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Semiotica degli audiovisivi

Prima parte

Paolo Peverini
ppeverini@luiss.it

Semiotica dei testi audiovisivi


Laudiovisivo un ambito della comunicazione estremamente vasto e in continua trasformazione Laudiovisivo nella prospettiva della semiotica un ambito discorsivo al cui interno rientrano forme espressive diverse per: Durata Struttura Finalit

Nella prospettiva della semiotica laudiovisivo un linguaggio, declinato:

in una serie di ambiti distinti (televisione, cinema, nuovi media)


Che a loro volta si caratterizzano per la presenza di forme testuali complesse e ben distinte

In questo senso la semiotica dellaudiovisivo una semiotica orientata esplicitamente allanalisi dei testi Lanalisi semiotica ambisce ad aumentare lintelligibilit, la pertinenza e la differenziazione degli oggetti che studia (Pozzato 2001, p. 15)

Ripensare lo scenario della comunicazione come uno spazio dinamico al cui interno vengono prodotti, circolano, si consumano e si trasformano dei testi mediali significa dunque seguire lipotesi che ogni linguaggio, non solo quello verbale, possiede unarticolazione complessa, una vera e propria architettura che si manifesta, talvolta in maniera decisamente complessa, allinterno di forme espressive distinte. Le forme testuali audiovisive non funzionano semplicemente come dei recipienti dove le informazioni e i messaggi si raccolgono e vengono trasmessi allesterno; Diversamente i testi mediali, come afferma Gianfranco Marrone (2001, p. XXII), sono un modello di spiegazione costruito in funzione della descrizione della realt socioculturale che si intende operare () testo pu essere un articolo di giornale, un annuncio pubblicitario, un comizio politico; ma testo anche, allargando lo sguardo, un intero quotidiano o telegiornale, una campagna pubblicitaria, uno scontro tra forze politiche.

Testi e sincretismo audiovisivo


Queste prime considerazioni ci aiutano dunque a ridefinire in una chiave pi operativa la nozione di testo che si estende fino a indicare ogni tipo di costrutto culturalmente determinato, dotato di un piano dellespressione e di un piano del contenuto in grado di produrre fenomeni di significazione radicati nella dimensione sociale.

Parlare di espressione e contenuto relativamente ai fenomeni mediali significa porre in evidenza il tema centrale della complessit strutturale dei testi. la sociosemiotica dei media concepisce i prodotti culturali come forme organizzate intorno a una stratificazione di livelli distinti. Esplorare la complessit dei prodotti mediali significa dunque integrare uno sguardo approfondito sul versante narrativo e dei contenuti con unanalisi accurata dello stile attraverso cui la ricchezza dei temi, dei valori e delle storie prende forma nella superficie dei testi.

come approcciare dunque un ambito, laudiovisivo, composto di testi tanto diversificati? La logica semiotica che accomuna i testi audiovisivi il sincretismo Il sincretismo audiovisivo non consiste banalmente nella sovrapposizione di linguaggi separati (suoni e immagini). Il sincretismo unoperazione enunciativa complessa che esercita un ruolo chiave nella costruzione della strategia di senso complessiva del testo. In particolare, esso consiste nelloperazione di riunificazione di differenti sostanze dellespressione in ununica forma dotata di una propria coesione e di una propria autonomia.

Greimas e Courts (1986, p. 325, tr. it.) saranno considerate sincretiche le semiotiche che, come lopera e il cinema mettono in opera pi linguaggi di manifestazione: cos la comunicazione verbale non soltanto di tipo linguistico, ma include anche elementi paralinguistici (come la gestualit o la prossemica), sociolinguistici ecc.

Il sincretismo dunque non mai unoperazione superficiale o innocente, priva di conseguenze, un intervento ornamentale, al contrario esso potenzia sia il piano dei contenuti sia il piano dellespressione dei testi; questo intervento, rendendo elastica e malleabile la superficie dei testi mediali, consente di dare forma in molti modi diversi a un gran numero di temi e di potenziali storie.

Possiamo dunque sostenere che il sincretismo loperazione fondante di qualsiasi testo audiovisivo, la pratica decisiva che consiste nella sovrapposizione di regimi semiotici indipendenti, nella combinazione di immagini fisse e/o in movimento, rumori, suoni, temi musicali, parole

Lenunciazione audiovisiva
Lenunciazione linsieme delle pratiche che consentono a un autore di dare forma a un testo. Nellaudiovisivo questa operazione si realizza compiutamente nel montaggio
Per effetto del montaggio lunione di suoni e immagini costruisce la superficie del testo, il suo livello di manifestazione e al tempo stesso inaugura un regime della fruizione peculiare, laudiovisione (Chion 1997)

Le saldature tra suoni e immagini non sono il prodotto di una semplice giustapposizione di sostanze dellespressione differenti, ma leffetto di una sincresi, la congiunzione di sincronismo e sintesi La sincresi lattrazione tra un elemento visivo e uno sonoro che si manifestano contemporaneamente e si rafforzano a vicenda nella costruzione del ritmo del testo

I Generi
Affrontare lo studio dei testi mediali in maniera analitica significa prendere in esame necessariamente la nozione di genere. Nella nostra esperienza di consumatori di risorse mediali infatti nessuno di noi si avvicina a un testo astraendolo completamente dalla rete dei rapporti che intrattiene con altre forme simili, separandolo nettamente da alcuni tipi ideali di riferimento che fissano delle coordinate utili a orientarsi nel territorio molto ampio dei prodotti culturali. I diversi generi non sono dunque semplicemente delle etichette utili a definire sommariamente le caratteristiche delle forme mediali, piuttosto costituiscono lo strumento principale attraverso cui i produttori, i creativi, le audience e i critici rappresentano, in modo convenzionale, strutturato e variabile nel tempo il panorama dei prodotti culturali prodotti e consumati in un contesto storico e sociale ben preciso

Nella nozione di genere entrano dunque in gioco tutta una serie di convenzioni relative a numerosi parametri che riguardano i modelli produttivi, i linguaggi impiegati, la presenza di temi ben precisi e di strutture narrative collaudate, talmente sedimentati e rodati nel corso del tempo da sembrare del tutto scontati. I generi non sono contenitori rigidi e statici, lintero sistema di queste categorie, dal momento che sostiene come unimpalcatura lintera organizzazione di forme mediali che sono oggetto, nel corso del tempo, di una serie di complesse trasformazioni, possiede una certa flessibilit, unelasticit che consente allintera struttura di adattarsi ai movimenti e alle fasi di rottura interne al mondo dei media.

Come afferma Giorgio Grignaffini (2004) lopzione pi interessante, da un punto di vista operativo, circoscrivere il complesso dei generi a partire da tre grandi dimensioni relative: alle caratteristiche espressive e al modo di produzione alla struttura dei contenuti veicolati alle funzioni sociali che vengono assolte.

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