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SCENARI FINANZIARI

JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital

Una nazione disfunzionale


di John Mauldin | 9 giugno 2012 - Anno 3 - Numero 23

In questo numero: Una nazione disfunzionale Un minuto a mezzanotte? Il trionfo della speranza Un quadrilione qui, un quadrilione la New York, Chicago, Italia e Singapore disfunzionale 1. (Medicina), (di un organo o di una parte) non funziona regolarmente 2. (In particolare di una famiglia), caratterizzata da una rottura delle normali o positive relazioni tra i membri del gruppo I leader europei hanno lanciato il progetto dell'euro nel secolo scorso come un esperimento, per vedere se la speranza politica avrebbe potuto diventare realt economica. Quello che hanno fatto stato quello di creare uno dei pi disfunzionali sistemi economici che ci sia mai stato nella storia. E le distorsioni inerenti a tale sistema stanno incrementando un disfunzionale ordine sociale. Oggi guardiamo ad alcuni eventi piuttosto recenti ed inquietanti, che esprimono gli effettivi costi di tale esperimento. Che tipo di "terapia" sar necessaria per curare la famiglia disfunzionale, nella quale si trasformata l'Europa? E forse mi lancer verso la fine su un elemento molto "divertente", quindi partiamo.

Una nazione disfunzionale


Michael Lewis ha documentato in maniera abbastanza eloquente in Boomerang il paese disfunzionale quale la Grecia su come i cittadini evitano le tasse, su come oltre 600 categorie di lavoratori possono ritirarsi a 50 anni di et con una pensione piena, e su come la frode e la corruzione sono endemiche. Altre storie sono emerse a proposito di come pochi medici dichiarano pi di 10.000 euro di reddito e di come solo pochi professionisti pagano le tasse sulla propriet. Recentemente, quando l'attuale governo greco si impegnato in realt a raccogliere alcune imposte al fine di ricevere maggiori prestiti, un burocrate ha deciso che un ottimo modo per riscuotere le tasse di propriet sarebbe stato quello di includerle nella bolletta elettrica dei cittadini, una mossa che ha causato un completo tumulto. A questo sono seguite delle cause, in quanto la societ elettrica nazionale ha cercato di tagliare l'elettricit per il mancato pagamento. In un paese dove una causa legale pu durare un decennio prima di arrivare alla sentenza definitiva, un tribunale ha preso in carico il problema in modo piuttosto rapido e ha definito illegale che la societ elettrica possa decidere di tagliare il servizio per il mancato pagamento. Questa decisione ha generato per la societ elettrica una massiccia perdita finanziaria, in quanto la gente ha semplicemente smesso di pagare le proprie bollette elettriche. Il governo a quel punto e dovuto intervenire con una notevole quantit di denaro per poter

