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Il territorio e la sovranit territoriale

1)Il territorio dello Stato Dopo l'acquisto della PGI il territorio di uno Stato diventa l'oggetto di una situazione g. tutelata dal D.I e si parla di diritto di sovranit territoriale. Alcuni sostengono che tale diritto sia configurabile cm un diritto reale dello Stato (dominium) che pu essere oggetto di disposizione dello Stato stesso: in realt non un diritto di propriet in quanto quest' ultimo viene regolato dal D. interno e riguarda singole porzioni di territorio che possono far capo anche a soggetti stranieri. Altri invece ritengo che il territorio sia solo lo spazio su cui esercita il proprio potere di governo lo Stato (imperium): dunque lo spazio dove lo Stato ha il diritto esclusivo di esercitare il suo potere di governo escludendo ogni altro soggetto I. La concezione preferibile quella mista che vede il territorio sia cm dominium che con imperium. Al territorio dello Stato si assimila: A) il mare territoriale adiacente B) lo spazio aereo sovrastante L'acquisto della sovranit t. coincide con l'acquisto della PGI secondo il criterio dell'effettivit. Si pu acquistare la sovranit t. di un territorio originario dello Stato o no.
L'acquisto di un territorio originario 1) nascita su territorio di Stato preesistente comporta la perdita della sovranit t. di quest'ultimo
acquisto su territorio non originario dello Stato. In tal caso la 1 ^ considerazione da fare che bisogna tener presente 2 principi fondamentali: A) divieto dell'uso della forza B) principio di autodeterminazione dei popoli.

2) nel caso di territorio coloniale che acquista la dottrina si divide in 2 parti: l'indipendenza vale la regola dell'uti possidetis iuris in virt del quale il territorio risulta delimitato dai confini territoriali esistenti al Conforti: il momento dell'indipendenza. semplice Giuliano: sono alcuni applicano tale regola anche in altri contesti fuori dalla decolonizzazione cm alla dissoluzione di uno Stato federale: in tal caso sarebbe consentita solo se la nascita del nuovo Stato avvenisse x vie pacifiche.
possesso del territorio, inteso come effettivo esercizio del potere di governo fa sorgere il diritto di sovranit t. Si presta x lo + x l'acquisto di territorio a titolo io originario.

necessaria 2 /3 elementi x l'acquisto della S.t A) effettivo esercizio del PDG del territorio B) animus domini, cio la volont di acquisire la S.t

(C) consenso del precedente sovrano se c'era e non estinto o non ha rinunciato alla S.t unilateralmente: in tal caso si deve dimostrare l'acquiescenza dello Stato, cio la tacita manifestazione di voler rinunciare alla sovranit. Si parla anche di "derelizione".

2)I modi d'acquisto del territorio. A-l'occupazione: modo di acquisto della S.t su territorio nullius. suff. la coesistenza dei primi elementi del Giuliano. E' un modo tipico del periodo coloniale in cui si tendeva a considerare nullius i territori abitati da popoli non civili. Attualmente non esistono + territori nullius - l' Antartide. Se esiste una qualche forma, anche embrionale di organizzazione che rinuncia alla S.t si dovr parlare non di occupazione, ma di incorporazione. B- L'accessione: l'accrescimento del territorio statale a seguito di fenomeni naturali come lo spostamento della linea costiera di uno Stato o dopo l'emersione di un'isola in un fiume o mare territoriale che segna il confine tra almeno 2 Stati nel caso del fiume si parler di : -alluvione: accrescimento della riva x sedimentazione naturale - avulsione: repentino mutamento del corso del fiume C- La cessione: modo di acquisto della S.t di territorio altrui: sono necessari sia i 2 elementi del Giuliano sia il consenso dell'antico sovrano espresso x mezzo di un trattato. In virt del principio di autodeterminazione dei popoli x difficile ammettere che oggi uno Stato possa cedere liberamente una porzione del proprio territorio ad altri senza che ci sia conforme alla volont della popolazione del territorio interessato. D-La prescrizione: un altro modo di acquisto della S.t su territorio altrui

che si fonda sui 2 elementi del Giuliano e sull'acquiescenza da parte dell'antico sovranoequivalente dell'usucapione del d. privato: discussa l'assenza dell'indicazione di un termine preciso temporale decorso il quale si consideri realizzata. La giurisprudenza I. ha chiarito che l'acquisto della S.t su territorio altrui necessita sempre del consenso dell'antico sovrano. Tuttavia questo consenso pu manifestarsi tacitamente tramite comportamenti concludenti:" se lo Stato cui spetta la sovranit si astiene dal protestare dinanzi all'effettivo esercizio del PDG di un altro Stato di cui sia a conoscenza, tale silenzio potr interpretarsi cm acquiescenza che equivale ad atto di rinuncia. E- La conquista: era un modo di acquisto della S.t di territorio altrui a seguito dell'uso della FFAA. Attualmente x questo modo non + consentito a causa del divieto di uso della forza nelle relazioni I. 3) La delimitazione del territorio La delimitazione del territorio consiste nella precisa individuazione dei confini, cio l'insieme dei punti che delimitano le zone soggette a determinata S.t. La delimitazione pu consistere o in una semplice definizione della linea confinatoria o in una demarcazione, cio il tracciamento del confine mediante strumenti identificativi. All'epoca del colonialismo la delimitazione poteva risultare da atti unilaterali dello Stato occupante sul territorio nullius occupato. Oggi x il prodotto di 1 o + accordi fra gli Stati confinanti. L'accordo di delimitazione pu anche essere tacito, cio risultare da comportamenti concludenti degli Stati: in tal caso rischia x di confondersi con la prescrizione. In assenza di accordo la delimitazione pu risultare da : regole consuetudinarie applicabili in decisione presenza di confini naturali tra gli vincolante Stati: adottato dal A) Fiumelinea mediana o il sentenze I. di un CdS ONU thalweg di un fiume navigabile, cio arbitro o giudice I. la linea mediana delle maggiori La sentenza x un profondit atto di accertamento, e non costitutivo B) Lago linea di equidistanza cm l'accordo, cmq C) Catene montuoselinea delle obbliga le parti a vette + alte darvi esecuzione Solo una parte della dottrina x prende in considerazione questi criteri. Sono x lo + regole x l'interpretazione delle volont di accordo incerto.

Una volta stabiliti, i confini acquistano una stabilit che il D.I provvede a tutelare: A) Art. 62 Cdt: un mutamento fondamentale delle circostanze non invocabile x denunciare/ recedere da un trattato che stabilisce un confine. B) Art. 11 Cst: i trattati che stabiliscono dei confini si trasmettono a qualsiasi Stato successore. Da Queste 2 disposizioni si evince che i confini, una volta stabiliti, non sono + nella piena disponibilit degli Stati. Per tale motivo si giunge ad affermare che la stabilit dei confini non tanto il risultato della permanenza in vigore del trattato di delimitazione quanto invece la diretta conseguenza del diritto di St. di ogni Stato nel suo territorio. 4)La tutela I. del PDG dello Stato sul suo territorio e i suoi limiti Acquisita la PGI il D.I attribuisce allo Stato il diritto di esercitare il PDG nel suo territorio: anche questo diritto viene denominato diritto di sovranit territoriale oppure giurisdizione territoriale se si conferisce al termine giurisdizione il significato di PDG. Il diritto dello Stato di esercitare il PDG nel suo territorio si scompone in 3 parti: A) Generalit = lo Stato ha diritto a governare su ogni materia B) Esclusivit = lo Stato ha diritto di governare ad esclusione di ogni altro soggetto I. C) Libert = lo Stato ha diritto di governare come vuole x i fini che ha liberamente determinato col solo limite derivante degli obblighi I. assunti. La libert viene tutelata anche dal principio di non intervento negli affari interni degli altri Stati: divieto di intervenire coercitivamente nella sfera di libert degli altri Stati. dubbiose si riferisce anche alla coercizione economica. L'ambito entro cui si esplica la libert il cd "dominio riservato" o "domestic jurisdicton" che indica appunto le materie in cui lo Stato libero da obblighi derivanti dal D.I e su cui pu governare liberamente. Secondo alcuni invece il dominio riservato indica solo le materie su cui le organizzazioni I. non possono intervenire.

L'esercizio del PDG sempre + limitato dalle ngI. A) ng consuetudinarie si occupano di proteggere i cittadini stranieri e i loro beni, i diritti dell'uomo a prescindere dalla nazionalit, il trattamento degli Stati stranieri e dei loro organi, il trattamento della organizzazioni I. e la tutela dell'ambiente. B) ng convenzionali (x lo + create dalla organizzazioni I.) regolano quasi tutte le materie esistenti finendo cos x limitare fortemente la libert di ogni Stato.

Oggi si parla molto della crisi della St. soprattutto alla lux del processo della globalizzazione. Si parla di EROSIONE della St. In realt la maggior parte delle ngI. si limitano ad erodere sono l'aspetto della libert lasciando x Io + integri sia l'aspetto della generalit che dell'esclusivit: parlando di erosione della S.t sarebbe meglio far riferimento solo a quelle situazioni che coinvolgono tutti gli aspetti della St. Da questo punto di vista le limitazioni sono ancora poche e riguardano soprattutto specifiche porzioni del territorio statale. significative limitazioni vengono invece dalla qualit di essere membro di organizzazioni di integrazione regionale con l' UE. Altre limitazioni meno significative riguardano gli"Stati neutralizzati

5)La potest di governo dello Stato oltre i limiti territoriali L'affermazione anglosassone "la competenza giurisdizionale dello Stato essenzialmente territoriale" da chiarire secondo 2 punti di vista :

Dal punto di vista della sfera di valutazioni dell'ordinamento g. statale, inteso come insieme di fatti e situazioni che lo Stato valuta qnd esercita le sue funzioni nel suo territorio, tale affermazione fuorviante: infatti in linea di principio lo Stato libero di governare cm vuole nel suo territorio anche fatti e situazioni localizzate fuori dal suo territorio statale senza x tale motivo parlare di esercizio extraterritoriale del PDG, si pensi ad es. al diritto privato internazionale.

Il D.I cmq apporta specifiche restrizioni A) giurisdizione altrui: lo Stato anche alla libert dello Stato nel valutare non potr esercitare le sue fatti e situazione localizzate in spazi funzioni statali in territorio soggetti alla giurisdizione di un altro Stato. straniero senza il consenso del CASO LOTUS: urto in alto mare tra nave sovrano di quel territorio. turca e francese; giurisdizione penale turca ha esercitato il suo potere anche nei B) giurisdizione di nessuno: il confronti della ufficiale di guardia della D.I tende a limitare il PDG di nave francese provocando la protesta ogni Stato tramite la regola della francese. La ICJ ha respinto le pretese "nazionalit degli individuisi francesi affermando che l'obbligo di non parla di giurisdizione personale esercitare il PDG su territorio altrui non dello Stato. Per ci che riguarda il implica che il D.I vieti ad uno Stato di mare e Lo spazio aereo I. il D.I esercitare nel proprio territorio la propria delimita il PDG di ciascuno giurisdizione a - che non vi sia una regola a tramite la regola della tal proposito nel D.ILa Corte afferma "nazionalit della nave o dunque che gli Stati sono liberi di estendere dell'aeromobilesi parla in le proprie lex e giurisdizione a persone, questo caso di giurisdizione dello beni e atti anche al di fuori del proprio Stato della bandiera. territorio se non c' una regola che proibisce ci.

Dal punto di vista della sfera di organizzazione dell'ordinamento statale, inteso cm l'ambito spaziale in cui ha il diritto esclusivo di esercitare le sue funzioni statali, l'affermazione x lo + esatta. In tal caso si parler di esercizio extraterritoriale del PDG solo se lo Stato esercita le sue funzioni statali in territorio soggetto alla giurisdizione o di un altro Stato o di nessuno Stato.

6) I casi di scissione tra appartenenza di un territorio ed esercizio del PDG La max limitazione della sovranit si ha qnd lo Stato cui appartiene un dato territorio non pu esercitarvi il PDG, che viene esercitato da un altro Stato: si parla di scissione tra appartenenza del territorio ed esercizio del PDG. Un caso particolare di scissione si ha A) situazione di mero fattopu qnd un territorio viene sottoposto al succedere o nel caso di conflitto PDG di un' Organizzazione I. Si interno in cui una parte del territorio presentano 2 ipotesi: viene governata da organizzazione A) territori soggetti al mandato o ad insurrezionale oppure nel caso di amm. fiduciaria (caso + attuale): cio conflitto armato I. in cui vi il territori affidati in amm. ad un altro controllo di una parte del territorio Stato poich l'antico sovrano ha ad opera di Potenza straniera: rinunciato alla sovranit a seguito di -occupazione bellica: D.I non sconfitta bellica. consente + di conquistare i territori altrui anche se seguita da formale annessione. La Potenza mandataria (sotto egidia - governo insurrezionale: finch non SDN) o amministratrice (sotto ONU) si afferma definitivamente cm Stato aveva ed ha l'obbligo di governare il territorio nell'interesse della indipendente e sovrano non potr popolazione locale sotto il controllo acquisire la S.t prima della SDN poi delle ONU. B) accordo di concessione ad altri B) territori direttamente amm. da dell'amministrazione di specifica Organizzazioni I. (caso attuale e porzione del territorio come il Canale limitato a brevi periodi): di solito di Panama agli USA avviene cm forma di "post- conflict peace-building" in base a risoluzione In entrambi i casi molti obblighi che del CdS. Es tipico stata l' amm. della incomberebbero sul sovrano Cambogia tra 1992-'93. territoriale incomberanno invece sul governo di fatto o sulla Potenza amministratrice. Es di obbligo: tutela In passato erano state predisposte amm. degli Stati stranieri e dei loro organi I. destinate in teoria a durare nel tempo: si parlava di territori e cittadini o la tutela dei diritti internazionalizzati. Caso particolare di dell'uomo. questo tipo stata l'amm. della citt di Tangeri da parte di una commissione ad hoc tra 1923 e il 1956. situazioni possibili di scissione:

7) Altri limiti al PDG dello Stato in specifiche porzioni del suo territorio Vi sono altre limitazioni alla sovranit derivanti da altre circostanze: Lo stabilimento di relazioni diplomatiche e consolari oppure la presenza di basi militari straniere. A) sedi diplomatiche e Residenze private degli agenti diplomatici: si considerano luoghi extraterritoriali B) uffici consolari: stesso trattamento previsto x le sedi diplomatiche C) le basi militari godono dei regimi stabiliti con appositi accordi I.

