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Il Petrolio

I giacimenti
Giacimenti sotterranei
Il petrolio si deposita e si concentra in giacimenti sotterranei grazie alla particolare conformazione geologica della roccia, in una sorta di serbatoi naturali del liquido oleoso. Il giacimento sotterraneo pu essere un unico grande deposito di petrolio (giacimento in senso stretto) oppure un insieme di giacimenti di medie dimensioni con una stessa struttura geologica. Questi giacimenti sono sfruttati mediante trivellazione ed estrazione. Sono riserve particolarmente difficili da individuare. Il greggio dei giacimenti sotterranei spesso di buona qualit ed sfruttabile economicamente dopo un processo di lavorazione e raffinazione.

Giacimenti di superficie
Il petrolio pu essere depositato anche in giacimenti di superficie. Questi giacimenti sono facilmente individuali. Tuttavia, il loro interesse economico scarso per la bassa qualit del petrolio. I giacimenti superficiali di petrolio sono per lo pi composti da depositi di asfalto, di pece, di bitumi ecc.

Schema giacimento di petrolio sotterraneo

Processo di lavorazione del petrolio

Pozzi petroliferi
Il petrolio si accumula nel sottosuolo nelle trappole petrolifere nei sedimenti di rocce porose. Questi giacimenti sono individuati dall'uomo tramite uno studio delle caratteristiche geologiche del luogo. Per verificare l'effettiva presenza del petrolio si procede alla perforazione sul posto ed all'analisi del carotaggio (campioni di roccia nel sottosuolo). Quando la perforazione conferma la presenza del giacimento e la qualit degli idrocarburi si procede all'installazione degli impianti di estrazione (pozzi petroliferi). Il pozzo petrolifero un impianto composto da una pompa meccanica e da un foro nel sottosuolo. Esistono principalmente due tipi di pozzi petroliferi: Pozzi petroliferi di mare. Le operazioni sono svolte in mare al di sopra di una piattaforma petrolifera. Pozzi petroliferi di terra. Le operazioni sono svolte sulla terraferma nella zona sovrastante il giacimento petrolifero. A seconda del tipo di perforazione (terra o mare) sono utilizzate specifiche tecnologie per ottenere il medesimo risultato: estrarre gli idrocarburi accumulati nelle trappole petrolifere e portarli in superficie.

Perforazione
Nella fase iniziale l'impianto svolge la funzione di perforazione del sottosuolo, realizzando progressivamente un foro, largo circa un metro di diametro, fino ad una profondit finale variabile dai 5 agli 8 km (in base alla profondit del giacimento petrolifero da estrarre). Durante le operazioni di scavo viene iniettato nel foro una sostanza fangosa per impedire il crollo delle pareti e per raffreddare lo scalpello. I detriti delle attivit di perforazione sono esaminati quotidianamente dai geologici per analizzare l'intervallo roccioso che si sta perforando e l'avanzamento delle operazioni di scavo. Nel foro vengono successivamente calati appositi tubi di acciaio al cui interno sono installati altri tubi pi piccoli adibiti alle operazioni di estrazione.

Estrazione del petrolio


Una volta ultimata la realizzazione del pozzo petrolifero si procede con la fase di estrazione del petrolio. L'estrazione del petrolio pu avvenire in modo naturale se la pressione nel sottosuolo sufficiente a spingere il greggio dal giacimento al pozzo petrolifero in superficie. La fuoriuscita del liquido oleoso regolata tramite la presenza di una valvola di sicurezza posto sul pozzo petrolifero. Se la pressione del sottosuolo non sufficiente a far fuoriuscire il petrolio sono installate dei sistemi di pompaggio sul pozzo petrolifero. In entrambi i casi il petrolio appena estratto viene convogliato verso serbatoi temporanei di accumulo o immessi direttamente negli oleodotti. L'operazione di estrazione del pozzo petrolifero continua fino all'esaurimento della riserva petrolifera a cui collegato.

