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Perché l'audit sul debito cittadino.

Se il debito è diventato pubblico e i cittadini sono

chiamati a onorarlo, allora devono conoscerne gli

estremi e decidere che farne. L'audit si propone di

rendere di pubblica conoscenza l'entità del debito, con

chi é stato contratto, per quali motivazioni, attraverso

quali procedure.

2
Cos'è l'audit?

Non è una istruttoria tecnica o specialistica.

E’ uno strumento di autoorganizzazione, per affermare che

tutti/e siamo in grado di occuparci del futuro, anche

affrontando le tematiche economiche.

Ha il compito di ricostruire il passato sulla formazione del

debito e di scavare nel presente per selezionare le scelte

di spesa pubblica.
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Le esperienze di audit pubblico

La Plataforma Auditoria Cuidadana Deuda.

Dall'ottobre 2011 è iniziata una procedura per un

controllo democratico sui debiti tra i cittadini dello Stato

spagnolo. Nel marzo 2012 è stata lanciata la

piattaforma di controllo del debito (PACD) "Dobbiamo

non paghiamo”.
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Affrontare il debito per riprendere il potere.
(dal programma elettorale di Torino in Comune)

Un audit partecipato sul debito pubblico. Occorre istituire

immediatamente una commissione partecipata di audit del

debito, composta da tecnici di provata indipendenza e

competenza, partecipato da un consigliere comunale per

ogni gruppo rappresentato in Comune e integrata con

forme di partecipazione pubblica da definirsi, per fare

chiarezza sul debito.


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RISPOSTE DEGLI ALLORA CANDIDATI APPENDINO E
FASSINO ALLA PROPOSTA DI TORINO IN COMUNE
APPENDINO
Per quanto riguarda l’istituzione di una commissione
indipendente posso ricordare che questa proposta fa parte del
nostro programma, perché riteniamo necessario valutare a
quanto ammonti e come sia composto il debito della città.
FASSINO
La rilevanza delle politiche sul debito è nota e condivisa,
peraltro la riduzione del debito è stato un obiettivo conseguito
con successo. Sul sito della città è pubblicato ogni dato utile su
consistenza, tasso di interesse, contraente e tutti i dati dati
sono disponibili e trasparenti e vengono sottoposti all’analisi di
autorità preposte, interne ed esterne, oltre all’Università e ad
organizzazioni indipendenti partecipate da migliaia di cittadini
come Open Polis.

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A Torino -49,2 di contributi statali in 10 anni.

La dipendenza del Comune di Torino dai contributi statali negli


anni 2005-2006 era in linea con quello delle Città sopra 500.000
abitanti.
Negli anni successivi fino al 2008 l'indice ha sfiorato il 32%.Nel
2011 è crollato all' 1,63%, risalito al 15% nel 2013, poco sopra il
7% nel 2014.

PER I TRASFERIMENTI DALLO STATO

L'amministrazione di Chiamparino ha beneficiato di circa 319


euro/cittadino/anno .L'amministrazione di Fassino si è fermata
sotto i 100 euro annui pro-capite

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IL DEBITO DEL COMUNE DI TORINO, 1/1/2018

titolo iniziale residuo rata interessi capitale

MUTUI 3.320.280.000 2.112.614.000 133.572.000 46.715.000 86.856.000

BOC 1.209.596.000 691.028.000 68.486.000 25.048.000 43.438.000

INFRA.TO 367.051.000 246.005.000 12.632.000 3.298.000 9.334.000

ANT. LIQ. 502.500.000 475.945.000 24.598.000 11.011.000 13.587.000

DERIVATI 148.457.000 15.632.000 15.632.000 0

ANT. CASSA 254.000.000 10.000.000 10.000.000 0

5.399.427.000 3.928.047.000 264.920.000 111.704.000 153.216.000

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I dati sono arrotondati ai mille euro. I mutui e i boc (ai

quali sottostanno i derivati); al 31/12/17 ammontano

a 586.462.000 euro. Sembra corretto valutare come

debito il costo dell’eventuale chiusura dei derivati

alla stessa data, cioè circa 148,5 milioni di euro. La

perdita relativa ai derivati è stata iscritta nella

colonna interessi per analogia.

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Il Debito del comune è quasi 4 volte la spesa corrente

annuale e sfiora i 4 miliardi di euro.

