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Cosenza - Provincia
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SAN DONATO DI NINEA Lottantanovenne Francesco Consoli domenica scorsa sulla provinciale riuscito a sfuggire a una vendetta covata per trentanni
Oltre trentanni addietro secondo laccusa di allora era stato implicato nellomicidio di Donato Consoli, ucciso in montagna a colpi darma da fuoco. Era il 1978. E subito dopo aveva scontato una decina danni di carcere. Ora per Luciano Macrino 60 anni, la pellicola si sarebbe riavvolta e avrebbe proiettato un film analogo a quello di trentanni addietro: infatti secondo quanto ricostruito dagli inquirenti avrebbe tentato duccidere a colpi daccetta Francesco Consoli, di 89 anni, anziano padre del povero Donato. Ed cos che Luciano Macrino ha visto di nuovo aprire le porte del carcere, con laccusa, stavolta, per, di tentato omicidio, minaccia aggravata e violenza privata. Dopo le formalit di rito, infatti, i carabinieri lo hanno condotto nella casa circondariale di Castrovillari. I motivi della presunta aggressione sarebbero attribuibili secondo la testimonianza del pensionato al fatto che il Macrino lavrebbe minacciato di morte attribuendogli la colpa dei suoi dieci anni trascorsi dietro le sbarre. Nel corso della perquisizione del 60enne stata rinvenuta e sequestrata unascia con lama di 12 centimetri oltre ad un coltello con lama di ben 34 centimetri. I fatti risalirebbero a domenica scorsa e si sarebbero svolti sulla provinciale 263 (ex statale 105), in localit Ombrece sulla strada che porta verso la vicina Acquaformosa. Macrino, che evidentemente conosceva i movimenti del pensionato, lo avrebbe appostato in un luogo che riteneva forse lontano da occhi indiscreti. Lottantanovenne stava probabilmente facendo una passeggiata quando ad un certo punto sarebbe stato aggredito.
Lultraottuagenario, sebbene let, sarebbe riuscito a difendersi ed intanto a schivare un primo colpo al capo a quanto pare sferrato con il manico dellaccetta ma non ad un secondo ad un polso rimasto fratturato probabilmente per la violenza usata. Per fortuna, lascia sarebbe sfuggita dalle mani del 60enne che a questo punto avrebbe aggredito con pugni in faccia il pensionato rimasto quasi esanime a terra. Laggressore, probabilmente perch visto da qualcuno o forse perch spaventato dalle grida dellanziano che chiamava aiuto, sarebbe scappato. Cos, prima alcuni vicini e poi dei parenti subito allertati non hanno perso tempo e viste le condizioni del pensionato lhanno immediatamente trasportato presso il nosocomio Ferrari della citt del Pollino, dove gli venivano riscontrate, oltre alla frattura del polso, diversi traumi facciali e contusioni varie con prognosi di sessanta giorni. Immediate le indagini dei carabinieri del locale comando stazione accorsi sul luogo del fatto, che prima hanno notiziato dellaccaduto il comandante della Compagnia di Castrovillari, capitano Sabato Santorelli, e poi si sono subito attivati per arrivare al colpevole. Molto probabilmente qualcuno avrebbe visto laccaduto ed a seguito delle certosine indagini, con interrogatori e quantaltro, il maresciallo capo Alessandro Italiano insieme al vicebrigadiere Giuseppe Di Colandrea, sono arrivati ad individuare il presunto aggressore. Una precisa informativa arrivata cos sul tavolo del sostituto procuratore della Procura di Castrovillari Silvia Fontebasso che lha vagliata attentamente. Da qui, il gip Annamaria Grimaldi ha immediatamente firmato lordinanza di custodia cautelare per Macrino.
