Professional Documents
Culture Documents
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Scuola
dell’infanzia Scuola primaria
non statale “E. de Amicis”
Montorso San Bortolo
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
non statale
“C. Verlato”
Tezze
Tezze
Scuola dell’infanzia
e
Scuola primaria
Il Secondo Circolo Didattico di Arzignano include scuole ubicate in tre diversi Comuni: Arzignano
(con le frazioni di S.Bortolo, Tezze e Costo), Montorso Vicentino e Nogarole Vicentino. Il territorio
di riferimento comprende sia zone di rilievi collinari, caratterizzate da vigneti e frutteti, sia aree
pianeggianti dedite in parte all’antica tradizione agricola.
Lungo il corso del fiume Chiampo, inoltre, a partire dal secondo Novecento si sono sviluppate
progressivamente numerose attività economiche a carattere industriale, che hanno fatto di
Arzignano e del suo comprensorio il primo polo italiano per la concia delle pelli.
Il rapido sviluppo produttivo della zona ha contribuito notevolmente a migliorare lo stile di vita
delle famiglie, portando benessere e modernità.
Nello stesso tempo tuttavia, laddove entrambi i genitori lavorano, il tempo a disposizione per la
cura dei figli e per la partecipazione alla vita culturale e sociale della città è andato purtroppo
talvolta riducendosi.
Per questo la scuola insieme agli Enti Locali e alle altre agenzie educative del territorio avverte
forte l’impegno a farsi promotrice di una molteplicità di esperienze intenzionali, sistematiche e
finalizzate allo sviluppo integrale della personalità dell’alunno, come cittadino consapevole della
propria comunità.
Negli anni più recenti, la disponibilità di posti di lavoro a bassa specializzazione ha determinato un
forte flusso immigratorio da parte di manodopera proveniente da Paesi extracomunitari, con il
conseguente ingresso anche nelle classi di un numero consistente di alunni stranieri.
Anche per questi bambini la scuola si pone come luogo privilegiato di integrazione nel tessuto
sociale della città, dove la multiculturalità è vissuta come un valore, un’occasione di arricchimento
per tutti, insieme alla scoperta-riscoperta del proprio Paese, con la sua storia e le sue tradizioni, le
sue radici culturali e ricchezze ambientali.
3
I criteri per il raccordo fra l'istituzione scolastica
e gli Enti locali territoriali
I rapporti fra l'Istituzione Scolastica, gli Enti Locali territoriali, le associazioni culturali e sportive del
territorio sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di:
• promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a
disposizione delle scuole
• realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a
disposizione delle scuole
• mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso
integrate e congruenti con le linee guida indicate nel POF
4
ENTE LOCALE
(Comuni di Arzignano,
Montorso, Nogarole) Assessorato alla Cultura
Assessorato all’Ambiente
Assessorato allo Sport
Polizia Municipale
Vigili del Fuoco
Biblioteca Comunale (Montorso/Arzignano)
Piscina Comunale di Arzignano
Comunità Montana Agno-Chiampo
Coldiretti di Vicenza
Provincia di Vicenza
Casa di riposo “Scalabrin” di Arzignano
5
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
SCUOLE - DOCENTI
ARZIGNANO:
- Scuola dell’Infanzia Statale di San Bortolo docenti 10
- Scuola Primaria Statale di San Bortolo docenti 15
- Scuola dell’Infanzia non Statale di Tezze docenti 4
- Scuola Primaria Statale di Tezze docenti 9
- Scuola Primaria Statale di Costo docenti 6
docenti sostegno 3
docenti I.R.C .4
docenti lingua straniera 3
MONTORSO:
- Scuola dell’Infanzia non Statale di Montorso docenti 4
- Scuola Primaria Statale di Montorso docenti 16
docenti sostegno 4
docenti lingua straniera 2
docenti I.R.C. 1
NOGAROLE:
- Scuola Primaria Statale di Nogarole docenti 7
docenti sostegno 1
docenti lingua straniera 1
docenti I.R.C. 1
6
PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA
Le scelte educative delle scuole del Circolo si pongono come obiettivo finale la formazione
unitaria del fanciullo nei suoi aspetti di
IDENTITA’ AUTONOMIA COMPETENZA
e offrono sollecitazioni culturali, operative e sociali che si propongono di educare, istruire e
formare la “ persona ”.