garantire la fornitura di energia. Dal 1 maggio la compagnia elettrica ha annunciato, che non avrebbe pi riscosso le tasse di propriet. La societ del gas naturale, ha minacciato di tagliare le forniture al fornitore di energia elettrica per i mancati pagamenti, ora sono in corso delle riunioni di emergenza al fine di "... evitare il crollo delle forniture di gas naturale e del sistema elettrico". In Grecia il sistema del credito completamente nel caos, e quest'anno si pure avuta una corsa agli sportelli. Abbondano i rapporti che segnalano che gli ospedali non possono disporre dei necessari farmaci salvavita, in quanto non viene concesso ulteriore credito da parte della stragrande maggioranza delle case farmaceutiche. La disoccupazione complessiva al 22% e quella giovanile superiore al 50%. "Il crollo dell'economia del paese ha costretto molti greci a rivolgersi all'economia del baratto del mercato nero e questo ha lasciato una devastazione finanziaria di svariati milioni, e questo senza alcuna speranza di poter avere un flusso di reddito in un prossimo futuro." (Infowars.com) Le ultime elezioni non ha permesso la costruzione di una coalizione di governo e delle nuove elezioni sono previste per il prossimo fine settimana (17 giugno) - salvo che i dipendenti che devono permettere le elezioni, minaccino di far sciopero se non verranno prima pagati. Il referente sindacale dei lavoratori statali ha detto gioved, che il sindacato proclamer due giorni di sciopero il 16-17 giugno. Ed ha anche detto, che fino a quella data, i dipendenti comunali si rifiuteranno di fare qualsiasi attivit che possa essere connessa con le elezioni. Vedremo ora se il tribunale dichiarer tale sciopero illegale e se le persone decideranno di accettare la decisione del tribunale. (http://www.washingtonpost.com/business/greek-municipal-workers-call-electoral-strikethreatening-to-derail-crucial-june-17-vote/2012/06/07/gJQAlhOjLV_story.html) La Grecia in forte subbuglio, e anche dagli ultimi sondaggi che sono stati pubblicati questa settimana, chiaramente non emerge ancora un vincitore. (Nota: contro la legge greca pubblicare i risultati di un sondaggio, due settimane prima delle elezioni.) E poi su questo c' stato anche un "dibattito". Suppongo che ormai abbiate visto il video del dibattito televisivo tra i rappresentanti dei sette partiti greci. A seguito di una cattiva pianificazione, il capo del partito nazionalista di Golden Dawn con fisico piuttosto giovanile e atletico, era seduto accanto al leader del Partito comunista, che una signora. Si sono scambiati alcuni insulti, e dell'acqua stata gettata, da parte del ragazzo del Golden Dawn, in faccia ad una signora dall'aspetto piuttosto giovanile e piacevole (era una rappresentante di un partito di sinistra), e la leader del partito Comunista lo ha percosso sul braccio con una cartella; poi si sono pestati i piedi e Mr. Golden Dawn ripetutamente aggredito dalla rappresentante del Partito Comunista. Se per qualche motivo non avete avuto la possibilit di vedere questo breve ma emozionante clip, ecco un link: http://www.rt.com/news/greek-politician-slaps-rival-278/. Oppure andate su Google e scrivete "golden dawn greek slap" e troverete un link ad un report nella lingua che desiderate. Se si sceglie la versione tedesca di Der Spiegel, possibile ascoltare la parola neo-nazisti ripetuta pi volte dal giornalista tedesco. Tutto questo provoca alcune riflessioni. In primo luogo, gli episodi di violenza e i controlli in Grecia stanno aumentando, assieme con delle legittime pubbliche manifestazioni. Qualunque sia il minimo livello di civilt che rimasto, questo stato cancellato dal rozzo comportamento del rappresentante di Golden Dawn.

In secondo luogo questo scontro, ora domina il dibattito nazionale. Piuttosto che concentrarsi su ci che dovrebbe essere fatto per rimanere nella zona euro, accettare o rifiutare l'austerit, e mettendo insieme una sorta di coalizione che possa governare il paese, la situazione rimane focalizzata su questo evento. Nove giorni prima di un'elezione in cui nessun partito sembra avere un chiaro vantaggio o un percorso per arrivare ad una coalizione di governo, i risultati sono ancora pi incerti. Golden Dawn aveva ottenuto circa il 6% dei voti in Grecia. Manterr quella percentuale? Se non sar cos, dove andranno a finire i suoi voti? Questo aiuter o creer un danno, alla tradizionale forza conservatrice o ai partiti del centro sinistra? Che si tratti di famiglie o nazioni, un tale livello di disfunzionalit quasi sempre finisce in lacrime. Lo "schiaffo", solo un altro incidente che racconta un paese che sull'orlo dell'auto-distruzione. E' molto probabile che il partito che vincer le elezioni sar uno di quelli che vuole rifiutare l'austerit, ma ritiene che il resto d'Europa debba dare loro il denaro di cui hanno bisogno per continuare a pagare i loro dipendenti pubblici, far funzionare i servizi e la macchina governativa. Allo stato attuale sembra che l'Europa accetter la cosa, perch i greci hanno bisogno di continuare a fingere che pagheranno il loro debito nazionale ai governi europei e alla BCE. Ma perch continuiamo ad essere ancora fissati sulla Grecia? Anche se la Grecia cos piccola, comunque molto importante, perch se la Grecia lascia l'euro allora i mercati immediatamente si chiedono: "Chi sar il prossimo?" E mentre un anno fa tutti pensavano che la risposta era il Portogallo, ora il mercato sta guardando in modo molto preciso la Spagna che sulla strada di un possibile fallimento, sulla quale era la Grecia solo pochi anni fa. I Governanti spagnoli stanno ora iniziando ad ammettere che hanno bisogno di aiuto, in quanto in tempi brevi rischiano di essere tagliati fuori del mercato obbligazionario, se questo non gi avvenuto. Come ho gi scritto, ci vorr un massiccio impegno di soldi da parte degli europei (vedi i tedeschi) per salvare la Spagna, e questo non sar un impegno una-tantum. E non di soli 100 miliardi di euro la necessit di fondi per le banche Spagnole. Se la Spagna sar esclusa dall'accesso al mercato, l'aggiungere ulteriori 100 miliardi di debito non migliorer sicuramente la situazione, quando vi un deficit fiscale di quasi il 10%, con una disoccupazione che ha raggiunto oramai i livelli della Grecia e con l'economia che in caduta libera. L'Europa sar costretta, per anni, a comprare tutto il debito spagnolo. E non solo il nuovo debito, ma anche tutto il vecchio debito che in scadenza e che deve essere rifinanziato. Stiamo parlando di centinaia di miliardi di euro. E se ci fosse una disordinata corsa agli sportelli in Grecia? Il numero non pu che diventare pi grande. E quindi credo che il pensare ad un qualcosa di simile ai 46 miliardi di di cui il FMI parla oggi, significa solamente di decidere di ignorare la realt economica. Quel denaro dovr arrivare da qualche parte. Probabilmente sar direttamente la BCE a monetizzarlo ( possibile ma non sicuro), o ad una entit pan-europea come l'ESM dovr essere permesso di diventare una banca e, tramite un prestito della BCE, iniettare capitali al fine di salvare gli spagnoli (e anche gli altri) e le loro banche. E' ovvio, almeno per il tuo umile analista, che se la zona euro dovesse sopravvivere devono succedere alcune cose. In primo luogo, deve essere creato un qualcosa di simile ad una FDIC europea. Le garanzie bancarie e la regolamentazione deve diventare una

