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FORME E SUONI NELL'ETERE Cap.

1 - il telegrafo senza fili Il primo decisivo passo per lo sviluppo della comunicazione fu l'invenzione della stampa a caratteri mobili ad opera di Gutemberg, la cui prima opera stampata fu una Bibbia nel 1450. La stampa consente la riproduzione di grandi quantit di libri e poi di giornali a costi contenuti, di facile trasporto e di facile commerciabilit. La Rivoluzione Francese diede un grandissimo impulso alla diffusione della stampa e della cultura. La Rivoluzione Industriale sar il momento di svolta per la nascita della moderna societ. La pila di A. Volta il simbolo di questa nuova era. La 1 applicazione dellelettricit alla comunicazione il telegrafo elettrico, inventato da Morse negli Stati Uniti nel 1844. Egli invent anche il codice di comunicazione, il famoso alfabeto morse, le parole sono trasformate in una serie di punti e di linee e quindi in impulsi elettrici corrispondenti e viaggiano attraverso i fili fino a migliaia di km di distanza da una stazione telegrafica all'altra. All'arrivo l'operatore traduce il messaggio ed un fattorino lo inoltra al destinatario. Qualche tempo dopo i cavi sottomarini attraverso gli oceani trasporteranno i punti e le linee dell'alfabeto morse da un continente all'altro. Questo sistema di comunicazione resister per oltre un secolo fino alla met degli anni 50, utilizzato dalle poste e dalle stazioni ferroviarie. Il telefono: la paternit rivendicata da Antonio Meucci nel 1876, ma il primo a brevettarlo fu Alexander Graham Bell. Telegrafo e telefono determinano la nascita delle agenzie di stampa che forniscono informazioni su avvenimenti d'attualit provenienti da luoghi remotissimi. Il fonografo invenzione di Thomas Edison nel 1879, lo strumento nelle sue intenzioni doveva servire per facilitare il lavoro negli uffici ma fu utilizzato soprattutto per la riproduzione della musica. La prima fotografia nel 1839 quando Daguerre impressiona con la luce una lastra di vetro trattata chimicamente e sviluppata in camera oscura. Bisogner attendere Gorge Eastmann che nel 1888 brevetta una macchina fotografica molto semplice la Kodak che si utilizza una pellicola di celluloide. Il cinema nasce per merito dei fratelli Lumiere nel 1894 e l'anno successivo si svolgono le prime proiezioni in pubblico al Grand Caf di Parigi. Allinizio il supporto di celluloide viene impressionato alla velocit di 16 fotogrammi al secondo. Quando il cinema diventer sonoro i fotogrammi saranno 24 mentre la televisione avr 25. La facile riproducibilit di ogni pellicola determina la mondializzazione del mezzo espressivo. La radio (o telegrafo senza fili): tra il 1894 e il 1895, Guglielmo Marconi, basandosi sulla teoria delle onde radio elaborata da Maxwell e dimostrata da Hertz, e utilizzando un ricevitore inventato da Branly realizza significative prove di trasmissione di segnali a distanza senza fili. E la Marina Britannica a interessarsi subito della nuova invenzione. Fino a questo momento la nuova invenzione in grado di trasmettere solo impulsi elettrici, utilizzando lalfabeto Morse (nel 1901 Marconi lancia il primo messaggio radiotelegrafico dalla Cornovaglia alle coste del Canada, nel 1903 fra GB e gli USA, nel 1918 tra lEuropa e lAustralia). Ma nel 1924 Marconi riesce a trasmettere per la 1 volta la parola umana, utilizzando un sistema di valvole inventato da Lee De Forest. Pochi anni dopo queste valvole sono prodotte industrialmente. Intanto gi nel 1920 sono sorte in GB e Usa varie stazioni radiofoniche che trasmettono programmi regolari di musica. E in Italia? 1924 nasce lURI, inizio trasmissioni radiofoniche, pu ricevere notizie sono dell'agenzia Stefani. Programmazione soprattutto musicale (lirica) iniziano i vari generi radiofonici e la pubblicit.

1927 D.L. in cui lo Stato a monopolio delle comunicazioni a mezzo delle onde elettromagnetiche e concede allURI la licenza in esclusiva. 1928 lURI diventa EIAR (diventer RAI radio audizioni radiofoniche nel 44 e lattuale RAI nel 54). Come la tv anche la radio all'inizio un oggetto costoso, per ascoltarla ci si reca nei bar dei circoli oppure dei vicini di casa. Le pareti sono voluminosi. Si ascolta soprattutto il calcio. La prima radiocronaca sportiva in diretta e il gran premio di galoppo di San siro del 1927, la prima partita di calcio in diretta Italia-Ungheria del 1928. In radio si alternano anche maggiori esponenti della cultura (DAnnunzio, Pirandello,etc.). Mentre in Italia c' il monopolio negli USA essa affidata alla libera iniziativa commerciale => nascita di una miriade di piccole grandi e medie societ radio tra cui spicca la Radio Corporation of America. Nascono i tre grandi network NBC, BBC e CBS, che in seguito diventeranno anche canali televisivi. ogni network radiofonico collegato ad una miriade di radio locali a cui fornisce una parte della programmazione giornaliera compresa la pubblicit. Al contrario in Europa la radio e monopolio dello Stato, si sovvenziona nonna con pagamento della pubblicit ma attraverso una tassa o un canone (es. la BBC inglese il cui compito istruire informare intrattenere, poi ripresa dal maggior parte dei paesi europei). La tv Primo esperimento negli USA nel 1923 tra le citt di New York e Philadelphia. Nel 27 prima stazione televisiva che effettua un regolare servizio. in Italia nel 1929 a Roma. Nel 39 entra in funzione la Stazione sperimentale di Monte Mario che trasmette immagini. Lo scoppio della 2 GM bloccher tutto. Perch la radio decolla e la tv no? per due motivi: 1. La preoccupazione che la gente non acquisti pi gli apparecchi radio gi in commercio e sulla radio l'industria ha investito molto; 2. La grande crisi economica del 29 (crollo della borsa, chiusura delle fabbriche, disoccupazione generalizzata). Nel dopoguerra ricostruzione, miracolo economico. L'uso della radio si consolidato, quasi tutte le famiglie ne hanno una. Con il 1 Festival di S.Remo del 51 vendite record, ulteriori perfezionamenti della radio. Nel 53 arriva la modulazione di frequenza (suono stereo), utilizzo di transistor al posto delle valvole (gli apparecchi diventano pi piccoli). Nel 57 arrivano le radioline giapponesi e conseguente diffusione delle autoradio. Con la radio si sviluppano forme di interattivit attraverso il telefono (dediche, confessioni, dialoghi), si parla in libert senza farsi vedere, l'interlocutore che interviene da casa alla pari con il conduttore in studio. In tv invece di studio avvantaggiato dalla presenza fisica e dal fatto di poter esibire in pubblico gesti e atteggiamenti oltre alle parole. Intanto in Usa irruzione di un nuovo genere, la musica rock, e di nuovi linguaggi presso i giovani. In Europa le emittenti tradizionali non se ne rendono quasi conto. Nascono due emittenti pirata: Radio Carolina e Radio Veronica che danno fastidio alla BBC, trasmettono da vecchie navi in acque internazionali e diffondono il nuovo genere musicale e comunicativo => la BBC trasforma il suo primo canale sul modello di quest'aggressiva concorrenza. in Italia, met anni 60, arriva il segnale di Radio Montecarlo che trasmette rock con giovani presentatori attuando il rinnovamento dello stile e del linguaggio e influenzando le radio private che nascono qua e l. Alla met degli anni 70 il monopolio Rai e attaccato dalle radio private commerciali e dalle radio libere legate ai movimenti politici. hanno pochi mezzi tecnici scarsi finanziamenti pubblici un palinsesto improvvisato, fanno massiccio uso del telefono per collegarsi ai loro inviati e corrispondenti. La prima radio pirata

commerciale radio Parma. tra le emittenti libere radio Alice a Bologna e espressione del movimento giovanile, a Roma a radio citt futura, a Milano radio popolare 1976 - La corte costituzionale ammette l'emittenza privata radio e tv, purch in ambito locale. Periodo fondamentale per lo sviluppo della tv, nascita delle tv private, adozione del colore, diffusione dell'elettronica, affermazione dei satelliti nelle telecomunicazioni. Oggi convergenza multimediale cio l'avvicinamento fra le varie tecnologie ed i vari media.

Cap. 2 la comunicazione ed il suono Le immagini che riceviamo attraverso il video ci danno una costruzione della realt gi confezionata, da accettare passivamente, mentre invece attraverso la radio siamo costretti a rappresentarci mentalmente quanto ci viene soltanto suggerito dalle parole o dalla musica che ascoltiamo. Caratteristiche della radio: La radio un medium astratto, non ha bisogno di alcun tipo di supporto materiale n di carta n di nastro magnetico o disco n daltro; al contrario della tv, il volume del suono pu essere ridotto senza che ci ne peggiori la capacit d'essere recepito ed apprezzato. La comunicazione radiofonica ha il carattere di un rapporto personale e individuale intimo confidenziale. Il suo ascolto non interferisce con il corso dei nostri pensieri e delle nostre attivit: continuiamo infatti a guidare l'auto o a svolgere il nostro lavoro, a studiare, mentre ascoltiamo la musica. La radio un momento di partecipazione e nello stesso tempo ci aiuta a concentrarci e ad isolarci in unattivit. Altre caratteristiche: quando leggiamo un libro oppure un giornale e non abbiamo ben compreso la frase possiamo fermarci, tornare indietro e leggere nel punto che ci era oscuro, la radio non consente ci. Non un nastro che si pu fermare, riavvolgere, ascoltare al punto voluto. Quello che c' sfuggito per un qualunque motivo perduto irrecuperabile, la radio ladesso, l'attualit che non si replica. quando parliamo alla radio dobbiamo ricordarci di pronunciare con chiarezza tutte le parole, evitando termini difficili, articolare il discorso con frasi semplici e brevi e con le opportune pause. Ogni tanto buona regola ripetere le informazioni essenziali, da dove si parla, per quale circostanza, chi sono gli interlocutori intervistati. Tutti cerchiamo nell'ascolto della radio un legame di affinit e di condivisione, la sensazione di partecipare con gli altri a qualcosa che ci appartiene, che amiamo, quello che McLuhan definisce il tamburo tribale, come il tam tam che nei villaggi scandisce i momenti della vita della trib e la tiene insieme. La radio ci d le informazioni necessarie alla nostra vita di relazione (ad es. previsioni del tempo, bollettini del traffico, notizie sugli scioperi, listini della borsa, risultati delle partite di calcio, estrazione della lotteria). Quali sono i momenti fondamentali della comunicazione radiofonica? 1. Mettere insieme contenuti del programma, che pu essere trasmesso in diretta o registrato in tutto o in parte; 2. Fase della trasmissione vera e propria, che pu essere via etere ma anche via cavo o via satellite ed ora anche via Internet;

3. Cercare una risposta da parte degli ascoltatori sollecitando risposte telefoniche o via posta elettronica o via posta; 4. Infine il momento della promozione e della moltiplicazione dell'ascolto e della diffusione attraverso l'integrazione con altri medium. A proposito della messa in onda, se si vuole aprire una radio necessario: 1. avere capitali per acquistare una frequenza, tutte le frequenze disponibili sono state occupate soprattutto quelle in modulazione di frequenza e il prezzo non a buon mercato. Distinguiamo tra bassa frequenza (registrazione e trasporto del suono all'interno dell'emittente) e alta frequenza (emissione del segnale nell'etere). In genere ogni radio gestisce in proprio la bassa frequenza mentre per l'alta frequenza si affida ad una societ esterna specializzata. 2. Avere una sede con le dotazioni tecniche e gli impianti relativi allo studio; 3. Aver sistemato sul tetto un'antenna di trasmissione. I trasmettitori possono essere di maggiore o minore potenza a seconda che il loro segnale sia destinato a raggiungere un territorio pi o meno vasto. Quando il segnale si affievolisce, serve un ripetitore che lo trasmette su un'altra frequenza. Il sistema delle frequenze a macchia di leopardo e cos spostandoci in automobile abbiamo bisogno di cambiare stazione di frequenza se vogliamo seguire lo stesso programma, per ovviare a questo problema molte radio hanno il sistema Radio Data System che ritrova automaticamente la sintonia prescelta. C poi il sistema Isoradio che consente di ricevere su una frequenza fissa utilizzando un complesso sistema di micro trasmettitori sistemati anche all'interno delle gallerie e collegati da cavi. A proposito dei programmi trasmessi, essi possono essere: 1. Prodotti appositamente (una rubrica di libri, un'intervista ad un personaggio, un giornale radio); 2. Provenire da eventi esterni (un concerto rock, una maratona); 3. Essere trasmessi in diretta (radiocronaca di una partita di calcio); 4. Essere stati registrati preventivamente e quindi messi in onda (trasmissione in differita). La tipica trasmissione radiofonica registrata la musica. Lo studio il centro dell'emittenza radiofonica, una piccola stanza con le pareti insonorizzate con una porta doppia per non far passare i rumori esterni. La porta sormontata da una luce rossa, che segnala quando c' una trasmissione in corso. Nello studio ci sono un tavolo ricoperto da un panno per assorbire il fruscio delle foglie e dei copioni, uno o pi microfoni, un interfono con la regia, qualche volta un telefono abilitato a chiamare verso l'esterno. Il conduttore e gli eventuali ospiti indossano la cuffia attraverso la quale giunge il programma che va in onda nella voce del regista che vuole dare una qualche indicazione o un consiglio. Una parete dello studio consistente in un doppio vetro si affaccia sull'adiacente regia dove ci sono le attrezzature elettriche, il registratore il lettore di CD ed altri nastri, il banco mixer e gli apparati per il controllo dei livelli e della qualit del suono. Nella sala regia lavorano il regista ed il tecnico del suono. Una volta c'era anche il rumorista, una figura mutuata dal cinema, che si occupava di fornire in diretta suoni particolari e i rumori ricorrendo ad attrezzi vari, oggi si fa tutto con nastri registrati e gestiti al computer. Il regista radiofonico svolge un lavoro di coordinamento e di corretta esecuzione del programma e del rispetto di tempi. Il tecnico del suono gestisce gli apparati di sua competenza e si occupa anche di smistare gli eventuali collegamenti in diretta. I collaboratori hanno il compito di filtrare le telefonate del pubblico.

