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Primo Levi

Yasmine Tonini

Semestre autunnale 2011

PRIMO LEVI: analisi di Se questo un uomo e La tregua


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Biografia Nasce e vive a Torino, dove cera una comunit ebraica, i sefarditi, partiti dalla Spagna. Levi era molto interessato a questorganizzazione geografica, e ne parla infatti nel Sistema periodico. Gli Askenaziti erano un altro gruppo ebraico, e Levi era interessato a loro, poich parlavano tutti la stessa lingua, lyiddish che si basava sullantico tedesco con forti elementi ebraici e mescolata a lingue dellest dEuropa. Nel Lager la maggior parte erano deportati (Askenaziti), dunque avevano la possibilit di parlare tra di loro, e visto che parlavano lyiddish, capivano meglio gli ordini delle guardie tedesche, cosa fondamentale per sopravvivere. Gli ebrei italiani non parlavano questa lingua, poich erano sefarditi, dunque non capivano gli ordini delle guardie e non potevano contare sullaiuto degli altri ebrei. 1938: introduzione delle leggi razziali (gli ebrei non possono fare nessuna cosa: non svolgevano mansioni pubbliche, nessuna attivit economica autonoma, e non potevano tantomeno sposare una/un non-ebrea/o). Levi si laurea pochi mesi prima di queste leggi e trova lavoro in unimpresa svizzera con sede in Italia. 1937: Siscrive alluniversit di chimica 1939: scoppia la Seconda Guerra Mondiale 1940: LItalia entra in guerra 1941: Levi si laurea 1943: Levi catturato dai fascisti il 13 dicembre. 9-10 luglio; alleati in Sicilia 25 luglio; deposizione e arresto di Mussolini 8 settembre; armistizio (periodo di sospensione) La Repubblica di Sal collabora con i tedeschi. I tedeschi controllano lItalia centrosettentrionale. C la resistenza (Partigiani). Novembre: ordine di deportazione degli ebrei italiani. La resistenza dei Partigiani e la deportazione coinvolgono molto Primo Levi. Partecipa alla resistenza, viene arrestato e deportato. 1944: Levi viene rinchiuso nel campo di Fossili. Il 22 febbraio viene deportato ad Auschwitz e ci rimarr per 11 mesi. 1945: Levi si ammala di scarlattina (lo mandano nellinfermeria del Lager). 17 gennaio; il Lager evacuato e i tedeschi portano con s quelli che possono camminare, i deportati malati rimangono nel Lager, tra questi c Levi. 27 gennaio; larmata Rossa arriva ad Auschwitz. Da qui comincia La tregua, che parla del viaggio per tornare a casa: Gennaio-giugno: Polonia Giugno-ottobre: viaggio di ritorno in Italia attraverso lEuropa orientale 25 aprile; liberazione di Milano, Torino e Genova Alberto Salmoni, il pi caro amico di Levi, condivide con lui lesperienza del Lager, ed dunque anche un personaggio romanzesco. Alberto muore nel Lager e Levi, grazie alla fortuna, sopravvive. Ad Auschwitz la realt era rovesciata, era il regno dellassurdo. Non c una logica nelle cose, ad esempio nella piramide gerarchica del Lager erano pi in alto i deportati criminali, i quali picchiavano gli ebrei.
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05.10.2011

Primo Levi

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Inizialmente olocausto (deriva dal greco, sacrificio) era la parola ritenuta pi corretta rispetto a Shoah, ed entrata in uso nella comunit ebraica. Successivamente stata ritenuta sbagliata, poich lo sterminio degli ebrei non stato fatto a un fine positivo, ma stato un massacro fine a se stesso. Il libro conosce due edizioni: la 1 edizione nel 1947, la 2 nel 1958. Solo la 2 edizione di Se questo un uomo verr edita da Einaudi, poich inizialmente la proposta di pubblicazione venne rifiutata. Nel 1947 viene dunque messo da parte poich si sosteneva che non era adatto agli anni del dopoguerra, che erano anni di rischio, infatti anche la letteratura aveva lobbligo di incrementare le energie positive della rinascita. Lopera di Levi sarebbe andata dunque contro questo gusto della ricostruzione ed Einaudi rifiuta per questo motivo nel 47 di pubblicarla. Lopera fu letta e redatta da Calvino e fu riproposta alla fine degli anni 50. In questi anni Levi era diventato una figura di testimonianza e questargomento era diventato di moda, infatti Einaudi accetta di pubblicare il libro, questo tema portava gli intellettuali a riflettere in quale stato stavano vivendo, facendo unanalisi della societ. Nel 1958 il libro riscuote un grande successo. Negli anni 40 gli intellettuali guardano al futuro, negli anni 50 cominciano invece a guardare al passato. Da questo momento Levi decide di continuare a scrivere, a concentrarsi sulla letteratura (pi che alla chimica). Significato del termine shem (preghiera rituale con vocazione negativa): Maledizione laica legata al dovere morale sulla testimonianza di ci che stato. Scongiura, attraverso la testimonianza, che ci che stato non si possa ripetere. Lautore ha scritto il libro sforzandosi di spiegare senza intenti letterari. - Le parole del padre: un capitolo de La ricerca delle radici, unantologia dei testi pi importanti per Levi. Le parole del padre un manuale di chimica organica, usato nelle universit, sul quale Levi studi. Quando nel Lager venne fatto il test per vedere se era davvero chimico, gli venne presentato questo testo di chimica. - La fortuna: concetto chiave per Levi. Si ammala al momento giusto, questa malattia gli salver la vita. La conoscenza della chimica anche. - La ricerca delle radici parte dalla sofferenza umana e arriva allannullamento di questa sofferenza, al buco nero. - Theodor Adorno, Dialettica negativa, 1966: egli aveva scritto che non era pi possibile fare poesia dopo Auschwitz. La cultura non ha pi senso dopo quellevento, poich ha messo in luce come non abbia senso distinguere la cultura come elemento separante dallesperienza materiale, dal vissuto. Chi per la cultura sbaglia perch si distacca dalla realt e dunque collabora per il male. Anche star zitti, non prendere posizione, sbagliato, perch coincide a non andare contro quella realt. Levi risponde calcando sul dovere di parlare di ci che stato, ovvero su Auschwitz, e dunque dopo questo fatto si fa poesia solo su quello. - Dopo lultimo testimone, let della post-memoria per Bidussa: Levi stato testimone diretto, intellettuale che ha riflettuto su ci che ha vissuto e scrittore che ha messo tutto ci in opera. Racconta in tempo presente, dunque intreccia questi tre suoi aspetti, in alcune parti dellopera prevale la riflessione. Si tratta anche di una ricombinazione narrativa della memoria. Es. Ne I sommersi e salvati, torna su personaggi ed eventi di Se questo un uomo, dunque ci dice che esso frutto della memoria(testimonianza), ma anche invenzione, elaborazione, proprio per renderlo pi letterale. Delle opere pi recenti sulla Shoah hanno dato la parola ai persecutori, come Le benevole, dove il protagonista un SS che racconta le sue azioni, le sue colpe. Ma questo punto di vista stato descritto

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anche da Levi, nella parte che chiama La zona grigia, la quale racchiude le persone che hanno permesso lapplicazione dei Lager. Cita 2 categorie: - i capo gruppo che dirigevano le baracche; i Kapo, che erano altri prigionieri del Lager, non ebrei, soprattutto criminali. - i prigionieri ebrei del Lager, che avevano il compito di portare persone nelle camere a gas, trasporto dei cadaveri, ecc. Ma questi gruppi a loro volta diventavano vittime.
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Il tema di Auschwitz nel secondo dopo guerra non veniva affrontato in modo diretto da scrittori e poeti, cera come una sorta di tab. Adorno in particolare aveva avuto una forte influenza con il suo pensiero sulla maniera di concepire la scrittura del tema della Shoah. La sua idea era di Parlarne senza parlarne. Primo Levi si pone dunque in posizione opposta a questo modo di concepire la letteratura post-guerra, data la sua volont e autorit riguardo alla tematica dei campi pu scrivere liberamente, ed esattamente ci che far.

SE QUESTO UN UOMO
Premessa al libro
Per mia fortuna sono stato deportato ad Auschwitz solo nel 1944 (). P. 9

La sua esperienza frutto di una serie di coincidenze fortunate. Sono dunque risultato del caso (ma non della provvidenza). Questo significa che gi si preannuncia la negazione di una qualche legge di causaeffetto riguardo al destino dellautore nel campo. Abbiamo qui lopposto della logica, Auschwitz un luogo dove essa viene sospesa, dove domina la-logica. Questo si oppone alla natura stessa dellautore e della sua visione del mondo, tipica dello scienziato che cerca le origini dei fatti, cerca una spiegazione. La fortuna quindi un tema importante, poich essa avanza indipendentemente dalla virt umana.
Esso non stato scritto allo scopo di formulare nuovi capi di accusa; potr piuttosto fornire documenti per uno studio pacato di alcuni aspetti dellanimo umano. P. 9 () il libro stato scritto per soddisfare a questo bisogno, in primo luogo quindi a scopo di liberazione interiore. P. 9

Nelle intenzioni di Levi si osserva una motivazione costruttiva, la sua una scrittura atta a prevenire il potenziale ripetersi di unesperienza come quella dei campi. Non si tratta quindi di un attacco (capo daccusa), quanto pi di uno studio pacato. Vediamo nelle due citazioni precedenti come Il testo sia connotato sia da una dimensione oggettiva che da una dimensione pi soggettiva (atta a esorcizzare uno stato interiore). tuttavia importante sottolineare come quella di Levi sia una calma apparente, nel corso dellanalisi del libro sar possibile cogliere i segnali di sentimenti pi forti. Quello di Primo Levi non un diario, ma un racconto che procede per dimensioni tematiche (in genere preannunciate gi dal titolo di ogni capitolo). Abbiamo quindi quella che si pu definire invenzione, poich costruisce il racconto senza seguire un ordine cronologico preciso. Capitolo 1: Il viaggio
Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni, poco senno, nessuna esperienza, e una decisa propensione, favorita dal regime di segregazione a cui da quattro anni le leggi razziali mi avevano ridotto, a vivere in un mio mondo scarsamente reale, popolato da civili fantasmi cartesiani, da sincere

12.10.2011

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amicizie maschili e da amicizie femminili esangui. Coltivavo un moderato e astratto senso di ribellione. P. 11

Inizio nel quale troviamo quella calma apparente gi preannunciata in precedenza, lincipit autoreferenziale. Lautore fa un breve ritratto di se stesso in quel momento, si nota come esso vivesse in un mondo chiuso, dove lesterno era mediato dal regime. Civili nel senso di persone legate al vivere civile, nella norma, con leggi e logicit. (umanit) Fantasmi permette di allacciarsi al tema del mondo irreale, si tratta di unillusione. Cartesiani, nella radice si lega a Cartesio, concetto di dubbio retorico, sinonimo di un ordine scientifico, il suo mondo si basa sulla regola della persona che ragiona basandosi sulla scienza. Questa solo una parte della realt, che costituita anche dalla fortuna, dunque da un elemento incontrollabile e aleatorio.
Non mi era stato facile scegliere la via della montagna (). P. 11

Con questa metafora allude alla volont di unirsi alla resistenza diventando anche lui un partigiano. Levi si presenta dunque come un personaggio, un giovane che non ha ancora esperienza (es. passione, amore) e la sua formazione avverr in un periodo aberrante della storia, per cui pi che di formazione possiamo parlare di un romanzo di deformazione.
A quel tempo, non mi era stata ancora insegnata la dottrina che dovevo pi tardi rapidamente imparare in Lager, e secondo quale primo ufficio delluomo perseguire i propri scopi con mezzi idonei, e chi sbaglia paga: per cui non posso che considerare conforme a giustizia il successivo svolgersi dei fatti. P. 11

Il termine dottrina si ricollega alla cultura del Lager (ossimoro), alle leggi che lo dominano. Tra queste la regola chi sbaglia paga che si presenta in unapparente banalit (legge del contrappasso, legame con Dante) ma che in realt si presenta nel Lager nella sua essenza incredibile. Lespressione conforme a giustizia in realt unantitesi, poich nel lager non c alcuna conformit, tantomeno giustizia. Tutto questo paragrafo rappresenta una grande figura retorica: si sottolinea una ironia tragica, giocata sugli opposti e le antitesi, ci che turba lautore che il suo errore (laffermazione delle sue origini) lo porter a questa esperienza di deformazione.
Negli interrogatori che seguirono, preferii dichiarare la mia condizione di cittadino italiano di razza ebraica, poich ritenevo che non sarei riuscito a giustificare altrimenti la mia presenza in quei luoghi troppo appartati anche per uno sfollato, e stimavo (a torto, come si vede poi) che lammettere la mia attivit politica avrebbe comportato torture e morte certa. P. 11

Lespressione cittadino italiano di razza ebraica si riallaccia al linguaggio ufficiale del periodo, mentre lincisa tra parentesi a torto, come si vede poi, sottolinea come il tempo anche un linea di giudizio. A Fossoli il campo viene preso dai tedeschi, siamo ancora nel mondo della logica, quindi si possono fare delle ipotesi sequenziali.
Larrivo di un piccolo reparto di SS tedesche avrebbe dovuto far dubitare anche gli ottimisti; si riusc tuttavia a interpretare variamente questa novit, senza trarne la pi ovvia della conseguenze, in modo che, nonostante tutto, lannuncio della deportazione trov gli animi impreparati. P. 12

Ma nel paragrafo successivo si passa dal mondo cartesiano al mondo irrazionale e alogico descritto in precedenza. (il Ma avversativo costruisce lattrito tra queste due dimensioni)
Il giorno 20 febbraio i tedeschi avevano ispezionato il campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze al commissario italiano per la difettosa organizzazione del servizio di cucina e per lo scarso quantitativo della legna distribuita per il riscaldamento; avevano perfino detto che presto uninfermeria avrebbe dovuto entrare

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in efficienza. Ma il mattino del 21 si seppe che lindomani gli ebrei sarebbero partiti. Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati. Per dove, non si sapeva. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Per ognuno che fosse mancato allappello, dieci sarebbero stati fucilati. P.12

Lo stile nel paragrafo successivo torna a respirare perch quello descritto il mondo civile. Il Ma segna il ritorno a un altro linguaggio, inizialmente si usa il presente, poi il passato remoto. La civilt viene meno, segnando un momento storico preciso.
Nei riguardi dei condannati a morte, la tradizione prescrive un austero cerimoniale, (). P. 12 Ma a noi questo non fu concesso, (). P. 13 Nella baracca 6A abitava il vecchio Gattegno, con la moglie e i molti figli e i nipoti e i generi e le nuore operose. P. 13 () venivano da Tripoli, attraverso molti e lunghi viaggi, e sempre avevano portati con s gli strumenti del mestiere, e la batteria di cucina, e le fisarmoniche e il violino per suonare e ballare (). P. 13

Infrazioni stilistiche: verbi (tempi verbali) e ripetizioni che creano un effetto di accumulo e ansia, presenza ripetuta di e (polisindeto), tutto quanto verr inghiottito dalla Shoah.
Lalba ci colse come un tradimento. P. 14

Verso regolare ed endecasillabo, segna una svolta nella trama e conferisce un tono lirico a ci che segue.
Con la assurda precisione a cui avremmo pi tardi dovuto abituarci, i tedeschi fecero lappello () e rispose che i pezzi erano seicentocinquanta (). P. 14