Fin dalla scuola dell’infanzia i bambini costruiscono la loro identità, conquistano una loro
autonomia e sviluppano le loro competenze interagendo con gli altri in un ambiente
ricco e stimolante.
Per quanto riguarda gli aspetti educativi, la scuola primaria del nostro Circolo promuove i
seguenti obiettivi formativi per classe:
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
7
CLASSE TERZA
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
8
Il curricolo base
Per attuare i suoi compiti la scuola si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi
educativi da perseguire, predisponendo un’adeguata organizzazione didattica, che parte
dalle effettive capacità ed esigenze degli alunni.
E’ previsto anche l’insegnamento della Religione Cattolica solo per i bambini che se ne
avvalgono.
Le competenze previste per i bambini in uscita dalla scuola dell’infanzia sono intese
come consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettuali,
e come sviluppo di ulteriori capacità culturali e cognitive tipiche del pensiero adulto.
9
Competenze per la LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE (Gestualità, arte, musica ,
multimedialità)
10
Organizzazione delle attività didattiche
nella scuola primaria
I I II
classe biennio biennio
Lingua italiana 8 7 6
Matematica 6 6 6
Lingua inglese 1 2 3
Storia 2 2 2
Geografia 2 2 2
Scienze 2 2 2
Tecnologia e informatica 1 1 1
Musica 1 1 1
Arte e immagine 1 1 1
Scienze motorie 1 1 1
Religione/Attività 2 2 2
alternative
27 27 27
Il monte-ore settimanale indicato nella tabella non va inteso in modo rigido in quanto
esigenze ambientali o organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni.
L’insegnamento di informatica e tecnologia comprende sia le attività svolte con l’utilizzo di
strumentazione informatica sia le attività didattiche che attengono a concetti tipici
dell’informatica e che possono essere realizzate senza fare ricorso ad attrezzature
specifiche.
Per alcune attività vi sono, nelle diverse scuole, locali appositamente attrezzati e sussidi
didattici specifici.
L’attività didattica si sviluppa secondo criteri consolidati da tempo nella migliore pratica
didattica e fatti propri dalla stessa ricerca pedagogica:
• sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino a responsabilizzarsi
e ad organizzare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e
del lavoro;
11
• promozione delle attività laboratoriali come luogo di acquisizione di competenze intese
come sintesi di sapere e saper fare;
• acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti diversi del
sapere;
• riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all'interno dei
quali l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante;
• promozione degli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza;
• impiego degli strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti,
danno il senso di disporre di risorse per il saper fare e consentono di non disperdere,
ma valorizzare le diverse forme di intelligenza.
METODOLOGIA DIDATTICA
Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo
di rendere più efficace l'intervento formativo, senza trascurare la necessità di
personalizzare gli interventi formativi rivolti agli alunni
interventi individualizzati
L'individualizzazione come trattamento differenziato degli alunni è una strategia che
consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascuno.
Per la realizzazione degli obiettivi e delle attività previste dal presente piano appare
indispensabile prevedere interventi didattici con la compresenza di entrambi i docenti.
In particolare tale intervento permette di conseguire i seguenti obiettivi:
• individualizzazione degli interventi,
• recupero/rinforzo per gli alunni diversamente abili o con particolari difficoltà di
apprendimento o di comportamento
• potenziamento dell’eccellenza
• realizzazione di laboratori (informatica, scienze motorie….)
• realizzazione delle attività alternative all’IRC
12
LA VALUTAZIONE
Tali prove sono test di tipo criteriale o normativo; l'uso di griglie di osservazione facilita
invece la rilevazione di aspetti non quantificabili.
Nel Circolo è attiva una Commissione che ha individua criteri di valutazione e misurazione
comuni per rendere più omogeneo il processo valutativo.
Nella scuola dell’infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia
occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di
apprendimento; questa avviene a livello:
- iniziale (livelli di sviluppo)
- in itinere (sequenze didattiche)
- finale (esiti formativi)
13
ATTIVITA’ FACOLTATIVE OPZIONALI
A partire dall’anno scolastico 2004/05 nella scuola primaria l’orario è articolato in 27 ore di
“attività obbligatorie” e 3 ore di “attività opzionali”.