Il computer fondamentale per le trasmissioni giornalistiche, attraverso di esso giungono allo studio gli aggiornamenti in tempo reale delle varie notizie. Ci sono anche le postazioni esterne sistemate nei luoghi dove si svolgono gli eventi per i quali si effettuano collegamenti in diretta e dai quali si inviano dei contributi da registrare. Per q.r. i contenuti della programmazione radiofonica essi sono 2: Informazione (giornali radio, giornali radio flash, radiocronache in diretta di eventi, radiocronache sportive, approfondimenti, informazioni parlamentari, rubriche religiose); Intrattenimento (fiction, radio, telenovelas, soap operas, eventi musicali rock o trasmissione di brani di musica registrata classica o da camera, operistica, dibattiti culturali, recensioni, incontri con personaggi della cultura, giochi e quiz, programmi di confidenze). Lo strumento tecnico per la gestione dei contenuti chiamato palinsesto (dal greco che significa raschiato di nuovo). Esso il prospetto schematizzato delle trasmissioni, comprendente le caratteristiche tecniche dei singoli programmi e l'indicazione delle ore e dei minuti ad essi riservati. In genere il palinsesto predisposto per una settimana. All'inizio la programmazione prevedeva ogni serata dedicata a un genere particolare (ad. es. luned il radiodramma, marted il quiz, mercoled il variet etc.). Dagli anni 50 e 60 prima negli Stati Uniti e poi anche altrove viene adottato un sistema pi flessibile, il formato. La filosofia della radio di formato la rotazione, lemittente segue il suo pubblico ripetendo la programmazione (pubblicit compresa) nelle varie ore della giornata e quindi della settimana. La ripetizione diventa cadenzata, sistematica, quasi ossessiva, scandita da tutti gli elementi che permettono il riconoscimento dellemittente. L'intervallo tra due successivi inizi della programmazione in genere di durata di un'ora chiamato clock, orologio. caratteristico di ogni emittente, il suo segno distintivo, la formula vincente per conquistare ascolti e pubblicit. I pi noti sono Top Forty o Top Ten e consistono nella ripetizione partendo dalla parte pi bassa delle classifiche di una hit-parade di canzoni condotte e commentate da un Disc Jokey. La struttura circolare del clock favorisce la collocazione di pubblicit, di inserti parlati (notiziari, previsioni del tempo, sport) collocati allo stesso minuto di ogni ora, in maniera da costituire un appuntamento fisso. Per q.r. gli ascolti radiofonici in Italia, quotidianamente gli ascoltatori sulle varie stazioni sono 35 milioni. Solo un quarto seguono i programmi della Rai. Mentre la televisione ha i suoi picchi d'ascolto all'ora di pranzo e poi la sera, per la radio invece le ore d'oro sono quelle del mattino. I tre canali della Rai: 1 Radiouno: canale prevalentemente informativo, propone una serie di giornali radio agli inizi di ogni ora della durata di circa 20 25 minuti. Trasmette inoltre numerosi programmi di servizio e rubriche di approfondimento. 2 Radiodue: si occupa di intrattenimento leggero in prevalenza. Il palinsesto generalista e contiene ampi spazi dedicati all'informazione; nelle ore pomeridiane il canale mette in onda programmi dedicati ai giovani con ampio spazio alla musica. 3 Radiotre: ha un'impostazione culturale, anche nella programmazione musicale dedicata alla lirica, alla classica, al jazz. Gli stessi giornali e radio hanno un'impronta ricercata e di un certo spessore negli approfondimenti, molto apprezzati quelli sulla politica estera e sull'economia. I giornali radio vanno in onda a staffetta sulle tre reti, con un flusso di notizie continuo, quasi senza interruzioni, ed hanno un solo direttore. Ognuna delle tre reti per la parte dei programmi non giornalistici fa capo a un direttore di rete che coordina il lavoro dei capi delle strutture di programmazione e dei programmisti che curano le singole trasmissioni.

Della Rai un particolare servizio ISORADIO, canale specializzato nell'informazione Parlamentare, trasmette programmi ad onde corte, diffusi all'estero e destinati soprattutto alle nostre comunit che vi risiedono. La Rai effettua tutta una serie di trasmissioni locali su base regionale. Ci sono poi altre trasmissioni dedicate alle minoranze linguistiche che vivono all'interno dei nostri confini. Abbiamo cos programmi in lingua slovena diffusi da Radio Trieste, programmi in ladino (Friuli), in albanese (Molise e Calabria), in tedesco (provincia di Bolzano). Alcuni consigli pratici per chi vuole collaborare in radio, redatti da Carlo Emilio Gadda nel 1953: astenersi da parole o da locuzioni straniere quando possibile utilizzare l'equivalente in italiano; evitare gli elenchi dei nomi di persona che infastidiscono l'ascoltatore in quanto tali nomi sono destinati a spegnersi nella mente appena pronunciati; operare analogamente con le date; evitare di presupporre che il radioascoltatore abbia conoscenze, anche linguistiche, che non pu avere e che non ha; entrare subito in medias res: evitare inutili preamboli tenendo in sospeso lanimo del radioascoltatore. Costruire il testo con frasi brevi; attenersi alla media normale di due righi. Evitare parentesi, incisi, fraintendimenti, sospensioni sintattiche. Evitare le litoti a catena, le negazioni di negazioni; Evitare ricorso a pronomi determinativi, disgiuntivi, numerali o indefiniti; Evitare le rime involontarie, perch volge al ridicolo unaffermazione pregna di senso; Evitare la ripetizione continuata di un medesimo suono; Evitare le parole desuete, i modi nuovi e quelle forme del dire che non risultano immediatamente afferrabili. A queste regole aggiungiamo altre maturate sul campo: curare la dizione e la corretta pronuncia delle parole, a tal fine procuratevi un buon vocabolario della lingua italiana e il DOP dizionario d'ortografia e pronuncia. sarebbe molto utile frequentare un corso di dizione, leggere ad alta voce testi e abituarvi a dare alla lettura una certa espressivit e una certa intonazione. scrivete e parlate in maniera semplice e lineare; le frasi che scrivete per la radio debbono essere pi breve che nella scrittura ordinaria; non cominciate mai con una citazione n tantomeno con un commento; non usate gli aggettivi che non siano strettamente indispensabili; evitate le proposizioni subordinate, luso di vocaboli stranieri, i flash back, i luoghi comuni; ricordarsi che in italiano va sempre prima il nome e poi il cognome; la notizia vera e propria va sempre all'inizio del discorso Regole generali per la stesura di un testo radiofonico:

Cap. 3 Nascita e infanzia della televisione 1923 - primi esperimenti di trasmissione delle immagini a distanza tra New York e Philadelphia; 1929 In Italia prime prove tecniche ufficiali di trasmissione a Roma di fronte all'alta dirigenza dellEIAR. La prima immagine apparsa su di un monitor stata una bambola di panno Lenci. In bianco e nero. 1939 - entra in funzione il trasmettitore video della stazione tv di Roma - Monte Mario: per circa un anno effettuer regolari trasmissioni quotidiane con lo standard di 441 linee (l'attuale di 525 contro le 425 del

sistema americano NTSC). Nello stesso anno lEIAR installa un trasmettitore a Milano. Le immagini possono essere ricevute in un raggio di 50 km. Ma siamo alla vigilia della 2GM e la cosa resta l. Se ne riparla nel 1949 in piena ricostruzione del paese dai disastri bellici. 1952 - la sede Rai di Milano completa linstallazione dei nuovi impianti per trasmettere in diretta la cerimonia inaugurale dellapertura lirica del Teatro alla Scala. Le trasmissioni proseguono per sei ore al giorno con una programmazione comprendente spettacoli di prosa, balletti, opere liriche, canzoni, documentari. I programmi partono non solo da Milano ma anche dagli studi di Torino collegati per mezzo di un ponte radio a microonde messo a punto dalla Magneti Marelli. Si sperimenta anche il telegiornale che per il momento non altro che un cinegiornale, fatto cio con immagini registrate con la cinepresa. I telegiornali sperimentali hanno carattere locale, durano circa 15 minuti, 4 o 5 servizi di cronaca, un segmento con alcune brevissime, un pezzo leggero a conclusione. Non c' conduttore ospite in studio, le notizie sono commentate fuoricampo. 3 gennaio 1954 data ufficiale di inizio del servizio televisivo. Milano ha ben 4 studi televisivi, dai quali parte l'85% di tutte le trasmissioni. I ripetitori che trasmettono il segnale televisivo coprono soltanto un terzo della popolazione italiana. L'apparecchio costa un'enormit. Il palinsesto tipo copre soltanto alcune ore della giornata e comprende un programma per ragazzi, il tg e uno sceneggiato oppure un film o una trasmissione leggera. La domenica sera c' poi la domenica sportiva. 1954 - nasce leurovisione con i primi regolari collegamenti ad ore fisse tra le televisioni associate che si scambiano immagini e servizi d'attualit. 1955 - elezione in diretta televisiva del primo di presidente della Repubblica, il democristiano Giovanni Gronchi. La Rai diffonde i suoi programmi su di un solo canale in bianco e nero, il secondo arriver nel 61 e il terzo nel 79. La prima trasmissione sperimentale a colori del 1969, ma l'avvio ufficiale dei programmi nel 1977. 1956 - l'anno della nascita di Lascia o Raddoppia programma di quiz presentato da Mike Bongiorno, sar per molti anni il pi popolare di tutta la tv. La sera del gioved le strade si svuotano e le famiglie si raccolgono davanti ai televisori di parenti ed amici pi fortunati o pi benestanti. Molti bar si attrezzano con il televisore e fanno la loro fortuna. Le sale cinematografiche inizialmente si svuotano il gioved sera, poi interrompono la programmazione e lasciano spazio al piccolo schermo che hanno installato in sala. I concorrenti di quiz diventano presto famosi, veri eroi popolari. Si comincia la gara con 2500 lire e da un raddoppio all'altro si pu arrivare a vincere 5 milioni. Chi al raddoppio finale decide di lasciare riceve come premio di consolazione una Fiat 600. Con questo programma la televisione si afferma, le vendite degli apparecchi fanno boom e anche gli abbonamenti al servizio. 1956 - anche l'anno del primo scandalo televisivo, la ballerina Alba Arnova indossa una calzamaglia rosa ed un corpetto nero cos aderenti da farla sembrare nuda. Scoppia la polemica e gli italiani si dividono. Il responsabile della trasmissione rischia il posto, poi tutto si aggiusta e la Arnova torna sul piccolo schermo con un castigatissimo costume di danza, sottoposto in precedenza all'approvazione dei superiori. 1957 - cuore della produzione televisiva diventa per decenni il centro di produzione di via Teulada, poi per le aumentate esigenze sar necessario allargarsi su sedi accessorie, il Centro Salario, l'Auditorium del Foro Italico, gli studi di Cinecitt, il centro di Saxa Rubra. 1957 Pubblicit. Dopo il Tg va in onda per la prima rivolta un programma di 10 minuti, Carosello, la pi longeva (vent'anni) e la pi seguita trasmissione della storia della televisione. Non soltanto pubblicit ma anche uno spettacolino coinvolgente. Uno stilizzato siparietto sottolineato da una sigla musicale, ispirata ad