Assurda richiama lidea dellalogica che domina il campo, i pezzi invece si riferiscono alla lingua utilizzata nel lager e che aveva lo scopo di disumanizzare i prigionieri. Capitolo 2: Sul fondo
Il viaggio non dur che una ventina di minuti. Poi lautocarro si fermato, e si vista una grande porta, e sopra una scritta vivamente illuminata (il suo ricordo ancora mi percuote i sogni): ARBEIT MACHT FREI, il lavoro rende liberi. Siamo scesi, ci hanno fatto entrare in una camera vasta e nuda, debolmente riscaldata. Che sete abbiamo! Il debole fruscio dellacqua nei radiatori ci rende feroci: sono quattro giorni che non beviamo. Eppure c un rubinetto: sopra un cartello, che dice che proibito bere perch lacqua inquinata. Sciocchezze, a me pare ovvio che il cartello una beffa, essi sanno che noi moriamo di sete, e ci mettono in una camera e c un rubinetto, e Wassertrinken verboten. Io bevo, e incito i compagni a farlo; ma devo sputare, lacqua tiepida e dolciastra, ha odore di palude. Questo linferno. Oggi, ai nostri giorni, linferno deve essere cos, una camera grande e vuota, e noi stanchi a stare in piedi, e c un rubinetto che gocciola e lacqua non si pu bere, e noi aspettiamo qualcosa di certamente terribile e non succede niente e continua a non succedere niente. P. 18

Studiatissima qui la cadenza verbale, si osserva un progresso nelluso dei tempi. Levi ci conduce dentro la situazione. Dal flashback si entra nel presente del personaggio Levi deportato. La formula Questo linferno rivela lassenza di logica (Sciocchezze), non si tratta di un inganno, ma bens di una condanna (idea del contrappasso dantesco). Si possono rivelare anche gli squilibri nella lingua, lordine sintattico vacilla l dove vacilla la ragione e il fisico(stanchi a stare in piedi).
Poi viene un altro tedesco, e dice di mettere le scarpe in un certo angolo, e noi le mettiamo, perch ormai finito e ci sentiamo fuori dal mondo e lunica cosa obbedire. Viene uno con la scopa e scopa via tutte le scarpe, via fuori dalla porta in un mucchio. E matto, le mescola tutte, 96 paia; poi saranno spaiate. La porta d

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allesterno, entra un vento gelido e noi siamo nudi e ci copriamo il ventre con le braccia. Il vento sbatte e richiude la porta; il tedesco la riapre, e sta a vedere con aria assorta come ci contorciamo per ripararci dal vento uno dietro laltro; poi se ne va e la richiude.

In questo paragrafo viene annunciata lentrata in un mondo di sofferenza, dove c totale assenza di consequenzialit, viene anche a mancare la prospettiva futura.

Nel vero anno zero di Vittorio Sereni Per parlare di Auschwitz bisogna farlo in modo indiretto. La poesia qui ripresa mostra esattamente questo tipo di processo. Il tema principale della poesia la volont di dimenticare per i tedeschi del dopo guerra.
Meno male lui disse, il pi festante: che meno male c'erano tutti. Tutti alle case dei Sassoni - rifacendo la conta. Mai stato in Sachsenhausen? Mai stato. A mangiare ginocchio di porco? Mai stato. Ma certo, alle case dei Sassoni. Alle case dei Sassoni, in Sachsenhausen, cosa c' di strano? Ma quante Sachsenhausen in Germania, quante case. Dei Sassoni, dice rassicurante caso mai svicolasse tra le nebbie un'ombra di recluso nel suo gabbano. No non c'ero mai stato in Sachsenhausen. E gli altri allora - mi legge nel pensiero quegli altri carponi fuori da Stalingrado mummie di gi soldati dentro quel sole di sciagura fermo sui loro anni aquilonari. dopo tanti anni non la stessa cosa? Tutto ingoiano le nuove belve, tutto si mangiano cuore e memoria queste belve onnivore. A balzi nel chiaro di luna si infilano in un night.

Abbiamo il tema del mangiare, con la cena che si ripromettono di fare di l a poco, del divorare il presente, in riferimento allaggressione agli ebrei. C dunque una duplice valenza. Il contesto del night richiama allidea un momento di divertimento e di spensieratezza, c un forte contrasto tra chi rimane nel passato che non passa, che non viene superato, e chi invece questo passato lo rimuove completamente dalla propria mente. Entra in gioco qui un atto daccusa implicito. Nella penultima strofa c un riferimento a Stalingrado e al tentativo di assediarla che fall, si tratt dellinizio della fine. Morirono tanti tedeschi e molti altri furono fatti prigionieri. Possiamo dunque associarli a coloro che furono deportati nei campi? La risposta a questa domanda indiretta, le belve onnivore si mangiavano tutto, anche la realt storica.

19.10.2011

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Poesia che contiene due temi importanti: 1. La coscienza delle proprie responsabilit per il popolo tedesco. 2. Equiparare le varie esperienze di genocidio nelle varie guerre, ecc. Lidea del campo di concentramento era un tratto caratteristico della macchina nazista che non ha nulla di equivalente nella storia. (vedi Lettere ai tedeschi di Primo Levi, capitolo de I sommersi e i salvati) Capitolo 3: Iniziazione Quando Levi racconta quello che gli successo usa il presente, facendo venir meno la distanza temporale tra esperienza e stesura del libro, viene dunque meno anche la forma di pacificazione legata a questa dimensione. C pi concretezza della realt vissuta, pi presenza nella scena. Idea dunque che il passato non passa. Infatti luso del passato viene usato in luoghi specifici del testo (ad esempio in chiusura di capitolo).
Queste cose mi disse Steinlauf, uomo di volont buona: strane cosa al mio orecchio dissueto, intese e accettate solo in parte, e mitigate in una pi facile, duttile e blanda dottrina (). No, la saggezza e la virt di Steinlauf, buone certamente per lui, a me non bastano. P. 36

Si tratta di un uso aspettuale del tempo verbale (non rispetta una legge di ordine cronologico) ma da un significato differente alluso di un o dellaltro tempo verbale. In questo caso si tratta di un momento di congedo da un personaggio, epitaffio. Permette unanticipazione del destino dei personaggi (onniscienza dello sguardo del narratore). Capitolo 4: Ka-Be
I giorni si somigliano tutti, e non facile contarli. Da non so quanti giorni facciamo la spola, a coppie, dalla ferrovia al magazzino: un centinaio di metri di suolo in disgelo. Avanti sotto il carico, indietro colle braccia pendenti lungo i fianchi, senza parlare. Intorno, tutto ci nemico. Sopra di noi, si rincorrono le nuvole maligne, per separarci dal sole; da ogni parte ci stringe lo squallore del ferro in travaglio. I suoi confini non li abbiamo mai visti, ma sentiamo, tutto intorno, la presenza cattive del filo spinato che segrega dal mondo. E sulle impalcature, sui treni in manovra, nelle strade, negli scavi, negli uffici, uomini e uomini, schiavi e padroni, i padroni schiavi essi stessi; la paura muove gli uni e lodio gli altri, ogni altra forza tace. Tutti ci sono nemici e rivali. P. 37

Uso di una forte aggettivazione che mira alla metafora della disumanizzazione. Il narratore ci prepara mostrando come i personaggi vengano privati di caratteristiche che sono proprie del genere umano( a coppie, privazione di unesistenza individuale). Una vita monotona che diventa non-vita, unesistenza quasi minerale. Gli uomini si svuotano di emozioni e sentimenti umani che si riallacciano per agli oggetti(nuvole maligne, ferro in travaglio), c una confusione tra uomo-oggetto, che porta alla depersonalizzazione.
Non possiede la rudimentale astuzia dei cavalli da traino, che smettono di tirare un po prima di giungere allesaurimento; ma tira e porta o spinge finch le forze glielo permettono, poi cede di schianto, senza una parola di avvertimento, senza sollevare dal suolo gli occhi tristi e opachi. Mi ricorda i cani da slitta dei libri di London, che faticano fino allultimo respiro e muoiono sulla pista. P. 38

In questo paragrafo cogliamo delle similitudini tra essere umano e animale (in particolare le bestie da soma), per descrivere un personaggio che non ha pi nulla di umano. Troviamo qua anche un riferimento alla letteratura attraverso la citazione di London, questo gli permette di riaffermare la propria umanit attraverso qualcosa che lo leghi alla sua natura di uomo per mezzo della cultura.

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Aspettiamo che i vagoni abbiano finito di sfilarci lentamente davanti. () finito. Lultimo vagone passato, (). Guai a sognare (). P. 38

Viene qui descritto il passaggio di una serie di vagoni, (che richiama lidea di Babele), il quale crea una sorta di incantamento. Qui il tempo dei vagoni che passano permette anche al pensiero di correre, creando un effetto di alienazione onirica. Questo paragrafo si ricollegher al sogno che far in seguito, qui lui viene ascoltato e compreso, nel sogno successivo invece no. (vedi sogno della p. 53, dove viene descritta la paura dellamnesia, la negazione della verit, sul piano del tornare/raccontare/non essere ascoltati)
Arrivano Mischa e il Galiziano, parlano tra loro in yiddish, mi danno non so che consigli. Arrivano Templer e David e tutti gli altri: approfittano del diversivo per sospendere il lavoro. Arriva il Kapo, distribuisce pedate, pugni e improperi, i compagni si disperdono come pula al vento. P. 39

Si osserva qui uno stato di disagio linguistico. Lunica forma di comunicazione universale nel Lager la violenza. Lultima similitudine poetica e allo stesso tempo disumanizzante.
() alla danza degli uomini spenti (). P. 45 Ma bisognava uscire dallincantamento () per capire per quale meditata ragione i tedeschi avevano creato questo rito mostruoso, e perch, oggi ancora, quando la memoria ci restituisce qualcuna di quelle innocenti canzoni, il sangue ci si ferma nelle vene, e siamo consci che essere ritornati da Auschwitz non stata piccola ventura. P. 45

Il ritmo della giornata era spesso scandito dalla musica (es. Rosaminda), creando un contrasto beffardo, attraverso la proclamazione di una marcia verso un lavoro mortale sottolineata da musiche leggere. Si tratta di una forma pervertita di grande spettacolo (oltre alla musica viene incitata anche la danza), attraverso il quale viene tolta anche lautonomia del corpo. La musica, che normalmente sarebbe risorsa per lo spirito, qui cambia valenza. Capitolo 5: Le nostre notti Questo capitolo, in confronto agli altri, pi tematico e sincronico. Rientra qui in gioco il tema sfaccettato della fortuna. Osserviamo la comparsa di Alberto (descrizione alla p. 51) che rappresenta nella storia un coprotagonista ed una sorta di alterego di Primo Levi. Si tratta di un personaggio che lo integra, ha come base un principio narrativo, essendo un secondo personaggio che agisce e che speculare al primo incarnato da Levi. Alberto forte quando Levi debole, ma quando Levi si salver Alberto sar uno di coloro che verranno sommersi. Alberto inoltre un personaggio avventuroso, nelle iniziative lui che viene messo in gioco. Il permanere del suo nome, in questo libro, permette la conservazione della sua umanit (egli Alberto), un fattore identitario.
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Presentazione 1: Analisi dellopera Il sistema periodico (opera connotata da un accento comico)


Poich luomo centauro, groviglio di carne e di mente, di alito divino e di polvere.
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Rimando a Machiavelli attraverso il riferimento al centauro.


Ricordo qui per inciso che il vilipendio del manto di preghiera antico come lantisemitismo: con questi manti, sequestrati ai deportati, le SS facevano 6 confezionare mutande, che venivano poi distribuite agli ebrei prigionieri nei Lager.
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26.10.2011 Enrico Palandri, Primo Levi, p. 117. 6 Ibidem, p. 114.

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Troviamo qui citato lunico riferimento diretto alla Shoah. Il Sistema periodico fa riferimento alla comunit ebraica, formata da individualit con delle storie umane, forse non importanti ma con un loro valore intrinseco. Questo si contrappone a Se questo un uomo dove lindividualit degli ebrei viene annullata. Si parla, in questa opera, di ci che cera prima della guerra cos come di quello che seguir, nellesperienza dellautore. Viene evocato il tema della lingua, vista come qualcosa di non conoscibile. Viene ricostruita lorigine della lingua parlata che nei campi di concentramento era qualcosa di pericoloso, in particolare in riferimento alla ignoranza di una variet di lingue che si rivelavano cruciali per comprendere le regole che dominavano il Lager. Si crea qui quindi una contrapposizione tra vita e morte, il tentativo, attraverso il Sistema periodico, quello di conservare qualcosa, una traccia di queste vite, di questa comunit. *** Presentazione 2: Analisi de I sommersi e i salvati Uno dei temi importanti che vengono affrontati attraverso questopera quello dellesistenza di una zona grigia, si tratta di persone che allinterno del Lager godevano di un certo privilegio.
Ci che comunemente intendiamo per comprendere coincide con semplificare.
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Lautore si schiera contro coloro che tentano di semplificare e sintetizzare la storia. In riferimento a questo viene spiegato come si possa parlare dividendo tutto o in bianco o in nero (vittime e aguzzini), ma non era davvero cos nel Lager, cera anche una zona grigia.
Ma i collaboratori che provengono dal campo avversario, gli ex nemici, sono infidi per essenza: hanno tradito una volta e possono tradire ancora. Non basta relegarli in compiti marginali; il modo migliore di legarli caricarli di colpe, insanguinarli, comprometterli quanto pi possibile: (). Questo modo di agire noto alle associazioni criminali di tutti i tempi e luoghi, praticato da sempre dalla mafia, e tra laltro il solo che spieghi gli eccessi, altrimenti indecifrabili, del terrorismo 8 italiano degli anni Settanta. Se dipendesse da me, se fossi costretto a giudicare, assolverei a cuor leggero tutti coloro per cui il concorso nella colpa stato minimo, e su cui la costrizione stata massima. () Il giudizio si fa pi delicato e pi vario per coloro che occupavano posizioni di 9 comando: ().

Levi rivela come lui stesso, applicando il principio della zona grigia, non applichi una condanna morale indiscriminatamente. Il giudizio sui Kapo qualcosa di pi sottile e sfumato.
Rimane vero che la maggior parte degli oppressori, durante o (pi spesso) dopo le loro azioni, si sono resi conto che quanto facevano o avevano fatto era iniquo, hanno magari provato dubbio disagio, od anche sono stati puniti; ma queste loro sofferenze non bastano ad arruolarli fra le vittime. Allo stesso modo, non bastano 10 gli errori e i cedimenti dei prigionieri per allinearli con i loro custodi: ().

Passaggio che spiega meglio cosa sia la zona grigia, parlando di persone che non sono n vittime, n oppressori.
Vorrei invitare chiunque osi tentare un giudizio a compiere su se stesso, con sincerit, un esperimento concettuale: immagini, se pu, di avere trascorso mesi o anni in un
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Ibidem, p. 163. Ibidem, p. 168. 9 Ibidem, p. 169. 10 Ibidem, p. 172.

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ghetto, tormentato dalla fame cronica, dalla fatica, dalla promiscuit, e dallumiliazione; di aver visto morire intorno a s, ad uno ad uno, i propri cari; di essere tagliato fuori al mondo, senza poter ricevere n trasmettere notizie; di essere infine caricato su un treno, ottanta o cento per vagone merci; di viaggiare verso lignoto, alla cieca, per giorni e notti insonni; e di trovarsi infine scagliato fra le mura di un inferno indecifrabile. Qui gli viene offerta la sopravvivenza, e gli viene proposto, anzi imposto, un compito truce ma imprecisato. questo, mi pare, il vero Befehlnotstand, lo stato di costrizione conseguente a un ordine: non quello 11 sistematicamente e imprudentemente invocato dai nazisti trascinati a giudizio.