Nel 2017 le somme da versare ai creditori sono state

di oltre 264 milioni di euro. Esse rappresentano circa il

25% della spesa corrente, il doppio degli altri comuni.

La rata interessi è stata di circa quasi 112 milioni di

euro.
periodo titolo
1998 - 2016 MUTUI
1998 - 2008 BOC
2000 - 2013 INFRA.TO
2013 - 2015 ANT. LIQ.
2002 - 2007 DERIVATI
2017 ANT. CASSA

Periodi di stipulazione degli attuali titoli del debito


della città di Torino
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QUADRO RIASSUNTIVO MUTUI E BOC IN ESSERE.
MUTUI BOC

CDP 383 di cui 2 infra.to 0


ABN AMRO 2

DEXIA 5

DEUTSCHE 1

S.PAOLO 63 di cui 10 infra.to 0


di cui 3 B.
UNICREDIT 3 5 Sicilia
449 13

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CHI SONO I CREDITORI
ABN AMRO, banca olandese, la più grande dell’Olanda fino al
2007,compratrice di ANTONVENETA, rilevata in quell’anno da
un consorzio FORTIS, Royal B. of Scotland e Santander.
Dopo la crisi del 2008 il governo olandese ha rilevato l’intera
banca. Il suo credito residuo con Torino è di quasi 57 milioni di
euro. La quota annuo 2017 interessi è poco più di 3 milioni
di euro.

CREDIOP, consorzio credito opere pubbliche, fondato nel


1919 per la creare un credito specializzato. Maggiori
partecipazioni CDP e INA. I fondi erano destinati agli enti
locali. Nel dopoguerra c’era anche l’INPS. Con le
privatizzazione nel 1994 è diventata interamente proprietà del
S.Paolo, che nel 1999 l’ha venduta a DEXIA (70%) e soci
minori. Dal 2014 è stata posta in liquidazione

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DEXIA, banca franco-belga con sede a Bruxelles, dal ‘99 solo
belga. Dal ‘99 controlla Crediop, nel 2008 è stata salvata da
stati belga, francese e del Lussemburgo. E’ la banca che ha
stipulato più titoli derivati con gli enti locali tra il 2002 e il 2006
e ha in corso cause milionarie (es. comune di Prato) o
transazioni sotto l’egida del governo in Francia. Il debito
residuo di Torino è di circa 290 milioni di euro, 217 per BOC, 9
per mutui e ben 63,6 milioni di derivati (in caso di chiusura al
31/12/17), che sono costati oltre 12 milioni nel 2017. La rata
interessi annua totale è di 12,1 milioni di euro.

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DEUTSCHE BANK, banca tedesca con sede a Francoforte. È
uno dei principali gruppi bancari mondiali. Fondata nel 1870,
negli anni del nazismo collaborò attivamente; fu smembrata in
10 banche dagli Alleati, per tornare unica nel 1957. Nel 2015
la banca ha dovuto pagare 2,5 miliardi di dollari
principalmente negli USA a causa dello scandalo LIBOR,
ovvero la modificazione dei tassi di riferimento per i prestiti.
Debito residuo di Torino oltre 306 milioni per un unico BOC
che costa oltre 16 milioni di interessi (2017) ad un tasso
annuo del 5,27 %, il più alto tra tutti i creditori.

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CCDDPP: cassa depositi e prestiti, società per azioni, per
l’83% dello stato italiano e per la restante parte da diverse
fondazioni bancarie tra cui spiccano Intesa San Paolo,
Unicredit e Monte dei Paschi. Gestisce il risparmio postale,
circa 250 miliardi di euro e la raccolta obbligazionaria. E’ la
terza istituzione bancaria dopo Unicredit e Intesa S.Paolo.
Possiede il 26% di ENI, il 35% di POSTE ITALIANE e il 71%
di FINCANTIERI.
Ultimamente è stata utilizzata per operazioni quali
il fondo di risoluzione delle banche in crisi (banca Etruria) e
poi col fondo Atlante (Veneto banca). Torino ha debiti residui
per un totale di un miliardo e 166 milioni, di cui 667 milioni
per mutui, circa 23 milioni per mutui infra.to e 476 milioni per
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anticipazioni di liquidità 2013-2015. La quota interessi a
carico del comune nel 2017 è stata di oltre 26 milioni di
euro. Il tasso di interesse sui mutui a tasso fisso è stato
mediamente del 4,1%, di poco inferiore a quello praticato
dalle banche d’affari private.
MPS, monte dei Paschi, storica banca senese, di cui sono
note le vicissitudini. Torino deve ancora circa 198 milioni di
BOC, residuo di mutui stipulati tra il 1998 e fine 2011, con una
rata interessi nel 2017 di poco meno di 2,5 milioni di euro.