un famoso motivo popolare rielaborato a suo tempo da Gioacchino Rossini, introduce a storie divertenti per pubblicizzare dentifrici deodoranti o altri prodotti di consumo. Sfilano all'interno del programma i cantanti e gli attori pi popolari da Mina a Gassman, da Fo a Eduardo de Filippo, reginette di bellezza e assi dello sport. 1960 - per le Olimpiadi a Roma la Rai fa le cose in grande stile, allestisce 100 postazioni televisive ed una nuova centrale video. L'Eurovisione diffonde in tutto il mondo ben 100 ore di trasmissione fornite dalla Rai. Sono messe in funzione apparecchiature nuove di zecca come i primi registratori video magnetici costruiti dall'americana Ampex Corporation. Hanno dimensioni ragguardevoli come un armadio quattro stagioni, utilizzano un nastro alto due pollici (quasi 5 cm) e permettono montaggio grossolano e macchinoso, ma consentono una registrazione di buona qualit delle immagini e la successiva trasmissione in tempi brevi. 1969 - telecronaca del secolo per lo sbarco sulla luna degli astronauti dell'Apollo 11. E una maratona che dura ben 28 ore, nello studio 3 di Via Teulada ci sono Andrea Barbato e Tito Stagno. Le immagini arrivano dai centri spaziali americani di Houston e Cape Canaveral oltre che dalla luna. Con la notte dell'Apollo 11 finisce l'infanzia della televisione italiana, a partire da questi stessi anni in tutta Europa i monopoli televisivi subiscono l'attacco della nascente televisione privata. Molti imprenditori si rendono conto delle grandi possibilit di guadagno con la pubblicit, che ha poco spazio sulle televisioni monopolistiche. In tutti i paesi europei ci sono forti spinte per aprire televisioni locali, perch si ritiene che l'informazione regionale e locale abbia poco spazio sulle televisioni pubbliche. Nello stesso periodo adozione delle antenne a banda larga con cui possibile ricevere programmi di televisioni di paesi confinanti (es. Telemontecarlo, Telecapodistria) 1975 - legge di riforma dell'etere istituisce il terzo canale televisivo della RAI dedicato alla cultura e dell'informazione regionale. I partiti politici che sono al potere si spartiscono reti e telegiornali (la famosa lottizzazione): la DC prende il primo canale, il partito socialista il secondo, il PCI il tg del terzo canale, mentre la Dc mantiene il controllo dell'informazione regionale. 1979 - inizia la programmazione sulla terza rete televisiva, che dovrebbe occuparsi delle realt culturali e politiche locali delle regioni. Tutte le 21 regioni sono dotati di studi televisivi, di personale tecnico giornalistico amministrativo ma mentre le nuove strutture locali funzionano per quanto riguarda la parte giornalistica stentano a decollare nella programmazione ordinaria anche per gli elevati costi => saranno mantenute tutte le redazioni giornalistiche locali ma le strutture regionali di programmazione saranno smantellate. 1976 - La corte costituzionale ammette l'iniziativa privata come lecita purch in ambito locale. Nascono in tutt'Italia migliaia di antenne radiofoniche e televisive. Il pubblico accoglie prima con curiosit e poi con favore la novit, arrivo sul video di volti nuovi, nuovi talenti creativi, forme innovative di espressione. Il monopolio vacilla sotto i colpi della concorrenza. Dalla miriade di enti emerge la Fininvest che poi si chiamer Mediaset. Anni 80 - l'imprenditore Silvio Berlusconi comincia ad allargare il suo impero televisivo fino allora limitato a Canale 5 acquistando Italia 1 dall'editore Rusconi e Rete 4 da Mondadori. Attua il potenziamento delle strutture di produzione di trasmissione, la campagna acquisti di giornalisti, autori, presentatori, esperti di palinsesto, attori, tutti sottratti alla RAI con ingaggi favolosi, acquisto di consistenti pacchetti di film, di telenovelas da inserire nella programmazione e sistematico ricorso al mercato pubblicitario. La fine del monopolio modifica profondamente i linguaggi espressivi della televisione. Umberto Eco ha coniato il neologismo neotelevisione le cui caratteristiche sono: accentuazione dellintrattenimento, che diventa il tessuto connettivo dell'intera programmazione anche se l'offerta di tipo generalista, cio con programmi e contenuti rivolti a tutte le categorie di ascoltatori ed a tutte le et. Modello comune sia alla tv pubblica che a quella commerciale.

Oggi l'offerta televisiva ampia e diversificata con canali generalisti e tematici. Il satellite ha portato nelle nostre case anche le emittenti straniere come la Cnn e la BBC. I canali tematici sono irradiati via satellite o via cavo, quella che si chiama Pay tv. Poi c' la pay per view nella quale l'utente paga solo i programmi oppure i film oppure le partite che sceglie di vedere. In Italia la tv a pagamento esiste dal 1997 quando entra in funzione il satellite digitale Hot Bird II. La nuova tecnologia digitale consente di inviare immagini di grande qualit, di comprimere in un solo canale fino a 8 programmi televisivi. In base alla legge numero 66 del 2001, modificata ed integrata dalla Legge Gasparri, a partire dal 2006 tutte le trasmissioni televisive dovranno essere diffuse attraverso il digitale. Questo termine stato spostato al 2012 per le difficolt tecniche e finanziarie legate all'operazione.

Cap. 4 Nello studio tv In tv abbiamo due diverse strutture di programmazione: 1 - La rete, che si occupa dell'intrattenimento; 2 - La testata, che produce il tg e le rubriche informative. Due tipologie fondamentali di programmi: a ad utilit ripetuta (film fiction telenovelas documentari); b - ad utilit istantanea (tg, quiz, telecronache legate all'attualit, rubriche, variet). Ci sono programmi ideati e interamente realizzati all'interno dell'emittente mentre altri sono in tutto o in parte realizzati all'esterno, affidati cio a societ di produzione indipendenti. Negli ultimi anni questo tipo di produzione si notevolmente diffuso. Come facciamo a realizzare un variet? creazione del soggetto, cio il progetto che stato ideato da uno o pi autori; creazione della sceneggiatura; commissioniamo le musiche, le sigle di teste e di coda, i costumi, le scenografie, gli arredi di scena; scegliamo il set, cio lo studio dove si registrer il programma; facciamo il casting; mettiamo in piedi l'ufficio stampa per la promozione; designiamo un produttore o delegato alla produzione che seguir tutte le fasi della realizzazione; scegliamo il regista.

Il regista: in televisione a differenza del cinema, il regista ha un ruolo di mera attuazione del copione e di coordinamento dei lavori. Dirige la disposizione ed i movimenti delle telecamere, stabilisce le inquadrature e le sequenze di immagini, discute con il direttore della fotografia, con il datore luci l'organizzazione della qualit delle riprese. Sceglie le immagini provenienti dalle singole telecamere e visibili su di un monitor, indicando al mix video la camera interessata. Il mixer video il tecnico specializzato alla consolle, aziona i pulsanti che mandano in trasmissione o in registrazione le immagini provenienti dalle telecamere. Tutte le telecamere fisse, mobili (cio montate su di un carrello), la steadycam (quelle agganciate con una speciale bardatura al cameraman) sono sormontate da una spia luminosa rossa (il tally). Questa si accende quando la telecamera corrispondente in onda e segnala agli attori qual la camera verso la quale guardare durante la ripresa. Il dolly una camera montata su di uno speciale carrello dotato di un dispositivo pneumatico che consente l'elevazione o l'abbassamento della telecamera e del cameraman per diversi metri.

Lo studio insonorizzato, dotato di adeguate attrezzature antincendio e daria condizionata, un complesso sistema di illuminazione ormai completamente programmabile con un sistema computerizzato. Pu essere di diverse dimensioni. Per una ripresa servono i microfoni, ce ne sono di vario genere da quelli sistemati sui tavoli ai collarini alle cimici palmari ai direzionali ai panoramici, ai radio microfoni a quelli sospesi alle giraffe. I tecnici addetti si chiamano microfonisti. Lassistente di studio un importante collaboratore del regista, coordina la ripresa e trasmette al conduttore, al presentatore e agli eventuali partecipanti gli ordini che arrivano in cuffia dalla regia. Il gobbo (modello oggi adottato il teleprompter) una speciale telecamera in cui il conduttore, guardando in macchina, vede scorrere su di un piccolo schermo trasparente il testo che deve leggere e che gli arriva dalla redazione. Il cameraman governa le telecamere, ne sistema la messa a fuoco, sceglie le inquadrature, effettua tutti quei movimenti (carrellate e zumate) che sono necessari per il racconto. Quando la ripresa di un evento si deve effettuare fuori dagli studi bisogna portare sul posto tutte le attrezzature dalle telecamere alle luci ai microfoni alla sala regia, eventuali gruppi elettrogeni e apparati per la trasmissione, il ponte radio con una vicina sede emittente oppure l'antenna parabolica con il satellite. La regia in genere ospitato in un pullman attrezzato che arriva sul luogo. Per le emergenze le situazioni in cui bisogna muoversi con rapidit e con scioltezza ci sono dei pulmini leggeri chiamati fly utilizzati soprattutto dai telegiornali e dalle rubriche d'attualit. per una ripresa di tipo giornalistico d'attualit che la ENG (Electronic News Gathering) una telecamera leggera alimentata da batterie con il videoregistratore incorporato che registra immagini e suono contemporaneamente. l'immagine la caratteristica principale della televisione. gli elementi che costituiscono l'immagine sono tre: composizione; inquadratura angolazione.

importante che le immagini e risultino di facile lettura comprensibile che abbiano una resa adeguata. il soggetto della ripresa non deve risultare n in ombra n sfogato n tagliato n schiacciato. il soggetto deve essere contestualizzato, che inserito in un contesto ambientale affinch lo spettatore abbia il senso del luogo dove stata fatta la ripresa. La telecamera pu essere collocata: in piano, che alla stessa altezza del soggetto; dal basso o dall'alto; frontalmente di tre quarti di lato.

La maggior profondit dettata dalla ripresa di tre quarti mentre la ripresa frontale pi coinvolgente sul piano emotivo. L'inquadratura soggettiva mostra una determinata scena dal punto di vista del soggetto usata tutte le volte che si richiede una personalizzazione del racconto. all'inizio il giornalista si occupava in prima persona delle riprese poi si messo nelle mani del cameraman. In inglese abbiamo la seguente tipologia: long shot: il campo lungo, prevale la profondit di campo;

very long shot: campo lunghissimo, la profondit e al massimo; medium long shot: l'immagine complessiva di un ambiente; estreme close up: dettaglio o primissimo piano e il particolare di un oggetto o di un volto; close up: primo piano del volto; very close up: a parte essenziale del volto dai capelli al mento; medium close up: mezzo primo piano il famoso mezzo busto; medium shot (o piano americano): inquadra tutta la persona fino alle ginocchia e si usa per le interviste; full shot: l'inquadratura che comprende tutta la persona; pan (o tilt): la panoramica, un movimento orizzontale o verticale della telecamera. zoom in: quando la telecamera stringe sul soggetto; zoom out: quando si allarga e ci si allontana dal soggetto.

A proposito dello zoom:

Sequenza = l'insieme di una serie di immagini collegate in maniera da descrivere una situazione o da raccontare una storia. Piano sequenza: ripresa di un evento o di un'azione con una sola telecamera einterruzioni, si tratta di una sola lunga inquadratura. Nella trasmissione in diretta la sequenza delle immagini decisa dalla regista, in quelle registrate invece si procede tramite il montaggio che fa parte del processo di post produzione. il montaggio consente la scelta delle immagini migliori, eliminazione degli errori e di taglio delle lungaggini. il ritmo del montaggio dato dalla maggiore o minore accentuazione della velocit delle inquadrature e delle sequenza. Differenze tra cinema e tv? 1 - In un film ci sono 24 immagini al secondo, in tv ce ne sono 25. 2 - Le immagini in televisione sono generate dalla telecamera, il cinema lavora con la cinepresa e con la pellicola. Affinit: 1 - in tv come al cinema esiste la carrellata cio uno spostamento della camera davanti al soggetto da riprendere. 2 - in tv come al cinema esiste un carrello chiamato Dolly che consente al cameraman di sollevarsi fino a 3 m con un movimento lento o rapido.

Cap. 5 il tg dove il s suona Le origini Il primo tg il 10 settembre 1952 alle ore 21, ne responsabile Vittorio Veltroni. L'impostazione si rif alle esperienze di cinegiornali mutuandone anche la durata, il taglio dei servizi e risente dell'influenza dei quotidiani della carta stampata e delle modalit espressive della radio. Il tg ci va in onda una sola volta al giorno, in bianco e nero; l'adozione del colore solo nel 1977. Allinizio le notizie e le presentazioni dei servizi sono lette da uno speaker professionista, famoso Riccardo Paladino, non solo per la dizione impeccabile, per il timbro personale della voce, per il perfetto atteggiamento davanti alle telecamere ma anche grazie alle orecchie a sventola. Per un telegiornale scritto e letto interamente da giornalisti bisogner attendere il 1968.

Il TG 1 La legge di riforma Rai del 1975 prevede un'informazione concorrenziale tra le due reti televisive, da questo momento avremo il TG 1 sul primo canale TG2 sul secondo. Direttore del TG 1 diviene Emilio Rossi nel 1976. Il nuovo tg riformato articolato in tre edizioni: 13:30, 20 e fine trasmissioni. un tg allinsegna del pluralismo e della completezza dellinformazione, funestato dal grave attentato contro il direttore da parte delle BR. Durante il suo mandato la Rai decide il passaggio dalle riprese di tipo cinematografico a quelle elettroniche, inoltre Rossi fa insistenti pressioni sul governo affinch autorizzi l'adozione della tv a colori ormai funzionante in tutta Europa ed ostacolata in Italia dal segretario del PRI, Ugo La Malfa. Importante nel 1982 la nomina di Albino Longhi viene introdotta ledizione di mezza sera, dopo il programma di prima serata. Il nuovo tg amplia le rubriche informative di contorno, informazione pi agile, montaggi pi essenziale con immagini pi incisive. Nel 1988 Nuccio Fava: il suo Tg 1 colonizza la fascia del primo mattino, fino a quel momento deserta. Nel 1991 conduzione di Bruno Vespa che deve affronatre la concorrenza del Tg 5 di Mentana, punta alla conduzione al femminile di Lilli Gruber e Maria Luisa Busi. Sul modello dei tg americani, informazione pi snella, riduce drasticamente la durata dei servizi. una svolta perch raddoppia il numero dei servizi e quindi degli argomenti trattati durante il tg. Nel 2002 Clemente Mimum: privilegia linformazione politica, invenzione del panino imbottito, cio il trattamento di una notizia in modo che il p.d.v. dellopposizione risulti schiacciato in mezzo ai pareri del Governo e della Maggioranza. Nel 2006 Gianni Riotta: mantiene primato degli ascolti, spesso si esibito in video in editoriali interviste e semplice comparsate, interrompendo un lunga tradizione contraria della testata. ultimamente anche i Minzolini con pi il vostro all'editoriale in video suscitando proteste da parte dell'opposizione.