Discorso sullo spirito di sopravvivenza. Si ha un passaggio dallo storica al cosmico, si arriva a dire che una situazione verificatesi nel Lager si riallaccia a qualcosa di gi accaduto nella storia. Da qui emerge un profondo pessimismo, Levi vorrebbe che ci che accaduto non si ripetesse pi, ma in realt gi avvenuto in passato in altre forme e potrebbe dunque riaccadere in forme nuove anche nel futuro. Levi cita il caso di Rumkowski12, per rendere lidea della riproduzione in scala di quello che avvenuto durante la seconda guerra mondiale, ma in un contesto differente. *** Laspetto sperimentale di questa esperienza rivela la mentalit da scienziato di Levi (legata molto probabilmente proprio alla sua formazione di chimico). Nel saggio si osserva una forte dimensione scientifica che entra in gioco nel corso dellanalisi fatta dallautore. Capitolo 9: I sommersi e i salvati
Se rinchiudiamo tra i fili spinati migliaia di individui diversi per et, condizione, origine, lingua, cultura e costumi, e siano quivi sottoposti a un regime di vita costante, ().

Il saggio di Cesare Cases analizza il passaggio precedente mettendo laccento sulla parola quivi (forma arcaico letteraria). Essa pu essere spiegato come: - Un residuo scolastico, lingua che Levi ha imparato a conoscere e che lascia una traccia nello stile alto. Questa interpretazione stata confermata da Mengaldo che lo definisce un residuo di uno stile crociano. Si tratterebbe dunque di qualcosa di non funzionale, ma di semplice abbellimento. - Il termine pu nascondere una personale ragione, non per forza legata allo stile. Qui Levi parla di un esperimento, se si fa il confronto con un brano di Galileo Galilei (Discorso sopra ai due massimi sistemi) si ha la conferma dellutilizzo di quivi. Quindi questo termine per Levi appartiene a un linguaggio esplicativo adottato in casi di sperimentazione. Questo rivela come Levi abbia un grande controllo sui propri testi, non lasciando nulla al caso, il testo assume unarticolazione scientifica.
Ma consideri ognuno, quanto valore, quanto significato racchiuso anche nelle pi piccole nostre abitudini quotidiane (). Si immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente quanto possiede: sar un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, ()

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Ibidem, p. 178. Ibidem, p. 181.

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Si comprender allora il duplice significato del termine Campo di annientamento, e sar chiaro che cosa intendiamo esprimere con questa frase: giacere sul fondo. P. 23

Abbiamo una successione di tesi-ipotesi-conclusione. Si osserva un passaggio dal ruolo di personaggio a quello di autore che analizza a distanza di tempo (in questi casi procede spesso in maniera scientifica).
Ma oggi le eterne pozzanghere, su cui trema un velo iridato di petrolio, riflettono il cielo sereno. P. 66

Il personaggio si stacca dal testo per riassumere le vesti del ruolo dellautore, ma in seguito, si immerge nella realt del campo usando il presente. Molto importante luso dellavversativo. Si pu confrontare anche con la p. 46 in cui c uno stacco tra i due paragrafi, il passaggio avversativo seguito da una prolessi narrativa tra un paragrafo e laltro. Anche a p. 44 abbiamo lo stesso meccanismo, un passaggio tra i paragrafi a livello ellittico (ci che viene saltato la notte trascorsa). I punti di sospensione servono a descrivere e sottolineare questa vuoto.
Questa, di cui abbiamo detto e diremo, la vita ambigua del Lager. In questa mondo duro, premuti sul fondo, hanno vissuto molti uomini dei nostri giorni, ma ciascuno per un tempo relativamente breve; per cui ci si potr forse domandare se proprio metta conto, e se sia bene, che di questa eccezionale condizione umana rimanga una qualche memoria. A questa domanda ci sentiamo di rispondere affermativamente. Noi siamo infatti persuasi che nessuna umana esperienza sia vuota di senso e indegna di analisi, e che anzi valori fondamentali, anche se non sempre positivi, si possano trarre da questo particolare mondo di cui narriamo. Vorremmo far considerare come il Lager sia stato, anche e notevolmente, una gigantesca esperienza biologica e sociale. Si rinchiudano tra i fili spinati migliaia di individui diversi per et, condizione, origine, lingua, cultura e costumi, e siano quivi sottoposti a un regime di vita costante, controllabile, identico per tutti e inferiore a tutti i bisogni: e quanto di pi rigoroso uno sperimentatore avrebbe potuto istituire per stabilire che cosa sia essenziale e che cosa acquisito nel comportamento dellanimale-uomo di fronte alla lotta per la vita. P. 79

Incipit del capitolo con uso della prima persona plurale. (questo di cui abbiamo detto e diremo) un plurale di dissertazione, punto di vista quasi didattico nella ricezione dellopera. - C dunque un versante scientifico, ragionativo, legato ad un aspetto teorico. - C anche un versante pi emotivo quando fa riferimento allidea di comunit (Noi siamo persuasi). Lopera rappresenta quindi un compromesso tra narrazione e saggio allo stesso momento, poich segue due linee distinte allinterno dellopera. Per questo Einaudi, vista la difficolt di catalogarlo, lo pubblic nella collana dei saggi.
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Presentazione 3: Lesperimento di Milgram e Lettere di Tedeschi Lobbedienza come meccanismo del massacro si lega al tema dellinfluenza sociale esercitata da una istituzione su un soggetto. Qui si fa riferimento allo stato eteronomico, che si riferisce allindividuo che, durante una situazione di regime, passa da uno stato autonomo a uno dipendente dallistituzione (si considera un oggetto). Levi, nelle lettere di tedeschi evidenzia la distinzione tra responsabilit individuale (Hitler, Goebbels, SS) e la responsabilit collettiva (legato quindi al tema della colpa del popolo tedesco).
Un individuo che, a causa dei suoi profondi principi morali, non capace di rubare, far del male o uccidere, riesce a compiere tranquillamente queste azioni quando unautorit glielo ordina. (Milgram)
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() chi sapeva non parlava, chi non sapeva non faceva domande, a chi faceva domande non si rispondeva. P. 333 Sapere, e far sapere, era un modo (in fondo non poi tanto pericoloso) di prendere le distanze dal nazismo; penso che il popolo tedesco, nel suo complesso, non vi abbia fatto ricorso, e di questa deliberata omissione lo ritengo pienamente colpevole. P. 333

* * * In Se questo un uomo si nota una certa reticenza nellentrare nella parte pi truce della sua esistenza da parte dellautore. A Levi interessa pi mostrare la mostruosit della ricerca della disumanizzazione. Inoltre non vuole ridurre la colpa ai mostri e alla loro violenza. (a lui interessa anche la responsabilit collettiva) Da qui deriva la sua indagine sul come un popolo non possa reagire, rivelando invece una forte indifferenza. Linferno di Treblinka di Grossman Si tratta di una cronaca (citata anche nel processo di Norimberga) differente da quella di Levi, si osserva un certo gusto per il particolare truculento nel comportamento degli aguzzini. Egli sottolinea come lefferatezza sia una caratteristica del popolo tedesco che porta a una implausibilit ideologica. Questo si contrappone al distacco e alloggettivit di Levi. Grossman parla di atti di coraggio da parte di figure anonime, Levi invece si impegna a sottolineare la disumanizzazione, premurandosi nelleccezione di focalizzarsi sullidentit delleroe. Ne racconta la storia (es. il caso di Alberto) facendone dei personaggi a tutto tondo, la sua una ricerca delluomo nella massa indistinta.
In quanti modi si possa dunque raggiungere la salvazione, noi cercheremo di dimostrare raccontando le storie di Schepschel, Alfred L., Elias e Henri. P. 84

Capitolo 10: Esame di chimica


Poi, se credevano, per essere degli Intelligenten, ebbene, Herrgottsacrament, gli avrebbe fatto vedere lui, gli avrebbe (e il pugno chiuso e lindice teso, tagliava laria di traverso nel gesto di minaccia dei tedeschi); e finalmente, non dovevano pensare di ingannare nessuno, se qualcuno si era presentato come chimico senza esserlo; un esame, sissignori, in uno dei prossimi giorni; un esame di chimica, davanti al triumvirato del Reparto Polimerizzazione (). P. 91

Descrizione di una scena, nella quale il tono adottato volutamente stereotipato, in questo discorso indiretto libero si pu cogliere la voce di Levi che in questo modo ironizza sulla figura di Alex. Modalit che serve a mettere in ridicolo. Questo Kapo un personaggio da poco, che prova diffidenza per gli intellettuali che gli stanno di fronte anche se sono alla sua merc.
Panwitz alto, magro, biondo, ha gli occhi, i capelli e il naso come tutti i tedeschi devono averli, e siede formidabilmente dietro una complicata scrivania. Io, Hftling 174 517, sto in piedi nel suo studio che un vero studio, lucido pulito e ordinato, e mi pare che lascerei una macchia sporca dovunque dovessi toccare. Quando ebbe finito di scrivere, alz gli occhi e mi guard. () Perch quello sguardo non corse fra due uomini (..). Quello che tutti noi dei tedeschi pensavamo e dicevamo si percep in quel momento in modo immediato. Pp. 94-95

Il formidabilmente descrive bene la natura di questo uomo, che immediatamente rende chiaro quanto sia necessario temerlo. Abbiamo due ritratti opposti: da una parte quello di Panwitz che incarna perfettamente il modello ariano; daltra parte c il ritratto di Levi, associato a un numero, privo dunque

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di umanit e in qualche modo inferiore al primo personaggio presentato. Abbiamo un improvviso scarto temporale, dal presente del personaggio a quello dello scrittore. Questo rende eterno il ritratto morale di Panwitz (passaggio dallagens allactor). Panwitz non fa nulla di male in apparenza, ma il giudizio su di lui cade in modo severissimo. Viene incarnata la distanza assoluta tra uno dei gerarchi del campo e un prigioniero non pi uomo. C il tema qui dellindifferenza applicabile a tutti. Grossman descrive personaggi tremendi ma tranquillizzanti (perch permettendo di riconoscere un archetipo, lontano da una figura di essere umano normale), mentre la figura di Pannwitz non tremenda in modo esplicito, ma possiede qualcosa di inquietante di non rivelato in superficie (chiunque pu avere una natura pericolosa). La descrizione sequenziale di due personaggi (Alex e poi Panwitz) permette di creare uno scarto, tra il tragicomico e il terribile, la personalit delluno mette in evidenza quella dellaltro.
Con queste facce vuote, con questi crani tosati, con questi abiti di vergogna, fare un esame di chimica. E sar in tedesco evidentemente; e dovremo comparire davanti a un qualche biondo Ario Doktor sperando che non dovremo soffiarci il naso, perch forse lui non sapr che noi non possediamo fazzoletto, e non si potr certo spiegarglielo. E avremo addosso la nostra vecchia compagna fame, e stenteremo a stare immobili sulle ginocchia, e lui sentir certamente il nostro odore, a cui ora siamo avvezzi, ma che ci perseguitava i primi giorni: lodore delle rape e dei cavoli crudi cotti e digeriti. P. 91

Siamo partiti da un passato e siamo arrivati a un presente del falso oggi in cui Levi conduce la maggior parte del suo racconto. Osserviamo un insieme di frasi, la sintassi costruita per polisindeto, creando cos un accumulo, un effetto di voci che si sovrappongono. Limpressione quella di un coro. Tutti si fanno quel tipo di domande che si affollano nella mente. Brano opposto a ci che lo precede (dove si ha invece una narrazione fatta per asindeto con frasi brevi e concise). Si evidenzia la comparsa di nuovi scrupoli, e con essi quindi lemergere dellumanit, provano vergogna, cosa assente nellesistenza del Lager.
Oggi, questo vero oggi in cui io sto seduto a un tavolo e scrivo, io stesso non sono convinto che queste cose sono realmente accadute. P. 93

Abbiamo un falso oggi, un presente della narrazione che in realt passato. Si tratta di fatti talmente estranei da ci che umano e accettabile da essere quasi irreali. Nelloggi vero c la difficolt a credere, ma a qualcosa che in teoria invece normale e accettabile. Giorni immemorabili, che si fa dunque fatica a credere che siano esistiti. Capitolo 11: il canto di Ulisse
tardi, tardi, siamo arrivati alla cucina, bisogna concludere: () Trattengo Pikolo, assolutamente necessario e urgente che ascolti, che comprenda questo come altrui piacque, prima che sia troppo tardi, domani lui e io possiamo essere morti, o non vederci mai pi, devo dirgli, spiegargli del Medioevo, del cos umano e necessario e pure inaspettato anacronismo, e altro ancora, qualcosa di gigantesco che io stesso ho visto ora soltanto, nellintuizione di un attimo, forse il perch del nostro destino, del nostro essere oggi qui Siamo ormai nella fila per la zuppa, in mezzo alla folla sordida e sbrindellata dei porta-zuppa degli altri Kommandos. I nuovi giunti ci si accalcano alle spalle. Kraut un Rben? Kraut un Rben . Si annuncia ufficialmente che oggi la zuppa di cavoli e rape: - Choux et navets. Kposzta s rpak. () P. 103

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Alla fine del capitolo osserviamo come la missione dei due si stia per concludere. Osserviamo il contrasto tra la lingua sublime della commedia e la Babele del Lager. Levi cerca di salvarsi ma ricade nella bolgia dei prigionieri. Capitolo 12: i fatti dellestate
A noi laccesso ai rifugi corazzati era vietato. Quando la terra cominciava a tremare, ci trascinavamo, storditi e zoppicanti, attraverso i fumi corrosivi dei nebbiogeni, fino alle vaste aree incolte, sordide e sterili, racchiuse nel recinto della Buna; l giacevamo inerti, ammonticchiati gli uni sugli altri come morti, sensibili tuttavia alla momentanea dolcezza delle membra in riposo. Guardavamo con occhi atoni le colonne di fumo e di fuoco prorompere intorno a noi: nei momenti di tregua, pieni del lieve ronzio minaccioso che ogni europeo conosce, sceglievamo dal suolo cento volte calpestato le cicorie e le camomille stente, e le masticavamo a lungo in silenzio. Ad allarme finito, ritornavamo da ogni parte ai nostri posti, gregge muto innumerevole, assueto allira degli uomini e delle cose; e riprendevamo quel nostro lavoro di sempre, odiato come sempre, e inoltre ormai palesemente inutile e insensato. Pp. 106-107

Osserviamo la persistenza della dicotomia ossimorica. C una volont di precisione, di sfumatura quasi scientifica, di una realt complessa, attraverso lassociazione di due elementi opposti in una stessa realt. (concetto di zona grigia)
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Presentazione 4: Rapporto con Dante Dante scrittore: ciascun dannato un esempio di degrado sociale. Levi scrittore: nel Lager c un degrado sociale. Intento di dare la testimonianza di un esperienza personale, di esprimere questa degradazione.
Gli operai a cui viene applicato questo genere di contrappasso, vengono come noi spogliati all'ingresso, ma i loro effetti personali vengono conservati in un apposito magazzino. Non vengono tatuati e conservano i loro capelli, il che li rende facilmente riconoscibili, ma per tutta la durata della punizione sono sottoposti allo stesso nostro lavoro e alla nostra disciplina: escluse beninteso le selezioni. Lavorano in Kommandos particolari, e non hanno contatti di alcun genere con i comuni Hftlinge. Infatti per loro il Lager costituisce una punizione, ed essi, se non morranno di fatica o di malattia, hanno molte probabilit di ritornare fra gli uomini; se potessero comunicare con noi, ci costituirebbe una breccia nel muro che ci rende morti al mondo, ed uno spiraglio sul mistero che regna fra gli uomini liberi intorno alla nostra condizione. Per noi invece il Lager non una punizione; per noi non previsto un termine, e il Lager altro non che il genere di esistenza a noi assegnato, senza limiti di tempo, in seno all'organismo sociale germanico. P. 74-75

Viene qui espressa esplicitamente lidea del contrappasso e del purgatorio per coloro che non sono ebrei, ma devono stare l per punizione temporanea. Per gli ebrei il Lager invece qualcosa di definitivo come lo sarebbe linferno per i dannati. Il lager rappresenta un oltremondo, Levi e i suoi compagni sono invisibili al resto del mondo. Si vede una disumanizzazione dei prigionieri cos come lo per i dannati.
Alla fine, - Wieviel Stueck - domand il maresciallo; e il caporale salut di scatto, e rispose che i pezzi erano seicentocinquanta, e che tutto era in ordine; () P. 14

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I personaggi vengono visti come cose. Corrispondenza tra posizione sociale e punizione del Lager (idea di contrappasso).
Eccoci di nuovo per le scale. Alex vola gli scalini: ha le scarpe di cuoio perch non ebreo, leggero sui piedi come i diavoli di Malebolge. Si volge dal basso a guardarmi torvo, mentre io discendo impacciato e rumoroso nei miei zoccoli spaiati ed enormi, aggrappandomi alla ringhiera come un vecchio. P. 92

Alex viene qui paragonato ai diavoli delle Malebolge.