Vi il caso in cui uno Stato assume un vincolo di carattere tendenzialmente permanente a beneficio di uno Stato confinante, o di alcuni Stati o di tutti gli stati: si parla di servit I. x sottolineare la sua affinit con le servit prediali. Questi obblighi si trasmettono a tutti gli Stati che esercitano la S.t in relazione al territorio interessato. Es sono i territori neutralizzati o smilitarizzati. Vi sono altri tipi di obblighi tendenzialmente permanenti: obblighi che riguardano le zone di frontiera o i fiumi o canali utilizzati x la navigazione I. A) obbligo di tollerare il passaggio dei cittadini-organo dello Stato confinante. B) Fiumi I. sono quei fiumi il cui corso navigabile traversa o separata Stati cm il Reno e il Danubio. Vige la libert di navigazione x tutti gli Stati rivieraschi e a testimonianza di ci vi sono una serie di importanti accordi I. Recentemente si sentita l'esigenza di regolamentare anche gli usi diversi dalla navigazione cm x es. l'irrigazione (Convenzione di NY 1997 non ancora in vigore).

8)la successione tra Stati e i trattati localizzati Art. 12 Cst: stabilisce il subentro automatico di qualsiasi Stato "successore" nei trattati che creano diritti ad obblighi localizzati, cio quei diritto o obblighi riguardanti l'uso o i limiti all'uso di specifiche porzioni di territorio di uno Stato a favore di un altro, di altri, o di tutti gli Stati stranieri. I trattati Localizzati devono essere individuati caso X caso. Certo x che non cono trattati Localizzati: a) quelli che instaurano relazioni diplomatiche e consolari. b) quelli relativi all'installazione di basi militari straniere. 9) I territori non appartenenti ad alcuno Stato e le zone polari In un territorio di nessuno Stato ogni Stato libero di svolgere attivit col solo obbligo di non interferire con l'attivit degli altri Stati: ogni Stato potr esercitare il suo PDG esclusivamente nei confronti dei propri cittadini o gruppi sociali della propri a nazionalit. A parte la Palestina non vi sono zone nullius. Un discorso a s meritano le zone polari. Antartide: vari Stati hanno da sempre avanzato pretese di sovranit su porzioni del territorio antartico fino al Trattato di Washington 1959 in cui venne internazionalizzato. Il trattato prevede: a) libert di ricerca scientificala gestione delle attivit stata affidata ad un comitato delle Parti consultive composto dai firmatari del trattato e da chiunque vi abbia aderito in seguito b) istituzione del Segretario del trattato antartico c) moratoria di 50 anni a partire dal 1991 x ci che riguarda lo sfruttamento delle risorse minerarie

Sono trattati localizzati invece quelli che stabiliscano un confine e quelli che disciplinano il regine di un confine.

Regioni polari artiche: gli Stati cui il territorio contiguo con tali Regioni hanno avanzato pretese di sovranit in base alla cd "Teoria dei settori" secondo cui la sovranit spetterebbe automaticamente agli Stati contigui entro limiti definiti: dubbia la natura g. di tali pretese. Nel 1986 stato istituito Un Consiglio Artico x favorire La cooperazione tra gli 8 stati che si affacciano sulla Regione.

I mare e lo spazio aereo territoriali


1) Il diritto del mare e La sua codificazione. Il D.I del mare composto da una serie di ng finalizzate a delimitare l'esercizio del PDG degli Stati negli spazi marini, soprattutto avendo riguardo di evitare che ogni Stato possa interferire nelle attivit svolte dalle altre navi straniere. L'ONU aveva intrapreso subito un'opera di codificazione, preparata dalla Commissione del D.I (CDI) e aveva convocato La 1 ^ Conferenza delle Nazioni Unite sul diritto del mare nel 1958 a Ginevra. Si adottarono 4 Convenzioni di codificazione: a) sul mare territoriale (Mt) e la zona contigua. Le navi di norma sono sottoposte al PDG dello Stata della bandiera, cio dello Stato di cui La nave ha la nazionalit. Tuttavia il PDG dello Stato della bandiera esclusivo solo se la nave si trova fuori dalle zone marine che il D.I sottopone alla S.t dello Stato costiero. b) sull'alto mare c) sulla piattaforma continentale d) sul regime della pesca e conservazione delle risorse biologiche dall'alto mare. Dato che Rimasero fuori molte questioni importanti fu convocata una 2 ^ Conferenza che x non ebbe sbocchi. Cos si giunse alla 3^ Conferenza 0NU sul diritto del mare dove nel 1982 venne adottato a Montego Bay (Giamaica) l'UNCLOS cio la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. L' Unclos entrata in vigore nel 1994: la parte XI della Convenzione sullo sfruttamento delle risorse dei fondi marini I. stato modificato, altre parti sono state integrate, cmq l'unclos riproduce in larga parte il D.I consuetudinario. L' Unclos inoltro consente alle organizzazioni I. con competenza in materia di diritto del mare di divenirne parte: ci sar possibile solo per le Organizzazioni di integrazione Regionale. L'UE fa parte della Unclos mentre l' Italia fa parte delle prime 2 Convenzioni di Ginevra e dell'Unclos.

2) nozione ed estensione del Mt. Il Mt. una zona di nane in cui si estende La St dello Stato costiero e comprende sia lo spazio aereo sovrastante il Mt. sia il fondo marino e sottosuolo del Mt. Anche le isole dello stato hanno un proprio Mt, mentre i bassi fondali che affiorano solo con la bassa marea e le isole artificiali, no.

Lo Stato costiero ha diritto di St, cio di esercitare il PDG in via generale cd esclusiva sul proprio Mt. Tuttavia x subisce 2 specifiche limitazioni: a) obbligo di concedere il passaggio inoffensivo delle navi straniere b) limitazioni in merito all'esercizio del potere giurisdizionale.

L'estensione: l'art. 3 Unclos stabilisce che ogni Stato ha il diritto di fissare la larghezza del proprio Mt. fino ad un max di 12 miglia misurate a partire dalla linea di base. Un tempo vigeva il criterio della "gettata max del cannone" ma data la sia mutevolezza si prefer un sistema + certo e preciso. Il Mt. ha 2 limiti: A) limite interno, cio le linee di base del Mt. lungo la costa B) limite esterno, cio la linea equidistante in ogni suo punto alla larghezza del Mt. dal punto + prossimo alla linea di base Pu capitare che le case di 2 o + Stati si fronteggino e la distanza tra le loro coste sia inferiore alla somma della larghezza dei rispettivi Mt: sorge La necessit di delimitare il Mt. degli Stati con coste adiacenti o che si fronteggiano. La regola che necessario che gli Stati interessati si accordino. In mancanza la questione viene regolata dall'art. 15 Unclos: "nessuno degli Stati potr estendersi oltre la linea mediana di cui ciascun suo punto equidistante dai punti + prossimi delle linee di base". L'art. prevede inoltre di non essere applicato qnd vi sono dei titoli storici o delle circostanze speciali.

3) le linee di base del Mt. le linee di base sono quelle linee a partire dalle quali si calcola verso il largo la Lunghezza del Mt. e servono a calcolare, sempre verso il largo, la larghezza di quelle zone marine, fuori dal Mt., in cui lo Stato costiero non esercita la piena St. ma solo diritti di portata minore. Art. 5 Unclos: La Linea di base normale la linea di bassa marea lungo la costa ed Indicata sulle carte nautiche ufficialmente riconosciuti a grande scala.

nel caso delle isole bordate da sciogliere affioranti la linea di bassa marea rilevante quella della scogliera dal lato del mare aperto. Per i bassifondi affiorarti solo durante la bassa marea l'Art 13 Unclos afferma che: A) Se si trovano a distanza superiore alla larghezza del Mt. dalla terraferma o dall'isola non hanno un proprio Mt. B) se x la distanza inferiore lo Stato costiero pu utilizzare la linea di bassa marea dei bassifondi con linea di base. Anche in questo caso il bassofondo privo di proprio Mt.

La linea di bassa marea la linea normale da cui si calcola la larghezza del Mt.

Oltre alla linea di bassa marea esiste anche un' altra linea: la linea di base rette collegante punti appropriati. Questo metodo non alternativo a quello delle linee di bassa marea: l'Art 14 Unclos infatti prevedere che lo Stato costiero possa /debba utilizzare la combinazione di questi 2 metodi x la determinazione delle sue linee di base.

Le linee di base rette L'adozione di questo metodo possibile solo in 2 casi precisi: A) che vi sia una costa profondamente incavata o frastagliata :

B) che esista una frangia di isole lungo la costa nelle sue immediate vicinanze:

Se si presentano queste situazioni lo Stato costiero avr notevole discrezionalit nel tracciare le linee di base anche perch L'Art. 7 Unclos non imporre alcun limite di lunghezza ma stabilisce che: a) il tracciato delle linee non si deve discostare troppo dalla direzione generale della costa. b) Le distese di mare all'interno della linea devono essere sufficientemente collegate al dominio terrestre. c) cmq possibile tener conto, qnd si tracciano le linee, degli interessi economici se attestati da un "lungo uso In caso di bassifondi emergenti L' Unclos vieta di utilizzarli x tracciare linee di base rette se non sono stati costruiti fari o installazioni emergenti riconoscibili.

CASO PARTICOLARE N 1: le foci dei fiumi. se un fiume sfocia direttamente in mare L'Art 9 Unclos stabilisce che la linea di base una linea retta tracciata attraverso la bocca del fiume, tra i punti di bassa marea delle sue rive. CASO PARTICOLARE N 2: le baie. Art 10 UnclosUna baia un'insenatura ben marcata la cui penetrazione nella terraferma in rapporto con la larghezza della sua apertura tale che le sue acque risultano racchiuse dalla costa. Perch si possa Ricorrere al metodo delle linee rette necessario che: A) l'insenatura racchiuda una superficie d'acqua = o> alla superficie di un semicerchio che ha x diametro la linea tracciata fra i 2 punti d'ingresso della baia (cd criterio del semicerchio).

B) che la distanza fra i 2 punti d'ingresso non superi le 24 miglia: se la distanza maggiore lo Stato potr prendere all'interno della baia altri 2 punti che distano 24 miglia in modo da racchiudere la max superficie d'acqua possibile.

4)Il diritto di passaggio inoffensivo delle navi straniere Art 18 Unclos: il passaggio si ha qnd una nave attraversa il Mt. x raggiungere o lasciare il porto dello Stato costiero senza x entrare nelle acque internesi parla di passaggio laterale. Il passaggio deve essere rapido e continuo: saranno dunque consentite la sosta e l'ancoraggio solo se resi necessari da forza maggiore o dalla necessit di prestare soccorso a persone, navi o aeromobili in difficolt. Art 19 Unclos: il passaggio x e sera inoffensivo deve essere tale da non arrecare pregiudizio alla pax, al buon ordine e alla sicurezza dello Stato costiero. La discrezionalit dello Stato costiero nello stabilire qnd il passaggio non inoffensivo in parte temperata da una lista non tassativa di attivit considerate pregiudizievoli. Lo Stato costiero, in base all'Art. 25 Unclos pu adottare le misure necessarie x impedire ogni passaggio non inoffensivo: se la nave x si trova gi nel suo Mt., lo Stato Costiero potr effettuare ispezioni e controlli e, in caso di violazione accertata, potr eventualmente applicare sanzioni previste nel suo d. interno. ammesso anche il ricorso a misure coercitive ivi compreso l'uso della forza. La sospensione temporanea del diritto di passaggio inoffensivo ammessa solo se si riferisce a specifiche zone del Mt. e purch: a) non sia discriminatoria b) sia indispensabile x esigenze di sicurezza
Lo Stato costiero pu regolamentare il passaggio inoffensivo ma non potr ostacolare il passaggio delle navi straniere n imporre tasse che non siano il corrispettivo di specifici servizi resi alle navi in passaggio. Art 220 Unclos: in caso di accertata violazione della normativa sull' inquinamento lo Stato costiero potr dare inizio ad un " procedimento" e al sequestro della nave. Negli altri casi di violazione sar ragionevole invitare la nave a confermarsi alla normativa in vigore, e solo in caso di Rifiuto o violazione reiterata si potr procedere col fermo temporaneo e l'applicazione di sanzioni pecuniarie ed eventualmente di misure coercitive. La possibilit di adottare misure coercitive x impedire il passaggio non inoffensivo delle navi da guerra si scontra con b immunit che queste godono ai sensi dell'Unclos: A) ART 32: Le autorit dello Stato costiero non possono salire a bordo di tali navi senza il consenso delle autorit dello Stato della bandiera. B) se il passaggio non inoffensivo si potr solo pretendere che la nave abbandoni subito il Mt. + eventuale diritto di risarcimento dei danni subiti.

Il diritto di passaggio inoffensivo spetta sono alle navi: gli aerei necessitano del consenso dello Stato. L'Art 17 Unclos: il diritto di passaggio inoffensivo spetta anche alle navi degli Stati privi di litorale marittimohanno diritto di accesso al mare e di transito nel territorio degli Statisi coordina con l'Art 125 Unclos che afferma che "le condizioni e modalit del transito devono essere concordate con gli Stati di transito tramite accordi bilaterali, sub-regionali o regionali. Il diritto di transito spetta sia allo navi private che da guerra e + in generale le navi pubbliche: Art 20 Unclos precisa x che i sottomarini e veicoli subacquei devono transitare in superficie mostrando la bandiera nazionale Alcuni Stati avanzano la pretesa di sottoporre ad autorizzazione preventiva sia il passaggio delle navi da guerra che quello delle navi che trasportano sostanze nocive: tali pretese x sono infondate. 5)I limiti all'esercizio giurisdizionale dello Stato costiero L'altro limite alla St. dello Stato costiero riguarda l'esercizio del potere giurisdizionale relativamente a fatti avvenuti a bordo delle navi straniere; L'Unclos prevede una serie di immunit e limitazioni alla giurisdizione sia civile che penale. Giurisdizione civile: l'art 28 Unclos stabilisce dei limiti x lo Stato costiero col fine di evitare interferenze col passaggio inoffensivo; sono vietarti: A) il fermo o dirottamento della nave x esercitare la giurisdizione cita Vs una persona a bordo della nave B) l'adozione di misure cautelari o esecutive Vs la nave se non x effetto di obblighi o responsabilit in cui la nave sia incorsa o abbia assunto durante il passaggio nel Mt.