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INTESA S.PAOLO, per brevità S.PAOLO, nata dalla fusione delle
due banche nel 2006, è il più grande gruppo bancario italiano, ha
un consiglio di sorveglianza e uno di gestione, ha assorbito molte
piccole case di risparmio di varie città, la Compagnia di S.Paolo è il
primo azionista con l’8,25% di azioni, seguito dal fondo Black Rock col
5% e dalla fondazione Cariplo col 4,83%, tutto il resto, 81,9%, è sul
mercato. Il debito della città di Torino verso S.Paolo è di 1.197 milioni
circa per mutui del comune, 145,6 milioni di mutui di infra.to e 35
milioni di derivati (chiusura in anticipo). La rata interessi complessiva
annua ammonta a 29,2 milioni di euro, il tasso medio dei mutui a
tasso fisso è del 4,5%.

17
UNICREDIT, è il secondo gruppo bancario, nasce nel 1998 dalla
fusione del Credito Italiano con la Cassa di Risparmio di Torino.
Negli anni 2000 il gruppo si espande notevolmente all’estero e
specie nei paesi dell’Est. Dalla crisi del 2007 la banca affronta
diverse crisi con vari aumenti di capitale. I maggiori azionisti sono
Capital Research con il 5,07% e Aabar Luxembourg col 5,03. Il
63% è in mano ad investitori istituzionali di tutto il mondo. La
fondazione CRT possiede meno del 2,5% del capitale sociale. La
città di Torino deve circa 39 milioni di euro per mutui diretti, 77,5
milioni di euro per mutui infra.to, oltre 109,5 milioni di boc; inoltre
254 milioni di anticipazione di cassa, per un totale di circa 480
milioni di euro. La quota annua interessi è stata di oltre 18
milioni di euro.
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ANNO 2107: INTERESSI PER BANCA, ALL’1/01/2018
debito totale quota quota
Totali per banca residuo rata interessi capitale

S.PAOLO 1.377.898.000 82.185.000 29.209.000 52.977.000


CCDDPP 1.166.056.000 64.862.000 26.349.000 38.513.000
UNICREDIT 479.839.000 45.566.000 18.187.000 27.378.000
DEXIA 289.788.000 26.307.000 12.169.000 14.138.000

DEUTSCHE B. 306.547.000 23.395.000 16.155.0000 7.240.000


M.PASCHI 197.847.000 11.379.000 2.367.000 9.011.000
ABN AMRO 56.887.000 6.871.000 3.024.000 3.847.000
JPMORGAN 50.561.000 4.200.000 4.200.000 0
B.P.ETICA 2.624.000 155.000 44.000 111.000
Totale complessivo 3.928.047.000 264.920.000 111.704.000 153.216.000

19
PESO PERCENTUALE DELLA SPESA ANNUA PER RESTITUZIONE DEL
DEBITO SULLA SPESA CORRENTE
Nota: la prima riga contiene le percentuali di spesa per il servizio del debito dal 2003
al 2016 compresi; la seconda riga contiene il valore della spesa di rimborso debito
(interessi e quota capitale) negli stessi anni; la terza riga presenta invece i valori
della spesa corrente, stesso periodo. Tutti i dati sono tratti dai conti consuntivi della
città di Torino, dalle relazioni della giunta e dei revisori dei conti.
LA PERCENTUALE, nella prima riga, E’ DATA DAL RIMBORSO ANNUO DEL
DEBITO DIVISO LA SPESA CORRENTE DI QUELL’ANNO.
i dati del rimborso e della spesa corrente sono in milioni di euro

15% 15% 15% 18% 20% 18% 20% 20% 20% 22% 21% 22% 22% 24% 25%

185 178 181 206 234 206 234 240 246 258 240 247 243 258 264

1.273 1.151 1.192 1.171 1.177 1.171 1.177 1.217 1.215 1.167 1.159 1.144 1.090 1.074 1.060