responsabilit europea, non una responsabilit del paese. Cosa sarebbe successo, quando c' stata la crisi del 2008, se il resto degli Stati Uniti avessero deciso che New York avrebbe dovuto salvare le proprie banche? In secondo luogo, se al ESM viene permesso di diventare una banca, quali saranno queste garanzie? Dato che l'accordo originario dei paesi membri nel sostenere una quantit specifica e limitata del debito, dovr ora essere aumentata di dieci volte. E questo significher un qualcosa vicino ai 4-5 trilioni. Come mai avranno bisogno di cos tanti soldi? La risposta , perch non ci sar solo la Spagna. L'Italia pu essere cos lontana, data l'attuale recessione europea? E le banche francesi? La stessa Francia, data la nuova direzione politica del suo governo e le sue enormi passivit non finanziate? Supponiamo che si tratti di solo 4 trilioni, quello di cui ci sar bisogno in pochi anni. La Germania sar responsabile per almeno il 25% di tale importo, e questo sar pari a circa il 40% del loro PIL. Ed infine ipotizziamo che la Spagna, Grecia, Irlanda, e tutti gli altri saranno invece felici per la loro parte. La Germania sar disponibile a prendersi in carico un nuovo debito di tali dimensione? I paesi periferici devono gi alla tedesca Bundesbank oltre 1 trilione. Il rapporto debito-PIL tedesco ha gi raggiunto l'80%. I costi dei credit default swap Tedeschi stanno aumentando. Se la Germania fa il primo passo, si deve essere pronti a tenerlo quel passo, perch poi il fermarsi in qualsiasi momento significher che il dolore possa aumentare ancora di pi, dal momento che comunque sar responsabile per la propria quota di debito creato dopo quel primo passo. Certo, se saranno disponibili a prendersi in carico un tale livello debito, ci dovranno essere delle garanzie di poter effettuare un controllo fiscale sulle nazioni che hanno bisogno di aiuto. E questo significa una precisa unione fiscale. Quando l'euro stato creato, i leader europei hanno pensato che una moneta comune, avrebbe naturalmente poi portato ad una unione fiscale. Unioni monetarie senza unioni fiscali sono sempre diventate disfunzionali. Oppure ci dovr essere una diretta monetizzazione del debito da parte della BCE, che per va contro la politica che la Germania ha accettato. In entrambi i casi, un cambiamento di posizione molto significativo da parte della Germania. Ci sono tre problemi che l'Europa deve risolvere. C' un problema sui debiti governativi e un conseguente problema sui debiti bancari. Entrambi sono evidenti e ci potrebbe essere una soluzione, sia in termini di tempo che di soldi. Ma il terzo problema invece quello pi difficile da risolvere. Questo dato dallo squilibrio commerciale tra la Germania e i paesi periferici, e i diversi livelli di produttivit dei loro lavoratori. Il deficit commerciale deve essere riequilibrato. Il solito modo per fare questo attraverso una svalutazione della moneta da parte del paese con il deficit commerciale.