Giurisdizione penale: A) Art 32 Unclos: immunit assoluta x le navi da guerra B) Ari 27 Unclos: l'immunit x le navi private riguarda solo i fatti che hanno rilevanza puramente interna. L'Art non chiaro n esaustivo e afferma che lo Stato costiero potr esercitare la sua giurisdizione penale su nave straniera in transito nel suo Mt. solo nei seguenti casi: I) se le conseguenze del reato si estendono allo Stato costiero II) se il reato di natura tale da disturbare la pax del Paese o il ordine del Mt. III) se l'intervento delle autorit locali richiesto dal comandante della nave o da un agente diplomatico o consolare VI) se l'intervento x reprimere il traffico illecito di stupefacenti

6)il passaggio negli stretti uno stretto un braccio di mare naturale che mette in comunicazione 2 porzioni + ampie di mare. Il regime I. si possono applicare solo x gli stretti che: A) vengono utilizzati x la navigazione I. B) sono compresi nel Mt. di 1 o + Stati costieri agli stretti non sono equiparabili i canali artificiali che mettono in comunicazione 2 parti di mare che seguono x lo + il regime delle acque interne. Regime tradizionale dagli stretti: ci che Regime dell'Unclos sugli stretti. L'Unclos distingue 2 caratterizza tale regime categorie di stretti: che il diritto di A) stretti a cui applica ancora il regime tradizionale e passaggio inoffensivo sono secondo l'Art 45 Unclos quegli stretti di minor delle navi straniere non importanza x la navigazione I. sospendibile. Per il resto segue le regole Stretti che mettono in Stretti formati da un'isola di del passaggio comunicazione una zona la Stato costiero e dal suo inoffensivo. cui navigazione libera (alto territorio di terraferma se mare e zona economica esiste al largo dell'isola una esclusiva) e il Mt. dello rotta di convenienza Stato costiero. Es: stretto di comparabile. Es: lo stretto di Tiran tra Egitto e Arabia Messina Saudita che mette in comunicazione il Mar Rosso e il golfo di Aqaba B) Stretti a cui si applica un regime + favorevole detto "del passaggio in transito" che comporta la libera navigazione + la possibilit x sottomarini di transitare in immersione e la libert di sorvolo. Gli stretti x cui vige tale regime sono quelli che mettono in comunicazione 2 porzioni di mare la cui navigazione liberamente Il regime dell'Unclos non si applica a quegli stretti nei quali il passaggio tot. o parzialmente regalato da convenzioni I. in vigore da lungo tempo come afferma l'Art 35 Unclos: queste convenzioni sono lex specialis e fanno parse dei trattati localizzati cm La Convenzione di Montreux 1936, stretti del Bosforo e dei Dardanelli.

7)le acque interne Art 8 Unclos: le acque interne sono quelle situate all'interno delle linee di base del Mt. e le acque di porti. Sono acque caratterizzate dal fatto di essere pienamente soggette alla St. dello Stato costiero senza limitazioni In merito al diritto di passaggio inoffensivo si afferma che tale diritto vale anche nel caso in cui lo Stato costiero abbia adottato il metodo della linee di base rette.

Rispetto all'esercizio della giurisdizione penale x fatti commessi a bordo delle navi straniare, alcuni Stati, cm l'Italia, applicano la distinzione tra fatti di rilevanza interna ed esterna. Sar cmq+ difficile che un reato commesso in un porto non abbia ripercussioni esterne.

8) Gli Stati-arcipelago e le acque arcipelagiche Art 46 Unclos definisce gli Stati-arcipelago con quelli Stati interamente costituiti da 1 o + arcipelaghi cm Indonesia, Filippine e Isole Figi Lo Stato-arcipelagico ha la piena sovranit su tutte le acque all'interno della linee di base arcipelagiche. Queste acque interne, dette acque arcipelagiche, sono in parte assimilabili al Mt. e in parte agli stretti: si applica il diritto di passaggi inoffensivo delle navi straniero detto diritto di passaggio arcipelagico che comprende sia il diritto di sorvolo che, x i sommergibili, il diritto di transito in immersione I corridoi di transito sotto tale regime possono essere designati dallo Statoarcipelagico: in assenza di Indicazioni i corridoi saranno le rotte normalmente utilizzate x la navigazione I.

Si possono tracciare dallo linee di base rette dette linee di base arcipelagiche che congiungono i punti + esterni dello isole e la larghezza del Mt. viene calcolata a partire da tali linee

Il tracciato deve racchiudere le isole principali dell'arcipelago e 1/1 < superficie marina > 9/1 superficie terrestre Le singole linee di base non devono superare i 100 miglia nautiche: solo il 3/100 del N complessivo delle linee pu essere di max 120 miglia. Art 50 Unclos: Le acque interne saranno le acque dei porti, quelle all'interno delle linee di base tracciate attraverso le imboccature dei fiumi e le acque delle baie lungo la costa di ogni isola.

9) Lo spazio aereo territoriale la + importante convenzione in materia la Convenzione di Chicago 1944 relativa all'aviazione civile I. che ha istituito l'ICAO, cio l'organizzazione x l'aviazione civile internazionale. Art 1 Chicago: "ogni stato ha completa ed esclusiva sovranit sullo spazio aereo sovrastante il proprio territorio, compreso il Mt. Alcuni ritengono che a tale regola deroghi chi installi frequenze d'onda: la materia di competenza dell'ITU (unione I. delle telecomunicazioni) che segue il principio secondo cui lottato Stato membro che x primo notifica all'ITU l'impiego di data frequenza, ha il diritto di pretendere che gli altri non vi arrechino interferenze nocive.

La sovranit sullo spazio aereo comporta l'impossibilit di sorvolo del territorio e Mt. n di scalo senza il consenso di quello Stato. a) il consenso spesso dato in via preventiva in virt di accordi bilaterali o multilaterali b) in caso di violazione lo Stato potr ricorrere a misure coercitive:
Art 3-bis Chicago: divieto di ricorrere alle armi Vs aerei civili in volo o di mettere in pericolo la vita delle persone che si trovano a bordo degli stessi

Diritto di pretendere che l'aereo lasci lo spazio dello Stato e diritto di esigere che atterri in un aeroporto designato: a tal fine potr ricorrere ad ogni mezzo, anche l' uso delle armi

c) gli aerei civili sono sottratti alla giurisdizione P. dello Stato x le attivit che hanno rilevanza puramente interna all'aeromobile
Aerei militari: godono di tutte le immunit previste x le navi da guerra.

se i regolamenti dello Stato lo richiedono, gli aerei civili devono atterrare e possono essere soggetti ad ispezione doganale o di altro tipo. Le autorit competenti hanno diritto di visitarli.

Le zone marine adiacenti al Mt.


1)caratteri generali un tempo il d. del mare si divideva in 2 parti: A) diritto del Mt. B) diritto del MI. Il diritto del mare moderno invece si caratterizza x la presenza di zone marine intermedie tra A) e B) in cui Lo Stato costiero ha alcuni diritti di natura funzionale, ha il diritto di esercitare il PDG non in via generale ma solo x specifici fini sempre in via esclusiva. Queste zone si caratterizzano x il fatto che non esistono se non vi stata espresse proclamazione di ci da parte dono Stato costiero: se ci non accade tali zone restano sotto il regime del MI. Fa eccezione a ci la piattaforma continentale i cui diritti esistono automaticamente: la piattaforma x non una vera zona marina poich' i diritti che costato costiero ha riguardano soltanto il fondo marino e il relativo sottosuolo mentre resta impregiudicato lo status delle acque sovrastanti.

Le zone marine intermedie sono: A) zona contigua B) Piattaforma continentale C) zona economica esclusivamente La loro larghezza si misura a partire dalle linee di base del Mt: l'estensione ditali zone si determina sottraendo da tali misure quella del Mt. dello Stato costiero.

2) La zona contigua e la zona archeologica La zona contigua la 1^ zona che si pu istituire al di l del Mt. e il suo limite max di 24 miglia, Art. 33 Unclos: se uno Stato costiero ha un Mt. di 12 miglia, l'estensione reale della zona contigua sar di 12 miglia dal limite esterno del Mt. Lo Stato costiero potr esercitare il controllo necessario x prevenire o reprimere le violazioni delle proprie lex e regolamenti doganali, fiscali, sanitari e di immigrazione.Lo Stato costiero potr visitare e perquisire una nave straniera nella zona contigua per verifiche o x procedere alla cattura della nave e punizione degli individui responsabili La zona contigua coincide dal punto di vista spaziala con la zona archeologica. L'Art. 303 Unclos prevede che lo Stato costiero possa presumere che la rimozione dal fondo marino di oggetti di carattere storicoarcheologico senza la sua autorizzazione sia una violazione dall'art. 33 UnclosLa disposizione consente allo Strato costiero di esercitare gli stessi diritti che pu esercitare nella zona contigui x la repressione del commercio illecito degli oggetti storici e archeologici situali sul fondo marino.

3) La piattaforma continentale La piattaforma continentale o continental shelf si pu definire in 2 modi: A) Dal punto di vista geologico la piattaforma continentale la parte sommersa di un continente che si estende sotto il mare ad una profondit pressoch K fino ad un ciglio esterno a partire dal quale inizia una scarpata che termina nel fondo marino abissale. B) Dal punto di vista giuridico la piattaforma continentale quella porzione del fondo marino, situata al di l del suo Mt, in relazione alla quale lo Stato costiero ha dei diritti esclusivi di sfruttamento. Art 77 Unclos: i diritti sulla piattaforma sono diritti sovrani allo scopo di La Convenzione di Ginevra del 1958 x l'estensione esplorare la piattaforma e sfruttarne le max adottava 2 criteri alternativi: risorse naturali e tali diritti sono esclusivi A) criterio batimetrico i diritti dello Stato costiero si nel senso che, se lo Stato costiero non estendono fino al punto in cui la piattaforma si esplora la piattaforma e nonne sfrutta le mantieni a profondit K di 200 m risorse nessun altro potr farlo senza il B) criterio della sfruttabiliti diritti si possono suo consenso.
estendere fino al punto in cui le Risorse della piattaforma sono sfruttabili di fatto. La Convenzione di Montego Bay del 1982 ha poi abolito entrambi i 2 criteri e ha introdotto un unico criterio spaziale che prevede sia un limite minimo che max disciplinato all'Art. 76 Unclos: LIMITE MINIMO200 Miglia nautiche dalle linee di base del Mt. Entro tale limite i diritti dello Stato costiero si estendono cmq anche se la piattaforma ha un'estensione inferiore o separata dal continente da fosse profonde. LIMITE MAX300 miglia nautiche dalle linee di base del Mt.Se quindi la piattaforma si estende oltre le 200 miglia i diritti dello Stato costiero si estenderanno ma solo fino al limite max di 300 miglia. In tal caso x lo Stato costiero dovr comunicare i suoi limiti alla "Commissione sui limiti della piattaforma continentale.La Commissione far delle raccomandazioni che lo Stato dovr tenere in considerazione: dopo di ci si potr considerare definitivo il limite. Art. 82 Unclos: lo Stato costiero, se non in via di sviluppo, dovr accantonare una parte dei profitti derivanti dallo sfruttamento delle risorse situate oltre le 200 miglia della piattaforma e versarli all'Autorit I. dei fondi marini che ripartir le somme ricevute tra tutti gli Stati contraenti dell'Unclos.

Art. 80 Unclos: lo Stato costiero ha il diritto esclusivo di autorizzare la costruzione, Lo sfruttamento e l'utilizzazione di isole artificiali o altre installazioni Lo Stato costiero ha l'esclusiva giurisdizione su tali installazione e pu istituire allargo delle stesse delle "zone di sicurezza" in cui adotta le misure adeguate x garantire la sicurezza della navigazione e delle installazioni stesse ART 81 Unclos: tra i diritti esclusivi dello Stato costiero vi quello di autorizzare e regolamentare le perforazioni nella piattaforma

Gli Stati terzi hanno diritto di posare cavi e condotte sottomarine (necessita del consenso dello Stato costiero) e i diritti dello Stato costiero non pregiudicano lo status delle acque sovrastanti che restano acque I. a - che non venga istituita una zona economica esclusiva.

4)La zona economica esclusiva Questo nuovo istituto g. fu disciplinato x la 1^ volta durante la Convenzione di Montego Bay del 1982, ma cmq l'istituto si pu considerare parte del DI. Consuetudinario. Per ci che riguarda la pesca la Convenzione stabilisce un regime ispirato al principio dello Art 58 Unclos: la larghezza max sfruttamento ottimale delle della ZEE di 200 miglia nautica risorse biologiche: lo Stato dalle linee di base del Mt: coincide col costiero deve stabilire in base ai limite minimo della piattaforma dati scientifici il volume max continentale. delle catture effettuabili su ogni specie ittica. Art 56 Unclos: allo Stato costiero spettano i seguenti diritti A)i diritti sovrani sia x lo sfruttamento delle risorse naturali, biologiche o non, che si trovano sul fondo marino, nel relativo sottosuolo e nelle acque sovrastanti, sia x l' esercizio di altre attivit connesse con l'esplorazione e lo sfruttamento economico della zona cm la produzione di E. derivata dall'acqua, dalle correnti e venti B)la giurisdizione in materia di installazione e utilizzazione di isole artificiali, impianti e strutture, ricerca scientifica e protezione- prevenzione dell'ambiente. giurisdizione = PDG dello stato costiero. Nb: L'Italia non ha istituito ancora nessuna ZEE ma solo "zone di protezione ecologica. La scelta italiana ispirata dall'esempio della Francia ed conseguenza del paventato rischio di territorializzazione dell'intero Mar Mediterraneo che potrebbe pregiudicare la libert di navigazione. -Qualora non abbia i mezzi x sfruttare l'intero volume stabilito deve autorizzare gli Stati terzi, con specifici accordi, a sfruttare l'eccedenza ma pu richiedere in cambio il pagamento di corrispettivi in danaro e l'osservanza di condizioni particolari -Per ci che riguarda le specie ittiche altamente migratorie si fa riferimento alla Convenzione del 1995. -L'Italia, non avendo una ZEE, non sottoposta al regime ottimale delle risorse. In realt bisogna sottolineare che la pesca rientra tra le politiche dall'UE e che quindi spetta all'UE stabilire il volume max delle catture diviso poi in quote nazionali.

