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PLATONE
Andrea Frigau
PLATONE
Indice Vita e opere di Platone La dottrina delle idee Lo stato e il compito del filosofo Lultimo Platone
2.Le opere
Di Platone troviamo tutte le opere che comprende 34 dialoghi e 13 lettere: 1) Eutifrone, Apologia, Critone, Fedone; 2) Cratilo, Teeteto, Sofista, Politico; 3) Parmenide, Filebo, Convito, Fedro; 4) Alcibiade I, Alcibiade II, Ipparco, Amanti; 5) Teagete, Carmide, Lachete, Liside;
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6) Eutidemo; Protagora, Gorgia, Menone; 7) Ippia maggiore, Ippia minore, Ione, Menesseno; 8) Clitofonte, Repubblica, Timeo, Crizia; 9) Minosse, Leggi, Epinomide, Lettere. Molti di questi vengono considerati non autentici in base soprattutto alle testimonianze, al contenuto, al valore artistico e alla forma linguistica. Per arrivare alla cronologia degli scritti si usano i rinvii dei dialoghi e si pu determinare tre periodi della vita di Platone: - Primo periodo: scritti giovanili; Secondo periodo: scritti della maturit; Terzo periodo: scritti della vecchiaia.
3.Socrate e Platone
Da Socrate, Platone riprende lidea che la filosofia riflessione che si sviluppa attraverso il dialogo. Alcuni aspetti della filosofia Platonica: -la filosofia una continua ricerca che non ha mai fine; -Platone accetta e non accetta lo scritto: il filosofo non accetta la filosofia perch convinto che solo attraverso il dialogo possa svilupparsi la filosofia; per accetta la scrittura perch senza di essa non potrebbe comunicare i suoi pensieri a tutti. Platone arriva cos a una soluzione: scrivere i dialoghi. La filosofia quindi una continua ricerca di verit assolute, che non ha mai fine in quanto pone continuamente in discussione le premesse e le conclusioni a cui arriva, uno sforzo continuo di una verit che non si raggiunger mai. Una delle caratteristiche delle opere di Platone lutilizzo dei miti, racconti fantastici dove vengono esposti concetti e dottrine. Il mito, in Platone, presenta due significati: -il mito uno Strumento che Platone utilizza per comunicare le sue dottrine; -il mito un Mezzo che il filosofi usa per cercare di trovare una realt che vada aldil dei limiti della ragione.
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Platone scrive tre testi fondamentali: -il Protagora, in cui nega allinsegnamento sofistico ogni valore educativo e alla sofistica stessa ogni contenuto umano; - lEutidemo, che va contro leristica ovvero larte del battagliare a parole e di contraddire tutto ci che si dice, falso o vero che sia; -il Gorgia, che va contro la retorica ovvero larte di persuadere attraverso luso delle parole.
LA DOTTRINA DELLE IDEE E LA TEORIA DELLO STATO 1. La dottrina delle idee e la sua importanza
Platone giunge a formulare la cosiddetta Teoria delle idee durante la battaglia antisofistica che supera le dottrine di Socrate elaborando uno specifico pensiero originale. Questa rappresenta largomento principale del platonismo. La genesi della dottrina delle idee si ha col tentativo di approfondire il concetto di scienza, che Platone ritiene perfetta. Egli vuole trovare loggetto che rappresenti la scienza ma esclude le cose del mondo poich sono mutevoli e imperfette. Per Platone l idea indica un entit perfetta e immutabile che costituisce un una zona dessere diversa dalla nostra chiamata Iperuranio. Questo per non significa che non ci sia un rapporto con gli oggetti: infatti Platone definisce gli oggetti come copie imperfette delle idee. Quindi lidea platonica il modello unico e perfetto delle cose molteplici e imperfette terrene. Quindi esistono due gradi di conoscenza, opinione o dxa, e scienza o epistme (dualismo gnoseologico); queste corrispondono a due tipi di esseri, cose e idee (dualismo ontologico).
