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CONGIUNZIONI SEMPLICI
CONGIUNZIONI SEMPLICI - TESTO A
Oggi c il sole. Io sono uscita Y=E NI = N
con i miei amici. Mi sono divertita.
Ha piovuto. Sono tornata a casa. O=O QUE = CHE
Non mi sono annoiata. Studier
moltissimo. Domani prender un TAMBIEN = INOLTRE COMO = COME
bel voto.
PERO = PER POR LO TANTO = DUNQUE
Descrive unazione nel passato che non si conclusa Parlavo con te, quando ho sentito suonare il campanello.
Descrive unazione che si ripete abitualmente nel passato Tutti i giorni prendevo lautobus.
Descrive unazione nel passato gi conclusa Ricordi quando eravamo andati in vacanza in Toscana?
Il Passato Remoto un tempo verbale che viene usato per indicare un fatto avvenuto nel passato, concluso
e senza legami di alcun tipo con il presente.
Freddie Mercury cant una canzone.
Descrive unazione svolta prima del momento indicato dal Passato Remoto.
Uso Ordini e Consigli: Il futuro Semplice permette di impartire ordini e dare consigli.
- Romperai tu luovo di Pasqua la prossima volta.
- Andrai a mettere in ordine la tua camera.
Uso Temporale: Il Futuro Semplice indica unazione che ancora si deve svolgere.
- Loro Apriranno il negozio la settimana prossima.
- Tra qualche anno andr negli Stati Uniti.
Verbi Irregolari
Parlare con le mani. E' questa la caratteristica che ci rende riconoscibili nel mondo, ancora pi della
pizza, degli spaghetti e del caff espresso. Ogni giorno gli italiani coordinano mani e lingua durante le
conversazioni.
Gli stranieri notano subito il nostro modo di gesticolare mentre parliamo, anche se noi non ce ne
accorgiamo nemmeno perch unabitudine. Per esempio il gesticolare ed il parlare a voce alta, che in
Italia sono gli atteggiamenti un po di tutti, solo pochi abitanti della Paese si rendono conto di questa
loro particolarit, perch essa costituisce la maniera normale di fare.
La gestualit, lespressione di una grande capacit di comunicazione. una marcia in pi che gli Italiani
hanno rispetto ad altri popoli. I gesti, aggiungendosi alloralit, costituiscono un linguaggio ricco e
complesso. Chi ama il parlare, chi estroverso ricorre alla gestualit. Una gestualit non fatta a caso, non
disordinata, non incoerente, ma che ha una sua razionalit, una sua tradizione: essa costituisce,
insomma, un linguaggio. E come quando si parla, per farsi capire si usano parole conosciute
dallinterlocutore, quando si gesticola si fa ricorso a gesti dal significato preciso. Tutto ci istintivamente.
I gesti sono un linguaggio in pi. I popoli nordici, pensano che la nostra mimica corrisponda ad
unagitazione scomposta e in molti film stranieri, il personaggio italiano falso: invece di gesticolare nella
maniera dovuta, si agita scompostamente. I suoi gesti non rispettano alcun codice.
Gli italiani si esprimono con molti gesti, in tutto 250, e anche se quelli pi usati vengono utilizzati in tutti
Italia, la maggior parte vengono usati al Sud Italia.
I Gesti
Cosa stai dicendo! Non sono stato io
Ma cosa vuoi! Non mi interessa Non lo so
Non preoccuparti
Vai via Hai paura?
Me ne occupo io
Mi sono dimenticato!
Approvazione Tu sei pazzo Che sfortuna!
Nel XVI secolo, in pieno Rinascimento, la musica ritrov nuovo splendore e l'Italia acquist in Europa grande
importanza grazie alla musica polifnica per le feste dei palazzi mentre in campo religioso va ricordata la polifonia a
cappella. Lo strumento pi diffuso fu il violino.
La Musica Italiana
Nel XVII secolo nacque la "monodia accompagnata", una musica basata su un'unica melodia accompagnata da accordi
strumentali elaborata dalla Camerata dei Bardi, un gruppo di intellettuali fiorentini che diedero vita al "recitar
cantando", una via di mezzo tra declamazione e canto vero e proprio. Nacque cos il Melodramma. Lo strumento pi
diffuso dellepoca fu il pianoforte.
Nel XVIII secolo il Melodramma si svilupp su due filoni: quello dell'opera seria in cui i cantanti erano diventati il
centro della rappresentazione fino a condizionare i compositori e l'opera buffa nata a Napoli, che diede rilievo
alla verit delle situazioni comiche che ne costituivano la trama principale. Lo strumento pi diffuso fu il
clavicembalo.
