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INGEGNERIA CLINICA 09-01-2012

prova scritta di Analisi Matematica 2


Nome e Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola. . . . . . . . . . . . . . .
Gli studenti che sostengono lesame completo devono risolvere gli esercizi dal n 1 al n 6. Gli studenti
che sostengono lintegrazione devono svolgere solamente gli esercizi denotati con *
Esercizio 1 2 3 4 5 6 Totale
Punteggio
TEMPO A DISPOSIZIONE: 2.30 h per il compito completo - 2 h per lintegrazione
1*. Sia n N tale che n > 1. Sia assegnata la successione di funzioni
f
n
(x) =
_

_
x se x
_
0,
1
n

2nx
n
se x
_
1
n
,
2
n
_
0 se x
_
2
n
, n

(x n)
2
se x (n, +).
Determinare il limite puntuale f della successione f
n
e studiare la convergenza uniforme di f
n
ad f
in (a, +) al variare del parametro reale a 0 e in [b, c) al variare dei parametri reali 0 b < c.
Svolgimento. La successione di funzioni f
n
converge puntualmente in [0, +) alla funzione f
costantemente uguale a 0.
Risulta infatti che f
n
(0) = 0 per ogni n > 1, mentre per ogni x
0
(0, +) esiste n > 1 tale
che
2
n
x
0
n per ogni n n f
n
(x
0
) = 0 per ogni n n.
Qualunque sia il valore del parametro a 0, la successione di funzioni f
n
non converge uniforme-
mente a f in (a, +), dal momento che la funzione h
n
(x) = |f
n
(x) f(x)| = f
n
(x) (n > 1) `e
illimitata in (a, +) per ogni a 0 come si evince facilmente dal graco sottostante, in cui, a titolo
desempio, sono riportate le funzioni f
2
e f
4
.
Per quanto riguarda la convergenza uniforme della successione di funzioni f
n
ad f in [b, c) (al variare
dei parametri reali 0 b < c) si ha quanto segue.
CASO 1. Se b = 0 e il parametro c > b `e scelto arbitrariamente, allora esiste un indice natu-
rale n > 1 tale che per ogni n n risulta
2
n
c n d
n
= sup
x[0,c)
h
n
(x) = sup
x[0,c)
|f
n
(x)f(x)| = sup
x[0,c)
f
n
(x) = f
n
_
1
n
_
=
1
n
per ogni n n.
Ne segue pertanto che la successione di funzioni f
n
converge uniformemente al suo limite puntuale
f in [0, c) per ogni valore del parametro c > 0.
CASO 2. Se invece b > 0 e c > b sono entrambi scelti arbitrariamente, allora esiste un indice
naturale n > 1 tale che per ogni n n risulta
2
n
b < c n d
n
= sup
x[b,c)
h
n
(x) = sup
x[b,c)
|f
n
(x) f(x)| = sup
x[b,c)
f
n
(x) = 0 per ogni n n.
Anche in questo caso risulta dunque che la successione di funzioni f
n
converge uniformemente al
suo limite puntuale f in [b, c) per ogni scelta dei parametri reali 0 < b < c.
2. Sia assegnata la funzione reale
f = f(x, y) =
_
xy + 1 +
1
x
.
I. Determinare il dominio D della funzione f e fornirne una rappresentazione nel piano reale. Dire
se linsieme D `e aperto, limitato e semplicemente connesso.
II. Stabilire lequazione del piano tangente alla supercie graco della funzione f nel punto di
coordinate (1, 0, f(1, 0)) e calcolare la derivata direzionale di f a partire dal punto P = (1, 0) nella
direzione individuata dal vettore v = (3, 4).
Svolgimento. Il dominio della funzione f `e rappresentato dallinsieme
D = {(x, y) R
2
: xy + 1 0 x = 0}
ovvero dallinsieme delle soluzioni del sistema
_
x = 0
xy + 1 0.
Linsieme S
1
delle soluzioni della prima disequazione del sistema coincide banalmente con lintero
piano reale privato dellasse delle ordinate.
Linsieme S
2
delle soluzioni della seconda disequazione coincide invece con lunione degli insiemi
delle soluzioni dei seguenti due sistemi (equivalenti, a meno del caso x = 0, da escludere comunque
(vista la caratterizzazione di D), alla disequazione xy + 1 0)
_
x > 0
y
1
x

_
x < 0
y
1
x
.
Determinato S
2
e eettuatane lintersezione con S
1
, si ricava facilmente D, la cui rappresentazione
(corrispondente allarea tratteggiata con linclusione della frontiera (graco della funzione f(x) =

