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Il rinascimento La stagione delle certezze

La perfezione raggiunta

Fabio Angeloni

Indice
Il cinquecento Bramante Leonardo Raffaello Michelangelo

Il Cinquecento
Nel 1550 Giorgio Vasari pubblicava a Firenze il testo intitolato La vita dei pi eccellenti Architetti Pittori e Scultori italiani,da Cimabue ai tempi nostri, lopera divisa in 3 parti riferite ai secoli 1415-16, dove cera uno sviluppo delle arti, ossia: scultura,pittura e architettura. Ad ogni et corrisponde una maniera cio uno stile,un modo specifico in cui larte si manifesta.Il Vasari afferma che la 3 et corrisponde ad una terza maniera che quella della perfezione delle arti, questa maniera chiamata moderna viene introdotta da Leonardo da Vinci. I protagonisti della maniera moderna sono: Bramante, Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Per essere definito un buon artista non erano pi sufficienti la conoscenza delle tecniche artistiche ma occorreva essere maestri,questo si verificava nel momento in cui lartista passava da artigiano a intellettuale quindi la pittura, la scultura e larchitettura facevano riferimento alle altre arti liberali proprie degli intellettuali. Secondo Leonardo,la pittura ha lo stesso scopo della poesia quindi il pittore riesce anche a rappresentare i sentimenti. La pittura studia il movimento dei corpi, lespressione corporea di uno stato danimo.

Il Cinquecento
ROMA Il primo ventennio del 500 vede sotto il pontificato di Giulio II e Leone X il predominio artistico di Roma. Lidea di Giulio II di restaurare le bellezze della Roma imperiale viene fatto proprio anche di Leone X che era pi portato a farsi promotore delle arti che ad allargare i confini dello stato della chiesa. A seguito di saccheggi ad opera delle truppe di Carlo V Roma fu saccheggiata e messa a ferro e fuoco. Comunque la citt riusc a sollevarsi infatti gli artisti che erano stati allievi dei quattro grandi maestri (Bramante,Raffaello,Michelangelo,Leonardo),fuggendo da Roma e trovando rifugio nelle varie corti italiane portarono li le loro conoscenze infatti cercarono di imitare lo stile,dei grandi maestri. Il 500 a differenza del 400 caratterizzato dal collezionismo che a Roma diviene capace di influenzare le scelte classiche della cultura letteraria. Statue,capitelli,frontoni erano ricercatissimi sia dagli esponenti della corte pontificia sia dai ricchi romani.

Bramante
(1444 1514)

Vita Tempietto di San Pietro in Mortorio

Vita

Nasce vicino ad Urbino e la sua formazione si compie quindi nel colto ambiente del Duca di Montefeltro; Si trasferisce in Lombardia e poi a Roma. A Milano le sue realizzazioni sono improntate ad una grandiosit che ricorda larchitettura imperiale, uno stile gi ripreso dallAlberti in un edificio che sicuramente Bramante aveva avuto occasione di visitare: la Chiesa di SantAndrea a Mantova. Sar proprio questa impronta monumentale a caratterizzare larchitettura del periodo cinquecentesco.

Tempietto di San Pietro in Mortorio


Iniziato nel 1502 Sorto sul luogo della crocifissione di San Pietro. Edificio relativamente piccolo, a pianta circolare (il cerchio simbolo del trascendente e della perfezione divina),sormontato da una cupola emisferica, circondato da un colonnato architravato che sorregge una terrazza con balaustra. Linsieme, perfettamente proporzionato, assume un senso di equilibrio classico. Il passaggio tra lo spazio vuoto circostante e il volume pieno della costruzione graduale e mediato grazie alla presenza del porticato e delle numerose nicchie, che creano un contrasto tra la loro concavit e la convessit delledificio cilindrico. Il progetto originale presenta un cortile porticato circolare che non stato realizzato.