La Musica Italiana
Nel XIX secolo il melodramma accentu la sua importanza: Rossini, Bellini, Donizzetti e Verdi crearono una solidissima
tradizione operistica che fin per offuscare ogni altra attivit musicale. Lo strumento pi diffuso fu il corno.
Nei primi decenni del XX secolo la figura pi importante fu quella di Puccini, per il melodramma fin per perdere il
suo predominio sugli altri generi a causa del Fascismo, che scoraggi qualsiasi tipo di sperimentazione fino al secondo
dopoguerra, quando nacque la "musica popolare" carica di significati politico-sociali e ricca di influenze estere. Lo
strumento pi diffuso fu la chitarra elettrica.
Imperativo
In quegli anni alcuni patrioti sentirono la necessit di unire tutta la Nazione, diedero cos inizio alla fase storica
chiamata Risorgimento. In quest'epoca, nelle regioni controllate dall'Impero austriaco iniziarono le prime ribellioni
portate avanti da patrioti organizzati in societ segrete, per evitare di essere imprigionati. La pi attiva e famosa di
queste organizzazioni fu la Carboneria. Di tutti i patrioti che s'impegnarono nel periodo risorgimentale si ricordano in
particolare Silvio Pellico che fu prigioniero degli austriaci a causa delle sue idee indipendentiste e Giuseppe Mazzini,
che fond l'organizzazione patriottica chiamata Giovine Italia, il cui scopo era un'Italia libera e indipendente.
La Storia dItalia
Il nostro Paese conquist l'indipendenza dopo tre Guerre. La prima Guerra d'indipendenza scoppi nel 1848: il re di
Sardegna Carlo Alberto di Savoia, assecondando i patrioti lombardi, dichiar guerra all'Austria. Inizialmente vittorioso,
alla fine venne per sconfitto e dovette lasciare il regno al figlio Vittorio Emanuele II. La seconda Guerra scoppi nel
1859: dur circa tre mesi e di nuovo fu combattuta contro l'Austria dal Regno di Sardegna, questa volta alleato con la
Francia e termin con la liberazione della Lombardia, evento che provoc lunione al Regno di Sardegna anche di
Toscana, Parma, Modena e della parte di Romagna governata dallo Stato pontificio.
Nel 1860 ci fu la spedizione dei Mille. Il patriota e generale Giuseppe Garibaldi raggiunse la Sicilia dove combatt
contro l'esercito borbonico conquistando la Sicilia. Re Vittorio Emanuele II conquist le Marche e l'Umbria, regioni
controllate dallo Stato Pontificio, cos Il 17 marzo 1861 venne rivendicato il Regno d'Italia con capitale Torino.
La Storia dItalia
Il nostro Paese non era ancora del tutto unito e liberato: mancavano il Veneto e il Lazio. Nel 1866 ci fu cos la terza
Guerra d'indipendenza. Nonostante le numerose sconfitte militari, Vittorio Emanuele II, liber il Veneto e quattro anni
dopo, nel 1870, entr a Roma e mise fine al governo del Papa. Nel 1871 Roma divenne la capitale del Regno d'Italia.
Il Sistema Sanitario Italiano
Nel 1943 fu creato l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro le Malattie (INAM) che dava lopportunit,
attraverso una iscrizione, di usufruire dell'assicurazione sanitaria che provvedeva alle cure mediche e ospedaliere. In
seguito, solo lavorando si era iscritti automaticamente allINAM e quindi la tutela della salute non era data a tutti i
cittadini ma solo ai lavoratori, con conseguenti casi di mancata copertura. Questo sistema era chiamato mutua.
Una legge del 1958 istitu per la prima volta in Italia il Ministero della Sanit con la quale nel 1968 fu riformato il
sistema degli ospedali, fino ad allora per lo pi gestiti da enti di assistenza e beneficenza, e disciplinandone
l'organizzazione, la classificazione in categorie, le funzioni nell'ambito della programmazione nazionale e regionale ed
il finanziamento.
Una legge del 1974, estinse i debiti accumulati dagli enti mutualistici trasferendo i compiti in materia di assistenza
ospedaliera alle regioni.
In seguito, la legge del 1978, istitu il Servizio Sanitario Nazionale attuale.
Il diritto alla salute trova fondamento nell'art. 32 della Costituzione e, attraverso di esso, viene data attuazione al
diritto alla salute di tutti i cittadini finanziato dallo Stato.
Con la trasformazione delle strutture pubbliche da Unit Sanitarie Locali (USL) in Aziende Sanitarie Locali (ASL), in
concorrenza tra loro, entrano nel settore sanitario, come in altri ambiti della pubblica amministrazione, logiche nate e
proprie delle aziende private, quali l'attenzione al costo e alla qualit del servizio erogato.