Questo non possibile per i paesi della zona euro. Cos l'unico altro modo, per i lavoratori di un paese scarsamente competitivo, quello di accettare dei salari pi bassi. Dal momento che nessun lavoratore pensa di essere sottopagato, questo avverr lentamente e dolorosamente e questo significher una prolungata recessione o depressione. Il che porta gli elettori alla frustrazione e ad un completo logorio dei nervi, che poi sconfina in azioni disfunzionali. E questo poi porta anche a dei cambiamenti politici. Facciamo qualche ulteriore riflessione. Nel Financial Times del fine settimana, i miei amici Niall Ferguson e Nouriel Roubini hanno scritto un editoriale che chiede all'Europa una autorit bancaria europea e una pi stretta unione fiscale, se l'obietto della zona euro quello di sopravvivere. http://www.ft.com/intl/cms/s/0/c49b69d8-b187-11e1-bbf900144feabdc0.html~~V # axzz1xHuDXIr4 Diamo un'occhiata ad alcuni paragrafi dell'editoriale, partendo dalla principale domanda:

Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - la societ partner di John Mauldin per il mercato Europeo. Horo Capital - www.horocapital.it - il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it

Un minuto a mezzanotte?
"In Europa, in questo momento un minuto prima della mezzanotte? "Temiamo che la politica del governo tedesco di fare 'troppo poco e troppo in ritardo' rischia di ripetere proprio la crisi che c' stata nella met del 20 secolo, e che invece il progetto dell'integrazione europea voleva evitare. "Per noi incredibile che la Germania, rispetto a tutti gli altri paesi, non riesca ad imparare nulla dalla storia. Fissati dalla minaccia dell'inflazione, i tedeschi di oggi sembrano dare pi importanza al 1923 (l'anno dell'iperinflazione) rispetto al 1933 (l'anno nel quale la democrazia morta). Farebbero invece bene a ricordare, proprio come due anni prima del 1933 una crisi bancaria europea ha fortemente contribuito alla morte della democrazia non solo nel proprio paese, ma in tutto il continente europeo .... "Ma ora la popolazione sta perdendo la fiducia e una corsa silenziosa pu diffondersi anche verso i piccoli depositi assicurati. Infatti se la Grecia dovesse lasciare la zona euro, si verificherebbe un congelamento dei depositi in euro e poi questi verrebbero convertiti nuovamente in dracme: quindi in questo momento un euro in una banca greca, in realt non l'equivalente di un euro in una banca tedesca. I Greci hanno ritirato, il mese scorso, oltre 700 milioni dalle loro banche. "La cosa ancora pi preoccupante, che c'e stato anche un aumento dei ritiri in alcune banche spagnole il mese scorso. Il pasticciato piano di salvataggio del governo per Bankia ha solo accresciuto l'ansia del pubblico. In una recente visita a Barcellona, ad uno di noi