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

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ANDAMENTO SPESA CORRENTE-SPESA RIMBORSO DEBITO 03-16
1400
2003 1.273 185
1,273

2004 1.151 178 1,217 1,215


1192.0 1,177 1,177
1200 1,171 1,171 1,167 1,159
1,151 1,144
2005 1.192 181
1,090
1,074 1,060
2006 1.171 206
1000
2007 1.177 234

2008 1.171 206


800

2009 1.177 234

2010 1.217 240


600

2011 1.215 246

2012 1.167 258


400

2013 1.159 241


258 258 264
234 235 240 246 241 247 243
2014 1.144 247 206 206
185 178 181.0
200

2015 1.090 243

2016 1.074 258


0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
2017 1.060 264

22
MOZIONE N. 6

Approvata dal Consiglio Comunale in data 5 febbraio 2018

OGGETTO: TRASPARENZA DEI CONTRATTI DI FINANZA DERIVATI


SOTTOSCRITTI DAL COMUNE DI TORINO.

Il Consiglio Comunale di Torino,

(…) IMPEGNA la Sindaca e la Giunta a:

1) predisporre un calendario formalizzato concordato in base alle


richieste di cittadini, comitati e associazioni, a cui sia data informazione sul
sito istituzionale, e con l'assistenza degli Uffici competenti per visionare e
approfondire in loco i contratti di finanza derivata stipulati dal Comune di
Torino;
2) organizzare un momento di approfondimento sul debito contratto
dal Comune di Torino nel corso degli anni, con particolare attenzione al tema
dei contratti derivati. Detto momento di illustrazione potrebbe tenersi
nell'ambito delle, già previste, Giornate della Trasparenza e avvalersi della
collaborazione dell'Ordine dei Commercialisti e dei Revisori dei Conti.
22
PERDITE SUI DERIVATI, 2002 – 2017, DATI IN MILIONI DI EURO
SWAP ATTIVO SWAP PASSIVO DIFFERENZA
2002 12,1 4,7 7,4
2003 21,9 10,8 11,1
2204 19,9 14 5,9
2005 12,7 18,6 -5,9
2006 8,3 10,2 -1,9
2007 4,3 9,4 -5,2
2008 4,3 11,7 -7,4
2009 15,7 11,3 4,4
2010 9,6 19,3 -9,7
2011 7,4 15,9 -8,6
2012 5,8 15,5 -9,7
2013 5,5 18,5 -12,9
2014 4,6 17,6 -13
2015 4,1 17,6 -13,5
2016 2,3 17,5 -15,2
2017 1,2 17,5 -15,6
-90
PERDITA
23
Andamento positivo – negativo dei derivati, attuali e chiusi,
del comune, 2002 - 2017
15,000,000

11,141,000

10,000,000

7,336,000
5,918,500

5,000,000 4,385,500

0
2002 2,003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

-1,949,500

-5,000,000
-5,165,500
-5,854,000

-7,435,500
-8,578,500
-10,000,000
-9,742,500 -9,728,500

-12,930,500
-13,037,500
-13,481,000
-15,000,000
-15,202,500
-15,632,393

-20,000,000
25
DERIVATI: BILANCIO ATTIVO – PASSIVO 2017

Mutui o boc guadagno o mark to

sottostanti banca perdita market

35.530.000 ABN AMRO -85.065 859.000

184.657.000 DEXIA -12.000.881 -63.637.000

138.806.000 JPMORGAN -4.199.744 -50.561.000

191.938.000 S.PAOLO 615.382 -35.365.000

35.530.000 UNICREDIT 37.915 247.000

586.461.000 -15.632.393 -148.457.000


25
INDEBITAMENTO INIZIALE E RESIDUO SUDDIVISI PER ANNO, 1979 – 2016
in blu tratteggiato il debito iniziale, in blu scuro quello residuo
700,000,000

600,000,000

500,000,000

400,000,000

300,000,000

200,000,000

100,000,000

0
1979 1991 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2013 2014 2015 2016