Eravamo senza scorta? ...buttarsi gi? Troppo tardi, troppo tardi, andiamo tutti gi. D'altronde, ci siamo presto accorti che non siamo senza scorta: una strana scorta. un soldato tedesco, irto d'armi: non lo vediamo perch buio fitto, ma ne sentiamo il contatto duro ogni volta che uno scossone del veicolo ci getta tutti in mucchio a destra o a sinistra. Accende una pila tascabile, e invece di gridare Guai a voi, anime prave ci domanda cortesemente ad uno ad uno, in tedesco e in lingua franca, se abbiamo danaro od orologi da cedergli: tanto dopo non ci servono pi. Non un comando, non regolamento questo: si vede bene che una piccola iniziativa privata del nostro caronte. La cosa suscita in noi collera e riso e uno strano sollievo. P. 18

Idea di selezione, SS paragonata a Caronte. Minosse seleziona in quali cerchi vanno i dannati. Man mano che la storia prosegue i riferimenti diminuiscono. Cos come Dante esce dallInferno, anche Levi esce dal Lager. Si osservano molti punti in cui ci sono delle vere e proprie citazioni, vere e proprie porzioni del testo integrale, assieme ad allusioni. rapporti intertestuali. Quando invece c un rapporto pi generico si parla di interdiscorsilit (esempio situazione di Dante e quella di Levi possono essere accostate). Confronti che non entrano nello specifico del testo. (Cesare Segre si occup di questo tema) Presentazione 5: Il canto di Ulisse (XXVI) Ulisse diventa fonte diretta per comprendere il tragico della situazione nel Lager. Qui Levi pensa a livello letterale e filosofico. Unico modo per non perdere la coscienza di s e la propria identit di uomo. Levi: uomo di scienza che alla ricerca della comprensione, sapere. Caratteristica anche comune ad Ulisse.
Per quanto Jean non abusasse della sua posizione, gi avevamo potuto constatare che una sua parola, detta nel tono giusto e al momento giusto, aveva grande potere; gi pi volte era valsa a salvare qualcuno di noi dalla frusta o dalla denunzia alle SS. P. 99

Viene messa in rilievo qui limportanza della parola di Pikolo. Valore diverso da quello del Lager.
() che tristezza, sono costretto a raccontarlo in prosa: un sacrilegio. P. 101

Si osserva inoltre lurgenza delle parole. Limportanza della libert intellettuale. Presentazione 6: Vagoni maledetti Citazione continua di testimonianze. Costruzione dellesperienza attraverso chi lha preceduto. Citazione quasi saggistica. Viene messa in luce la distanza, coscienza della differenza del suo stato con quello invece delle testimonianze. Levi cerca sempre di fare a meno della dimensione pi cruda, con un fine quasi di resoconto di ci che accadeva nel lager. Levi non si ferma a questo, il Canto di Ulisse quasi un episodio fantastico. La pace parla alloblio (dimensione non letterale della frase). Tempo un cui lautore (non Levi) nato, in cui la generazione sua viveva in una dimensione protetta, distante dagli aspetti pi crudeli della storia. Il viaggio un tentativo duscire da questa bolla daria, un viaggio di formazione. Ecco quindi che le citazioni vanno viste anche come qualcosa che trasmette lo sforzo di un contemporaneo per dialogare con questi testimoni, con unepoca superata.

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* * * Capitolo 13: Ottobre 1944 Il filo cronologico comincia ad essere pi lineare, fino a culminare nellultimo capitolo che si presenta come un diario. Prima i capitoli erano costruiti su una dimensione tematica. Si osserva ora una concatenazione di eventi cronologici. Capitolo scritto sullarco delle 24 ore (speculare al capitolo le mie notti, che era costruito con rispetto del tempo: dal crepuscolo allalba).
Chi non morr, soffrir minuto per minuto, per ogni giorno, per tutti i giorni: dal mattino avanti l'alba fino alla distribuzione della zuppa serale dovr tenere costantemente i muscoli tesi, danzare da un piede all'altro per resistere al freddo. Dovr spendere pane per procurarsi guanti, e perdere ore di sonno per ripararli quando saranno scuciti (). P. 110

Linverno arriva portando con s i sui disagi. Incipit con costruzione sintattica dura. Sintesi di stile tale da andare al di l di ci che la lingua standard consente. Anomala soppressione degli articoli. Si osserva la velocit di reazione del veterano del campo. Alla fine ci si riferisce a questo nuovo aspro linguaggio. Perch le lingue si scarnificano (vista anche la Babele presente nel campo). Elementare parallelismo fuori e dentro il corpo e poi gli elenchi (asindeto e polisindeto che da effetto di accumulo).
Chi pu provvedere provvede; ma sono i meno, perch sottrarsi alla selezione molto difficile, i tedeschi fanno queste cose con grande seriet e diligenza. Chi non pu provvedere materialmente cerca difesa altrimenti. Ai gabinetti, al lavatoio, noi ci mostriamo l'un laltro il torace, le natiche, le cosce, e i compagni ci rassicurano: puoi essere tranquillo, non sar certo la tua volta, du bist kein Muselman(). P. 112

Anafora, parallelismo semplificato.


Nessuno nega altrui questa elemosina().P. 112

Endecasillabo sdrucciolo, un verso. innalzamento di stile, effetto di perentoriet nella scansione, solennit.
I giovani dicono ai giovani che saranno scelti tutti i vecchi. I sani dicono ai sani che saranno scelti solo i malati. Saranno esclusi gli specialisti. Saranno esclusi gli ebrei tedeschi. Saranno esclusi i Piccoli Numeri. Sarai scelto tu. Sar escluso io. P. 113

Affollarsi di voci, condanna del diverso attraverso la categorizzazione effetto coro = modalit enunciativa (spesso usata dentro allopera). Nel testo incontriamo: - lio - il tu - il voi (lettore) - il noi (comunione e spersonalizzazione) - leffetto coro
La memoria uno strumento curioso: finch sono stato in campo, mi hanno danzato per il capo due versi che ha scritto un mio amico molto tempo fa : << in fin che un giorno senso non avr pi dire : domani .>> Qui cos. Sapete come si dice mai nel gergo del campo? Morgen frh, domani mattina. P. 119

A chi si rivolge? Al lettore usando il presente, c fusione in una stessa figura autor e agens. Effetto di presenza, di coinvolgimento nel Lager e nei suoi aspetti di vita quotidiana. Abbiamo un rapido salto, dalloggi vero, in cui ricorda nel campo quando ricordava i versi letti in precedenza. Presente passato I passato II

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Sembra che tutto vada come ogni giorno, il camino delle cucine fuma come di consueto, gi si comincia la distribuzione della zuppa. Ma poi si udita la campana, e allora si capito che ci siamo. Perch questa campana suona sempre allalba, e allora la sveglia, ma quando suona a met giornata vuol dire Blocksperre, clausura in baracca, e questo avviene quando c selezione, perch nessuno vi si sottragga, e quando i selezionati partono per il gas, perch nessuno li veda partire. P. 113

Forme di connettivi logici sintattici. Rapporto causa-effetto. Ma un connettivo debole (fa parte pi delloralit). Strumenti argomentativi della discussione. Brutalizzazione della lingua.
La SS, nella frazione di secondo fra i due passaggi successivi, con uno sguardo di faccia e uno di schiena giudica della sorte di ognuno, e consegna a sua volta la scheda all'uomo alla sua destra o all'uomo alla sua sinistra, e questo la vita o la morte di ciascuno di noi. P. 114

Parentesi dantesca.
Ren per esempio, cos giovane e robusto, finito a sinistra: forse perch ha gli occhiali, forse perch cammina un po curvo come i miopi, ma pi probabilmente per una semplice svista: Ren passato davanti alla commissione immediatamente prima di me, e potrebbe essere avvenuto uno scambio di schede. Ci ripenso, ne parlo con Alberto, e conveniamo che lipotesi verosimile: non so cosa ne penser domani e poi; oggi essa non desta in me alcuna emozione precisa. P. 115

Mostruosa e paradossale fortuna. Levi si rende conto e dice nel passato come questa consapevolezza non lo turbi. Ma nel presente non ci dice niente. Veniamo lasciati nella indistinzione morale. non c ancora il distacco da quella situazione. Testo animato, pieno di tensioni, quello di Se questo un uomo.
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Presentazione 7: Il bambino con il pigiama a righe Questa opera fa parte di quella serie di libri di scrittori che non hanno visto direttamente la guerra e la Shoah. Il titolo volutamente estraniante, poich non fa immediatamente pensare al Lager, poich il punto di vista non quello di un adulto, c quindi un filtro compatibile con il punto di vista infantile. Paragone tra questo modo di affrontare il tema del Lager e la censura posta a chi scrive di questo grande tema. Levi uno dei pochi ad uscire completamente da questa censura. Questione del realismo: si va dal massimo del realismo a un filone di narrazione che prescinde dal realismo. * * * Capitolo 16: Lultimo Si osserva in questo capitolo una forma di narrazione pi romanzesca, perch cambia la prospettiva del personaggio poich recupera un tratto umano che lingegno. Non un caso che questo tema emerga dopo il capitolo sul canto di Ulisse. (luomo dal multiforme ingegno) Archetipo a cui il personaggio novecentesco si avvicina. Questo possibile grazie alla fortuna. Una specie di nuovo Ulisse, certamente un nuovo eroe.
Parliamo di tre nuovissime nostre imprese () segreto professionale () prestigio (). P. 130

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C la restituzione di qualcosa di umano ma non completamente positivo. Presenza di una gerarchia anche tra i prigionieri. Pi Levi si riumanizza e meno solidale, si crea invece una scissione tipica della societ umana dove non si tutti uguali.
Della prima, mia la paternit. () Ma Alberto ha ben altro in pentola. P. 130

Molti particolari, orgoglio manifesto. Impresa ingegnosa ma di fatto minima (non grandioso per un contesto esterno al Lager). Ma allinterno del Lager, dove il sistema dei valori ribaltato, non pi insignificante. Relativismo tra agens e author (c ancora orgoglio nel tempo). Non un uomo di valori assoluti, ma bens di relativismo. Rimane indifferente di fronte allappello dellultimo. Confronto tra il personaggio (pieno di debolezze) che ci dice di essere e luomo scrittore. Trasferire il relativismo dal personaggio alluomo ancora scioccante nellItalia contemporanea.
E infine, ha coronato (). Bisogna sapere inoltre () poich la doccia obbligatoria (). Cos impostato il tema (). P. 131 Quel che pi conta (). P. 132

Tra la pagina 131 e la 132 abbiamo nuovamente un procedimento analitico di premessa-sviluppoconclusione. Fino a qui il capitolo sarebbe positivo, in seguito tuttavia ci sar un ribaltamento di tono e di registro narrativo.
Di queste cose parliamo, incespicando da una pozzanghera allaltra, fra il nero del cielo e il fango della strada. Parliamo e camminiamo. Io porto le due gamelle vuote, Alberto il peso della menaschka dolcemente piena. Ancora una volta la musica della banda, la cerimonia del Mtzen ab, gi i berretti di scatto davanti alle SS; ancora una volta Arbeit Macht Frei, e lannunzio del Kapo: Kommando 987, zwei und sechzig Hftlinge, Strke stimmt sessantadue prigionieri, il conto torna. Ma la colonna non si sciolta, ci hanno fatto marciare fino in piazza dellAppello. Ci sar appello? Non lappello. Abbiamo visto la luce cruda del faro, e il profilo ben noto della forca.. Ancora per pi di unora le squadre hanno continuato a rientrare, col trepestio duro delle suole di legno sulla neve gelata. Quando poi tutti i Kommandos sono ritornati, la banda ha taciuto a un tratto, e una rauca voce tedesca ha imposto il silenzio. Nellimprovvisa quiete, si levata unaltra voce tedesca, e nellaria buia e nemica ha parlato a lungo con collera. Infine il condannato stato introdotto nel fascio di luce del faro. Tutto questo apparato, e questo accanito cerimoniale, non sono nuovi per noi. Da quando io sono in campo, ho gi dovuto assistere a tredici pubbliche impiccagioni; ma le altre volte si trattava di comuni reati, furti alla cucina, sabotaggi, tentativi di fuga. Oggi si tratta di altro. Il mese scorso, uno dei crematori di Birkenau stato fatto saltare. Nessuno di noi sa (e forse nessuno sapr mai) come esattamente limpresa sia stata compiuta: si parla del Sonderkommando, del Kommando Speciale addetto alle camere a gas e ai forni, che viene esso stesso periodicamente sterminato, e che viene tenuto scrupolosamente segregato dal resto del campo. Resta il fatto che a Birkenau qualche centinaio di uomini, di schiavi inermi e spossati come noi, hanno trovato in se stessi la forza di agire, di maturare i frutti del loro odio. Luomo che morr oggi davanti a noi ha preso parte in qualche modo alla rivolta. Si dice che avesse relazioni cogli insorti di Birkenau, che abbia portato armi nel nostro campo, che stesse tramando un ammutinamento simultaneo anche tra noi. Morr oggi sotto i nostri occhi: e forse i tedeschi non comprenderanno che la morte solitaria, la morte di uomo che gli stata riservata, gli frutter gloria e non infamia. Quando fin il discorso del tedesco, che nessuno pot intendere, di nuovo si lev la prima voce rauca: Habt ihr verstanden? (Avete capito?).