1
x
) e lesclusione dellasse delle ordinate) `e riportata nella gura che segue.
Linsieme D `e un sottoinsieme n`e aperto n`e chiuso di R
2
, non `e limitato n`e semplicemente connesso
(non essendo connesso).
La parte I dellesercizio `e completata. Passiamo alla parte II.
La funzione f `e dierenziabile nel punto P = (1, 0) (punto interno di D) per il teorema del dif-
ferenziale totale (o teorema C
1
), dal momento che la f `e continua, derivabile e ammette derivate
parziali continue in P.
Dunque la f ammette un piano tangente alla propria supercie graco nel punto (P, f(P)).
Lequazione del piano tangente `e data da
z = f(P) +
f
x
(P)(x x
P
) +
f
y
(P)(y y
P
).
Per ogni x D \
_
(x, y) D : y =
1
x
_
risulta
f
x
(x, y) =
y
2

xy + 1

1
x
2

f
x
(P) = 1
e
f
y
(x, y) =
x
2

xy + 1

f
y
(P) =
1
2
.
Ne segue che lequazione cartesiana del piano tangente in esame `e data da (f(P) = 2)
z = 2 (x 1) +
y
2
2z = 4 2x + 2 + y 2x y + 2z 6 = 0.
La funzione f (dierenziabile in P) ammette derivata direzionale in P lungo la direzione
u = (u
1
, u
2
) =
v
v
=
_
3
5
,
4
5
_
pari a
f
v
(P) =
_
f
x
(P),
f
y
(P)
_
(u
1
, u
2
) =
_
1,
1
2
_

_
3
5
,
4
5
_
= 1.
3. Dire se esistono e, in caso aermativo, determinare il massimo e il minimo della funzione
f(x, y) = e
x
2
x+y
2
sullinsieme
D = {(x, y) R
2
: 1 y 1 0 x 2(1 y)}.
Svolgimento. La funzione f `e denita ed `e continua (e anche dierenziabile) in tutto R
2
. Linsieme
D coincide con la regione chiusa e limitata (compatta) di R
2
compresa fra i graci delle funzioni
g
1
(x) = 1 e g
2
(x) =
x
2
+ 1 e contenuta nella striscia verticale delimitata dallasse y e dalla retta
di equazione x = 4. Per il teorema di Weierstrass la f ammette massimo e minimo in D.
I candidati punti di massimo e di minimo assoluto di f in D sono i punti critici di f contenuti
allinterno di D o i punti di frontiera di D (dal novero dei punti candidati vanno esclusi - per la
regolarit`a di f - i potenziali punti di non dierenziabilit`a di f interni a D).
I punti critici di f sono dati dalle soluzioni del seguente sistema
_

_
f
x
(x, y) = (2x 1)e
x
2
x+y
2
= 0
f
y
(x, y) = 2ye
x
2
x+y
2
= 0.
Lunica soluzione di questo sistema `e rappresentata dal punto critico C =
_
1
2
, 0
_
interno a D in cui
la f assume il valore f(P) = e
1
4

1
2
=
1
e
1
4
=
1
4

e
.
Calcoliamo il massimo e il minimo (che esistono ancora una volta per il teorema di Weierstrass)
della funzione f sulla frontiera di E che consideriamo come unione del segmento rettilineo che con-
giunge il punto A = (0, 1) con il punto B = (0, 1), del segmento che congiunge B con C = (4, 1)
e del segmento AC.
Una parametrizzazione del tratto rettilineo AB della frontiera di D `e data da (t [1, 1])
_
x(t) = 0
y(t) = t.
Calcolare il massimo e il minimo che la f assume su tale tratto della frontiera di D equivale quindi
al calcolo del massimo e minimo assoluto della funzione continua
F(t) = f(x(t), y(t)) = e
t
2
sullintervallo [1, 1].
Dal momento che F

(t) = 2te
t
2
, risulta che F `e decrescente in [1, 0), ammette un punto di minimo
relativo e assoluto in t = 0 (con F(0) = 1) ed `e crescente in (0, 1].
Risulta inoltre F(1) = F(1) = e.
Ne segue quindi che il massimo assoluto della f lungo il tratto rettilineo AB della frontiera di
D `e dato da F(2) = F(2) = f(A) = f(B) = e, mentre il minimo assoluto di f sul tratto di
frontiera di D in esame `e dato da F(0) = f(0, 0) = 1.
Una parametrizzazione del tratto rettilineo BC della frontiera di D `e data da (t [1, 1])
_
x(t) = 2 2t
y(t) = t.
Calcolare il massimo e il minimo che la f assume su tale tratto della frontiera di D equivale quindi
al calcolo del massimo e minimo assoluto della funzione continua
F(t) = f(x(t), y(t)) = e
(22t)
2
2+2t+t
2
= e
5t
2
6t+2
sullintervallo [1, 1].
Dal momento che F