stato pi volte chiesto se fosse una cosa sicura lasciare i propri soldi in una banca spagnola. Questo tipo di processo potenzialmente esplosivo .... "Fino a poco tempo fa, la posizione tedesca stata inesorabilmente negativa su tutte le proposte di questo tipo. Comprendiamo le preoccupazioni tedesche sul moral hazard. Mettere i soldi dei contribuenti tedeschi su questa linea sar difficile da giustificare, se non si concretizzeranno le riforme nei paesi periferici. Ma queste riforme si stanno facendo attendere. La riforma strutturale del mercato del lavoro tedesco non avvenuta in una notte. Al contrario, la crisi bancaria europea un rischio reale che potrebbe aggravarsi in questi giorni. "I tedeschi devono capire che la ricapitalizzazione delle banche, le assicurazione sui depositi europei e la mutualizzazione del debito non sono opzionali, ma sono essenziali per evitare un irreversibile disintegrazione dell'unione monetaria europea. Se non sono ancora convinti, devono capire che i costi di una rottura della zona euro sarebbero astronomicamente alti per loro, come per chiunque altro. "Dopo tutto, la prosperit della Germania in larga misura una conseguenza dell'unione monetaria. L'euro ha dato agli esportatori tedeschi un tasso di cambio molto pi competitivo rispetto al vecchio marco. Inoltre alla zona euro vengono destinate, il 42 per cento delle esportazioni tedesche. Costringendo la met di questo mercato ad una nuova depressione, difficilmente questo potrebbe rappresentare una cosa positiva per la Germania. "In definitiva, come la stessa Angela Merkel ha riconosciuto la scorsa settimana, l'unione monetaria ha sempre implicato l'ulteriore integrazione in un'unione fiscale e politica. Ma prima che l'Europa si avvicini a questo passo storico, deve prima di tutto mostrare che ha imparato la lezione del passato. L'UE stata creata per evitare che si ripetessero i disastri del 1930. E ora i leader europei, in particolare la Germania, hanno capito come siano pericolosamente vicini a questo scenario".

Il trionfo della speranza


Quando la zona euro stato creata stato il trionfo della speranza, sulla realt della discordia politica ed economica. In qualche modo, i paesi con diverse lingue, costumi, caratteristiche nazionali, opinioni diverse e che avevano combattuto tra di loro per secoli, dovevano riunirsi in una unione fiscale, in quanto tutti possedevano la stessa moneta. Piuttosto che limitarsi a creare una zona di libero scambio i leader europei hanno scelto, per far ripartire il processo, la strada di una comprensione comune e dell'integrazione economica. Ma su questo ci sono state numerose critiche. E infatti molte delle migliori menti del mondo economico, avevano sottolineato i problemi. La realt che l'euro non mai stato una reale moneta. ancora un esperimento. Se rimarr in circolazione ancora per cinque anni sar una moneta vera, in quanto sar riuscito a sopportare la sua prima e vera crisi. I paesi periferici hanno usato i bassi tassi di interesse dell'euro per contrarre dei pesanti prestiti (sia privatamente che pubblicamente) e si sono messi nei guai; ora i veri costi del progetto euro sono stati rivelati. Un break-up coster migliaia di miliardi di euro. Mantenere la zona euro insieme, coster migliaia di miliardi di euro. Ma tenere la zona euro insieme, coster ai paesi anche una

sostanziale perdita di sovranit. Quando gli elettori in tutta Europa hanno firmato per il progetto dell'euro, non pensavano che stavano cedendo la loro indipendenza nazionale e il controllo dei i propri bilanci. Sar disposta la Spagna o l'Italia o la Germania a permettere che un'istituzione europea, possa fissare le loro priorit di bilancio e i loro limiti? Impostare le loro politiche sul sistema pensionistico e sull'assistenza sanitaria? E possa tassare in modo indipendente? Questo ci che si intende quando si parla di integrazione fiscale. La Germania ormai in minoranza nella BCE, e sta cominciando a rendersi conto che ha perso il controllo. Saranno disposti i suoi elettori a rinunciare al controllo politico per diventare una minoranza negli "Stati Uniti d'Europa"? Questo il vero problema. Quando le difficolt economiche diventano, come quelle che ci sono in Grecia o in Spagna, gli elettori tendono ad essere piuttosto permalosi. Le tensioni aumentano. E il centro non tiene. George Soros ha detto questa settimana che l'Europa ha tre mesi di tempo per risolvere i suoi problemi. Il premio Nobel Joseph Stiglitz ha detto che Soros stato ottimista. La decisione verr ben presto presa e graver sulla Spagna, probabilmente prima che diventi chiaro se la Grecia rimarr o meno nell'euro. Il che rende ancora pi difficile dare un aiuto alla Spagna, se questo non sar offerto alle stesse condizioni che ha ottenuto la Grecia. Monetizzare il debito spagnolo (comunque lo si voglia fare o in qualsiasi modo lo si voglia chiamare), quando la Spagna sta raggiungendo un deficit di quasi il 10%, non si concilia bene con la Grecia . Ma ora sembra che l'Europa non riesca ad ottenere il tempo necessario, in assenza di qualche coniglio tirato fuori dal cappello, per consentire alla Spagna di prendere in prestito denaro a tassi che possano permettersi. Siamo agli approcci dell'Endgame. Sar una lunga estate. Mi viene sempre chiesto se ci sar una rottura dell'euro. La risposta , che in realt non lo sappiamo. Penso che la cosa economicamente pi razionale da fare, per alcuni paesi, nel lunghissimo termine sia quella di capire come liberarsi dall'euro, ma questa pi una questione politica che economica. E se riuscite a dirmi ci che i politici e gli elettori faranno in una crisi politica e in una recessione, allora la vostra sfera di cristallo meno nebulosa della mia. Penso che ci sia una probabilit del 50%. La capacit di tenere insieme l'euro, andr testa a testa con gli egoismi nazionali. In questo momento, tutto dipende da quello che si chiede e da quale risposta si ottiene. Ma non credo che ci dovremo porre la domanda molto a lungo. Ben presto lo sapremo. Per essere chiari l'Europa non ha buone scelte, solo opzioni molto dolorose e costose. Questo non sar un bene per loro e per il mondo. Penso che stiamo gi vedendo un rallentamento globale, in gran parte causato dall'Europa. Speriamo che prendano la strada giusta, qualunque essa sia.