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Chi rispose jawohl? Tutti e nessuno: fu come se la nostra maledetta rassegnazione prendesse corpo di per s, si facesse voce collettivamente al di sopra dei nostri capi. Ma tutti udirono il grido del morente, esso penetr le grosse antiche barriere di inerzia e di remissione, percosse il centro vivo delluomo in ciascuno di noi: Kameraden, ich bin der Letzte! (Compagni, io sono lultimo!). Pp. 132-133

Brusco ritorno alla realt, non ci sono pi individui come erano prima Levi e Alberto per il loro ingegno. Perch di fronte al vero eroismo, al vero uomo, Primo e Alberto ritornano a far parte del gregge. Capitolo strategicamente organizzato con due parti in opposizione. A livello morale c pi problematicit che interna anche alla psicologia dellautore. 2 interpretazioni: - I russi arriveranno ma non saranno dei liberatori. - Laltra interpretazione del grido dellultimo viene esclusa (cio che lui lultimo a morire per mano dei tedeschi. Linterpretazione fatta in senso morale. Capitolo 17: Storia di dieci giorni Levi si ammala di scarlattina, questo il motivo per cui sopravvive, non pu fare la marcia mortale, ma non sta cos male da morire. Aggancio narrativo con La tregua. Continuit lineare, corrispondenza tra i personaggi. A pagina 137 troviamo il congedo tra Primo e Alberto. (E venne finalmente Alberto, lui part e io rimasi). Torna qui il controllo delle emozioni nei momenti pi coinvolgenti (brano affiancabile a quello di pagina 16 dove descritto un addio). I due saluti inquadrano linizio e la fine del romanzo. In entrambi i casi sperava di ritrovali, ma non sar cos. (phatos tutto implicito, esso emerge attraverso lasciuttezza) Il finale a pagina 153 era sia prevedibile, sia imprevedibile (perch ci si aspetta ancora leccezionalit). Il finale quello tipico da manuale per un romanzo da formazione, solo che questo non un racconto di formazione. Esso allo stesso tempo letterario e coinvolgente.

LA TREGUA
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Confronto con il film Non si parla, nel film, di fortuna, ma bens di provvidenza divina. Nel film si spinge troppo sul pedale, nel senso che c unesagerazione e stereotipizzazione di alcuni aspetti descritti nel libro. Si scelto inoltre di contornare il personaggio da altri attori comici (come Bisio), malgrado nel libro ci siano personaggi comici (tragicomici pi che altro, grotteschi) il film esagera questo punto. La visione unilaterale e romanzesca (scena del tedesco che si inginocchia), nel libro sarebbe una conclusione troppo facile e precoce. Latto di espiazione non presente ne La tregua, La tregua un viaggio. Landamento di episodi e incontri permette il viaggio, ma non pu esserci questo elemento rappacificatore del tedesco che si inginocchia. Il libro si conclude nel segno del sogno, come a voler dire che il Lager non si concluso poich il personaggio viene riproiettato nel campo. Il ritorno a casa non dunque visto come qualcosa di tranquillizzante.

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30.11.2011 (il 23.11.2011 non cera lezione)

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Primo Levi

Yasmine Tonini

Semestre autunnale 2011

Capitolo 1: Il disgelo Lincipit parallelo a quello di Se questo un uomo. Nellepigrafe vediamo come viene preannunciata la conclusione del libro (perfetta circolarit), del sogno in cui si dice ai prigionieri di alzarsi.
La guerra stava per finire, () non era stato pronunciato il nome nefasto della guerra fredda. (guerra sempre)

Ci sono dei riferimenti alla guerra fredda (dunque il libro scritto con una postcoscienza) che dopo la guerra non potevano essere fatti. Il titolo di questo capitolo si pu prendere sia in senso letterale che in senso metaforico. Da un lato lincipit un raccordo con la fine di Se questo un uomo. Il legame anche associativo (indicazione cronologica che da lidea di realismo e controllo sulla materia che viene raccontata). Allinterno dei singoli capitoli la temporalit non cos lineare (anticipazioni, riprese, anacronie). Abbiano il passato (agens) e il presente (autor). C una tensione tra linearit e caos. (a livello di stile e di struttura)
Nessuno meglio di noi ha potuto cogliere la natura delloffesa. P. 11

Serie di riferimenti puntuali tra il nuovo libro e il vecchio. C un continuo dialogo con Se questo un uomo, un ritorno su concetti e parole chiave che ci dice quanto la realt non si risolva, loffesa non si pu risanare.
Mentre il lento passo dei cavalli mi trascinava verso la lontanissima libert () ancora si leggevano le tre parole della derisione: il lavoro rende liberi. P. 17

Levi vede questa scritta sia quando entra, sia quando esce dal Lager.
() il suo ricordo ancora mi ripercuote nei sogni.

Il sogno attraversa anche La tregua. C una idea di maturazione:


Le baracche in cui mi ero sofferto ed ero maturato.

La possibilit di formazione impossibile nel lager (la bildung secondo cui vale la regola di causaeffetto). Qui si deve parlare di deformazione. Poich si nega fin dallinizio lidea di un lieto fine. Capitolo 2: Il Campo grande Levi viene preso dallarmata rossa e comincia un tortuoso viaggio di ritorno, incontra altri italiani. C ancora lidea di una Babele linguistica e del sottomettersi a unaltra autorit.
Ci assegnarono camicie e mutande, e ci condussero dal barbiere russo affinch, per lultima volta della nostra carriera, ci fossero rasi i capelli a zero. ()dove si vede quanto poco soccorrano le idee generali alla comprensione dei casi singoli. Pp. 164-165

Nostra carriera ha chiaramente qui una funzione ironica. Tra gli incontri post-lager ci sono figure fiabesche ma anche tragiche. Es. Hurbinek, il bimbo figlio del Lager.
Hurbinek che aveva quasi tre anni e forse era nato a Auschwitz e non aveva mai visto un albero; () Nulla resta di lui: egli testimonia attraverso queste mie parole. P. 167

Si osserva qui la differenza sostanziale tra la libert materiale e la redenzione, questultima praticamente irraggiungibile. Complementariet con Se questo un uomo:
Cos mor Emilia, che aveva tre anni; poich ai tedeschi appariva palese la necessit storica di mettere a morte i bambini degli ebrei. P. 17

Per entrambi non c memoria se non quella che testimonia Levi nel suo libro. Uso dellanafora: pathos della narrazione. Per Hurbinek si insiste sulla deformit fisica. La sua personalit caratterizzata dalla curiosit. (cosa molto rara in Se questo un uomo) Da questo punto di vista La tregua un testo pi manierista, talvolta il manierismo va sul comico, talvolta sul tragico.

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Primo Levi

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Levi censura molto, non spinge mai troppo sullaspetto del degrado morale per lascia intuire (es. il ragazzino traviato che intratteneva relazioni di tipo pedofilo, questo ragazzino vittima ma anche carnefice, lo si dimostra dal suo delirio dove immagina dessere divenuto un Kapo). Vittima innocente vs. vittima carnefice. Pervadono queste pagine la ripugnanza e il senso di colpa (la struttura morale vacilla, cos come in Se questo un uomo).
Poi prese a un tratto a parlare, e rimpiangemmo il suo silenzio. Il Kleine Kiepura parlava da solo, come in sogno: e il suo sogno era di aver fatto carriera, di essere diventato un Kapo. Pp. 169-170

Confronto con Hurbinek e il suo obbligato stato di mutismo.


- Alzarsi, porci, avete capito? Rifare i letti, ma presto: (). Mostrate i piedi carogne! Di nuovo sporco, tu, sacco di m fai attenzione, io non scherzo. Ancora una volta che ti pesco, e te ne vai in crematorio -. P. 170

Le parole riproducono la durezza del lager (ricorda vagamente Alex). Discorso diretto, semplificato e grezzo, sottolinea una regressione della lingua a uno stato quasi animale. Quando la lingua viene offesa, viene offesa anche a livello morale.
Noah era un giovanissimo pantagruele, forte come un cavallo, vorace, salace. () I suoi convegni damore sembravano uragani. P. 171

Noah: personaggio dai tratti favolistici. Ha una forte connotazione erotica, che porta allaffermazione degli impulsi vitali. C inoltre un riferimento allopera di Rablet, gigante dagli appetiti insaziabili. Le similitudini con questo personaggio sono di tipo animale (analogie usate anche in Se questo un uomo, atte a disumanizzare in senso negativo, Levi le usa per descrivere masse indistinte di uomini). Qui il paragone non negativo, ma per andare al di l delle capacit umane. Si nota comunque un indugiare sul tema della sessualit (controllo anche dal punto di vista lessicale).
Erano morti tutti. Tutti i bambini e tutti i vecchi, subito. Delle cinquecentocinquanta persone di cui avevo perso notizia allingresso in Lager, solo ventinove donne erano state ammesse al campo di Birkenau: di queste, cinque sole erano sopravvissute. Vanda era andata in gas, in piena coscienza, nel mese di ottobre: lei stessa, Olga, le aveva procurato due pastiglie di sonnifero, ma non erano bastate. P. 173

Lincontro descritto con Olga, quando Levi scrive, gi avvenuto. Solo in Se questo un uomo non viene data la stessa informazione. Nella Tregua c volont di concludere certi aspetti di Se questo un uomo. Rispondere alla domanda: Cosa successo al personaggio X? Aspetto romanzesco. Capitolo 3: Il greco17 Auschwitz stato un vero rovesciamento della realt, come Levi sostiene nel corso di tutto Se questo un uomo, oppure di fatto una semplice amplificazione della realt del mondo conosciuto? Il greco: Mentre Primo aveva visto nel Lager un ribaltamento per il greco non cera interruzione, la lotta per la vita continua e pu colpire in modo drastico. Per lui Auschwitz non era davvero una interruzione della realt. Da qui lidea che Guerra sempre. Il Lager sempre. Nellevoluzione della psicologia si lega la maturazione della presa di coscienza di questa verit.
La lasciai cadere infine nella finestrella di una cantina, e mi ritrovai libero. Mi infilai dentro a un Block. P. 174

Sequenza rapida, propone in questo libro una versione pi romanzesca, ci sono nuove possibilit, spazio dazione, la dimensione asfissiante del Lager non c pi.

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07.12.2011

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Primo Levi

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Non posso dire di ricordare esattamente come e quando il mio greco scatur dal nulla. In quei giorni e in quei luoghi, poco dopo il passaggio del fronte, un vento alto spirava sulla faccia della terra: il mondo intorno a noi sembrava tornato al Caos primigenio e brulicava di esemplari umani scaleni, difettivi, abnormi; e ciascuno di essi si agitava in moti ciechi o deliberati, in ricerca affannosa della propria sede, della propria sfera, come poeticamente si narra delle particelle dei quattro elementi nelle cosmogonie degli antichi. P. 175

Confusione euforica in cui i personaggi sono alla ricerca del proprio destino, ognuno diverso, non c pi quella omologazione provocata dalla realt del Lager. Modello per il passaggio Lucrezio - Democrito.
Si chiamava Mordo Nahum, e a prima vista non presentava nulla di notevole, salvo le scarpe (di cuoio, quasi nuove, di modello elegante: un vero portento, dato il tempo e il luogo), e il sacco che portava sul dorso, che era di mole cospicua e di peso corrispondente, come io stesso avrei dovuto constatare nei giorni che seguirono. Oltre alla sua lingua, parlava spagnolo (come tutti gli ebrei di Salonicco), francese, un italiano stentato ma di buon accento, e, seppi poi, il turco, il bulgaro e un po di albanese. Aveva quarantanni: era di statura piuttosto alta, ma camminava curvo, con la testa in avanti, come i miopi. Rosso di pelo e di pelle, aveva grossi occhi scialbi ed acquosi e un gran naso ricurvo; il che conferiva allintera sua persona un aspetto insieme rapace ed impedito, quasi di uccello notturno sorpreso dalla luce, o di pesce da preda fuori del suo naturale elemento. P. 176

Il Greco una Babele vivente a livello linguistico, come gi stato ripetuto pi volte in Se questo un uomo il problema linguistico sempre stato motivo di emarginazione e separazione tra i detenuti del Lager. Ne La Tregua invece questo non rappresenta pi un aspetto negativo ma un aspetto positivo, perch tutte queste lingue si racchiudono in un unico individuo che quindi ha pi mezzi per far fronte alle avversit.
Mi sentivo stremato, non solo corporalmente: come un atleta che abbia corso per ore, spendendo tutte le proprie risorse, quelle di natura prima, e poi quelle che si spremono, che si creano dal nulla nei momenti di bisogno estremo; e che arrivi alla meta; e che nell'atto in cui si abbandona esausto al suolo, venga rimesso brutalmente in piedi, e costretto a ripartire di corsa nel buio, verso un altro traguardo non si sa quanto lontano. P. 178

Prima similitudine che lo porta a confronto con un essere umano, rinnovamento immaginario che lo porta alla riconoscenza di s stesso in quanto uomo. C una rappresentazione di s come un eroe romanzesco, trasformazione da numero a uomo, provocata dal greco.
- Quanti anni hai? - Venticinque, risposi. - Qual il tuo mestiere? - Sono chimico. - Allora sei uno sciocco, mi disse tranquillamente. - Chi non ha scarpe uno sciocco. Era un grande greco. Poche volte nella mia vita, prima e dopo, mi sono sentito incombere sul capo una saggezza cos concreta. Cera ben poco da replicare. La validit dellargomento era palpabile, evidente: i due rottami informi ai miei piedi, e le due meraviglie lucenti ai suoi. Non cera giustificazione. Non ero pi uno schiavo: ma dopo i primi passi sulla via della libert, eccomi seduto su un paracarro, coi piedi in mano, goffo e inutile come la locomotiva in avaria che da poco avevamo lasciata. Meritavo dunque la libert? il greco sembrava dubitarne.

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Parole, disse il greco. Parole tutti sanno dirne. Io avevo la febbre a quaranta, e non capivo se era giorno o notte: ma una cosa capivo, che mi occorrevano scarpe e altro; allora mi sono alzato, e sono andato fino al magazzino per studiare la situazione. E cera un russo col mitra davanti alla porta: ma io volevo le scarpe, e ho girato dietro, ho sfondato una finestrella e sono entrato. Cosi ho avuto le scarpe, e anche il sacco e tutto quello che sta nel sacco, che verr utile pi avanti. Questa previdenza; la tua stupidit, non tenere conto della realt delle cose. P. 181

Il problema delle scarpe, gi presente in Se questo un uomo, rivela una continuit tra Lager e realt esterna. In questo passaggio viene sottolineata liniziativa come componente essenziale del greco, egli lavventura. Mentre Levi non ancora entrato in questa dimensione. Ogni volta che il greco compare porta con s il progresso. esistito realmente ma in questo racconto egli assorbe una funzione romanzesca di guida. Nel testo viene descritto il rapporto immediatamente instaurato di allievomaestro. (analogia con Dante, Dante-Virgilio) Narrativa pura, manierismo.
La carrozza era vuota; dopo un quarto dora arriv il manovratore, e non il bigliettaio (dal che si vide che ancora una volta il greco aveva ragione; e come si vedr, avrebbe avuto ragione in tutte le successive vicende, salvo una) (). P. 182

Il personaggio del greco un motore narrativo. Vengono legate alla sua figura delle anacronie, la prolessi crea dubbio e attesa. Qui Levi gioca chiaramente il suo ruolo di narratore.
Ma cera qualcosa di pi, che apriva loro la strada: il mio non era un greco qualunque, era visibilmente un maestro, unautorit, un supergreco. Possedeva ladatta attrezzatura : sapeva parlare italiano, e (ci che pi importa, e manca a molti italiani stessi) sapeva di che cosa si parla in italiano. Mi sbalord : si dimostr esperto di ragazze e di tagliatelle, di Juventus e di musica lirica, di guerra e di blenorragia, di vino e di borsa nera, di motociclette e di espedienti. P. 183

Nuova sensibilit, elemento di accostamento di campi diversi, mescolanza di registri nella Tregua. Levi usa spesso lenumerazione caotica per dare un senso di accumulo. Idea di realt in movimento (opposta alla realt statica e ripetitiva del Lager).
Ora quel prete, giovane e di aspetto benigno, non intendeva n il francese n il tedesco; di conseguenza, per la prima e unica volta nella mia carriera postscolastica, trassi frutto dagli anni di studi classici intavolando in latino la pi stravolgente e arruffata delle conversazioni. Dalla iniziale richiesta di informazioni ("Pater optime, ubi est mensa pauperorum?") venimmo confusamente a parlare di tutto, dell'essere io ebreo, del Lager ("castra"? Meglio Lager, purtroppo inteso da chiunque), dell'Italia, della inopportunit di parlare tedesco in pubblico... e di innumerevoli altre cose, a cui l'inusitata veste della lingua dava un curioso sapore di trapassato remoto. Pp. 187-188

La lingua unisce in modo arruffato e caotico, permette la comunicazione impossibile invece nel Lager, troviamo inoltre qui un personaggio Levi sperimentatore, che cerca vie diverse per giungere a una soluzione. C forte intraprendenza (legata allimmagine delleroe romanzesco).
Dovetti battere in ritirata. Lepisodio, in s trascurabile, mi doveva tornare a mente molti mesi dopo, in piena estate, nel cuore della Russia Bianca, in occasione di quello che fu il mio terzo ed ultimo incontro con Mordo Nahum. P. 190 Ci separammo senza molte parole: ma nel momento del congedo, in modo fugace eppure distinto, sentii muovere da me verso di lui una solitaria onda di amicizia, ventata di tenue gratitudine, di disprezzo, di rispetto, di animosit, di curiosit, e del rimpianto di non doverlo pi vedere.