(t) = (10t 6)e


5t
2
6t+2
, risulta che F `e decrescente in
_
1,
3
5
_
, ammette un
punto di minimo relativo e assoluto in t =
3
5
(con F
_
3
5
_
= e
1
5
=
5

e) ed `e crescente in
_
3
5
, 1

.
Risulta inoltre F(1) = e
13
e F(1) = e.
Ne segue quindi che il massimo assoluto della f lungo il tratto rettilineo BC della frontiera di
D `e dato da F(1) = f(C) = e
13
, mentre il minimo assoluto di f sul tratto di frontiera di D in
esame `e dato da F
_
4
5
,
3
5
_
=
5

e.
Inne, una parametrizzazione del tratto rettilineo AC della frontiera di D `e data da (t [0, 4])
_
x(t) = t
y(t) = 1.
Calcolare il massimo e il minimo che la f assume su tale tratto della frontiera di D equivale quindi
al calcolo del massimo e minimo assoluto della funzione continua
F(t) = f(x(t), y(t)) = e
t
2
t+1
sullintervallo [0, 4].
Dal momento che F

(t) = (2t 1)e


t
2
1+1
, risulta che F `e decrescente in
_
0,
1
2
_
, ammette un punto
di minimo relativo e assoluto in t =
1
2
(con F
_
1
2
_
= e
3
4
=
4

e
3
) ed `e crescente in
_
1
2
, 4

.
Risulta inoltre F(0) = e e F(4) = e
13
.
Ne segue quindi che il massimo assoluto della f lungo il tratto rettilineo AC della frontiera di
D `e dato da F(0) = f(C) = e
13
, mentre il minimo assoluto di f sul tratto di frontiera di D in esame
`e dato da F
_
1
2
_
= f
_
1
2
, 1
_
=
4

e
3
.
In conclusione, confrontando i valori della f in tutti i punti candidati a essere punti di massimo
e minimo assoluto in D n qui determinati, si trova che
min
(x,y)D
f(x, y) = f(P) =
1
4

e
e max
(x,y)D
f(x, y) = f(C) = e
13
.
4*. Calcolare mediante le formule di Gauss-Green lintegrale curvilineo
_
D
+
(x
2
sin(x) + 1) dx + x
2
(1 y) dy
lungo la frontiera D dellinsieme
D = {(x, y) R
2
: x
2
+ (1 y)
2
1 y 1 x}.
Svolgimento. Applicando le formule di Gauss-Green (osservando che

y
(x
2
sin(x) + 1) = 0 per
ogni (x, y) D), si trova che
I =
_
D
+
(x
2
sin(x) + 1) dx + x
2
(1 y) dy =
_ _
D
2x(1 y)dxdy.
Il dominio di integrazione D coincide con la porzione di cerchio centrato in C = (0, 1) e avente
raggio 1 che giace sopra il graco della retta di equazione y = 1 x che passa per C (e dunque D `e
un semicerchio).
Scegliendo C come centro del sistema di coordinate polari
x = cos()
y = 1 + sin(),
rappresentando D come il rettangolo R = [0, 1]
_

4
,
3
4

(rispetto al sistema di coordinate polari


introdotto) e applicando il teorema del cambio di variabile otteniamo che
I =
_ _
R
2
3
cos() sin() dd =
_ _
R

3
sin(2) dd.
Ricorrendo alle formule di riduzione (considerando il rettangolo R come un dominio -normale),
troviamo che
I =
_
1
0

3
d
_ 3
4

4
sin(2) d =
_

4
4
_
=1
=0

_
cos(2)
2
_
=
3
4

4
= 0.
5. Vericare che lequazione
F(x, y) = y cos( x) + xsin( e
x1
) + y = 0
denisce implicitamente in un intorno del punto P = (1, 0) una funzione x = g(y) di classe C
1
tale
che
g(0) = 1 e F(g(y), y) = 0
per ogni y in un intorno di y
0
= 0.
Calcolare inoltre il limite
lim
y0
+
g(y) sin( (g(y) + y)) 1
y
.
Svolgimento. Risulta banalmente F(1, 0) = 0. Inoltre, per ogni (x, y) R
2
si ha che
F
x
(x, y) = y sin( x) + sin( e
x1
) + x e
x1
cos( e
x1
).
Dal momento che F `e di classe C
1
sul proprio dominio (R
2
) e dato che
F
x
(P) = = 0,
le ipotesi del teorema del Dini sono vericate.
Ne segue che lequazione
F(x, y) = 0
denisce implicitamente in un intorno del punto P = (1, 0) una funzione x = g(y) di classe C
1
tale
che
g(0) = 1 e F(g(y), y) = 0
per ogni y in un intorno di y
0
= 0.
Per il teorema del Dini risulta anche che
g