TG 2 nato dopo il TG 1 con la legge di riforma del 1975. E terzo negli ascolti dopo TG1 e TG5. il TG 2 per un breve periodo si configurava come una semplice ribattuta dell'edizione principale del primo canale quella delle 20. Solo nel 1970 con direttore Willy De Luca abbiamo un tg assolutamente originale, curato da una redazione ad hoc, anche se frutto di un progetto ancora complementare tra le due reti. un tg per destinato ad un target di alto livello, per es. ai manager, ai politici, alle persone di alto rango che non hanno fatto in tempo a seguire l'edizione delle 20 sul primo canale. Adotta un linguaggio di comunicazione pi sofisticato ampi approfondimenti e molti commenti. l'ora di trasmissione alle 20.45 in maniera da non scontrarsi con il Tg del primo canale che va in onda alle 20. Con la legge di riforma della Rai del 1975 i due canali televisivi non sono pi complementari ma autonomi e in concorrenza con proprie strutture degli attivi propri organici propri budget. Da questo momento Tg1 area DC, Tg2 area PSI e cos sar fino alla met degli anni 90. Dal 1976 unedizione alle 13, una alle 19:45 e lultima a chiusura della trasmissioni. Sar inoltre la prima testata a valorizzare il ruolo delle giornaliste lanciando Lilli Gruber, Carmen La Sorella e Lorenza Foschini. Un altro direttore importante Alberto La Volpe, a cui si deve la differenziazione fra le varie edizioni del giornale, la fondazione delle rubriche Diogene e Pegaso, le campagne d'opinione per la tutela dell'ambiente e dei diritti dei minori. Clemente Mimum (1994-2002) ha privilegiato gli spazi dedicati al costume, allo spettacolo, al gossip

Dal 2002 Mauro Mazza caratteristica importante introdotta, l'uso della cosiddetta ripresa = accennare in breve ad un argomento, ad un fatto per tornarci sopra in un secondo momento con aggiornamenti approfondimenti. introduce inoltre la doppia conduzione poi abbandonata perch toglieva ritmo al giornale e ne allungava i tempi; La posizione non seduta dei condotti ori, l'ingresso del conduttore lo studio inizio del giornale, l'abolizione del gobbo, la cover story dedicata al fatto oppure al personaggio del giorno, lo scorrimento continuo di una banda contenenti una sintesi delle notizie principali, mutuato dalla CNN. Nel 2009 Mario Orfeo ha introdotto alcune modifiche, i conduttori si sono rimessi a vedere dietro la scrivania, nuova grafica, allestito un nuovo studio interamente digitalizzato, per un continuo aggiornamento delle notizie si fa ricorso ad una postazione Internet collocata in studio.

TG 3 Va in onda per la 1 volta nel 1979, direttore Biagio Agnes. Inizialmente dura 15 m ed diffuso in ambito nazionale. Al termine, notiziari regionali della durata di 25 m. collocato nellarea dellopposizione, non dotato degli stessi finanziamenti di Tg 1 e Tg 2, giustificato dal fatto che gli ascolti dei tg maggiori meritano un sostegno finanziario maggiore. Perci ha una forma spartana per la parsimonia nelluso dei filmati, sequenze dimmagini lente, inevitabile prolissit dei commenti. Gli ascolti sono bassi. Sandro Curzi nel 1987 imprime al tg una netta coloritura di sinistra, tanto da essere chiamato telekabul. introduce notevoli innovazioni. Non potendo competere in termini di ascolto con le edizioni pi seguite del Tg1 il Tg2 trasmesse nel prime time punta tutto sull'edizione tardo serale per la quale spende buona parte del suo budget per pagare le spese di un lungo collegamento quotidiano fisso con la sede di New York. Nel corso di questo collegamento il corrispondente o gli inviati assumono quasi il ruolo di un conduttore del tg. C' l'evidente risultato di presentare le notizie da una prospettiva diversa. Maggiore attenzione alle immagini ed ai montaggi, il linguaggio pi diretto e aggressivo, si introducono cover stories. Si punta a figure di anchor che risultano vincenti per lappeal e per lautorevolezza che acquistano nei confronti del pubblico. Dal 2009 direttore Bianca Berlinguer, lattuale impostazione privilegia la politica e le tematiche sociali. Le tecniche di montaggio sono state adeguate e quelle di ripresa standardizzate con le altre testate. I titoli di testa non sono difformi da quelli degli altri tg senza le distorsioni del passato. Le notizie dal vivo hanno la funzione di aggiornamento dei servizi registrati. TG 4 Le finestre informative del TG 4 sono inizialmente gestite da Studio Aperto che sotto la responsabilit di Emilio Fede. Il TG 4 comincia nel 1992 con direttore lo stesso Fede. Quando nel 1991 c lintervento degli USA nella prima Guerra del Golfo, Fede il primo a dare la notizia in diretta. L'edizione principale condotta in studio dallo stesso che adotta una postura in piedi che prevede anche piccoli spostamenti (per es. fino alla postazione della rete vorrei che in studio segue l'evoluzione delle agenzie al pc). Caratteristiche: lanchor principale e di giornalisti che si alternano alla conduzione non fanno uso del gobbo elettronico. l'impaginazione una struttura per te flessibile cos che si ha spesso l'impressione di soluzioni improvvisate, e invece sono state programmate al tavolino. Fede ha introdotto l'uso dei sondaggi telefonici e l'aggiornamento dei servizi con la lettura dei pi recenti lanci delle agenzie. Ricorso frequente ai collegamenti in diretta, pi spesso telefonici, con inviati con personaggi da intervistare. Lancio di servizi molto articolati e contenenti valutazioni commenti, personalizzazione delle notizie e commenti che vanno in controtendenza rispetto allabitudine delle altre testate di assumere un atteggiamento neutro ed impersonale. Nel trattamento delle notizie nella realizzazione di servizi il Tg4 sembra perseguire l'obiettivo di modellarsi sulle attese sulle

opinioni del suo pubblico in maniera da raccoglierne massimo consenso. Spesso scaletta i titoli del Tg4 non sono omogenei rispetto agli altri tg.

TG 5 Fondato nel 1992 con direttore Enrico Mentana che per 13 anni anche condotto l'elezione principale quella delle ring di oltre ad alcune straordinarie. Si circonda di una schiera di collaboratori perlopi giovani che ne dividono le idee e lo slancio, Clemente Mimum e lamberto Sposini, Cesara Buonamici e Annalisa Spezie. Privilegia la cronaca alla politica, adotta un linguaggio agile diretto e improntato alla massima semplicit che non trascura la lingua parlata i gerghi giovanili. Normalmente apre con il fatto di cronaca del giorno, spesso enfatizzato e sviscerato all'americana. non ha il supporto di una struttura caratteri regionali come la Rai, nonostante ci sorpasso degli ascolti del TgUno neanche due mesi dal debutto. Caratteristiche principali: flessibilit del impaginazione, tono colloquiale e rassicurante della conduzione, chiara semplicit del linguaggio, piglio brillante di servizi, adozione dello strillo (alcuni minuti prima della trasmissione), poi imitata anche dal TgUno, assenza del gobbo elettronico, lancio dei successivi programmi di rete (presto seguito anche dalla Rai), conduzione doppia che caratterizza l'edizione delle 13. altro accorgimento di Mentana quello di anticipare spesso anche qualche minuto l'inizio del suo Gigi mentre sulla rete concorrente andava in onda la pubblicit e questo gli consentiva di catturare i telespettatori facevano zapping. Ora direttore Clemente Mimum che ha sostituito Carlo Rossella, che a sua volta sostitu Mentana.

Studio Aperto stato il primo, all'epoca diretto da Emilio Fede, delle reti Fininvest a trasmettere in diretta e a dare notizia degli interventi Usa durante la prima guerra del Golfo (1991). Il suo nome si deve al fatto che lo studio di registrazione e messa in onda occupato dalla redazione, sul modello dell'americana CBS. Non solo, ma nella successiva gestione di Vittorio Corona il pubblico presente nello studio come nei programmi di intrattenimento e partecipa in qualche maniera alla costruzione del tg commentando i fatti dei quali ci si occupa e ponendo domande al conduttore ed ai giornalisti chiamati in trasmissione come opinionisti. La formula per non ha successo di audience e viene cambiata. Nel 1992 il tg affidato a Paolo Liguori che sull'esempio di Fede e Mentana modella su se stesso il format: presenza del conduttore che tende a predominare sui servizi che sono brevi e dal montaggio serrato, lanci suggestivi e che spesso anticipano il commento, spiccata predilezione per la cronaca e per quei fatti che si prestano ad una lettura in chiave politica, in ci significativo lesplicita adesione a sostegno della scesa in campo dell'editore Berlusconi. Dal 2000 Mario Giordano nuova impostazione al tg: servizi di pi ampia durata il taglio dell'approfondimento, maggiore spazio alle interviste e commenti dell'uomo della strada, eliminazione del rullo con le notizie brevi all'estero, incisiva presenza sui fatti locali, uso di un linguaggio pi semplice ed a volte scanzonato che strizza l'occhio ai giovani. Parte alta dichiarato sono gli adolescenti di giovanissimi. predilezione per il gossip e le hard news, promozione di programmi di intrattenimento della stessa rete e delle altre reti del gruppo. studio aperto fra i telegiornali ha collezionato negli ultimi due anni il maggior numero di richiami da parte del comitato del codice tv di minori proprio per il ricorso all'immagine hard e dalla crudezza di linguaggio. Dal 2010 direttore Giovanni Toti.

TG La7 TMC la prima rete televisiva privata nazionale a trasmettere un tg nel 1976. Si ricordano i commenti quotidiani di Indro Montanelli. Nel 1986 l'emittente acquistata dalla rete brasiliana Tele Globo, l'ingresso di

un gruppo straniero conferisce un certo distacco dei fatti della politica interna italiana esposta interesse sulla cronaca e sulla politica internazionale. La formula comunicativa ricalca il modello americano, rapido dinamico con la personalizzazione dei servizi da parte di cronisti inviati e corrispondenti. nel 1993 TMC passa nelle mani del gruppo Ferruzzi, nel 1996 in quelle di Vittorio Cecchi Gori e nel 2001 nellambito del gruppo TELECOM. Nel 2007 direttore responsabile del TG LA7 Antonello Piroso, a capo di una redazione giovane e motivata, informazione televisiva di analisi e di approfondimento, originale per impostazione e fuori dagli schemi con molta attenzione per la politica e lattualit. Dal 2010 la direzione passata a E. Mentana che ha determinato un boom degli ascolti. Il suo tg di stampo tradizionale con molta attenzione alla politica oltre che alla cronaca, con molti approfondimenti in diretta e interviste in studio. Per q.r. la parte informativa ricordiamo anche otto e mezzo condotto storicamente da G. Ferrara e ora da L. Gruiber ed il talk show di G. Lerner linfedele.

I tg delle tv satellitari Rainews 24 e il primo canale all news che abbia trasmesso in Italia c' un canale dedicato esclusivamente alla trasmissione di informazioni televisive ventiquattr'ore su 24. Questo tigg pi che produrre servizi con propri mezzi di riprese esterni attinge l'immenso patrimonio di immagini che la Rai produce quotidianamente per i propri tg e che riceve dalle sedi regionali e da tutto il mondo tramite l'eurovisione e le agenzie. queste immagini vengono rielaborati e rimontati in post produzione con sistemi digitali. Adozione dunque di tecnologie digitali taglio modernissimo di servizi per le notizie collegamenti in diretta anche con i numerosi siti che si trovano su Internet, ampio della grafica e possibilit di interagire da parte dei telespettatori. Il Tg di Sat 2000 fa capo come editore alla conferenza episcopale italiana e si presenta come la testata televisiva dei cattolici italiani l'edizione principale del tigg della durata di circa 20 minuti va in onda alle 19:40. Dedica ampio spazio all'attualit ed a ci che riguarda il mondo dei cattolici e alle sue problematiche, senza trascurare i temi della politica e della cronaca, con estrema attenzione al sociale, agli esteri e a tutto il filone del terzo mondo. Sky News 24 un canale all news che trasmette informazione 24 ore su 24. Fa parte dell'impero editoriale del magnate australiano Rupert Murdoch. articolato su un rullo base di notizie che si tiene nell'arco della giornata per con continue immissioni di materiali nuovi e di aggiornamenti in diretta Cap. 6 la magia delle immagini Limmagine nasce innanzitutto dallattivit del cameraman che le ha registrate. Le immagini partono poi dal luogo di origine che in genere la sede di una emittente, arrivano alla stazione a terra del satellite, vengono istradate su questo e arrivano allaltra stazione a terra che si trova nel continente di destinazione e da qui via ponte radio o via cavo arrivano allemittente destinataria. Sempre pi frequenti sono i rapporti di partnership intrattenuti dalle tv italiane con emittenti grandi e piccole di tutto il mondo. l'Eurovisione fondata da Ginevra il 1950 un'associazione tra televisioni pubbliche europee, tramite i suoi circuiti e diffondere trasmissioni internazionali (avvenimenti sportivi come le Olimpiadi mondiali di calcio il concerto di Capodanno da Vienna etc.). I membri dell'Eurovisione sono 60. Le emittenti che ne fanno parte prestano assistenza tecnica alle altre fornendo anche cameramen sale di montaggio circuiti ma forniscono immagini servizi d'attualit in un continuo programma di scambi, detto evelina. Questa denominazione deriva dalla prima fila dell'organizzazione che in principio si chiamava EV cio Eurovisione. l'Eurovisione si serve del satellite EUTELSAT W3 (che permette una copertura in tutta Europa dell'Asia centrale sul Golfo Persico)

e del satellite ASIA SAT 2 (che copre il continente asiatico). In tema di satelliti il primo stato TELSTAR 1 messo in orbita nel 1962. Non grazie ad esso la Rai effettuato collegamenti in diretta con gli USA dello sbarco degli astronauti sulla luna.in precedenza i servizi di attualit dagli Stati Uniti erano realizzati su di un supporto cinematografico e spedire via aerea, nella migliore delle ipotesi arrivavano in onda due giorni dopo. in Italia la stazione satellitare a terra pi importante quella del Fucino appartenente a TELESPAZIO, del gruppo IRI. I sistemi standard di codifica del segnale televisivo sono: PAL, SECAM e NTSC. PAL la codifica del colore tv messa a punto dalla Telefunken nel 1963. Prevede 625 linee di scansione e adottato in Europa (esclusa la Francia), in Italia dal 1977, in Cina, in molti paesi dell'America Latina e dell'Africa. SECAM - la codifica del colore tv in Francia, nei paesi di lingua francese in molti paesi dell'Europa dell'est. A 625 linee come il PAL non diverso sistema di scansione, per questo motivo i due sistemi sono incompatibili tra di loro. Per passare da uno qualunque dei sistemi agli altri occorre la conversione di standard attraverso dei convertitori di standard. NTSC - La codifica del colore tv adottata dagli USA, dall'Australia e dagli altri paesi asiatici. prevede una scansione di 525 linee, per questo motivo nella conversione da questo sistema al PAL c' sempre una perdita di qualit. Alta Definizione (HD) fu inventata dalla televisione giapponese NHK negli anni 70 e in seguito sperimentata anche in Europa da un consorzio guidato dagli olandesi del quale faceva parte anche la Rai. offre i colori 65 volte pi brillanti degli attuali. Per le riprese in alta definizione sono necessarie telecamere speciali con sistemi ottici molto complessi mentre per la ricezione sono necessari televisori con tubi catodici speciali e un decoder al capace di decidere di trasformare i segnali del nuovo standard. La rari ha sperimentato questo sistema in occasione dei mondiali di calcio del 1990. attualmente la Rai non ha un canale specifico per trasmettere prodotti in HD ma produce registrazioni in HD di opere liriche di concerti che con il marchio di RAI TRADE vengono diffuse vendute in tutto il mondo. Trasmissioni in alta definizione quelli di sky effettuate dal 2006 in occasione degli ultimi campionati mondiali di calcio.