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Lo vidi ancora, invece: due volte. Lo vidi in maggio, nei giorni gloriosi e turbolenti della fine della guerra. () con gesto inconsueto estrasse dal famoso sacco un dono: un paio di pantaloni, del tipo usato in Auschwitz negli ultimi mesi, e cio con una grossa finestra sullanca sinistra, chiusa da una toppa di tela a strisce. Poi scomparve. Ma doveva ricomparire unaltra volta, molti mesi pi tardi, sul pi improbabile dei fondali e nella pi inaspettata delle incarnazioni. P. 193 Mi ritorn a mente, sotto nuova luce, lepisodio delluovo sodo, e la sfida sdegnosa del greco: - Su, dimmi qualche articolo in cui io non abbia mai commerciato! No, non avevo bisogno di una donna, o per lo meno non in quel senso. Ci separammo dopo un cordiale colloquio; e dopo di allora, essendosi posato il turbine che aveva sconvolto questa vecchia Europa, trascinandola in una contraddanza selvaggia di separazioni e di incontri, non ho pi rivisto il mio maestro greco, n ho pi sentito parlare di lui. P. 252

Costruzione di addio, anche se per c una prosecuzione. Il greco un personaggio che compare e scompare (meccanismo di attesa), esattamente nei momenti in cui esso ha un ruolo narrativo. Capitolo 4: Katowice
La sentinella era un mongolo gigantesco sulla cinquantina, armato di mitra e baionetta, dalle enormi mani nodose, dai grigi baffi spioventi alla Stalin e dagli occhi di fuoco: ma il suo aspetto feroce e barbarico era assolutamente incongruente con le sue innocue mansioni. Non veniva mai avvicendato, e perci moriva di noia. Il suo comportamento nei confronto di chi entrava e usciva era imprevedibile: a volte pretendeva il propusk, vale a dire il lasciapassare; a volte chiedeva solo il nome; altre ancora, un po di tabacco, o anche nulla. P. 195

Rappresentazione parodistica. Personaggio curioso e completamente diverso dai tedeschi (visti come corrotti, propri, come ad esempio Panwitz). Lidea che passa dunque quella secondo cui il male si pu rifugiare anche in unapparenza normalissima e regolare, quindi ovunque, ed esso imprevedibile. Il personaggio descritto ha un comportamento imprevedibile. Da qui emerge il tema dellincongruenza (fuori contesto, elementi diversi che non sono parte del tempo e dello spazio). elementi del comico.
Con chiaroveggenza sorprendente, che come dire con un procedimento mentale altamente complesso e misterioso, aveva capito limportanza, anzi la necessit, di possedere una uniforme, dal momento che doveva trattare con gente in uniforme. Se ne era combinata una non priva di fantasia, abbastanza teatrale, con un paio di stivaloni sovietici, un berretto da ferroviere polacco, e giacca e pantaloni trovati non so dove, che sembravano di orbace, e forse lo erano: si era fatto cucire mostrine al bavero, filetti dorati sui berretto, greche e gradi sulle maniche, ed aveva il petto pieno di medaglie. P. 197

Il Colonnello Rovi incarna questo concetto, la sua uniforme dipinta in modo parodistico. Viene trasmessa lidea di complessit che si manifesta nella diversit, complessit come caratteristica dellessere umano in quanto individuo singolare e unico.
Era dunque un individuo singolare: e me lo conferm la sua storia, che molto volentieri mi raccont, e che qui riporto. -Ho seguito per molti anni la scuola dei ladri di Loreto. C'era il manichino coi campanelli e il portafogli in tasca: bisognava sfilarlo senza che i campanelli suonassero, e io no ci sono mai riuscito. Cos non mi hanno mai autorizzato a rubare: mi mettevano a fare il palo. Ho fatto il palo per due anni. Si guadagnava poco e si rischia: non un bel lavorare. -Pensa e ripensa, un bel giorno ho pensato che, licenza o mica licenza, se volevo guadagnarmi il pane bisognava che mi mettessi in proprio.

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-C'era la guerra, lo sfollamento, la borsa nera, un mucchio di gente sui tranvai. Era sul 2, a Porta Ludovica, perch da quelle parti nessuno mi conosceva. Vicino a me c'era una con una gran borsa; in tasca del cappotto, si sentiva al tasto, c'era il portafoglio. Ho tirato fuori il saccagno, piano piano Devo aprire una breve parentesi tecnica. Il saccagno, mi spieg il Ferrari, uno strumento di precisione che si ottiene spezzando in due la lama di un comune rasoio a mano libera. Serve a tagliare le borse e le tasche, perci deve essere affilatissimo. Pp. 202-203

Spiegazione del termine saccagno, qui Levi ha deciso di far parlare il ladro Ferrari (cosa impossibile nel caso di Se questo un uomo). Personaggi ancora una volta diversi vengono messi avanti, da qui nasce un substrato di umanit variegata unita dal fatto dessere reduce e obbligata a fare un viaggio di ritorno. * * * 16.10.1943 Rastrellamento del ghetto di Roma Racconto condotto da un narratore esterno che fa la cronaca di quello che accaduto ma non coinvolto direttamente nella storia. Diverso aspetto dellopera Addomesticamento della vicenda che permette di rendere pi familiare ci che raccontato. Es. SS come stereotipo delluomo raffinato e colto.
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Presentazione 8: La freccia del tempo Romanzo ispirato agli scritti di Levi, in particolare a Se questo un uomo e a La Tregua. Il protagonista un medico tedesco che si trova nel campo di concentramento. Malgrado la sua professione per non guarisce i malati. A livello cronologico il tempo scorre allindietro. Il narratore ha una specie di coscienza, lambiguit presente anche nel continuo gioco di pronomi e nel fatto che il protagonista cambia continuamente nome. Questo rende il libro di difficile comprensione. Il punto di vista differente, anche in questo caso c il rovescio della logica (es. per essere gentili bisogna essere crudeli). A volte bisogna oltretutto leggerlo dal basso verso lalto altrimenti non si comprendono i dialoghi. Il normale viene considerato, nellopera, straordinario. Il tema ricorrente del tempo sconvolto si trova anche nel rovescio delle normali conseguenze (es. viene detto salve invece che addio). Facendo un confronto con Levi osserviamo che anche per lui Auschwitz corrisponde al rovescio assoluto. Annientamento. In entrambe le opere vi sono per degli effetti, delle conseguenze: incubi. Nel caso di Levi dovuto a ci che ha subito, nel caso del medico invece per ci che ha fatto. (torto subto vs. torto inflitto) Nel romanzo viene assunto il punto di vista sia della vittima sia del colpevole, questo porta alla formazione del concetto di compromesso, affrontato da Levi in modo pi sottile. Helis riprende questo concetto attraverso lo sdoppiamento del personaggio che viene reso un paradosso incarnato. * * * In Se questo un uomo raramente troviamo dei brani mimetici, ma questo fenomeno molto pi visibile in La tregua. C una forte tendenza allimitazione che calca anche sullironia in conseguenza. In Se questo un uomo forse risulterebbe fuori luogo.

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14.12.2011

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Primo Levi Capitolo 5: Cesare

Yasmine Tonini

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Si interruppe bruscamente (conosceva per istinto il valore oratorio delle pause), baci la camicia con affetto, e poi, con voce risoluta e insieme commossa, come se gli piangesse il cuore a separarsene, e vi si inducesse solo per amore del suo prossimo, Tu, panzone, disse: quanto mi daresti per sta cosciuletta? Il panzone rimase interdetto. Guardava la cosciuletta con desiderio, e con la coda dellocchio si sbirciava ai fianchi, mezzo sperando e mezzo temendo che qualcun altro facesse la prima offerta. Poi avanz esitando, tese una mano incerta e borbott qualcosa come pingsci . Cesare ritir la camicia al seno come se avesse visto un aspide. Che ha detto, quello? mi chiese, come se sospettasse di aver ricevuto una offesa mortale; ma era una domanda retorica, poich riconosceva (o indovinava) i numerali polacchi molto pi prontamente di me. Tu sei matto, disse poi perentorio, puntandosi un indice alla tempia e girandolo come un trapano. Il pubblico rumoreggiava e rideva, parteggiando visibilmente per lo straniero fantastico, venuto dai confini del mondo a far portenti sulle loro piazze. Il panzone se ne stava a bocca aperta, dondolandosi come un orso da un piede allaltro. Du ferk, riprese Cesare spietato (intendeva dire verrckt); indi, a maggior chiarimento, aggiunse: Du meschuge . Esplose un uragano di risa selvagge (). P. 214 E di! Caccia ste pignonze! incalz Cesare, battendo il ferro finch era caldo. Le pignonze (il termine polacco, dallostica grafia ma dallassonanza cos curiosamente nostrana, affascinava Cesare e me) furono infine cacciate, e la camicia mollata; ma subito; Cesare mi strapp energicamente alla mia ammirazione estatica. A comp: famo resciutte, senn questi svagano er bcio . Cos, per timore che il cliente si accorgesse prematuramente del buco, facemmo resciutte (ossia prendemmo congedo), rinunciando a piazzare linvendibile contasecondi. P. 216

Cesare caratterizzato dalla furbizia e dalla mimesi del linguaggio, questo permette di crearne un profilo comico e buffo. Una macchietta allinterno della storia. Il lessico di Cesare molto espressivo, portando nella situazione a un esito comico. possibile fare qui un confronto con Se questo un uomo, dove la mimesi molto rara e se presente serve per descrivere la lingua della violenza usata nei Lager, una lingua corrotta e ridotta allosso. Mentre con Cesare c una sorta di riabilitazione, la lingua diventa espressione dellindividuo, permette comunicazione e contatti.
Comperato che cosa? Di tutto, mi disse: qualunque cosa capitava. Cesare, bench avesse poco pi di ventanni, vantava una preparazione merceologica sorprendente, paragonabile a quella del greco. Ma, superate le analogie superficiali, mi resi conto ben presto che fra il greco e lui correva un abisso. Cesare era pieno di calore umano, sempre, in tutte le ore della sua vita, e non solo fuori orario come Mordo Nahum. Per Cesare il lavoro era volta a volta una sgradevole necessit, o una divertente occasione di incontri, e non una gelida ossessione, n una luciferesca affermazione di se stesso. Luno era libero, laltro schiavo di s; luno avaro e ragionevole, laltro prodigo ed estroso. Il greco era un lupo solitario, in eterna guerra contro tutti, vecchio anzitempo, chiuso nel cerchio della sua ambizione trista; Cesare era un figlio del sole, un amico di tutto il mondo, non conosceva lodio n il disprezzo, era vario come il cielo, festoso, furbo e ingenuo, temerario e cauto, molto ignorante, molto innocente e molto civile. P. 212

Per le sue doti di oratore e la sua furbizia Cesare viene naturalmente messo a confronto con il greco, ma velocemente appare chiaro come dal paragone tra i due sia il primo a uscirne vincitore, poich un

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personaggio positivo a tutto tondo. Il greco inoltre connotato come diverso da Levi, anche per le proprie origini non italiane, mentre Cesare condivide con lautore le radici romane (evidenti anche nel suo parlato) che accomunano i due e portano a una naturale simpatia e predilezione. Oltre alla fusione delle varie lingue, Cesare infatti usa delle espressioni miste di italiano e di polacco, c anche una fusione delle comunit di diversa origine (polacche e italiane). Su questo Levi non esprime un giudizio ma chiaramente viene sottolineata limportanza della creazione di questa comunit eterogenea, ma fatta di relazioni umane.
Eravamo entrati in Katowice allegri come scolari in vacanza, ma il nostro umore spensierato urtava ad ogni passo con lo scenario in cui ci addentravamo. Ad ogni passo ci imbattevamo nelle vestigia della tragedia immane che ci aveva sfiorati e miracolosamente risparmiati. Tombe ad ogni quadrivio, tombe mute e frettolose, senza croce ma sormontate dalla stella rossa, di militari sovietici morti in combattimento. Uno sterminato cimitero di guerra in un parco della citt, croci e stelle comuniste, e quasi tutte recavano la stessa data: la data della battaglia per le vie, o forse dellultimo sterminio tedesco. In mezzo alla via principale, tre, quattro carri armati tedeschi, apparentemente intatti, trasformati in trofei e in monumenti; il prolungamento ideale del cannone di uno fra questi faceva capo a un enorme foro, a met altezza della casa di fronte: il mostro era morto distruggendo. Ovunque rovine, scheletri di cemento, travi di legno carbonizzate, baracche di lamiera, gente in stracci, dallaria selvaggia e famelica. P. 211

Elenco di elementi devastanti, le tracce della follia tedesca sul territorio e sul paesaggio. Correlativo oggettivo (il brano appena letto), formula che devia da Elliot The waste land, messa in scena di qualche cosa di concettuale, descrizione attraverso loggettivit che risale al concetto senza spiegarlo, ma materializzandolo nelloggetto. Invece che descriverlo viene mostrato il paesaggio devastato. Primo Levi si sofferma anche sul riadattamento dei luoghi. Rifunzionalizzazione paradossale(es. Teatro ora usato come dormitorio, questo trasmette lidea della trasformazione post-bellica). In Se questo un uomo il Lager era perfettamente organizzato, i gesti erano regolati, ogni struttura aveva una propria funzione precisa. Ne La tregua invece i luoghi assumono funzioni nuove. Caos dal quale per nasce la libert. presente una nuova percezione della realt, i testi sono composti sotto un punto di vista pi narrativo. Capitolo 7: I sognatori
Il Trovati, Ambrogio Trovati detto Tramonto, non aveva pi di trentanni; era di piccola statura, ma muscoloso e agilissimo. Tramonto, ci aveva spiegato, era un nome darte: ne andava fiero, e gli si attagliava a pennello, perch era un uomo ottenebrato, che viveva di fantasiosi espedienti in uno stato danimo di perpetua ribellione frustrata. Aveva trascorso adolescenza e giovinezza fra la prigione e il palcoscenico, e sembrava che le due istituzioni non fossero nettamente divise nella sua mente confusa. La prigionia in Germania, poi, doveva avergli dato il colpo di grazia. P. 229

Descrizione del personaggio Tramonto, un uomo ottenebrato, frustrato, ribelle. Il ruolo del palcoscenico ha grande rilievo in questa opera, tanto che un intero capitolo sar consacrato alla preparazione di un teatro (lomonimo capitolo 14). Questo tema si lega alla reinvenzione della realt dopo gli anni di Lager, una realt nuova, curiosa, teatrale. I personaggi sono quasi delle maschere, sono esistiti davvero ma Levi gioca dando pi valore solo ad alcuni di loro. Nei suoi ricordi sono pi che attori, forse il teatro ha la funzione di mostra proprio la strana realt postbellica.