Leonardo Da Vinci
(1452-1519)

Vita Adorazione dei Magi Cenacolo Gioconda

Vita
Figlio illegittimo del notaio Ser Piero da Vinci e di una giovanissima contadina, Leonardo da Vinci venne accolto appena nato nella casa paterna e si trasfer a 17 anni col padre nella vicina Firenze, dove cominci la propria carriera di pittore entrando a far parte della bottega del Verrocchio. Nel 1482, Leonardo da Vinci part alla volta di Milano, dove lavor per quasi un ventennio al servizio della corte di Ludovico il Moro: la citt era una delle poche dEuropa a superare i 100 mila abitanti, e si trovava al centro di una regione potente e in espansione. Pass poi, dal 1506 al 1513, al servizio del re di Francia. Fu quindi la volta della Roma di Papa Leone X, in cui per non ricevette incarichi di grande spessore. Nel 1516, dopo aver ricevuto continui inviti dal re francese, suo fervente ammiratore, Leonardo da Vinci decise allora di trasferirsi in Francia. Qui ricevette finalmente il trattamento principesco di cui si sentiva degno: gli fu infatti assegnato come dimora il magnifico castello di Cloux, e conferito il titolo di Primo pittore, architetto e meccanico del re, senzalcun obbligo e con la piena libert di dedicarsi agli studi e alla meditazione. Mor nel 1519.

Adorazione dei Magi


Le doti altissime di Leonardo da vinci meglio si manifestano nell'adorazione dei magi che venne fatta nel 1482. L'opera rest incompleta per la partenza del Maestro per Milano. La Madonna e il Bambino sono il centro di luce del dipinto. La drammaticit data dall'ammassarsi della gente; sono chiare le tecniche del linguaggio dei gesti, dello sfumato e della prospettiva. La Madonna non sta in una capanna e dietro di lei sulla destra c' una lotta tra cavalli che simboleggia la lotta tra il mondo cristiano e pagano. Nel dipinto ci sono due piante importanti:la palma,che simboleggia la passione di Cristo,e l'ulivo,che rappresenta la Resurrezione. Il chiaroscuro d vita e movimento.

Cenacolo
Commissionato da Ludovico il Moro per il refettorio del Convento Laffresco fu eseguito, a testimonianza dello spirito sperimentale di Leonardo, con una tecnica inusuale: tempera alluovo su un arriccio duro e levigato, come uno stucco in due strati di cui il superiore sottilissimo. Gi dopo un ventennio il dipinto cominci a deteriorarsi, tanto che il Vasari, con costernazione lo definisce una macchia abbagliata. Le figure degli Apostoli, scandite a gruppi di tre, sono mosse dallo stupore allannuncio del tradimento del Cristo. Lespressione drammatica e magistrale che i sentimenti, al culmine della ricerca leonardesca sui moti corporei e sui tratti fisionomici alterati dalle passioni. In contrasto il Cristo, appare immobile, fulcro compositivo e concettuale dellinsieme.

Vergine delle rocce


E un olio su tavola,trasportato su tela perch si deteriora meno della tavola. La vergine,Ges,Giovannino e un angelo sono in uno spazio roccioso illuminato da pi fonti di luce, che danno profondit al dipinto (luce = mimesi interna,cio cambia a seconda delloggetto che illumina, sensibile alla superficie. Es: fiori + luminosi). La grotta pu rappresentare la protezione (grembo materno) o il buio (paura). I personaggi sono disposti a piramide, molta dolcezza nei gesti (mano Vergine = protezione, profondit), colori preziosi,panneggio delle vesti.

La Gioconda

Rappresenta la moglie del mercante Francesco: Mona Lisa. Realizzato nel 1505. Oggi si trova al Louvre, Parigi. E un olio su tavola, a cui Leonardo si leg a tal punto da portarla ovunque andasse. Il taglio del ritratto particolare: Mona Lisa seduta con una torsione opposta tra le braccia e il collo. Lo sguardo magnetico,sembra seguire lo spettatore nei suoi spostamenti,il sorriso enigmatico (Ha nascosto i lati della bocca e gli angoli degli occhi). Se vista a met,prima sembra una donna matura,poi sembra giovane. Paesaggio: movimento ciclico(acqua,fiume, lago,vapore) = studio della vita. La prospettiva aerea (che consiste nel percepire i soggetti pi vicini, chiari e nitidi, quelli pi lontani ovattati).

