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E STRATAGEMMI MINIMI
PER UNA BUONA DIZIONE
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Scaletta
Preparazione delle letture
Tecnica di lettura
Articolazione e pronuncia: fondamenti
Esercizi
di apprendimento
di respirazione
di articolazione e pronuncia
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Preparazione delle letture
Di cosa si parla?
Leggere il testo per capirne bene il significato
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Preparazione delle letture
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SENTIRE
Materialmente ritmo e volume
CAPIRE
Non per nulla automatico: dipende dal modo in cui il lettore si
preparato a leggere il brano e da come effettivamente lo legge. E
questione di ritmo (pause e velocit), intonazione, articolazione e
interpretazione (colore). Le parole non devono solo essere
pronunciate, ma capite
ASCOLTARE
Il lettore non legge per s, lobiettivo non la sua personale
comprensione, ma quella degli altri. chi ascolta che deve
ascoltare e capire, senza annoiarsi
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Preparazione di una lettura per stacchi e
sospensioni:
Ogni frase ha un suo ritmo che bisogna trovare per poi
riprodurre
Un buon ritmo di lettura si ottiene attraverso una
rapida analisi e quattro operazioni:
Raggruppare le parole che devono essere lette
in un fiato
Sospendere lenunciato
Accentuare le sillabe forti
Segnare gli stacchi
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In generale, quando si parla davanti a un
pubblico di qualsiasi tipo, la regola la
seguente:
Una sospensione ( / ) dura un secondo
Uno stacco ( // ) esige un arresto di due secondi
Una pausa ( /// ) esige un arresto di tre secondi
Esagerato? Forse, ma se il contesto lo consente
la condizione per una buona riuscita della
lettura. Provare per credere!
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La sospensione ( / )
Non una pausa e neppure uno stacco:
specie di allungamento della sillaba che
fa desiderare il resto
Non si dir: Parla di finestre e balconi dietro i
quali
Ma si dir: Parla di finestre e balconi /
dietro i quali
d rilievo a una parola non nel senso di
marcarla, ma di farla desiderare
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Lo stacco ( // )
una via di mezzo tra sospensione e
pausa
Indica un momento di semi-riflessione:
Oggi, /mentre andavo a casa, /ho incontrato
un vecchio amico. //Che piacere mi ha fatto!
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La pausa ( /// )
E un arresto momentaneo ma totale della dizione
Si fa al punto, a fine paragrafo o tra due frasi che
cambiano senso, struttura o stile
Il seguente testo un ottimo esempio:
Il vento / si insinua tra i muri sbrecciati / e le finestre
vuote /// e parla, senza pausa rischierebbe di
diventare:
Il vento si insinua tra i muri sbrecciati e le finestre
vuote e parla
La pausa (///) dopo vuote serve per far pensare
alluditore: Cosa far il vento?
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Tecnica di lettura
LA RESPIRAZIONE
molto importante imparare ad effettuare
una respirazione corretta, ossia
addominale e non soltanto toracica (cosa
che si ottiene usando il diaframma) e
sufficientemente profonda. Solo cos si
riesce ad emettere una voce valida
qualitativamente e quantitativamente.
Una buona respirazione si ottiene da un
buon rilassamento
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LA VOCE
Sulla base di una corretta respirazione si
tratta di utilizzare al meglio la possibilit
dellapparato vocale. Una buona voce deve
essere:
Robusta, non debole
Sicura, non tremolante
Calda, non acuta e stridente
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LANALISI DELLA FRASE E DEL PERIODO
essenziale rendersi conto, anche senza
soffermarsi a lungo, di come sono costruite
le frasi e i periodi che compongono i testi
da leggere
Un periodo in cui prevalga la paratassi
deve essere letto in modo ben diverso da
un periodo in cui prevalga lipotassi
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PARATASSI IPOTASSI
Successione delle frasi Ordinamento gerarchico
una dietro laltra, delle frasi in cui la frase
suddivise da pause o da principale legata alle
congiunzioni come: e, o, altre per mezzo di
quindi, ma. congiunzioni come: che,
Sono un esempio tipico perch, se, quando,
di ipotassi le pagine dei mentre, come
testi antichi, ad es. dei Un esempio tipico sono le
Vangeli lettere di San Paolo
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LE PAUSE
Una buona lettura prevede PAUSE al momento
giusto e nel modo giusto
Preparare una lettura significa innanzitutto
studiarla per individuare le pause che dovranno
essere fatte, distinguendo quelle lunghe da quelle
brevi e segnandole a matita con una o pi
barrette
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Le pause si dividono in:
Pause sintattiche