Tutti i genitori del Circolo hanno aderito alla proposta delle 3 ore di attività opzionali.
Tali attività sono inserite in modo significativo nella progettazione educativa e didattica e
contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale
dell’alunno.
Le attività opzionali sono distribuite nelle seguenti aree:
14
SCUOLA PRIMARIA “E. de AMICIS” SAN BORTOLO CLASSE
LABORATORIO/DOCENTE
Area linguistico-espressiva
“Sulle ali della fantasia”
Lab. animazione alla lettura Pontoriero Silvana 1^ A 1^ B
Lab. lingua straniera
“Alla scoperta di una nuova lingua” Orlando Stefania
Area informatica Bevilacqua Barbara
“Mille e ….un’ide@ con il computer”
Area grafico-manipolativa
Lab. “Cose… così cosà” Bortolamai Carla 2^ A 2^ B
Area linguistico-espressiva
“Scopriamo leggendo” Pezzulla M.Rosaria
Area informatica Bevilacqua Barbara
“Mille e ….un’ide@ con il computer”
15
SCUOLA PRIMARIA “G. MARCONI” COSTO
LABORATORIO/DOCENTE CLASSE
16
SCUOLA PRIMARIA “C. VERLATO” TEZZE
LABORATORIO/DOCENTE CLASSE
Area linguistico-espressiva Perlotto Emanuela PRIMA
Area musicale Beato Sonia PRIMA
Area dell’informatica: Peretti M. Grazia PRIMA
educazione all’uso delle TIC
17
LABORATORIO/DOCENTE
SCUOLA PRIMARIA “L. DA PORTO” MONTORSO CLASSE
19
Continuità fra scuola e famiglie
Una scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall'identificare la
propria utenza, dal rappresentarsene i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed
accoglierne le proposte.
La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipa al
contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di
competenze e ruoli.
E' compito dell'istituzione scolastica:
• formulare le proposte educative e didattiche
• fornire in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili
• valutare l'efficacia delle proposte
• rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro
progredire in ambito disciplinare e sociale
• individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti diversamente
abili o in situazione di svantaggio, di disagio,di difficoltà
• esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata.
20
CONTINUITA’ TRA SCUOLE
Al fine di garantire la continuità tra i vari ordini di scuole, si realizzano incontri fra
docenti per
• scambi di informazioni su alunni
• scambi e confronti sulle progettazioni
• promozione di iniziative comuni
Nel nostro Circolo si possono individuare tre momenti significativi per la continuità:
• Incontro insegnanti uscenti di classe quinta della scuola primaria con gli insegnanti
dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (raccolta dati per la formazione delle classi
prime e scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunta dai bambini e
sulla programmazione didattica).
• Incontro insegnanti uscenti di classe quinta con gli insegnanti della scuola
secondaria di primo grado (progettazione e sintesi globale di ciascun alunno).
• Incontro del Dirigente Scolastico con i genitori degli alunni nuovi iscritti (sia della
scuola dell’infanzia sia della scuola primaria per l’illustrazione del POF).
21
ALUNNI IN DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO ED INTEGRAZIONE – DIVERSAMENTE ABILI
Interventi diversificati sono previsti in tutte le realtà ove siano presenti alunni in
particolare situazione di bisogno. Verranno attuati nelle ore di compresenza disponibili e
dagli insegnanti appositamente nominati per gli alunni diversamente abili seguendo la
progettazione di percorsi individuali di apprendimento scolastico che prevedono traguardi
orientati da verificare e riadattare in corso d'anno. Le attività saranno organizzate in modo
continuativo in forma individuale e/o in piccolo gruppo, come previsto nelle singole
programmazioni specifiche.
22
ALUNNI STRANIERI
L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella
già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica.
All’inizio del percorso ( come da delibera del Collegio docenti del 13 settembre 2006)
vengono somministrate all’alunno delle prove di accertamento predisposte da un’apposita
Commissione per delineare la sua situazione rispetto alla conoscenza della lingua italiana e
rispetto ai prerequisiti necessari per frequentare quel corso di studi.