Series1 Series2

26
SPAZI DI RISPARMIO: MUTUI A TASSO FISSO, TASSO DI
INTERESSE MEDIO
tasso
CAPITALE quota
RESIDUO interessi medio
CASSA DEPOSITI PRESTITI 222.880.000 9.166.000 4,1%
DEUTSCHE BANK 306.547.000 16.155.000 5,3%
SAN PAOLO 206.581.000 9.198.000 4,5%
UNICREDIT, con B.SICILIA 154.982.000 8.021.000 5,2%
890.990.0000 42.540.000 4,8%

Mutui a tasso strutturato, tasso di interesse


CDP 31.304.000 1.699.000 5,4%
UNICREDIT (ROLO) 42.690.000 1.949.000 4,6%
S.PAOLO 341.062.000 16.013.000 4,7%

415.055.000 19.662.000 4,7%


27
TASSO MEDIO PER BANCA DEI MUTUI A TASSO FISSO E STRUTTURATO

CASSA DEPOSITI
PRESTITI 254.184.000 10.865.000 4,27%

DEUTSCHE BANK 306.547.000 16.155.000 5,30%

SAN PAOLO 547.643.000 25.211.000 4,60%

UNICREDIT 197.672.000 9.971.000 5,04%

29
ORDINE DEL GIORNO N. 4

Approvato dal Consiglio Comunale in data 13 febbraio 2017

OGGETTO: RIPRENDIAMOCI LA CASSA.

Il Consiglio comunale di Torino,


(…)
SI IMPEGNA A:
rivolgere un formale invito al Presidente del Consiglio dei
Ministri,affinché il Governo e il Parlamento (…)

- pongano in essere un provvedimento volto a


ripristinare l'antica funzione della Cassa Depositi e
Prestiti, quale ente finanziatore a tassi calmierati degli
investimenti degli Enti Locali; (…)
29
COPERTURA CESSIONE
RIACCERT.
STRAORDIN.
CREDITO
ANTICIPAZ. DI
ANTICIPAZ. FONDO TESORERIA
Costo RESIDUI AMIAT con
NON interessi ATTIVI
DI LIQUIDITA’ CASSA UNICREDIT
RESTITUITA Passivi CANCELLATI
2007 203,5
2008 94,2
2009 208,5
2010 158
2011 0,003
2012 0 12 0,9
2013 238,6 0,001 89 2,6
2014 211,2 0 76,3 7,8 112
2015 66,9 0 120,7 9,7 336 178
2016 0 272,2 10,9 74
2017 0 254 10,2
31
I dati sono in milioni di euro
Il fondo cassa scende da 203 milioni del 2007 a zero nel 2011.

Dal 2012 il comune non riesce più a restituire le anticipazioni di

cassa di Unicredit; il debito aggiuntivo annuo passa da 12 milioni

del 2012 a 254 milioni del 2017.

Tra il 2013 e il 2015 vengono fatti debiti con la CDP per oltre 500

milioni per pagare i fornitori in spesa corrente.

32
Nel 2015 una parte di residui attivi (crediti del comune) non più

esigibili vengono cancellati (336 milioni). Ciò comporta un

accantonamento aggiuntivo a carico delle spese correnti per 11

milioni annui per 30 anni, in pratica un mutuo senza interessi.

Dal 2014 al 2016, non riuscendo a pagare AMIAT, la stessa deve

scontare in banca i suoi crediti col comune, naturalmente con un

costo a suo carico.

33
FONDAZIONE COMPAGNIA DI S. PAOLO

La quota di partecipazione della Fondazione nel


capitale di Intesa S. Paolo a fine dicembre 2016 era pari
al 9,31% del capitale ordinario e all’8,79% del capitale
totale.

Il dividendo distribuito (14 centesimi di euro per azione


ordinaria), in aumento rispetto ai 7 centesimi
dell’esercizio precedente, ha comportato per la
Compagnia un introito complessivo lordo pari a euro
207 milioni.

33
Totale € 149.391.478

Erogazioni deliberate in corso d’esercizio, così ripartite per settore di intervento:

al 31/12/2016 al 31/12/2015

a) nei settori rilevanti: 149.391.478 135.872.419


- Ricerca e istruzione superiore 39.014.422 38.060.297
- Arte, attività e beni culturali 29.998.866 26.981.990
- Patrimonio storico artistico -- --
- Attività culturali 6.000.000 6.000.000
- Sanità 52.140.638 45.855.529
- Politiche sociali 8.941.469 7.990.000
- Filantropia e territorio 5.710.000 5.984.954
- Innovazione culturale 7.586.083 4.999.649
- Programmi intersettoriali - -

b) negli altri settori statutari

Totale 149.391.478 135.872.419

34
IN DATA 13-6-2017, SI’ DELLA GIUNTA A
CONVENZIONE CON COMPAGNIA DI SAN PAOLO

Via libera questa mattina dall’esecutivo di Palazzo


Civico alla sottoscrizione di una convenzione, di durata
triennale, tra Città di Torino e Compagnia di San Paolo
per la realizzazione di programmi di sviluppo sociale,
educativo e culturale nel territorio cittadino.