Nella ZEE restano significativi diritti degli Stati terzi tra cui spiccano A) libert di navigazione e di sorvolo B) libert di posa di cavi e condotte sottomarine C)Art 58 Unclos: libert di utilizzare il mare x altri fini I. leciti e collegati all'esercizio di tali libert in caso di conflitto tra gli interessi dello Stato costiero e di altri Stati, il conflitto dovr essere risolto sulla base dell'equit e in considerazione di tutte le circostanze pertinenti.

Art. 73 Unclos: nell'esercizio dei suoi diritti sovrani lo Stato costiero potr ricorrere a mezzi coercitivi e adottare tutte le misure necessarie x garantire il rispetto delle lex e dei regolamenti adottati in materia. In caso di fermo, la nave e l'equipaggio devono essere prontamente rilasciati dietro pagamento di cauzione ragionevole o altra forma di garanzia. In caso di procedimento giudiziario, le sanzioni non possono includere misure di restrizione della libert personale, salvo accordi tra gli Stati interessati, n in alcun modo forme di punizione corporale.

Art. 220 Unclos relativa alla tutela dell'ambiente: si ammette la visita e l'ispezione delle navi sospettare di aver violato le disposizioni applicabili ma solo nel caso in cui vi si a stato uno scarico considerevole che rischia di provocare un grave inquinamento della ambiente marino e solo se la nave abbia rifiutato di fornire chiarimenti e se le circostanze giustificano l'ispezione: negli altri casi lo Stato costiero deve limitarsi ad esigere che la nave comunichi la propria identit, il luogo di immatricolazione e ogni altra circostanza alta a stabilire se vi sia stata violazione lasciando allo Stato di bandiera o allo Stato del porto in cui la nave si sia recata volontariamente un eventuale intervento coercitivo.

5)Il rapporto tra la ZEE e la piattaforma continentale (differenze) 1. Piattaforma continentale = zona di fondo marino; ZEE = zona ali mare poich i diritti dello Stato costiero riguardano anche le acque sovrastarti. In realt, poich i diritti sovrani dello Stato costiero nella ZEE riguardano anche il fondo marino C sottosuolo relativo, la ZEE pu assorbire in s anche i diritti relativi alla piattaforma continentale 2. la ZEE esiste sono seno Stato costiero lo ha proclamata espressamente, mentre i diritti sulla piattaforma continentale sono indipendenti da ogni proclamazione 3. la larghezza della ZEE pu non coincidere con quella della piattaforma continentale 4. possibile che la delimitazione delle 2 zone tra Stati con coste adiacenti o che si fronteggiano non coincida: gli Stati possono accordarsi x l'utilizzo di linee diverse x la delimitazione di tali zone. La delimitazione delle zone marine adiacenti al Mt. di Stati con coste adiacenti o che si fronteggiarsi demandata ad accordi tra gli Stati interessati. Non esiste x una regola consuetudinaria applicabile in assenza di accordo La Convenzione di MontegoBay 1982 evita di menzionare il criterio dell'equidistanza riprende un diverso criterio: sia x la piattaforma C. che x la ZEE la delimitazione va effettuata mediante accordo allo scopo di raggiungere Uni cava soluzione. In mancanza di accordo le Parti interessate dovranno "Compiere ogni sforzo possibile x giungere ad intese provvisorie tali da non con promettere il raggiungimento dell'accordo finale Anche la ICJ ha finito x riconoscere alla regola dell'equidistanza un ruolo importante nella delimitazione marittima: la Corte infatti tende a tracciare una linea di delimitazione provvisoria sulla base ditale criterio, salvo poi accertare che non vi siano circostanze speciali e che il risultato raggiunto non conduca a situazioni inique.

X la piattaforma C. la Convenzione di Ginevra aveva stabilito una regola applicabile in mancanza di accordo: applicazione del criterio dello equidistanza salvo nel caso in cui sussistano circostanze speciali, cm la presenza di isole situate dalla parte sbagliata della linea delle equidistanza. Questa regola x non divenuta parte del d. consuetudinario I.

6) I mari chiusi o semichiusi Art 122 Unclos: un mare chiuso o semichiusi un golfo o un bacino di mare circondato da 2 o + Stati e comunicante con un altro mare o con un oceano x mezzo di un passaggio stretto oppure costituito x lo o + da Mt. e ZEE di 2 o + Stati costieri La Convenzione di Montego Bay stabilisce un obbligo di cooperazione a carico degli Stati costieri di mari chiusi o semichiusi x: A) gestione, conservazione, esplorazione e sfruttamento delle risorse biologiche B) esercizio dei diritti e adempimento degli obblighi relativi alla protezione e preservazione dell'ambiente marino C)le politiche nazionali relative alla ricerca scientifica Gi prima di Montego Bay la cooperazione tra gli Stati rivieraschi del Mediterraneo si era sviluppata: Convenzione di Barcellona 1976 in materia di protezione dell'ambiente marino.

L'alto mare e lo spazio aereo I.


1)nozione e regime giuridico Art 86 Unclos: l'alto mare,detto arche MI. comprende tutte le aree marine non incluse nella ZEE, nel Mt, o nelle acque interne di uno Stato o nelle acque arcipelagiche di Stato- arcipelago. L'alto mare dunque la zona di mare dal non si estende la St. di alcuno Stato: Art 89 Unclos"nessuno Stato pu legittimamente pretendere di assoggettare alla propria sovranit alcuna parte dell'alto maree nessuno ha il diritto esclusivo di esercitare il proprio PDG a fini determinati l'alto mare caratterizzato da un regime di generale libert, salvo specifiche eccezioni non sono ammesse se uno Stato ha istituito una ZEE, interferenze nei confronti delle attivit l'alto mare si estende al di l di dagli altri Statiche non siano costato quella zona, ma alcune della bandiera della nave. L'Art. 87, par tradizionali libert dello alto 1. Unclos precisa infatti che l'alto mare mare potranno esercitarsi anche aperto a tutti gli Stati, sia costieri che nella ZEE dello Stato costiero. privi di litorale e la libert dell'alto mare Rispetto alla piattaforma include: continentale invece i diritti sovrani dello Stato costiero non potranno pregiudicare lo status delle acque sovrastanti, che rimarranno cmq parte del MI. A) libert di navigazione B) libert di sorvolo C) libert di posa di cavi e condotte sottomarine D) libert di costruire isole artificiali e altre installazioni E) libert di pesca F) libert di ricerca scientifica La libert dell'alto mare soggetta a limiti elencati all'Art 87,par.2 Unclos: 1:le libert elencate al par. 1 devono essere esercitare da tutti gli Stati tenendo conto degli interessi degli altri Statile attivit svolte da ogni nave non devono tradursi nella soppressione delle libert altrui. 2:limite costituito da specifici limiti riguardante altre libert diverse da quella della navigazione 3:limite riguarda lo sfruttamento delle risorse del fondo marino al di l del PDG nazionale: nell'esercitare le libert in alto mare, ciascuno Stato deve tener conto anche del particolare regime giuridico del fondo marino.

2) la nazionalit delle navi La nazionalit dello navi il criterio in base al quale il DI. provvede a delimitare il PDG degli Stati in alto mare. La dottrina meno recente assimilava la nave al territorio devo Stato della bandiera: anche se il concetto teoricamente superato, ci presta bene a spiegare questo criterio nella pratica in alcune circostanze: cio quando la nave si trova in alto mare Art 92 Unclos: le navi battono (=hanno) la bandiera di un solo Stato e una nave non pu cambiare bandiera durante una traversata 0 uno scalo se non si verifica effettivamente un trasferimento di propriet o un cambiamento di immatricolazione La nave che navighi sotto le bandiere di 2 o + Stati impiegandole secondo convenienza non pu rivendicare nessuna nazionalit ed assimilata ad una nave priva di nazionalit una nave priva di nazionalit non protetta dal DI. del mare: gli altri Stati potranno interferire con le sue attivit senza commettere illecito I. Art 94 Unclos: lo stato della bandiera ha l'obbligo di esercitare effettivamente la propria giurisdizione il proprio controllo sulle navi che battono la sua bandiera e se non ottempera a ci responsabile di illecito I. Se uno Stato ritiene che la giurisdizione dello Stato della bandiera non venga esercitato dovr denunciare tale omissione allo Stato della bandiera che dovr aprire un'inchiesta e, se necessario, intraprendere le azioni necessarie x porre rimedio alla situazione.

Art 91 Unclos: ogni Stato libero di stabilire le condizioni x la concessione alla nave della propria nazionalit, ma fra lo Stato e la nave deve sussistere un legame genuino In realt oggi molto diffuso il fenomeno deve "bandiere ombra" cio la tendenza di molti Stati a concedere la propria nazionalit allenavi senza un legame genuino: il problema di questo fenomeno che non si potr agire coercitivamente Vs la nave, n impedire allo Stato di bandiera di agire a proiezione della nave stessa.

3)Le eccezioni alla libert di navigazione Le navi private invece subiscono varie eccezioni alla regola x cui sono soggette alla giurisdizione esclusiva dello Stato della bandiera: il diritto di inseguimento la pirateria la tratta degli schiavi le trasmissioni radio e televisive non autorizzate inquinamento derivante da incidenti in mare

Non esistono eccezioni alla regola x cui le navi sono soggette alla giurisdizione esclusiva dello Stato della bandiera per le navi pubbliche e quelle da guerraArt 95 e 96 Unclos: esse godono della completa immunit dalla giurisdizione di ogni Stato diverso da quello di bandiera. Art 29 Unclos: una nave da guerra una nave che appartiene alle FFAA di uno Stato portai segni distintivi esteriori delle navi militari della sua nazionalit sottoposta al comando di un ufficiale di Marina al servizio dello Stato e iscritto ieri apposito ruolo degli ufficiali o in un documento equipollente con un equipaggio sottoposto alle regole della disciplina militare. Art 96 Unclos: sono navi pubbliche le navi di propriet o al servizio di uno Stato impiegate esclusivamente x servizi governativi non commerciali.

Queste situazioni creano eccezione alla regola della giurisdizione esclusiva dello Stato di bandiera in quanto si concede agli altri Stati il diritto di interferire nelle attivit della nave in alto mare. Queste eccezioni si applicano anche sana ZEE di Stato costiero.

La pirateria (Art 101 Unclos) Il diritto di inseguimento (Art 111 Unclos) Consente alle autorit competenti dello Stato costiero con "fondati motivi" di ritenere chela nave abbia violato le lex e i regolamenti dello Stato stesso di inseguirla anche se si trova in alto mare, ma sono a queste condizioni: la nave pu essere inseguita solo x consentire l'esercizio dei poteri coercitivi di cui lo Stato costiero dispone nelle zone marine sotto la sua giurisdizioneacque interne, Mt, zona contigua, piattaforma C. e ZEE. Vige il cd "criterio della presenza costruttiva": anche se la nave madre in alto mare suff. avere la certezza che una delle sue lance o imbarcazioni si trovino all'interno delle zone sotto la giurisdizione dello Stato costiero, per poter inseguire la nave madre. l'inseguimento pu essere fatto solo con navi da guerra, aeromobili militari o navi-aerei al servizio dello Stato con chiari ed identificabili contrassegni l'inseguimento pu avere inizio solo dopo che stato emesso un ordine di arresto con un segnale visivo o sonoro ricevibile dalla nave straniera l'inseguimento deve cessare non appena la nave inseguita entra nel Mt. del proprio Stato o di Stato terzo se quest'ultimo non ha dato alla nave inseguitrice il consenso

La pirateria qualsiasi atto illecito di violenza, sequestro o rapina commesso a fini privati dall'equipaggio o dai passeggeri di una nave privata Vs un' altra che trasporta persone o beni. i pirati vengono visti come "nemici del genere umano. Il DI. attribuisce a tutti gli Stati il diritto di visita se vi sono motivi fondati x sospettare che la nave sia dedita alla pirateria: solo da parte delle navi da guerra e le navi pubbliche chiaramente contrassegnate. se il sospetto si rivela fondato o la nave viene colta in flagranza si pu sequestrare la nave e arrestare i pirati e lo Stato costiero potr esercitare la propria giurisdizione penale nei confronti di questi se il sospetto si rivela infondato la nave deve essere indennizzata x perdite subite tutti gli Stati hanno questo diritto anche se la nave stata autorizzata a battere la bandiera di uno Stato, ma sia dedita alla pirateria.

La definizione all'Art 101 Unclos x corrisponde solo alla tradizionale nozione di pirateria e non sempre ricomprende in s il fenomeno della nuova pirateria: A) difficile ricomprendere nelle attivit con fini privati cos cm descritte all'Art. 101 Unclos quelle attivit con finalit politiche, tipiche degli atti di terrorismo. B) nell'Art. 101 necessaria la presenza di 2 navi( cd. requisito delle 2 navi): non sono compresi gli atti di violenza commessi dalle persone gi bordo della nave Vs la nave stessa o le persone o i beni trasportati dalla stessa. C) Le norme sulla repressione della pirateria si applicano pienamente solo in alto mare e nella ZEE di uno Stato costiero: se la nave si trova nel Mt. di uno Stato costiero, questo ha la competenza esclusiva ad intervenire o d il proprio ad altri Stati. Purtroppo i moderni pirati svolgono e proprie attivit nelle acque territoriali di Stati deboli o privi di efficace apparato governativo, es. i recenti e continui atti di pirateria lungo la costa della Somalia, uno Stato in condizioni di semi-anarchia.