Un quadrilione qui, un quadrilione la


Everett Dirksen fu, negli anni 50' e 60', un senatore repubblicano dell'Illinois. Era riconosciuto come quello che diceva: "Un miliardo di qui, un miliardo di l, e ben presto si

parla di soldi veri." Ma un giornalista facendo una ricerca pi approfondita su quello che aveva detto, ha fatto notare che quando gli stato chiesto a Dirksen spiegazioni sulla sua affermazione, lui ha risposto: "Oh, non ho mai detto questo". Qualcuno mi ha citato erroneamente una volta su un giornale, ma ho pensato che quell'affermazione suonava cos bene, che non mi sono mai preso la briga di smentire." Ma quella citazione oramai entrata nella memoria nazionale degli Stati Uniti, e che lo abbia detto o meno, adesso una vera e propria pietra miliare. E pensando ai primi anni '60, un miliardo di dollari non era solo un errore di arrotondamento nel bilancio nazionale. Oggi siamo piuttosto abituati ad usare la parola trilioni di dollari. "Un trilione di dollari" scivola cos facilmente fuori dalla bocca, ma un numero troppo grande da capire per la maggior parte di noi. Si stima che le stelle totali nella nostra galassia siano tra i 100 e i 400 miliardi. Un trilione di barili di petrolio, alimenterebbe il mondo per oltre 30 anni. Mille miliardi di secondi sono circa 32.000 anni. La mente vacilla. Eppure oggi pensiamo che sia quasi un nulla, aggiungere un trilione di dollari ogni anno al gi gonfio debito degli Stati Uniti! In realt, economisti come Paul Krugman dicono che non stiamo pi aggiungendo ogni anno trilioni al debito, come se il debito comprato non avesse alcuna conseguenza. Con questo pensiero, la Grecia non dovrebbe affatto soffrire per l'austerit a causa del suo troppo debito. Piuttosto, le altre nazioni dovrebbero essere tassate per dare pi soldi per poter contrarre ancora pi debito, che molto probabilmente alla fine la Grecia non riuscirebbe a ripagare. Quindi, devo ammettere che quando mi sono imbattuto in tutto questo, mi sono preso una pausa. Passiamo ora ad un rapporto pubblicato da Bloomberg e scritto dal mio amico Dr. Gary Shilling, che parla del massiccio debito accumulato dal Giappone. Gary sostiene che il Giappone sta raggiungendo un punto critico, in cui il suo debito non pu essere pi finanziato se non con una estrema monetizzazione da parte della sua banca centrale, in quanto se si rivolgesse ai mercati mondiali per vendere il suo debito farebbe salire i tassi di interesse a livelli insostenibili. Ne ho gi parlato altre volte, ma questo un argomento per un'altra lettera. Oggi, voglio solo citare un paragrafo. (http://www.bloomberg.com/news/2012-06-07/strong-yen-won-t-survive-japan-s-fiscalcliff.html) "Il debito pubblico del Giappone ammonta a 1.085 miliardi di yen, maturati nel tempo, e sar soggetto ad un tasso di rifinanziamento pi elevato. La scadenza media del debito pubblico giapponese di sei anni e 11 mesi. Eppure il 17 per cento di quel debito matura quest'anno; il 52 per cento nei prossimi cinque anni e il 76 per cento nel prossimo decennio. I mercati anticipano, e sui titoli giapponesi incombe una possibile caduta dei prezzi, e un balzo dei rendimenti potrebbe avvenire al primo segno di un disavanzo delle partite correnti o forse anche prima." Siamo davvero pronti per far entrare nel nostro lessico la parola quadrilioni, in quello che dovrebbe essere il mondo sviluppato? Nel caso del Giappone, a quanto pare ci siamo. Cento anni fa, un deficit di 1 miliardo di dollari sarebbe stato impensabile. In realt abbiamo avuto bilanci in pareggio per la maggior parte dei nostri primi 200 anni, tranne che durante le guerre e i crash economici. E ora parliamo di trilioni, e l'inflazione ha dato a questa parola un significato diverso rispetto a 100 anni fa. I nostri nipoti nella seconda met di questo secolo parleranno di quadrilioni? O quintilioni? Anche questo pensabile? Speriamo solo che la parola quadrilione non entri nel linguaggio comune.