Nella convenzione quadro è indicato che, nel corso del


triennio 2017-2019, per l’attuazione dei progetti e dei
relativi interventi, la fondazione di origine bancaria
metterà complessivamente a disposizione risorse
finanziarie per 48 milioni di euro.
35
CONVENZIONE QUADRO

COMPAGNIA DI SAN PAOLO-COMUNE DI TORINO


SITUAZIONE AL 1/1/2018

2017 2018-2019

effettivo (€) residuo (€)

Interventi “Centrali” welfare e


socio-educativo 10.800.000 20.700.000

Sostegno Agenzie strategiche 794.000


406.000
Enti culturali compartecipati
5.390.000 9.910.000
FONDAZIONE CRT
BILANCIO 2017

Possiede meno del 2,5% del capitale sociale di UNICREDIT.


Dal comunicato stampa del 13-3-18, si apprende che “nonostante
il 2017 sia stato caratterizzato anche dal fabbisogno aggiuntivo
connesso all'operazione di aumento di capitale Unicredit per oltre
200 milioni di euro, sono stati ampiamente salvaguardati gli
equilibri di tesoreria a sostegno dell’attività istituzionale (la
posizione finanziaria netta è ancora ampiamente positiva, a 232
milioni di euro).”
Nel 2017 la Fondazione CRT ha attivato risorse a sostegno del
territorio per oltre 64 milioni di euro: interventi focalizzati su arte e
beni culturali, ricerca scientifica, educazione e istruzione,
volontariato, filantropia, beneficenza e salute pubblica.
36
Da Fondazione CRT a Città di Torino per l’anno 2017 è
stata assegnata l’erogazione di € 2.500.000 quale
contributo per interventi a favore di minori e delle loro
famiglie in situazione di vulnerabilità.
Il contributo viene utilizzato a sostegno dei diversi
interventi come segue:

•Affidamenti residenziali € 500.000

•Progetti preventivi mirati, PIPPI,


post dimissione € 500.000

•Inserimenti in accoglienze
residenziali € 500.000

•Educativa domiciliare territoriale € 1.000.000


RAPPORTI CON LE FONDAZIONI BANCARIE

APPENDINO (in campagna elettorale)

Infine per ciò che riguarda il rapporto con le


Fondazioni Bancarie riteniamo che debba essere
approvato un regolamento che lo renda trasparente.
Abbiamo inoltre proposto l’introduzione del semestre
bianco nelle nomine, affinché negli ultimi sei mesi di
mandato queste non possano essere effettuate.

37
CHE FARE? SPUNTI DI PROPOSTE PER UNA
SOLUZIONE

La situazione è grave, occorrono misure straordinarie.


Il debito comunale sfiora i 4 miliardi di euro, bisogna
ricontrattare il tasso di interesse di tutti i mutui a tasso
fisso e strutturato, che sono superiori al 4%; riducendolo al
2% il risparmio annuo sarebbe di circa 30 milioni.

Contenzioso con DEXIA E JPMORGAN sui derivati che


provocano perdite annue esagerate; vedere la causa del
comune di Prato e le transazioni in Francia con intervento
del governo.
41
Recupero della quota di IMU sui fabbricati D
industriali trattenuta tuttora dal governo centrale (circa
60 milioni all’anno).
Passaggio del finanziamento del fondo di solidarietà
Comunale da risorse sottratte ai comuni (parte
dell’IMU) alla fiscalità generale.

Recupero costante delle somme dovute dallo stato,


dalla Regione e dalla ASL Città di Torino

42
Ricontrattazione del tasso di interesse

dell’istituto

cassiere, Unicredit, per le anticipazioni di cassa,

dal 4 all’ 1-2%; gara il prossimo anno con più

concorrenti
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