetti economici aziendalistici devono trovare applicazione;
Le disposizioni sulla determinazione del “sovrapprez-
pertanto, relativamente alle metodologie, queste dovranno
zo” azioni in presenza di esclusione del “diritto di opzione”
essere differenti in relazione alle diverse fattispecie in cui
sono contenute nell’art. 2441, c.c. (vedasi la trattazione sul
potranno avere applicazione.
diritto d’opzione).
Il “valore di mercato” deve infatti rappresentare il “va-
lore economico” del patrimonio netto, identificare il valore
In particolare:
di scambio relativo ad un’ipotetica contrattazione anche al
Z nel comma 4 sono indicate le disposizioni applicabili di fuori di un mercato regolamentato.
solo ad alcuni casi di esclusione del “diritto di opzio- Diverse modalità trovano così applicazione al fine di ri-
ne”: conferimenti in natura e quale facoltà statutaria durre il rischio dovuto all’esclusivo riferimento al valore di
nelle società quotate; borsa in un dato momento.
Si possono quindi utilizzare differenti parametri, come:
Z nel comma 6 vengono riportate le indicazioni appli-
1) il prezzo medio del titolo in un determinato lasso di
cabili in tutti i casi di esclusione o non spettanza del
tempo;
diritto di opzione;
2) il patrimonio netto rettificato a valore corrente;
Z nel comma 8 viene infine prevista una deroga, rispetto
alla disciplina generale, che comporta la disapplica- 3) le prospettive reddituali della società.
1
Art. 2325-bis, co. 1: “Ai fini dell’applicazione del presente titolo, sono società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio le società
emittenti con azioni quotate in mercati regolamentati o diffuse fra il pubblico in misura rilevante”.
2
Tale criterio è attualmente ancora applicato in Italia, senza possibili alternative, per le società che non utilizzano i principi contabili interna-
zionali.
3
Per una sintesi espositiva degli aspetti tecnici che caratterizzano le principali metodologie elaborate dalla dottrina aziendalistica, si rinvia
alla trattazione relativa al “diritto d’opzione”.
In presenza di tali presupposti, i soggetti incaricati di Tali variabili possono incidere in maniera rilevante sul-
determinare il prezzo delle azioni di nuova emissione devo- la quantificazione del valore del titolo e conseguentemente
no quindi stimare il valore effettivo del patrimonio netto sia del “sovrapprezzo”.
della società conferitaria sia della società conferente. Quanto all’ultimo aspetto citato (disarmonie metodolo-
In tal modo, contabilmente, la riserva da “sovrapprez- giche) può rilevarsi in presenza di conferimento di azioni di
zo” imputata in via residuale al patrimonio netto della con- un’altra società dove solo una delle due società coinvolte
feritaria deve coincidere con l’avviamento contabilizzato nell’operazione sia quotata.
nella partecipazione della conferente. In tale fattispecie è chiaro come sia importante riequi-
Nonostante l’obbligatorietà del “sovrapprezzo”, ex librare i parametri di stima.
art. 2441, c.c., parte della dottrina ritiene pienamente vali- A tal fine spesso la prassi ricorre, per le società non
da l’ipotesi di un aumento di capitale per mezzo di conferi- quotate, all’applicazione di uno “sconto” da mancata quo-
mento effettuato a valori contabili con conseguente emis- tazione (lack of marketability discount).
sione di nuove azioni a valore nominale, ovvero senza “so- In tali ipotesi, il valore economico del patrimonio net-
vrapprezzo”. to, anche in presenza di società quotate può rappresenta-
Deve comunque ritenersi tale operazione possibile re spesso l’unico riferimento per determinare il prezzo di
solo se, nel determinare il rapporto di concambio tra il va- emissione delle nuove azioni.
lore delle azioni emesse e quello dei beni ricevuti, si consi- Non mancano poi particolari fattispecie di cui si deve
derino i rispettivi valori reali. tener conto al fine di correggere le indicazioni ritraibili dal-
Tali valori devono essere opportunamente descritti nel- la sola osservazione dell’andamento delle quotazioni del-
la relazione degli amministratori al conferimento. l’ultimo semestre.
Si consideri l’ipotesi del collocamento delle azioni
presso terzi in più tranches e con prezzo da determinar-
5. Gli elementi di mercato si di volta in volta in relazione alla valutazione economica
del titolo.
Se il valore economico è elemento importante nella de- Il prezzo di emissione delle nuove azioni dovrebbe poi
terminazione del “sovrapprezzo” si deve comunque tene- egualmente considerare, con riferimento alla tempistica
re presente che, anche gli elementi che rappresentano il dell’operazione di aumento del capitale, il “conguaglio di-
mercato, devono essere considerati con particolare atten- videndo”, elemento solitamente previsto quando l’aumen-
zione ai limiti che possono comportare nella determinazio- to di capitale avviene nel corso dell’esercizio sociale, per
ne delle eventuali potenzialità presenti. evitare che le nuove azioni partecipino nella stessa misu-