Raffaello
(1452-1519)

Vita Sposalizio della Vergine Stanze di Raffaello Incendio di Borgo Scuola di Atene Trasfigurazione

Vita
Figlio di Giovanni Santi, poeta e pittore Raffaello fin da giovane impar la prospettiva che fu la struttura portante delle sue prime opere. Rimasto orfano a 11 anni viene mandato a bottega da Perugino il pi importante pittore umbro anchegli depositario dei segreti della prospettiva I primissimi quadri di Raffaello sono nello stile del Perugino senza particolari innovazioni, ma gi presentano qualcosa di diverso: Pi accurata penetrazione psicologica dei personaggi Migliore definizione del rapporto figura-spazio Pittore profondo e complesso, coltissimo, con eccezionale forza, intellettuale ricco di esperienze varie e diverse in costante scambio con altri artisti contemporanei come Leonardo e Michelangelo.

Scopo della sua opera: ricerca del senso classico del bello

Sposalizio della Vergine


Eseguito nel 1504 per una chiesa di Citt di Castello. Oggi alla Pinacoteca di Brera Olio su tavola Ispirato a La consegna delle chiavi del Perugino (due gruppi di personaggi, introduzione del tempio a pianta centrale, prospettiva evidenziata dalla pavimentazione della piazza) e da un altro Sposalizio della vergine ancora del Perugino (soggetto, forma centinata della tavola, atteggiamenti di alcune figure, la porta aperta del tempio che lascia intravedere lo sfondo). Le innovazioni rispetto alle tavole del maestro sono: tavola pi piccola, personaggi disposti secondo una curva che lascia lo spazio vuoto di fronte al sacerdote centrale; a destra c il gruppo di personaggi maschili, dinamici, a sinistra il gruppo di fanciulle, dolci e calme; la linea dellorizzonte pi alta, dando maggior monumentalit alle figure; il tempio a sedici lati, meno pesante e rigido, maggior gradazione di colori.

Stanze di Raffaello
Le quattro stanze dette di Raffaello costituivano parte dell'appartamento situato al secondo piano del Palazzo Pontificio scelto da Giulio II della Rovere (1503-1513) come propria residenza e utilizzato anche dai suoi successori. La decorazione pittorica fu realizzata da Raffaello e dai suoi allievi tra il 1508 e il 1524. Le opere pi famose di Raffaello si trovano nella Stanza della Segnatura, che rappresentava il tribunale di massimo grado della Santa Sede, presieduto dal Papa. Gli affreschi, dipinti tra il 1508 e il 1511, si rifanno alluso originale della stanza, che era quella di biblioteca e studio privato. I dipinti si propongono di rappresentare le massime categorie dello spirito:
il Vero illustrato dalla disputa della teologia con la filosofia (Scuola di Atene); il Bene espresso dalle Virt Cardinali e Teologali e della Legge; il Bello rappresentato dal Parnaso con Apollo e le Muse.

La Stanza di Eliodoro era destinata alle udienze del Papa. Le scene rappresentano la protezione di Dio verso la Chiesa minacciata nella fede (Messa di Bolsena), nella figura del Papa (scarcerazione di San Pietro), nei suoi possedimenti (Incontro con Attila di Leone Magno) e nel suo patrimonio (Cacciata dal tempio di Eliodoro). La Sala di Costantino era destinata alle cerimonie ufficiali, e fu decorata dagli allievi di Raffaello, dopo la sua morte nel 1520. Per celebrare Costantino sono raffigurate quattro scene della sua vita che sono la Visione della Croce, la Battaglia contro Massenzio, il suo Battesimo e la Donazione di Roma. Gli affreschi nella Stanza dell'Incendio di Borgo celebrano il Papa Leone X tramite scene di due papi che avevano lo stesso nome:
Leone III: con lIncoronazione di Carlo Magno ed il Giuramento del Papa; Leone IV: con lIncendio di Borgo, che si concluse grazie al gesto della croce fatto dal Papa, e la Battaglia di Ostia.