Cap. 7 - la regolamentazione delletere in Italia 1910 - il Parlamento approva una legge che stabilisce che in Italia le comunicazioni per mezzo delle onde radio sono di competenza dello Stato (legge 395 del 1910). 1923 - viene rilasciata allURI una concessione di 6 anni. La concessionaria autorizzata a riscuotere un canone di abbonamento e ad incassare i proventi della pubblicit. Le regolari trasmissioni iniziano il 6 ottobre 1924. 1928 lURI diventa EIAR, lo stato accorda alla nuova societ la concessione del servizio per 25 anni. 1952 con il DPR 26 gennaio 1952 la concessione ulteriormente rinnovata fino al 1972 in favore della societ chiamata ora RAI (Radio Audizioni Italiane) ed estende alle trasmissioni televisive la maggioranza assoluta delle azioni della societ detenuta dallIRI. 1971 - prima televisione privata, Telebiella, poi fatta disattivare dal ministro delle poste e telecomunicazioni dopo una controversia giudiziaria durata due anni. 1974 da Milano 2 cominciano le trasmissioni di TELEMILANO di Silvio Berlusconi, primo nucleo del futuro il grande network privato. Arriva anche Telemontecarlo e TeleFirenze Libera, che trasmettono via etere in

barba ai divieti. Lo Stato non reagisce da questo momento comincia l'arrembaggio alle frequenze da parte di decine di emittenti locali. 1975 - leggi di riforma della RAI, ribadisce l'esclusiva del diritto alle trasmissioni tv da parte Stato su scala nazionale, riconosce cio la possibilit di trasmissioni televisive in ambito locale a condizione che il bacino di ascolto non superi i 150.000 abitanti. C' per il divieto assoluto di interconnessione. Ma la definizione di ambito locale vaga e si determinano situazioni di conflitto di confusione. 1976 - La corte costituzionale ammette la possibilit di trasmissioni televisive via cavo in ambito locale. 1980 - il gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi alla folgorante idea di aggirare il diritto di interconnessione con la registrazione dei programmi e la loro capillare distribuzione alle emittenti collegate. 1984 - il gruppo Fininvest acquisisce Italia1 e Rete4, molti pretori ordinano la disattivazione degli impianti di interconnessione fra i tre canali ma un decreto del governo Craxi autorizza la Fininvest a continuare le trasmissione a livello nazionale.il decreto approvata dal Parlamento nel 1985. 1990 legge Mamm (n.223/90) prevede che la Rai mi sia amministrata direttamente dal Parlamento con la nomina di 5 consiglieri da parte dei presidenti dei due rami del Parlamento e che nessun soggetto possa controllare pi di tre reti televisive e possedere lo stesso tempo un quotidiano. stabilisce una serie di limiti alla pubblicit in particolare durante la trasmissione di film; vieta la pubblicit all'interno dei cartoni animati; proibisce di trasmettere in qualunque orario pellicole vietate ai minori di 18 anni; stabilisce che si merita dei minori di 14 anni possono essere trasmessi solo dopo le 22:30; ammette per tutte le emittenti la possibilit della diretta ma con l'obbligo di trasmettere un telegiornale il trasferimento su satellite di Rete4 e la sottrazione di pubblicit a Raitre. istituisce l'Authorithy per le garanzie nelle comunicazioni e la formulazione di norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radio televisioni. l'Authorithy elabora il piano nazionale per l'assegnazione delle frequenze, che definisce contenuti della concessione del servizio pubblico, l'applicazione di sanzioni per le inadempienze (salvaguardia dei minori e rispetto delle quote di fiction italiana), la difesa del pluralismo e la lotta contro le concentrazioni. 2004 Legge Gasparri (n.122/04) stabilisce: principio che un medesimo soggetto non pu detenere pi di tre concessioni per la radiodiffusione televisiva in ambito locale, mentre in ambito nazionale non possibile diffondere pi del 20% del totale dei programmi televisivi; l'Authorithy responsabile dell'assegnazione delle frequenti radiofoniche e televisive in tecnica digitale; disciplina l'avvio delle trasmissioni in digitale, sanando la situazione di Rete4 destinata a trasmettere sul satellite; obbliga tutte le emittenti a sottostare alle regole di salvaguardia dei minori; stabilisce che il consiglio di amministrazione della Rai composto da nove membri nominati dall'assemblea societaria in carica per tre anni. Sette di questi sono scelti dalla commissione parlamentare mentre gli altri due dal ministro dell'economia e delle finanze; il presidente eletto dal consiglio tra i suoi componenti e la sua nomina subordinata al parere favorevole della commissione parlamentare per la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. il consiglio attualmente in carica dal 2005 presieduto dal senatore Claudio Petruccioli.

1997 Legge Meccanico (n.249/97) prevede

presidente dell'autorit per le garanzie nelle telecomunicazioni Corrado Calabr, gi presidente del Tar del Lazio.

Cap. 8 la rilevazione degli ascolti in Tv Dopo i primi esperimenti con il sistema delle telefonate a scandaglio fatte dal servizio opinioni nel 1976, la LCM Graman per conto della Rai installa nelle case di 500 famiglie un piccolo apparecchio chiamato meter. Questa collegato da una parte al televisore dall'altra un registratore a nastro che consente di registrare i consumi televisivi della famiglia e dei suoi componenti. nel 1981 il servizio passa alla AGB Italia le famiglie che hanno il televisore collegato a meter sono ora 1740. Nel 1984 l'imprenditore Silvio Berlusconi titolare di Canale 5 acquisisce Italia uno dall'editore Rusconi e rete 4dal gruppo Rizzoli e fonda la Fininvest. Nel 1984 nasce l'Auditel con collocazione presso 5097 famiglie del People Meter. Auditel una societ per azioni a responsabilit limitata super partes. i soci sono ciascuna con il 33% delle azioni lUPA, la RAI e MEDIASET. L'Auditel ha per scopo la rilevazione oggettiva ed imparziale e la diffusione sistematica dei dati riferiti agli ambiti nazionale e regionale e subregionale sull'ascolto televisivo in Italia. Essa ha individuato un panel, cio un vasto gruppo di famiglie, una specie di spaccato dell'intera popolazione, che rappresenta le diverse caratteristiche geografiche demografiche e socioculturali. queste sono scelte tenendo conto lo della tipologia dei vari gruppi familiari, della loro struttura della loro condizione socio-economica (single, piccola famiglia famiglia numerosa professionisti operai impiegati pensionati) della loro dislocazione territoriale (Nord centro sud isole grandi o piccola citt ) della disponibilit a far parte del panel. Le famiglie che hanno il meter risiedono in tutto che le regioni italiane, le famiglie campione inoltre non sono retribuite (ricevono solo di piccoli regali, oggetti per la casa, elettrodomestici, abbonamenti a riviste), sono scelte fra gli abbonati al telefono, non sono scelte richiesta, il 20% sostituito annualmente, si impegnano alla riservatezza, se si rivelano il loro meter viene disattivato. Il People Meter un aggeggio elettronico di piccole dimensioni composto di tre parti: una scatola nera, un telecomando e un decoder collegato da una parte alla scatola e dall'altra la linea telefonica che serve per la trasmissione di dati all'elaboratore centrale. Ciascun componente della famiglia ha in assegnazione un determinato pulsante del telecomando che deve essere premuto tutte le volte che la persona si sintonizza su di un determinato canale. Tutti dati delle 24 ore vengono immagazzinati dal meter, scaricati dall'elaboratore centrale di provveder sommarli ed analizzarli e vengono passati ai soci dell'Auditel, e diffusi alle agenzie di stampa ed aggiornati. Su questi dati poli si modellano le strategie di contro programmazione. Audience = il totale degli ascolti. Numero dei contatti = numero di telespettatori che hanno seguito per almeno un minuto una determinata trasmissione; Ascolto medio = numero di spettatori presenti di mediamente in ciascun minuto del programma; Share = percentuale di pubblico che segue un determinato programma calcolata sul totale degli spettatori che sono in quel momento davanti alla tv. Penetrazione = rapporto tra il numero medio di ascoltatori di Udine ente e la popolazione di riferimento (nel nostro caso la popolazione di et superiore ai 4 anni). Le rilevazioni dell'Auditel non danno informazioni n sul gradimento da parte delle persone n sulla qualit del programma neppure sull'attenzione dedicata la trasmissione nella quale ci si occupa. La qualit la prima delle critiche rivolte alle rivelazioni dellAuditel, la seconda che l'indicazione sulla quantit degli ascolti sono diventate la base per sancire automaticamente la qualit dei programmi per determinare palinsesti e definirne i contenuti.

Cap. 9 I quotidiani in Italia e nel mondo La stampa si divide in: 1 periodici (settimanali, supplementi e mensili); 2 quotidiani (nati prima dei quotidiani, comprendono riviste scientifiche e culturali, fumetti, bollettini parrocchiali, organi di stampa settoriali sindacali, pubblicazioni critiche, parole incrociate). Il quotidiano nato all'inizio del 700, si affermato nell'800 ed diventato nel 900 uno dei cardini della societ civile. I fattori di crescita del quotidiano vanno ricercati ne: 1 - gli sviluppi tecnologici nel settore della stampa (invenzione del telegrafo, del telefono, della rotativa, della linotype, delle telescriventi, miglioramento della qualit della carta, per non parlare dei recenti sistemi di stampa digitale); 2 - nelle grandi rivoluzioni sociali culturali del 700 e 800; 3 - nascita delle agenzie di informazioni per la stampa. Il primo quotidiano della storia il Daily Courant, uscito a Londra (1702). 1777 in Francia Le Journal de Paris, nel 1784 negli USA il Pennsylvania Racket, nel 1785 in GB il Times, il pi antico e autorevole del pianeta. In Italia i pi antichi giornali sono: la Gazzetta di Mantova e la Gazzetta di Parma, diventati quotidiani verso la met dell800. Subito dopo l'unit, la tiratura complessiva dei quotidiani in Italia non superava le 500 mila copie, circa mezzo secolo dopo, all'epoca di Giolitti, si leggevano ogni giorno 5 milioni di copie di giornali. Oggi l'Italia agli ultimi posti nellUE per la diffusione della stampa quotidiana. Le aause vanno ricercate in: limitata attitudine alla lettura pigrizia mentale strapotere della televisione persistere di condizioni di povert e di sottosviluppo crescente diffusione di Internet.

Tiratura = numero di copie stampate in tipografia; Diffusione = numero di copie effettivamente cedute in edicola; Resa = copie non vendute. Le testate quotidiane in Italia sono 180 con circa 6 milioni di copie di diffusione. La maggior vendita di quotidiani in Liguria, la minima in Basilicata. Di queste 180 testate la maggior parte sono locali cio hanno diffusione limitata alla citt dove vengono pubblicate. Le societ predisposte a certificare la diffusione della stampa sono: lADS (Accertamento diffusione stampa) e LAUDIPRESS che si occupa della rilevazione sulla qualit della lettura. I maggiori quotidiani dichiarano ogni giorno per obblighi di legge il numero delle copie stampate oltre alla registrazione presso il tribunale, l'editore, direttore responsabile, la redazione, la tipografia, i dati sulla tutela della privacy. Il quotidiano che in campo mondiale vanta il maggior numero di copie vendute il giapponese Ashaki Shimbun con 8 milioni di copie cartacee. E stato il primo giornale al mondo a dare ai propri lettori la versione elettronica. In Italia il pi noto al Corriere della Sera (Milano) con una tiratura di 900.000 copie e oltre 650.000 copie vendute, seguita dalla Repubblica (Roma), dalla gazzetta dello sport mentre il quarto il Sole 24 ore.