Art. 110 Unclos: lo Stato costiero a diritto di visitare una nave che si trovi in alto mare se vi sono fondati motivi x sospettare che la nave non sia straniera, o che sia dedita ad attivit illecite: A) se il sospetto si rivela infondato la nave deve essere indennizzata x le perdite subite. B) Se il sospetto si rivela fondato lo Stato della bandiera non potr sempre adottare misure coercitive -nave priva di nazionalit: s atti coercitivi da parte dello Stato che ha effettuato la visita, ma nel rispetto delle lex di DI. -nave che pur battendo la bandiera di diverso Stato abbia in realt la nazionalit dello Stato che ha effettuato la visita: s atti coercitivi ma nel rispetto del DI. -nave impegnata nella tratta degli schiavi: lo Stato che ha effettuato la visita non ha poteri coercitivi. Deve limitarsi ad informare lo Stato della bandiera Art. 221 Unclos: misure atte ad evitare l'inquinamento derivante da incidente in mare: lo Stato costiero potr adottare al di l del proprio Mt. misure proporzionate al danno subito o prevedibile al fine di proteggere le proprie coste e i propri interessi correlati come la pesca.

Una novit della Convenzione di Montego Bay l'introduzione del diritto di visita della nave impegnata in trasmissione radio o televisiva non autorizzate, sempre all'Art. 110 Unclos. In tal caso il diritto di vista x non concesso a tutti gli Stati ma solo a: a) lo Stato della bandiera della nave b) se le trasmissioni avvengono da installazioni in alto mare, lo Stato presso cui l'installazione registrata c) lo Stato della nazionalit del responsabile della trasmissione d) ogni Stato che riceve la trasmissione e) ogni Stato le cui radiocomunicazioni autorizzate subiscono interferenze Questi Stati hanno altres il diritto di sequestrare la nave e le apparecchiature trasmittenti, e il diritto di arrestare e sottoporre a procedimento giudiziale il personale responsabile. da notare cm la Convenzione di Montego Bay dia la priorit alle attivit illecite svolte in alto mare elencate all'Art. 110 Unclos: infatti non sono stati dati analoghi poteri per attivit anche pi gravi, commessi nelle zone sotto la giurisdizione di uno Stato. A) traffico di stupefacenti: non si accorda n il diritto di visita , n di arresto della nave in alto mare senza il consenso dello Stato della bandiera C) traffico illecito di armi di distruzione di massa: gli USA hanno dato vita alla Proliferation Security Iniziative ( PSI)ogni Stato partecipante potr visitare e perquisire le navi sospette con nazionalit di un altro Stato partecipante, ma in assenza di specifici accordi bilaterali, solo dopo averne ottenuto il consenso

B) traffico illegale di immigrati: = al traffico di stupefacenti

4)i limiti all'esercizio delle altre libert La Convenzione di Montego Bay contiene una serie di norme che limitano le altre libert dell'alto mare

La libert di posa di cavi e condotte sottomarine e la libert di costruire isole artificiali e altre installazioniAnche se uno Stato costiero non ha proclamato una ZEE il fondo marino automaticamente soggetto, entro limiti definiti, ai suoi diritti sovrani, pertanto se si devono porre dei cavi o condotte sulla piattaforma C. necessario il consenso dello Stato costiero. Medesimo discorso x le isole artificiali.

Libert di pesca e libert di ricerca scientificavengono imposti solo alcuni obblighi di regolamentazione nazionale e di cooperazione I. + divieto di interferire nelle attivit delle navi straniere: solo lo Stato della bandiera pu intervenire nei confronti delle navi che si trovano in alto mare. Una deroga alla giurisdizione esclusiva dello Stato della bandiera prevista nelle zone di alto mare interessate da accordi o organizzazioni regionali o sub-regionali: uno Stato parte pu visitare e ispezionare una nave di Stato terzo x assicurarsi il rispetto delle norme stabilire dall'accordo o dall'organizzazione x la conservazione e gestione degli "stocks" di pesci cui si applica la Convenzione del 1995.

5) La protezione delle ambiente marino La Convenzione pone a carico di ogni Stato: obbligo di protezione dell'ambiente marino obbligo di cooperazione a livello mondiale e regionale obbligo specifico di informare gli altri Stati sulle attivit suscettibili di creare inquinamento Queste norme x non autorizzano Stati diversi da quello della bandiera ad intervenire coercitivamente Vs le navi che si trovino in alto mare che violano le norme x la protezione dell'ambiente marino. Se lo stato costiero vuole avere poteri coercitivi + incisivi deve istituire una ZEE: i suoi diritti sovrani sulle risorse naturali della piattaforma C. gli consentiranno di intervenire solo nel caso di inquinamento da immissione (detto dumping), cio inquinamento derivante da scarico volontario o affondamento di rifiuti o altri materiali ad eccezione di quelli pro dati dall'utilizzazione normale delle navi( detto anche inquinamento da nave). Nella ZEE lo Stato costiero ha poteri coercitivi anche in merito all'inquinamento da nave, ma solo nei casi gravi , negli altri casi potr intervenire sono dopo che la nave giunta in porto.

Quando la nave giunge volontariamente in qualsiasi porto, lo Stato del porto pu, ai sensi dall'Art. 218 Unclos, aprire un'inchiesta e iniziare un procedimento in relazione a qualunque scarico versato da quella nave anche in alto mare ma solo se lo scarico avvenuto in violazione delle ngI. stabilite in conferenze diplomatiche generali. In materia esiste la Conferenza x la prevenzione dell'inquinamento da nave, la cd. Marpol, stipulata a Londra nell'ambito dell'Organizzazione marittima I. (IMO).

6) Lo sfruttamento dei fondi marini al di l della giurisdizione nazionale La parte XI dell'Unclos prevede un dettagliato regime g. x regolamentare lo sfruttamento della cd. "Area" che comprende i fondi marini e relativo sottosuolo, al di l della giurisdizione nazionale, cio del fondo marino situato oltre il limite max della piattaforma C.

L' Assemblea g. ONU aveva dichiarato che tale porzione del fondo marino era patrimonio comune dell'umanit. Il suo utilizzo doveva avvenire solo x scopi pacifici e il suo sfruttamento doveva essere effettuato nell'interesse dell'intera umanit, tenendo in particolar conto le esigenze degli Stati in via di sviluppo. Questa dichiarazione era stata fatta xch si pensava che lo sviluppo delle tecnologie avrebbe consentito in poco tempo e a costi sostenibili lo sfruttamento delle risorse del fondo marino I. ma ci non si verific.

venne istituita un' apposita organizzazione I. "l'Autorit I. dei fondi marini" cui demandata la regolamentazione delle attivit nell'Area. Lo sfruttamento delle risorse dovrebbe avvenire in base a un regime parallelo gli Stati che intendono sfruttare un determinato sito dovrebbero sottoporre all'Autorit un progetto che preveda, x 1/2, lo sfruttamento del sito da parte loro, e, x l'altra 1/2, lo sfruttamento diretto da parte dell'Autorit tramite il suo organo operativo detto Impresa.

A causa dell'opposizione degli USA e degli Stati industrializzati questo regime non entr mai in vigore e fu modificato nel 1994 con l'apposito Accordo integrativo.

7)Lo spazio aereo I. Lo spazio aereo I. detto anche spazio aereo libero quello che sovrastai territori nullius o inappropriabili cm l'Antartide e tutte le zone di mare situate al di l dei Mt. degli Stati costieri.

I diritti dello Stato costiero sulla piattaforma C. e nella ZEE non pregiudicano la libert di sorvolo di tali zone. Tuttavia, alcuni Stati costieri cm USA e Francia hanno istituito delle zone di identificazione aerea che si estendono fino a 200 miglia dalla loro costa per esigenze di difesa: in tali zone gli aerei stranieri diretti verso la costa devono sottoporsi a identificazione, localizzazione e altre misure di controllo esercitate da terrain caso inottemperanza sono passabili di intercettazione e di attacco. La legittimit di tali zone discussa, ma la dottrina prevalente sottolinea il fatto che esse non hanno sollevato significative proteste da parte degli altri Stati. Cmq sembra difficile ammettere che si possano sottoporre a misure tali anche gli aerei in passaggio laterale, cio non diretti verso la costa. Infine non chiaro se l'obbligo riguarda solo gli aeromobili civili o anche quelli di Stato o militari.

Lo spazio aereo I. soggetto ad un regime di libert in cui la libert di ciascuno limitata dall'uguale libert degli altri. A) La libert di navigazionegli aerei in volo sono soggetti alla giurisdizione esclusiva (= si intende la possibilit di interferire con l'aereo in volo) dello Stato della bandiera. L'unica eccezione riguarda l'aereo pirata che assimilato alla nave pirata e pu essere intercettato catturato dagli aerei pubblici di qualsiasi Stato. B) La libert di utilizzazione dello spettro delle onde radioregolato dall'Unione I. delle telecomunicazioni mediante i Regolamenti delle radiocomunicazioni.

Le immunit giurisdizionali degli Stati e dei loro organi


1) L'immunit degli Stati dalla giurisdizione civile straniera una norma consuetudinaria antica impone ad ogni Stato di non esercitare il suo PDG nei confronti degli Stati stranieri senza il loro consenso: questa norma si riferisce alla giurisdizione civile.

La ratio della norma : A) garantire l'indipendenza reciproca degli Stati che sono formalmente uguali.
B)

stata adottata la Convenzione dell'ONU sulle immunit giurisdizionali degli Stati e dei loro beni del 2004. Esiste anche la Convenzione UE sull'immunit degli Stati del 1972. la prima non ancora entrata in vigore mentre la seconda non stata ratificata dall'Italia.

Impedire interferenze del potere giurisdizionale nelle questioni di politica estera.

Ai fini dell'immunit dalla giurisdizione civile si considera lo Stato in quanto tale e tutti gli enti che rivestono la qualit di organo statale; vengono in considerazione anche gli enti pubblici, territoriali e non, abilitati a svolgere funzioni di governo: il DI. Non attribuisce rilevanza al fatto che certi organi abbiano una PG. Distinta da quello dello Stato nel D interno.

2)la giurisdizione di cognizione la norma consuetudinaria impedisce che lo Stato straniero sia convenuto in giudizio civile a meno che non rinunci alla sua immunit. Non impedisce che uno Stato straniero sia attore in giudizio nello Stato del foro: in tal caso per non potr invocare l'immunit in caso di domandi riconvenzionali da parte del convenuto. Lo Stato straniero pu rinunciare preventivamente all'immunit, tramite trattati I. o contratti privatistici, o rinunciarvi in ogni singolo caso mediante: dichiarazione scritta o verbale implicitamente presentandosi in giudizio senza eccepire il difetto di giurisdizione.

L'immunit, un tempo assoluta, oggi si configura cm relativa: riguarda solo le controversie inerenti ad attivit governative di tipo pubblicistico( atti iure imperii) e non le attivit di tipo privatistico( atti iure gestionis). La distinzione nella pratica a volte difficile: ad es gli atti di emissione e di collocamento di obbligazioni di Stato sul mercato I. un'attivit privatistica, ma i successivi provvedimenti di moratoria adottati in contesto di grave emergenza nazionale sono di natura dubbia. L'Italia non ha adottato nessuna legislazione speciale in merito, quindi, in virt dell'Art. 10 Cost. la giurisprudenza italiana continua ad applicare la tradizionale distinzione tra atti iure imperii e iure gestionis

Alcuni Stati, cm USA e UK, hanno adottato una legislazione interna che non fa fede alla distinzione tra atti iure imperii e gestionis, ma adotta come regola generale la regola dell'immunit assoluta affiancandovi i casi specifici in cui eccezionalmente consentito l'esercizio della giurisdizione dello Stato del foro Vs uno Stato straniero: cd metodo della lista. Questo metodo stato ripreso dalla Convenzione ONU 2004, mentre la Convenzione UE adotta il metodo rovesciato: la regola generale la giurisdizione, mentre l'immunit l'eccezione.

3) l'applicazione della distinzione alle controversie di lavoro Il settore dei rapporti di lavoro mal sopporta la distinzione tradizionale tra atti iure imperii e atti iure gestionis soprattutto xch rischia di comprimere eccessivamente i diritti fondamentali dei lavoratori dipendenti. Nella Convenzione UE del 1972 la distinzione stata sostituita da altri criteri cm quello del luogo di prestazione dell'attivit di lavoro + la cittadinanza: se il lavoratore svolge le sue mansioni nello Stato del foro si nega l'immunit come regola generale e la si ammette cm eccezione nei seguenti 2 casi a) qnd il lavoratore h la stessa cittadinanza del suo datore di lavoro b) qnd il lavoratore ha la cittadinanza di uno Stato terzo, ma residente abituale nello Stato del foro. Anche la Convenzione ONU 2004 segue lo stesso criterio, ma vi aggiunge altre 2 eccezioni in cui opera l'immunit: 1. qnd il lavatore un agente diplomatico, un funzionario consolare o un'altra persona che svolge funzioni strettamente connesse con l'attivit di governo 2. qnd l'oggetto del procedimento sono l'assunzione, il rinnovo o la reintegrazione del licenziato.

La giurisprudenza italiana continua x ad applicare la tradizionale distinzione, tuttavia le recenti sentenze sembrano allinearsi con le soluzioni codificate nella Convenzione ONU, con alcune modifiche: 1. tende ad ignorare la cittadinanza e la residenza del lavoratore 2. ammette, la giurisdizione qnd si tratta di: prestazioni manuali, o meramente accessorie delle attivit pubblicistiche dell'ente sovrano straniero aspetti patrimonialistici del rapporto di lavoro cm la richiesta di pagamento di mensilit o indennit non corrisposte. In caso x di rivendicazioni, cm la richiesta di reintegrazione nel posto di lavoro, si ammette l'immunit. Anche la distinzione tra beni destinati ad atti iure imperii da quelli destinati ad atti iure gestionis di difficile applicabilit, soprattutto qnd si di fronte a beni a destinazione promiscua, cm i depositi bancari intestati ad uno Stato straniero: in caso di dubbio vige l'immunit. La Convenzione ONU ha stilato una lista nn tassativa di beni iure imperii.