Incendio di Borgo
Venne realizzato nel 1514 Rappresenta lincendio divampato nel 847 in Borgo ( quartiere vicino al Vaticano ), con il gesto di Leone IV che segna una croce. Il dipinto sembra ambientato in un teatro e si pone a confronto con gli edifici posti in fondo alla scena. 3 ordini architettonici: il dorico della loggia papale, lo ionico delledificio a destra, il composito di quello a sinistra. Sulla sinistra vediamo un giovane portare in salvo suo padre seguito da un bambino (che troviamo nelleneide durante la fuga da Troia ). Raffaello sembra voglia far riconoscere il suo stile nel rappresentare lanatomia di un uomo mentre scavalca il muro per fuggire dal fuoco.

Scuola di Atene

Dipinto realizzato con tecnica ad affresco nella stanza della Segnatura (Vaticano) fra il 1509 ed il 1511 Descrizione: L'affresco rappresenta dei celebri filosofi antichi intenti nel dialogare tra loro, all'interno di un immaginario edificio classico. Figure: alcune di esse hanno una doppia identit; sono sia filosofi antichi sia contemporanei di Raffaello tra cui Michelangelo.

Scuola di Atene
Al centro figurano i due principali filosofi dell'antichit, Platone ed Aristotele. Platone, dipinto con le sembianze di Leonardo da Vinci, regge in mano la sua opera Timeo ed indica il cielo con un dito (indicando l'iperuranio, zona d'essere oltre il cielo dove risiedono le idee), mentre Aristotele regge l'Etica e rivolge il palmo della mano verso terra rivolgendosi al mondo terreno e alla volont dell'uomo di studiare il mondo della natura e di essere in contatto con essa. Gli studiosi pensano che il ritratto di Eraclito sia stato aggiunto in seguito, ad opera compiuta. Infatti nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano conservato il cartone finale disegnato di proprio pugno da Raffaello, dove non compare la figura di Eraclito. Probabilmente l'autore, dopo aver visto il lavoro che Michelangelo aveva compiuto per la Cappella Sistina, si sentito in dovere di aggiungere il ritratto del suo rivale nel suo affresco, dandogli le sembianze del filosofo greco. Tema: la facolt dell'anima di conoscere il vero, e cio di approcciarsi alla scienza ed alla filosofia; il dipinto in contrapposizione a quello de La disputa del Sacramento, dove invece si parla di fede e teologia.

Platone e Aristotele

Eraclito

Ritratto di Leone X con due cardinali


Realizzato nel 1518 olio su tavola Coglie il papa seduto davanti allo scrittoio, coperto da un drappo rosso, su cui sono appoggiati un campanello da camera e un prezioso codice miniato, che egli sta osservando con laiuto di una lente dingrandimento. affiancato da due cardinali, Giulio de' Medici (futuro papa Clemente VII), e Luigi de' Rossi. Lo sfondo molto scuro, il colore che domina la scena il rosso, nelle varie tonalit dai vestiti e del drappo.

Trasfigurazione
Realizzata tra il 1518 e il 1520 Olio su tavola Rimasta interrotta dalla morte dell'artista e quindi portata a termine da Giulio Romano e da Gian Francesco Penni, gli allievi maggiori. Nella parte superiore la scena calma, ovattata, armonica e rappresenta la trasfigurazione di Cristo. Nella parte inferiore la scena diversa, agitata e piena di contrasti, e rappresenta la liberazione di un ragazzo indemoniato. Non sembra esserci connessione tra le due fasce. Lispirazione dei gesti, degli sguardi, e delle espressioni di evidente derivazione leonardesca.