Fenomeno emergente quello della free press = quotidiani di piccolo formato (mini-tabloid) distribuiti al pubblico gratuitamente alle stazioni della metro e delle ferrovie fermate degli autobus della strada la loro tiratura complessiva sarebbe di oltre 3 milioni di copie. I loro target un pubblico di non rilevante capacit economiche e che normalmente dedica un tempo molto limitato alla lettura, taglio popolare e di facile lettura, hanno anche il merito di favorire l'approccio con la lingua italiana da parte di incidenti degli extracomunitari. Secondo un'indagine del Censis il 56% degli italiani non legge un giornale, il 70% segue un tg, l'81% dei lettori mette al primo posto la cronaca locale o lo sport quindi la politica l'attualit. Il tempo dedicato mediamente alla lettura del quotidiano e dai 15 ai 30 minuti, il lettore medio d un'occhiata veloce ai titoli di prima pagina passa quindi la parte del giornale che pi interessa: la cronaca o lo sport, riaprire successivamente il giornale per aggiornarsi sulla rete le trasmissioni televisive oppure sul programma di cinema. I formati dei giornali sono due: - lenzuolo (broadsheet) quello tradizionale; - tabloid pi ridotto che quello moderno ed riferito per di pi comodo per l'altro in treno sull'autobus o sulla metro. In GB il formato tabloid stato sinonimo di giornali a contenuti popolari, a volte scandalistici ed anche un po' volgari. Il prototipo il Sun con un giornalismo sensazionalista con titoli a caratteri cubitali fotografie ad effetto, ricco di gossip di pettegolezzi di bellezze in topless. Per q.r. la filiazione allepoca di Giolitti 6 o 8 pagine, durante la 2 GM e nell'immediato dopoguerra per la difficolt di trovare la carta, la foliazione era un foglio semplice a due facciate, oggi escono abitualmente con 56 pagine. Cap. 10 Alfabeto del giornale Testata: il nome del giornale, depositato presso l'apposito registro del tribunale competente. Al momento del deposito si dichiara non solo il nome del direttore, del responsabile ma anche il nome dell'editore, la sede della redazione e quella della tipografia dove viene stampato. La testata protetta dalla legge e non pu essere copiata o rubata. Se poi il giornale cessa le pubblicazioni, trascorso un determinato periodo un altro editore pu registrare la stessa denominazione. Articolo: scritto di un giornale che tratta un particolare argomento. Si distingue tra servizio e notizia in base alla lunghezza del pezzo. Ogni articolo, in base al suo contenuto, alla tecnica di scrittura utilizzata e alla posizione occupata in pagina ha un nome diverso: apertura, fondo, elzeviro. Apertura: l'articolo o il servizio che apre il giornale. l'articolo pi importante della pagina ed collocato in alto e a sinistra. Spesso affiancato dall'editoriale. Box: articolo di natura esplicativa composto in un carattere speciale ed impaginato in una cornice. Normalmente in appoggio di un servizio d'un reportage o a un fatto di cronaca. Buco: notizia che manca il giornale perch il redattore o il responsabile del servizio non hanno preso in considerazione o non l'hanno valutato adeguatamente o non se ne sono accorti. Capocronaca: l'articolo di apertura della pagina dedicato alla cronaca cittadina. Detto cos perch si suppone scritto dal capocronista, cio da responsabile del servizio cronaca del quotidiano. Coccodrillo: il necrologio di personaggi illustri normalmente preparato in anticipo cio quando gli interessati sono ancora in vita e tenuto pronto per l'uso. Corsivo: un piccolo editoriale composto in carattere corsivo, di norma breve, spesso polemico o ironico su di un argomento di attualit o sul fatto del giorno.

Cover story: storia di copertina, si riferisce ad un tema assunto come elemento di richiamo in un contesto di varie notizie. Desk: il luogo dove si confeziona il notiziario, mettendo insieme il contributo delle varie redazioni tematiche e delle sedi di corrispondenza. Editoriale: l'articolo che viene pubblicato nelle prime due colonne della prima pagina di un quotidiano. Quando non firmato opera del direttore, diversamente opera di un autorevole redattore del giornale al quale il direttore ha delegato l'incarico di scriverlo per rappresentare la posizione del quotidiano in merito ad un determinato argomento. Non mai di informazione ma di interpretazione e di commento. Elzeviro: articolo di apertura della pagina letteraria di un quotidiano, e chiamato cos per il carattere tipografico con cui un tempo veniva stampato, usato ad Amsterdam da una celebre famiglia di tipografi, gli Elzevir. Embargo: notizia o immagini sulle quali l'autorit politica ha disposto il fermo temporaneo. Feuilleton: nell'800 era la parte finale del giornale che ospitava romanzi a puntate, detti anche romanzi d'appendice. Si chiama cos anche quel genere letterario caratterizzato da narrazioni fitte di vicende, di personaggi e di colpi di scena, rivolti ad un pubblico di non elevata cultura. In radio ed in tv qualsiasi storia a puntate con situazioni a tinte forti. Flash: breve ed urgente notizia diramata da un'agenzia di stampa. Flash anche un breve lancio televisivo urgente. Gossip: pettegolezzi con sfumature di mondanit, amore, relazioni, gravidanze vere o presunte, liti, separazioni etc.. Inchiesta: ha lo scopo di ricerca della verit su quel determinato problema, su quella situazione, in quell'ambiente, su quel fenomeno. Tecnicamente realizzata spesso a pi mani e non si esaurisce in un solo articolo o in un solo servizio televisivo. Intervista: un colloquio fra un giornalista ed un interlocutore che lo ha accettato conoscendone lo scopo: rendere pubbliche le risposte. Lead: E l'inizio di un articolo o di un servizio con una frase che attiri immediatamente il lettore o l'ascoltatore e che guidi alla comprensione della notizia. Per costruire un lead efficace ci sono delle piccole norme da osservare: preferibile ricorrere alla forma passiva; cercare di estrapolare la notizia principale ed essenziale; mettere sempre l'accento sulle persone e non sull'evento; evitare assolutamente di cominciare con una domanda; mai usare una negazione ad inizio di frase; mai cominciare con una citazione perch potrebbe apparire arbitraria e soggettiva.

Notizia: in gergo fare una notizia oppure passare una notizia vuol dire scrivere un pezzo breve, di poche righe. Pastone: servizio che riporta i fatti politici del giorno insieme a dichiarazioni, estratti di comunicati stampa ed altre notizie di agenzia. Reportage: servizio effettuato sul campo, al di fuori della redazione, da un cronista o da un inviato o da un corrispondente, il reporter. In alcuni casi il reportage si identifica con l'inchiesta. Resoconto: La cronaca di una seduta parlamentare o di un consiglio comunale o provinciale o regionale, ma anche quella di un processo. Nella stesura del pezzo consigliabile che nell'attacco sia riportata

l'essenza dell'intervento pi significativo oppure la conclusione o la decisione dell'evento. In chiusura una valutazione generale dell'avvenimento. Rubrica: uno spazio fisso sempre nella stessa pagina nella stessa posizione con cadenza quotidiana o periodica, per esempio tutti i marted, su di un argomento particolare. In genere la rubrica a un titolare, cio una firma del giornale. Scheda: un breve articolo che racconta i precedenti di un fatto o illustra i connotati di un fenomeno. Per evidenziarlo stampato con un carattere diverso. Scoop: colpo giornalistico, notizia o servizio sensazionale in esclusiva. Spalla: l'articolo collocato in seconda battuta, cio a destra di uno d'apertura. normalmente un servizio corposo e di rilievo, spesso della stessa importanza dell'apertura. In televisione il servizio che segue quello che apre il tg. Taglio: un articolo che viene impaginato tagliando lo spazio di quello d'apertura. Se questa operazione viene al centro della pagina parliamo di taglio alto, se avviene nella parte inferiore si parla di taglio basso. Take: breve notizia non superiore alle 24 righe, o una puntata o un seguito o un aggiornamento. Tamburino: l'elenco dei film, degli spettacoli teatrali, dei concerti in programma nei locali della citt oppure l'elenco delle manifestazioni culturali e mostre d'arte in corso. Titolo: il codice di lettura che serve da richiamo ad un articolo o anche ad una serie di articoli o di servizi. Serve a fornire al lettore in un colpo d'occhio una sintesi di notizie contenute in un servizio o articolo. composto di tre elementi: il titolo vero e proprio, l'occhiello (sopra al titolo) ed il sommario (sotto il titolo). Il sommario pu essere su pi righe e l'ultima si chiama catenaccio. Trafiletto: annuncio o notizia o commento di dimensioni ridotte. Si chiama cos perch incluso tra due filetti, cio due linee telegrafiche che lo delimitano in alto e in basso. Vivo: cio notizia dal vivo, quando una notizia viene data da studio senza supporto di immagini.

Cap. 11 le agenzie di stampa L'agenzia di stampa un'impresa giornalistica che ha lo scopo di raccogliere, verificare, elaborare e distribuire notizie di prima mano agli altri organi di informazione. La raccolta delle notizie da parte delle agenzie avviene non solo attraverso il ricorso alle fonti ufficiali ma anche da parte degli stessi oggetti delle notizie, enti governativi privati, nazionali e locali, ministeri, partiti politici, banche, aziende, societ sportive e commerciali. Questa messe di informazioni va in ogni caso sottoposta a controlli e verifiche, tradotte in forma adeguata e messi in circuito nel tempo pi breve possibile per battere la concorrenza. una volta avveniva attraverso il telegrafo in seguito tramite le linee telegrafiche e ricevere pi rapidamente i dispacci nelle loro sedi. Poi i quotidiani si sono dotati di terminali collegati dall'altra parte alle agenzie ed il sistema si perfezionato con la radiotelescrivente. Oggi il sistema della radio telescrivente superato, le agenzie inoltrano i loro notiziari in tempo reale attraverso linee dirette che raggiungono i quotidiani e le televisioni. La prima agenzia di informazioni nata in Francia nel 1835, la havas. Nel 1848 compare negli USA la Associated Press, seguita in Germania dalla Wollf e in GB dalla Reuter. In Italia lAgenzia Stefani, fondata a Torino da Guglielmo Stefani su impulso del conte di Cavour. considerata un'agenzia ufficiosa, ispirata cio dagli ambienti vicini al governo. Negli anni del fascismo l'agenzia assume una posizione di sempre crescente adesione al regime. Nel 1924 passa nelle mani di un fervente sostenitore del duce, Manlio Morgagni, che ne sar direttore fino alla caduta di Mussolini. Dopo il crollo della Repubblica di Sal nel 1945 l'agenzia definitivamente sciolta e viene creata l'Ansa. Essa una cooperativa aperta a tutti i quotidiani nazionali, locali, di partito, oltre che dalla RAI, e indipendente da qualsiasi forma di influenza estranea al giornalismo.

Le notizie arrivano gi suddivise per generi (esteri, politica interna, cronaca, sport, spettacolo, etc.) e sono aggiornate in tempo reale. I suoi uffici di corrispondenza sono in tutta Italia e in 60 paesi esteri. l'Ansa considerata la quinta agenzia di stampa nel mondo. Le prime quattro sono AFP (Agence France Press), linglese Reuter, le americane Associated Press e UPI (United Press International). Un'altra importante agenzie italiana lAGI (agenzia giornalistica Italia). Fondata nel 1950 in collegamento con l'Eni, ha 16 sedi in Italia ed un ufficio presso l'unione europea a Bruxelles. un'agenzia generalizzata, ma si occupa prevalentemente di politica, di economia e di finanza. altre agenzie italiana ADN-KRONOS diretta da Giuseppe Marra, ha l'esclusiva per l'Italia dei materiali del Washington Post, del Los Angeles Times, dellAgenzia Nuova Cina e di altri gruppi editoriali esteri. Tutte le agenzie citate hanno un settore fotografico complementare. Ma esistono alcune agenzie specializzate solo nella produzione e distribuzione di servizi fotografici. Tra le pi famose la MAGNUM fondata da Robert Capa, Henri Cartier Bresson, la VIVA, fondata a Parigi. In Italia le pi note sono: lAgenzia Fotografica Farabola, la Contrasto, lAgenzia Grazia Neri e lAGF (agenzia giornalistica fotografica). Cap. 12 La fotografia e l'informazione La fotografia fu inventata in Francia nel 1826 da Niepce che riusc ad impressionare una lastra di stagno. La nascita ufficiale nel 1839 con l'invenzione di Daguerre, che us come supporto una lastra di rame argentato, reso sensibile con vapori di iodio. Talbot nel 1841 brevetta la tecnica della calcotipia con l'utilizzo di Sali colloidali d'argento che consente pi colti e senza l'uso di strumenti ottici. La stampa su carta determina la nascita di settimanali illustrati a grande tiratura. Le immagini di queste riviste non hanno una grande nitidezza. Nel 1888 George Eastmann lancia sul mercato la Kodak, una macchina molto semplice che utilizza una pellicola di celluloide e che consente 100 scatti. Una volta scattate le foto alla macchina viene mandata alla societ che provvedono allo sviluppo, alla stampa e alla ricaricamento della camera box. nel 1925 in Germania parte la produzione della Leica. La sua tecnologia sar insidiata dalla Rollei che si basa sul sistema reflex e crea la Rolleiflex. Queste due fotocamere diventeranno legali di battaglia di generazioni di fotoreporter, prima della concorrenza della svedese Hasselblad (anni 40) e dei successivi modelli giapponesi come Canon Nicon, Minolta etc., elettronici prima e poi digitale. Da non dimenticare infine l'introduzione delle pellicole a colori Kodachrome e Agfacolor. Per q.r. I giornalismo fotografico in Italia vanno ricordate le immagini scattate da numerosi fotoreporter nei giorni successivi al devastante terremoto di Messina nel 1908 e puntualmente pubblicate da quotidiani dell'epoca. Durante la 1 GM le immagini pi note sono quelle realizzate da anonimi fotografi dell'esercito che documenta non sono i momenti cruciali dei combattimenti, ma anche i movimenti di truppe, la vita in trincea piccoli desolati paesaggi del fronte bellico, i volti dei soldati. sono immagini che tratta dalla censura militare arrivano ai quotidiani e ai periodici illustrati che ne fanno largo uso. Un'ampia selezione di queste fotografie pubblicata in una monumentale opera in 18 volumi dall'editore Treves, con il titolo La guerra. Nel 1936 esce Life, la prima vera grande testata nella quale si privilegia l'immagine fotografica rispetto alla parola, sar la pi grande fucina di fotografi del secolo passato, chiuder nel 1972 a seguito del cambiamento dei gusti delle abitudini dei modi di vivere del pubblico per l'affermazione della televisione. Nel 1922 va al potere Benito Mussolini, egli ben consapevole della grande influenza sulle masse della stampa e della propaganda. Tra le sue iniziative in questo campo l'istituzione della censura, le veline del Minculpop, il controllo dellEIAR, cio della radio, la fondazione dellIstituto Luce attraverso cui il Duce organizza e controlla i mezzi di comunicazione di massa, cinema e fotogiornalismo.