Processo di lavorazione del petrolio


Al momento dell'estrazione il petrolio detto petrolio grezzo. E' composto da un miscuglio di idrocarburi, molto diversi per composizione chimica, e da impurit. Per essere utilizzato per fini energetici deve essere accuratamente lavorato e distillato. Nella filiera del petrolio questa fase detta di "raffinazione". La raffinazione del petrolio un processo tecnologico in grado di trasformare il greggio in prodotti finali (carburanti, solventi, bitumi, lubrificanti) o in prodotti intermedi per l'industria petrolchimica (es. olefine, idrocarburi aromatici). Il processo si svolge in specifici stabilimenti industriali dette "raffinerie". La tecnologia ed i costi economici del processo di lavorazione del grezzo sono maggiori quanto pi bassa la qualit del petrolio grezzo. Un petrolio grezzo di scarsa qualit, oltre ad avere minori applicazioni tecniche, caratterizzato da maggiori costi di lavorazione. In particolar modo, importante analizzare la quantit di zolfo, di sali e di acqua presente nel petrolio grezzo.

Distillazione frazionata
Il petrolio grezzo viene riscaldato in una fornace ad alta temperatura fino ad essere portato al punto di ebollizione. Questa fase di lavorazione del petrolio detta "distillazione frazionata" (in inglese "topping"). Tramite la distillazione frazionata si estraggono dal greggio i principali "tagli" (o frazioni) gassosi, liquidi o semisolidi sfruttando il diverso intervallo delle temperature di distillazione. Ad esempio, la benzina ha un punto di ebollizione finale intorno a 200C. Il gasolio, invece, ha un intervallo di ebollizione a 350 C. Tra questi estremi si colloca il cherosene con un punto di ebollizione compreso fra 175 e 275 C. Oltre ai diversi carburanti la distillazione frazionata permette di recuperare gas e oli residui, dai quali si ottengono rispettivamente il gas GPL ed i bitumi.

Torre di frazionamento
La distillazione frazionata ha luogo in una torre di frazionamento composta da colonna di distillazione contenente un numero di piatti, posti a diverse altezze in base a distinti punti di ebollizione, da cui fuoriescono i tagli petroliferi. Sui piatti in cima alla colonna si depositano gli idrocarburi pi leggeri (gas), sui piatti inferiori gli idrocarburi pi pesanti. Sul fondo si raccolgono i residui della distillazione. Ogni piatto ha dei fori che consentono il passaggio delle frazioni da un piatto all'altro.

I tagli ottenuti dal processo di distillazione frazionata sono successivamente avviati verso specifiche filiere di lavorazione e raffinazione (es. reforming, cracking, ecc.) per ulteriori lavorazioni. Il prodotto intermedio viene lavorato (raffinato) nelle relative filiere a valle, fino all'ottenimento del prodotto finale (es. benzina, GPL, olefine, paraffine, cherosene, gasolio, olio combustibile, lubrificanti, cere, bitumi e coke).

Consumi di petrolio riferiti al 2009

Mappa dellattuale consumo di petrolio

1_Stati Uniti 2_Cina 3_Giapponei 4_India 5_Arabia Saudita 6_Germania 7_Canada 8_Russia 9_Corea del Sud 10_Messico

Produzione annuale risalente al 1939 delle principali potenze mondiali.

Mappa dellattuale produzione di petrolio

1_Arabia Saudita 2_Russia 3_Stati Uniti 4_Iran 5_Cina 6_Canada 7_Messico 8_Emirati Arabi 9_Iraq 10_Nigeria

Principali traffici di petrolio risalenti al 1957

Principali traffici di petrolio risalenti al 1975

Mappa delle attuali esportazioni di petrolio

1_Arabia Saudita 2_Russia 3_Iran 4_Emirati Arabi 5_Norvegia 6_Iraq 7_Kuwait 8_Nigeria 9_Canada 10_Stati Uniti

Mappa delle attuali importazioni di petrolio

1_Stati Uniti 2_Cina 3_Giappone 4_India 5_Germania 6_Olanda 7_Corea del Sud 8_Francia 9_Singapore 10_Italia

CONSUMO & PRODUZIONE IMPORTS & EXPORTS


CONSUMO (importato) PRODUZIONE (esportata)

STATI UNITI

CINA

GIAPPONE INDIA

ARABIA SAUDITA

RUSSIA

IRAN CANADA

= 500.000 barili/giorno consumati


in rosso percentuale del consumo importato

= 500.000 barili/giorno prodotti


in rosso percentuale di produzione esportata

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