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Per Platone ci sono due tipi diversi di idee: 1) IDEE-VALORI: supremi principi etici, estetici, politici che corrispondono al bene, alla bellezza, alla giustizia; 2) IDEE-MATEMATICHE: corrispondenti alla matematica e alla geometria: i principi di uguaglianza, il quadrato ecc. Platone afferma dei legami tra idee e cose: -CRITERIO DI GIUDIZIO DELLE COSE: per giudicare le cose dobbiamo riferirci a esse: per es. due cose sono uguali in base al principio di eguaglianza. CAUSA DELLE COSE: gli individui sono in quanto partecipano o imitano delle idee. Ma nonostante il filosofo parli di mimesi (le cose imitano le idee), metessi (partecipano delle idee), parusia (presenza delle idee alle cose) rimane comunque incerto sul rapporto idee-cose. Ci sono dei dubbi sullesistenza delle idee: o sono sostanze reali, o si trovano oltre la mente e oltre le cose. Non possibile stabilire quale sia giusta o quale sia sbagliata. Ci che si pu affermare che le idee sono un essere diverso dalle cose. Le idee sono la visione intellettuale che non si sa da dove provenga. Platone sostiene che la nostra anima sia vissuta nel mondo delle idee dove ha visto gli esemplari perfetti delle cose. Arrivata nel nostro mondo lanima conserva ci ha visto in un ricordo sopito e per tirarlo fuori c bisogno dellesperienza delle cose. Platone afferma cos che la conoscenza derivi dal giudizio gi esistente nel nostro intelletto. Platone certo nel affermare che le idee costituiscono una zona dessere diversa dalle cose, ma spiegarne lesistenza pi problematico. Le idee non possono essere apprese dai sensi perci potrebbero essere conosciute attraverso una visione intellettuale. Platone trova la soluzione nella reminescenza, ovvero nel ricordo che lanima avrebbe delle idee avendo vissuto in precedenza nelliperuranio. Per questo Platone afferma conoscere ricordare in quando portiamo le idee dentro di noi. Perci la gnoseologia platonica rappresenta una forma di innatismo in quanto non deriva dallesperienza bens da metri di giudizio preesistenti nellintelletto. Per Platone apprende non significa partire da zero, bens ricordare ci che si era obliato. Quindi luomo possiede gi la verit, ma la possiede sotto forma di ricordo, in una sorta di preconoscenza .La reminescenza postula da s limmortalit dellanima che Platone spiega con tre argomenti: -contrari, ovvero che ogni cosa si genera dal suo contrario (vita morte); -somiglianza, ovvero che lanima simile alle idee perci eterna; -vitalit, ovvero che lanima partecipa allidea di vita, quindi non pu partecipare al suo opposto. Nel Fedone, Platone spiega che il filosofare la preparazione dellanima per poter unirsi beata mente con le idee. Inoltre Platone, attraverso la reminescenza, chiarisce il problema del destino in quanto, con il mito di Er , spiega che luomo dipende da una scelta presa dallanima in precedenza, perci ogni uomo artefice del suo destino. Per poter arrivare alla salvezza dal relativismo platonico non devessere luomo a misurare la verit, ma la verit, ovvero le idee, a misurare luomo e a fornirgli le regole del pensare e del vivere. Per Platone il relativismo pu produrre solo disordine e violenza. Di conseguenza, vede nella dottrina delle idee, lunico strumento per uscire dal caos del relativismo dei sofisti. Con questa Platone offrirebbe agli uomini la liberazione dalle lotte e dalle violenze.
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La giustizia
Lo scopo e il fondamento di questa comunit la giustizia. Nessuna comunit pu avere esistenza senza la giustizia. La nascita di uno Stato dipenda dalla sua esistenza. Lo stato deve essere costituito da tre classi: i governanti, che devono possedere la saggezza affinch tutto lo stato sia saggio; i guerrieri, che devono possedere il coraggio; i cittadini, che devono avere la temperanza, comune tra governanti e governati. Tutti devono scegliere qualcosa per cui sono adatti a dedicarsi. Platone distingue l'anima in tre parti: razionale, per cui lanima ragiona e domina gli impulsi; concuscibile, che principio di tutti gli impulsi; irascibile, che lotta per ci che la ragione ritiene giusto.
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Per Platone lo stato deve essere per forza diviso in classi poich ognuno deve compiere ruoli diversi. Platone afferma che la classe sociale non viene scelta dalla nascita, ma viene decisa in base alle qualit di una persona.
Il comunismo platonico
Platone suggerisce inoltre la comunanza dei beni e leliminazione della propriet privata: i custodi avranno case piccole e cibo semplice; loro e largento saranno banditi; anche le donne saranno comuni a molti uomini; inoltre queste avranno stessi diritti degli uomini e i bambini non dovranno mai sapere chi sia il vero padre affinch si formi tutta una grande famiglia.