Larresto stato eseguito ieri dai carabinieri della compagnia di Castrovillari. Nel riquadro: Luciano Macrino
commerciali e venditori ambulanti attivi sia sulla costa che nellentroterra cosentino di giurisdizione sottoposti a controllo e altrettanto numerose le violazioni alla normativa vigente accertate dagli operatori della Guardia Costiera affiancati dai medici veterinari dellAzienda sanitaria provinciale di Cosenza con conseguente deferimento allautorit giudiziaria di 6 persone alle quali sono stati contestati i reati di vendita di
specie ittiche in pessimo stato di conservazione e di detenzione di novellame, per un totale di 140 kg. di pescato sottoposto a sequestro penale. Altrettanto rilevante stato il risultato dellattivit a mare, con sanzioni amministrativa pecuniarie per un totale di tremila euro con sequestro di attrezzi da pesca illegalmente detenuti o privi dei prescritti segnalamenti e, pertanto, pericolosi per la sicurezza della navigazione. (an.tro.)
ll processo Marlane prende finalmente il via. Dopo rinvii e assenze forzate ieri s aperto, nel tribunale di Paola, il dibattimento nei confronti dei dodici imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo e omissione dolosa delle cautele sul lavoro. La pubblica accusa, rappresentata da Roberta Carotenuto, ha fatto le sue richieste di rito: il controesame dei testi di lista, il controesame della lista dei testimoni della difesa e ha richiesto una nuova perizia sui luoghi. Le parti civili si sono associate alle richieste del pm. Importante la lettura delle ordinanze su cui il giudice Domenico Introcaso sera riservato la decisione: sono state accolte quasi tutte le costituzioni di parte civile, stata inserita nel processo laccusa di responsabilit in solido nei confronti di gruppi privati (Eni, Marzotto e Valentino), stata rigettata listanza dincompetenza territoriale, ma soprattutto sono stati estesi i termini di prescrizione, con lingresso in aula di altri 20 decessi e 11 lesioni gravi precedentemente prescritti. In sostanza, sono state accolte le istanze dellagguerrito collegio difensivo di parte civile, coordinato dallavvocato Lucio Conte. Il giudice, Domenico Introcaso, ha poi concesso un nuovo termine alla difesa per le contestazioni suppletive del pubblico ministero.
Contestazioni che fanno riferimento a costituzioni di parti lese poi decedute in questi anni. La prossima udienza prevista per il 20 luglio. La giornata iniziata con qualche striscione posto fuori dal tribunale: Marlane-Marzotto: ora di fare giustizia. Gli imputati sono: Carlo Lomonaco, responsabile del reparto tintoria, Pietro Marzotto, Antonio Favrin, Silvano Storer, Giuseppe Ferrari, Jean De Jaegher, Attilio Rausse, Ivo Comegna, Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Lamberto Priori, Lorenzo Bosetti. Un tredicesimo imputato deceduto negli scorsi mesi. La Marlane era unazienda che ha segnato unepoca nel settore tessile. Azienda dellex gruppo Marzotto aveva creato posti di lavoro e indotto che avevano permesso lo sviluppo di quel lembo di terra che va da Praia a Mare, allentroterra lucano e campano. La crisi del settore aveva compromesso la fragile economia. Dopo qualche anno si cominci a parlare di morti bianche, decessi inspiegabili di operai che avevano prestato servizio alla Marlane. Da qui le denunce e le prime indagini. Sono 107, tra operai ammalati e familiari la cui morte si presume legata alle esalazioni tossiche respirate in fabbrica, e quindi altrettante le costituzioni di parti civili nel processo. Le attente indagini portate avanti dalla Procura della Repubblica di Paola accertarono altissime concentrazioni di metalli pesanti.
SCALEA Ordinanza del sindaco Pasquale Basile in previsione della stagione estiva
SAN MARCO
Il municipio di Scalea
tuare interventi di prevenzione nonch di vietare tutte quelle azioni che possano costituire pericolo di incendi. Lordinanza indirizzata alle societ di gestione delle Ferrovie, allAnas, alla Provincia per la pulizia dei cigli ferroviari e stradali; inoltre indirizzata ai proprietari e ai conduttori, a qualsiasi titolo, di terreni incolti o a riposo e a pascolo, ai proprietari, ai gestori, ai conduttori di campeggi, villaggi turistici, alberghi e strutture ricettive. Chiunque avvisti un incendio tenuto a darne immediata comunicazione alle competenti autorit riferendo dati per la localizzazione. (an.tro.)