I fotografi dei giornali dovevano rispettare alcuni schemi fissi: niente duce e gerarchi in atteggiamenti meno che i marziani, niente miseria, niente disoccupazione, niente scioperi, niente suicidi, niente rapine e soprattutto niente antifascismo. restando agli anni 30 si ricordano i fotografi cosiddetti datelier, specialit di ritratti. Le pi importanti il fotografo pontificio Luigi Felici noto soprattutto per aver documentato nel 1929 la storica firma dei Patti Lateranensi, Ghitta Carrell, inarrivabile nel ritocco capace di far sparire le rughe e doppi menti, il suo successo tocca l'apice quando riesce a fare alcuni ritratti di Mussolini. Suo concorrente diretto Luxardo il fotografo delle dive del cinema ma anche della sesto grazia dell'alta borghesia e delle mogli dei gerarchi, celebre la sua tecnica del sole nei capelli dei soggetti. il fotogiornalismo italiano, stretto tra la fotografia di regime quella di atelier, stenta rispetto agli altri paesi. Nel 1987 viene fondato Omnibus da Leo Longanesi e chiuso da regime tre anni dopo. Longanesi ha come riferimento Life ma non ha i mezzi n le strutture organizzative. si deve accontentare delle immagini fornite dal Istituto luce o da agenzie estere controllate dalla censura, i soggetti sono divi del cinema e dello sport. La pagina riservata alla fotografia generalmente l'ultima, con immagini emblematiche, metaforiche e chiaramente ironiche ed allusive. Nel 1939 Alberto Mondadori fonda Tempo, anche questo dedica ampi spazi alla fotografia facendo prevalere l'immagine sul testo, cosa che determina le prime accuse di superficialit e legando al termine rotocalco un valore negativo. i servizi fotografici di tempo sono chiamati fototesti. Il giorno dopo la liberazione nel 1945 in piazzale Loreto a Milano dalla tettoia di un distributore della Esso pendono, appesi a testa in gi, i cadaveri di Benito Mussolini e della sua amante Claretta Petacci e di molti gerarchi, intorno decine di migliaia di persone minacciano di fare scempio dei resti del duce e degli altri, queste scene terribili trovano rigorosa documentazione nelle pellicole di molti fotoreporter e cineoperatori. Nei convulsi giorni della fine dell'aprile del 45 si d la caccia tedesco e alla repubblichino, ma anche alle loro donne che, rapate a zero, vengono trascinate in giro e dileggiate. Ci sono macerie da Perth tra di esse si aggirano sbandati e borsaneristi, migliaia di persone hanno perduto la casa sotto i bombardamenti e vivono in baracche improvvisate, mancano i servizi essenziali, regna il caos ovunque. La pellicola scarseggia e mancano le batterie per i flash. Di l a poco ci sar la ripresa di una vita normale; assieme ai quotidiani riprendono le pubblicazioni di numerosi rotocalchi come Il Tempo, altri vedono la luce per la prima volta come l'Europeo, mentre altre testate durano lo spazio di un mattino. Ora che non c' pi la censura tutta l'Italia ha fame di immagini autentiche, che rispecchino la realt. Laffermarsi del neorealismo, nella letteratura come nel cinema, asseconda questo genere di ricerca alla quale si dedicano i migliori talenti dell'obiettivo. I direttori di settimanali aprono le loro pagine a reportage sulle devastazioni della citt, sugli sfollati, sull'arretratezza del mezzogiorno, sulle dure condizioni dei minatori nelle zolfare siciliane, sui disoccupati. La drammaticit e la crudezza delle immagini sono motivo di polemica, i fotoreporter vengono accusati di sciorinare in pubblico i panni sporchi. All'inizio degli anni 50 si assiste a un ritorno all'ordine, alla normalizzazione. I direttori chiedono alle agenzie fotografiche ed ai free lance immagini consolatorie, rassicuranti, frivole: sfilate di moda, concorsi di bellezza, la vita nei caf della societ, le dive del cinema, i cantanti. Lucas, autore di alcuni emblematici reportage sulle trasformazioni delle citt industriali, sulle lotte studentesche ed operaie, svolge una dura critica ai periodici come Il Mondo ed Epoca che avrebbero affossato il fotogiornalismo di ricerca, presentando un'Italia di consumi, di piaceri, di nuovi stili di vita, un mondo per pochi ma propinato come mito a tutti. Tutto questo avrebbe impedito la nascita in Italia di un fotogiornalismo come quello di Life, di Paris Match o dellagenzia Magnum. Tuttavia si tratta di una critica ingenerosa. A proposito de Il Mondo occorre precisare che la sua

stagione durata per tutti in 50 strada fondamentale nella formazione del gusto e della cultura dell'immagine nel nostro paese. Anche i fotoreporter di Epoca hanno svolto un ruolo innovativo e si sono caratterizzati tra loro straordinaria sensibilit artistica che punto da ricordare anche per la drammaticit delle immagini realizzate a Budapest durante la rivolta ungherese del 1956, durante la quale il loro fotoreporter Mario De Biasi fu l'unico fotoreporter europeo presente agli avvenimenti. In Italia c' infine da parlare di un genere inventato nel nostro paese e diventato famoso in tutto il mondo: il paparazzismo. Il termine paparazzo viene dal cognome di un personaggio ideato da Federico Fellini per La dolce vita,. Un fotografo di strada, un fotoreporter potremmo dire d'assalto di quelli che sia posto che sono prendere divi del cinema personaggi della politica e della finanza in situazioni di imposte compromettenti all'uscita in arte e ristoranti per lo pi nei paraggi di via Veneto, ma anche a bordo di un panfilo o in una remota spiaggia riservata o all'interno di appartate ville esclusive. Alcune fotografie realizzate da questi avvoltoi del fotogramma proibito sono diventati veri e propri scoop contesi e rilanciati da quotidiani e rotocalchi di tutto il mondo. Fra i maestri il pi noto Tazio Secchiamoli, romano, classe 1925. Per quanto riguarda le grandi firme della fotogiornalismo internazionale: Margareth Bourke-White, americana, a lei attribuiti all'invenzione della racconto fotografico, il primo in una cittadina del montana, destinata ad essere sommersa in seguito alla costruzione di una diga; Henri Cartier Bresson, francese, uno dei soci fondatori dell'agenzia Magnum, ritenuto uno dei pi grandi fotografi del secolo, ha lasciato indimenticabili immagini di guerre, di fatti di cronaca, di personaggi, importante anche per il suo ruolo nella formazione delle regole estetiche ed etiche della fotografia; Don MacCullin, inglese, famoso per le sue corrispondenze dai punti caldi del mondo. Ha raccontato le guerre del pianeta soffermandosi soprattutto sulle sofferenze dei pi deboli e sulle vittime civili. Alfred Eisenstead considerato il padre del moderno fotogiornalismo per le sue rivoluzionarie innovazioni nel taglio delle immagini e per lessenzialit delle inquadrature. sua la foto della fine della 2 GM quando tra la folla di Times Square, nel cuore di New York, un marinaio piega allindietro una ragazza vestita di bianco e la bacia. un'immagine della storia e non solo della storia della fotografia. James Nachtway, lavora per la Magnum, le sue foto scattate dopo l'attentato terroristico alle torri gemelle l'11 settembre del 2001 hanno fatto il giro del mondo. Sebastiao Salgado, brasiliano, fotografa la rivoluzione dei garofani in Portogallo e la guerra in Angola. Nel corso di 15 viaggi in America latina realizza Altre Americhe un affresco sulle condizioni di vita e di lavoro dei campesinos. per sua precisa scelta fotografa solo in bianco e il nero. il nome pi importante quello di Robert Capa, morto nel 54 in seguito allo scoppio di una mina in Indocina. Fondatore insieme a Cartier Bresson ed altri dellagenzia Magnum La sua fama legata a numerose fotografie di guerra famose come quella dello sbarco degli alleati in Sicilia nel 1953 e del successivo sbarco in Normandia. ma la pi conosciuta Il momento della morte scattata durante la guerra civile spagnola nel 1936. generalmente considerata come la pi efficace e pi simbolica immagine di guerra. La camera di Capa sorprende un soldato spagnolo nell'istante in cui colpito alla testa da una pallottola, sul fronte di Cordoba. Su questa fotografia ci sono state molte polemiche. Alcuni l'hanno giudicata se non falsa almeno ambigua. non raro che fotografi intervengono anche tecnicamente o con fotomontaggi sull'immagine per modificarne in qualche modo l'esempio pi eclatante fu la suggestiva foto di Joe Roesenthal di mostre marines americani che issano una bandiera a stelle strisce sulla cima dell'isola di Iwo Jima, appena conquistata, nel 1945. stato assoldato per realt il fotoreporter non aveva inventato di sana pianta, ma aveva semplicemente rifatto la scena perch il

primo scatto, quello originale, qualche cosa non lo aveva del tutto soddisfatto, forse la posizione della bandiera. Ci introduce la domanda se la fotografia una creazione artistica oppure una documentazione della realt. Risposta: ci sono immagini fotografiche che possono essere assimilate alla produzione artistica, ma la sua finalit principale senza dubbio quella di fare informazione che riguarda una foto di ritrovare il chi, il quando, il cosa, il come ed il perch. Oggi dopo l'adozione quasi generalizzata del formato tabloid dei quotidiani si tende ad inserire immagini di piccole dimensioni corredo degli articoli pi importanti o di maggior attualit. La foto di grandi dimensioni invece impaginata solo quando rappresenti di per s la notizia.

Cap. 13 - il giornalismo e Internet Il giornalismo on line nasce con lavvento dellera digitale. Le prime novit si sono le e-mail personalizzate, dove ai destinatari arrivano le informazioni che loro stessi hanno richiesto ai fornitori. Si realizza una specie di informazione con diamante che si chiede di essere informati esattamente ci che interessa. Il successo immediato, si delineano cos due grandi piste: 1 - giornali tradizionali riversano le pagine cartacee direttamente sul Web; 2 - creazione di una testata giornalistica specificamente ideata e rivolta ai navigatori della rete, con un suo proprio linguaggio, una sua peculiare impaginazione particolare stile di utilizzazione del lavoro. In Italia sar l'unione sarda nel 1994 La prima testata giornalistica ad aprire la sua finestra sul Web, presto seguita la maggioranza degli atti quotidiani. Nel 1997 nasce la versione in rete del quotidiano La Repubblica che solo in parte riprende contenuti della versione tradizionale e in altra parte si rivolge con uno stile e un linguaggio innovativo ai suoi elettori della rete. Anche in questo caso il successo immediato. alla fine degli anni 90 nasce il primo quotidiano italiano interamente ideato, realizzato e diffuso in Internet: eday. In esso ognuno poteva costruire la sua pagina seguendo i propri interessi con tutti approfondimenti di aggiornamenti necessari. Il successo fu immediato. Il giornale forniva anche servizi particolari come le-day alert (notizie in via dei lettori che hanno fatto esplicita richiesta di essere allertati con una determinata parola chiave). Oppure e-day mobile (notizie inviate sui telefonini, oggi un servizio diffuso). Le-day durato circa un anno, i costi di gestione erano alti e non pareggiati dai rientri provenienti dalla vendita dei suoi servizi. La storia di e-day sottolinea una peculiarit: un media da solo non regge il confronto con un mondo di altri strumenti di informazione sempre pi marcato dalla stessa interdipendenza luno dallaltro. Oggi non tanto la figura del giornalista ad essere in pericolo. La prima modifica della professione consiste nella consapevolezza di non essere pi il solo in grado di raccontare e decifrare, cio rendere comprensibile un fatto o un evento. Infatti, le tecnologie multimediali, la facilit di accesso al Web consentono a chiunque di essere, di divenire, un giornalista; ci che sta cambiando sono gli strumenti del mestiere. Ci sono due figure di giornalista digitale: il primo quello che lavora in un media tradizionale e si serve di internet per svolgere la sua attivit. Il secondo colui che esercita totalmente la professione nel e per il web. La prima figura gode ancora del vantaggio temporale, legata alla cadenza periodica di uscita delle edizioni. La nuova dimensione digitale si riferisce soprattutto alla sua capacit di navigare in rete e di essere aggiornato e documentato. Sono molti poi coloro che intrattengono relazioni dirette con i lettori tramite e-mail o blog, che prende la forma di un vero e proprio periodico on line dove il giornalista riversa i contenuti della sua attivit. Ci comporta forte disponibilit allautocritica mentre prima la sua asola fonte di valutazione critica e di confronto era il suo direttore.