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Cos era finita per lui: era nelle loro mani. Il negozio venduto, contratti niente, soldi pochi, qualche particina ogni tanto, qualche furto per tirare avanti. Fino alla sua grande epopea, lomicidio polposo. Aveva incontrato per strada uno dei suoi seduttori, e laveva accoltellato: si era reso reo di omicidio polposo, e per questo suo delitto era stato trascinato in tribunale. () Ma limputato, e ad un tempo lavvocato difensore, era sempre e solo lui, e quando ad ogni replica giungeva lora del sua torrenziale arringa, spiegava prima, in un rapido a parte, che lomicidio polposo quando uno pianta il coltello non nel petto, o nella pancia, ma qui, fra il cuore e lascella, nella polpa; ed meno grave. P. 230

Lomicidio polposo: interpretazione comica, linguaggio degli ignoranti, tecnica usata anche da Manzoni per creare ironia e comicit sopra a un determinato personaggio. Nella rappresentazione anche Levi non risparmia le risorse del registro comico (che non fine a s stesso, ma serve a rendere lidea della bizzarra variet del mondo che pu ricominciare ad essere libero). Capitolo 8: Verso Sud
Mi correva nelle vene la dolce debolezza della convalescenza. Mi correvano nelle vene, in quei giorni, anche energiche dosi di insulina, che mi era stata prescritta, trovata, comperata e iniettata per le cure concordi di Leonardo e di Gottlieb. Mentre camminavo,linsulina compiva in silenzio il suo ufficio prodigioso: girava col sangue in caccia di zucchero, e ne curava la diligente combustione e conversione in energia, distogliendolo da altri meno propri destini. P. 235

In questo passaggio ci appare Levi nel suo ruolo di chimico. Osserva qui s stesso con gli occhi dello scienziato e secondo le leggi della chimica. Vediamo qui il recupero di unidea di consequenzialit scientifica tra causa e effetto che nel lager era inimmaginabile. Levi si riappropria della scienza attraverso il proprio corpo. In Se questo un uomo, in Dante, ecc, abbiamo una unit di luogo invece assente nella Tregua. Non abbiamo una visione rigorosa degli spostamenti geografici, questo permette di catapultare il lettore in una dimensione fantastica e fiabesca, fino a toccare lepopea, la tradizione epico-cavalleresca.
Ebrei di Auschwitz? Lo sguardo della vecchia si ammorbid, perfino le rughe sembrarono distendersi. Allora era unaltra faccenda. Ci fece passare nel retrobottega, ci fece sedere, ci offerse due bicchieri di birra autentica, e senza por tempo in mezzo ci raccont con orgoglio la sua storia favolosa: la sua epopea, vicina nel tempo ma gi ampiamente trasfigurata in canzone di gesta, affinata e polita da innumerevoli ripetizioni. Era consapevole di Auschwitz, e tutto quanto riguardava Auschwitz la interessava, perch aveva rischiato di andarci. Non era polacca, era tedesca: a suo tempo, teneva bottega a Berlino, con suo marito. Pp. 236-237

Con lintroduzione del personaggio la bottegaia, oltre agli accenni di mimesi, compare il tema dellepopea, quando lei racconta la propria storia eroica. Tuttavia ci che racconta realmente incredibile (ironia). Ha scritto a Hitler, ha ricevuto la visita delle SS, ma malgrado questo si salvata perch troppo rincoglionita19. Levi dedica ampio spazio a questa vicenda perch la donna, con le sue azioni incarna la possibilit di una resistenza, che avrebbe dovuto esserci ma non si verificata presso il popolo tedesco.

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Cito le testuali parole della Liri nei suoi appunti XD. Rincoglionita tua sorella!

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Presentazione 9: Quanta stella c nel cielo Contatto con Levi: mimeticit dei dialoghi (la scarnificazione della lingua), formazione mancata. * * * Capitolo 9: Verso Nord
Erano vestiti di stracci scoloriti, in cui si riconoscevano tuttavia le orgogliose uniformi della Wehrmacht. Avevano visi smunti, abbacinati, selvaggi: avvezzi a vivere, a operare, a combattere entro gli schemi ferrei dell'Autorit, loro sostegno e loro alimento, al cessare dell'autorit stessa si erano trovati impotenti, esanimi. Quei buoni sudditi, buoni esecutori di tutti gli ordini, buoni strumenti del potere, non possedevano in proprio neppure una parcella di potere. Erano svuotati e inerti, come le foglie morte che il vento ammucchia negli angoli riposti: non avevano cercato salute nella fuga. Ci videro, e alcuni fra loro mossero verso noi con passi incerti da automi. Ci chiesero pane: non nella loro lingua, bens in russo. Rifiutammo, poich il nostro pane era prezioso. Ma Daniele non rifiut: Daniele, a cui i tedeschi avevano spento la moglie forte, il fratello, i genitori, e non meno di trenta parenti; Daniele, che della razzia nel ghetto di Venezia era il solo superstite, e che dal giorno della liberazione si nutriva di dolore, trasse un pane, e lo mostr a quelle larve, e lo depose a terra. Ma pretese che venissero a prenderlo strisciando a terra carponi: il che essi fecero docilmente. P. 247

Incontro con i tedeschi: Rappresentazione ripresa ne I sommersi e i salvati, tratti tipici del gregge. Tratti paradossali, incongrui nellaspetto fisico. Idea di trasformazione, soldati che per non possono recuperare la propria individualit (erano svuotati come foglie). Riappare il concetto di disumanizzazione, che richiama quella dei prigionieri nei Lager, c quindi un trasferimento da unopera allaltra. Anche qui si riscontra una Babele linguistica, usano il russo. Il tema della lingua: il tedesco usato nei lager era la lingua della violenza. Ora i tedeschi sono costretti ad usare una lingua diversa (ribaltamento della prospettiva). Capitolo 15: Da Staryje Doroghi a Iasi
Fu infatti una drammatica rivelazione. Quando al primo mattino spalancammo le porte, si apr ai nostri sguardi uno scenario sorprendentemente domestico: non pi steppa deserta, geologica, ma le colline verdeggianti della Moldavia, con case coloniche, pagliai, filari di viti; non pi enigmatiche iscrizioni cirilliche, ma, proprio di fronte al nostro vagone, una casupola sbilenca, celeste di verderame, con su scritto ben chiaro: Paine, Lapte, Vin, Carnaciuri de Purcel. Capre, pecore, vacche, maiali, galline: ma, freno ad ogni precoce illusione casalinga, ecco fermo a un passaggio a livello un cammello, a ricacciarci nell'altrove: un cammello consunto, grigio, lanoso, carico di sacchi, spirante alterigia e solennit sciocca dal preistorico muso leporino. P. 305

Si comprende che il viaggio porter a casa, anche dalla lingua. La lingua, che nel Lager era elemento di esclusione (Arbeit macht frei) qui segna il ritorno alla dimensione umana. Ma il passaggio ha comunque degli elementi incongrui, quali la comparsa di un cammello.

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Ma la breve stagione della concordia fra i tre grandi alleati doveva ormai volgere al termine, poich i ritratti erano stinti e dilavati dalle intemperie, e furono disposti durante il nostro soggiorno. P. 248 (Verso Nord)

gi in corso la guerra fredda che qui viene implicitamente segnalata. Riferimento a come la guerra in generale sia una cosa permanente. Uso del presente, per rendere continua lesperienza della guerra. Si tratta dunque di unopera non ottimistica, la prospettiva ideologica la stessa di Se questo un uomo. La formazione viene lasciata intravvedere, ma in generale viene negata.
Che la partenza non fosse da attendersi domani in senso stretto, come aveva detto il selvaggio a teatro, in fondo non stup nessuno. Gi in varie occasioni avevamo potuto constatare che il termine russo corrispondente, per uno di quegli slittamenti semantici che non sono mai senza perch, viene a dire qualcosa di assai meno definito e perentorio del nostro domani, e, in armonia con le abitudini russe, vale piuttosto un giorno fra i prossimi, una volta o laltra, in un tempo non lontano : insomma, il rigore della determinazione temporale vi dolcemente sfumato. P. 299

In questo capitolo prevale luso dei tempi storici, il racconto retrospettivo. Confronto con Se questo un uomo in cui Domani equivale a mai (perch il tempo compresso nel presente o su un futuro molto prossimo). Nella Tregua domani assume un nuovo valore, di nuovo un concetto complesso (dilatato e proiettato nellambiguit). Emergono due diverse idee del tempo, legate alla condizione del personaggio, questo si riversa in conseguenza sulla scelta dei tempi verbali. Capitolo 13: Vacanza
In queste condizioni, parecchi se ne andarono, per cercare vita e avventure altrove. Sarebbe improprio parlare di fuga, poich il campo non era cintato n sorvegliato, e i russi non ci contavano, o non ci contavano bene: semplicemente, salutarono gli amici e presero la via dei campi. Ebbero quello che cercavano: videro paesi e genti, si spinsero lontanissimo, alcuni fino a Odessa e a Mosca, altri fino ai confini. P. 279

Esempio preso da Educazione sentimentale di Flaubert (il finale), romanzo di formazione ricercata ma mancata. un passaggio in cui abbiamo molti passati remoti, inoltre si tratta di un brano sommario (Veni, vidi, vici). Lunico vero romanzo di Levi Se non ora, allora quando? Dove viene descritto un viaggio che ricalca quello della Tregua, c una messa in scena del riscatto dellidentit ebraica. Capitolo 17: Il risveglio
In coda al treno viaggiava con noi verso lItalia un vagone nuovo, stipato di giovani ebrei, ragazzi e ragazze, provenienti da tutti i paesi dellEuropa orientale. Nessuno di loro dimostrava pi di ventanni, ma erano gente estremamente sicura e risoluta: erano giovani sionisti, andavano in Israele, passando dove potevano e aprendosi la strada come potevano. Una nave li attendeva a Bari: il vagone lavevano acquistato, e per agganciarlo al nostro treno, era stata la cosa pi semplice del mondo, non avevano chiesto il permesso a nessuno; lavevano agganciato e basta. Me ne stupii, ma risero del mio stupore: Forse che Hitler non morto? mi disse il loro capo, dallintenso sguardo di falco. Si sentivano immensamente liberi e forti, padroni del mondo e del loro destino. P. 323

Anticipazione di Se non ora, allora quando? Si tratta di un brano cruciale. C la messa in scena di un confronto radicato tra questi ebrei e Primo Levi. Due modi di vivere differenti.

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Ci sono dunque due finali: - Un finale chiuso, vincolato al Lager. - Un finale romanzesco, con la possibilit della bildung, ma un possibilit che si propone ad altre persone, non per Levi ma per il gruppo di partigiani. Messa in scena di una possibilit da lui non colta. Linizio di Se questo un uomo parla di unavventura di giovani partigiani che per falliscono nel loro intento. La fine de La tregua invece propone delle persone giovani che riescono a farcela. Biforcazione
un sogno entro un altro sogno, vario nei particolari, unico nella sostanza. Sono a tavola con la famiglia, o con amici, o al lavoro, o in una campagna verde: in un ambiente insomma placido e disteso, apparentemente privo di tensione e di pena; eppure provo unangoscia sottile e profonda, la sensazione definita di una minaccia che incombe. E infatti, al procedere del sogno, a poco a poco o brutalmente, ogni volta in modo diverso, tutto cade e si disfa intorno a me, lo scenario, le pareti, le persone, e langoscia si fa pi intensa e pi precisa. Tutto ora volto in caos: sono solo al centro di un nulla grigio e torbido, ed ecco, io so che cosa questo significa, ed anche so di averlo sempre saputo: sono di nuovo in Lager, e nulla era vero allinfuori del Lager. Il resto era breve vacanza, o inganno dei sensi, sogno: la famiglia, la natura in fiore, la casa. Ora questo sogno interno, il sogno di pace, finito, e nel sogno esterno, che prosegue gelido, odo risuonare una voce, ben nota; una sola parola, non imperiosa, anzi breve e sommessa. il comando dellalba in Auschwitz, una parola straniera, temuta e attesa: alzarsi, Wstawc. P. 325

Il finale scritto al presente. Spiegazioni: - Perch racconta un sogno, il presente serve a immergere in una dimensione onirica. - Perch si lega al fatto che il sogno riporta al Lager e al suo presente. - Perch il racconto del viaggio cessa e si entra in unaltra dimensione, lavventura finita e si fa ritorno al punto di partenza. - Per descrivere limpossibilit di superare la realt del Lager che, come diceva il greco, sempre. Il sogno entro un altro sogno si rivela essere portare questa dimensione onirica alla realt, sempre presente, un illusione sempre legata allautore, mentre con era una breve vacanza si descrive la vita fuori dal sogno, la vita della Tregua, che di fatto era solo unillusione, qualcosa che abbandona lautore, uno stato temporaneo di pace. Ribaltamento tra realt e finzione. Lautore ci fa precipitare nel lager, nellincomprensione della lingua e dellalienazione.

ENRICO PALANDRI: PRIMO LEVI


Il sistema periodico Visti i riferimenti al Lager che appaiono in opere successive, a noi lettori chiaro che Levi si sta riferendo a un'infelicit assoluta e irredimibile. Ma questa infelicit slitta, libro dopo libro, dalla storia e inizia ad abitare, seppur laicamente, la stessa area imperscrutabile del Dio dell'antico testamento. Un male di vivere che cuce assieme i vivi e i morti, i suicidi e i sopravvissuti, che in realt fa dei sommersi e dei salvati un'unica folla e non due mondi opposti. Se c' un'allegria, una possibilit di sovvertire l'incombere di questa tragedia proprio nella capacit di essere insieme alle persone che si incontrano nella vita, la libert di scambiarsi opinioni e pettegolezzi salva dalla fuga e dalla colpa. Ci che davvero si oppone alla distruzione la vita, non in senso enfatico e trascendente ma nella minuzia del suo scorrere in piccole cose amate e osservate.