New York, Chicago, Italia e Singapore


Parto per New York, luned pomeriggio, arriver in tempo per cenare con Art Cashin, Barry Ritholtz, Barry Habib, Yamarone Rich e pochi altri amici, prima dell'evento dei miei partner di Altegris nel quale interverr. Mercoled torner a Dallas e poi sar a casa fino alla met della prossima settimana, per poi fare un breve viaggio, di nuovo con Altegris, a Chicago per Morningstar National Investment Conference. Poi Venerd sera parto per la Toscana (e passer una notte a Madrid) per due settimane. Scriver da l e recuperer tutte le mie letture che ho lasciato in sospeso; ma per me rimanere per due settimane nello stesso posto una vacanza. Ci saranno alcuni amici, oltre alla mia famiglia, faremo alcune gite qua e l, ma spero di rilassarmi un po'. Certamente scriver questa lettera dalla Toscana, anche se in questo momento Ed Easterling ed io stiamo parlando di rivisitare alcuni lavori che abbiamo fatto nel 2002 sui cicli secolari dei mercati toro e orso. Entrambi crediamo che siamo ancora in un mercato secolare orso, ma la domanda ora , quando finir? Il lavoro originale stato pubblicato in questa lettera e in Bulls Eye Investing. Wiley ha recentemente lanciato una versione pi piccola del libro, intitolato The Little Book of Investing Eye Bull. Dato che la cosa pi importante per un investitore azionario sapere che cosa sia un ciclo secolare di lungo termine, come quello in cui ci troviamo, il materiale pi che attuale. (E se ti stai chiedendo che cosa un ciclo secolare, allora hai REALMENTE bisogno di leggere il libro). possibile ordinarne una copia su http://www.amazon.com/Little Book. Penso che ci vorranno almeno due settimane prima di parlare di questo l'argomento, ma importante e ci aiuter a pensare a qualcosa di diverso, oltre all'Europa. Una nota personale, molti di voi sanno che ho smesso di bere alcolici circa dieci mesi fa per motivi di salute. Mi ha aiutato. Uno dei vantaggi collaterali, ho pensato, che avrei potuto variare un po' la mia dieta, dal momento che non stavo pi consumando tutte quelle calorie in vino e scotch. Ho aggiunto pane e dolci e un sacco di carne rossa. Poi questa settimana ho avuto i risultati dei miei ultimi esami del sangue. Sembra che ora ho un problema di colesterolo. Nulla che non possa essere risolto con un cambio di dieta, ma devo ammettere che mi stavo godendo l'indugiare su questi cibi, senza guadagnare peso. Oh bene. Un po' di moderazione, fa bene per l'anima, o almeno cos mi dicono. E' davvero il momento di premere il pulsante di invio. Il sole sta sorgendo e ho bisogno di dormire un po'. Questa settimana festeggeremo il compleanno di mio nipote, cos la famiglia si riunir domenica. Sar divertente. Ma vedo pollo e non bistecca nel mio menu. Abbiate una grande settimana. Il vostro analista che ha bisogno di mangiare pi pesce,

John Mauldin

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