Il giornalista che opera direttamente nel web invece sempre pi vincolato alla velocit. Di un fatto spesso se ne ha notizia prima da internet che dalle agenzie di stampa. I lettori chiedono aggiornamenti costanti, continui, non permesso il lusso di non essere sempre sulla notizia. Altro fattore destinato a modificare ulteriormente la figura del giornalista nell'era del Web la quantit di notizie oggi disponibile pro capite. Il moltiplicarsi dei media ha reso accessibile in maniera semplice ed economica una molteplicit di informazioni prima difficilmente reperibile in un breve arco di tempo. Il grande problema per il lettore la selezione delle fonti e delle notizie. Per il giornalista necessario invece affinare le tecniche di comunicazione, di interlocuzione con il proprio pubblico. Le tecniche di scrittura non sono le stesse della carte per il monitor. Sulla carta ci si pu soffermare, rileggere comodamente l'articolo, sul monitor la tendenza scorrere velocemente, la ricerca delle informazioni desiderate rapida e se non la si trova subito si passa ad un'altra pagina. Il mito del giornalista, del reporter in caccia di notizie sopravviver ancora a lungo. Un evento di cronaca nera, un delitto misterioso, avranno sempre bisogno di una buona penna per essere raccontato. Nella storia dell'informazione su Internet un posto di rilievo lo occupa Matt Drudge autore ed editore del sito www.drudgereport.com . Il suo giornale on-line in grado di assolvere le stesse funzioni di una grande testata fino al punto di mettere in serie crisi la casa bianca quando ha pubblicato il telescopio su Bill Clinton. In Italia una testata simile Dagospia, che dopo essere stato per 5 anni un sito di informazione ad accesso gratuito, ora invece necessario pagare un abbonamento, non pi il free on the web ma il pay per read come gi avvenuto per lo scambio gratuito della musica via Internet. Negli ideatori di questo tipo di testate convergono le due anime del giornalista on-line, per un verso chiamato ad una continua attivit di reporting, di ricerca delle notizie, per altro verso vincolato ad una costante azione di relating, di riporto ad altre fonti, ad altre notizie, ad altri media. Passaggio da un modello da uno a molti ad un modello da molti a molti.

Cap. 14 la convergenza multimediale Convergenza multimediale consiste nel fatto che oggi media vecchi e nuovi convergono tra loro, si integrano e interagiscono in maniera sempre pi forte, modificando usi e consumi degli strumenti di comunicazione, informazione e intrattenimento. => gli apparati subiscono una sorta di mutazione genetica, grazie a questa dimensione oggi si pu guardare la televisione ascoltare la radio parlare al telefono scrivere un testo e giocare ad una consolle potenzialmente con uno stesso oggetto che pu essere portatile quanto residente. Nel 1978 Negroponte, fondatore del MIT propose un diagramma per la visualizzazione del concetto di convergenza multimediale. Tre cerchi prima separati poi parzialmente sovrapposti ognuno dei quali indica tre settori prima divisi e ora contigui: l'industria delle immagini cinema e televisione - quella della carta stampata e quella dei computer. Tra la fine del secolo scorso e l'attuale i tre cerchi secondo Negroponte saranno quasi coincidenti cio integrati tra di loro in maniera quasi completa. La diffusione del computer ha segnato un momento fondamentale del XX secolo paragonabile all'invenzione di Gutenberg. Inizialmente il computer destinato solo alla gestione e calcolo di una mole considerevole di dati, solo successivamente essi inizieranno a dialogare. Nella sua evoluzione tecnologica fondamentale l'invenzione del chip, dallinglese scheggia, che ha permesso la drastica riduzione dello spazio fisico per occupato dai ingombranti circuiti di valvole e perch ha reso possibile l'aumento considerevole della velocit di funzionamento degli apparati tecnologici. temi lascia 60 ai primi anni 70 nascono i sistemi operativi, si giunge ad interfacce grafiche iconiche che consentono il dialogo con l'operatore tramite il cosiddetto linguaggio WYSIWIG (what you see is what you get). La tappa successiva sar introduzione del mouse. nel

1982 si sviluppa linguaggio FTP (file transfer protocol) e viene che era il primo software per lo scambio di posta elettronica tra due computer e nel 1974 si ufficializza il termine Internet. Mentre tutta la tecnologia del XX secolo stata orientata allo sviluppo di apparati stand alone c' ognuno di essi funziona per se stesso in quanto tale, all'inizio degli anni 90 si inizia a progettare come le macchine, computer, possano interagire ed essere utilizzati in contesti sempre pi diversi. Si introducono concetti nuovi come dialogo, interfaccia hardware software e portabilit. Si tratta di voler fare operazioni diverse con la stessa macchina scrivere collegarsi ad Internet ascoltare musica fare fotografie. Con l'introduzione degli schermi ultra piatti il . computer diventa portatile e versatile. nel 1996 compare il compact disc che razionalizza e compatta le informazioni contenute in un supporto fisico. Con il CD transizione dal formato analogico quello digitale. Il primo settore dove avviene questo passaggio la musica. il CD apre il fronte della possibilit di far gestire le stesse informazioni con strumenti e apparati diversi. Gli apparati cominciano una sorta di mutazione genetica, il telefono diventa cellulare il quale in grado di eseguire le operazioni sempre pi complesse e articolate. Un computer pu essere in grado di accendere elettrodomestici, far vedere un film, riprodurre musica o la televisione. Il televisore casalingo muta in un computer in grado di svolgere diverse funzioni tra cui possibilit di interagire con fornitori di contenuti, nasce il video on demand, l'utente si collega via cavo con il distributore del prodotto desiderato (film sport e o anche merci varie) e tramite accredito diretto soltanto conto corrente bancario acquista direttamente ci che desidera. Certamente il telefono cellulare non ha sostituito il telefono via cavo, che anzi, con la diffusione della tecnologia ADSL assume una rilevante importanza, allo stesso modo il computer non ha sostituito la televisione, i videogiochi non hanno sostituito le bambole e i soldatini, la stampa non ha sostituito la scrittura come il cinema non ha sostituito il teatro. Cap. 15 - La televisione digitale terrestre La televisione digitale terrestre parte nel 1988 in GB e successivamente si diffonde nel resto d'Europa. In Italia inizia a diffondere il segnale nel 2004 con le prime trasmissioni sperimentali di Rai e Mediaset. Nelle sue componenti essenziali la televisione per diversi decenni rimasta pressoch la stessa: un tubo catodico in un grande contenitore di plastica o altro materiale con l'unica innovazione dell'introduzione del telecomando. Negli anni 90 ha fatto la sua comparsa lalta definizione che grazie al maggior numero di pixel sul monitor garantisce una pi elevata qualit della visione. Successivamente stato proposto lo standard a 16:9, simile alle proporzioni dello schermo cinematografico. Il tubo catodico oggi in via di estinzione, sostituito dagli schermi digitali a cristalli liquidi LCD sempre pi sottili e leggeri. Sul versante dei contenuti questi prima erano godibili gratuitamente o meglio con il solo pagamento del canone al servizio pubblico radiotelevisivo ora invece si spostano verso il versante pay per view. La prima sostanziale rivoluzione fu la diffusione del segnale televisivo via satellite che ha consentito la visione di immagini da una parte all'altra dell'oceano prima impossibile per i problemi legati alla diffusione via etere e terrestre. Nel 1989 Olympus I, satellite geo-stazionario dellESA (l'agenzia spaziale europea), viene lanciato con il vettore Ariane 3, e nel 1990 sono avviate le trasmissioni sperimentali a diffusione diretta via satellite mediante il canale gestito direttamente dall'azienda RaiSat. Nello stesso anno iniziano le trasmissioni di TelePi, la prima televisione via satellite in Italia, nel 1998 compare Stream, nel 2002 dalle ceneri dei due operatori precedenti nasce l'attuale Sky. Nel 1993 viene costituito un gruppo di lavoro finalizzato alla definizione di uno standard unico europeo MPEG 2 destinato a sostituire vecchi standard Pal, SECAM, NTSC. Il digitale terrestre consente consistenti vantaggi:

maggior numero di canali in quanto riduce l'ampiezza di banda necessaria trasmette un programma tv; miglior qualit audio video; riduzione dell'elettrosmog in quanto esso richiede potenza di trasmissione inferiori rispetto a quella analogica; offerta di una serie di servizi aggiuntivi e Interattivi accessibili tramite il televisore. ci significa anche accesso ai servizi associati ad Internet dal televisore di casa; portabilit del servizio: possibilit cio di ricevere i programmi ovunque; regionalit: la DTT consente una pi efficiente copertura del territorio regionale.

Legislazione: legge 249 del 77: istituisce l'Autorit per le garanzie nelle comunicazioni, ed elabora il libro bianco della DTT, che successivamente assumer veste legislativa con la legge 66 del 2001. Legge 66 del 2001: indica entro il 2006 il definitivo passaggio dal sistema analogico a quello digitale; ha dato mandato all'Autorit per le comunicazioni alla stesura del regolamento di attuazione della DTT che stato definitivamente approvato nel 2001. In esso vengono indicate le 3 figure fondamentali: 1 - l'operatore di rete, cio il titolare delle infrastrutture tecnologiche (antenne, impianti ecc.); 2 - il fornitore di contenuti (colui che realizza i programmi televisivi, responsabile editoriale degli stessi); 3- il fornitore di servizi, che garantisce la configurazione del multiplex cio la capacit di trasmettere 4/5 programmi in buona qualit. NB una rete digitale trasporta un multiplex (fino a 5 di buona qualit), mentre una rete analogica trasporta un solo programma. La DTT ha 3 caratteristiche: 1 enhanced television cio televisione avanzata, arricchita da una migliore qualit del segnale; 2 - profilo interattivo, in grado di attivare servizi on demand; 3 capacit di acceso ad Internet. Questi tre profili aprono un mondo di grandi innovazioni dello schermo televisivo: possibilit di richiedere prodotti televisivi a pagamento o meno con la possibilit di scegliere in una library di prodotti offerta dal fornitore; e-commerce = possibilit di interagire con enti o soggetti istituzionali o commerciali ai quali richiedere documenti, servizi o prodotti come ad esempio aggiornamenti sul conto corrente bancario (ebanking). Si potr partecipare a votazioni dalla propria abitazione (e-governement). La differenza consiste nella possibilit di voler effettuare con lo stesso apparato domestico senza dover necessariamente possedere un computer ed essere in grado di navigare in rete. Nell'arena tre contendenti si contendono milioni di utenti: il satellite, il cavo ADSL e il digitale terrestre. La DTT gode di un vantaggio assegnato dalla legge 66 del 2001 che impone la transizione dal sistema analogico a quello digitale entro il 2006. Cap. 16 - etica e deontologia dell'informazione Letica distinta dalla deontologia: etica = quella parte della filosofia che si occupa del problema morale, ossia del comportamento (dal greco ethos) dell'uomo in relazione ai mezzi, ai fini ed ai moventi.

Deontologia = scienza del dovere in ambito professionale. L'uso del termine si associato all'idea di un codice di norme, derivante da un'opera di auto regolamentazione. L'etica della comunicazione deve fare del principio dell'agire responsabile il proprio criterio fondamentale e ci sia per chi produce comunicazione sia per chi ne fruisce. Regole della comunicazione: vedi prox capitolo

APPENDICE DI LEGGI E NORME RELATIVE ALLA COMUNICAZIONE: Legge-stralcio 8 febbraio 1948, n. 47, contiene i seguenti punti: 1. per pubblicare un giornale sufficiente la procedura formale della 'registrazione' 2. confermata la figura del direttore responsabile, sul quale gravano responsabilit molto estese 3. il direttore e leditore non possono essere cittadini stranieri 4. si stabilisce il diritto di rettifica 5. le pene per il reato di diffamazione sono aggravate 6. si instaurano norme severe per le 'pubblicazioni destinate allinfanzia o alladolescenza' e per quelle a 'contenuto raccapricciante o impressionante' 7. si riconoscono i 'giornali murali' sottoponendoli alle stesse norme dei periodici

Legge del 1963 n 69 (ordinamento della professione di giornalista) 1. ha istituito l'ordine dei giornalisti. 2. principio della libert di informazione e di critica dei giornalisti e l'obbligo inderogabile al rispetto della verit sostanziale dei fatti (art. 2) 3. devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte. 4. giornalisti ed editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie. La legge non contiene un codice deontologico per il giornalista sebbene preveda sanzioni a carico degli iscritti. Carta dei doveri del giornalista del 1993 elaborata dalla FNS e dal consiglio dell'ordine dei giornalisti che prendono posizione su questioni deontologiche. La carta ribadisce le responsabilit della categoria professionale ed i suoi doveri. a. responsabilit del giornalista: il giornalista responsabile del proprio lavoro verso i cittadini e deve favorire il loro dialogo con gli organi di informazione. b. rispetto dei diritti della persona => il divieto di discriminazione per razza, sesso, religione, condizioni fisiche, mentali, opinioni politiche. c. diritto di rettifica e di replica: rettifica delle notizie inesatte o ritenute ingiustamente lesive. La rettifica deve avvenire con tempestivit e appropriato rilievo. La pari opportunit di replica deve essere sempre garantita dal giornalista. Non pu essere pubblicata la notizia di un avviso di garanzia emesso nellambito di un procedimento penale prima che questo sia portato a conoscenza della persona interessata. d. principio della presunzione dinnocenza: il giornalista deve ricordare che ogni persona accusata di un reato deve considerarsi innocente fino al momento della condanna definitiva, e non deve costruire notizie o pubblicare immagini in modo da presentare come colpevoli le persone ancora non giudicate tali.

e. controllo delle fonti: cio verifica delle informazioni ottenute dalle fonti per accertarne lattendibilit. Il giornalista, ove la fonte lo richieda, deve rispettare il segreto professionale. Egli ha altres lobbligo della citazione della fonte. In ultimo il giornalista non pu accettare condizionamenti da parte delle fonti in ordine alla pubblicazione o alla soppressione di una notizia.

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