4) immunit giurisdizionali degli Stati e i diritti dell'uomo L'immunit degli Stati dalla giurisdizione civile straniera si traduce, nell'ordinamento del foro, in una compressione del diritto di accesso alla giustizia. La giurisprudenza I. e nazionale d prevalenza alle norme consuetudinarie sulle immunit giurisdizionali degli Stati: infatti in realt il diritto di accesso alla giustizia pu essere soddisfatta anche qnd l'individuo ha la possibilit di rivolgersi ai tribunali civili dello stesso Stato straniero, se questo ha invocato l'immunit giurisdizionale civile.

5) Immunit giurisdizionale degli Stati e la violazione di ngI cogenti La questione collegata con quella della responsabilit dell'individuo-organo dello Stato x crimini I: la violazione di ngI cogente, infatti, oltre che costituire illecito grave dello Stato anche un crimine I. di cui l'individuo-organo responsabile in sede penale. Esiste una tendenza ad ammettere una deroga alla regola dell'immunit dello Stato dalla giurisdizione civile straniera se il comportamento dello Stato, oltre ad essere illecito I, anche violazione di ngI cogente. La legislazione USA ha introdotto una deroga all'immunit x le azioni di risarcimento x lesioni personali o morte causate da atti di tortura o di terrorismo imputabili ad uno Stato straniero: la deroga x limita a) la vittima deve essere cittadino USA b) lo Stato in questione deve essere stato espressamente designato dal Governo federale cm Stato che sostiene il terrorismo In realt la deroga serve + per punire quegli Stati, che x affermare la sussistenza di una deroga alla regola dell'immunit.

Non chiaro se tale tendenza si sia tradotta in un'eccezione alla regola e se tale eccezione valga anche per gli illeciti commessi dallo Stato straniero sul proprio territorio o su territorio diverso da quello dello Stato del foro. La Cassazione italiana si espressa nel senso dell'insussistenza dell'immunit dello Stato.

6) L'immunit dell'individuo-organo statale: l'immunit funzionale Qualora lo Stato agisca mediante un organo individuale, si pone la questione dell'estensione a questo della norma sull'immunit dello Stato dalla giurisdizione civile straniera. Alcuni sostengono che l'immunit dell'individuo-organo sia una cosa sola con quella degli Stati: questa impostazione viene confermata dalla Convenzione ONU, che ricomprende nella definizione di Stato gli individui-organo. Altri sostengono invece che l'immunit dello Stato non si estenda ai suoi individui-organo: questi per godono della cd. Immunit funzionale o organica, cio dei soli atti compiuti nell'esercizio delle funzioni ufficiali. In linea di principio x l'individuoorgano non pu mai essere personalmente chiamato a rispondere in sede giudiziale dei comportamenti che abbia tenuto in quanto organo statale, anche dopo la cessazione del legame organico Si pone inoltre il problema dell'immunit dalla giurisdizione penale qnd commette atti penalmente rilevanti nello Stato del foro. larga parte della dottrina ritiene che esiste una ng generale che assicura a tutti gli organi dello Stato l'immunit funzionale: ci significa che l'individuoorgano di Stato straniero non pu essere sottoposto alla giurisdizione penale x gli atti compiuti nell'esercizio delle funzioni ufficiali. Una parte della dottrina invece ritiene che l'immunit funzionale sia riservato soltanto ad alcuni organi statali: agenti diplomatici funzionari consolari organi di vertice( capi di Stato, di Governo e ministri degli esteri) la dottrina cmq riconosce che la regola dell'immunit funzionale subisca eccezioni: 1) le azioni compiute nel corso di missione clandestina su territorio altrui senza il consenso dello Stato del foro non sono sottoposte ad immunit 2) i crimini di genocidio e di tortura o trattamenti crudeli, inumane e degradanti 3) crimini I. previsti dal DI consuetudinario

7) L'immunit dell'individuo-organo statale: l'immunit personale L'immunit personale si estende anche ad atti commessi al di fuori dell'esercizio delle funzioni ufficiali. L'immunit personale di tipo esclusivamente processuale non implica che l'individuo-organo sia immune dalla lex penale dello Stato del foro

vale solo x il periodo in cui l'individuo in carica

Tra gli organi che beneficiano dell'immunit personale abbiamo: A) agenti diplomatici e l'immunit riguarda solo i rapporti tra lo Stato di invio e lo Stato nel cui territorio gli agenti svolgono stabilmente le loro funzioni non beneficiano di tale immunit i funzionari consolari e i militari stranieri presenti sul territorio col consenso dello Stato del foro. B) gli organi di vertice cm Capi di Stato, Capi di Governo e Ministri degli affari esteri

Certi comportamenti di particolare gravit, cm i crimini di guerra e quelli Vs l'umanit, secondo il DI consuetudinario, costituiscono crimini I di cui l'individuo responsabile anche se riveste la qualifica di organo di uno Stato e li ha commessi nell'esercizio di funzioni ufficiali. Rispetto all'immunit personale la giurisprudenza orientata a ritenere che, finch l'individuo ricopre la carica, l'immunit personale copre anche i crimini I commessi: va precisato x che se viene commesso un crimine sotto la giurisdizione di tribunali I non esiste alcuna immunit personale. Rispetto all'immunit funzionale si assiste ad una regola alla regola dell'immunit, anche se l'individuo ha agito in esecuzione degli ordini di un suo superiore. Non chiaro x se la deroga si riferisca anche all'immunit civile oltre che quella penale, che incontrovertibile.

si affermata la tendenza a garantire a tali persone un'immunit erga omnes: cio nei confronti di tutti gli atti commessi in carica, anche in missione non ufficiale verso tutti gli Stati.

8) il trattamento delle missioni diplomatiche e degli uffici consolari Lo stabilimento di relazioni diplomatiche tra uno Stato territoriale e uno straniero comporta che sullo Stato ospitante incomba un obbligo di garantire un determinato trattamento di favore alla missione diplomatica e ai suoi componenti, un trattamento previsto sia dal DI consuetudinario che dalla Convenzione di Vienna 1961 sulle relazioni diplomatiche. 1. inviolabilit dei locali della missione: i territori
della missione non sono pi oggi considerati territori dello Stato d'invio, tuttavia non consentito agli agenti dello Stato ospitante di penetrare nei locali della missione senza il consenso del capo della missione stessa. lo Stato ospite ha l'obbligo speciale di impedire che i locali della missione vengano invasi o danneggiati. I localo, il mobilio e i mezzi di trasporto della missione sono immuni da perquisizione, requisizione, sequestro o ogni altra misura esecutiva: l'inviolabilit si estende anche a tutti i documenti e archivi della missione.

Le relazioni consolari sono diverse da quelle diplomatiche: A) relazioni diplomatiche servono a garantire una rappresentanza stabile e permanente dello Stato di invio sul suolo dello Stato ospitante. B) Relazioni consolari consente ad uno Stato straniero di esercitare determinate funzioni amm. rilevanti x il suo diritto interno e di svolgere attivit promozionali delle relazioni commerciali, economiche, culturali e scientifiche con lo Stato ospite. Gli uffici consolari godono di un trattamento favorevole della missione diplomatica in virt della Convenzione di Vienna 1963 sulle relazioni consolari 1. l'extraterritorialit limitata ai locali utilizzati esclusivamente x esigenze del lavoro e solo se sono uffici diretti da funzionari di carriera 2. i consoli e i funzionari di carriera non godono dell'inviolabilit del domicilio e godono di limitata inviolabilit personale. Rispetto all'immunit giurisdizionale hanno solo quella funzionale.

2. Il capo della missione e tutti coloro che godono


dello status di agente diplomatico hanno le tradizionali immunit diplomatiche: a) immunit dalla giurisdizione civile e penale. Sia immunit funzionale che personale. b) Inviolabilit della residenza privata, dei documenti, della corrispondenza e dei beni c) inviolabilit della persona: divieto di ogni forma di arresto o detenzione + obbligo x lo Stato ospitante di adottare tutte le misure idonee ad impedire qualsiasi attentato alla persona, dignit e libert di costoro. d) Esenzione da qualsiasi tassa e imposta, - le imposte indirette e quelle che sono il corrispettivo di servizi resi.

I soggetti I. diversi dagli Stati sovrani


1) introduzione Oltre agli Stati sovrani esistono altri enti cui le ngI si indirizzano attribuendogli diritti ed obblighi: sono quegli enti in g di relazionarsi con gli Stati sovrani su un piano di parit. La sociabilit I. x questi enti dipende dalla disponibilit che gli Stati hanno di entrare in relazione con essi: da ci la maggior importanza del riconoscimento da parte degli Stati, il quale riconoscimento, pur non essendo elemento costitutivo di PGI, rimane indice dell'effettiva partecipazione dell'ente alla vita della societ I. Tra questi enti abbiamo: A) enti politici territoriali ed enti ad essi assimilabili caratterizzati dall'incertezza e dalla transitoriet.

enti politici territoriali suscettibili di acquisire la PGI se gli altri Stati dimostrano di volervi entrare in relazione governi degli insorti, governi in esilio e movimenti di liberazione nazionali

Il fatto che questi soggetti abbiano la PGI non significa che essi godano degli stessi diritti ed obblighi degli Stati sovrani: spesso in fatti le ngI generali si riferiscono solo agli Stati sovrani, mentre questi soggetti sono spesso vincolati al rispetto di ngI particolari stipulati mediante accordi.

B) enti non territoriali Santa sede Ordine di Malta Comitato I. della Croce Rossa

C) Organizzazioni I.

2) I governi insurrezionali A parte il caso dell'anarchia di solito la guerra civile non influisce sulla PGI di quello Stato e il governo legittimo continua ad essere riconosciuto a livello I. e gli insorti vengono trattati come individui. Qnd x gli insorti si organizzano e formano un' organizzazione insurrezionale si pone problema della PGI di tale organizzazione.
L'organizzazione acquista la PGI qnd: A) si dotato di organizzazione di governo B) ha acquisito l'effettivo controllo di una porzione del territorio dello Stato C) ha acquisito La sociabilit I.disponibilit degli altri Stati ad entrare in relazione con essa. Tale disponibilit si manifesta x lo + attraverso il riconoscimento.

Il DI si occupa della guerra civile sotto 2 punti di vista: 1. La condotta delle ostilit II DI regola oggi non solo le guerre I. ma anche le guerre interne prevedendo x entrambe regole sempre + simili ma non identiche (es: combattenti delle FFAA di guerra I. sono considerati combattenti legittimi, mentre quelli della organizzazioni insurrezionali no. Va precisato che l'eventuale acquisto di PGI del governo insurrezionale non trasforma automaticamente la guerra civile in guerra I: necessario il cd "riconoscimento di belligeranza" che un atto unilaterale compiuto dal governo legittimo. 2. gli obblighi degli Stati terzi La regola tradizionale che gli Stati non coinvolti possono aiutare, anche militarmente solo il governo legittimo, mentre potranno sostenere gli insorti solo tramite assistenza umanitaria

La PGI di governo insorto limitata e si concretizza x lo + nella capacit di stipulare trattati I. Al governo insorto non viene concesso n il diritto di disposizione del territorio controllato n le immunit giurisdizionali. La PGI cmq rimane in tali casi un fenomeno transitorio. Se l'insurrezione vittoriosa si verificano 2 diverse situazioni: a) il governo insurrezionale si sostituisce a quello legittimo dando vita ad un mutamento rivoluzionario: o secessione dallo Stato preesistente o incorporamento dello Stato preesistente b) il governo insorto pu conseguire ad un certo g di autonomia in determinata regione finendo x trasformarsi o in organizzazione di governo di tale regione o in semplice partito politico

3) I governi in esilio Si parla di governo in esilio qnd le supreme autorit di un governo si rifugiano all'estero e ivi continuano a funzionare pretendendo di essere considerate cm governo legittimo dello Stato. Il fenomeno si verifica sia a seguito di conflitto armato I. sia a seguito di guerra civile. La loro PGI molto discussa ed collegata al tema della PGI di uno Stato: una volta che uno Stato sovrano stato costituito non perde la sua PGI x il solo fatto che temporaneamente privo ali organizzazione di governo effettiva la questione attiene al tema del riconoscimento dei governi:pertanto appare decisiva la disponibilit degli altri Stati e delle organizzazioni I. a continuare a mantenere relazioni con esso. Nel caso di uno Stato occupato la disponibilit sar indice di voler continuare a non considerare lo Stato estinto. Nel caso governo legittimo di Stato in preda a guerra civile sar indice di voler continuare a non considerare terminatala guerra e non definitivo il mutamento.

La PGI, anche in questo caso, un fenomeno temporaneo e limitato. Qnd un governo in esilio riesce ad affermare la propria individualit nelle relazioni I. agir cm una sorta di ente fiduciario. Il governo in esilio cmq destinato a tornare ad essere l'organizzazione di governo della comunit territoriale che rappresenta o ad estinguersi retrocedendo a semplice gruppo di individui.

Assimilabili ai governi in esilio sono i cd comitati nazionali all'estero che sono organizzazioni che aspirano a governare, dall'estero, in futuro un nuovo Stato cui vogliono favorire la nascita. In epoca recente questa figura stata assorbita da quella dei movimenti di liberazione nazionale.

4) I movimenti di liberazione nazionale Un movimento di liberazione n. un'organizzazione rappresentativa di un popolo che aspira all'autodeterminazione: la loro esistenza dunque espressione del principio di autodeterminazione dei popoli.

Ammettere il principio di auto determinazione dei popoli non significa concedere la PGI ai popoli che sono invece solo i beneficiari materiali del principio: il principio si limita a creare una serie di obblighi in capo agli Stati. La situazione con bici solo nel caso in cui il popolo beneficiario del principio riesca ad esprimere un'organizzazione con cui gli Stati sovrani e indipendenti siano disposti ad entrare in relazione se di un piano di parit.