() =
F
y
(1, 0)
F
x
(1, 0)
= 0,
visto che per ogni (x, y) R
2
F
y
(x, y) =
F
y
(x, y) = cos( x) + 1 F
y
(1, 0) = 0.
Calcolando il limite assegnato dallesercizio, troviamo una forma indeterminata del tipo
0
0
.
Applicando il teorema di De LHospital, otteniamo che
lim
y0
+
g(y) sin( (g(y) + y)) 1
y
= lim
y0
+
[g

(y) cos( (g(y) + y)) (g

(y) + 1)] = .
6* Calcolare lintegrale triplo
_ _ _
C
z
2
dxdydz
con
C = {(x, y, z) R
3
: 1 x
2
+ y
2
+ z
2
2 y 0 z 0}.
Svolgimento. Linsieme C `e rappresentato dalla porzione di corona sferica di centro C = (0, 0, 0),
raggi 1 e

2 contenuta nel semispazio
{(x, y, z) R
3
: y 0 z 0}.
Rispetto al sistema di coordinate sferiche (, -longitudine e -latitudine)
x = sin() cos()
y = sin() sin()
z = cos(),
linsieme C denota il parallelepipedo R = [1,

2]

[, 2]


_
0,

2

.
Applicando il teorema del cambiamento di variabile (ricordando che lo jacobiano del cambiamento
di coordinate sferiche `e pari a
2
sin()) e facendo in seguito uso delle formule di riduzione spaziali
(integrazione per li), si trova che
I =
_ _ _
C
z
2
dxdydz =
_ _ _
R

4
cos
2
() sin() ddd =
=
_
2

d
_

2
1

4
d
_
2
0
cos
2
() sin() d =
_

5
5
_
=

2
=1

cos
3
()
3
_
=

2
=0
=
=

3

_
4

2 1
5
_
=
4

2 1
15
.
INGEGNERIA CLINICA 09-01-2012
prova scritta di Analisi Matematica 2
Nome e Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola. . . . . . . . . . . . . . .
Esercizio 1 2 3 Totale
Punteggio
TEMPO A DISPOSIZIONE: 2 h
1. Sia n N, n > 1. Sia assegnata la successione di funzioni
f
n
(x) =
_

_
0 se 0 x < n

nx
n
se n x 2n
1 se x > 2n.
Determinare il limite puntuale f della successione f
n
e studiare la convergenza uniforme della f
n
ad
f in (a, b] con 0 a < b parametri reali.
Calcolare inoltre il limite
lim
n+
_
2

n

_
2n
n
(f
n
(x) 2f(x)) dx
_
.
Svolgimento. La successione di funzioni f
n
converge uniformemente in [0, +) alla funzione f
costantemente uguale a 0.
Risulta infatti che f
n
(0) = 0 per ogni naturale n > 1, mentre, se x
0
> 0, allora esiste un indice
naturale n > 1 tale che
x
0
< n per ogni n n f
n
(x
0
) = 0 per ogni n n.
Nella gura in basso sono riportati, a titolo desempio, le funzioni f
2
e f
4
della successione assegnata
dallesercizio.
Per quanto riguarda la convergenza uniforme della successione f
n
al suo limite puntuale f in (a, b]
(con 0 a < b) si ha quanto segue. Comunque siano scelti i parametri a 0 e b > a, esiste un
indice naturale n > 1 tale che
b < n per ogni n n d
n
= sup
x(a,b]
h
n
(x) = sup
x(a,b]
|f
n
(x) f(x)| = sup
x(a,b]
f
n
(x) = 0 per ogni n n
e la successione f
n
converge uniformemente a f in (a, b].
Risulta inne che
lim
n+
_
2

n

_
2n
n
(f
n
(x) 2f(x)) dx
_
= lim
n+
_
2

n

_
2n
n

n x
n
dx
_
=
= lim
n+
_
2

n

n
2
_
= lim
n+

n = +.
2. I. Sia a > 0 un parametro reale. Sia assegnata la curva

a
(t) = ((at)
2
, t + a
2
) (t [0, a)).
Stabilire per quali valori di a la curva
a
`e semplice.
II. Sia assegnata in R
2
la forma dierenziale
w = 2xln(y + 3) dx
_
x
x
2
y + 3
_
dy.
Determinare il dominio di w e fornirne una rappresentazione nel piano reale.
Calcolare inoltre lintegrale
_

w
dove denota larco di circonferenza di centro O = (0, 0) e raggio r = 1 percorso (in senso orario)
dal punto A =
_