Michelangelo Buonarroti
(1475-1564)

Vita La Piet David Sacra famiglia Mos Volta Cappella Sistina Creazione di Adamo Giudizio universale

Vita
Nato a Caprese, vicino Arezzo nel 1475, Michelangelo Buonarroti inizi la sua formazione artistica sotto la guida del Ghirlandaio e di Bertoldo di Giovanni. Nel 1489 fu alla corte di Lorenzo deMedici dove Michelangelo conobbe personalit di spicco del suo tempo, come Poliziano, Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Dopo la morte di Lorenzo, Michelangelo lasci Firenze e trasfer prima a Bologna poi a Roma, e di nuovo a Firenze, realizzando i suoi primi capolavori scultorei, caratterizzati da una mirabile sintesi dei valori di armonia e perfezione formale del rinascimento. Anche nelle successive opere di Michelangelo (anche quelle prima della sua morte) sintetizz sempre nella sua arte tutti i valori del Rinascimento, preannunciando e preparando per molti versi la nascita del barocco. Michelangelo Buonarroti mor a Roma nel 1564

La Piet
Realizzata a Roma tra il 1488-99 Si trova nella Basilica di San Pietro in Vaticano E lopera che lo rese famoso. Come modello iconografico riprende la piet dei paesi nordici. Narra il dolore della madre, non mostra lo strazio del corpo martoriato di Cristo. Forma piramidale che dalla base, salendo a spirale, conduce al vertice, quindi allunit della testa della Vergine. I 3 corpi si intrecciano. La verginit di Maria, la purezza della concezione divina, lincorruttibilit spirituale, sono espresse mediante lincorruttibilit della carne: chi giovane puro; il trascorrere degli anni conduce verso il peccato, limperfezione. La Madonna giovane, vestita di una veste sontuosa, contrapposto a questo c la nudit del Cristo e sembra quasi pi vecchio della madre.

David
E una celeberrima scultura, fatta in marmo (h 410 cm, 517 con la base) da Michelangelo, databile tra il 1501 e l'inizio del 1504 e oggi conservata nella Galleria dell'Accademia a Firenze. Ritrae l'eroe biblico nel momento in cui si appresta ad affrontare Golia e fu originariamente collocata in piazza della Signoria a Firenze come simbolo della Repubblica fiorentina stessa, vigile e vittoriosa contro i nemici. L'eroe rappresentato da Michelangelo ha un volto molto espressivo e curato, mentre il busto e le braccia sono caratterizzate da linee forti a testimonianza di colui che con la fede Dio, non ha paura di niente e di nessuno.

Sacra famiglia
Realizzato nel 1504, chiamato anche Tondo Doni Oggi si trova nella Galleria degli Uffizi, Firenze. La forma circolare non rara, ma obbliga ad adattare la composizione al taglio circolare. Michelangelo la incentra nel gruppo sacro che d un movimento che sale a spirale. Esalta il volume con la forza del chiaroscuro; uno scultore e concepisce anche la pittura come scultura. Le 3 figure in primo piano esprimono la virile coscienza del loro ruolo, sia per la concentrazione rigorosa e reciproca dei gesti, sia per il vigore del disegno e dellombreggiatura, sia per i colori metallici. Si dovrebbe rifare non alle nozze dei Doni, ma alla nascita della prima figlia. Nella sacra famiglia sono contrapposti i ragazzi nudi che sono coloro che ancora non sono stati battezzati (pagani).

Mos
Scolpito negli anni in cui Michelangelo dipinse la Cappella Sistina, rappresentato nel momento in cui, sceso dal Sinai con le Tavole delle Leggi, guarda irato gli ebrei idolatri. La straordinaria forza di questa figura, la tensione dei muscoli e delle vene, la postura e lo sguardo furioso ne hanno fatto, a ragione, uno dei pi ammirati capolavori della scultura di tutti i tempi.