Sono stabilite in base alla sintassi della frase e alla
punteggiatura e sono pi o meno lunghe in base al
segno che vogliono esprimere;
Possono esservi variazioni che dipendono dalla lettura e
dallinterpretazione che vogliamo darne
In generale (ma non necessariamente!) le pause lunghe
corrispondono alla fine dei periodi
Pause espressive
La loro importanza non minore, ma in generale non
sono soggette a regole precise
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RITMO
Cos come quella musicale, anche la frase di un testo ha un
ritmo che il lettore deve saper rendere: il modo in cui viene
regolata la successione delle sillabe e delle parole
La maggior parte dei lettori legge troppo in fretta: la velocit
deve essere inferiore rispetto alla comune conversazione
La velocit deve variare secondo il genere letterario (una
poesia o un salmo si leggono pi lentamente dellepopea)
Bisogna lasciare alle parole il tempo di essere capite: agli effetti
di chi ascolta, il ritmo di assimilazione da quello di chi legge
La regola fondamentale : adagio con senso, ma attenzione
ad evitare lerrore di una lettura a strappi con pause troppo
nette, il ritmo della frase deve essere sempre scorrevole e
uniforme
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VOLUME
La lettura in pubblico o finalizzata a una registrazione
richiede anche un controllo del volume diverso da
quello che si farebbe in una comune conversazione
Attenzione al microfono e agli effetti e ai disturbi da
esso indotti: provare sempre pi volte la registrazione
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INTONAZIONE
Leggere con una intonazione media, ovvero quella per noi pi
naturale e comoda: spesso capita invece di impostare
unintonazione innaturale e faticosa che poi non si riesce a
sostenere
Evitare cantilene e sbalzi eccessivi tra toni gravi e acuti, in altre parole
occorre individuare la pi congeniale modulazione personale
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INTONAZIONE
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IL COLORE, OVVERO LINTERPRETAZIONE
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Articolazione e pronuncia
indispensabile parlare con la bocca bene
aperta, soprattutto per articolare bene le vocali
Le vocali sono in realt sette: sia la e che la
o hanno due diversi accenti fonici, ovvero:
Pronuncia chiusa (o acuta)
Es.: perch, crce, amre, ni
Pronuncia aperta (o grave)
Es.: bne, cnto, cure, umo
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Bisogna rispettare laccento tonico, ovvero
appoggiare laccento sulla vocale giusta:
Tronche: verit
Piane: etrno
Sdrucciole: lbero
Bisdrucciole: rminano
Trisdrucciole: telfonaglielo
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In alcuni gruppi di lettere la vocale i compare
come semplice segno ortografico e non fonetico,
pertanto non deve essere pronunciata:
Cielo, fascia, religione, fanciullo,
A volte, davanti a unaltra vocale, la i ha funzione
di semi-consonante e deve pertanto essere
pronunciata in modo pi duro, come se fosse
raddoppiata:
Aito, tabaccio, gio
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Attenzione allarticolazione della s e della z che possono
essere:
Sorde (o aspre)
Segno, spesso, grazia, bellezza
Sonore (o dolci)
Risveglio, centesimo, bizzarro, organizzare
I gruppi consonanti gl, gn e sc devono essere pronunciati
in modo rafforzato:
Signore, egli, conoscenza
Alcune consonanti iniziali di parola si pronunciano come
fossero raddoppiate quando seguono certe parole terminanti
per vocale:
di Dio, vero, a me suonano come: di D-Dio, v-
vero, a m-me 26
Esercizi di apprendimento
Effettuare una lettura
Ascoltarne la registrazione
Il lettore stesso ne fa una critica
Gli altri aggiungono i loro commenti
Lo stesso lettore riesegue la stessa lettura
Si valutano modifiche e miglioramenti
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Osservazioni preliminari:
Gli uditori non hanno il testo: dalla lettura (stacchi,
pause, dosatura dellenfasi) che dovranno afferrarne
significato e pathos
Il lettore deve sapere che il suono corre pi veloce del
senso, deve lasciare che stacchi e pause consentano al
suono di entrare in contatto con lintelligenza degli
uditori
Ovviamente, si pu ottenere un buon equilibrio solo se
il testo stato precedentemente preparato
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Esercizi di respirazione
ESERCIZIO 1: In piedi, con le mani dietro la schiena,
una mano stringe il polso dellaltra:
Espirazione forzata
Pausa respiratoria
Inspirazione profonda del naso. Pausa. Pronunciare la
vocale O iniziando con poco volume e
aumentandolo gradatamente al massimo volume fino
a esaurire laria
Ripetere 3 volte
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ESERCIZIO 2: Eseguire lesercizio precedente al contrario
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ESERCIZIO 6: In piedi, con le mani dietro la schiena, una
mano stringe il polso dellaltra.