3
2
,
1
2
_
al punto B =
_
1
2
,

3
2
_
.
Svolgimento. Per quanto riguarda la parte I dellesercizio, osserviamo che (t
1
, t
2
[0, a) (a > 0))

a
(t
1
) =
a
(t
2
) (a
2
t
2
1
, t
1
+ a
2
) = (a
2
t
2
2
, t
2
+ a
2
) t
1
= t
2
qualunque sia il valore del parametro reale a > 0. Dunque la curva
a
`e semplice per ogni a > 0.
Passando alla parte II dellesercizio, osserviamo che il dominio della forma dierenziale w `e rap-
presentato dallinsieme
D = {(x, y) R
2
: y + 3 > 0}
ovvero dalla porzione aperta di piano reale che giace sopra la retta di equazione y = 3.
La forma w pu`o essere riscritta come
w = w
1
+ w
2
con
w
1
= 2xln(y + 3) dx +
x
2
y + 3
dy e w
2
= xdy.
La forma w
1
`e esatta in D, dal momento che ammette in D una primitiva, rappresentata dalla
funzione
F(x, y) = x
2
ln(y + 3) ((x, y) D).
Passiamo al calcolo dellintegrale assegnato dallesercizio. Per la linearit`a dellintegrale curvilineo
risulta che
I =
_

w =
_

w
1
+
_

w
2
.
Una parametrizzazione dellarco di circonferenza AB (centrata in O = (0, 0) e avente raggio 1) `e
data da
AB :
_
x(t) = cos(t)
y(t) = sin(t)
con il parametro t variabile in
_

3
,
7
6

.
Osservate che la parametrizzazione in esame fa percorrere larco di circonferenza AB da B ad
A (in senso antiorario). Cambiando verso di percorrenza di , percorreremo larco AB da A a B in
senso orario (come richiesto dallesercizio).
In denitiva, risulta che
I = F(B) F(A) +
_ 7
6

3
cos
2
(t) dt =
=
1
4
ln
_

3
2
+ 3
_

3
4
ln
_
5
2
_
+
_
t
2
+
sin(2t)
4
_
t=
7
6

t=

3
=
1
4
ln
_

3 + 6
2
_

3
4
ln
_
5
2
_
+
5
12
.
3. Calcolare mediante le formule di Gauss-Green lintegrale doppio
_ _
D
1
5 x y
dxdy
sullinsieme
D = {(x, y) R
2
: 1 y 1 0 x 2(1 y)}.
Svolgimento. Applicando le formule di Gauss-Green, otteniamo che
I =
_ _
D
1
5 x y
dxdy =
_
D
+
ln(5 x y) dy.
Linsieme D coincide con la regione chiusa e limitata (compatta) di R
2
compresa fra i graci delle
funzioni g
1
(x) = 1 e g
2
(x) =
x
2
+1 e contenuta nella striscia verticale delimitata dallasse y e dalla
retta di equazione x = 4. Si tratta evidentemente del triangolo di vertici A = (0, 1), B = (0, 1) e
C = (4, 1).
Per quel che concerne le parametrizzazioni dei tre tratti di D si ha che
AB :
_
x(t) = 0
y(t) = t
(t [1, 1]), BC :
_
x(t) = 2 2t
y(t) = t
(t [1, 1]), AC :
_
x(t) = t
y(t) = 1
(t [0, 4]).
Osserviamo che solo la parametrizzazione di AB fa s` che tale tratto di frontiera venga percorso nel
verso opposto a quello richiesto dallintegrazione, mentre i tratti AC e BC sono percorsi in verso
coerente con quello imposto dallintegrazione.
Ne segue che (integrando per parti)
I =
_
1
1
ln(5 t) dt
_
1
1
ln(5 (2 2t) t) dt 0 =
_
1
1
(ln(5 t) ln(3 + t)) dt =
= [t ln(5 t)]
t=1
t=1

_
1
1
t + 5 5
5 t
dt [t ln(3 + t)]
t=1
t=1
+
_
1
1
t + 3 3
3 + t
dt =
= ln 4 + ln 6 2 5[ln(5 t)]
t=1
t=1
ln 4 ln 2 + 2 3[ln(3 + t)]
t=1
t=1
=
ln 6 ln 2 5 ln 4 + 5 ln 6 3 ln 4 + 3 ln 2 = 2 ln 2 8 ln 4 + 6 ln 6 = 6 ln 3 8 ln 2.

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