Volta Cappella Sistina


Fin lopera in 3 anni (1508/12) e lavor da solo. Lopera suscit grande ammirazione nei contemporanei, tra cui Raffaello, che gli rese onore cambiando da quel momento il suo stile. Michelangelo organizz il lavoro dalla cappella suddividendo la volta come in tanti quadri, dandole un impianto architettonicoscultoreo, mediante cornici, architravi, capitelli ornati da finte statue, cos da conferire al complesso unintensa vita plastica. Si trattava di dipingere ca. 800 m2 di sup. con storie bibliche, sibille e profeti, che rappresentano ci che ha portato alla conoscenza degli eventi divini. Le storie bibliche sono tratte dal libro della Genesi, hanno inizio con la Separazione della luce dalle tenebre e termina con lebrezza di No. Le prime storie risentono di un impeto pi umano e drammatico, nelle altre giunge a una perfetta sintesi ideale.

Creazione di Adamo
"Dio cre l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo cre" (Genesi 1, 27). L'episodio della Creazione dell'uomo ha come punto focale il contatto tra le dita del Creatore e quelle di Adamo, attraverso il quale si trasmette il soffio della vita. Dio, sorretto da angeli in volo e avvolto in un manto, si protende verso Adamo, rappresentato come un atleta in riposo, la cui bellezza sembra confermare le parole dell'Antico Testamento, secondo cui l'uomo fu creato a immagine e somiglianza di Dio.

Giudizio Universale
Iniziato nel 1535, su incarico di Clemente VII, ma venne realizzato per papa Paolo III Farnese. Nella rappresentazione si possono vedere: - In alto, nelle lunette gli angeli con i simboli della passione, - sotto a questi, le schiere dei santi e beati, con al centro Cristo giudice e la Madonna; - ancora sotto, nella zona centrale, al centro, gli angeli tubicini che annunciano il Giudizio, a sinistra gli eletti che volano in Paradiso e a destra i dannati che cadono nell'inferno. - in basso: a sinistra rappresentata la Resurrezione della carne e a destra Caronte che raccoglie i dannati sulla barca. Michelangelo nel Giudizio universale, sceglie di rompere completamente con la tradizione. La prospettiva non serve pi, perch lo spazio, inteso come ambiente esterno della figura, viene eliminato. Sono le figure stesse che creano lo spazio, con i loro corpi si espandono, riempiono l'ambiente. L'umanit di fronte al giudizio divino nuda, perch non pu pi nascondere nulla. E il nudo viene scelto da Michelangelo perch inteso come l'anima umana che si fa "corpo", diventa concreta, visibile, "messa a nudo" di fronte a Dio.

Giudizio Universale
Cristo giudice, gigantesco, atletico, al centro, in una nuvola luminosa, l'immagine della giustizia divina, superiore ed estranea a quella umana. Forma il centro di un immenso vortice, come una centrifuga, intorno al quale ruota tutto l'insieme di queste masse umane, che si muovono a grappoli, a gorghi. Compie questo gesto fatale che d l'avvio al movimento di rotazione, indicato dalla salita faticosa degli eletti e dalla caduta frenata dei dannati. Al centro, la Madonna, tutta rannicchiata, chiusa in s stessa, sembra ritrarsi, spaventata, di fronte a questa scena terribile. Le figure hanno perso la bellezza fisica di quelle della volta, affrescata dallo stesso Michelangelo pi di vent'anni prima, perch esprimono la condizione tragica dell'esistenza umana. L'umanit che risorge, in basso a sinistra, ha un aspetto sinistro: i morti escono dalle tombe ancora scheletri e si incarnano via via, rappresentati con corpi pesanti e goffi, effetti macabri e impastati nel fango. Il ritorno alla vita visto in modo tutt'altro che trionfale, ma come una riconquista faticosa e difficile. I dannati sono personaggi disperati e terrorizzati, che si agitano inutilmente, tentano di salire al cielo e vengono fatti precipitare o trascinati via malamente, sia dagli angeli che dai demoni. I demoni sono figure grottesche e volgari, hanno una connotazione fortemente negativa. I santi sono figure pi atletiche ed eroiche, si veda per esempio il san Sebastiano, ma hanno espressioni spaventate e sconvolte. Davanti all'evento terribile hanno gesti di sconcerto, di stupore. L'unica figura impassibile quella di Cristo giudice.

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