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Dietro le pile (batterie) che si acquistano in qualsiasi negozio, c' ovviamente una filiera che comprende molteplici soggetti

(semplificando, le miniere che estraggono le materie prime, le fabbriche che acquistano tali materie e che producono le pile, i negozi che vendono al consumatore finale il prodotto finito). Allo stesso modo sia l'elettricit che il gas che escono dalle prese elettriche e dai fornelli sono il risultato di due filiere che importante illustrare, seppur in maniera sommaria, poich la liberalizzazione di tale mercato modifica sostanzialmente gli attori di determinate fasi delle filiere stesse. Iniziando dalla produzione (che pu avvenire sul suolo nazionale od estero) e dall'importazione (nel caso in cui l'elettricit/gas provenga da altri paesi), si arriva alle singole abitazioni con la trasmissione delle due energie attraverso il suolo nazionale, la distribuzione locale nei comuni italiani e nelle singole case con la relativa vendita. Precedentemente le due filiere (a parte la produzione estera e in alcuni casi anche la produzione nazionale) erano interamente gestite dall'ENEL (per l'elettricit) e dall'ENI (per il gas). Le due societ operavano quindi in regime di monopolio sia nell'importazione, sia nella trasmissione, sia nella distribuzione, sia nella vendita. Con lo scopo di renderli il pi possibile concorrenziali (dietro il principio che la concorrenza abbassa i prezzi ed economicamente conveniente per i consumatori), nel 1999 il Decreto Bersani (D.Lgs. n.79/99) ha liberalizzato il mercato dell'elettricit; nel 2000 il Decreto Letta (D.Lgs n.164/00) ha liberalizzato il mercato del gas. Gli utenti potevano da quel momento in poi scegliere se mantenere il precedente regime sia tariffario che di gestione (cd. REGIME DI MAGGIOR TUTELA) o scegliere liberamente il gestore elettrico e del gas (cd.REGIME DI MERCATO LIBERO). Nel regime di maggior tutela lAEEG (Autorit per lEnergia Elettrica e il Gas, che unamministrazione pubblica autonoma) a fissare le tariffe; nel regime di mercato libero sono invece le diverse societ a proporre le loro tariffe. Con tali decreti alcune fasi della filiera sono passate dal precedente sistema monopolistico ad un regime di concorrenza(produzione, importazione, vendita), potendo cio essere svolte da diversi gestori e non pi da uno solo. Le fasi che non potevano essere rese concorrenziali (trasmissione, distribuzione) sono rimaste svolgibili da una sola societ, in regime di concessione da parte dello Stato (sarebbe impensabile ed anche oltremodo oneroso creare diverse reti distributive sul territorio nazionale per conto di ogni societ concorrente). Tali societ in concessione devono applicare ai vari gestori le medesime tariffe per il trasporto e la trasmissione delle due energie. Si pu cos intuire come il prezzo finale pagato dai consumatori si giochi sulle altre fasi della filiera.

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