Espirazione forzata
Pausa respiratoria
Inspirarentamente con le narici ben dilatate
Pausa inspiratoria (durata 3 secondi)
Espirare gradatamente
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ESERCIZIO 8: Inspirare lentamente con le labbra socchiuse
Durante la pausa inspiratoria, appoggiare le mani
allaltezza delle clavicole
Espirare lentamente con le labbra socchiuse
pronunciando senza emettere suono il dittongo EI pi
volte senza sospendere lemissione dellaria
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Esercizi di articolazione
Tre tigri contro tre tigri
Sopra la panca la capra campa sotto la panca la
capra crepa
Sono dellIstituto di Dinamica Comportamentale
Treno troppo stretto e troppo stracco stratta troppi
storpi e storpia troppo
Trentatr trentini entrarono in Trento tutti e trantatr
trotterellando
Schiaccia la rana che gracchia presso una macchia
di pracchia
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Tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno
Pisa pesa e pesta al Papa, il Papa pesa e pesta il
pepe a Pisa
In un coppo cupo cupo poco pesto cape
Settantatr struzzi di stanza a Stresa stracchi
strimpellavano strani strumenti
Il freezer del frigorifero fredda di fretta la frutta e
freddando la frutta frigidifica frigorosamente il
raffreddamento della frutta cos raffreddata
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Altri esercizi di articolazione
Per sciogliere larticolazione:
Chiudete gli occhi e immaginate di avere davanti un
cibo succulento e ripetere gnam-gnam-gnam-gnam
esasperando il movimento della bocca
Per aumentare la potenza della voce:
Pronunciare a labbra chiuse mmmm e terminare
lespirazione pronunciando chiaramente tutte le vocali
aperte e chiuse aumentando gradatamente il volume.
Il risultato sar pressappoco: mmmm-a, mmmm-e,
mmmm-i, ecc.
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Craco, il paese che non c
Il vento la sola voce nel silenzio del paese martoriato.
Il vento si insinua tra i muri sbrecciati e le finestre vuote.
E parla.
Parla del dolore dellabbandono forzato,
di sogni infranti, dei ricordi, del passato.
Parla di desolazione,
della rovina delle case costruite con passione e speranza.
Parla di finestre e balconi, dietro ai quali ha palpitato la vita.
Rimangono ruderi, portoni cadenti,
muri con crepe profonde come ferite dolorose per il bene perduto,
finestre vuote come orbite senzocchi,
e senza pi lacrime per la speranza e il futuro spezzati.
Ci che rimasto si sgretola lentamente,
come limpotenza di chi dovuto andar via,
a testimonianza della fragilit delluomo e delle sue opere.
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leggere tra s e s, e non soltanto per una
questione di voce: leggere ad alta voce
significa prima di tutto leggere per qualcuno,
per un pubblico.
Quando poi i destinatari della lettura sono i
bambini non si pu prescindere da tecniche
particolari. Il pubblico bambino richiede testi
adatti e una modalit di lettura sensibilmente
diversa rispetto a una lettura ad alta voce
per adulti. Mutano la prossemica, lo sguardo,
il ritmo, la mimesi; la lettura deve essere pi
intima, il contatto pi intenso; luniverso
sensoriale (i gesti, i suoni, gli sguardi, le voci
e le facce dei personaggi) acquista
unimportanza fondamentale.
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UNA FAVOLA
IL PRICIPE ZERO
In un castello vivevano un re e una regina a cui piacevano molto i
numeri. Avevano nove figli e li avevano chiamati 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e
9. Ogni mattina i principini si mettevano in fila davanti al tavolo del
cuoco di corte:
1 riceveva una tavoletta di cioccolato, 2 due ciambelle, 3 tre
caramelle, 4 quattro pasterelle, 5 cinque canditi, 6 sei pasticcini, 7
sette biscotti, 8 otto bign, 9 nove fette di tortae poi tutti correvano
a giocare in giardino con la pancia piena.
Il re e la regina erano cos fieri dei loro figli che pensarono di metterne
al mondo un altro. Cos si baciarono un pochino e dopo uno, due, tre,
quattro, cinque, sei, sette, otto, nove mesi nacque un bel bambino.
Ma subito cominciarono i problemi: - come lo chiameremo? chiese il
re.
Davvero non lo so!! rispose la regina perch 1 c gi, e anche 2 e
3
E ci sono anche 4, 5, 6, 7, 8 e 9 Poveri noi, abbiamo finito i nomi!
Il re e la regina si sentivano molto tristi e, per consolarsi, mangiarono
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qualche ciambella.
UNA FILASTROCCA
CINQUE PICCOLI PORCELLI