La democrazia
Platone contro la democrazia poich il suo concetto nasce in antitesi alla sua degenerazione. Platone non accusa solo i sofisti ma anche gli uomini politici che avevano attuato delle riforme nella citt. L a p r o p o s t a d e l c a m b i a m e n t o e s p r e s s o d a P l a t o n e v a c o l l e g a t o n e l s u o periodo storico ,s e g n a t o d a l l o s c o n t r o t r a g l i r i s t o i ( n o b i l i ) e i l d m o s ( i l p o p o l o ) , e d a l l a g u e r r a n e l Peloponneso. Lo scontro tra le classi sociali indica la contrapposizione di interessi e lantitesi tra due opposte concezioni della vita associata e della giustizia. Le sorti della repubblica devono essere guidate dai nobili, non solo per denaro ma anche per virt. I l g o v e r n o d e l l a p l i s d e v e e s s e r e a f f a r e d e l popolo.
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vari gradi del sapere mostrati in precedenza, il dualismo gnoseologico e ontologico compreso nella teoria delle idee ma soprattutto la finalit politica della filosofia, ovvero il tentativo di fondare una comunit giusta e felice attraverso le conoscenze acquisite (il ritorno nella caverna). Tuttavia Platone condanna larte a causa di due motivi: o metafisico - gnoseologico, perch larte sarebbe limitazione delle cose, a loro volta imitazione delle idee, portandola cos al valore conoscitivo pi basso; o pedagogico politico, perch larte incatena lanimo delle passioni rappresentate, mentre i re-filosofi dovrebbero essere distaccati dalle emozioni; inoltre larte nella tragedia mostra un mondo dominato dal fato, escludendo ogni iniziativa umana.
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-lidea diversa: quindi diversa a se stessa; -lidea quiete: quindi sta in se stessa; -lidea movimento: quindi entra in rapporto di comunicazione con le altre. Non bisogna per confondere il non essere con il nulla perch dire che A diverso da B non significa che non esistano ma che anche essendo diversi fanno parte dellessere.
2. La dialettica
Per Platone la dialettica stabilire quali idee hanno una connessione e quali no. Nella Repubblica la dialettica viene definita come la scienza delle idee. Nel Fedro presenta la tecnica del discorso filosofico e si svolge in due momenti: -determinazione e definizione di una certa idea; -divisione dellidea in varie articolazioni. Larte dialettica dovrebbe essere la possibile comunicazione fra le idee: se tutte le idee comunicassero tra loro ogni discorso sarebbe vero; se non comunicassero tra loro non sarebbe possibile nessun discorso. Tra queste due tesi ce n un altra che afferma che alcune idee sono combinabili tra loro e altre no, ovvero che la dialettica consiste nel definire un idea attraverso altre identificazioni successive, dividendo per due un idea e arrivando a un idea indivisibile.
3. Il Filebo
Nel Filebo invece tenta di stabilire cosa sia il bene per luomo. Il bene per luomo una forma di vita n animale n divina, quindi un misto tra piacere (animale) e razionalit (divino). Tuttavia il problema nasce nel misurare la giusta proporzione tra le due cose. Il piacere illimitato, poich non quantificabile, mentre lintelligenza il limite che viene imposto per mettere ordine e limitare il piacere. La gerarchia dei valori viene cos modificata: ordine, proporzione, intelligenza, scienza e opinione, piaceri puri.
4. Il Timeo
Nel Timeo, Platone approfondisce il problema cosmologico dellorigine delluniverso attraverso un mito in cui introduce un terzo elemento nel rapporto tra idee e cose: il
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demiurgo, sorta di divino artefice. Allinizio il mondo era solo un caos informe di materia priva di vita. Il demiurgo, ricco di buoni propositi, ordina la materia a immagine e somiglianza del mondo delle idee e fornisce le cose di un anima del mondo, che vivifica e ordina la materia. Inoltre il demiurgo ha generato il tempo, misurato dal movimento degli astri. Nonostante le buone intenzioni del demiurgo, la materia ribelle ha provocato tutte le imperfezioni e i mali del mondo. La struttura del cosmo del Demiurgo di tipo matematico: le cose sono ridotte ai quattro elementi, terra, aria, acqua e fuoco, ridotti a figure geometriche, ridotte anchesse a numeri. Di conseguenza la matematica linterpretazione di tutto ci che esiste.
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