I movimenti di liberazione n. sono diversi dai governi insurrezionali poich il problema della PGI si pone a prescindere dall'esistenza di un conflitto armato e dal fatto che il movimento riesca a contraltare una porzione di territorio. Sono diversi anche dai governi in esilio x il fatto che il movimento un ente La PGI dei movimenti discussa: alcuni la negano ai rappresentativo di un movimenti se non nel caso in cui riescano a controllare popolo che aspira ali effettivamente una porzione del territorio ambito, altri invece autodeterminazione ma ne ammettono la PGI a prescindere anche dal riconoscimento privo di proprio Stato e l'atteggiamento degli altri Stati e delle organizzazioni I. sovrano e indipendente. La PGI cmq resta un fenomeno transitorio x i movimenti di liberazione n. Se il movimento non riesce a raggiungerei suoi obiettivi, esso destinato a retrocedere a semplice gruppo di individui, in caso Vs, pu sostituirsi al governo legittimo dello stato o integrarsi con esso, o trasformarsi in organizzazione di governo di moro Stato. Es: OLP, rappresentativa del popolo della Palestina occupata da Israele. La PGI cmq soggettivit limitata. Rispetto ai governi insurrezionali c' x una differenza sostanziale: in caso di conflitto armato con Potenza coloniale, o occupante o governo razzista, si ritiene che gli Stati terzi possono assistere solo il movimento di liberazione n. ma controverso se l'assistenza possa tradursi in un intervento al suo fianco. Esiste una tendenza ad assimilare le guerre di liberazione ai conflitti I. anzich ai conflitti interni.

5) La Santa sede La Santa Sede la suprema organizzazione di governo della Chiesa cattolica romana e comprende il Pontefice e gli organismi della Curia romana. Gode della PGI xch l'organizzazione di governo della Chiesa cattolica che la comunit di fedeli mentre, in quanto organizzato di governo della Chiesa cattolica, la SS l'unente non territoriale. La SS anche dal 1929 la suprema organizzazione di governo dello Stato della Citt del Vaticano:in quanto tale dove ritenersi che ad essa spetti la St. sul territorio vaticano, mentre difficile ammettere che lo Stato della Citt di Vaticano un vero e proprio Stato sovrano dotato di PGI distinta da quella della SS. Per questo motivo alcuni negano che la Citt del Vaticano abbia una PGI propria. Un' altra parte della dottrina invece ritiene che i rapporti I. che presuppongono la qualit di ente territoriale facciano capo alla Citt del Vaticano in quanto soggetto I. distinto.

La sua PGI si traduce nella capacit di stipulare accordi, di intrattenere relazioni diplomatiche, di divenire membro di organizzazioni I. mentre nell'ordinamento italiano gode anche delle immunit giurisdizionali tradizionali.

6) L'Ordine di Malta L'Ordine di Malta, o Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) un ordine cavalleresco e religioso che risale all'epoca delle Crociate. Oggi l'ordine svolge x lo + attivit Medica sociale e Umanitaria e ha la sua organizzazione centrale a Roma.

Alcuni negano all'Ordine la PGI poich un ordire religioso cattolico, ed dipendente dalla SS. C' invece chi assimila l'Ordine ad un'organizzazione non governativa e quindi le nega la PGI. Altri invece ne ammettono la PGI in virt del ruolo che ha storicamente svolto nelle relazioni I.

Molti Stati, tra cui l'Italia, hanno stipulato con l'Ordine accordi I. e sembrano disposti a trattarlo in soggetto di DI.

8) Le organizzazioni non governative e il Comitato I. della Croce Rossa Le ONG o organizzazioni non governative sono enti costituitisi in base al diritto interno di uno Stato. Non sono soggetti I. capaci di relazionarsi con gli Stati sovrani in condizione di parit ma sono soggetti I. che godono di soggettivit I. simile a quella prevista x gli individui. Il Comitato I. della Croce Rossa o CICR un'ONG costituitosi a Ginevra nel 1863 e svolge un ruolo assai importante nell'ambito della societ degli Stati, soprattutto in occasione di conflitti armati e gode dello status di osservatore in seno all'ONU. Il CICR un ente non territoriale ma, poich si costituito in base al diritto svizzero, alcuni gli negano la PGI. Altri invece hanno sottolineato che nemmeno l' originaria qualit di ente di diritto interno pu impedire ad esso di operare in maniera indipendente e di affermarsi cm membro della Societ I.

le organizzazioni internazionali
1) nozione le organizzazioni I. sono organizzazioni create da un certo n di Stati x assicurare che ci sia una stabile cooperazione tra loro o, eccezionalmente, x dar vita a forme vere e proprie di integrazione. Le organizzazioni di ci si parla sn le cd. Organizzazioni intergovernative, diverse da quelle non governative che non godono di soggettivit I.

Non sn enti territoriali, a sn enti funzionali creati quindi x svolgere determinate funzioni nell'interesse degli Stati membri. Sono enti privi di struttura istituzionale e le attivit di produzione, accertamento ed attuazione sono decentrate.

Questi enti sono soggetti derivati, cio sono enti creati da altri soggetti di DI sulla base di un atto costitutivo, che di solito un trattato I. sulla base del trattato istitutivo si costituisce normalmente un ordinamento giuridico interno.

Le organizzazioni I. si distinguono in: A) organizzazioni mondiali e regionali B) organizzazioni politiche e tecniche( o settoriali) C) organizzazioni classiche, di cooperazione, e organizzazioni di integrazione.

2) unione di Stati e organizzazioni I le organizzazioni I appartengono al genus delle unioni di Stati o unioni I, cio le associazioni create da un certo n di Stati per favorire la stabile cooperazione tra loro nell'interesse comune. Le organizzazioni I sn quegli enti dotati di organi propri e di una PGI. Le unioni di Stati sono privi di PGI e spesso vengono denominate pseudo-organizzazioni.

Le unioni I. vengono classificate in: A) Unioni semplicicio associazioni prive di organi ad hoc ed agiscono esclusivamente mediante gli organi degli Stati membri: gli Stati membri si limitano a riunirsi periodicamente in conferenza x discutere di questioni di interesse comune e mettono a disposizione i propri organi x svolgere attivit di comune interesse. Es tipico G8: unione periodica degli Stati economicamente e politicamente pi importanti. B) Unioni istituzionalisono quelle dotate di organi ad hoc e di PG propria: spesso per questi organi sono + qualificabili come organi comuni degli Stati m. che dell'unione. Tra le unioni istituzionali sono organizzazioni I. vere e proprie quelle dotate di PGI: i loro organi dunque non sono organi comuni, ma veri organi dell'organizzazione.

Di solito alla base della nascita di un'organizzazione I. c' la stipulazione di un formale trattato istitutivo, ma non mancano eccezioni: molte organizzazioni sorte come semplici conferenze periodiche si sono istituzionalizzate mediante la creazione di organi ad hoc o, almeno, di un segretatriato permanente. Es: 1. Conferenza dell'Aja sul diritto I. privato. 2. Accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio o GATT divenuto da unione semplice a unione istituzionale e infine a vera e propria organizzazione I. col trattato istitutivo nel 1994 dell'attuale Organizzazione mondiale del commercio, WTO.

3) L'organizzazione dell'ONU e le principali organizzazioni mondiali il primo esempio di organizzazione politica mondiale fu la SDN, nata alla fine della 1^ guerra mondiale: non si afferm poich gli USA non ne divennero mai membri e soprattutto perch in quegli anni si assistette al deterioramento dei rapporti I che sfoci nella 2^ guerra mondiale. Dopo la fine della 2^ guerra mondiale gli USA vollero creare un'organizzazione politica mondiale al posto della SDN e insieme agli Stati alleati diedero vita all'ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, mediante l'adozione della C.ONU alla Conferenza di San Francisco nel 1945. L'ONU ha competenze sostanzialmente generali, mentre le altre organizzazioni I. hanno competenze pi ristrette ratione materiae. Anche se dotate di autonoma PGI molte di esse sono collegate mediante accordi I. con l'ONUArt. 57 C.ONU le chiama Agenzie specializzate dell'ONU, che nello specifico si riferisce solo quelle che hanno concluso accordi I con l'ONU 2 la procedura all'Art. 63 C.ONU. Tra le agenzie specializzate abbiamo: 1. WHO, Organizzazione mondiale della sanit 2. ILO, Organizzazione I. del lavoro 3. IMO, Organizzazione marittima I. 4. ICAO, Organizzazione x l'aviazione civile I. 5. UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite x l'istruzione, la scienza e la cultura 6. FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura

Art. 1 C.ONU enuncia i fini dell'ONU: 1. contribuire a mantenere la pace e la sicurezza I. 2. sviluppare relazioni amichevoli tra gli Stati, fondate sul principio di eguaglianza dei diritti e dell'autodeterminazione dei popoli 3. conseguire la cooperazione I. nella soluzione dei problemi di carattere economico, culturale, sociale o umanitario e nella promozione del rispetto dei diritti dell'uomo Attualmente sono membri dell'ONU 192 Stati.

4) le organizzazioni regionali Anche a livello regionale esistono organizzazioni I. con competenze tendenzialmente generali, si possono ricordare: l'Organizzazione degli Stati americani, l'Unione africana, la Lega araba e l'Organizzazione della Conferenza islamica. Per ci che riguarda l'Europa vi sono varie organizzazioni da considerare: 1. l'OSCE, Organizzazione x la cooperazione e la sicurezza in Europanasce nel 1994 cm evoluzione della CSCE. Sono attualmente membri anche Stati non europei, cm Canada e USA e vari Stati asiatici facenti prima parte dell'unione sovietica. Questa organizzazione si occupa del settore economico e nacque con l'intento di risollevare l'economia europea, come stabilito dal cd Piano Marshall. Oggi si occupa x lo + di studio e analisi e ha la funzione di indirizzo delle politiche degli Stati m. 2. Alla fine della 2^guerra mondiale nacque il Consiglio d'Europa organizzazione esclusivamente europea dotata di competenza tendenzialmente generale, meno che nel settore militare settore in cui opera l'organizzazione del Trattato dell'Atlantico settentrionale, o NATO, comprendente 28 Stati tra cui Canada e USA. 3. Nel 1991 stata istituita la Banca europea x la ricostruzione e lo sviluppo, ERBD, che ha il compito di facilitare la trasformazione delle economie degli Stati ex comunisti in economie di mercato: ne sono membri anche USA e Stati extra-europei. Accanto a queste organizzazioni di tipo classico, in Europa esiste un'organizzazione di integrazione: l'UE, composto da 27 membri. L'attuale UE il risultato di una costruzione graduale che ha alle sue radici 3 Comunit europee: la CECA (Comunit europea del carbone e dell'acciaio), la CEEA (Comunit europea dell'E.) Atomica) e la CEE (Comunit economica europea). Col Trattato di Maastricht 1992 vennero tutte inglobate nella CE, che ampli le forme di cooperazione tra i suoi membri soprattutto aggiungendo la PESC (politica estera e di sicurezza comune) e la GAI ( cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni) come settori di competenza della CE: da ci nasce la frequente descrizione della CE come organizzazione fondata su 3 pilastri: pilastro comunitario, quello della PESC e quello della GAI. Col Trattato di Lisbona, 2009, la struttura dei pilastri venuta meno e l'UE si sostituita alla CE. Tuttavia resta ancora formalmente in piedi la CEEA. Mentre

il TUE regola direttamente le competenze dell'UE in materia di PESC, le altre vengono regolate dal TFUE, che sostanzialmente l'ex Trattato istitutivo della CE. I fini dell'UE sono piuttosto generali e travalicano l'ambito dell'integrazione economica: 1. instaurare un mercato interno 2. creare una moneta unica europea 3. creare uno spazio di libert, sicurezza e giustizia senza frontiere interne 4. promuovere la pax e il benessere dei suoi popoli 5. promuovere i suoi valori ed interessi nei rapporti esterni contribuendo alla pax e sicurezza I, alla tutela dei diritti umani e alla rigorosa osservanza e sviluppo del DI.

La partecipazione all'UE comporta x gli Stati m vere e proprie limitazioni di sovranit: l'UE infatti beneficia di una specie di trasferimento di competenze, tanto che qualcuno la assimila ad un ente di tipo federale o semi-federale. In alcune materie l'UE ha addirittura competenza esclusiva, nel senso che i suoi m. non possono legiferare in quelle materie. A ci si aggiunga che, tramite la sua Corte di giustizia, gode anche di alcune competenze giurisdizionali esclusive. L'UE resta cmq un'organizzazione I. sia in quanto non possibile sostenere che abbia dato gi vita ad un vincolo di tipo federale, sia in quanto nel Trattato di Lisbona si prevede espressamente il diritto di recesso a favore di ogni m: il trasferimento quindi da vedere come adempimento di obbligo intenzionalmente assunto dagli Stati m a non esercitare certe competenze e a tollerare che esse vengano esercitate dall'organizzazione stessa. le limitazioni di sovranit in realt riguardano essenzialmente la funzione normativa e quella giurisdizionale, mentre resta intatta la sovranit sulla funzione di attuazione coercitiva del diritto. Va inoltre sottolineato che x ci che riguarda la PESC la cooperazione tra gli Stati si svolge con modalit simili a quelle delle tradizionali organizzazione I.

5) I membri delle organizzazioni I. La qualit di membro coincide col fatto di essere parte del relativo trattato istitutivo. Una particolarit delle istituzioni finanziarie I. costituita dal fatto che ciascun membro detiene anche una quota del capitale dell'Organizzazione. La procedura di ammissione di nuovi membri diversa da organizzazione a organizzazione ma molto raro che via sufficiente la sola manifestazione di volont unilaterale di uno Stato: in genere richiesto che la domanda di ammissione venga accolta con una procedura che consente agli altri membri di pronunciarsi in merito.

I membri si distinguono in : A) membri originari i quali hanno creato l'organizzazione B) gli altri membri ammessi successivamente. La distinzione non ha alcun rilievo ai fini dei diritti e obblighi derivanti dalla qualit di membro. I membri sono in genere gli Stati sovrani Tuttavia esistono organizzazioni che consentono a enti diversi di acquisire la qualit di membro di pieno diritto. Pu anche accadere che un'organizzazione I. entri a far parte, con membro di pieno diritto, di un'altura: di solito avviene per tener conto del "trasferimento di competenze" di cui beneficiano le organizzazioni d'integrazione. Accanto ai membri di pieno diritto, molte organizzazioni I. prevedono la possibilit x gli altri enti di partecipare ai propri lavori in qualit di osservatori. Questo status pu essere anche attribuito agli Stati sovrani che non intendono ancora entrare cm membri. Attualmente la status viene attribuito ad enti di cui indubbia la soggettivit I. cm la SS, o anche ad enti la cui soggettivit ammessa solo da alcuni Stati, cm la Palestina e anche ad alcune ONG prive di soggettivit I.