PAOLA
Tel. 0982587316 0982612439 0982582276 Tel. 09825811 09825811 0982613553
S. MARCO A.
FARMACIE Aloia Pisano SANIT Ospedale civile GUARDIA MEDICA Tel. 0984511725 EMERGENZA Carabinieri Polizia municipale Corpo forestale COMUNE Municipio TELEFONI UTILI Biblioteca Curia Vescovile Giudice di Pace Inps Tel. 0984512003 0984512135 0984525205 Tel. 0984512089 Tel. 0984511433 0984512000 0984512087 0984511534 Tel. 0984512141 0984512123 Tel. 09845101
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Dovr essere il popolo a correggere i guasti prodotto dal Piano di rientro della rete ospedaliera, che ha tagliato le ali alla sanit nellAlto Tirreno cosentino. Il movimento civico LAlternativa presieduto da Domenico Pecora, ha avviato una consultazione per lindizione del referendum abrogativo, in toto o per una sua parte, del decreto della Regione con il quale si provveduto a dare corso a tale riordino. Lindizione di tale referendum si legge in una nota del movimento perseguibile in quanto espressamente previsto dallarticolo 11 dello Statuto regionale secondo il quale si pu indire un referendum popolare per labrogazione, totale o parziale, di una legge o di un regolamento regionale quando ne facciano richiesta almeno due o pi Consigli provinciali o dieci consigli comunali che rappresentino almeno centomila elettori iscritti nelle proprie liste elettorali. Alternativa , dunque, gi in azione per rimettere nei giusti binari la questione della sanit nellAlto Tirreno e ha chiesto formalmente al presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio e in particolare ai sindaci di Praia a Mare e di Trebisacce di mobilitarsi organizzare un incontro tra le parti per la formulazione di tale referendum. Non si placa la rabbia popolare che sinora si infranta contro lo scoglio del piano di
rientro e che in nome di un disegno razionale inesorabile ha deciso di tagliare le ali allospedale civile di Praia a Mare, una struttura che ha offerto servizi a un ampio lembo territoriale che va dallAlto Tirreno cosentino alla zona fino a sconfinare nella vicina Basilicata. Il movimento continua cos con azioni concrete volte a modificare lattuale riordino della rete ospedaliera calabrese e del servizio di emergenza-urgenza. Pesante il giudizio critico che Lalternativa esprime sulloperato della regione Calabria, che nella predisposizione del piano di rientro e dei susseguenti atti non ha tenuto neanche in considerazione la Carta dei dirittidellUnione Europea. La disciplina europea, infatti, dispone che: ogni individuo ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali. Tutto ci con i provvedimenti adottati dalla regione Calabria in merito alla chiusura o riconversione degli ospedali, secondo il movimento civico, non viene di fatto garantito con particolarmente riferimento per quelle zone come Praia a Mare, Trebisacce ed altri comuni dove, per conformazione orografica, assenza di adeguate infrastrutture viarie, alti tempi di percorrenza per il raggiungimento dellospedale spoke o hub pi vicino, alto flusso turistico con incremento notevole della popolazione residente.
giorni scorsi, presso il comune di San Marco Argentano gli sportelli del punto unico di accesso e del centro unico di prenotazione. In merito a ci, lassessore alle politiche sociali dello stesso comune Glauca Cristofaro ha espresso la sua soddisfazione per il raggiungimento di altri due importantissimi obiettivi nella predisposizione dei servizi in favore delle fasce pi deboli della popolazione, in particolare degli anziani e dei disabili e per lincipit della tanto agognata rete integrata di servizi tra tutti comuni del distretto. Il punto unico di accesso (Pua), nasce dalla collaborazione tra lassessorato alle politiche sociali del comune di San Marco Argentano, lAzienda sanitaria provinciale ed il Centro sociale di volontariato di Cosenza e consentir ai cittadini di accedere ai servizi socio-sanitari erogati sul territorio e di ottenere assistenza e sostegno, sentendosi cos meno soli nella gestione dei loro bisogni che potranno essere raccolti e monitorati per predisporre, poi, le risposte adeguate. Il risultato stato raggiunto grazie allapporto fondamentale del CSV che ha provveduto allelaborazione del software ed alla formazione degli operatori. Con il Cup , invece, si potranno prenotare tutte le prestazioni ambulatoriali fornite dallAsp. (ale. amo.)