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Immanuel Kant

Periodo precritico:1) fino al 1760: interesse scienze naturali (opere su fisica, astronomia ecc.)2) fino al 1781
(pubblicazione CRP): interesse filosofico; Dissertazione del '70: in quest'opera segna la soluzione critica del problema dello spazio e del tempo, definendoli come intuizioni pure a priori, non derivanti dall'esperienza; non sono realt oggettive, ma soltanto condizioni soggettive e necessarie alla mente umana per coordinare e s tutti i dati sensibili. Stabilisce poi la distinzione tra conoscenza sensibile e conoscenza intellettuale, che hanno per oggetti, rispettivamente, il fenomeno, ovvero la cosa come appare nella sua relazione con il soggetto, ed il noumeno, ovvero la cosa in s. Nella conoscenza sensibile, infine, distingue la materia dalla forma: la materia la sensazione che testimonia la presenza dell'oggetto dalla quale causata; la forma (costituita da spazio e tempo) la legge che ordina la materia sensibile.Periodo critico:3) dal 1781 in poi: interesse per la filosofia critica. - 1781: 1^ edizione CRPura- 1783: Prolegomeni- 1786: CRPratica- 1787: 2^ edizione CRPura (rivede molte teorie, soprattutto quella della deduzione trascendentale).- 1788: CG

Critica della ragion pura: analisi critica dei fondamenti del sapere.
1)Inizia con la seguente teoria: ogni nostra conoscenza comincia con l'esperienza, ma non necessariamente questa deriva interamente dall'esperienza. Tale teoria verr convalidata dalla presenza dei giudizi sintetici a priori: giudizi, poich aggiungono un predicato al soggetto- sintetici, poich il predicato dice qualcosa in pi rispetto al soggetto- a priori, poich, essendo universali e necessari, non derivano dall'esperienzaI giudizi sintetici a priori sono fecondi eduniversali e necessari; non sono n giudizi analitici a priori , che sono infecondi anche se universali e necessari, n giudizi sintetici a posteriori, che sono fecondi ma non universali e necessari.I giudizi sintetici a priori rappresentano l'elemento che conferisce stabilit ed universalit alla scienza.2) Kant definisce la sua filosofia come una rivoluzione copernicana, poich, per spiegare la scienza, ribalta i rapporti tra soggetto e oggetto, affermando che non la mente che si modella passivamente sulla realt, bens la realt che si modella sulle forme a priori attraverso cui la percepiamo; inoltre formula una nuova ipotesi gnoseologica, che comporta la distinzione tra fenomeno e noumeno (cosa in s). Il fenomeno la realt quale ci appartiene tramite le forme a priori, mentre il noumeno la realt considerata indipendentemente da noi e dalle forme a priori.3) Kant suddivide la conoscenza in tre facolt principali: sensibilit, intelletto e ragione.- la sensibilit la facolt con cui gli oggetti ci sono dati intuitivamente attraverso i sensi e le forme a priori (spazio e tempo);- l'intelletto la facolt attraverso cui pensiamo i dati sensibili tramite i concetti puri (categorie);la ragione la facolt attraverso cui cerchiamo di spiegare la realt in s attraverso le idee di anima, mondo e Dio.

Estetica trascendentale
Studia la sensibilit e le sue forme a priori.La sensibilit, per Kant, e recettiva, poich accoglie i contenuti, per intuizione, dalla realt esterna. Tuttavia la sensibilit non solo recettiva, ma anche attiva, poich organizza il materiale delle sensazioni tramite lo spazio e il tempo, che sono rispettivamente la forma del senso esterno, e la forma del senso interno.Per quanto riguarda la concezione di spazio e tempo, Kant muove delle critiche rispetto alla visione empiristica di Locke (che considerava lo spazio e il tempo come nozioni tratte dall'esperienza), alla visione oggettivistica di Newton (che considerava lo spazio e il tempo come entit a s stanti o recipienti vuoti), e alla visione concettualistica di Leibniz (che considerava lo spazio e il tempo come concetti esprimenti i rapporti tra le cose). Rispetto alla visione di Newton per, Kant si avvicina, riguardo alla dottrina dello spazio e del tempo come coordinate assolute dei fenomeni.

Analitica trascendentale (Logica trascendentale) Analitica dei concetti


- Le categorie:Kant sostiene che le intuizioni sono affezioni (qualcosa di passivo), mentre i concetti sono delle funzioni, ovvero operazioni attive.I concetti possono essere empirici (ricavati dall'esperienza), o puri, cio contenuti a priori nell'intelletto: i concetti puri sono le categorie. Le categorie sono concetti basilari della mente che rappresentano le supreme funzioni unificatrici dell'intelletto. A differenza delle categorie di Aristotele, che avevano un valore ontologico e gnoseologico, le categorie di Kant hanno un valore gnoseologico-trascendentale (non valgono per la cosa in s, ma solo per il fenomeno).Kant descrive dodici categorie, suddivise inquattro gruppi (quantit, qualit, relazione, modalit), contenenti tre categorie ciascuno.

- La deduzione trascendentale:Una volta formulata la tavola delle categorie, Kant deve giustificare la loro validit e il loro uso, e lo fa attraverso la deduzione trascendentale.Con il termine deduzione, Kant allude alla dimostrazione della legittimit di diritto di una pretesa di fatto: la deduzione non consiste quindi nella semplice prova che le categorie vengono utilizzate nella conoscenza scientifica, bens nella giustificazione che il loro utilizzo legittimo, e quindi nella determinazione dei limiti del loro utilizzo.Problema: cosa ci garantisce che la natura obbedir alle categorie?Soluzione: l' io penso (percezione di percezione), ovvero l'identica struttura mentale che accomuna gli uomini, senza la quale si darebbe in me la rappresentazione di qualcosa che non potrebbe essere pensata.Questo ragionamento consiste nel mostrare che poich tutti i pensieri presuppongono l'io penso, e poich l'io penso pensa tramite le categorie, allora tutti gli oggetti pensanti presuppongono le categorie.L'io penso dunque il principio supremo della conoscenza umana, e rappresenta ci che rende possibile l'oggettivit del sapere.

Analitica dei principi:


Problema: com' possibile che l'intelletto condizioni le intuizioni e, quindi, gli oggetti sensibili?Soluzione: lo schematismo trascendentale.L'intelletto, afferma Kant, visto che non pu agire in maniera diretta sugli oggetti della sensibilit, agisce indirettamente su di essi tramite il tempo, che il medium universale attraverso cui tutti gli oggetti sono percepiti. Quindi, se il tempo condiziona gli oggetti, l'intelletto, condizionando il tempo, condizioner gli oggetti. Il tempo condizionato dall'intelletto mediante l' immaginazione produttiva, che determina la rete del tempo secondo degli schemi che corrispondono ognuno a una delle categorie. Gli schemi trascendentali sono le categorie calate nel tempo, ovvero le categorie tradotte in linguaggio temporale.

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