6) Gli organi delle organizzazioni I. In genere, il trattato istitutivo individua gli organi principali e quelli sussidiari. Gli organi sono spesso organi collegiali che possono classificarsi in: organi composti da Stati in cui siedono individui inviati dai governi degli Stati m che agiscono su istruzione di questi ultimi

organi composti da individui in cui siedono individui indipendenti che hanno l'obbligo di non accettare istruzioni da alcuno Stato m. Tutte le organizzazioni hanno un organo di tipo burocratico composto da funzionari indipendenti, al vertice del quale c' un alto funzionario indipendente che riveste un importante ruolo politico di impulso nei confronti degli altri organi.
Le organizzazioni di integrazione si caratterizzano x l'importanza del ruolo assegnato ad organi composti da individui o ad organi rappresentativi dei popoli degli Stati m. A) Consiglio europeo composto dai Capi di Stato o di Governo degli Stati m.organi divertire che d l'impulso all'UE e ne definisce gli orientamenti e le priorit politiche generali. B) Il Consiglio (dei ministri) composto dai rappresentanti degli Stati m. a livello ministerialeassieme al Parlamento E. ha la funzione legislativa e quella di bilancio. Da solo ha la funzione di definizione e coordinamento della politiche dell'UE C) La Commissione composta da membri nominati dal Consiglio E. con l'approvazione del Parlamento E. i quali operano in piena indipendenza e nell'interesse generale dell'UEruolo di iniziativa legislativa, vigila sull'applicazione del diritto UE e ha il ruolo di coordinamento, esecuzione e gestione. D) Il Parlamento europeo composto dai rappresentanti dei popoli degli stati m. detti a suffragio universale direttocondivide con il Consiglio la funzione legislativa e di bilancio ed esercita funzioni di controllo politico

Gli organi dell'ONU sono:

A) Il Segretariato al cui vertice c' un L'UE cos composto: Segretario generale B) L'Assemblea generale composta dai rappresentanti di tutti gli Stati m.ha competenza generale, supervisore dell'attivit degli altri organi e ha il compito di approvare il bilancio. C) Il consiglio di Sicurezza composto da 15 Stati m, 10 eletti e 5 permanenti che sn USA UK, Francia, Cina e Russiainterviene nella risoluzione di controversie I. e nell'adozione di misure coercitive in presenza di minacce alla pax, di violazione della pax o di atti di aggressione.

7) Il procedimento di voto in seno agli organi collegiali composti da Stati Nelle organizzazioni mondiali stata abbandonata la regola dell'unanimit, tipica regola adottata nella SDN. Tale regola richiede il sotto favorevole di tutti i membri del collegio e viene ancora utilizzata nelle organizzazione di integrazione x le delibere che riguardano questioni + sensibili. Nella maggior parte dei casi gli atti vengono adottati a maggioranza semplice o qualificata. In alcuni casi x ad alcuni Stati viene assicurata una posizione di preminenza con l'attribuzione di un diritto di veto o mediante il sistema del voto ponderato, in virt del quale ogni membro non dispone di un solo voto ma di un n di voti corrispondenti al peso politico, economico o demografico.

Gli organi di notte organizzazioni I. tendono ad adottare, se possibile, le proprie delibere con una procedura detta del consensus: la delibera viene adottata se nessuno visi oppone e non vi una votazione formale (x questo diverso dall'unanimit). Nell'UE il consensus la regola x il Consiglio E. mentre il Consiglio delibera a maggioranza qualificata quasi sempre.

Un problema particolare sorto in seguito all'ingresso dall'UE in alcune organizzazioni I. a causa del cd trasferimento di competenze: sia in seno calla FAO che in seno ama WTO stata adottata la regola dell'alternanzaa seconda delle materie, alla votazione partecipa una volta solamente l'UE che ha un n di voti corrispondenti al n dei suoi stati m ,un' altra solo i suoi membri.

8) Il principio delle competenze di attribuzione e la teoria dei poteri impliciti Poich le organizzazioni sn enti derivati possono esercitare attraverso i propri organi esclusivamente i poteri loro attribuiti dagli Stati m: x tale motivo si ritiene che operi nell'ambito di tutte le organizzazioni I. il cd. principio delle competenze di attribuzione. Nelle organizzazioni classiche un significativo temperamento del principio costituito dalla cd. teoria dei poteri impliciti comporta che allo Stato federale spettino non solo i poteri espressamente conferiti ma anche tutti quelli ulteriori necessario x esercitare adeguatamente quelli conferiti espressamente. Sulla base di una discutibile analogia tra organizzazione I. e Stato federale si ritiene applicabile tale teoria anche in assenza di una disposizione espressa in tal senso nel trattato istitutivo. Di sicuro l'analogia assai improbabile soprattutto se si considera chele organizzazioni I. sono prive della capacit di imporre coercitivamente le proprie decisioni agli Stati m. La teoria dei poteri impliciti inoltre si pone in netta antitesi con la concezione un tempo tempo dominante in virt della quale i trattati I debbano sempre essere interpretati restrittivamente. Inoltre, data l'assenza di un organo che verifichi la legittimit degli atti, si ritiene che un atteggiamento di acquiescenza degli Stati m. pu sanare l'eventuale illegittimit e, qualora l'acquiescenza perduri pu formarsi una cd. consuetudine particolare suscettibile di integrare o modificare il trattato istitutivo.

Nell'UE il principio viene espressamente formulato nell'Art 5. Il principio si accompagna con quello di sussidiariet e quello oli proporzionalit. 1. Sussidiariet: nei settori di competenza non esclusiva dall'UE, questa deve intervenire soltanto nella misura in cui gli obiettivi non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati m. 2. Proporzionalit: il contenuto e la forma dell'azione dall'UE si deve limitare a qnt necessario x il conseguimento degli obiettivi dei trattati Il rispetto del principio delle competenze di attribuzione assicurato dalla Corte di giustizia che pu annullare gli atti illegittimi.

9) Gli atti normativi delle organizzazioni I. e i loro rapporti col trattato istitutivo Le organizzazioni non sono create x emanare direttamente ng. ma x facilitare la cooperazione trai suoi membri e x qst spesso si limitano a facilitare la stipulazione di accordi I. tra questi. Gli atti normativi direttamente adottati dalle organizzazioni sono eccezionali e se vengono adottati da organi collegiali sn denominati "risoluzioni" e possono classificarsi in 2 categorie: atti vincolanti e non vincolanti Gli atti non vincolanti o raccomandazioni I. non obbligano gli Stati destinatari a tenere il comportamento raccomandato ma possono contribuire indirettamente alla formazione di ngI vincolanti, favorendo la successiva stipulazione di accordi o l'evoluzione del diritto consuetudinario. Questo vale soprattutto x le cd. dichiarazioni di principi che raccomandano a tutti gli Stati di osservare certe regole Generali ed astratte nei rapporti I. o al proprio interno. Le raccomandazioni I. sono atti di soft law. Gli atti vincolanti vanno distinte in: A) atti a rilevanza internadestinati a produrre effetti solo nell'ambito del diritto interno dell'organizzazione; es: regole di funzionamento B) atti a rilevanza esternache producono effetti nell'ambito del DI. creando diritti ed obblighi x gli Stati m. Solo questi sono atti di DI. ma tra questi atti sono vere e proprie fronti previste da accordo solo gli quelli adottati con una procedura che obbliga no, se approvati, a prescindere dal consenso di ciascuno Stato m.

Le fonti previste da accordo nel caso specifico delle organizzazioni I. non possono derogare al trattato istitutivo, salvo che nel caso in cui questo consenta ci espressamente. Tuttavia bisogna ricordare che le organizzazioni classiche non hanno organi preposti al controllo di legittimit: in tal caso si tende ad ammettere che l'atto possa essere sanato dall'acquiescenza degli Stati m. L'UE invece ha un organo con tale competenza, cio la Corte di giustizia, sulla base dei ricorsi proposti dagli stati m, dalle sue istituzioni o da pf o pg se agli atti di riguardano direttamente e individualmente. X gli atti che riguardano la PESC il controllo della Corte molto limitato: 1. potr solamente osservare che siano state rispettate le competenze UE, senza mai entrare nel merito del loro contenuto. 2. Potr controllare le decisioni che comportino misere restrittive x pf o pg.

10) Gli atti vincolanti dell'ONU e delle altre organizzazione mondiali

L'Assemblea generale discute di qualsiasi questione rientrante nei fini dell'ONU ma le sue discussioni possono tradursi solamente in raccomandazioni indirizzate agli stati in o al CDSL'unico caso in cui la C. ONU attribuisce all'Assemblea il potere di adottare decisioni vincolanti riguardala ripartizione delle spese dell'organizzazione che una decisione prettamente interna.

Il CDS ha + poteri e vengono specificati rei Capitali VI e VII della C. ONU: A) CAP VI si riferisce alla soluzione pacifica delle controversie dove pro' adottare solo raccomandazioni B) CAP VII si riferisce all'arrivo rispetto alle minacce alla pax, alle violazioni della pax e gli atti di aggressione dove pu adottare anche decisioni vincolanti.

Poche altre organizzazioni mondiali hanno il potere di adottare atti vincolanti: nella maggior parte dei casi si limitano a predisporre trattati I. e gli Stati m. sono liberi di ratificare o meno tali trattati. Tra gli atti vincolanti delle agenzie specializzate abbiamo alcuni atti dell'ICAO: il Consiglio dell'Organizzazione pu adottare atti denominati o norme o pratiche raccomandate. Questi atti entrano in vigore x tutti sotto forma di allegati all'Alto costitutivo se dopo 3 mesi non vi stata alcuna notifica di disapprovazione.

11) Gli atti vincolanti dall'UE L'UE ha competenze soprattutto normative e molti dei suoi atti sono spesso dotati della diretta applicabilit all'interno degli Stati m. Gli atti UE vincolano non solo gli Stati m. che le istituzioni UE ma anche le pf e le pg: a parte le raccomandazioni si pareri che non sono vincolanti, i regolamenti, le direttive le decisioni s. Il regolamento ma portata generale ed obbligatorio in tutti i suoi elementi e per tutti glissati m. La direttiva vincola solo costato m. a cui rivolta. La decisi ave obbligatori in tutti i suoi elementi e se designa dei destinatari obbligatoria solo nei confronti di qst Un discorso particolare da fatto x gli atti adottati nell'ambito della PESC: sebbene siano vincolanti essi vengono presi all'unanimit e quindi assomigliano di + agli atti adottati dalle organizzazioni I.

12) La personalit giuridica delle organizzazioni I. La PG delle organizzazioni internazionali fa riferimento a3 distinti ordinamenti giuridici: l'ordinamento I, l'ordinamento interno degli stati e l'ordinamento interno dell'organizzazione. i trattati istitutivi di molte organizzazioni obbligano espressamente gli Stati m. a riconoscere all'organizzazione la PG dell'organizzazione nel di rito interno statale, es: Art 104 C.ONU. La PGI comporta l'attitudine dell'organizzazione ad essere centro d'imputazione di diritti ed obblighi. Per L'acquisto necessaria la volont degli Stati m. a creare un ente dotato ditale personalit: a volte esplicitata nel trattato istitutivo ma pu anche evincersi dalle funzioni dello entees: funzioni che implicano doveri e responsabilit o poteri e competenze ampie cm quello di stipulare trattati I. Alla volont dei suoi membri si accompagna necessariamente il principio dell'effettivit cio l'effettiva partecipazione alla vita di relazioni I. cm ente distinto dagli Stati m.l'atteggiamento assunto dagli Stati terzi facilita l'acquisto della PGI.

La PGI comporta che l'organizzazione I. potr: A) stipulare trattati I. da cui discendono diritti e doveri Per ci che riguarda le norme consuetudinarie sappiamo che queste spesso si rivolgono agli Stati in qnt enti di governo di comunit territoriale e pertanto saranno applicabili alle organizzazioni solo eccezionalmente. Esistono cmq norme I. generale applicabili anche alle organizzazioni; ad esempio la possibilit di esercitare la protezione diplomatica dei propri funzionari se qst subiscono trattamento illecito da parte di uno Stato. B) essere responsabile di illecito I.

13) Le immunit giurisdizionali delle organizzazioni I. Poich le organizzazioni non hanno un proprio territorio esse devono necessariamente esercitare le proprie funzioni sul territori. degli Stati.

Uno Stato che consenta ad un' organizzazione di avere la sede sul proprio territorio deve: 1. non ostacolare l'attivit dell'organizzazione e del suo organo 2. adottare le misure necessari x prevenire e reprimere le offese Vs i funzionari I. presenti nel suo territorio.

E' discusso se esistano norme consuetudinarie sul trattamento riservato alle organizzazioni I. e ai suoi funzionari soprattutto avendo riguardo del discorso sull'immunit giurisdizionale A) Alcuni affermano che l'organizzazione goda di tale immunit negli stessi limiti in cui ne godono gli Stati: quindi distinzione atti iure imperii e atti iure gestionis e beni destinati ad atti iure imperii e quelli destinati ad atti iure gestionis B) Altri invece negano che esistano norme consuetudinarie applicabili in tal senso: l'organizzazione deve adottare preventivamente un accordo ad hoc esistono specifici accordi, i cd. accordi di sede, che vengono stipulati tra l'organizzazione e lo Stato in cui avr la sua sede: tali accordi temerono a riconoscere immunit abbastanza estese simili alle immunit previste x gli Stati. La questione dell'immunit avr rilievo nel di ritto interno statale: se non si ammette l'esistenza di norme consuetudinarie in materia, le norme derivanti da accordo ad hoc non potranno derogare alle norme costituzionali. Sono invece tutti concordi nel negare le immunit tradizionali degli organi statali ai funzionari dell'organizzazione.

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