Qualora le prove evidenzino un significativo divario tra le competenze richieste e le
competenze maturate dall’alunno, i docenti presentano al Consiglio d’Interclasse
(componente docenti) la situazione e il Consiglio valuta la possibilità di iscrivere il
bambino nella classe inferiore o superiore a quella di diritto per età.
Tale decisione viene poi ratificata dal Collegio Docenti dopo la lettura dell’analisi del caso
e del parere del Consiglio d’Interclasse.
La decisione viene comunicata alla famiglia con le relative motivazioni con la
collaborazione (se necessaria) della mediatrice culturale.
In considerazione del progressivo e costante aumento del numero di alunni stranieri iscritti
nelle scuole del Circolo a partire dall’anno 2004/2005 è stato istituito un apposito gruppo
di lavoro con lo scopo di predisporre interventi didattici comuni e di creare anche apposite
dotazioni di sussidi e materiali.
23
COMPETENZE IN USCITA (termine dell’ultimo anno scuola primaria)
A partire dal 2004/2005 la progettazione delle attività didattiche ed educative dovrà tener
conto di una novità significativa introdotta dalla legge di riforma della scuola: i programmi
precedentemente in vigore sono stati sostituiti dalle “Indicazioni Nazionali” che definiscono
alcuni obiettivi obbligatori lasciando però ampio margine alle scuole nella concreta
attuazione delle attività formative e didattiche.
La legge parla di “piani di studio personalizzati”: ciò significa che i programmi dovranno
essere adattati a ciascun alunno tenendo conto delle sua capacità, dei suoi ritmi e delle
sue modalità di apprendimento oltre che di suoi specifici interessi.
Il modello di programmazione finora utilizzato non può e non deve peraltro essere
stravolto, ma semmai migliorato alla luce delle innovazione introdotte con la legge n° 53 e
in particolare con il decreto n° 59.
24
ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE
Sabato
8.10 – 12.20
25
SERVIZI AGGIUNTIVI
E’ attivato il servizio mensa tutti i giorni per tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia di San
Bortolo presso la scuola; per gli alunni della scuola Primaria di Nogarole in un ristorante
attiguo alla scuola il giovedì; per il plesso di Tezze, il martedì e il giovedì, in un’aula
appositamente attrezzata.
Il servizio di trasporto alunni è organizzato dalle Amministrazioni Comunali di Arzignano,
Montorso e Nogarole.
Le scuole Primarie di Costo e di Tezze effettuano corsi di nuoto presso la piscina
comunale di Arzignano in orario scolastico.
L’orario pre-scuola, diversificato per plessi, è stato istituito per rispondere alle esigenze
organizzative delle famiglie in relazione agli impegni di lavoro.
26
PROGETTI DI PLESSO
Scuola dell'infanzia SAN BORTOLO
PROGETTI SEZIONI
PROGETTO “ALLA SCOPERTA DEL MONDO BAMBINI DI 5 ANNI
INTORNO A NOI”
PROGETTO “TUTTI I BAMBINI DEL MONDO” TUTTE LE SEZIONI
“GIOCHIAMO A FARE TEATRO” TUTTE LE SEZIONI
“GIOCHIAMO A FARE TEATRO… BAMBINI DI 5 ANNI
LABORATORIO MUSICALE
PROGETTO “AMBIENTE- SICUREZZA” TUTTE LE SEZIONI
PROGETTI DI PLESSO
Scuola Primaria “E. De Amicis” SAN BORTOLO
PROGETTI CLASSI PARTECIPANTI
PROGETTO “NOTE IN ALLEGRIA” TUTTO IL PLESSO
27
PROGETTI DI PLESSO
Scuola Primaria “C.Verlato” TEZZE
29
PROGETTI DI PLESSO
Scuola Primaria “L.Da Porto” MONTORSO
30
PROGETTI DI PLESSO
Scuola Primaria “Don G. Albanello” NOGAROLE VIC.NO
PROGETTI CLASSI PARTECIPANTI
31
Come si evince dalle griglie di sintesi dei Progetti di Plesso, quasi tutte le Scuole Primarie
del Circolo aderiscono ai seguenti progetti:
Progetto “Più Sport @ Scuola” per avvicinare gli alunni allo sport; vengono
coinvolte le Associazioni sportive del territorio in dimostrazioni delle diverse attività
ludico-sportive;
Progetto “Una mano aiuta l’altra” di Padre Giovanni Gentilin per sostenere
concretamente la missione di Tondo nelle Filippine e per sensibilizzare i bambini alla
solidarietà.