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Il piano in maggior evidenza quello della memoria autobiografica: dalle genealogie di Argon, agli anni universitari e i primi impieghi. Questo materiale per scomposto, distillato e legato a un elemento, a volte in modo occasionale, altre in modo pi coerente, quasi che una certa materia biografica avesse davvero assonanza profonda con la struttura molecolare e il comportamento di un elemento fisico. L'ordine degli episodio quello dell'esposizione di ventitr elementi legati fra loro dalla passione dell'autore per la chimica che viene presentata al lettore soprattutto in quanto tecnica, amore della materia e dunque non solo della scienza ma del fare in laboratorio, rocambolesco e intuitivo, che ha di solito lo scopo di trarre vantaggi materiali, soprattutto in denaro. Proprio questa allegria importante per comprendere l'opposizione tra Levi e Kafka, spiegata in modo molto preciso da Levi stesso. Anche Kafka uno scrittore ricco di comicit e come Levi segnato da una profonda mappatura teologica che guida le invenzioni fantastiche. Levi obietta per a Kafka un atteggiamento poco scientifico, ma potremmo precisare a dire poco tecnico, in cui il materiale in cui si immerge non viene portato alla luce ma resta torbido, mescolato a quel che non oro, a quel che non arte. Questa affermazione gi in s una poetica che mostra l'atteggiamento che Levi ha di fronte al proprio lavoro di scrittore. Scrivere portare alla luce. Ovviamente quando separiamo il metallo dalla ganga siamo in un'area densa di freudiano. L'ultimo Freud considera la speranza dell'Ego di emanciparsi dall'Es un'illusione. Il tentativo di pensare e ragionare che noi facciamo continuamente per tentare di vivere secondo una nostra intenzione in fondo velleitario. Levi per riesce ad evitare lo scacco che potrebbe fare del suo illuminismo una posizione anacronistica proprio attraverso la tecnica, una scelta della tecnica contro la scienza. La tecnica non vuole creare un sistema, al contrario risolve piccoli problemi, uno alla volta. Scrivere insomma non proporre soluzioni ma, come le scoperte accidentali dei chimici, come i sogni e i lapsus, indicare improvvisamente qualcosa di buono e utile che si pu prendere in mano, trasmette, usare. Fare un libro. I sommersi e i salvati Nella prefazione al volume Levi presenta il tema che sar sviluppato nei capitoli successivi: in quale modo il nazifascismo ha a che fare con quel che viene dopo? - Negazionismo, - collaborazionismo, - difficolt nel comprendere e accettare che il Lager sia stato quello che stato sono gi presenti nel progetto del genocidio e ne hanno fatto parte. All'analisi di questi comportamenti saranno dedicate le diverse sezioni del libro. La zona grigia: Levi analizza l'ambiguit che un potere provoca intorno a s e tra le sue vittime, mescolando la necessit di sopravvivere con l'ambizione. La zona grigia, gravida di responsabilit, un ambiente universale. Non facile giudicare, ma necessario, chiaro come per Levi il Lager sia continuato anche fuori dal Lager. Ci che comunemente intendiamo con comprendere significa semplificare. Ma i collaboratori che provengono dal campo avversario, gli ex nemici, sono infidi per essenza: hanno tradito una volta e possono tradire ancora. Non basta relegarli in compiti marginali: il modo migliore di legarli caricarli di colpe, insanguinarli, comprometterli quanto pi possibile. Questo modo di agire noto alle associazioni criminali di tutti i tempi e luoghi. Il giudizio si fa pi delicato e pi vario per coloro che occupavano posto di comando: i Kap. Rimane vero che la maggior parte degli oppressori, durante o dopo le loro azioni, si sono resi conto che quanto facevano o avevano fatto era iniquo, hanno magari provato dubbio disagio, od anche sono stati

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puniti, ma queste loro sofferenze non basta arruolarli fra le vittime. Allo stesso modo non bastano gli errori e i cedimenti dei prigionieri per allinearli con i loro custodi. Un caso limite di collaborazione rappresentato dai Sonderkommandos di Auschwitz e degli altri lager di sterminio. Certo avrei potuto uccidermi o lasciarmi uccidere, ma io volevo sopravvivere, per vendicarmi e per portare testimonianza. Non dovete credere che noi siamo dei mostri: siamo come voi, solo molto pi infelici. Befehlnotstand, stato di costrizione conseguente a un ordine. Caso emblematico di Rumkowski p. 181. Il significato del comunicare esplorato con il punto di riferimento imprescindibile del Lager. Levi si interroga anche sul fatto di quanto il nazifascismo stato digerito ed espulso dalla cultura tedesca e quanto, al contrario, resta un pericoloso parassita dello sciovinismo pronto a infettare l'intero corpo sociale. Il libro lo avevo scritto si in italiano, per gli italiani, per i figli, per chi non sapeva, per chi non voleva sapere, per chi aveva acconsentito all'offesa. Ma i destinatari veri erano i tedeschi. I tedeschi che mi avrebbero letto erano quelli, non i loro eredi. A me spettava capire, non il manipolo dei grandi colpevoli, ma loro, il popolo. Quasi tutti i tedeschi erano stati sordi, ciechi e muti. Lo schema era generale, io gli indicavo una tesi, lui mi opponeva l'antitesi (questo non buon tedesco), io obiettavo che laggi si parlava cos. L'eco ricercato in Germania si materializz sotto forma d'una quarantina di lettere scritte negli anni 1961-64. Tutte cercano di dare una risposta posta da Levi, se si possano comprendere i tedeschi.

RIASSUNTO CAPITOLI DA SQU


1. Il viaggio Deportazione degli ebrei del ghetto di Fossoli. Descrizione preparativi, viaggio, arrivo ad Auschwitz con selezione e separazione in gruppi (uomini, donne, bambini vecchi e invalidi), viaggio breve sul camioncino con scorta. 2. Sul fondo Ripresa capitolo precedente, fine viaggio nel camioncino, lettura scritta Arbeit macht frei, entrata dentro a una stanza e preparazione dei prigionieri, assegnazione numero (174 517). Primo giorni darrivo e scontro con la realt del Lager (la lingua, le regole, lalogica, le abitudini, la routine). 3. Iniziazione Discorso sul valore del pane, sullimportanza delligiene. Presentazione Steinlauf e del suo sistema ideologico di resistenza. 4. Ka-Be Entrata in scena di alcuni personaggi: Null Achtzehn, il non uomo. Scena prima di un sogno (con lo scorrere dei vagoni che permette una pausa) dove si pu fuggire e raccontare, ma senza essere creduti. Descrizione della Ka-be, linfermeria, descrizione delle visite, Levi ha una buona ferita al piede. Descrizione vita in infermeria (vita di limbo), tema della musica. Primo accenno al sistema di selezioni, negato da Levi. Selezione di Schmulek. Il Ka-Be il Lager a meno del disagio fisico. Perci, chi ancora ha seme di coscienza, vi riprende coscienza.

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5. Le nostre notti Descrizione uscita dellinfermeria, incontro con Alberto, della vita/routine notturna e dei sogni terribili che la popolano (sogni di fame, di Tantalo, di ritorno, ecc), ed infine lattesa della sveglia, Wstawac. 6. Il lavoro Introduzione del personaggio Resnyk, che lavora e dorme con Levi e che con la sua presenza allevia un poco le sofferenze di questultimo. Descrizione mattinata, lavoro/andare al bagno/lavoro/mangiare/dormire-sognare. 7. Una buona giornata Arrivo della primavera, principio della gerarchia di fatti positivi e negativi. Descrizione della Torre del Carburo (riferimento a Babele). Descrizione della fame che sostituisce il freddo. Personaggi: Sibi, che ha sempre fame, Fischer che conserva met razione, Templer che organizza la distribuzione della zuppa e si merita 5 litri al giorno. Descrizione termine fressen, perch mangiano in piedi. 8. Al di qua del bene e del male Descrizione del sistema di commercio del Lager, i furti e i contro furti, i prigionieri per cui il Lager una punizione temporanea. 9. I sommersi e i salvati Idea del Lager come un laboratorio, tipologia di esseri umani che sopravvivono nella lotta per la vita: 4 personaggi. Distinzione mussulmani e prominenti. - Schepschel, che ricorre a piccoli espedienti ogni giorno per poter sopravvivere (furtarelli ecc.) e che un giorno denuncia un suo complice per ottenere un posto di lavoro privilegiato. - Alfred L., e la sua linea delle mani e del viso sempre puliti, cos come gli abiti, ha comportamento cortese ma calcolatore, lavorer al Kommando chimico. - Elias, nano fortissimo, violento, buon lavoratore e stupido, adattato al Lager, lunico davvero felice. - Henri, intelligente, plurilinguista, stratega e calcolatore, ti parla se gli conviene, e conviene parlarci assieme. Tre metodi: organizzazione(detiene una nicchia di mercato), piet(quindi amicizie), furto. 10. Esame di chimica Descrizione del Kapo Alex, pensieri prima dellesame, passano tre giorni, arriva lesame, incontro con Pannwitz, colloquio, scena finale di Alex che si pulisce la mano su Levi. 11. Il canto di Ulisse Introduzione del personaggio Pikolo, un prominente ma ben voluto che diventa amico di Levi, ha influenza sullazione dei kapo. Viaggio per cercare la zuppa in cui Levi viene scelto, diventa quindi privilegiato. Questo permette il ritorno alla memoria e la recitazione dei versi di Ulisse. 12. I fatti dellestate Tema dellinerzia alle notizie dellarrivo degli alleati, ai bombardamenti (segno della vicina disfatta tedesca, ma che per i prigionieri solo una parentesi di sosta dal lavoro). Introduzione del personaggio Lorenzo, un civile che aiut Levi fornendogli cibo e appoggio, permettendo i contatti con lItalia. 13. Ottobre 1944 Larrivo dellinverno (come annuncio di possibile morte), descrizione della selezione presagita ma che alla fine viene presa dai prigionieri come un giorno uguale agli altri. Ren viene scelto al posto di Levi.

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14. Kraus Descrizione di una giornata trascorsa con questo personaggio rimasto ancora troppo umano, quindi diligente nel lavoro, che fa troppo e troppo in fretta, un po goffo, Levi lo guarda con gli occhi dellanziano che prevede la morte del compagno. Prima di andare a dormire gli racconta che lo ha sognato, un sogno positivo e felice (Levi che accoglie Kraus a casa propria, lo nutre, lo asciuga e lo fa dormire l), ma non vero, e Levi sa che in realt sar impossibile realizzarlo, Kraus destinato a morire. 15. Die drei Leute vom Labor Il nuovo lavoro come chimico, i privilegi che ne conseguono, lincontro imbarazzante con le donne e quindi con la normalit, la comprensione del distacco, del divario e loffesa subita. passato un anno. 16. Lultimo Lorganizzazione di Primo e Alberto, la loro intelligenza, i privilegi, i progetti (tre in particolare), a cui segue per limpiccagione dellultimo che fa tornare Levi e Alberto nella folla dei non uomini. 17. Storia di dieci giorni Levi fa ritorno alla Ka-Be a causa della scarlattina. Alberto invece parte per la marcia della morte dove appunto morir. Levi assieme ad altri del suo capannone esce in avanscoperta. Torna la libert di azione, liniziativa e lumanit. Molti muoiono per via delle malattie, fino allarrivo dei russi.

RIASSUNTO CAPITOLI DA LA TREGUA


1. Il disgelo Descrizione di dati statistici degli effetti del Lager, arrivo dei russi, liberazione pacata del campo. Descrizione personaggio Thylle, prigioniero politico tedesco, capo baracca, si parla della sua ridicola disciplina, con cui per una notte Levi si sfoga. Caduta la prigionia riaffiora alla coscienza lumanit e la comprensione pi ampia di ci che si ha subito. Arrivo ragazze polacche per aiutare nel campo, uscita dal campo, passaggio sotto la scritta Arbeit macht frei. 2. Il campo grande Arrivo al campo grande, bagno e altre cure igieniche. I francesi Charles e Arthur vanno via, Lavi va in infermeria e guarisce. Descrizione personaggi: Hurbinek, figlio del Lager, di cui si prende cura Henek, sedicenne forte che divenne Kapo del Block dei bambini, sceglieva lui durante le selezioni; Peter Pavel, bimbo vivace che sta fuori tutta la giornata e torna solo per dormire e mangiare; Kiepura, ambizioso bambino che voleva diventare Kapo; Hanka (ex kapo) e Jadzia(ninfomane), polacche infermiere; Noah (anche lui assetato di sesso); Frau Vita, donna buona. Arrivo di Olga, amica di Levi, che gli racconta la fine di Vanda. 3. Il greco Uscita dallinfermeria, incontro con il greco su un convoglio in viaggio per Cracovia, descrizione del lento e penoso viaggio nella pianura desolata. Partono lasciando il treno alla prima fermata di sostentamento, Levi porta il fardello del greco. Trovano a Cracovia un treno e ci salgono a sbaffo, pausa in caserma (nuovo aspetto del greco), iniziano a lavorare vendendo camicie al mercato per sostenersi (Il greco fa sempre qualcosa), incontro prete per chiedere della mensa dei poveri, descrizione viaggio per Katowice, campo di raccolta italiano.

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4. Katowice Descrizione del caos del campo, (sentinella). Presentazione Colonnello Rovi, Leonardo e Marja, Levi lavora in ambulatorio con lei, Galina, il paziente e ladro Ferrari. Descrizione del Propusk (lascia passare). 5. Cesare Presentazione pg, lo conosce fin dal Lager. Pulizia del campo. Uscita in primavera dal campo, visione di devastazione. Partono al mercato a vendere roba (scena della camicia). 6. Victory Day Cesare strano, alla fine si scopre che ha la ragazza, vuole lezioni di lingua da Levi in polacco, ma Levi non pu aiutarlo. L8 maggio la guerra finisce, preparativi per un teatro improvvisato. Cesare torna dopo aver lasciato la tipa. Festeggiamenti anche con una partita di calcio dove Levi si ammala. 7. I sognatori Levi finisce in infermeria, Gottlieb cerca di curare Levi in diversi strani modi. Personaggi: loscuro Moro che ce lha con il mondo intero, Tramonto, e altri. 8. Verso sud Ritorno al campo con linsulina in corpo, annuncio della partenza, incontro con la bottegaia, Gottlieb si occupa di organizzare tutto. Levi a volte ha ancora una forte febbre. Fermata in stazione, si ubriacano, parlano con delle ragazze, due sfollate. Gottlieb gli fa bere una strana bevanda, Levi si sveglia coperto da una massa di gente addosso, ma guarito. Breve pausa di viaggio, unione con altri italiani e ripartenza. 9. Verso nord Si accampano in stazione a Zmerinka, vanno al villaggio. Incontro con i tedeschi prigionieri. Arrivo in un nuovo campo di raccolta. Ultimo incontro con il greco. 10. Una curizetta Descrizione del campo, poi vengono di nuovo fatti ripartire a piedi. La sera si separano in un piccolo gruppo in una baracca, Cesare vuole una gallinella. Arrivano in un villaggio e chiedono una gallina, alla fine la disegnano. 11. Vecchie strade Tornano poi al villaggio per chiedere un cavallo o un carretto, arrivo a un altro villaggio. Descrizione casa rossa. Descrizione regole del nuovo campo in cui per non si prigionieri. Cesare comincia a mercanteggiare, storia della gonfia gallina gonfiare i pesci con lacqua. Storia del dono dei pesci a una donna con bambini. 12. Il bosco e la via Esplorazione della foresta attorno al campo, descrizione di coloro che ci vivono: Cantarella, leremita; le due donne tedesche e prostitute della casamatta; Velletrano, che vive da semiselvaggio. Storia dei funghi strani che trovano nella foresta, del mercato con scena di contrattazione sul pesce. Descrizione bagno pubblico, del passaggio di diversi viaggiatori, soprattutto a cavallo, da qui la carne di cavallo che prevaleva nel campo. 13. Vacanza Noia nel campo, incontro con un russo che gli vuole insegnare la lingua. Scena del marinaio russo che racconta una scena di guerra. Incontro con Flora, donna gravida che Levi ricorda nel Lager come una che aiut lui e Antonio (gli regalarono un pettine). Proiezioni nella sala di teatro.

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14. Teatro Canzoni, orchestra, balli, recite, spettacoli. Annuncio lentissimo del ritorno. 15. Da S. a I. Concetto vago di domani. Cesare sopporta poco quellozio sul treno, sotterfugi come comprare un anellino (per far passare il tempo). Appena fanno sosta Cesare scende e lo vende a un russo facendogli credere che era doro. Poi scappa sul vagone ma non parte se non allultimo secondo. Scenario domestico. 16. Da Iasi alla linea Problemi legati alla vita sul treno (provvigioni, denaro, legna, ecc.). La vittima predestinata il carabiniere. Sosta di sei giorni a Curtici, poi Cesare lascia il convoglio. 17. Il risveglio Dopo ancora un pezzo di viaggio descritto giunge a Torino. Arrivo in famiglia, descrizione sogno.

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