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PSICOLOGIA SOCIALE

2. La costruzione del mondo sociale

- Le basi della percezione sociale - Il formarsi delle prime impressioni - Oltre le prime impressioni

- Limpatto delle impressioni

STUDIO DI ROSENHAN (D.Rosenhan, 1973)

possibile che gli psichiatri e gli altri membri del personale, credendo che i pazienti fossero malati di mente, vedessero solo quello

che si aspettavano di vedere?

CONCETTO-CHIAVE

Alla base delle prime impressioni vi sono il modo di apparire e il modo di agire degli altri. Ma questi indizi ci danno delle informazioni solo perch riteniamo che laspetto e il comportamento riflettano le caratteristiche della personalit, le preferenze personali e lo stile di vita.

Basiamo cio le nostre prime impressioni sulle nostre rappresentazioni cognitive, cio sul corpo di conoscenze che abbiamo accumulato in memoria di situazioni, persone e gruppi sociali e queste conoscenze influenzano le nostre convinzioni e i nostri comportamenti sociali.

Le nostre percezioni di tutti gli oggetti sociali comprese le altre persone non sono determinate unicamente dalle loro caratteristiche osservabili; al contrario riflettono anche la nostra individualit e unicit quali soggetti percepienti: le nostre motivazioni e distorsioni, i nostri limiti cognitivi, nonch il contenuto e laccessibilit delle nostre conoscenze.

IL FORMARSI DELLE PRIME IMPRESSIONI


Laspetto fisico, la comunicazione non verbale e il comportamento manifesto sono gli indizi visibili su cui si basano le nostre percezioni degli altri. Particolarmente influenti sono gli indizi in grado di emergere e attrarre lattenzione allinterno del loro contesto (salienza). 1. Le impressioni basate sullaspetto fisico 2. Le impressioni basate sulla comunicazione non verbale 3. Le impressioni basate sul comportamento

La salienza si riferisce alla capacit di un indizio di attrarre lattenzione allinterno del suo contesto.

Un indizio saliente in un contesto pu essere del tutto neutro in un altro.

La forza delle componenti della comunicazione in ambito interpersonale

7%

55%

38%

verbale paraverbale non verbale

A.Mehrabian, 1967

LINTERPRETAZIONE DEGLI INDIZI


Gli indizi non hanno alcun significato di per s non vi comportamento, gesto o espressione che indichi direttamente le qualit interiori di una persona. Tali indizi acquistano significato nel momento in cui vengono interpretati sulla base delle nostre rappresentazioni sociali: le conoscenze che sono collegate allindizio stesso (ruolo delle associazioni) o che sono facili da richiamare alla mente (ruolo dellaccessibilit) hanno maggiori probabilit di essere usate per interpretarlo.

Il ruolo delle associazioni nellinterpretazione

Furto - Disonest Associazione per significato

Stanlio e Ollio Associazione per ripetizione

Il ruolo dellaccessibilit nellinterpretazione


Laccessibilit delle conoscenze, cio la facilit e la velocit con cui una rappresentazione cognitiva viene alla mente ed utilizzata, esercita un influsso potente sullinterpretazione del comportamento o di altri indizi. Fattori che influenzano laccessibilit delle conoscenze: Aspettative Motivazioni Umore

Contesto
Attivazione recente Attivazione frequente

LE INFERENZE CORRISPONDENTI

INFORMAZIONE USATA

PROCESSO

RAPPRESENTAZIONE RISULTANTE

Indizi tratti dallaspetto o dal comportamento

Si notano gli indizi salienti

Ha agitato il pugno

Rappresentazione cognitiva associata o accessibile

Si interpretano gli indizi

Ha compiuto un gesto ostile

Si trae uninferenza corrispondente

una persona ostile

OLTRE LE PRIME IMPRESSIONI


Uneffettiva comprensione degli altri sembra dipendere dal fatto di sapere perch si comportano in un determinato modo le attribuzioni causali (giudizi sulla causa di un comportamento o di un evento) sono una componente importante per andare oltre le prime impressioni e formarsi una visione pi complessa e approfondita degli altri.

Le fonti delle attribuzioni


Attribuzioni a cause associate
Attribuzioni a cause culturalmente preminenti Attribuzioni a cause accessibili

Attribuzioni a cause salienti


Attribuzioni basate sulle informazioni di covarianza

CORREGGERE LE PRIME IMPRESSIONI


Quando appare evidente che a causare il comportamento sono stati fattori esterni, talvolta si cerca di correggere uninferenza iniziale riguardo alle caratteristiche di una persona, ma questo richiede tempo e sforzo cognitivo perci spesso non viene attuata.

Esperimento di D.Gilbert e coll.(1988) sulla correzione delle impressioni.

LA FORMAZIONE DELLE IMPRESSIONI COMPLESSE


unimpressione

In che modo coerente?

sviluppiamo

complessiva

Tendiamo a formarci delle impressioni complessive integrando le informazioni sui tratti (inferendo un tratto da un altro, integrando caratteristiche multiple) integrando le valutazioni

Inferire un tratto da un altro

Giacomo una persona coraggiosa perch fa il paracadutista.

CORAGGIO-SICUREZZA
CORAGGIO-SPERICOLATEZZA CORAGGIO-DOMINANZA

Giacomo sicuro di s, spericolato e dominante.