Progetto continuità: i bambini di classe prima dei plessi incontrano i bambini della
scuola dell’infanzia per un momento di attività comune propedeutica al loro futuro
ingresso.
32
Organizzazione generale
Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa, il Circolo si è dato negli ultimi
anni una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro. I gruppi hanno il compito
di formulare proposte, elaborare progetti didattici e verificarne l'efficacia, realizzare momenti di
coordinamento anche con il territorio. In questo contesto, vengono maggiormente
valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e favorenti processi decisionali che
coinvolgono tutti i docenti.
Staff di direzione
E’ formato dai docenti incaricati di funzione strumentale, dai docenti collaboratori del
dirigente scolastico oltre che dal direttore dei servizi generali ed amministrativi per gli
aspetti di carattere gestionale.
Commissione H
E' formato da tutti gli insegnanti coinvolti in esperienze di integrazione di alunni
diversamente abili.
Obiettivi:
Attivare interventi specifici per l’accoglienza e il recupero nei singoli plessi degli
alunni stranieri
Promuovere la collaborazione e l’intervento del servizio di mediazione e di altri enti
Gestire, nel modo più proficuo, le risorse disponibili
Commissione informatica
Obiettivi:
33
Commissione POF/Valutazione
Obiettivi:
Commissione formazione
Obiettivi:
Commissione continuità
Obiettivi:
Promuovere incontri tra insegnanti dei diversi ordini di scuola al fine di favorire una
continuità del percorso educatico-didattico
Individuare ed elaborare strumenti per la raccolta di dati e informazioni sul livello di
maturazione raggiunto dai bambini al termine di un percorso educativo-didattico
Promuovere iniziative comuni
GRUPPO H
Costituito da rappresentanti dei docenti di sostegno e comuni, dei genitori, degli Enti
Locali, dell’USSL e delle Associazioni dei Genitori e presieduto dal Dirigente Scolastico,
formula proposte e organizza iniziative per favorire l’integrazione degli alunni diversamente
abili.
34
ORGANI COLLEGIALI
Premessa
Gli incontri collegiali costituiscono lo strumento privilegiato per promuovere una
condivisione critica e corresponsabile delle scelte programmatorie e valutative a livello di
Circolo.
COLLEGIO DOCENTI
Costituisce momento di confronto e raccordo delle proposte emerse e discusse nei vari
Consigli di Interclasse e nei Gruppi di Ambito nonché un momento per un più ampio
controllo collegiale della progettazione.
Obiettivi
Tempi
Continuando l’esperienza degli anni precedenti, si propone la valorizzazione del C.I. come
luogo e momento di incontro dei docenti del medesimo plesso e come elemento base per
il buon funzionamento del Collegio Docenti.
Obiettivi
Tempi
35
CONSIGLIO INTERCLASSE/GENITORI PLESSO
Obiettivi
Promozione della partecipazione dei genitori alla gestione del progetto educativo
scolastico
Programmazione e valutazione attività educativo-didattica
Formulazione proposte di azione educativa
Tempi
Cadenza bimestrale
Si pone come momento collegiale di incontro e confronto tra docenti operanti nel
medesimo ambito per definire una linea di continuità all’interno del Circolo.
Obiettivi
Tempi
Prove di ingresso
Inizio anno scolastico
Progettazione didattica annuale
36
GRUPPO MODULO
Il modulo opera collegialmente e corresponsabilmente nel rispetto delle regole e dei criteri
concordati a livello dell’equipe pedagogica.
Obiettivi
Tempi
Obiettivi
Esprimere parere circa l’esito dell’anno di formazione dei docenti assunti in ruolo
Valutare, su richiesta dell’interessato, il servizio dell’insegnante
CONSIGLIO DI CIRCOLO
Obiettivi
37