Teorie implicite della personalit


(Schneider, 1973) Le aspettative riguardo ai rapporti tra i tratti di personalit vengono dette teorie implicite della personalit. In generale, le persone sembrano pensare che la maggior parte dei tratti positivi siano correlati gli uni agli altri e che i tratti negativi formino un altro gruppo a se stante. N.B. Un individuo pu comunque operare sue personali inferenze di tratti, sulla base delle sue esperienze personali (Smith e Zarate, 1992).

Integrare caratteristiche multiple


Limpressione finale di una persona solitamente unitaria e coerente ed frutto di unintegrazione alla quale contribuiscono due tipi di elaborazione: Raggruppamento di comportamenti simili. I comportamenti che fanno capo allo stesso tratto vengono collegati e memorizzati per cluster a mano a mano che le persone organizzano mentalmente le proprie impressioni sugli altri (Hamilton et al., 1980) Ricerca di connessioni causali tra comportamenti/tratti (Prentice, 1990)

LA PRECISIONE DELLE IMPRESSIONI PONDERATE


Andare oltre una prima impressione richiede uno sforzo cognitivo e non comunque detto che si arrivi ad una rappresentazione valida della personalit altrui. Perch dovremmo farlo? E come?

La motivazione allaccuratezza
Altre motivazioni La consapevolezza dellerrore

INFORMAZIONE USATA

PROCESSO

RAPPRESENTAZIONE RISULTANTE
E sconvolto perch un
estraneo sta minacciando i suoi figli

Conoscenza relativa alle cause

Elaborazione
attribuzionale

Teorie implicite della personalit

Inferenza di ulteriori caratteristiche della personalit E ostile e spaventato

Conoscenza relativa alle cause

Costruzione di nessi causali che mettono in rapporto e integrano caratteristiche conosciute e inferite

E ostile perch preoccupato per la sicurezza dei figli

IMPATTO DELLE IMPRESSIONI

Una volta formatasi, unimpressione diventa la base di giudizi e comportamenti.


Talvolta i giudizi sugli altri poggiano su di unelaborazione superficiale (es. si utilizza un unico attributo), mentre altre volte ci si impegna in elaborazioni pi complesse (quando si integrano molteplici fattori).

Le impressioni tendono a resistere al cambiamento.

Le impressioni iniziali sono in grado di attivare una aspettativa che plasma le interpretazioni delle informazioni successive producendo il cosiddetto effetto di priorit (Asch, 1946).

Porsi fin dallinizio nella luce migliore molto pi facile che cercare di modificare le opinioni altrui in seguito.

Le impressioni resistono alla confutazione


Poich spesso le impressioni plasmano linterpretazione delle informazioni successive, i loro effetti possono persistere anche se si scopre che limpressione iniziale era falsa. Questa distorsione viene definita errore di persistenza (Lord et al., 1984). Il modo pi efficace per ridurre o eliminare lerrore di persistenza di prendere esplicitamente in considerazione la possibilit opposta.

Lerrore di persistenza in tribunale. Le prove inammissibili influenzano le deliberazioni e i verdetti dei giurati (Thompson, 1981).

La creazione di un comportamento coerente con limpressione: la profezia che si autoavvera


Quando le aspettative che una persona nutre nei riguardi di unaltra fanno s che questultima agisca in modo da confermare tali aspettative, siamo in presenza di una profezia che si autoavvera. (Merton, 1948; Darley e Fazio, 1980) La scuola e le profezie che si autoavverano. Studi di R.Rosenthal (1968/1985). La profezia che si autoavvera influenza in particolare le persone che mancano di sicurezza nelle proprie opinioni su di s o che non sono consapevoli di quali siano le convinzioni degli altri su di loro. Viceversa, salde opinioni su di s e la consapevolezza di come gli altri ci vedono, possono agire da scudo, proteggendoci dalleffetto di tali aspettative.

Il circolo vizioso della prima impressione


(la profezia che si autoavvera) Primo contatto Conferma della prima impressione _

Risposta da parte dellaltro

Attenzione + + selettiva

+
Atteggiamento nei confronti dellaltro _

Gestire le informazioni incongruenti

Quando ci si imbatte in informazioni che sono chiaramente incongruenti e contraddittorie con le impressioni iniziali, si pu: riconciliare le incongruenze richiede tempo, impegno cognitivo e risorse di elaborazione, quindi lo sforzo deve essere sostenuto da una motivazione a formarsi o mantenere unimpressione coerente; altrimenti lelaborazione pu essere diretta a trovare una spiegazione che permetta di negare lincongruenza (es.con attribuzioni causali legate al contesto)

modificare le impressioni quando le persone cercano attivamente il cambiamento in un individuo, sono in grado di percepirlo.

CONCLUSIONI
Confidiamo troppo nella regola secondo cui gli indizi esteriori e il comportamento riflettono la personalit e le impressioni distorte sono piuttosto difficili da correggere. Perch allora il semplice regolarsi a pelle con tutte le sue possibilit di errore, di solito si dimostra pi che adeguato ai nostri bisogni quotidiani? In molte circostanze, il bisogno di percepire gli altri in maniera accurata modesto

Il comportamento delle persone in particolari situazioni riflette effettivamente la loro personalit


Le inferenze corrispondenti spesso sono accurate perch le persone ci offrono indizi precisi della loro vera natura (o di quella che ritengono tale).

La tendenza ad accettare i comportamenti o gli indizi offerti dagli altri per quello che sembrano garantisce leconomicit nei processi di elaborazione e ci permette di procedere senza troppi intoppi e dispendi cognitivi.

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